PROVINCIA DI NAPOLICoordinamento Area Politiche Sociali e Culturali
in collaborazione con il
POR CAMPANIA 2000/2006MISURA 5.3 del FSE Asse V
“Realizzazione del sistema informativo sulla base del rilevamento dei bisogni sociali, individuato e messo a punto dalla Provincia di Napoli, gestione territoriale delle
Banche Dati ed integrazione con gli uffici di segretariato sociale di ciascun ambito territoriale di cui alla L.328/00.”
Forum degli AssessoratiForum degli AssessoratiForum degli AssessoratiForum degli Assessorati
Che cosa è :
1. Un Sistema Informativo
2. Rivolto ad individuare il Bisogno Sociale
3. Gestire a livello territoriale Banche Dati
4. Integrare il bisogno sociale con i Servizi Offerti
5. Monitorare domanda e offerta sociale
Soggetti coinvolti
• Comuni del territorio Provinciale =
• Ambiti territoriali =
92
18
• Provincia di Napoli (totale popolazione) = 3.092.859
al 31.12.2004
Come ?
Elaborazione di un sistema che è il:
-Bilancio Sociale d’Area (elaborazione di indicatori complessi applicati a 10 dimensioni preindividuate);
-Monitoraggio dei Piani di Zona;
- Valutazione dei Piani di Zona.
Come ?
Codificazione di un sistema per:
-Raccolta dati;
-Gestione database;
-Utilizzo dati e loro esportazione (contatore ed elaborazioni statistiche).
Sostegno alla redazione dei Piani di Zona (cioè alla programmazione
delle Politiche Sociali del territorio)
Lettura del bisogno integrato con l’offerta del servizio.
FUNZIONEOBIETTIVO
MISSIONAcronimo è LIEVE
L – Leggere il Bisogno rilevato sia quello direttamente espresso dai
cittadini attraverso il contatto con il Servizio Sociale sia quello scaturente dall’indagine effettuata sulle dimensioni preindividuate (n.10 aree tematiche) con l’utilizzo degli indicatori elaborati che individuano il livello di qualità della vita e, di converso, il disagio sociale;
I – Integrare le due modalità di lettura del bisogno;
E – Elaborare Offerte di Servizi coerenti;
V – Valutare, ai fini di un efficiente Piano Regolatore dei Servizi Sociali,
attraverso un Monitoraggio dinamico (scheda di monitoraggio);
E – Elaborare politiche sociali di sviluppo per cogliere anche la domanda
latente.
E’ stato realizzato un manufatto informatico al quale si può accedere con diversi sistemi di profilatura:
- C O M U N E
- P R O V I N C I A
- A M B I T O
Con il profilo “Comune” si può:
1. Inserire i dati relativi ai cittadini/utenti del proprio comune;
2. Visualizzare i dati inseriti ;
3. Monitorare ogni singolo progetto.
Con il profilo “Ambito” si può:
1. Inserire i dati relativi ai cittadini/utenti del proprio ambito;
2. Visualizzare i dati inseriti ;
3. Monitorare ogni singolo progetto;
4. Visualizzare dati aggregati (SOLO RELATIVI AL PROPRIO AMBITO) per: contatti,schede sociali e progetti.
4. Visualizzazione dei dati aggregati per: contatti,schede sociali e progetti …
3 tipi di dati aggregati differenti…
Con il profilo “Provincia” si può:
1. Inserire i dati relativi ai cittadini/utenti per le materie di propria competenza (es. audiolesi e videolesi)
2. Visualizzare i dati inseriti ;
3. Monitorare ogni singolo progetto;
4. Visualizzare dati aggregati (DI TUTTI GLI AMBITI TERRITORIALI) per: contatti,schede sociali e progetti.
5. Visualizzare gli indicatori sociali;
La batteria di indicatori si riferisce alle seguenti 10 dimensioni:
1. Assistenza sanitaria2. Comunità ed istituzioni locali3. Condizioni e fattori di salute4. Cultura e tempo libero5. Dinamica demografica6. Ecosistema7. Istruzione8. Sicurezza e giustizia9. Sicurezza sociale, Lavoro e Reddito10. Sistema economico e Impresa
Ciascuna di queste dimensioni è stata ulteriormente scomposta in ulteriori
dimensioni costitutive, sino ad arrivare ad una alberatura complessa, in aree
e subaree, che punta a coprire in maniera quanto più esaustiva possibile
l’area del “bisogno sociale”.
L’obiettivo di questa parte è quello di facilitare la lettura del territorio per la ricostruzione del bisogno dell’area, mediante l’integrazione tra i dati rilevabili in questa sezione e quelli provenienti dalla sezione precedente.
