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PERCORSI CULTUALI E RITI MAGICI
Guida alla Mostra
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Introduzione
Nellrsquoantichitagrave il rapporto trala societagrave ed il mondo del-
la natura e degli dei egrave statoassai intenso Gli uomini conside-ravano la natura pervasa dal sacroche vi si manifestava con prodigi erivelazioni (ierofanie) cosigrave comele diverse attivitagrave e gli episodi sa-lienti della vita ma anche gli attipiugrave semplici del trascorrere quo-
tidiano erano ritenuti protetti dadivinitagrave specifiche SantrsquoAgostino(Civ D IV 8) ricorda con ironia leundici divinitagrave alle quali i Roma-ni af fidavano la protezione dellemessi una per ciascuna fase ve-getativa ben tre sottolinea erano
invece le divinitagrave che proteggeva-no gli ingressi delle abitazioni unapresiedeva alla soglia (Limentino)una alle porte (Forcuto) e una aicardini (Cardea)
Tra tutti i popoli dellrsquoItaliaantica gli Etruschi si distinserotuttavia per essere laquogente sopra
35 Sovana Stipe del ldquoCavonerdquo Figure schematiche maschili
34 Sovana Stipe votiva del ldquoCavonerdquo
Ex voto poliviscerale
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ogni altra dedita alla pratiche re-ligioseraquo (Liv V I 6)Egrave Seneca che ci offre una vivida
e sintetica testimonianza di quan-to potesse essere forte presso quelpopolo il condizionamento dellecredenze e delle pratiche ritualilaquoQuesta egrave la differenza tra noi e gliEtruschihellip noi pensiamo che i ful-mini si producano in seguito allrsquour-to delle nubi essi invece ritengonoche le nubi si scontrino percheacute sipossano produrre dei fulmini e in-fatti poicheacute attribuiscono tutto alladivinitagrave sono convinti che le cose
hanno un significato non percheacuteavvengono ma che esse avvengo-no in quanto portatrici di significa-tiraquo (n q II 32 2)
Insieme alle piugrave note architet-ture monumentali rupestri lega-te alla celebrazione degli antenatie dei familiari defunti Sovana ha
conservato anche alcune preziose
testimonianze che ci permettonodi cogliere la peculiaritagrave non solodelle credenze religiose ma an-che di quelle connesse ai sortilegipraticati dagli Etruschi
Appartengono probabilmentead un edificio templare alcune ter-recotte architettoniche e decorativerinvenute tra i resti di una costru-zione scavata a Sovana nel 1895
La devozione popolare con-nessa con i culti salutari e con
quelli della feconditagrave intesa nelsenso piugrave ampio egrave evidenziatadai materiali della stipe del Cavo-ne sopravvissuti alla distruzioneavvenuta poco dopo la scopertanel 1912 e nei quattro bronzetti
36 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Bovino
37 Sovana Lucerna
38 Sovana Pesi da telaio39 Necropoli di Monte Rosello tomba 12 Segnaco-
lo di tufo conformato a testa umana
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rinvenuti nel 1885 in un terrenonei pressi del paese
Alla categoria delle offerte vo-
tive appartiene probabilmente ilgruppo di dieci pesi da telaio diterracotta spesso associati nei rin-venimenti con altri strumenti perla tessitura quali rocchetti e fusaio-le Anche il vaso con lrsquoimboccaturaasimmetrica una lucerna assai ca-piente puograve essere stato il dono per
una divinitagrave non prima di averrischiarato lrsquooscuritagrave delle tenebrecon la sua luce come mostrano letracce di bruciato sullrsquoorlo
Il passaggio dalle manifesta-zioni religiose a carattere ruralea quelle legate allrsquoideologia fune-
rarie si muove qui idealmentecome realmente avveniva nellrsquoan-tichitagrave attraverso le suggestivevie ldquocaverdquo (incavate) patrimoniocomune dellrsquoarea dei tufi Lun-go questi percorsi della viabilitagraveantica talvolta ripidi e tortuosicome lrsquoorrido di un paesaggiodantesco si snodavano i corteifunebri per raggiungere le necro-poli e le piccole carovane lungogli itinerari commerciali
Connessi con il fuoco sono i bra-cieri (foculi) di grandi dimensionicaratteristici dei corredi funera-ri di Sovana e Pitigliano durantelrsquoOrientalizzante recente (secondametagrave del VII sec aC) I foculi ric-camente decorati e spesso associa-ti con palette di bronzo il metallousato nei riti sacri erano impiegatinelle cerimonie religiose
Allrsquoideologia funeraria riporta ilsegnacolo di tufo conformato a te-sta umana dalla necropoli di Mon-te Rosello Si tratta di un esempla-re unico nelle necropoli sovanesi
dove i cippi funerari sono costi-tuiti solitamente da grossi ciottolifluviali In questo caso il volto daitratti appena sbozzati costituiscelrsquoopera unica di un artigiano locale(III sec aC)
Concludono questo itinerariotra le testimonianze dellrsquoideologiareligiosa degli Etruschi di Sovanadue statuine una maschile e lrsquoaltrafemminile che mostrano lrsquoaspettopiugrave oscuro delle credenze religio-se quello legato ai riti della magianera I personaggi riprodotti nelpiombo sarebbero stati infatti og-
getto di un sortilegio
Enrico Pellegrini
40 Pitigliano Museo Archeologico allrsquoaperto ldquoAManzirdquo
Rappresentazione di scena rituale etrusca con musici
41 Sovana Braciere (foculo) in terracotta con paletta di bro-
zo elementi caratteristici dei corredi funerari piugrave antichi
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42 Sovana Coppia di statuine plumbee raffi guranti un uomo ed una donna nudi con le mani legate iden-
ti1047297cati da nome e gentilizio (cognome)
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T
ra aprile e giugno 1895 ilpittore orvietano RiccardoMancinelli infaticabile ri-
cercatore di cose archeologichenel Vulcente e nelle aree limitrofecondusse una campagna di scavonellrsquoarea urbana di Sovana dovepochi anni prima un contadinoaveva individuato i resti di unedificio realizzato in blocchi di
tufo non cementatoAllo stato attuale non egrave piugravepossibile localizzare con preci-sione lrsquoarea Sulla base dei pochidati citati dal Mancinelli un luo-go laquodenominato il campo dellapiazzetta situato a nord dellacattedrale cioegrave tra questa e la di-ruta chiesa di San Benedettoraquo e diquanto riportato da E Baldini laquoApoca distanza dal duomo (latonord) al di lagrave della strada chediscende verso la porta di S Cro-ceraquo (BALDINI 1955 p 21) sembratuttavia assai realistico localiz-
zare il sito ai limiti settentrionalidellrsquoattuale abitato nei pressi diunrsquoarea recentemente indagata(area Pyrgos PELLEGRINI RAFA-NELLI 2005)
Lo scavo del Mancinelli misein luce una serie di strutture in blocchi di tufo di grandi dimen-sioni insieme a numerosi elemen-ti architettonici - soprattutto basie fusti di colonne - anchrsquoessi ditufo ed un cospicuo gruppo diterrecotte architettoniche e deco-rative Soltanto da poco tempograzie al rinvenimento di dati
drsquoarchivio inediti egrave stato possibi-le affrontare in maniera organicalo studio dellrsquoedificio che mostrapiugrave fasi costruttive lungo un arcodi tempo compreso principal-mente tra la fine del III e la finedel I sec aC (MAGGIANI 1992)
Tra le numerose terrecotterestituite dai saggi praticati dalMancinelli allrsquointerno dellrsquoedifi-cio e raggruppabili in due nucleimaggiori spicca nel primo grup-po caratterizzato da unrsquoargillarosso scura molto cotta accantoal cospicuo lotto di terrecotte de-
corative comprendenti lastre disima con gocciolatoio a protomeleonina lastre di fregio dorico elastre di rivestimento con sogget-ti floreali-zoomorfi databili tra
43 Sovana Area Pyrgos Il settore drsquoindagine in prossimitagrave dello scavo Mancinelli
Un tempio etrusco a Sovana
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il II e gli inizi del I sec aC unframmento di altorilievo raf figu-rante il busto di un guerriero
Tra i pezzi del gruppo B carat-
terizzati da unrsquoargilla rosso-bruno-giallastra si contano alcuni tipi dilastre di rivestimento contrasse-gnate da un complesso ornato ditipofloreale inquadrato da cornicesuperiore baccellata ed inferiore apalmette tra pelte scandite da ro-sette o esteso a campire lrsquointera su-
perficie della lastra avvicinabili adesemplari coevi di Vulci Talamo-ne Roselle Arezzo etc databiliintorno alla metagrave del II sec aC
In associazione con frammentifittili configurati a foglie di acantoe con frammenti di teste femmini-
li e difi
gure femminili di grandidimensioni che hanno suggeritoper queste ultime lrsquoaccostamentoai busti di Ariccia (MAGGIANI 1992p 263) ed indotto il medesimo stu-dioso a postulare lrsquoesistenza di uncomplesso sistema decorativo - intutto paragonabile a quello del-
la tomba Ildebranda - includentecapitelli fregio e lastra di rivesti-mento della testata del columen
ricorrono numerosi frammenti difigure plastiche eseguite a tuttotondo ed applicate successiva-mente a lastre di fondo pertinentiad un fregio figurato di indiscussaed elevata qualitagrave artistica inclu-dente personaggi maschili e fem-minili e poche figure animali
Ad un edificio di probabileconnotazione sacrale ricostruibilecon qualche verosimiglianza - inordine alla pianta fornita dal Man-
cinelli - come una sorta di edificiotemplare periptero con alae sareb- be dunque riconducibile la foltamesse di materiale coroplasticoarchitettonico che testimonia piugravefasi decorative della medesimastruttura da porre sulla base deiconfronti di carattere iconografico-stilistico che paiono rimandare aisistemi decorativi ellenistici dellecittagrave dellrsquoEtruria centro-settentrio-nale quali Vulci Talamone Vetu-lonia Roselle Volterra etc tra lafine del III e la fine del II sec aCcon una particolare concentrazione
nella seconda metagrave del II sec aC
Catalogo
1 Frammento di guerriero contunica fornita di corta manica eclamide annodata sulla spalla de-
stra la mano sinistra regge lo scu-do mentre con la destra egrave in attodi sguainare la spada Insieme adaltri frammenti poteva far parte diun grande pinax con poche figurein forte aggetto Tardo II sec aCargilla rosso scura h cm 195(MAGGIANI 1992 tav II c) fig 46
2 Lastra di rivestimentoframmentaria con motivi florea-li superiormente terminante con
44 Lrsquoabitato di Sovana Planimetria degli scavi effet-
tuati nel 1895 da R Mancinelli da Maggiani 1992
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serie di baccellature Metagrave circadel II sec aC fig 45
3 Frammento di lastra di rive-stimento ornata con altorilievo fi-gurato Nella porzione destra dellalastra si conserva la parte inferio-re del corpo di un demone alatovestito di corta tunica e provvistodelle caratteristiche calzature inpelle a stivaletto (embades) rap-presentato in posizione stante conle gambe incrociate A sinistra re-
sta parte della gamba sinistra diuna seconda figura clamidata inforte movimento verso destra Se-conda metagrave del II sec aC (MAG-GIANI 1992 tav IV a) fig 47 1
4 Frammento di altorilievopertinente ad una lastra con sog-getto figurato (figure maschili incorsa) che conserva parte - unaporzione del busto e della gambadestra - di un personaggio ma-schile nudo provvisto di cinturaintorno alla vita Seconda metagrave delII sec aC (MAGGIANI 1992 tav IV b) fig 47 2
5 Due frammenti di altorilievopertinenti ad una lastra di rivesti-mento con soggetto figurato rife-
ribili ad un personaggio maschilestante di cui restano buona partedel busto con il braccio sinistroe della gamba sinistra portanteIl personaggio a torace scopertoindossa unicamente una clamidericadente dalla spalla sinistra edavvolta intorno al braccio e poggiala mano sinistra sul fianco Secon-da metagrave del II sec aC (MAGGIANI
1992 tav IV d) fig 47 36 Frammento di altorilievo per-tinente ad una lastra di rivestimentocon soggettofigurato che conservail busto di un personaggio femmi-nile (Lasa Vanth ) vestito di unatunica priva di maniche articolatain unrsquoampia piega triangolare trai seni rimborsata leggermente suifianchi e cinta al di sotto del seno(MAGGIANI 1992 tav V a) fig 47 4
7 Frammento di lastra di ri-vestimento con soggetto figuratoche conserva la parte inferiore delcorpo di un personaggio femmini-
le rivolto di tre quarti verso destraUn mantello ricadente dal bracciosinistro - flesso avvolge la cosciae cade a terra articolato in piegheprofonde lasciando scoperto il ven-tre della figura A sinistra in bassoa lato del mantello resta il corpo diun grande vaso rovesciato al suolofig 47 5
Simona Rafanelli
45 Scavi Mancinelli Lastra 1047297ttile pertinente alla de-
corazione di un edi1047297cio cultuale
46 Scavi Mancinelli Frammento di 1047297gura plastica
(guerriero) pertinente ad un fregio decorato
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47 Scavi Mancinelli Frammenti di 1047297gure plastiche a tutto tondo pertinenti ad un fregio
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Aspetti della devozione
Bronzetti della stipe Foschetti
Nel 1885 furono acquista-te per il Museo Archeo-logico di Firenze quattro
figurine votive di bronzo rinve-nute casualmente in un terrenodi proprietagrave Foschetti situato neipressi dellrsquoabitato di Sovana Lacaratterizzazione dei bronzetticome offerenti e oranti cosigrave comela fattura rientra in una tradizio-ne di produzione locale della pic-cola plastica votiva attestata an-che nella prossima valle dellrsquoAl- begna (RENDINI 2005) e riferibileal culto di una divinitagrave salutare e
della feconditagraveLa datazione dei bronzetti fuattribuita dal Bianchi Bandinel-li alla fine del III sec aC sulla base di un asse onciale romanorinvenuto nel medesimo contesto(Bianchi Bandinelli 1929 p 127)ma piugrave recentemente sulla basedi considerazioni stilistiche egrave sta-ta riportata in maniera verosimi-le alla fine del V inizi del IV secaC da M Bentz (Bentz 1999)
Catalogo
1 Orante maschile stanteFrontale con le braccia prote-
se egrave infisso nellrsquooriginale basa ditufo Fortemente consunta h cm7 inv 72809 fig 48
48 Sovana Stipe votiva Foschetti Statuina ma-
schile di orante in bronzo
49 Stipe votiva Foschetti Due statuine di offerenti ed una di orante in bronzo
1 2 3
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2 Orante femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia e mani apertenel gesto degli oranti testa diade-mata h cm 6 inv 72812 fig 49 1
3 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nellemani stringe un pomo e un ser-pente () testa diademata h cm7 inv 72811 fig 49 2
4 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nelle
mani stringe un pomo e una colom- ba h cm 6 inv 72811 fig 49 3
[Red]
Gli ex voto della stipe
del Cavone
Un vivace artigianato locale egravedocumentato a Sovana nel II se-colo aC nellrsquoambito della pro-duzione di oggetti in terracot-ta Particolarmente interessantisono gli ex voto in terracottaprovenienti da una stipe votivaparzialmente scavata nel 1912 daFrancesco Merlini nellrsquoarea dellanecropoli nel punto in cui la viacava detta ldquoil Cavonerdquo sbocca
nella valle del torrente Picciola-na
Solo diciotto pezzi fra i tantis-simi che vennero alla luce furonoacquistati in quellrsquooccasione dalMuseo Archeologico di Firenzedove tuttora sono conservati sic-
cheacute la documentazione in nostropossesso appare esigua e insod-disfacente a comprendere le tipo-logie rappresentate e gli aspetticultuali connessi
Quasi nulla sappiamo dellrsquoareasacra poicheacute lo scavo egrave rimasto
inedito Il Bianchi Bandinellinella sua monografia su Sovana(BIANCHI BANDINELLI 1929 p 2236 s) riferisce notizie tramandateoralmente relative al ritrovamen-to di un basamento rettangolarein blocchi di tufo di un altare odi unrsquoedicola presso cui era una
fossa in cui furono trovati bron-zetti monete ed ex voto fittili ingrande quantitagrave tanto da riempi-re unrsquointera stanza della canoni-ca In seguito visto lrsquoingombrosi preferigrave ridurre in brecciolinole terrecotte per riparare il piano
stradale Sono cosigrave andate irrime-diabilmente perdute le testimo-nianze di una fervida religiositagravepopolare sottratte nellrsquoantichitagrave
50 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Elementi anatomici
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ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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Introduzione
Nellrsquoantichitagrave il rapporto trala societagrave ed il mondo del-
la natura e degli dei egrave statoassai intenso Gli uomini conside-ravano la natura pervasa dal sacroche vi si manifestava con prodigi erivelazioni (ierofanie) cosigrave comele diverse attivitagrave e gli episodi sa-lienti della vita ma anche gli attipiugrave semplici del trascorrere quo-
tidiano erano ritenuti protetti dadivinitagrave specifiche SantrsquoAgostino(Civ D IV 8) ricorda con ironia leundici divinitagrave alle quali i Roma-ni af fidavano la protezione dellemessi una per ciascuna fase ve-getativa ben tre sottolinea erano
invece le divinitagrave che proteggeva-no gli ingressi delle abitazioni unapresiedeva alla soglia (Limentino)una alle porte (Forcuto) e una aicardini (Cardea)
Tra tutti i popoli dellrsquoItaliaantica gli Etruschi si distinserotuttavia per essere laquogente sopra
35 Sovana Stipe del ldquoCavonerdquo Figure schematiche maschili
34 Sovana Stipe votiva del ldquoCavonerdquo
Ex voto poliviscerale
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ogni altra dedita alla pratiche re-ligioseraquo (Liv V I 6)Egrave Seneca che ci offre una vivida
e sintetica testimonianza di quan-to potesse essere forte presso quelpopolo il condizionamento dellecredenze e delle pratiche ritualilaquoQuesta egrave la differenza tra noi e gliEtruschihellip noi pensiamo che i ful-mini si producano in seguito allrsquour-to delle nubi essi invece ritengonoche le nubi si scontrino percheacute sipossano produrre dei fulmini e in-fatti poicheacute attribuiscono tutto alladivinitagrave sono convinti che le cose
