PERSONA E PERSONALITA’
PERSONA
PERSONA E PERSONALITA’PERSONA
dal latino classico, insieme delle qualità interne ed esterne di un individuo“persona est substantia individua rationalis naturae”“corredo di possibilità, tipiche dell’uomo, ciò che è “dato” dalla nascita”“unica realtà, un tutt’uno, un “io concreto”, espressione di vari comportamenti•Conoscitivo•Sociale•Morale•Religioso•Emozionale
PERSONA E PERSONALITA’PERSONALITA’
persona che con le sue caratteristiche individuali, fisiche e psichiche tende al perfezionamento, alla realizzazione.“è l’organizzazione dinamica, in seno
all’individuo, di quei sistemi psicofosici che determinano il comportamento e il pensiero
che gli sono caratteristici”
PERSONA E PERSONALITA’
EDUCABILITA’ DELLA PERSONA
secondo un fine e un progetto, basati su •Apprendimento•Sviluppo•In collaborazione con l’ambiente
PERSONA E PERSONALITA’PERSONA E DIVERSITA’
la persona è un essere originale, che si costruisce per tappe.“la diversità è quell’area dell’individuo per la quale una persona è differente da qualsiasi altra”tipi di diversità•Fisica•Culturale•Educativa•Emotiva
PERSONA E PERSONALITA’PERSONA E LIBERTA’
la persona è essenzialmente libera•Tramite libertà•Tramite il processo educativoLa persona parte dal reale → tende all’ideale → e consegue il suo possibile
PERSONA E PERSONALITA’PERSONA E LIBERTA’
la persona è essenzialmente libera•Tramite libertà•Tramite il processo educativoLa persona parte dal reale → tende all’ideale → e consegue il suo possibile
PERSONA E PERSONALITA’PERSONA E LIBERTA’
Tipi di libertà•Fisica•Psicologica•Morale
PERSONA E PERSONALITA’CONDIZIONAMENTI
L’uomo vive nei condizionamenti e non può liberarsi da essi
Tipi di condizionamenti•Volontari•Indipendenti dalla volontà umanaIl condizionamento è il terreno di sviluppo attraverso il quale la persona può accettare, rifiutare o trasformare le eventuali proposte ad esso legate
PERSONA E PERSONALITA’CONDIZIONAMENTI
Gli atteggiamenti di fronte al condizionamento•Gestione•AlienazioneLa persona è chiamata all’impegno nella gestione delle proprie possibilità
PERSONA E PERSONALITA’ PERSONE E SOCIETA’
l’individuo è in rapporto necessario ed integrante con la societàUna società può accentuare e prediligere più l’aspetto individuale che quello sociale, ma, tra i due poli esiste sempre un collegamento L’ambiente sociale o classe sociale è l’insieme delle persone che respirano un clima culturale simile “La personalità è un sistema inserito in una matrice di sistemi socioculturali : è una struttura interna inserita in strutture esterne ed è interagente con “esse”
PERSONA E PERSONALITA’IL CONFRONTO
L’uomo progredisce nel momento in cui riesce ad attuare un confronto
Il confronto è il risultato di un doppio atteggiamento che esige nella relazione con l’altro•Identità•Disponibilità
PERSONA E PERSONALITA’PERSONA E VALORI
i valori impregnano la persona e ne caratterizzano i comportamenti
PERSONA E PERSONALITA’IL VALORE
qualità attribuita ad una realtà secondo una scala di valutazione e di giudizioI valori sono•personali•gerarchizzati
PERSONA E PERSONALITA’IL VALORE
Tipi di valori “ideali” •Teorico•Economico•Esteta•Sociale•Politico•Religioso
PERSONA E PERSONALITA’VISIONE DINAMICA DELLA
PERSONA
evoluzione lenta dal punto di vista fisico, più rapida dal punto di vista psicologico. La visione statica non determina la comprensione della persona
PERSONA E PERSONALITA’VISIONE GLOBALE DELLA
PERSONA
collegamento indivisibile di corporeo e spirituale → conoscenza possibile dell’uomo → oltre la visione dinamica occorre la visione globale della persona “Lo spirito intrinsecamente libero nel suo essere, è estrinsecamente condizionato nel suo agire dal corpo”. Il corpo è sempre mediatore di tutta la vita psichica della persona
PERSONA E PERSONALITA’CORPO E PSICHE
Il rapporto tra corpo e psiche fa si che l’uomo•Non sia totalmente libero dal corpo•Non sia totalmente determinato•Sia sempre condizionato dalla sua biologicità = essere sempre corporeità e quindi soggetto alla necessità ed ai bisogniPER QUESTI MOTIVI LA PERSONA VIVE IN UN EQUILIBRIO INSTABILE con modi di esprimersi diversi
PERSONA E PERSONALITA’LA PERSONA NELLE DIVERSE
CONCEZIONI
DIVERSITA’ - BISOGNI – CONFRONTO :•Assunzione della diversità•Rispetto dei bisogni•Confronto
PERSONA E PERSONALITA’
SFERA INDIVIDUALE PSICOLOGIAPERSONA
SFERA SOCIALE SOCIOLOGIA
PERSONA E PERSONALITA’
CORPOREITA’PERSONA PSICHICITA’
SPIRITUALITA’
PERSONA E PERSONALITA’PERSONA E CONTESTO
LAVORATIVO
il lavoro è “l’attività economica più importante che risponde ai bisogni vitali di sussistenza di espressione della persona,esercita funzioni importanti quali :•Economica•Sociale•Psicologica
PERSONA E PERSONALITA’IL COMPORTAMENTO
è rivolto agli obiettivi, ossia motivato dal desiderio di raggiungimento di determinati obiettivi Sec. FREUD : analogia tra la motivazione della maggior parte delle persone e la struttura di un icebergUNITA’ elementare di un comportamento è l’attività : tutto il comportamento è una serie di attività che gli esseri umani compiono continuamente
PERSONA E PERSONALITA’LA PERSONA NELLE DIVERSE
CONCEZIONI
LE PERSONE SI DIFFERENZIANO, oltre che per la capacità di fare, anche per la VOLONTA’ DI FARE O MOTIVAZIONE : quest’ultima dipende dalla FORZA DEI MOTIVI. Essi sono bisogni , esigenze , spinte o impulsi interni dell’individuo, sono rivolti agli obiettivi, che possono essere consci o inconsci.