Il sistema è già in grado di consentire le prime elaborazioni e nel tempo verràprogressivamente ampliato con ulteriori indicatori e con dati sempre aggiornati. Analizzando i primi dati raccolti è stato già possibile evidenziare alcune rilevanti tendenze del territorio provinciale, sulle quali vale la pena riflettere e costruire i futuri interventi.Per esempio, emerge che, dal punto di vista demografico:
- Il territorio provinciale è una realtà ancora sostanzialmente giovane, in cui la componente con meno di 15 anni presenta un peso ancora superiore rispetto alla componente anziana;
-aumenta, lentamente ma inesorabilmente, il peso degli anziani, prefigurando l’esigenza di politiche di welfare orientate all’inclusione dei soggetti espulsi dal circuito produttivo;
-è alta, ma in diminuzione, la natalità, indice di una difficoltà attribuibile al mondo femminile in età feconda, tormentato tra maternità e lavoro, sempre più bisognoso di servizi per la primissima e prima infanzia e del tempo prolungato nella scuola;
cresce l’incidenza della popolazione straniera, ancora lontana dai parametri dell’Italia del Nord, ma che assume ormai connotati specifici – l’elevata presenza di donne che sono il 59,2% di contro al 48,9% del parametro nazionale – rimandando ad una presenza legata a lavori agricoli, di collaborazione domestica o alla professione di badante.
Invece, per quanto riguarda il profilo sociale ed economico, emerge che:
- Esistono delle differenze tra gli ambiti relativamente all’assistenza dei tossicodipendenti. In media il valore di questo indice è pari a 5,72 utenti assistiti ogni 1.000 abitanti ma tra i vari ambiti si passa da un valore molto basso (0,56 nell’ambito 06) ad uno considerevolemente più alto (11,53 nell’ambito 05);
Alcuni ambiti sono sprovvisti di cooperative sociali (05, 07, 09,15, 16). In generale la dimensione media delle cooperative della Provincia (14,87 addetti) risulta inferiore a quella nazionale (26,3);
- Riguardo l’integrazione dei cittadini stranieri spicca il caso dell’ambito 13 in cui il numero di matrimoni tra stranieri è di gran lunga superiore a quello degli altri ambiti e costituisce più di un terzo di quelli contratti nell’intera Provincia;
- Un aspetto interessante legato alla mortalità è quello riferito ai suicidi. Nel solo Comune di Napoli, sono stati consumati 20 suicidi nel 2003;
- Per quanto riguarda il sistema economico, le imprese si concentrano maggiormente negli ambiti 14 e 09 nei quali il numero supera le 8.000.
L’ultimo aspetto riguarda il monitoraggio dei Piani di Zona.
In questa area è prevista la possibilità di caricare le informazioni ricavate dai programmi pianificati nel Piano di Zona e di caricarli su supporto informatico, in modo tale da poterli monitorare nel corso del triennio.
Il fine del monitoraggio è quello di favorire il censimento dei risultati ottenuti dagli step già soddisfatti. Per fare questo il monitoraggio si traduce nella raccolta di informazioni risultante da alcuni indicatori selezionati, per rilevare le dimensioni e le caratteristiche dei progetti attuati nell’anno precedente, ricorrendo a indicatori di processo (come le richieste pervenute per un servizio o le figure professionaliimpiegate, il funzionamento del servizio, le modalità di accesso e cosìvia), a indicatori di risultato (come le utenze effettive presenti o le figure professionali impiegate in attuazione dei Piani di Zona e così via) e a indicatori di struttura (come il numero di strutture censite l’anno precedente e il numero di strutture presenti allo stato attuale e cosìvia).
cendendo più nel dettaglio, la Scheda di ingresso utenti comprende 2 livelli
sequenziali:
-
a scheda utente: rappresenta il primo contatto tra l’utente e l’operatore. Questa
scheda raccoglie tutte le informazioni circa i dati anagrafici dello stesso: nome e
cognome, sesso, data e luogo di nascita, residenza e così via, oltre ai dati
riguardanti l’occupazione, il titolo di studio o l’ultima classe frequentata;
La scheda sociale : prevede la presenza delle informazioni basilari inserite
dall’utente ma con ulteriori specifiche. Queste specifiche sono costituite da una
serie di ulteriori schede ad hoc riguardanti la situazione familiare, la situazione
lavorativa, la situazione reddituale, la condizione alloggiativa e la richiesta
espressa.
a prima scheda, riguardante il nucleo familiare, è costituita da una serie di
informazioni circa la composizione del nucleo dell’utente affinché si evidenzino
subito la criticità/normalità del contesto familiare in cui l’utente è inserito. Le
informazioni richieste sono, per esempio, il nome e il grado di parentela con
l’utente, lo stato civile del convivente, la data di nascita, la scolarità, o la
condizione lavorativa e così via.
La scheda di monitoraggio dei Piani di Zona consente di caricare i dati per il
monitoraggio dei progetti posti in cantiere per la realizzazione del Piano di Zona. In
particolare, si è puntato sulla predisposizione di una griglia che consenta di
informatizzare i dati che si ritengono più rilevanti per poter tenere sotto controllo i
piani di Zona e poterne monitorare la realizzazione e le eventuali modificazioni.
Nello specifico, la scheda rileva informazioni rispetto alle seguenti voci:
denominazione del servizio;- area di intervento;- risorse finalizzate;
numero di attività previste; soggetto titolare ed enti coinvolti;
obiettivi dell'intervento/servizio;- risultati attesi; funzionamento del servizio;
durata complessiva dell'intervento/servizio; richieste pervenute;
numero di utenti effettivi; profilo degli operatori richiesti per la realizzazione
dell'intervento/servizio;
numero di strutture censite l’anno precedente;
numero di strutture effettivamente presenti.