Referente per la valutazione
Prof Severina CARNEVALE
IPSSAR Brindisi
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE PON
C5 - FSE - 2010 - 22
Regione
PUGLIA
In una organizzazione attenta alle esigenze e alle potenzialità delle risorse umane, le decisioni, le responsabilità, la valutazione interna non sono compito esclusivo del dirigente/leader formale. Risultano determinanti il know how metodologico e l’expertise dei docenti formatori unitamente alla motivata partecipazione e alle competenze aggiuntive di organizzazione/coordinamento/ monitoraggio dei docenti tutor.
Nella fase di avvio PON è indispensabile la competente documentazione su programma operativo/misure progettuali unitamente alla condivisione delle scelte metodologiche e procedurali.
PRESENTAZIONE
Competenza Valutativa
La competenza valutativa degli operatori qualificati PON nelle componenti dirigenziale, referenziale della valutazione, docente esperto e tutor è riconducibile alle azioni di:
coordinamento delle iniziative di valutazione fra interventi di una stessa azione, fra le diverse azioni di uno stesso obiettivo e fra i diversi obiettivi, garantendo lo scambio di esperienze, la circolazione dei risultati, la costruzione di prove comparabili;
analisi degli esiti conseguiti con finalità di miglioramento dei processi formativi
INTERVENTI PON
Il Programma Operativo Nazionale (PON) sviluppa i suoi interventi in coerenza con le
determinazioni e gli obiettivi fissati dal Consiglio Europeo di Lisbona per lo sviluppo dei sistemi di istruzione e formazione nella moderna società dell’informazione e della conoscenza. Le linee di intervento che ne derivano sono, pertanto, riconducibili agli standard U.E di realizzazione degli obiettivi di coesione sociale sul territorio regionale.
In particolare il PON - nel confermare i quattro “pilastri” che costituiscono gli orientamenti per l’occupazione (Imprenditorialità,Occupabilità; Adattabilità; Pari Opportunità), già delineati dal Consiglio di Lussemburgo - pone l’accento sulle “strategie di prevenzione” ed indica, fra le priorità, lo sviluppo di sistemi idonei ad innalzare le competenze chiave e la capacità di apprendimento della popolazione giovanile e adulta dei territori in oggetto, favorendo le opportunità di occupazione e la coesione sociale.
Sviluppare la capacità diagnostica e i dispositivi per la qualità del sistema scolastico
Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società
dell’informazione nella scuola Sviluppare reti tra gli attori del sistema e con le istanze del territorio Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione
sociale Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita Migliorare la governance e la valutazione del sistema scolastico Migliorare l’efficienza, efficacia e la qualità degli interventi finanziati,
nonché la verifica e il controllo degli stessi Migliorare e sviluppare modalità, forme e contenuti dell’informazione
e pubblicizzazione del Programma , degli interventi e dei risultati
OBIETTIVI/AZIONI
Innovazione e Strategie PON Le linee strategiche POR sono fondate su:
innovazione didattica, strutturale ed organizzativa di cui è protagonista il sistema scolastico, in relazione ai nuovi obiettivi definiti a livello europeo per lo sviluppo della Società della conoscenza e dell’informazione;
nuovi fabbisogni del mercato del lavoro basati su sviluppo tecnologico, cambiamento degli assetti organizzativi e produttivi, gamma delle competenze attese dagli emergenti profili professionali per la piena occupazione e per lo sviluppo economico nelle Regioni Obiettivo Convergenza
Assi di intervento adeguamento delle metodologie e sviluppo di
servizi a sostegno dell’innovazione metodologica (i.e. strutture, strumenti, misure di formazione docente/allievi)
prevenzione della dispersione scolastica con approcci mirati di contrasto all’analfabetismo e di promozione delle competenze chiave ex standard OCSE PISA e INVALSI.
integrazione del sistema dell’istruzione con quelli della formazione e del lavoro
PON C.5 Tirocini e Stage
in Italia e nei paesi U.E
orientamento formazione stage aziendali
MISSION PON C5
Attrattività
significatività
operatività
MODALITA’ PEDAGOGICHE PON C5
La realizzazione di interventi di qualificazione, orientamento e sostegno, integrativi e aggiuntivi rispetto ai percorsi curricolari, è mirata a rendere più attraente l’offerta scolastica, a suscitare motivazioni, a promuovere il riconoscimento significativo di possibilità formative e professionali attraverso situazioni operative di sistema gestionale aziendale e di apprendimento laboratoriale finalizzate all’integrazione sociale e alla transizione scuola-lavoro.
