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Proprietà delle erbe aromatiche e loro utilizzo
2 Maggio 2016
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Cos’è l’Etnobotanica?
Una scienza che si occupa della relazione che esiste tra
uomini e piante in tutta la sua complessità, basandosi
sull’osservazione e sullo studio degli usi che una società fa delle
specie vegetali, comprensiva di tutte le credenze e pratiche
associate al loro utilizzo (Heinrich et al., 2004)
Lo studio di come gli individui, di particolari culture e Paesi, si
avvalgono delle specie vegetali locali per curarsi, cibarsi, per
costruire materiali e strumenti
Circa ¼ dei farmaci in commercio è stato scoperto grazie a
studi etnobotanici sulle piante medicinali utilizzate dalle
popolazioni locali
La scoperta di nuovi principi attivi vegetali deve essere
condotta in zone dove prevale un certo isolamento geografico,
una particolare diversificazione floristica ed eventuali endemismi
come la foresta Amazzonica o Africana
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Raccogliere e riconoscere
Attenzione al riconoscimento!!!
Le Piante possono essere tossiche, oppure solo alcune parti
della piante sono commestibili, oppure la commestibilità esiste
solo in certi periodi o se le si cucina in un determinato modo.
Non raccogliere in ambienti inquinati!!!
Anche gli appezzamenti coltivati sono quasi sempre trattati con
fitofarmaci.
Effettuare la raccolta in posti puliti, lontani dalle strade, in campi
in cui si conoscano le operazioni effettuate
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Artemisia absinthium L. / Assenzio
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Uno sguardo alla salute
Malva sylvestris L. subsp. sylvestris /Malvaceae/Malva/Mælva
Le foglie hanno 5-7 lobi poco profondi,
sono più o meno circolari e con lamina
ondulata
I fiori, singoli o in corti racemi (grappolini), all’ascella
delle fogli, hanno caratteristico colore rosa-violaceo,
striati, con 5 petali.
Carattere diagnostico di riconoscimento è il petalo
dall’estremità a coda di rondine
L’aspetto di solito è prostrato, ma nella nostra regione spesso ha
portamento eretto
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Foglie e fiori vengono utilizzati
• per uso interno, in infuso o in decotto in caso di mal di gola ed a scopo espettorante
in caso di bronchiti, lenitivo della tosse, digestivo, antispasmodico ed
antinfiammatorio intestinale;
• per uso esterno l’infuso si utilizza per fare gargarismi in caso di gola infiammata,
oppure sciacqui orali in presenza di afte ed infiammazioni del cavo orale, lavaggi e
impacchi lenitivi ed emollienti su tutte le affezioni cutanee; lavaggi idratanti e
rinfrescanti vengono praticati anche nei neonati, contro il rossore ed il prurito
causati dai pannolini sintetici.
• Il succo delle foglie e dei fiori placa il dolore delle punture di api e vespe, mentre
scaldato in olio d’oliva si inserisce nelle orecchie per calmare il “mal d’orecchie”; in
lozione con olio d’oliva, lenisce le scottature ed il bruciore causato dal fuoco di S.
Antonio
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Ficus carica L. /Moraceae/Fico/Fig
Pianta con fogliame deciduo alta 3 - 10 metri
con chioma espansa e rada e tronco sinuoso,
largamente ramificato con corteccia grigiastra
liscia e rami fragili.
Foglie semplici, alterne, ruvide per brevi peli ispidi e
densi, palmato-lobate divise in 5 - 3 lobi profondi
lunghe fino a 20 cm e più. Il margine è irregolarmente
dentato, il picciolo, robusto.
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Infiorescenze a fiori ridotti portati nella cavità del ricettacolo; i fiori sono unisessuali,
quelli maschili si trovano vicino all’apertura, i femminili nella cavità inferiore.
L’infruttescenza, commestibile di colore da giallo-
verde a bruno-viola è costituita dal ricettacolo
carnoso di 5 - 7 cm al cui interno si trovano i veri e
propri frutti (acheni), impropriamente detti semi.
