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PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA
CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA - TRIENNIO
2017-2019
Legge 6 novembre 2012 n. 190 “Disposizioni per la prevenzione
e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione”
Allegato A) alla deliberazione della Giunta Camerale
“Adozione Piano triennale di prevenzione della corruzione e
della trasparenza 2017-2019 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della
Legge 190/2012”
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INDICE E STRUTTURA DEL PIANO
PREMESSA
1. INTRODUZIONE:
1.1 Analisi del contesto esterno
1.2 Organizzazione e funzioni dell’amministrazione
2. IL PROCESSO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL P.T.P.C.
2.1 Rapporto sulle precedenti annualità. Obiettivi strategici e collegamenti con Piano della
performance
2.2 Uffici coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Piano
2.3 Il coinvolgimento degli stakeholder
2.4 Modalità di adozione del Piano
3. AREE DI RISCHIO
3.1 La metodologia utilizzata per l’individuazione delle aree di rischio
3.2 Le aree di rischio
3.3 Le misure di prevenzione del rischio obbligatorie e ulteriori
3.3.1 La trasparenza e l’integrità
3.3.2 La rotazione del personale
3.3.3 L’inconferibilità e l’incompatibilità
3.4 Le schede di rischio: analisi dei processi e sotto-processi con indicazione dei rischi,
obiettivi, misure, responsabilità, tempi
4. TEMPI E MODALITÀ DI CONTROLLO DELL’EFFICACIA DEL P.T.P.C.
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PREMESSA
Il D.Lgs. 25 maggio 2016, n. 97, entrato in vigore il 23.06.2016, ha apportato, ai sensi dell’art. 7
della Legge n. 124 del 07.08.2015 una “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia
di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza”; i testi legislativi così modificati
costituiscono pertanto il contesto normativo nel quale l’ente ha operato ai fini dell’adozione del
Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019. Documento altrettanto di riferimento
è il Piano Nazionale Anticorruzione 2016 approvato in via definitiva da ANAC. con delibera n.
831 del 03.08.2016. Come noto, infatti, con il decreto legge n. 90/2014 il Governo è intervenuto
a sancire un profilo più definito dell’assetto istituzionale del contrasto alla corruzione,
individuando nell’A.N.A.C. il soggetto deputato a svolgere i compiti di indirizzo sulla materia
della trasparenza e della lotta alla corruzione nelle amministrazioni pubbliche, ripartendo
diversamente le competenze rispetto al Dipartimento della funzione pubblica, ora competente per
gli aspetti di misurazione e valutazione della performance e non più in tema di prevenzione della
corruzione.
Il D.Lgs. citato in apertura ha così apportato rilevanti innovazioni in materia di trasparenza, che
saranno oggetto di analisi nella specifica sezione del presente piano dedicata alla trasparenza e
che in estrema sintesi sono da ricondursi alla definitiva delimitazione dell’ambito soggettivo di
applicazione della disciplina, alla revisione degli obblighi di pubblicazione nei siti delle
pubbliche amministrazioni unitamente al nuovo diritto di accesso civico generalizzato ad atti,
documenti e informazioni non oggetto di pubblicazione obbligatoria; tuttavia di rilievo anche le
modifiche alla Legge 190/2012 e per quanto attiene alla materia dei contratti pubblici da
menzionare anche il D.Lgs. n. 50 del 18.04.2016 che ha innovato quest’ultima.
La disciplina innovata con il D.Lgs. n. 97/2016 chiarisce che il PNA è atto generale di indirizzo
rivolto a tutte le amministrazioni che adottano i PTPC, e quindi anche alle Camere di
commercio; esso, in quanto atto di indirizzo, contiene indicazioni che impegnano le
amministrazioni allo svolgimento di attività di analisi della realtà amministrativa e organizzativa
nella quale si svolgono le attività di esercizio di funzioni pubbliche e di attività di pubblico
interesse esposte a rischi di corruzione e all’adozione di concrete misure di prevenzione della
corruzione. L’ANAC, ai fini dell’attuazione del PNA, è dotata di poteri di vigilanza sulla qualità
dei Piani adottati dalle pubbliche amministrazioni, che possono comportare l’emissione di
raccomandazioni ma anche sanzioni nei casi di mancata adozione dei PTPC.
La nuova disciplina tende a rafforzare il ruolo dei Responsabili della prevenzione della
corruzione (RPC) quali soggetti titolari del potere di predisposizione e di proposta del PTPC
all’organo di indirizzo. È, inoltre, previsto un maggiore coinvolgimento degli organi di indirizzo
nella formazione e attuazione dei Piani così come di quello degli organismi indipendenti di
valutazione (OIV). Questi ultimi, in particolare, sono chiamati a rafforzare il raccordo tra misure
anticorruzione e misure di miglioramento della funzionalità delle amministrazioni e della
performance degli uffici e dei funzionari pubblici.
La nuova disciplina persegue, inoltre, l’obiettivo di semplificare le attività delle amministrazioni
nella materia, ad esempio unificando in un solo strumento il PTPC e il Programma triennale
della trasparenza e dell’integrità (PTTI) e prevedendo una possibile articolazione delle attività in
rapporto alle caratteristiche organizzative (soprattutto dimensionali) delle amministrazioni.
In piena aderenza agli obiettivi fissati dalla L. 190/2012 il PNA ha il compito di promuovere,
presso le amministrazioni pubbliche (e presso i soggetti di diritto privato in controllo pubblico),
l’adozione di misure di prevenzione della corruzione.
Misure di prevenzione oggettiva che mirano, attraverso soluzioni organizzative, a ridurre ogni
spazio possibile all’azione di interessi particolari volti all’improprio condizionamento delle
decisioni pubbliche.
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Misure di prevenzione soggettiva che mirano a garantire la posizione di imparzialità del
funzionario pubblico che partecipa, nei diversi modi previsti dall’ordinamento (adozione di atti
di indirizzo, adozione di atti di gestione, compimento di attività istruttorie a favore degli uni e
degli altri), ad una decisione amministrativa.
L’individuazione di tali misure spetta alle singole amministrazioni, perché solo esse sono in
grado di conoscere la propria condizione organizzativa, la situazione dei propri funzionari, il
contesto esterno nel quale si trovano ad operare.
Il PNA, dunque, ha il compito di guidare le amministrazioni nel percorso che conduce
necessariamente all’adozione di concrete ed effettive misure di prevenzione della corruzione,
senza imporre soluzioni uniformi, che finirebbero per calarsi in modo innaturale nelle diverse
realtà organizzative compromettendone l’efficacia preventiva dei fenomeni di corruzione.
L’ANAC già con l’Aggiornamento 2015 al PNA (determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015) ha
dato atto delle difficoltà delle amministrazioni a compiere per intero questo percorso, come
rilevato nell’analisi dei PTPC approvati negli anni 2014 e 2015; l’analisi compiuta su un
campione di PTPC adottati nel 2016 ha in parte confermato il permanere di difficoltà da parte
delle amministrazioni nell’autoanalisi organizzativa, nella conoscenza sistematica dei processi
svolti e dei procedimenti amministrativi di propria competenza, nella programmazione unitaria
di tutti questi processi di riorganizzazione.
Anche per tale motivo il PNA 2016 contiene un’ampia sezione di approfondimento specifici per
specifiche realtà amministrative che, tuttavia, non contempla il sistema delle camere di
commercio che verosimilmente saranno analizzate in prossimi aggiornamenti del PNA mentre un
approfondimento specifico è dedicato alla misura della rotazione, oggetto di confronto con la
Presidente del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica, ed alcune
indicazioni integrative concernono la tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti.
Il D.Lgs. 97/2016, nel modificare il d.lgs. 33/2013 e la l. 190/2012, ha fornito altresì ulteriori
indicazioni sul contenuto del PTPC che le amministrazioni sono tenute ad adottare; in
particolare, il Piano assume un valore programmatico ancora più incisivo, dovendo
necessariamente prevedere gli obiettivi strategici per il contrasto alla corruzione fissati
dall’organo di indirizzo. Altro contenuto indefettibile del PTPC riguarda la definizione delle
misure organizzative per l’attuazione effettiva degli obblighi di trasparenza. La soppressione del
riferimento esplicito al Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, per effetto della
nuova disciplina, comporta che l’individuazione delle modalità di attuazione della trasparenza
non sia oggetto di un separato atto, ma sia parte integrante del PTPC come “apposita sezione”,
che deve dunque contenere le soluzioni organizzative idonee ad assicurare l’adempimento degli
obblighi di pubblicazione di dati e informazioni previsti dalla normativa vigente con la chiara
identificazione dei responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei dati, dei documenti e
delle informazioni.
Le nuove disposizioni normative (art. 1, co. 8, l. 190/2012) prevedono che il PTPC debba essere
trasmesso all’ANAC tuttavia tale adempimento, come da indicazioni contenute nel PNA 2016
rimane sospeso in attesa della predisposizione di un’apposita piattaforma informatica; pertanto
tale adempimento si intenderà assolto con la pubblicazione del PTPC sul sito istituzionale,
sezione “Amministrazione trasparente/Altri contenuti Corruzione”.
La figura del Responsabile della prevenzione della corruzione è interessata in modo significativo
dalle modifiche introdotte dal d.lgs. 97/2016 in quanto la nuova disciplina è volta a unificare in
capo ad un solo soggetto l’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della
trasparenza e a rafforzarne il ruolo, prevedendo che ad esso siano riconosciuti poteri e funzioni
idonei a garantire lo svolgimento dell’incarico con autonomia ed effettività, eventualmente anche
con modifiche organizzative.
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D’ora in avanti, pertanto, il Responsabile viene identificato con riferimento ad entrambi i ruoli
come Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) e il PNA 2016
precisa la necessità che in attuazione delle nuove disposizioni normative, gli organi di indirizzo
formalizzino con apposito atto l’integrazione dei compiti in materia di trasparenza agli attuali
RPC, avendo cura di indicare la relativa decorrenza e tal fine sono ivi contenute indicazioni agli
enti a parziale rettifica di indicazioni in merito precedentemente fornite nel PNA 2013 e
nell’aggiornamento 2015.
L’art. 1, co. 7, della l. 190/2012, come novellato, prevede infatti che «l’organo di indirizzo
individua, di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio il responsabile della prevenzione della
corruzione e della trasparenza…» superando la precedente disposizione che considerava in via
prioritaria i dirigenti amministrativi di prima fascia quali soggetti idonei all’incarico, tuttavia
ANAC suggerisce che “Laddove possibile, pertanto, è altamente consigliabile mantenere in
capo a dirigenti di prima fascia, o equiparati, l’incarico di RPCT”. Permane ovviamente
l’obbligo di comunicare all’ANAC i nominativi dei RPCT, utilizzando il modulo pubblicato sul
sito istituzionale dell’Autorità e pertanto, formalizzata la nomina, sarà cura dell’ente provvedere
in merito ad integrazione della comunicazione fatta nel 2013 allorquando fu nominato il
Responsabile della prevenzione della corruzione.
Tra i compiti del RPCT evidenziati dal PNA 2016 vi è anche quello di indicare all’interno del
PTPC il soggetto preposto all’iscrizione e all’aggiornamento dei dati nell’Anagrafe unica delle
stazioni appaltanti (AUSA), istituita ai sensi dell’art. 33-ter del decreto legge 18 ottobre 2012, n.
179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221; “Occorre considerare,
infatti, che ogni stazione appaltante è tenuta a nominare il soggetto responsabile (RASA)
dell’inserimento e dell’aggiornamento annuale degli elementi identificativi della stazione
appaltante stessa”. L’individuazione del RASA è intesa come misura organizzativa di
trasparenza in funzione di prevenzione della corruzione e l’ente camerale ha provveduto alla sua
individuazione già nell’anno 2014 nella figura del Provveditore indicato nel PTPC quale
responsabile dell’area contratti.
Dal d.lgs. 97/2016 risulta anche l’intento di creare maggiore comunicazione tra le attività del
RPCT e quelle dell’OIV, ciò al fine di sviluppare una sinergia tra gli obiettivi di performance
organizzativa e l’attuazione delle misure di prevenzione; “La connessione fra gli obiettivi di
performance e le misure di trasparenza ha trovato conferma nel d.lgs. 33/2013, ove si è
affermato che la promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce un obiettivo strategico
di ogni amministrazione (art. 10)”.
Partendo dalla considerazione che gli strumenti previsti dalla normativa anticorruzione
richiedono un impegno costante anche in termini di comprensione effettiva della loro portata da
parte delle amministrazioni per produrre gli effetti sperati, ANAC col PNA 2016 conferma le
indicazioni già date con il PNA 2013 e con l’Aggiornamento 2015 per quel che concerne la
metodologia di analisi e valutazione dei rischi.
Pertanto sul piano operativo, tenuto conto delle esigenze elencate all’art. 1, comma 9, della
Legge 190/2012, si è ritenuto di strutturare il Piano, in coerenza con gli anni passati, come segue:
analisi del contesto esterno;
illustrazione dell’organizzazione e delle funzioni della Camera di Commercio di Reggio
Emilia;
descrizione del processo di adozione del Piano, evidenziando i collegamenti con gli
obiettivi, programmi e azioni del Piano della Performance;
mappatura dei soggetti coinvolti nella stesura e nell’attuazione del Piano;
descrizione della metodologia adottata per la valutazione del rischio e individuazione
delle aree di attività maggiormente esposte a rischi di corruzione;
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mappatura dei presidi già attivati o che l’Ente intende attivare a tutela della trasparenza e
dell’integrità dell’azione amministrativa, a livello generale, trasversale e con riferimento
ad ogni singola area di rischio individuata; si evidenzia che, conformemente alla
normativa vigente il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità costituirsce
sezione del PTPC;
monitoraggio e rendicontazione delle azioni di contrasto della corruzione adottate.
1. INTRODUZIONE
1.1 ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO
IL CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER IL SISTEMA CAMERALE
L’aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione si inserisce in un contesto
normativo in profondo cambiamento e che a partire dall’1.1.2017 potrebbe vedere il ruolo e le
funzioni della Camera di Commercio fortemente mutati. E’ entrato infatti in vigore lo scorso
10.12.2016 il decreto legislativo n. 219 con il quale è stata data concretezza al percorso di
riforma del sistema camerale a partire dalle significative modifiche apportate alla Legge 580/93
che disciplina il ruolo e le funzioni delle Camere di commercio. Il decreto legislativo prevede
altresì un’articolata procedura che porti alla razionalizzazione delle camere di commercio sul
territorio con indubitabili riflessi organizzativi; entro il termine di 180 giorni dalla data di entrata
in vigore del decreto di cui trattasi, infatti, l'Unioncamere trasmetterà al Ministero dello sviluppo
economico una proposta di rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, per ricondurre il
numero complessivo delle camere di commercio entro il limite di 60, tenendo conto di criteri che
per quanto riguarda l’ente reggiano, poiché nel registro imprese relativo risultano iscritte meno
di 75.000 imprese e unità locali, significa l’accorpamento con altre realtà presenti nella Regione
Emilia Romagna.
La proposta di Unioncamere dovrà prevedere altresì:
a) un piano complessivo di razionalizzazione delle sedi delle singole camere di commercio
nonché delle Unioni regionali, con individuazione di una sola sede per ciascuna nuova
camera di commercio e con razionalizzazione delle sedi secondarie e delle sedi distaccate e,
in ogni caso, con limitazione degli spazi utilizzati a quelli strettamente necessari per lo
svolgimento dei compiti istituzionali, anche tenuto conto delle riduzioni e dei trasferimenti
di personale derivanti dagli interventi di razionalizzazione previsti in merito dal decreto
stesso;
b) un piano complessivo di razionalizzazione e riduzione delle aziende speciali mediante
accorpamento o soppressione;
c) un piano complessivo di razionalizzazione organizzativa che contempli il riassetto degli
uffici e dei contingenti di personale in funzione dell'esercizio delle competenze e delle
funzioni assegnate alle camere di commercio, una conseguente rideterminazione delle
dotazioni organiche del personale dirigente e non dirigente e la razionale distribuzione del
personale dipendente delle camere di commercio, con possibilità di realizzare processi di
mobilità tra le medesime camere.
Nei successivi 60 giorni rispetto al termine per la presentazione della proposta di Unioncamere,
il Ministro dello sviluppo economico, con proprio decreto, sentita la Conferenza permanente per
i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, provvederà alla
rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, all'istituzione delle nuove camere di commercio,
alla soppressione delle camere interessate dal processo di accorpamento e razionalizzazione ed
alle altre determinazioni conseguenti ai piani di cui sopra.
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Fino al completamento delle procedure di mobilità previste ai fini della razionalizzazione del
personale camerale, alle camere di commercio è in ogni caso vietata, a pena di nullità,
l'assunzione o l'impiego di nuovo personale o il conferimento di incarichi, a qualunque titolo e
con qualsiasi tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e
continuativa e di somministrazione.
Vale la pena ricordare, in conclusione, come già dall’anno 2014 siano operative riforme al
sistema camerale che hanno portato alla progressiva riduzione fino al 50% dell’importo del
diritto annuale; misura che ha avuto ed avrà pesanti effetti sia per il sistema camerale,
considerato che il diritto annuale rappresenta la principale fonte di finanziamento, sia per le
imprese e le economie locali, che vedranno considerevolmente ridotte le risorse per interventi
economici di sostegno e sviluppo.
Il Sistema camerale e la Camera di Commercio di Reggio Emilia in particolare, si trovano ad
affrontare una nuova sfida in questa fase segnata da profondi cambiamenti e suscettibile di
ulteriori evoluzioni; basti pensare alle future aggregazioni di territori provinciali, le cosiddette
aree vaste, di cui già si parla e che muteranno gli scenari non solo in termini territoriali ma anche
e soprattutto in termini socio‐economici.
IL CONTESTO ISTITUZIONALE E ASSOCIATIVO
La Camera, per svolgere in modo efficace i propri molteplici compiti, continuerà a mantenere e
sviluppare collaborazioni con le altre istituzioni pubbliche, con le associazioni di categoria, le
singole imprese e i clienti / utenti. Nelle sedi dove si discutono le politiche economiche
territoriali e dove si pro‐gettano le azioni per accrescere la competitività del sistema locale, è
fondamentale presenza per offrire progetti di sviluppo del territorio, risorse finanziarie
comunque importanti ed una struttura professionale e dinamica, anche attraverso il sistema delle
proprie partecipazioni. Le Camere di Commercio sono un punto di incontro naturale tra imprese
e cittadini, tra imprese e mercato, tra imprese ed istituzioni; ed è esattamente attraverso questo
ruolo esclusivo che gli Enti camerali si qualificano tutt’ora come soggetti attivi per favorire lo
sviluppo economico.
Questa missione, per poter essere realizzata in modo efficace, necessita di un rapporto
responsabile e trasparente, che tale si deve mantenere nel corso del tempo, con le imprese in
primis, le quali tramite le proprie Associazioni di categoria possono mettere a confronto i
rispettivi interessi. Oltre ai rappresentanti negli organi Camerali (Consiglio e Giunta), è
statutariamente prevista la Consulta delle Associazioni, composta dai presidenti delle
associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali e dei consumatori, che fornisce pareri,
valutazioni e indirizzi di carattere generale agli organi Camerali.
A questi si uniscono poi ulteriori interlocutori che trovano nelle Camere un’istituzione di
riferimento, quali ordini ed associazioni professionali, associazioni dei consumatori, pubbliche
amministrazioni locali, sindacati, singoli utenti. Tra loro troviamo anche la Consulta delle
Professioni, composta dai presidenti degli ordini e collegi professionali operanti nella
circoscrizione provinciale della Camera di Commercio, con il compito di esercitare funzioni di
tipo consultivo ‐ in particolare in materia di semplificazione ‐ con la finalità di promuovere una
più stretta connessione tra impresa e professionisti e il Comitato Giovani Imprenditori.
Anche questi ambiti risentiranno e dovranno essere riprogettati in relazione ai nuovi assetti
geografici e funzionali che gli Enti camerali assumeranno nei prossimi mesi.
Assetti territoriali che si inseriscono, peraltro, in una stagione di mutamenti dei sistemi di
governo locale, iniziato qualche anno fa con la riforma delle Province. In quest’ottica
l’Assemblea legislativa della Regione Emilia‐Romagna, nella seduta del 28 luglio 2015, ha
approvato definitivamente il progetto di Legge di iniziativa della Giunta regionale, Oggetto 751,
recante: “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana
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di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” (Delibera di Giunta n. 687 dell’8 giugno 2015). La
nuova legge regionale 30 luglio 2015 n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e
disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” prevede il
riordino istituzionale dei soggetti del governo territoriale e disciplina il riparto delle funzioni
amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni.
In questo complesso panorama di riordino istituzionale, si inseriscono anche le Camere di
Commercio, che al momento seguono differenti percorsi, non necessariamente coincidenti.
Secondo la riforma camerale in Emilia Romagna solamente Bologna e Modena possono
mantenere, anche singolarmente, una Camera di Commercio. Tutte le altre province saranno
obbligate a percorsi di fusione. Ad oggi in Emilia Romagna solamente Forlì‐Cesena e Rimini
hanno anticipato i tempi e hanno già deliberato la fusione delle circoscrizioni territoriali unendo
le rispettive Camere di Commercio.
Nel febbraio scorso le Associazioni di categoria di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, “sulla base
della considerazione che il processo di riorganizzazione dell’assetto e del sistema complessivo
delle Camere di commercio attivato dai recenti provvedimenti di riforma, influisca in modo
significativo sulla capacità di avere nelle stesse Camere di Commercio interlocutori istituzionali
utili a soddisfare le esigenze delle aziende insediate nei territori di loro competenza”,
“suggeriscono e chiedono agli organi di Governo delle attuali Camere di Commercio di attivare
un processo di integrazione in una unica istituzione camerale con una estensione territoriale che
copra le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e, auspicabilmente, Modena. A seguito dei
recenti cambi di governance della consorella modenese, gli Organi stanno completando i
processi di analisi e ascolto per arrivare alla definizione migliore della nuova circoscrizione
territoriale.
IL CONTESTO ECONOMICO LOCALE
Il tessuto economico reggiano ha vissuto nel primo semestre 2016 una debole fase congiunturale:
il bilancio demografico fra le imprese nate (2.204) e quelle che contemporaneamente hanno
dichiarato la cessazione delle attività (2.052), ha evidenziato un saldo negativo di 48 unità.
L’evoluzione del secondo trimestre in particolare (+263 unità) non ha consentito di recuperare le
311 aziende in meno del primo trimestre, facendo attestare il tasso di crescita semestrale ad un
valore negativo pari a ‐ 0,1%.
Il terziario ha contribuito maggiormente alla tenuta del sistema delle imprese; gli incrementi più
consistenti, in termini assoluti, appartengono ai pubblici esercizi con 31 unità in più di cui 29
sono imprese di ristorazione, ai quali fanno seguito le attività immobiliari che raggiungono 3.399
aziende, 30 in più rispetto a dicembre 2015.
La contrazione ha coinvolto tutti i principali comparti del “made in Reggio Emilia”: la
metalmeccanica ha registrato una flessione dello 0,9%, il ceramico e l’alimentare sono scesi
dell’1,1% e il tessile‐abbigliamento è calato di 1,4 punti percentuali. Continua la flessione
dell’agricoltura che ha visto scendere a 6.225 unità le proprie imprese subendo un’ulteriore
flessione dello 0,9%
Nei primi sei mesi del 2016 i fallimenti dichiarati in provincia di Reggio Emilia sono stati 73 a
fronte dei 60 registrati nello stesso periodo dell’anno passato, con un aumento del 21%. dovuto
essenzialmente all’incremento nei settori dell’industria, 9 fallimenti in più, e nel settore delle
costruzioni che dai 17 del primo semestre 2015 è salito a 26 fallimenti aperti nei primi sei mesi
del 2016.
Come ben si evince dall’ultima disponibile Relazione sullo stato dell’ordine e della sicurezza
pubblica pubblicata sul sito della Camera dei Deputati, tuttavia, il tessuto economico provinciale
soffre tutt’ora, se non di più, la presenza di infiltrazioni criminali: “La posizione geografica
della provincia e le fiorenti attività commerciali ed industriali favoriscono i tentativi di
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infiltrazione nel tessuto sociale, economico ed imprenditoriale, posti in essere da organizzazioni
criminali di tipo mafioso. Nella provincia di Reggio Emilia si registra una significativa presenza
di espressioni malavitose appartenenti o strettamente vicine ad organizzazioni criminali mafiose
che hanno sempre dimostrato capacità di convivere pacificamente nel territorio per tutelare i
reciproci affari. Nella provincia la struttura mafiosa di riferimento rimane la 'ndrangheta con la
presenza di soggetti originari di Cutro ed Isola Capo Rizzuto, con ramificazioni anche nelle
province di Parma e Piacenza, vicini alle famiglie dei "Dragone" e dei "Grande Aracri", che
risulterebbero attivi nel settore delle estorsioni nei confronti di molti imprenditori edili calabresi
operanti nel reggiano. Altri settori d'interesse risultano essere il comparto edilizio,
l'autotrasporto e la logistica”. L’autotrasporto in particolare “è ritenuto particolarmente esposto
al rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata di tipo mafioso”.
Alcune indagini delle Direzioni Distrettuali Antimafia come si evince dalla Relazione “scaturite
dalla denuncia presentata dall'allora presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia
che ebbe a segnalare l'operatività di mezzi d'opera di una ditta di autotrasporto…, oggetto di
sequestro … e non rinvenuti al momento del provvedimento cautelare. Le varie indagini
evidenziano l'elevato ricorso al sistema delle fatturazioni false, largamente praticato anche
dalla criminalità organizzata calabrese nei riguardi di ditte corregionali, utilizzato come
strumento estorsivo e/o usuraio”. E ancora: “Nel settore degli appalti pubblici si registrano
numerosi tentativi di infiltrazioni di elementi contigui alla criminalità organizzata. In tale
contesto, il Prefetto di Reggio Emilia ha adottato numerose interdittive, quasi tutte nei confronti
di ditte e società, i cui amministratori erano contigui a personaggi affiliati a 'ndrine calabresi,
oltre che provvedimenti di rigetto delle istanze di iscrizione nella "white list"”.
1.2 ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE
Come già anticipato in precedente paragrafo la recentissima riforma delle camere di commercio
formalizzato con il D.Lgs. 219/2016 impatta seriamente su quello che fino a ieri era l’assetto
degli enti camerali con propria identità e proprie funzioni. Già si è visto come l’anno 2017 si
preannunci come un anno di trasformazione ma parallelamente, già da ora, la Legge 29 dicembre
1993, n. 580, così come modificata dal D. Lgs. 219/2016, impone immediata applicazione.
Le camere di commercio rimangono enti pubblici dotati di autonomia funzionale che svolgono,
nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza, sulla base del principio di
sussidiarietà…, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo
nell'ambito delle economie locali. Poiché solo verso la fine dell’anno 2017 è prevista
l’emanazione del decreto del Ministro dello sviluppo economico che istituisce la camera di
commercio derivante dall'accorpamento delle circoscrizioni territoriali di interesse per la
provincia di Reggio Emilia con la nomina di un commissario ad acta che provveda ad attivare ed
attuare le azioni propedeutiche per la costituzione del nuovo ente, fino all’insediamento del
consiglio della nuova camera di commercio gli organi in carica continuano ad esercitare tutte le
loro funzioni. Per l’anno 2017 pertanto l’ente camerale sarà amministrato dalla Giunta, eletta dal
Consiglio al suo interno e formata dal Presidente e da 8 componenti. I 28 membri del Consiglio
sono quelli nominati con decreto del Presidente della Regione Emilia Romagna, su designazione
delle organizzazioni rappresentative dei vari settori economici provinciali, delle organizzazioni
sindacali dei lavoratori e delle associazioni dei consumatori e insediatisi nel gennaio 2014, tra i
28 membri è incluso un componente designato dalla Consulta Provinciale dei Liberi
Professionisti.
La riforma di cui trattasi ha ridefinito le funzioni degli enti camerali come segue:
‒ pubblicità legale generale e di settore mediante la tenuta del registro delle imprese, del
Repertorio economico amministrativo e degli altri registri ed albi attribuiti alle camere di
commercio dalla legge; tale funzione è quella tradizionalmente definita “Anagrafico-
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certificativa" nella quale rientra anche la funzione relativa alla “formazione e gestione del
fascicolo informatico di impresa in cui sono raccolti dati relativi alla costituzione, all'avvio
ed all'esercizio delle attività dell'impresa, nonché funzioni di punto unico di accesso
telematico in relazione alle vicende amministrative riguardanti l'attività d'impresa, ove a ciò
delegate su base legale o convenzionale”;
‒ tutela del consumatore e della fede pubblica, vigilanza e controllo sulla sicurezza e
conformità dei prodotti e sugli strumenti soggetti alla disciplina della metrologia legale,
rilevazione dei prezzi e delle tariffe, rilascio dei certificati di origine delle merci e documenti
per l'esportazione in quanto specificamente previste dalla legge; tale funzione è riconducibile
alla cosiddetta attività di Regolazione del mercato dalla quale tuttavia rimane esclusa la
risoluzione alternativa delle controversie, consentita solo in convenzione con le regioni ed
altri soggetti pubblici e privati;
‒ sostegno alla competitività delle imprese e dei territori tramite attività d'informazione
economica e assistenza tecnica alla creazione di imprese e start up, informazione,
formazione, supporto organizzativo e assistenza alle piccole e medie imprese per la
preparazione ai mercati internazionali, valorizzazione del patrimonio culturale nonché
sviluppo e promozione del turismo, in collaborazione con gli enti e organismi competenti
riconducibili alla “vecchia” definizione di attività di promozione ed informazione economica
che tuttavia appare ora più limitata stante anche l’esplicita esclusione delle attività
promozionali direttamente svolte all'estero;
Al di là di ulteriori competenze “residuali” (competenze in materia ambientale attribuite dalla
normativa nonché supporto alle piccole e medie imprese per il miglioramento delle condizioni
ambientali per esempio) resta tutt’ora da comprendere la portata di nuovi filoni di attività
rientranti tra le funzioni delle camere di commercio; vale a dire quella di “orientamento al
lavoro e alle professioni anche mediante la collaborazione con i soggetti pubblici e privati
competenti”, nonché quella di “assistenza e supporto alle imprese in regime di libera
concorrenza da realizzare in regime di separazione contabile…limitate a quelle strettamente
indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali del sistema camerale…”, mentre altre
attività tradizionalmente svolte dalle camere di commercio e afferenti servizi innovativi
dovranno forse essere ritarate alla luce della previsione normativa che consente lo svolgimento di
attività in ambito di digitalizzazione sempre in convenzione con le regioni ed altri soggetti
pubblici e privati come già detto per la risoluzione alternative delle controversie.