L’ azione formativa deve avere una durata di n. 120
ore, di cui n.40 ore rappresentano la quota di formazione per l’analisi delle
competenze e l’attività di orientamento in aula e n.80 ore
per stage.
Azione formativa PON C5
IL VANTAGGIO PON C5
Arricchimento della la formazione degli studenti e delle studentesse
con percorso scolastico mirato a:
acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro;
orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli
interessi e gli stili di apprendimento individuali;
realizzazione di un un organico collegamento delle istituzioni
scolastiche e formative con il mondo del lavoro che consenta la
partecipazione attiva degli allievi nei processi formativi;
correlazione dell’offerta formativa allo sviluppo culturale, economico e
sociale del territorio.
Il progetto IPSSAR BR
Apprendimento on the Job
Codice progetto:
C5 - FSE – 2010 - 22
Situazione di contesto
L’elaborazione progettuale ex misura POR Puglia risulta rigorosamente determinata da una metodologia sistemica di indagine del contesto scolastico, sociale - territoriale che - obiettivo convergenza - per alto tasso di inoccupazione, si connota di variabili sociometriche/culturali rispetto al diffuso fenomeno della dispersione vocazionale generato da:
deficit di motivazione alla continuità formativa e alla mobilità occupazionale;
inadeguatezza metodologica a progetti di formazione continua/lavoro/carriera;
limiti di iniziativa imprenditoriale per radicata aspirazione al lavoro “sicuro” e dipendente”
Nuova cultura di impresa
La valutazione di processo IPSSAR BR, nel rilevare le buone prassi ha, altresì, evidenziato gli elementi di criticità riferiti all’efficacia degli interventi didattici, delle strategie e dei contenuti culturali e formativi.
Di qui il bisogno di focalizzare l’intervento PON sull’azione C5 in una strategica azione di riequilibrio/alta qualificazione degli apprendimenti vocazionali.
Tanto al fine di stabilire correlazione significativa tra orientamento partecipato e condiviso alla cultura di impresa, qualificazione formativa e, a lungo termine, posizionamento competitivo sul mercato del lavoro.
ASSI PROGETTUALI
Rispetto agli indici di dispersione vocazionale rilevati e nel superamento di una logica scolastica autoreferenziale, il campo di indagine dell’IPSSAR BR in poliarchia formativa con realtà aziendali di alto standard qualitativo risulta incentrato sulle risorse vocazionali dell’apprendimento, individuate/consolidate attraverso rigorose procedure di bilancio delle competenze e sviluppate sugli assi integrati di:
orientamento al territorio per l’adesione culturale allo sviluppo dell’economia locale;
educazione al lavoro come acquisizione personale di conoscenze/valori/modelli di gestione di impresa;
progettualità di impresa come disegno individuale e/o cooperativo di servizi sul territorio.
POF/PON
Su un’area curriculare, anche essa innovata
per scelte strategiche di didattica
vocazionale per il recupero/valorizzazione
della memoria storica del territorio e
l’educazione ai nuovi modelli di gestione di
impresa, si innesta il corso PON
“Apprendimento on the Job”
FINALITA’
educare alla metodologia sistemica di
ricerca-azione territoriale guidare
all’accesso di canali
promuovere e sostenere la
socializzazione al lavoro
“Ogni metodo, per definizione, implica una scelta strategica e la coerenza
con elaborazioni teoriche e opzioni di valore legate alla finalità del processo
educativo.” (F. Frabboni)
Le finalità PON di sviluppo di competenze integrate determinano scelte di
metodologia attiva per dinamiche relazionali tra le risorse di
formazione/informazione, coinvolgimento dei corsisti nel processo di
ricerca-azione progettuale, diversificazione e qualità individuale/cooperativa
di attività e tecniche didattiche.