Il latice, che fuoriesce per incisione del peduncolo
dei frutti immaturi e delle foglie, è caustico ed è
usato per estirpare porri, verruche ed
eliminare i calli
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Capsella bursa-pastoris L. /Brassicaceae/Borsa del
pastore/Bursa da paståur
Sviluppa prima una rosetta di foglie basali di 5-20 cm da cui
si innalza lo stelo fiorale singolo o poco ramificato.
Le foglie sono di forma variabile, da lisce a
più o meno dentate
Dalla rosetta di foglie basali si innalza
lo stelo fiorale, singolo o poco
ramificato, che presenta piccoli
fiorellini bianchi con 4 petali
Crescendo lo stelo fiorale porta in cima nuovi
fiori, mentre in basso i vecchi fiori sviluppano i
frutti di forma triangolare caratteristici.
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L'infuso dell'intera pianta regolarizza le
mestruazioni troppo abbondanti grazie al
contenuto di vitamine A, B1, B2, B6, C e
vitamina K, responsabili delle proprietà
emostatiche.
È altresì diuretica e astringente, pertanto
l’infuso veniva utilizzato per emorroidi e vene
varicose.
L’infuso o il decotto veniva impiegato per
risolvere gli stati febbrili
Curiosità:
• Deve il suo nome alla forma dei frutti che
ricordano le bisacce di pelle dei pastori
• In Cina e Giappone è una delle sette specie
usate come ingrediente di un piatto
tradizionale a base di riso, il «riso alle sette
erbe di primavera», che viene ritenuto
capace di garantire lunga vita e fortuna
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Hypericum perforatum L. /Hypericaceae/Iperico/Erba d’ San
Zvan
Pianta erbacea o arbustiva alta fino a 60 cm.
Foglie ovali-oblunghe con numerosi puntini traslucidi
visibili in trasparenza e ghiandole nere lungo il
margine.
Fiori gialli con 5 petali e numerosi stami
Frutto una capsula ovoidale marrone-rossiccia
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L’olio, ottenuto per macerazione delle
sommità fiorite in olio d’oliva, oppure il
decotto, si applica su piaghe, ferite, ustioni
ed eritemi come cicatrizzante e su
foruncoli, fuoco di S. Antonio, e prurito
causato da sudore ed abiti sintetici, come
lenitivo ed antinfiammatorio.
L’infuso dei fiori si usa per via interna per
favorire la digestione, come
antispasmodico addominale e per
abbassare la pressione.
Curiosità:
Nella tradizione popolare, le sommità
fiorite raccolte il giorno di San Giovanni
(24 Giugno) o durante il solstizio d’estate,
si appendono in casa, alle finestre ed alla
porte di ingresso per scacciare i temporali
e gli spiriti maligni o per proteggere la
casa dal male, oppure si bruciavano
all’interno dell’ abitazione ed i vapori
emanati, si diceva, che avrebbero
scacciato il diavolo.
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Laurus nobilis L. / Lauraceae/Alloro/Mlôr
Albero alto anche 10 m, ma utilizzato per lo più come
pianta da siepe. Presenta fusto eretto e corteccia
verde nerastra.
Le foglie, ovate, sono verde scuro, coriacee, lucide
nella pagina superiore e opache in quella inferiore,
sono inoltre molto profumate.
I fiori, di colore giallo chiaro, riuniti a formare una
infiorescenza ad ombrella, compaiono a primavera.
I frutti sono drupe nere e lucide
(quando mature) con un solo seme.
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Per le sue proprietà aromatiche veniva
miscelato con altre erbe per ottenere il
“gaj” cioè il caglio, per fare
rapprendere il latte e trasformarlo in
“tomba”, che è latte rappreso, nella
preparazione del formaggio
Il decotto delle foglie, a cui si può
aggiungere succo di limone, è utile per
combattere il mal di stomaco.
Lo stesso decotto ha azione diuretica.
