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Piano dell'Offerta Formativa
A.S.2015/2016
ISTITUTO COMPRENSIVO
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1°GRADO
“B.CROCE” LAURO (AV)
La Dirigente Scolastica
Prof.ssa Florisa SINISCALCHI
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PREMESSA
Il piano dell’Offerta Formativa che caratterizza,per l’anno scolastico
2015/2016, l’attività dell’Istituto Comprensivo “B.Croce” di Lauro, vuole essere
indicatore delle potenzialità del nostro sistema scuola e rivelatore delle
iniziative, curriculari ed extracurriculari, che questa istituzione intende
realizzare a sostegno e garanzia di un valido impegno formativo. Si è
proceduto alla definizione di strategie ed interventi mirati a raccordare la
presenza e la funzione della nostra scuola al territorio che, sebbene esteso a
quattro comuni ( Lauro, Taurano,Quindici e Moschiano), e con altrettante sedi
operative, presenta caratteristiche di omogeneità sociali e culturale in un
contesto economico e produttivo prevalentemente agricolo e artigianale,
non privo però, di un qualificativo ceto impiegatizio e delle libere professioni.
Fatta salva l’attività industriale relativa al settore della conservazione e
commercializzazione dei nostri prodotti agricoli
( nocciole, noci e castagne), in zona sono pressoché assenti industrie vere e
proprie, come anche iniziative di tipo imprenditoriale in genere, mentre vive
ed incoraggianti rimangono le potenzialità di un più diffuso e proficuo
sviluppo turistico, e tale è la vocazione del nostro territorio, legato alla qualità
e quantità di beni di non comune valore storico, artistico e paesaggistico.
L’Offerta Formativa, pertanto, non può prescindere della necessità di essere
adeguata ai diversi contesti, alle richieste e alle attese delle famiglie, alle
caratteristiche dei soggetti coinvolti, individuando priorità e scelte,
analizzando bisogni concretamente rilevati, sollecitando confronto e
collaborazione, dentro e fuori la scuola, per “ aprirsi ” al territorio nell’intento di
concorrere a salvaguardarne l’identità, a valorizzarne i contesti stessi ed a
migliorare le aspettative.
Le esigenze della scuola dell’infanzia ,primaria e secondaria di primo grado di
questo Istituto Comprensivo sono state individuate in funzione della centralità
della persona, considerando, al riguardo, che ogni soggetto deve essere
accompagnato dalla scuola in un continuo e ininterrotto processo di crescita
personale che richiede di valutare i progressi soggettivi di ogni singolo alunno
rispetto a se stesso e non in termini comparativi. Lo sforzo necessario tende ad
armonizzare gli interventi didattici avendo consapevolezza delle difficoltà che
quotidianamente si incontrano in termini di funzionamento dell’istituzione
scolastica e di efficienza della rete dei servizi essenziali che sono, a loro volta, il
banco di prova della reale collaborazione, responsabile e proficua,con gli Enti
locali.
Il Piano dell’Offerta Formativa contiene ed assicura: gli insegnamenti previsti
dal curricolo nazionale obbligatorio relativo all’ordine e all’indirizzo scolastico;
gli insegnamenti complementari curriculari di istituto ( obbligatori, anche se
con possibilità di opzioni); attività ed esperienze libere extracurriculari di
istituto.
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Il presente documento intende promuovere un processo progettuale
specifico al fine di evidenziare le scelte e le finalità educative, le modalità
organizzative, le risorse umane, strumentali, strutturali e finanziarie che si
intendono impegnare per l’erogazione di un servizio che, nel rispetto dei
principi di efficacia e di efficienza, sia finalizzato al successo formativo di tutti i
nostri alunni. Questo documento progettuale costituisce la sintesi dei diversi
percorsi personalizzati di apprendimento, che la nostra scuola ha predisposto
per i suoi alunni, e assume come punto di riferimento il richiamato successo
formativo, nel rispetto dei bisogni emergenti dal territorio di riferimento.
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Piano Offerta Formativa
Contesto socio –
ambientale
Risorse interne
ed esterne
Finalità generali
Obiettivi
educativi
e formativi
PROGETTI
Valutazione
Verifiche
Istituzioni varie del territorio
Autonomia
(formazione)
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Finalità del POF:
Favorire il diritto allo studio, assicurando a tutti gli alunni uguali
opportunità, soprattutto a quelli che, a causa di particolari situazioni
socio- familiari o personali, rischiano l’insuccesso scolastico;
avviare alla partecipazione sociale, a partire dalle relazioni di gruppo
sperimentate, e via via ampliate, nell’ambiente scolastico;
promuovere l’educazione alla cittadinanza e alla solidarietà intesa
come cultura dei diritti umani finalizzati alla graduale formazione di
una coscienza democratica;
superare il disagio e integrare l’alunno con l’ambiente circostante;
riconoscere la crescente importanza dell’ascolto e della
collaborazione tra soggetti portatori di culture o sensibilità diverse (
alunni extracomunitari, alunni diversamente abili);
assicurare l’alfabetizzazione culturale nella piena convinzione che
l’acquisizione di cultura è premessa di uguaglianza fra gli uomini,
offrendo a tutti uguali opportunità;
promuovere il successo scolastico, con una graduale ma irrinunciabile
acquisizione da parte degli alunni di competenze e abilità riferite
all’uso dei linguaggi e di regole e procedure logiche- operative
necessarie per conoscere ed intervenire nella realtà;
orientare in modo consapevole, per sviluppare negli alunni la
capacità di conoscere se stessi, di prendere consapevolezza delle
proprie abitudini e competenze.
La progettazione formativa e, in buona sostanza il Piano dell’ Offerta
formativa , sono elaborati dal Collegio dei docenti sulla base degli
indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di
gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio d’ Istituto, tenuto
conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle
associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie
superiori , degli studenti. Il Piano è adottato, con delibera formale, del
Consiglio d’Istituto
( art. 3, D.P.R. n. 275/99).
L’importanza del POF parte da un’analisi di contesto finalizzato ad
evidenziare gli elementi caratterizzati della realtà socio-economica e
culturale del territorio e di quella scolastica.
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SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
25%
25% 22%
28%
SCUOLA DELL'INFANZIA
Alunni Moschiano
Alunni Lauro
Alunni Quindici
Alunni Taurano
LAURO N° 2 sezioni Tot. alunni 32
MOSCHIANO N° 2 sezioni Tot. alunni 37
QUINDICI N° 2 sezioni Tot. alunni 27
TAURANO N° 2 sezioni Tot. alunni 34
Totale 133
LAURO N° 9 classi Tot. alunni 126
MOSCHIANO N° 5 classi Tot. alunni 65
QUINDICI N° 5 classi Tot. alunni 65
TAURANO N° 5 classi Tot. alunni 66
Totale 322
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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
39%
20%
20%
21%
Scuola Primaria
Alunni Lauro
Alunni Moschiano
Alunni Quindici
Alunni Taurano
30%
27%
19%
24%
Scuola secondaria di 1° grado
Alunni Lauro
Alunni Moschiano
Alunni Quindici
Alunni Taurano
LAURO N° 4 classi Tot. alunni 62
MOSCHIANO N° 3 classi Tot. alunni 54
QUINDICI N° 3 classi Tot. alunni 39
TAURANO N° 4 classi Tot. alunni 49
Totale 200
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AlunniScuola
dell'Infanzia
AlunniScuola
Primaria
AlunniScuola
Secondariadi 1° Grado
Totale
133
322 200
655
Riepilogo
Alunni Scuola dell’Infanzia Tot. 133
Alunni Scuola Primaria Tot. 322
Alunni Scuola Secondaria di 1°
Grado
Tot. 200
Totale 655
Riepilogo popolazione scolastica
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Attività extrascolastiche
ATTIVITÀ ALUNNI
NUOTO 47
CALCIO 98
DANZA 59
TENNIS 3
JUDO 6
KARATE 17
BASKET 3
PALLAVOLO 12
MUSICA 37
ALTRO 56
NIENTE 148
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Organizzazione scolastica dei plessi
SCUOLA DELL’INFANZA
Plessi N. sezioni Tempo -
scuola
Orario
scolastico
Orario
scolastico
LAURO 2
40 ore
settim.
con
mensa
8,30 -
16,30
(lunedì –
venerdì)
/
TAURANO 2 40 ore
settim.
con
mensa
8,30 -
16,30
(lunedì –
venerdì)
/
QUINDICI 2 40 ore
settim.
con
mensa
8,30 -
16,30
(lunedì –
venerdì)
/
MOSCHIANO 2 40 ore
settim.
con
mensa
8,30 -
16,30
(lunedì –
venerdì)
/
Monte ore annuale = 36 settimane x 40 ore settimanali = 1440 ore
SCUOLA PRIMARIA
Plessi N. classi Tempo -scuola Orario scolastico
LAURO 9 30 ore settim. 8,30-13,30
(lunedì –
sabato)
TAURANO 5 30 ore settim. 8,30-13,30
(lunedì –
sabato)
QUINDICI 5 30 ore settim. 8,30-13,30
(lunedì –
sabato)
MOSCHIANO 5 30 ore settim. 8,30-13,30
(lunedì –
sabato)
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SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO
Plessi N. classi Tempo -
scuola
Orario
scolastico
LAURO
3
30 ore settim.
8,30-13,30
(lunedì –
sabato)
TAURANO
3
36 ore settim.
8,30 -13,30
8,30 -16,30
(lunedì –
venerdì)
Con mensa
QUINDICI
3
38 ore settim.
8,30 -13,30
(tutti i giorni)
14,30 -17,30
MOSCHIANO
3
38 ore settim.
8,30 -13,30
(tutti i giorni)
TEMPO PROLUNGATO
L'O.M. ed il D.M. del 22/07/1983 hanno disposto, dettando criteri,
orario cattedra, condizioni, l’istituzione di classi a T.P. e la costituzione
di cattedre orario comprensive di ore di insegnamento di materie
curriculari, studio sussidiari ed attività complementari.
Il T.P. rappresenta un contributo importante al miglioramento della
vita scolastica in termini educativi, culturali, sociali, perché:
1. determina una precisa e meditata scelta delle famiglie;
2. apporta completezza ed arricchimento nella giornata
scolastica, con la razionale distribuzione delle materie curriculari e
delle attività di compresenza;
3. stimola la responsabilizzazione degli insegnanti chiamati a
definire il quadro globale del T.P.:
- finalità
- attività da svolgere con relativa programmazione e verifica
monte ore ( 40 ore)
- distribuzione orario vari docenti.
Il T.P. non è allungamento puro e semplice del tempo scuola, ma è
un modo nuovo di intendere la funzione e l'opera della Scuola; è:
- un modo nuovo di fare scuola
- un rapporto intenso, libero, cordiale, sincero, alunno-docente
- un’organizzazione didattica flessibile e duttile che risponda alle
esigenze di tutti alunni potenziamento, miglioramento dell'azione
formativa e culturale
- arricchimento della giornata scolastica
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ORGANIZZAZIONE E SCOPI DEL T.P. IN FUNZIONE IN QUESTA
SCUOLA
1. Prolungamento dell'orario normale di 8 ore settimanali
2. Razionale distribuzione ed articolazione dell'orario di Docenti
ed alunni;
3. Attività di potenziamento;
4. Possibilità di provare più materie di studio per una più
consapevole scelta della scuola dopo la III media
5. Coinvolgimento delle famiglie.
CORSI DI STRUMENTO MUSICALE
La scuola Secondaria di I Grado di Lauro, Taurano, Quindici e
Moschiano offre come arricchimento del curricolo alle famiglie
che ne fanno richiesta, la possibilità di frequentare i corsi di
strumento musicale.
STRUMENTI: Chitarra, Flauto, Pianoforte e Tromba.
Organizzazione: un’ora di lezione settimanale pomeridiana
individuale o per piccoli gruppi. Iscrizione e Ammissione: richiesta
di uno strumento in ordine di gradimento, sostenere esame
attitudinale che si terrà entro il mese Marzo per verificare le
capacità attitudinale. Al test seguirà un colloquio individuale con
prove di intonazione e riproduzione di ritmi. La commissione
d’esame stilerà una graduatoria per l’assegnazione dello
strumento richiesto.
E’ obbligatoria la frequenza e non sono ammesse rinunce in corso
d’anno.
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CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE
CHE COSA È UN CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE?
Il C.T.P. per l'istruzione e la formazione in età adulta nasce a seguito
dell'ordinanza ministeriale 455/1997 che caratterizzò questa nuova
struttura come:
luogo di lettura dei bisogni formativi, luogo di progettazione e
concentrazione delle iniziative di istruzione e formazione tra soggetti
pubblici e privati
luogo di coordinamento delle offerte formative sul territorio attraverso
l'integrazione della scuola di stato, la formazione professionale e i servizi
territoriali
per offrire attività culturali, di formazione, di orientamento, a quei
cittadini che intendono rientrare in un percorso di studio o in un percorso
formativo per la loro crescita personale e professionale. In particolare per
gli adulti extra-comunitari, i CTP si configurano come luoghi di riferimento
primario per la propria formazione e per l’acquisizione di strumenti utili ad
orientarsi nella società d’accoglienza. Oltre al ruolo di agenzie di
formazione ed istruzione, i centri EDA svolgono anche quello, non meno
importante, di promotori di socializzazione, favorendo il dialogo tra
persone provenienti da culture
COME FUNZIONA?
Alle attività del Centro si possono iscrivere tutti i cittadini italiani e stranieri,
qualunque sia il titolo di studio in loro possesso. Il Centro organizza una
prima fase di ACCOGLIENZA per incominciare a conoscere gli iscritti, per
capire e aiutarli a capire quali sono i loro interessi, i loro bisogni di
apprendimento, le loro capacità e competenze. La fase di accoglienza
ha dunque lo scopo di impegnare gli iscritti in un lavoro di riflessione sulle
motivazioni, sui bisogni di apprendimento individuali a partire dalle
competenze possedute. Gli insegnanti si adoperano per stimolare un
processo di consapevolezza e partecipazione responsabile al proprio
processo formativo.L’accoglienza non si limita al momento iniziale di
contatto con l’utenza, ma comporta l’attuazione di metodologie che
mirano a realizzarla come obiettivo formativo per tutto il percorso
didattico e prevede anche momenti interculturali e di socializzazione fra
studenti e insegnanti (feste, spettacoli…). Il periodo di accoglienza si
conclude con un colloquio individualein cui ogni corsista definisce il
proprio PATTO FORMATIVO.
CHE COSA È IL PATTO FORMATIVO?
Il patto formativo è un accordo tra il Centro e il singolo utente nel quale
viene definito insieme, tra chi apprende e chi insegna, un PERCORSO DI
STUDIO, le sue tappe, quali obiettivi raggiungere, le risorse e le modalità
che verranno impiegate per raggiungerli e i criteri per valutare i risultati. Il
patto potrà eventualmente essere ridiscusso durante il percorso e
adeguato a nuove esigenze.
E ALLA FINE DI UN PERCORSO?
Gli utenti riceveranno ATTESTATI di frequenzaper le attività seguite e
CERTIFICAZIONE delle capacità raggiunte. Chi seguirà un percorso con
l’obiettivo di conseguire il titolo di studio di licenza media, sosterrà
l’esame previsto per il conseguimento del titolo.
MODALITA’ D’ISCRIZIONE
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Le iscrizioni ai corsi di scuola media avvengono, come previsto dalla
legge, entro il 31 maggio dell’anno scolastico in corso; le iscrizioni si
possono comunque accettare anche dopo la scadenza e in corso
d’anno fino a un mese dopo l’avvio dei corsi , purché ciò non
comprometta l’organico di diritto e quello funzionale di fatto. Le iscrizioni
avvengono presso la segreteria dell’I.C. “B. Croce”. Tutti i cittadini
possono iscriversi: sia italiani che stranieri purché abbiano compiuto il 16°
anno d’età.
IL PROGETTO EDUCATIVO
Presso il CTP di Lauro, che quest’anno ha sede a Taurano, presso la
scuola media, vengono svolte attività di:
accoglienza, ascolto e orientamento e ri-orientamento di adulti e
giovani adulti;
licenza media in un anno (quest’anno sono state attivate due classi di
licenza media);
percorsi di istruzione presso la Casa Circondariale di Lauro (attività
sospesa dal mese di gennaio perché il carcere è stato
momentaneamente chiuso per lavoro e i detenuti trasferiti presso altra struttura).
MODULARITA’ DEI PERCORSI FORMATIVI:
I CTP si riconoscono nella volontà di realizzare una formula organizzativa
più efficace per la loro specifica progettualità didattica. Questa si basa
su moduli e segmenti disciplinari, professionali, culturali compiuti in sé e di
durata flessibile. Una simile organizzazione consente la composizione di
sequenze di segmenti funzionali ai bisogni del singolo, la sua
collocazione in gruppi di livello omogeneo e la possibilità di ripetere uno
o più segmenti nel caso in cui non vengano raggiunti gli obiettivi
concordati.
