NOZIONI DINOZIONI DINOZIONI DINOZIONI DIPRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO
1Dott.ssa Elvira Pepi
LE FERITE
2Dott.ssa Elvira Pepi
Le ferite
Le ferite sono lesioni di continuo della Le ferite sono lesioni di continuo della cute, più o meno profonde, che
i h i li i possono interessare anche i muscoli e i vasivasi
3Dott.ssa Elvira Pepi
SI DISTINGUONO:SI DISTINGUONO:
Ferite da taglioFerite da taglioFerite da taglioFerite da taglioLE
F it d tF it d tFERI Ferite da puntaFerite da puntaITE
Ferite da oggetto Ferite da oggetto F ggF ggcontundentecontundente
4Dott.ssa Elvira Pepi
Trattamento delle feriteTrattamento delle ferite
E t iE t iEmostasiEmostasiLE
PuliziaPuliziaFERI
DisinfezioneDisinfezioneITE
ProtezioneProtezioneProtezioneProtezione
5Dott.ssa Elvira Pepi
Indossare i presidi di Indossare i presidi di autoprotezioneautoprotezioneautoprotezioneautoprotezione
Lavare abbondantemente conLavare abbondantemente conLavare abbondantemente conLavare abbondantemente conacqua (soluzione fisiologica seacqua (soluzione fisiologica sedisponibile) per rimuovere terra disponibile) per rimuovere terra
LE
PuliziaPuliziadisponibile) per rimuovere terra, disponibile) per rimuovere terra, frammenti di stoffa, eccframmenti di stoffa, ecc
FERI
Rimuovere con una pinzetta Rimuovere con una pinzetta eventuali schegge di vetro eventuali schegge di vetro
ITE
eventuali schegge di vetro, eventuali schegge di vetro, metallo o legnometallo o legno
NON RIMUOVERE GLI OGGETTI NON RIMUOVERE GLI OGGETTI PENETRANTI.PENETRANTI.
6Dott.ssa Elvira Pepi
DisinfezioneDisinfezione
Sol. Cutanea idopovidone 10% Sol. Cutanea idopovidone 10% (Betadine soluzione cutanea) (Betadine soluzione cutanea)
U t ili U t ili
LE
Usare garze sterili Usare garze sterili (disinfettare sempre dall’interno (disinfettare sempre dall’interno ll’ d ll f )ll’ d ll f )
FERI all’esterno della ferita )all’esterno della ferita )ITE
NON USARE ALCOOLNON USARE ALCOOL
NON USARE MAI COTONENON USARE MAI COTONE ( t bb NON USARE MAI COTONENON USARE MAI COTONE (potrebbe contaminare la ferita)
7Dott.ssa Elvira Pepi
ProtezioneProtezioneProteggere la ferita con Proteggere la ferita con
ili ibil ili ibilgarze sterili, se possibilegarze sterili, se possibileLE
Immobilizzare i corpi Immobilizzare i corpi estranei incuneatiestranei incuneati
FERI
Importante: Importante: ITE pp
vaccinazione anti tetanovaccinazione anti tetano
8Dott.ssa Elvira Pepi
AmputazioneAmputazionemputaz onmputaz onValutazione dei parametri vitaliValutazione dei parametri vitaliValutazione dei parametri vitaliValutazione dei parametri vitali
EmostasiEmostasi
Trattamento del moncone Trattamento del moncone
Trattamento della Trattamento della parte amputataparte amputata
9Dott.ssa Elvira Pepi
Em t iEm t i C i hi t tiC i hi t tiEmostasiEmostasi Con cinghia emostaticaCon cinghia emostatica(allentare ogni 15(allentare ogni 15--20 minuti)20 minuti)
AMP
Trattamento del monconeTrattamento del monconePUTAZ
Lavare abbondantementeLavare abbondantemente
Trattamento del monconeTrattamento del monconeZION Lavare abbondantementeLavare abbondantemente
P iliP ili
E
Proteggere con garze steriliProteggere con garze sterili
10Dott.ssa Elvira Pepi
Trattamento della parte amputataTrattamento della parte amputataTrattamento della parte amputataTrattamento della parte amputata
Lavare abb ndantementeLavare abb ndantementeA Lavare abbondantementeLavare abbondantemente
Proteggere con garze Proteggere con garze
AMPUT Proteggere con garze Proteggere con garze
sterilisteriliTAZIO
Inserire in un sacchettoInserire in un sacchettoONE
Introdurre il sacchetto in Introdurre il sacchetto in un contenitore ripieno un contenitore ripieno un contenitore ripieno un contenitore ripieno di acqua e ghiacciodi acqua e ghiaccio(T<4(T<4°°C)C)
11Dott.ssa Elvira Pepi
(T<4(T<4 C)C)