L’assetto organizzativo dell’ente verosimilmente dovrà essere pertanto oggetto di riflessione e di
intervento nel corso dell’anno 2017; attualmente l’organigramma è quello oggetto di
approvazione da parte della Giunta camerale nell’anno 2015, articolato in 2 Aree e 5 servizi
nonchè 2 Unità operative di staff, una al Segretario Generale e una al Dirigente d’Area.
Le Aree sono punto di riferimento per la pianificazione operativa degli interventi e delle attività
sulla base delle scelte strategiche generali dell’ente. I Servizi gestiscono insiemi di attività ampi
e complessi attraverso l’utilizzo di un elevato grado di autonomia operativa nell’ambito degli
indirizzi formulati dal Dirigente d’Area e sono affidati, di norma, alla responsabilità di
dipendenti inquadrati nella categoria contrattuale D con conferimento, ad opera del rispettivo
Dirigente dell'Area interessata, sentito il Segretario Generale, di incarico di Posizione
Organizzativa o Alta Professionalità. I Servizi, infine, possono essere articolati in Unità
Operative (e/o Uffici).
Il personale dipendente dell’Ente camerale all’1 gennaio 2017 ammonta a 78 unità, rispetto alle
95 unità previste dalla dotazione organica.
11
Al Segretario generale è stata affidata “ad interim” la responsabilità dell’Area I mentre la
responsabilità dell’Area II è stata affidata all’altra figura dirigenziale dell’ente che riveste anche
il ruolo di Conservatore del Registro imprese nonché Vice Segretario generale vicario.
I dirigenti camerali hanno provveduto a conferire poi gli incarichi per la responsabilità dei
Servizi e delle Unità operative con conferimento anche delle responsabilità dei procedimenti.
Preme ricordare che in occasione del riassetto organizzativo dell’anno 2015 è stato attuata, pur
con una certa gradualità al fine di non disperdere competenze acquisite con conseguente
possibile decadimento della qualità dei servizi offerti, la rotazione del personale in particolare
con funzioni di responsabilità ed alcune attività hanno anche mutato la figura stessa del dirigente
di riferimento dando concretezza anche alla rotazione relativamente a posizioni di vertice.
La ripartizione in relazione alla tipologia di attività del personale dei livelli è la seguente:
Attività di funzionamento 22%
Attività di indirizzo politico istituzionale e controllo di
gestione 5%
Tenuta di registri, albi e ruoli e rilascio di
certificazioni 28%
Studi, programmazione e sviluppo delle imprese
14%
Regolazione del mercato 20%
Relazioni esterne ed e-government
11%
Ripartizione del personale per tipologia di attività all'01.01.2017
U.O.
GESTIONE
RISORSE UMANE
12
2. IL PROCESSO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL P.T.P.C.
2.1 Rapporto sulle annualità precedenti. Obiettivi strategici e collegamenti con il Piano
della performance
Ricordata la nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) già nell’anno
2013 con deliberazione di Giunta Camerale nella persona del Segretario Generale, nel medesimo
anno l’ente camerale adottò il primo Piano triennale di prevenzione della corruzione, aggiornato
poi annualmente da ultimo con il P.T.P.C. 2016-2018 che è stata occasione, alla luce
dell’aggiornamento del P.N.A. operato nell’anno 2015, per aggiornare la mappatura delle aree di
rischio generali nonché estendere l’analisi di rischio ad altre aree di attività camerale al fine di
completare l’analisi medesima a tutto il quadro dei processi gestiti dalla Camera di Commercio.
Strumento-guida per tale operazione sono state le linee guida Unioncamere aggiornate all’anno
2016 frutto di una sintesi e messa a sistema dei principali standard internazionali di risk
management, tra i quali assume particolare rilievo l’UNI ISO 31000:2010, standard
raccomandato dallo stesso legislatore.
Delle “nuove” aree di rischio analizzate già nel P.T.P.C. 2016-2018 è stata effettuata anche
valutazione con la previsione di misure di trattamento specifiche ed ulteriori rispetto a quelle
normativamente previste. Si è trattato dei seguenti sottoprocessi
MACROPROCESS
O PROCESSO SOTTOPROCESSO
CATEGORIE DI EVENTO
RISCHIOSO
B2:
Approvvigionament
o e gestione dei
beni
B2.2 Gestione beni
materiali e
immateriali e
logistica
B2.2.1 Gestione patrimonio:
manutenzione dei beni mobili e
immobili e tenuta inventario
CR.1 - CR. 2 - CR.3 - CR. 4 -
CR.5 - CR. 6 - CR.7
B2.2.2 Gestione e manutenzione
hardware e software
CR.1 - CR. 2 - CR.3 - CR. 4 -
CR.5 - CR. 6 - CR.7
B3.2 Gestione
contabilità e
liquidità
B3.2.1 Gestione contabilità CR.2 - CR.4 - CR.5- CR.7
B3.2.1 Gestione liquidità CR.7
C2: Regolazione e
tutela del mercato
C2.6 Forme
alternative di
giustizia
C2.6.1 Gestione Mediazioni e
Conciliazioni CR.3 - CR.4 - CR.5 - CR.6
C2.6.2 Gestione Arbitrati CR.3 - CR.4 - CR.5 - CR.6
Significativo è stato lo spazio riservato alla formazione del personale con l’implementazione di
un corso di formazione in modalità e-learning rivolto a tutti i dipendenti della Camera di
commercio di Reggio Emilia organizzato dalla società del sistema camerale Infocamere.
Il resoconto puntuale dell’attività realizzata nella 2016 è riassunto nella “Relazione ex-art. 1
comma 14 della Legge 190/2012 recante i risultati sull’attività svolta” redatta dal Responsabile
della prevenzione della corruzione su modello ANAC e pubblicata sul sito internet camerale lo
scorso 15.12.2016.
2.2 Uffici coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Piano
Il processo di elaborazione e di attuazione del Piano prevede il coinvolgimento di una pluralità di
soggetti, efficacemente sintetizzati nella figura seguente:
13
L’Autorità nell’aggiornamento 2016 del Piano nazionale anticorruzione conferma le indicazioni
già date nell’Aggiornamento 2015 con riferimento al ruolo e alle responsabilità di tutti i soggetti
che a vario titolo partecipano alla programmazione, adozione, attuazione e monitoraggio delle
misure di prevenzione della corruzione.
La Giunta Camerale è l’organo competente ad individuare il Responsabile della prevenzione
della corruzione e della trasparenza e ad approvare il Piano triennale di prevenzione e i relativi
aggiornamenti. In ossequio alle raccomandazioni ANAC di effettivo coinvolgimento degli organi
in tema di strategia di prevenzione della corruzione la Giunta camerale svolge un ruolo attivo nel
processo di adozione del Piano, essendo (unitamente al Consiglio Camerale), espressione e
portavoce degli interessi generali della comunità economica locale, principale stakeholder
dell’Ente ma è parte molto attiva anche nell’attuazione e nel monitoraggio del Piano, in quanto
competente ad adottare le proposte di atti regolamentari da sottoporre all’approvazione del
Consiglio camerale nonché assumere decisioni sull’assetto organizzativo dell’ente e approva il
Piano triennale della performance, che assicura il collegamento tra gli obiettivi strategici in
materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza e gli obiettivi strategici dell’ente
camerale, e la Relazione sulla performance che ha lo scopo di monitorare il livello di
conseguimento degli obiettivi fissati.
Già si è anticipato in apertura che la Legge 190/2012, come novellata dal D.Lgs. 97/2016, ha
apportato significative modifiche alla figura del Responsabile della prevenzione della corruzione
e della trasparenza (e non più solo R.P.C.) unificando in capo ad un solo soggetto i due
incarichi. ANAC precisa nell’aggiornamento del P.N.A. 2016 la necessità che, nel caso dell’ente
camerale, la Giunta formalizzi con apposito atto l’integrazione dei compiti in materia di
trasparenza agli attuali RPC, avendo cura di indicare la relativa decorrenza. La nomina rientra
quindi tra gli adempimenti di prevenzione della corruzione e trasparenza da porre in essere
nell’anno in corso in ossequio alle nuove indicazioni di ANAC circa i criteri di scelta del
SOGGETTI COINVOLTI
NELLA PREVENZIONE DELLA
CORRUZIONE
Consiglio/ Giunta
Segretario generale/
R.P.C.
responsabili dei Servizi e degli Uffici
dirigenti di area
OIV e organismi di
controllo interno
U.P.D.
il personale
i collaboratori
esterni
14
soggetto che tuttavia concludono che “Laddove possibile,…, è altamente consigliabile
mantenere in capo a dirigenti di prima fascia, o equiparati, l’incarico di RPCT”. Nel caso della
Camera di commercio di Reggio Emilia il Segretario generale, Dott. Michelangelo Dalla Riva
già era sia Responsabile della prevenzione della corruzione che Responsabile della Trasparenza e
svolge, al di là dei noti compiti normativamente previsti, un ruolo cardine su tali temi essendo
anche dotato, unitamente all’altra figura dirigenziale presente nell’organigramma camerale, di
significativi poteri organizzativi. La Dirigenza, in particolare, è anche Vice Segretario Generale
Vicario nonché responsabile dell’Unità Operativa che si occupa della gestione del personale e
quindi sull’osservanza del Codice di comportamento. Le figure dirigenziali assegnano agli uffici
gli obiettivi da conseguire nell’anno assicurando coordinamento tra performance organizzativa,
prevenzione della corruzione, trasparenza.
La figura del R.P.C.T. è naturalmente centrale in materia di materia di accesso civico; in tale
contesto il RPCT, oltre alla facoltà di chiedere agli uffici della relativa amministrazione
informazioni sull’esito delle istanze, deve occuparsi, per espressa disposizione normativa (art. 5,
co. 7, d.lgs. 33/2013, come novellato dal d.lgs. 97/2016), dei casi di riesame (sia che l’accesso
riguardi dati a pubblicazione obbligatoria o meno).
Essendo vertice amministrativo dell’ente camerale è infine assicurato quanto disposto dall’art. 1,
co. 9, lett. c) della Legge 190/2012 in tema di «obblighi di informazione nei confronti del RPC
chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Piano», obblighi informativi che, in
particolare, ricadono su tutti i soggetti coinvolti, già nella fase di formazione del Piano e, poi,
nelle fasi di verifica del suo funzionamento e dell’attuazione delle misure adottate vale a dire:
i Responsabili dei Servizi, chiamati, ciascuno per l’attività di relativa competenza, a
collaborare, unitamente al Segretario Generale ed alla Dirigenza, alla stesura del Piano, a
fornire ai colleghi direttive per l’attuazione delle misure di contrasto alla corruzione
individuate e a monitorare sul corretto adempimento e sull’efficacia delle azioni intraprese,
assicurando costante attività di reporting al Dirigente di riferimento;
il personale, chiamato a dare attuazione al Piano, sulla base di iniziative formative sui temi
dell’etica e delle legalità e/o su tematiche specifiche, e delle direttive impartite dai
Responsabili dei Servizi;
i collaboratori esterni, tenuti all’osservanza del Codice di comportamento e diretti destinatari
di alcune misure di prevenzione contenute nel P.T.P.C.;
l’Ufficio Procedimenti Disciplinari (UPD), competente a curare l’avvio dei procedimenti
disciplinari.
Elemento di significativa novità delle modifiche intervenute alla Legge 190/2012 è la maggior
interazione tra R.P.C.T. e Organismo Indipendente di Valutazione della performance,
interazione che in una realtà come la Camera di commercio di Reggio Emilia era già molto
elevata a maggior ragione tenuto conto della figura monocratica che incarna tale organo. Il ruolo
che quest’ultimo riveste nel sistema di gestione della performance, della trasparenza e della
prevenzione della corruzione diventa centrale laddove, in linea con quanto già disposto dall’art.
44 del d.lgs. 33/2013, detti organismi, anche ai fini della validazione della relazione sulla
performance, verificano che i PTPC siano coerenti con gli obiettivi stabiliti nei documenti di
programmazione strategico-gestionale e, altresì, che nella misurazione e valutazione delle
performance si tenga conto degli obiettivi connessi all’anticorruzione e alla trasparenza.
In rapporto agli obiettivi inerenti la prevenzione della corruzione e la trasparenza l’OIV verifica i
contenuti della relazione recante i risultati dell’attività svolta che il RPCT predispone e trasmette
all’OIV, oltre che all’organo di indirizzo, ai sensi dell’art. 1, co. 14, della l. 190/2012.
15
2.3 Il coinvolgimento degli stakeholder Il coinvolgimento degli stakeholder dell’Ente camerale nell’elaborazione del Piano è assicurata
dalla rappresentanza dei medesimi in seno al Consiglio e alla Giunta Camerale.
È il Consiglio Camerale che, facendosi portavoce degli interessi e delle necessità avanzate dalla
collettività economica locale, approva gli obiettivi strategici, che la Giunta esplica in obiettivi
operativi ed azioni, formalizzati all’interno degli strumenti di programmazione (Piano della
Performance e Programma Triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza).
La Camera inoltre, per svolgere in modo efficace i propri molteplici compiti, mantiene e
sviluppa “da sempre” collaborazioni con altre istituzioni pubbliche, con associazioni di
categoria, singole imprese e clienti/utenti.
E’ inoltre statutariamente prevista la Consulta delle Associazioni, composta dai presidenti delle
associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali e dei consumatori, che fornisce pareri,
valutazioni e indirizzi di carattere generale agli organi Camerali. A questi si uniscono poi
ulteriori interlocutori che trovano nelle Camere un’istituzione di riferimento, quali ordini ed
associazioni professionali, associazioni dei consumatori, pubbliche amministrazioni locali,
sindacati, singoli utenti. Tra loro troviamo anche la Consulta delle Professioni, composta dai
presidenti degli ordini e collegi professionali operanti nella circoscrizione provinciale della
Camera di Commercio, con il compito di esercitare funzioni di tipo consultivo - in particolare in
materia di semplificazione - con la finalità di promuovere una più stretta connessione tra impresa
e professionisti.
In tema di elaborazione / verifica del P.T.P.C. il P.N.A. ha previsto forme di consultazione da
porre in essere nei confronti dei cosiddetti “stakeholder” camerali; la Camera di commercio di
Reggio Emilia pertanto a cavallo di anno, ha attuato la forma di consultazione prevista dal
P.N.A. mediante avviso pubblicato all’albo camerale on-line con invito ai soggetti interessati a
presentare suggerimenti/riflessioni/proposte propedeutiche all’aggiornamento del P.T.C.P. Non
sono pervenuti contributi entro il termine di scadenza previsto per tale fase di consultazione,
tuttavia, come si chiarirà meglio in seguito, canali di comunicazione con l’ente sono sempre
aperti anche al di là dello spirare del termine sopra citato.
2.4 Modalità di adozione del Piano
Ai sensi della Legge 190/2012 come novellata «L'organo di indirizzo definisce gli obiettivi
strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, che costituiscono contenuto
necessario dei documenti di programmazione strategico-gestionale e del Piano triennale per la
prevenzione della corruzione. L'organo di indirizzo adotta il Piano triennale per la prevenzione
della corruzione su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della
trasparenza entro il 31 gennaio di ogni anno e ne cura la trasmissione all'Autorità nazionale
anticorruzione. Negli enti locali il piano è approvato dalla giunta….».
L’aggiornamento annuale del Piano deve tener conto dei seguenti fattori:
normative sopravvenute che impongono ulteriori adempimenti;
normative sopravvenute che modificano le finalità istituzionali dell’amministrazione (es.:
acquisizione di nuove competenze);
emersione di rischi non considerati in fase di predisposizione del P.T.P.C.;
nuovi indirizzi o direttive contenuti nel P.N.A..
Il quadro normativo definisce il complesso delle regole di riferimento ai fini della prevenzione
della corruzione; l’Ente ha operato nel rispetto dei seguenti provvedimenti anche di natura
interna all’ente stesso soprattutto al fine coordinare performance con trasparenza e prevenzione
della corruzione:
16
- la Legge 580/93 "Riordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e
agricoltura" come modificata con D.Lgs. 219/2016 richiamato nei precedenti paragrafi;
- lo Statuto camerale vigente;
- il "Regolamento di organizzazione degli uffici" di cui alla deliberazione del Consiglio
camerale n. 9 del 16.07.2012;
- Il D.P.R. 2 novembre 2005 n. 254 “Regolamento per la disciplina della gestione
patrimoniale e finanziaria delle camere di commercio";
- il D.Lgs. 165/2001 "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche";
- il D.Lgs. 150 del 27.10.2009 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle
pubbliche amministrazioni";
- il D.Lgs. 8 aprile 2013, n. 39, "Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di
incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico,
a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190";
- il D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, “Regolamento recante codice di comportamento dei
dipendenti pubblici, a norma dell’art. 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”;
- la Legge n. 190 del 06.11.2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” come modificata dal D.Lgs.
97/2016;
- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 come modificata dal D.Lgs. 97/2016 che lo ha rititolato,
“Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicita',
trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
- la deliberazione del Consiglio Camerale n. 7/2014 di approvazione degli indirizzi generali e
del programma pluriennale 2014- 2018 ;
- la deliberazione del Consiglio Camerale n.9/2016 avente ad oggetto “Relazione Previsionale
e Programmatica per l'esercizio 2017: approvazione”;
- la deliberazione del Consiglio Camerale n. 11/2016: “Programmazione economico-
patrimoniale e finanziaria. Bilancio Preventivo Economico 2017 e Budget Economico 2017;
- la deliberazione della Giunta Camerale n.133 del 29.12.2016 inerente l’approvazione del
Budget direzionale per l’esercizio 2017;
la circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 1 del 25.01.2013 avente ad oggetto
“legge n. 190 del 2012 – Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e
dell’illegalità nella pubblica amministrazione”;
le “Linee di indirizzo del Comitato interministeriale (d.p.c.m. 16 gennaio 2013) per la
predisposizione, da parte del Dipartimento della funzione pubblica, del Piano Nazionale
Anticorruzione di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190”;
la deliberazione della Giunta Camerale n. 14 dell’01.02.2013 di individuazione del
Segretario Generale quale responsabile della prevenzione della corruzione nella Camera di
commercio di Reggio Emilia;
la deliberazione CiVIT n. 72 dell’11.09.2013 di approvazione del Piano Nazionale
Anticorruzione;
la deliberazione CiVIT n. 75/2013 "Linee Guida in materia di codici di comportamento delle
pubbliche amministrazioni";
la delibera della Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità
delle amministrazioni pubbliche – Autorità Nazionale Anticorruzione n. 50/2013 “Linee
guida per l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-
2016”;
17
la deliberazione della Giunta camerale n. 9 del 29.01.2016 con la quale l’ente adottava il
Piano triennale di prevenzione della corruzione 2016-2018 che includeva quale sezione di
esso il “Programma triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2015-2017”;
la “Relazione ex-art. 1 comma 14 della Legge 190/2012 recante i risultati sull’attività
svolta” redatta dal Responsabile della prevenzione della corruzione e pubblicata sul sito
internet camerale lo scorso 15.12.2016;
la determinazione di A.N.AC. n. 12 del 28.10.2015 di aggiornamento del Piano Nazionale
Anticorruzione;
le “Linee guida per la formulazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione
2016-2018” realizzate da un gruppo di lavoro costituito da Unioncamere e diramate da
Unioncamere con nota del 23.12.2015;
la delibera di A.N.A.C. n. 831 del 03.08.2016 “Determinazione di approvazione definitiva
del Piano Nazionale Anticorruzione 2016”;
la delibera di A.N.A.C. n. 833 del 03.08.2016 “Linee guida in materia di accertamento delle
inconferibilità e delle incompatibilità degli incarichi amministrativi da parte del responsabile
della prevenzione della corruzione. Attività di vigilanza e poteri di accertamento
dell’A.N.AC. in caso di incarichi inconferibili e incompatibili”;
le «Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità,
trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal
d.lgs. 97/2016» approvate da A.N.A.C. con delibera n. 1310 del 28.12.2016.
3. AREE DI RISCHIO
3.1 La metodologia utilizzata per l’individuazione delle aree di rischio
Giova per completezza riassumere la metodologia utilizzata dall’ente camerale ai fini
dell’individuazione delle aree di rischio; le Camere di commercio disponevano già di una
mappatura completa dei propri processi, istituzionali e di supporto, sviluppata in occasione della
predisposizione del Piano della performance in attuazione del D.Lgs. 150/2009, e riportata in
allegato. Nella mappatura sono evidenziate le attività attraverso le quali si espletano le funzioni
anche della Camera di commercio di Reggio Emilia. Tale mappatura ha costituito la base per
l’analisi del rischio di corruzione. A partire da essa sono state, infatti, identificate le attività da
monitorare attraverso azioni di risk management ed individuate le attribuzioni specifiche di
ciascun ufficio in materia.
In particolare, il processo di risk management al quale si fa riferimento è quello suggerito da
Unioncamere nelle linee guida menzionate nei precedenti paragrafi ed è il frutto di una sintesi e
messa a sistema dei principali standard internazionali di risk management, tra i quali assume
particolare rilievo l’UNI ISO 31000:2010, standard raccomandato dallo stesso legislatore.
18
Rispetto a tale processo, l’individuazione delle aree di rischio coinvolge le fasi che vanno
dall’analisi di contesto alla ponderazione del rischio: nell’analisi di contesto rientra l’attività di
mappatura dei processi rispetto ai quali occorre procedere in termini di gestione del rischio;
l’identificazione, l’analisi e la ponderazione del rischio rappresentano quello che in termini
manageriali viene definito risk assessment, ovvero l’insieme di azioni tese a valutare il rischio al
fine di identificare i rischi critici e le attività maggiormente esposte al rischio.
La definizione degli indici di valutazione della probabilità di accadimento di un evento rischioso
e dell’impatto che esso può generare è oggetto della fase di analisi del rischio. In questa fase si
procede alla misurazione degli eventi di rischio precedentemente identificati attraverso la stima
della probabilità e dell’impatto degli stessi. Poiché dall’analisi del rischio derivano le scelte in
termini di priorità di intervento e di risposta al rischio, la corretta identificazione degli indici di
valutazione risulta essere determinante per la costruzione di sistemi di gestione del rischio
efficienti ed efficaci.
La misurazione e la valutazione dello stato di attuazione ed efficacia delle misure di risposta al
rischio e il monitoraggio dell’esposizione al rischio sono oggetto della fase di monitoraggio e
valutazione: le informazioni rilevate attraverso i sistemi di monitoraggio e valutazione
consentono di migliorare i sistemi di gestione del rischio, di apportare le opportune modifiche e
integrazioni per rispondere in maniera sempre più efficiente ed efficace ai rischi critici
identificati e di adattare i sistemi di gestione del rischio ai cambiamenti interni ed esterni, al fine
di evitarne l’obsolescenza e l’inadeguatezza.
Va detto sin da ora che proprio per quanto anticipato nei precedenti paragrafi in ordine alla
riforma del sistema camerale che “sconvolgerà” anche gli assetti organizzativi degli enti
camerali, terminato il processo di accorpamento e compresi meglio i confini delle funzioni e dei
compiti che l’ente camerale è chiamato a svolgere ai sensi della riforma entrata in vigore il
10.12.2016 la mappatura dei processi sarà naturalmente da rivedere così come l’analisi di
rischio.
Dal processo di risk assessment, come già sottolineato, si arriva a identificare i rischi (o meglio
gli eventi rischiosi) critici – ossia con livelli di probabilità e impatto elevati – e,
conseguentemente, i processi e le unità organizzative su cui insistono. Tale processo di analisi e
19
stima del rischio in prima battuta focalizzò l’attenzione verso i processi e le attività riconducibili
alle aree obbligatorie indicate dal primo PNA poi i successivi aggiornamenti hanno portato l’ente
camerale a completare l’analisi allargandola a tutti i processi dell’azione camerale, operazione
che giunge a compimento nel presente PTPCT
Le categorie di rischio già declinate nei precedenti piani sono le seguenti:
Tabella delle categorie di rischio
Codifica Descrizione
CR.1 Pilotamento delle procedure
CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
CR.3 Conflitto di interessi
CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della documentazione
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
CR.7 Atti illeciti
La fase successiva di analisi del rischio è consistita nella valutazione della probabilità che il
rischio si realizzi e delle conseguenze che il rischio produce (probabilità e impatto) per giungere
alla determinazione del livello di rischio. Il livello di rischio è rappresentato da un valore
numerico.
Per ciascun rischio catalogato è stimato il valore della probabilità e il valore dell’impatto. La
stima della probabilità tiene conto, tra gli altri fattori, dei controlli vigenti. A tal fine, per
controllo si intende qualunque strumento di controllo utilizzato nella p.a. che sia utile per ridurre
la probabilità del rischio (e, quindi, sia il sistema dei controlli legali, come il controllo preventivo
e il controllo di gestione, sia altri meccanismi di controllo utilizzati nella p.a., es. i controlli a
campione in casi non previsti dalle norme). La valutazione sull’adeguatezza del controllo va fatta
considerando il modo in cui il controllo funziona concretamente nella p.a.. Per la stima della
probabilità, quindi, non rileva la previsione dell’esistenza in astratto del controllo, ma la sua
efficacia in relazione al rischio considerato.
L’impatto si misura in termini di:
impatto economico,
impatto organizzativo,
impatto reputazionale.
Il valore della probabilità e il valore dell’impatto sono quindi moltiplicati per ottenere il valore
complessivo, che esprime il livello di rischio del processo.
In relazione alla riforma intervenuta sulle attività camerali la mappatura è stata aggiornata, ma
trattasi come poc’anzi detto di un’operazione in progress alla luce di orientamenti che
matureranno anche nei mesi successivi, eliminando attività non più di competenza camerale; si
pensi per esempio alle funzioni in tema di clausole vessatorie passate ad Agcom.
La mappatura di collegamento tra processi e responsabilità e strutture organizzative che
intervengono è allegata al presente P.T.P.C. alla lettera A).