La metodologia attiva si fonda su tecniche con funzioni
motivazionale/cognitiva/ creativa.
La metodologia attiva
Metodologia
attiva
Brainstorming
Problem solving
Lavori di
gruppo Studio di casi
Brainstorming
Letteralmente “tempesta cerebrale”, è una tecnica ideata con lo scopo di
utilizzare la creatività del gruppo di apprendimento utile a stimolare la
creatività, la loro fluidità verbale e la loro operatività logica di classificazione e
di seriazione.
È usata quando il gruppo deve trovare idee, formulare progetti, risolvere
problemi e si fonda sui prerequisiti, sulle risorse di divergenze e creatività
individuale e collettiva del gruppo. Risulta, pertanto, efficace sia dal punto di
vista della socializzazione che della produzione.
Il brainstorming comprende tre fasi:
a- analisi e preparazione;
b- ricerca collettiva e produzione di idee;
c-selezione e valutazione.
Nella gestione della classe/laboratorio di apprendimento il gruppo viene
coinvolto dal docente formatore nella produzione di idee nel minimo tempo
possibile privilegiando, senza alcun intervento di selezione/discriminazione
qualitativa, la quantità delle idee.
Dopo la prima fase di “esplosione delle idee” comincia la ricerca critica
costruttiva. Viene messo in ordine su un cartellone o su una lavagna,
cancellando le ripetizioni, le idee ritenute inutili o assurde. Si vaglia la qualità
delle proposte rimaste, classificandole per categorie e, infine, si sceglie quella
o quelle che rappresentano la proposta finale dell’intero gruppo.
Lavori di gruppo
Il lavoro di gruppo, in ambito didattico educativo, si contrappone
all’insegnamento di tipo trasmissivo; alla classe tradizionale, caratterizzata da
una serie di relazioni duali ed unilaterali dall’autorità-alterità del
docente/esperto, si privilegia il gruppo che è, invece, connotato da relazioni
plurime di scambi, facilitati e supervisionati dal docente.
Il gruppo si pone, quindi, come una innovazione metodologica che, nel
rompere il funzionamento impositivo ed astratto della lezione frontale, mette
gli alunni in condizione di agire e di realizzare le loro scoperte.
Il gruppo di apprendimento prevede:
•l’instaurazione di una rete omogenea di comunicazione, in cui ogni
partecipante è tenuto a scambiare con tutti gli altri;
•la distribuzione dei materiali di lavoro, delle informazioni, degli elementi
e dei dati necessari all’elaborazione del progetto, in modo tale che la
realizzazione di tale progetto richieda, per se stessa, la partecipazione di
ognuno;
•un modo di funzionamento che implica ognuno al compito comune, in
modo tale che l’implicazione sia una via di accesso all’obiettivo da
raggiungere.
Problem solving
Metodologia didattica fondata sulla risoluzione di problemi
Il problem solving come metodo di insegnamento-apprendimento richiede che
il soggetto scopra una regola di ordine superiore a quelle che già conosce,
senza un aiuto specifico e l’evidenza suggerisce chel’acquisizione di una
regola superiore mediante il problem solving produce una capacità molto
efficiente e ben ritenuta per un notevole periodo di tempo.
Le fasi del processo di problem solving:
1. analisi della situazione, che a sua volta comprende:
• Identificazione del problema (Disaggregazione del problema in
problemi più semplici;
• Scelta del modo di procedere più utile;
2. processo diagnostico, che tende ad individuare le possibili cause del
problema;
3. processo decisionale: in genere possono esserci più modi per conseguire
l’obiettivo e può non essere chiara quale sia la soluzione più giusta o più utile.
E’ necessario un processo logico di decisione che aumenti la possibilità di
adottare la soluzione giusta.