I MOTIVI sono i “ perché del comportamento” OGNI INDIVIDUO ha centinaia di bisogni, tutti in competizione tra loro per imporre il comportamento che ne consegue.
IL BISOGNO dotato della “ massima forza” in un determinato momento induce all’attività
PERSONA E PERSONALITA’MOTIVI
fisiologici
sicurezza
stima
Fo
rza
de
l mo
vim
en
to
Motivi
PERSONA E PERSONALITA’BISOGNI
I BISOGNI, una volta soddisfatti in una certa misura, diminuiscono di intensità e, di norma ; non motivano gli individui a perseguire obiettivi per soddisfarli
PERSONA E PERSONALITA’
LA FORZA di un motivo tende a diminuire se soddisfatto o non attuabileIl tipo di attività derivanti dai bisogni più forti le distingue in•Attività rivolte all’obiettivo•Attività – obiettivoLa distinzione è data dal loro effetto sulla FORZA DEL BISOGNO
PERSONA E PERSONALITA’SITUAZIONE MOTIVANTE
MOTIVI ATTIVITA’ → RIVOLTA A OB. COMPORTAMENTO OBIETTIVI ATTIVITA’ → OBIETTIVI
PERSONA E PERSONALITA’Concetti di SALUTE e MALATTIA
•Art. 32 Costituzione•OMS ( 1948 )•Alma Ata ( 1978 )
PERSONA E PERSONALITA’Concetti di SALUTE e MALATTIA
“Una condizione di armonico equilibrio funzionale, fisico , psichico dell’individuo, dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale”“Stato fisico – psichico individuale e la situazione ambientale e di convivenza che consente una compiuta realizzazione della persona umana in se stessa e nei rapporti con gli altri”
PERSONA E PERSONALITA’Concetti di SALUTE e MALATTIA
Da queste definizioni si evince:1. Carattere globale della salute, uomo visto nella sua
interezza2. Importanza dei fattori esterni nel determinare la
salute
PERSONA E PERSONALITA’Concetti di SALUTE e MALATTIA
La salute coincide con il concetto di “ normalità” = stato abituale di organi e organismo, quindi assenza di disturbi soggettivi o sintomi, e obiettivi o segni, sia di uno stato ideale cui tendere, sulla base di determinare regole stabilite in modo più o meno arbitrario
In medicina può determinare ambiguitàÈ certo il carattere multifattoriale del termine
PERSONA E PERSONALITA’Concetti di SALUTE e MALATTIA
Salute e società = visione ampia che integra i risvolti di non – equilibrio rispetto alla societàSalute e interventi preventivi = considerare il “ bene salute” una necessitàLa salute si persegue agendo su ambiente sociale e culturale, prima che sulle strutture sanitarie → così la differenza tra problemi sanitari e sociali è falsa e arbitraria
PERSONA E PERSONALITA’MODELLO ASSISTENZIALE
NUOVO
1. Paziente inteso nella sua globalità2. Paziente = consumatore dei servizi3. Filosofia sanitaria orientata da sempre alla malattia,
modificata verso promozione attiva prevenzione trattamento e riabilitazione
PERSONA E PERSONALITA’PROFESSIONE
INFERMIERISTICA
•Rivolta ed esercitata per l’uomo•Globale•MultidisciplinareMira al raggiungimento di OBIETTIVI → in risposta di BISOGNI
PERSONA E PERSONALITA’BISOGNO UMANO
• Esigenze umane = bisogni• Condizioni di necessità• Mancanza di benessere• Carenza di qualcosa
PERSONA E PERSONALITA’VARIABILI DEL BISOGNO
•Esigenza•Necessità•Carenza•Benessere•Tensione psichica•Comportamento
PERSONA E PERSONALITA’PERCORSO LOGICO
1. Ogni carenza in un organismo è un esigenza2. Ogni esigenza è una necessità3. Ogni necessità produce tensione psichica4. Tensione spinge a comportamenti5. Comportamenti permettono, se giusti e adeguati, il
raggiungimento del benessere.
PERSONA E PERSONALITA’VARIABILI DEL BISOGNO
Bisogni sec. Maslow = gerarchia di bisogni maturati, organizzati in vari livelli che vanno da quelli di base o fisiologici, indispensabili per la sopravvivenza, a quelli più complessi. La gerarchia ha una funzione auto regolatrice → il bisogno di un certo livello diviene sensibile ed evidente soprattutto se quelli sottostanti sono stati soddisfatti.