20
3.2 Le aree di rischio
Le aree di rischio nel P.T.P.C. 2017-2019
Processi Sotto-processi
A) Area: acquisizione e progressione del personale
[B.1.1. Acquisizione e gestione risorse umane]
A.01 Reclutamento di personale a tempo indeterminato,
determinato e progressioni di carriera verticali
A.02 Progressioni di carriera economiche
A.03 Conferimento di incarichi di collaborazione
B) Area: contratti pubblici (procedure di
approvvigionamento)
[B.2.1 Fornitura di beni e servizi]
B.01 Programmazione
B.02 Progettazione della gara
B.03 Selezione del contraente
B.04 Verifica dell’aggiudicazione e stipula del contratto
B.05 Esecuzione del contratto
B.06 Rendicontazione del contratto
C) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per
il destinatario
C.1. Processi anagrafico-certificativi
C.1.1 – Tenuta Registro Imprese (RI), Repertorio
Economico Amministrativo (REA), Albo Artigiani (AA)
C.1.1.1 Iscrizione/modifica/cancellazione (su istanza di
parte) al RI/REA/AA
C.1.1.2 Iscrizioni d’ufficio al RI/REA/AA
C.1.1.3 Cancellazioni d’ufficio al RI/REA/AA
C.1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (RI, REA,
AA)
C.1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci
C.1.1.6 Attività di sportello (front office)
C.1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l’iscrizione in alcuni
ruoli
C.2. Regolazione e tutela del mercato
C.2.1 Protesti C.2.1.1 Gestione istanze di cancellazione
C.2.1.2 Pubblicazioni elenchi protesti
C.2.2 Brevetti e marchi C.2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi
C.2.2.2 Rilascio attestati
C.2.5 Attività in materia di metrologia legale C.2.5.1 Attività in materia di metrologia legale
D) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato
per il destinatario
D.1.3 Promozione territorio e imprese D.01 Erogazione di incentivi, sovvenzioni e contributi
finanziari a privati
D.02 Concessione di contributi per effetto di specifici
protocolli d'intesa o convenzioni sottoscritti con enti
pubblici o con organismi, enti e società a prevalente
capitale pubblico
E) Area: Sorveglianza e controlli
C.2.5 Attività in materia di metrologia legale C.2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in materia di
metrologia legale
C.2.7 Regolamentazione del mercato C.2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti
C.2.7.3 Regolamentazione del mercato
C.2.7.5 Manifestazioni a premio
C.2.8 Sanzioni amministrative ex L. 689/81 C.2.8.1 Sanzioni amministrative ex L. 689/81
C.2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative
21
Le aree di rischio nel P.T.P.C. 2017-2019
Processi Sotto-processi
F) Altri processi funzione C "Anagrafe e Regolazione del mercato"
C1.3 Gestione SUAP camerale C1.3.1 Gestione del SUAP Camerale
C1.4 Servizi digitali C1.4.1 Rilascio/rinnovo dei dispositivi di firma digitale
C1.4.2 Rilascio/ rinnovo delle carte tachigrafiche
C1.5 Certificazioni per l’estero C1.5.1 Certificazioni per l'estero
C2.3 Prezzi e borsa merci
C.2.3.1 Gestione listini, rilevazione prezzi e rilascio
visti/certificazioni
C2.3.2 Gestione Borsa merci e sale di contrattazione
C2.4 Ambiente C2.4.1 Gestione adempimenti in materia ambientale
C2.6 Forme alternative di giustizia C2.6.1 Gestione Mediazioni e Conciliazioni
C2.6.2 Gestione Arbitrati
G) Patrimonio, bilancio e liquidità
B2.2 Gestione beni materiali e immateriali e logistica B2.2.1 Gestione patrimonio: manutenzione dei beni
mobili e immobili e tenuta inventario
B2.2.2 Gestione e manutenzione hardware e software
B2.2.3 Gestione reception
B2.2.4 Concessione sale e logistica convegni ed eventi
B2.2.5 Servizi ausiliari
B3.1 Gestione diritto annuale B3.1.1 Gestione diritto annuale
B3.1.2 Gestione ruoli esattoriali da diritto annuale
B3.2 Gestione contabilità e liquidità B3.2.1 Gestione contabilità
B3.2.1 Gestione liquidità
H) Processi relativi a organi istituzionali e segreteria generale
A1.1 Pianificazione, programmazione, monitoraggio e
controllo
A1.1.1 Pianificazione e programmazione annuale e
pluriennale A1.1.2 Monitoraggio, misurazione, valutazione e
rendicontazione
A1.2 Sistemi di gestione A1.2.1 Sistemi di Gestione
A2.1 Supporto agli organi istituzionali A2.1.1 Supporto organi istituzionali
A2.1.2 Gestione partecipazioni strategiche
A2.2 Tutela legale A2.2.1 Tutela giudiziaria e consulenza legale
A2.3 Gestione documentazione A2.3.1 Gestione documentazione
A2.3.2 Archiviazione ottica e conservazione sostitutiva
A3.1 Comunicazione A3.1.1 Comunicazione istituzionale
A3.1.2 Comunicazione esterna
A3.1.3.Comunicazione interna
I) Altri processi funzione D "Studio, formazione, informazione e promozione economica"
D1.1 Monitoraggio economia e mercato D1.1.1 Studi, indagini congiunturali e rilevazioni
statistiche
D1.1.2 Rilevazioni statistiche per altri committenti e
gestione banche dati
D1.1.3 Pubblicazioni
D1.2 Formazione professionale rivolta all’esterno D1.2.1 Formazione professionale rivolta all'esterno
D1.2.2 Alternanza Scuola- lavoro
3.3 Le misure di prevenzione del rischio obbligatorie e ulteriori
Le misure di prevenzione sono individuate puntando sull’identificazione di misure sostenibili,
specifiche e verificabili. Al fine di disporre di un sistema di misurazione più efficace, che
22
consenta di monitorare con maggiore incisività l’attuazione delle misure di prevenzione
programmate, le schede di valutazione e di trattamento del rischio indicano dettagliatamente
responsabile e tempistiche di attuazione (se trattasi di nuova misura) / periodicità di attuazione
(se trattasi di misura già implementata)
Le misure di prevenzione più significative, unitamente a relativi target ed indicatori, sono state
tradotte in obiettivi ed integrati nel Piano della Performance 2017 – 2019, in approvazione nella
seduta della Giunta camerale chiamata ad adottare anche il presente P.T.P.C.T..
Giova in questa sede ricordare come l’ente già antecedentemente all’uscita della Legge n.
190/2012 in tema di prevenzione della corruzione avesse implementato diverse iniziative/misure
che si intersecano con le misure anticorruzione previste dal Piano Nazionale Anticorruzione e
recepite dai P.T.P.C. approvati dall’Ente camerale; si tratta di azioni che si basano sulla
“regolamentazione e procedimentalizzazione dell’attività amministrativa”,
sull’”informatizzazione dei processi”, sull’”attività di controllo” e sulla “trasparenza”.
L’Ente camerale si è dotato nel corso degli anni di atti regolamentari e direttive finalizzati a
garantire la massima trasparenza e l’integrità dell’azione amministrativa; in buona parte tali
strumenti interessano tutti i processi gestiti dall’ente camerale e sono, come previsto dalla
normativa, pubblicati sul sito web istituzionale in apposita sottosezione della sezione
“Amministrazione trasparente”.
Per quanto attiene alla procedimentalizzazione dell’attività amministrativa, l’iter seguito dagli
uffici è strutturato in modo tale da richiedere una gestione condivisa delle attività, necessitando
generalmente del coinvolgimento di distinti livelli di responsabilità. Responsabilità del
procedimento amministrativo e competenza ad emanare il provvedimento finale fanno
generalmente capo a due distinti soggetti: il Responsabile del Servizio e il Dirigente. L’istruttoria
è condotta dalle singole unità organizzative e avallata dal Responsabile dell’Ufficio. Il
procedimento, quindi, non è mai seguito direttamente e personalmente da uno stesso funzionario,
ma è strutturato in diversi step, che richiedono il coinvolgimento di più soggetti, prestandosi così
a minori rischi di corruzione.
Nel corso degli ultimi anni, la Legge 241/1990 è stata oggetto di un importante processo di
riforma, finalizzato a responsabilizzare maggiormente le pubbliche amministrazioni sulla
certezza ed il rispetto dei termini dei procedimenti amministrativi, riconoscendo ai soggetti
interessati specifica tutela risarcitoria e prevedendo a carico delle amministrazioni una serie di
adempimenti e di obblighi di trasparenza. Il Regolamento sui termini dei procedimenti
amministrativi attualmente in vigore risale all’anno 2010 e sulla scorta di quanto ivi previsto,
nonché di quanto previsto dalla normativa vigente, sul sito istituzionale dell’Ente è
periodicamente monitorato il rispetto dei tempi procedimentali. In coerenza è periodicamente
aggiornata la Carta dei Servizi di cui l’Ente camerale si è dotato con l'obiettivo di rendere
maggiormente trasparente e responsabilizzare ulteriormente l’azione amministrativa nei
confronti dell’utenza.
Quanto all’informatizzazione dei processi, si evidenzia come già una parte considerevole
dell’attività di competenza camerale è gestita attraverso procedure automatizzate. Il registro
imprese, ad esempio, è quasi completamente informatizzato, contribuendo in tale modo ad
assicurare un adeguato livello di trasparenza delle procedure (attraverso la tracciabilità delle
operazioni eseguite da ogni singolo utente e l’assegnazione random delle pratiche da istruire).
Nel corso dei recenti anni passati, a titolo esemplificativo, si è in particolare proseguito con
l’informatizzazione del ciclo di gestione contabile attiva e passiva che oltre una
razionalizzazione delle risorse consente anche maggior monitoraggio e controllo in ottica
preventiva mentre risale al biennio scorso una reingegnerizzazione del sistema di gestione dei
flussi documentali e l’introduzione del nuovo sistema informatico Gedoc di Infocamere.
23
Relativamente all’attività di controllo posta in essere dall’Ente camerale finalizzata in generale a
garantire l’efficacia e il buon andamento dell’azione amministrativa e che diventa anche “arma”
atta a prevenire possibili rischi di corruzione, si ribadisce quanto già riportato in tema di
monitoraggio dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi per i quali non si sono
rilevate criticità.
A presidio dell’azione amministrativa camerale, operano, inoltre, i controlli interni, nello
specifico:
la valutazione ed il controllo strategico, finalizzati a verificare l’adeguatezza delle scelte
compiute in sede di attuazione dei piani e dei programmi definiti dagli organi di governo,
in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti, allo scopo di
evidenziare eventuali scostamenti e di individuare modalità di miglioramento delle
attività e valutare la performance organizzativa dell’Ente;
il controllo di gestione, finalizzato a verificare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità
dell’azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi
correttivi, il rapporto tra costi e risultati, con l’obiettivo di conseguire il miglioramento
dell’organizzazione;
il controllo di regolarità amministrativa e contabile, finalizzato a garantire la conformità
dell’azione amministrativa e gestionale alle disposizioni contenute nelle leggi, nello
statuto e nei regolamenti.
Per l’anno 2017, l’intervento camerale si concentrerà tutte le aree di rischio individuate come da
paragrafo precedente attraverso la programmazione di misure di prevenzione obbligatorie
trasversali e specifiche nonché ulteriori misure specifiche di processo:
trasparenza come da successivo paragrafo codice di comportamento dell'Ente adottato nell’anno 2014 ad integrazione ed ulteriore
specifica di quello emanato con D.P.R. 62/2013 e pubblicato sul sito web istituzionale e della
rete intranet camerale;
rotazione del personale come da successivo paragrafo astensione in caso di conflitto di interesse prevista nel codice di comportamento
disciplina sulle autorizzazioni allo svolgimento di attività e incarichi extraistituzionali
revisionata da ultimo con deliberazione del Consiglio camerale n. 8 del 30.10.2015 e
pubblicata sul sito web istituzionale;
criteri di conferimento di incarichi dirigenziali contenuti nel Regolamento di organizzazione
degli uffici pubblicato sul sito web istituazionale;
acquisizione dichiarazioni in tema di insussistenza di cause di incompatibilità ad incarichi
dirigenziali; in tema di inconferibilità e incompatibilità si veda paragrafo seguente
verifiche in tema di divieto di prestare attività lavorativa (a titolo di lavoro subordinato o di
lavoro autonomo) per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto nei confronti dei
destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con l’apporto decisionale del
dipendente (cessato) mediante banche dati accessibili direttamente dall’ente camerale
(Puntofisco) o avvalendosi di collaborazione di altri enti (Inps);
sistemi di tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito adottati con deliberazione
della Giunta camerale n. 130 del 16.11.2015 e oggetto di approvazione nel Consiglio
camerale previsto in data 30.01.2017 e pubblicata sul sito web istituzionale;
formazione del personale tenuto conto che a fine 2016 si è concluso un corso di formazione
che ha interessato la totalità dei dipendenti camerali;
azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile come da procedura adottata dalla
Giunta camerale n. 130 del 16.11.2015 e oggetto di approvazione nel Consiglio camerale
previsto in data 30.01.2017 e pubblicata sul sito web istituzionale;
24
provvedimenti disciplinari nel rispetto del Codice disciplinare pubblicato sul sito web
istituzionale e della rete intranet camerale.
Sono confermate le ulteriori misure di presidio del rischio corruzione già implementate gli scorsi
anni aggiungendone di nuove con particolare riferimento ai nuovi processi analizzati come
dettagliate nelle schede di rischio (p.es.: controlli a campione tra pratiche fuori termine e verbali
di accertamento emessi, controlli quotidiani tra numero e tipologia di atti rilasciati allo sportello
ed introiti, ulteriori regolamentazioni interne tramite ordini di servizio, monitoraggio e verifica
delle reportistiche inerenti i dati rilevati rispetto ai target fissati per gli indicatori di performance
ad opera di un apposito Gruppo di lavoro per l’audit, controlli a campione su verbali di
accertamento non pagati nei termini e ordinanze ingiunzione emesse,..)
3.3.1. La trasparenza e l’integrità
Il P.N.A. 2016 ribadisce che “la trasparenza è una misura di estremo rilievo e fondamentale per
la prevenzione della corruzione”. Essa è posta infatti al centro di molte indicazioni e
orientamenti internazionali in quanto strumentale alla promozione dell’integrità, allo sviluppo
della cultura della legalità in ogni ambito dell’attività pubblica. L’Autorità raccomanda, quindi,
alle amministrazioni e a tutti gli altri soggetti destinatari del PNA di rafforzare tale misura nei
propri PTPC anche oltre al rispetto di specifici obblighi di pubblicazione già contenuti in
disposizioni vigenti.
Come anticipato in apertura il D.Lgs. 25 maggio 2016, n. 97, entrato in vigore il 23.06.2016,
nell’apportare una revisione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione,
pubblicità e trasparenza” persegue l’obiettivo di razionalizzare gli obblighi di pubblicazione
vigenti mediante la concentrazione e la riduzione degli oneri gravanti sulle amministrazioni
pubbliche.
In questa direzione vanno interpretate per esempio le due misure di semplificazione introdotte
all’art. 3 del d.lgs. 33/2013:
1. la prima (co. 1-bis) prevede la possibilità di pubblicare informazioni riassuntive, elaborate
per aggregazione, in sostituzione della pubblicazione integrale
2. la seconda (co. l-ter) consente ad ANAC, in sede di adozione del PNA, di modulare gli
obblighi di pubblicazione e le relative modalità di attuazione in relazione alla natura dei
soggetti, alla loro dimensione organizzativa e alle attività svolte prevedendo modalità
semplificate per i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, per gli ordini e collegi
professionali.
Si consideri, inoltre, quanto previsto all’art. 9-bis del d.lgs. 33/2013, introdotto dal d.lgs.
97/2016, in base al quale qualora i dati che le amministrazioni e gli enti sono tenute a pubblicare
ai sensi del d.lgs. 33/2013 corrispondano a quelli già presenti nelle banche dati indicate
nell’allegato B) del d.lgs. 33/2013, le amministrazioni e gli enti assolvono agli obblighi di
pubblicazione mediante la comunicazione dei dati, delle informazioni e dei documenti dagli
stessi detenuti all’amministrazione titolare della corrispondente banca dati. Nella sezione
“Amministrazione trasparente” dei rispettivi siti istituzionali è inserito un mero collegamento
ipertestuale alle banche dati contenenti i dati, le informazioni e i documenti oggetto di
pubblicazione.
A fronte della rimodulazione della trasparenza on line obbligatoria, l’art. 6, nel novellare l’art. 5
del d.lgs. 33/2013, ha disciplinato anche un nuovo accesso civico, molto più ampio di quello
previsto dalla precedente formulazione, riconoscendo a chiunque, indipendentemente dalla
titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti, l’accesso ai dati e ai documenti detenuti dalle
pubbliche amministrazioni, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati,
e salvi i casi di segreto o di divieto di divulgazione previsti dall’ordinamento.
25
Alla luce di quanto sopra, l’Autorità ha adottato, con delibera n. 1310 del 28.12.2016, le «Prime
linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e
diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016» e
con delibera n. 1309 del 28.12.2016 “Linee guida recanti indicazioni operative ai fini della
definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico di cui all’art. 5 co. 2 del D.Lgs.
33/2013”.
Le disposizioni transitorie dettate al co. 1 dell’art. 42 del d.lgs. 97/2016 prevedono che le
amministrazioni si adeguino alle modifiche allo stesso decreto legislativo, introdotte dal d.lgs. n.
97/2016, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto correttivo medesimo (23
dicembre 2016), sia con riferimento agli obblighi di trasparenza sia all’accesso civico
generalizzato.
Fino al 23 dicembre 2016 resta ferma la disciplina vigente e l’attività di vigilanza dell’ANAC
avrà a oggetto gli obblighi di trasparenza non modificati dal d.lgs. 97/2016. Invece, sui nuovi
obblighi e su quelli oggetto di modifica da parte del d.lgs. 97/2016, l’attività di vigilanza sarà
svolta nella fase immediatamente successiva al termine del periodo di adeguamento.
Sempre in un’ottica di semplificazione e coordinamento degli strumenti di programmazione in
materia di prevenzione della corruzione possono interpretarsi anche le modifiche all’art. 10 del
d.lgs. 33/2013. Sulla base della delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione dianzi citata è
stato definito per ciascun adempimento previsto il flusso informativo necessario per garantire,
all’interno della Camera di Commercio, l’individuazione/l’elaborazione, la trasmissione e la
pubblicazione dei dati necessari, nonché la periodicità dell’aggiornamento fissato dalle norme,
ovvero i termini entro i quali prevedere l’effettiva pubblicazione di ciascun dato. Il PTPCT
contiene, in una apposita sezione di cui all’allegato C), tale documento, tuttavia per necessità di
un più celere aggiornamento in caso di variazioni organizzative, nonché in ragione delle
dimensioni dell’Ente l’indicazione dei nominativi puntuali è stata demandata ad un successivo
atto organizzativo interno (Ordine di Servizio) che assocerà ad ogni posizione ricoperta
nell’organizzazione indicata nei flussi informativi per l’aggiornamento della sezione
Amministrazione Trasparente, il nominativo del dipendente incaricato all’adempimento
prescritto nonché il termine per l’effettuazione dello stesso.
ANAC altresì ricorda che, oltre alla trasparenza intesa come misura generale quale adeguamento
agli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. 33/2013 e dalla normativa vigente, le
amministrazioni e gli enti possono pubblicare i c.d. “dati ulteriori”, come espressamente previsto
dalla l. 190/2012, art. 1, co. 9, lett. f) e dall’art. 7-bis, co. 3 del d.lgs. 33/2013. L’ostensione di
questi dati on line deve avvenire nel rispetto della normativa sulla tutela della riservatezza e
procedendo all’anonimizzazione di dati personali eventualmente presenti.
3.3.2. La rotazione del personale
Il PNA 2016 contiene una corposa sezione nella quale ANAC analizza tale misura di
prevenzione della corruzione al fine di supportare gli enti nell’implementazione poiché nel corso
degli anni si è registrato soprattutto per enti piccoli, quali sono anche le Camere di commercio,
una certa difficoltà nel dare attuazione piena tanto è vero che la stessa Unioncamere diede
indicazioni affinchè la rotazione possa intendersi riferita anche ad affiancamenti operativi,
finalizzati anche allo svolgimento di controlli reali e sostanziali incrociati tra funzionari afferenti
il loro operato, oltre che, in prospettiva ed in presenza di elevati potenziali ed evidenziati rischi, a
veri e propri scambi di compiti/funzioni. D’altra parte la recente approvazione del decreto
attuativo di riforma delle camere di commercio che tra l’altro impone un divieto assoluto di
nuove assunzioni di personale anche flessibile fino a completamente dell’operazione di
accorpamento, comporterà per l’ente camerale, la necessità di attuare processi di
26
riorganizzazione anche in relazione alle funzioni confermate e/o attribuite agli enti nonché in
relazione alle comunque uscite di personale per pensionamenti o mobilità.
Sono comunque fatte salve le rotazioni ai sensi del D.Lgs. 165/2001 che dovessero necessitare a
seguito dell’acquisizione di formali notizie in merito all’avvio di procedimenti penali o
dell’avvio di procedimenti disciplinari per fatti di natura corruttiva a carico di dipendenti.
Al netto di ciò il PNA ribadisce come la rotazione del personale sia considerata quale misura
organizzativa preventiva finalizzata a limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare
dinamiche improprie nella gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza nel tempo di
determinati dipendenti nel medesimo ruolo o funzione. L’alternanza riduce il rischio che un
dipendente pubblico, occupandosi per lungo tempo dello stesso tipo di attività, servizi,
procedimenti e instaurando relazioni sempre con gli stessi utenti, possa essere sottoposto a
pressioni esterne o possa instaurare rapporti potenzialmente in grado di attivare dinamiche
inadeguate. Quindi in generale la rotazione rappresenta anche un criterio organizzativo che può
contribuire alla formazione del personale, accrescendo le conoscenze e la preparazione
professionale del lavoratore.
La rotazione è una tra le diverse misure che le amministrazioni hanno a disposizione in materia
di prevenzione della corruzione. Il ricorso alla rotazione deve, infatti, essere considerato in una
logica di necessaria complementarietà con le altre misure di prevenzione della corruzione specie
laddove possano presentarsi difficoltà applicative sul piano organizzativo. In particolare occorre
considerare che detta misura deve essere impiegata correttamente in un quadro di elevazione
delle capacità professionali complessive dell’amministrazione senza determinare inefficienze e
malfunzionamenti. Per le considerazioni di cui sopra, essa va vista prioritariamente come
strumento ordinario di organizzazione e utilizzo ottimale delle risorse umane da non assumere in
via emergenziale o con valenza punitiva e, come tale, va accompagnata e sostenuta anche da
percorsi di formazione che consentano una riqualificazione professionale. Ove, pertanto, non sia
possibile utilizzare la rotazione come misura di prevenzione contro la corruzione, le
amministrazioni sono tenute a operare scelte organizzative, nonché ad adottare altre misure di
natura preventiva che possono avere effetti analoghi, quali a titolo esemplificativo, la previsione
da parte del dirigente di modalità operative che favoriscono una maggiore condivisione delle
attività fra gli operatori, evitando così l’isolamento di certe mansioni, avendo cura di favorire la
trasparenza “interna” delle attività o ancora l’articolazione delle competenze, c.d. “segregazione
delle funzioni”.
Ai sensi dell’art. 1, co. 4, lett. e) della l. 190/2012, spetta ad ANAC (essendo subentrata al
Dipartimento della Funzione pubblica in tema di anticorruzione) definire i criteri che le
amministrazioni devono seguire per assicurare la rotazione dei dirigenti nei settori
particolarmente esposti alla corruzione, al netto che la rotazione interessa la totalità dei
dipendenti pubblici.
Nel PNA 2016 ANAC analizza anche vincoli e limiti comunque all’attuazione della rotazione:
le misure di rotazione devono essere compatibili con eventuali diritti individuali dei
dipendenti interessati (ad esempio congedi parentali, assistenza a familiari disabili, diritti
sindacali,…);
la rotazione va correlata all’esigenza di assicurare il buon andamento e la continuità
dell’azione amministrativa e di garantire la qualità delle competenze professionali necessarie
per lo svolgimento di talune attività specifiche, quindi si esclude che la rotazione possa
implicare il conferimento di incarichi a soggetti privi delle competenze necessarie per
assicurare la continuità dell’azione amministrativa;
tra i condizionamenti all’applicazione della rotazione vi può essere anche quello della
cosiddetta infungibilità derivante dall’appartenenza a categorie o professionalità specifiche,
anche tenuto conto di ordinamenti peculiari di settore o di particolari requisiti di
27
reclutamento o di abilitazioni professionali necessarie; va da sé che ANAC esclude che si
possa invocare l’infungibilità in caso di categorie professionali omogenee ma anche
adducendo differente attitudini e capacità professionali per le quali le amministrazioni
dovrebbe prevenire prevedendo adeguate attività di affiancamento e formazione
ed infine entra nel vivo di possibili criteri di rotazione sia con riferimento al personale
dirigenziale che non dirigenziale:
per quanto riguarda i dirigenti la rotazione ordinaria è opportuno venga programmata e sia
prevista nell’ambito di un atto generale approvato dall’organo di indirizzo politico,
contenente i criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali che devono essere chiari e
oggettivi; negli uffici individuati come a più elevato rischio di corruzione, sarebbe preferibile
che la durata dell’incarico fosse fissata al limite minimo legale alla scadenza del quale, la
responsabilità dell’ufficio o del servizio dovrebbe essere di regola affidata ad altro dirigente,
a prescindere dall’esito della valutazione riportata dal dirigente uscente;
per il personale non dirigente la fissazione di criteri deve essere preceduta da un’informativa
alle organizzazioni sindacali; tra i criteri suggeriti ANAC indica i seguenti: quello
dell’individuazione degli uffici da sottoporre a rotazione; la fissazione della periodicità della
rotazione; le caratteristiche della rotazione, se funzionale o territoriale, il tutto in un’ottica di
gradualità per mitigare l’eventuale rallentamento dell’attività ordinaria partendo per esempio
dai responsabili dei procedimenti nelle aree a più elevato rischio di corruzione e il personale
addetto a funzioni e compiti a diretto contatto con il pubblico.
ANAC indica infine alcune misure alternativa in caso di impossibilità di rotazione “specie
all’interno di amministrazioni di piccole dimensioni”. In casi del genere è necessario che le
amministrazioni motivino adeguatamente nel PTPC le ragioni della mancata applicazione
dell’istituto e sono comunque tenute ad adottare misure per evitare che il soggetto non sottoposto
a rotazione abbia il controllo esclusivo dei processi, specie di quelli più esposti al rischio di
corruzione. In particolare dovrebbero essere sviluppate altre misure organizzative di prevenzione
che sortiscano un effetto analogo a quello della rotazione, a cominciare, ad esempio, da quelle di
trasparenza. A titolo esemplificativo potrebbero essere previste dal dirigente modalità operative
che favoriscano una maggiore compartecipazione del personale alle attività del proprio ufficio.
Inoltre, perlomeno nelle aree identificate come più a rischio e per le istruttorie più delicate,
potrebbero essere promossi meccanismi di condivisione delle fasi procedimentali, prevedendo di
affiancare al funzionario istruttore un altro funzionario, in modo che, ferma restando l’unitarietà
della responsabilità del procedimento a fini di interlocuzione esterna, più soggetti condividano le
valutazioni degli elementi rilevanti per la decisione finale dell’istruttoria. Altro criterio che
potrebbe essere adottato, in luogo della rotazione, è quello di attuare una corretta articolazione
dei compiti e delle competenze. Infatti, la concentrazione di più mansioni e più responsabilità in
capo ad un unico soggetto può esporre l’amministrazione a rischi come quello che il medesimo
soggetto possa compiere errori o tenere comportamenti scorretti senza che questi vengano alla
luce. Sarebbe auspicabile, quindi, che nelle aree a rischio le varie fasi procedimentali siano
affidate a più persone, avendo cura in particolare che la responsabilità del procedimento sia
sempre assegnata ad un soggetto diverso dal dirigente, cui compete l’adozione del
provvedimento finale.
Nel caso della realtà camerale rotazioni di personale vengono effettuate non solo in occasione di
riorganizzazioni ma anche attraverso lo strumento dell’assegnazione temporanea o definitiva ad
altro ufficio: Le modalità operative di gestione dei processi peraltro, come già riportato anche in
altra sezione, già prevedono l’intervento di una pluralità di soggetti e quantomeno l’intervento di
due livelli di responsabilità che, per attività particolarmente esposte al rischio corruttivo, come
ad esempio l’area contratti, diventa tre livelli.
28
Quanto alla rotazione del personale dirigenziale in sede di assegnazione degli obiettivi
individuali alle due figure dirigenziali presenti nell’organigramma dell’ente sarà programmata
una rotazione a periodi alternati nei quali i dirigenti si “scambieranno” rispettive responsabilità
su predeterminati processi con priorità su quelli esposti a maggior potenziale rischio corruttivo.
3.3.3 L’inconferibilità e l’incompatibilità
Con Delibera n. 833 del 3 agosto 2016 ANAC ha adottato “Linee guida in materia di
accertamento delle inconferibilità e delle incompatibilità degli incarichi amministrativi da parte
del responsabile della prevenzione della corruzione. Attività di vigilanza e poteri di
accertamento dell’A.N.AC. in caso di incarichi inconferibili e incompatibili”.
Come noto, con l’obiettivo di prevenire situazioni ritenute anche potenzialmente portatrici di
conflitto di interessi o, comunque, ogni possibile situazione contrastante con il principio
costituzionale di imparzialità, fu approvato, in attuazione dell’art. 1, commi 49 e 50 della legge
n. 190 del 2012, il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, recante disposizioni in materia di
inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti
privati in controllo pubblico. Il decreto prevede e disciplina una serie articolata di cause di
inconferibilità e incompatibilità, con riferimento alle seguenti tipologie di incarichi:
- incarichi amministrativi di vertice,
- incarichi dirigenziali o di responsabilità, interni ed esterni, nelle pubbliche amministrazioni e
negli enti di diritto privato in controllo pubblico;
- incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico.
Il sistema di vigilanza sull’osservanza delle disposizioni contenute nel d.lgs.n.39/2013 fa capo
sia al responsabile del Piano anticorruzione di ciascuna amministrazione pubblica, ente pubblico
e ente di diritto privato in controllo pubblico sia all’Autorità nazionale anticorruzione.
Ai sensi dell’art. 17 del decreto di cui trattasi «Gli atti di conferimento di incarichi adottati in
violazione delle disposizioni del presente decreto e i relativi contratti sono nulli» mentre il
successivo art. 19, con riferimento, invece, ai casi di incompatibilità, prevede la decadenza
dall’incarico e la risoluzione del relativo contratto.
Le linee guida adottate da ANAC in materia si concentrano quindi sulle funzioni del
Responsabile della prevenzione della corruzione nel procedimento di accertamento delle
inconferibilità e delle incompatibilità nonché sull’attività di vigilanza in capo ad ANAC stessa.
Al R.P.C.T. è assegnato infatti il compito di contestare la situazione di inconferibilità o
incompatibilità e di segnalare la violazione all’ANAC. avviando un procedimento di
accertamento in tutti i casi venga a conoscenza del conferimento di un incarico in violazione
delle norme del d.lgs. n. 39 o di una situazione di incompatibilità; tale contestazione va effettuata
nei confronti sia dell’organo che ha conferito l’incarico sia nei confronti del soggetto cui
l’incarico è stato conferito e segna solo l’avvio di un’attività successiva al di pervenire ad
accertare effettivamente la sussistenza di tale inconferibilità/incompatibilità ma anche l’elemento
soggettivo del dolo o della colpa in capo ai soggetti interessati dal procedimento e ciò ai fini
anche dell’applicazione di sanzioni inibitorie previste dal decreto.
