Posizione e caratteristiche fisicheLa Russia è una delle repubbliche della Fe-derazione Russa, ma con questo termine siintende comunemente l’intera Federazione.Si estende nell’Europa orientale e nell’Asiasettentrionale e costituisce lo stato più gran-de del mondo: da ovest a est misura quasi10000 km, da nord a sud 3000. Quasi metàdel territorio si trova a nord del 60° paralle-lo. Nel suo immenso spazio si susseguono11 fusi orari. Fa parte della Russia anchel’exclave di Kaliningrad, territorio separato, inseritotra Lituania e Polonia e affacciato sul Mar Baltico.
La parte europea è costituita dalla grande Pianurarussa, movimentata da basse colline tondeggianti di
1 EuropaF
RussiaF6
Nome ufficiale Rossijskaja Federaãija
Forma di governo Repubblica federale
Capitale Mosca
Superficie 17 075 400 km2 (4 238 500 km2 parte europea)
Popolazione 140 milioni (112 parte europea)
Densità 8 ab/km2 (26 parte europea)
Popolazione urbana 73%
Vita media M 62 / F 74
Lingua Russo
Religione Ortodossi 16%, musulmani 10%,
Reddito nazionale pro capite 9620 $
Moneta Rublo
modesta altitudine. È separata dall’Asia a est dalla cate-na degli Urali, che si allunga per oltre 2000 km, e a suddalla elevata catena del Caucaso, lunga 1200 km, la cuicima più alta è l’Elbrus (5633 m). Nell’idrografia dellagrande pianura spiccano i due massimi laghi d’Europa,
AmbarcikOljutorski
Palana
Oha
HandygaOhotsk
Dalnegorsk
AldanTommot
Tiksi
Nordvik
Viljujsk
Vanavara
Hatanga
Dikson
Turuhansk
Hanty-Mansijsk
Amderma Magadan
Komsomolsk-na-Amure
Ulan-Ude
Tomsk
Abakan
Surgut
Habarovsk
Irkutsk
Krasnojarsk
Ekaterinburg
Omsk
Novosibirsk Cita
Pevek
Petropavlovsk-KamcatskijGyda
Vorogovo
Zigansk
Vladivostok
UfaSamara
Syktyvkar
Kazan’Voronez
Murmansk
Penza
Stavropol
Rostov-na-Donu
San Pietroburgo
Novgorod
MOSCA
Vorkuta
Arcangelo
Celjabinsk
Perm Juzno-Sahalinsk
Angarsk
NovokuzneckBarnaul
Pen.dei Cukci
Volgograd
Astrahan’
Rybinsk
Kirov
NiznijNovgorod
TulaR
U S S IA
GIAPPONE
AZERB.UZBEKISTAN
ARMENIA
GEORGIA
EST.LIT.
C I N A
S V E Z I A
NORVEGIA
BIELORUSSIA
M O N G O L I A
UCRAINA
TURCHIA
COREADEL NORDIRAN
FINLANDIA
POLONIA
MOLDAVIA
LETT.
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REGNOUNITO
MARE DIBARENTS
M A R E D I
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GIAPPONE
M A R E G L A C I A L E A R T I C O
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Golfodell’Anadyr
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Penisoladi Kola
Pen.Jamal
Pen.Kamcatka
Severnaja Zemlja
Pen. di Tajmyr
Sahalin
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Is. Curili
Is. delCommodoro
Wrangel
Isole dellaNuova Siberia
NovajaZemlja
Kolgujev
Terra diFrancescoGiuseppe
Stretto di BeringCircolo
PolareA
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L. Onega
L. Ladoga
Dvina
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8000km
SCALA 1 : 50 000 000
Elbrus5633
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3491
2922
2523
24122999
Mus-Haja2959
2389
Pobeda3147
Kljucevskaja Sopka4750
M. Putorana 1701
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Taganrog
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Penisoladi Kanin
PenisolaJamal
Penisoladi Jugor
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2F6 • Russia
Abitanti per km2Principali città
Più di 50Più di 10 000 000 ab.
Tra 2 500 000 e 5 000 000 ab.
Tra 1 200 000 e 2 000 000 ab.
Tra 1 000 000 e 1 200 000 ab.
Tra 500 000 e 1 000 000 ab.
