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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
U F F I C I O S C O L A S T I C O R E G I O N A L E P E R L A S I C I L I A
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SCUO L A dell ’ In fanzi a, Pri m ari a e Secondari a di pri mo grado
“G. Verga”
97013-COMISO(RG)- VIA ROMA - C.F. 82001520889 - C.M. RGIC816006
0932/961233 - 0932/731796 - [email protected]
PTOF 2015/18
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 14/01/2016
VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE
E FORMAZIONE” e delega che all’art 1 comma 12- 17 prevede che:
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Ogni Istituzione Scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il PIANO
TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA, modificabile annualmente entro il 15 ottobre.
Il PTOF che costituisce il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale
delle istituzioni scolastiche, esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia;
Il PIANO è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli Indirizzi per le attività della scuola e
delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico.
Il PIANO è approvato dal Consiglio di Istituto;
Il PTOF è sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico
assegnato e trasmesso dal medesimo USR al MIUR e quindi pubblicato nel Portale Unico dei dati
della Scuola.
IL COLLEGIO DOCENTI
TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli Enti locali e dalle diverse realtà istituzionali,
culturali, sociali ed economiche presenti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei
genitori;
ELABORA
il presente PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA, sulla base dell’Atto di Indirizzo del
Dirigente prot. n. 4719 A/19 del 10/11/2015.
Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 12 gennaio 2016.
Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14 gennaio 2016
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Premessa
Lo Staff del Dirigente e il Collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo “G. Verga”, secondo
quanto disposto dalla legge 107/2015, che contiene la Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione, e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti , redige il PIANO TRIENNALE
DELL'OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.) che, innestandosi su quanto il DPR 275/1999, art.3 prevede in
materia di progettazione dell’offerta formativa e seguendo come POF l’evoluzione legislativa (vedi il
capitolo IMPIANTO NORMATIVO DEL POF 2015/16) , diviene il principale documento di riferimento
della vita della nostra scuola.
Nella redazione del PTOF si è tenuto conto dei vincoli istituzionali, dei pareri degli enti locali, delle
realtà sociali, culturali e economiche, delle richieste dei portatori di interesse. La presa in considerazione e
l’ascolto della comunità scolastica ha guidato il Dirigente scolastico nella redazione dell’ATTO DI
INDIRIZZO, il cui taglio metodologico induce i docenti e tutto il personale della scuola a dare il meglio di
sé, richiama al senso di responsabilità per garantire la tenuta e la coerenza della progettualità e l’efficacia
nell’erogazione del servizio.
L’ATTO DI INDIRIZZO del nostro Dirigente scolastico è il documento che ha dato precise
indicazioni sugli indirizzi per i percorsi di formazione, le attività pedagogico – didattiche e sulle scelte di
gestione e di amministrazione, che fanno “nostra” l’istituzione scolastica che così definisce la propria
identità culturale (107/15 art.1 , c.14) e presenta il proprio progetto educativo, didattico e organizzativo al
fine di garantire la preparazione di base e la valorizzazione di ciascun allievo.
Il Piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di Ottobre poiché i bisogni dell’utenza e/o
l’offerta di risorse possono subire variazioni.
Come previsto all’art.1 della legge 107/15, il PTOF è approvato dal Consiglio d’Istituto, indi
sottoposto alla verifica dell’USP che constata la rispondenza di quanto preventivato all’organico assegnato
per poi trasmetterlo al MIUR. Espletati i suddetti passaggi, il Piano sarà pubblicato nel portale unico dei dati
della scuola
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IL P.T.O.F.
SVILUPPO ARMONICO DELLA PERSONA
“I nostri studenti che “vanno male” … non vengono mai da soli a scuola.
In classe entra una cipolla: svariati strati di
magone, paura, preoccupazione, rancore, rabbia,
desideri insoddisfatti…
… il corpo in divenire e la famiglia nello zaino.
La lezione può cominciare solo dopo che hanno
posato il fardello e pelato la cipolla…
… spesso basta solo uno
sguardo, una frase benevola,
la parola di un adulto, fiduciosa, chiara ed
equilibrata per dissolvere quei magoni, alleviare quegli animi,
collocarli in un presente rigorosamente indicativo”
(D. Pennac, “Diario di scuola”, 2007).
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“VISION” E “MISSION”
DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
“G. VERGA”
Vision----- Quale formazione ci prefiggiamo di fornire alla nostra utenza.
Mission----- Il “mandato” e gli obiettivi strategici della scuola.
“VISION”
“MISSION “
UTILIZZANDO DELLE
SVILUPPO ARMONICO E
INTEGRALE DELLA PERSONA
Formazione dell’uomo e del cittadino italiano e
europeo consapevole dei propri doveri e diritti
GARANZIA DEL DIRITTO ALLO STUDIO TRAMITE:
ACQUISIZIONE
CONSOLIDAMENTO
AMPLIAMENTO
COMPETENZE
CULTURALI
COMPETENZE
SOCIALI
METODOLOGIE
INNOVATIVE e CONDIVISE
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VALORI
SUI QUALI SI FONDA L’AZIONE EDUCATIVA
DEL NOSTRO ISTITUTO
Il nostro traguardo è quello di formare alunni con capacità culturali e cognitive tali da
consentire la comprensione, la rielaborazione e l’applicazione originale delle conoscenze
acquisite, nella prassi quotidiana, in un percorso dai 3 ai 14 anni nell’ottica
dell’apprendimento permanente, con la consapevolezza e la pratica dei diritti - doveri della
cittadinanza attiva.
Identità.
Relazioni di rispetto con
l’altro e con l’ambiente. Collaborazione.
Solidarietà.
Responsabilità. Spirito critico.
Senso di appartenenza alla
comunità
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Identità storico – culturale
L’Istituto Comprensivo “G. VERGA”, formatosi nel settembre del 2000, a causa del
dimensionamento nazionale delle istituzioni scolastiche, riunisce i tre ordini di scuola di base: la Scuola
dell’Infanzia, nel nostro caso i plessi di “Monserrato” e “San Giovanni Bosco”, la Scuola Primaria, il plesso
“Monserrato”, e la Scuola Secondaria di primo grado “G. Verga”.
In considerazione delle valutazioni ed osservazioni sopra elencate, l’opera didattico – educativa viene
impostata utilizzando tutte le risorse esistenti nella struttura scolastica, non solo a supporto della didattica
stessa, ma ad immediato e diretto beneficio degli alunni.
L’Istituto Comprensivo “G. Verga” risulta, attualmente, così formato:
o SCUOLA dell’INFANZIA “MONSERRATO”
o SCUOLA dell’INFANZIA “S. G. BOSCO”
o SCUOLA PRIMARIA “MONSERRATO”
o SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “G. VERGA”
SCUOLA dell’INFANZIA “S. G. BOSCO”:
E’ ospitata in un grande immobile a
pianoterra con accesso da via Roma.
Dispone di un ampio cortile esterno
circoscritto, protetto, alberato e
attrezzato di giochi. Le aule sono ampie e
luminose, sono inoltre presenti spazi con
funzioni specifiche:
- PALESTRA COPERTA: per attività di
educazione motoria;
- LABORATORIO MUSICALE: per
specifiche attività inerenti alla musica:
canto, ascolto…;
- LABORATORIO MULTIMEDIALE: ad uso
di docenti ed alunni per lavori scolastici;
- LABORATORIO ARTIGIANALE: per educare all’uso della manualità; - AULA PER SMISTAMENTO PASTI DELLA REFEZIONE SCOLASTICA; - LABORATORIO LETTURA: per educare l’alunno all’amore verso la lettura.
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SCUOLA dell’INFANZIA “MONSERRATO”:
E’ ospitata in un grande immobile a
pianoterra con accesso da via Roma.
Dispone di un ampio cortile esterno
circoscritto, protetto, alberato e attrezzato di
giochi. Le aule sono ampie e luminose, sono
inoltre presenti spazi con funzioni specifiche:
- PALESTRA COPERTA: per attività di
educazione motoria;
- LABORATORIO MUSICALE: per specifiche
attività inerenti alla musica: canto, ascolto…;
- LABORATORIO MULTIMEDIALE: ad uso di
docenti ed alunni per lavori scolastici;
- LABORATORIO ARTIGIANALE: per educare all’uso della manualità; - AULA PER SMISTAMENTO PASTI DELLA REFEZIONE SCOLASTICA; - LABORATORIO LETTURA: per educare l’alunno all’amore verso la lettura.
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SCUOLA PRIMARIA “MONSERRATO”
E’ ospitata nel Plesso MONSERRATO.
Si tratta di un grande immobile con
due accessi: il primo in via Roma, il
secondo in via Spallanzani. Le aule
sono tutte corredate di lavagna
interattiva, LIM; sono ampie e
luminose: alcune si trovano al piano
terra, altre al primo piano. Il plesso è
dotato di:
- BIBLIOTECA, corredata da numerosi
testi per tutte le fasce di età e
arricchita con decorazioni alle pareti
(in 3D) delle fiabe più conosciute;
- AULA MULTIMEDIALE, con n. 12
postazioni di computer e lavagna
interattiva, LIM;
- LABORATORIO D’IMMAGINE, fornito
di materiale e di ampi tavoli per
attività di gruppo;
-LABORATORIO DI SCIENZE, con
materiali occorrenti per esperimenti e
attrezzature;
- LABORATORIO D’INGLESE, le cui
pareti raffigurano immagini della città
di Londra e con un angolo Teatro;
- TEATRO;
- PALESTRA, ampia e ben attrezzata,
utilizzata in orario non scolastico da
squadre e associazioni sportive per
gare ed allenamenti.
La scuola primaria “Monserrato” ha
uno spazioso cortile interno che viene
utilizzato per l’accoglienza di alunni e
genitori oltre che per manifestazioni
varie che possono essere svolte
all’aperto.
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SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “G. VERGA” Il Plesso Centrale, dove è situata la Scuola media, dispone di ampi cortili esterni, di spazi verdi, di palestre coperte ed esterne, di un ampio auditorium, di aule speciali e di laboratori, della biblioteca. Le aule che accolgono gli allievi della Secondaria di I° grado, sono distribuite su due piani, sono spaziose e soleggiate, tutte corredate di LIM, dotate tutte di uscite di sicurezza e, quelle del I° piano, di scale antincendio. Gli uffici di segreteria e di Dirigenza si trovano al I° piano, nel blocco principale.
AULE SPECIALI: - AULA MAGNA - LABORATORIO FOTOGRAFICO - SALE MULTIMEDIALI - SALA MUSICA - LABORATORIO SCIENTIFICO - LABORATORIO ARTISTICO - LABORATORIO TECNOLOGICO - AULA BIBLIOTECA ALUNNI E DOCENTI - AULE ATTREZZATE CON LAVAGNA MULTIMEDIALE. - PALESTRE COPERTE E SCOPERTE
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Contesto territoriale
L’Istituto Comprensivo “G. VERGA” ha un’ubicazione decentrata rispetto al resto della città.
Apprezzabile risulta l’artigianato della zona, opifici per la produzione di mosti ed oli, varie falegnamerie,
laboratori per la lavorazione del legno, del vetro e di infissi metallici. Altre attività prevalenti nel nostro
bacino d’utenza sono legate al commercio, ai trasporti e all’agricoltura.
La situazione ambientale e culturale degli alunni rispecchia la variegata situazione presentata. In
questa zona periferica, l’ambiente sociale risulta carente dal punto di vista dell’offerta culturale. Il fenomeno
dell’immigrazione interessa sempre più l’IC per la presenza stabile nel territorio di famiglie e non più solo di
lavoratori avventizi. Non mancano neanche le problematiche che sono ormai parte integrante dell’attuale
società come per esempio la diffusione della famiglia monogenitoriale, ma i docenti e i genitori operano e
collaborano insieme per il miglioramento dell’offerta formativa e per favorire la crescita completa ed
armonica degli allievi.
Il territorio del bacino d’utenza dell’Istituto non coincide fisicamente con i quartieri limitrofi e quindi
l’ambiente sociale, culturale ed economico di provenienza degli alunni risulta piuttosto vario.
L'offerta formativa, per il conseguimento di standard di qualità, è arricchita da interventi
formativi personalizzati e da metodologie innovative.
Analisi dei bisogni di ingresso
L’IC “G. Verga”, nell'esercizio della propria autonomia, coniuga le disposizioni del sistema nazionale d'Istruzione con le richieste e i bisogni emergenti dei portatori di interesse, si è pertanto deciso
per questo triennio di perseguire la “PEDAGOGIA dell’INCLUSIONE” per evitare che il disagio alimenti la dispersione scolastica.