PERSONA E PERSONALITA’GERARCHIA DEI BISOGNI DI
MASLOW
Fisiologici Sicurezza Sociali Stima Autorealizzazione
PERSONA E PERSONALITA’GERARCHIA DEI BISOGNI DI
MASLOW
I b. fisiologici sono all’inizio della massima forza che hanno, quando soddisfatti diventano importanti altri livelli di bisogno che, appagati, a loro volta, sono sostituiti da altri
Sicurezza Fisiologici Sociali Stima Autorealizzazione
PERSONA E PERSONALITA’I BISOGNI
Sec. Altri autori il bisogno nasce fondamentalmente da → perdita di un equilibrio o stato di benessere del sistema – uomo → nascono motivazione e energia ad attuare comportamenti atti a ripristinare lo stato di equilibrio → l’intervento dell’infermiere si inserisce in questo punto, quale sostegno per il soggetto per la realizzazione di tali comportamenti → a volte l’opera di sostegno giunge a sostituire del tutto – anche se transitorio – l’azione del soggetto interessato
PERSONA E PERSONALITA’I BISOGNI
Decade il progetto di primari e secondari, definendo invece la scala delle proprietà sulla base della situazione contingente della persona che li manifesta.•È importante che gli infermieri garantiscano ai malati la maggiore indipendenza possibile aiutandoli solo per quanto è strettamente necessario•La sensibilità nei confronti dei pazienti e una assistenza infermieristica intelligente dipendono in gran parte dalla conoscenza dell’ intera gamma dei bisogni umani•I pazienti desiderano qualcosa di più della normale assistenza biologica•L’infermiere ha la responsabilità della cura dell’ Io altrui
BISOGNO DI COMUNICARE
Comunicazione efficace nella relazione infermiere paziente=abilità appresa
Modalità per essere di aiuto al paziente
BISOGNO DI COMUNICARE
Soggetto della comunicazione → paziente con le sue esperienze e problemi
Risultati Miglioramento delle abilità di adattamento relative allo stato di salute e benessere del paziente
BISOGNO DI COMUNICARE
Comunicazione terapeutica= rendersi utile favorendo la centralità dei rapporti sul paziente e sue preoccupazioni
Scopo della comunicazione terapeutica= aiutare il paziente ad esprimere e lavorare su sentimenti e problemi inerenti la sua condizione – trattamenti- assistenza infermieristica
BISOGNO DI COMUNICARE
COMUNICAZIONE
MITTENTE
CODIFICA DECODIFICA
RICEVENTE
BISOGNO DI COMUNICARE
Assistenza infermieristica → pratica basata su principi scientifici e abilità tecniche → è anche un processo interpersonale•I rapporti tra infermiere e paziente influiscono suii risultati dell’assistenza•I due soggetti del rapporto lavorano insieme per la risoluzione dei problemi relativi ai bisogni di di assistenza sanitaria del paziente•Il paziente si sente assistito e compreso, la famiglia è inclusa in questa assistenza•È inclusa l’educazione sanitaria•Viene erogata assistenza preventiva
BISOGNO DI COMUNICARE
Secondo Peplau l’assistenza infermieristica è:Un processo interpersonale terapeutico significativoRelazione umana tra individuo malato o bisognoso di servizi sanitari ed un infermiere educato a riconoscere e a rispondere al suo bisogno di aiuto
BISOGNO DI COMUNICARE
LA COMUNICAZIONE RAPPRESENTA LA CENTRALITA’ DI TUTTA L’ASSISTENZA
INFERMIERISTICA
BISOGNO DI COMUNICAREPROCESSO DI
COMUNICAZIONE
Comunicare significa •Trasmettere un messaggio•Tramite un sistema di invio e ricezione •Che origina un rapporto tra chi manda e chi riceve un messaggio•È una forma di transazione•È un processo continuo ed ininterroto della vita•È un processo basilare ed essenziale per l’uomo•Mette in comunicazione l’uomo e gli altri con l’ambiente•Senza comunicazione non c’è apprendimento•Non è possibile lavorare insieme•Senza di essa non si può sopravvivere
BISOGNO DI COMUNICARE
TIPI DI COMUNICAZIONE
•Verbale=linguaggio parlato e scritto•Non verbale= gestualità, postura, espressioni del viso, movimenti del corpo, tono di voce, velocità del linguaggio, abbigliamento•Metacomunicazione= messaggio nel messaggio, include ogni cosa che viene presa in considerazione quando si interpreta ciò che è successo (ruolo del comunicatore, messaggi non verbali inviati, contesto in cui avviene la comunicazione)
BISOGNO DI COMUNICARERELAZIONE TRA I TIPI DI
COMUNICAZIONE
•Incongruenza= capacità dell’infermiere di riconoscerla tra i vari tipi di comunicazione attraverso l’esperienza assistenziale con i pazienti•Congruenza= accordo tra i tipi di comunicazione
BISOGNO DI COMUNICARELINGUAGGIO ED ESPERIENZA
•Sono tra loro correlatiIl linguaggio sviluppa la visione della vita e del mondo della persona•La persona sviluppa la visione del mondo tramite filtri quali il sistema neurologico (vista, udito, tatto, gusto, olfatto)•Gli stimoli attivano questi sistemi di ricezione e rendono la persona capace di sperimentare il mondo esterno•Il linguaggio permette il confronto delle proprie esperienze con quelle degli altri•Le alterazioni della percezione sensoriale possono cambiare la visione del mondo di una persona•Sistema linguistico in cui una persona è inserita•Le parole e le frasi danno significato a cose ed eventi•Le limitazioni nel linguaggio posssono realmente determinare le scelte di vita di una persona•Singola storia personale•Ogni essere umano ha esperienze uniche
BISOGNO DI COMUNICARE
PROCESSO DI COMUNICAZIONE
I rapporti tra infermiere e paziente sono produttivi quando la comunicazione è diretta verso la comprensione reciprocaLa comunicazione è efficace quando l’infermiere comprende ed apprezza il proprio background e contemporaneamente riconosce il diverso punto di vista del pazienteIl linguaggio tecnico può ostacolare la comunicazioneLa comunicazione deve essere chiara e continuativa
BISOGNO DI COMUNICARERELAZIONE D’AIUTO
tra infermiere e paziente
•È centrata sul paziente•È orientata ad uno scopo•Ha parametri definiti•L’infermiere ha il compito di autoaccertarsi
BISOGNO DI COMUNICAREFASI DELLA RELAZIONE DI
AIUTO
•Orientamento= presentazione, accordo tra i soggetti su ruoli e responsabilità reciproche•Lavoro= infermiere e paziente partecipano insieme alle attività di assistenza infermieristica•Conclusione= chiusura della relazione
BISOGNO DI COMUNICAREAMBITI CONTRATTUALI
•Informale•il paziente ha il controllo sulle decisioni significative che influenzano la propria vita•l’infermiere non inizia azioni importanti senza aver prima consultato il paziente o i familiari che lo rappresentano•il valore del contratto è la collaborazione•l’infermiere mantiene i suoi diritti e rispetta quelli del paziente•e’ rispettato il circolo della riservatezza
BISOGNO DI COMUNICARECOMUNICAZIONE DI
SOSTEGNO
•L’infermiere è il professionista più presente nei confronti del paziente•L’infermiere informa adeguatamente il paziente sullo stato di salute e sul decorso della malattia •Il paziente informato è in grado di prendere meglio le sue decisioni•Condividere le informazioni riduce l’ansia ed è parte integrante della terapia•L’infermiere evita l’approccio maternalistico, perché presuppone di volere ciò che è meglio per la persona, presentando le conseguenze, non le alternative•L’infermiere non interferisce nella relazione medico-paziente
BISOGNO DI COMUNICARECIRCOLO DELLA RISERVATEZZA
persone con cui devono essere condivise le informazioni sul paziente
•include le persone del reparto che hanno responsabilità sul paziente•l’infermiere chiarisce al paziente che fa parte di un’equipe•è necessario acquisire il consenso scritto del paziente prima di dare informazioni
BISOGNO DI COMUNICAREELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE
TERAPEUTICA
•empatia •considerazione positiva •buona percezione di sé
BISOGNO DI COMUNICAREELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE
TERAPEUTICA
EMPATIA= abilità nell’entrare nell’esperienza di un’altra persona e di percepirla in modo preciso, comprendendo la situazione dal punto di vista del pazienteL’infermiere deve:•ascoltare in modo riflessivo•avere abbastanza conoscenze ed esperienze per saper percepire le prospettive del paziente in modo accurato•essere sicuro di non venire intimidito se il paziente vede la situazione da un punto di vista diverso•sentirsi bene con se stesso, per poter essere capace di immaginare come la situazione può essere percepita da altri, pur restandone al di fuori e mantenendo l’obiettività•conoscere come far sentire al paziente che l’infermiere comprende i suoi sentimenti, pensieri, esperienze con accuratezza.
