Processi urbani e dinamiche di
comunità
Renato Ferlinghetti
Università degli Studi di Bergamo
Centro Studi Sul Territorio ‘L. Pagani’
Bergamo, 15 marzo 2018
Anno accademico 2017-2018
Dipartimento di Scienze umane e sociali
Il cammino finale del corso • Martedì 12 marzo Le politiche urbane
• Mercoledì 14 marzo lezione sospesa!!!
• Giovedì 15 marzo, le politiche urbane II parte, Città primato
Berlino e Singapore, consegna 1° elaborato
• Mercoledì 21 Marzo mattino (11-13) Le popolazioni urbane
pomeriggio (consegna 2 elaborato!) itinerario di studio. Il
Parco dei Colli di Bergamo, un parco per la città la città nel
parco!
• Giovedì 22 Marzo mattino (11-13). Le popolazioni urbane, II
parte, Dal luogo di formazione alla formazione del luogo.
Indicazioni per la preparazione dell’esame, (consegna 2
elaborato!)
• Venerdì 6 Aprile, dalle 18.30 presso l’Orio Center di
Bergamo La notte europea della Geografia. Verranno
raccolte le firme di chi volontariamente parteciperà alla
manifestazione. Comunicazione esiti 2 elaborato
L’itinerario di Studio, il verde della città la città per il verde.
Appuntamento alle 14.30 in Via Valmarina 8, Bergamo, Sede del
Parco Regionale dei Colli di Bergamo
Come raggiungere la sede del Parco, in autobus i a piedi.
Il cammino finale del corso • Martedì 12 marzo Le politiche urbane
• Mercoledì 14 marzo lezione sospesa!!!
• Giovedì 15 marzo, le politiche urbane II parte, Città primato
Berlino e Singapore, consegna 1° elaborato
• Mercoledì 21 Marzo mattino (11-13) Le popolazioni urbane
pomeriggio (consegna 2 elaborato!) itinerario di studio. Il
Parco dei Colli di Bergamo, un parco per la città la città nel
parco!
• Giovedì 22 Marzo mattino (11-13). Le popolazioni urbane, II
parte, Dal luogo di formazione alla formazione del luogo.
Indicazioni per la preparazione dell’esame, (consegna 2
elaborato!)
• Venerdì 6 Aprile, dalle 18.30 presso l’Orio Center di
Bergamo La notte europea della Geografia. Verranno
raccolte le firme di chi volontariamente parteciperà alla
manifestazione. Comunicazione esiti 2 elaborato
Per una Geografia attiva e propositiva. Leggere il territorio, capire
i luoghi!
Leggere il territorio capire i luoghi
Leggere il territorio capire i luoghi
Leggere il territorio capire i luoghi
Per una qualità degli spazi urbani
Le possibili soluzioni
• Necessità di nuove forme di pianificazioni e di governo delle realtà urbane contemporanee (integrazione tra costruito e natura, conservazione dei beni storico-architettonici e paesaggistici, partecipazione dei cittadini alla costruzione dei propri ambienti di vita, ecc.)
Nuove forme di pianificazione
Aree protette, reti ecologiche, buone pratiche, terzo paesaggio, paesaggi minimi
Nuove forme di governo partecipate
Agenda 21 locale
Le politiche urbane
Sono finalizzate:
al governo sulle città e sulle reti urbane per indirizzarne lo
sviluppo, modificarne le forma, le funzioni, l’ambiente fisico
e sociale, la loro articolazione sul territorio.
Come governare le città per rispondere ai bisogni delle
persone delle imprese adottando a tale scopo politiche di
vario tipo.
Gli obbiettivi delle politiche urbane di qualità per la salvaguardia e
valorizzazione dell’ambiente , del paesaggio e del suolo . • Nuove linee d’azione:
• Contenimento della dispersione insediativa
• Riqualificazione delle periferie e rivalorizzazione delle identità locali
• Rimozione e mitigazione delle barriere e delle discontinuità che
intaccano la connettività degli ecosistemi, l’integrità e la fruibilità dei
paesaggi determinando l’insularizzazione delle risorse naturali e
culturali.