Dopo aver rilevato le esigenze formative del contesto tramite incontri con le famiglie, moduli di
iscrizione, questionari ecc. e dalle indagini svolte anche sui documenti dei vari Consigli di classe e di
interclasse emergono oltre alle aspirazioni all’approfondimento e al potenziamento una forte esigenza di
rinforzo e recupero per i problemi e i disagi che con maggior frequenza gli alunni manifestano durante le
attività. Essi sono dovuti a:
Inadeguata motivazione ad apprendere.
Carenti capacità relazionali.
Difficoltà di ascolto, di comprensione, di comunicazione.
I docenti dell’IC cercano perciò di progettare nell’ottica dell’inclusività, allontanandosi da un sistema
rigido, pensato per soggetti “normali”, che accoglie l’alunno BES (il DSA, lo straniero, il disabile) tramite un
“aiuto”. Ciò per non correre il rischio di catalogare gli alunni, di abbassare i livelli a cui può invece tendere il
BES che non sono da meno di quelli raggiunti da qualsiasi altro alunno ritenuto “normale”.
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Nell’Istituto Comprensivo “G. VERGA” si cerca di RENDERE INCLUSIVO ILSISTEMA.
Particolare attenzione sarà dedicata all’elaborazione del PAI (Piano Annuale dell’Inclusività) come
richiesto dalla Direttiva Ministeriale 27/12/2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.
Pertanto, per lo SVANTAGGIO socio-economico, linguistico e culturale come per i disturbi di
apprendimento e le disabilità, i docenti del nostro Istituto elaborano percorsi individualizzati e/o
personalizzati per gli studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano
Didattico Personalizzato (P.D.P.) o di un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), individuale riferito a
ogni bambino o ragazzo con B.E.S. presente nella classe. Con determinazioni assunte dai Consigli di classe,
risultanti dall’esame della documentazione clinica e non presentata dalle famiglie e sulla base di
considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico, tali alunni possono avvalersi degli strumenti
compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM
5669/2011), meglio descritte nelle allegate Linee guida.
Un’area molto importante su cui si lavorerà per la crescita della dimensione valoriale e civica
dell’utenza è la prevenzione delle dipendenze e del bullismo. Negli anni scorsi sono state svolte attività in
collaborazione con le Forze dell’ordine, con pedagogisti e altri educatori. Ma poiché le devianze si evolvono
con la stessa rapidità dell’evoluzione sociale, si individueranno attività veicolanti valori da attuare in orario
curricolare (per esempio ATTIVITA’ SPORTIVE, PRATICHE, MANIPOLATIVE) o mantenendo a scuola i
ragazzi: SCUOLA APERTA anche nel pomeriggio, fuori dall’orario delle lezioni curriculari, che sviluppi
progetti e attività in collaborazione con il territorio, con gli enti, con i club service, con le parrocchie e i
privati che mettono a disposizione le proprie competenze.
Un altro bisogno emerso è quello della formazione dei genitori, nel campo della relazione con i
figli, della sicurezza, della salute, ma anche in quello informatico, poiché con il Registro elettronico, con
l’informatizzazione della comunicazione scolastica in generale, essi avranno bisogno di essere competenti in
tale campo.
Come previsto nelle Indicazioni nazionali 2012 particolare importanza viene accordata alla
creazione di un AMBIENTE DI APPRENDIMENTO stimolante, motivante, formativo, attrezzato ma
nello stesso tempo sicuro, caldo, protettivo, affettivo, morbido, contenitivo, ispirato alla scuola finlandese,
dove la percentuale di successo scolastico è molto alta. Ciò avviene particolarmente nella Scuola
dell’infanzia, ma anche negli altri ordini di scuola; infatti la cura dell’ambiente di apprendimento è
fondamentale inizialmente perché accoglie, forma, accudisce il bimbo di tre anni, ma si bada anche a che lo
segua alla Scuola primaria (nella prima classe della primaria è importantissimo creare gli angoli a terra nella
classe in modo che il bambino possa passare gradatamente alla struttura rigida dei banchi e tornare al luogo
protettivo a terra per riposarsi quando ne abbia bisogno). Nel passaggio dall’infanzia alla primaria,
l’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO comincia ad evolversi per diventare l’ambiente che suscita
motivazione ad apprendere, che garantisce il successo formativo; ma, in seguito alle esperienze
pedagogiche dei docenti del nostro Istituto, ci si è resi conto che esso non deve abbandonare il momento
della cura emotiva dell’alunno, che prevede la pausa, il rilassamento, l’allentamento delle tensioni
(soprattutto quando i ragazzi passano da un’attività ad un’altra). L’acquisizione dei saperi prevede un uso
flessibile degli spazi, a partire dall’aula scolastica, attrezzata di LIM, finanche ai laboratori come per
esempio quello scientifico che è abbastanza fornito di mezzi. Si sta cercando di attrezzarne altri, come per
esempio quello linguistico e musicale (fondi permettendo), o ripristinando quello artistico-manipolativo.
Come suggerito nelle INDICAZIONI 2012, gli allievi sono invogliati particolarmente a servirsi della
biblioteca che rappresenta il luogo dove essi vengono a contatto con la letteratura, con la scrittura in
opposizione ai video - giochi coi quali passano il tempo a casa Per rendere più efficace l’intervento didattico,
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l’I.C. “G. Verga” ha pensato di curare particolarmente gli ambienti di apprendimento, puntando sulla loro
informatizzazione (cc. 58-59). Ha partecipato, infatti, al programma operativo nazionale P.O.N. “Per la
Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento 2014 – 2020” presentando la propria candidatura
progettuale relativamente alla nota prot. DGEFID/9035 del 13/7/2015 per corredare di una nuova rete
LAN/WLAN i 4 plessi, con giusta delibera del C.d.D, prot.4132/P1 dell’8/10/2015 e del C.d.I., prot.
4133/P1 dell’8/10/2015. Tale innovazione consentirà l’efficace realizzazione della progettualità
dell’ISTITUTO.
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ADOTTIAMO L’EUROPA
Secondo quanto suggerito nelle Indicazioni nazionali, i Docenti dell’IC “G.Verga” assumono come
orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento
permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18
dicembre 2006) che sono le seguenti:
In tale prospettiva, il concetto di “COMPETENZA” viene inteso come un insieme di conoscenze
dichiarative, di abilità procedurali, di atteggiamenti, che si sviluppano lungo un percorso coerente, attraverso
il quale si consolidano e si articolano, perseguendo una doppia linea formativa:
verticale (una formazione che si snoda dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola secondaria di
primo grado e che potrà continuare lungo l’intero arco della vita);
orizzontale (una attenta collaborazione della scuola con gli enti esterni, prima di tutto la
famiglia)
I docenti dell’IC “G.Verga” accolgono il bimbo che arriva a tre anni ( PROFILO delle competenze
all’uscita della Scuola dell’infanzia) e lo conducono all’adolescenza, accompagnandolo, assieme alla famiglia
e alla comunità in cui vive, nel conseguimento al termine del I° ciclo di istruzione del seguente PROFILO
ispirato alle raccomandazioni di Lisbona :
COMUNICAZIONE
nella madrelingua
IMPARARE AD
IMPARARE
IMPARARE AD
IMPARARE
COMPETENZE
CHIAVE
COMPETENZA
digitale
CONSAPEVOLEZZA
ed espressione
culturale
SPIRITO di iniziativa
ed imprenditorialità
COMPETENZE
sociali e civiche
COMPETENZE di
base in matematica
scienza e tecnologia
COMUNICAZIONE
nella lingua straniera
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autonomia e senso di responsabilità nell’affrontare le situazioni di vita tipiche della propria età,
riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, per meglio comprendere se stesso e gli altri,
per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e
di rispetto reciproco
capacità di utilizzare gli strumenti di conoscenza per interpretare i sistemi simbolici e culturali della
società, orientare le proprie scelte in modo consapevole, rispettare le regole condivise, collaborare con
gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.
autonomia per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa
complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
capacità nell'incontro con persone di diverse nazionalità di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.
capacità grazie alle sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche di analizzare dati e fatti della
realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a
spiegazioni univoche.
capacità di orientarsi nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso nell’
osservare ed interpretare ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
buone competenze digitali, di uso consapevole delle tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
capacità di cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
senso del rispetto della convivenza civile e attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,
manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
originalità e spirito di iniziativa, assunzione delle proprie responsabilità.
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Europa 2020 // PON 2014/2020
Ogni persona si trova periodicamente nella necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi e
la nostra Scuola si propone di formarla, sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare l’incertezza
e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri Per qualificare maggiormente
l’OFFERTA formativa della scuola, l’I.C. “G. Verga” si propone di far acquisire agli alunni una visione
più ampia della realtà e consentire loro di intraprendere percorsi di promozione nella dimensione europea
in coerenza con quanto previsto dalle priorità di “Europa 2020” :
Crescita intelligente: sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e innovazione.
Crescita sostenibile: promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse.
Crescita inclusiva: promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca
la coesione sociale e territoriale.
Viene messa in atto una attività specifica che darà al nostro Istituto un’apertura verso l’EUROPA, la
certificazione delle competenze al termine della Scuola secondaria di 1° grado in accordo con la secondaria
di 2° grado (continuità nella definizione del curricolo in verticale).
Finalita’
Tenuto conto di quanto detto, nel nostro Istituto Comprensivo si ritiene indispensabile puntare
particolarmente l’attenzione sul perseguimento di :
o BENESSERE FISICO E PSICOLOGICO
o ABBATTIMENTO DELL’INSUCCESSO SCOLASTICO
o RIDUZIONE DEL DISADATTAMENTO SOCIO-CULTURALE
o LIMITAZIONE DEL FENOMENO DI DISPERSIONE
o INNALZAMENTO DEI LIVELLI DI ISTRUZIONE E DI COMPETENZA
o ACQUISIZIONE DI UNA BUONA COMPETENZA DIGITALE (c.58)
o ACQUISIZIONE DI COMPETENZE METODOLOGICHE (IMPARARE AD IMPARARE)
o ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA CIVICA
o ORIENTAMENTO NEL MONDO DEL LAVORO
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Obiettivi con riferimento al RAV Il presente Piano viene redatto alla luce dei risultati dell’autovalutazione d’istituto, contenuta nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro
del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile.
Si riprendono qui di seguito gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo,
Obiettivi di breve periodo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1) RISULTATI SCOLASTICI – Ridurre il numero di non ammessi alle classi seconde e terze nella
secondaria di 1° grado.
2) RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI – Migliorare le performance dei
risultati delle prove INVALSI di Italiano e Matematica allineandoli alle medie nazionali.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) Allineare alla media provinciale la percentuale degli ammessi alle classi successive alla prima e alla
seconda della Secondaria di 1° grado, incrementandola del 10%
2) Allineare alle medie nazionali i risultati delle prove di Italiano e Matematica incrementando gli indici
di positività del 5% per Primaria e Secondaria di 1° grado.
La suddetta scelta è motivata dal fatto che i risultati scolastici ottenuti dagli studenti sono medi, posti a
confronto con la media regionale, di area geografica e nazionale. Nell’Istituto hanno sostenuto la prova
INVALSI nell’ a.s. 2013-14 cinque classi dell’ultimo anno di Scuola secondaria di 1^ Grado. In Italiano i
punteggi ottenuti in media dalla scuola, sono al di sotto della media nazionale (57,5 contro 61,4 della media
nazionale).
Dall’esame degli esiti delle singole classi si evince che esiste anche una variabilità di risultati tra le classi.
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Sono stati utilizzati nell’analisi i risultati delle classi 5^ della Primaria e di tutte quelle della Media. I risultati
scolastici ottenuti dagli studenti in termini di performace sono medi. Per avere informazioni sui risultati in
Italiano e Matematica, sono stati considerati i dati alla fine del primo ciclo, nelle classi 3e della Media
nell’anno considerato. Sono messi a confronto i punteggi delle diverse classi della scuola. Inoltre il
punteggio medio di scuola.
Solo due classi ottengono punteggi inferiori alla media della Sicilia. In Matematica i risultati medi della
scuola sono di poco al di sotto della media nazionale 56,7 rispetto a una media nazionale di 57,3. Tutte le
classi si posizionano su valori inferiori alla media nazionale, ad eccezione di una che presenta un andamento
positivo ed ha ottenuto un punteggio di 75,0, ampiamente superiore alla media nazionale e della Sicilia.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
1) CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE: Ottimizzare i canali di comunicazione tra i
plessi e gli ordini per rendere più fluida ed efficace la progettualità e standardizzare la valutazione.