Pertanto, come confermato anche da recente sentenza del TAR Lazio, l’art. 18 del D.Lgs.
39/2013 attribuisce la competenza in ordine all’attività sanzionatoria esclusivamente al RPC
dell’ente interessato, il quale, qualora ritenga configurabile una violazione del d.lgs. n. 39/2013,
“accerta ai sensi dell’art. 15, che la nomina sia inconferibile o incompatibile e, con specifico
riferimento alle fattispecie di inconferibilità, dichiara la nullità e valuta se alla stessa debba
conseguire l’applicazione delle misure inibitorie di cui all’art. 18”.
ANAC evidenzia tuttavia che, trattandosi di norma di un dirigente dell’ente, “è evidente che il
RPC non sempre gode di effettiva autonomia nei confronti dell’organo di indirizzo dell’ente
stesso”; e queste sono le ragioni per cui ANAC, nell’esercizio del potere di vigilanza sull’attività
29
svolta dal RPC, si riserva di verificare non solo che l’esercizio del potere sanzionatorio avvenga
nel rigoroso rispetto delle norme, ma anche che sia garantita al responsabile la massima
autonomia e indipendenza e che lo stesso non sia sottoposto ad atti diretti e/o indiretti di
influenza e/o ritorsivi, e ciò in attuazione dei principi costituzionali di imparzialità e buon
andamento.
ANAC nelle linee guida fornisce indicazioni sul procedimento da seguire; il procedimento
avviato dal RPC deve svolgersi nel rispetto del principio del contraddittorio affinché possa
garantirsi la partecipazione degli interessati. L’atto di contestazione, da portare a conoscenza
anche dei soggetti che hanno conferito l’incarico, oltre a contenere una brevissima indicazione
del fatto, della nomina ritenuta inconferibile e della norma che si assume violata, contiene anche
l’invito a presentare memorie a discolpa, in un termine congruo, tale da consentire, comunque,
l’esercizio del diritto di difesa (tendenzialmente non inferiore a cinque giorni).
La nullità dell’atto di conferimento dell’incarico adottato in violazione delle disposizioni
contenute nel decreto 39/2013 è espressamente prevista all’art. 17 del medesimo decreto.
Prodottosi, quindi, l’effetto della nullità per il verificarsi della condizione normativamente
prevista, l’atto che rimane da adottare è quello dichiarativo della stessa, e per quanto non vi sia
alcuna indicazione di legge circa il soggetto competente al riguardo, in via interpretativa, può
agevolmente concludersi che tale competenza spetti al RPC medesimo.
Dichiarata la nullità dell’incarico inconferibile, prende avvio il distinto procedimento di
accertamento dell’elemento soggettivo della colpevolezza in capo all’organo conferente
l’incarico, che deve svolgersi nel rispetto del principio del contraddittorio, coinvolgendo tutti i
componenti dell’organo conferente che erano presenti al momento della votazione. Gli astenuti e
i dissenzienti sono, infatti, esenti da responsabilità, ai sensi del comma 1, dell’art. 18 del d.lgs. n.
39/2013.
La valutazione dell’elemento soggettivo sembra infatti non richiesto dalla vigente disciplina
tuttavia ANAC ha ritenuto necessario (con Delibera n. 67/2015) dare indicazioni di “far
precedere la sanzione che vieta all’organo conferente di affidare incarichi per un periodo pari a
tre mesi, da una verifica, tra l’altro anche molto attenta, del suddetto elemento psicologico”. E
ciò in quanto automatismi che prescindano dall’indagine sull’elemento soggettivo graverebbe il
procedimento di incostituzionalità per contrasto con i principi di razionalità e parità di
trattamento con altre sanzioni amministrative
Nel differente caso della sussistenza di una causa di incompatibilità, l’art. 19 prevede la
decadenza e la risoluzione del relativo contratto, di lavoro subordinato o autonomo, decorso il
termine perentorio di quindici giorni dalla contestazione all’interessato, da parte del RPC,
dell’insorgere della causa di incompatibilità.
Ciò comporta, per il RPC, il dovere di avviare un solo procedimento, quello di accertamento di
eventuali situazioni di incompatibilità. Una volta accertata la sussistenza di una situazione di
incompatibilità, il RPC contesta all’interessato l’accertamento compiuto. Dalla data della
contestazione decorrono i 15 giorni, che impongono, in assenza di una opzione da parte
dell’interessato, l’adozione di un atto con il quale viene dichiarata la decadenza dall’incarico
Tale atto può essere adottato su proposta del RPC. In questo caso l’accertamento è di tipo
oggettivo: basta accertare la sussistenza di una causa di incompatibilità.
ANAC infine chiarisce anche la tipologia di attività di verifica da porre in essere sulle
dichiarazioni concernenti la insussistenza di cause di inconferibilità o incompatibilità. Ai sensi
dell’art. 20 del decreto 39/2013, è previsto che colui al quale l’incarico è conferito, rilasci,
all’atto della nomina, una dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità o
incompatibilità individuate dallo stesso decreto.
Tale dichiarazione, afferma ANAC, rileva solo nell’ambito dell’accertamento che il R.P.C. è
tenuto a svolgere in sede di procedimento sanzionatorio avviato nei confronti dei componenti
30
l’organo conferente l’incarico, tenuto conto che, pur costituendo un momento di
responsabilizzazione del suo autore, tale dichiarazione non vale ad esonerare, chi ha conferito
l’incarico, dal dovere di accertare i requisiti necessari alla nomina, ovvero, per quanto qui rileva,
l’assenza di cause di inconferibilità e di incompatibilità in capo al soggetto che si vuole
nominare.
ANAC conclude quindi che “Si ritiene, pertanto, necessario indicare alle amministrazioni di
accettare solo dichiarazioni alle quali venga allegata l’elencazione di tutti gli incarichi ricoperti
dal soggetto che si vuole nominare, nonché delle eventuali condanne da questo subite per i reati
commessi contro la pubblica amministrazione. A quel punto sarà onere dell’amministrazione
conferente, sulla base della fedele elencazione degli incarichi ricoperti, effettuare le necessarie
verifiche circa la sussistenza di una causa di inconferibilità o di incompatibilità”.
L’ente camerale ha regolarmente acquisito le dichiarazioni afferenti il conferimento degli
incarichi dirigenziali e l’assenza di cause di incompatibilità. La prima è stata acquisita nell’anno
2013 in relazione all’entrata in vigore della normativa di cui trattasi, la dichiarazione
sull’assenza di motivi di incompatibilità è acquisita annualmente, pertanto sarà premura dell’ente
seguire, in merito, le indicazioni di ANAC già con decorrenza anno 2017.
3.4 Le schede di rischio: analisi dei processi e sottoprocessi con indicazione dei rischi,
obiettivi, misure, responsabilità, tempi
Come già annunciato sono stati aggiunte nuove schede di rischio per i processi analizzati al fine
di completare l’analisi di tutti processi gestiti dall’ente camerale; provvisoriamente è tutt’ora
inclusa la scheda di rischio relativa all’arbitrato pur essendo un’attività che, al netto delle
procedure già in corso all’entrata in vigore della riforma delle camere di commercio, è
attualmente sospesa
Le schede di rischio sono allegate al presente P.T.P.C.T. alla lettera B).
4. TEMPI E MODALITÀ DI CONTROLLO DELL’EFFICACIA DEL P.T.P.C.T.
L’implementazione del P.T.P.C.T. deve essere accompagnata da una costante verifica della
pertinenza e dell’efficacia dell’azione. A tal fine è necessario un monitoraggio costante, visto che
i rischi identificati possono evolversi o possono insorgerne dei nuovi, tali da rendere le azioni
programmate meno efficaci o, addirittura, inadeguate. Un sistema di misurazione è costituito dal
complesso di azioni e strumenti finalizzati a quantificare tutte le dimensioni (efficienza,
efficacia, qualità, etc…) necessarie a verificare il livello e lo stato di perseguimento degli
obiettivi, al fine di mettere i decisori nella condizione di pervenire a scelte razionali.
Gli elementi fondamentali del sistema di misurazione sono: Obiettivi – Azioni – Indicatori –
Target che, nell’ottica della definizione del fenomeno corruttivo contenuta nel PNA, afferente
non solo lo specifico reato di corruzione, ma per esteso il complesso di fenomeni coincidenti con
la “maladministration” trovano misurabilità all’interno del sistema degli indicatori approvato
dall’ente nell’ambito del Piano triennale della performance 2017-2019, cui si rimanda,
integralmente pubblicato anch’esso sul sito camerale www.re.camcom.gov.it, ma anche ad una
serie di procedure di controllo e verifica dell’azione amministrativa che, già attive presso l’ente
camerale, si rivelano utili anche in ottica di prevenzione della corruzione.
Anche in occasione dell’aggiornamento del P.T.P.C.T. operato con riferimento al triennio 2017-
2019 si è previsto la conferma delle ulteriori misure di presidio del rischio corruzione
aggiungendone come si evince dall’allegato B) ulteriori con particolare riferimento ai processi
analizzati nel presente piano.
Tutte le attività sono fulcro di diversi obiettivi inclusi nel Piano della performance dell’ente
camerale, alcune direttamente sotto la voce “Attuazione adempimenti in materia di legge
31
anticorruzione”, “Livello trasparenza” e “Rispetto degli impegni della Trasparenza”, altre in
termini di rispetto di indicatori temporali per la conclusione dei procedimenti amministrativi.
Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, vigilerà quindi sulla
corretta applicazione del Piano e sull’efficacia delle misure di contrasto della corruzione
adottate, apportando le necessarie azioni correttive, anche informando in corso d’anno la Giunta
Camerale e l’OIV e vigilerà, sempre unitamente all’OIV, sull’adempimento degli obblighi di
trasparenza e, in particolare, sull’aggiornamento delle informazioni pubblicate sul sito internet,
secondo le tempistiche dettate dalla norma e indicate nella sezione del presente piano dedicata
alla trasparenza.
Ai sensi dell’art. 14, c. 4, lett. g), del d.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, tutt’ora vigente, gli
Organismi Indipendenti di Valutazione (OIV) spetta il compito di promuovere e attestare
l’assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all’integrità. Le attestazioni degli OIV
sulla pubblicazione di informazioni e dati per i quali, ai sensi della normativa vigente, sussiste
uno specifico obbligo di pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente” dei siti
istituzionali, costituiscono lo strumento di cui si avvale ANAC per la verifica sull’effettività
degli adempimenti in materia di trasparenza.
La Dirigenza, anche avvalendosi dei Responsabili dei Servizi e Responsabili degli Uffici ma in
generale di tutto il personale, che è chiamato ad osservare il P.T.P.C., sono tenuti a monitorare
costantemente l’attuazione del Piano, fornendo reportistica e assicurando pronta risposta ad
eventuali ulteriori richieste del RPCT e segnalando tempestivamente al RPCT ogni anomalia
rilevata nonché ad assicurare il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai
fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge.
Sulla base pertanto di quanto stabilito dall’art. 43 del D. Lgs 33/2013, con cadenza trimestrale, la
Dirigenza dell’Ente verificherà, anche a campione, l’effettiva pubblicazione, nonché la
completezza e correttezza dei dati pubblicati, con l’ausilio della reportistica fornita dagli uffici
nonché per il tramite del controllo delle sezione Amministrazione Trasparente del sito internet
Camerale www.re.camcom.it
Entro il 15 dicembre il RPCT predisporrà infine la relazione finale, utilizzando l’apposita
modulistica adottata da ANAC, e la sottoporrà alla Giunta Camerale e all’OIV e sarà quindi
pubblicata sul sito web camerale.
Il Piano sarà portato all’attenzione di tutto il personale camerale, mediante pubblicazione
nell’intranet camerale e in allegato ad una comunicazione di servizio del Segretario Generale
indirizzata via mail a tutti i dipendenti.
OBIETTIVI STRATEGICI DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DI
TRASPARENZA
Obiettivo Azione Indicatore Target
Prevenzione della
corruzione
Attuazione del 100% delle
misure di prevenzione
della corruzione previste
nel P.T.P.C.T. 2017-2019
Verifica, anche a
campione, a cura dei
Responsabili dei servizi
per i rispettivi processi
dell’attuazione del piano
100% esito positivo dei
controlli effettuati come
da risultanze dei verbali di
verifica redatti dai
Responsabili dei servizi
Prevenzione della
corruzione
Rotazione della
responsabilità di Dirigenti
su predefiniti processi
individuati nel Piano della
performance 2017-2019
Verifica, anche a
campione, dell’effettiva
attuazione della misura nei
periodi individuati
100% degli atti assunti dal
dirigente nel lasso di
tempo cui è stata
assegnata la responsabilità
dei processi virtualmente
“in capo” all’altro
dirigente
32
Trasparenza
Pubblicazione del 100%
dei dati indicati
nell’allegato C al presente
P.T.P.C.T. 2017-2019
Verifica, anche a
campione con cadenza
trimestrale, dell’effettiva
attuazione della misura
100 % esito positivo delle
verifiche, circa la
pubblicazione completa e
corretta dei dati, che
saranno effettuate
avvalendosi della
reportistica fornita dagli
uffici .
Attestazione positiva
dell’assolvimento degli
obblighi relativi alla
trasparenza e all’integrità
a cura dell’OIV
*****
Il P.T.P.C. 2017-2019 è costituito dal presente documento e da n. 3 allegati:
- allegato A: mappatura di tutti i processi camerali;
- allegato B: schede di rischio;
- allegato C: elenco obblighi di pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente”
del sito camerale
IL SEGRETARIO GENERALE
(Dott. Michelangelo Dalla Riva)
IL PRESIDENTE
(Stefano Landi)
Atto sottoscritto con firma digitale ai sensi del D.Lgs. n. 82 del 07/03/2005 e s.m.i.
Allegato A) al P.T.P.C.T. 2017-2019
A1.1.1 Pianificazione e programmazione annuale e pluriennale
A1.1.2 Monitoraggio, misurazione, valutazione e controllo
A1.2 Sistemi di gestione
A2.1.1 Gestione e supporto organi istituzionali
A2.1.2 Gestione partecipazioni strategiche
B1.1.1 Acquisizione risorse umane
B1.1.2 Trattamento giuridico del personale
B1.1.3 Trattamento economico del personale con U.O. "Contabilità e gestione economica del personale"
B1.1.4 Sviluppo risorse umane, prevenzione della corruzione
A3.1.3 Comunicazione interna
B2.2.2 Gestione e manutenzione hardware e software
C1.4.1 Rilascio/rinnovo dei dispositivi di firma digitale
C1.4.2 Rilascio/rinnovo delle carte tachigrafiche
A3.1.1 Comunicazione istituzionale
A3.1.2 Comunicazione esterna
A3.1.2 Marketing dei servizi
D1.1.1 Studi, indagini congiunturali e rilevazioni statistiche
D1.1.2 Rilevazioni statistiche per altri committenti e gestione banche dati
D1.1.3 Pubblicazioni
D1.2.2 Alternanza Scuola-lavoro
Accesso al credito e sostegno alla liquidità
Altri contributi e incentivi
Assistenza tecnica, formazione e consulenza alle imprese in materia di internazionalizzazione
Progettazione, realizzazione/partecipazione a missioni commerciali, fiere ed eventi all'estero
Progettazione, realizzazione/partecipazione ad iniziative di incoming
D1.3.1 Creazione di impresa e modelli di sviluppo
D1.3.2 Innovazione e trasferimento tecnologico
D1.3.5 Promozione del territorio
B3.2.1 Gestione contabilità
B3.2.2 Gestione liquidità
B1.1.3 Trattamento economico del personale con U.O. "Gestione risorse umane"
B3.1.1 Gestione diritto annuale
B3.1.2 Gestione ruoli esattoriali da diritto annuale
C2.8.1 Sanzioni amministrative ex-L. 689/81
C2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative
B2.1 Fornitura beni e servizi
B2.2.1 Gestione patrimonio: manutenzione dei beni mobili e immobili e tenuta inventario
B2.2.3 Gestione reception
B2.2.4 Concessione sale e logistica convegni ed eventi
B2.2.5 Servizi ausiliari
A2.3.1 Protocollo generale e gestione documentazione
A2.3.2 Archiviazione
D1.3.3
Studi, statistica e
osservatori
Servizi finanziari,
contributi
Internazionalizzazione
CONTABILITA' E ATTIVITA' DI SUPPORTO
PROMOZIONE E SVILUPPO IMPRESE
Provveditorato e
protocollo
Sviluppo imprese,
territorio, innovazione
PROCESSI GESTITI
Segreteria direzionale,
controllo strategico,
partecipazioni
IN STAFF CON
IL SEGRETARIO
GENERALE
IN STAFF CON
IL DIRIGENTE
AREA II
Gestione risorse umane
D1.3.4
E-GOVERNMENT, MARKETING E STATISTICA
AREA I - MARKETING, RISORSE E SVILUPPO
ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE C.C.I.A.A. REGGIO EMILIA
E-Government e sistemi
informativi
Diritto annuale e sanzioni
amministrative
Contabilità e gestione
economica del personale
Area Servizio Unità Operativa
Relazioni esterne e
marketing dei servizi
PROCESSI GESTITI
ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE C.C.I.A.A. REGGIO EMILIA
Area Servizio Unità Operativa
C1.1.1 Iscrizione, modifica, cancellazione (su istanza di parte) al Registro Imprese e REA
C1.1.2 Iscrizioni d'ufficio
C1.1.3 Cancellazioni d'ufficio
C1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (RI, REA)
C1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci
C1.3.1 Gestione Suap camerale
C1.1.1 Iscrizione, modifica, cancellazione (su istanza di parte) all'Albo Artigiani
C1.1.2 Iscrizioni d'ufficio
C1.1.3 Cancellazioni d'ufficio
C1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (AA)
C1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l'iscrizione in alcuni ruoli
C2.5.1 Attività in materia di metrologia legale
C2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in materia di metrologia legale
C2.6.1 Gestione mediazioni e conciliazioni
C2.6.2 Gestione arbitrati
C2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti
C2.7.3 Regolamentazione del mercato (raccolta usi e consuetudini, contratti tipo, codici di autodisciplina)
C2.7.5 Manifestazioni a premio
C1.5 Certificazioni per l'estero
C2.3.2 Gestione borsa merci e sala contrattazioni
C2.4.1 Ambiente
C2.3.1 Gestione listini, rilevazione prezzi e rilascio visti/certificazioni
C2.1.1 Gestione istanze di cancellazione da elenco protesti
C2.1.2 Pubblicazione elenchi protesti
C2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi e seguiti
C2.2.2 Rilascio attestati
C2.2.3 Gestione del PIP/PATLIB
Estero, Certificazioni
anagrafiche e Sala
contrattazioni
Tutela della proprietà
intellettuale
C1.1.6
AREA II - ANAGRAFE, ORGANIZZAZIONE E REGOLAZIONE DEL MERCATO
CERTIFICAZIONI, PROTESTI, AGRICOLTURA, AMBIENTE, TUTELA DELLA PROPRIETA' INTELLETTUALE
Agricoltura, Ambiente,
prezzi e Protesti
Artigianato
Metrologia legale
Giustizia alternativa,
sorveglianza prodotti e
legalità
Registro Imprese
ANAGRAFE E TUTELA DEL MERCATO
Attività di sportello (rilascio visure delle imprese iscritte a RI, REA, AA, copie atti societari, certificazioni
relative ad albi, ruoli, qualificazioni, copie bilanci, eccetera)
ALLEGATO B) AL PIANO TRIENNALE DI
PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E
TRASPARENZA 2017-2019
“SCHEDE DI RISCHIO”
Scheda rischio AREA A
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli
Basso 6
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
2,4 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della
documentazione
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
4 CR.7 Atti illeciti
Basso 4,5
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
1,8 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
2,5CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della
documentazione
Controlli CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
3 CR.7 Atti illeciti
Basso 5,5
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
2,2 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
2,5 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
4 CR.7 Atti illeciti
5,5
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Responsabile
dell'U.O.
provveditorato e
protocollo
Responsbaile del
Servizio contabilità
e attività di
supporto
Creare un contesto
sfavorevole alla
corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza
MT2 - informatizzazione dei processi
MT3 - Accesso telematico a dati,
documenti e procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei
tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in materia di
procedimenti amministrativi
MT1 - Trasparenza
MT2 - informatizzazione dei processi
MT3 - Accesso telematico a dati,
documenti e procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei
tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in materia di
procedimenti amministrativi
A.01 Reclutamento di personale a tempo indeterminato, determinato e progressioni
verticali (processo B1.1.1 includente forme flessibili, mobilità e comandi)
RESPONSABILE
del processo
RESPONSABILE
del processo
6
Valutazione del rischio
A.01
Reclutam
ento di
personale
a tempo
indetermin
ato,
determinat
o e
progressio
ni verticali
(processo
B1.1.1
includente
forme
flessibili,
mobilità e
comandi)
A.02 Progressioni economiche di carriera
2,5
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
Regolamento sulla disciplina dei
concorsi e dello sviluppo del
personale della CCIAA di Reggio
Emilia
A.02
Progressi
oni
economic
he di
carriera
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO
RESPONSABILE
del processo
Responsabile
dell'U.O. gestione
risorse umane
Valutazione del rischio
Responsabile
dell'U.O. gestione
risorse umane
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
Creare un contesto
sfavorevole alla
corruzione e ridurre
opportunità che si
manifestino i casi di
corruzione
Creare un contesto
sfavorevole alla
corruzione e ridurre
opportunità che si
manifestino i casi di
corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza
MT2 - informatizzazione dei processi
MT3 - Accesso telematico a dati,
documenti e procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei
tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in materia di
procedimenti amministrativi
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Per ciascun atto
mediante apposizione di visti e
firme sugli atti medesimi da
parte dei livelli di responsabilità
Per ciascun atto
mediante apposizione di visti e
firme sugli atti medesimi da
parte dei livelli di responsabilità
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato e
organizzazione
Segretario generale
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato e
organizzazione
Per ciascun atto
mediante apposizione di visti e
firme sugli atti medesimi da
parte dei livelli di responsabilità
Segretario generale
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Regolamento sulla disciplina dei
concorsi e dello sviluppo del
personale della CCIAA di Reggio
Emilia
Verifica e monitoraggio dei contenuti
e dei tempi mediante procedura
partecipata che prevede l'intervento
di 3 livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O. in veste di
responsabile del procedimento -
Dirigente dell'Area - Segretario
generale)
Verifica e monitoraggio dei contenuti
e dei tempi mediante procedura
interna che prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O. in veste di
responsabile del procedimento -
Responsabile del Servizio -
Dirigente)
Verifica e monitoraggio dei contenuti
e dei tempi mediante procedura
partecipata che prevede l'intervento
di 4 livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O. in veste di
responsabile del procedimento -
Responsabile del Servizio
contabilità per quanto attiene gli
aspetti finanziari - Dirigente
dell'Area - Segretario generale)
Disciplina delle procedure
comparative per il conferimento di
incarichi individuali con contratti di
lavoro autonomo, di natura
occasionale o coordinata e
continuativa
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
A) Acquisizione e progressione del personale (processi B1.1.1-B1.1.2-B1.1.3-B1.1.4)
Regolamento per la progressione
economica orizzontale di cui al
C.C.D.I. 2015-2017
Ridurre opportunità che si
manifestino i casi di
corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
4,5
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
OBIETTIVO
A.03 Conferimento di incarichi di collaborazione
A.03
Conferime
nto di
incarichi
di
collaboraz
ione
Valutazione del rischio
Scheda rischio AREA A
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlliA) Acquisizione e progressione del personale (processi B1.1.1-B1.1.2-B1.1.3-B1.1.4)
Basso 9
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob.Regolamento di organizzazione
degli uffici
3,6Contratto collettivo decentrato
integrativo
Impatto
2,5
Controlli
3
Basso 4,5
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
1,8 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
2,5CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della
documentazione
Controlli CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
3 CR.7 Atti illeciti
Basso 4,5
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
1,8 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
2,5CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della
documentazione
Controlli CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
4 CR.7 Atti illeciti
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Per ciascun atto
mediante apposizione di visti e
firme sugli atti medesimi da
parte dei livelli di responsabilità
Responsabile
dell'U.O. gestione
risorse umane
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato e
organizzazione
Segretario generale
MT1 - Trasparenza
MT2 - informatizzazione dei processi
MT3 - Accesso telematico a dati,
documenti e procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei
tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in materia di
procedimenti amministrativi
RESPONSABILE
del
sottoprocesso
B1.1.2
Trattamen
to
giuridico
del
personale
Valutazione del rischio
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
B1.1.3 Trattamento economico del personale
B1.1.3
Trattamen
to
economic
o del
personale
Valutazione del rischio CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE
del processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
MT1 - Trasparenza
MT2 - informatizzazione dei processi
MT3 - Accesso telematico a dati,
documenti e procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei
tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in materia di
procedimenti amministrativi
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
4,5
Creare un contesto
sfavorevole alla
corruzione e ridurre
opportunità che si
manifestino i casi di
corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
Responsabile
dell'U.O. gestione
risorse umane e
Responsabile del
Servizio contabilità
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato e
organizzazione
Per ciascun atto
mediante apposizione di visti e
firme sugli atti medesimi da
parte dei livelli di responsabilità
Segretario generale
Verifica e monitoraggio dei contenuti
e dei tempi mediante procedura
partecipata che prevede l'intervento
di più livelli di responsabilità; sia
dell'U.O. risorse umane sia del
Servizio contabilità (Responsabile
U.O. risorse umane e Responsabile
Servizio contabilità) nonchè
Dirigente dell'Area e Segretario
generale
B1.1.4 Sviluppo risorse umane
B1.1.4
Sviluppo
risorse
umane
Valutazione del rischio CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE
del processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
MT1 - Trasparenza
MT2 - informatizzazione dei processi
MT3 - Accesso telematico a dati,
documenti e procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei
tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in materia di
procedimenti amministrativi
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
4,5
Creare un contesto
sfavorevole alla
corruzione e ridurre
opportunità che si
manifestino i casi di
corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
Responsabile
dell'U.O. gestione
risorse umane
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato e
organizzazione
Per ciascun atto
mediante apposizione di visti e
firme sugli atti medesimi da
parte dei livelli di responsabilità
Segretario generale
Verifica e monitoraggio dei contenuti
e dei tempi mediante procedura
partecipata che prevede l'intervento
di 3 livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O. in veste di
responsabile del procedimento -
Dirigente dell'Area - Segretario
generale)
Regolamento sulla disciplina dei
concorsi e dello sviluppo del
personale della CCIAA di Reggio
Emilia
Regolamento di organizzazione
degli uffici
Creare un contesto
sfavorevole alla
corruzione e ridurre
opportunità che si
manifestino i casi di
corruzione
CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
CR.3 Conflitto di interessi
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Verifica e monitoraggio dei contenuti
e dei tempi mediante procedura
partecipata che prevede l'intervento
da un minimo di 2 a 3 livelli di
responsabilità (Responsabile di
U.O. in veste di responsabile del
procedimento - Dirigente dell'Area -
Segretario generale)
9
B1.1.2 Trattamento giuridico del personale
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
Scheda rischio AREA B
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli
Basso 9
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni precedentiObbligatorie implementate
negli anni precedenti
Prob.