Tra 25 e 50
Tra 10 e 25
Tra 1 e 10
Meno di 1
San Pietroburgo
Mosca
Krasnojarsk
Barnaul
NovosibirskOmskCeljabinsk
Ufa
PermIzevsk
Kazan'Novogorod
Niznij
SamaraDonuRostov-na-
VolgogradKrasnodar
Saratov
Voronez Togliatti Ekateringburg
La densità della popolazione1
il Ladoga e l’Onega, dal Ladoga esce il fiume Neva chesfocia nel Baltico con un grande delta, nel Mar Glacialesfociano la Dvina settentrionale e il Peãora.Verso sud sidirigono invece il Volga, che scorre lentamente con am-pie anse per 3531 km ricevendo numerosi affluenti perpoi sfociare con un enorme delta nel Caspio, e il Don,che scorre per 1970 km attraversando grandi distese disteppa per poi gettarsi nel Mar d’Azov, una propagginedel Mar Nero. Appartiene alla Russia un tratto del MarCaspio, generalmente considerato un lago, anche se al-cuni lo considerano un mare per la sua salinità.
La parte asiatica è costituita dagli immensi spazi del-la Siberia, a sua volta suddivisa in tre settori: il vastobassopiano della Siberia occidentale (meno di 200 me-tri di altitudine) con i fiumi Ob e Enisej; l’altopianocentrale (altitudine fra 400 e 900 m) con il fiume Lena eil grande lago Bajkal, il più antico e profondo del mon-do (1620 m); le alture della Siberia orientale, con cateneelevate che arrivano fino alla penisola di Kamciatka, al-le isole Curili e all’isola di Sahalin. Qui scorre l’unicofiume tributario del Pacifico, l’Amur, che segna per unlunghissimo tratto il confine fra Cina e Russia.
La rete fluviale è molto estesa. Nella parte europea ilunghi corsi del Volga e del Don sono stati regolati conla costruzione di dighe per la produzione di energiaidroelettrica, la regolazione delle piene primaverili e lanavigazione. Nella parte siberiana i fiumi scorrono indirezione sud-nord verso il Mar Glaciale Artico e sonoghiacciati per la maggior parte dell’anno. Quando ar-riva il disgelo sono soggetti a piene e, straripando,
inondano vastissime zone pianeggianti. Lo sviluppocostiero della Russia è enorme, oltre 37 000 km, ma imari del nord sono gelati fino a 11 mesi l’anno e quin-di la navigazione si presenta estremamente difficilenonostante l’uso di navi rompighiaccio a propulsionenucleare. Le coste che si affacciano sul Pacifico sono al-te e scoscese e appartengono a territori che fanno partedel cosiddetto «cerchio di fuoco», in riferimento ai nu-merosi vulcani attivi che vi si trovano.
Il clima è continentale con grandi oscillazioni termi-che. Gli inverni sono freddi e lunghi con basse tempe-rature, estreme nella zona della Siberia, dove si ha il«polo del freddo» (fino a –70 °C). Un terzo del territo-rio ha terreni gelati per almeno sei mesi. La coltre dineve dura un minimo di quattro mesi in inverno, ec-cetto brevi tratti lungo il Caspio e sulle coste del MarNero dove vi sono un clima e una vegetazione mediter-ranei. La zona artica è il regno della tundra, una vegeta-zione di muschi e licheni su un terreno quasi sempregelato che diventa un acquitrino nel breve periodo didisgelo. Più a sud si trova la taiga, una vasta superficiedi boschi di conifere, cui segue la foresta di latifoglie, inparticolare nella parte europea dove si estendono an-che le grandi aree coltivate a cereali. Infine si ha la step-pa, costituita da formazioni erbacee, che arriva fino al-le pendici del Caucaso. Le foreste, che coprono circa lametà del territorio russo, costituiscono 1/5 della super-ficie forestale mondiale. Parchi nazionali e regionali earee speciali scientifiche di conservazione della naturacoprono l’8% del territorio.
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Assetto istituzionale e popolazioneSecondo la costituzione del 1993 la Russia è una repub-blica presidenziale con assetto federale. Il presidentedella repubblica è eletto per 4 anni a suffragio diretto,nomina il governo e i governatori delle repubbliche fede-rate. Il potere legislativo spetta all’Assemblea federaleformata da due camere, il Consiglio della federazione e laCamera dei deputati (Duma), rinnovate ogni 4 anni.