LE EMORRAGIELE EMORRAGIELE EMORRAGIELE EMORRAGIE
Per emorragia si intende la Per emorragia si intende la gg
f i it di d i f i it di d i fuoriuscita di sangue dai fuoriuscita di sangue dai
vasi sanguignivasi sanguigni
12Dott.ssa Elvira Pepi
Si distinguonoSi distinguono••Emorragie interneEmorragie interne
Il vaso lesionato stravasa Il vaso lesionato stravasa all’interno dell’organismoall’interno dell’organismo
LE
E
••Emorragie esterneEmorragie esterneall interno dell organismoall interno dell organismoE
MORR Emorragie esterneEmorragie esterne
Il vaso lesionato stravasa Il vaso lesionato stravasa RAGIE all’esterno dell’organismoall’esterno dell’organismoE
Emorragie interne esteriorizzateEmorragie interne esteriorizzate••Emorragie interne esteriorizzateEmorragie interne esteriorizzateNaso orecchioNaso orecchio
13Dott.ssa Elvira Pepi
Naso, orecchioNaso, orecchio
Emorragie arterioseEmorragie arterioseEmorragie arterioseEmorragie arteriose
S n l più p ric l s !S n l più p ric l s !Sono le più pericolose!Sono le più pericolose!LE
E
Il sangue è di color rosso vivoIl sangue è di color rosso vivoEMORR
Il sangue fuoriesce dal vaso Il sangue fuoriesce dal vaso
RAGIE Il sangue fuoriesce dal vaso Il sangue fuoriesce dal vaso
lesionato a getto, in modo lesionato a getto, in modo sincrono con la pulsazione sincrono con la pulsazione
E
sincrono con la pulsazione sincrono con la pulsazione cardiaca cardiaca
14Dott.ssa Elvira Pepi
Le grosse arterie dell’organismoLe grosse arterie dell’organismog gg g
LE
EEMORRRAGIEE
15Dott.ssa Elvira Pepi
Emostasi delle emorragie Emostasi delle emorragie ggarteriosearteriose
Compressione manualeCompressione manualeLE
Edirettamente sulla ferita o sul punto direttamente sulla ferita o sul punto
i ti t
EMORR sanguinante sanguinante (se possibile con garza: non sostituire quando (se possibile con garza: non sostituire quando
impregnata di sangue)impregnata di sangue)
RAGIE
sull’arteria principale della regionesull’arteria principale della regioneE
anatomica lesaanatomica lesa
16Dott.ssa Elvira Pepi
LE
EEMORRRAGIEE
17Dott.ssa Elvira Pepi
18Dott.ssa Elvira Pepi
19Dott.ssa Elvira Pepi
20Dott.ssa Elvira Pepi
Emorragie esteriorizzategCosa fare?
Otorragia Otorragia (fuoriuscita di sangue dall’ orecchio):
• porre l’infortunato in posizione laterale porre l infortunato in posizione laterale di sicurezza • non utilizzare cotton fiock• non utilizzare cotton fiock• allertare il 118
21Dott.ssa Elvira Pepi
Emorragie esteriorizzategCosa fare?
EpistassiEpistassi(fuoriuscita di sangue dal naso):
• far sedere la persona con la testa in far sedere la persona con la testa in avanti• comprimere il naso tra due dita per 15 • comprimere il naso tra due dita per 15 minuti
22Dott.ssa Elvira Pepi
MODALITÀ DI INTERVENTO
LE
E
1 2
EMORR 1RAGIEE
3 423Dott.ssa Elvira Pepi
3 44
24Dott.ssa Elvira Pepi
TRAUMATOLOGIATRAUMATOLOGIATRAUMATOLOGIATRAUMATOLOGIA
Dott.ssa Elvira Pepi 25
APPARATO APPARATO MUSCOLOSCHELETRICOMUSCOLOSCHELETRICO
ANATOMIAANATOMIALO SCHELETRO E’ COSTITUITO DA:• CRANIO• CRANIO• COLONNA VERTEBRALE• COSTE• STERNO• OSSA ARTI SUPERIORI• PELVI• OSSA ARTI INFERIORI
I MUSCOLI, LE ARTICOLAZIONI E ITENDINI, INSIEME ALLE OSSA, COSTITUISCONO L’APPARATO
26Dott.ssa Elvira Pepi
COSTITUISCONO L’APPARATO MUSCOLOSCHELETRICO
APPARATO APPARATO MUSCOLOSCHELETRICOMUSCOLOSCHELETRICOMUSCOLOSCHELETRICOMUSCOLOSCHELETRICO
FISIOLOGIA1. SOSTENERE LA
STRUTTURA DEL CORPO2. PROTEGGERE GLI
ORGANI INTERNI VITALI3. PERMETTERE I
MOVIMENTI CORPOREI
27Dott.ssa Elvira Pepi
TRAUMATIZZATOTRAUMATIZZATO
Soggetto che ha subito una lesione aperta Soggetto che ha subito una lesione aperta Soggetto che ha subito una lesione, aperta Soggetto che ha subito una lesione, aperta
o chiusa, a carico di un organo o di un o chiusa, a carico di un organo o di un , g, g
apparato.apparato.