METODOLOGIA
Le procedure didattiche messe in atto nel CTP si rifanno al cosiddetto
approccio umanistico-affettivo che deriva principalmente dalla
psicologia umanistica di C. Rogers (1969). Il primo degli obiettivi specifici
dei corsi per adulti stranieri è quello di far acquisire allo studente una
competenza comunicativa in L2: “obiettivo-cardine” tanto per
l’approccio umanistico-affettivo quanto per quello funzionale-
comunicativo. I principi fondanti sono:
l’attenzione ai bisogni comunicativi dell’allievo (con particolare riguardo,
nell’approccio umanistico-affettivo, alle componenti psico-affettive e
motivazionali che influenzano il processo di apprendimento);
il coinvolgimento del discente, al quale — come abbiamo detto — non
è richiesta una competenza generica, ma la capacità di usare la lingua
come veicolo di interazione sociale;
l’importanza assegnata “all’interazione tra gli allievi che non costituisce
uno dei momenti del processo didattico ma tende a costituire tutto il
processo” (Porcelli, Dolci, 1999);
l’interesse per la componente sociale della comunicazione (aspetti socio-culturali, aspetti para- ed extra-linguistici).
Si utilizzerà in particolare l’approccio didattico della didattica integrata,
con metodologie di Problemsolving e Cooperative learning, in quanto:
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l'interdisciplinarità favorisce negli allievi lo sviluppo di una immagine
unitaria del curricolo, dove le singole discipline non sono "monadi" ed è
meno probabile che qualche disciplina sia considerata marginale;
la proposta di moduli interdisciplinari favorisce una più profonda
comprensione delle relazioni tra contenuti teorici e pratici del curricolo;
lo sviluppo delle compresenze favorisce negli adulti la visione di una
"comunità educante" e non solo del singolo docente, oltre a favorire un
lavoro più rispondente ai bisogni di ciascuno (sottogruppi,
personalizzazione, recupero, etc.).
STRUMENTI
Dispense e testi forniti ai corsisti dalla Scuola
Vocabolari
Riviste e quotidiani
Mezzi audiovisivi
Computer
Cartelloni e materiale di cancelleria
Materiale vario quale: fazzoletti per decupage, colla, forbici, das,
vernici…
Lezioni frontali
Conversazioni guidate
Lavori di gruppo
Esercitazioni orali e scritte,compilazione di schede strutturate, test a risposta multipla, tipo vero/falso, a risposta aperta ecc.
VALUTAZIONE
Lungo il percorso formativo saranno presentati momenti di verifica di tipo
oggettivo e informale con continue revisioni e reimpostazioni dei metodi
e dei processi didattici per favorire l’efficacia del momento formativo. La
valutazione terrà conto:
a) delle attività dei diversi contesti socio-culturale-ambientale e delle
esperienze scolastiche pregresse dei corsisti che possono condizionare
l’apprendimento.
b) dei progressi conseguiti a livello delle conoscenze e delle abilità
acquisite. c) dei miglioramenti delle capacità comunicative e relazionali.
COLLOQUIO D’ESAME
Il colloquio d’esame, anche in base alla normativa vigente, è finalizzato
a una discussione sugli argomenti che vengono affrontati durante il
corso dell’anno. Trattandosi di una situazione di educazione degli adulti,
non si richiede l’accertamento delle varie nozioni studiate, ma un
colloquio da cui emerga la capacità di orientarsi nel percorso formativo
sviluppato dai diversi docenti, pertanto sarà cura del consiglio di classe
organizzare e condurre i colloqui in modo da far emergere quello che i
singoli corsisti hanno appreso, piuttosto che le lacune che in molti casi
ancora permangono.
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OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO DEL CTP
Le finalità educative del Centro sono:
potenziare la capacità di partecipazione alla civiltà e nello stesso tempo
al suo sviluppo ulteriore;
orientare i corsisti a prendere coscienza delle proprie capacità e
attitudini, alla luce del concetto di Educazione Permanente;
migliorare il livello di preparazione culturale di ciascun corsista;
favorire la capacità di relazionarsi all’interno di una società sempre più
multiculturale e multietnica;
rendere possibile agli adulti l’acquisizione di un titolo di studio relativo alla
scuola dell’obbligo e a quella secondaria.Il CTP funziona 5 giorni a
settimana, dal Lunedì al Venerdì, IN ORARIO ANTIMERIDIANO (dalle ore
15.00 alle ore 19.00)
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IL CONTESTO SOCIO – AMBIENTALE Il bacino di utenza della nostra scuola si colloca nell’ambito territoriale dei
Comuni di Lauro, Taurano, Quindici e Moschiano.
I quattro Comuni sono situati in una vallata circondata da colline e monti,
con scarsi collegamenti con le città vicine.
Avellino e Napoli, infatti, sono raggiungibili solo con mezzi propri e con
pullman di linea; lo stesso si dica per Nola che è il centro commerciale e
culturale più vicino.
Questo comporta la mancanza di scambi e arricchimento culturale.
Il territorio, ha quasi esclusiva vocazione agricola e terziaria e con poche
strutture formative ed aggreganti.
L’unica agenzia educativa, in tal senso, risulta la scuola.
Da qui la necessità di un’apertura della scuola verso le altre realtà per
l’incontro e il dialogo, lo scambio culturale e l’arricchimento umano,
emozionale e sociale degli alunni.Le famiglie investono buona parte delle
loro aspettative formative sull’istituzione scuola.
L’utenza è eterogenea sia per comportamento che per modalità di
apprendimento. Essa è caratterizzata da una serie di atteggiamenti tipici
della fanciullezza – adolescenza, in qualche caso esasperati dalla
“cultura di strada”.Tale premessa impone alla scuola un attento
approccio educativo e didattico che materializza in programmazioni che
tengono conto di metodologie individualizzate ed obiettivi di tipo
funzionali. In generale le classi vivono problematiche di inclusione e
integrazione, pertanto risulta prioritario ed indispensabile un programma
di accoglienza per far si che gli alunni riescono a convivere serenamente
senza riportare nella classe i modelli che impersonano nel tempo libero.
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ANALISI delle RISORSE INTERNE ed ESTERNE dell’ISTITUTO
L’evoluzione della civiltà contemporanea, il dinamico evolversi del contesto
sociale ed economico in cui la scuola opera, ha ormai relegato la scuola di
tipo tradizionale in un ruolo marginale ed asfittico.
La scuola dell’Autonomia nasce dalla consapevolezza di questi limiti e cerca
di costruire il loro superamento, rompendo l’isolamento in cui si è confinata.
Se fin’ora, soprattutto nelle nostre realtà sociali, tutti demandavano alla
scuola la crescita civile, culturale e sociale dei loro ragazzi, oggi essa si fonda
sull’uso privilegiato dell’interazione con la contemporaneità, sia nel piano
disciplinare che dei rapporti con il territorio.
La scuola che progetta coerentemente la propria offerta formativa, si
ridisegna e si rende permeabile al territorio per attivarlo, in un osmosi
continua, tale da creare un sistema di relazioni sempre più avanzate e
complesse col passare degli anni.
E’ questo un compito gravoso, è una rivoluzione che deve coinvolgere tutti gli
attori di un territorio, come risorse da far interagire. Solo così la scuola potrà
rimettersi al centro dell’interesse generale, che potrà offrire alle future
generazioni una preparazione spendibile e che può arricchire di valori e di
senso lo stesso sviluppo economico e sociale del territorio.
RISORSE INTERNE
Presso la nostra Istituzione sono disponibili:
1. Il laboratorio di informatica;
2. Laboratorio scientifico
3. Una ricca biblioteca;
4. Palestra;
5. Aule speciali, efficacemente attrezzate;
6. Spazio esterno non attrezzato;
7. Sussidi audiovisivi (TV/videoregistratore/radio registratori);
8. Refettorio;
9. Servizio scuolabus.
10. LIM
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RISORSE ESTERNE
La programmazione dell’attività scolastica nel suo insieme si
arricchisce selezionando nella realtà esterna una serie di soggetti
attraverso cui potenziare ed organizzare sia la normale attività
didattica curriculare, sia progetti speciali dell’autonomia, sia di
laboratori extracurricolari. Il territorio su cui agisce il nostro Istituto
può contare sull’apporto professionale e /o economico dei
seguenti soggetti sociali ed istituzionali con i quali è già avviato un
rapporto ottimale:
Comune di Lauro
Comune di Taurano
Comune di Quindici
Comune di Moschiano
Amm.ne Provinciale
Regione
Parrocchie
A.S.L. n.2 (Distretto 16)
Polizia di Stato
Arma dei Carabinieri
Informagiovani
Pro Loco
Pro Lauro
Comunità montana “ Vallo Lauro – Baianese”
Comunità ed enti di beneficenza del Vallo.
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CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
Le condizioni socio-economiche sono determinate dalle attività lavorative
relative ai settori di seguito elencati, caratterizzanti la qualità della vita,
individuale e collettiva, le relazioni sociali e le potenzialità di sviluppo.
A. Settore agricolo, riferito prevalentemente alla coltivazione di nocciole,
noci e castagne. Detto settore, allo stato, è attanagliato da una pesante crisi
con conseguenze negative sulla qualità e quantità dei prodotti, per la loro
scarsità, per la riduzione dei prezzi a causa della concorrenza di prodotti
esteri, per la carenza di manodopera generica e specializzata. Il tutto risente
sempre di una negatività di fondo risalente alle esigue dimensioni dei nostri
fondi agricoli ed all'assenza di iniziative a livello di trasformazione delle
colture e di associazioni cooperative stabili. Le condizioni di impoverimento
della parte di popolazione che trova il suo naturale sostentamento nel
lavoro dei campi si evidenziano, più concretamente, nella riduzione del
numero dei braccianti agricoli e dei coltivatori diretti.
B. Settore agro-alimentare, con attività per la trasformazione, conservazione
e commercializzazione della frutta secca (Fontenovella, Ima, Quindici)
dipendenti dall' iniziativa privata ed abbastanza esigue per dimensioni
aziendali e per numero di occupati.Analogo discorso vale per l'industria della
produzione di salumi ed insaccati con un'azienda di notevoli dimensioni
(Taurano) ma con ridotta utilizzazione della manodopera locale ( per la
presenza di operai provenienti dall'esterno del nostro territorio).
C. Settore industria, in riferimento, principalmente, alla produzione di cassonati
e pedane di legno per il trasporto di blocchi di merce varia, alla vendita di
legna da ardere e nuovi combustibili a base di segatura (pellet),nonché alla
diffusione di elementi vari utili per palizzate, balaustre e delimitazione di
fondi rustici e aree pubbliche. Anche in questo settore, però, l'incidenza
occupazionale è scarsa e non costante (Migliano, Quindici).
D. Settore commercio, riferito essenzialmente alla diffusione dei prodotti
alimentari, e per la casa e la famiglia in genere, con la presenza sul territorio
di bar, pizzerie e rosticcerie, salumerie e macellerie,di tre supermercati
(Lauro, Pernosano).
E. Settore dei servizi, intesi nella loro accezione più generale (trasporto
pubblico e privato, assicurazioni, utilizzazione e valorizzazione del tempo
libero, attività assistenziali), limitato per carenza di iniziative e per la reale
impraticabilità, sia culturale e sia effettiva, di interventi considerati,
comunemente, poco redditizi per il sostentamento individuale e collettivo.
Il nostro territorio dispone di un certo numero di officine per la riparazioni
meccaniche ed automobilistiche, spesso a concondizione familiare ed in
numero superiore al reale fabbisogno. Le attività artigianali, purtroppo ,
fatta salve qualche rara eccezione, sono molto ridotte con tendenza,
purtroppo, alla definitiva scomparsa in assenza di particolari ed incisive
iniziative ad opera del pubblico e del privato.
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F. Settore edilizio, spaventosamente depresso negli ultimi anni è che, però,
pur sempre in presenza di difficoltà vecchie e nuove, pare stiano dando
qualche timido segnale di ripresa che potrebbe portare , in futuro, a buoni e
proficui livelli occupazionali.
G. Settore impiegatizio e delle libere professioni: in realtà abbastanza diffuso ed
esteso, l'unico forse, in questo periodo di generale stagnazione
dell'economia, capace di produzione di reddito, attento agli interessi ed alle
esigenze della popolazione, possibile esempio da seguire e da imitare da
parte delle giovani generazioni, ferma restando, però, la consapevolezza
dei necessari sacrifici in termini di scelta individuale e delle oggettive
difficoltà in ordine alle limitazioni occupazionali.
L'attuale fase di recessione economica, che penalizza notevolmente le
famiglie, sia per l'esiguita' dei redditi, sia per la carenza di lavoro, ha
prodotto, tra l'altro, una massiccia presenza di lavoratori stranieri, in
prevalenza della Comunità Europea, che concorrono, paradossalmente a
contenere i costi del lavoro agricolo e dell'assistenza agli anziani, anche se,
talvolta, sono all'origine di preoccupazioni per la sicurezza e l'ordine
pubblico. Altro motivo di preoccupazione è il crescente fenomeno
dell'immigrazione giovanile verso le regioni del Centro Nord (con impegno
massiccio, possibilmente, nelle Forze Armate), se non addirittura all'estero.
Ciò concorre a determinare lo spopolamento delle frazioni soprattutto, col
conseguente abbandono dell'agricoltura e dell'artigianato. Una radicale presa
di coscienza delle richiamate difficoltà deve indurre a programmare ed a
sostenere iniziative atte a favorire, in futuro, il recupero delle potenzialità
della gente e dei giovani a tutto vantaggio della riscoperta e valorizzazione
del turismo, dell'artigianato e delle attività per lo sport ed il tempo libero,
condizione per la nostra ripresa e per lo sviluppo del nostro territorio.
Investire, pertanto, in una scuola, istruzione e cultura è l'antidoto più
efficace per tentare di creare, con razionalità e pragmatismo, le condizioni
di base per il superamento di disagi e limitazioni legati essenzialmente alla
perdurante crisi economica, alla corruzione crescente, alla illegalità diffusa,
alla incapacità di autentiche relazioni di vita e di lavoro,ed a sostegno delle
iniziative assumibili sempre da parte delle energie sane e vitali che, per
fortuna, non mancano nella nostra terra, che la scuola deve valorizzare e far
crescere in funzione del miglioramento della nostra società.
22
TIPOLOGIA DELLE IMPRESE PRODUTTIVE
• Carpentieri, muratori, manovali ecc.
• Elettricisti
• Imbianchini
• Elettricisti
• Falegnami
• Idraulici e termotecnici
• Rifornitori
• Tessile
• Abbigliamento
• Lavorazione frutta secca
• Tipografia
• Alimentare
• Commercio all’ingrosso
• Estivo (visitatori ed emigranti che rientrano)
• Emigranti che rientrano periodicamente
• Agriturismo
• Settore alimentare
• Settore merceologico
• 1 Hotel a 5 stelle
• Ristoranti, pizzerie e aziende di agritursismo ben distribuite sul territorio
• Bar diversi
23
Occupazioni paterne
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
25
8
58
4 1
28 34 43
13 11 24
90
4 1 0
30
Occupazioni paterne
ARTIGIANO 25
AUTOTRASPORTATORE 8
BRACCIANTE AGRICOLO 58
COLLABORATORE SCOLASTICO 4
COLLABORATORE DOMESTICO 1
DISOCCUPATO 28
FORZE DELL’ORDINE 34
IMPIEGATO 47
IMPRENDITORE 13
INSEGNANTE 11
LIBERO PROFESSIONISTA 24
OPERAIO 90
OPERATORE ECOLOGICO 4
PARRUCCHIERE 1
PENSIONATO
ALTRO 30
24
Occupazioni materne
0
20
40
60
80
100
120
140
136
2 16
62
1
29 5
30 8 8 5 13
70
Occupazioni materne
BRACCIANTE AGRICOLA 136
COLLABORATRICE SCOLASTICA 2
COLLABORATRICE DOMESTICA 16
DISOCCUPATA 62
FORZE DELL’ORDINE 1
IMPIEGATA 29
IMPRENDITRICE 5
INSEGNANTE 30
LIBERA PROFESSIONISTA 8
OPERAIA 8
PARRUCCHIERA 5
CASALINGA 13
ALTRO 70
25
RISORSE UMANE e PROFESSIONALI
Il corpo docenti è costituito da 82 docenti, pressoché tutti di ruolo e presenti in sede da
molti anni e quindi in grado di assicurare un’adeguata continuità didattica , un’efficace
conoscenza degli utenti e del territorio ed un’offerta formativa coerente nel tempo.