2) AMBIENTE DI APPRENDIMENTO: Mettere gli alunni al centro del processo d'insegnamento
apprendimento, privilegiando la metodica laboratoriale e migliorando gli spazi scolastici.
3) INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE: Rafforzare la differenziazione e il monitoraggio dei
percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli student
4) ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA: Ottimizzazazione
del processo d'insegnamento - apprendimento fondato sulla formazione tecnologica dei docenti e
l'uso del registro elettronico.
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Il GAV ha valutato l’importanza che questi obiettivi rivestono per il raggiungimento dei FCS, soffermandosi
sui seguenti criteri:
2 Esiti
2.1 a – Esiti scrutini;
2.2 a – Risultati degli studenti nelle prove di Italiano e Matematica.
2.3 – Competenze chiave e di cittadinanza.
3.3 Inclusione e differenziazione
3.3 a – Inclusione.
3.3 b – Recupero.
3.3 c – Potenziamento.
Tali riflessioni si collocano su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli
obiettivi inseriti nel PTOF, essendone parte integrante e fondamentale.
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Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate
nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:
Le competenze acquisite dalle classi 2^ della Primaria risultano superiori rispetto sia alla media regionale
che nazionale, negli ambiti Italiano e Matematica; nella prova preliminare di lettura, gli esiti sono superiori
alla media regionale e nazionale solo in una classe. Il punteggio di Italiano e Matematica della scuola
Secondaria di 1^ Grado, alle prove Invalsi è in linea con quello delle scuole con background socio-
economico e culturale simile. La scuola controlla gli esiti finali positivi dei ragazzi in rapporto agli obiettivi
e alla situazione di ingresso; gli indici di dispersione, di ritiro, di trasferimento degli alunni; i risultati delle
varie forme preventive dell’insuccesso scolastico attraverso attività di recupero e approfondimento. I risultati
ottenuti non sono distanti dalle medie provinciali e regionali; le politiche di selezione adottate risultano
adeguate a garantire il successo formativo degli studenti. La scuola ha supportato anche allievi neo-arrivati in
Italia e con gravi difficoltà nelle abilità di base con un cospicuo piano di intervento, finanziato dal fondo
AREE A RISCHIO e a forte processo immigratorio.
ed i seguenti punti di debolezza:
Gli esiti delle classi quinte della Scuola Primaria “Monserrato” delle prove Invalsi, sia di Italiano che di
Matematica sono al di sotto delle medie nazionali. Inoltre, nelle due classi quinte della Primaria i risultati
delle Prove standardizzate non sono omogenei, in una classe, i risultati raggiunti sono in linea con i risultati
nazionali, nell’altra sono al di sotto della media sia regionale che nazionale. Le classi non sono equilibrate e
si può ipotizzare una criticità nella formazione delle stesse ab origine nell'anno scolastico di riferimento. Un
altro dato significativo è offerto dal confronto fra i risultati della popolazione scolastica dell'istituto e quelli
dei BES. Mentre la media dei voti per gli allievi con DSA o handicap è in linea con quella della classe
(segno di programmazione e sistema di valutazione personalizzato efficace), per gli allievi con diagnosi di
borderline cognitivo gli esiti sono molto inferiori alla media: nella secondaria il 58% ha avuto voto di
consiglio ed è stato bocciato.
20
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano Triennale, sono stati sentiti rappresentanti del
territorio e dell’utenza come di seguito specificati:
Ente locale
Club service
Docenti rappresentanti gli Istituti di istruzione secondaria di 2° grado
Consiglio d’Istituto
Rappresentanti dei Genitori.
Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte:
o Rendere partecipi Enti locali e Associazioni delle finalità e dei valori educativi su cui si incentrano le
azioni della scuola (VETRINA SCOLASTICA),
o Attuazione di convenzioni per la realizzazione di un continuo collegamento con gli Enti Locali e le
Associazioni (SPORTELLO ASCOLTO, ACCORDI di RETE)
o Realizzare attività di educazione alla cittadinanza e di integrazione con il territorio (AZIONI,
CONFERENZE PEDAGOGICHE, EDUCAZIONE alla SALUTE, PREVENZIONE A VARI
LIVELLI)
Valorizzare il ruolo coprotagonista dei genitori
Rispettare in modo “corresponsabile” un “Patto” tra scuola e famiglia
Elaborare documenti informativi e comunicativi
Esplicitare con chiarezza finalità, obiettivi, azioni della Scuola
Valorizzare la funzione della scuola anche come istituzione di sostegno alla famiglia
ALLEANZA SCUOLA – FAMIGLIA / SCUOLA - TERRITORIO
I genitori sono parte attiva e concorrono, insieme ai docenti, alla formazione integrale degli studenti. La
corresponsabilità educativa si fonda sul principio della reciprocità tra famiglia e scuola, nel rispetto delle
proprie competenze. Pertanto famiglia e scuola, insieme, intraprendono un percorso collaborativo con
l’obiettivo di creare un’alleanza educativa che ponga al centro la crescita degli alunni.
AZIONI E/O DOCUMENTI ADOTTATI ALL’UOPO:
1. Patto di corresponsabilità
2. Documenti di valutazione (scheda di valutazione, certificazione delle competenze)
3. Ricevimento dei genitori settimanale, periodico
4. Convocazione genitori
5. Consigli di classe ordinari e straordinari
6. Libretto delle giustificazioni
7. Registro on – line
8. Pubblicazioni sul sito della Scuola.
21
CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA :
Grazie al sostegno del Kivanis Club Kasmeneo, che ha finanziato il progetto, l’Istituto Comprensivo dispone
di uno SPORTELLO ASCOLTO gestito da due pedagogiste cliniche per supportare gratuitamente docenti,
genitori e alunni che presentino situazioni particolari.
Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi
cui la scuola era vincolata, è stato deciso di incorporare nel Piano i seguenti punti integrativi:
“sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza per acquisire eventuali
proposte da utilizzare nella redazione del Piano. In esito a tali rapporti, sono stati stabiliti contatti che però
non si sono tradotti in proposte da incorporare nel Piano poiché si tratta di una reiterazione di azioni già
presenti nel suddetto”
22
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOL AST ICO RE GIO NALE PE R L A SICIL IA IST IT UT O CO MPRE NSIVO STAT ALE
DI SCUO L A dell ’ In fanzi a, Pri m ari a e Secondari a di pri mo grado “G. Verga”
97013-COMISO(RG)- VIA ROMA - C.F. 82001520889 - C.M. RGIC816006
0932/961233 - 0932/731796 - [email protected]
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
23
SEZIONE ANAGRAFICA
ISTITUZIONE SCOLASTICA
Nome : Istituto Comprensivo Statale “G. VERGA” Comiso (RG)
CODICE MECCANOGRAFICO: RGIC816006
RESPONSABILE DEL PIANO : D. S. DOTT.SSA MARIA GIOVANNA LAURETTA
Telefono: 392 4821108
Email: [email protected]
RESPONSABILE: 1° COLLABORATORE PROF. LUIGI BELLASSAI
Telefono: 393 9201005
Email: [email protected]
GRUPPO DI MIGLIORAMENTO:
Prof.ssa ELSA BARONE
Prof. ssa ELENA DIPASQUALE
Ins. MARIA TOMASI
Prof.ssa SALVATRICE SIDOTI
Durata dell’intervento in mesi:
Periodo di realizzazione: da 14/09/2015 al 30/06/2016
Risorse destinate al piano: €
24
SCENARIO DI RIFERIMENTO
Caratteristiche del contesto, vincoli e opportunità interne ed esterne
L’Istituto Comprensivo “G. VERGA” ha un’ubicazione decentrata rispetto al resto della città.
Apprezzabile risulta l’artigianato della zona, opifici per la produzione di mosti ed oli, varie falegnamerie,
laboratori per la lavorazione del legno, del vetro e di infissi metallici. Altre attività prevalenti nel nostro
bacino d’utenza sono legate al commercio, ai trasporti e all’agricoltura.
La situazione ambientale e culturale degli alunni rispecchia la variegata situazione presentata. In
questa zona periferica, l’ambiente sociale risulta carente dal punto di vista dell’offerta culturale. Il
fenomeno dell’immigrazione interessa sempre più l’IC per la presenza stabile nel territorio di famiglie e
non più solo di lavoratori avventizi. Non mancano neanche le problematiche che sono ormai parte
integrante dell’attuale società come per esempio la diffusione della famiglia monogenitoriale, ma i docenti
e i genitori operano e collaborano insieme per il miglioramento dell’offerta formativa e per favorire la
crescita completa ed armonica degli allievi.
Il territorio del bacino d’utenza dell’Istituto non coincide fisicamente con i quartieri limitrofi e quindi
l’ambiente sociale, culturale ed economico di provenienza degli alunni risulta piuttosto vario.
L'offerta formativa, per il conseguimento di standard di qualità, è arricchita da interventi
formativi personalizzati e da metodologie innovative.
Dal rapporto di autovalutazione emerge che l’Istituto realizza molte attività che sono bene
organizzate, grazie ad un gruppo di leadership piuttosto consolidato, con buona esperienza e risponde ad
obiettivi ritenuti validi, disponendo di un sistema condiviso di valutazione dei risultati.
L’Istituto, grazie alla costante e dinamica presenza del Dirigente Scolastico, ha stretto rapporti con
molti soggetti, enti, aziende che operano sul territorio comunale, provinciale e regionale che propongono e/o
sovvenzionano progetti e ciò rappresenta indubbiamente un punto di forza che ha impatti positivi sulla
formazione personale e sociale degli studenti.
La collaborazione fattiva della componente genitoriale è un elemento di forza che supporta le varie
iniziative.
Rilevato il bacino di utenza della scuola, sono emerse aree di emergenza (rilevante presenza sul
territorio di extracomunitari di prima generazione, alunni con situazione di disagio) e pertanto si è reso
necessario mettere in atto strategie pedagogiche che elevino i tracciati della parabola culturale e diano
modelli positivi per un inserimento consapevole del ragazzo nella realtà. Questa preoccupazione si è tradotta
nel nostro Istituto nell’esigenza di formazione e auto-formazione del personale docente a livello pedagogico
- didattico e metodologico per adattare l’intervento di ogni docente alle esigenze di ciascun allievo.
Il Dirigente Scolastico, in qualità di responsabile del PDM, e il gruppo di miglioramento, integrato
da alcune FS, hanno analizzato le aree di miglioramento e hanno individuato i Fattori Critici di Successo,
tenendo presenti il contesto socio-economico e culturale in cui l’Istituzione opera, con i suoi bisogni
diversificati e le linee progettuali del POF.
Si sono, pertanto, definiti i seguenti FCS:
1) Potenziamento della metodica e procedure di approccio ai test delle prove Invalsi Nazionali.
2) Qualità del processo di insegnamento-apprendimento: investire sulla formazione dei Docenti per
innovare la didattica e uso del registro elettronico.
3) Una Scuola democratica ed inclusiva aperta a recepire i bisogni formativi di un’utenza
diversificata.
25
Il GAV ha valutato l’importanza che ciascun sottocriterio riveste per il raggiungimento dei FCS,
soffermandosi sui seguenti criteri:
a) 2 Esiti
b) 2.1 a – Esiti scrutini;
c) 2.2 a – Risultati degli studenti nelle prove di Italiano e Matematica.
d) 2.3 – Acquisizione delle Competenze chiave e di cittadinanza.
e) 3.3 Inclusione e differenziazione
f) 3.3 a – Inclusione.
g) 3.3 b – Recupero.
h) 3.3 c – Potenziamento.
Il GAV ha avanzato iniziative, successivamente organizzate nei progetti di seguito presentati, le quali, nel
dotare la scuola di alcuni importanti strumenti di indagine e di lavoro (test per prove di ingresso, prove
intermedie di verifica comuni per classi parallele, questionari di rilevazione dei bisogni formativi) che hanno
una immediata visibilità e utilità, intendono perseguire due obiettivi fondamentali per il successo
dell’organizzazione, il cui impatto è graduale, con tempi medio - lunghi: 1) migliorare la partecipazione del
personale e dei portatori di interesse attraverso un maggiore coinvolgimento nelle attività della scuola ; 2)
diffondere tra il personale la cultura della qualità del servizio e della sua gestione. In questa ottica si
inseriscono i progetti del presente PdM, le cui attività sono integrate nel POF e i cui obiettivi specifici sono
coerenti con quelli più ampi sopra detti.