Circa l’80% della popolazione è concentrato nellaparte europea, mentre sono praticamente disabitate(meno di 1 ab/km2) la tundra e la taiga siberiane oltre il60° parallelo (figura , a pagina precedente). Il paese èuno dei principali stati multietnici: secondo l’ultimocensimento il 79,8% è russo, il resto della popolazione(28 milioni) è costituito da 176 diverse nazionalità, alcu-ne anche numericamente insignificanti, suddivise in 21repubbliche oltre a numerosi territori e province auto-nome. Dall’inizio degli anni Novanta i profondi rivolgi-menti politici derivanti dalla disgregazione dell’URSS
hanno determinato uno stato di insicurezza che si è ri-flesso in una forte diminuzione della natalità, arrivandoa saldi naturali negativi. A partire dallo stesso periodo ècalata la speranza di vita alla nascita, specie negli uomini.Ciò è da ricollegarsi all’impossibilità di accedere alle curemediche, non più gratuite, per gli strati più disagiati del-la popolazione e alla diffusione massiccia dell’alcolismo.Dal 1990 al 2010 la popolazione russa è diminuita di 8milioni, scendendo a circa 140 milioni, e secondo leproiezioni potrebbe calare a 116 milioni nel 2050.
La lingua ufficiale è il russo,parlato anche dalle comu-nità russe delle repubbliche ex sovietiche e conosciutodagli ex cittadini dell’URSS. Sono diffuse anche varie lin-gue locali.La religione più seguita è il cristianesimo orto-dosso dopo che una legge del 1990 ha restituito la libertàdi culto. Si mantiene alto il numero dei non credenti.
1
Principali cittàLa capitale, Mosca, sorge in un territorio ondulato at-traversato dal fiume Moscova. Con i suoi oltre 10 milio-ni di abitanti costituisce il più grande agglomerato ur-bano d’Europa. Qui hanno sede i principali organismipolitici, centri di ricerca, università, banche, case editri-ci (figura ); è nodo di trasporti ferroviari, autostrada-li e fluviali, è collegata da ben 5 aeroporti. La secondacittà e primo porto commerciale del paese è San Pietro-burgo, che conta quasi 5 milioni di abitanti. Sorta nel1703 per volere dello zar Pietro il Grande, fu capitaledell’impero russo fino al 1918. Situata alla foce del fiu-me Lena, è formata da un insieme di isole e isolotti se-parati da canali e dai bracci del fiume (figura ). Più di600 ponti collegano i vari quartieri. Vi si trovano mae-stosi palazzi e monumenti antichi frutto dell’ingegno diarchitetti di vari paesi, anche italiani. Conosciuto e ap-prezzato in tutto il mondo è il Museo dell’Ermitage.
Altre città, importanti per sviluppo economico e nu-mero di abitanti, si trovano lungo la grande arteria na-vigabile del Volga. Novgorod (1 300 000 ab), importan-te porto fluviale; Samara (1 150 000 ab), che ingloba al-cuni poli chimici e la «città dell’automobile» di Togliat-tigrad dove la Fiat insediò un’industria negli anni Ses-santa; Kazan (1 120 000 ab), centro della chimica e dellaraffinazione del petrolio. Nella regione degli Urali, ric-chi di risorse minerarie e di zone industriali, Ekaterin-burg, Cheljabinsk e Perm superano il milione di abitan-ti. Anche in Siberia, nel complesso scarsamente abitata,si trovano città che superano il milione di abitanti comeNovosibirsk e Omsk nella Siberia occidentale. Nella Si-beria centrale, due città superano la soglia dei 500 000abitanti, Krasnojarsk e Irkutsk. Molto meno popolata laSiberia orientale, dove solo Vladivostok, termine dellaferrovia transiberiana, raggiunge i 600 000 abitanti.
3
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Il quartiere finanziario nel centro di Mosca2 San Pietroburgo3
3 EuropaF
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Popolazione occupatanell’industria
Industria Energia
M(% sulla popolazione totale)
Più di 5
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P
Metallurgica Gas naturale
Centrali nucleari
Siderurgica
Mineraria
Chimica
Meccanica
Aeronautica
Automobilistica
Tessile
Cementiera
Farmaceutica
Navale
Elettronica
Degli pneumaticiPetrolchimica
OleodottiGasdotti
Tra 3 e 5
Tra 1 e 3
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Centrali termoelettriche
Centrali idroelettriche
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Kalinigrad
San Pietroburgo
Murmansk
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Niznij-Novgorod
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Barnaul Abakan
Omsk Kernerovo
Gorno-AltaskIrkutsk
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Juzno-Sahalinsk
Magadan
Palana
QUESITI
• La parola Russia vie-ne impiegata con duesignificati diversi. Quali?• Qual è la successionedegli ambienti naturaliche si incontra in Rus-sia procedendo da nordverso sud?• Come si distribuiscela popolazione dell’im-menso stato russo?• Qual è l’andamentodemografico della po-polazione russa?• Su quali prodotti sifonda il sistema econo-mico della Russia?• Quali sono i mezzi ditrasporto passeggerimaggiormente utilizzatiin Russia?
