IL BERGAMOTTO è un pregiato frutto agrumario classificato come Citrus Bergamia risso, che
ricorda per la forma sferica, le dimensioni e il colore giallognolo: il cedro e il limone, ma con un
profumo più soave e penetrabile.
Il frutto ha un sapore acre e non commestibile come frutta fresca, ma viene utilizzata la buccia per estrarre un olio essenziale molto profumato
e ricercato nell’industria profumiera, alimentare e dolciaria di tutto il mondo.
Sulle origini c’è una letteratura controversa: qualcuno afferma che
questa pianta si formò nei paesi Mediterranei
propagandosi verso la metà del diciassettesimo
secolo. Altri invece sostengono che essa ebbe
origine nel territorio di Berga, una cittadina spagnola, da dove fu importata nell’Italia
meridionale.
C’è anche una teoria secondo la quale il nome “bergamotto” deriva dal turco o
dall’arabo e che pertanto la pianta possa essere arrivata dai paesi del Levante. Certo è che la pianta del
bergamotto attecchisce soltanto ed esclusivamente nel basso comprensorio jonico tra Reggio Calabria, Brancaleone
e Bianco con epicentro Melito Porto Salvo.
Si tratta di un agrume
che mal sopporta il freddo ed i
venti impetuosi oltre a diversi fattori quali
la conformazione geomorfologica dell’ area coltivata a bergamotto, caratterizzata dalla presenza di ampie valli
solcate da caratteristiche corsi d’ acqua denominate “fiumare” , i venti di scirocco che in inverno portano
piogge abbondanti e in estate caldo umido
L’agrume, date le sue numerose proprietà
benefiche, viene utilizzato in diversi ambiti tra cui quello farmaceutico e quello culinario.
Il bergamotto costituisce un meraviglioso
abbinamento per crostacei e pesce, e
contrasta l’odore selvatico della
cacciagione, come il cinghiale, la lepre o il
fagiano.
Da provare l’anatra al bergamotto e tutte le
pietanze che prevedano l’uso di
agrumi, come scaloppine, carne
di maiale e pollo. Si usa il succo di
bergamotto come complemento per le insalate, così come
per arricchire salse e salmorigli.
Sull’uso del bergamotto in pasticceria c’è poco da aggiungere, considerando i numerosi dolci
elaborati dall’alta pasticceria reggina.
L’agrume negli ultimi anni si è conquistato un posto
di spicco tra gli ingredienti di gelateria a livello
internazionale. Molti cibi furono per lungo tempo tenuti a distanza dalla cucina, perché ritenuti
velenosi o inadatti, prima di entrare a pieno diritto nella tradizione culinaria.
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E che dire della marmellata, perfetta per
crostate e pasta sfoglia,
dal sapore inebriante a cui
è davvero difficile
resistere.
La Spina Santa inizia la produzione di liquori
tipici calabresi nel 1996. La produzione ebbe inizio con il classico
limoncello LEMONSPINA fatto
con le bucce dei nostri limoni messe
in infusione nell’alcool, e poi
mischiati allo sciroppo fatto con acqua e zucchero.
A seguire venne prodotto il liquore di bergamotto «BERGASPINA»; nel 2001 arriva il liquore di liquirizia
«NERIZIA» con il quale l’azienda produttrice viene premiata alla fiera del gusto di Milano con il titolo di
miglior prodotto artigianale.
Nel 2009 inizia la produzione della prima bibita gassata al bergamotto
«BERGOTTO», bevanda non alcolica, da apprezzare come
aperitivo, o semplicemente una bibita dissetante e perché no anche
come digestivo.
Il Bergamotto ha trovato il suo spazio, oltre che nella
cucina tra gli alimenti definiti funzionali, ossia quei cibi che
possono vantare effetti benefici per la salute.
L’ agrume, conosciuto ai più per il suo uso in cosmetica, in realtà è
un serbatoio di sostanze utili per il
benessere, tra cui la possibilità di ridurre i livelli di colesterolo cattivo e malattie
cardiache.