BISOGNO DI COMUNICARE
TIPI DI COMPORTAMENTOEMPATICIVERBALI
Focus sui sentimentiRiflettere sui sentimentiDomande aperteAttitudine a non giudicareTono di voce caldoNON VERBALIContatto attraverso gli occhiCenni con il capoSorrisiBraccia aperteInclinarsi in avantiApparire a proprio agioGesti tranquilli
NON EMPATICI
verbali
Ignorare i sentimentiDomande chiuseAttitudine al giudizioTono di voce piattoNON VERBALIGuardare lontanoScuotere troppo il capoPochi sorrirsi, inespressiviIncrociare le bracciaPiegarsi indietroApparire a disagioGesti a scatto
BISOGNO DI COMUNICAREELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE
TERAPEUTICA
CONSIDERAZIONE POSITIVA= assistenza, calore, interesse e rispetto della persona•vedere la persona senza pregiudizi•rispetto della persona indipendentemente dai comportamenti•l’infermiere non deve giustificare comportamenti inappropriati•l’infermiere vede il paziente come persona che ha la malattia
BISOGNO DI COMUNICAREELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE
TERAPEUTICA BUONA PERCEZIONE DI SE’= per una buona comunicazione terapeutica l’infermiere deve poter possedere una buona percezione disèL’infermiere deve:essere consapevole della sua personalità, valori,background culturale e suo stile di comunicazioneessere aperto alle sperienzeconsapevole delle proprie attitudini e propri sentimentivalutare i propri punti di forza e di debolezzaautovalutarsi per accrescere la propria competenza professionalesentirsi separato dagli altri, non identificarsi nel paziente per rimanere più obiettivo e non cercare gratificazionesupportare in modo appropriato il paziente per farlo sentire abile nel fare scelte sulla propria salute e vitasoddisfare i propri bisogni di persona per mantenere l’entusiasmo professionale, avere gratificazione sul lavoro, prendersi cura di sé e instaurare solide relazioni di sostegnoessere terapeutico con se stesso per esserlo con gli altri.
BISOGNO DI COMUNICAREPROCESSO DI NURSING E
COMUNICAZIONE
RELAZIONE INFERMIERE PAZIENTE
COMUNICAZIONE TERAPEUTICA
PROCESSO DI NURSING
BISOGNO DI COMUNICAREACCERTAMENTO
1. scopo della relazione infermiere-paziente( individuazione del tipo di assistenza), determina un approccio del professionista adeguato, una volta che sono stati individuati gli obiettivi
2. tipo di comunicazione ( verbale e non)3. ambiente in cui si verifica la la comunicazione esterno e
interno(valutazione di quanto influiscono)4. accertamento per lo stesso infermiere che deve considerare• il proprio tono di voce, qualità e timbro• linguaggio del corpo, espressione del viso• scioltezza verbale• comprendere come l’ansia può influenzarli• le proprie abilità di comunicazione e feedback• come i suoi valori culturali e la storia personale influiscono sulla sua
percezione del paziente
BISOGNO DI COMUNICAREASCOLTO ATTIVO
• non sottovalutare il valore dell’ascolto• capacità di focalizzare il messaggio ed il paziente
stesso• adottare un ascolto attivo= l’infermiere decodifica il
messaggio costantemente• ascolto di contenuti (parole opinioni) e di
sentimenti (emozioni)• capacità di cogliere ciò che va al di la del
messaggio inviato dal paziente• adozione delle tecniche di riaffermazione e di
riflessione
BISOGNO DI COMUNICAREASCOLTO ATTIVO
Riaffermazione = riferita ai contenuti che vengono riaffermati al paziente, al fine di riaffermare la comprensione, il paziente sente di nuovo quanto detto e si sente compreso
Riflessione= riferita ai temi emotivi contenuti nella comunicazione, l’infermiere ascolta i sentimenti nascosti che il paziente esprime, ne afferma la comprensione in modo neutrale ed aperto, il paziente ottiene la chiara comprensione dei sentimenti espressi
BISOGNO DI COMUNICAREESPLORAZIONE
• modo di comunicare terapeuticamente senza dare consigli diretti
• l’infermiere esplora la situazione per la migliore comprensione di preoccupazioni e problemi del paziente
• focalizza= fa domande mirate, per favorire il paziente a rimanere in argomento, le domande dovrebbero essere aperte e dirette verso l’argomento chiave
• l’infermiere deve sviluppare una certa maturità e senso prospettico della vita ( ciò è possibile grazie alle risorse tempo ed esperienza)
BISOGNO DI COMUNICAREINCORAGGIARE
L’ELABORAZIONE
• tecnica usata per aiutare i pazienti nella descrizione più completa di problemi o preoccupazioni di cui si discute
• favorire l’espresssione di concetti più profondi
BISOGNO DI COMUNICARECERCARE CHIARIMENTI
• aiutare il paziente a trasformare in parole pensieri o idee non chiare
• riordinare, se necessario, gli eventi in sequenza temporale
BISOGNO DI COMUNICAREDARE INFORMAZIONI
• condividere informazioni sulla salute del paziente e sul suo benessere
• abilità propria dell’educazione sanitaria• distinte da consigli e suggerimenti• dare informazioni in base ai bisogni del paziente
BISOGNO DI COMUNICARECERCARE ALTERNATIVE
• esplorare opportunità da esporre al paziente• dare tempo al paziente per operare scelte
BISOGNO DI COMUNICARESILENZIO
tecnica terapeutica basata su una pausa da inserire nella comunicazione che permette a infermiere e paziente di riflettere