Non esiste un imminente pericolo di vitaNon esiste un imminente pericolo di vita
Dott.ssa Elvira Pepi 28
POLITRAUMATIZZATOPOLITRAUMATIZZATO
Soggetto che ha subito due o più Soggetto che ha subito due o più Soggetto che ha subito due o più Soggetto che ha subito due o più
lesioni a carico di organi od apparati lesioni a carico di organi od apparati g ppg pp
diversi, almeno una delle quali così diversi, almeno una delle quali così
grave da metterne in pericolo la grave da metterne in pericolo la
sopravvivenzasopravvivenza
Dott.ssa Elvira Pepi 29
IL TRAUMA È LA CAUSA PRINCIPALE DI IL TRAUMA È LA CAUSA PRINCIPALE DI MORTE IN SOGGETTI CON ETÀ INFERIORE MORTE IN SOGGETTI CON ETÀ INFERIORE
AI 40 ANNIAI 40 ANNIAI 40 ANNIAI 40 ANNI
DISTRIBUZIONE DELLE MORTI DOPO IL TRAUMA:
50% NEI PRIMI MINUTI
20% DOPO GIORNI O SETTIMANE
30% NELLE PRIME DUE ORE
Dott.ssa Elvira Pepi 30
Approccio al traumatizzato:Approccio al traumatizzato:pp mpp m
Valuta AValuta A--BB--CC
EmostasiEmostasiT d ll fT d ll fTrattamento delle frattureTrattamento delle fratture
Trattamento delle feriteTrattamento delle feriteTrattamento delle feriteTrattamento delle ferite
SEMPRE IN SICUREZZA!SEMPRE IN SICUREZZA!SEMPRE IN SICUREZZA!SEMPRE IN SICUREZZA!
Dott.ssa Elvira Pepi 31
E’ COSCIENTE?
SI •EMOSTASISI EMOSTASI
•TRATTAMENTO FRATTURE
•TRATTAMENTO FERITE
NO •B.L.S.
•EMOSTASI GRAVI EMORRAGIE
NO IPERESTENSIONE DELLA TESTA
NO POS LAT SICUREZZADott.ssa Elvira Pepi 32
NO POS. LAT. SICUREZZA
S OLESIONI
DELL’APPARATO
MUSCOLOSCHELETRICOMUSCOLOSCHELETRICO
33Dott.ssa Elvira Pepi
CONTUSIONILE
CONSEGUENZA DI UN URTO SENZA DANNI ALLA STRUTTURA OSSEA
SION
COSA FARECOSA FARE
I
MU
COSA FARE :COSA FARE :• INDOSSARE I GUANTI
USCOL
• POSIZIONARE UNA BORSADEL GHIACCIO
LOSCH
• TENERE A RIPOSOHELET
LE CONTUSIONI NON GRAVI SI RISOLVONO DA SOLE
TRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 34
CON PROGRESSIVA RIDUZIONE DEL LIVIDOHE
DISTORSIONILE
STIRAMENTO E LACERAZIONE DEI LEGAMENTI DA STIRAMENTO E LACERAZIONE DEI LEGAMENTI DA ESAGERATO SPOSTAMENTO DEI CAPI ARTICOLARI ESAGERATO SPOSTAMENTO DEI CAPI ARTICOLARI
SION
CHE POI RITORNANO NELLA PROPRIA POSIZIONECHE POI RITORNANO NELLA PROPRIA POSIZIONEI
MU
COSA FARE :COSA FARE :
USCOL
•INDOSSARE I GUANTI •POSIZIONARE UNA BORSA
LOSCH OS O U O S
DEL GHIACCIO•IMMOBILIZZARE
HELET
•RIPOSOTRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 35
HE
LUSSAZIONILE