26
SECONDA SEZIONE STEP1: ELABORARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO BASATO SUL RAPPORTO DI
AUTOVALUTAZIONE
COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPO DI PROGETTO I componenti del Comitato di Miglioramento e dei Gruppi di Progetto sono stati individuati dal Dirigente
Scolastico, in base al deliberato collegiale, per quel che riguarda il gruppo di miglioramento e le Funzioni
Strumentali, e in base al gruppo di autovalutazione costituito per l’elaborazione del RAV, nonché in rapporto
alla disponibilità ed alla motivazione evidenziate dai Docenti ad impegnarsi in un percorso progettuale
particolarmente impegnativo.
Si è privilegiato il principio dell’ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie, stabilendo così un rapporto
di stretta connessione tra Piano di Miglioramento e Piano dell’Offerta Formativa.
Quadro 1
Comitato di miglioramento e gruppo di progetto Componenti
Gruppo di miglioramento individuato dal
Collegio dei Docenti
Referente prof. L. Bellassai.
Funzioni Strumentali afferenti F. S. Ins. M. Tomasi, Prof.ssa
S.Sidoti
Gruppo autovalutazione RAV Prof.ssa
E. Barone. Prof.ssa
E. Dipasquale. Ins. M.
Tomasi
RELAZIONE TRA RAV E PDM Il Dirigente Scolastico, pienamente consapevole dei fattori di criticità, emersi dalla compilazione del RAV,
ha integrato, all’inizio dell’anno scolastico, il Gruppo di Miglioramento con altri componenti motivati e in
possesso di idonee competenze, con l’impegno di definire il Piano di Miglioramento(PDM), tenendo presenti
soprattutto il contesto socio-economico e culturale in cui l’Istituzione opera, e le linee progettuali del POF.
L’autovalutazione ha avuto la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione
dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento.
Attraverso i dati di rendicontazione appare necessario che la Scuola affini la didattica per competenze
superando la didattica basata sulle conoscenze, attraverso la riproposizione non sterile e meccanica delle
discipline, e attraverso un potenziamento della lezione laboratoriale, così da rendere lo studente protagonista
dei processi diapprendimento..
INTEGRAZIONE TRA PIANO E POF
Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i
progetti e gli obiettivi inseriti nel POF, essendone parte integrante e fondamentale: il PdM rappresenta la
politica strategica dell’Istituzione per intraprendere un’azione di Qualità, alla luce di quanto emerso dal
RAV. Dal raffronto si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l’attuazione del Miglioramento al
potenziamento della qualità del processo di insegnamento - apprendimento, all’autovalutazione di Istituto,
delle relazioni interpersonali e della comunicazione, delle relazioni con il territorio e dei rapporti con le
famiglie, obiettivi strategici contemplati dal POF del nostro Istituto.
QUICK WINS
Azioni di rapida attuazione e ad effetto immediato poste in essere nel periodo tra l’autovalutazione e la
definizione del piano:
I. Pubblicazione del RAV e del Piano di Miglioramento sul sito web dell’Istituto Comprensivo;
27
II. Disseminazione di informazioni nelle riunioni dei Collegi dei docenti e del Consiglio di Istituto;
III. Discussioni e informazioni nei Dipartimenti disciplinari, nel Consiglio di Intersezione (Scuola
dell’Infanzia), nei Consigli di interclasse (Scuola Primaria) e nei Consigli di classe (Scuola
secondaria di 1° grado).
Quadro 2 PRIORITA’ DI MIGLIORAMENTO ESITI DEGLI
STUDENTI
PRIORITÀ 1
TRAGUARDI
RISULTATI
PRIMO ANNO
RISULTATI
SECONDO
ANNO
RISULTATI
TERZO ANNO
Risultati
scolastici
Mettere in atto
azioni di
recupero e
potenziamento
Potenziare le
attività che
possano
migliorare
l’apprendimento
degli studenti in
difficoltà per
evitare le
ripetenze e
valorizzare le
eccellenze
All’acquisizione
di maggiori
conoscenze e
abilità da parte
degli allievi che
presentano
difficoltà
attraverso
l’utilizzo del
15% del
curricolo di Italiano e
Matematica.
Incremento delle
competenze da
parte degli allievi
con i migliori
risultati.
attraverso
l’utilizzo di
attività
extracurriculari in Italiano e
Matematica
All’acquisizione
di maggiori
conoscenze e
abilità da parte
degli allievi che
presentano
difficoltà
attraverso
l’utilizzo del
15% del
curricolo di
Italiano e
Matematica.
Incremento delle
competenze da
parte degli allievi
con i migliori
risultati.
attraverso
l’utilizzo di
attività
extracurriculari
in Italiano e
Matematica e
l’attivazione di
corsi di
certificazione
nelle lingue
straniere
All’acquisizione
di maggiori
conoscenze e
abilità da parte
degli allievi che
presentano
difficoltà
attraverso
l’utilizzo del
15% del
curricolo di
Italiano e
Matematica.
Incremento delle
competenze da
parte degli allievi
con i migliori
risultati.
attraverso
l’utilizzo di attività
extracurriculari
in Italiano e
Matematica e
l’attivazione di
corsi di
certificazione
nelle lingue
straniere
Risultati nelle
prove
standardizzate
nazionali
Ridurre la
variabilità tra e
dentro le classi
nei risultati
INVALSI
(destinazione
Riduzione della
variabilità di
almeno due punti
nei risultati
INVALSI delle
classi terze del
Riduzione della
variabilità di
almeno 0,5 punti
nei risultati
INVALSI delle
classi terze
Primaria e delle
prime secondaria
in esercizi di
Riduzione della
variabilità di
almeno 0,5 punti
nei risultati
INVALSI delle
classi quarte
Primaria e delle
seconde
secondaria in
Riduzione della
variabilità di
almeno due punti
nei risultati
INVALSI delle
classi quinte
Primaria e delle
terze secondaria
del triennio di
28
della
quota del 15%
del curricolo al
recupero e
potenziamento)
triennio di
riferimento.
(si prende a
riferimento la
scolaresca delle
terze Primaria e
delle prime
Secondaria)
simulazione
(item tipicamente
INVALSI)
esercizi di
simulazione
riferimento nelle
prove INVALSI
Criticità emerse durante l'autovalutazione ma non registrate tra le priorità:
Scarsa diffusione tra i docenti di criteri e strumenti comuni per valutare le competenze chiave degli
alunni.
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza non lo si può definire in modo analitico per
mancanza, al momento, di una procedura idonea per la raccolta e l'analisi dei dati.
Quadro 3 RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO, AREE DI PROCESSO E PRIORITÀ DI
MIGLIORAMENTO
AREA DI
PROCESSO
OBIETTIVI DI PROCESSO
PRIORITÀ
1) Curricolo,
progettazione e
valutazione
Organizzare il curricolo secondo le Indicazioni Nazionali
emanate con DM 254 del 2012 in coerenza con le otto
competenze chiave di cittadinanza.
Mettere in atto azioni di
recupero e potenziamento
Migliorare la didattica per competenze attraverso il
potenziamento della lezione laboratoriale
Ridurre la variabilità tra e
dentro le classi nei risultati INVALSI (destinazione della
quota del 15% del curricolo al
recupero e potenziamento)
Progettare, insegnare e valutare per competenze
Ridurre la variabilità tra e
dentro le classi nei risultati
INVALSI (destinazione della
quota del 15% del curricolo al
recupero e potenziamento)
Potenziare attività di autovalutazione, autoanalisi,
autodiagnosi e valutazione.
Ridurre la variabilità tra e
dentro le classi nei risultati
INVALSI (destinazione della
quota del 15% del curricolo al
recupero e potenziamento)
2) Ambiente di apprendimento
Elaborare una prassi valutativa più strutturata e condivisa
Ridurre la variabilità tra e dentro le classi nei risultati
INVALSI (destinazione della
quota del 15% del curricolo al
recupero e potenziamento)
Potenziare le attività che possano migliorare
l’apprendimento degli studenti in difficoltà e valorizzare le
eccellenze.
Ridurre la variabilità tra e
dentro le classi nei risultati
INVALSI (destinazione della
quota del 15% del curricolo al
recupero e potenziamento)
Prevedere una didattica laboratoriale anche per classi
parallele finalizzata al recupero e potenziamento
Ridurre la variabilità tra e
dentro le classi nei risultati
INVALSI (destinazione della
29
quota del 15% del curricolo al
recupero e potenziamento)
3) Inclusione e
differenziazione
Diffondere capillarmente buone prassi di inclusione e
differenziazione.
Ridurre le ripetenze, ottenere
esiti più uniformi tra le classi e
più vicini alla media nazionale
riguardo alle prove
standardizzate.
Prevedere azioni di educazione, prevenzione finalizzate a
contrastare tutte le violenze e le discriminazioni
Ridurre le ripetenze, ottenere
esiti più uniformi tra le classi e
più vicini alla media nazionale riguardo alle prove
standardizzate.
4) Continuità e
orientamento
Migliorare le attività di accoglienza per gli studenti delle
classi prime Scuola Secondaria.
Migliorare la qualità del
servizio offerto
Migliorare le attività di orientamento in uscita, anche
attraverso il monitoraggio dei percorsi di studio successivi.
Migliorare la qualità del
servizio offerto
5) Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola
Individuare indicatori di performance per conseguire
risultati che vadano ad impattare sulla qualità dei servizi
offerti.
Migliorare la qualità del
servizio offerto
Dare maggiore strutturazione al controllo e al monitoraggio
delle azioni intraprese.
Migliorare la qualità del
servizio offerto
Assicurare la gestione dei servizi secondo criteri di responsabilità, efficienza, efficacia, economicità e
trasparenza
Migliorare la qualità del servizio offerto
6) Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse umane
Creare un database delle competenze interne articolato per
anno (declinazione dei traguardi di sviluppo della
competenza - Indicazioni nazionali 2012)
Implementare azioni di formazione/aggiornamento sulla
comunicazione per diffondere buone pratiche
Migliorare l’efficacia della
pratica educativa
7) Integrazione con
il territorio e
rapporti con le
famiglie
Implementare modalità online di comunicazione con le
famiglie
Migliorare la qualità del
servizio offerto
Consolidare la collaborazione con gli enti locali, le
istituzioni e le agenzie formative del territorio
Migliorare la qualità del
servizio offerto
Potenziare la collaborazione e la progettazione comune in rete con altri Istituti al fine di conseguire vantaggi reciproci
sul piano formativo
Migliorare la qualità del servizio offerto
Quadro 4AZIONI
AZIONI
PREVISTE
SOGGETTI
RESPONSA
BILI
DELL'ATTU
AZIONE
TERMINE
PREVISTO
DI
CONCLU
SIONE
RISULTATI
ATTESI
PER
CIASCUNA
AZIONE
ADEGUA
MENTI
EFFETTU
ATI
IN ITINE
RE
(EVENTU
ALI)
AZIONE
REALIZZ
ATA
ENTRO
IL TERMI
NE
STABILI
TO
RISULTATI
EFFETTIVA
MENTE
RAGGIUNTI
PER
CIASCUNA
AZIONE
Organizzare il
curricolo secondo le
Indicazioni Nazionali emanate con DM 254
F.S. P.T.O.F.
e staff del
D.S.
Ottobre
2016
Migliorare la
didattica per
competenze
Da venire
si Da verificare
30
del 2012 in coerenza
con le otto competenze
chiave di cittadinanza.
Potenziare attività di
autovalutazione,
autoanalisi,
autodiagnosi e
valutazione*.
Gruppo di
miglioramento
Giugno
2017
Elaborare una
prassi valutativa e
autovalutativa più
strutturata e
condivisa
Da venire
Da
verificare
Da verificare
Potenziare le attività
che possono migliorare
l’apprendimento degli
studenti in difficoltà e
valorizzare le
eccellenze mediante la destinazione della
quota del 15% del
curricolo al recupero e
potenziamento
Docenti
Di matematica
e italiano
Giugno
2017
Ridurre la
variabilità tra e
dentro le classi
nei risultati
INVALSI
Da venire
Da
verificare
Da verificare
Diffondere
capillarmente buone
prassi di inclusione e
differenziazione.
F.S. area
alunni e
docenti di
classe
Giugno
2017
Una scuola
maggiormente
inclusiva
Da venire
Da
verificare
Da verificare
Migliorare le attività di
accoglienza per gli
studenti delle classi
prime Secondaria.
