Dott.ssa Elena Toselli
DGPIPS - Direzione Generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi
Div. VI – programmi e progetti per le filiere d beni di consumo e servizi
La strategia del Ministero dello Sviluppo
Economico
per l’internazionalizzazione del Sistema Italia
il Piano Strategico per il Made in Italy
Contesto di riferimento: crisi economica globale 2007/2013
Riflessione: export come risorsa per sopperire alla stagnazione del mercato interno e rafforzare la competitività nazionale
Esito: adozione del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia
(DL 133/2014, art. 30 – «Sblocca Italia»)
Pilastri fondamentali del «Piano»:
• Formazione, informazione e trasferimento di
conoscenze alle imprese
• Individuazione di mercati focus
• Progettualità promozionali innovative
Obiettivi principali del «Piano»:
• Favorire le PMI nell’accesso ai mercati esteri
• Espandere la presenza italiana nei mercati a
maggiore potenziale di crescita
• Attrarre capitali e investimenti esteri
Il “Piano” - approccio strategico
Export Italiano/PIL: 31,4% vs. Germania: 47,3%
Posizionamento sui mercati non ottimale: esposizione verso aree a rischio /
non adeguata presenza in (nuove) aree ad alto potenziale
Poche imprese stabilmente esportatrici: ca. 50K su potenziali 75K
Preponderanza di PMI con scarsa preparazione manageriale al mercato
globale
Assenza di robuste reti distributive estere
Insufficiente propensione all’e-commerce
Capacità di attrazione IDE migliorabile
Investimenti promozionali limitati rispetto ai competitors
Nuova Governance di sistema da consolidare
9°Paese esportatore mondiale, 11°per saldo commerciale
2°economia manifatturiera d’Europa e tra le prime 5 al mondo per
surplus manifatturiero (+3,0%)
Domanda crescente per il Made in Italy - 3F: food (+2,8%), fashion
(+2,7%), forniture (+2,7%)
Forza esportativa dei settori ad alto valore aggiunto:
(es. farmaceutico, +4,7%; telecomunicazioni, +16,1%; biomedicale
+1,3%)
Segnali di rientro nel radar degli investitori stranieri: da 13mo a
10mo posto nell’ATKearney FDI Confidence Index 2018
Nuova Governance di sistema: Cabina di regia per
l’internazionalizzazione, rilancio ICE Agenzia, Exim Bank con
integrazione SACE e SIMEST nel Gruppo CDP
Punti di forza e di debolezza dell’export italiano – anno 2018
Apertura 9 desk FDI all’estero
Basso rapporto Export Italiano/PIL
Posizionamento sui mercati non ottimale
Il “Piano” - interventi correttivi sulle criticità italiane
Missioni di sistema, G2G, settoriali e di follow up
Sostegno alle grandi fiere settoriali internazionali in Italia
Forte investimento nella comunicazione «brand Italia»
Poche imprese stabilmente esportatrici
PMI prive di preparazione per il mercato globale Roadshow e percorsi formativi
Voucher TEM
Assenza di robuste reti distributive estere
Insufficiente propensione all’e-commerce
Investimenti promozionali limitati rispetto ai
competitors
Accordi con catene della GDO internazionale
Accordi con e-tailer e marketplace
Migliorabile capacità di attrazione IDE
Risorse aggiuntive del Piano promozionale
Azione di sistema
5 misure per l’estero: GDO, mercati d’attacco, road to
Expo, contrasto all’Italian Sounding, roadshow attrazione
investimenti
5 misure per l’Italia: potenziamento fiere, voucher TEM,
formazione export manager, roadshow, piattaforma e-
commerce per le PMI
+
Il “Piano” - Primi risultati
+ 7,000 imprese dal
2015
+ 49 mld €
(2015-2017)
+ 9 miliardi $
(2016)
398,9412,3 417,3
449,1462,9
489,7510,9
2014 2015 2016 2017 2018 2019 * 2020 *
+5,8%
+2,2% +3,4%+1,2%
+7,6%+3,1%
+4,3%
*Fonte: Osservatorio Economico MiSE - dati espressi in miliardi di euro e variazione % su anno precedente
** Fonte: Economist Intelligent Unit – aprile 2019
Il “Piano” - impatto sull’export italiano 2014/2020*
Crescita costante dell’export italiano:
+7,6% 2017/2016
+3,1% 2018/2017
Crescita costante del rapporto export/PIL:
2017: +31,3 % (per la prima volta > 30%)
2018: +31,8%
2019 - 2020: +32,0%**
Nel corso del 2018 l’export ha raggiunto la
quota record di 462,9 miliardi di euro
Il “Piano” - percezione delle imprese
Progetti promozionali
Potenziamento fiere
GDO + E-commerce
Comunicazione strategica
Piano Sud
Voucher
Formazione
Attrazione
54,4
34,6
30,1
20,7
14,5
10
5,8
4,5
58,4
33,5
29,5
18
14,5
10
8
5,7
2018
2017
Beni di consumo
F&B
Beni strumentali
Cross Industry
55
38,1
37,2
44,3
57
38,5
42,1
40
2018
2017
Il “Piano” – distribuzione settoriale ed operativa delle risorse stanziate
Settori di intervento Linee di intervento
Strategia riconfermata dalla Cabina di Regia
dell’11 settembre 2018
Il “Piano” 2019 - aree geografiche prioritarie
Il “Piano”: focus voucher per Temporary Export Management (1° e 2° bando)
75% imprese soddisfatte o
molto soddisfatte
64% ha trovato nuovi clienti e/o
distributori esteri
53% ha aumentato il proprio
tasso di internazionalizzazione
18 mln € impegnati
4.146 domande presentate
1.961 voucher assegnati
48 mln € impegnati
5.530 domande presentate
2.379 voucher assegnati, di cui:
1.313 early stage
1.066 advanced stage
226 a start up e PMI innovative
Obiettivo: ridurre le difficoltà strutturali ed i costi di accesso ai mercati esteri per le PMI con potenziale export
Modalità: inserimento temporaneo in azienda di figure manageriali esterne specializzate in dinamiche internazionali
1° ed.ne (2015-2016):
2° ed.ne (2017-2018):
Comune di Modena - assegnati 13 voucher: 9 early stage + 4 advanced stage
Provincia di Modena - assegnati 41 voucher: 23 early stage + 18 advanced stage
Un complesso di strumenti e fondi a disposizione delle imprese
CONTINUARE A FARE
SISTEMA:
rendere sempre più
coerenti le scelte strategiche
e le linee promozionali
Grazie per l’attenzione
Elena Toselli
Ministero dello Sviluppo Economico
DGPIPS - Direzione Generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozionedegli Scambi
Div. VI – Programmi e progetti per le filiere di beni di consumo e servizi____
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