hanno un significato non percheacuteavvengono ma che esse avvengo-no in quanto portatrici di significa-tiraquo (n q II 32 2)
Insieme alle piugrave note architet-ture monumentali rupestri lega-te alla celebrazione degli antenatie dei familiari defunti Sovana ha
conservato anche alcune preziose
testimonianze che ci permettonodi cogliere la peculiaritagrave non solodelle credenze religiose ma an-che di quelle connesse ai sortilegipraticati dagli Etruschi
Appartengono probabilmentead un edificio templare alcune ter-recotte architettoniche e decorativerinvenute tra i resti di una costru-zione scavata a Sovana nel 1895
La devozione popolare con-nessa con i culti salutari e con
quelli della feconditagrave intesa nelsenso piugrave ampio egrave evidenziatadai materiali della stipe del Cavo-ne sopravvissuti alla distruzioneavvenuta poco dopo la scopertanel 1912 e nei quattro bronzetti
36 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Bovino
37 Sovana Lucerna
38 Sovana Pesi da telaio39 Necropoli di Monte Rosello tomba 12 Segnaco-
lo di tufo conformato a testa umana
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rinvenuti nel 1885 in un terrenonei pressi del paese
Alla categoria delle offerte vo-
tive appartiene probabilmente ilgruppo di dieci pesi da telaio diterracotta spesso associati nei rin-venimenti con altri strumenti perla tessitura quali rocchetti e fusaio-le Anche il vaso con lrsquoimboccaturaasimmetrica una lucerna assai ca-piente puograve essere stato il dono per
una divinitagrave non prima di averrischiarato lrsquooscuritagrave delle tenebrecon la sua luce come mostrano letracce di bruciato sullrsquoorlo
Il passaggio dalle manifesta-zioni religiose a carattere ruralea quelle legate allrsquoideologia fune-
rarie si muove qui idealmentecome realmente avveniva nellrsquoan-tichitagrave attraverso le suggestivevie ldquocaverdquo (incavate) patrimoniocomune dellrsquoarea dei tufi Lun-go questi percorsi della viabilitagraveantica talvolta ripidi e tortuosicome lrsquoorrido di un paesaggiodantesco si snodavano i corteifunebri per raggiungere le necro-poli e le piccole carovane lungogli itinerari commerciali
Connessi con il fuoco sono i bra-cieri (foculi) di grandi dimensionicaratteristici dei corredi funera-ri di Sovana e Pitigliano durantelrsquoOrientalizzante recente (secondametagrave del VII sec aC) I foculi ric-camente decorati e spesso associa-ti con palette di bronzo il metallousato nei riti sacri erano impiegatinelle cerimonie religiose
Allrsquoideologia funeraria riporta ilsegnacolo di tufo conformato a te-sta umana dalla necropoli di Mon-te Rosello Si tratta di un esempla-re unico nelle necropoli sovanesi
dove i cippi funerari sono costi-tuiti solitamente da grossi ciottolifluviali In questo caso il volto daitratti appena sbozzati costituiscelrsquoopera unica di un artigiano locale(III sec aC)
Concludono questo itinerariotra le testimonianze dellrsquoideologiareligiosa degli Etruschi di Sovanadue statuine una maschile e lrsquoaltrafemminile che mostrano lrsquoaspettopiugrave oscuro delle credenze religio-se quello legato ai riti della magianera I personaggi riprodotti nelpiombo sarebbero stati infatti og-
getto di un sortilegio
Enrico Pellegrini
40 Pitigliano Museo Archeologico allrsquoaperto ldquoAManzirdquo
Rappresentazione di scena rituale etrusca con musici
41 Sovana Braciere (foculo) in terracotta con paletta di bro-
zo elementi caratteristici dei corredi funerari piugrave antichi
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42 Sovana Coppia di statuine plumbee raffi guranti un uomo ed una donna nudi con le mani legate iden-
ti1047297cati da nome e gentilizio (cognome)
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T
ra aprile e giugno 1895 ilpittore orvietano RiccardoMancinelli infaticabile ri-
cercatore di cose archeologichenel Vulcente e nelle aree limitrofecondusse una campagna di scavonellrsquoarea urbana di Sovana dovepochi anni prima un contadinoaveva individuato i resti di unedificio realizzato in blocchi di
tufo non cementatoAllo stato attuale non egrave piugravepossibile localizzare con preci-sione lrsquoarea Sulla base dei pochidati citati dal Mancinelli un luo-go laquodenominato il campo dellapiazzetta situato a nord dellacattedrale cioegrave tra questa e la di-ruta chiesa di San Benedettoraquo e diquanto riportato da E Baldini laquoApoca distanza dal duomo (latonord) al di lagrave della strada chediscende verso la porta di S Cro-ceraquo (BALDINI 1955 p 21) sembratuttavia assai realistico localiz-
zare il sito ai limiti settentrionalidellrsquoattuale abitato nei pressi diunrsquoarea recentemente indagata(area Pyrgos PELLEGRINI RAFA-NELLI 2005)
Lo scavo del Mancinelli misein luce una serie di strutture in blocchi di tufo di grandi dimen-sioni insieme a numerosi elemen-ti architettonici - soprattutto basie fusti di colonne - anchrsquoessi ditufo ed un cospicuo gruppo diterrecotte architettoniche e deco-rative Soltanto da poco tempograzie al rinvenimento di dati
drsquoarchivio inediti egrave stato possibi-le affrontare in maniera organicalo studio dellrsquoedificio che mostrapiugrave fasi costruttive lungo un arcodi tempo compreso principal-mente tra la fine del III e la finedel I sec aC (MAGGIANI 1992)
Tra le numerose terrecotterestituite dai saggi praticati dalMancinelli allrsquointerno dellrsquoedifi-cio e raggruppabili in due nucleimaggiori spicca nel primo grup-po caratterizzato da unrsquoargillarosso scura molto cotta accantoal cospicuo lotto di terrecotte de-
corative comprendenti lastre disima con gocciolatoio a protomeleonina lastre di fregio dorico elastre di rivestimento con sogget-ti floreali-zoomorfi databili tra
43 Sovana Area Pyrgos Il settore drsquoindagine in prossimitagrave dello scavo Mancinelli
Un tempio etrusco a Sovana
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il II e gli inizi del I sec aC unframmento di altorilievo raf figu-rante il busto di un guerriero
Tra i pezzi del gruppo B carat-
terizzati da unrsquoargilla rosso-bruno-giallastra si contano alcuni tipi dilastre di rivestimento contrasse-gnate da un complesso ornato ditipofloreale inquadrato da cornicesuperiore baccellata ed inferiore apalmette tra pelte scandite da ro-sette o esteso a campire lrsquointera su-
perficie della lastra avvicinabili adesemplari coevi di Vulci Talamo-ne Roselle Arezzo etc databiliintorno alla metagrave del II sec aC
In associazione con frammentifittili configurati a foglie di acantoe con frammenti di teste femmini-
li e difi
gure femminili di grandidimensioni che hanno suggeritoper queste ultime lrsquoaccostamentoai busti di Ariccia (MAGGIANI 1992p 263) ed indotto il medesimo stu-dioso a postulare lrsquoesistenza di uncomplesso sistema decorativo - intutto paragonabile a quello del-
la tomba Ildebranda - includentecapitelli fregio e lastra di rivesti-mento della testata del columen
ricorrono numerosi frammenti difigure plastiche eseguite a tuttotondo ed applicate successiva-mente a lastre di fondo pertinentiad un fregio figurato di indiscussaed elevata qualitagrave artistica inclu-dente personaggi maschili e fem-minili e poche figure animali
Ad un edificio di probabileconnotazione sacrale ricostruibilecon qualche verosimiglianza - inordine alla pianta fornita dal Man-
cinelli - come una sorta di edificiotemplare periptero con alae sareb- be dunque riconducibile la foltamesse di materiale coroplasticoarchitettonico che testimonia piugravefasi decorative della medesimastruttura da porre sulla base deiconfronti di carattere iconografico-stilistico che paiono rimandare aisistemi decorativi ellenistici dellecittagrave dellrsquoEtruria centro-settentrio-nale quali Vulci Talamone Vetu-lonia Roselle Volterra etc tra lafine del III e la fine del II sec aCcon una particolare concentrazione
nella seconda metagrave del II sec aC
Catalogo
1 Frammento di guerriero contunica fornita di corta manica eclamide annodata sulla spalla de-
stra la mano sinistra regge lo scu-do mentre con la destra egrave in attodi sguainare la spada Insieme adaltri frammenti poteva far parte diun grande pinax con poche figurein forte aggetto Tardo II sec aCargilla rosso scura h cm 195(MAGGIANI 1992 tav II c) fig 46
2 Lastra di rivestimentoframmentaria con motivi florea-li superiormente terminante con
44 Lrsquoabitato di Sovana Planimetria degli scavi effet-
tuati nel 1895 da R Mancinelli da Maggiani 1992
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serie di baccellature Metagrave circadel II sec aC fig 45
3 Frammento di lastra di rive-stimento ornata con altorilievo fi-gurato Nella porzione destra dellalastra si conserva la parte inferio-re del corpo di un demone alatovestito di corta tunica e provvistodelle caratteristiche calzature inpelle a stivaletto (embades) rap-presentato in posizione stante conle gambe incrociate A sinistra re-
sta parte della gamba sinistra diuna seconda figura clamidata inforte movimento verso destra Se-conda metagrave del II sec aC (MAG-GIANI 1992 tav IV a) fig 47 1
4 Frammento di altorilievopertinente ad una lastra con sog-getto figurato (figure maschili incorsa) che conserva parte - unaporzione del busto e della gambadestra - di un personaggio ma-schile nudo provvisto di cinturaintorno alla vita Seconda metagrave delII sec aC (MAGGIANI 1992 tav IV b) fig 47 2
5 Due frammenti di altorilievopertinenti ad una lastra di rivesti-mento con soggetto figurato rife-
ribili ad un personaggio maschilestante di cui restano buona partedel busto con il braccio sinistroe della gamba sinistra portanteIl personaggio a torace scopertoindossa unicamente una clamidericadente dalla spalla sinistra edavvolta intorno al braccio e poggiala mano sinistra sul fianco Secon-da metagrave del II sec aC (MAGGIANI
1992 tav IV d) fig 47 36 Frammento di altorilievo per-tinente ad una lastra di rivestimentocon soggettofigurato che conservail busto di un personaggio femmi-nile (Lasa Vanth ) vestito di unatunica priva di maniche articolatain unrsquoampia piega triangolare trai seni rimborsata leggermente suifianchi e cinta al di sotto del seno(MAGGIANI 1992 tav V a) fig 47 4
7 Frammento di lastra di ri-vestimento con soggetto figuratoche conserva la parte inferiore delcorpo di un personaggio femmini-
le rivolto di tre quarti verso destraUn mantello ricadente dal bracciosinistro - flesso avvolge la cosciae cade a terra articolato in piegheprofonde lasciando scoperto il ven-tre della figura A sinistra in bassoa lato del mantello resta il corpo diun grande vaso rovesciato al suolofig 47 5
Simona Rafanelli
45 Scavi Mancinelli Lastra 1047297ttile pertinente alla de-
corazione di un edi1047297cio cultuale
46 Scavi Mancinelli Frammento di 1047297gura plastica
(guerriero) pertinente ad un fregio decorato
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47 Scavi Mancinelli Frammenti di 1047297gure plastiche a tutto tondo pertinenti ad un fregio
2
3
4
5
1
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Aspetti della devozione
Bronzetti della stipe Foschetti
Nel 1885 furono acquista-te per il Museo Archeo-logico di Firenze quattro
figurine votive di bronzo rinve-nute casualmente in un terrenodi proprietagrave Foschetti situato neipressi dellrsquoabitato di Sovana Lacaratterizzazione dei bronzetticome offerenti e oranti cosigrave comela fattura rientra in una tradizio-ne di produzione locale della pic-cola plastica votiva attestata an-che nella prossima valle dellrsquoAl- begna (RENDINI 2005) e riferibileal culto di una divinitagrave salutare e
della feconditagraveLa datazione dei bronzetti fuattribuita dal Bianchi Bandinel-li alla fine del III sec aC sulla base di un asse onciale romanorinvenuto nel medesimo contesto(Bianchi Bandinelli 1929 p 127)ma piugrave recentemente sulla basedi considerazioni stilistiche egrave sta-ta riportata in maniera verosimi-le alla fine del V inizi del IV secaC da M Bentz (Bentz 1999)
Catalogo
1 Orante maschile stanteFrontale con le braccia prote-
se egrave infisso nellrsquooriginale basa ditufo Fortemente consunta h cm7 inv 72809 fig 48
48 Sovana Stipe votiva Foschetti Statuina ma-
schile di orante in bronzo
49 Stipe votiva Foschetti Due statuine di offerenti ed una di orante in bronzo
1 2 3
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40
2 Orante femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia e mani apertenel gesto degli oranti testa diade-mata h cm 6 inv 72812 fig 49 1
3 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nellemani stringe un pomo e un ser-pente () testa diademata h cm7 inv 72811 fig 49 2
4 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nelle
mani stringe un pomo e una colom- ba h cm 6 inv 72811 fig 49 3
[Red]
Gli ex voto della stipe
del Cavone
Un vivace artigianato locale egravedocumentato a Sovana nel II se-colo aC nellrsquoambito della pro-duzione di oggetti in terracot-ta Particolarmente interessantisono gli ex voto in terracottaprovenienti da una stipe votivaparzialmente scavata nel 1912 daFrancesco Merlini nellrsquoarea dellanecropoli nel punto in cui la viacava detta ldquoil Cavonerdquo sbocca
nella valle del torrente Picciola-na
Solo diciotto pezzi fra i tantis-simi che vennero alla luce furonoacquistati in quellrsquooccasione dalMuseo Archeologico di Firenzedove tuttora sono conservati sic-
cheacute la documentazione in nostropossesso appare esigua e insod-disfacente a comprendere le tipo-logie rappresentate e gli aspetticultuali connessi
Quasi nulla sappiamo dellrsquoareasacra poicheacute lo scavo egrave rimasto
inedito Il Bianchi Bandinellinella sua monografia su Sovana(BIANCHI BANDINELLI 1929 p 2236 s) riferisce notizie tramandateoralmente relative al ritrovamen-to di un basamento rettangolarein blocchi di tufo di un altare odi unrsquoedicola presso cui era una
fossa in cui furono trovati bron-zetti monete ed ex voto fittili ingrande quantitagrave tanto da riempi-re unrsquointera stanza della canoni-ca In seguito visto lrsquoingombrosi preferigrave ridurre in brecciolinole terrecotte per riparare il piano
stradale Sono cosigrave andate irrime-diabilmente perdute le testimo-nianze di una fervida religiositagravepopolare sottratte nellrsquoantichitagrave
50 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Elementi anatomici
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41
ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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2
3
4
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
1
2
3
4
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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Introduzione
Nellrsquoantichitagrave il rapporto trala societagrave ed il mondo del-
la natura e degli dei egrave statoassai intenso Gli uomini conside-ravano la natura pervasa dal sacroche vi si manifestava con prodigi erivelazioni (ierofanie) cosigrave comele diverse attivitagrave e gli episodi sa-lienti della vita ma anche gli attipiugrave semplici del trascorrere quo-
tidiano erano ritenuti protetti dadivinitagrave specifiche SantrsquoAgostino(Civ D IV 8) ricorda con ironia leundici divinitagrave alle quali i Roma-ni af fidavano la protezione dellemessi una per ciascuna fase ve-getativa ben tre sottolinea erano
invece le divinitagrave che proteggeva-no gli ingressi delle abitazioni unapresiedeva alla soglia (Limentino)una alle porte (Forcuto) e una aicardini (Cardea)
Tra tutti i popoli dellrsquoItaliaantica gli Etruschi si distinserotuttavia per essere laquogente sopra
35 Sovana Stipe del ldquoCavonerdquo Figure schematiche maschili
34 Sovana Stipe votiva del ldquoCavonerdquo
Ex voto poliviscerale
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ogni altra dedita alla pratiche re-ligioseraquo (Liv V I 6)Egrave Seneca che ci offre una vivida
e sintetica testimonianza di quan-to potesse essere forte presso quelpopolo il condizionamento dellecredenze e delle pratiche ritualilaquoQuesta egrave la differenza tra noi e gliEtruschihellip noi pensiamo che i ful-mini si producano in seguito allrsquour-to delle nubi essi invece ritengonoche le nubi si scontrino percheacute sipossano produrre dei fulmini e in-fatti poicheacute attribuiscono tutto alladivinitagrave sono convinti che le cose
hanno un significato non percheacuteavvengono ma che esse avvengo-no in quanto portatrici di significa-tiraquo (n q II 32 2)
Insieme alle piugrave note architet-ture monumentali rupestri lega-te alla celebrazione degli antenatie dei familiari defunti Sovana ha
conservato anche alcune preziose
testimonianze che ci permettonodi cogliere la peculiaritagrave non solodelle credenze religiose ma an-che di quelle connesse ai sortilegipraticati dagli Etruschi
Appartengono probabilmentead un edificio templare alcune ter-recotte architettoniche e decorativerinvenute tra i resti di una costru-zione scavata a Sovana nel 1895
La devozione popolare con-nessa con i culti salutari e con
quelli della feconditagrave intesa nelsenso piugrave ampio egrave evidenziatadai materiali della stipe del Cavo-ne sopravvissuti alla distruzioneavvenuta poco dopo la scopertanel 1912 e nei quattro bronzetti
36 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Bovino
37 Sovana Lucerna
38 Sovana Pesi da telaio39 Necropoli di Monte Rosello tomba 12 Segnaco-
lo di tufo conformato a testa umana
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rinvenuti nel 1885 in un terrenonei pressi del paese
Alla categoria delle offerte vo-
tive appartiene probabilmente ilgruppo di dieci pesi da telaio diterracotta spesso associati nei rin-venimenti con altri strumenti perla tessitura quali rocchetti e fusaio-le Anche il vaso con lrsquoimboccaturaasimmetrica una lucerna assai ca-piente puograve essere stato il dono per
una divinitagrave non prima di averrischiarato lrsquooscuritagrave delle tenebrecon la sua luce come mostrano letracce di bruciato sullrsquoorlo