3,6
Controlli
3
Basso 9,5
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni precedentiObbligatorie implementate
negli anni precedenti
consultazioni preliminari
di mercato per la
definizione delle
specifiche tecniche
attribuzione impropria dei vantaggi
competitivi mediante utilizzo
distorto dello strumento delle
consultazioni preliminari di
mercato
nomina del responsabile
del procedimento
nomina di responsabili del
procedimento in rapporto di
contiguità con imprese concorrenti
o privi dei requisiti idonei e
adeguati ad assicurane la terzietà e
l’indipendenza;
individuazione dello
strumento/istituto per
l'affidamento
elusione delle regole di affidamento
degli appalti, mediante l’improprio
utilizzo di sistemi di affidamento, di
tipologie contrattuali o di procedure
negoziate e affidamenti diretti per
favorire un operatore
individuazione degli
elementi essenziali del
contratto
predisposizione di clausole
contrattuali dal contenuto vago o
vessatorio per disincentivare la
partecipazione alla gara ovvero per
consentire modifiche in fase di
esecuzione
determinazione
dell'importo del contratto
abuso delle disposizioni in materia
di determinazione del valore stimato
del contratto al fine di eludere le
disposizioni sulle procedure da
porre in essere
3,8
scelta della procedura di
aggiudicazione
(procedura negoziata)
fuga di notizie circa le procedure di
gara ancora non pubblicate, che
anticipino solo ad alcuni operatori
economici la volontà di bandire
determinate gare o i contenuti della
documentazione di gara
Impattopredisposizione di atti e
documenti di gara
prescrizioni del bando e delle
clausole contrattuali finalizzate ad
agevolare determinati concorrenti
2,5definizione dei criteri di
partecipazione
definizione dei requisiti di accesso
alla gara e, in particolare, dei
requisiti tecnico-economici dei
concorrenti al fine di favorire
un’impresa
Controllidefinizione del criterio di
aggiudicazione
5definizione dei criteri di
attribuzione del punteggio
Medio 10
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni precedentiObbligatorie implementate
negli anni precedenti
Pubblicazione del bando
e gestione delle
informazioni
complementari
fissazione dei termini per
la ricezione delle offerte
trattamento e custodia
della documentazione di
gara
Regolamento per
l'acquisizione di beni, servizi
e lavori in economia
gestione delle sedute di
gara
verifica dei requisiti di
partecipazione
valutazione delle offerte
Impattoverifica dell'anomalia delle
offerte
2,5 aggiudicazione provvisoria
Controlli annullamento della gara
5gestione di elenchi o albi
di operatori economici
conteggio del numero di
procedure attivate in un
definito arco temporale per le
quali è pervenuta una sola
offerta rapportato al numero
totale di procedure attivate
nel medesimo periodo.
per ciascuna procedura attivata
in un definito arco temporale,
il numero medio delle offerte
escluse rispetto alle offerte
presentate
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei tempi
mediante procedura
interna che prevede
l'intervento di 3 livelli di
responsabilità per
procedimento fino a
40.000 euro + iva
(Responsabile del
procedimento -
Responsabile del Servizio
- Dirigente) e 2 livelli di
responsabilità per
procedimento > 40.000
euro + iva (Responsabile
del procedimento e
servizio - Dirigente)
Regolamento per l'acquisizione
di beni, servizi e lavori in
economia
MT1 - Trasparenza
MT2 - informatizzazione dei
processi
MT3 - Accesso telematico a
dati, documenti e procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul rispetto
dei tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
MT1 - Trasparenza
MT2 - informatizzazione dei
processi
MT3 - Accesso telematico a
dati, documenti e procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul rispetto
dei tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
MT1 - Trasparenza
MT2 - informatizzazione dei
processi
MT3 - Accesso telematico a
dati, documenti e procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul rispetto
dei tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
TEMPI:
attuazione delle Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure da
implementare nell'anno
2016
RESPONSABILE
RESPONSABILE
di LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure da
implementare nell'anno
Responsabile U.O.
provveditorato e
protocollo per
procedimenti fino a
40.000 euro + Iva
Responsabile Servizio
contabilità e attività di
supporto e
Responsabile per
procedimenti > 40.000
euro + iva
RESPONSABILE
DEL
PROCEDIMENTO
RESPONSABILE
di LIVELLO
DIRIGENZIALE
RESPONSABILE
di LIVELLO
DIRIGENZIALE
Per ciascuna
procedura;
mediante apposizione
di visti e firme sugli
atti medesimi da parte
dei livelli di
responsabilità
Responsabile U.O.
provveditorato e
protocollo per
procedimenti fino a
40.000 euro + Iva
Responsabile Servizio
contabilità e attività di
supporto e
Responsabile per
procedimenti > 40.000
euro + iva
INDICATORI E MISURE
ULTERIORI SPECIFICHE
PER IL RISCHIO
analisi del valore degli appalti
affidati tramite procedure non
concorrenziali riferiti alle
stesse classi merceologiche di
prodotti/servizi in un
determinato arco temporale
Verifica e monitoraggio dei
contenuti e dei tempi mediante
procedura interna che prevede
l'intervento di 3 livelli di
responsabilità per
procedimento fino a 40.000
euro + iva (Responsabile del
procedimento - Responsabile
del Servizio - Dirigente) e 2
livelli di responsabilità per
procedimento > 40.000 euro +
iva (Responsabile del
procedimento e servizio -
Dirigente)
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
RB.12 definizione di un fabbisogno
non rispondente a criteri di
efficienza/efficacia/economicità
dell'azione amministrativa
RB.40 intempestività nella
predisposizione ed approvazione
degli strumenti di programmazione.
formulazione di criteri di
valutazione e di attribuzione dei
punteggi (tecnici ed economici)
che possono avvantaggiare il
fornitore uscente, grazie ad
asimmetrie informative esistenti a
suo favore ovvero, comunque,
favorire determinati operatori
economici
EVENTUALI ANOMALIE SIGNIFICATIVE
Diversi sono gli elementi che possono essere considerati rivelatori per
la fase in questione, quali:
- il fatto che non sia garantita una corretta alternanza nel ruolo di
responsabile del procedimento o che il RP venga spesso supportato dai
medesimi tecnici esterni;
- l’assenza di adeguati approfondimenti atti a chiarire le motivazioni
economiche e giuridiche alla base del ricorso a moduli concessori
ovvero altre fattispecie contrattuali anziché ad appalti;
- la mancanza o l’incompletezza della determina a contrarre ovvero la
carente esplicitazione degli elementi essenziali del contratto;
- la previsione di requisiti restrittivi di partecipazione;
- nelle consultazioni preliminari di mercato, la mancanza di trasparenza
nelle modalità di dialogo con gli operatori consultati;
- la fissazione di specifiche tecniche discriminatorie (bandi –
fotografia);
- insufficiente stima del valore dell’appalto senza computare la totalità
dei lotti;
- insufficiente stima del valore dell’appalto di servizi e/o forniture
senza tener conto della conclusione di contratti analoghi nel periodo
rilevante in base all’art. 29 del Codice;
- l’acquisto autonomo di beni presenti in convenzioni, accordi quadro e
mercato elettronico;
- il mancato rispetto dell’obbligo di pubblicazione o incoerenti rispetto
all’oggetto del contratto;
- Il ricorso al criterio dell’OEPV, nei casi di affidamenti di beni e
servizi standardizzati, o di lavori che non lasciano margini di
discrezionalità all’impresa e viceversa, l’adozione del massimo ribasso
per prestazioni non sufficientemente dettagliate;
- in caso di ammissione di varianti in sede di offerta, mancata
specificazione nel bando di gara di limiti di ammissibilità.
RB. 41 abuso delle disposizioni che
prevedono la possibilità per i privati
di partecipare all'attività di
programmazione
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
INDICATORI E MISURE
ULTERIORI SPECIFICHE
PER IL RISCHIO
EVENTUALI ANOMALIE SIGNIFICATIVE
In relazione alla fase in esame, costituiscono elementi rivelatori di una
non corretta gestione della procedura, a titolo esemplificativo, l’assenza
di pubblicità del bando e dell’ulteriore documentazione rilevante,
l’immotivata concessione di proroghe rispetto al termine previsto dal
bando, il mancato rispetto delle disposizioni che regolano la nomina
della commissione (ad esempio, la formalizzazione della nomina prima
della scadenza del termine di presentazione delle offerte o la nomina di
commissari esterni senza previa adeguata verifica dell’assenza di
professionalità interne o l’omessa verifica dell’assenza di cause di
conflitto di interessi o incompatibilità), l’alto numero di concorrenti
esclusi, la presenza di reclami o ricorsi da parte di offerenti esclusi,
l’assenza di criteri motivazionali sufficienti a rendere trasparente l’iter
logico seguito nell’attribuzione dei punteggi nonché una valutazione
dell’offerta non chiara/trasparente/giustificata, l’assenza di adeguata
motivazione sulla non congruità dell’offerta, nonostante la sufficienza e
pertinenza delle giustificazioni addotte dal concorrente o l’accettazione
di giustificazioni di cui non si è verificata la fondatezza, la presenza di
gare aggiudicate con frequenza agli stessi operatori ovvero di gare con
un ristretto numero di partecipanti o con un’unica offerta valida.
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto alle aree a
rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni allo
svolgimento di attività e incarichi extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di incarichi
dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche incompatibilità per
posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di attività
successiva alla cessazione del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua
segnalazioni di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la
società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
Per ciascun atto di
programmazione;
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
Valutazione del rischio
B.03
Selezione del
contraentePer ciascuna procedura;
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
B.01
Programmazi
one
Valutazione del rischio
B.02
Progettazione
della gara
Valutazione del rischio
9
Prob.
B.03 Selezione del contraente
Dettaglio di alcune
tipologie di
provvedimenti/attività
procedimentali da
ricondurre al
Analisi e definizione del
fabbisogno
Redazione e
aggiornamento del piano
triennale degli appalti
Dettaglio di alcune
tipologie di
provvedimenti/attività
procedimentali da
ricondurre al
sottoprocesso
Dettaglio di alcune
tipologie di
provvedimenti/attività
procedimentali da
ricondurre al
Processi che prevedono la
partecipazione di privati
alla fase di
programmazione
Prob.
INDICATORI E MISURE
ULTERIORI SPECIFICHE
PER IL RISCHIO
analisi dei valori iniziali di tutti
gli affidamenti non
concorrenziali in un
determinato arco temporale
che in corso di esecuzione o
una volta eseguiti abbiano
oltrepassato i valori soglia
previsti normativamente.
valore delle procedure non
aperte, da rapportare al valore
complessivo delle procedure in
un periodo determinato
Rapporto tra il numero di
procedure negoziate con o
senza previa pubblicazione del
bando e di affidamenti
diretti/cottimi fiduciari sul
numero totale di procedure
attivate dalla stessa
amministrazione in un definito
arco temporale.
Regolamento per
l'acquisizione di beni, servizi
e lavori in economia
Verifica e monitoraggio dei
contenuti e dei tempi
mediante procedura interna
che prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità per
procedimento fino a 40.000
euro + iva (Responsabile
del procedimento -
Responsabile del Servizio -
Dirigente) e 2 livelli di
responsabilità per
procedimento > 40.000
euro + iva (Responsabile
del procedimento e servizio -
Dirigente)
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
Responsabile Servizio
contabilità e attività di
supporto e
Responsabile per
procedimenti > 40.000
euro + iva
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
RESPONSABILE
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto alle aree a
rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni allo
svolgimento di attività e incarichi extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di incarichi
dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche incompatibilità per
posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di attività
successiva alla cessazione del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua
segnalazioni di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la
società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto alle aree a
rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni allo
svolgimento di attività e incarichi extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di incarichi
dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche incompatibilità per
posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di attività
successiva alla cessazione del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua
segnalazioni di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la
società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
Responsabile U.O.
provveditorato e
protocollo per
procedimenti fino a
40.000 euro + Iva
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
manipolazione delle disposizioni
che governano i processi al fine di
pilotare l’aggiudicazione della gara
da parte degli attori coinvolti;
azioni e comportamenti tesi a
restringere indebitamente la platea
dei partecipanti alla gara;
applicazione distorta dei criteri di
aggiudicazione della gara per
manipolarne l’esito;
nomina di commissari in conflitto
di interesse o privi dei necessari
requisiti;
alterazione o sottrazione della
documentazione di gara sia in fase
di gara che in fase successiva di
controllo.
B.01 Programmazione
B.02 Progettazione della gara
EVENTUALI ANOMALIE SIGNIFICATIVE
- ritardo o la mancata approvazione degli strumenti di programmazione,
- eccessivo ricorso a procedure di urgenza o a proroghe contrattuali,
- reiterazione di piccoli affidamenti aventi il medesimo oggetto
- reiterazione dell’inserimento di specifici interventi, negli atti di
programmazione, che non approdano alla fase di affidamento ed
esecuzione,
EVENTO RISCHIOSO
Impatto
2,5
nomina della
commissione di gara
4
EVENTO RISCHIOSO
EVENTO RISCHIOSO
9,5
10
B) Contratti pubblici (procedure di approvvigionamento) - processo B2.1
Scheda rischio AREA B
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlliB) Contratti pubblici (procedure di approvvigionamento) - processo B2.1
Medio 10
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni precedentiObbligatorie implementate
negli anni precedenti
Prob.
4
Impatto
effettuazione delle
comunicazioni riguardanti
i mancati inviti, le
esclusioni e le
aggiudicazioni
Regolamento per
l'acquisizione di beni, servizi
e lavori in economia
Controlli
5 stipula del contratto
Basso 9,45
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni precedentiObbligatorie implementate
negli anni precedenti
Prob.
approvazione delle
modifiche al contratto
originario
4,2autorizzazione al
subappalto
Impatto ammissione delle varianti
2,25verifiche in corso di
esecuzione
verifica delle disposizioni
n materia di sicurezza
(PSC, DUVRI)
apposizione di riserve
gestione delle controversie
5
effettuazione di
pagamenti in corso di
esecuzione
Basso 8,55
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni precedentiObbligatorie implementate
negli anni precedenti
Prob.
3,8
Impatto
2,25
4
ricorrenza delle
aggiudicazioni ai medesimi
operatori economici (rapporto
tra il numero di operatori
economici che risultano
aggiudicatari in due anni
contigui ed il numero totale di
soggetti aggiudicatari sempre
riferiti ai due anni presi in
esame).
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei tempi
mediante procedura
interna che prevede
l'intervento di 3 livelli di
responsabilità per
procedimento fino a
40.000 euro + iva
(Responsabile del
procedimento -
Responsabile del Servizio
- Dirigente) e 2 livelli di
responsabilità per
procedimento > 40.000
euro + iva (Responsabile
del procedimento e
servizio - Dirigente)
Verifica e monitoraggio dei
contenuti e dei tempi
mediante procedura interna
che prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità per
procedimento fino a 40.000
euro + iva (Responsabile
del procedimento -
Responsabile del Servizio -
Dirigente) e 2 livelli di
responsabilità per
procedimento > 40.000
euro + iva (Responsabile
del procedimento e servizio -
Dirigente)
MT1 - Trasparenza
MT2 - informatizzazione dei
processi
MT3 - Accesso telematico a
dati, documenti e procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul rispetto
dei tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
MT1 - Trasparenza
MT2 - informatizzazione dei
processi
MT3 - Accesso telematico a
dati, documenti e procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul rispetto
dei tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
RESPONSABILE
di LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure da
implementare nell'anno
2016
Numero di affidamenti con
almeno una variante rispetto al
numero totale degli affidamenti
effettuati in un determinato arco
temporale.
Rapporto, relativamente ad un
predeterminato arco temporale,
tra il numero di affidamenti
interessati da proroghe ed il
numero complessivo di
affidamenti.
Responsabile U.O.
provveditorato e
protocollo per
procedimenti fino a
40.000 euro + Iva
RESPONSABILE
RESPONSABILE
RESPONSABILE
di LIVELLO
DIRIGENZIALE
Responsabile U.O.
provveditorato e
protocollo per
procedimenti fino a
40.000 euro + Iva
Responsabile Servizio
contabilità e attività di
supporto e
Responsabile per
procedimenti > 40.000
euro + iva
Dettaglio di alcune
tipologie di
provvedimenti/attività
procedimentali da
ricondurre al
sottoprocesso
INDICATORI E MISURE
ULTERIORI SPECIFICHE
PER IL RISCHIO
INDICATORI E MISURE
ULTERIORI SPECIFICHE
PER IL RISCHIO
MT1 - Trasparenza
MT2 - informatizzazione dei
processi
MT3 - Accesso telematico a
dati, documenti e procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul rispetto
dei tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure da
implementare nell'anno
2016
RESPONSABILE
di LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure da
implementare nell'anno
2016
Per ciascuna procedura;
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Per ciascuna procedura;
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Responsabile U.O.
provveditorato e
protocollo per
procedimenti fino a
40.000 euro + Iva
Responsabile Servizio
contabilità e attività di
supporto e
Responsabile per
procedimenti > 40.000
euro + iva
INDICATORI E MISURE
ULTERIORI SPECIFICHE
PER IL RISCHIO
Valutazione del rischio
Valutazione del rischio
Valutazione del rischio
Controlli
B.06
Rendicontazio
ne del
contratto
8,55
RESPONSABILE
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto alle aree a
rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni allo svolgimento di
attività e incarichi extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di incarichi
dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di attività
successiva alla cessazione del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua
segnalazioni di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la
società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
B.05
Esecuzione
del contratto
9,45
Dettaglio di alcune
tipologie di
provvedimenti/attività
procedimentali da
ricondurre al
sottoprocesso
2,5
Controlli
B.04 Verifica
dell'aggiudica
zione e
stipula del
contratto
B.05 Esecuzione del contratto
10
formalizzazione
dell'aggiudicazione
definitiva
verifica dei requisiti ai fini
della stipula del contratto
B.04 Verifica dell'aggiudicazione e stipula del contratto
B.06 Rendicontazione del contratto
EVENTO RISCHIOSO EVENTUALI ANOMALIE SIGNIFICATIVE
Motivazione illogica o incoerente del provvedimento di
adozione di una variante, con specifico riferimento al requisito
dell’imprevedibilità dell’evento che la giustifica, o alla mancata
acquisizione, ove le modifiche apportate lo richiedano, dei
necessari pareri e autorizzazioni o ancora all’esecuzione dei
lavori in variante prima dell’approvazione della relativa perizia.
Concessione di proroghe dei termini di esecuzione;
Mancato assolvimento degli obblighi di comunicazione
all’ANAC delle varianti;
Presenza di contenzioso tra stazione appaltante e appaltatore
derivante dalla necessità di modifica del progetto;
Assenza del Piano di Sicurezza e coordinamento;
Ammissione di riserve oltre l'importo consentito dalla legge;
Assenza di adeguata istruttoria dei dirigenti responsabili che
preceda la revisione del prezzo.
EVENTO RISCHIOSO
EVENTO RISCHIOSO
Dettaglio di alcune
tipologie di
provvedimenti/attività
procedimentali da
ricondurre al
sottoprocesso
EVENTUALI ANOMALIE SIGNIFICATIVE
EVENTUALI ANOMALIE SIGNIFICATIVE
presenza di denunce/ricorsi da parte dei concorrenti ovvero
dell’aggiudicatario che evidenzino una palese violazione di legge da parte
dell’amministrazione;
mancata, inesatta, incompleta o intempestiva effettuazione delle
comunicazioni inerenti i mancati inviti, le esclusioni e le aggiudicazioni di
cui all’art. 79 del Codice;
immotivato ritardo nella formalizzazione del provvedimento di
aggiudicazione definitiva e/o nella stipula del contratto, che possono
indurre l’aggiudicatario a sciogliersi da ogni vincolo o recedere dal contratto.
* Alterazione o omissione dei
controlli e delle verifiche al fine di
favorire un aggiudicatario privo dei
requisiti.
* Possibilità che i contenuti delle
verifiche siano alterati per
pretermettere l’aggiudicatario e
favorire gli operatori economici
che seguono nella graduatoria.
* Possibile violazione delle regole
poste a tutela della trasparenza
della procedura al fine di evitare o
ritardare la proposizione di ricorsi
da parte di soggetti esclusi o non
aggiudicatari
* Mancata o insufficiente verifica
dell’effettivo stato avanzamento
lavori rispetto al cronoprogramma al
fine di evitare l’applicazione di penali
o la risoluzione del contratto o
nell’abusivo ricorso alle varianti al
fine di favorire l’appaltatore.
* Approvazione di modifiche
sostanziali degli elementi del
contratto definiti nel bando di gara o
nel capitolato d’oneri (con particolare
riguardo alla durata, alle modifiche di
prezzo, alla natura dei lavori, ai
termini di pagamento, etc.),
introducendo elementi che, se
previsti fin dall’inizio, avrebbero
consentito un confronto
concorrenziale più ampio.
* Con riferimento al subappalto, un
possibile rischio consiste nella
mancata valutazione dell’impiego di
manodopera o incidenza del costo
della stessa ai fini della
qualificazione dell’attività come
subappalto per eludere le
disposizioni e i limiti di legge, nonché
nella mancata effettuazione delle
verifiche obbligatorie sul
subappaltatore.
* Apposizione di riserve generiche a
cui consegue una incontrollata
lievitazione dei costi,
* Ricorso ai sistemi alternativi di
risoluzione delle controversie per
favorire l’esecutore
* Mancato rispetto degli obblighi di
tracciabilità dei pagamenti.
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto alle aree a
rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni allo
svolgimento di attività e incarichi extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di incarichi
dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche incompatibilità per
posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di attività
successiva alla cessazione del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua
segnalazioni di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la
società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
rendicontazionedei lavori
in economia da parte del
r.u.p.
procedimento di verifica
della corretta esecuzione
per il rilascio del
certificatodi
conformità/attestato di
corretta esecuzione
nomina del
collaudatore/commissione
di collaudo
Alterazioni o omissioni di attività di
controllo, al fine di perseguire
interessi privati e diversi da quelli
della stazione appaltante,
Effettuazione di pagamenti
ingiustificati o sottratti alla
tracciabilità dei flussi finanziari.
Attribuzione dell’incarico di collaudo
a soggetti compiacenti per ottenere il
certificato di collaudo pur in assenza
dei requisiti;
Rilascio del certificato di regolare
esecuzione in cambio di vantaggi
economici
Mancata denuncia di difformità e vizi
dell’opera.
Incompletezza della documentazione inviata dal Responsabile del
Procedimento ai sensi dell’art. 10 co. 7, secondo periodo, decreto del
Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207
Mancato invio di informazioni al Responsabile del Procedimento (verbali di
visita; informazioni in merito alle cause del protrarsi dei tempi previsti per il
collaudo);
Emissione di un certificato di regolare esecuzione relativo a prestazioni non
effettivamente eseguite.
Mancata acquisizione del CIG o dello smart CIG in relazione al lotto o
all’affidamento specifico ovvero sua mancata indicazione negli strumenti di
pagamento.
Verifica di quanto i contratti
conclusi si siano discostati, in
termini di costi e tempi di
esecuzione, rispetto ai contratti
inizialmente aggiudicati.
Tempi medi di esecuzione degli
affidamenti rapportando gli
scostamenti di tempo di ogni
singolo contratto con il numero
complessivo dei contratti
conclusi.
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto alle aree a
rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni allo
svolgimento di attività e incarichi extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di incarichi
dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche incompatibilità per
posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di attività
successiva alla cessazione del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua
segnalazioni di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la
società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
Verifica e monitoraggio dei
contenuti e dei tempi
mediante procedura interna
che prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità per
procedimento fino a 40.000
euro + iva (Responsabile
del procedimento -
Responsabile del Servizio -
Dirigente) e 2 livelli di
responsabilità per
procedimento > 40.000
euro + iva (Responsabile
del procedimento e servizio -
Dirigente)
Responsabile Servizio
contabilità e attività di
supporto e
Responsabile per
procedimenti > 40.000
euro + iva
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Per ciascuna procedura;
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
Scheda rischio AREA C
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli
Basso 7
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù
a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli
anni precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
2,8 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Impatto
2,5
Controlli
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Controlli a campione sulle
pratiche considerate
irricevibili o rifiutate
3
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali
Controlli a campione sulle
pratiche sospese
Basso 7
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù
a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli
anni precedenti
Prob.
2,8
2,5
Controlli
3
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali
Basso 7
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù
a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli
anni precedenti
Prob.
2,8
Impatto
MT2 -
informatizzazione dei
processi
2,5
Controlli
3
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali
Basso 6
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù
a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli
anni precedenti
Prob.
2,4
Impatto
MT2 -
informatizzazione dei
processi
2,5
Controlli
3
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di
conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento
di attività successiva alla cessazione
del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di
conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento
di attività successiva alla cessazione
del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
OBIETTIVO
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Controllo a campione tra
pratiche fuori termine e n.
verbali di accertamento
emessi
Responsabile del
procedimento che ad
interim e il
Responsabile del
Servizi Anagrafe e tutela
del mercato
Per ciascuna procedura
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
Verifica e monitoraggio dei
contenuti e dei tempi
mediante procedura interna
che prevede l'intervento di
almeno 2 livelli di
responsabilità
(Responsabile del
procedimento -
Responsabile del Servizio -
Dirigente)
MT2 -
Informatizzazione dei
processi
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
RESPONSABILE del
processo
Responsabile del
procedimento
Per ciascuna procedura
Responsabile del
Servizio Anagrafe e
tutela del mercato
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
Controlli a campione trimestrali
Responsabile del
procedimento
Responsabile del
Servizio Anagrafe e
tutela del mercato
Monitoraggio trimestrale degli
indicatori di cui al Piano della
performance
Responsabile del
Servizio Anagrafe e
tutela del mercato
C) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed
immediato per il destinatario
Valutazione del rischio
Valutazione del rischio
Valutazione del rischio
Valutazione del rischio
C.1.1.3
Cancellazioni
d’ufficio al
RI/REA/AA
7
C.1.1.1
Iscrizione/mod
ifica/cancellazi
one (su
istanza di
parte) al
RI/REA/AA
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
C.1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (RI, REA, AA)
C.1.1.3 Cancellazioni d’ufficio al RI/REA/AA
C.1.1.2 Iscrizioni d’ufficio al RI/REA/AA
7
C.1.1.2
Iscrizioni
d’ufficio al
RI/REA/AA
C.1.1.1 Iscrizione/modifica/cancellazione (su istanza di parte) al RI/REA/AA
CR.7 Atti illeciti
6
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
CR.7 Atti illeciti
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di
conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento
di attività successiva alla cessazione
del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di
conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento
di attività successiva alla cessazione
del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
MT2 -
informatizzazione dei
processi
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Responsabile del
procedimento
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
Verifica e monitoraggio dei
contenuti e dei tempi
mediante procedura interna
che prevede l'intervento di
almeno 2 livelli di
responsabilità
(Responsabile del
procedimento -
Responsabile del Servizio -
Dirigente)
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Assegnazione di specifici
indicatori di risultato da
rilevare ai fini della
misurazione e valutazione
della performance
individuale dei dipendenti
Impatto
7
C.1.1.4
Accertamento
violazioni
amministrative
(RI, REA, AA)
Scheda rischio AREA C
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlliC) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed
immediato per il destinatario
Basso 7
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù
a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli
anni precedenti
Prob.
2,8
Impatto
MT2 -
informatizzazione dei
processi
2,5
Controlli
3
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali
Basso 5,6
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù
a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli
anni precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
2,8 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Impatto
MT2 -
informatizzazione dei
processi
2
Controlli
4
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali
Basso 5,6
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù
a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli
anni precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
2,8 CR. 2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
MT2 -
informatizzazione dei
processi
2 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
5 CR.7 Atti illeciti
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali
Basso 7
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù
a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli
anni precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
2,8 CR.3 Conflitto di interessi
Impatto
MT2 -
informatizzazione dei
processi
2,5
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
3 CR.7 Atti illeciti
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di
conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento
di attività successiva alla cessazione
del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di
conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento
di attività successiva alla cessazione
del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di
conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento
di attività successiva alla cessazione
del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di
conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento
di attività successiva alla cessazione
del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
OBIETTIVO
OBIETTIVO
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Verifica quotidiana a chiusura
sportelli
Responsabile dell'U.O.
provveditorato e
protocollo
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Le domande per le prove
scritte vengono prodotte il
giorno stesso dell'esame in
seno alla commissione
giudicante
Per ciascun sessione d'esame
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Responsabile del
procedimento
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Controllo incrociato atti
rilasciati e incassi
Responsabile del
procedimento
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE del
processo
Responsabile del
procedimento che ad
interim e il
Responsabile del
Servizi Anagrafe e tutela
del mercato
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Responsabile del
Servizio Anagrafe e
tutela del mercato
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
Software infocamere
Atticheck di verifica delle
pratiche di deposito
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
Per ogni pratica depositata
C.2.1.1
Gestione
istanze di
cancellazione
protesti
Valutazione del rischio
7
C.1.1.8
Esame di
idoneità
abilitanti per
l’iscrizione in
alcuni ruoli
Valutazione del rischio
Valutazione del rischio
C.1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci
5,6
C.1.1.6
Attività di
sportello
(front office)
C.1.1.6 Attività di sportello (front office)
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
CR.7 Atti illeciti
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO
CR.7 Atti illeciti
5,6
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali -
Regolamento
camerale in materia di
procedimenti
amministrativi
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
C.1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l’iscrizione in alcuni ruoli
C.2.1.1 Gestione istanze di cancellazione protesti
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
Valutazione del rischio
C.1.1.5
Deposito
bilanci ed
elenco soci
7
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Verifica e monitoraggio dei
contenuti e dei tempi
mediante procedura interna
che prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità
(Responsabile dell'U.O.
Agricoltura, Ambiente,
Prezzi e Protesti in veste di
responsabile del
procedimento -
Responsabile del Servizio -
Dirigente)
Responsabile del
procedimento
(Responsabile dell'U.O.
Agricoltura, Ambiente,
prezzi e protesti
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
Per ciascuna istanza di cancellazione
Responsabile del
Servizio Certificazioni,
protesti, agricoltura,
ambiente, tutela
proprietà intellettuale
Scheda rischio AREA C
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlliC) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed
immediato per il destinatario
Basso 7
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù
a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli
anni precedenti
Prob. CR.3 Conflitto di interessi
2,8 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Impatto
MT2 -
informatizzazione dei
processi
2,5
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Controlli
3
Basso 5
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù
a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli
anni precedenti
Prob.
2
Impatto
MT2 -
informatizzazione dei
processi
2,5
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Controlli
3
Basso 7
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù
a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli
anni precedenti
Prob.
2,8
Impatto
MT2 -
informatizzazione dei
processi
2,5
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Controlli
3
Basso 7
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù
a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli
anni precedenti
CR.1 Pilotamento delle procedure
2,8
MT2 -
informatizzazione dei
processi
Impatto
2,5
Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
4 CR.7 Atti illeciti
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di
conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento
di attività successiva alla cessazione
del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di
conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento
di attività successiva alla cessazione
del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di
conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento
di attività successiva alla cessazione
del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
OBIETTIVO
OBIETTIVO
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
Responsabile del
procedimento
Norme guida per
l'esecuzione della
verificazione periodica
Regolamento per i
laboratori metrologici che
eseguono la verificazione
periodica degli strumenti di
misura ai sensi del D.M.