(Promuovere incontri
di raccordo e di settore
tra docenti di vari
ordini di scuola)
F.S. area
continuità e
orientamento,
docenti di classe
Ottobre
2016
Miglioramento
delle azioni
accoglienza
si
Individuare indicatori
di performance per
conseguire risultati che
vadano ad impattare
sulla qualità dei servizi
offerti.
Gruppo di
miglioramento
Giugno
2017
Miglioramento
della qualità dei
servizi offerti.
Da venire
Da
verificare
Da verificare
Dare maggiore
strutturazione
al controllo e al
monitoraggio delle azioni intraprese.
gruppo di
miglioramento
Giugno
2017
Miglioramento
della qualità dei
servizi offerti.
Da venire
Da
verificare
Da verificare
Assicurare la gestione
dei servizi secondo
criteri di
responsabilità,
efficienza, efficacia,
economicità e
trasparenza.
D.S. e DSGA
Giugno
2017
Miglioramento
della qualità dei
servizi offerti.
Da venire
Da
verificare
Da verificare
Creare un database
delle competenze
interne. Implementare
azioni di
formazione/aggiorna
D.S. e DSGA
Ottobre
2016
Miglioramento
della qualità dei
servizi offerti
nessuno si Conoscenza
delle
competenze
del personale
docente
31
mento sulla
comunicazione per
diffondere buone
pratiche
Implementare modalità
online di
comunicazione con le
famiglie.
D.S. e DSGA
Ottobre
2016
Miglioramento
della qualità dei
servizi offerti.
Da venire
si Da verificare
Consolidare la collaborazione con gli
enti locali, le
istituzioni e le agenzie
formative del territorio
D.S. e staff
Giugno 2017
Miglioramento della qualità dei
servizi offerti.
Da venire
Da verificare
Da verificare
*Azioni specifiche relative alla valutazione Predisporre prove strutturate intermedie per classi parallele
Progettare moduli di recupero e potenziamento per livelli, a partire dall'analisi degli esiti delle prove intermedie
Promuovere una figura di docente tutor per supportare gli studenti in difficoltà nell'area linguistica e matematica sia nella
Scuola primaria sia nella Scuola secondaria di 1° grado
Formazione del corpo docente sulla didattica per competenze
Azioni specifiche del Dirigente Scolastico
Nei quadri 3 e 4 per ciascun obiettivo di processo, sono elencate le azioni specifiche che rappresentano il
contributo del Dirigente al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti
nel rapporto di autovalutazione (Legge n.107/2015) che chiede di collegare ciascuna di esse ad una possibile
dimensione professionale:
1. Definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica;
2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane;
3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto;
4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi;
5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
Priorità: vedi quadro 2
Area di processo: vedi quadro 3
Obiettivo di processo: vedi quadro 3
Risorse umane interne e esterne, consulenti esterni, risorse strumentali
Per quanto riguarda le figure professionali, le attrezzature e i materiali necessari e le spese previste per la
realizzazione del PdM, si fa riferimento alla scheda apposita.
TERZA SEZIONE
IL PIANO DI MIGLIORAMENTO INTERESSERA’ 2 AREE:
1. Area ESITI DEGLI STUDENTI
PROGETTO N. 1
Titolo del progetto: “ Matematici si diventa…” (sez.A) ” (rinforzo abilità e
32
competenze in Matematica)
“…l’Italiano non si inventa”(sez.B) (rinforzo abilità e competenze in Italiano)
Responsabile del
Progetto (sez.A) Prof.
ssa Rosaria
Lacognata Data prevista di
attuazione A.s. 2016/17
Livello di priorità 1 Riferimento RAV Componenti del Gruppo di progetto : Professori di Matematica
Responsabile del Progetto (sez.B)
Prof.ssa
Elena
D’Amato Data prevista di
attuazione A.s. 2016/17
Livello di priorità 1 Riferimento RAV Componenti del Gruppo di progetto : Professori di Lettere
PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE (sezioni A e B)
Descrizione del problema da affrontare attraverso il progetto.
Descrizione dell’approccio adottato relativamente all’iniziativa di miglioramento considerata. Le
ragioni della scelta di tale approccio (quale problema deve affrontare, perché costituisce una
soluzione vantaggiosa) e i vantaggi attesi per l’organizzazione:
Dal rapporto di autovalutazione le maggiori criticità sono state rilevate nei risultati scolastici e nei
risultati INVALSI rispetto alla media provinciale, regionale e nazionale. Il progetto di recupero e potenziamento di conoscenze e abilità di base in Matematica e Italiano è
rivolto a tutti gli studenti per migliorare gli esiti di fine anno e/o i risultati nelle prove INVALSI.
Definizione del piano, nelle sue varie fasi, per affrontare il problema.
1. Revisione curricolo verticale, dove sono stati individuati i soggetti da coinvolgere per rivedere
abilità e conoscenze in entrata, in itinere, in uscita di ogni ordine di scuola.
2. Formazione dei dipartimenti disciplinari dove gli specialisti di una stessa disciplina rifacendosi
agli aspetti operativi dell’insegnamento-apprendimento analizzano e condividono i saperi
essenziali della disciplina stessa e parallelamente li adeguano alle realtà cognitive degli alunni nel
rispetto della loro crescita evolutiva, progettando oggettivi percorsi strutturati secondo criteri
rinnovati di ricerca-sperimentazione, individuando i criteri generali di valutazione ( prove di
verifica, standard da raggiungere, strategie di intervento ecc.).
3. Coinvolgimento degli insegnanti nelle attività del Piano di Miglioramento.
DO - REALIZZAZIONE
33
Descrizione delle principali fasi di attuazione:
ORGANIZZAZIONE:
L’inizio del progetto è preceduto, nel periodo Settembre- Dicembre 2016, sia dalla comunicazione
collegiale che dall’invio ai docenti delle classi che hanno sostenuto le prove standardizzate
(INVALSI) nel passato a.s. 2015-2016 di tutte le informazioni per accedere agli esiti delle proprie
classi, per un primo esame individuale, sia, da parte del team, dalla calendarizzazione degli incontri
e dall’individuazione dei docenti che prenderanno parte al progetto.
Incontri per l’esame degli item con esiti negativi o lasciati in bianco:
- Febbraio-Marzo 2017.
- Maggio-Giugno 2017
Aprile-Maggio 2017 in orario pomeridiano extracurricolare esercitazioni rivolte agli alunni di 3^
della Secondaria in vista della Prove Nazionale di Matematica all’Esame di Stato.
Le seguenti procedure hanno lo scopo di delineare le attività che devono essere svolte per la
realizzazione del progetto.
AZIONI:
1.Stilare ed effettuare prove di verifica iniziali, di metà anno e comuni per tutte le classi di scuola
primaria e secondaria di 1° grado per italiano e matematica, sullo stile di quelle INVALSI, per
abituarsi a nuovi modelli di insegnamento - apprendimento - valutazione, creando una griglia
comune di valutazione.
2. Somministrare le prove secondo i criteri INVALSI
3. Confrontare i risultati tra le classi tenendo conto del background familiare e delle similitudini di
contesto scolastico.
4. Codificare, documentare adeguatamente e diffondere le attività di recupero e potenziamento già
in atto nell’istituto e condividerle fra le sezioni e le classi parallele i criteri, gli indicatori e le
verifiche tramite azioni mirate per raggiungere un miglioramento generale dell’attività didattica e
un confronto più collaborativo tra i docenti. La scelta di tale approccio è finalizzata al
raggiungimento del successo formativo tramite percorsi condivisi e innovativi.
OBIETTIVI MISURABILI:
1. Avere risultati medi superiori al 60% per ogni prova somministrata, con uno scarto del 5%
tra classi con lo stesso background familiare e contesto scolastico.
2. Avere una collaborazione tra docenti di classi diverse per un’azione didattica più incisiva e
condivisa.
RISORSE UMANE E FINANZIARE:
Tutti gli insegnanti di Italiano e Matematica della Scuola Primaria e della Secondaria dell’Istituto,
impegnati durante le ore di programmazione didattica ed educativa, senza ulteriore dispendio
34
monetario da parte dell’Istituzione.
Descrizione delle attività per la diffusione del progetto:
1. Collegio Docenti (disseminazione delle esperienze e delle buone pratiche)
2. Consiglio d’Istituto
3. Inserimento degli esiti nel sito web
CHECK - MONITORAGGIO E I RISULTATI
Descrizione delle azioni di monitoraggio:
1. Tabulazione degli esiti
2. Il target preventivato è la riduzione del 20% di alunni con difficoltà in Matematica e in
Italiano, rilevate dalla restituzione delle prove INVALSI e dalle valutazioni del primo
quadrimestre.
3. Miglioramento degli esiti, innalzamento di 1% rispetto alle scuole con background simile,
in particolare negli item errati o lasciati in bianco per gli alunni sottoposti alla Prova
Nazionale Invalsi
ACT - IL RIESAME E IL MIGLIORAMENTO
Modalità di revisione delle azioni:
Incontri correttivi nel corso dell’azione progettuale. Verificare l’impatto sugli alunni dopo i
risultati del primo quadrimestre e alla luce dei risultati delle prove INVALSI (FEBBRAIO /
GIUGNO 2017)
I risultati degli interventi saranno diffusi nel corso delle riunioni collegiali.
Il progetto sarà implementato così come proposto o apportando i correttivi necessari.
Creazione di una banca dati on line di attività e buone pratiche.
2.Area OBIETTIVI DI PROCESSO
Sub - area CURRICOLO ED OFFERTA FORMATIVA
PROGETTO N. 2
Titolo del progetto: “Verso una Scuola inclusiva: io, tu, noi.“
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Responsabile del
Progetto Prof.
ssa Elsa
Barone
Data prevista di
attuazione A.s. 2016/17
Livello di priorità Riferimento RAV Componenti del Gruppo di progetto : Insegnanti di sostegno
PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Descrizione del problema da affrontare attraverso il progetto.
Descrizione dell’approccio adottato relativamente all’iniziativa di miglioramento considerata. Le
ragioni della scelta di tale approccio (quale problema deve affrontare, perché costituisce una
soluzione vantaggiosa) e i vantaggi attesi per l’organizzazione:
Dal rapporto di autovalutazione le maggiori criticità sono state rilevate nei risultati scolastici e nei
risultati INVALSI rispetto alla media provinciale, regionale e nazionale. In tale ottica l’obiettivo dell’inclusione scolastica, cioè ampliare l’accesso all’istruzione e
promuovere la piena partecipazione di tutti gli studenti, al fine di realizzare il loro potenziale,
diventa funzionale al raggiungimento dell’obiettivo stabilito.
Il ruolo dell’insegnante consiste nel guidare le giovani intelligenze allo sviluppo autentico della
propria persona senza trascurare né i bisogni minimi né i bisogni delle eccellenze.
Definizione del piano, nelle sue varie fasi, per affrontare il problema.
1. Revisione curricolo verticale, dove sono stati individuati i soggetti da coinvolgere per rivedere
abilità e conoscenze in entrata, in itinere, in uscita di ogni ordine di scuola.
2. Formazione dei dipartimenti disciplinari dove gli specialisti di una stessa disciplina rifacendosi
agli aspetti operativi dell’insegnamento-apprendimento analizzano e condividono i saperi
essenziali della disciplina stessa e parallelamente li adeguino alle realtà cognitive degli alunni nel
rispetto della loro crescita evolutiva, progettando oggettivi percorsi strutturati secondo criteri
rinnovati di ricerca-sperimentazione, individuando i criteri generali di valutazione ( prove di
verifica, standard da raggiungere, strategie di intervento ecc.).
3. Coinvolgimento degli insegnanti nelle attività del Piano di Miglioramento.
Fase di DO – REALIZZAZIONE
Descrizione delle principali fasi di attuazione:
Le seguenti procedure hanno lo scopo di delineare le attività che devono essere svolte per la
realizzazione del progetto.
AZIONI:
o Coinvolgimento dei docenti in un progetto di formazione ed aggiornamento per l’adozione
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della didattica inclusiva(interventi miranti a far conseguire all’allievo apprendimenti
significativi anche con l’utilizzo di strumenti compensativi).
o Presenza del gruppo GLI per gli alunni H , DSA, border line, ADHD e BES.
o Dialogo con le figure di supporto e sostegno offerte dagli Enti Locali.
o Attuazione di progetti ludico-manipolativi a cura delle unità dell’organico di
potenziamento.
o Realizzazione di attività teatrali, sportive e musicali.