Il passaggio dalle manifesta-zioni religiose a carattere ruralea quelle legate allrsquoideologia fune-
rarie si muove qui idealmentecome realmente avveniva nellrsquoan-tichitagrave attraverso le suggestivevie ldquocaverdquo (incavate) patrimoniocomune dellrsquoarea dei tufi Lun-go questi percorsi della viabilitagraveantica talvolta ripidi e tortuosicome lrsquoorrido di un paesaggiodantesco si snodavano i corteifunebri per raggiungere le necro-poli e le piccole carovane lungogli itinerari commerciali
Connessi con il fuoco sono i bra-cieri (foculi) di grandi dimensionicaratteristici dei corredi funera-ri di Sovana e Pitigliano durantelrsquoOrientalizzante recente (secondametagrave del VII sec aC) I foculi ric-camente decorati e spesso associa-ti con palette di bronzo il metallousato nei riti sacri erano impiegatinelle cerimonie religiose
Allrsquoideologia funeraria riporta ilsegnacolo di tufo conformato a te-sta umana dalla necropoli di Mon-te Rosello Si tratta di un esempla-re unico nelle necropoli sovanesi
dove i cippi funerari sono costi-tuiti solitamente da grossi ciottolifluviali In questo caso il volto daitratti appena sbozzati costituiscelrsquoopera unica di un artigiano locale(III sec aC)
Concludono questo itinerariotra le testimonianze dellrsquoideologiareligiosa degli Etruschi di Sovanadue statuine una maschile e lrsquoaltrafemminile che mostrano lrsquoaspettopiugrave oscuro delle credenze religio-se quello legato ai riti della magianera I personaggi riprodotti nelpiombo sarebbero stati infatti og-
getto di un sortilegio
Enrico Pellegrini
40 Pitigliano Museo Archeologico allrsquoaperto ldquoAManzirdquo
Rappresentazione di scena rituale etrusca con musici
41 Sovana Braciere (foculo) in terracotta con paletta di bro-
zo elementi caratteristici dei corredi funerari piugrave antichi
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42 Sovana Coppia di statuine plumbee raffi guranti un uomo ed una donna nudi con le mani legate iden-
ti1047297cati da nome e gentilizio (cognome)
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T
ra aprile e giugno 1895 ilpittore orvietano RiccardoMancinelli infaticabile ri-
cercatore di cose archeologichenel Vulcente e nelle aree limitrofecondusse una campagna di scavonellrsquoarea urbana di Sovana dovepochi anni prima un contadinoaveva individuato i resti di unedificio realizzato in blocchi di
tufo non cementatoAllo stato attuale non egrave piugravepossibile localizzare con preci-sione lrsquoarea Sulla base dei pochidati citati dal Mancinelli un luo-go laquodenominato il campo dellapiazzetta situato a nord dellacattedrale cioegrave tra questa e la di-ruta chiesa di San Benedettoraquo e diquanto riportato da E Baldini laquoApoca distanza dal duomo (latonord) al di lagrave della strada chediscende verso la porta di S Cro-ceraquo (BALDINI 1955 p 21) sembratuttavia assai realistico localiz-
zare il sito ai limiti settentrionalidellrsquoattuale abitato nei pressi diunrsquoarea recentemente indagata(area Pyrgos PELLEGRINI RAFA-NELLI 2005)
Lo scavo del Mancinelli misein luce una serie di strutture in blocchi di tufo di grandi dimen-sioni insieme a numerosi elemen-ti architettonici - soprattutto basie fusti di colonne - anchrsquoessi ditufo ed un cospicuo gruppo diterrecotte architettoniche e deco-rative Soltanto da poco tempograzie al rinvenimento di dati
drsquoarchivio inediti egrave stato possibi-le affrontare in maniera organicalo studio dellrsquoedificio che mostrapiugrave fasi costruttive lungo un arcodi tempo compreso principal-mente tra la fine del III e la finedel I sec aC (MAGGIANI 1992)
Tra le numerose terrecotterestituite dai saggi praticati dalMancinelli allrsquointerno dellrsquoedifi-cio e raggruppabili in due nucleimaggiori spicca nel primo grup-po caratterizzato da unrsquoargillarosso scura molto cotta accantoal cospicuo lotto di terrecotte de-
corative comprendenti lastre disima con gocciolatoio a protomeleonina lastre di fregio dorico elastre di rivestimento con sogget-ti floreali-zoomorfi databili tra
43 Sovana Area Pyrgos Il settore drsquoindagine in prossimitagrave dello scavo Mancinelli
Un tempio etrusco a Sovana
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il II e gli inizi del I sec aC unframmento di altorilievo raf figu-rante il busto di un guerriero
Tra i pezzi del gruppo B carat-
terizzati da unrsquoargilla rosso-bruno-giallastra si contano alcuni tipi dilastre di rivestimento contrasse-gnate da un complesso ornato ditipofloreale inquadrato da cornicesuperiore baccellata ed inferiore apalmette tra pelte scandite da ro-sette o esteso a campire lrsquointera su-
perficie della lastra avvicinabili adesemplari coevi di Vulci Talamo-ne Roselle Arezzo etc databiliintorno alla metagrave del II sec aC
In associazione con frammentifittili configurati a foglie di acantoe con frammenti di teste femmini-
li e difi
gure femminili di grandidimensioni che hanno suggeritoper queste ultime lrsquoaccostamentoai busti di Ariccia (MAGGIANI 1992p 263) ed indotto il medesimo stu-dioso a postulare lrsquoesistenza di uncomplesso sistema decorativo - intutto paragonabile a quello del-
la tomba Ildebranda - includentecapitelli fregio e lastra di rivesti-mento della testata del columen
ricorrono numerosi frammenti difigure plastiche eseguite a tuttotondo ed applicate successiva-mente a lastre di fondo pertinentiad un fregio figurato di indiscussaed elevata qualitagrave artistica inclu-dente personaggi maschili e fem-minili e poche figure animali
Ad un edificio di probabileconnotazione sacrale ricostruibilecon qualche verosimiglianza - inordine alla pianta fornita dal Man-
cinelli - come una sorta di edificiotemplare periptero con alae sareb- be dunque riconducibile la foltamesse di materiale coroplasticoarchitettonico che testimonia piugravefasi decorative della medesimastruttura da porre sulla base deiconfronti di carattere iconografico-stilistico che paiono rimandare aisistemi decorativi ellenistici dellecittagrave dellrsquoEtruria centro-settentrio-nale quali Vulci Talamone Vetu-lonia Roselle Volterra etc tra lafine del III e la fine del II sec aCcon una particolare concentrazione
nella seconda metagrave del II sec aC
Catalogo
1 Frammento di guerriero contunica fornita di corta manica eclamide annodata sulla spalla de-
stra la mano sinistra regge lo scu-do mentre con la destra egrave in attodi sguainare la spada Insieme adaltri frammenti poteva far parte diun grande pinax con poche figurein forte aggetto Tardo II sec aCargilla rosso scura h cm 195(MAGGIANI 1992 tav II c) fig 46
2 Lastra di rivestimentoframmentaria con motivi florea-li superiormente terminante con
44 Lrsquoabitato di Sovana Planimetria degli scavi effet-
tuati nel 1895 da R Mancinelli da Maggiani 1992
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serie di baccellature Metagrave circadel II sec aC fig 45
3 Frammento di lastra di rive-stimento ornata con altorilievo fi-gurato Nella porzione destra dellalastra si conserva la parte inferio-re del corpo di un demone alatovestito di corta tunica e provvistodelle caratteristiche calzature inpelle a stivaletto (embades) rap-presentato in posizione stante conle gambe incrociate A sinistra re-
sta parte della gamba sinistra diuna seconda figura clamidata inforte movimento verso destra Se-conda metagrave del II sec aC (MAG-GIANI 1992 tav IV a) fig 47 1
4 Frammento di altorilievopertinente ad una lastra con sog-getto figurato (figure maschili incorsa) che conserva parte - unaporzione del busto e della gambadestra - di un personaggio ma-schile nudo provvisto di cinturaintorno alla vita Seconda metagrave delII sec aC (MAGGIANI 1992 tav IV b) fig 47 2
5 Due frammenti di altorilievopertinenti ad una lastra di rivesti-mento con soggetto figurato rife-
ribili ad un personaggio maschilestante di cui restano buona partedel busto con il braccio sinistroe della gamba sinistra portanteIl personaggio a torace scopertoindossa unicamente una clamidericadente dalla spalla sinistra edavvolta intorno al braccio e poggiala mano sinistra sul fianco Secon-da metagrave del II sec aC (MAGGIANI
1992 tav IV d) fig 47 36 Frammento di altorilievo per-tinente ad una lastra di rivestimentocon soggettofigurato che conservail busto di un personaggio femmi-nile (Lasa Vanth ) vestito di unatunica priva di maniche articolatain unrsquoampia piega triangolare trai seni rimborsata leggermente suifianchi e cinta al di sotto del seno(MAGGIANI 1992 tav V a) fig 47 4
7 Frammento di lastra di ri-vestimento con soggetto figuratoche conserva la parte inferiore delcorpo di un personaggio femmini-
le rivolto di tre quarti verso destraUn mantello ricadente dal bracciosinistro - flesso avvolge la cosciae cade a terra articolato in piegheprofonde lasciando scoperto il ven-tre della figura A sinistra in bassoa lato del mantello resta il corpo diun grande vaso rovesciato al suolofig 47 5
Simona Rafanelli
45 Scavi Mancinelli Lastra 1047297ttile pertinente alla de-
corazione di un edi1047297cio cultuale
46 Scavi Mancinelli Frammento di 1047297gura plastica
(guerriero) pertinente ad un fregio decorato
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47 Scavi Mancinelli Frammenti di 1047297gure plastiche a tutto tondo pertinenti ad un fregio
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Aspetti della devozione
Bronzetti della stipe Foschetti
Nel 1885 furono acquista-te per il Museo Archeo-logico di Firenze quattro
figurine votive di bronzo rinve-nute casualmente in un terrenodi proprietagrave Foschetti situato neipressi dellrsquoabitato di Sovana Lacaratterizzazione dei bronzetticome offerenti e oranti cosigrave comela fattura rientra in una tradizio-ne di produzione locale della pic-cola plastica votiva attestata an-che nella prossima valle dellrsquoAl- begna (RENDINI 2005) e riferibileal culto di una divinitagrave salutare e
della feconditagraveLa datazione dei bronzetti fuattribuita dal Bianchi Bandinel-li alla fine del III sec aC sulla base di un asse onciale romanorinvenuto nel medesimo contesto(Bianchi Bandinelli 1929 p 127)ma piugrave recentemente sulla basedi considerazioni stilistiche egrave sta-ta riportata in maniera verosimi-le alla fine del V inizi del IV secaC da M Bentz (Bentz 1999)
Catalogo
1 Orante maschile stanteFrontale con le braccia prote-
se egrave infisso nellrsquooriginale basa ditufo Fortemente consunta h cm7 inv 72809 fig 48
48 Sovana Stipe votiva Foschetti Statuina ma-
schile di orante in bronzo
49 Stipe votiva Foschetti Due statuine di offerenti ed una di orante in bronzo
1 2 3
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2 Orante femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia e mani apertenel gesto degli oranti testa diade-mata h cm 6 inv 72812 fig 49 1
3 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nellemani stringe un pomo e un ser-pente () testa diademata h cm7 inv 72811 fig 49 2
4 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nelle
mani stringe un pomo e una colom- ba h cm 6 inv 72811 fig 49 3
[Red]
Gli ex voto della stipe
del Cavone
Un vivace artigianato locale egravedocumentato a Sovana nel II se-colo aC nellrsquoambito della pro-duzione di oggetti in terracot-ta Particolarmente interessantisono gli ex voto in terracottaprovenienti da una stipe votivaparzialmente scavata nel 1912 daFrancesco Merlini nellrsquoarea dellanecropoli nel punto in cui la viacava detta ldquoil Cavonerdquo sbocca
nella valle del torrente Picciola-na
Solo diciotto pezzi fra i tantis-simi che vennero alla luce furonoacquistati in quellrsquooccasione dalMuseo Archeologico di Firenzedove tuttora sono conservati sic-
cheacute la documentazione in nostropossesso appare esigua e insod-disfacente a comprendere le tipo-logie rappresentate e gli aspetticultuali connessi
Quasi nulla sappiamo dellrsquoareasacra poicheacute lo scavo egrave rimasto
inedito Il Bianchi Bandinellinella sua monografia su Sovana(BIANCHI BANDINELLI 1929 p 2236 s) riferisce notizie tramandateoralmente relative al ritrovamen-to di un basamento rettangolarein blocchi di tufo di un altare odi unrsquoedicola presso cui era una
fossa in cui furono trovati bron-zetti monete ed ex voto fittili ingrande quantitagrave tanto da riempi-re unrsquointera stanza della canoni-ca In seguito visto lrsquoingombrosi preferigrave ridurre in brecciolinole terrecotte per riparare il piano
stradale Sono cosigrave andate irrime-diabilmente perdute le testimo-nianze di una fervida religiositagravepopolare sottratte nellrsquoantichitagrave
50 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Elementi anatomici
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ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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ogni altra dedita alla pratiche re-ligioseraquo (Liv V I 6)Egrave Seneca che ci offre una vivida
e sintetica testimonianza di quan-to potesse essere forte presso quelpopolo il condizionamento dellecredenze e delle pratiche ritualilaquoQuesta egrave la differenza tra noi e gliEtruschihellip noi pensiamo che i ful-mini si producano in seguito allrsquour-to delle nubi essi invece ritengonoche le nubi si scontrino percheacute sipossano produrre dei fulmini e in-fatti poicheacute attribuiscono tutto alladivinitagrave sono convinti che le cose
hanno un significato non percheacuteavvengono ma che esse avvengo-no in quanto portatrici di significa-tiraquo (n q II 32 2)
Insieme alle piugrave note architet-ture monumentali rupestri lega-te alla celebrazione degli antenatie dei familiari defunti Sovana ha
conservato anche alcune preziose
testimonianze che ci permettonodi cogliere la peculiaritagrave non solodelle credenze religiose ma an-che di quelle connesse ai sortilegipraticati dagli Etruschi
Appartengono probabilmentead un edificio templare alcune ter-recotte architettoniche e decorativerinvenute tra i resti di una costru-zione scavata a Sovana nel 1895
La devozione popolare con-nessa con i culti salutari e con
quelli della feconditagrave intesa nelsenso piugrave ampio egrave evidenziatadai materiali della stipe del Cavo-ne sopravvissuti alla distruzioneavvenuta poco dopo la scopertanel 1912 e nei quattro bronzetti
36 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Bovino
37 Sovana Lucerna
38 Sovana Pesi da telaio39 Necropoli di Monte Rosello tomba 12 Segnaco-
lo di tufo conformato a testa umana
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33
rinvenuti nel 1885 in un terrenonei pressi del paese
Alla categoria delle offerte vo-
tive appartiene probabilmente ilgruppo di dieci pesi da telaio diterracotta spesso associati nei rin-venimenti con altri strumenti perla tessitura quali rocchetti e fusaio-le Anche il vaso con lrsquoimboccaturaasimmetrica una lucerna assai ca-piente puograve essere stato il dono per
una divinitagrave non prima di averrischiarato lrsquooscuritagrave delle tenebrecon la sua luce come mostrano letracce di bruciato sullrsquoorlo
Il passaggio dalle manifesta-zioni religiose a carattere ruralea quelle legate allrsquoideologia fune-
rarie si muove qui idealmentecome realmente avveniva nellrsquoan-tichitagrave attraverso le suggestivevie ldquocaverdquo (incavate) patrimoniocomune dellrsquoarea dei tufi Lun-go questi percorsi della viabilitagraveantica talvolta ripidi e tortuosicome lrsquoorrido di un paesaggiodantesco si snodavano i corteifunebri per raggiungere le necro-poli e le piccole carovane lungogli itinerari commerciali
Connessi con il fuoco sono i bra-cieri (foculi) di grandi dimensionicaratteristici dei corredi funera-ri di Sovana e Pitigliano durantelrsquoOrientalizzante recente (secondametagrave del VII sec aC) I foculi ric-camente decorati e spesso associa-ti con palette di bronzo il metallousato nei riti sacri erano impiegatinelle cerimonie religiose
Allrsquoideologia funeraria riporta ilsegnacolo di tufo conformato a te-sta umana dalla necropoli di Mon-te Rosello Si tratta di un esempla-re unico nelle necropoli sovanesi
dove i cippi funerari sono costi-tuiti solitamente da grossi ciottolifluviali In questo caso il volto daitratti appena sbozzati costituiscelrsquoopera unica di un artigiano locale(III sec aC)
Concludono questo itinerariotra le testimonianze dellrsquoideologiareligiosa degli Etruschi di Sovanadue statuine una maschile e lrsquoaltrafemminile che mostrano lrsquoaspettopiugrave oscuro delle credenze religio-se quello legato ai riti della magianera I personaggi riprodotti nelpiombo sarebbero stati infatti og-
getto di un sortilegio
Enrico Pellegrini
40 Pitigliano Museo Archeologico allrsquoaperto ldquoAManzirdquo
Rappresentazione di scena rituale etrusca con musici
41 Sovana Braciere (foculo) in terracotta con paletta di bro-
zo elementi caratteristici dei corredi funerari piugrave antichi
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42 Sovana Coppia di statuine plumbee raffi guranti un uomo ed una donna nudi con le mani legate iden-
ti1047297cati da nome e gentilizio (cognome)
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35
T
ra aprile e giugno 1895 ilpittore orvietano RiccardoMancinelli infaticabile ri-
cercatore di cose archeologichenel Vulcente e nelle aree limitrofecondusse una campagna di scavonellrsquoarea urbana di Sovana dovepochi anni prima un contadinoaveva individuato i resti di unedificio realizzato in blocchi di
tufo non cementatoAllo stato attuale non egrave piugravepossibile localizzare con preci-sione lrsquoarea Sulla base dei pochidati citati dal Mancinelli un luo-go laquodenominato il campo dellapiazzetta situato a nord dellacattedrale cioegrave tra questa e la di-ruta chiesa di San Benedettoraquo e diquanto riportato da E Baldini laquoApoca distanza dal duomo (latonord) al di lagrave della strada chediscende verso la porta di S Cro-ceraquo (BALDINI 1955 p 21) sembratuttavia assai realistico localiz-