BISOGNO DI COMUNICARESINTESI
• sottolineare i punti importanti di una conversazione, condensando quanto detto
• va fatta a fine conversazione terapeutica• tecnica di aiuto per infermiere e paziente per
rivedere i temi principali della conversazione e dare un senso conclusivo
• enfatizza i progressi verso comprensione e problem- solving
BISOGNO DI COMUNICARESVILUPPARE ABILITA’ DI
COMUNICAZIONE
• tecnica terapeutica utile al mantenimento della relazione infermiere-paziente
• oggetto della comunicazione è il bisogno• tempo ed esperienza sono necessari all’infermiere
per lo sviluppo di detta abilità
BISOGNO DI COMUNICARERISPOSTE NON TERAPEUTICHE
• interferiscono o bloccano la comunicazione terapeutica• sono a volte le più ovvie in ambito sociale, ma non in campo
terapeutico• l’infermiere si autovaluta sui propri punti di forza e debolezza
ruolo del salvatoreRisposte non terapeutiche falsa rassicurazione
dare consigli cambiare argomento essere moralistici coinvolgimento non professionale
BISOGNO DI SICUREZZA
La sicurezza è un interesse• individuale• della comunità
Tramite le istituzioni è un obiettivo da raggiungere con
• prevenzione • informazione
Statisticamente gli incidenti rappresentano la• quarta causa di morte nei paesi sviluppati
BISOGNO DI SICUREZZA
E’ RARO UN AMBIENTE PRIVO DI RISCHI
In Campo infermieristico si applica prevenzione
• nelle strutture sanitarie
I soggetti della prevenzione sono:• pazienti• personale infermieristico
BISOGNO DI SICUREZZACONCETTO DI SICUREZZA
• Condizione oggettiva esente da pericoli o garantita contro eventuali pericoli
• Sec Maslow è un bisogno secondario solo ai bisogni fisiologici
• Sicurezza non è solo prevenzione di danni e lesioni al corpo ma
• È sentirsi sicuri nello svolgere le proprie azioni riducendo stress e assicurando stato di salute generale
• Una situazione di sicurezza favorisce la soddisfazione di altri eventuali bisogni
BISOGNO DI SICUREZZAFATTORI CHE INFLUENZANO LA
SICUREZZALAVORO SCUOLACASA PERCEZIONEIGIENETEMPERATURATRASPORTI SICUREZZA PROTEZIONECOMUNITA’ ALIMENTAZIONEARIA NON INQUINATA PREVENZIONEACQUA INCONTAMINATA
BISOGNO DI SICUREZZANell’uomo è insito un sistema di protezione
basato sugli aspetti• Fisiologico• PsicologicoLe informazioni riguardante la prevenzione di
eventi pericolosi passano attraverso le seguenti fasi di
• Valutazione• Orientamento• Comportamento• Esperienza• Abilità
BISOGNO DI SICUREZZACONCETTO DI SICUREZZA
Gli elementi che influenzano la sicurezza• Sistema neurologico integro• Sistema cardiovascolare e muscolo scheletrico
integro• Processi fisiologici ben funzionanti• Età (sicurezza individuale• Memoria di esperienze passate di pericoli
(conseguente azione di sistemi di sicurezza)
BISOGNO DI SICUREZZACONCETTO DI SICUREZZA
GLOBALITA’• Tutta l’esistenza è coinvolta dalla sicurezza• Esiste un livello conscio• Esiste un livello inconscio
PERCEZIONE• È individuale• Influenza i comportamenti• Adozione di misure di protezione• Valutazione reale dei rischi• La valutazione è preceduta dall’apprendimento
GESTIONE• Riconoscimento dei rischi• Misure preventive• Introduzione di norme di sicurezza
BISOGNO DI SICUREZZACONCETTO DI SICUREZZA
VALUTAZIONE DELL’AMBIENTE• Familiare• Lavorativo (L.626/94 e integrazioni)• Sociale
VALUTAZIONE PER FASCE D’ETA’• Neonato• Prima infanzia• Bambino• Adolescente• Adulto • Anziano
BISOGNO DI SICUREZZACONCETTO DI SICUREZZA
I passaggi sono influenzati dalle CAPACITA’ prettamente fisiche ( sviluppo muscolo scheletrico e neurologico variabili per fasce d’età) CAPACITA’ prettamente esperienziali (far memoria di)
Rischio → Probabilità che un detereminato evento sfavorevole si verifichi
Pericolo → Proprietà di causare danni per la salute e la sicurezza caratteristica di una situazione che la rende capace di produrre danno o evento indesiderato
Esposizione → Materializzazione del pericolo
BISOGNO DI SICUREZZACONCETTO DI SICUREZZA
SEQUENZA LOGICA DEGLI EVENTIPericolo Esposizione Rischio Danno
VALUTAZIONE DEL RISCHIO:COMPLESSO DI OPERAZIONI ANALITICHE RICHIESTE PER
INDIVIDUARE I RISCHI
DEFINIZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE NECESSARIE PER LA SICUREZZA E LA TUTELA DELLA SALUTE
IL RISCHIO RESIDUO è il pericolo che permane dopo aver operato per quanto possibile per la riduzione dei pericoli stessi
BISOGNO DI SICUREZZACONCETTO DI SICUREZZA
Secondo recenti valutazioni gran parte degli infortuni deriverebbero dalla scarsa formazione-informazione per le corrette procedure da osservare o attuare
Attività di informazione formazione sono prioritarie nella costruzione di un efficace sistema di sicurezza e prevenzione in ospedale
In sanità la valutazione del rischio riguarda• La sicurezza degli operatori• Il raggiungimento di più alti standard qualitativi del lavoro
BISOGNO DI SICUREZZACONCETTO DI SICUREZZA
TUTTO CIO’ SIGNIFICA FARE QUALITA = insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o servizio che conferiscono allo stesso la capacità di soddisfare le esigenze espresse o implicite.