10/12/2001
Controlli sugli incassi in
rapporto alle verifiche
eseguite
Responsabile del
Servizio Anagrafe e
tutela del mercato
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
Monitoraggi trimestrali degli
indicatori di efficienza del processo
di cui al Piano della performance
Per ciascun atto
mediante apposizione di visti e firme
sugli atti medesimi da parte dei livelli
di responsabilità
Controlli con periodicità trimestrale
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Responsabile del
Servizio Certificazioni,
protesti, agricoltura,
ambiente, tutela
proprietà intellettuale
Controllo incrociato attestati
rilasciati e incassi
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
Controllo quotidiano alla chiusura
dello sportello
Verifiche, anche a
campione, trimestrali tra
protesti non pubblicati e
provvedimenti dirigenziali di
non
pubblicazione/cancellazione
Responsabile del
procedimento
(Responsabile dell'U.O.
Agricoltura, Ambiente,
prezzi e protesti
Monitoraggi trimestrali
Responsabile del
Servizio Certificazioni,
protesti, agricoltura,
ambiente, tutela
proprietà intellettuale
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Controllo incrociato atti
rilasciati e incassi
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
Monitoraggio semestrale sulla base
delle domande
Responsabile del
Servizio Certificazioni,
protesti, agricoltura,
ambiente, tutela
proprietà intellettuale
U.O. Provveditorato e
protocollo
C.2.5.1
Attività in
materia di
metrologia
legale
Valutazione del rischio
C.2.2.2
Rilascio
attestati
brevetti e
marchi e
processo
C2.2.3
Valutazione del rischio
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di
conflitto di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento
di attività successiva alla cessazione
del rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
CR.7 Atti illeciti
Prob.
7
7
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
C.2.5.1 Attività in materia di metrologia legale
CR.3 Conflitto di interessi
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
C.2.2.2 Rilascio attestati brevetti e marchi e processo C2.2.3
C.2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi
C.2.1.2 Pubblicazioni elenchi protesti
C.2.2.1
Gestione
domande
brevetti e
marchi
Valutazione del rischio
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO
Valutazione del rischio
7
CR.7 Atti illeciti
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO
5
C.2.1.2
Pubblicazioni
elenchi
protesti
CR.7 Atti illeciti
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali -
Regolamento
camerale in materia di
procedimenti
amministrativi
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali -
Regolamento
camerale in materia di
procedimenti
amministrativi
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali -
Regolamento
camerale in materia di
procedimenti
amministrativi
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali -
Regolamento
camerale in materia di
procedimenti
amministrativi
Scheda rischio AREA D
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli
Medio 10,5
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
4,2 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
2,5CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Controlli
5 CR.7 Atti illeciti
Medio 10,5
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
4,2 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
2,5CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
ControlliCR.6 Uso improprio o distorto della
discrezionalità
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
5 CR.7 Atti illeciti
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Per ciascun atto di concessione
mediante apposizione di visti e firme sugli atti medesimi da
parte dei livelli di responsabilità
Per ciascun atto
mediante apposizione di visti e firme sugli atti medesimi da
parte dei livelli di responsabilità e controllo amministrativo
contabile su ogni atto di liquidazione da parte del Responsabile
del Servizio contabilità e attività di supporto
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Giunta camerale
Processo gestito con
modalità partecipate
che includono vari livelli
di responsabilità con
l'intervento degli organi
camerali
Criteri e modalità per la
concessione di
contributi, sovvenzioni,
sussidi ed ausili
finanziari e per
l'attribuzione di vantaggi
economici in conformità
alla L. 241/90
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
RESPONSABILE
del processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Criteri e modalità per la
concessione di
contributi, sovvenzioni,
sussidi ed ausili
finanziari e per
l'attribuzione di vantaggi
economici in conformità
alla L. 241/90
Processo gestito con
modalità partecipate
che includono vari livelli
di responsabilità con
l'intervento anche
dell'ufficio ragioneria in
sede di liquidazione
degli incentivi
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MT2 - Informatizzazione
dei processi
10,5
RESPONSABILE
del processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Responsabile del
Servizio Promozione
e sviluppo imprese in
veste di responsabile
del procedimento
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
D.02 Concessione di contributi per effetto di specifici protocolli d'intesa o
convenzioni sottoscritti con enti pubblici o con organismi, enti e società a
prevalente capitale pubblico
D.02
Concessione
di contributi
per effetto di
specifici
protocolli
d'intesa o
convenzioni
sottoscritti
con enti
pubblici o con
organismi,
enti e società
a prevalente
capitale
pubblico
Valutazione del rischio
Responsabile del
Servizio Promozione
e sviluppo imprese in
veste di responsabile
del procedimento
OBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
MT2 - Informatizzazione
dei processi
D) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con
effetto economico diretto ed immediato per il destinatario - processi
D1.3.4-D1.3.3-D1.3.1-D1.3.2-D1.3.5
10,5
D.01
Erogazione di
incentivi,
sovvenzioni e
contributi
finanziari a
privati
Valutazione del rischio
D.01 Erogazione di incentivi, sovvenzioni e contributi finanziari a privati
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CR.6 Uso improprio o distorto della
discrezionalità
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO
Scheda rischio AREA E
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli
Basso 9,9
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob.MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
3,6
2,75MT3 - Accesso telematico a
dati, documenti e procedimenti
Controlli
5
Basso 7,5
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob.MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
3
2,5MT3 - Accesso telematico a
dati, documenti e procedimenti
Controlli
4
Basso 7
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob.MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
2,8
Impatto
2,5MT3 - Accesso telematico a
dati, documenti e procedimenti
Controlli
2
Monitoraggi trimestrali degli indicatori di efficienza
del processo
Responsabile del
Servizio Anagrafe e
tutela del mercato
Norme guida per
l'esecuzione della
verificazione periodica
Regolamento per i laboratori
metrologici che eseguono la
verificazione periodica degli
strumenti di misura ai sensi
del D.M. 10/12/2001
Regolamentazione dei criteri
per l'effettuazione dei
controlli pubblicata on-line
"Elenco dei controlli sulle
imprese effettuati dalla
Camera di commercio di
Reggio Emilia nell’ambito
della sicurezza dei prodotti e
della metrologia legale"
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
L'attività ispettiva viene svolta
sempre da due funzionari
sulla base di
Regolamentazione dei criteri
per l'effettuazione dei
controlli pubblicata on-line
"Elenco dei controlli sulle
imprese effettuati dalla
Camera di commercio di
Reggio Emilia nell’ambito
della sicurezza dei prodotti e
della metrologia legale"
Responsabile del
procedimento
Monitoraggi trimestrali degli indicatori di efficienza
del processo
Responsabile del
Servizio Anagrafe e
tutela del mercato
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
Monitoraggio del rispetto delle procedure
Responsabile del
Servizio Anagrafe e
tutela del mercato
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT2 - Informatizzazione dei
processi
MT4 - Monitoraggio sul rispetto
dei tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
7 CR.3 Conflitto di interessi
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
L'attività è gestita da una
pluralità di soggetti
nell'ambito di una
Commissione appositamente
nominata dalla Camera di
commercio presieduta da un
magistrato a riposo
Responsabile del
procedimento
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CR.6 Uso improprio o distorto della
discrezionalità
C.2.7.3 Regolamentazione del mercato
C.2.7.3
Regolamentaz
ione del
mercato
Valutazione del rischioRESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Impatto
MT2 - Informatizzazione dei
processi
MT4 - Monitoraggio sul rispetto
dei tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CR.7 Atti illeciti
C.2.7.1
Sicurezza e
conformità
prodotti
Valutazione del rischioRESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
9,9
CR.3 Conflitto di interessi
7,5
CR.3 Conflitto di interessi
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CR.6 Uso improprio o distorto della
discrezionalità
CR.7 Atti illeciti
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
MT2 - Informatizzazione dei
processi
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT4 - Monitoraggio sul rispetto
dei tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Responsabile del
procedimento
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
E) Sorveglianza e controlli
C.2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in materia di metrologia legale
C.2.5.2
Attività di
sorveglianza
e vigilanza in
materia di
metrologia
legale
Valutazione del rischioRESPONSABILE del
processo
Impatto
C.2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
Scheda rischio AREA E
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlliE) Sorveglianza e controlli
Basso 6,3
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob.MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
2,8
Impatto
2,25MT3 - Accesso telematico a
dati, documenti e procedimenti
Controlli
3
Basso 6,5
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob.MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
2,6
Impatto
2,5MT3 - Accesso telematico a
dati, documenti e procedimenti
Controlli
Controlli
3
Basso 8,4
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob.MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
2,4
3,5MT3 - Accesso telematico a
dati, documenti e procedimenti
Controlli
3
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT2 - Informatizzazione dei
processi
MT4 - Monitoraggio sul rispetto
dei tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT2 - Informatizzazione dei
processi
MT4 - Monitoraggio sul rispetto
dei tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT2 - Informatizzazione dei
processi
MT4 - Monitoraggio sul rispetto
dei tempi medi procedimentali -
Regolamento camerale in
materia di procedimenti
amministrativi
Con cadenza trimestrale
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Processo gestito con
modalità partecipate che
includono 2 livelli di
responsabilità
Per ciascun ruolo emesso
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
Dirigente Area I -
Marketing risorse e
sviluppo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
Dirigente Area I -
Marketing risorse e
sviluppo
Valutazione del rischioRESPONSABILE del
processo
8,4
CR.7 Atti illeciti
Impatto
OBIETTIVO
Per ciascuna procedura mediante verifica
corrispondenza fra istanza pervenuta e tariffa
incassata
Responsabile del
Servizio Anagrafe e
tutela del mercato
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Controllo a campione, verbali
di accertamento non pagati
nei termini e ordinanze
ingiunzione emesse
CR.7 Atti illeciti
C.2.8.1 Sanzioni amministrative ex L. 689/81
C.2.8.1
Sanzioni
amministrative
ex L. 689/81
Valutazione del rischioRESPONSABILE del
processo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
6,3
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato,
organizzazione
C.2.7.5 Manifestazioni a premio
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Processo gestito con
modalità partecipate che
includono il controllo sui
pagamenti degli utenti a cura
del Servizio contabilità
Responsabile del
procedimento
CR.7 Atti illeciti
CR.3 Conflitto di interessi
C.2.7.5
Manifestazioni
a premio
Valutazione del rischioRESPONSABILE del
processo
Responsbaile del
Servizio contabilità e
attività di supporto
Responsbaile del
Servizio contabilità e
attività di supporto
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
6,5
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO
C.2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative
C.2.8.2
Gestione ruoli
sanzioni
amministrative
Scheda rischio AREA F
Grado di rischio
Basso 6,8
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
3,4
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
Controlli
2
Basso 4,8
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
2,4
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2
Controlli
2
Basso 5,4
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
2,4
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2,25
Controlli
2
Basso 4,8
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
2,4
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2
Controlli
2
Basso 4,2
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
2,4
MT2 - informatizzazione
dei processi
1,75
Controlli
3
F) Altri processi funzione C "Anagrafe e Regolazione del mercato"
C1.3.1 Gestione del Suap camerale
Valutazione del rischio
C1.4.1 Rilascio/rinnovo dei dispositivi di firma digitale
C1.4.1
Rilascio/rinnov
o dei
dispositivi di
firma digitale
Valutazione del rischio
C1.4.2 Rilascio/rinnovo delle carte tachigrafiche
C1.4.2
Rilascio/rinnov
o delle carte
tachigrafiche
Valutazione del rischio
CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CR.7 Atti illeciti
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CR.7 Atti illeciti
C1.5.1 Certificazioni per l'estero
C1.5.1
Certificazioni
per l'estero
Valutazione del rischio
Protocolli di intesa con
gli Suap comunali
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato e
organizzazione
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 2
livelli di responsabilità
(Responsabile del
Servizio in veste di
responsabile del
procedimento -
Dirigente)
C1.3.1
Gestione del
Suap
camerale
6,8
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Responsabile del
Servizio Anagrafe e
tutela del mercato
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
4,8
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Responsabile dell'U.O.
E-government e sistemi
informativi
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Verifica quotidiana a
chiusura sportelliMT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Responsabile dell'U.O.
provveditorato e
protocolloMT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Controllo incrociato
dispositivi rilasciati e
incassi
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
5,4
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Responsabile dell'U.O.
E-government e sistemi
informativi
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Verifica quotidiana a
chiusura sportelliMT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Responsabile dell'U.O.
provveditorato e
protocolloMT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Controllo incrociato
dispositivi rilasciati e
incassi
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
4,8
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Responsabile dell'U.O.
Estero, certificazioni
anagrafiche e sala
contrattazioni
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato e
organizzazione
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
Verifica quotidiana a
chiusura sportelliMT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Responsabile dell'U.O.
provveditorato e
protocolloMT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Controllo incrociato
certificati rilasciati e
incassi
CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CR.7 Atti illeciti
C2.3.1 Gestione listini, rilevazione prezzi e rilascio visti/certificazioni
C2.3.1
Gestione
listini,
rilevazione
prezzi e
rilascio
visti/certificazi
oni
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
Impatto
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
4,2
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Responsabile dell'U.O.
Agricoltura, Ambiente,
prezzi e protesti
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato e
organizzazione
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimentiVerifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O. in
veste di responsabile
del procedimento -
Responsabile del
Servizio - Dirigente)
Responsabile del
servizio Certificazioni,
protesti, agricoltura,
ambiente, tutela
proprietà intellettuale
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
REGOLAMENTO PER
IL DEPOSITO DI LISTINI
ED ATTIVITA’
COLLEGATE
REGOLAMENTO PER
LA DISCIPLINA DELLA
RILEVAZIONE DEI
PREZZI DELLA
CAMERA DI
COMMERCIO DI
REGGIO EMILIA
Scheda rischio AREA F
Grado di rischioF) Altri processi funzione C "Anagrafe e Regolazione del mercato"
Basso 6,3
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
2,8
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2,25
Controlli
3
Basso 6,3
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
2,8
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2,25
Controlli
3
Basso 6,3
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob. CR.3 Conflitto di interessi
2,8CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2,25
3
Basso 6,3
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob. CR.3 Conflitto di interessi
Regolamento della
camera arbitrale di
Reggio Emilia
2,80CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2,25
3
6,3
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
6,3
C2.6.2 Gestione arbitrati
C2.6.2
Gestione
arbitrati
Valutazione del rischio
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
RESPONSABILE del
sottoprocesso
Controlli
Responsabile dell'U.O.
giustizia alternativa,
sorveglianza prodotti,
legalità
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Responsabile dell'U.O.
giustizia alternativa,
sorveglianza prodotti,
legalità
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato e
organizzazione
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti della
segreteria della Camera
arbitrale da parte di
almeno 2 livelli di
responsabilità.
In relazione all'entrata in
vigore della riforma alla
Legge 580/1993 con
deliberazione del
19.12.2016 la Giunta
camerale ha sospeso
l'attività relativa alla
gestione delle mediazioni
facoltative e degli
arbitrati. Rimangono
attive le procedure avviate
prima dell'entrate in
vigore della riforma
legislativa di cui trattasi
ovvero prima del
10.12.2016
Responsabile del
Servizio Anagrafe e
tutela del mercato
Responsabile del
Servizio Anagrafe e
tutela del mercato
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato e
organizzazione
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti della
segreteria della Camera
arbitrale da parte di
almeno 2 livelli di
responsabilità.
In relazione all'entrata in
vigore della riforma alla
Legge 580/1993 con
deliberazione del
19.12.2016 la Giunta
camerale ha sospeso
l'attività relativa alla
gestione delle mediazioni
facoltative e degli
arbitrati. Rimangono
attive le procedure avviate
prima dell'entrate in
vigore della riforma
legislativa di cui trattasi
ovvero prima del
10.12.2016
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
C2.6.1
Gestione
mediazioni e
conciliazioni
Valutazione del rischio
Controlli
C2.6.1 Gestione mediazioni e conciliazioni
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O. in
veste di responsabile
del procedimento -
Responsabile del
Servizio - Dirigente) ma
anche di organo
collegiale per gli
incarichi di nomina di
arbitro e per decidere in
caso di contestazioni
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O. in
veste di responsabile
del procedimento -
Responsabile del
Servizio - Dirigente)
Regolamento di
mediazione approvato
da ultimo con delibera
del Consiglio camerale
n. 2/2015
C2.3.2 Gestione Borsa meci e sale contrattazione
C2.3.2
Gestione
Borsa meci e
sale
contrattazione
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
Responsabile del
servizio Certificazioni,
protesti, agricoltura,
ambiente, tutela
proprietà intellettuale
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
6,3
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
REGOLAMENTO SALA
DELLE
CONTRATTAZIONI
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato e
organizzazione
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 2
livelli di responsabilità
(Responsabile del
Servizio - Dirigente)
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Responsabile dell'U.O.
Agricoltura, ambiente,
prezzi e protesti
Dirigente Area II -
Anagrafe, regolazione
del mercato e
organizzazione
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Responsabile del
servizio Certificazioni,
protesti, agricoltura,
ambiente, tutela
proprietà intellettuale
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
C2.4.1 Gestione adempimenti in materia ambientale
C2.4.1
Gestione
adempimenti
in materia
ambientale
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O. in
veste di responsabile
del procedimento -
Responsabile del
Servizio - Dirigente)
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
6,3
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Scheda rischio AREA G
Grado di rischio
Basso 9
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
3,6 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
CR.3 Conflitto di interessiMT2 - informatizzazione
dei processi
ImpattoCR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
2,5CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
3 CR.7 Atti illeciti
Basso 8,50
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
Ordine di servizio n.
9/2015 - Prime
disposizioni in ordine
all’utilizzo di alcune
tipologie di attrezzature
informatiche e
telematiche
3,40 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
CR.3 Conflitto di interessiMT2 - informatizzazione
dei processi
CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
2,5CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
3 CR.7 Atti illeciti
Basso 5,60
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
2,80
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2
Controlli
3
Basso 8,10
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
3,60
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2,25
Controlli
3
Basso 8,10
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
3,60
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2,25
Controlli
3
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
B.2.2.4 Concessione sale e logistica convegni ed eventi
Impatto
8,10
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzioneCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
B2.2.5 Servizi ausiliari
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
9
B2.2.2 Gestione e manutenzione
hardware e software
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
Responsabile dell'U.O.
provveditorato e
protocollo
Responsbaile del
Servizio contabilità e
attività di supporto
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
B2.2.3 Gestione reception
B2.2.3
Gestione
reception
Valutazione del rischio
5,60
CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzioneCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
B.2.2.4
Concessione
sale e
logistica
convegni ed
eventi
G) Patrimonio, bilancio e liquidità
B.2.2.1
Gestione
patrimonio:
manutenzione
dei beni
mobili e
immobili e
tenuta
inventario
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
8,50
B2.2.2
Gestione e
manutenzione
hardware e
software
Valutazione del rischio
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
B.2.2.1 Gestione patrimonio: manutenzione dei beni mobili e immobili e tenuta
inventario
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Responsabile dell'U.O.
E-governmente e
sistemi informativi
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O.
in veste di responsabile
del procedimento -
Responsabile del
Servizio - Dirigente)
REGOLAMENTO
PER L’ACQUISIZIONE
DI FORNITURE,
SERVIZI
E PER L’ESECUZIONE
DI LAVORI IN
ECONOMIA
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
Regolamento per la
concessione in uso dei
locali e delle strutture di
proprietà camerale
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O.
in veste di responsabile
del procedimento -
Responsabile del
Servizio - Dirigente)
Ordine di servizio n.
12/2015 - Ulteriori
disposizioni in ordine
all’organizzazione e alla
gestione dell’ufficio
Sistemi Informativi.
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O.
in veste di responsabile
del procedimento -
Responsabile del
Servizio - Dirigente)
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O.
in veste di responsabile
del procedimento -
Responsabile del
Servizio - Dirigente)
Responsabile dell'U.O.
provveditorato e
protocollo
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti Responsbaile del
Servizio contabilità e
attività di supportoMT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Responsabile dell'U.O.
provveditorato e
protocollo Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilitàMT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Responsbaile del
Servizio contabilità e
attività di supporto
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
B2.2.5 Servizi
ausiliari
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
8,10
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O.
in veste di responsabile
del procedimento -
Responsabile del
Servizio - Dirigente)
Responsabile dell'U.O.
provveditorato e
protocolloDirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilitàMT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti Responsbaile del
Servizio contabilità e
attività di supportoCR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
Basso 7,5
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
Prob.
3
ImpattoMT2 - informatizzazione
dei processi
2,5
3
Basso 7,5
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
3
ImpattoMT2 - informatizzazione
dei processi
2,5
3
Basso 7,70
OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
Prob. CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
2,80CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
ImpattoMT2 - informatizzazione
dei processi
2,75
3
Basso 8,55
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
Prob.
3,80
ImpattoMT2 - informatizzazione
dei processi
2,25
3
CR.7 Atti illeciti8,55
Controlli
Processo gestito con
modalità partecipate
che includono 2 livelli di
responsabilità e il
controllo del Collegio
dei revisori dei conti
dell'ente
B3.2.1 Gestione liquidità
B3.2.1
Gestione
liquidità
Valutazione del rischio
B3.1.2 Gestione ruoli esattoriali da
diritto annuale
B3.1.2
Gestione ruoli
esattoriali da
diritto annuale
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Controlli
CR.7 Atti illeciti
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
B3.1
Gestione
diritto annuale
Valutazione del rischio
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
7,5
B3.1 Gestione diritto annuale
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Regolamento per la
disciplina dei
procedimenti di
applicazione delle
sanzioni amministrative
tributarie in materia di
diritto annuale camerale
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Responsabile del
Servizio contabilità e
attività di supporto
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
RESPONSABILE del
processo
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
Controlli
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO
B3.2.1 Gestione contabilità
B3.2.1
Gestione
contabilità
Valutazione del rischioRESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
7,70
Controlli
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
Regolamento per la
disciplina dei
procedimenti di
applicazione delle
sanzioni amministrative
tributarie in materia di
diritto annuale camerale
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 2
livelli di responsabilità
(Responsabile del
Servizio in veste di
responsabile del
procedimento ad interim
- Dirigente)
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Responsbaile del
Servizio contabilità e
attività di supporto
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
7,5CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità e
controllo trimestrale da
parte del Collegio dei
revisori dei conti
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Processo gestito con
modalità partecipate
che includono 2 livelli di
responsabilità e il
controllo del Collegio
dei revisori dei conti
dell'ente
Responsbaile del
Servizio contabilità e
attività di supporto
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità e
controllo amministrativo
contabile trimestrale da
parte del Collegio dei
revisori
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
Responsbaile del
Servizio contabilità e
attività di supporto
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 2
livelli di responsabilità
(Responsabile del
Servizio in veste di
responsabile del
procedimento ad interim
- Dirigente)
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
Scheda rischio AREA H
Grado di rischio
Basso 9,9
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
4,4
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2,25 CR.3 Conflitto di interessi
Controlli
3
Basso 6,30
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
2,80
CR.3 Conflitto di interessiMT2 - informatizzazione
dei processi
CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
2,25CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
Controlli
3
Basso 2,70
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
1,20
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2,25
Controlli
2
Basso 5,60
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
2,80
MT2 - informatizzazione
dei processi
2
Controlli
3
H) Processi relativi a organi istituzionali e segreteria generale
A1.1.1 Pianificazione e programmazione annuale e pluriennale
A1.1.1
Pianificazione
e
programmazio
ne annuale e
pluriennale
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
A1.2.1 Sistemi di gestione
A1.2.1
Sistemi di
gestione
Valutazione del rischio
RESPONSABILE del
processo
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 3
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O. in
veste di responsabile del
procedimento -
Dirigente - Segretario
generale)
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Responsabile dell'U.O.
Segreteria direzionale,
controllo strategico,
partecipazioni
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
9,9
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto
alle aree a rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di
illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Sistema di misurazione
e valutazione della
performance
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
CR.1 Pilotamento delle procedure
CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
6,30
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto
alle aree a rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di
illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Le verifiche audit
avvengono con cadenza
trimestrale - con cadenza
annuale la verifica dell'OIVMT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Impatto
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Responsabile dell'U.O.
Segreteria direzionale,
controllo strategico,
partecipazioni
Audit sui processi a
cura di apposito gruppo
di lavoro coordinato da
figura dirigenziale
Monitoraggi a cura
dell'OIV ai sensi di
quanto previsto dal
Ciclo di gestione della
performance
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
5,60
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto
alle aree a rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di
illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 2
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O. in
veste di responsabile del
procedimento -
Dirigente)
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
Responsabile dell'U.O.
Segreteria direzionale,
controllo strategico,
partecipazioni
CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
CR.3 Conflitto di interessi
Impatto
A2.1.1 Supporto organi istituzionali
A2.1.1
Supporto
organi
istituzionali
A1.1.2 Monitoraggio, misurazione,
valutazione e rendicontazione
A1.1.2
Monitoraggio,
misurazione,
valutazione e
rendicontazion
e
2,70
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto
alle aree a rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di
illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Le verifiche audit
avvengono con cadenza
trimestrale - con cadenza
annuale la verifica dell'OIV
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
Audit sui processi a
cura di apposito gruppo
di lavoro coordinato da
figura dirigenziale
Monitoraggi a cura
dell'OIV ai sensi di
quanto previsto dal
Ciclo di gestione della
performance
Responsabile dell'U.O.
Segreteria direzionale,
controllo strategico,
partecipazioni
Basso 8,8
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob. CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
4,4
ImpattoMT2 - informatizzazione
dei processi
2CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
3
Basso 7,2
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
3,6
ImpattoMT2 - informatizzazione
dei processi
2
3
Basso 9,00
OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
3,60
ImpattoMT2 - informatizzazione
dei processi
2,5
3
A2.3.1 Gestione documentazione
A2.3.1
Gestione
documentazio
ne
A2.2.1 Tutela giudiziaria e
consulenza legale
A2.2.1 Tutela
giudiziaria e
consulenza
legale
A2.1.2 Gestione partecipazioni
strategiche
A2.1.2
Gestione
partecipazioni
strategiche
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
8,8
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto
alle aree a rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di
illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Piano di
razionalizzazione
di società e
partecipazioni societarie
della Camera di
Commercio di Reggio
Emilia
Responsabile dell'U.O.
Segreteria direzionale,
controllo strategico,
partecipazioni
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 2
livelli di responsabilità
(Responsabile del
Servizio in veste di
responsabile del
procedimento ad interim
- Dirigente)
Controlli
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Processo gestito con
modalità partecipate
che trasversalmente
includono tutti gli uffici
per quanto di rispettiva
competenza nell'ambito
di un sistema di
gestione documentale
fortemente
informatizzato (Gedoc)
Ordine di servizio n.
7/2015 - Linee guida in
materia di trattamento di
dati personali, contenuti
anche in atti e
documenti
amministrativi, effettuato
per finalità di pubblicità
e trasparenza sul web
dalla CCIAA
CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
7,2
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto
alle aree a rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di
illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Controlli
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento da 3
a 4 livelli di
responsabilità
(Responsabile dell'U.O.
compente per il
contenzioso,
Responsabile Servizio
contabilità per riflessi
economici, Dirigente e/o
Segretario generale)
Responsabile dell'U.O.
competente rispetto al
contenzioso
Responsabile del
Servizio contabilità e
attività di supporto
Dirigente Area
competente per il
contenzioso
Segretario generale
CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
CR.3 Conflitto di interessi
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
9,00
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto
alle aree a rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di
illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Il sistema è stato
implementato nel biennio
2015-2016
Valutazione del rischio CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Controlli
Responsabile dell'U.O.
provveditorato e
protocollo
Responsabile del
Servizio contabilità e
attività di supporto
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
CR.3 Conflitto di interessi
Basso 4,95
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
2,20
ImpattoMT2 - informatizzazione
dei processi
2,25
3
Basso 6,30
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
2,80
ImpattoMT2 - informatizzazione
dei processi
2,25
3
Basso 6,30
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
2,80
ImpattoMT2 - informatizzazione
dei processi
2,25
3
Basso 4,50
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVOMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
2,00
ImpattoMT2 - informatizzazione
dei processi
2,25
3
Ordine di servizio n.
8/2015 - Gestione
della comunicazione
dell'Ente
Processo gestito
trasversalmente da un
Gruppo di lavoro
coordinato dall'U.O.
Relazioni esterne e
marketing dei servizi e
che vede il
coinvolgimento di un
servizio esterno di ufficio
stampa
Ordine di servizio n.
8/2015 - Gestione della
comunicazione dell'Ente
Processo gestito da un
Gruppo di lavoro interno
6,30 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto
alle aree a rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di
illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
A2.3.2 Archiviazione ottica e
conservazione sostitutiva
Processo gestito con
modalità fortemente
informatizzate con
l'ausilio di Infocamere
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
sottoprocesso
Responsabile dell'U.O.
provveditorato e
protocollo
Responsabile del
Servizio contabilità e
attività di supporto
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
Responsabile dell'U.O.
Relazioni esterne e
marketing dei servizi
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
2015
La misura è stata attuata
già dagli scorsiMT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
A3.1.1 Comunicazione istituzionale
A3.1.1
Comunicazion
e istituzionale
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
sottoprocesso
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Controlli
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Controlli
A2.3.2
Archiviazione
ottica e
conservazione
sostitutiva
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
4,95CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto
alle aree a rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di
illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
A3.1.2 Comunicazione esterna
A3.1.2
Comunicazion
e esterna
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Controlli
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
6,30 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto
alle aree a rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di
illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Responsabile dell'U.O.