zare il sito ai limiti settentrionalidellrsquoattuale abitato nei pressi diunrsquoarea recentemente indagata(area Pyrgos PELLEGRINI RAFA-NELLI 2005)
Lo scavo del Mancinelli misein luce una serie di strutture in blocchi di tufo di grandi dimen-sioni insieme a numerosi elemen-ti architettonici - soprattutto basie fusti di colonne - anchrsquoessi ditufo ed un cospicuo gruppo diterrecotte architettoniche e deco-rative Soltanto da poco tempograzie al rinvenimento di dati
drsquoarchivio inediti egrave stato possibi-le affrontare in maniera organicalo studio dellrsquoedificio che mostrapiugrave fasi costruttive lungo un arcodi tempo compreso principal-mente tra la fine del III e la finedel I sec aC (MAGGIANI 1992)
Tra le numerose terrecotterestituite dai saggi praticati dalMancinelli allrsquointerno dellrsquoedifi-cio e raggruppabili in due nucleimaggiori spicca nel primo grup-po caratterizzato da unrsquoargillarosso scura molto cotta accantoal cospicuo lotto di terrecotte de-
corative comprendenti lastre disima con gocciolatoio a protomeleonina lastre di fregio dorico elastre di rivestimento con sogget-ti floreali-zoomorfi databili tra
43 Sovana Area Pyrgos Il settore drsquoindagine in prossimitagrave dello scavo Mancinelli
Un tempio etrusco a Sovana
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36
il II e gli inizi del I sec aC unframmento di altorilievo raf figu-rante il busto di un guerriero
Tra i pezzi del gruppo B carat-
terizzati da unrsquoargilla rosso-bruno-giallastra si contano alcuni tipi dilastre di rivestimento contrasse-gnate da un complesso ornato ditipofloreale inquadrato da cornicesuperiore baccellata ed inferiore apalmette tra pelte scandite da ro-sette o esteso a campire lrsquointera su-
perficie della lastra avvicinabili adesemplari coevi di Vulci Talamo-ne Roselle Arezzo etc databiliintorno alla metagrave del II sec aC
In associazione con frammentifittili configurati a foglie di acantoe con frammenti di teste femmini-
li e difi
gure femminili di grandidimensioni che hanno suggeritoper queste ultime lrsquoaccostamentoai busti di Ariccia (MAGGIANI 1992p 263) ed indotto il medesimo stu-dioso a postulare lrsquoesistenza di uncomplesso sistema decorativo - intutto paragonabile a quello del-
la tomba Ildebranda - includentecapitelli fregio e lastra di rivesti-mento della testata del columen
ricorrono numerosi frammenti difigure plastiche eseguite a tuttotondo ed applicate successiva-mente a lastre di fondo pertinentiad un fregio figurato di indiscussaed elevata qualitagrave artistica inclu-dente personaggi maschili e fem-minili e poche figure animali
Ad un edificio di probabileconnotazione sacrale ricostruibilecon qualche verosimiglianza - inordine alla pianta fornita dal Man-
cinelli - come una sorta di edificiotemplare periptero con alae sareb- be dunque riconducibile la foltamesse di materiale coroplasticoarchitettonico che testimonia piugravefasi decorative della medesimastruttura da porre sulla base deiconfronti di carattere iconografico-stilistico che paiono rimandare aisistemi decorativi ellenistici dellecittagrave dellrsquoEtruria centro-settentrio-nale quali Vulci Talamone Vetu-lonia Roselle Volterra etc tra lafine del III e la fine del II sec aCcon una particolare concentrazione
nella seconda metagrave del II sec aC
Catalogo
1 Frammento di guerriero contunica fornita di corta manica eclamide annodata sulla spalla de-
stra la mano sinistra regge lo scu-do mentre con la destra egrave in attodi sguainare la spada Insieme adaltri frammenti poteva far parte diun grande pinax con poche figurein forte aggetto Tardo II sec aCargilla rosso scura h cm 195(MAGGIANI 1992 tav II c) fig 46
2 Lastra di rivestimentoframmentaria con motivi florea-li superiormente terminante con
44 Lrsquoabitato di Sovana Planimetria degli scavi effet-
tuati nel 1895 da R Mancinelli da Maggiani 1992
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serie di baccellature Metagrave circadel II sec aC fig 45
3 Frammento di lastra di rive-stimento ornata con altorilievo fi-gurato Nella porzione destra dellalastra si conserva la parte inferio-re del corpo di un demone alatovestito di corta tunica e provvistodelle caratteristiche calzature inpelle a stivaletto (embades) rap-presentato in posizione stante conle gambe incrociate A sinistra re-
sta parte della gamba sinistra diuna seconda figura clamidata inforte movimento verso destra Se-conda metagrave del II sec aC (MAG-GIANI 1992 tav IV a) fig 47 1
4 Frammento di altorilievopertinente ad una lastra con sog-getto figurato (figure maschili incorsa) che conserva parte - unaporzione del busto e della gambadestra - di un personaggio ma-schile nudo provvisto di cinturaintorno alla vita Seconda metagrave delII sec aC (MAGGIANI 1992 tav IV b) fig 47 2
5 Due frammenti di altorilievopertinenti ad una lastra di rivesti-mento con soggetto figurato rife-
ribili ad un personaggio maschilestante di cui restano buona partedel busto con il braccio sinistroe della gamba sinistra portanteIl personaggio a torace scopertoindossa unicamente una clamidericadente dalla spalla sinistra edavvolta intorno al braccio e poggiala mano sinistra sul fianco Secon-da metagrave del II sec aC (MAGGIANI
1992 tav IV d) fig 47 36 Frammento di altorilievo per-tinente ad una lastra di rivestimentocon soggettofigurato che conservail busto di un personaggio femmi-nile (Lasa Vanth ) vestito di unatunica priva di maniche articolatain unrsquoampia piega triangolare trai seni rimborsata leggermente suifianchi e cinta al di sotto del seno(MAGGIANI 1992 tav V a) fig 47 4
7 Frammento di lastra di ri-vestimento con soggetto figuratoche conserva la parte inferiore delcorpo di un personaggio femmini-
le rivolto di tre quarti verso destraUn mantello ricadente dal bracciosinistro - flesso avvolge la cosciae cade a terra articolato in piegheprofonde lasciando scoperto il ven-tre della figura A sinistra in bassoa lato del mantello resta il corpo diun grande vaso rovesciato al suolofig 47 5
Simona Rafanelli
45 Scavi Mancinelli Lastra 1047297ttile pertinente alla de-
corazione di un edi1047297cio cultuale
46 Scavi Mancinelli Frammento di 1047297gura plastica
(guerriero) pertinente ad un fregio decorato
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47 Scavi Mancinelli Frammenti di 1047297gure plastiche a tutto tondo pertinenti ad un fregio
2
3
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Aspetti della devozione
Bronzetti della stipe Foschetti
Nel 1885 furono acquista-te per il Museo Archeo-logico di Firenze quattro
figurine votive di bronzo rinve-nute casualmente in un terrenodi proprietagrave Foschetti situato neipressi dellrsquoabitato di Sovana Lacaratterizzazione dei bronzetticome offerenti e oranti cosigrave comela fattura rientra in una tradizio-ne di produzione locale della pic-cola plastica votiva attestata an-che nella prossima valle dellrsquoAl- begna (RENDINI 2005) e riferibileal culto di una divinitagrave salutare e
della feconditagraveLa datazione dei bronzetti fuattribuita dal Bianchi Bandinel-li alla fine del III sec aC sulla base di un asse onciale romanorinvenuto nel medesimo contesto(Bianchi Bandinelli 1929 p 127)ma piugrave recentemente sulla basedi considerazioni stilistiche egrave sta-ta riportata in maniera verosimi-le alla fine del V inizi del IV secaC da M Bentz (Bentz 1999)
Catalogo
1 Orante maschile stanteFrontale con le braccia prote-
se egrave infisso nellrsquooriginale basa ditufo Fortemente consunta h cm7 inv 72809 fig 48
48 Sovana Stipe votiva Foschetti Statuina ma-
schile di orante in bronzo
49 Stipe votiva Foschetti Due statuine di offerenti ed una di orante in bronzo
1 2 3
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40
2 Orante femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia e mani apertenel gesto degli oranti testa diade-mata h cm 6 inv 72812 fig 49 1
3 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nellemani stringe un pomo e un ser-pente () testa diademata h cm7 inv 72811 fig 49 2
4 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nelle
mani stringe un pomo e una colom- ba h cm 6 inv 72811 fig 49 3
[Red]
Gli ex voto della stipe
del Cavone
Un vivace artigianato locale egravedocumentato a Sovana nel II se-colo aC nellrsquoambito della pro-duzione di oggetti in terracot-ta Particolarmente interessantisono gli ex voto in terracottaprovenienti da una stipe votivaparzialmente scavata nel 1912 daFrancesco Merlini nellrsquoarea dellanecropoli nel punto in cui la viacava detta ldquoil Cavonerdquo sbocca
nella valle del torrente Picciola-na
Solo diciotto pezzi fra i tantis-simi che vennero alla luce furonoacquistati in quellrsquooccasione dalMuseo Archeologico di Firenzedove tuttora sono conservati sic-
cheacute la documentazione in nostropossesso appare esigua e insod-disfacente a comprendere le tipo-logie rappresentate e gli aspetticultuali connessi
Quasi nulla sappiamo dellrsquoareasacra poicheacute lo scavo egrave rimasto
inedito Il Bianchi Bandinellinella sua monografia su Sovana(BIANCHI BANDINELLI 1929 p 2236 s) riferisce notizie tramandateoralmente relative al ritrovamen-to di un basamento rettangolarein blocchi di tufo di un altare odi unrsquoedicola presso cui era una
fossa in cui furono trovati bron-zetti monete ed ex voto fittili ingrande quantitagrave tanto da riempi-re unrsquointera stanza della canoni-ca In seguito visto lrsquoingombrosi preferigrave ridurre in brecciolinole terrecotte per riparare il piano
stradale Sono cosigrave andate irrime-diabilmente perdute le testimo-nianze di una fervida religiositagravepopolare sottratte nellrsquoantichitagrave
50 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Elementi anatomici
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41
ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
1
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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rinvenuti nel 1885 in un terrenonei pressi del paese
Alla categoria delle offerte vo-
tive appartiene probabilmente ilgruppo di dieci pesi da telaio diterracotta spesso associati nei rin-venimenti con altri strumenti perla tessitura quali rocchetti e fusaio-le Anche il vaso con lrsquoimboccaturaasimmetrica una lucerna assai ca-piente puograve essere stato il dono per
una divinitagrave non prima di averrischiarato lrsquooscuritagrave delle tenebrecon la sua luce come mostrano letracce di bruciato sullrsquoorlo
Il passaggio dalle manifesta-zioni religiose a carattere ruralea quelle legate allrsquoideologia fune-
rarie si muove qui idealmentecome realmente avveniva nellrsquoan-tichitagrave attraverso le suggestivevie ldquocaverdquo (incavate) patrimoniocomune dellrsquoarea dei tufi Lun-go questi percorsi della viabilitagraveantica talvolta ripidi e tortuosicome lrsquoorrido di un paesaggiodantesco si snodavano i corteifunebri per raggiungere le necro-poli e le piccole carovane lungogli itinerari commerciali
Connessi con il fuoco sono i bra-cieri (foculi) di grandi dimensionicaratteristici dei corredi funera-ri di Sovana e Pitigliano durantelrsquoOrientalizzante recente (secondametagrave del VII sec aC) I foculi ric-camente decorati e spesso associa-ti con palette di bronzo il metallousato nei riti sacri erano impiegatinelle cerimonie religiose
Allrsquoideologia funeraria riporta ilsegnacolo di tufo conformato a te-sta umana dalla necropoli di Mon-te Rosello Si tratta di un esempla-re unico nelle necropoli sovanesi
dove i cippi funerari sono costi-tuiti solitamente da grossi ciottolifluviali In questo caso il volto daitratti appena sbozzati costituiscelrsquoopera unica di un artigiano locale(III sec aC)
Concludono questo itinerariotra le testimonianze dellrsquoideologiareligiosa degli Etruschi di Sovanadue statuine una maschile e lrsquoaltrafemminile che mostrano lrsquoaspettopiugrave oscuro delle credenze religio-se quello legato ai riti della magianera I personaggi riprodotti nelpiombo sarebbero stati infatti og-
getto di un sortilegio
Enrico Pellegrini
40 Pitigliano Museo Archeologico allrsquoaperto ldquoAManzirdquo
Rappresentazione di scena rituale etrusca con musici
41 Sovana Braciere (foculo) in terracotta con paletta di bro-
zo elementi caratteristici dei corredi funerari piugrave antichi
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42 Sovana Coppia di statuine plumbee raffi guranti un uomo ed una donna nudi con le mani legate iden-
ti1047297cati da nome e gentilizio (cognome)
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T
ra aprile e giugno 1895 ilpittore orvietano RiccardoMancinelli infaticabile ri-
cercatore di cose archeologichenel Vulcente e nelle aree limitrofecondusse una campagna di scavonellrsquoarea urbana di Sovana dovepochi anni prima un contadinoaveva individuato i resti di unedificio realizzato in blocchi di
tufo non cementatoAllo stato attuale non egrave piugravepossibile localizzare con preci-sione lrsquoarea Sulla base dei pochidati citati dal Mancinelli un luo-go laquodenominato il campo dellapiazzetta situato a nord dellacattedrale cioegrave tra questa e la di-ruta chiesa di San Benedettoraquo e diquanto riportato da E Baldini laquoApoca distanza dal duomo (latonord) al di lagrave della strada chediscende verso la porta di S Cro-ceraquo (BALDINI 1955 p 21) sembratuttavia assai realistico localiz-
zare il sito ai limiti settentrionalidellrsquoattuale abitato nei pressi diunrsquoarea recentemente indagata(area Pyrgos PELLEGRINI RAFA-NELLI 2005)
Lo scavo del Mancinelli misein luce una serie di strutture in blocchi di tufo di grandi dimen-sioni insieme a numerosi elemen-ti architettonici - soprattutto basie fusti di colonne - anchrsquoessi ditufo ed un cospicuo gruppo diterrecotte architettoniche e deco-rative Soltanto da poco tempograzie al rinvenimento di dati
drsquoarchivio inediti egrave stato possibi-le affrontare in maniera organicalo studio dellrsquoedificio che mostrapiugrave fasi costruttive lungo un arcodi tempo compreso principal-mente tra la fine del III e la finedel I sec aC (MAGGIANI 1992)
Tra le numerose terrecotterestituite dai saggi praticati dalMancinelli allrsquointerno dellrsquoedifi-cio e raggruppabili in due nucleimaggiori spicca nel primo grup-po caratterizzato da unrsquoargillarosso scura molto cotta accantoal cospicuo lotto di terrecotte de-
corative comprendenti lastre disima con gocciolatoio a protomeleonina lastre di fregio dorico elastre di rivestimento con sogget-ti floreali-zoomorfi databili tra
43 Sovana Area Pyrgos Il settore drsquoindagine in prossimitagrave dello scavo Mancinelli
Un tempio etrusco a Sovana
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il II e gli inizi del I sec aC unframmento di altorilievo raf figu-rante il busto di un guerriero
Tra i pezzi del gruppo B carat-
terizzati da unrsquoargilla rosso-bruno-giallastra si contano alcuni tipi dilastre di rivestimento contrasse-gnate da un complesso ornato ditipofloreale inquadrato da cornicesuperiore baccellata ed inferiore apalmette tra pelte scandite da ro-sette o esteso a campire lrsquointera su-
perficie della lastra avvicinabili adesemplari coevi di Vulci Talamo-ne Roselle Arezzo etc databiliintorno alla metagrave del II sec aC
In associazione con frammentifittili configurati a foglie di acantoe con frammenti di teste femmini-
li e difi
gure femminili di grandidimensioni che hanno suggeritoper queste ultime lrsquoaccostamentoai busti di Ariccia (MAGGIANI 1992p 263) ed indotto il medesimo stu-dioso a postulare lrsquoesistenza di uncomplesso sistema decorativo - intutto paragonabile a quello del-
la tomba Ildebranda - includentecapitelli fregio e lastra di rivesti-mento della testata del columen
ricorrono numerosi frammenti difigure plastiche eseguite a tuttotondo ed applicate successiva-mente a lastre di fondo pertinentiad un fregio figurato di indiscussaed elevata qualitagrave artistica inclu-dente personaggi maschili e fem-minili e poche figure animali
Ad un edificio di probabileconnotazione sacrale ricostruibilecon qualche verosimiglianza - inordine alla pianta fornita dal Man-
cinelli - come una sorta di edificiotemplare periptero con alae sareb- be dunque riconducibile la foltamesse di materiale coroplasticoarchitettonico che testimonia piugravefasi decorative della medesimastruttura da porre sulla base deiconfronti di carattere iconografico-stilistico che paiono rimandare aisistemi decorativi ellenistici dellecittagrave dellrsquoEtruria centro-settentrio-nale quali Vulci Talamone Vetu-lonia Roselle Volterra etc tra lafine del III e la fine del II sec aCcon una particolare concentrazione
nella seconda metagrave del II sec aC
Catalogo
1 Frammento di guerriero contunica fornita di corta manica eclamide annodata sulla spalla de-
stra la mano sinistra regge lo scu-do mentre con la destra egrave in attodi sguainare la spada Insieme adaltri frammenti poteva far parte diun grande pinax con poche figurein forte aggetto Tardo II sec aCargilla rosso scura h cm 195(MAGGIANI 1992 tav II c) fig 46
2 Lastra di rivestimentoframmentaria con motivi florea-li superiormente terminante con
44 Lrsquoabitato di Sovana Planimetria degli scavi effet-
tuati nel 1895 da R Mancinelli da Maggiani 1992
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serie di baccellature Metagrave circadel II sec aC fig 45
3 Frammento di lastra di rive-stimento ornata con altorilievo fi-gurato Nella porzione destra dellalastra si conserva la parte inferio-re del corpo di un demone alatovestito di corta tunica e provvistodelle caratteristiche calzature inpelle a stivaletto (embades) rap-presentato in posizione stante conle gambe incrociate A sinistra re-
sta parte della gamba sinistra diuna seconda figura clamidata inforte movimento verso destra Se-conda metagrave del II sec aC (MAG-GIANI 1992 tav IV a) fig 47 1