ANALISI QUALITATIVA E
VALUTAZIONE
DEL PROCESSO PROGETTUALE
Descrizione Risultato
Valori di
soglia Rilevazione criticità
Partecipazione 86% 80% soddisfacente
Soddisfazione utente 100% 60% soddisfacente
Contenuti 100% 60% soddisfacente
Metodologia didattica 100% 60% soddisfacente
Obiettivi formativi 100% 60% soddisfacente
Materiali didattici 100% 60% soddisfacente
Logistica 100% 60% soddisfacente
Servizi di supporto 100% 60% soddisfacente
Soddisfazione docenti / esperti 100% 80% soddisfacente
Materiali didattici 100% 80% soddisfacente
Logistica 100% 80% soddisfacente
Servizi di supporto 100% 80% soddisfacente
Soddisfazione complessiva 100% 80% soddisfacente
Efficacia 87% 60% soddisfacente
Livello di apprendimento individuale 100% 60% soddisfacente
Livello di successo 74% 60% soddisfacente
Efficienza 4,00 4 critico
Valutazione tempi di esecuzione 3 3 critico
Valutazione costi 1,00 1,00 soddisfacente
STAGE PON
Nel processo di educazione al lavoro e specializzazione funzionale delle risorse di apprendimento dei corsisti, lo stage PON C5 (della durata di n° 80h si legittima come azione di riequilibrio e sviluppo delle vocazioni nelle modalità di:
orientamento con acquisizione di una metodologia sistemica di osservazione aziendale;
modellizzazione comparata dei principi di gestione aziendale rispetto a risorse umane, funzionigramma aziendale, hardware laboratoriale, standard aziendali di produzione/servizi, piano di marketing nelle componenti innovative di promozione e commercializzazione;
expertise professionale con dimostrazione laboratoriale delle buone prassi operative di ogni realtà aziendale del presidio di stage.
Nelle cicliche ed integrate modalità la finalità, quella di generare apprendimento significativo capace di incidere sulle motivazioni, sulle abilità e sul comportamento in contesti e relazioni di lavoro.
SCELTA AZIENDALE
La scelta delle aziende è determinata da:
mission aziendale con prestazioni distintive e riconoscibili a livello di affermato prestigio territoriale;
complessità, completezza e tipicità dell’offerta enogastronomica e completezza servizi di accoglienza turistica
validato interesse e impegno alla formazione.
In specie la scelta dei gruppi aziendali, sede di stage all’estero è determinata da:
alti standard qualitativi sia a livello di catena che di singolo marchio nel mercato internazionale di riferimento;
alto indice di attenzione ai programmi di formazione interna/esterna con procedure di sistemica integrazione trainees e selezione bacino di utenza giovanile scolastica.
MISSION STAGE
Obiettivi specifici
sviluppare procedure di indagine sistemica della realtà aziendale rispetto a organizzazione del lavoro, criteri di qualità, comportamento in azienda in contesto locale, nazionale, internazionale;
Conoscere ed applicare le procedure standard aziendali Sviluppare conoscenze e skills applicativi di promozione/vendita/commercializzazione prodotti e servizi
Contenuti:
Il ciclo di approvvigionamento derrate alimentari; Ricette/menu;
Procedure standard aziendali unità divisionali di cucina;
Organizzazione del servizio di sala;
Procedure standard aziendali unità divisionali di sala/bar
Servizi di accoglienza e animazione turistica
IMPATTO STAGE PON
comprensione delle dinamiche del mercato del lavoro attraverso analisi comparata di realtà aziendali territoriali e realtà posizionate sul mercato globale;
formazione laboratoriale per lo sviluppo di competenze tecnico-professionali su standard di qualitàaziendale;
ai processi di trasformazione produttiva in ambiente laboratoriale integrato ( lab cucina dimostrativa e lab analisi chimico-sensoriale);
documentazione sulle politiche aziendali di ricerca e sviluppo dei piani di marketing rispetto ai mutamenti tecnologici/economici e alle innovazioni del mercato globale;
Funzionigramma
Monitoraggio e valutazione di
qualità prodotta/percepita
ORGANIZZAZIONE IPSSAR BR
TEAM WORKING
CULTURA
ORGANIZZATIVA
ISSAR
COMPETENZE
FUNZIONI
TEAM WORKING
I principi PON tendono a valorizzare il team working. Operare nell’ottica del team working implica una
collaborazione sistematica, pianificata, organizzata e chiaramente esplicitata.