PERDITA DEI RAPPORTI RECIPROCI TRA GLI ELEMENTI ANATOMICI DI UNA ARTICOLAZIONE
SION
ELEMENTI ANATOMICI DI UNA ARTICOLAZIONE
COSA FARECOSA FARE ::
I
MU
• IMMOBILIZZARE LA PARTE COSI’ COME LA SI E’ TROVATA
USCOL
•ALLERTARE IL SISTEMA DI EMERGENZA 118 O TRASPORTO AL PRONTO
LOSCH TRASPORTO AL PRONTO
SOCCORSOCOSA NON FARE:COSA NON FARE:
HELET COSA NON FARE:COSA NON FARE:
•EVITARE ASSOLUTAMENTE DI RIDURRE UNA SOSPETTA
TRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 36
RIDURRE UNA SOSPETTA LUSSAZIONE
HE
LE FRATTURESION
Si definisce frattura una soluzione di continuo Si definisce frattura una soluzione di continuo dell’osso provocata da una sollecitazione dell’osso provocata da una sollecitazione
FRATTURE
I
MU
dell osso provocata da una sollecitazione dell osso provocata da una sollecitazione meccanica che supera i limiti di resistenza e di meccanica che supera i limiti di resistenza e di elasticità dell’osso.elasticità dell’osso.
TIPI:
USCOL TIPI:
• CHIUSE• ESPOSTE
LOSCH • ESPOSTE
• COMMINUTE• COMPOSTE
HELET • COMPOSTE
• SCOMPOSTE• A LEGNO VERDE
TRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 37
A LEGNO VERDEHE
FRATTURA COMPOSTAFRATTURA COMPOSTAFRATTURA COMPOSTAFRATTURA COMPOSTA
38Dott.ssa Elvira Pepi
FRATTURA SCOMPOSTAFRATTURA SCOMPOSTAFRATTURA SCOMPOSTAFRATTURA SCOMPOSTA
39Dott.ssa Elvira Pepi
FRATTURA ESPOSTAFRATTURA ESPOSTA
40Dott.ssa Elvira Pepi
FRATTURELE
SEGNI E SEGNI E SINTOMISINTOMI
SION SINTOMISINTOMICALORECALORE
DOLORE INTENSO (ACCENTUATO DAI DOLORE INTENSO (ACCENTUATO DAI MOVIMENTI E DALLA PRESSIONE)MOVIMENTI E DALLA PRESSIONE)
I
MU MOVIMENTI E DALLA PRESSIONE)MOVIMENTI E DALLA PRESSIONE)
INCAPACITA’ FUNZIONALEINCAPACITA’ FUNZIONALE
GONFIOREGONFIORE
USCOL GONFIOREGONFIORE
ARROSSAMENTOARROSSAMENTO
T TT T
LOSCH DEFORMITA’ LOCALE DELL’ARTODEFORMITA’ LOCALE DELL’ARTO
I SINTOMI POSSONO COMPARIRE ANCHE DOPO ORE
HELET I SINTOMI POSSONO COMPARIRE ANCHE DOPO ORE
DAL TRAUMA
TRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 41
HE
COSA FARECOSA FARE ::FRATTURE
LE COSA FARECOSA FARE ::
• MANTENERE L’INFORTUNATO NELLA POSIZIONE IN CUI SI TROVA
SION
• CONTROLLARE I PARAMETRI VITALI (POLSO, RESPIRO)
I
MU
• ALLERTARE IL SISTEMA DI EMERGENZA 118• IMMOBILIZZARE L’ARTO (QUANDO POSSIBILE CON
USCOL
MEZZI DI FORTUNA)• COPRIRE LE PARTI FERITE CON
LOSCH TEI,POSSIBILMENTE STERILI
• COPRIRE L’INFORTUNATO
HELET
• APPLICARE GHIACCIO.