4 Frammento di altorilievopertinente ad una lastra con sog-getto figurato (figure maschili incorsa) che conserva parte - unaporzione del busto e della gambadestra - di un personaggio ma-schile nudo provvisto di cinturaintorno alla vita Seconda metagrave delII sec aC (MAGGIANI 1992 tav IV b) fig 47 2
5 Due frammenti di altorilievopertinenti ad una lastra di rivesti-mento con soggetto figurato rife-
ribili ad un personaggio maschilestante di cui restano buona partedel busto con il braccio sinistroe della gamba sinistra portanteIl personaggio a torace scopertoindossa unicamente una clamidericadente dalla spalla sinistra edavvolta intorno al braccio e poggiala mano sinistra sul fianco Secon-da metagrave del II sec aC (MAGGIANI
1992 tav IV d) fig 47 36 Frammento di altorilievo per-tinente ad una lastra di rivestimentocon soggettofigurato che conservail busto di un personaggio femmi-nile (Lasa Vanth ) vestito di unatunica priva di maniche articolatain unrsquoampia piega triangolare trai seni rimborsata leggermente suifianchi e cinta al di sotto del seno(MAGGIANI 1992 tav V a) fig 47 4
7 Frammento di lastra di ri-vestimento con soggetto figuratoche conserva la parte inferiore delcorpo di un personaggio femmini-
le rivolto di tre quarti verso destraUn mantello ricadente dal bracciosinistro - flesso avvolge la cosciae cade a terra articolato in piegheprofonde lasciando scoperto il ven-tre della figura A sinistra in bassoa lato del mantello resta il corpo diun grande vaso rovesciato al suolofig 47 5
Simona Rafanelli
45 Scavi Mancinelli Lastra 1047297ttile pertinente alla de-
corazione di un edi1047297cio cultuale
46 Scavi Mancinelli Frammento di 1047297gura plastica
(guerriero) pertinente ad un fregio decorato
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47 Scavi Mancinelli Frammenti di 1047297gure plastiche a tutto tondo pertinenti ad un fregio
2
3
4
5
1
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Aspetti della devozione
Bronzetti della stipe Foschetti
Nel 1885 furono acquista-te per il Museo Archeo-logico di Firenze quattro
figurine votive di bronzo rinve-nute casualmente in un terrenodi proprietagrave Foschetti situato neipressi dellrsquoabitato di Sovana Lacaratterizzazione dei bronzetticome offerenti e oranti cosigrave comela fattura rientra in una tradizio-ne di produzione locale della pic-cola plastica votiva attestata an-che nella prossima valle dellrsquoAl- begna (RENDINI 2005) e riferibileal culto di una divinitagrave salutare e
della feconditagraveLa datazione dei bronzetti fuattribuita dal Bianchi Bandinel-li alla fine del III sec aC sulla base di un asse onciale romanorinvenuto nel medesimo contesto(Bianchi Bandinelli 1929 p 127)ma piugrave recentemente sulla basedi considerazioni stilistiche egrave sta-ta riportata in maniera verosimi-le alla fine del V inizi del IV secaC da M Bentz (Bentz 1999)
Catalogo
1 Orante maschile stanteFrontale con le braccia prote-
se egrave infisso nellrsquooriginale basa ditufo Fortemente consunta h cm7 inv 72809 fig 48
48 Sovana Stipe votiva Foschetti Statuina ma-
schile di orante in bronzo
49 Stipe votiva Foschetti Due statuine di offerenti ed una di orante in bronzo
1 2 3
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40
2 Orante femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia e mani apertenel gesto degli oranti testa diade-mata h cm 6 inv 72812 fig 49 1
3 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nellemani stringe un pomo e un ser-pente () testa diademata h cm7 inv 72811 fig 49 2
4 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nelle
mani stringe un pomo e una colom- ba h cm 6 inv 72811 fig 49 3
[Red]
Gli ex voto della stipe
del Cavone
Un vivace artigianato locale egravedocumentato a Sovana nel II se-colo aC nellrsquoambito della pro-duzione di oggetti in terracot-ta Particolarmente interessantisono gli ex voto in terracottaprovenienti da una stipe votivaparzialmente scavata nel 1912 daFrancesco Merlini nellrsquoarea dellanecropoli nel punto in cui la viacava detta ldquoil Cavonerdquo sbocca
nella valle del torrente Picciola-na
Solo diciotto pezzi fra i tantis-simi che vennero alla luce furonoacquistati in quellrsquooccasione dalMuseo Archeologico di Firenzedove tuttora sono conservati sic-
cheacute la documentazione in nostropossesso appare esigua e insod-disfacente a comprendere le tipo-logie rappresentate e gli aspetticultuali connessi
Quasi nulla sappiamo dellrsquoareasacra poicheacute lo scavo egrave rimasto
inedito Il Bianchi Bandinellinella sua monografia su Sovana(BIANCHI BANDINELLI 1929 p 2236 s) riferisce notizie tramandateoralmente relative al ritrovamen-to di un basamento rettangolarein blocchi di tufo di un altare odi unrsquoedicola presso cui era una
fossa in cui furono trovati bron-zetti monete ed ex voto fittili ingrande quantitagrave tanto da riempi-re unrsquointera stanza della canoni-ca In seguito visto lrsquoingombrosi preferigrave ridurre in brecciolinole terrecotte per riparare il piano
stradale Sono cosigrave andate irrime-diabilmente perdute le testimo-nianze di una fervida religiositagravepopolare sottratte nellrsquoantichitagrave
50 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Elementi anatomici
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ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
1
2
3
4
5
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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42 Sovana Coppia di statuine plumbee raffi guranti un uomo ed una donna nudi con le mani legate iden-
ti1047297cati da nome e gentilizio (cognome)
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35
T
ra aprile e giugno 1895 ilpittore orvietano RiccardoMancinelli infaticabile ri-
cercatore di cose archeologichenel Vulcente e nelle aree limitrofecondusse una campagna di scavonellrsquoarea urbana di Sovana dovepochi anni prima un contadinoaveva individuato i resti di unedificio realizzato in blocchi di
tufo non cementatoAllo stato attuale non egrave piugravepossibile localizzare con preci-sione lrsquoarea Sulla base dei pochidati citati dal Mancinelli un luo-go laquodenominato il campo dellapiazzetta situato a nord dellacattedrale cioegrave tra questa e la di-ruta chiesa di San Benedettoraquo e diquanto riportato da E Baldini laquoApoca distanza dal duomo (latonord) al di lagrave della strada chediscende verso la porta di S Cro-ceraquo (BALDINI 1955 p 21) sembratuttavia assai realistico localiz-
zare il sito ai limiti settentrionalidellrsquoattuale abitato nei pressi diunrsquoarea recentemente indagata(area Pyrgos PELLEGRINI RAFA-NELLI 2005)
Lo scavo del Mancinelli misein luce una serie di strutture in blocchi di tufo di grandi dimen-sioni insieme a numerosi elemen-ti architettonici - soprattutto basie fusti di colonne - anchrsquoessi ditufo ed un cospicuo gruppo diterrecotte architettoniche e deco-rative Soltanto da poco tempograzie al rinvenimento di dati
drsquoarchivio inediti egrave stato possibi-le affrontare in maniera organicalo studio dellrsquoedificio che mostrapiugrave fasi costruttive lungo un arcodi tempo compreso principal-mente tra la fine del III e la finedel I sec aC (MAGGIANI 1992)
Tra le numerose terrecotterestituite dai saggi praticati dalMancinelli allrsquointerno dellrsquoedifi-cio e raggruppabili in due nucleimaggiori spicca nel primo grup-po caratterizzato da unrsquoargillarosso scura molto cotta accantoal cospicuo lotto di terrecotte de-
corative comprendenti lastre disima con gocciolatoio a protomeleonina lastre di fregio dorico elastre di rivestimento con sogget-ti floreali-zoomorfi databili tra
43 Sovana Area Pyrgos Il settore drsquoindagine in prossimitagrave dello scavo Mancinelli
Un tempio etrusco a Sovana
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il II e gli inizi del I sec aC unframmento di altorilievo raf figu-rante il busto di un guerriero
Tra i pezzi del gruppo B carat-
terizzati da unrsquoargilla rosso-bruno-giallastra si contano alcuni tipi dilastre di rivestimento contrasse-gnate da un complesso ornato ditipofloreale inquadrato da cornicesuperiore baccellata ed inferiore apalmette tra pelte scandite da ro-sette o esteso a campire lrsquointera su-
perficie della lastra avvicinabili adesemplari coevi di Vulci Talamo-ne Roselle Arezzo etc databiliintorno alla metagrave del II sec aC
In associazione con frammentifittili configurati a foglie di acantoe con frammenti di teste femmini-
li e difi
gure femminili di grandidimensioni che hanno suggeritoper queste ultime lrsquoaccostamentoai busti di Ariccia (MAGGIANI 1992p 263) ed indotto il medesimo stu-dioso a postulare lrsquoesistenza di uncomplesso sistema decorativo - intutto paragonabile a quello del-
la tomba Ildebranda - includentecapitelli fregio e lastra di rivesti-mento della testata del columen
ricorrono numerosi frammenti difigure plastiche eseguite a tuttotondo ed applicate successiva-mente a lastre di fondo pertinentiad un fregio figurato di indiscussaed elevata qualitagrave artistica inclu-dente personaggi maschili e fem-minili e poche figure animali
Ad un edificio di probabileconnotazione sacrale ricostruibilecon qualche verosimiglianza - inordine alla pianta fornita dal Man-
cinelli - come una sorta di edificiotemplare periptero con alae sareb- be dunque riconducibile la foltamesse di materiale coroplasticoarchitettonico che testimonia piugravefasi decorative della medesimastruttura da porre sulla base deiconfronti di carattere iconografico-stilistico che paiono rimandare aisistemi decorativi ellenistici dellecittagrave dellrsquoEtruria centro-settentrio-nale quali Vulci Talamone Vetu-lonia Roselle Volterra etc tra lafine del III e la fine del II sec aCcon una particolare concentrazione
nella seconda metagrave del II sec aC
Catalogo
1 Frammento di guerriero contunica fornita di corta manica eclamide annodata sulla spalla de-
stra la mano sinistra regge lo scu-do mentre con la destra egrave in attodi sguainare la spada Insieme adaltri frammenti poteva far parte diun grande pinax con poche figurein forte aggetto Tardo II sec aCargilla rosso scura h cm 195(MAGGIANI 1992 tav II c) fig 46
2 Lastra di rivestimentoframmentaria con motivi florea-li superiormente terminante con
44 Lrsquoabitato di Sovana Planimetria degli scavi effet-
tuati nel 1895 da R Mancinelli da Maggiani 1992
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serie di baccellature Metagrave circadel II sec aC fig 45
3 Frammento di lastra di rive-stimento ornata con altorilievo fi-gurato Nella porzione destra dellalastra si conserva la parte inferio-re del corpo di un demone alatovestito di corta tunica e provvistodelle caratteristiche calzature inpelle a stivaletto (embades) rap-presentato in posizione stante conle gambe incrociate A sinistra re-
sta parte della gamba sinistra diuna seconda figura clamidata inforte movimento verso destra Se-conda metagrave del II sec aC (MAG-GIANI 1992 tav IV a) fig 47 1
4 Frammento di altorilievopertinente ad una lastra con sog-getto figurato (figure maschili incorsa) che conserva parte - unaporzione del busto e della gambadestra - di un personaggio ma-schile nudo provvisto di cinturaintorno alla vita Seconda metagrave delII sec aC (MAGGIANI 1992 tav IV b) fig 47 2
5 Due frammenti di altorilievopertinenti ad una lastra di rivesti-mento con soggetto figurato rife-
ribili ad un personaggio maschilestante di cui restano buona partedel busto con il braccio sinistroe della gamba sinistra portanteIl personaggio a torace scopertoindossa unicamente una clamidericadente dalla spalla sinistra edavvolta intorno al braccio e poggiala mano sinistra sul fianco Secon-da metagrave del II sec aC (MAGGIANI
1992 tav IV d) fig 47 36 Frammento di altorilievo per-tinente ad una lastra di rivestimentocon soggettofigurato che conservail busto di un personaggio femmi-nile (Lasa Vanth ) vestito di unatunica priva di maniche articolatain unrsquoampia piega triangolare trai seni rimborsata leggermente suifianchi e cinta al di sotto del seno(MAGGIANI 1992 tav V a) fig 47 4
7 Frammento di lastra di ri-vestimento con soggetto figuratoche conserva la parte inferiore delcorpo di un personaggio femmini-
le rivolto di tre quarti verso destraUn mantello ricadente dal bracciosinistro - flesso avvolge la cosciae cade a terra articolato in piegheprofonde lasciando scoperto il ven-tre della figura A sinistra in bassoa lato del mantello resta il corpo diun grande vaso rovesciato al suolofig 47 5
Simona Rafanelli
45 Scavi Mancinelli Lastra 1047297ttile pertinente alla de-
corazione di un edi1047297cio cultuale
46 Scavi Mancinelli Frammento di 1047297gura plastica
(guerriero) pertinente ad un fregio decorato
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47 Scavi Mancinelli Frammenti di 1047297gure plastiche a tutto tondo pertinenti ad un fregio
2
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Aspetti della devozione
Bronzetti della stipe Foschetti
Nel 1885 furono acquista-te per il Museo Archeo-logico di Firenze quattro
figurine votive di bronzo rinve-nute casualmente in un terrenodi proprietagrave Foschetti situato neipressi dellrsquoabitato di Sovana Lacaratterizzazione dei bronzetticome offerenti e oranti cosigrave comela fattura rientra in una tradizio-ne di produzione locale della pic-cola plastica votiva attestata an-che nella prossima valle dellrsquoAl- begna (RENDINI 2005) e riferibileal culto di una divinitagrave salutare e
della feconditagraveLa datazione dei bronzetti fuattribuita dal Bianchi Bandinel-li alla fine del III sec aC sulla base di un asse onciale romanorinvenuto nel medesimo contesto(Bianchi Bandinelli 1929 p 127)ma piugrave recentemente sulla basedi considerazioni stilistiche egrave sta-ta riportata in maniera verosimi-le alla fine del V inizi del IV secaC da M Bentz (Bentz 1999)
Catalogo
1 Orante maschile stanteFrontale con le braccia prote-
se egrave infisso nellrsquooriginale basa ditufo Fortemente consunta h cm7 inv 72809 fig 48
48 Sovana Stipe votiva Foschetti Statuina ma-
schile di orante in bronzo
49 Stipe votiva Foschetti Due statuine di offerenti ed una di orante in bronzo
1 2 3
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2 Orante femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia e mani apertenel gesto degli oranti testa diade-mata h cm 6 inv 72812 fig 49 1
3 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nellemani stringe un pomo e un ser-pente () testa diademata h cm7 inv 72811 fig 49 2
4 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nelle
mani stringe un pomo e una colom- ba h cm 6 inv 72811 fig 49 3
[Red]
Gli ex voto della stipe
del Cavone
Un vivace artigianato locale egravedocumentato a Sovana nel II se-colo aC nellrsquoambito della pro-duzione di oggetti in terracot-ta Particolarmente interessantisono gli ex voto in terracottaprovenienti da una stipe votivaparzialmente scavata nel 1912 daFrancesco Merlini nellrsquoarea dellanecropoli nel punto in cui la viacava detta ldquoil Cavonerdquo sbocca
nella valle del torrente Picciola-na
Solo diciotto pezzi fra i tantis-simi che vennero alla luce furonoacquistati in quellrsquooccasione dalMuseo Archeologico di Firenzedove tuttora sono conservati sic-
cheacute la documentazione in nostropossesso appare esigua e insod-disfacente a comprendere le tipo-logie rappresentate e gli aspetticultuali connessi
Quasi nulla sappiamo dellrsquoareasacra poicheacute lo scavo egrave rimasto
inedito Il Bianchi Bandinellinella sua monografia su Sovana(BIANCHI BANDINELLI 1929 p 2236 s) riferisce notizie tramandateoralmente relative al ritrovamen-to di un basamento rettangolarein blocchi di tufo di un altare odi unrsquoedicola presso cui era una
fossa in cui furono trovati bron-zetti monete ed ex voto fittili ingrande quantitagrave tanto da riempi-re unrsquointera stanza della canoni-ca In seguito visto lrsquoingombrosi preferigrave ridurre in brecciolinole terrecotte per riparare il piano
stradale Sono cosigrave andate irrime-diabilmente perdute le testimo-nianze di una fervida religiositagravepopolare sottratte nellrsquoantichitagrave
50 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Elementi anatomici
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ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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35
T
ra aprile e giugno 1895 ilpittore orvietano RiccardoMancinelli infaticabile ri-
cercatore di cose archeologichenel Vulcente e nelle aree limitrofecondusse una campagna di scavonellrsquoarea urbana di Sovana dovepochi anni prima un contadinoaveva individuato i resti di unedificio realizzato in blocchi di
tufo non cementatoAllo stato attuale non egrave piugravepossibile localizzare con preci-sione lrsquoarea Sulla base dei pochidati citati dal Mancinelli un luo-go laquodenominato il campo dellapiazzetta situato a nord dellacattedrale cioegrave tra questa e la di-ruta chiesa di San Benedettoraquo e diquanto riportato da E Baldini laquoApoca distanza dal duomo (latonord) al di lagrave della strada chediscende verso la porta di S Cro-ceraquo (BALDINI 1955 p 21) sembratuttavia assai realistico localiz-
zare il sito ai limiti settentrionalidellrsquoattuale abitato nei pressi diunrsquoarea recentemente indagata(area Pyrgos PELLEGRINI RAFA-NELLI 2005)
Lo scavo del Mancinelli misein luce una serie di strutture in blocchi di tufo di grandi dimen-sioni insieme a numerosi elemen-ti architettonici - soprattutto basie fusti di colonne - anchrsquoessi ditufo ed un cospicuo gruppo diterrecotte architettoniche e deco-rative Soltanto da poco tempograzie al rinvenimento di dati
drsquoarchivio inediti egrave stato possibi-le affrontare in maniera organicalo studio dellrsquoedificio che mostrapiugrave fasi costruttive lungo un arcodi tempo compreso principal-mente tra la fine del III e la finedel I sec aC (MAGGIANI 1992)