Il ruolo di indirizzo del Gruppo di Progetto si intende
sinergicamente integrato ai ruoli di gestione da parte del Dirigente scolastico, di formazione da parte di docenti esperti; di coordinamento del tutor; di elaborazione culturale del Collegio dei docenti, di monitoraggio del referente per la valutazione, di assistenza alla
documentazione su piattaforma dedicata INDIRE da parte del facilitatore
DOCENZA
COORDINAMENTO TUTORAGGIO
MONITORAGGIO
PROGETTAZIONE
ORIENTAMENTO
VALUTAZIONE
PROGETTAZIONE
FUNZIONE ATTRIBUITA AL GRUPPO RESPONSABILE DELLA
ELABORAZIONE/STRUTTURAZIONE DELL’IDEA PROGETTUALE, ESSA RICHIEDE
NOTEVOLI CAPACITA’ DI RACCORDO TRA INDIVIDUAZIONE E PROGETTAZIONE DI
TIPOLOGIE CORSUALI COERENTI CON LE MISURE POR/POF
ACQUISISCE INFORMAZIONI SUL CONTESTO DI RIFERIMENTO
E FABBISOGNI FORMATIVI
STABILISCE CORRELAZIONE SIGNIFICATIVA TRA BISOGNI
FORMATIVI E IDEA PROGETTUALE (ADEGUATEZZA, EFFICACIA, IMPATTO)
TRADUCE IN ITINERARIO E PERCORSO FORMATIVO L’IDEA PROGETTUALE
CURA LE MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO PROGETTUALE
(SENSIBILIZZAZIONE, INFORMAZIONE, PUBBLICITA’)
ELABORA GLI STRUMENTI DI MONITORAGGIO PER IL CONTROLLO
DI QUALITA’ PRODOTTA/PERCEPITA PROGETTUALE
PROGRAMMA VALUTAZIONE DI SISTEMA, PROCESSO E
PRODOTTI FORMATIVI
La funzione docente si riferisce a tre ambiti di competenza:
Epistemologico-disciplinare
Metodologico
Comunicativo-relazionale
DIMOSTRA CONOSCENZE APPROFONDITE NELL’AREA
DI INTERVENTO FORMATIVO
CONOSCE/APPLICA TECNICHE E STRATEGIE DI METODOLOGIA
ATTIVA E GESTIONE COOPERATIVA DEL GRUPPO DI APPRENDIMENTO
COMPRENDE ED INTERVIENE IN MODO ADEGUATO IN RAPPORTO
AI PROCESSI DI APPRENDIMENTO, ALLO SVILUPPO DELLE
MOTIVAZIONI E ALLE DINAMICHE SOCIOLOGICHE
(RACCORDO PERCORSO FORMATIVO/MERCATO DEL LAVORO)
DOCENZA
TUTORAGGIO
Funzione riferita alle attività del tutor responsabile
dell’efficienza/efficacia del processo di
insegnamento/apprendimento individuale e collettivo del gruppo e
del raccordo formativo della scuola con il mondo della produzione
CURA GLI ASPETTI DIDATTICO-APPLICATIVI DEL PROGETTO
COORDINA LE INIZIATIVE DI FORMAZIONE INTEGRATA
PROGRAMMA E ORGANIZZA STAGE
COORDINA/CONTROLLA LO SVOLGIMENTO CORSUALE EX UFC
SOSTIENE/CONTROLLA GLI INDICI MOTIVAZIONALE, DI AVANZAMENTO
DELL’APPRENDIMENTO, DI EFFICIENZA E GRADIMENTO CORSUALE
MEDIA/OTTIMIZZA I RAPPORTI TRA FORMATORI E CORSISTI
IL TUTOR
FUNZIONE CHE SODDISFA ESIGENZE INDIVIDUALI DI
ORDINE EDUCATIVO, RELAZIONALE, COGNITIVO,
PROFESSIONALE
FORNISCE SUPPORTO TEORICO-FORMATIVO ALLO SVILUPPO DELLE
VOCAZIONI PERSONALI E PROFESSIONALI
ORIENTAMENTO