Le foglie possono essere bollite in
acqua per 30 minuti con camomilla per
preparare un decotto rilassante e
conciliante il sonno.
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Medicago sativa L. / Fabaceae/Erba medica/Spagna
Pianta perenne, con apparato radicale fittonante che può
arrivare anche a una lunghezza di 3–5 m; presenta una
rosetta basale da cui si originano steli più o meno eretti che
possono raggiungere il metro di altezza, cavi all'interno.
Le foglie sono trifogliate e si distinguono da quelle dei trifogli
in quanto la foglia centrale non è sessile ma picciolata.
L'infiorescenza è costituita da un racemo di fiori
zigomorfi di colore viola-azzurro.
I frutti sono dei legumi spiralati contenenti 2-6 semi. I semi sono molto piccoli (100 di
essi pesano 0,2 g)
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Le sue foglie si impiegano in cataplasmi per la
loro azione antiemorragica.
Le sommità fiorite, raccolte e seccate all’aria e
al sole, venivano date da bere in infuso ai
giovani che soffrivano di rachitismo.
Assunta prima dei pasti aiuta la digestione.
Il decotto della pianta intera migliora la qualità
e la quantità del latte materno.
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Populus nigra L. / Salicaceae / Pioppo/ Piòp
L'altezza dei pioppi va dai 15 ai 20 metri, con fusti che possono superare i 2,5 metri di
circonferenza.
La corteccia degli individui giovani è liscia, con colorazioni che vanno dal bianco al
verdastro al grigio scuro, spesso ricco di lenticelle; sugli esemplari più vecchi, diviene
generalmente rugosa e profondamente fessurata.
I fiori compaiono all'inizio della primavera e prima delle
foglie e sono raccolte in infiorescenze ad amento
allungati, pendenti, sessili o peduncolate.
I frutti sono costituiti da capsule, verdi o bruno-rossicci, e
maturano a metà estate. Contengono numerosi piccoli
semi marroncini che poi vengono dispersi dal vento
tramite un pappo
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Le gemme di pioppo vengono triturate nel
mortaio con papavero e lattuga e
mescolate con un po’ di grasso di maiale
per ottenere un unguento con il quale
ungersi le mani contro le screpolature.
Curiosità:
Il legno di pioppo è stato usato da
Leonardo da Vinci per dipingere la sua
celebre Monna Lisa.
Un detto comune fa derivare il nome
piazza del Popolo di Roma da un antico
boschetto di pioppi neri
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Ruta graveolens L. / Rutaceae / Ruta/ Ruda
È una pianta perenne a fusti ramificati, di 80 cm di
altezza.
Le foglie sono glauche, tripennatosette alla base, meno
divise all'apice dal colore verde-azzurro.
Presenta fiori gialli, con il fiore centrale pentamero e gli
altri tetrameri.
Il frutto è una capsula subglobosa. Predilige i terreni
aridi e pietrosi.
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Curiosità:
Nelle credenze popolari questa pianta era
ritenuta magica e un rametto poteva essere
messo al collo dei bambini come amuleto.
Oppure nelle tasche degli sposi il giorno delle
nozze per scacciare le invidie e le malelingue.
Le foglie, pestate nel mortaio, danno una
poltiglia da spalmare sulla pancia per alleviare
il mal di stomaco.
Ancora oggi le zdoure usano mettere la ruta
nei loro liquori casalinghi come aromatizzante;
le foglie o l’intero rametto può essere aggiunto
come moderatore alcolico.
L’intera pianta ha un’azione repellente nei
confronti di pulci e pidocchi.
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È una pianta erbacea perenne alta circa 30-60 cm,
tipica dei luoghi umidi di pianura e di collina (da noi
nei fossi).
È una pianta formata da un fusto eretto verde con
una lunga radice sotterranea, il fusticino è poco
ramificato e formato da nodi e internodi.
A marzo genera un fusto giallo sempre eretto, che
spunta prima di quello verde, e che è la parte fertile
dell’equiseto.