• Riuso sistematico (non episodico) delle aree dismesse non solo per
riusi residenziali, produttivi e per servizi, ma anche per incrementare
prioritariamente la dotazione e l’interconnessione degli spazi verdi
pubblici.
• Coordinamento delle reti verdi e delle reti blu e loro inserimento nel
sistema integrato della mobilità.
• Integrazione nel sistema del verde urbano della campagna agricola
peri-urbana con conseguente reinterpretazione multi-funzionale degli
spazi rurali.
• Integrazione-coordinamento delle “reti verdi” con i sistemi storico-
culturali, sia in termini di reciproche connessioni fruitive che in
termini di valorizzazione integrata di tutela paesistica.
Le politiche urbane oltre a governare la crescita delle città
devono perseguire la prosperità urbana!
Il raggiungimento della prosperità urbana viene definito
attraverso cinque obiettivi principali
1. Contribuire a uno sviluppo economico generatore di reddito e
di occupazione che assicuri un certo livello di benessere a
tutta la popolazione
2. Sviluppare le infrastrutture fisiche (acquedotti, fognature, reti
energetiche, stradali, ecc.) che rispondano alle esigenze della
popolazione e delle imprese
3. Prevedere i servizi sociali: istruzione, salute, divertimenti,
sicurezza, ecc.
4. 3. Ridurre il più possibile la povertà, le disuguaglianze, gli
slums
5. 5.evitare che lo sviluppo economico avvenga a danno
dell’ambiente fisico e delle risorse naturali non rinnovabili
Le politiche urbane oltre a governare la crescita delle città
devono perseguire la prosperità urbana e la sostenibilità!
Il cammino verso la sostenibilità
- Gli anni Sessanta: pionieri e precursori
- La svolta degli anni Settanta
- Gli anni Ottanta e l’invenzione dello sviluppo sostenibile
- Gli anni Novanta, l’applicazione del modello di sviluppo
sostenibile
Donne che hanno rivoluzionato il nostro sguardo sul mondo
Rachel Louise Carson (27 maggio 1907 – 1964), biologa e zoologa
statunitense
I limiti dello sviluppo un’altra pubblicazione che ha segnato il
cammino verso la sostenibilità
Donne che hanno rivoluzionato il nostro sguardo sul
mondo
Gro Harlem Brundtland (Oslo,
20 aprile 1939) medico e
politico norvegese
Il cammino verso la sostenibilità
• Gli anni Ottanta e l’invenzione dello sviluppo sostenibile
• 1987 pubblicazione del rapporto della Commissione
Mondiale per l’ambiente e lo sviluppo (Rapporto
Brundtland): Il futuro di noi tutti
• Per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che
soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la
capacità delle generazioni future di soddisfare i propri
• (WCED, 1987)
Le Garanzie della sostenibilità • - la conservazione dell’habitat, cioè dello spazio in cui si sviluppano le comunità
biologiche
• - la conservazione del numero di specie, cioè della diversità biologica
(biodiversità) esistente sul pianeta
• - la tutela della resilienza, cioè della capacità dell’ecosistema di continuare a
evolversi nello stesso modo pur in presenza di disturbi provenienti dalle comunità
umane;
• Dal punto di vista sociale
• - equità sociale: a ogni componente della comunità devono essere garantiti i diritti
naturali, soprattutto le fondamentali ibertà personali e la possibilità di esprimere le
proprie capacità
• - equità rispetto all’ambiente: ogni persona deve poter utilizzare le risorse
dell’ecosistema e fruire dei suoi valori estetici
• Equità rispetto alle generazioni future: esse hanno il diritto di fruire dell’ecosistema in
misura almeno uguale a quella con cui ne fruiscono le attuali generazioni.