Il bergamotto è indicato per la cura del colesterolo e della glicemia. Un recente studio condotto dall’Università della Magna Graecia di Catanzaro e i suoi risultati sono stati
pubblicati sulla rivista scientifica International Journal of Cardiology, ha sostenuto che, l’assunzione di bergamotto contribuisce al controllo del colesterolo.
Si è dimostrato che somministrando per trenta giorni il succo di un frutto di
bergamotto a individui con il colesterolo alto, dopo trenta giorni si aveva un 42% di aumento di HDL (colesterolo buono),
un 38% di diminuzione di LDL (colesterolo cattivo), un 41% in meno di trigliceridi e una diminuzione fino al 25%
della glicemia.
Per il contenuto di vitamina C, B1, B2 e P nel succo, di vitamina A ed E nel flavedo, il
bergamotto si può ritenere un frutto con buon contenuto vitaminico, utile pertanto nei disturbi ossei da alterato assorbimento calcico, disturbi della dentizione, anemie e varie malattie con
alterata permeabilità vasale. Inoltre è un antidepressivo in aromaterapia in quanto riduce
gli stati di agitazione, confusione e paura.
Il bergamotto è la caratteristica pianta di
un agrume che alligna soltanto in un
piccolo lembo della provincia di Reggio
Calabria ed in nessun altro punto del
globo terrestre.
Luogo di produzione del bergamotto.
La sua denominazione scientifica è Citrus
Bergamia Risso. Esso è un incrocio tra un
arancio amaro e un cedro. Ha una forma
arrotondata, con una buccia sottile e la
polpa verde o gialla.
L’essenza del bergamotto si
estrae dalla buccia. L’estrazione
degli aromi profumati della
buccia del bergamotto è
tradizionalmente eseguita con
la macchina tradizionale
calabrese, ma da qualche
decennio esiste un metodo
alternativo.
L’essenza prima di diventare tale, subisce vari passaggi.
1) I bergamotti vengono
riposti in cassette e portati
in azienda.
2)Qui vengono messi in un
nastro trasportatore con un
getto d’acqua.
3)Durante l’estrazione una pioggia d’acqua porta i frutti alla pelatura. In questa
macchina pelatrice per abrasione e utilizzo dell’acqua viene estratto l’olio
essenziale. Il frutto così pelato, a sua volta subisce il processo della torchiatura.
4)Questa torchiatura fa sì che
si ottengano due prodotti: il
succo e il pastazzo. L’acqua
così ottenuta, contenente l’olio
essenziale, tramite
centrifugazione, viene separata
dall’essenza.
5)Questo olio essenziale,
contiene delle impurità e quindi
viene ritrattato in un’altra
centrifuga chiamata
chiarificatore ottenendo il
prodotto finale.
Gli utilizzi dell’essenza del bergamotto
Già nei primi anni del ‘700,
l’olio essenziale del
bergamotto veniva utilizzato
per le sue capacità, in
particolare di fissare il
profumo sulla pelle.
Il suo aroma, è dolce, penetrante
e molto fresco. Fruttato e
vivificante, dal sapore amaro.
L’essenza del bergamotto è largamente
impiegata nell’industria farmaceutica,in quella
alimentare e dolciaria. In campo estetico,come
rimedio all’acne; funge anche da antidepressivo
e tranquillante. E’ antimicrobico,
antinfiammatorio e cicatrizzante.
Il BERGAMOTTO Presentato dagli alunni della
classe 3^A a.s. 2014/2015
AFFLITTO FRANCESCO AUDINO GIOVANNI CUNDO’ BEATRICE
CRINITI MARIA CATERINA EMLIK KEMAL
FIORENZA PASQUALE DYLAN
FRASCA’ DOMENICO
GIANNINI ALESSIO LENTINI FRANCESCA
LEUZZI TERESA PAPARO DYLAN
PAPARO NICOLA
PETROLO FRANCESCO PROCOPIO CATERINA
PROCOPIO PASQUALE SCHIAVONE MANUEL
SINOPOLI SILVIA
TOMMASEO ANTONIO dell’istituto
comprensivo
TOMMASO CAMPANELLA di Badolato(CZ)