I docenti sono così suddivisi per Aree disciplinari (che a loro volta si strutturano in
Dipartimenti, preposti alla programmazione didattica):
SCUOLA INFANZIA
8
sezioni
N° 16 docenti
N° 1 docente di sostegno
N° 1 docenti di IRC
SCUOLA PRIMARIA
24
classi
N° 30 docenti classi comuni
N° 2 docenti L2
N° 6 docenti di sostegno
N° 3 docenti IRC
SCUOLA
SECONDARIA di 1°
GRADO
12
classi
N° 9 docenti di lettere
N° 5 docenti di matematica
N° 2 docentidi inglese
N° 2 docenti di francese
N° 3 docenti di IRC
N° 4 docenti di sostegno
N° 3 docenti di Ed artistica
N° 2 docenti di Ed. tecnica
N° 2 docenti di Sc. Motoria
N° 4 docentidi strumento musicale
CTP
1
classe N° 1 docenti di lettere
N° 1 docenti di matematica
N° 1 docenti di inglese
N° 1 docenti di Ed. tecnica
26
RISORSE PROFESSIONALI-SCUOLA DELL’INFANZIA
Anni di insegnamento
Docenti con anni di insegnamento da o a 10 2
Docenti con anni di insegnamento da 11 a 20 6
Docenti con anni di insegnamento da 21 a 30 8
Docenti con oltre 30 anni di insegnamento 1
Anni di insegnamento nell’I.C. “B.Croce “
di Lauro
Docenti in servizio nell’I.C. da 10 anni 8
Docenti in servizio nell’I.C. da 9 a 5 anni 2
Docenti in servizio nell’I.C. da 4 a 1 anno 4
Docenti neo trasferiti 3
Docenti con
anni di
insegnamento
da o a 10
12%
Docenti con
anni di
insegnamento
da 11 a 20
35%
Docenti con
anni di
insegnamento
da 20 a 30
47%
Oltre 30 anni
6%
Anni di insegnamento
27
RISORSE PROFESSIONALI/SCUOLA PRIMARIA
Anni di insegnamento
Docenti con anni di insegnamento da o a 10 1
Docenti con anni di insegnamento da 11 a 20 12
Docenti con anni di insegnamento da 20 a 30 13
Docenti con oltre 30 anni di insegnamento 8
Docenti in
servizio
nell’I.C. da
10 anni
47%
Docenti in
servizio
nell’I.C. da 9
a 5 anni
12%
Docenti in
servizio
nell’I.C. da 4
a 1 anno
23%
neo trasferiti
18%
Anni d' insegnamento nell'IC
Docenti con
anni di
insegnamento
da o a 10
3%
Docenti con
anni di
insegnamento
da 11 a 20
35% Docenti con
anni di
insegnamento
da 20 a 30
38%
Docenti con
anni oltre 30 di
insegnamento
24%
Anni di insegnamento
28
Anni di insegnamento nell’I.C. “B.Croce “ di Lauro
Docenti in servizio nell’I.C. da 10 anni 28
Docenti in servizio nell’I.C. da 9 a 5 anni 6
Docenti in servizio nell’I.C. da 4 a 1 anno 2
Docenti neo trasferiti 0
Requisiti culturali
Docenti con diploma 45 76,30 %
Docenti con laurea 14 23,70 %
Docenti in
servizio nell’I.C.
da 10 anni
78%
Docenti in
servizio nell’I.C.
da 9 a 5 anni
17%
Docenti in
servizio
nell’I.C. da 4
a 1 anni
5%
Docenti
neo
trasferiti
0%
Anni di insegnamento nell' IC
Diploma Laurea
45
14
Requisiti culturali
Diploma Laurea
29
Corsi di aggiornamento frequentati negli ultimi 5
anni
Metodologico-didattico 29 Disciplinare 20 Autonomia 5 Orientamento 7 Valutazione 12 Dinamiche psicologiche 20 Altro 48
RISORSE PROFESSIONALI/SCUOLA SECONDARIA di 1°
GRADO
Anni di insegnamento
Docenti con anni di insegnamento da o a 10 5
Docenti con anni di insegnamento da 11 a 20 6
Docenti con anni di insegnamento da 20 a 30 16
Docenti con oltre 30 anni di insegnamento 7
29 20
5 12 7
20
44
Corsi di aggiornamento frequentati negli ultimi 5 anni
Metodologico-didattico Disciplinare
Autonomia Valutazione
Orientamento Dinamiche psicologiche
Altro
30
Anni di insegnamento nell’I.C. “B.Croce “ di Lauro
Docenti in servizio nell’I.C. da 10 anni 15
Docenti in servizio nell’I.C. da 9 a 5 anni 6
Docenti in servizio nell’I.C. da 4 a 1 anno 2
Docenti neo trasferiti 1
Requisiti culturali
Docenti con diploma 8 27,60 %
Docenti con laurea 21 72,40 %
Docenti con
anni di
insegnamento
da o a 10
15%
Docenti con
anni di
insegnamento
da 11 a 20
18%
Docenti con
anni di
insegnamento
da 20 a 30
47%
Docenti con
anni oltre 30 di
insegnamento
20%
Anni di insegnamento
Docenti in
servizio
nell’I.C. da 10
anni
63% Docenti in
servizio nell’I.C.
da 9 a 5 anni
25%
Docenti in
servizio
nell’I.C. da
4 a 1 anni
8%
Docenti
neo
trasferiti
4%
Anni di insegnamento nell' IC
31
Corsi di aggiornamento frequentati negli ultimi 5
anni
Metodologico-didattico 11 Disciplinare 9 Autonomia 8 Orientamento 9 Valutazione 10 Dinamiche psicologiche 9 Altro 24
Diploma Laurea
8
21
Requisiti culturali
Diploma Laurea
11 9 8 10 9 3
24
Corsi di aggiornamento frequentati negli ultimi 5 anni
Metodologico-didattico Disciplinare Autonomia
Valutazione Orientamento Dinamiche psicologiche
Altro
32
Le nostre scuole
Scuola Primaria
Lauro
Scuola Secondaria
di 1°Grado-
Primaria -Taurano
Scuola Primaria
Scuola dell’Infanzia
Scuola Secondaria
di 1°Grado
Quindici
33
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di
1°Grado
Moschiano
Scuola
dell’Infanzia
Taurano
Scuola Secondaria di
1°Grado
Lauro
Scuola
dell’Infanzia
Moschiano
34
LA SCUOLA
SI
ORGANIZZA
Collegio dei docenti Consiglio di
istituto
Consiglio di classe,
interclasse,
intersezione
Dirigenza
scolastica
Pianificano
l’offerta formativa
Dipartimento disciplinari e
gruppi di area
scambio
Commissione
e gruppi di
lavoro
Coordinamento
con il personale
ATA
MAPPA DELL’ORGANIZZAZIONE DELLA NOSTRA SCUOLA
Funzioni
strumentali
35
STAFF DIRIGENZIALE
Dirigente Scolastico
Prof.ssa SINISCALCHI FLORISA
Collaboratore del dirigente scolastico
Collaboratore Vicario: Prof.ssa SINISCALCHI BIANCA
Collaboratore Prof. : BOSSONE GIACINTO
Responsabile di plesso
Scuola Primaria Quindici: REGA ELVIRA
Scuola Primaria Moschiano: MAIETTA MARIANNA
Scuola Primaria Lauro: BOSSONE REGINA
Scuola Primaria Taurano : BOSSONE GIACINTO
Scuola Infanzia Quindici: GRAZIANO ADRIANA
Scuola Infanzia Moschiano: MANFREDI ELEONORA
Scuola Infanzia Lauro: MOLLICA GRAZIANO RAFFAELLA
Scuola Infanzia Taurano: MAZZOCCA BEATRICE
Scuola Secondaria di I Grado Quindici: VECCHIONE MARGHERITA
Scuola Secondaria di I Grado Moschiano: SINISCALCHI ANTONIETTA
Scuola Secondaria di I Grado Lauro: ROMANO VIRGINIA
Scuola Secondaria di I Grado Taurano: CARACCIOLO BENVENUTA
Segretario del collegio
Prof.ssa SINISCALCHI BIANCA
Funzioni strumentali
AREA 1 – INSEGNANTE: MANZI Maria Carmela
GESTIONE E MONITORAGGIO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
AREA 2 – INSEGNANTE:DAMIANO Giovanna
SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI; GESTIONE E COORDINAMENTO ATTIVITA’
VALUTATIVE INTERNE ED ESTERNE
AREA 3 – INSEGNANTE: SINISCALCHI Antonietta
ITERVENTI E SERVIZI PER GLI ALUNNI; COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ RIVOLTE AGLI
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI.
AREA 4 – INSEGNANTE: CORCIONE Giustina
COORDINAMENTO ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO E DI CONTINUITA’:
COORDINAMENTO INIZIATIVE CULTURALI DELL’ISTITUTO
AREA 5- INSEGNANTE: GRAZIANO Francesca
COORDINAMENTO DEL PIANO GENERALE DI SICUREZZA DELLA SCUOLA
AREA 6-INSEGNANTE:GRAZIANO Celeste INTERAZIONE MEDIATICA TRA SCUOLA E TERRITORIO ATTAVERSO IL SITO WEB
DELL’ISTITUTO;SUPPOTRO MEDIATICO AL LAVORO DEI DOCENTI.
36
ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Dopo aver delimitato un quadro complessivo di
competenze e conoscenze irrinunciabili per tutti coloro
che escono dalla formazione scolastica, viene deliberato
lo schema organizzativo che sottoponiamo all’attenzione
degli organi competenti.
Le attività didattiche si svilupperanno su un arco di tempo
non inferiore ai duecentotto (208) giorni di lezione previsti
dalla norma; tuttavia riteniamo di dover tenere in debito
conto alcune festività locali tradizionali durante le quali i
ragazzi, con l’avallo della famiglia , si tengono lontani
dalla scuola.
37
CALENDARIO SCOLASTICO 2015/2016
Inizio lezioni: lunedì,14 SETTEMBRE 2015
Termine lezioni: mercoledì,8 GIUGNO 2016 giovedì, 30 GIUGNO 2016(Scuola dell’Infanzia)
GIORNI DI VACANZA
(Tutte le domeniche)
2 NOVEMBRE 2015 (Festa di commemorazione defunti )
07 DICEMBRE 2015 ( Ponte Festa dell’ Immacolata Concezione)
DAL 23 DICEMBRE 2015-AL 5 GENNAIO 2016 (FESTIVITA’ NATALIZIE)
20 GENNAIO 2016 (Festa del Santo Patrono - solo per Lauro)
8-9 FEBBRAIO 2016 (Carnevale)
DAL 24 MARZO AL 29 MARZO 2016 (FESTIVITA’ PASQUALI)
25 APRILE 2016 (Anniversario della Liberazione)
1 MAGGIO 2016 (Festa del Lavoro)
2 GIUGNO 2016 (Festa Nazionale della Repubblica)
Per tutte le sedi
“Lectio brevis”
Fino alle ore 11.30, per tutte le sedi scolastiche, nei giorni precedenti
l’inizio delle festività natalizie e pasquali e, più precisamente nei giorni
23/12/2015 e 24/03/2016, nonché nell’ultimo giorno di lezione, ossia il
8 e il 30 giugno 2016.
38
Piano dell’ Offerta Formativa
Linee essenziali
Il Piano per l’anno scolastico 2014/2015 è stato
redatto tenendo conto dei criteri stabiliti dal
Consiglio d’Istituto. Al fine della
partecipazione e della trasparenza della vita
scolastica, dello sviluppo della collaborazione
scuola-famiglia e dell’ unitarietà della
progettazione, la scuola attraverso il P.O.F. intende:
1. Garantire il processo formativo con l’utilizzo di metodologie
educative e didattiche innovative e un’organizzazione più
flessibile e inerente ai bisogni di ciascun alunno.
2. Articolare la progettazione in base alle specifiche esigenze
della realtà territoriale.
3. Portare gli alunni a conoscenza degli obiettivi, del percorso e
delle finalità dell’insegnamento e alla consapevolezza dei
risultati raggiunti.
4. Documentare e motivare le procedure e gli interventi
didattici, gli obiettivi, gli strumenti di verifica, le strategie e i
criteri di valutazione, gli esiti del processo educativo per
ampliare ed estendere le diverse esperienze e adeguare gli
interventi ai bisogni di ciascun alunno.
5. Rendere i genitori consapevoli e partecipi dell’Offerta
Formativa.
PROMUOVERE LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ, LA CRESCITA
CULTURALE E IL BENESSERE PSICO-FISICO DI CIASCUNO,
EDUCANDO ALLA COOPERAZIONE E ALLA SOLIDARIETÀ ANCHE
ATTRAVERSO ESPERIENZE INTERCULTURALI .
39
Inclusione alunni con bisogni educativi speciali
Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’
e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti.
Una scuola che, come dice Canevaro,
non si deve muovere sempre
nella condizione di emergenza,
in risposta cioè al bisogno di un alunno
con delle specificità che si differenziano
da quelle della maggioranza
degli alunni ‘normali’ della scuola.
Una scuola inclusiva e una scuola che si deve muovere
sul binario del miglioramento organizzativo
perché nessuno alunno sia sentito come non appartenente,
non pensato e quindi non accolto.
P. Sandri
La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni
con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine
di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli
studenti in situazione di difficoltà.
L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli
impedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere
valorizzato, incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie
potenzialità. Ciò non significa negare il fatto che ognuno di noi è diverso o
negare la presenza di disabilità che devono essere trattate in maniera
adeguata, ma vuol dire spostare l’analisi e l’intervento dalla persona al
contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione.
Il termine inclusione è spesso riduttivamente associato ad alunni che
presentano problemi fisici o mentali, o che abbiano bisogni educativi speciali:
in realtà si riferisce all`educazione di tutti i bambini anche con apprendimento
normale (dall`Index Inclusione). Affinché ogni bambino o ragazzo possa
essere incluso, è indispensabile occuparsi dell`interezza della persona e
questo non è possibile se l`attenzione e la progettazione specifica vengono
limitate a singoli aspetti. Potremmo anche dire che è un processo che si
riferisce alla globalità delle sfere educativa, sociale e politica, guarda a tutti
gli alunni indistintamente e a tutte le loro potenzialità. L`area dello svantaggio
scolastico è molto più ampia di quella riferibile alla sola presenza di deficit. In
ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale
attenzioneper una varietà di ragioni. Il concetto di Bisogno Educativo Speciale
è una macrocategoria che comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltà
educative-apprenditive degli alunni, sia le situazioni considerate
tradizionalmente come disabilità mentale, fisica, sensoriale, sia quelle di deficit
in specifici apprendimenti clinicamente significative quali: la dislessia, il
disturbo da deficit attentivo e altre situazioni di problematicità` psicologica,
40
comportamentale, relazionale, apprenditiva, di contesto socio culturale. Tutte
queste situazioni sono diversissime l`una dall`altra, ma malgrado la loro
diversità un dato le avvicina, e le rende sostanzialmente uguali nel loro diritto
a ricevere un’attenzione educativo-didattica individualizzata ed efficace:
ognuna di queste persone ha un funzionamento problematico, che rende loro
più difficile trovare una risposta adeguata ai propri bisogni.
Pertanto sulla base dell’analisi del tessuto sociale il nostro Istituto si propone un
progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni
educativi speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione. Da qui
matura l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici che, inseriti in
un progetto scolastico, possano anche diventare occasione di formazione per
i docenti.
La nostra realtà scolastica accoglie alunni provenienti da un ambiente socio-
culturale medio, con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psico-
sociale dei figli; dall’altra si trova ad operare anche con alunni in situazione di
disagio familiare e/o sociale.
Questi provengono da un ambiente socio-culturale ed economico modesto,
e deprivato. Da un’attenta osservazione emerge una situazione in cui alcuni
alunni, pur essendo privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES
in quanto denotano cali motivazionali nel percorso di apprendimento,
difficoltà di integrazione, ristretto codice linguistico, scarso interesse della
famiglia alla vita scolastica dei figli e, in rari casi, atteggiamenti di aggressività
fisica e verbale.
I BES (alunni con Bisogni Educativi Speciali) nel nostro Istituto riguardano,
dunque:
• Alunni con disabilità
• Alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento)
• Alunni con deficit del linguaggio
• Alunni con disturbo oppositivo provocatorio
• Alunni con disturbo della condotta in adolescenza
• Alunni con disagio socio-culturale
• Alunni stranieri non alfabetizzati.
Come previsto dalla CM n. 8 del 6/03/2013 del MIUR ogni scuola è chiamata
ad elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti
gli alunni con BES.
Il PAI del nostro Istituto indica le scelte metodologiche finalizzate all’attuazione
di percorsi capaci di favorire pari opportunità per tutti gli alunni e si propone di
individuare strategie didattiche ed organizzative che favorendo il percorso di
apprendimento dei soggetti con BES, risulti capace di offrire loro un contesto
più efficace.
41
Finalità
Il nostro Istituto Comprensivo si pone come finalità prioritaria quella di
un’integrazione globale attraverso la sperimentazione di percorsi formativi in
grado di assicurare continuità nel passaggio tra i vari ordini di Scuola e
in quello indispensabile tra il mondo della Scuola e quello sociale inteso nel
senso più ampio.
E inoltre:
• finalizzare tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un “progetto
di vita” che tenga conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere
all’interno della società;
• elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza,
integrazione, orientamento.
Obiettivi generali
• Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di
competenze.
• Rendere l’alunno in difficoltà il più autonomo possibile.
• Passare da un modello di crescita “protettivo” ad uno di “crescita
autonoma” facendo sì che l’alunno possa sperimentare, il più spesso possibile,
attività svolte autonomamente.