L’industria russa4
4F6 • Russia
Economia e trasportiL’economia della Russia è, in base al valore del PIL, l’un-dicesima nel mondo. Nonostante la maggioranza deilavoratori occupati si concentri nei servizi – 63% inconfronto al 27% nell’industria – è l’industria, soprat-tutto quella estrattiva e pesante, la spina dorsale dell’e-conomia (figura ). Gran parte dei servizi, come ban-che e trasporti, sono infatti collegati all’esportazione digas naturale, petrolio e altre materie prime.
L’industria estrattiva è al primo posto nel mondo.Essa realizza circa un quarto della produzione globa-le di gas naturale (di cui possiede un terzo delle riser-ve), oltre un decimo di quella di petrolio (di cui pos-siede il 5-6% delle riserve), oltre un quinto di quelledi nickel e cobalto. La Russia è anche tra i principaliproduttori mondiali di carbone, ferro, metalli non-ferrosi, oro, platino e diamanti. Inoltre, è uno deimaggiori produttori ed esportatori di legname.
La produzione di queste e altre materie prime, granparte delle quali viene esportata, è realizzata da pochegrandi imprese private, in primo luogo la Gazprom,nelle quali lo stato mantiene un forte ruolo attraversoquote azionarie e altri strumenti di controllo.
L’industria manifatturiera è dominata da quellapesante (siderurgica, metallurgica, meccanica), con-centrata nella Russia europea, nella regione degliUrali e in quella del Circolo polare artico, dove si tro-va gran parte delle attività minerarie. Sviluppata èl’industria aerospaziale.
4
L’industria leggera resta relativamente poco svi-luppata, così come resta di scarsa rilevanza il ruolodelle piccole e medie imprese.
Per il fabbisogno energetico, la Russia è autosuffi-ciente: la produzione di elettricità è assicurata per il67% da centrali termiche, per il 18% da centraliidroelettriche e per il 15% da centrali nucleari.
L’agricoltura assorbe una parte notevole degli oc-cupati (circa il 10%); si basa, nella parte meridionaledel paese e nella Siberia occidentale, sulla produzio-ne di cereali e altre colture (patate, barbabietole dazucchero, verdure), nella parte settentrionale delpaese, sull’allevamento.
Nella pesca la Russia è all’ottavo posto mondiale. Ilpaese non è però autosufficiente sotto il profilo ali-mentare: importa circa il 40% di ciò che consuma.
Dato che la Russia è un paese immenso, fonda-mentale è la rete dei trasporti. Le ferrovie sono ilmezzo principale nel movimento di persone e mer-ci. Nel trasporto passeggeri, al secondo posto èquello aereo. Molto usato è anche l’autobus.
Oltre che per ferrovia, le merci sono trasportateattraverso la rete navigabile interna (lunga oltre 80mila km), marittima (attraverso 43 porti) e stradale(al di sotto, però, dei moderni standard). Un ruolofondamentale, nel settore energetico, è svolto dallarete di gasdotti e oleodotti. Essa si estende a ovest findentro l’Unione europea e, a est, verso la costa delPacifico e la Cina.
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5 EuropaF
Età anticaI territori russi, abitati fin dal paleoliticoda popolazioni nomadi, videro la nasci-ta, attorno all’VIII secolo a. C., di unafiorente civiltà che arrivò ben presto astringere rapporti culturali e commer-ciali con i greci (tramite il Mar Nero). Apartire dal III secolo d. C., tale civiltà futravolta dalle invasioni barbariche di go-ti, unni, avari, chazari e bulgari.
Età medievaleAttraverso lente migrazioni, si insediaro-no nella regione popolazioni slave escandinave (variaghi). Gradualmente laminoranza variaga assunse un ruolo do-minante, dando vita, nel IX secolo, a unvasto principato con capitale Kiev. Ilprincipe Vladimiro, volendo sposare lafiglia dell’imperatore bizantino, si con-vertì al cristianesimo ortodosso, dandoinizio al processo di cristianizzazione ditutta l’area. Nel XIII secolo i tartari diGengis Khan conquistarono la Russia,dividendone il territorio in una serie diducati governati da aristocrazie mongo-le. Uno di questi ducati, la Moscovia,riuscì a liberarsi dal dominio mongolo,grazie alla guida di Ivan III il Grande.