• Dal punto di vista economiche
• - ottimizzazione cioè il raggiungimento dei fini con il minimo spreco e la massima
adeguatezza di strumenti e di risorse utilizzabili
• - efficienza nel determinare uno sviluppo armonico e solidale fra le diverse regioni
del pianeta
Il cammino verso la sostenibilità Gli anni Novanta: i tentativi di attuazione dello sviluppo
sostenibile
1992 Conferenza di Rio, Ambiente e Sviluppo
Dichiarazione sull’ambiente e lo sviluppo
Convenzioni internazionali (Biodiversità, Foreste, Clima)
Agenda 21
1994 1° Conferenza europea sulla città sostenibile e approvazione della Carta delle città europee verso la sostenibilità o carta di Aalborg
1997 Protocollo di Kyoto relativo alla riduzione dei gas a effetto serra (anidride carbonica, metano, protossido di azoto, fluorocarburi idrati, perfluorocarburi e esafluoro di zolfo) responsabili del riscaldamento globale del pianeta
Agenda 21, l’agenda mondiale verso lo sviluppo sostenibile. L’articolo 28: dalla
scala globale a quella locale
Agenda 21, dalla scala globale a quella locale
La Carta di Aalborg, un cammino virtuoso per le
comunità urbane
Parte Prima
Centralità della realtà urbane
Responsabilità dei centri urbani
Insostenibilità degli stili di vita urbani
Necessità di un percorso partecipato
Scelta della via alla sostenibilità come cammino di
riequilibrio,
Il processo verso la sostenibilità urbana un percorso
d’apprendimento
La Carta di Aalborg, un cammino virtuoso per le
comunità urbane
Parte Terza
Definizione di una procedura (Piano) per il
perseguimento dell’azione sostenibile a scala locale
Raccordo delle politiche locali a quelle dell’Unione
Europea
Identificazione delle fasi, dei temi e delle priorità da
affrontare nella stesura del piano d’azione
Il piano d’azione locale, il percorso specifico verso un modello di sviluppo
urbano sostenibile
AGENDA 21
Il processo metodologico…
attuazione e
monitoraggio
Dalla teoria alla pratica, dal globale al proprio contesto di vita
Agenda 21 locale il caso della provincia di Bergamo. Stralcio
del Piano d’azione
Il piedibus, una risposta sostenibile per una mobilità dolce
La prosperità urbana come obiettivo delle politiche urbane
L’indice di
prosperità urbana
(CPI, City
Prosperity Index),
elaborato
dall’ONU, utilizzato
per definire lo stato
di fatto in cui si
trova una città.
L’indice si basa su
cinque fattori:
Produttività,
Qualità della vita,
Infrastrutture,
Sostenibilità,
Eguaglianza e
inclusione sociale
Sguardi geografici su altre città
Guardare il lontano per capire il vicino!
• Sören Grunwald Il caso di Berlino
Berlino tra continuità e innovazione
• Leggere una città con le nostre chiavi di lettura (Dove,
Da quando, Come, Perché?)
• Le specificità geo-politiche di Berlino: capitale, ex
capitale, nuovamente capitale.
• Come conciliare il vecchio con il nuovo: il modello
urbanistico della Ricostruzione critica attuato
nel Planwerk (del 1999) coordinato da Hans Stimman
responsabile del Servizio di Pianificazione Urbana della
Città-Stato
• Una città creativa, alternativa, per certi aspetti povera,
ma sexy! Definizione coniata dall’ex Sindaco di Berlino,
Klaus Wowereit.
Berlino nel 1945, la città fu bombardata 363 volte da aerei inglesi, americani e russi. Solo nelle
ultime due settimane di conflitto furono sganciate sulla città più di 45.000 tonnellate di bombe la
città fu quasi completamente distrutta. Palazzi, musei, chiese, monumenti e siti culturali caddero
sotto i massicci bombardamenti. Nel complesso, circa 50.000 civili furono uccisi, bruciati, e
soffocati, sepolti sotto le macerie o lacerati dalle bombe.
Dalle macerie del secondo conflitto mondiale i semi di un nuovo
rinascimento culturale.
• Nuove politiche per la Berlino prossima ventura.