COSA NON FARE:COSA NON FARE:
TRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 42
NON SFILARE GLI ABITI; SE NECESSARIO TAGLIARLIHE
Esempi di immobilizzazione delle fratture più frequentiEsempi di immobilizzazione delle fratture più frequenti
Frattura di femoreFrattura di femore
Frattura di omero o Frattura di omero o clavicolaclavicola
Frattura di piede o Frattura di piede o cavigliacaviglia
43Dott.ssa Elvira Pepi
TECNICHE DI IMMOBILIZZAZIONE DI LUSSAZIONI E FRATTURELUSSAZIONI E FRATTURE
Dott.ssa Elvira Pepi 44
TECNICHE DI IMMOBILIZZAZIONE DILUSSAZIONI E FRATTURE
LE LUSSAZIONI E FRATTURESIONI
MUUSCOLLOSCHHELETTRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 45
HE
TRAUMA TRAUMA CRANICOCRANICO
LE
CRANICOCRANICOSION
LESIONE DETERMINATA DALL'AZIONE VIOLENTA LESIONE DETERMINATA DALL'AZIONE VIOLENTA DI UN AGENTE ESTERNO SUL CAPODI UN AGENTE ESTERNO SUL CAPO
I
MU
SI PUÒ PRESENTARE SI PUÒ PRESENTARE
USCOL
CON: CON:
••LESIONI DEL CUOIOLESIONI DEL CUOIO
LOSCH LESIONI DEL CUOIO LESIONI DEL CUOIO
CAPELLUTOCAPELLUTO••LESIONI DEL CRANIOLESIONI DEL CRANIO
HELET LESIONI DEL CRANIOLESIONI DEL CRANIO
••LESIONI CEREBRALILESIONI CEREBRALITRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 46
HE
I TRAUMI CRANICILE
SEGNI E SINTOMI• FRAMMENTI VISIBILI DI OSSO
SION
• ALTERAZIONI DEL SENSORIO• PROFONDE FERITE O EMATOMI• DOLORE O CEFALEA INTENSA
I
MU DOLORE O CEFALEA INTENSA
• EMORRAGIA DALLE ORECCHIE O NASO
• PERDITA DI LIQUIDO CHIARO
USCOL • PERDITA DI LIQUIDO CHIARO
DALLE ORECCHIE O NASO• ALTERAZIONE DELLA
PERSONALITA’
LOSCH PERSONALITA’
• IRREGOLARITA’ DEL RESPIRO, FREQUENZA CARDIACA, P A
HELET • AUMENTO TEMPERATURA
• ALTERAZIONI DELLA VISTA, UDITO, EQUILIBRIO
TRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 47
,• VOMITO, CONVULSIONI, PARALISI
HE
TRAUMA CRANICOLE
COSA FARECOSA FARESION
INDOSSARE I GUANTIINDOSSARE I GUANTIMANTENERE LMANTENERE L’’INFORTUNATO NELLA POSIZIONE INFORTUNATO NELLA POSIZIONE IN CUI SI TROVAIN CUI SI TROVA
I
MU IN CUI SI TROVAIN CUI SI TROVA
ALLERTARE IL SISTEMA DI EMERGENZA 118ALLERTARE IL SISTEMA DI EMERGENZA 118TAMPONARE EVENTUALI EMORRAGIE SULTAMPONARE EVENTUALI EMORRAGIE SUL
USCOL TAMPONARE EVENTUALI EMORRAGIE SUL TAMPONARE EVENTUALI EMORRAGIE SUL
CUOIO CAPELLUTO SENZA PREMERECUOIO CAPELLUTO SENZA PREMERECOPRIRE LCOPRIRE L’’INFORTUNATOINFORTUNATO
LOSCH
TRANQUILLIZZARLOTRANQUILLIZZARLOCONTROLLARE I PARAMETRI VITALI CONTROLLARE I PARAMETRI VITALI
HELET (FREQUENZA CARDIACA, RESPIRO)(FREQUENZA CARDIACA, RESPIRO)
TENERSI PRONTI PER LA RCPTENERSI PRONTI PER LA RCP
TRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 48
HE
I TRAUMI DELLA COLONNA LE
VERTEBRALESION
CAUSE PIÙ FREQUENTI:
I
MU
• SCONTRI TRA MOTOVEICOLI• CADUTE
USCOL
• INCIDENTI DURANTE I TUFFI• FERITE DA ARMA DA FUOCO
LOSCHHELET
NEL DUBBIO COMPORTARSI SEMPRE COME SE CI FOSSERO LESIONI DELLA COLONNA VERTEBRALE E
TRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 49
FOSSERO LESIONI DELLA COLONNA VERTEBRALE E DEL MIDOLLO SPINALE
HE
I TRAUMI DELLA COLONNALE I TRAUMI DELLA COLONNA
VERTEBRALESION
SEGNI E SINTOMISEGNI E SINTOMI
I
MU
SEGNI E SINTOMI:SEGNI E SINTOMI:• PARALISI
USCOL
• DOLORE • DIFFICOLTA’ RESPIRATORIA
LOSCH
• PERDITA DEL CONTROLLO SFINTERICO
HELETTRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 50
HE
I TRAUMI DELLA COLONNA LE
COSA FARE:COSA FARE:VERTEBRALES
ION COSA FARE:COSA FARE:
•INDOSSARE I GUANTI•MANTENERE L’INFORTUNATO
I
MU •MANTENERE L INFORTUNATO
NELLA POSIZIONE IN CUI SI TROVA•ALLERTARE IL SISTEMA DI
USCOL ALLERTARE IL SISTEMA DI
EMERGENZA 118•COPRIRE L’INFORTUNATO
LOSCH
•TRANQUILLIZZARLO•CONTROLLARE I PARAMETRI VITALI
HELET
(FREQUENZA CARDIACA, RESPIRO)•TENERSI PRONTI PER LA RCP
TRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 51
HE
In quale posizione si tratta un In quale posizione si tratta un In quale posizione si tratta un In quale posizione si tratta un traumatizzato?traumatizzato?