OBIETTIVI MISURABILI
1. Azioni di verifica che attestino il recupero e il potenziamento finalizzato a ridurre la
variabilità tra e dentro le classi nei risultati scolastici e INVALSI
2. Creazione e consolidamento degli scambi professionali tra primaria e secondaria, per alunni
con B.E.S..
RISORSE UMANE E FINANZIARIE
- Esperti dell’organico di potenziamento e/o ente esterno.
- Insegnanti dell’Istituto, incentivati quando vengono superate le ore di funzione docente.
CHECK - MONITORAGGIO E I RISULTATI
Descrizione delle azioni di monitoraggio:
La realizzazione del progetto prevedrà una sistematica attività di monitoraggio di tutte le fasi in cui
esso è articolato, al fine di verificare l’andamento delle singole azioni e l’eventuale ritaratura in
corso d’opera, ove se ne presentasse l’esigenza, nell’ottica prioritaria del raggiungimento finale
dell’obiettivo del progetto.
Il sistema di monitoraggio che si intende mettere in atto prevedrà almeno un incontro l’anno del
gruppo di miglioramento finalizzato all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto
(sulla base dei dati raccolti) e sulla definizione puntuale degli step successivi, tenuto conto della
calendarizzazione prevista. In tali incontri verranno enucleate altresì tutte le criticità emerse in
ordine all’attuazione delle singole azioni e verranno elaborate le possibili soluzioni, compresa
l’eventuale ritaratura di obiettivi e tempi delle singole azioni.
ACT - IL RIESAME E IL MIGLIORAMENTO
Modalità di revisione delle azioni:
A conclusione del triennio verrà discusso da tutto il Nucleo di Autovalutazione lo svolgimento del
piano nei due anni successivi alla stesura del Rapporto, le criticità emerse in corso di attuazione e
l’elaborazione di soluzioni in grado di agire sulle criticità e di consentire il raggiungimento di
37
quanto si era ripromesso nella ideazione del presente Piano.
Considerato quindi l’obiettivo e l’oggetto su cui il progetto intende incidere “trasformare in
azione i valori inclusivi, accrescere la partecipazione di tutti all’insegnamento, all’apprendimento
e alle relazioni; legare l’educazione allo sviluppo della comunità e dell’ambiente, sul piano locale
e globale” appare evidente che il raggiungimento di tale obiettivo travalica il processo esaminato
per investire tutta l’organizzazione dell’Istituzione scolastica.
PROGETTO N.3
Titolo del progetto: DIDATTICA INNOVATIVA
Responsabile del
Progetto Dirigente
scolastico
Data prevista di
attuazione Intero anno scol.
2016/2017 Livello di priorità 2 Riferimento RAV
Componenti del Gruppo di progetto : Docenti dello Staff
PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Descrizione del problema da affrontare attraverso il progetto.
Descrizione dell’approccio adottato relativamente all’iniziativa di miglioramento considerata. Le
ragioni della scelta di tale approccio (quale problema deve affrontare, perché costituisce una
soluzione vantaggiosa) e i vantaggi attesi per l’organizzazione:
I risultati formativi degli alunni, a livello di Istituto, costituiscono materiale attraverso cui rivedere
la propria progettualità formativa ed operare quindi opportune scelte strategiche; a livello di
azione del docente i risultati formativi contribuiscono a analizzare e migliorare le pratiche
didattiche e valutative messe in atto; a livello dell’allievo i risultati formativi costituiscono una
rilettura critica della propria esperienza competenza/apprendimento e una maggiore
consapevolezza di ciò che ha appreso in prospettiva meta cognitiva (feed-back).
Descrizione dell’approccio adottato relativamente all’iniziativa di miglioramento considerata. Le
ragioni della scelta di tale approccio e i vantaggi attesi per l’organizzazione:
ELABORARE UN PERCORSO FORMATIVO RIVOLTO AI DOCENTI PER
ACQUISIRE
1- Competenze tecnologiche da utilizzare per migliorare gli ambienti di apprendimento.
2- Riuscire a operare applicando la didattica per competenza “comprovate capacità di
usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche, in situazioni di
studio o di lavoro e nello sviluppo professionale e personale con responsabilità ed
autonomia” (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile
38
2008, quadro europeo delle qualifiche e dei titoli).
Implementare i seguenti percorsi didattici :
sviluppo del ragionamento meta- cognitivo in continuità orizzontale tra tutte le discipline
linguistiche-antropologiche e logico-scientifiche, della didattica laboratoriale, della peer
education;
acquisizione di nuove competenze digitali e tecnologiche per l’uso degli strumenti digitali
(LIM, computer, registro elettronico ) come ausilio a ogni processo di interazione didattica;
promozione della cultura dell’inclusività, della valutazione e della autovalutazione.
Definizione del piano, nelle sue varie fasi, per affrontare il problema.
1. Adottare itinerari didattici che mettano a fuoco in maniera significativa lo sviluppo delle
competenze degli alunni;
2. Utilizzare le competenze professionali dei docenti per la diffusione e l’incremento
dell’innovazione didattica ed educativa;
3. Seguire la storia formativa degli alunni che frequentano la Secondaria di 2° grado
effettuando una raccolta sistematica degli esiti formativi dei percorsi scolastici successivi,
come revisione dei Processi chiave (“Orientamento”, “Continuità”, “Didattiche”).
4. Disseminazione del bagaglio di conoscenze dei componenti lo staff e delle F.S., che hanno
già avuto una formazione, per alfabetizzare il Collegio dei docenti e avviarlo
all’autoformazione.
5. Ricorso a un esperto in materia per avere dei modelli pratici di intervento sugli alunni
tramite laboratori. Per riuscire ad attuare una formazione di qualità, si cercherà di aderire a
una rete formativa già presente nel territorio o di crearne una nuova in collaborazione con
altre Scuole e/o con gli Enti territoriali.
Punti di forza della scuola/risorse
1- L’Istituto può contare su un significativo numero di docenti in possesso di alte competenze
relative all’innovazione didattico-metodologica, disponibili al confronto e a promuovere
consapevolezza sulla prassi organizzativa e educativo - didattica.
2- L’Istituto ha reso espliciti gli obiettivi strategici che si prefigge di raggiungere.
3- Il lavoro di gruppo è diffuso, come metodologia privilegiata di intervento.
Le seguenti procedure hanno lo scopo di delineare le attività che devono essere svolte per la
realizzazione del progetto a livello di allievi e di docenti.
Per quanto riguarda il primo punto gli interventi inerenti riguardano la costituzione di moduli
didattici progettati per ampliare l’azione della scuola e per garantire agli allievi il successo
formativo. Per fare ciò l’approccio adottato è quello per competenze che ha implicato il confronto
con situazioni reali, vicine all’interesse all’esperienza e alla vita dei ragazzi. Saperi, abilità,
conoscenze apprese a scuola, giocano il ruolo di strumenti specialistici per affrontare un problema,
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ideare soluzioni, sperimentarle e infine verificarne l’efficacia. Quindi le competenze di base che
fino a qualche anno fa costituivano la fine di un percorso d’apprendimento, oggi vengono messe
alla prova, rafforzate da assi cognitivi adatti a produrre nuove soluzioni, oggetti o performance
originali.
DO - REALIZZAZIONE
Descrizione delle principali fasi di attuazione:
In tal senso il nostro Istituto ha previsto un iter formativo specifico per i docenti e un percorso per
gli studenti
Per i docenti:
- Saranno attivati e ampliati gli interventi relativi allo sviluppo professionale e digitale dei docenti.
Essi, infatti, nei loro approcci disciplinari, non possono esimersi da percorsi formativi legati ai
nuovi saperi e ai nuovi modi di far ricerca e sviluppare conoscenze - competenze che i fattori di
cambiamento quali l’informatica e la pratica digitale, non bastano a sanare. Ciò giustifica
l’esigenza di aggiornamento per mettere in pratica la DIDATTICA per il corretto approccio alle
prove INVALSI, la DIDATTICA PER COMPETENZE con tutto ciò che comporta (individuazione
di contenuti essenziali, inclusione dei BES, individuazione di strumenti per la verifica e la
valutazione delle competenze), nonché un Progetto pluriennale, possibilmente in rete, che fornisca
agli insegnanti strumenti di teoria e di pratica digitale.
Per gli studenti:
- Un percorso di educazione alla cittadinanza attiva.
Il progetto è trasversale e si configura come un laboratorio sperimentale permanente tra i diversi
ordini di scuola con l’obiettivo di realizzare il curricolo verticale nella sua più ampia applicazione.
Tale obiettivo verrà raggiunto anche grazie all’organico di potenziamento che supporterà la pratica
laboratoriale a classi aperte in orizzontale e in verticale (Laboratorio Sperimentale Permanente di
Teatro e Arti plastiche volto a ampliare gli orizzonti mentali del bambino, del fanciullo e
dell’adolescente, nonché a abituarlo all’espansione immaginativa allo sviluppo della creatività,
socialità e senso critico).
OBIETTIVI
1. Diffondere nell’Istituto un sistema verifica-valutazione degli apprendimenti in linea con le
migliori pratiche nazionali.
2. Implementare tra i docenti la pratica dell’elaborazione della diagnosi, attraverso la lettura
statistica dei dati delle prove INVALSI e della loro contestualizzazione valutativa.
3. Progettare un percorso di miglioramento che preveda, per gli studenti, l’innalzamento dei livelli
di competenza, attraverso azioni formative di potenziamento, consolidamento, recupero; per i
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docenti, azioni formative di carattere metodologico e didattico.
4. Coinvolgimento delle famiglie nella condivisione delle azioni di miglioramento.
Responsabile dell’attuazione sarà la DS assieme allo staff.
Il Progetto è diretto a tutte le classi della Scuola Primaria e Secondaria di I grado e a tutti i docenti
dell’Istituto a partire dalla Scuola dell’Infanzia. L’Area metodologico/ didattica sarà quella
interessata.
Descrizione dei punti fondamentali dell’attuazione:
o Condivisione della Progettazione tra i Dipartimenti disciplinari (SETTEMBRE 2016-
MAGGIO 2017).
o Attuazione di azioni volte al coinvolgimento delle famiglie (DICEMBRE 2016/ LUGLIO
2017).
o Azioni di formazione atte a potenziare attività didattiche con metodologie innovative (uso
LIM e PC).
o Restituzione/analisi prove INVALSI e confronto dei risultati della Scuola con la media
nazionale e per ambito disciplinare (NOVEMBRE 2016).
o Riprogettazione a livello di Dipartimenti disciplinari del curricolo, alla luce della
restituzione dati e dei processi esaminati, individuando metodologie didattiche da
approntare (DICEMBRE 2016).
o Predisposizione di materiali di osservazione, prove di rilevazione per gli alunni in difficoltà
e gli alunni BES (GENNAIO –MAGGIO 2017).
o Realizzazione di laboratori di potenziamento/consolidamento/recupero sulle carenze degli
studenti (FEBBRAIO - MAGGIO 2017).
o Monitoraggio delle attività svolte (In itinere - GIUGNO 2017)
La circolazione e la diffusione delle informazioni relative al progetto saranno diversamente
articolate a seconda delle diverse parti coinvolte nel percorso: circolari per i genitori e nell’ambito
degli incontri istituzionali degli OO.C.C che prevedono la presenza dei genitori, incontri
istituzionali per i docenti ( gruppo di miglioramento, gruppo di valutazione, Collegio Docenti)
appositamente programmati.
Per misurare la realizzazione del progetto verranno valutati alcuni indicatori:
- Partecipazione dei docenti ai corsi di formazione
- Studenti che dopo il percorso hanno migliorato le loro competenze
- Il miglioramento in termini di competenze e di sviluppo di assi cognitivi trasversali nelle
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discipline.
Il raggiungimento degli obiettivi di potenziamento e rafforzamento delle competenze, previste dal
progetto, verrà riscontrato con la somministrazione di test finali e dalla valutazione delle differenze
tra i livelli di apprendimento in entrata e quelli in uscita.
Tale attività valutativa consentirà di verificare la positività del percorso svolto e eventualmente di
riprogettare l’azione per l’anno scolastico successivo.
CHECK - MONITORAGGIO E I RISULTATI
Descrizione delle azioni di monitoraggio (i sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto,
in modo da far sì che il piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte
le opportune modifiche).
L’attuazione del percorso sistematico che ha portato alla costituzione del Piano di miglioramento
prevedrà da parte degli specialisti che se ne occupano in collaborazione con la Dirigente Scolastica
delle attività di monitoraggio , in tutte le fasi per verificare le azioni effettuate ed eventualmente
aggiustarle in corso di progettazione.