FUNZIONE A FORTE CONNOTAZIONE
ORGANIZZATIVO-DIDATTICA,
NON ESCLUSIVAMENTE CENTRATA SULLE PROBLEMATICHE
RELATIVE ALL’INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
COORDINA LE EQUIPES DEI FORMATORI
SVOLGE COMPITITI DI COLLEGAMENTO TRA
EQUIPES FORMATORI E DIRIGENTE SCOLASTICO
COORDINAMENTO
MONITORAGGIO
FUNZIONE RIFERITA ALLE ATTIVITA’ DI CONTROLLO INIZIALE, IN
ITINERE, FINALE DEGLI INDICI DI EFFICIENZA, EFFICACIA,
IMPATTO PROGETTUALE.
PROGETTAZIONE DEGLI STRUMENTI (QUESTIONARI; SCHEDE DI
OSSERVAZIONE;CHECK LIST)
IMPIEGO DEGLI STRUMENTI PER LA RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI
RISULTANTI A LIVELLO DI PROGETTO
ELABORAZIONE DATI ESITI PROGETTUALI
FUNZIONE RIFERITA A:
• PROCESSO DI CONTROLLO DEI LIVELLI DI PERTINENZA, EFFICIENZA,
EFFICACIA DELLE ATTIVITA’ SVOLTE NEL SISTEMA IN RAPPORTO AGLI SCOPI
DA PERSEGUIRE;
• MISURE DI REGOLAZIONE INTERNA DEL SISTEMA PROGETTUALE PER IL
MIGLIORAMENTO E L’OTTIMIZZAZIONE DELLA QUALITA’ DELL’OFFERTA
FORMATIVA E DEI SUOI ESITI
VALUTAZIONE INIZIALE/DIAGNOSTICA: SVILUPPARE INTERVENTI DI
VERIFICA DEI PREREQUISITI COGNITIVI E MOTIVAZIONALI INDIVIDUALI
E COLLETTIVI DEL GRUPPO DI APPRENDIMENTO
VALUTAZIONE IN ITINERE/FORMATIVA: INDIVIDUARE GLI INDICI DI
AVANZAMENTO/LACUNE DELL’APPRENDIMENTO PER L’ADEGUAMENTO
DELL’AZIONE DIDATTICA
VALUTAZIONE FINALE/SOMMATIVA: ELABORARE UN BILANCIO CONSUNTIVO
RIFERITO ALLE UNITA’ DI COMPETENZE PROGRAMMATE, DELL’ATTIVITA’
FORMATIVA E DEGLI APPRENDIMENTI; FORNIRE INDICAZIONI UNIVOCHE
PER LA REVISIONE CRITICA DELLA STRATEGIA ELABORATA E ATTUATA
VALUTAZIONE FORMATIVA
MONITORAGGIO/VALUTAZIONE DI PROCESSO
LE AZIONI INTEGRATE DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
RAPPRESENTANO ELEMENTI INDISPENSABILI E
QUALIFICANTI PON
L’IMPIEGO DI STRUMENTI DI MONITORAGGIO/ VALUTAZIONE
DURANTE TUTTO IL PERCORSO FORMATIVO E
L’INSIEME DELLE INFORMAZIONI PROGETTUALI SONO OGGETTO
DI ELABORAZIONE A LIVELLO REGIONALE/NAZIONALE
Strumenti di monitoraggio/valutazione di processo
PON C5
Test motivazionale
Prove di verifica
Monitoraggio qualità prodotta/percepita: 1. Studente
2. Esperto
3. Tutor
Certificazione
Formazione PON
IPSSAR BRINDISI TEST MOTIVAZIONALE
CORSISTA cognome nome Classe
L'adesione al corso PON risponde ai tuoi bisogni di:
curiosità per le attività pratiche
recupero nozioni teoriche
approfondimento e sviluppo di conoscenze e competenze settoriali
Il corso PON è per te
un prolungamento delle attività scolastiche curricolari
un modo per scoprire e mettere alla prova le tue risorse e potenzialità
Nel corso PON programmato il laboratorio è