Età modernaFu il nipote di Ivan il Grande, Ivan IV ilTerribile, a sconfiggere definitivamente imongoli, riunificando il territorio russo.Ivan il Terribile, proclamatosi zar (impe-ratore di Russia), rafforzò lo stato e re-
presse duramente quei grandi aristocra-tici (boiari) che non accettavano di sot-tostare al potere centrale. Dal 1613, il ti-tolo di zar passò alla casata dei Roma-nov, che regnò fino alla rivoluzione rus-sa. I più importanti zar furono: Pietro ilGrande (zar dal 1689) (figura ), cheriformò l’esercito e l’amministrazione,espanse l’impero fino all’Oceano Pacifi-co e fondò la nuova capitale (San Pietro-burgo); Caterina II (zarina dal 1762),che conquistò nuovi territori lungo ilMar Nero e attuò alcune riforme distampo illuminista; Alessandro I (zar dal1801), ispiratore della coalizione antina-poleonica e del Congresso di Vienna(1815). Fu proprio contro l’impero rus-so che Napoleone riportò la sua più gra-ve sconfitta (1812). La Grande Armatatornò decimata dalla campagna di Rus-sia, soprattutto a causa del freddo e dellegrandi distanze.
Età contemporaneaNonostante le riforme di Pietro il Gran-de e Caterina II, la Russia rimaneva, aiprimi dell’Ottocento, uno stato ancorafeudale. Vi sopravvivevano infatti la ser-vitù della gleba, i privilegi aristocratici euna cultura oscurantista (si pensi chenelle scuole era vietato insegnare lescienze). Le associazioni di tipo liberaleerano perseguitate e i loro esponenti in-carcerati. Dopo la sconfitta nella Guerradi Crimea contro inglesi e francesi(1853-56), lo zar Alessandro II decise di
1
APPUNTI DI STORIA Russia
Pietro il Grande1
abolire la servitù della gleba e promuo-vere lo sviluppo di un moderno appara-to industriale, soprattutto per potenziarel’esercito e dotarlo di armi moderne. Irisultati furono tuttavia deludenti. I con-tadini si impoverirono ancora di più(perché la riforma prevedeva che doves-sero riscattare i terreni che un tempocoltivavano come servi) e gli aristocraticiusarono il danaro del riscatto non perinvestire nell’industria, bensì per pagaredebiti, vivere nel lusso e viaggiare in Eu-ropa. Ciò accrebbe le differenze sociali efece aumentare l’insoddisfazione del po-polo. Nacquero quindi numerose asso-ciazioni rivoluzionarie clandestine, diispirazione anarchica (populisti) emarxista (socialdemocratici), il cuiobiettivo era quello di abbattere lo zari-smo. Dopo l’assassinio di Alessandro IIper mano di un anarchico (1881), la re-pressione di qualsiasi manifestazione didissenso si fece più forte. Nel 1905, unarivolta spontanea della popolazione del-la capitale fu repressa nel sangue.
Il regime zarista cadde nel 1917, sottola spinta della grave crisi economica do-vuta alla partecipazione della Russia allaPrima guerra mondiale. Attraverso unainsurrezione rivoluzionaria (Rivoluzio-ne d’Ottobre), il partito bolscevico diLenin (figura ) conquistò il potere,trasferendolo ai soviet: comitati di ope-rai, contadini e soldati. L’economia dimercato fu abolita, le grandi proprietàterriere furono espropriate senza inden-nizzo, fu dichiarata la fine della guerra.Fra il 1918 e il 1921, la Russia rivoluzio-naria dovette fronteggiare minacce in-terne (generali zaristi con i rispettivieserciti) ed esterne (tentativi di invasio-ne). Riuscì infine a prevalere su entram-be, abolendo però di fatto l’autorità deisoviet e trasferendo il potere ai verticidel partito comunista. Nel 1922, la Rus-sia divenne parte dell’URSS (Unione delleRepubbliche Socialiste Sovietiche), ilprimo paese socialista della storia, gui-dato dal Partito comunista dell’UnioneSovietica (PCUS). Alla morte di Lenin(1924), si aprì una lotta per la successio-ne nella quale prevalse Stalin, che pro-mosse una politica di forte industrializ-zazione del paese. Nel periodo stalinia-no il dissenso politico fu cancellato emolti oppositori furono condannati amorte o deportati. Durante la Seconda
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Statua di Lenin a Mosca2
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6F6 • Russia
guerra mondiale (1939-45), l’URSS venneinvasa dall’esercito tedesco, subendo in-genti perdite (oltre 20 milioni di mortied enormi distruzioni). Alla fine però learmate tedesche, indebolite dalla man-canza di rifornimenti e dal freddo comegià era successo alle truppe napoleoni-che, furono sconfitte dalla forte resisten-za dell’esercito e dei partigiani russi.
