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PORTFOLIOIMMAGINI
MAURIZIO SANITÀ
CINQUETORRI
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L’esercitazione internazionalein alta montagnadegli Alpininei luoghidel fronte dolomitico nella Grande Guerra
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Siamo sulle Dolomiti ampezzane, a oltre 2300
metri di quota, nel punto dove le Cinque Torri si
contrappongono al Sasso di Stria: un’area che fu
di interesse strategico durante la Prima Guerra
Mondiale e vide una lunga serie di scontri tra gli
Alpini e i soldati austro-ungarici per il controllo di
una zona da cui si domina la valle che porta a Cor-
tina e la via per la Val Badia e la Val Pusteria. Qui
si svolge di consueto la grande esercitazione estiva
in alta montagna organizzata dal Comando delle
Truppe Alpine dell’Esercito e battezzata appun-
to ‘Cinque Torri’, alla quale – ai primi di luglio di
quest’anno - hanno partecipato il 7° reggimento al-
pini della brigata Julia (con numerosi assetti), due
team ‘mountain warfare’ formati da militari delle
due brigate alpine e del Centro Addestramento
Alpino di Aosta, un team di rangers del 4° alpini
paracadutisti, un’unità cinofila del Centro Militare
di veterinaria, reparti di artiglieria e delle trasmis-
sioni, diversi elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito
e dell’Aeronautica Militare e anche istruttori della
Marina e dei Carabinieri, oltre a militari di 14 na-
zioni (Stati Uniti, Francia, Germania, Argentina,
Ungheria, Bosnia, Bulgaria, Macedonia, Oman,
Paesi Bassi, Pakistan, Romania, Slovenia e Spagna)
e della Guardia di Finanza, per un totale di oltre
600 elementi. Anche la NATO ha preso parte al
training, attraverso il proprio Mountain Warfare
Centre of Excellence, di stanza in Slovenia.
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Foto: Comando Truppe Alpine
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Ad una location storica è corrisposto
uno scenario di esercitazione calato
nell’attualità: la cattura di un individuo
pericoloso che si nasconde in montagna
– protetto da una banda ostile - da parte
di una Task Force composta dalle unità
partecipanti. Le diverse fasi dell’attività
– conclusasi con successo con la cattura
dell’individuo - hanno visto l’impiego
coordinato di forze di terra, velivoli
e forze per operazioni speciali, con la
dimostrazione delle tecniche tipiche
del movimento e del combattimento in
montagna, in cui sono state evidenziate
l’abilità ad acquisire posizioni chiave
idonee alla manovra, a conseguire
l’effetto sorpresa e a coordinarsi con forze
straniere.
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Ad assistere alla “Cinque Torri 2017’ – che
ha visto anche una rievocazione storica
della Grande Guerra da parte dell’asso-
ciazione ‘Per non dimenticare’ ed è sta-
ta suggellata dal passaggio delle Frecce
Tricolori – sono intervenuti il Ministro
della Difesa, accompagnato dal Capo di
Stato Maggiore della Difesa, oltre ad au-
torità civili e militari e ai vertici dell’As-
sociazione Nazionale Alpini. Il Ministro
Pinotti ha sottolineato l’importanza del-
la partecipazione internazionale “poiché
oggi dobbiamo fronteggiare molte minacce
che ci impongono di lavorare insieme. Que-
ste montagne, un tempo motivo di divisione,
oggi ci uniscono; abbiamo bisogno di unità
perché insieme dobbiamo sconfiggere un ne-
mico comune, il terrorismo internazionale”,
mentre il Generale Graziano ha ribadito
che “l’addestramento montano è fonda-
mentale perché la montagna è una gran-
de palestra che forgia ogni militare nel
corpo e nello spirito”, evidenziando che
la nuova minaccia terroristica richiede
grande prontezza e un elevato livello ad-
destrativo che consenta alle nostre For-
ze armate di operare all’estero e in Italia
nonché di essere pronti a intervenire in
soccorso alle popolazioni colpite da cala-
mità naturali 365 giorni all’anno.
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