un ambiente di lavoro
un luogo di esplorazione
un ambiente per apprendere il metodo di lavoro
La vocazione professionale per te è
impegno e sacrificio sul lavoro
autentica passione per il proprio lavoro
benessere economico
Rispetto alle tue future scelte di qualifica professionale, il corso PON è utile per
conoscere il mondo del lavoro
riconoscere l'area di interesse/vocazione professionale
occasione per trovare lavoro
Rispetto al corso PON sei
interessato e pronto alla partecipazione
interessato ma impossibilitato alla frequenza
impegnato in altre attività
un piacevole diversivo delle attività scolastiche curricolari
QUESTIONARIO DI CUSTOMER SATISFACTION PARTECIPANTE
CORSO:
DATA
PARTECIPANTE (Facoltativo)
Monitoraggio qualità prodotta/percepita: Studente
GRADO DI SODDISFAZIONE NON
PERVENUTO
INSUFF SUFF. BUONO OTTIMO
CONTENUTI FORMATIVI
(valuta la qualità e la quantità degli argomenti trattati rispetto allo sviluppo del corso)
METODOLOGIA DIDATTICA (valuta le modalità di svolgimento di lezioni e attività di
laboratorio in termini di interesse, chiarezza espositiva e utilità per lo sviluppo di abilità)
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREVISTI (valuta le competenze da te acquisite
rispetto a quelle inizialmente previste)
MATERIALE DIDATTICO(valuta la qualità e la quantità del materiale didattico utilizzato)
LOGISTICA (valuta l’adeguatezza di aule, locali, laboratori e strumenti/attrezzature rispetto
alle attività ed esercitazioni del corso)
SERVIZI DI SUPPORTO (valuta, rispetto alla tipologia del corso, i servizi messi a
disposizione: accoglienza/informazione/assistenza tecnica, ospitalità alberghiera e/o offerta
ristorativa, trasporto, baby sitting)
ANNOTAZIONI E/O SUGGERIMENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELL’AZIONE FORMATIVA
(metodologia, contenuti, docenza, etc.)
ANNOTAZIONI E/O SUGGERIMENTI PER IL MIGLIORAMENTO DEL PRESENTE QUESTIONARIO:
Riservato alla direzione didattica
N° risposte con valutazione almeno "sufficiente" _______________________
Valutazione finale: POSITIVO NEGATIVO
data ricezione_____________ firma RM_________________________
Monitoraggio qualità prodotta/percepita: Docente
M-I2 QUESTIONARIO DI CUSTOMER SATISFACTION DOCENTE
CORSO:
DOCENTE
ARGOMENTO TRATTATO
GRADO DI SODDISFAZIONE NON
PERVENUTO
INSUFF SUFF. BUONO OTTIMO
Livello di attenzione e partecipazione degli allievi
Esito di prove di valutazione dell’apprendimento
Materiali didattici
Logistica
(aula, strumenti didattici collettivi e individuali, etc.)
Servizi di supporto
(alberghiero, ristorazione, trasporti, etc.)