BISOGNO DI SICUREZZACONCETTO DI SICUREZZA
LA PREVENZIONE SI BASA SU
• L’adozione di norme igieniche secondo protocolli• controlli periodici di ambiente, personale,
apparecchiature in dotazione
La mancanza di rispetto delle norme di sicurezza mette a rischio
• singolo• collettività
BISOGNO DI SICUREZZAIN AMBIENTE OSPEDALIERO E’ NECESSARIO VALUTARE• CADUTE (ambiente, situazioni del singlo pz.)• USTIONI (Ambiente, patologia con neuropatia periferica)• INCENDI (impianti elettrici difettosi, fumatori non attenti ed altre
distrazioni)• AVVELENAMENTO ( da ingestione, inalazione, assorbimento
cutaneo)• SOFFOCAMENTO O ASFISSIA ( per annegamento o ostruzione
delle vie respiratorie)• SCOSSA ELETTRICA (contatto accidentale con conduttore sotto
tensione non sufficientemente isolato, la corrente passa attraverso il corpo e poi scarica a terra
• ESPOSIZIONE A RADIAZIONi (esposizione a materiali usati per strumenti diagnostici o per trattamenti, organi che possono essere lesi, cute apparato riproduttivo, midollo osseo, apparato gastrointestinale
• iNFEZIONI (patologie infettive, gastroenterit, epatite, malattie respiratorie, veneree)
• MALATTIE LEGATE ALLO STRESS (ansia, psoriasi, depressione)
BISOGNO DI SICUREZZACONCETTO DI SICUREZZA
CATEGORIE DI INCENDI IN BASE AL MATERIALE IN COMBUSTIONE
• CLASSE A carta, legno, tessuto• CLASSE B liquidi infiammabili (carburanti, oli,
grassi da cucina, vernici. Solventi, gas quali quelli anestetici)
• CLASSE C materiale elettrico• CLASSE D metalli combustibili
BISOGNO DI SICUREZZAPERICOLI DOMESTICI
• ILLUMINAZIONE SCARSA• PAVIMENTI IRREGOLARI• SCALE SENZA CORRIMANO• GRADINI CONSUMATI• INGOMBRI SU SCALE E PIANEROTTOLI• FILI CHE INGOMBRANO ZONE DI PASSAGGIO• DOCCIA O VASCA CON FONDO SCIVOLOSO• SCALE A PIOLI INSICURE• LIBRERIE O MOBILI PESANTI NON FISSATI• LIQUIDI INFIAMMABILI ION RECIPIENTI NON ADATTI• IMPIANTI ELETTRICI DIFETTOSI• PORTE O PASSAGGI OSTRUITI
BISOGNO DI SICUREZZAPERICOLI DOMESTICI
• FARMACI PRIVI DI ETICHETTA• SOSTANZE TOSSICHE TENUTE IN ARMADI NON
CHIUSI• ABITUDINI SESSUALI CHE METTONO A RISCHIO DI
CONTAGIO• SACCHETTI DI PLASTICA ALLA PORTATA DEI
BAMBINI• TEMPERATURA DELL’ACQUA TROPPO ELEVATA• BAMBINI NON SORVEGLIATI IN VASCA DA BAGNO• SCARSA PULIZIA DEGLI AMBIENTI• SCARSA IGIENE NELLA PREPARAZIONE DEGLI
ALIMENTI
BISOGNO DI SICUREZZACONCETTO DI SICUREZZA
AI PERICOLI SEGUE L’ESPOSIZIONE AI RISCHI DI • CADUTE• INCENDI• AVVELENAMENTI• USTIONI• TRAUMI
BISOGNO DI SICUREZZAPOSSIBILITA’ DI PATOLOGIE
Sono infinite, un comportamento poco responsabile o una lesione possono FAVORIRE lo sviluppo di microrganismi a danno del sistema di difesa dell’organismo
1. i pazienti in ambiente ospedaliero sono esposti a numerose tipologie di microrganismi,
2. possono contrarre infezioni3. sono spesso indeboliti e stressati4. in caso di inosservanza delle misure di sicurezza sono a
RISCHIO DI INFEZIONI OSPEDALIERE5. anche gli operatori sanitari sono esposti a rischi
BISOGNO DI SICUREZZAFATTORI DI RISCHIO ED
INFEZIONI OSPEDALIERE
1. le infezioni ospedaliere rappresentano il principale fattore di rischio per il paziente in ambiente ospedaliero
2. le I.O. si acquisiscono durante il ricovero3. sono correlate a rischio ordinario ospedaliero e al particolare
rischio legato al tipo di reparto4. la catena epidemiologica ( sorgente di infezione, oggetto,n
veicoli di trasmissione) è legata alle caratteristiche dell’ambiente ospedaliero
5. la probabilità di insorgenza è legata alle condizioni generali del paziente
6. alla modalità di esecuzione delle tecniche praticate dal personale
BISOGNO DI SICUREZZAVIE DI TRASMISSIONE E FONTI
DI COMUNICAZIONE
1. CONTATTO PAZIENTE-PAZIENTE= verifica delle norme che regolano i comportamenti in ambito ospedaliero (reparti infettivi)
2. CONTATTO PAZIENTE –PERSONALE= prevede alcune attenzioni da parte del personale al fine di non fungere da “mezzi di trasmissione” (potenziali contaminanti)
3. PRTICELLE CONTAMINATE DELL’ARIA= provvedere a sufficiente ventilazione delle stanze di degenza, manovre corrette circa la pulizia degli ambienti e unità del paziente, utilizzo di dispositivi di protezione
BISOGNO DI SICUREZZAVIE DI TRASMISSIONE E FONTI
DI COMUNICAZIONE
1. OGGETTI COMUNI E SUPERFICI= potenziale contaminante di notevole importanza, di solito non tenuto in sufficiente considerazione, spesso rappresenta ottimo terreno di coltura di micorganismi (comodini dei pazienti, tavoli, bicchieri)
2. STRUMENTI MEDICO CHIRURGICI= utilizzati secondo misure di asepsi nel rispetto delle procedure di decontaminazione, pulizia, asciugatura, disinfezione, sterilizzazione, efficace conservazione.
3. CIBI, BEVANDE =devono essere strettamente personali del paziente ( ideali vassoi personalizzati), quando la distribuzione avviene tramite carrello multiporzione è necessario utilizzare adeguato abbigliamento, ad inizio procedura praticare adeguato lavaggio delle mani, non far avvicinare nessun paziente al carrello.