Il monitoraggio prevedrà:
a. Alcuni incontri del Gruppo di Miglioramento per monitorare sulla base dei dati raccolti lo stato
di avanzamento del progetto stesso (FEBBRAIO- GIUGNO 2017)
b. Raccolta del materiale statistico e delle informazioni di contesto necessarie a monitorare i
risultati differenti a seconda dei destinatari degli interventi.
c. Monitoraggio per misurare il grado di partecipazione alle iniziative di formazione per valutare il
successo dell’azione relativa alle competenze degli studenti e al potenziamento delle competenze
dei docenti
ACT - IL RIESAME E IL MIGLIORAMENTO
Modalità di revisione delle azioni:
La realizzazione del progetto prevede incontri per programmare , ove necessario, iniziative
di modifica e di miglioramento del progetto stesso. La fase più importante verrà comunque
realizzata alla fine di Giugno, sentite anche le proposte del Collegio Docenti.
La diffusione dei risultati avverrà all’interno degli Organi collegiali.
Creazione di una banca dati (on line) di attività e buone pratiche.
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Fabbisogno delle risorse umane
VEDI RICHIESTE DI POSTI DI ORGANICO POTENZIATO, ART. 1,comma 7 Legge107/2015
Organizzazione della Didattica
1- CURRICOLO DELL’ISTITUTO
Il curricolo si articola attraverso campi di esperienza nella Scuola dell’infanzia e attraverso
discipline nella Scuola primaria e secondaria di I° grado.
Campi di esperienza
Sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnati e introducono
ai sistemi simbolico-culturali. Aiutano ogni bambino a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli
stimoli e delle attività.
Discipline ed aree disciplinari
La progettazione, orientata ai saperi disciplinari, promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera
progressiva, la ricerca delle connessioni fra saperi e la collaborazione fra i docenti.
La Religione Cattolica è disciplinata dagli accordi concordatari in vigore.
Le diverse discipline non saranno compartimenti stagni ma nei consigli di classee di interclasse si opererà
in senso pluridisciplinare o interdisciplinare. La scelta metodologica seguita è quella di affiancare al sapere,
il fare.
Per cercare di contribuire a dare coerenza al curricolo dell’ISTITUTO (15 del curricolo) a partire dalla
Scuola dell’infanzia attraverso la Scuola Primaria e quella Secondaria di primo grado per garantire una
formazione di base, su cui potranno innestarsi gli studi successivi e rispondere ai BISOGNI rilevati, i
docenti del nostro Istituto, nella fase di progettazione, hanno individuato i progetti curricolari,
Infanzia
Primaria
Secondaria
di l° grado
43
extracurricolari e delle UNITA’ DI APPRENDIMENTO per il recupero e/o il potenziamento delle abilità
di base , in particolare alcune UNITA’ DI APPRENDIMENTO in accordo con quanto proposto dall’ente
territoriale principale che è il Comune (VETRINA SCOLASTICA) e con i Club Service (Un poster per la
Pace, Concorsi di scrittura creativa, ecc.), saranno trasversali a varie discipline e avranno come sfondo
integratore PERCORSI DI LEGALITÀ E CONVIVENZA CIVILE per avviare la riflessione su
tematiche/problematiche quali CITTADINANZA attiva e consapevole (D. L. 30 /10/08 n°169) finalizzate
ad innalzare i livelli standard di apprendimento e a migliorare le condizioni di SUCCESSO FORMATIVO.
Per ogni UdA hanno individuato ABILITA’, CONOSCENZE e COMPETENZE che gli allievi dovranno
conseguire. Al loro sviluppo mirerà ogni docente relativamente alla propria disciplina in modo da:
Portare i ragazzi a diventare protagonisti della loro educazione ed istruzione.
Strutturare situazioni formative che sviluppino negli alunni le capacità di entrare in rapporto con
la realtà esterna, preparandoli alla professione di “cittadini”.
Tutto ciò all’interno di una flessibilità organizzativa e didattica che comporta nuove articolazioni
di: orari, gruppi di alunni, gruppi di docenti, personale ATA . A tal proposito si fa menzione di precedenti
esperienze, in cui le attività a classi aperte svolte solo con i due insegnanti curriculari non hanno sortito gli
effetti sperati, a causa dell’utenza che è alquanto problematica nel nostro Istituto. Pertanto si spera
nell’organico potenziato, attraverso il quale poter avere il terzo insegnante su due classi.
Secondo quanto suggerito nelle Indicazioni nazionali, i Docenti dell’IC “G. Verga” assumono
come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per
l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea
(Raccomandazione del 18 dicembre 2006). In tale prospettiva, il concetto di “COMPETENZA” viene
inteso come un insieme di conoscenze dichiarative, di abilità procedurali, di atteggiamenti, che si sviluppano
lungo un percorso coerente, attraverso il quale si consolidano e si articolano, perseguendo una doppia linea
formativa:
verticale (una formazione che si snoda dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola secondaria di
primo grado e che potrà continuare lungo l’intero arco della vita);
orizzontale (una attenta collaborazione della scuola con gli enti esterni, prima di tutto la
famiglia)
I docenti dell’IC “G. Verga” accolgono il bimbo che arriva a tre anni e lo conducono
all’adolescenza, accompagnandolo, assieme alla famiglia e alla comunità in cui vive, nel conseguimento al
termine del I° ciclo di istruzione del PROFILO delle competenze ispirato alle raccomandazioni di Lisbona.
L’I.C. “G. Verga” ha partecipato, come già accennato, al programma operativo nazionale P.O.N.
“Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento 2014 – 2020” presentando la propria
candidatura progettuale relativamente alla nota prot. DGEFID/9035 del 13/7/2015 per corredare di una
nuova rete LAN/WLAN i 4 plessi. Tale innovazione consentirà l’efficace realizzazione dei seguenti
progetti che in mancanza della rete dovranno subire nella loro attuazione delle modifiche strutturali:
Utilizzo del registro elettronico on line
Cl@sse 2.0 - Studiare anche con tablet e computer
Flipped classroom - La classe capovolta.
I nativi digitali.it. - Competenze digitali per l’infanzia
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Blog didattici per una classe in rete.
Altri progetti pluridisciplinari collegati con il territorio:
TELETHON a scuola
LEGAMBIENTE vado a scuola con gli amici
VERSO UNA SCUOLA AMICA – Unicef
IL GIORNALE NELLE SCUOLE
Progetto “Giochi Favolosi”
VETRINA SCOLASTICA
Progetto “Verga in Festa” - Incontro Scuola – Famiglie (a chiusura dell’Anno Scolastico)
Progetto “AREE A RISCHIO” contro la dispersione scolastica.
AMBITI PROGETTUALI DEL PTOF
Progetti e attivita’ d’istituto
Educazione allo star bene:
1. Progetto continuità
2. Progetto accoglienza
3. Progetto orientamento in ogni grado scolastico
4. Progettazione di percorsi finalizzati all’educazione socio affettiva
5. Progettazione di percorsi finalizzati alla sicurezza
Progetti per l’inclusione
Educazione alla salute
Educazione interculturale
Educazione ambientale
Educazione alla cittadinanza e alla legalità
Educazione stradale
Educazione motoria: coordinamento esperti / gruppo sportivo
Sicurezza
Attività di integrazione con il territorio
Educazione Alimentare
Pianificazione didattica secondo il curricolo per competenze
Lavoro delle F.S. per l’applicazione del curricolo alla luce delle nuove indicazioni nazionali
(vedi PROCEDURE E MATERIALI ELABORATI per l’unificazione degli indicatori di valutazione
da porre sui registri personali e della progettazione educativo – didattica)
Processo di informatizzazione dei documenti per la didattica nella Scuola primaria e secondaria
di I° grado (Registro elettronico)
Attivita’ Attività laboratoriali e di approfondimento /progetti di classe.
Attività di sostegno, di rinforzo e di potenziamento.
Sostegno linguistico per alunni non alfabetizzati.
Attività di recupero per alunni in difficoltà.
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Formazione
Corsi di formazione per docenti (alcuni temi: SICUREZZA, SALUTE, CONDUZIONE GRUPPI)
Corsi di formazione per i genitori
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONSERRATO” e “SAN GIOVANNI BOSCO” (Tempo scuola
assicurato: dal lunedì al venerdì)
Elementi fondanti
Le nuove tendenze pedagogiche come anche i documenti legislativi, riconoscono la fondamentale funzione
formativa della Scuola dell’infanzia. Il bimbo a tre anni viene affidato con fiducia dai genitori alla nostra
Istituzione che tramite i suoi interventi a diversi livelli provvede a sviluppare:
Identità
Autonomia
Competenze
Cittadinanza
SCUOLA PRIMARIA “MONSERRATO” (Tempo scuola assicurato: dal lunedì al sabato)
2 PRIME (tempo normale, 27 ore settimanali)
2 SECONDE “ “
2 TERZE “ “
2 QUARTE “ “
2 QUINTE “ “
► Finalità:
Seguendo quanto previsto nelle Indicazioni Nazionali, le Insegnanti della Scuola Primaria:
promuovono il pieno sviluppo della persona, fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per
prendere consapevolezza delle sue potenzialità e delle sue risorse.
pongono le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, per lo sviluppo di un’adesione consapevole a
valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi.
mirano all’acquisizione delle competenze culturali di base attraverso gli alfabeti delle varie discipline.
L’OFFERTA FORMATIVA della SCUOLA PRIMARIA “MONSERRATO sarà arricchita oltre che
dallo studio della LINGUA INGLESE a partire dalle classi prime anche tramite l’attuazione di attività di
pratica musicale
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Inoltre saranno attuati progetti e attività laboratoriali curriculari ed extra-curriculari quali:
Progetto “Accoglienza”
Progetto “Continuità”
Progetto “Giochi Matematici del Mediterraneo”
Progetto MUSICA “Coro”
Progetto MUSICA “Pratica musicale” (DM 8/11)
Progetto EDUCAZIONE ALIMENTARE “La salute vien mangiando”
Progetto CONI (promosso dal MIUR)
Progetto “RECUPERO”
Progetto “Teatro” (con esperte esterne)
Progetto “Salti…in…banchi” (con esperta esterna)
Progetto “Intercultura”
Progetto “Imparo il Francese”
Progetto Piscina (alunni H)
Progetto Equitazione (alunni H)
Progetto di Attività Motorie e Sportive di base
Viaggi di istruzione e visite guidate
Partecipazione alla:
VETRINA SCOLASTICA (progetti proposti dal comune di Comiso)
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “G. VERGA”
Monte ore annuale obbligatorio: tempo normale (30 ore di lezione settimanali),
tempo potenziato (32 ore di lezione settimanali).
► Progettualità
L’offerta formativa della Scuola secondaria di 1° grado “G. Verga” sarà arricchita tramite
l’attuazione di progetti e di attività laboratoriali curriculari ed extra-curriculari quali:
Giornate F.A.I.
Progetto: “SCRITTORI DI CLASSE”
GIOCHI di LOGICA-MATEMATICA
AVVIO ALLA PRATICA SPORTIVA: “Campionati Studenteschi”
Progetto “PISCINA” – “EQUITAZIONE”
Progetto : “ALIMENTAZIONE, SCUOLA E SALUTE”
Progetto: “RECUPERO”
PALKETTO STAGE (spettacolo in lingua Francese)
Progetto:”INTERCULTURA”
Progetto: “ORIENTAMENTO”
Progetto: “CONTINUITÀ”
Percorsi di legalità –
Ambiente : “Alla scoperta del tuo paese” (gemellaggio con la città di Iesolo)
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Cineforum (presso Salone dell’Immacolata)
POTENZIAMENTO INDIRIZZO MUSICALE
L’ISTITUTO COMPRENSIVO “G. VERGA”, sezione Scuola Secondaria di 1° grado, è il solo a
Comiso ad offrire la possibilità di scegliere come attività facoltativa – opzionale (che se scelta diventa
obbligatoria) lo studio di uno strumento musicale.
MAGGIO
MUSICALE KASMENEO 8a Edizione
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METODOLOGIA Centrata sul Discente Risorse/strumenti/metodi didattici adottati:
Cooperative learning sviluppa forme di cooperazione e di rispetto reciproco fra gli allievi e
veicola le conoscenze/abilità/competenze)
Tutoring - Coaching apprendimento fra pari: lavori a coppie
Role playng.
Brainstorming.
Probem solving.