Relazioni esterne e
marketing dei servizi
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
2015
A3.1.3 Comunicazione interna
A3.1.3
Comunicazion
e interna
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimentiControlli
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
4,50 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale addetto
alle aree a rischio di corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di
illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Intranet camerale
Responsabile dell'U.O.
Relazioni esterne e
marketing dei servizi
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
2005
Scheda rischio AREA I
Grado di rischio
Basso 6,4
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
3,2
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2
Controlli
3
Basso 6,40
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie implementate negli
anni precedenti
Prob.
3,20
MT2 - informatizzazione
dei processi
2
Controlli
3
Basso 7,20
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob.
3,60
MT2 - informatizzazione
dei processi
Impatto
2
Controlli
3
Basso 6,4
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
CELLA A COMPILAZIONE AUTOMATICA selezionare voce dal menù a tendinaObbligatorie implementate negli anni
precedenti
Obbligatorie
implementate negli anni
precedenti
Prob. CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
3,2
ImpattoMT2 - informatizzazione
dei processi
2CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
3
I) Altri processi funzione D "Studio, formazione, informazione e
promozione economica"
D1.1.1 Studi, indagini congiunturali e rilevazioni statistiche
D1.1.1 Studi,
indagini
congiunturali
e rilevazioni
statistiche
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Portale
http://.osservatorioecono
mico.re.it con la
partecipazione della
Provincia e del Comune
di Reggio Emilia
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
6,4
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
RESPONSABILE del
processo
Responsabile dell'U.O.
studi, statistica e
osservatori
Viene alimentato con
periodicità almeno
trimestrale
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Responsabile dell'U.O.
studi, statistica e
osservatori
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
6,40
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 2
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O.
in veste di responsabile
del procedimento -
Dirigente)
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
Impatto
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
D1.1.3 Pubblicazioni
D1.1.3
Pubblicazioni
Valutazione del rischio
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
D1.1.2
Rilevazioni
statistiche per
altri
committenti e
gestione
banche dati CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
CR.3 Conflitto di interessi
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
7,20
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 2
livelli di responsabilità
(Responsabile di U.O.
in veste di responsabile
del procedimento -
Dirigente)
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
RESPONSABILE del
processo
Responsabile dell'U.O.
studi, statistica e
osservatori
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
MT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
Verifica e monitoraggio
dei contenuti e dei
tempi mediante
procedura interna che
prevede l'intervento di 2
livelli di responsabilità
(Responsabile del
Servizio in veste di
responsabile del
procedimento ad interim
- Dirigente)
MISURE ULTERIORI
SPECIFICHE PER IL
PROCESSO
RESPONSABILE del
processo
D1.1.2 Rilevazioni statistiche per altri committenti e gestione banche dati
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàMT4 - Monitoraggio sul
rispetto dei tempi medi
procedimentali
RESPONSABILE
DI LIVELLO
DIRIGENZIALE
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
6,4
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione e ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 3 - rotazione del personale
addetto alle aree a rischio di
corruzione
MO 4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 5 - disciplina sulle autorizzazioni
allo svolgimento di attività e incarichi
extraistituzionali
MO 6 - disciplina sul conferimento di
incarichi dirigenziali
MO 7 - disciplina specifiche
incompatibilità per posizioni
dirigenziali
MO 8 - disciplina per lo svolgimento di
attività successiva alla cessazione del
rapporto di lavoro
MO 10 - sistemi di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni
di illecito
MO 11 - formazione del personale
MO 13 - azioni di sensibilizzazione e
rapporto con la società civile
MO 14 - provvedimenti disciplinari
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Responsabile dell'U.O.
studi, statistica e
osservatori
Dirigente Area I -
Marketing, risorse e
sviluppo
Per ciascun atto
mediante apposizione di
visti e firme sugli atti
medesimi da parte dei
livelli di responsabilità
D1.2.2 Alternanza Scuola-lavoro
D1.2.2
Alternanza
Scuola-lavoro
Valutazione del rischio
Controlli
ALLEGATO C) AL PIANO TRIENNALE DI
PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E
TRASPARENZA 2017-2019
“DATI DA PUBBLICARE SUL SITO INTERNET
CAMERALE ALLA SEZIONE AMMINISTRAZIONE
TRASPARENTE”
Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-sezione 2 livello
(Tipologie di dati)
Riferimento normativo
Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /
elaborazione dato
Validazione e trasmissione del
dato
Pubblicazione del dato
Termine di pubblicazione
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza
Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT)
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, le misure integrative di prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis della legge n. 190 del 2012, (MOG 231) (link alla sotto-sezione Altri contenuti/Anticorruzione)
AnnualeU.O. Gestione Risorse
Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
un mese
dall'adozione (31
gennaio)
Riferimenti normativi su organizzazione e attività
Riferimenti normativi con i relativi link alle norme di legge statale pubblicate nella banca dati "Normattiva" che regolano l'istituzione, l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione delle
nuove norme
Atti amministrativi generali Direttive, circolari, programmi, istruzioni e ogni atto che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti, ovvero nei quali si determina l'interpretazione di norme giuridiche che riguardano o dettano disposizioni per l'applicazione di esse
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione delle
nuove norme
Documenti di programmazione strategico-gestionale
Direttive ministri, documento di programmazione, obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione delle
nuove norme
Art. 12, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Statuti e leggi regionaliEstremi e testi ufficiali aggiornati degli Statuti e delle norme di legge regionali, che regolano le funzioni, l'organizzazione e lo svolgimento delle attività di competenza dell'amministrazione
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione delle
nuove norme
Art. 55, c. 2, d.lgs. n. 165/2001 Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Codice disciplinare e codice di condottaCodice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni del codice disciplinare e relative sanzioni (pubblicazione on line in alternativa all'affissione in luogo accessibile a tutti - art. 7, l. n. 300/1970)Codice di condotta inteso quale codice di comportamento
TempestivoU.O. Gestione Risorse
Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione
atto/modifica
Art. 12, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013
Scadenzario obblighi amministrativiScadenzario con l'indicazione delle date di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi a carico di cittadini e imprese introdotti dalle amministrazioni secondo le modalità definite con DPCM 8 novembre 2013
Tempestivo Tutte le U.O.Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
30 gg. dall'entrata
in vigore dei nuovi
obblighi
Art. 34, d.lgs. n. 33/2013
Oneri informativi per cittadini e imprese
Regolamenti ministeriali o interministeriali, provvedimenti amministrativi a carattere generale adottati dalle amministrazioni dello Stato per regolare l'esercizio di poteri autorizzatori, concessori o certificatori, nonchè l'accesso ai servizi pubblici ovvero la concessione di benefici con allegato elenco di tutti gli oneri informativi gravanti sui cittadini e sulle imprese introdotti o eliminati con i medesimi atti
Art. 37, c. 3, d.l. n. 69/2013
Burocrazia zero Casi in cui il rilascio delle autorizzazioni di competenza è sostituito da una comunicazione dell'interessato
Art. 37, c. 3-bis, d.l. n. 69/2013
Attività soggette a controlloElenco delle attività delle imprese soggette a controllo (ovvero per le quali le pubbliche amministrazioni competenti ritengono necessarie l'autorizzazione, la segnalazione certificata di inizio attività o la mera comunicazione)
Art. 13, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
Organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, con l'indicazione delle rispettive competenzeTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
nomina.
Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivoTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
nomina
Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
Curriculum vitaeTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
nomina. Agg.to
annuale entro
31/12 dall'anno
successivo alla
nomina
Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della caricaTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'assunzione
della
carica/variazione
Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/01 con
riferimento
all'anno
precedente
Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013
Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
nomina. Agg.to
annuale entro
31/12 dall'anno
successivo alla
nomina
Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013
Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettantiTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
nomina. Agg.to
annuale entro
31/12 dall'anno
successivo alla
nomina
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982
1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]
Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi
dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento
dell'incarico e resta pubblicata fino alla
cessazione
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 4 mesi dalla
nomina
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982
2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)
Entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina
o dal conferimento dell'incarico
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 4 mesi dalla
nomina
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 3, l. n. 441/1982
3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €)
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982
4) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]
AnnualeU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
dell'anno
successivo a quello
di riferimento
Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivoTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
nomina
ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *
Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
Titolari di incarichi politici di cui all'art. 14, co. 1, del dlgs n. 33/2013
(da pubblicare in tabelle)
Atti generali
Oneri informativi per cittadini e imprese
Disposizioni generali
Burocrazia zero
Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 97/2016
Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 10/2016
Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 10/2016
Non di competenza della CCIAA
1
Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-sezione 2 livello
(Tipologie di dati)
Riferimento normativo
Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /
elaborazione dato
Validazione e trasmissione del
dato
Pubblicazione del dato
Termine di pubblicazione
ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *
Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
Curriculum vitaeTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
nomina. Agg.to
annuale entro
31/12 dall'anno
successivo alla
nomina
Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della caricaTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'assunzione
della
carica/variazione
Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/01 con
riferimento
all'anno
precedente
Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013
Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
nomina. Agg.to
annuale entro
31/12 dall'anno
successivo alla
nomina
Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013
Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettantiTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
nomina. Agg.to
annuale entro
31/12 dall'anno
successivo alla
nomina
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982
1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]
Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi
dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento
dell'incarico e resta pubblicata fino alla
cessazione dell'incarico o del
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 4 mesi dalla
nomina
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982
2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)
Entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina
o dal conferimento dell'incarico
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 4 mesi dalla
nomina
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 3, l. n. 441/1982
3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €)
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982
4) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]
AnnualeU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
dell'anno
successivo a quello
di riferimento
Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
Atto di nomina, con l'indicazione della durata dell'incarico NessunoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
cessazione incarico
Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
Curriculum vitae NessunoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
cessazione incarico
Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica NessunoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
cessazione incarico
Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici NessunoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
cessazione incarico
Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013
Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti
NessunoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
cessazione incarico
Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013
Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti NessunoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
cessazione incarico
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982
1) copie delle dichiarazioni dei redditi riferiti al periodo dell'incarico; 2) copia della dichiarazione dei redditi successiva al termine dell'incarico o carica, entro un mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichiarazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)
NessunoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
dell'anno succesivo
alla cessazione
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 3, l. n. 441/1982
3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte con riferimento al periodo dell'incarico (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €)
Nessuno
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 4, l. n. 441/1982
4) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]
Nessuno (va presentata una sola
volta entro 3 mesi dalla cessazione dell'
incarico).
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 4 mesi dalla
cessazione
dell'incarico
Sanzioni per mancata comunicazione dei dati
Art. 47, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Sanzioni per mancata o incompleta comunicazione dei dati da parte dei titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo
Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonchè tutti i compensi cui dà diritto l'assuzione della carica
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
ricezione
provvedimento
Rendiconti gruppi consiliari regionali/provinciali
Rendiconti di esercizio annuale dei gruppi consiliari regionali e provinciali, con evidenza delle risorse trasferite o assegnate a ciascun gruppo, con indicazione del titolo di trasferimento e dell'impiego delle risorse utilizzate
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Atti degli organi di controllo Atti e relazioni degli organi di controlloTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
Articolazione degli ufficiIndicazione delle competenze di ciascun ufficio, anche di livello dirigenziale non generale, i nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalle
modifiche.
Art. 13, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
Illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e comprensibilità dei dati, dell'organizzazione dell'amministrazione, mediante l'organigramma o analoghe rappresentazioni grafiche
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalle
modifiche.
Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
Nomi dei dirigenti responsabili dei singoli ufficiTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalle
modifiche.
Telefono e posta elettronica
Art. 13, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013
Telefono e posta elettronicaElenco completo dei numeri di telefono e delle caselle di posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta elettronica certificata dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta inerente i compiti istituzionali
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. E-Government e sistemi informativi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Organigramma
(da pubblicare sotto forma di organigramma, in modo tale che a ciascun ufficio sia assegnato un link ad una pagina contenente tutte le informazioni previste dalla norma)
Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
Cessati dall'incarico (documentazione da pubblicare sul sito web)
Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
Titolari di incarichi di amministrazione, di direzione o di governo di cui all'art.
14, co. 1-bis, del dlgs n. 33/2013
Art. 28, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Rendiconti gruppi consiliari regionali/provinciali
Organizzazione
Titolari di incarichi politici, di
amministrazione, di direzione o di governo
Articolazione degli uffici
Non di competenza della CCIAA
Non di competenza della CCIAA
Non di competenza della CCIAA
Non di competenza della CCIAA
2
Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-sezione 2 livello
(Tipologie di dati)
Riferimento normativo
Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /
elaborazione dato
Validazione e trasmissione del
dato
Pubblicazione del dato
Termine di pubblicazione
ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *
Art. 15, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Estremi degli atti di conferimento di incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni a qualsiasi titolo (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa) con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 3 mesi dal
conferimento
incarico e
comunque entro la
data di liquidazione
del compenso
Art. 15, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
1) curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeoTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Tutte le U.O.Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 3 mesi dal
conferimento
incarico e
comunque entro la
data di liquidazione
del compenso
Art. 15, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
2) dati relativi allo svolgimento di incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 3 mesi dal
conferimento
incarico e
comunque entro la
data di liquidazione
del compenso
Art. 15, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013
3) compensi comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, di consulenza o di collaborazione (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa), con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 3 mesi dal
conferimento
incarico e
comunque entro la
data di liquidazione
del compenso
Art. 15, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001
Tabelle relative agli elenchi dei consulenti con indicazione di oggetto, durata e compenso dell'incarico (comunicate alla Funzione pubblica)
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 3 mesi dal
conferimento
incarico e
comunque entro la
data di liquidazione
del compenso
Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001
Attestazione dell'avvenuta verifica dell'insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse Tempestivo Tutte le U.O.Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 3 mesi dal
conferimento
incarico e
comunque entro la
data di liquidazione
del compenso
Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013
Atto di conferimento, con l'indicazione della durata dell'incarico Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'atto
Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013
Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeoTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 15 gg.
dall'acquisizione
atto
Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato)
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'assunzione
dell'incarico (agg.to
entro 30 gg. dal
pagamento del
compenso
Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/01 con
riferimento
all'anno
precedente
Art. 14, c. 1, lett. d) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013
Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 15 gg. dalla
notizia
dell'assunzione
carica
Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013
Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettantiTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 15 gg. dalla
notizia
dell'assunzione
dell'incarico
Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982
1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]
Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi
dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento
dell'incarico e resta pubblicata fino alla
cessazione dell'incarico o del
mandato).
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'acquisizione
atto
Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982
2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)
Entro 3 mesi della nomina o dal conferimento dell'incarico
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'acquisizione
atto
Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982
3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]
AnnualeU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'acquisizione
atto
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013
Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incaricoTempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
conferimento
incarico
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013
Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incaricoAnnuale
(art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30/06
Art. 14, c. 1-ter, secondo periodo, d.lgs. n. 33/2013
Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblicaAnnuale
(non oltre il 30 marzo)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30/03 con
riferimento
all'anno
precedente
Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013
Atto di conferimento, con l'indicazione della durata dell'incarico Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'atto
Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013
Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeoTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 15 gg.
dall'acquisizione
atto
Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato)
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'assunzione
dell'incarico (agg.to
entro 30 gg. dal
pagamento del
compenso
Titolari di incarichi di collaborazione o
consulenza
Consulenti e collaboratori
Incarichi amministrativi di vertice (da pubblicare in tabelle)
Titolari di incarichi dirigenziali amministrativi
di vertice
Art. 14, c. 1, lett. c) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013
Consulenti e collaboratori
(da pubblicare in tabelle)
Art. 14, c. 1, lett. c) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013
Per ciascun titolare di incarico:
Per ciascun titolare di incarico:
Per ciascun titolare di incarico:
3
Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-sezione 2 livello
(Tipologie di dati)
Riferimento normativo
Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /
elaborazione dato
Validazione e trasmissione del
dato
Pubblicazione del dato
Termine di pubblicazione
ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *
Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/01 con
riferimento
all'anno
precedente
Art. 14, c. 1, lett. d) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013
Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 15 gg. dalla
notizia
dell'assunzione
carica
Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013
Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettantiTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 15 gg. dalla
notizia dell'incarico
Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982
1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]
Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi
dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento
dell'incarico e resta pubblicata fino alla
cessazione dell'incarico o del
mandato).
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'acquisizione
atto
Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982
2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)
Entro 3 mesi della nomina o dal conferimento dell'incarico
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'acquisizione
atto
Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982
3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]
AnnualeU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'acquisizione
atto
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013
Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incaricoTempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'atto di
conferimento
incarico
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013
Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incaricoAnnuale
(art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro il 30/06
Art. 14, c. 1-ter, secondo periodo, d.lgs. n. 33/2013
Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblicaAnnuale
(non oltre il 30 marzo)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro il 30/03 con
riferimento
all'anno
precedente
Art. 15, c. 5, d.lgs. n. 33/2013
Elenco posizioni dirigenziali discrezionali
Elenco delle posizioni dirigenziali, integrato dai relativi titoli e curricula, attribuite a persone, anche esterne alle pubbliche amministrazioni, individuate discrezionalmente dall'organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione
Art. 19, c. 1-bis, d.lgs. n. 165/2001
Posti di funzione disponibiliNumero e tipologia dei posti di funzione che si rendono disponibili nella dotazione organica e relativi criteri di scelta
TempestivoU.O. Gestione Risorse
Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'atto
Art. 1, c. 7, d.p.r. n. 108/2004
Ruolo dirigenti Ruolo dei dirigenti AnnualeU.O. Gestione Risorse
Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo NessunoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
3 anni dalla
cessazione
rapporto di lavoro
Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
Curriculum vitae NessunoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
3 anni dalla
cessazione
rapporto di lavoro
Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica NessunoU.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
3 anni dalla
cessazione
rapporto di lavoro
Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici NessunoU.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
3 anni dalla
cessazione
rapporto di lavoro
Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013
Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti
NessunoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
3 anni dalla
cessazione
rapporto di lavoro
Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013
Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti NessunoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
3 anni dalla
cessazione
rapporto di lavoro
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982
1) copie delle dichiarazioni dei redditi riferiti al periodo dell'incarico; 2) copia della dichiarazione dei redditi successiva al termine dell'incarico o carica, entro un mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichairazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)
NessunoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
scadenza del
termine per la
presentazione
dichiarazione
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 4, l. n. 441/1982
3) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]
Nessuno (va presentata una sola
volta entro 3 mesi dalla cessazione dell'incarico).
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 4 mesi dalla
cessazione
dell'incarico
Sanzioni per mancata comunicazione dei dati
Art. 47, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Sanzioni per mancata o incompleta comunicazione dei dati da parte dei titolari di incarichi dirigenziali
Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonchè tutti i compensi cui dà diritto l'assuzione della carica
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
notifica del
provvedimento
Posizioni organizzativeArt. 14, c. 1-quinquies., d.lgs. n. 33/2013
Posizioni organizzative Curricula dei titolari di posizioni organizzative redatti in conformità al vigente modello europeoTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 15 gg.
dall'acquisizione
atto
Art. 16, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Conto annuale del personale
Conto annuale del personale e relative spese sostenute, nell'ambito del quale sono rappresentati i dati relativi alla dotazione organica e al personale effettivamente in servizio e al relativo costo, con l'indicazione della distribuzione tra le diverse qualifiche e aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico
Annuale (art. 16, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30/06 con
riferimento
all'anno
precedente
Personale
Dotazione organica
Dirigenti cessati dal rapporto di lavoro (documentazione da pubblicare sul sito
web)
d.lgs. n. 33/2013
Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
Titolari di incarichi dirigenziali
(dirigenti non generali)
Incarichi dirigenziali, a qualsiasi titolo conferiti, ivi inclusi quelli conferiti
discrezionalmente dall'organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di
selezione e titolari di posizione organizzativa con funzioni dirigenziali
(da pubblicare in tabelle che distinguano le seguenti situazioni: dirigenti, dirigenti individuati discrezionalmente, titolari di
posizione organizzativa con funzioni dirigenziali)
Dirigenti cessati
Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 97/2016
4
Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-sezione 2 livello
(Tipologie di dati)
Riferimento normativo
Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /
elaborazione dato
Validazione e trasmissione del
dato
Pubblicazione del dato
Termine di pubblicazione
ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *
Art. 16, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Costo personale tempo indeterminatoCosto complessivo del personale a tempo indeterminato in servizio, articolato per aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico
Annuale (art. 16, c. 2, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30/06 con
riferimento
all'anno
precedente
Art. 17, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Personale non a tempo indeterminato
(da pubblicare in tabelle)
Personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, ivi compreso il personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico
Annuale (art. 17, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro il 31/12
dell'anno X + 1
Art. 17, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Costo del personale non a tempo indeterminato
(da pubblicare in tabelle)
Costo complessivo del personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico
Trimestrale (art. 17, c. 2, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. fine
trimestre
Tassi di assenzaArt. 16, c. 3, d.lgs. n. 33/2013
Tassi di assenza trimestrali
(da pubblicare in tabelle)Tassi di assenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale
Trimestrale (art. 16, c. 3, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 15 gg. dalla
fine trimestre
Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (dirigenti e non dirigenti)
Art. 18, d.lgs. n. 33/2013Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001
Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (dirigenti e non dirigenti)
(da pubblicare in tabelle)
Elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente (dirigente e non dirigente), con l'indicazione dell'oggetto, della durata e del compenso spettante per ogni incarico
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro il mese
successivo
all'aggiornamento
dell'elenco
Contrattazione collettiva
Art. 21, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Art. 47, c. 8, d.lgs. n. 165/2001
Contrattazione collettivaRiferimenti necessari per la consultazione dei contratti e accordi collettivi nazionali ed eventuali interpretazioni autentiche
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalle
modifiche.
Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Contratti integrativiContratti integrativi stipulati, con la relazione tecnico-finanziaria e quella illustrativa, certificate dagli organi di controllo (collegio dei revisori dei conti, collegio sindacale, uffici centrali di bilancio o analoghi organi previsti dai rispettivi ordinamenti)
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
sottoscrizione
definitiva
Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Art. 55, c. 4,d.lgs. n. 150/2009
Costi contratti integrativi
Specifiche informazioni sui costi della contrattazione integrativa, certificate dagli organi di controllo interno, trasmesse al Ministero dell'Economia e delle finanze, che predispone, allo scopo, uno specifico modello di rilevazione, d'intesa con la Corte dei conti e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica
Annuale (art. 55, c. 4, d.lgs. n.
150/2009)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
1)pubblicazione
contratti integrativi
e relazione tecnico
finanziaria ed
illustrativa entro 30
giorni dalla
sottoscrizione--2)
Pubblicazione
Conto annuale ex
art. 40 comma 3 D.
Lgs n.
165/2001entro 30
giorni dall'invio al
MEF-RGS
Art. 10, c. 8, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
NominativiTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
nomina/modifica
Art. 10, c. 8, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
CurriculaTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
nomina/modifica
Par. 14.2, delib. CiVIT n. 12/2013
CompensiTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
nomina/modifica
Bandi di concorsoArt. 19, d.lgs. n. 33/2013
Bandi di concorso
(da pubblicare in tabelle)
Bandi di concorso per il reclutamento, a qualsiasi titolo, di personale presso l'amministrazione nonche' i criteri di valutazione della Commissione e le tracce delle prove scritte
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'approvazione
bando. In sede di
prima applicazione
90 gg.
dall'approvazione
della presente
check list
Sistema di misurazione e valutazione della Performance
Par. 1, delib. CiVIT n. 104/2010
Sistema di misurazione e valutazione della Performance
Sistema di misurazione e valutazione della Performance (art. 7, d.lgs. n. 150/2009) TempestivoU.O. Gestione Risorse
Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione/modi
fiche. In sede di
prima applicazione
90 gg. dall'adozione
della presente
checklist
Piano della PerformancePiano della Performance/Piano esecutivo di gestione
Piano della Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009)Piano esecutivo di gestione (per gli enti locali) (art. 169, c. 3-bis, d.lgs. n. 267/2000)
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 28/02
Relazione sulla Performance
Relazione sulla Performance Relazione sulla Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009)Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/07
Ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziatiTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. data
atto di
stanziamento
Ammontare dei premi effettivamente distribuitiTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. data
liquidazione
Criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione della performance per l’assegnazione del trattamento accessorio
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione/modi
fiche. In sede di
prima applicazione
90 gg. dall'adozione
della presente
checklist
Distribuzione del trattamento accessorio, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. data
liquidazione
Grado di differenziazione dell'utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendentiTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. data
liquidazione
Benessere organizzativoArt. 20, c. 3, d.lgs. n. 33/2013
Benessere organizzativo Livelli di benessere organizzativo
Art. 22, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
Elenco degli enti pubblici, comunque denominati, istituiti, vigilati e finanziati dall'amministrazione ovvero per i quali l'amministrazione abbia il potere di nomina degli amministratori dell'ente, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate
Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
1) ragione socialeAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazioneAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Ammontare complessivo dei premi
(da pubblicare in tabelle)
Dati relativi ai premi
(da pubblicare in tabelle)
Dotazione organica
Art. 20, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Art. 20, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Art. 10, c. 8, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
Dati relativi ai premi
OIV
(da pubblicare in tabelle)
Ammontare complessivo dei premi
OIV
Performance
Contrattazione integrativa
Personale non a tempo indeterminato
Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lg.s 97/2016
Per ciascuno degli enti:
5
Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-sezione 2 livello
(Tipologie di dati)
Riferimento normativo
Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /
elaborazione dato
Validazione e trasmissione del
dato
Pubblicazione del dato
Termine di pubblicazione
ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *
3) durata dell'impegnoAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazioneAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante (con l'esclusione dei rimborsi per vitto e alloggio)
Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivo (con l'esclusione dei rimborsi per vitto e alloggio)
Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013
Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)Tempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013
Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito dell'ente)
Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n.
39/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013
Collegamento con i siti istituzionali degli enti pubblici vigilati Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Art. 22, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
Elenco delle società di cui l'amministrazione detiene direttamente quote di partecipazione anche minoritaria, con l'indicazione dell'entità, delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate, ad esclusione delle società, partecipate da amministrazioni pubbliche, con azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell'Unione europea, e loro controllate. (art. 22, c. 6, d.lgs. n. 33/2013)
Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
1) ragione socialeAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazioneAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
3) durata dell'impegnoAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazioneAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante
Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
7) incarichi di amministratore della società e relativo trattamento economico complessivoAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013
Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)Tempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2014
Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito dell'ente)
Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n.
39/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013
Collegamento con i siti istituzionali delle società partecipate Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Art. 22, c. 1. lett. d-bis, d.lgs. n. 33/2013
Provvedimenti in materia di costituzione di società a partecipazione pubblica, acquisto di partecipazioni in società già costituite, gestione delle partecipazioni pubbliche, alienazione di partecipazioni sociali, quotazione di società a controllo pubblico in mercati regolamentati e razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, previsti dal decreto legislativo adottato ai sensi dell'articolo 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124 (art. 20 d.lgs 175/2016)
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
provvedimento
Provvedimenti con cui le amministrazioni pubbliche socie fissano obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle per il personale, delle società controllate
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
provvedimento
Provvedimenti con cui le società a controllo pubblico garantiscono il concreto perseguimento degli obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
provvedimento
Art. 22, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
Elenco degli enti di diritto privato, comunque denominati, in controllo dell'amministrazione, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate
Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
1) ragione socialeAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazioneAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
3) durata dell'impegnoAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazioneAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante
Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivoAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013
Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)Tempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Enti controllati Società partecipate
Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Enti di diritto privato controllati
(da pubblicare in tabelle)
Dati società partecipate
(da pubblicare in tabelle)
Provvedimenti
Art. 19, c. 7, d.lgs. n. 175/2016
Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Enti pubblici vigilati
Enti di diritto privato controllati
Enti pubblici vigilati
(da pubblicare in tabelle)
Per ciascuna delle società:
Per ciascuno degli enti:
6
Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-sezione 2 livello
(Tipologie di dati)
Riferimento normativo
Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /
elaborazione dato
Validazione e trasmissione del
dato
Pubblicazione del dato
Termine di pubblicazione
ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013
Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito dell'ente)
Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n.
39/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013
Collegamento con i siti istituzionali degli enti di diritto privato controllati Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Rappresentazione graficaArt. 22, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013
Rappresentazione graficaUna o più rappresentazioni grafiche che evidenziano i rapporti tra l'amministrazione e gli enti pubblici vigilati, le società partecipate, gli enti di diritto privato controllati
Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Dati aggregati attività amministrativa
Art. 24, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Dati aggregati attività amministrativaDati relativi alla attività amministrativa, in forma aggregata, per settori di attività, per competenza degli organi e degli uffici, per tipologia di procedimenti
Art. 35, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
1) breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti normativi utiliTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Tutte le U.O.Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 35, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
2) unità organizzative responsabili dell'istruttoriaTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Tutte le U.O.Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
3) l'ufficio del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
4) ove diverso, l'ufficio competente all'adozione del provvedimento finale, con l'indicazione del nome del responsabile dell'ufficio unitamente ai rispettivi recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 35, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013
5) modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso che li riguardino
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 35, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013
6) termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con l'adozione di un provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 35, c. 1, lett. g), d.lgs. n. 33/2013
7) procedimenti per i quali il provvedimento dell'amministrazione può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato ovvero il procedimento può concludersi con il silenzio-assenso dell'amministrazione
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 35, c. 1, lett. h), d.lgs. n. 33/2013
8) strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla legge in favore dell'interessato, nel corso del procedimento nei confronti del provvedimento finale ovvero nei casi di adozione del provvedimento oltre il termine predeterminato per la sua conclusione e i modi per attivarli
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 35, c. 1, lett. i), d.lgs. n. 33/2013
9) link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o tempi previsti per la sua attivazioneTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Tutte le U.O.Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 35, c. 1, lett. l), d.lgs. n. 33/2013
10) modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 35, c. 1, lett. m), d.lgs. n. 33/2013
11) nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo, nonchè modalità per attivare tale potere, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013
1) atti e documenti da allegare all'istanza e modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le autocertificazioni
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
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Funzionario delegato
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Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 e Art. 1, c. 29, l. 190/2012
2) uffici ai quali rivolgersi per informazioni, orari e modalità di accesso con indicazione degli indirizzi, recapiti telefonici e caselle di posta elettronica istituzionale a cui presentare le istanze
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)Tutte le U.O.