Obiettivi specifici
• Attivazione del G.L.I. (Gruppo di Lavoro l’Inclusione) per redigere e
monitorare il Piano di Integrazione inserito nel POF e per coordinare la
programmazione dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio assistenziali.
• Attivazione del G.L.I. O. per ciascun alunno disabile, al fine di favorire
contatti e passaggi di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio.
Formulazione del PEI , del PDP e della Programmazione didattico-educativa
finalizzata all’integrazione.
Organizzazione di spazi capaci di garantire comunicazione,
socializzazione, collaborazione e quindi motivazione, attraverso
l’organizzazione di attività ludico-laboratoriali che consentano il recupero di
opportunità di apprendimento anche attraverso l’uso di linguaggi non verbali.
Promuovere iniziative di aggiornamento riguardo ai temi dell`inclusione
quali:
- ICF nella scuola
- Percorso ABA
Formazione e sensibilizzazione delle famiglie.
42
Risorse/strumenti/metodologie didattiche
Apprendimento cooperativo: sviluppa forme di cooperazione e di rispetto
reciproco fra gli allievi e veicola le conoscenze/abilità/competenze
Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie)
Didattica laboratoriale (non serve il laboratorio come luogo fisico!)
Favorisce la centralità del bambino/ragazzo Realizza la sintesi fra sapere e
fare, sperimentando in situazione
Procedere in modo strutturato e sequenziale: proporre attività con
modello fisso e dal semplice al complesso, si faciliteranno nell’alunno
l’esecuzione delle consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei
contenuti.
Sostenere la motivazione ad apprendere.
Semplificare gli esercizi (evitare esercizi concatenati).
Consentire tempi più lunghi o ridurre il numero degli esercizi nello stesso
tempo (strategia da scegliere secondo la personalità del bambino/ragazzo).
Per alunni che manifestano difficoltà di concentrazione: fornire
schemi/mappe/diagrammi prima della spiegazione (aiuteremo la mente a
selezionare, categorizzare, ricordare, applicare quanto recepito durante la
spiegazione); evidenziare concetti fondamentali/parole chiave sul libro;
spiegare utilizzando immagini; utilizzare materiali strutturati e non (figure
geometriche, listelli, regoli…); fornire la procedura scandita per punti
nell’assegnare il lavoro.
Didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi
(visivo, uditivo, tattile, cinestesico).
Tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software
specifici).
LIM Utilizzi multiformi:
Permette di accedere a quantità infinita di informazioni
Visualizzazione di filmati o immagini
Interazione visiva di testi o esercizi (costruzione di testi collettivi)
Costruzione di unità di lavoro informatizzate con possibilità di personalizzarle
per il gruppo classe e utilizzandole in modo flessibile (eventuale consegna agli
alunni copia della lezione o delle attività proposte in formato cartaceo o
digitale)
Favorisce e promuove l’interazione lasciando spazio alla creatività degli
studenti affinché realizzino ricerche o unità di lavoro multimediali in modo
autonomo, singolarmente o in piccolo gruppo favorisce apprendimento
costruttivo ed esplorativo.
Per gli alunni con difficoltà risulta essere uno strumento compensativo
(videoscrittura, realizzazione di schemi e mappe, tabelle…).
Valutazione e verifiche
La valutazione riferita all’attività scolastica degli alunni con bisogni educativi
speciali deve accompagnare tutto il processo formativo e fornire informazioni
relative a conoscenze e abilità, alla disponibilità ad apprendere, alla
maturazione del senso di sé di ogni alunno e allo sviluppo delle potenzialità. La
valutazione è sempre necessaria e procede secondo parametri adeguati alle
rispettive situazioni, seguirà il “criterio individuale” e non il “criterio normativo”
che si riferisce alla realtà accertata dei compagni di classe. Sarà una
valutazione dinamica, e non un giudizio definitivo sul grado di possesso di una
certa qualità.
43
Dovrà essere relativa agli interventi educativi e didattici effettivamente svolti
in base al P.E.I. Buona riuscita scolastica si considera non soltanto una
funzione intellettiva, ma anche un prodotto del clima affettivo e relazionale
che circonda l’alunno. I dati delle osservazioni sistematiche, raccolte nel
registro personale, contribuiscono ad attivare la valutazione formativa del
processo di apprendimento e a supportare la valutazione sommativa. Le
verifiche sono generalmente individualizzate, costruite sulla
base degli argomenti e delle abilità presenti nelle varie unità didattiche;
cercano di mettere in luce le acquisizioni effettuate, anche attraverso
materiali diversi e più o meno strutturati a seconda del livello di
apprendimento raggiunto e dalle caratteristiche delladisabilità. La valutazione
finale è in ogni caso riferita ai progressi dell’alunno in relazione al progetto
individualizzato assunto nel P.E.I.
44
OFFERTA FORMATIVA
Curricolo d’Istituto
I.C.”B.CROCE”
LAURO (AV)
A.S.2013/2014
45
PROGETTAZIONE EDUCATIVO-
DIDATTICA I docenti, per rispondere ai bisogni formativi dei tre ordini di scuola, predispongono una
progettazione educativo-didattica articolata in:
Contenuti Disciplinari e
Curricolari
secondo le Indicazioni Nazionali per il
Curricolo della Scuola dell’Infanzia e
del primo ciclo d’Istruzione
Attività
Iniziative finalizzate
all’ampliamento dell’offerta
formativa, anche in raccordo con
Enti locali, istituzioni
ed associazioni del territorio
Progetti
lavoro organizzato da uno o più
docenti, con finalità ed obiettivi,
che si articola in un arco
temporale definito e presenta
una documentazione finale di
vario tipo
Laboratori
spazio strutturato per la
realizzazione di esperienze
dirette, realizzate in gruppi
flessibili e collegate
all’ampliamento dell’offerta
formativa
Progettazione educativo-didattica
46
IL CURRICOLO VERTICALE
Il curricolo verticale, strumento metodologico e disciplinare che affianca il progetto educativo, delinea,
dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di primo grado, un iter formativo unitario, graduate e
coerente, continuo e progressivo, verticale e orizzontale, delle tappe e delle scansioni d'apprendimento
dell'alunno, con riferimento alle competenze da acquisire sia trasversali, rielaborate cioè da quelle chiave di
cittadinanza, sia disciplinari. Predisposto sulla bas e delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012,
costituisce il punto di riferimento di ogni docente per la progettazione didattica e la valutazione degli
alunni; si snoda in verticale dalla Scuola dell'infanzia alla Scuola secondaria di primo grado, a rticolando in un
percorso a spirale di crescente complessità nei tre ordini di scuola:
lecompetenze chiave di cittadinanza, delineate da quelle chiave europee, che s'intende iniziare a costruire e che
sono promosse nell'ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i
contributi che ciascuna disciplina può offrire
i traguardi per Io sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza e alle discipline da raggiungere in
uscita per i tre ordini di scuola
gliobiettivi d'apprendimento e i contenuti specifici per ogni annualità.
CONTINUITÀ E UNITARIETÀ DEL CURRICOLO:DAI CAMPI DI ESPERIENZA ALLE DISCIPLINE
Nei tre ordini di scuola che compongono l'istituto comprensivo è possibile individuare una continuità
nell'organizzazione dei saperi, che si strutturano progressivamente, dai campi di esperienza nella scuola
dell'infanzia, all'emergere delle discipline nel secondo biennio della scuola primaria, alle discipline intese in forma
più strutturata come "modelli" per lo studio della realtà nella scuola secondaria di I grado.
Corrispondenza fra i campi di esperienza della scuola dell'Infanzia e
lediscipline della scuola del primo ciclo
SCUOLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I
GRADODELL'INFANZIA
Campi di esperienza Discipline AREE DISCIPLINARI
I discorsi e le parole
Immagini, suoni, parole
Il corpo e il movimento
La conoscenza del mondo
(Numero e spazio; oggetti,
fenomeni, viventi)
IL sé e l ’a l t ro
I ta l iano
Lingue inglese e seconda
lingua comunitaria
Arte
Musi ca
Educazione fisica
Matemati ca
Sci enze
Tecnol ogia
St or ia e Geografia
Cit tadinanza e
cost i tuzi one
Religi one
LINGUISTICO -
ARTISTICO - ESPRESSIVA
MATEMATICO
SCIENTIFICO
TECNOLOGICA
STORICO-GEOGRAFICO
CONTINUITÀ E UNITARIETÀ DEL CURRICOLO: LE COMPETENZE CHIAVE
Per realizzare la continuità tra primo e secondo ciclo, le competenze chiave di cittadinanza e i traguardi per lo
sviJupp0 di competenze per il curricolo dei primo ciclo previsti dalle Indicazioni, non devono essere visti
separati, ma in continuità nell'arco degli otto annidi scuola di scuola del primo ciclo e dei dieci anni di obbligo
d'istruzione.
LE ABILITÀ DI VITA
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I
GRADO SCUOLA
DELL'INFANZIA
(Life skills)
(dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità)
Discipline
line AREE
DISCIPLINARI
Campi di
esperienza
COMPETENZE COMPETENZE
CHIAVE CHIAVE DI di riferimento EUROPEE CITTADINANZA Concorrenti
Comunicazione efficace
Capacità di relazione
interpersonale
Gestione delle emozioni
Creatività/Empatia/
Senso critico/Autocoscienza
• Comunicazione
nella madrelingua
• Comunicare
• Italiano
Tutte
LINGUISTICO -
ARTISTICO -
ESPRESSIVA
I discorsi e le
parole • Comunicazione
nelle lingue
straniere
• Lingue
comunitarie
Comunicazione
efficace/Creatività/Empatia
Autocoscienza/Senso
critico
• Consapevolezza
ed espressione
culturale -
patrimonio artistico
(e musicale)
• Arte e
Immagine
• Musica
Tutte Immagini,
suoni, colori
• Consapevolezza
ed espressione
culturale -
espressione corporea
• Scienze
motorie e
sportive
Tutte Il corpo e il
movimento
Problemsolving
• Competenze in • Acquisire e
interpretare
l'informazione
• Individuare
collegamenti e
relazioni
• Risolvere
problemi
• Matematica Tutte
MATEMATICO-
SCIENTIFICO -
TECNOLOGICA
La conoscenza
del mondo
(Numero e
spazio; oggetti,
fenomeni,
viventi)
matematica
• Competenze di • Scienze,
Tutte
base in Scienze e Tecnologia e
Tecnologia Geografia
Problem
solving/Comunicazione
efficace
• Competenza
Digitale • Comunicare 'Tecnologia Tutte
STORICO -
GEOGRAFICA Il sé e l'altro Comunicazione
efficace/Creatività/Empatia
Autocoscienza/Senso
critico
Consapevolezza ed espressione
culturale - identità
storica
• Comunicare
• Storia Geografia,
Educazione
religiosa, tutte
Senso critico/Creatività
Problem
solving/Decisionmaking
(=processo decisionale)
Gestione delle
emozioni/Gestione dello
emozioni/Gestione dello tress/Autocoscienza
• Spirito di
iniziativa e
imprenditorialità
• Risolvere
problemi
• Progettare
Tutte
QUADRO INTEGRAZIONI
E CORRISPONDENZE FRA COMPETENZE E
DISCIPLINE/CAMPI DI ESPERIENZA
Problem solving/Autocoscienza/
Senso critico/Gestione
dello stress
• Imparare a • Imparare a imparare
• Acquisire e
interpretare
l'informazione
e Individuare
collegamenti
e relazioni
imparare
• Autocoscienza/Senso
critico
• Gestione delle
emozioni/Empatia
• Gestione dello stress
• Capacità di relazione
interpersonale
Competenze
sociali e civiche
• Agire in modo
autonomo e
responsabile
• Collaborare e
partecipare
• Comunicare
CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA
Competenze chiave europee
Competenze di cittadinanza
Obiettivi formativi in uscita INFANZIA
Obiettivi formativi in uscita PRIMARIA
Obiettivi formativi in uscita
SECONDARIA PRIMO
GRADO
Ambito COSTRUZIONE DEL SE'
Imparare ad
imparare
Imparare ad
imparare
-Conoscenza di sé (limiti, capacità..)
-Uso di strumenti
informativi - Acquisizione di un
metodo di studio e di
lavoro
Riconoscere i propri
pensieri, i propri stati
d'animo, le proprie emozioni.
Utilizzare
informazioni, provenienti dalle
esperienze
quotidiane
(a scuola, a casa, con gli altri), in modo
appropriato alla
situazione. Avere fiducia in se
stesso affrontando
serenamente anche situazioni nuove,
Analizzare le proprie
capacità nella vita
scolastica riconoscendone i
punti di debolezza e i
punti di forza, e saperli gestire.
Essere consapevoli
dei propri
comportamenti Iniziare ad
organizzare il proprio
apprendimento utilizzando le
informazioni ricevute,
anche in funzione dei tempi disponibili.
Acquisire un
personale metodo di
studio
Valutare criticamente le
proprie prestazioni.
Essere consapevoli del proprio comportamento,
delle proprie capacità e
dei propri punti deboli e saperli gestire.
Riconoscere le proprie
situazioni di agio e
disagio. Organizzare il proprio apprendimento
scegliendo ed utilizzando
varie fonti e varie modalità di informazione,
anche in funzione dei
tempi disponibili. Acquisire un efficace
metodo di studio.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità
Progettare -Uso delle
conoscenze
apprese per realizzare un
prodotto.
-Organizzazione del
materiale per realizzare un
prodotto
Scegliere, organizzare e predisporre
materiali, strumenti,
spazi, tempi e interlocutori per
soddisfare un bisogno
primario, realizzare
un gioco, trasmettere un messaggio
mediante il linguaggio
verbale e non verbale.
Elaborare e realizzare semplici prodotti di
genere diverso
utilizzando le conoscenze apprese
Elaborare e realizzare prodotti di vario genere,
riguardanti lo sviluppo
delle proprie attività di studio, utilizzando le
conoscenze apprese,
stabilendo
autonomamente le fasi procedurali e verificare i
risultati raggiunti.
Ambito RELAZIONE CON GLI ALTRI
-Comunicazione
nella madrelingua
-Comunicazione nelle lingue
straniere
-Competenza digitale
-Consapevolezza
ed espressione
culturale
COMUNICARE
Comprendere e Rappresentare
-Comprensione e uso dei linguaggi di
vario genere
-Uso dei linguaggi
disciplinari
Comprendere il
linguaggio orale di uso
quotidiano,
(narrazioni, regole, indicazioni operative)
Comprendere e
utilizzare
gesti, immagini, suoni.
Esprimere le
proprie esperienze, sentimenti, opinioni,
avvalendosi
dei diversi linguaggi sperimentati.
Comprendere
semplici messaggi di genere diverso anche
mediante supporti
cartacei e informatici. Utilizzare i linguaggi
di base appresi per
descrivere eventi,
fenomeni, norme, procedure, le diverse
conoscenze
disciplinari, anche mediante vari supporti (cartacei,
informatici e multimediali).
Comprendere messaggi di
vario genere trasmessi utilizzando linguaggi e
supporti diversi (cartacei,
informatici e multimediali) . Utilizzare i vari linguaggi
e conoscenze disciplinari,
mediante diversi supporti
(cartacei, informatici e multimediali) per esprimere
eventi, fenomeni, principi,
concetti, norme, procedure
Competenze sociali e
civiche
Collaborare e
partecipare -
Interazione nel
g r u p p o . -
Disponibilità al
confronto
-Rispetto dei diritti
altrui
Partecipare a giochi e
attività collettivi,
collaborando con il
gruppo, riconoscendo
e rispettando le
diversità.
Stabilire rapporti
c o r r e t t i c o n i
compagni e gli adulti.
Confrontarsi e
col laborare con gli
altri nelle attività di
gruppo e nelle
d i s c u s s i o n i ,
apportando il proprio
c o n t r i b u t o n e l
rispetto dei diritti di
tutti.
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, gestendo la
c o n f l i t t u a l i t à , c o n t r i b u e n d o a l l ' a p p r e n d i m e n t o c o m u n e e a l l a realizzazione delle attività collettive nel rispetto dei d i r i t t i d i t u t t i .
Agire in modo
autonomo e
responsabile
- Assolvere gli obblighi
scolastici.
-Rispetto delle regole
Esprimere i propri
bisogni.
Portare a termine il lavoro assegnato.
Capire la necessità di regole, condividerle e rispettarle
Assolvere gli obblighi
scolastici con
responsabilità.
Rispettare le regole
condivise
Assolvere gli obblighi
s c o l a s t i c i c o n
r e s p o n s a b i l i t à
rispettando le scadenze.
Rispettare le regole
condivise
Ambito RAPPORTO CON LA REALTA NATURALE Competenze in Matematica e Competenze di base in Scienze e Tecnologia
Spirito di
iniziativa e
imprenditorialità
Risolvere problemi
Risoluzione di
s i t u a z i o n i
problematiche utilizzando
contenuti e m e t o d i
d e l l e diverse discipline
Riconoscere situazioni
che richiedono una
risposta,
Formulare la
domanda.