Tra le numerose terrecotterestituite dai saggi praticati dalMancinelli allrsquointerno dellrsquoedifi-cio e raggruppabili in due nucleimaggiori spicca nel primo grup-po caratterizzato da unrsquoargillarosso scura molto cotta accantoal cospicuo lotto di terrecotte de-
corative comprendenti lastre disima con gocciolatoio a protomeleonina lastre di fregio dorico elastre di rivestimento con sogget-ti floreali-zoomorfi databili tra
43 Sovana Area Pyrgos Il settore drsquoindagine in prossimitagrave dello scavo Mancinelli
Un tempio etrusco a Sovana
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il II e gli inizi del I sec aC unframmento di altorilievo raf figu-rante il busto di un guerriero
Tra i pezzi del gruppo B carat-
terizzati da unrsquoargilla rosso-bruno-giallastra si contano alcuni tipi dilastre di rivestimento contrasse-gnate da un complesso ornato ditipofloreale inquadrato da cornicesuperiore baccellata ed inferiore apalmette tra pelte scandite da ro-sette o esteso a campire lrsquointera su-
perficie della lastra avvicinabili adesemplari coevi di Vulci Talamo-ne Roselle Arezzo etc databiliintorno alla metagrave del II sec aC
In associazione con frammentifittili configurati a foglie di acantoe con frammenti di teste femmini-
li e difi
gure femminili di grandidimensioni che hanno suggeritoper queste ultime lrsquoaccostamentoai busti di Ariccia (MAGGIANI 1992p 263) ed indotto il medesimo stu-dioso a postulare lrsquoesistenza di uncomplesso sistema decorativo - intutto paragonabile a quello del-
la tomba Ildebranda - includentecapitelli fregio e lastra di rivesti-mento della testata del columen
ricorrono numerosi frammenti difigure plastiche eseguite a tuttotondo ed applicate successiva-mente a lastre di fondo pertinentiad un fregio figurato di indiscussaed elevata qualitagrave artistica inclu-dente personaggi maschili e fem-minili e poche figure animali
Ad un edificio di probabileconnotazione sacrale ricostruibilecon qualche verosimiglianza - inordine alla pianta fornita dal Man-
cinelli - come una sorta di edificiotemplare periptero con alae sareb- be dunque riconducibile la foltamesse di materiale coroplasticoarchitettonico che testimonia piugravefasi decorative della medesimastruttura da porre sulla base deiconfronti di carattere iconografico-stilistico che paiono rimandare aisistemi decorativi ellenistici dellecittagrave dellrsquoEtruria centro-settentrio-nale quali Vulci Talamone Vetu-lonia Roselle Volterra etc tra lafine del III e la fine del II sec aCcon una particolare concentrazione
nella seconda metagrave del II sec aC
Catalogo
1 Frammento di guerriero contunica fornita di corta manica eclamide annodata sulla spalla de-
stra la mano sinistra regge lo scu-do mentre con la destra egrave in attodi sguainare la spada Insieme adaltri frammenti poteva far parte diun grande pinax con poche figurein forte aggetto Tardo II sec aCargilla rosso scura h cm 195(MAGGIANI 1992 tav II c) fig 46
2 Lastra di rivestimentoframmentaria con motivi florea-li superiormente terminante con
44 Lrsquoabitato di Sovana Planimetria degli scavi effet-
tuati nel 1895 da R Mancinelli da Maggiani 1992
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serie di baccellature Metagrave circadel II sec aC fig 45
3 Frammento di lastra di rive-stimento ornata con altorilievo fi-gurato Nella porzione destra dellalastra si conserva la parte inferio-re del corpo di un demone alatovestito di corta tunica e provvistodelle caratteristiche calzature inpelle a stivaletto (embades) rap-presentato in posizione stante conle gambe incrociate A sinistra re-
sta parte della gamba sinistra diuna seconda figura clamidata inforte movimento verso destra Se-conda metagrave del II sec aC (MAG-GIANI 1992 tav IV a) fig 47 1
4 Frammento di altorilievopertinente ad una lastra con sog-getto figurato (figure maschili incorsa) che conserva parte - unaporzione del busto e della gambadestra - di un personaggio ma-schile nudo provvisto di cinturaintorno alla vita Seconda metagrave delII sec aC (MAGGIANI 1992 tav IV b) fig 47 2
5 Due frammenti di altorilievopertinenti ad una lastra di rivesti-mento con soggetto figurato rife-
ribili ad un personaggio maschilestante di cui restano buona partedel busto con il braccio sinistroe della gamba sinistra portanteIl personaggio a torace scopertoindossa unicamente una clamidericadente dalla spalla sinistra edavvolta intorno al braccio e poggiala mano sinistra sul fianco Secon-da metagrave del II sec aC (MAGGIANI
1992 tav IV d) fig 47 36 Frammento di altorilievo per-tinente ad una lastra di rivestimentocon soggettofigurato che conservail busto di un personaggio femmi-nile (Lasa Vanth ) vestito di unatunica priva di maniche articolatain unrsquoampia piega triangolare trai seni rimborsata leggermente suifianchi e cinta al di sotto del seno(MAGGIANI 1992 tav V a) fig 47 4
7 Frammento di lastra di ri-vestimento con soggetto figuratoche conserva la parte inferiore delcorpo di un personaggio femmini-
le rivolto di tre quarti verso destraUn mantello ricadente dal bracciosinistro - flesso avvolge la cosciae cade a terra articolato in piegheprofonde lasciando scoperto il ven-tre della figura A sinistra in bassoa lato del mantello resta il corpo diun grande vaso rovesciato al suolofig 47 5
Simona Rafanelli
45 Scavi Mancinelli Lastra 1047297ttile pertinente alla de-
corazione di un edi1047297cio cultuale
46 Scavi Mancinelli Frammento di 1047297gura plastica
(guerriero) pertinente ad un fregio decorato
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47 Scavi Mancinelli Frammenti di 1047297gure plastiche a tutto tondo pertinenti ad un fregio
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Aspetti della devozione
Bronzetti della stipe Foschetti
Nel 1885 furono acquista-te per il Museo Archeo-logico di Firenze quattro
figurine votive di bronzo rinve-nute casualmente in un terrenodi proprietagrave Foschetti situato neipressi dellrsquoabitato di Sovana Lacaratterizzazione dei bronzetticome offerenti e oranti cosigrave comela fattura rientra in una tradizio-ne di produzione locale della pic-cola plastica votiva attestata an-che nella prossima valle dellrsquoAl- begna (RENDINI 2005) e riferibileal culto di una divinitagrave salutare e
della feconditagraveLa datazione dei bronzetti fuattribuita dal Bianchi Bandinel-li alla fine del III sec aC sulla base di un asse onciale romanorinvenuto nel medesimo contesto(Bianchi Bandinelli 1929 p 127)ma piugrave recentemente sulla basedi considerazioni stilistiche egrave sta-ta riportata in maniera verosimi-le alla fine del V inizi del IV secaC da M Bentz (Bentz 1999)
Catalogo
1 Orante maschile stanteFrontale con le braccia prote-
se egrave infisso nellrsquooriginale basa ditufo Fortemente consunta h cm7 inv 72809 fig 48
48 Sovana Stipe votiva Foschetti Statuina ma-
schile di orante in bronzo
49 Stipe votiva Foschetti Due statuine di offerenti ed una di orante in bronzo
1 2 3
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2 Orante femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia e mani apertenel gesto degli oranti testa diade-mata h cm 6 inv 72812 fig 49 1
3 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nellemani stringe un pomo e un ser-pente () testa diademata h cm7 inv 72811 fig 49 2
4 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nelle
mani stringe un pomo e una colom- ba h cm 6 inv 72811 fig 49 3
[Red]
Gli ex voto della stipe
del Cavone
Un vivace artigianato locale egravedocumentato a Sovana nel II se-colo aC nellrsquoambito della pro-duzione di oggetti in terracot-ta Particolarmente interessantisono gli ex voto in terracottaprovenienti da una stipe votivaparzialmente scavata nel 1912 daFrancesco Merlini nellrsquoarea dellanecropoli nel punto in cui la viacava detta ldquoil Cavonerdquo sbocca
nella valle del torrente Picciola-na
Solo diciotto pezzi fra i tantis-simi che vennero alla luce furonoacquistati in quellrsquooccasione dalMuseo Archeologico di Firenzedove tuttora sono conservati sic-
cheacute la documentazione in nostropossesso appare esigua e insod-disfacente a comprendere le tipo-logie rappresentate e gli aspetticultuali connessi
Quasi nulla sappiamo dellrsquoareasacra poicheacute lo scavo egrave rimasto
inedito Il Bianchi Bandinellinella sua monografia su Sovana(BIANCHI BANDINELLI 1929 p 2236 s) riferisce notizie tramandateoralmente relative al ritrovamen-to di un basamento rettangolarein blocchi di tufo di un altare odi unrsquoedicola presso cui era una
fossa in cui furono trovati bron-zetti monete ed ex voto fittili ingrande quantitagrave tanto da riempi-re unrsquointera stanza della canoni-ca In seguito visto lrsquoingombrosi preferigrave ridurre in brecciolinole terrecotte per riparare il piano
stradale Sono cosigrave andate irrime-diabilmente perdute le testimo-nianze di una fervida religiositagravepopolare sottratte nellrsquoantichitagrave
50 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Elementi anatomici
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ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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3
4
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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il II e gli inizi del I sec aC unframmento di altorilievo raf figu-rante il busto di un guerriero
Tra i pezzi del gruppo B carat-
terizzati da unrsquoargilla rosso-bruno-giallastra si contano alcuni tipi dilastre di rivestimento contrasse-gnate da un complesso ornato ditipofloreale inquadrato da cornicesuperiore baccellata ed inferiore apalmette tra pelte scandite da ro-sette o esteso a campire lrsquointera su-
perficie della lastra avvicinabili adesemplari coevi di Vulci Talamo-ne Roselle Arezzo etc databiliintorno alla metagrave del II sec aC
In associazione con frammentifittili configurati a foglie di acantoe con frammenti di teste femmini-
li e difi
gure femminili di grandidimensioni che hanno suggeritoper queste ultime lrsquoaccostamentoai busti di Ariccia (MAGGIANI 1992p 263) ed indotto il medesimo stu-dioso a postulare lrsquoesistenza di uncomplesso sistema decorativo - intutto paragonabile a quello del-
la tomba Ildebranda - includentecapitelli fregio e lastra di rivesti-mento della testata del columen
ricorrono numerosi frammenti difigure plastiche eseguite a tuttotondo ed applicate successiva-mente a lastre di fondo pertinentiad un fregio figurato di indiscussaed elevata qualitagrave artistica inclu-dente personaggi maschili e fem-minili e poche figure animali
Ad un edificio di probabileconnotazione sacrale ricostruibilecon qualche verosimiglianza - inordine alla pianta fornita dal Man-
cinelli - come una sorta di edificiotemplare periptero con alae sareb- be dunque riconducibile la foltamesse di materiale coroplasticoarchitettonico che testimonia piugravefasi decorative della medesimastruttura da porre sulla base deiconfronti di carattere iconografico-stilistico che paiono rimandare aisistemi decorativi ellenistici dellecittagrave dellrsquoEtruria centro-settentrio-nale quali Vulci Talamone Vetu-lonia Roselle Volterra etc tra lafine del III e la fine del II sec aCcon una particolare concentrazione
nella seconda metagrave del II sec aC
Catalogo
1 Frammento di guerriero contunica fornita di corta manica eclamide annodata sulla spalla de-
stra la mano sinistra regge lo scu-do mentre con la destra egrave in attodi sguainare la spada Insieme adaltri frammenti poteva far parte diun grande pinax con poche figurein forte aggetto Tardo II sec aCargilla rosso scura h cm 195(MAGGIANI 1992 tav II c) fig 46
2 Lastra di rivestimentoframmentaria con motivi florea-li superiormente terminante con
44 Lrsquoabitato di Sovana Planimetria degli scavi effet-
tuati nel 1895 da R Mancinelli da Maggiani 1992
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serie di baccellature Metagrave circadel II sec aC fig 45
3 Frammento di lastra di rive-stimento ornata con altorilievo fi-gurato Nella porzione destra dellalastra si conserva la parte inferio-re del corpo di un demone alatovestito di corta tunica e provvistodelle caratteristiche calzature inpelle a stivaletto (embades) rap-presentato in posizione stante conle gambe incrociate A sinistra re-
sta parte della gamba sinistra diuna seconda figura clamidata inforte movimento verso destra Se-conda metagrave del II sec aC (MAG-GIANI 1992 tav IV a) fig 47 1
4 Frammento di altorilievopertinente ad una lastra con sog-getto figurato (figure maschili incorsa) che conserva parte - unaporzione del busto e della gambadestra - di un personaggio ma-schile nudo provvisto di cinturaintorno alla vita Seconda metagrave delII sec aC (MAGGIANI 1992 tav IV b) fig 47 2
5 Due frammenti di altorilievopertinenti ad una lastra di rivesti-mento con soggetto figurato rife-
ribili ad un personaggio maschilestante di cui restano buona partedel busto con il braccio sinistroe della gamba sinistra portanteIl personaggio a torace scopertoindossa unicamente una clamidericadente dalla spalla sinistra edavvolta intorno al braccio e poggiala mano sinistra sul fianco Secon-da metagrave del II sec aC (MAGGIANI
1992 tav IV d) fig 47 36 Frammento di altorilievo per-tinente ad una lastra di rivestimentocon soggettofigurato che conservail busto di un personaggio femmi-nile (Lasa Vanth ) vestito di unatunica priva di maniche articolatain unrsquoampia piega triangolare trai seni rimborsata leggermente suifianchi e cinta al di sotto del seno(MAGGIANI 1992 tav V a) fig 47 4
7 Frammento di lastra di ri-vestimento con soggetto figuratoche conserva la parte inferiore delcorpo di un personaggio femmini-
le rivolto di tre quarti verso destraUn mantello ricadente dal bracciosinistro - flesso avvolge la cosciae cade a terra articolato in piegheprofonde lasciando scoperto il ven-tre della figura A sinistra in bassoa lato del mantello resta il corpo diun grande vaso rovesciato al suolofig 47 5
Simona Rafanelli
45 Scavi Mancinelli Lastra 1047297ttile pertinente alla de-
corazione di un edi1047297cio cultuale
46 Scavi Mancinelli Frammento di 1047297gura plastica
(guerriero) pertinente ad un fregio decorato
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47 Scavi Mancinelli Frammenti di 1047297gure plastiche a tutto tondo pertinenti ad un fregio
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Aspetti della devozione
Bronzetti della stipe Foschetti
Nel 1885 furono acquista-te per il Museo Archeo-logico di Firenze quattro
figurine votive di bronzo rinve-nute casualmente in un terrenodi proprietagrave Foschetti situato neipressi dellrsquoabitato di Sovana Lacaratterizzazione dei bronzetticome offerenti e oranti cosigrave comela fattura rientra in una tradizio-ne di produzione locale della pic-cola plastica votiva attestata an-che nella prossima valle dellrsquoAl- begna (RENDINI 2005) e riferibileal culto di una divinitagrave salutare e
della feconditagraveLa datazione dei bronzetti fuattribuita dal Bianchi Bandinel-li alla fine del III sec aC sulla base di un asse onciale romanorinvenuto nel medesimo contesto(Bianchi Bandinelli 1929 p 127)ma piugrave recentemente sulla basedi considerazioni stilistiche egrave sta-ta riportata in maniera verosimi-le alla fine del V inizi del IV secaC da M Bentz (Bentz 1999)
Catalogo
1 Orante maschile stanteFrontale con le braccia prote-
se egrave infisso nellrsquooriginale basa ditufo Fortemente consunta h cm7 inv 72809 fig 48
48 Sovana Stipe votiva Foschetti Statuina ma-
schile di orante in bronzo
49 Stipe votiva Foschetti Due statuine di offerenti ed una di orante in bronzo
1 2 3
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2 Orante femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia e mani apertenel gesto degli oranti testa diade-mata h cm 6 inv 72812 fig 49 1
3 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nellemani stringe un pomo e un ser-pente () testa diademata h cm7 inv 72811 fig 49 2
4 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nelle
mani stringe un pomo e una colom- ba h cm 6 inv 72811 fig 49 3
[Red]
Gli ex voto della stipe
del Cavone
Un vivace artigianato locale egravedocumentato a Sovana nel II se-colo aC nellrsquoambito della pro-duzione di oggetti in terracot-ta Particolarmente interessantisono gli ex voto in terracottaprovenienti da una stipe votivaparzialmente scavata nel 1912 daFrancesco Merlini nellrsquoarea dellanecropoli nel punto in cui la viacava detta ldquoil Cavonerdquo sbocca
nella valle del torrente Picciola-na
Solo diciotto pezzi fra i tantis-simi che vennero alla luce furonoacquistati in quellrsquooccasione dalMuseo Archeologico di Firenzedove tuttora sono conservati sic-
cheacute la documentazione in nostropossesso appare esigua e insod-disfacente a comprendere le tipo-logie rappresentate e gli aspetticultuali connessi
Quasi nulla sappiamo dellrsquoareasacra poicheacute lo scavo egrave rimasto
inedito Il Bianchi Bandinellinella sua monografia su Sovana(BIANCHI BANDINELLI 1929 p 2236 s) riferisce notizie tramandateoralmente relative al ritrovamen-to di un basamento rettangolarein blocchi di tufo di un altare odi unrsquoedicola presso cui era una
fossa in cui furono trovati bron-zetti monete ed ex voto fittili ingrande quantitagrave tanto da riempi-re unrsquointera stanza della canoni-ca In seguito visto lrsquoingombrosi preferigrave ridurre in brecciolinole terrecotte per riparare il piano
stradale Sono cosigrave andate irrime-diabilmente perdute le testimo-nianze di una fervida religiositagravepopolare sottratte nellrsquoantichitagrave
50 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Elementi anatomici
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ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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serie di baccellature Metagrave circadel II sec aC fig 45