In posizione supinaIn posizione supina
Come si mette il Come si mette il m mm mtraumatizzato in questa traumatizzato in questa
i i ?i i ?posizione?posizione? l l Con la pronoCon la prono--supinazionesupinazione
52Dott.ssa Elvira Pepi
PronoProno--supinazionesupinazionepp
Obiettivo: Obiettivo: NonNon creare o peggiorare creare o peggiorare Obiettivo: Obiettivo: Mantenendo l’allineamento Mantenendo l’allineamento
lesioni al midollo spinalelesioni al midollo spinale
Come?Come?Mantenendo l allineamento Mantenendo l allineamento testatesta--collocollo--troncotronco
In quante In quante Minimo in tre: uno alla Minimo in tre: uno alla In quante In quante persone?persone?
Minimo in tre: uno alla Minimo in tre: uno alla testa , uno ai piedi ed uno testa , uno ai piedi ed uno al troncoal troncopp al troncoal tronco
53Dott.ssa Elvira Pepi
SPOSTAMENTI D’EMERGENZALE
TRASCINARE SEMPRE L’INFORTUNATO NELLA DIREZIONE DELL’ASSE VERTICALE, MAI LATERALMENTE
OPPURE OBLIQUAMENTE
SION
OPPURE OBLIQUAMENTE.I
MUUSCOLLOSCHHELETTRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 54
HE
SPOSTAMENTI D’EMERGENZALE
TRASCINARE SEMPRE L’INFORTUNATO NELLA DIREZIONE DELL’ASSE VERTICALE MAI LATERALMENTE
SION
DIREZIONE DELL’ASSE VERTICALE, MAI LATERALMENTE OPPURE OBLIQUAMENTE.
I
MUUSCOLLOSCHHELETTRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 55
HE
SPOSTAMENTI D’EMERGENZALE
TRASPORTO A POMPIERESIONI
MUUSCOLLOSCHHELETTRICH
Dott.ssa Elvira Pepi 56
HE
Dott.ssa Elvira Pepi 57
58Dott.ssa Elvira Pepi
TRAUMI DA ELETTRICITA’
sono dovuti di frequente a:sono dovuti di frequente a:
iignoranzanegligenzanegligenzaimprudenzai iincoscienza
59Dott.ssa Elvira Pepi
Cosa può accadere?Cosa può accadere?
una semplice scossa non grave
i hi di f i f l i i importanti contrazioni muscolari conrischio di ferite o fratture se la vittima è proiettatapustioni
all’arresto cardio-respiratoriocompromissione delle funzioni vitali fino
60Dott.ssa Elvira Pepi
all arresto cardio-respiratorio
L f l iL f l iLa folgorazioneLa folgorazione
Passaggio della corrente Passaggio della corrente
elettrica attraverso il elettrica attraverso il
corpocorpo
61Dott.ssa Elvira Pepi
Da cosa dipende Da cosa dipende l ità d li ff ttil ità d li ff ttila gravità degli effettila gravità degli effetti
Voltaggio della correnteVoltaggio della correnteFOLG
Resistenza al passaggio della correnteResistenza al passaggio della correnteGORAZ
Durata dell’esposizioneDurata dell’esposizione
ZIONE Durata dell esposizioneDurata dell esposizione
d d
E
Tipo di correnteTipo di corrente
62Dott.ssa Elvira Pepi
Cosa genera sul Cosa genera sul ? ?corpo umano?corpo umano?