Risolvere semplici
situazioni
problematiche legate
all'esperienza,
Riconoscere
situazioni
che richiedono una
risposta.
Cercare di formulare
ipotesi di soluzione,
raccogliendo e
valutando i dati,
proponendo soluzioni
utilizzando, secondo
il tipo di problema,
contenuti e metodi
delle diverse
discipline.
Affrontare situazioni
problematiche
formulando ipotesi di
soluzione, individuando
le
fonti e le risorse
adeguate, raccogliendo
e
valutando i dati,
proponendo soluzioni
utilizzando, secondo il
tipo di problema,
contenuti e metodi delle
diverse discipline.
Individuare collegamenti e relazioni -Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni
tra Fenomeni, Eventi e concetti diversi -Individuare collegamenti fra le varie aree disciplinari
Utilizzare parole, gesti, disegni.. per comunicare in modo efficace. Cogliere relazioni di
spazio, tempo, grandezza
Individuare e rappresentare fenomeni ed eventi disciplinar, cogliendone analogie
e differenze, cause ed effetti sia nello spazio che nel tempo.
Individuare e rappresentare, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche
appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti.
Acquisire ed interpretare l'informazione -Capacità di analizzare l'informazione -Valutazione dell'attendibilità e dell'utilità -Distinzione di fatti e opinioni
Ricavare informazioni
attraverso l'ascolto e
supporti iconografici.
Avvalersi di
informazioni
utili per assumere
comportamenti
adeguati
alle situazioni.
Ricavare informazioni
da immagini e testi
scritti di contenuto
vario.
Essere disponibile a
ricercare informazioni
utili al proprio
a p p r e n d i m e n t o ,
anche in contesti
diversi da quelli
disciplinari e
p r e t t a m e n t e
scolastici.
Acquisire la capacità di
analizzare l'informazione
ricevuta nei diversi ambiti
ed attraverso diversi
strumenti comunicativi,
valutandone
l'attendibilità e l'utilità,
distinguendo fatti e
opinioni con senso critico.
CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SPECIFICHE IN USCITA DEI TRE ORDINI DI SCUOLA
AREA LINGUISTICO — ARTISTICO - ESPRESSIVA
COMUNICAZIONE NELLA
MADRE LINGUA ITALIANO
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado Campo di esperienza
discorsi e le parole 1. Usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. 2. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti,
argomentazioni attraverso il
linguaggio verbale che utilizza in
differenti situazioni comunicative.
3. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa
nuove parole, cerca somiglianze e
analogie tra i suoni e i significati.
4. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa
storie, chiede e offre spiegazioni,
usa i l linguaggio per progettare
attività e per definire regole.
5. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime
forme di comunicazione attraverso
la scrittura, incontrando anche le
tecnologie digitali e i nuovi
media.
1. Partecipare a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe odi
gruppo) con compagni e insegnanti
rispettando il turno e formulando
messaggi chiari e pertinenti, in un
registro il più possibile adeguato alla
situazione. Ascoltare e comprendere
testi orali " diretti" o "trasmessi" dai
media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo.
2. Leggere e comprendere testi di vario tipo, continui e non continui, e di vario genere, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma individuandone il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguata agli scopi, formulare su quanto letto giudizi personali. Individuare nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un argomento dato, metterle in relazione e sintetizzarle, in funzione dell'esposizione orale; acquisire un primo nucleo di terminologia specifica. 3. Scrivere testi chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre; rielaborare
testi parafrasandoli,
completandoli,trasformandoli.
4. Riflettere sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconoscere che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
1. Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura.
2. Leggere, analizzare e comprendere testi.
3. Produrre testi in relazione a diversi scopi comunicativi.
4. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE
STRANIERE
INGLESE/FRANCESE
INGLESE
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Campo di esperienza
I discorsi e le parole
Ragiona sulla lingua, scopre la
presenza di lingue diverse,
riconosce e sperimenta la
pluralità dei linguaggi, si misura
con la creatività e la fantasia.
1. Comprendere brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari, svolgere
i compiti secondo le indicazioni date in
lingua straniera dall'insegnante,
chiedendo eventualmente spiegazioni,
2. Interagire nel gioco; comunicare in
modo comprensibile, anche con
espressioni e frasi memorizzate, in scambi
di informazioni semplici e di routine.
3. Descrivere oralmente e per iscritto, in
modo semplice, aspetti del proprio
Inglese
1. Comprendere e ricavare
informazioni dall'ascolto e dalla
visione di brevi testi mediali e dalla
lettura di brevi testi scritti,
ipertestuali e digitali nella loro
natura
linguistica, paralinguistica ed
extra linguistica.
2. Interagire oralmente in situazioni
di vita quotidiana anche attraverso
l'uso degli strumenti digitali.
vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a
bisogni
immediati.
4. Individuare alcuni elementi
culturali e
cogliere rapporti tra forme
linguistiche e
usi della lingua straniera
3. Interagire per iscritto, anche in
formato digitale e in rete, per
esprimere informazioni e stati
d'animo.
Francese
1. Comprendere semplici
messaggi orali relativi ad ambiti
familiari e abituali.
2. Descrivere oralmente e per
iscritto aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente
3. Leggere e comprendere semplici
testi
4. Stabilire relazioni tra semplici
elementi linguistico -comunicativi
propri delle lingue di studio e
confrontare i risultati conseguiti in
lingue diverse.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE MUSICA
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Campo di esperienza
Immagini, suoni, parole
Segue con curiosità e piacere
spettacoli di vario tipo(teatrali,
musicali, visivi, di animazione..);
sviluppa interesse per l'ascolto
della musica e perla fruizione di
opere d'arte. Comunica, esprime
emozioni, racconta util izzando le
varie possibilità che il linguaggio
del corpo consente. Inventa
storie e si esprime attraverso
diverse forme di rappresentazione
e
drammatizzazione. Scopre il
paesaggio sonoro attraverso
attività di percezione e
produzione musicale utilizzando
voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi
musicali di base, producendo
semplici sequenze sonoro-
musicali .
Esplora i primi alfabeti musicali,
util izzando eventualmente i
simboli di una notazione
informale per codificare i suoni
percepiti e riprodurli.
1. Gestire diverse possibil ità
espressive
della voce, di oggetti sonori e di
strumenti musicali, eseguire semplici
brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture
differenti.
2. Fare uso di forme di notazione non
convenzionali o codificate, articolare
combinazioni timbriche, ritmiche e
melodiche ed eseguirle con la voce, il
corpo e gli strumenti.
3. Riconoscere gli elementi costitutivi
di un semplice brano musicale.
Apprezzare la valenza estetica e
riconoscere il valore funzionale in
semplici brani, applicare varie
strategie interattive e descrittive
all'ascolto di brani musicali
4. Esplorare, discriminare ed
elaborare
eventi sonori,
1. Eseguire in modo espressivo,
collettivamente e individualmente,
brani vocali e/o strumentali di diversi
generi e stil i, avvalendosi anche di
strumentazioni elettroniche.
2. Riconoscere ed analizzare elementi
formali e strutturali costitutivi del
linguaggio musicale facendo uso della
notazione tradizionale e di altri
sistemi di scrittura e di un lessico
appropriato.
3. Conoscere ed analizzare opere
musicali, eventi, materiali, anche in
relazione al contesto storico-culturale
ed alla loro funzione sociale.
4. Improvvisare, rielaborare,
comporre brani vocali e/o
strumentali, utilizzando sia strutture
aperte, sia semplici schemi ritmico -
melodici, integrando altre forme
artistiche quali danza, teatro, arti
plastiche e multimedialità.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSION CULTURALE ARTE E IMMAGINE
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Campo di esperienza Immagini, suoni, parole
Si esprime attraverso il disegno,
la pittura e altre attività
1. Utilizzare le conoscenze sul
linguaggio
visuale per produrre e rielaborare in
modo creativo le immagini
attraverso
molteplici tecniche, materiali e
strumenti
1. Sperimentare, rielaborare, creare
immagini e/o oggetti utilizzando
operativamente gli elementi, i
codici,
le funzioni, le tecniche proprie del
manipolative: utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e
creative; esplora le potenzialità
offerte dalla tecnologia
diversi (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche
audiovisivi e multimediali )
2. Utilizzare gli elementi grammaticali di base
del linguaggio visuale per osservare,
descrivere e leggere immagini statiche
(quali fotografie, manifesti, opere d'arte) movimento (
quali spot, brevi filmati,videoclip,...)
3. Leggere gli aspetti formali di alcune opere; apprezzare
opere d'arte ed oggetti di artigianato provenienti da
paesi diversi.
4. Conoscere i principali beni artistici e
culturali presenti nel proprio territorio e .mettere in atto pratiche di rispetto etutela.
linguaggio visuale ed audiovisivo
2. Riconoscere ed analizzare elementi
formali e strutturali costitutivi dei
linguaggio visuale facendo uso di un
lessico appropriato; utilizzare criteri
base funzionali alla lettura e
all'analisi sia di creazioni artistiche
che di immagini statiche e
multimediali.
3. Utilizzare conoscenze ed abilità
percettivo -visive per leggere in
modo consapevole e critico i
messaggi visivi presenti
nell'ambiente.
4. Apprezzare il patrimonio artistico
riferendolo ai diversi contesti
storici, culturali e naturali.
riferendolo ai diversi contesti
storici,
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE EDUCAZIONE FISICA
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Campo di esperienza
Il corpo e il movimento
Il bambino vive pienamente la propria
corporeità, ne percepisce il potenziale
comunicativo ed espressivo, matura
condotte che gli consentono una buona
autonomia nella gestione della
giornata a scuola.
- Riconosce i segnali e i ritmi del
proprio corpo, le differenze sessuali e
di sviluppo e adotta pratiche corrette
di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
- Prova piacere nel movimento e
sperimenta schemi posturali e motori,
li applica nei giochi individuali e di
gruppo, anche con l'uso di piccoli
attrezzi ed è in grado di adattarli alle
situazioni ambientali all'interno della
scuola e all'aperto.
- Controlla l'esecuzione del gesto,
valuta il rischio, si coordina con gli
altri nei giochi di movimento, nella
danza, nella comunicazione espressiva.
1. Acquisire consapevolezza di sé attraverso l'ascolto e
l'osservazione dei proprio corpo, la padronanza
degli schemi motori e posturali, sapendosi
adattare alle variabili spaziali e temporali.
2. Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per
comunicare ed esprimere i propri stati d'animo,
anche attraverso la drammatizzazione e le
esperienze ritmo-musicali. Sperimentare in forma
semplificata e progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità tecniche.
Sperimentare una pluralità di esperienze che
permettono di conoscere e apprezzare molteplici
discipline sportive.
3. Comprendere all'interno delle varie occasioni di
gioco e di sport il valore delle regole e
l'importanza di rispettarle, nella consapevolezza
che la correttezza e il rispetto reciproco sono
aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza
ludico-sportiva.
4. Muoversi nell'ambiente di vita e di scuola
rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per
gli altri.
5. Riconoscere alcuni essenziali principi relativi
al proprio benessere psico-fisico legati alla cura
dei proprio corpo e a un corretto regime
alimentare.
1. Essere consapevole del proprio
processo di crescita e di
sviluppo corporeo; riconoscere
inoltre le attività volte al
miglioramento delle proprie
capacità motorie.
2. Destreggiarsi nella
motricità finalizzata
dimostrando:
- di coordinare azioni, schemi motori,
gesti tecnici con buon autocontrollo;
- di utilizzare gli attrezzi ginnici in
maniera appropriata;
- di utilizzare conoscenze e abilità per
risolvere s ituazioni -problema
di natura motoria.
3. Partecipare a giochi di
movimento, a giochi tradizionali,
a giochi sportivi di squadra,
rispettando le regole, imparando
a gestire con equilibrio sia la
sconfitta che la vittoria.
4. Gestire i diversi ruoli assunti nel
gruppo e i momenti di
conflittualità nel rispetto di
compagni ed avversari.
5. C on t ro l l a re i l mo v im e n to
e utilizzarlo anche per
rappresentare e comunicare stati
d'animo.
6. Assumere
comportamenti
rispettosi della salute e
della sicurezza,
proprie ed altrui.
AREA MATEMATICO — SCIENTIFICO – TECNOLOGICA
COMPETENZE IN MATEMATICA MATEMATICA
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola Secondaria I grado
Campo di esperienza
La conoscenza del mondo
(Numero e spazio)
Ha familiarità sia con le strategie del
contare e dell'operare con i numeri
sia con quelle necessarie per eseguire
le prime misurazioni d i
lunghezze, pesi e alt re
quantità.
Individua la posizione di oggetti e
persone nello spazio, usando termini
come avanti/dietro, sopra/sotto,
destra/sinistra ecc...;segue
correttamente un percorso sulla base
di indicazioni verbali.
1. Comprendere i l s ignif icato dei
numeri naturali, frazionari, decimali, il
valore posizionale delle cifre, operare tra
numeri mentalmente, per iscritto e con
strumenti di calcolo.
2. Riconoscere e descrivere le principali
figure geometriche piane e solide, utilizzare
le trasformazioni geometriche per operare
su figure, individuare relazioni tra elementi
e rappresentarle, utilizzare forme diverse di
rappresentazioni, classificare e ordinare in
base a determinate proprietà.
3. Interpretare i dati di una ricerca
usando metodi statistici, effettuare
valutazioni di probabilità di eventi
4. Risolvere problemi matematici
utilizzando opportuni concetti,
rappresentazioni e tecniche e la
modellizzazione geometrica. In situazioni
problematiche scegliere, saper discutere e
comunicare strategie risolutive, determinare
lunghezze, capacità, masse, aree, volumi
1. Utilizzare con sicurezza le tecniche
e le procedure del calcolo aritmetico
ed algebrico, scritto e mentale, anche
con riferimento a contesti reali.
2. Rappresentare, confrontare ed
analizzare figure geometriche,
individuandone varianti, invarianti,
relazioni, soprattutto a partire da
situazioni reali.
3. Ri levar e dat i s ig ni f icat iv i ,
analizzarli, interpretarli, sviluppare
ragionamenti sugli stessi, utilizzando
consapevolmente rappresentazioni
grafiche e strumenti di calcolo.
4. Riconoscere e risolvere problemi di
var i o genere, ind i v iduando le
strategie appropriate, giustificando il
procedimento seguito e utilizzando in
modo consapevole i l inguagg i
specifici.
COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA SCIENZE
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Campo di esperienza
La conoscenza dei mondo (Oggetti,
fenomeni, viventi) Raggruppa e
ordina oggetti e materiali secondo
criteri diversi, ne identifica alcune
proprietà, confronta e valuta
quantità; utilizza simboli per
registrarle; esegue misurazioni
usando strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel
tempo della giornata e della
settimana
Riferisce correttamente eventi del
passato recente , sa dire cosa potrà
succedere in un futuro immediato e
prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo,
gli organismi viventi e i loro
ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti.
1. Utilizzare capacità operative,
progettuali e manuali in contesti di
esperienza-conoscenza per un approccio
scientifico ai fenomeni, formulare
considerazioni e richiedere chiarimenti
in riferimento alla realtà e alle
esperienze; porsi domande esplicite e
individuare problemi significativi da
i nd ag ar e a p ar t i r e d a l l a
p ropr i a esperienza, dai discorsi degli
altri, dai mezzi di comunicazione e dai
testi letti; con guida e in
collaborazione con i compagni o da
solo, formulare ipotesi e previsioni,
osservare, registrare, classificare,
schematizzare, identificare relazioni
spazio/temporali, misurare, utilizzare
concetti basati su semplici relazioni con
altri concetti, argomentare, dedurre,
prospettare soluzioni e interpretazioni,
prevedere alternative, produrne
rappresentazioni grafiche e schemi di
livello adeguato, analizzare e
raccontare in forma chiara quanto
fatto
1. Osservare, analizzare e
descrivere fenomeni
appartenenti alla realtà
naturale e agli aspetti della
vita quotidiana, formulare e
verificare ipotesi, utilizzando
semplici schematizzazioni e
modellizzazioni.
2. Riconoscere le principali
interazioni tra mondo
naturale e comunità umana,
individuando alcune
problematicità dell'intervento
antropico negli ecosistemi.
3. Utilizzare il proprio
patrimonio di conoscenze per
comprendere le
problematiche scientifiche di
attualità e per assumere
comportamenti responsabili in
relazione al proprio stile di
vita, alla promozione della
salute e all'uso delle risorse.
e imparato.
2. Riconoscere gli elementi, gli eventi e
le relazioni in gioco, senza banalizzare la
complessità dei fatti e dei fenomeni.
3. Assumere atteggiamenti di cura, da
condividere con gli altri, verso l'ambiente
scolastico e di rispetto verso l'ambiente
sociale e naturale, conoscendone e
apprezzandone il valore; avere cura del
proprio corpo con scelte adeguate di
comportamenti e di abitudini alimentari.
TECNOLOGIA
Competenze in uscita Infanzia
Competenze in uscita Scuola Primaria
Competenze in uscita Scuola Secondaria I grado
Campo di esperienza
La conoscenza del mondo
(Oggetti, fenomeni, viventi) Si
interessa a macchine ed a strumenti
tecnologici, sa esprimere le funzioni e
i possibili usi.