BISOGNO DI SICUREZZARISCHIO DI
SENSIBILIZZAZIONE
• durante la degenza il paziente può andare incontro a sensibilizzazione dovuta a contatti con farmaci, disinfettanti, allergeni vari
• utilizzo con cautela delle varie sostanze prettamente di carattere ospedaliero
• raccolta dati al fine di conoscere eventuali allergie ad antibiotici
BISOGNO DI SICUREZZARISCHIO DEI GAS MEDICALI
• L’esposizione diviene rischio quando l’erogazione è regolabile dal paziente o familiari (ossigenoterapia)
• Infiammabilità, gli apparecchi erogatori vanno posti a distanza da fiamme libere o apparecchi elettrici (non va utilizzato olio lubrificante perché può determinare esplosioni)
• È necessario educare pazienti e familiari circa le metodiche e i rischi
• È vietato fumare nelle vicinanze degli apparecchi erogatori
• Adeguata regolazione del flussometro (esagerata pressione parziale di ossigeno nel sangue provoca ipofunzionalità del centro del respiro → arresto respiratorio)
• Capacità di lettura del manometro (bombole portatili)
BISOGNO DI SICUREZZARISCHIO DI ASSORBIMENTO DI RADIAZIONI
• Rischio di assorbimento di radiazioni ionizzanti dovuto a prove dioagnostiche o a terapie specifiche
• Non usate nelle donne in gravidanza• In caso di terapia radiante si considerano gli effetti collaterali (nausea,
vomiti, perdita di capelli, dieta con cibi facilmente assimilabili e digeribili)• I pazienti sottoposti a terapia radiante rispettano l’isolamento rispetto agli
altri pazienti, alfine di permettere il decadere della radioattività (diminuisce in modo inversamente proporzionale al quadrato della disytanza dalla fonte, che in questo caso è rappresentata dal paz. = è sufficiente distanziarsi di 1 o 2 metri che la radioattività è già ridotta)
• Le radiazioni non ionizzanti (onde elettromagnetiche fornite da emittenti quali ecografi o apparati per RMN) non hanno potenzialmente effetto patologico tenuto conto delle potenze termiche prodotte dai processi metabolici (centinaia di watt) e dalla RMN (decine di watt), non possono essere usate in pazienti portatori di pacemaker (potrebbe essere alterato il ritmo dal campo magnetico) e di protesi metalliche e clips (potrebbero essere dislocate)
BISOGNO DI SICUREZZARISCHIO ELETTRICO
•I pulsanti di chiamata funzionano a bassa tensione (12 V) eliminando i risachi per il paziente•Gli impianti elettrici devono essere costruitiin base a norme di sicurezza secondo le norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) e UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) ed il materiale utilizzato deve essre autorizzato dall’IMQ stituto Italiano del Marchio di Qualità)•Ogni installazione elettrica deve essere fornita di impianto di “ messa a terra”, di in terruttore magnetotermico a monte dell’impianto e di “ differenziale salvavita” posto immediatamente a valle del magnetotermico; questi sistemi integrati rappresentano SICUREZZA contro eventuali incidenti che possono avvenire alle persone durante operazioni con apparecchiature elettriche
BISOGNO DI SICUREZZARISCHIO ELETTRICO
•L’impianto di terra è necessario per evitare che la corrente passi attraverso il corpo umano•I danni gravi possono portare a fibrillazione ventricolare o arresto cardiocircolatorio•Il danno è provocato dall’intensità di corrente che attraversa il corpo•La resistenza elettrica del soggetto è la resistenza del corpo (500-800 W)•La cute offre resistenza elettrica maggiore, ma variabile in base a umidità, presenza di ferite, presenza di ispessimenti•La resistenza varia in base aetà, peso corporeo, area di contatto tra la persona e la parte sotto tensione, percorso compiuto dalla corrente all’interno del corpo, tipo di abbigliamento, tipo di pavimento
BISOGNO DI SICUREZZATIPI DI CONTROLLO EFFETTUATI DAL PERSONALE
INFERMIERISTICO
SULLE APPARECCHIATURE
•verificare il funzionamento corretto prima dell’applicazione•collegare correttamente i cavi alle prese dell’apparecchiatura•fissare i cavi agli elettrodi di rilevamento sul paziente dopo corretto posizionamento•tarare le apparecchiature in base a prescrizione medica e tempi previsti•verificare il corretto collegamento tra spine degli apparecchi e prese•pulire correttamente le pinze una volta scollegate dagli elettrodi e asciugarle bene •verificare il corretto funzionamento prima di riporre l’apparecchaitura e integrare eventuali parti carenti (elettrodi, carta di rilevazione)
BISOGNO DI SICUREZZATIPI DI CONTROLLO EFFETTUATI DAL PERSONALE
INFERMIERISTICO
A LIVELLO GENERALE
• Verificare se il paziente è portatore di pace-maker• verificare , in caso di apposizione di piastra , che non
venga in contatto con liquidi organici o altre soluzioni per evitare ustioni durante il funzionamneto
• quando in uso l’elettrobisturi va posta attenzione all’uso concomitante con gas anestetici e disinfettanti che possono dar luogo alla formazione di miscele esplosive che l’elettrobisturi può innescare
• verificare tutti i cavi di collegamento per una valutazione macroscopica del loro stato
• verificare la presenza di eventuali liquidi presenti a terra
BISOGNO DI SICUREZZARISCHIO D’INCENDIO
CONDIZIONI CHE CAUSANO IL PRINCIPIO D’INCENDIO
•presenza di una sosteanza capace di bruciare= COMBUSTIBILE•Presenza nell’ambiente di ossigeno in quantità opportuna=Comburente•TEMPERATURA minima non inferiore alla temperatura di accensione del combustibile
BISOGNO DI SICUREZZARISCHIO D’INCENDIO
NORME PREVENTIVE
• Divieto di fumare nelle vicinanze di materiale infiammabile o esplosivo
• Aver cura che i materiali infiammabili-chiaramente evidenziati dall’etichetta col simbolo di infiammabilità- siano depositati in luogo sicuro
• Controllare, iunsieme al personale tecnico, efficienza e modalità d’uso dei mezzi antincendio disponibili
