quale ruolo per le terapie ormonali?
Prolasso genitale femminile:
Dott. Filiberto Di Prosperoinfo: [email protected] Endocrinologia Ginecologica, Ospedale Civitanova Marche, ASUR Marche ZT 8
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Civitanova Marche4 giugno 2011
Prolasso genitale femminile: origine multifattoriale.
• Età
• Parità
• Fattori costituzionali
• Interventi ginecologici (isterectomia)
• Obesità e diabete
• Condizioni che incrementano la pressione endoaddominale (stipsi, malattie ostruttive respiratorie croniche, ascite, masse)
• Fattori lavorativi, abitudini
• Menopausa
La terapie ormonali possono modificare la storia naturale della
malattia ?
• L'apparato genitale femminile ed il tratto urinario inferiore hanno una comune origine embriologica dal seno urogenitale
• Recettori per gli estrogeni (ER) sono espressi nell'epitelio squamoso dell'uretra prossimale e distale, nella vagina e nell'utero, nel trigono vescicale, nel muscolo pubocoggigeo, nella muscolatura del pavimento pelvico e nei legamenti uterosacrali
Alcune considerazioni embriogenetiche:
Utilizzo preventivo:
• Insufficienza Ovarica Prematura (POI)
• condizione Menopausale associata a fattori di rischio
Utilizzo terapeutico:
• Nell'ambito di programmi riabilitativi
• In associazione alla chirurgia
Quale terapia?Quali vie di somministrazione?
• Sicuramente gli estrogeni sono le sostanze più impiegate
• Considerare se momento preventivo o terapeutico
• Condizioni cliniche generali
• Eventuali controindicazioni
• Se presenti altre patologie e sintomi da deficit estrogenico.
Terapia ormonale sistemina (TOS):
• Le attuali indicazioni comprendono i sintomi urogenitali ma la prescrizione in assenza di altri sintomi (neurovegetativi) viene solitamente evitata.
• Una combinazione TOS + terapia estrogenica locale può essere considerata in fase iniziale e per condizioni importanti.
Terapia estrogenica locale.
• E' sicuramente da preferire sia in termini di efficacia che di sicurezza
• Considerare sempre eventuali controindicazioni
• Esiste sempre un assorbimento sistemico particolarmente in fase iniziale
• Preparazioni diverse (ovuli, compresse, creme, anello vaginale)
• Sostanze diverse (estrogeni coniugati equini, estradiolo, estriolo, estrone)
• Non esistono linee guida riguardo la durata dei trattamenti
E' necessario impiegare progestinici nelle terapie estrogeniche enovaginali?
• L'incidenza di iperplasia endometriale indipendentemente dai preparati impiegati e dal periodo di cura, in tutti gli studi di revisione condotti fino ad oggi si è dimostrata trascurabile o assente, simile comunque a donne non trattate.
• Non è quindi raccomandata l'associazione con progestinici (IMS)
• Considerare comunque che poiché il rischio di stimolazione endometriale è "dose dipendente" vanno impiegati sempre dosaggi minimi efficaci.
Alternative terapeutiche per la distrofia vaginale:
• Trattamenti non-ormonali/lubrificanti/idratanti locali
• Fitoestrogeni
• Vitamine (E, D)
• Estratti di origine vegetale, cps acido lattico locali
Uso degli androgeni:• Studi recenti hanno dimostrato che i
recettori estrogeni di tipo alfa regolano a loro volta l'espressione di recettori di tipo androginico in una ampia varietà di strutture endopelviche
• La somministrazione di androgeni per via sistema nella donna ha indicazione nel disturbo sessuale di tipo ipoattivo
• Crema vaginale con CEE in associazione a testosterone al 1% in corso di sperimentazione
• DHEAS in CPR vaginali (3,25mg) 0,25% di base lipofilica (minori effetti sistemici) in sperimentazione
Grazie per l'attenzione.