Contrazione della muscolaturaContrazione della muscolaturaFOLG
Aritmie cardiacheAritmie cardiache
Contrazione della muscolaturaContrazione della muscolaturaGORAZ Aritmie cardiacheAritmie cardiacheZIONE Sofferenza cerebraleSofferenza cerebraleE
UstioniUstioni
63Dott.ssa Elvira Pepi
TrattamentoTrattamentorattamentorattamento
AUTOPROTEZIONEAUTOPROTEZIONEFOLG
Staccare l’interruttore generaleStaccare l’interruttore generaleGORAZ
Se non sappiamo dove si trovaSe non sappiamo dove si trova
ZIONE
allontanare il paziente dalla fonteallontanare il paziente dalla fonte
operando in sicurezza, altrimenti…operando in sicurezza, altrimenti…
E
pp
64Dott.ssa Elvira Pepi
TrattamentoTrattamentoTrattamentoTrattamento
Inizia il B L SInizia il B L SFOLG Inizia il B.L.S.Inizia il B.L.S.GORAZZIONE
T tt l ti iT tt l ti iE
Tratta le ustioniTratta le ustioni65Dott.ssa Elvira Pepi
66Dott.ssa Elvira Pepi
COSA E’ UNA USTIONE ?
Un ustione è un danno della cute o dei tessuti sotto-stanti causato dal contatto con
una fonte di calore o da una corrente una fonte di calore o da una corrente elettrica e rappresenta una delle esperienze
più dolorose che una persona possa più dolorose che una persona possa provare
67Dott.ssa Elvira Pepi
L ti iL ti iLe ustioniLe ustioniSi distinguonoSi distinguono
Ustioni da caloreUstioni da calore
Ustioni da causticiUstioni da caustici
Ustioni da freddoUstioni da freddo
Ustioni da elettricitàUstioni da elettricità68Dott.ssa Elvira Pepi
Ust on da elettr c tàUst on da elettr c tà
Le ustioni si classificano in relazione a:Le ustioni si classificano in relazione a:ustioniustioni
ProfonditàProfondità
I gradoI grado arr ssamentarr ssament
UST I gradoI grado arrossamentoarrossamento
II gradoII grado bolle ripiene dibolle ripiene di Intenso doloreIntenso dolore
IONI II gradoII grado bolle ripiene dibolle ripiene di
liquidoliquido
Intenso doloreIntenso dolore
III gradoIII grado cute carbonizzatacute carbonizzata Assenza di doloreAssenza di dolore
69Dott.ssa Elvira Pepi
Estensione sulla superficie Estensione sulla superficie corporeacorporea
Regola del Regola del UST Regola del Regola del
novenoveIONI
70Dott.ssa Elvira Pepi
Qual è l’ustione più pericolosa Qual è l’ustione più pericolosa Qual è l ustione più pericolosa Qual è l ustione più pericolosa per la vita del paziente?per la vita del paziente?
Ustione di II o III grado con Ustione di II o III grado con UST
una notevole estensioneuna notevole estensioneIONI
ADULTI 20ADULTI 20--25%25%
BAMBINI 12BAMBINI 12--15%15%
71Dott.ssa Elvira Pepi
Cosa può mettere in pericolo la Cosa può mettere in pericolo la ustioniustioni
Cosa può mettere in pericolo la Cosa può mettere in pericolo la vita del paziente?vita del paziente?v ta del paz ente?v ta del paz ente?