3 Frammento di lastra di rive-stimento ornata con altorilievo fi-gurato Nella porzione destra dellalastra si conserva la parte inferio-re del corpo di un demone alatovestito di corta tunica e provvistodelle caratteristiche calzature inpelle a stivaletto (embades) rap-presentato in posizione stante conle gambe incrociate A sinistra re-
sta parte della gamba sinistra diuna seconda figura clamidata inforte movimento verso destra Se-conda metagrave del II sec aC (MAG-GIANI 1992 tav IV a) fig 47 1
4 Frammento di altorilievopertinente ad una lastra con sog-getto figurato (figure maschili incorsa) che conserva parte - unaporzione del busto e della gambadestra - di un personaggio ma-schile nudo provvisto di cinturaintorno alla vita Seconda metagrave delII sec aC (MAGGIANI 1992 tav IV b) fig 47 2
5 Due frammenti di altorilievopertinenti ad una lastra di rivesti-mento con soggetto figurato rife-
ribili ad un personaggio maschilestante di cui restano buona partedel busto con il braccio sinistroe della gamba sinistra portanteIl personaggio a torace scopertoindossa unicamente una clamidericadente dalla spalla sinistra edavvolta intorno al braccio e poggiala mano sinistra sul fianco Secon-da metagrave del II sec aC (MAGGIANI
1992 tav IV d) fig 47 36 Frammento di altorilievo per-tinente ad una lastra di rivestimentocon soggettofigurato che conservail busto di un personaggio femmi-nile (Lasa Vanth ) vestito di unatunica priva di maniche articolatain unrsquoampia piega triangolare trai seni rimborsata leggermente suifianchi e cinta al di sotto del seno(MAGGIANI 1992 tav V a) fig 47 4
7 Frammento di lastra di ri-vestimento con soggetto figuratoche conserva la parte inferiore delcorpo di un personaggio femmini-
le rivolto di tre quarti verso destraUn mantello ricadente dal bracciosinistro - flesso avvolge la cosciae cade a terra articolato in piegheprofonde lasciando scoperto il ven-tre della figura A sinistra in bassoa lato del mantello resta il corpo diun grande vaso rovesciato al suolofig 47 5
Simona Rafanelli
45 Scavi Mancinelli Lastra 1047297ttile pertinente alla de-
corazione di un edi1047297cio cultuale
46 Scavi Mancinelli Frammento di 1047297gura plastica
(guerriero) pertinente ad un fregio decorato
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47 Scavi Mancinelli Frammenti di 1047297gure plastiche a tutto tondo pertinenti ad un fregio
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Aspetti della devozione
Bronzetti della stipe Foschetti
Nel 1885 furono acquista-te per il Museo Archeo-logico di Firenze quattro
figurine votive di bronzo rinve-nute casualmente in un terrenodi proprietagrave Foschetti situato neipressi dellrsquoabitato di Sovana Lacaratterizzazione dei bronzetticome offerenti e oranti cosigrave comela fattura rientra in una tradizio-ne di produzione locale della pic-cola plastica votiva attestata an-che nella prossima valle dellrsquoAl- begna (RENDINI 2005) e riferibileal culto di una divinitagrave salutare e
della feconditagraveLa datazione dei bronzetti fuattribuita dal Bianchi Bandinel-li alla fine del III sec aC sulla base di un asse onciale romanorinvenuto nel medesimo contesto(Bianchi Bandinelli 1929 p 127)ma piugrave recentemente sulla basedi considerazioni stilistiche egrave sta-ta riportata in maniera verosimi-le alla fine del V inizi del IV secaC da M Bentz (Bentz 1999)
Catalogo
1 Orante maschile stanteFrontale con le braccia prote-
se egrave infisso nellrsquooriginale basa ditufo Fortemente consunta h cm7 inv 72809 fig 48
48 Sovana Stipe votiva Foschetti Statuina ma-
schile di orante in bronzo
49 Stipe votiva Foschetti Due statuine di offerenti ed una di orante in bronzo
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2 Orante femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia e mani apertenel gesto degli oranti testa diade-mata h cm 6 inv 72812 fig 49 1
3 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nellemani stringe un pomo e un ser-pente () testa diademata h cm7 inv 72811 fig 49 2
4 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nelle
mani stringe un pomo e una colom- ba h cm 6 inv 72811 fig 49 3
[Red]
Gli ex voto della stipe
del Cavone
Un vivace artigianato locale egravedocumentato a Sovana nel II se-colo aC nellrsquoambito della pro-duzione di oggetti in terracot-ta Particolarmente interessantisono gli ex voto in terracottaprovenienti da una stipe votivaparzialmente scavata nel 1912 daFrancesco Merlini nellrsquoarea dellanecropoli nel punto in cui la viacava detta ldquoil Cavonerdquo sbocca
nella valle del torrente Picciola-na
Solo diciotto pezzi fra i tantis-simi che vennero alla luce furonoacquistati in quellrsquooccasione dalMuseo Archeologico di Firenzedove tuttora sono conservati sic-
cheacute la documentazione in nostropossesso appare esigua e insod-disfacente a comprendere le tipo-logie rappresentate e gli aspetticultuali connessi
Quasi nulla sappiamo dellrsquoareasacra poicheacute lo scavo egrave rimasto
inedito Il Bianchi Bandinellinella sua monografia su Sovana(BIANCHI BANDINELLI 1929 p 2236 s) riferisce notizie tramandateoralmente relative al ritrovamen-to di un basamento rettangolarein blocchi di tufo di un altare odi unrsquoedicola presso cui era una
fossa in cui furono trovati bron-zetti monete ed ex voto fittili ingrande quantitagrave tanto da riempi-re unrsquointera stanza della canoni-ca In seguito visto lrsquoingombrosi preferigrave ridurre in brecciolinole terrecotte per riparare il piano
stradale Sono cosigrave andate irrime-diabilmente perdute le testimo-nianze di una fervida religiositagravepopolare sottratte nellrsquoantichitagrave
50 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Elementi anatomici
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ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
1
2
3
4
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
1
2
3
4
5
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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47 Scavi Mancinelli Frammenti di 1047297gure plastiche a tutto tondo pertinenti ad un fregio
2
3
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1
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Aspetti della devozione
Bronzetti della stipe Foschetti
Nel 1885 furono acquista-te per il Museo Archeo-logico di Firenze quattro
figurine votive di bronzo rinve-nute casualmente in un terrenodi proprietagrave Foschetti situato neipressi dellrsquoabitato di Sovana Lacaratterizzazione dei bronzetticome offerenti e oranti cosigrave comela fattura rientra in una tradizio-ne di produzione locale della pic-cola plastica votiva attestata an-che nella prossima valle dellrsquoAl- begna (RENDINI 2005) e riferibileal culto di una divinitagrave salutare e
della feconditagraveLa datazione dei bronzetti fuattribuita dal Bianchi Bandinel-li alla fine del III sec aC sulla base di un asse onciale romanorinvenuto nel medesimo contesto(Bianchi Bandinelli 1929 p 127)ma piugrave recentemente sulla basedi considerazioni stilistiche egrave sta-ta riportata in maniera verosimi-le alla fine del V inizi del IV secaC da M Bentz (Bentz 1999)
Catalogo
1 Orante maschile stanteFrontale con le braccia prote-
se egrave infisso nellrsquooriginale basa ditufo Fortemente consunta h cm7 inv 72809 fig 48
48 Sovana Stipe votiva Foschetti Statuina ma-
schile di orante in bronzo
49 Stipe votiva Foschetti Due statuine di offerenti ed una di orante in bronzo
1 2 3
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2 Orante femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia e mani apertenel gesto degli oranti testa diade-mata h cm 6 inv 72812 fig 49 1
3 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nellemani stringe un pomo e un ser-pente () testa diademata h cm7 inv 72811 fig 49 2
4 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nelle
mani stringe un pomo e una colom- ba h cm 6 inv 72811 fig 49 3
[Red]
Gli ex voto della stipe
del Cavone
Un vivace artigianato locale egravedocumentato a Sovana nel II se-colo aC nellrsquoambito della pro-duzione di oggetti in terracot-ta Particolarmente interessantisono gli ex voto in terracottaprovenienti da una stipe votivaparzialmente scavata nel 1912 daFrancesco Merlini nellrsquoarea dellanecropoli nel punto in cui la viacava detta ldquoil Cavonerdquo sbocca
nella valle del torrente Picciola-na
Solo diciotto pezzi fra i tantis-simi che vennero alla luce furonoacquistati in quellrsquooccasione dalMuseo Archeologico di Firenzedove tuttora sono conservati sic-
cheacute la documentazione in nostropossesso appare esigua e insod-disfacente a comprendere le tipo-logie rappresentate e gli aspetticultuali connessi
Quasi nulla sappiamo dellrsquoareasacra poicheacute lo scavo egrave rimasto
inedito Il Bianchi Bandinellinella sua monografia su Sovana(BIANCHI BANDINELLI 1929 p 2236 s) riferisce notizie tramandateoralmente relative al ritrovamen-to di un basamento rettangolarein blocchi di tufo di un altare odi unrsquoedicola presso cui era una
fossa in cui furono trovati bron-zetti monete ed ex voto fittili ingrande quantitagrave tanto da riempi-re unrsquointera stanza della canoni-ca In seguito visto lrsquoingombrosi preferigrave ridurre in brecciolinole terrecotte per riparare il piano
stradale Sono cosigrave andate irrime-diabilmente perdute le testimo-nianze di una fervida religiositagravepopolare sottratte nellrsquoantichitagrave
50 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Elementi anatomici
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ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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Aspetti della devozione
Bronzetti della stipe Foschetti
Nel 1885 furono acquista-te per il Museo Archeo-logico di Firenze quattro
figurine votive di bronzo rinve-nute casualmente in un terrenodi proprietagrave Foschetti situato neipressi dellrsquoabitato di Sovana Lacaratterizzazione dei bronzetticome offerenti e oranti cosigrave comela fattura rientra in una tradizio-ne di produzione locale della pic-cola plastica votiva attestata an-che nella prossima valle dellrsquoAl- begna (RENDINI 2005) e riferibileal culto di una divinitagrave salutare e
della feconditagraveLa datazione dei bronzetti fuattribuita dal Bianchi Bandinel-li alla fine del III sec aC sulla base di un asse onciale romanorinvenuto nel medesimo contesto(Bianchi Bandinelli 1929 p 127)ma piugrave recentemente sulla basedi considerazioni stilistiche egrave sta-ta riportata in maniera verosimi-le alla fine del V inizi del IV secaC da M Bentz (Bentz 1999)
Catalogo
1 Orante maschile stanteFrontale con le braccia prote-
se egrave infisso nellrsquooriginale basa ditufo Fortemente consunta h cm7 inv 72809 fig 48
48 Sovana Stipe votiva Foschetti Statuina ma-
schile di orante in bronzo
49 Stipe votiva Foschetti Due statuine di offerenti ed una di orante in bronzo
1 2 3
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2 Orante femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia e mani apertenel gesto degli oranti testa diade-mata h cm 6 inv 72812 fig 49 1
3 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nellemani stringe un pomo e un ser-pente () testa diademata h cm7 inv 72811 fig 49 2
4 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nelle
mani stringe un pomo e una colom- ba h cm 6 inv 72811 fig 49 3
[Red]
Gli ex voto della stipe
del Cavone
Un vivace artigianato locale egravedocumentato a Sovana nel II se-colo aC nellrsquoambito della pro-duzione di oggetti in terracot-ta Particolarmente interessantisono gli ex voto in terracottaprovenienti da una stipe votivaparzialmente scavata nel 1912 daFrancesco Merlini nellrsquoarea dellanecropoli nel punto in cui la viacava detta ldquoil Cavonerdquo sbocca
nella valle del torrente Picciola-na
Solo diciotto pezzi fra i tantis-simi che vennero alla luce furonoacquistati in quellrsquooccasione dalMuseo Archeologico di Firenzedove tuttora sono conservati sic-
cheacute la documentazione in nostropossesso appare esigua e insod-disfacente a comprendere le tipo-logie rappresentate e gli aspetticultuali connessi
Quasi nulla sappiamo dellrsquoareasacra poicheacute lo scavo egrave rimasto
inedito Il Bianchi Bandinellinella sua monografia su Sovana(BIANCHI BANDINELLI 1929 p 2236 s) riferisce notizie tramandateoralmente relative al ritrovamen-to di un basamento rettangolarein blocchi di tufo di un altare odi unrsquoedicola presso cui era una
fossa in cui furono trovati bron-zetti monete ed ex voto fittili ingrande quantitagrave tanto da riempi-re unrsquointera stanza della canoni-ca In seguito visto lrsquoingombrosi preferigrave ridurre in brecciolinole terrecotte per riparare il piano
stradale Sono cosigrave andate irrime-diabilmente perdute le testimo-nianze di una fervida religiositagravepopolare sottratte nellrsquoantichitagrave
50 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Elementi anatomici
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ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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2 Orante femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia e mani apertenel gesto degli oranti testa diade-mata h cm 6 inv 72812 fig 49 1
3 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nellemani stringe un pomo e un ser-pente () testa diademata h cm7 inv 72811 fig 49 2
4 Offerente femminileCon tunica e mantello stante
frontale con braccia aperte nelle
mani stringe un pomo e una colom- ba h cm 6 inv 72811 fig 49 3
[Red]
Gli ex voto della stipe
del Cavone
Un vivace artigianato locale egravedocumentato a Sovana nel II se-colo aC nellrsquoambito della pro-duzione di oggetti in terracot-ta Particolarmente interessantisono gli ex voto in terracottaprovenienti da una stipe votivaparzialmente scavata nel 1912 daFrancesco Merlini nellrsquoarea dellanecropoli nel punto in cui la viacava detta ldquoil Cavonerdquo sbocca
nella valle del torrente Picciola-na
Solo diciotto pezzi fra i tantis-simi che vennero alla luce furonoacquistati in quellrsquooccasione dalMuseo Archeologico di Firenzedove tuttora sono conservati sic-
cheacute la documentazione in nostropossesso appare esigua e insod-disfacente a comprendere le tipo-logie rappresentate e gli aspetticultuali connessi
Quasi nulla sappiamo dellrsquoareasacra poicheacute lo scavo egrave rimasto
inedito Il Bianchi Bandinellinella sua monografia su Sovana(BIANCHI BANDINELLI 1929 p 2236 s) riferisce notizie tramandateoralmente relative al ritrovamen-to di un basamento rettangolarein blocchi di tufo di un altare odi unrsquoedicola presso cui era una
fossa in cui furono trovati bron-zetti monete ed ex voto fittili ingrande quantitagrave tanto da riempi-re unrsquointera stanza della canoni-ca In seguito visto lrsquoingombrosi preferigrave ridurre in brecciolinole terrecotte per riparare il piano
stradale Sono cosigrave andate irrime-diabilmente perdute le testimo-nianze di una fervida religiositagravepopolare sottratte nellrsquoantichitagrave
50 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Elementi anatomici
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ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
1
2
3
4
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
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lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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ad ogni forma di profanazionemediante il seppellimento entrouna fossa sacra quando per esi-genze di spazio non potevanopiugrave rimanere esposte nel santua-rio
Il materiale votivo rinvenutoegrave quello tipico delle stipi di tipoetrusco-laziale-campano tra IVe II secolo aC (COMELLA 1981p 717 ss) si tratta infatti di ma-teriale in terracotta lavorato a
stampo o a mano costituito daanimali teste parti anatomichestatuette Tra i pezzi conservativi egrave unrsquounica figura di anima-le un bovino tipologia moltodiffusa in ambito medio-italicoma nota anche in ambito greconei santuari a divinitagrave ctonie edella feconditagrave che egrave espressio-ne di un contesto sociale legatoallrsquoagricoltura e allrsquoallevamentoPer il resto si tratta di rappresen-tazioni umane intere o parzialinelle quali il devoto si identifi-cava e usava come il tramite per
porsi sotto la protezione divinaoppure di riproduzioni di par-ti anatomiche il cui significatopuograve essere legato alla richiesta diguarigione Oltre a mani piedi e
arti sono presenti nella stipe an-che raf figurazioni complessivedi organi interni sia del tipo piugravediffuso a placchetta ben noto intutta lrsquoarea vulcente e volsinie-se sia del tipo a tutto tondo piugraveraro qui presentato (n 10) cheritroviamo anche nella vicina Sa-turnia (RENDINI 2005 p 280) Sug-gestiva egrave lrsquoipotesi recentementeproposta di una connessione diquesti ex voto poliviscerali con
manifestazioni patologiche en-demiche quali la malaria cheprovoca disturbi e degenerazio-ni che interessano questi organiinterni (FABBRI 2004-2005 p 114ss)
Oltre ai consueti ex voto chepropongono immagini di devo-ti col capo velato di tradizionecolta ampiamente diffusi comela figura femminile n 53 2 (tipoCIII di COMELLA 1981 p 51 ss)si distinguono alcuni prodottimolto schematici e rozzamenteespressivi quasi popolareschi
che fanno del complesso voti-vo del Cavone un documento digrande interesse della creativitagravedegli artigiani locali che allrsquousodelle matrici sembrano dare pre-
51 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
1
2
3
4
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
1
2
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4