Soddisfazione complessiva
FIRMA RESPONSABILE DEL CORSO _____________________________________
Riservato alla direzione didattica
N° risposte con valutazione almeno "sufficiente" _______________________
Valutazione finale: POSITIVO NEGATIVO
data ricezione_____________ firma RM_________________________
Valutazione del processo di monitoraggio
Prof. Severina CARNEVALE
Check-list 1. Da dove è nata l’esigenza di effettuare l’attività formativa? a) Imprese b) Istituti di formazione c) Associazioni di categoria d) Istituti di ricerca
e) Altro: ricerca effettuata sul campo_____
2. E’ stata effettuata un’analisi della domanda di formazione?SI NO
3. Con quali strumenti a) Questionari b) Interviste c) Altro
4. Con quali risultati3. E’ stata effettuata:3.1 l’analisi dei bisogni
5. l’analisi delle aspettative
6. Sono stati individuati obiettivi generali e specifici dell’attività formativa?SI NO Obiettivi generali:Obiettivi specifici:
7. Nella definizione degli obiettivi sono stati considerati i dati raccolti in fase di analisi dei requisiti iniziali?SI NO
8. E stata effettuata una progettazione del corso?SI NO
9. A quale livello di dettaglio? a) Macro b) Micro
10. Nella progettazione sono state coinvolte le parti interessate?SI NO
11. Quali sono stati i risultati della progettazione?
12. I risultati della progettazione sono stati formalizzati?SI NO
13. Sono stati determinati i livelli di partenza dei partecipanti al corso?SI NO
14. Con quali strumenti:Test b) questionari c) colloqui individuali d) colloqui di gruppo e) altro ___________________________
15. Sono state rilevate le aspettative e le motivazioni iniziali degli allievi?SI NO
16. Con quali modalità: a) compilazione di questionari b) discussione in gruppo c) altro _______________________________________
17. I partecipanti sono stati coinvolti per la definizione delle modalità di effettuazione del corso e dei risultati attesi?SI NO
18. E’ stata effettuata un’articolazione dei contenuti didattici?SI NO 10.1 In quale maniera?
19. Sono state definite le modalità generali di attuazione del corso?SI NO
20. Che tipo di modalità è stata privilegiata? a) aula tradizionale con docente esperto della materia b) docente con ruolo di facilitatore dei processi di
apprendimentodocente con ruolo di facilitatore dei processi esperienziali edemotivi d) formazione a distanza e) altro: formazione sul campo ____
21. Come sono state reperite le risorse umane in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi?selezione delle risorse più competenti su una
determinatamateriaselezione delle risorse più adatte al particolare gruppo diallievi c) altro ______________________________________
22. Come sono state reperite le risorse materiali in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi? a) utilizzo delle risorse materiali e strumentali già
esistenti b) acquisizione di nuove risorse c) altro ____________________________________________________
23. Sono stati predisposti strumenti di valutazione? Per quali destinatari? 1-per i risultati di apprendimento SI NO a) partecipanti b) docenti c)
altri _______ 2- per il corso nel suo complesso SI NO a) partecipanti b) docenti c) altri _________ 3- per l’impatto sul territorioSI
NO a) partecipanti b) docenti c) rappresentanti delle parti interessate d) altri _______________
24. Che tipo di valutazione è stata effettuata?Oggettiva (confronto con indicatori concreti)Soggettiva (percezione degli attori coinvolti nel processo formativo)
25. Quali indicatori specifici sono stati eventualmente determinati?
26. E’ stato definito un sistema di comunicazione con le parti interessate prima, durante e dopo la realizzazione del processo formativo?SI NO
27. E’ stata prevista una verifica a distanza del livello di inserimento nel mondo del lavoro o del miglioramento professionale dei corsisti?SI NO
28. Si è tenuto conto di eventuali esigenze di formazione integrativa?SI NO
ATTESTAZIONE PON
Prof. Severina CARNEVALE
Unione Europea
Fondo Sociale Europeo
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
IPSSAR "S. PERTINI" - BRINDISI
VIA APPIA, 356 BRINDISI 72100 BR
BRRH01000Q
Obiettivo C Migliorare i livelli di conoscenza e
competenza dei giovani
Azione 5. Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei
ATTESTATO DEL CORSO
Apprendimento on the Job 1
Monte Ore : 120
Rilasciato a:-----
Nato a ---- il --
Luogo rilascio Brindisi
Data rilascio: Firma
______________________
Il presente attestato rilasciato in carta libera ai sensi
consentiti dalla legge