Dopo la fine della guerra, le due prin-cipali potenze vincitrici, gli USA e l’URSS,entrarono in attrito. Iniziò così la guerrafredda: le due superpotenze costruironoenormi arsenali nucleari e tentarono diinglobare quanti più paesi possibili nellerispettive sfere di influenza. Facevano
La Piazza Rossa Questa enorme piazza, che si estende lungo unlato delle mura del Cremlino, risale al XV secolo edè stata successivamente ingrandita e arricchita.Nel periodo zarista vi si celebravano le incorona-zioni reali; durante il periodo sovietico vi si teneva-no le sfilate celebrative della Festa dei Lavoratori edella Rivoluzione d’Ottobre. Anche oggi è sede diimportanti celebrazioni come quella della vittoriadella Seconda guerra mondiale. Vicino alle muradel Cremlino si trova il mausoleo di Lenin, meta dinumerosi visitatori. Ma il monumento della piazzache più colpisce è la cattedrale di S. Basilio, sortanel 1562 per volere dello zar Ivan il Terribile. Le suecupole a bulbo, in cui si intrecciano sgargianti co-lori smaltati, si stagliano contro il cielo in una fan-tasia veramente unica.
parte della sfera di influenza dell’Unio-ne Sovietica i paesi del Patto di Varsavia(Bulgaria, Cecoslovacchia, Polonia, Re-pubblica democratica tedesca, Romania,Ungheria) ed altri. Dopo la morte diStalin (1953), il paese fu guidato daCruscev, che ruppe con il passato stali-niano sottoponendolo a forte critica.Nel 1964 subentrò Breznev, che cancellòalcune delle riforme di Cruscev. Dal1985, Michail Gorbacev, per contrastarela crescente burocratizzazione del paese,dette inizio a un programma di riformepolitiche e di apertura verso l’economiadi mercato. Le riforme stimolarono peròmovimenti indipendentisti all’interno
Il CremlinoNato come fortezza nel XII secolo, ha conti-nuato a cambiare nel tempo attraverso incen-di, distruzioni e ricostruzioni. Abitato dai princi-pi di Mosca e poi dagli zar e dal metropolita(capo supremo) della Chiesa russa ortodossa,fu sempre centro di potere, anche nei 70 annidi esistenza dell’Unione Sovietica. Oggi con-serva il suo ruolo dato che il Grande Palazzodel Cremlino, completato nel 1849, è sede delgoverno russo e le cattedrali hanno ripreso illoro ruolo liturgico. Le cattedrali, costruite fra ilXV e il XVI secolo, sono di un bianco smaglian-te, su cui spicca l’oro delle cupole a bulbo. Lemura del Cremlino, che si affacciano sulla Piaz-za Rossa, sono dominate dal campanile Ivan ilGrande, alto 81 metri, ai cui piedi si trova la piùgrande campana del mondo.
Mosca: i monumenti della storia
delle repubbliche sovietiche e dei paesiche facevano parte del Patto di Varsavia.Dopo un fallito colpo di stato, tentatoda una parte dell’esercito, Boris Eltsinmise da parte Gorbacev, sciolse il PCUS,l’URSS e il Patto di Varsavia. La Federa-zione russa, divenuta una repubblicapresidenziale, adottò l’economia dimercato, cadendo nei primi anni in unagrave crisi economica, da cui successiva-mente ha cominciato a riprendersi. Oggiè un significativo partner economicodell’Unione europea. Conserva inoltreun arsenale militare (convenzionale enucleare) secondo solo a quello degliStati Uniti.
Questo file è una estensione online del corso Dinucci, Pellegrini GEOGRAFIA DEL VENTUNESIMO SECOLO essenziale© Zanichelli editore SpA, Bologna [6894]