Tutte le parti della pianta sono impregnate di silice.
Equisetum arvense L. / Equisetaceae/ Equiseto / Coda d’caval
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Il decotto dei fusti era utile per curare l’influenza.
Il fusto serviva per tamponare le emorragie causate
da ferite.
Raccolto maturo e seccato bene, veniva usato per
levigare i manici degli attrezzi di legno e per
«sgurér», ossia pulire e lucidare, le stoviglie di
metallo.
Curiosità:
In passato, presso le famiglie contadine, i germogli
di alcune specie del genere venivano
occasionalmente impanati e fritti o conditi con
aceto.
L'equiseto può essere aggiunto a zuppe o
minestroni come integratore di sali minerali, ma si
deve fare attenzione alle varie specie in quanto
alcune non sono eduli.
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Bellis perennis L. / Asteraceae / Margherita di prato/
Margherètta
La margherita si riconosce facilmente per la
rosetta basale di foglie schiacciate a terra.
Le foglie sono normalmente lunghe 4-6 cm,
pelosette da giovani, poi prive di peli, di forma
spatolata.
I fiori, che in realtà sono infiorescenze, sono di
colore giallo oro al centro (tubulosi), mentre i
petali, che in realtà sono fiori ligulati, sono
bianchi, spesso rossi o rosa nella parte
terminale.
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Con i fiori privati delle ligule, si preparano
decotti da utilizzare in impacchi
cicatrizzanti.
Le foglioline giovani si mangiano in insalata.
Curiosità:
La margherita è apprezzata sin dall’antichità
per la bellezza delle sue corolle che
annunciano la primavera.
Era nota anche per le sue presunte
capacità di far prevedere il futuro, e da
questo probabilmente deriva il «m’ama, non
m’ama».
Molti poeti l’hanno apprezzata, al tempo di
Shakespeare veniva coltivata per i fiori più
grandi e colorati, Leopardi le dedicò un
intero poemetto.
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Alnus glutinosa (L.) Gaertn. / Betulaceae / Ontano/ Ontan
Gli ontani sono alberi, generalmente di piccola
taglia, o cespugli. Si sviluppano sino a 8-10 metri,
eccezionalmente raggiungono i 25-30 metri.
Le foglie sono semplici, caduche, alterne, a margine
dentato.
I fiori sono riuniti in amenti a sessi separati sulla
medesima pianta. Gli amenti maschili sono allungati
i femminili ovali e più corti.
Le infruttescenze hanno un tipico aspetto legnoso e
non si disintegrano a maturità.
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Con la corteccia si facevano decotti da
adoperarsi come gargarismi in caso di
infiammazione alla gola.
Le foglie venivano usate come emostatico nelle
piccole ferite.
Curiosità:
Il legno di ontano è una delle essenze più
utilizzate nella liuteria elettrica per la
produzione di corpi per chitarre.
Tradizionalmente impiegato dalla Fender, è
oggi utilizzato anche in lavorazioni sofisticate
per corpi parzialmente cavi (ad esempio Manne
in Italia).
Veniva anche impiegato per fare secchi e
tinozze (venivano utilizzati anche altri legni;
come il pino, il rovere, il larice)
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Solanum lycopersicum Lam. / Solanaceae / Pomodoro /
Pandòr
Il pomodoro è una pianta erbacea annuale alta da
0,7 a 2 metri, eretta quando è giovane ma che tende
a diventare prostrata sotto il peso dei frutti.
Il fusto e le foglie sono ricoperti da corti peli
ghiandolari che quando sono stropicciati emanano un
odore.
Le foglie sono grandi, picciolate, irregolarmente
composte da foglioline diseguali a lembo più o meno
inciso.
I fiori sono gialli.
Il frutto è una bacca di forma e dimensioni
variabilissime (globosa, appiattita, allungata,
ombelicata; liscia o costoluta); con numero di logge
variabile; di colore generalmente rosso a
maturazione per la presenza di un pigmento
chiamato licopene.