Funzionario/
Dipendente delegato
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di riferimento
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U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Monitoraggio tempi procedimentali
Art. 24, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Art. 1, c. 28, l. n. 190/2012
Monitoraggio tempi procedimentali Risultati del monitoraggio periodico concernente il rispetto dei tempi procedimentali
Dichiarazioni sostitutive e acquisizione d'ufficio dei dati
Art. 35, c. 3, d.lgs. n. 33/2013
Recapiti dell'ufficio responsabile
Recapiti telefonici e casella di posta elettronica istituzionale dell'ufficio responsabile per le attività volte a gestire, garantire e verificare la trasmissione dei dati o l'accesso diretto degli stessi da parte delle amministrazioni procedenti all'acquisizione d'ufficio dei dati e allo svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Certificazioni anagrafiche e sala
contrattazioni
Funzionario/
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Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012
Provvedimenti organi indirizzo politico Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti"); .......
U.O. Provveditorato e protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
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Esterne
…..accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre amministrazioni pubbliche. Tutte le U.O.Funzionario/
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Esterne
Provvedimenti organi indirizzo politico
Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012
Provvedimenti organi indirizzo politico Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: autorizzazione o concessione; concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera.
Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012
Provvedimenti dirigenti amministrativi Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti");.....
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Esterne
…..accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre amministrazioni pubbliche. Tutte le U.O.Funzionario/
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Esterne
Provvedimenti dirigenti amministrativi
Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012
Provvedimenti dirigenti amministrativi Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: autorizzazione o concessione; concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera.
Art. 25, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
Tipologie di controlloElenco delle tipologie di controllo a cui sono assoggettate le imprese in ragione della dimensione e del settore di attività, con l'indicazione per ciascuna di esse dei criteri e delle relative modalità di svolgimento
Art. 25, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
Obblighi e adempimentiElenco degli obblighi e degli adempimenti oggetto delle attività di controllo che le imprese sono tenute a rispettare per ottemperare alle disposizioni normative
Art. 4 delib. Anac n. 39/2016 Codice Identificativo Gara (CIG) Tempestivo
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Entro 8 gg. dalla
pubblicazione
all'Albo Camerale
del provvedimento
Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 37, c. 1, lett. a) d.lgs. n. 33/2013 Art. 4 delib. Anac n. 39/2016
Struttura proponente, Oggetto del bando, Procedura di scelta del contraente, Elenco degli operatori invitati a presentare offerte/Numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, Aggiudicatario, Importo di aggiudicazione, Tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura, Importo delle somme liquidate
TempestivoU.O. Provveditorato e
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entro 7 gg. dal
pagamento
Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 37, c. 1, lett. a) d.lgs. n. 33/2013 Art. 4 delib. Anac n. 39/2016
Tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto con informazioni sui contratti relative all'anno precedente (nello specifico: Codice Identificativo Gara (CIG), struttura proponente, oggetto del bando, procedura di scelta del contraente, elenco degli operatori invitati a presentare offerte/numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, aggiudicatario, importo di aggiudicazione, tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura, importo delle somme liquidate)
Annuale (art. 1, c. 32, l. n.
190/2012)
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Entro 31/01 con
riferimento
all'anno
precedente
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 Artt. 21, c. 7, e 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016
Atti relativi alla programmazione di lavori, opere, servizi e forniture
Programma biennale degli acquisti di beni e servizi, programma triennale dei lavori pubblici e relativi aggiornamenti annuali
TempestivoU.O. Provveditorato e
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U.O. Relazioni
Esterne
entro 31/12
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016
Avvisi di preinformazione - Avvisi di preinformazione (art. 70, c. 1, 2 e 3, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi di preinformazioni (art. 141, dlgs n. 50/2016)
TempestivoU.O. Provveditorato e
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Esterne
Entro 8 gg. dalla
pubblicazione
all'Albo Camerale
del provvedimento
Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
30 gg. dalla fine del
semestre
Provvedimenti dirigenti amministrativi
Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
30 gg. dalla fine del
semestre
Informazioni sulle singole procedure in formato
tabellare
Tipologie di procedimento
Provvedimenti
Controlli sulle imprese
Tipologie di procedimento
(da pubblicare in tabelle)
Provvedimenti organi indirizzo politico
Dati previsti dall'articolo 1, comma 32, della legge 6 novembre 2012, n. 190 Informazioni sulle singole procedure
(da pubblicare secondo le "Specifiche tecniche per la pubblicazione dei dati ai
sensi dell'art. 1, comma 32, della Legge n. 190/2012", adottate secondo quanto indicato nella delib. Anac 39/2016)
Attività e procedimenti
Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 97/2016
Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016
Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016
Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016
Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016
Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016
Per ciascuna tipologia di procedimento:
Per i procedimenti ad istanza di parte:
Per ciascuna procedura:
7
Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-sezione 2 livello
(Tipologie di dati)
Riferimento normativo
Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /
elaborazione dato
Validazione e trasmissione del
dato
Pubblicazione del dato
Termine di pubblicazione
ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016
Delibera a contrarre o atto equivalente (per tutte le procedure)Tempestivo
U.O. Provveditorato e protocollo
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Responsabile U.O.
di riferimento
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Dipendente delegato
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Entro 8 gg. dalla
pubblicazione
all'Albo Camerale
del provvedimento
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016
Avvisi e bandi - Avviso (art. 19, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso di indagini di mercato (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC); Avviso di formazione elenco operatori economici e pubblicazione elenco (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC); Bandi ed avvisi (art. 36, c. 9, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi (art. 73, c. 1, e 4, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi (art. 127, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso periodico indicativo (art. 127, c. 2, dlgs n. 50/2016); Avviso relativo all’esito della procedura; Pubblicazione a livello nazionale di bandi e avvisi; Bando di concorso (art. 153, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso di aggiudicazione (art. 153, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando di concessione, invito a presentare offerta, documenti di gara (art. 171, c. 1 e 5, dlgs n. 50/2016); Avviso in merito alla modifica dell’ordine di importanza dei criteri, Bando di concessione (art. 173, c. 3, dlgs n. 50/2016);Bando di gara (art. 183, c. 2, dlgs n. 50/2016); Avviso costituzione del privilegio (art. 186, c. 3, dlgs n. 50/2016); Bando di gara (art. 188, c. 3, dlgs n. 50/2016)
TempestivoU.O. Provveditorato e
protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 8 gg. dalla
pubblicazione
all'Albo Camerale
del provvedimento
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016
Avviso sui risultati della procedura di affidamento - Avviso sui risultati della procedura di affidamento con indicazione dei soggetti invitati (art. 36, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando di concorso e avviso sui risultati del concorso (art. 141, dlgs n. 50/2016); Avvisi relativi l’esito della procedura, possono essere raggruppati su base trimestrale (art. 142, c. 3, dlgs n. 50/2016); Elenchi dei verbali delle commissioni di gara
TempestivoU.O. Provveditorato e
protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 30 gg. fine
trimestre
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016
Avvisi sistema di qualificazione - Avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione, di cui all’Allegato XIV, parte II, lettera H; Bandi, avviso periodico indicativo; avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione; Avviso di aggiudicazione (art. 140, c. 1, 3 e 4, dlgs n. 50/2016)
TempestivoU.O. Provveditorato e
protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. fine
trimestre
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016
Affidamenti Gli atti relativi agli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture di somma urgenza e di protezione civile, con specifica dell'affidatario, delle modalità della scelta e delle motivazioni che non hanno consentito il ricorso alle procedure ordinarie (art. 163, c. 10, dlgs n. 50/2016); tutti gli atti connessi agli affidamenti in house in formato open data di appalti pubblici e contratti di concessione tra enti (art. 192 c. 3, dlgs n. 50/2016)
TempestivoU.O. Provveditorato e
protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 8 gg. dalla
pubblicazione
all'Albo Camerale
del provvedimento
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016
Informazioni ulteriori - Contributi e resoconti degli incontri con portatori di interessi unitamente ai progetti di fattibilità di grandi opere e ai documenti predisposti dalla stazione appaltante (art. 22, c. 1, dlgs n. 50/2016); Informazioni ulteriori, complementari o aggiuntive rispetto a quelle previste dal Codice; Elenco ufficiali operatori economici (art. 90, c. 10, dlgs n. 50/2016)
TempestivoU.O. Provveditorato e
protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
entro 30 gg.
dall'incontro
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016
Provvedimento che determina le esclusioni dalla procedura di affidamento e le ammissioni all'esito delle valutazioni
dei requisiti soggettivi, economico-finanziari e tecnico-professionali.
Provvedimenti di esclusione e di amminssione (entro 2 giorni dalla loro adozione) TempestivoU.O. Provveditorato e
protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
entro 2 gg.
dall'adozione
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016
Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi
componenti.Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi componenti. Tempestivo
U.O. Provveditorato e protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 8 gg. dalla
pubblicazione
all'Albo Camerale
del provvedimento
Art. 1, co. 505, l. 208/2015 disposizione speciale rispetto all'art. 21 del d.lgs. 50/2016)
ContrattiTesto integrale di tutti i contratti di acquisto di beni e di servizi di importo unitario stimato superiore a 1 milione di euro in esecuzione del programma biennale e suoi aggiornamenti
TempestivoU.O. Provveditorato e
protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 8 gg. dalla
pubblicazione
all'Albo Camerale
del provvedimento
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016
Resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione
Resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione TempestivoU.O. Provveditorato e
protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
entro 31/12 per i
contratti dell'anno
precedente
Criteri e modalitàArt. 26, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Criteri e modalitàAtti con i quali sono determinati i criteri e le modalità cui le amministrazioni devono attenersi per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Servizi finanziari, contributi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. da
adozione/modifica
atto o documento
Art. 26, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e comunque di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro
Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Servizi finanziari, contributi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 30 gg. da
adozione/modifica
atto o documento
Art. 27, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
1) nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiarioTempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Servizi finanziari, contributi
Funzionario/
Dipendente delegato
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Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 30 gg. da
adozione/modifica
atto o documento
Art. 27, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
2) importo del vantaggio economico corrispostoTempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Servizi finanziari, contributi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 30 gg. da
adozione/modifica
atto o documento
Art. 27, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
3) norma o titolo a base dell'attribuzioneTempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Servizi finanziari, contributi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 30 gg. da
adozione/modifica
atto o documento
Art. 27, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013
4) ufficio e funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativoTempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Servizi finanziari, contributi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 30 gg. da
adozione/modifica
atto o documento
Art. 27, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013
5) modalità seguita per l'individuazione del beneficiarioTempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Servizi finanziari, contributi
Funzionario/
Dipendente delegato
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Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 30 gg. da
adozione/modifica
atto o documento
Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013
6) link al progetto selezionatoTempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Servizi finanziari, contributi
Funzionario/
Dipendente delegato
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Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Entro 30 gg. da
adozione/modifica
atto o documento
Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013
7) link al curriculum vitae del soggetto incaricatoTempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Servizi finanziari, contributi
Funzionario/
Dipendente delegato
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Responsabile U.O.
di riferimento
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Dipendente delegato
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Entro 30 gg. da
adozione/modifica
atto o documento
Art. 27, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Elenco (in formato tabellare aperto) dei soggetti beneficiari degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e di attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro
Annuale (art. 27, c. 2, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Servizi finanziari, contributi
Funzionario/
Dipendente delegato
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Responsabile U.O.
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Dipendente delegato
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Entro 30 gg. da
adozione/modifica
atto o documento
Art. 29, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Art. 5, c. 1, d.p.c.m. 26 aprile 2011
Documenti e allegati del bilancio preventivo, nonché dati relativi al bilancio di previsione di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'atto
Art. 29, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 e d.p.c.m. 29 aprile 2016
Dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi in formato tabellare aperto in modo da consentire l'esportazione, il trattamento e il riutilizzo.
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'atto
Bandi di gara e contratti
Atti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti
aggiudicatori distintamente per ogni procedura
Bilancio preventivo e consuntivo
Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici
Atti di concessione
Atti di concessione
(da pubblicare in tabelle creando un collegamento con la pagina nella quale
sono riportati i dati dei relativi provvedimenti finali)
(NB: è fatto divieto di diffusione di dati da cui sia possibile ricavare informazioni
relative allo stato di salute e alla situazione di disagio economico-sociale degli interessati, come previsto dall'art.
26, c. 4, del d.lgs. n. 33/2013)
Atti relativi alle procedure per l’affidamento di appalti pubblici di servizi, forniture, lavori e opere, di
concorsi pubblici di progettazione, di concorsi di idee e di concessioni.
Compresi quelli tra enti nell'mabito del settore pubblico di cui all'art. 5 del dlgs
n. 50/2016
Bilancio preventivo
Per ciascun atto:
8
Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-sezione 2 livello
(Tipologie di dati)
Riferimento normativo
Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /
elaborazione dato
Validazione e trasmissione del
dato
Pubblicazione del dato
Termine di pubblicazione
ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *
Art. 29, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Art. 5, c. 1, d.p.c.m. 26 aprile 2011
Documenti e allegati del bilancio consuntivo, nonché dati relativi al bilancio consuntivo di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'atto
Art. 29, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 e d.p.c.m. 29 aprile 2016
Dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci consuntivi in formato tabellare aperto in modo da consentire l'esportazione, il trattamento e il riutilizzo.
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'atto
Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio
Art. 29, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 - Art. 19 e 22 del dlgs n. 91/2011 - Art. 18-bis del dlgs n.118/2011
Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio
Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, con l’integrazione delle risultanze osservate in termini di raggiungimento dei risultati attesi e le motivazioni degli eventuali scostamenti e gli aggiornamenti in corrispondenza di ogni nuovo esercizio di bilancio, sia tramite la specificazione di nuovi obiettivi e indicatori, sia attraverso l’aggiornamento dei valori obiettivo e la soppressione di obiettivi già raggiunti oppure oggetto di ripianificazione
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'atto
Patrimonio immobiliareArt. 30, d.lgs. n. 33/2013
Patrimonio immobiliare Informazioni identificative degli immobili posseduti e detenutiTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Provveditorato e protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/12
Canoni di locazione o affitto
Art. 30, d.lgs. n. 33/2013
Canoni di locazione o affitto Canoni di locazione o di affitto versati o percepitiTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Provveditorato e protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Attestazione dell'OIV o di altra struttura analoga nell'assolvimento degli obblighi di pubblicazioneAnnuale e in relazione
a delibere A.N.AC.
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
ricevimento atto
Documento dell'OIV di validazione della Relazione sulla Performance (art. 14, c. 4, lett. c), d.lgs. n. 150/2009)
TempestivoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
ricevimento atto
Relazione dell'OIV sul funzionamento complessivo del Sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni (art. 14, c. 4, lett. a), d.lgs. n. 150/2009)
TempestivoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
ricevimento atto
Altri atti degli organismi indipendenti di valutazione , nuclei di valutazione o altri organismi con funzioni analoghe, procedendo all'indicazione in forma anonima dei dati personali eventualmente presenti
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
ricevimento atto
Organi di revisione amministrativa e contabile
Relazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile
Relazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile al bilancio di previsione o budget, alle relative variazioni e al conto consuntivo o bilancio di esercizio
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
ricevimento atto
Corte dei conti Rilievi Corte dei contiTutti i rilievi della Corte dei conti ancorchè non recepiti riguardanti l'organizzazione e l'attività delle amministrazioni stesse e dei loro uffici
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
ricevimento atto
Carta dei servizi e standard di qualità
Art. 32, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Carta dei servizi e standard di qualità Carta dei servizi o documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubbliciTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Relazioni Esterne e marketing dei servizi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'atto di
modifica
Art. 1, c. 2, d.lgs. n. 198/2009
Notizia del ricorso in giudizio proposto dai titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizio pubblico al fine di ripristinare il corretto svolgimento della funzione o la corretta erogazione di un servizio
TempestivoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
ricevimento atto
Art. 4, c. 2, d.lgs. n. 198/2009
Sentenza di definizione del giudizio TempestivoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
ricevimento atto
Art. 4, c. 6, d.lgs. n. 198/2009
Misure adottate in ottemperanza alla sentenza TempestivoU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
ricevimento atto
Costi contabilizzati
Art. 32, c. 2, lett. a), d.lgs. n. 33/2013Art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013
Costi contabilizzati
(da pubblicare in tabelle)
Costi contabilizzati dei servizi erogati agli utenti, sia finali che intermedi e il relativo andamento nel tempoAnnuale
(art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Segreteria direzionale, controllo
strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
ricevimentto dei
Costi Standard da
Unioncamere
Liste di attesaArt. 41, c. 6, d.lgs. n. 33/2013
Liste di attesa (obbligo di pubblicazione a carico di enti, aziende e strutture pubbliche e private che erogano prestazioni per conto del servizio sanitario)
(da pubblicare in tabelle)
Criteri di formazione delle liste di attesa, tempi di attesa previsti e tempi medi effettivi di attesa per ciascuna tipologia di prestazione erogata
Servizi in rete
Art. 7 co. 3 d.lgs. 82/2005 modificato dall’art. 8 co. 1 del d.lgs. 179/16
Risultati delle indagini sulla soddisfazione da parte degli utenti rispetto alla qualità dei servizi in rete e statistiche di utilizzo dei servizi in rete
Risultati delle rilevazioni sulla soddisfazione da parte degli utenti rispetto alla qualità dei servizi in rete resi all’utente, anche in termini di fruibilità, accessibilità e tempestività, statistiche di utilizzo dei servizi in rete.
Tempestivo U.O. Relazioni Esterne e
marketing dei servizi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/01 con
riferimento
all'anno
precedente
Dati sui pagamentiArt. 4-bis, c. 2, dlgs n. 33/2013
Dati sui pagamenti (da pubblicare in tabelle)
Dati sui propri pagamenti in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all'ambito temporale di riferimento e ai beneficiari
Trimestrale (in fase di prima
attuazione semestrale)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dal
termine del
periodo previsto
per
l'aggiornamento
Dati sui pagamenti del servizio sanitario nazionale
Art. 41, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013
Dati sui pagamenti in forma sintetica e aggregata (da pubblicare in tabelle)
Dati relativi a tutte le spese e a tutti i pagamenti effettuati, distinti per tipologia di lavoro, bene o servizio in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all’ambito temporale di riferimento e ai beneficiari
Indicatore dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi, prestazioni professionali e forniture (indicatore annuale di tempestività dei pagamenti)
Annuale (art. 33, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 31/01 con
riferimento
all'anno
precedente
Indicatore trimestrale di tempestività dei pagamentiTrimestrale
(art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. da
chiusura trimestre
Ammontare complessivo dei debiti Ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese creditriciAnnuale
(art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
fPossibilmente
entro 31/01 con
riferimento
all'anno
precedente
IBAN e pagamenti informatici
Art. 36, d.lgs. n. 33/2013Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 82/2005
IBAN e pagamenti informatici
Nelle richieste di pagamento: i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento
Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Contabilità e gestione economica del personale
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti
pubblici
Art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Informazioni realtive ai nuclei di valutazione e verificadegli investimenti pubblici(art. 1, l. n. 144/1999)
Informazioni relative ai nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, incluse le funzioni e i compiti specifici ad essi attribuiti, le procedure e i criteri di individuazione dei componenti e i loro nominativi (obbligo previsto per le amministrazioni centrali e regionali)
Atti di programmazione delle opere pubbliche
Art. 38, c. 2 e 2 bis d.lgs. n. 33/2013Art. 21 co.7 d.lgs. n. 50/2016Art. 29 d.lgs. n. 50/2016
Atti di programmazione delle opere pubbliche
Atti di programmazione delle opere pubbliche (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti").A titolo esemplificativo: - Programma triennale dei lavori pubblici, nonchè i relativi aggiornamenti annuali, ai sensi art. 21 d.lgs. n 50/2016- Documento pluriennale di pianificazione ai sensi dell’art. 2 del d.lgs. n. 228/2011, (per i Ministeri)
Tempestivo (art.8, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
U.O. Provveditorato e protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione
dell'atto
Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Informazioni relative ai tempi e agli indicatori di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completateTempestivo
(art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Provveditorato e protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'atto di
programmazione
Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Informazioni relative ai costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completateTempestivo
(art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
U.O. Provveditorato e protocollo
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'atto di
programmazione
Tempi costi e indicatori di realizzazione delle opere
pubbliche
Bilanci
Servizi erogati
Indicatore di tempestività dei pagamenti
Controlli e rilievi sull'amministrazion
e
consuntivo
Beni immobili e gestione patrimonio
Class action
Pagamenti dell'Amministrazio
ne
Opere pubbliche
Art. 33, d.lgs. n. 33/2013
Tempi, costi unitari e indicatori di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completate.
(da pubblicare in tabelle, sulla base dello schema tipo redatto dal Ministero dell'economia e della finanza d'intesa con l'Autorità nazionale anticorruzione )
Organismi indipendenti di valutazione, nuclei di
valutazione o altri organismi con funzioni
analoghe
Atti degli Organismi indipendenti di valutazione, nuclei di valutazione o altri
organismi con funzioni analoghe
Art. 31, d.lgs. n. 33/2013
Bilancio consuntivo
Indicatore di tempestività dei pagamenti
Class action
Non di competenza della CCIAA
Non di competenza della CCIAA
Non di competenza della CCIAA
9
Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-sezione 2 livello
(Tipologie di dati)
Riferimento normativo
Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento U.O. di riferimentoIndividuazione /
elaborazione dato
Validazione e trasmissione del
dato
Pubblicazione del dato
Termine di pubblicazione
ALLEGATO C) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENC O DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *
Art. 39, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
Atti di governo del territorio quali, tra gli altri, piani territoriali, piani di coordinamento, piani paesistici, strumenti urbanistici, generali e di attuazione, nonché le loro varianti
Art. 39, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Documentazione relativa a ciascun procedimento di presentazione e approvazione delle proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in variante allo strumento urbanistico generale comunque denominato vigente nonché delle proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in attuazione dello strumento urbanistico generale vigente che comportino premialità edificatorie a fronte dell'impegno dei privati alla realizzazione di opere di urbanizzazione extra oneri o della cessione di aree o volumetrie per finalità di pubblico interesse
Informazioni ambientali Informazioni ambientali che le amministrazioni detengono ai fini delle proprie attività istituzionali:
Stato dell'ambiente1) Stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi
Fattori inquinanti2) Fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente
Misure incidenti sull'ambiente e relative analisi di impatto
3) Misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse
Misure a protezione dell'ambiente e relative analisi di impatto
4) Misure o attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse
Relazioni sull'attuazione della legislazione
5) Relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale
Stato della salute e della sicurezza umana6) Stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell'ambiente, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore
Relazione sullo stato dell'ambiente del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio
Relazione sullo stato dell'ambiente redatta dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio
Elenco delle strutture sanitarie private accreditate
Accordi intercorsi con le strutture private accreditate
Art. 42, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
Provvedimenti adottati concernenti gli interventi straordinari e di emergenza che comportano deroghe alla legislazione vigente, con l'indicazione espressa delle norme di legge eventualmente derogate e dei motivi della deroga, nonché con l'indicazione di eventuali atti amministrativi o giurisdizionali intervenuti
Art. 42, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013
Termini temporali eventualmente fissati per l'esercizio dei poteri di adozione dei provvedimenti straordinari
Art. 42, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013
Costo previsto degli interventi e costo effettivo sostenuto dall'amministrazione
Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, le misure integrative di prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis della legge n. 190 del 2012, (MOG 231)
AnnualeU.O. Gestione Risorse
Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione
Art. 1, c. 8, l. n. 190/2012, Art. 43, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza TempestivoU.O. Gestione Risorse
Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'individuazione
Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità
Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità (laddove adottati) TempestivoU.O. Gestione Risorse
Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione
Art. 1, c. 14, l. n. 190/2012
Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione recante i risultati dell’attività svolta (entro il 15 dicembre di ogni anno)
Annuale (ex art. 1, c. 14, L. n.
190/2012)
U.O. Gestione Risorse Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 15/12
Art. 1, c. 3, l. n. 190/2012
Provvedimenti adottati dall'A.N.AC. ed atti di adeguamento a tali provvedimenti
Provvedimenti adottati dall'A.N.AC. ed atti di adeguamento a tali provvedimenti in materia di vigilanza e controllo nell'anticorruzione
TempestivoU.O. Gestione Risorse
Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
comunicazione del
provvedimento e
entro 30 gg.
dall'adozione atto
Art. 18, c. 5, d.lgs. n. 39/2013
Atti di accertamento delle violazioni Atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013 TempestivoU.O. Gestione Risorse
Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
notifica
Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 / Art. 2, c. 9-bis, l. 241/90
Accesso civico "semplice"concernente dati, documenti e informazioni soggetti a pubblicazione obbligatoria
Nome del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale e nome del titolare del potere sostitutivo, attivabile nei casi di ritardo o mancata risposta, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale
TempestivoU.O. Relazioni Esterne e
marketing dei servizi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 5, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Accesso civico "generalizzato" concernente dati e documenti ulteriori
Nomi Uffici competenti cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale
TempestivoU.O. Relazioni Esterne e
marketing dei servizi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Linee guida Anac FOIA (del. 1309/2016)
Registro degli accessi Elenco delle richieste di accesso (atti, civico e generalizzato) con indicazione dell’oggetto e della data della richiesta nonché del relativo esito con la data della decisione
SemestraleU.O. Relazioni Esterne e
marketing dei servizi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. da fine
semestre
Art. 53, c. 1 bis, d.lgs. 82/2005 modificato dall’art. 43 del d.lgs. 179/16
Catalogo dei dati, metadati e delle banche dati
Catalogo dei dati, dei metadati definitivi e delle relative banche dati in possesso delle amministrazioni, da pubblicare anche tramite link al Repertorio nazionale dei dati territoriali (www.rndt.gov.it), al catalogo dei dati della PA e delle banche dati www.dati.gov.it e e http://basidati.agid.gov.it/catalogo gestiti da AGID
Tempestivo U.O. E-Government e
sistemi informativi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg. dalla
modifica
Art. 53, c. 1, bis, d.lgs. 82/2005
RegolamentiRegolamenti che disciplinano l'esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo dei dati, fatti salvi i dati presenti in Anagrafe tributaria
AnnualeU.O. E-Government e
sistemi informativi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione atto
Obiettivi di accessibilità dei dei soggetti disabili agli strumenti informatici per l'anno corrente (entro il 31 marzo di ogni anno…..
U.O. E-Government e sistemi informativi
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30/04 di ogni
anno
…. e lo stato di attuazione del "piano per l'utilizzo del telelavoro" nella propria organizzazione U.O. Gestione Risorse
Umane
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione atto
Relazione Previsionale e ProgrammaticaU.O. Segreteria
direzionale, controllo strategico, partecipazioni
Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
Entro 30 gg.
dall'adozione/modi
fica atto o
documento
Altro Tutte le U.O.Funzionario/
Dipendente delegato
della U.O.
Responsabile U.O.
di riferimento
Funzionario delegato
U.O. Relazioni
Esterne
entro 30 gg.
dalll'adozione
dell'atto/modifica
dato
Altri contenuti Dati ulteriori
Art. 7-bis, c. 3, d.lgs. n. 33/2013Art. 1, c. 9, lett. f), l. n. 190/2012
Dati ulteriori
(NB: nel caso di pubblicazione di dati non previsti da norme di legge si deve procedere alla anonimizzazione dei dati personali eventualmente presenti, in virtù di quanto disposto dall'art. 4, c. 3, del d.lgs. n. 33/2013)
….
Non di competenza della CCIAA
* I dati oggetto di pubblicazione obbligatoria solo modificati dal dlgs 97/2016 è opportuno rimangano pubblicati sui siti (es. dati dei dirigenti già pubblicati ai sensi dell'art. 15 del previgente testo del dlgs 33/2013)
Art. 9, c. 7, d.l. n. 179/2012 convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221
Obiettivi di accessibilità
(da pubblicare secondo le indicazioni contenute nella circolare dell'Agenzia per l'Italia digitale n. 1/2016 e s.m.i.)
Annuale (ex art. 9, c. 7, D.L. n.
179/2012)
Pianificazione e governo del territorio
Accessibilità e Catalogo dei dati, metadati e
banche dati
Altri contenuti Accesso civico
Strutture sanitarie private accreditate
Altri contenuti
Interventi straordinari e di
emergenza
Informazioni ambientali
Altri contenuti Prevenzione della
Corruzione
Pianificazione e governo del territorio
(da pubblicare in tabelle)
Strutture sanitarie private accreditate
(da pubblicare in tabelle)
Interventi straordinari e di emergenza
(da pubblicare in tabelle)
Art. 41, c. 4, d.lgs. n. 33/2013
Art. 40, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Non di competenza della CCIAA
Non di competenza della CCIAA
Non di competenza della CCIAA
Non di competenza della CCIAA
Non di competenza della CCIAA
Non di competenza della CCIAA
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