• Al fine di rispondere alle sfide in continua evoluzione, Berlino sta via via
producendo una serie di piani e programmi non previsti dalla legge
recentemente concordati tra istituzioni e stakeholders, che includono il
piano di sviluppo urbano, il piano di valutazione climatica, la strategia
sulla biodiversità e la strategia per la qualità del paesaggio urbano. Ad
oggi Berlino non possiede una sua unità fisica reale ma trasmette una
nuova immagine basata su alcune nuove “centralità” metropolitane che
connotano il suo assetto spaziale. Dal Planwerk si è passati al piano
strategico per Berlino: Urban Development Concept Berlin 2030
(Senate Department for Urban Development and the Environment,
2013) che parte da una visione fondata su concetti chiave su cui far
crescere la città: forte, intelligente, creativa, urbana, verde, dinamica,
socialmente responsabile, coscienziosa, impegnata. Il Piano strategico
è stato prodotto nel quadro di un processo di consultazione pubblica in tutta
la città, il Stadt-Forum 2030 in due anni, periodo in cui migliaia di cittadini
ed esperti in molti campi hanno partecipato a conferenze, dibattiti e
interazioni varie anche e per via digitale
Sguardi geografici su altre città
Guardare il lontano per capire il vicino!
• Nuove politiche per la Berlino prossima ventura.
• La città con il suo piano strategico ambisce a trovare una
dimensione diversa, più stabile, di crescita robusta, e punta a
minimizzare gli effetti negativi di progresso per raggiungere
un’alta qualità della vita. Per quanto riguarda aspetti ambientali
e politiche per la mobilità, con l’affermazione delle recenti
politiche europee in materia di sensibilità ambientale e
culturale si è avviata anche a Berlino la rivalutazione del fiume,
lo Spree River con la possibilità di navigarlo e percorrerne gli
spazi pertinenti riuscendo così a scorgere parti della città di
grande valore.
Sguardi geografici su altre città
Guardare il lontano per capire il vicino!
Gli obbiettivi delle politiche urbane di qualità per la salvaguardia e
valorizzazione dell’ambiente , del paesaggio e del suolo . • Nuove linee d’azione:
• Contenimento della dispersione insediativa
• Riqualificazione delle periferie e rivalorizzazione delle identità locali
• Rimozione e mitigazione delle barriere e delle discontinuità che
intaccano la connettività degli ecosistemi, l’integrità e la fruibilità dei
paesaggi determinando l’insularizzazione delle risorse naturali e
culturali.
• Riuso sistematico (non episodico) delle aree dismesse non solo per
riusi residenziali, produttivi e per servizi, ma anche per incrementare
prioritariamente la dotazione e l’interconnessione degli spazi verdi
pubblici.
• Coordinamento delle reti verdi e delle reti blu e loro inserimento nel
sistema integrato della mobilità.
• Integrazione nel sistema del verde urbano della campagna agricola
peri-urbana con conseguente reinterpretazione multi-funzionale degli
spazi rurali.
• Integrazione-coordinamento delle “reti verdi” con i sistemi storico-
culturali, sia in termini di reciproche connessioni fruitive che in
termini di valorizzazione integrata di tutela paesistica.
• Nuove politiche per la Berlino prossima ventura.
• La città con il potenziamento degli spazi ciclopedonali è una delle principali
sedi della mobilità alternativa tra le capitali europee, dal momento che
buona parte della popolazione si sposta utilizzando prevalentemente il
sistema car-sharing, la bici (che snoda il maggior traffico lungo le vie
dei Prenzlauer Berg o sui viali che costeggiano la Sprea River) ed il
trasporto pubblico garantito dalle linee S-bahn (ferrovia urbana veloce)
ed U-bahn (metropolitana). Il progetto pubblico più immediatamente visibile
e spettacolare è la costruzione dell’Humboldt-Forum, che sostituirà il
"Palazzo della Repubblica" realizzato dalla DDR, demolito nel 2008, che, a
sua volta, era sostituito con il Palace Berlin della dinastia prussiana,
demolito da DDR nel 1950 (Bodenschatz, & Disko, 2010). La "ri-
costruzione" del palazzo è diventata una delle progettazioni più complesse
(amministrativamente parlando) e controverse (dal punto di vista del
dibattito culturale) dello sviluppo urbano di tutta la città.
Sguardi geografici su altre città
Guardare il lontano per capire il vicino!