Free Powerpoint Templates Page 28 Solanum lycopersicum…SenzaZzz ® …un brevetto Cer’8 ®
Curiosità:
nel 1544 l’erborista italiano Pietro Matthioli classificò la pianta del pomodoro fra le
specie velenose, anche se ammise di aver sentito voci secondo le quali in alcune
regioni il suo frutto veniva mangiato fritto nell'olio.
Al pomodoro venivano attribuiti misteriosi poteri eccitanti ed afrodisiaci e, per tale
motivo, veniva impiegato in pozioni e filtri magici dagli alchimisti del ‘500 e del ‘600.
Forse questo ci aiuta a comprendere anche i nomi che le varie lingue europee
attribuirono a questa pianta proveniente dal nuovo mondo: love apple in inglese, pomme
d’amour in francese, pomo (o mela) d’oro in italiano, tutte definizioni con un esplicito
riferimento all’amore.
Le fette di pomodoro adagiate sulla pelle ustionata
riducono il dolore.
Mettere le piante di pomodoro all’ingresso delle
abitazioni tiene lontano insetti e moscerini.
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L'aspetto della pianta è fondamentalmente
tappezzante grazie ai suoi stoloni
striscianti con foglie basali che
diffondendosi a raggiera formano densi
tappeti dal colore verde scuro quasi
metallico. Tutte le piante sono fortemente
aromatiche.
Il fusto è quadrangolare ed eretto.
Le foglie basali sono disposte a rosetta,
quelle del fusto sono dentate, con picciolo
ed opposte l’una all’altra.
Ajuga reptans L. /Lamiaceae/ Bugola/Erba d’Sant’Albert
I fiori zigomorfi sono riuniti in 6-8 elementi a
formare uno spicastro di colore viola.
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Ajuga reptans…Teoside TM …un brevetto in campo cosmetico
(I.R.B. Altavilla vicentina,VI)
La parte aerea della pianta infusa
nell’acqua, si utilizza sotto forma di
impacchi da frizionare su infiammazioni
e arrossamenti cutanei, ed in lavaggi
facciali per prevenire il fenomeno della
couperose su pelli delicate e facilmente
arrossabili.
Dalla macerazione della parte aerea in
olio d’oliva per 20 giorni, si ottiene un
olio da massaggiare sulle articolazioni
infiammate.
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Tra magia e superstizione
Sorbus aucuparia L. / Rosaceae/ Sorbo degli
uccellatori
Si racconta che mangiando 7 bacche
contemporaneamente alle 7 di sera la sua azione di
lassativo è immediata
Aesculus hippocastanum L.
/Hippocastanaceae/Ippocastano /Maran d’Endia
Si dice che portando in tasca 3 castagne, si
tengano lontano il raffreddore e l’influenza
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Sempervivum tectorum (group)
/Crassulaceae/Semprevivo maggiore/Erba dal
saètt
Questa pianta veniva fatta crescere sui tetti
delle case poiché le si attribuisce la facoltà di
tenere lontani i fulmini
Rubus ulmifolius Schott /Rosaceae/Rovo/-
Le foglie di rovo vengono utilizzate per il “rito
della segnatura” per guarire dal fuoco di
Sant’Antonio (Herpes zoster): una foglia di rovo
viene passata varie volte sulla persona, assieme
alla recita di preghiere e formule magiche. La
persona deve essere a digiuno e il rito va
ripetuto per 3 giorni
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Delphinium staphisagria L. Ranuncolaceae/Stafisagria/Êrba pr i bdûc’
Pierandrea
Mattioli, (1554)
scrive l’opera
« Commentarii in
libros sex Pedacii
Dioscoridis
Anazarbei
De Materia
Medica »
…si fa premura di
proporre i rimedi
contro gli effetti
nocivi di questa
pianta.
L'uso che ne
facevano gli
antichi era
contro i
pidocchi.
L’infuso dei semi, per uso esterno combatte i pidocchi e la
scabbia mentre per uso interno risulta velenoso.