UNA PICCOLA PAROLA, UN GRANDE SIGNIFICATO
Come tutti gli anni è arrivato il momento in cui ovunque si vedono
fiocchi colorati, insegne luminose, decorazioni nelle varie
tonalità.
L’ atmosfera di festa è giusta e bella, avvolge e genera serenità,
ma non bisognerebbe svuotarla del suo significato, per non
perdere l’ occasione di riflettere.
Quest’ anno noi abbiamo voluto un albero un po’ diverso.
Non lo abbiamo voluto di mille colori, ma il desiderio è che ci
fossero dei balocchi speciali: i nostri pensieri e le nostre parole
da offrire a tutti.
Le nostre riflessioni saranno un dono speciale per addobbare il
cuore delle persone che sceglieranno il nostro messaggio di pace
e serenità e tanti altri auguri.
L’ albero così si spoglierà ma noi bambini della scuola di Pove,
arriveremo a toccare il cuore di coloro che porteranno con sé le
nostre semplici parole.
Questo gesto è anche un augurio per tutte le persone che sulla
terra hanno la gioia di festeggiare un evento così importante:
il Natale.
Si avvicina la festa del Natale e in molti luoghi è già stato allestito il
presepe, così anche nella nostra scuola.
Piccolo o grande, semplice o elaborato, costituisce una familiare quanto
mai espressiva rappresentazione del Natale.
E’ un elemento della nostra cultura e dell’ arte, ma soprattutto di fede in
Dio, che a Betlemme “è venuto ad abitare in mezzo a noi”.
Il Natale è la festa più amata dai bambini, le luci, gli alberi,… popolano le
case della gente. La maggior parte delle volte però accade che tutto
questo oscuri il vero significato della festa, cioè la ricorrenza della
nascita di Gesù. Circa 2000 anni fa nacque un bambinello in una misera
capanna con l’ unico affetto dei suoi genitori.
Egli crebbe, da quel momento iniziò a cambiare il mondo.
Tutto dovrebbe far capire che il Natale è un momento di felicità nel quale
il nostro cuore si apre offrendo amore e devozione per Gesù Bambino.
Il 25 dicembre rappresenta per l’ uomo un giorno di riflessione per
comprendere che Gesù c’ era, nel passato, c’è adesso e ci sarà sempre.
I bambini della nostra scuola con il loro impegno ci aiutano a contemplare
il mistero di Gesù che ha scelto di farsi piccolo per venire al mondo nella
povertà e nella semplicità della grotta di Betlemme.
Tutti i bambini delle classi della scuola hanno partecipato alla sua
realizzazione:
-Le classi prime e seconde hanno punteggiato le stelline che hanno
riempito il cielo.
-Le classi terze hanno colorato e tagliato gli angioletti facendo così da
completamento al cielo stellato.
-I bambini delle classi quarte, hanno attuato le casette e i personaggi,
cercando di rimanere il più fedeli possibile alla tradizione.
-Infine, gli alunni delle classi quinte hanno pensato alla vegetazione
arricchendo il paesaggio con ulivi e altri tipi di piante.
La realizzazione del presepe per i bambini è stato un momento piacevole e
talvolta divertente.
Ma non solo, la sua attuazione è diventata una occasione per socializzare
tra di loro.
A livello didattico ha dato modo a tutti gli alunni di apprendere gli usi, i
costumi e le tradizioni che vi erano al tempo di Gesù.
Il presepe ci aiuta a capire il segreto del Natale perché porta dell’ umiltà
e della bontà di Cristo il quale si è fatto povero per noi.
La sua povertà arricchisce chi lo abbraccia e il Natale reca gioia e pace a
coloro che, come i pastori di Betlemme accolgono le parole dell’ Angelo.
E’ un segno: un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia.
Questo rimane il segno, anche per noi bambini, uomini e donne del nuovo
millennio.
CHE GOLOSITÀ!
“Mangia la mela!” “Mmm . . . non mi va”
“Assaggia la pera!” “Non mi piace!”
“Prendi l’arancia!” “Troppa fatica sbucciarla!!”
“Ho capito, devo trasformarti la frutta in qualcosa di più goloso!”
E noi bambini ci siamo trasmessi questa promessa e con le nostre insegnanti,
muniti di tutto il necessario, abbiamo messo in pratica il suggerimento.
E, a voi curiosi lettori, elenchiamo le tappe del nostro lavoro.
1a tappa: GLI INGREDIENTI
Non tutti noi, ogni giorno, assaggiamo il frutto proposto dal menu scolastico.
Le nostre insegnanti ci hanno così suggerito come abbinare la frutta per
ottenere una marmellata “alternativa” ai classici gusti. Alla frutta è stato
aggiunta una modica quantità di zucchero e addensante naturale.
2a tappa: GLI STRUMENTI
Sono i classici strumenti di ogni esperto e famoso Chef: il pelapatate, vari
coltellini rigorosamente di plastica, il passaverdura, il mestolo, il pentolone per
la cottura della purea.
Muniti di buona volontà ci siamo messi all’opera sempre aiutati dalle nostre
maestre.
E … lava, sbuccia, pela, trita, cuoci mischia …nei corridoi della nostra scuola
aleggiava un profumino da leccarsi i baffi!
A PROPOSITO, i vasetti con la marmellata ottenuta li potrete trovare in
vendita, in offerta natalizia speciale e in confezione regalo ( logicamente creata
da noi!), il giorno 23 dicembre sul porticato della nostra scuola.
Abbiamo capito . . . a questo punto abbiamo stuzzicato la vostra voglia di
imitarci! Se ne siete capaci, ecco la ricetta.
RICETTA BASE
� Frutta fresca a volontà
� Zucchero
� Addensante naturale
� Succo di limone
� Il dono del tempo
Lavare, pulire e sbucciare la frutta. Tagliarla a pezzettini piccoli, passarli nel
passaverdura - darsi il cambio perché ci si stanca! - Versare il composto
ottenuto nel pentolone e aggiungere zucchero, addensante e succo di limone.
Mescolare bene. Poi il nostro aiuto cuoco, la maestra, pone il pentolone sul
fuoco e mescolando in continuazione aspetta che la purea cominci a bollire.
Raggiunta l’ebollizione la lascia ancora un po’ sul fuoco continuando a
mescolare - altrimenti si brucia tutto! A questo punto noi siamo veramente
stanchi e sudati, quindi penseranno le nostre aiutanti maestre a invasare
questa golosissima marmellata.
E a noi,. . . e, perché no, anche a voi . . . . . . .
BUONA SPALMATA!!!!!