1. Conoscere la struttura e comprendere i
meccanismi di funzionamento di alcuni
semplici strumenti e macchine di uso
comune.
1. Progettare e realizzare semplici
manufatti e strumenti spiegando le
fasi del processo.
2. Utilizzare con dimestichezza le più
comuni tecnologie, in particolare
quelle dell'informazione e della
comunicazione, individuando le
soluzioni potenzialmente utili ad un
dato contesto applicativo, a partire
dall'attività di studio.
3. Essere consapevoli delle potenzialità,
dei limiti e dei rischi dell'uso delle
tecnologie, con particolare
riferimento al contesto produttivo,
culturale e sociale in cui vengono
applicate.
AREA STORICO - GEOGRAFICO
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE STORIA
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Campo di esperienza
Il sé e l'altro
- Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.
- p o n e d o m a n d e s u i t e m i
esistenziali e religiosi, sulle diversità
culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha r a g g i u n t o u n a
p r i m a consapevolezza dei propri
diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
- Si orienta nelle prima generalizzazioni
di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia nei
percorsi più familiari
1. Conoscere e confrontare i quadri
storici delle civiltà studiate.
2. Usare cronologie e carte
storico/geografiche per rappresentare le
conoscenze studiate
3. Organizzare la conoscenza,
tematizzando e usando semplici
categorie
4. Usare la linea del tempo collocandovi fatti
o periodi storici
5. Ricavare informazioni da documenti di
diversa natura utili alla comprensione di un
fenomeno storico
6. Rappresentare in un quadro
storico/sociale il sistema di relazioni tra
segni e testimonianze del passato
7. Riconoscere le tracce storiche presenti
sul territorio e comprende l'importanza del
patrimonio culturale e artistico
8. Usare la cronologia storica secondo la
periodizzazione occidentale (prima e
1. Comprendere che la storia è un processo
di ricostruzione del passato che muove dalle
domande del presente e, utilizzando
strumenti e p r o c e d u r e , p e r v i e n e a
u n a conoscenza di fenomeni storici ed
eventi, condizionata dalla tipologia e dalla
disponibilità delle fonti e soggetta a
continui sviluppi.
2. Utilizzare i procedimenti del metodo
storiografico e il lavoro su fonti per
compiere semplici operazioni di ricerca
storica, con particolare attenzione
all'ambito locale.
3. Riconoscere le componenti costitutive
delle società organizzate —economia,
organizzazione sociale, politica,
istituzionale, cultura — e le loro
interdipendenze.
4. Comprendere fenomeni relativi al
passato e alla contemporaneità,
9. dopo Cristo) e conoscere altri
sistemi cronologici
10. Elaborare rappresentazioni sintetiche
delle società studiate, mettendo in
rilievo le relazioni tra gli elementi
caratterizzanti e confrontarne gli
aspetti caratterizzanti
11. Ricavare e produrre grafici, tabelle,
carte storiche, reperti iconografici e
consultare testi di diverso genere,
manualistici e non Elaborare in forma
di racconto, orale e scritto, gli
argomenti studiati
saperli contestualizzare nello spazio e nel tempo, cogliere relazioni causali e interrelazioni.
5. Operare confronti tra le varie
modalità con cui gli uomini nel
tempo hanno dato risposta ai loro
bisogni e problemi, e hanno
costituito organizzazioni sociali e
politiche diverse tra loro,
rilevando nel processo storico
permanenze e mutamenti;
6. Utilizzare conoscenze e abilità
per orientarsi nel presente, per
comprendere i problemi
fondamentali del mondo
contemporaneo, per sviluppare
atteggiamenti critici e
consapevoli.
GEOGRAFIA
Competenze in uscita Infanzia
Competenze in uscita Scuola Primaria
Competenze in uscita Scuola Secondaria I grado
Riconosce i più importanti segni della sua
cultura e del territorio, le istituzioni, i
servizi pubblici, il funzionamento delle
città e delle piccole comunità.
1. Orientarsi nello spazio e sulle carte
geografiche, utilizzando riferimenti
topologici, punti cardinali, coordinate
geografiche e bussola, piante e carte
stradali, organizzare un percorso e uno
spostamento sulla base di cartine;
conoscere e utilizzare la simbologia per
interpretare una legenda, utilizzare il
linguaggio della geo - graficità per
interpretare carte geografiche e per
realizzare semplici schizzi cartografici e
carte tematiche
2. Rendersi conto che lo spazio geografico è
un sistema territoriale, costituito da
elementi fisici e antropici legati da
r a p p o r t i d i c o n n e s s i o n e e / o
indipendenza
3. Conoscere e localizzare i principali
"oggetti" geografici fisici
4. (monti, fiumi, laghi...) e antropici
( c i t t à , p o r t i e a e r o p o r t i ,
infrastrutture...) dell'Italia; Individuare,
conoscere e descrivere gli elementi
carat ter izzan t i de i pae sagg i ( di
montagna collina, pianura, costieri,
vu l can i c i e cc .) co n par t ico l ar e
attenzione a quelli italiani
5. Ricavare informazioni geografiche da
una pluralità di fonti (carte, immagini
satellitari, fotografiche, artistico -
letterarie)
6. A v v i a r s i a l l a l e t t u r a e a l l a
comunicazione in relazione al sistema
territoriale attraverso carte, immagini,
schizzi e grafici
7. 7. Ricercare e proporre soluzioni di problemi
relativi alla protezione, conservazione e
valorizzazione del patrimonio ambientale e
culturale presente sul territorio per
continuare ad usarlo.
1. Leggere l'organizzazione di un
territorio, utilizzando il linguaggio, gli
strumenti e i principi della Geografia;
interpretare tracce e fenomeni e
compiere su di essi operazioni di
c lass i f icaz ione, cor re laz ione,
inferenza e generalizzazione.
2. Partendo dall'analisi dell'ambiente
regionale, comprendere che ogni
territorio è una struttura complessa e
d i n a m i c a , c a r a t t e r i z z a t a
dall'interazione tra uomo e ambiente:
r i co no sce r e l e mo d i f i ca z i o n i
apportate nel tempo dall'uomo sul
territorio.
3. Conoscere territori vicini e lontani e
a m b i e n t i d i v e r s i , s a p e r l i
confrontare, cogliendo i vari punti di
vista con cui si può osservare la realtà
geografica (geografia fisica,
antropologica, economica, politica,
ecc.).
4. Avere coscienza delle conseguenze
positive e negative dell'azione
dell'uomo sul territorio, rispettare
l ' a m b i e n t e e a g i r e i n m o d o
responsabi le ne l l 'o tt ica di uno
sviluppo sostenibile.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE RELIGIONE CATTOLICA
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria
Competenze in uscita Scuola Secondaria I grado
Il sé e l'altro
Scopre nei racconti del Vangelo la
persona e l'insegnamento di Gesù,
da cui apprende che Dio è Padre di
tutti e che la Chiesa è la comunità
di uomini e donne unita nel suo
nome, per sviluppare un positivo
senso di sé e sperimentare
relazioni serene con gli altri, anche
appartenenti a differenti tradizioni
culturali e religiose.
Il corpo e il movimento
Riconosce nei segni del corpo
l'esperienza religiosa propria e
a l t r u i p e r c o m i n c i a r e a
manifestare anche in questo modo
l a p r o p r i a i n t e r i o r i t à ,
l'immaginazione e le emozioni.
Immagini, suoni e colori
Riconosce alcuni l inguaggi
simbolici e figurativi
caratteristici delle tradizioni e
della vita dei cristiani (segni,
feste, preghiere, canti,
gestualità, spazi, arte), per
poter esprimere con
creatività il proprio vissuto
religioso.
I discorsi e le parole
Impara alcuni termini dei
linguaggio cristiano, ascoltando
semplici racconti biblici, ne sa
narrare i contenuti riutilizzando i
linguaggi appresi, per sviluppare
una comunicazione significativa
anche in ambito religioso.
La conoscenza del mondo
Osserva con meraviglia ed esplora
c o n c u r i o s i t à i l m on d o ,
riconosciuto dai cristiani e da tanti
uomini religiosi come dono di Dio
Cr eat ore, per sv i l uppar e
sentimenti di responsabilità nei
confronti della realtà, abitandola
con fiducia e speranza.
1. Riflettere su Dio Creatore e
Padre, sui dati fondamentali
della vita di Gesù
2. Saper collegare i contenuti
principali dell'insegnamento di
Gesù alle tradizioni del proprio
ambiente; riconoscere il
significato cristiano del Natale e
della Pasqua per riflettere sul
loro valore nell'esperienza
personale, familiare, sociale
3. Riconoscere la Bibbia come libro
s a c r o pe r c r i s t i a n i e d
e b r e i , distinguendola da altri
testi anche di altre religioni;
identificare le caratteristiche
essenziali di un brano biblico
semplice e dietro opportuna
guida analizzarlo e collegarlo
alla propria esperienza.
4. Confrontarsi con
l 'esperienza religiosa e
distinguere la specificità della
proposta di salvezza del
cristianesimo; identifica la
Chiesa come la comunità di
coloro che credono in Gesù
Cristo e si impegnano per
mettere in pratica il suo
insegnamento; cogliere il
significato dei Sacramenti e
interrogarsi sul valore che hanno
nella vita dei cristiani
1. Individuare l'esperienza religiosa
come una risposta ai grandi
interrogativi posti dalla
condizione umana e identificare
la specificità del cristianesimo
in Gesù di Nazareth, nel suo
messaggio su Dio, nel compito
della Chiesa di renderlo
presente e testimoniarlo.
2. Conoscere e interpretare
alcuni elementi fondamentali
dei linguaggi espressivi della
realtà religiosa e i principali
segni del cristianesimo
cattolico presenti
nell'ambiente.
3. Riconoscere in termini
essenziali caratteristiche e
funzione dei testi sacri delle
grandi religioni; in
particolare utilizzare
strumenti e criteri per la
comprensione della Bibbia e
l'interpretazione di alcuni
brani.
4. Saper confrontarsi con valori e
norme delle tradizioni religiose
e comprendere in particolare
la proposta etica del
cristianesimo in vista di scelte
per la maturazione personale e
dei rapporto con gli altri.
Scuola
dell’Infanzia
Scuola
Primaria
Scuola Secondaria
di primo grado
ST
ILE
ED
UC
AT
IVO
Star bene a scuola (creare un clima di benessere) Motivazione (coinvolgere gli alunni) Metacognizione (stimolare comportamenti consapevoli) Ascolto attivo e riflessivo (favorire il confronto e lo scambio di idee) Operatività (far agire gli alunni) Accoglienza (considerare la diversità come risorsa) Autonomia (favorire la ricerca di percorsi individuali)
ME
TO
DI
Gioco libero e guidato Rilevazione preconoscenze Esplorazione, ricerca e sperimentazione Vita di relazione Conversazioni Drammatizzazioni Letture Uscite didattiche e visite guidate Attività di laboratorio Attività individuali, personalizzate, di gruppo(cooperative learning) Mappe concettuali Lezione frontale, dialogata e partecipata Partecipazione a manifestazioni ed iniziative culturali locali Lezioni in aule attrezzate Brainstorming
ST
RU
ME
NT
I
Giochi didattici Libri, riviste, giornali, opuscoli Sussidi audiovisivi e multimediali Materiali di recupero Materiali per attività manipolative, espressive, creative e psicomotorie Materiali strutturati Attrezzature: scientifiche, musicali, sportive, geografiche, pittoriche, tecnologiche
VE
RIF
ICH
E
-osservazioni -colloqui, conversazioni -analisi di elaborati prodotti -prove e test strutturati -interviste
METODOLOGIA E DIDATTICA L’alunno ha diritto ad un percorso in continuità dal carattere formativo, organico e completo,che rispetti i le diversetappe evolutive.
AMPLIAMENTO
DELL'OFFERTA
FORMATIVA
La nostrascuola garantisce ………
Continuità
Orientamento
Scoperta del territorio (visite e viaggi d’istruzione)
Sicurezza
CONTINUITA’
La “continuità” viene da noi intesa e realizzata come impegno e strategia educativa in relazione
alla qualità degli interventi e finalizzata anche alla valorizzazione della scuola vissuta come
“organizzazione sociale” e “progetto educativo”. Anche per questa ragione, nel nostro istituto, la
continuità acquista il valore ed il significato di metodo didattico ed evento formativo.
Alla base della scelta della continuità sta il principio della ” coerenza educativa”, punto di
partenza e di arrivo di un percorso scolastico che coinvolge, in un disegno unitario, le attività
rivolte all’infanzia, alla fanciullezza ed alla preadolescenza. Se l’aspetto più evidente ed
essenziale è il collegamento, nell’ordine di successione, dei vari gradi di istruzione, la continuità si
sostanzia efficacemente della collaborazione responsabile tra i docenti, del coinvolgimento delle
famiglie, dell’ armonizzazione delle iniziative, della fiducia dell’intera comunità scolastica, della
validità dell’innovazione, dell’efficacia della verifica e della valutazione dei risultati. Nè essa può
essere riservata soltanto al momento dell’accoglienza, certamente di fondamentale importanza
per la sua “evidenza” emotiva a livello psicologico e “costitutiva” dal punto di vista organizzativo,
ma si caratterizza appunto quale condizione di chiarezza e puntualità operativa di un percorso
lineare che, attraverso le informazioni , le comunicazioni, le analisi delle situazioni, i contatti vivi
dentro e fuori la scuola, definisce stili educativi potenziando l’offerta formativa con il
coordinamento dei curricoli.
Nella più generale prospettiva di sviluppo educativo, la necessità della continuità comporta una
relazione di complementarietà dei primi traguardi di scuola dell’infanzia, della scuola primaria e
secondaria di primo grado.
Il nostro Istituto si pone come obiettivo primario di attenuare le difficoltà che spesso si presentano
nel passaggio tra i diversi ordini di scuola e propone un itinerario scolastico che:
crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso
nella scuola fino ad orientarlo nelle scelte future (continuità verticale),
eviti che ci siano fratture tra la vita scolastica ed extra-scolastica, facendo si che la scuola si
ponga al centro di un sistema allargato ed integrato in stretto contatto con l’ambiente familiare
e sociale (continuità orizzontale).
Allo scopo, sarà necessario:
elaborare un piano organico di iniziative;
promuovere l’avvio delle esperienze e monitorare quelle in atto;
operare una verifica-valutazione dell’attività svolta;
curare tutta la documentazione indicativa di quanto fatto e degli impegni assunti.
Continuità tra scuola dell’infanzia e primaria
Durante l’anno vengono programmate alcune attività allo scopo di:
consentire ai bambini della scuola dell’infanzia di avere un primo contatto con la scuola
primaria, operando nei locali di questa ultima e conoscendo le maestre ( questo aiuta a
sdrammatizzare l’entrata in prima, fonte spesso di ansia e tensione per gli alunni);
permettere ai bambini di prima elementare di socializzare con i bambini più piccoli,
ritrovando amici ed insegnanti e vivendo un’esperienza di apertura con modalità già conosciute
in precedenza;
realizzare il confronto tra insegnanti delle due scuole.
Continuità tra scuola primaria e secondaria di primo grado
Gli interventi saranno finalizzati a :
conoscere le potenzialità, le esperienze pregresse e le realtà di provenienza degli alunni;
sostenere le motivazioni all’apprendimento, rilevare i bisogni e i desideri di apprendimento,
promuovere atteggiamenti positivi di reciprocità ed apertura al cambiamento (dando così la
possibilità agli alunni delle classi quinte di conoscere le finalità educative ed organizzative della
scuola secondaria di primo grado al fine di promuovere un clima positivo di accoglienza);
favorire e salvaguardare l’identità personale dell’alunno nel nuovo contesto scolastico (
formazione delle prime classi della scuola secondaria di primo grado sulla base di strumenti di
rilevazione predisposti e compilati dagli insegnanti della primaria allo scopo di avere una visione
d’insieme sulle conoscenze e competenze degli alunni);
conoscere e condividere gli aspetti formativi della scuola primaria e secondaria e
secondaria di primo grado (collaborazione con gli altri docenti Funzione Strumentale al fine di
costruire attività-ponte che consentono agli alunni delle classi quinte della primaria di
sperimentare la cooperazione di compagni e docenti della scuola secondaria di primo grado);
garantire la continuità del processo educativo tra primaria e secondaria per mettere gli
alunni nelle condizioni ideali di iniziare, con serenità,la futura esperienza scolastica;
promuovere e sviluppare negli insegnanti le capacità di lavorare insieme su obiettivi
comuni.
ORIENTAMENTO
L’ “Orientamento” , nel nostro istituto, è considerato e praticato come condizione e prassi di
sviluppo individuale, nonché occasione di sviluppo sociale, secondo un progetto educativo
responsabilmente condiviso dai tre “attori” in campo: scuola-genitori -figli.