US
Perdita di liquidiPerdita di liquidi Shock ipovolemicoShock ipovolemicoSTION
Perdita di calorePerdita di calore Ipotermia Ipotermia
NI
Perdita di calorePerdita di calore Ipotermia Ipotermia
Infezioni Infezioni
72Dott.ssa Elvira Pepi
Sono considerate gravi:
• le ustioni che interessano il tratto respiratorio, i tessuti molli e le ossa
• le ustioni di 2° e 3° al viso, inguine, mani, piedi e le articolazioni principalip p
• le ustioni in persone di età > 60 anni ed < a 8 panni
73Dott.ssa Elvira Pepi
Raccomandazioni generaliRaccomandazioni generaliUstioniUstioni
Raccomandazioni generaliRaccomandazioni generali••Non togliere i vestiti adesi alla cute nelle Non togliere i vestiti adesi alla cute nelle
••Togliere i vestiti nelle ustioni chimicheTogliere i vestiti nelle ustioni chimiche
ggustioni da caloreustioni da calore
••Non coprire con coperte non idoneeNon coprire con coperte non idoneeTogliere i vestiti nelle ustioni chimicheTogliere i vestiti nelle ustioni chimiche
UST
••Non applicare unguenti, patata,…Non applicare unguenti, patata,…••Applica sulle piccole ustioni pomate Applica sulle piccole ustioni pomate
IONI ••Applica sulle piccole ustioni pomate Applica sulle piccole ustioni pomate
antistaminiche o all’argento antistaminiche o all’argento solfadiazinasolfadiazina
•• Non rompere le bolleNon rompere le bollesolfadiazinasolfadiazina
74Dott.ssa Elvira Pepi
Il colpo di calore colpo di soleIl colpo di calore- colpo di soleL l t i bi ti La permanenza prolungata in ambienti surriscaldati può provocare patologie p p pdiverse, riunite sotto la definizione di “patologie da calore”.patologie da calore .
Sono:Sono:• la sincope da calorela sincope da calore
l d l l d l•• i crampi muscolari da calorei crampi muscolari da calore•• l’esaurimento da calorel’esaurimento da calore
75Dott.ssa Elvira Pepi•• il colpo da caloreil colpo da calore
Segni e sintomiSegni e sintomiSegni e sintomiSegni e sintomi
l i d l l • colorito del volto rosso acceso• elevata temperatura corporea elevata temperatura corporea (oltre 40°)
lt i i i tt • volto quasi inespressivo, soggetto irritabile• pelle secca e molto calda• alterazioni della respirazione• alterazioni della respirazione• andatura incerta
76Dott.ssa Elvira Pepi• possibile perdita di coscienza
C f ?C f ?Cosa fare?Cosa fare?• togliere gli indumenti
l i i i l f • trasportare la vittima in un luogo fresco e Ventilato
• porre il soggetto sdraiato con le spalle l llleggermente sollevate
spu n r c n cqu fr dd pplic r b rs• spugnare con acqua fredda, applicare borsedi ghiaccio e, se possibile far bere bevande
77Dott.ssa Elvira Pepi
fredde
78Dott.ssa Elvira Pepi
Le punture da insettoLe punture da imenotteri (vespe, calabroni, api) possono procurare sintomatoogia:possono procurare sintomatoogia:
Locale:• pomfo eritematoso, pruriginoso e dolente, malessere generalizzato• orticaria generalizzata+dolore, nausea, gvomito, dispnea
Si t iSistemica:grave reazione allergica fino allo shock
fil tti 79Dott.ssa Elvira Pepi
anafilattico conperdita di coscienza
80Dott.ssa Elvira Pepi
Morso di viperaMorso di vipera
Le vipere con il loro morso inoculano numerose tossine.Il morso è riconoscibile dalla presenza di due forellini distanziati di 1 cm.
Eff tti l li ( t hi i ti)Effetti locali (comparsa entro pochi minuti):• dolore
d t t tt l’ t• edema esteso a tutto l’arto• necrosi in sede di morso
hi i h81Dott.ssa Elvira Pepi
• chiazze emorragiche
Norme generali di comportamentoNorme generali di comportamento
Cercare di restare calmiCercare di restare calmi
•• non incidere la zona del morsonon incidere la zona del morso•• non succhiare il velenonon succhiare il velenonon succhiare il velenonon succhiare il veleno•• non applicare laccinon applicare lacci
82Dott.ssa Elvira Pepi
Morso di vipera
Effetti sistemici:
• vomito nauseavomito, nausea• dolori muscolari e articolariaumento della temperatura• aumento della temperatura
• collasso cardiocircolatorio
83Dott.ssa Elvira Pepi
Morso arti inferiori
• mantenere immobile l’arto colpitop
• applicare benda di almeno 10 cm di applicare benda di almeno 10 cm di larghezza e 12 m di lunghezza fino al di sotto della sede del morsosotto della sede del morso
li t i i id• applicare steccaggio rigido
84Dott.ssa Elvira Pepi
Morso arti superiori
• Rimuovere orologi ed anelliRimuovere orologi ed anelli.
• Bendaggio lievemente compressivo• Bendaggio lievemente compressivo
I bili i t• Immobilizzazione con una stecca.
85Dott.ssa Elvira Pepi