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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ferenza alla manualitagrave Si tratta difigure maschili stanti e nude (nn1 e 2) con il corpo appiattito inuna sorta di placca geometrica sucui si imposta una grande testao teste isolate (nn 3 e 4) che pos-sono raggiungere anche effetti dimassima disorganicitagrave Del restoche a Sovana esistesse una pro-duzione locale di terrecotte egrave oradimostrato dagli scavi condottidallrsquoUniversitagrave di Milano in pros-
simitagrave del Duomo dove egrave statomesso in luce una zona di attivitagraveartigianale con fornaci (NEGRONI CATACCHIO 2005 p 578 s)
Rimane problematica lrsquoiden-tificazione del culto di questosantuario che solo genericamen-te possiamo dire connesso a di-vinitagrave agresti e salutifere Non egraveda escludere anche la possibilitagraveconsiderato il contesto topografi-co in cui si trova lrsquoarea sacra diun culto legato alle acque comespesso documentato in ambitoetrusco (MAGGIANI 1999 p 187 ss
FABBRI 2004-2005 p 118 ss)
Catalogo
1 Figura maschile stante fig52 1
Inv n 85208 Alt cm 324 lar-gh cm 14
Argilla rossiccia con molti in-clusi nerastri Ingabbiatura gial-lastra Qualche scheggiatura epiccola lacuna A matrice la testa
Figura stante con corpo ap-piattito non rifinito nella parteposteriore a placca rettangolare
con elementi a forma circolareindicanti le ginocchia i pettora-li i gomiti Gambe separate da
una scanalatura piedi indicatirozzamente con serie di incisioniparallele Braccia arcuate con lemani aperte sul petto anchrsquoes-se caratterizzate da rozze inci-sioni per indicare le dita Voltoimberbe rivolto verso lrsquoalto etondeggiante con naso appiatti-to e piccola bocca Capigliaturatrattenuta da una corona e da unvelo
2 Figura maschile stante fig
52 4Inv n 85209 Alt cm 34 larghcm 13
Argilla bruno-rossiccia e in-gabbiatura rosata A matrice la te-sta Crepa sopra lrsquoocchio destro
Simile alla precedente La ca-pigliatura egrave descritta con mag-giore cura e presenta sulla frontesottili ciocche fuoriuscenti da unacorona di foglie dietro la quale icapelli sono descritti da una fittaserie di incisioni
3 Testa maschile fig 53 1Inv n 85211 Alt cm 14 largh
cm 85Argilla rossiccia con varie in-clusioni Cava allrsquointerno Integra
Largo collo troncoconico voltoovale allungato con chioma netta-mente distinta da un profondo sol-co che la separa dalla fronte bassaNaso aguzzo fortemente sporgen-te mento poco prominente orec-chie a sventola rese in modo som-mario La bocca piccola egrave indicatasemplicemente a incisione con untratto di stecca gli occhi a piccolodisco rilevato entro un cerchiellorilevato spiccano entro cavitagrave or-
bitali profonde I capelli a massacompatta sono resi con sottili inci-sioni longitudinali piuttosto fitte
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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52 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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4 Busto maschile fig 52 3Inv n 85217 Alt cm 17 largh
cm 168Argilla rossastra con inclusi
Leggere scheggiatureBusto irregolarmente paralle-
lepipedo con indicazione somma-ria delle spalle parte superiore aprotome appiattita dalle formenon naturalistiche Occhi indica-ti con due cerchi incisi di formairregolare e concentrici labbra
piccole appena sporgenti e sot-tolineate da una linea incisa oriz-zontale naso poco prominentecon narici a incisioni verticali Leorecchie sono impostate in altosporgono lateralmente con con-torno semicircolare e presentanodue piccoli fori
Le sproporzioni e la disorga-nicitagrave caratterizzano in senso ac-centuatamente grottesco la figuraumana
5 Figura femminile in tronofig 52 2
Inv n 85212 Alt cm 21
Argilla giallino-rosata ben de-purata A stampo la testa tornitoil corpo e successivamente inseri-to nel trono Segni evidenti di tor-nitura e dellrsquouso della spatola
Testa ricomposta braccia eparte della spalliera del tronomancanti Scheggiature
Testa velata con volto carnosopoco definito nei tratti somatici ecapigliatura a ciocche ondulate bipartita sulla fronte Corpo sche-matico di forma cilindrica e colloa tronco di cono che suggeriscelrsquoidea di una figura completa-
mente avvolta da un lungo man-tello Mancano le braccia ma siconserva la mano sinistra aperta
sul petto Piedi fuoriuscenti dallaveste poggianti alla base del tro-no con le dita schematicamentedistinte da solcature Trono con bassa spalliera ricurva Esecuzio-ne grossolana
6 Figura femminile sedutafig 53 2
Inv n 85213 Alt cm 208 lar-gh cm 65
Argilla bruno-rossiccia con in-clusi Mano sinistra mancante A
matriceTesta coperta da velo da cuifuoriescono i capelli bipartiti indoppio ordine di ciocche ondu-late Il volto ovale e carnoso egraverivolto verso lrsquoalto La figuraindossante un chitone e un man-tello avvolto intorno al bracciosinistro egrave seduta e offre una li- bazione con un oggetto (paterao focaccia) tenuto nella manodestra tesa in avanti I piedipoggiano su di un suppedaneoposto su unrsquoalta base Intornoal collo vistosa collana a lunghi
pendenti7 Braccio sinistro fig 53 5Inv n 85216 Lungh cm 123Argilla rossiccia ricca di in-
clusi Lacune poco sopra il go-mito
Egrave rappresentato lrsquoavambrac-cio sinistro con la mano apertarivolta verso lrsquoalto a trattenereunrsquoofferta lrsquoelemento circolarecavo potrebbe essere interpreta-to come patera mentre lrsquoelemen-to soprastante a bastoncello conincisioni longitudinali nella metagravesuperiore egrave di dif ficile interpreta-
zione Il pollice egrave piegato versolrsquointerno le unghie sono rese conuna certa cura
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
1
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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53 Stipe votiva del ldquoCavonerdquo Statuine 1047297ttili intere e parziali parti del corpo e organi interni
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8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
7232019 Percorsi Culturali e Riti Magici - Mostra
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46
8 Piede destro fig 53 4Inv n 85222 Alt cm 21 largh
cm 115Argilla bruno-rossiccia con
inclusioni ingubbiatura chiaraCavo allrsquointerno
Scheggiatura nella parte infe-riore
Piede su suola con punta ar-rotondata modellato in modonaturalistico Tagliato poco soprail malleolo non molto evidenzia-
to Dita nettamente separate conunghie dai contorni trapezoidalisottolineati da linee incise Que-sta prima falange contenente leunghie appare nettamente ribas-sata rispetto alla restante partedelle dita forse ad indicare unaspecifica patologia
9 Mano sinistraInv n 22440 Lungh cm 117Argilla rossastra grigia in
frattura con inclusioni Cava al-lrsquointerno Manca la parte termi-nale delle dita scheggiature alla base
Tagliata sotto il polso di for-ma troncoconica Egrave rappresentataaperta e tesa
10 Ex voto poliviscerale fig53 3
Inv n 85218 Alt cm 19 larghcm 10
Argilla rossiccia tracce di in-gubbiatura chiara Cavo allrsquointer-no Ricomposto da alcuni fram-menti lacunosa la parte inferiore
Forma ovoide con base pianasu cui sono raf figurati a rilievosul davanti vari organi internimentre sul retro liscio vi egrave un sol-
co verticale indicante la colonnavertebrale La parte superiorepresenta una protuberanza ci-
lindrica arcuata che rappresen-ta lrsquoesofago Sono riconoscibili ipolmoni il cuore lo stomaco lereni e gli intestini e altri organiinterni
Gabriella Barbieri
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47
Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
7232019 Percorsi Culturali e Riti Magici - Mostra
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48
quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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49
19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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50
56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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51
Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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52
aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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47
Le ldquovie caverdquo
Nel distretto vulcanicovulsino (il territorio del
Viterbese e quello deicomuni di Pitigliano e Sorano inToscana) le vie ldquocaverdquo (cioegrave ldquosca-vaterdquo) costituiscono una presenzacostante in un paesaggio caratte-rizzato da ampi pianori tufaceiincisi da profonde valli
Questi sentieri ripidissimi
tortuosi e profondamente in-cassati nella roccia sono infattisempre presenti al fine di eco-nomizzare i tempi di percorren-za per collegare con un tragittopiugrave breve i centri abitati con lacampagna coltivata sulle alture
circostanti o con gli altri insedia-menti
Di fronte allo stupore che siprova percorrendo queste impo-nenti trincee realizzate con il sololavoro manuale - lrsquoaltezza dellepareti puograve superare i venti metri- occorre comunque fare due con-siderazioni preliminari le qualiconsentono di valutare nella giu-
sta misura lrsquoeffettivo lavoro oc-corso per la loro realizzazionebull il tufo egrave una roccia facilmen-
te lavorabile quando egrave ancoraumida
bull il livello di percorrenza odier-no egrave sempre assai piugrave basso di
54 Necropoli di Poggio Prisca Via cava
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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quello originario a volte di ol-tre dieci metriAl momento della prima rea-
lizzazione del percorso quindila trincea scavata nel tufo avevala profonditagrave minima per supe-rare agevolmente il dislivellotra le quote gli ulteriori appro-fondimenti sono invece dovuti asuccessive opere di rifacimentorealizzate al fine di regolarizzarelrsquoerosione del piano di calpestio
consumato in particolare daglizoccoli degli animali (muli asinicavalli)
Alcune vie ldquocaverdquo sono sicu-ramente riconducibili nel loroimpianto originario al sistemaviario di epoca etrusca comequella denominata ldquoCavonerdquoLrsquoimpianto etrusco di questa im-portante direttrice viaria verso ilMonte Amiata egrave attestato in ma-niera inequivocabile dalle nu-merose tombe a camera arcaicheche si affacciano su di essa e so-
prattutto dallrsquoiscrizione etruscaldquoVertnardquo che indica un gentilizio(corrispondente al nostro cogno-me) trovata sulla parete sinistraa circa 170 cm dal piano stradaleodierno
Altre vie ldquocaverdquo risalgono al-lrsquoetagrave medievale oppure in que-sto periodo piugrave tardo sono stateoggetto di rifacimento In tuttesi nota comunque unrsquoattentaopera di regimazione delle ac-
que ormai quasi completamen-te cancellato dallrsquoabbandononel quale si trovano da decinedi anni
Lrsquooscuritagrave che avvolge questiprofondi tagli nella roccia e lasuggestione che da essi emanaha favorito nellrsquoera cristiana larealizzazione di ldquoscacciadiavo-lirdquo (piccole nicchie con immaginisacre dipinte a soccorso dei vian-danti) lungo il loro percorso maanche il perdurare di riti paganicome quello che si svolgeva il
55 Necropoli di Sopraripa via cava di S Sebastiano
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19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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49
19 marzo nella via ldquocavardquo di San
Giuseppe a Pitigliano con pro-cessione notturna durante la qua-le si portavano fascine ardenti
Lrsquouso di queste ldquoscorciatoierdquo siegrave protratto fino a tempi abbastan-za recenti oggi le vie ldquocaverdquo con-tinuano ad essere percorse dagliescursionisti i quali vi ritrovanointeressanti aspetti pittoreschi enaturalistici
Non si deve dimenticare infi-ne lrsquoimportanza che le ldquovie caverdquorivestono sotto lrsquoaspetto ecologi-co-ambientale Le caratteristicheambientali e climatiche sviluppa-
tesi allrsquointerno di queste sentierihanno con il tempo determinatouna sorta di microclima che ha fa-vorito la crescita di piante tipichedi ambienti umidi e ombrosi Per-correndo le vie cave si incontranovari tipi di felce lungo i percorsipiugrave stretti le ripide pareti appaio-no quasi completamente ricoper-te da muschi e licheni fautori diquellrsquoindiretto riflesso verdastro
tipico delle zone piugrave ombrose dei
ldquocavonirdquoUn genere particolarmentefrequente egrave costituito dalle edereche avvolgono i fusti delle piantepresenti sui bordi delle vie cavericadenti talvolta allrsquointerno del-le vie insieme alle caratteristicheliane accrescono la suggestionedel luogo
Laura DrsquoErme
Enrico Pellegrini
56 a Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo Iscrizione etrusca (gentilizio vertna ) e svastica incise nella parete tufacea
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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56 b Poggio Stanziale via cava ldquoCavonerdquo
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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Le due statuette di piombocon iscrizioni incise furo-
no rinvenute in una tombadella necropoli sovanese nel set-tembre del 1908 Notizie raccoltein loco dal sacerdote di PitiglianoNicomede Segnini ricordano chela tomba era a camera con piantarettangolare e semplici banchinelungo le pareti secondo una ti-
pologia corrente nella necropoliLa tomba scoperta casualmentedurante lavori agricoli fu parzial-mente saccheggiata dai contadinima si poterono recuperare note-voli avanzi del corredo vascolareoriginale e le due statuette che
erano state deposte in un ango-
lo della cella sulla banchina Ilmateriale di corredo raccolto nel-
la tomba comprende vasellamedrsquoimpasto bruno di produzionelocale e in ceramica depurata diimitazione corinzia che consenteuna cronologia intorno al 600 aC
Le statuette raf figurano duepersonaggi nudi un uomo e unadonna con le mani legate dietroalla schiena Sulla gamba destraesse recano unrsquoiscrizione ono-mastica incisa rispettivamentequella maschile zertur cecnasquella femminile velia satnea In base allo stile e alla paleografiadelle iscrizioni le statuette pos-
sono datarsi nel corso del III sec
Due statuette magiche da Sovana
57 Sovana Veduta posteriore delle stauine plumbee particolare delle mani legate
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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aC Netta egrave dunque la distan-za cronologica tra le statuettee il corredo della tomba Ciograve si-gnifica che circa tre secoli dopola chiusura della tomba arcaicaqualcuno egrave penetrato in essa e viha deposto con intenti specificile due figurine
Poco dopo la loro scoperta esseattrassero lrsquoattenzione dellrsquoepi-grafista Bartolomeo Bogara chele pubblicograve nella rivista Ausonia
del 1907 Nello stesso numero diquesta rivista un denso e accura-to studio di Lucio Mariani inqua-
drava i due piccoli monumentinel loro particolare contesto se-mantico egli infatti riconoscevain essi un bellrsquoesempio di praticamagica Infatti i due personaggiqui inequivocabilmente specifi-cati nella loro individualitagrave dalnome personale ( rispett Zertur eVelia ) e da quello di famiglia ( ri-spett Cecnas e Satnea) sono de-dicati agli dei sotterranei agli degraveidei morti ad essi egrave sacro anche
il metallo con il quale sono rea-lizzate il piombo in loro balia ledue persone in ef figie sono con-segnate legate come due prigio-nieri Con le mani legate dietro laschiena Zertur e Velia sono lega-ti alla maledizione ( che in grecosi diceva katadesmos= legatura)colui che subisce la maledizionenon egrave piugrave libero delle sue azionima egrave prigioniero della maledizio-ne medesima
In questo senso le due statuet-te per le quali non mancano purrari confronti in altre parti del
mondo ellenistico greco-romanoma che non sono altrimenti atte-state in Etruria si possono con-siderare lrsquoequivalente figurativodelle tabellae de xionis ben piugravediffuse in tutta lrsquoantichitagrave
Si tratta di tavolette anche inquesto caso di piombo sulle qua-li egrave inciso un testo dove una per-sona ldquoraccomandardquo a una o piugravedivinitagrave infernali uno o piugrave ne-mici che vengono accuratamen-te menzionati con il loro nome eper i quali si elencano una seriedi terribili malanni che si auspica
li colpiscanoDue testi di questo tipo pro-vengono anche dallrsquoEtruria da
58 Particolare della gamba della statuetta femmini-
le con lrsquoiscrizione onomastica incisa (velia satnea)
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee
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Volterra e dal territorio di Popu-lonia
I personaggi sovanesi che
hanno suscitato tanto odio in unodei loro concittadini velia satnea e zertur cecnas non erano finora al-trimenti attestati Piugrave di recentenel corso delle ricognizioni orga-nizzate dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e
dallrsquoUniversitagrave di Venezia egrave statarinvenuta nellrsquoarea del Melaioloa Sovana una inedita tomba ru-pestre a semidado databile tra IIIe II sec aC che reca in facciatalrsquoiscrizione
eca suth [ i ---] zatneal
che puograve tradursi ldquoQuesta (egrave)la tomba di una --- zatneirdquo
Si tratta dunque del monu-mento funerario di una donnadella quale si conserva il nome difamiglia Zatnei che egrave il medesimodi quello attestato sulla statuettafemminile Satnea data la diffu-sione del fenomeno di scambiosz in sede iniziale in questrsquoarea(cfr ad es nella statuetta maschi-le il prenome Zertur rispetto al laforma piugrave comune Sertur)
La nuova iscrizione conferma
che egrave effettivamente esistita nellaSovana della media etagrave ellenisti-ca (tra III e II sec aC) una gensSatnei anche se non egrave possibileaffermare che la tomba ora rin-venuta al Melaiolo fosse propriostata dedicata alla Velia Satnea menzionata nellrsquoiscrizione dellastatuetta
Adriano Maggiani
Giagrave edito in Gli Etruschi di Piti-gliano a cura di E Pellegrini Piti- gliano 2005
59 Sovana Statuine plumbee