L’ Orientamento come ausilio, guida, incoraggiamento alle scelte future, sia scolastiche e sia
lavorative, successive cioè alla conclusione della scuola secondaria di primo grado, impegna
principalmente tutte le risorse della scuola, coinvolgendo le famiglie e le istituzioni territoriali, al
fine di preparare gli alunni a diventare capaci di scelte autonome e responsabili per sentirsi
sempre protagonisti delle proprie decisioni. Si tratterà, pertanto, di realizzare l’
“accompagnamento” dell’alunno con un percorso personalizzato di apprendimento allo scopo
di promuovere la conoscenza di sé e la valorizzazione dell’io, anche al fine di acquisire
consapevolezza della realtà. Il ragazzo si “orienta” sfruttando gli strumenti culturali che la scuola
gli offre, è capace di pensare, dunque, al proprio futuro dal punto di vista umano, sociale e
professionale. Il processo o percorso di
Orientamento prevede:
informazione generale (con questionari,schede e test);
orientamento informativo (basato su incontri con gli studenti in orario scolastico, con i
genitori in orario extrascolastico, con genitori e gli studenti in orario extrascolastico);
orientamento formativo ( riconoscere le competenze di base acquisite e motivate a ulteriori
approfondimenti).
Allo scopo di affermare e valorizzare la scelta orientativa, intesa soprattutto come occasione e
possibilità di auto orientamento, finalizzata a concorrere alle attività formazione della identità
personale di ciascuno, saranno sviluppati e favoriti incontri e momenti di riflessione proprio con
l’intento di ampliare la conoscenza di sé avviando il confronto sulle caratteristiche personali,
interessi, attitudini e limiti. Le attività di Orientamento formativo da noi promosse sono finalizzate
allo sviluppo delle competenze orientative di base, sempre associate ad attività di
accompagnamento e di consulenza orientativa, di sostegno alla progettualità individuale. Tanto
concorre, inoltre, a potenziare la strutturazione delle attività di apprendimento in modi e forme
che promuovono un senso di capacità percentuale che si evidenzia soprattutto nell’incremento
delle conoscenze destinate a diventare abilità cognitive.
Sulla base di queste convinzioni, il nostro istituto intende perseguire un:
Orientamento in entrata, rivolto agli alunni delle classi quinte della primaria (incontri con i
genitori, accoglienza, continuità);
Orientamento in uscita, destinato agli alunni di tutte le classi della scuola secondaria di
primo grado (visite guidate, giornate studio presso scuole superiori, libera e autonoma
frequentazione da parte degli alunni di “ scuole-aperte”).
VISITE GUIDATE
Le visite guidate si identificano, prevalentemente, con le uscite che si
effettuano nell’arco di una giornata, per una durata uguale o superiore
all’orario scolastico giornaliero, nel territorio del proprio Comune o dei Comuni
contigui, come anche al di fuori di questi. Esse, per la loro valenza didattica e
formativa, sono di fondamentale importanza per lo sviluppo della personalità, la crescita
culturale di ciascuno, (il Regolamento definisce “opportunità culturali e formative”)il
potenziamento dell’autonomia individuale, il consolidarsi degli aspetti della comunicazione e
della socializzazione, il rafforzamento e lo sviluppo delle conoscenze in genere.
Considerato il patrimonio storico, artistico e archeologico del nostro territorio, come anche la
predominanza degli aspetti naturalistici e paesaggistici di notevole interesse e richiamo turistico,
la destinazione prima delle nostre visite guidate sarà il territorio del Comune di Lauro e dell’intero
Vallo di Lauro, per la durata di mezza giornata o di un giorno.
Non si esclude la possibilità di “gite di istruzione”, interessanti gli alunni della scuola secondaria di
primo grado, nell’ambito territoriale della nostra regione e della durata di uno o più giorni,
secondo le indicazioni del piano
Le visite guidate comprendono:
visite a musei e mostre;
partecipazione a manifestazioni culturali, rappresentazioni teatrali e concerti;
visite a enti istituzionali o amministrativi.
Garanzia di sicurezza
Al fine di garantire la sicurezza degli alunni e del personale all'interno e
all'esterno della scuola, vengono effettuati i seguenti provvedimenti di
interesse generale:
- assicurazione
La scuola stipula una polizza assicurativa, che riguarda sia gli infortuni che la
responsabilità civile,
scegliendo, tra le proposte delle varie società assicuratrici, quella più
vantaggiosa.
Essa deve coprire gran parte dei rischi connessi ai diversi momenti
dell'attività didattica,compresi i viaggi e le visite d'istruzione.
- Vigilanza
La vigilanza, sia sugli alunni, sia sulle strutture, viene effettuata da tutto il
personale della scuolain ogni momento dell'attività didattica.
IL PIANO PER LA SICUREZZA
Il piano per la sicurezza è lo strumento operativo redatto dall’Istituto in base al D.
L.vo 626/1994, per programmare e pianificare le operazioni da compiere in caso di
emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti
dell’edificio scolastico.
L’Istituto, in rete con altre scuole, ha nominato quale responsabile del servizio di
protezione e prevenzione l’ing. Antonio Pupa, mentre il datore di lavoro, ai sensi
della normativa, è il Dirigente scolastico.
Gli eventi che potrebbero richiedere l’evacuazione totale o parziale dell’edificio
scolastico possono essere:
Un incendio che si sviluppa all’interno dell’edificio;
Il terremoto;
Un crollo dovuto a cedimento strutturale;
Avviso di presenza di ordigni esplosivi;
Ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo di istituto.
Per predisporre il piano di evacuazione si tiene conto della popolazione scolastica
presente nell’edificio, in modo da designare le figure sensibili responsabili
dell’attuazione del piano.
In ogni ambiente scolastico è esposta la piantina della scuola con indicata la via di
fuga. Tutti gli ambienti sono dotati di segnaletica appropriata che indica le vie di
fuga ed i presidi di pronto intervento.
Il piano prevede che si svolgano due prove di evacuazione durante l’anno
scolastico in modo da abituare gli alunni ad assumere comportamenti adeguati.
il controllo degli estintori.
Controllo delle cassette di primo soccorso e la loro efficacia ed efficienza.
Mancanza di piano di evacuazione e libero accesso alle vie di
esodo
(ingombri lungo le scale e le uscite di sicurezza). Revisione degli accessi alle vie di fuga (porte e maniglione
antipanico).
Rimozione di ingombri anche temporanei, accatastamenti di carta, di
raccoglitori, materiali vari devono essere evitati per la salvaguardia
dei bambini.
Riqualificare locali.
La preparazione e la distribuzione di materiale cartaceo per
informare-e gli alunni alle prove di evacuazione, e quant’ altro si
richiedeva alla mia funzione.
L’attività di coordinatore e verificare nei vari plessi sarà attuato nel giorno di ogni martedì
( dalle 9.00 alle 11.20)
Inoltre ogni verifica sarà coordinata con il R.S.P.P e gli Enti locali.
Autovalutazione d'Istituto
L’Istituto tende a perseguire i seguenti obiett iv i:
Misurazione interna dei r isultat i degl i apprendimenti con un
control lo costante del la real izzazione dei curr icol i d' ist ituto ;
Misurazione esterna con l 'organizzazione del la somminist razione
del le prove INVALSI (I st ituto Nazionale Valutazione S istema
scolast ico). Gl i esit i raggiunt i dagl i alunni del le classi interessate
diventano elemento di studio in uno sv iluppo vert icale nel corso
degl i anni e concorrono al control lo del l 'aderenza del piano
curr icolare d' ist ituto con gl i standard nazional i;
Creazione, control lo per iodico e gest ione del la documentazione
didatt ica e amministrat iva ut il izzata dal l ' ist ituto;
Gest ione del le r isorse umane e relat iva organizzazione;
Gest ione di forme di tutoraggio e formazione del personale neo -
immesso;
Misurazione del la CustomerSat isfat ion interna ed esterna;
(somminist razione di test i: docenti – genitor i – alunni - personale
ATA).
VERIFICA E VALUTAZIONE
Nel nostro percorso educativo-didattico
LA VALUTAZIONE RAPPRESENTA:
UNO STRUMENTO PER MIGLIORARE IL SERVIZIO D’INSEGNAMENTOO
UN ELEMENTO AUTOREGOLATIVO
DEL PROCESSO INSEGNAMENTO-
APPRENDIMENTO.
UNA FONTE DI INFORMAZIONI
PER TUTELARE IL DIRITTO ALLA FORMAZIONE DEGLI ALUNNI (MISURARE I RISULTATI)
LAVALUTAZIONE interviene:
IN INGRESSO -diagnostica verifica i prerequisiti indispensabili per apprendere e identificaprecocemente
eventuali difficoltà nell’apprendimento
IN ITINERE - formativa informa e regola l’andamento dell’azione
didattica
AL TERMINE - sommativa riguarda il conseguimento di obiettivi, finali,
Intermedi , al termine di un processo didattico
SI VALUTANO
Conoscenze (Sapere) = fatti,
principi, teorie relative al settore
distudio o di lavoro.
Abilità disciplinari/trasversali
(Saper fare)= capacità di applicare conoscenze per portare a termine compiti e/o risolvere. problemi.
Competenze (Saper essere) =
capacità di usare conoscenze ed abilità in modo autonomo in
situazioni di lavoro e di studio nello sviluppo personale o
professionale
Tabella di Valutazione adottata dal Collegio docenti
VERIFICA e VALUTAZIONE La verifica/valutazione del processo formativo messo in essere, sia per quanto riguarda l’aspetto strettamente curriculare sia quello riferito alle attività di arricchimento e ampliamento, servirà agli alunni e alle famiglie, che potranno rendersi oggettivamente conto dei livelli formativi conseguiti, delle abilità e delle competenze acquisite, e agli insegnanti, che potranno riprogettare i percorsi formativi e ricalibrare le strategie di apprendimento in relazione ai risultati emersi in itinere e finali di ogni singolo allievo.
TIPOLOGIA DI
VERIFICA
MODALITA’ di VERIFICA
STRUMENTI di VALUTAZIONE
TEMPI della
VALUTAZIONE
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE
FORMATIVA IN ITINERE
SOMMATIVA AL
TERMINE DEI DUE
QUADRIMESTRI
Rilevazioni sul comportamento
socio-affettivo-relazionale e sull’ atteggia-mento psicologico nei confronti dell’apprendimento.
•Colloqui, interrogazioni, discussioni, lavori di gruppo, prove orali •Prove scritte a carattere strutturato,
semi-strutturato o soggettivo, prove grafiche e pratiche
Registro personale del docente
Registri delle attività aggiuntive
Registro dei verbali del consiglio di classe
Griglie interne di raccolta risultati
formativi in ingresso, in itinere e finali
Documenti di valutazione al termine
dei due quadrimestri
Note alle famiglie per comunicare le
carenze disciplinari in itinere – mesi di dicembre e aprile
Note alle famiglie per comunicare i debiti scolastici al termine del I e II quadrimestre
IN INGRESSO:
settembre/ottobre
IN ITINERE:dicembre
, fine I Quadrimestre, aprile
FINALE: fine II Quadrimestre
INDICATORI, DESCRITTORI E RISULTATI DELLA VALUTAZIONE
STANDARD METACOGNITIVI
STANDARD DI COMPORTAMENTO: Capacità relazionale e Rispetto delle regole
STANDARD COGNITIVI VOTO
- ATTENZIONE e
PARTECIPAZIONE: costante,propositiva, fattiva
- IMPEGNO: serio, puntuale e preciso
-METODO DI STUDIO: autonomo, consapevole ed
efficace
COMPETENZA RELAZIONALE:
-Socializzazione: sicura
-Comportamento: esemplare - Rispetto puntuale delle norme di
Convivenza Civile previste dal Regolamento di Istituto
-Frequenza: costante e assidua
COMPETENZA COMUNICATIVA e
ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: complete e approfondite -Comprensione dei linguaggi:
pronta, corretta, analitica -Produzione dei linguaggi: pertinente, analitica e personale
-Organizzazione e rielaborazione: razionale, proficua e critica COMPETENZA OPERATIVO-
PROGETTUALE -Uso strumenti operativi autonomo e accurato
-Uso linguaggi specifici: autonomo, accurato e ricco -Applicazione e o reimpiego: accurata,
funzionale alle procedure e conoscenze in ambiti complessi
9-10
- ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: attiva, propositiva,
collaborativa - IMPEGNO
serio e preciso -METODO DI STUDIO:
autonomo, consapevole e proficuo
COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: sicura
-Comportamento: responsabile e corretto
- Rispetto delle norme di Convivenza Civile previste dal Regolamento di Istituto
-Frequenza: regolare
COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: ordinate e precise
-Comprensione dei linguaggi: attenta, corretta, esaustiva -Produzione dei linguaggi: coerente,
esaustiva, personale -Organizzazione e rielaborazione:
ordinata, precisa e personale COMPETENZA OPERATIVO-PROGETTUALE
-Uso strumenti operativi: autonomo e preciso -Uso linguaggi specifici: autonomo e
ampio Applicazione e/o reimpiego: precisa , funzionale alle procedure e conoscenze
anche in ambiti complessi
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- ATTENZIONE e
PARTECIPAZIONE: positiva, collaborativa
-IMPEGNO: adeguato alle richieste
-METODO DI STUDIO: autonomo e razionale
COMPETENZA RELAZIONALE:
-Socializzazione: apprezzabile
-Comportamento: corretto e controllato - Adeguata osservanza delle norme di
Convivenza Civile previste dal Regolamento di Istituto -Frequenza: abbastanza regolare. Qualche
ritardo.
COMPETENZA COMUNICATIVA e
ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: complete e sicure -Comprensione dei linguaggi: agevole
e corretta -Produzione dei linguaggi: corretta e piuttosto personale
-Organizzazione e rielaborazione: ordinata, razionale, piuttosto personale
COMPETENZA OPERATIVO-PROGETTUALE -Uso strumenti operativi: autonomo e funzionale
-Uso linguaggi specifici: autonomo e coerente Applicazione e/o reimpiego: razionale ,
funzionale alle procedure e conoscenze
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-ATTENZIONE E PARTECIPAZIONE: alquanto costante e
costruttiva -IMPEGNO:
alquanto puntuale, strategico
-METODO DI STUDIO: alquanto sistematico
-COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: buona
Comportamento: non sempre corretto -Infrazioni non gravi al Regolamento con
ammonizioni verbali -Frequenza: non sempre regolare, diversi
ritardi.
COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: alquanto complete
-Comprensione dei linguaggi: globalmente corretta -Produzione dei linguaggi:
sostanzialmente corretta -Organizzazione e rielaborazione: essenzialmente ordinata e razionale
COMPETENZA OPERATIVO-PROGETTUALE -Uso strumenti operativi: autonomo e
sostanzialmente funzionale -Uso linguaggi specifici: chiaro e piuttosto appropriato
Applicazione e/o reimpiego: sostanzialmente logica/o e funzionale alle procedure e conoscenze
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-ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE:
alterna, per cui parzialmente favorevole all’azione formativa
-IMPEGNO: superficiale e occasionale
-METODO DI STUDIO:dispersivo/
meccanico / mnemonico
-COMPETENZA RELAZIONALE:
-Socializzazione: poco sicura -Comportamento: poco corretto
-Numerose Infrazioni al Regolamento con ammonizioni verbali e/o scritte di disturbo
al regolare svolgimento delle lezioni -Sospensione fino a 15 giorni, in seguito
alla quale ci sia stato ravvedimento (l. 169/2008 e D.M.5 2009)
-Frequenza: irregolare, sistematici ritardi.
COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE
-Conoscenze: essenziali -Comprensione dei linguaggi: globale e parzialmente corretta in condizioni
semplici -Produzione dei linguaggi: essenzialmente corretta in condizioni
semplici -Organizzazione e rielaborazione: generica
COMPETENZA OPERATIVO-PROGETTUALE -Uso strumenti operativi: approssimativo
-Uso linguaggi specifici: incerto -Applicazione e/o reimpiego: parziale anche in contesti semplici
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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE ITALIANO. LINGUA STRANIERA MATEMATICA A) Aspetti contenutistici : • pertinenza dei contenuti rispetto alla
traccia; • coerenza logica; • ricchezza ed originalità di idee;
• completezza ed esaustività; • capacità di analisi e di sintesi; • capacità di formulare giudizi motivati;
• capacità critica.
A) Livello della comprensione:
comprensione globale del testo;
comprensione analitica del testo;
capacità di inferire informazioni
principali e secondarie
Comprensione del testo;
Padronanza del procedimento
di calcolo;
Individuazione del
procedimento operativo e applicazione di formule;
Lettura e/ o uso di grafici e tabelle;
Uso del lessico specifico;
Formulazione di soluzioni
adeguate.
B)Aspetti formali: • ortografia; • correttezza sintattica;
• uso appropriato dei termini; • ricchezza lessicale; • utilizzo dei linguaggi specifici.
B) Livello della produzione scritta:
• aderenza alla traccia; • ricchezza e consequenzialità espositiva;
• adeguatezza della tecnica e/o del registro; • padronanza lessicale e
correttezza ortografica; • corretto utilizzo delle funzioni e delle strutture della lingua;
• capacità di rielaborazione personale.