• Verificare periodicamente le modalità d’uso delle scale antincendio e delle porte taglia-fuoco
BISOGNO DI SICUREZZARISCHIO D’INCENDIO
MEZZI ANTINCENDIO PRESENTI IN OSPEDALE
•Estintori•Cassette idranti
BISOGNO DI SICUREZZARISCHIO D’INCENDIO
TIPI DI ESTINTORI
1. AD ANIDRIDE CARBONICA= gas contenuto in solide bombole che, liberandosi forma un composto più pesante dell’aria producendo un intenso raffreddamento trasformandosi in uno stato di condensa ghiacciata ( usata per incendi di tipi C_E, e per apparati elettrici in tensione
2. A POLVERE= polvere di solito di azoto, contenuta in recipienti metallici saldati, che spegne l’incendio per soffocaamento, impedendo il contatto del materiale con l’aria (usata per tutte le classi d’incendio)
3. AD HALON = idrocarburi alogenati, contenuti in recipienti metallici saldati, i più comuni sono in forma gassosa, producendo soffocamento e raffreddamento (usati per l’intera gamma delle classi di incendio)
BISOGNO DI SICUREZZARISCHIO D’INCENDIO
CASSETTE IDRANTI
L’acqua esplica azione di spegnimento per sottrazione di calore ( raffreddamento) e per riduzione delle concentrazioni dell’agente ossidante (soffocamento) e del combustibile (diluizione)
È indicata solo per incendi dovuti a materiali solidi
BISOGNO DI SICUREZZARISCHIO D’INCENDIO
CLASSI D’INCENDIO
A= fuochi di materiali solidi, di solito di natura organica, la cui combustione genera la formazione di braci ( legno, carta, tessuti, gomma, pelli)
B= fuochi di liquidi o di solidi liquefattibili ( alcoli, solventi, oli, benzine, petroli)
C= fuochi di gas ( idrogeno, propano, etilene)D= fuochi di metalli di sostanze chimiche
spontaneamente combustibili in presenza di aria (nitriti, perossid, magnesio)
E= fuochi di natuta elettrica
BISOGNO DI SICUREZZARISCHI DA
OSPEDALIZZAZIONE
• In relazione alla propria personalità• Lo Si manifesta in modo diverso• stress da ospedale è un fenomeno presente in tutti
i pazienti
BISOGNO DI SICUREZZARISCHIO DI
AVVELENAMENTO
VELENO= sostanza non terapeutica, che introdotta nell’organismo in piccola dose può provocare per reazione chimica gravi alterazioni funzionali temporanee o permanenti
BISOGNO DI SICUREZZACONTROLLI A CURA DEL
PERSONALE OSPEDALIERO
• assistenza specifica in caso di pazienti psichiatrici o che hanno tentato il suicidio
• verificare l’autosomministrazione da parte dei pazienti
• conservare i potenziali veleni fuori dalla portata dei pazienti
BISOGNO DI SICUREZZAACCERTAMENTO
• L’ infermiere valuta le necessità relative al bisogno di sicurezza
• in funzione di aspetti individuali relativi alla degenza(patologia di base) e ambientali relativi alla struttura che movimentano la vita ospedaliera
• l’infermiere ha il ruolo di far sentire fiducia attraverso le persone che assistono il paziete
• infermiere valuta le potenzialità del paziente al fine di ripristinare la sicurezza in un ambiente che non è quello familiare
• pone quesiti mirati su abitudini di vita• analizza fattori interni ed esterni che lo
influenzano
BISOGNO DI SICUREZZAIDENTIFICAZIONE DEI
RISCHI
• valutazione sul cambiamento sullo stato di slaute• valutazione della presenza di eventuali lesioni• valutazione delle capacità cognitive, di
percezione e sensoriali• valutazione delle conoscenze che il paziente
possiede circa le norle di sicurezza• valutazione dei punti di forza e di debolezza in
base all’età del paziente
BISOGNO DI SICUREZZAVALUTAZIONE
INFERMIERISTICA DEI DATI OGGETTIVI
• del sistema neurologico= del sistema mentale, dei riflessi, delle funzioni sensoriali, della capacità del paziente di percepire i pericoli e di reazione per evitarli, capacità di percezione accurata, valutazione di vista, udito, gusto, olfatto
• del sistema cutaneo= analisi del colore, se presenti lesioni, cicatrici; in caso positivo si cerca di risalire al meccanismo che le ha originate
• della mobilità = analisi del sistema muscolare, scheletrico, delle articolazioni
BISOGNO DI SICUREZZADIAGNOSI
INFERMIERISTICA
RISCHIO DI LESIONE PER • Inerente le alterazioni della sicurezza, rischio di lesione,=
situazione di pericolo per il paziente a causa delle condizioni ambientali, a cui lo stesso cerca adattamento in base alle risorse possedute
• fattori di rischio interni ( disfunzioni sensoriali)• carenze nutritive• sistema immunitario• alterazioni fisiche (ridotta mobilità, lesioni cutanee)• condizioni psicologiche ( orientamento, affettività)• fattori ambientali biologici (microrganismi) chimici (tossine,
inquinamento) logistici (impianti)
BISOGNO DI SICUREZZAOBIETTIVI
INFERMIERISTICI
• educare il paziente al fine di renderlo competente per ridurre il numero e la gravità di incidenti
• educare il paziente al fine di renderlo capace di identificare pericoli e rischi relativi all’ambiente
BISOGNO DI SICUREZZAPIANIFICAZIONE
INFERMIERISTICA
• valutazione dei dati• diagnosi infermieristica• obiettivi del paziente
BISOGNO DI SICUREZZAATTUAZIONE DEGLI
INTERVENTI INFERMIERISTICI
• informare il paziente circa l’organizzazione di reparto• Informare il paziente sulle misure di sicurezza• pianificare le misure antincendio• pianificare la prevenzione circa l’esposizione a radiazioni e
attuarla• applicare le misure di controllo delle infezioni• garantire la prevenzione circa le scariche elettriche• prevenire le cadute• prevenire le ustioni• prevenire gli avvelenamenti• imparare ad usare gli estintori
BISOGNO DI SICUREZZAVERIFICA DELL’EFFICACIA
DELL’INTERVENTO INFERMIERISTICO
Attraverso
1. osservazione dei comportamenti adottati2. risposte adeguate a specifici quesiti sulla
sicurezza3. far acquisire abitudini al paziente che, fatte
proprie, saranno adottate anche in ambito domiciliare.