AUTONOMIA
All'autonomia didattica, di ricerca, organizzativa ed amministrativa delle istituzioni
scolastiche è stata attribuita personalità giuridica a norma dell'art. 21, comma 4,
della legge del 15 marzo 1997, n. 59.
L'autonomia della scuola è funzionale al raggiungimento degli obiettivi formativi e
degli standard di apprendimento e di qualità del servizio scolastico definiti a
vincolo di livello nazionale e alla realizzazione di interventi formativi coerenti. con
le esigenze di sviluppo delle comunità locali.
È finalizzata alla promozione e al sostegno dei processi innovativi di crescita
culturale e al miglioramento dell'offerta formativa della scuola, anche sotto il
profilo dell'integrazione degli alunni portatori di handicap e all'ottimale impiego
delle risorse.
La ricerca, la scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti
didattici, ivi compresi i libri di testo, sono importanti nell'ambito dell'autonomia e
saranno coerenti con gli obiettivi da conseguire e con il metodo di trasparenza e
tempestività.
Nell'ambito di un discorso fattivo di autonomia l’Istituto comprensivo di Quindici
curerà in particolare:
- la progettazione formativa e la ricerca valutativa;
- la formazione e l'aggiornamento culturale e
professionale del personale scolastico;
- l'innovazione metodologica e disciplinare, con
riferimento anche all'applicazione delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione;
- la documentazione educativa e la sua diffusione
all'interno della scuola;
- gli scambi di informazione, esperienze e materiali
didattici; collegamenti con il CEDE, gli IRRE e la BDP.
Orario scolastico
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’
In attuazione del POF, deliberato dal Collegio dei Docenti nella seduta
del 13/9/2011 il piano delle attività per l’a.s. 2014/2015 è articolato come
segue:
Attività didattiche
- L’orario delle lezioni prevede unità di insegnamento della durata di minuti
60;
- L’orario di inizio delle lezioni per le scuola dell’infanzia è alle ore 9:00, per
la scuola primaria alle ore 8:30; per la secondaria di primo grado è alle
ore 8:30;
- Tutte le classi terminano le lezioni alle ore:
scuola dell’infanzia ore 16:30, sabato 13:30
scuola primaria ore 13:30;
secondaria di primo grado ore 13,30 - 16:30 o 17:30;
- Le classi della scuola secondaria di primo grado (sia con il nuovo
ordinamento, sia a T.P.) inizieranno alle ore 14:30( con o senza mensa) e
termineranno alle ore 16:30 o 17:30.
Parte delle attività progettuali extracurriculari si svolgeranno in ore
eccedenti gli orari suddetti.
Attività di programmazione e verifica.
- Riunioni dal 1 al 12 settembre;
- Incontro con le famiglie per l’illustrazione del POF;
- Consigli di Classe/Interclasse;
- Ulteriori collegi dei docenti non previsti saranno comunicati con congruo
anticipo.
Il corso di formazione si terrà orientativamente entro i primi tre mesi
dell’anno scolastico.
Per tutte le riunioni sarà diffusa con congruo anticipo articolata
comunicazione comprensiva di:
- calendario ed orario;
- ordine del giorno;
- disposizioni specifiche.
Curriculari ed extracurriculari
PLESSI Scuola
dell’infanzia
Scuola
primaria
Scuola
secondaria
1°grado
LAURO
Accoglienza
Continuità
Orientamento
Titina una
cagnolina al
Polo Nord.
Accoglienza
Continuità
Lettura
Recupero
Coro -B.Croce
Stage linguistico.
Recupero delle
tradizioni.
Accoglienza
Continuità
Orientamento
eTwinning
Concerto
musicale di fine
anno
TAURANO
Accoglienza
Continuità
Orientamento
Accoglienza
Continuità
Lettura
Recupero
Stage linguistico
Accoglienza
Continuità
Orientamento
eTwinning
Concerto
musicale di fine
anno
QUINDICI
Accoglienza
Continuità
Orientamento
Nel magico
mondo della
parola
Recupero
Accoglienza
Continuità
Lettura
Area a rischio
Educare alla
legalità
Accoglienza
Continuità
Orientamento
Area a rischio
Concerto
musicale di fine
anno
MOSCHIANO
Accoglienza
Continuità
Orientamento
Nel magico
mondo della
parola
Accoglienza
Continuità
Lettura
Area a rischio
Accoglienza
Continuità
Orientamento
Area a rischio
Concerto
musicale di fine
anno
N.B.I seguenti progetti sono quasi tutti di natura curriculare ad eccezione di area a rischio, coro e
recupero delle tradizioni, nel magico mondo della parola , Titina una cagnolina al Polo Nord
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ ISTITUTUTO COMPRENSIVO “ B.Croce” DI LAURO Via San Sebastiano ,69- 83020-Quindici AV tel 081 /5104393- Fax 081/5102123
Cod.Mec. AVIC8460OG – C.F. 80007650643
E-Mail [email protected] – web site icbenedettocroce.it
Per rendere effettiva la piena partecipazione dei genitori e degli alunni, l’Istituto Comprensivo “B.Croce”, nel rispetto del DPR n°235/del 2007, del DPR n°249/98 modificata e ai sensi del DPR 245/2007,
CHIEDE
Alle famiglie di sottoscrivere, previa accettazione e condivisione, il presente :
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Il patto educativo di corresponsabilità è uno strumento finalizzato ad esplicitare i comportamenti che l’istituzione scolastica
autonoma, gli studenti e le famiglie si impegnano a realizzare nei loro rapporti.
Le indicazioni in esso contenute sono generali per lasciare la possibilità che in ogni consiglio diclasse ci sia spazio per un’applicazione costruita sul gruppo classe: non si è voluto limitare la libertà d’insegnamento o il diritto di partecipazione alla vita scolastica di
genitori e alunni. Il patto nasce proprio con l’intento di stimolare la formulazione, nelle classi, di possibilità e proposte che possano
contribuire concretamente alla programmazione educativa e didattica.
Come nella sua formulazione d’istituto è stato frutto di una serena contrattazione, così nelle classi dovrà essere il risultato di una reciproca condivisione d’intenti. Lo spirito con cui è stato redatto è bene espresso dal comma 2 art. 1 dello Statuto delle studentesse
e degli studenti: "La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale informata ai valori democratici e volta alla
crescita della persona in tutte le sue dimensioni".Ciò che il patto contiene sicuramente non rappresenta una novità per coloro che lavorano ousufruiscono della nostra scuola: sono ricordati atteggiamenti e obblighi che molti alunni, docenti e genitori già attuano
nella quotidiana vita scolastica.
La scuola è luogo di formazione e di educazione. E’ una comunità di dialogo, di ricerca di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio. I GENITORI SI IMPEGNANO A . . .
La scuola vive la partecipazione dei genitori alla gestione dell’attività scolastica come una risorsa; per rendere reale tale
partecipazione chiede ai genitori che, oltre alla consapevolezza dei propri diritti, si rendano concretamente disponibili
all’assunzione dei propri doveri ed alla condivisione delle comuni responsabilità. Propone ai genitori la definizione di un contratto formativo che consenta, nella diversità e nella specificità dei ruoli, di collaborare alla realizzazione di un comune progetto
educativo.
DIRITTI
• Partecipare alla vita della scuola, secondo le modalità indicate dal Dirigente e dal Consiglio di Istituto
• Riunirsi nella scuola in modo autonomo, previo accordo con il Dirigente.
• Ricevere informazione dei percorsi e dei processi educativi che riguardano i loro figli in incontri opportunamente programmati.
• Conoscere le valutazioni espresse dagli insegnanti durante l’anno e visionare le verifiche scritte
• Usufruire di colloqui individuali con gli insegnanti e con il Dirigente. · informarsi periodicamente sulla situazione scolastica del figlio;
· accettare anche eventuali insuccessi scolastici del figlio senza spirito polemico, ma con
atteggiamento critico che possa servire allo studente per migliorare il suo rendimento. · Nel caso di danni provocati alla struttura scolastica, all’arredamento o per atti di teppismo condotti all’interno della scuo la, oltre
all’allontanamento dalla frequenza delle lezioni, sarà addebitato ai genitori il risarcimento dei danni, o si richiederà, sotto il
controllo degli insegnanti o dei collaboratori scolastici, il ripristino da parte degli alunni responsabili degli ambienti danneggiati
(esempio: lavori di tinteggiatura, pulizia dei bagni).Sanzioni più rigorose potranno condurre anche alla non ammissione allo Scrutinio finale.
DOVERI
• Collaborare con i docenti, consapevoli delle reciproche competenze, alla formazione di un ambiente stimolante e sereno ispirato ai
valori costituzionali che sancisca il rispetto degli individui, educhi alla tolleranza culturale, alla solidarietà, ad una civile convivenza
democratica.
• Collaborare con i docenti, fornendo nel corso dei colloqui indicazioni attendibili e utili alla progettazione di percorsi educativi rispondenti alle diverse individualità e concordando le opportune linee di condotta.
• Verificare l’esecuzione delle consegne assegnate e dei compiti assunti dagli studenti.
• Sollecitare e controllare la frequenza regolare e puntuale delle lezioni, evitando assenze e ritardi se non determinate da effettive e reali esigenze e necessità; giustificare puntualmente le assenze e i ritardi effettuati.
• Controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario.
• Favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola. • Partecipare ai colloqui con gli insegnanti e alle riunioni degli organi collegiali.
• Responsabilizzare l’alunno nell’evitare, all’interno della scuola, comportamenti che possano ostacolare il conseguimento dei valori
sociali ed educativi-formativi che la scuola propone.
• Educare al rispetto dei compagni, dei docenti e del personale non docente. • Educare l’alunno al rispetto dell’edificio, delle attrezzature e arredi scolastici, dei vincoli e delle norme che ne regolano un
funzionamento efficace e produttivo dell’istituzione.
. Consegnare all’insegnante i nominativi di chi ha la sola facoltà di poter richiedere l’uscita anticipata dell’ alunno.( Nota Bene: altre persone non potranno richiedere l’uscita anticipata dell’alunno).
GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A . . .
DIRITTI
• Ricevere una formazione culturale qualificata, che valorizzi e potenzi l’identità e le capacità d’apprendimento personali.
• Ricevere valutazioni trasparenti e tempestive, che la/lo rendano consapevole dei risultati raggiunti.
• Ricevere servizi scolastici senza discriminazione riguardanti il sesso, la razza, l’etnia, la religione, la lingua, le opinioni politiche, le condizioni psicofisiche, sociali ed economiche.
• Vivere in un ambiente salubre, sicuro e adeguato
-Avere a disposizione un servizio educativo e didattico che preveda attività di recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio e
l’utilizzo di strumenti adeguati, anche tecnologici.
• Essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita scolastica. • Esporre le sue ragioni prima di essere sottoposto a sanzione disciplinare.
DOVERI
• Prendere coscienza dei fini e degli obiettivi della scuola.
• Partecipare alla propria formazione ed alla vita della scuola, attivamente e con impegno.
• Frequentare regolarmente le attività scolastiche ed assolvere con puntualità agli impegni di studio.
Non uscire dall’aula senza il permesso del docente.
· Non uscire dall’Istituto senza la richiesta scritta di un genitore e senza che questa sia stata preventivamente autorizzata dal Dirigente o dal docente della classe.
• Mantenere un comportamento corretto e adeguato al contratto formativo.
• Tenere in ordine e pulita la propria persona, presentandosi a scuola con un abbigliamento rispettoso dell’ambiente scolastico. • Rispettare gli altri, siano essi adulti (capo d'istituto, docenti, personale non docente, esperti) o coetanei, senza alcuna
discriminazione.
• Osservare le disposizioni organizzative del Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza della Scuola. • Avere cura del materiale scolastico, delle attrezzature e degli arredi che sono patrimonio comune di cui tutti devono sentirsi
responsabili.
• Tenere in ordine il proprio materiale e non danneggiare quello dei compagni, evitando di portare a scuola oggetti che possano
arrecare disturbo al normale svolgimento delle lezioni o che possano costituire pericolo per se stessi e per i compagni. • Rispettare le regole dell’istituto ed invitare anche i compagni a farlo.
• Collaborare per rendere accogliente l’ambiente scolastico.
. Puntualità d’orario : l’ingresso All’interno della scuola è consentito 5 minuti prima dell’orario di inizio delle lezioni . Al suono della campanella gli alunni devono portarsi immediatamente in classe.
· A rispettare quanto sottoscritto nel patto formativo.
L’INSEGNANTE SI IMPEGNA A. . .
· Rispettare il regolamento d’Istituto.
· spiegare alla classe in modo semplice e chiaro il lavoro che si svolgerà nel corso dell’anno e le competenze che si acquisiranno a fine percorso
· chiarire il proprio metodo e le modalità con cui intende procedere nel lavoro didattico
· spiegare l’impegno e il lavoro che lo studente dovrà svolgere per casa e le modalità per
verificarne lo svolgimento e l’esito; · ascoltare i bisogni dei singoli e a individuare con gli stessi strategie per rimuoverli;
· garantire la massima trasparenza nei voti orali (dire esplicitamente la valutazione numerica e la relativa motivazione) e scr itti:
· facilitare la visione dei compiti o dei test validi per l’orale che saranno corretti tempestivamente e riportati per discuterne gli esiti con la classe, con il singolo;
· chiarire il perché delle scelte di verifica usate, attenendosi alle indicazioni del collegio docenti
· informare con adeguato anticipo i tempi delle prove di verifica
· riportare i compiti in classe corretti entro un tempo ragionevole (max. 15 giorni) · concordare con i colleghi i tempi delle verifiche orali e/o scritte onde evitare che nello stesso giorno l’alunno sia sottoposto a più
di due verifiche nell’arco di una giornata;
· distribuire le verifiche in modo equilibrato nell’arco del quadrimestre; · informare i genitori delle difficoltà o del disagio che gli alunni eventualmente dimostrino nella vita scolastica, sia negli aspetti
comportamentali che di apprendimento, in presenza dell’alunno e dopo aver informato l’alunno della necessità di coinvolgere il
genitore; · a rispettare quanto sottoscritto nel patto formativo, creare un positivo clima di classe,
stimolando gli alunni a mantenere comportamenti coerenti con gli obiettivi formativi fissati dal Consiglio di classe.
USO DEI CELLULARI E’ SEVERAMENTE VIETATO IL CELLULARE ACCESO DURANTE LE LEZIONI. L’USO INDEBITO COMPORTERA’IL RITIRO IMMEDIATO E LA RICONSEGNA AL GENITORE PERSONALMENTE.
SI ritiene opportuno inoltre, che i genitori lascino agli insegnanti della classe uno o piu’ recapiti telefonici per essere sempre avvertiti in caso di indisposizione improvvisa o di infortunio dei figli.
LA DIRIGENTE SCOLASTICA
Prof.ssa Florisa Siniscalchi
………………………………………………………………………………………………………………………..
(Da riconsegnare a scuola) ACCUSA ricevuta della circolare di inizio anno.
AL DIRIGENTE SCOLASTICO IC “B. Croce” di LAURO
Il / La sottoscritto/a, genitore dell’alunno/a--------------------------------------------------------------------------------
Classe-------------------------dell’I.C . “B. Croce” di Lauro, dichiara di aver ricevuto , in data odierna, la circolare riportante alcune
informazioni su il corretto funzionamento delle attività scolastiche.
Data ----------------------------- Firma
………………………………………………..
Indice
PREMESSA
Schema del Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.)
Finalità del POF
Organizzazione scolastica
Attività extrascolastiche degli alunni
Organizzazione scolastica dei plessi
Contesto socio-ambientale
Analisi delle risorse interne ed esterne dell’Istituto
o Risorse interne
o Risorse esterne
Contesto socio-economico
o Tipologie delle imprese produttive
o Occupazioni paterne
o Occupazione materne
Risorse umane e professionali
o Scuola dell’Infanzia
o Scuola Primaria
o Scuola Secondaria di 1° grado
Le nostre scuole
Staff dirigenziale
Organizzazione dell’Offerta formativa
Calendario scolastico
Inclusione alunni con bisogni educativi speciali
Curricolo d’Istituto
Metodologia didattica
Ampliamento dell’Offerta Formativa
Piano per la sicurezza
Autovalutazione d’Istituto
Verifica e valutazione
Tabella di valutazione
Comportamento
o Criteri per l’espressione del voto scuola primaria
o Criteri per l’espressione del voto scuola secondaria di 1° grado
Autonomia
Orario scolastico
I nostri progetti
Patto Educativo di responsabilità
pag.2
pag.3
pag.4pag.5
pag.8
pag.9
pag.15
pag.16
pag.16
pag.17
pag.18
pag.20
pag.21
pag.22
pag. 23
pag.24
pag.25
pag.26
pag.27
pag.30
pag. 33
pag.34
pag.35
pag.37
pag.41
pag.54
pag.52
pag.55
pag. 59
pag.61
pag.62
pag.63
pag.64
pag.64
pag.65 pag.66 pag.67
pag.68 pag.70
pag.73
pag.74