Mappe concettuali.
Learning by doing - didattica laboratoriale (non serve il laboratorio come luogo fisico!) Favorisce
la centralità del bambino/ragazzo Realizza la sintesi fra sapere e fare, sperimentando in situazione.
Procedimento strutturato e sequenziale proporre attività con modello fisso e dal semplice al
complesso per facilitare nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la memorizzazione e l’ordine
nell’esposizione dei contenuti.
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STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Dall’infanzia alla Scuola del I° ciclo
Nella Scuola dell’infanzia la verifica di abilità e conoscenze è effettuata tramite l’osservazione
diretta e sistematica dei bimbi in situazione di gioco libero e/o guidato o tramite schede opportunamente
adattate ai vari livelli. Le osservazioni sono annotate nel registro di sezione.
Al termine del triennio il percorso di ogni alunno sarà documentato tramite una scheda nella quale
verranno raccolte informazioni significative sul livello di maturazione evidenziato relativamente a:
o Identità;
o Autonomia;
o Competenza;
o Cittadinanza.
La scheda certificherà in che modo il bimbo si sia avvicinato al PROFILO di competenza
previsto e annotato nel P.T.O.F. (come da Indicazioni Nazionali 2012 e indicatori di livello del curricolo
verticale dell’Istituto) . Per valutare le competenze gli insegnanti si serviranno di prove oggettive per compiti di realtà relativamente ai vari campi di esperienza e di rubriche valutative dove descrivere le competenze attesa relative a una determinata prestazione e ad indicare il livello di raggiungimento.
Il suddetto documento accompagnerà il bimbo e lo presenterà alle insegnanti della Scuola primaria.
Nella Scuola del I° ciclo, gli strumenti di valutazione sono vari e numerosi:
50
*Val
uta
zio
ne
de
gli a
pp
ren
dim
enti
questionari a risposta aperta, vero o falso, risposta multipla
prove soggettive/oggettive
prove pratiche
test oggettivi: griglie di osservazione
colloqui con gli alunni (interrogazioni libere, guidate)
produzione libera
DOCU- MENTO : SCHEDA DI VALUTA- ZIONE DEGLI APPREN-DIMEN- TI
51
* Per gli alunni con B.E.S. gli strumenti di VALUTAZIONE subiscono un adattamento:
Verifiche programmate e concordate con l’alunna/o;
Verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera);
Valutazioni più attente alle competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla
correttezza formale;
Strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe
cognitive, calcolatrice, tavola pitagorica…);
Prove informatizzate;
Tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove;
Pianificazione di prove di valutazione formativa.
Val
uta
zio
ne
de
lle c
om
pe
ten
ze
scede di osservazione
questionari di auto-valutazione e co-valutazione
compiti di realtà
compiti concreti, autentici
rubriche valutative
rubriche per la trasferibilità
DOCU- MENTO: SCHEDA DI CERTIFI- CAZIONE DELLE COMPE- TENZE
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Valutazione
La valutazione dello studente è un momento estremamente delicato in cui si intrecciano elementi di
diversa natura che coinvolgono conoscenze, competenze, abilità e fattori relazionali.
L’individuazione di criteri di valutazione corrisponde quanto più possibile all’esigenza di porre dei
punti di riferimento condivisi, volti ad omogeneizzare gli standard utilizzati dai singoli Consigli di classe, di
interclasse, di intersezione. Al tempo stesso, l’esplicitazione dei criteri facilita l’attivazione del processo di
autovalutazione degli studenti e coinvolge in modo più consapevole i genitori stessi.
I docenti dell’Istituto Comprensivo “G. Verga” hanno individuato dei parametri per la valutazione
delle discipline, tenendo conto per ognuno di essi del rapporto tra conoscenza, abilità e competenza. Tali
parametri saranno posti alla base delle valutazioni espresse da ogni singolo docente in sede di valutazione
quadrimestrale.
Le valutazioni proposte da ciascun docente in fase di scrutinio devono scaturire da un percorso
educativo in cui l’esito finale è il risultato di un congruo numero di verifiche e di osservazioni sistematiche
sulla partecipazione, la motivazione e l’interesse dell’allievo.
Nella definizione dei criteri di valutazione si darà particolarmente importanza ai seguenti indicatori:
- Capacità di socializzazione (relazione col sè e con l’altro)
- Capacità di attenzione, di partecipazione
- Atteggiamento nei confronti delle attività scolastiche
- Disponibilità all’impegno personale a casa e a scuola
- Metodo di studio acquisito
Il DPR 122/2009 provvede al coordinamento delle disposizioni concernenti la valutazione degli
alunni, tenendo conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilità.
Esso recita che:
“La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua
dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.” Ogni
alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma
4, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,n. 249.
Come dettato dalla legge, la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il
comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua
finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai
processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo
formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona
nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio d’Europa con raccomandazione del 23
e 24 marzo 2000 e ribadito nelle Indicazioni nazionali 2012.
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Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico sono coerenti
con gli obiettivi di apprendimento previsti dal nostro P.O.F..
Il Collegio dei docenti nel mese di settembre 2015 ha definito modalità e criteri per assicurare
omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento.
Detti criteri e modalità sono allegati al nostro piano dell'offerta formativa. Gli obiettivi p e r s e g u i t i ,
vengono comunicati all'alunno e concordati fin dall'inizio del percorso assieme ai criteri di valutazione.
L'alunno è coinvolto perché questo è il primo passo per la sua responsabilizzazione. Il percorso viene
scandito in tappe che l'alunno percepisce come raggiungibili. Sono enunciate anche le tipologie di attività e
di materiali che si utilizzeranno per raggiungere le varie tappe. In tal modo l'alunno familiarizzerà con il
termine “competenza” che sarà ciò che alla fine del percorso verrà valutato e certificato.
I docenti faranno in modo che i momenti di “verifica” siano visti dall’allievo, non come un ostacolo
da sormontare, ma come una dimostrazione a se stesso e al docente di un’evoluzione da una situazione ad
un’altra attraverso l'impegno personale e la partecipazione attiva alla vita scolastica. Faranno in modo,
altresì, che la valutazione sia percepita dall’allievo come momento valorizzante in quanto non
finalizzato al puro censimento dell’errore, ma come mezzo per evidenziare quello che può essere recuperato
o acquisito tramite le risorse, le potenzialità possedute delle quali prenderà consapevolezza, grazie anche ai
rinforzi positivi del docente, e attraverso le quali si avvierà a costruire un’immagine positiva e realistica di
sé.
L’alunno sarà coinvolto in prima persona nella valutazione e con lui e con la famiglia si stipulerà un
contratto formativo.
Le prove di verifica somministrate agli alunni saranno valutate tenendo conto di parametri valutativi
definiti, al fine di attribuire un valore oggettivo alla performance ed evitare l’effetto “alone” .
Per la trasparenza valutativa i docenti della Scuola primaria e della Scuola secondaria di I° grado
comunicheranno gli esiti delle prove di verifica, utilizzando come metodologia quella della correzione
guidata o autocorrezione della prova, il cui risultato sarà fatto trascrivere sul diario scolastico. Gli esiti
della valutazione che il singolo docente rileva sono registrati all’interno del Registro personale, sia
per la Scuola primaria che per la secondaria di I° grado.
Nel corso del corrente anno scolastico si avvierà la sperimentazione de l r eg ist ro e let t ron ico
in tutte le classi di Scuola secondaria di I° grado.
Al termine dell'anno conclusivo della Scuola primaria, della Scuola secondaria di I° grado, i docenti
si occuperanno di certificare i livelli di competenza (vedi standard di competenza allegati al curricolo
verticale) raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento e di favorire
l'orientamento per la prosecuzione degli studi.
Nel nostro Istituto si assicura alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di
apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico,
avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, degli strumenti posseduti
prescritti dalla legge.
I minori con cittadinanza non italiana presenti a Scuola in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione ai
sensi dell'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.394, saranno valutati
nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani
Valutazione degli alunni nel primo ciclo di istruzione
La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella Scuola primaria dal docente
ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe e, nella Scuola secondaria di I° grado, dal
Consiglio di classe, presieduto dal Dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove
necessario, a maggioranza.
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I voti numerici attribuiti, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge, nella valutazione periodica e
finale, sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni, adottati ai sensi degli articoli
4, comma 4, e 14, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.
Nella Scuola secondaria di I° grado, la valutazione con voto numerico espresso in decimi riguarda
anche l'insegnamento dello strumento musicale, nei corsi ad indirizzo musicale.
La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dall'articolo 309 del testo
unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione ed è espressa senza attribuzione di voto
numerico ma con un giudizio sintetico.
I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo
come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri a norma dell'articolo 314,
comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. Qualora un alunno con disabilità
sia affidato a più docenti del sostegno, essi si esprimono con un unico voto. Il personale docente e/o gli
esperti esterni che svolgono attività o insegnamenti per l'ampliamento e il potenziamento dell'offerta
formativa, ivi compresi i docenti incaricati delle attività alternative all'insegnamento della religione cattolica,
forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e il profitto
raggiunto da ciascun alunno.
L'ammissione o la non ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio conclusivo dell'anno
scolastico, presieduto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato, è deliberata secondo le disposizioni di
cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge.
Nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze
relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una
specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione ed a trasmettere quest'ultimo alla
famiglia dell'alunno.
La valutazione del comportamento degli alunni
Ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e
dell'articolo 2 del decreto legge, è espressa:
a) nella Scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe,
attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei docenti nel mese di
settembre e riportato nel documento di valutazione;
b) nella Scuola secondaria di I° grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai sensi
dell'articolo 2 del decreto-legge e riportato nel documento di valutazione. Nel Collegio dei docenti del mese
di settembre 2015 sono stati approvati i criteri di valutazione dello stesso per garantire l’uniformità della
valutazione in tutte le classi dell’Istituto.
Nella Scuola secondaria di I° grado, ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11, comma 1,
del decreto legislativo n. 59 del 2004, ai fini della validità dell'anno scolastico e per la valutazione degli
alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal Collegio
dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla
valutazione stessa. L'impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe
successiva o all'esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del
Consiglio di classe e debitamente verbalizzate.
Esame di Stato conclusivo del primo ciclo dell'istruzione
L'ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo è disposta, previo accertamento della
prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno scolastico, nei confronti dell'alunno che ha conseguito una
votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione
di un unico voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il
giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico
compiuto dall'allievo nella Scuola secondaria di I° grado.
55
L'ammissione dei candidati privatisti è disciplinata dall'articolo 11, comma 6, del decreto legislativo
n. 59 del 2004.
Alla valutazione conclusiva dell'esame concorre l'esito della prova scritta nazionale. I testi della
prova sono scelti dal Ministro tra quelli predisposti annualmente dall'Istituto nazionale per la valutazione del
sistema di istruzione (INVALSI).
All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova
INVALSI. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio
di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.
Per i candidati esterni, all'esito dell'esame di Stato e all'attribuzione del voto finale concorrono solo
gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale.
Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della
commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità.
Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola, ai sensi
dell'articolo 96 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza
civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri,
nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la
convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si ispirano ai principi di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n.249.
La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o
finale è decisa dal Consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una
sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno
1998, n. 249.
Come previsto dalla legislazione vigente, nel nostro Istituto vengono programmati incontri e
conferenze con i Carabinieri, la Guardia di finanza, i Club-service, sono state portate avanti iniziative varie
(documentate nel POF) finalizzate alla prevenzione di atteggiamenti negative, alla promozione e alla
valorizzazione dei comportamenti positivi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni, tenendo
conto di quanto previsto dal Regolamento di Istituto, dal Patto educativo di corresponsabilità e dalle
specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio .
Certificazione delle competenze
Le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, al
termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi, ai sensi
dell'articolo 3, commi 1 e 2, del decreto-legge.
Nel corrente anno scolastico 2015/16, sarà adottato il Modello Nazionale per la certificazione delle
competenze (vedi allegato), nel quale, oltre alle competenze disciplinari, vengono certificate anche
competenze trasversali di CITTADINANZA, con valutazioni espresse da un giudizio, alla fine del percorso
educativo-didattico, e cioè dopo che il candidato ha espletato la prova orale dell’Esame di licenza media.
Valutazione degli alunni con disabilità
La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle
disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano
educativo individualizzato previsto dall'articolo 314.
Per l'Esame conclusivo del I° ciclo sono predisposte, prove di esame differenziate, comprensive
della prova a carattere nazionale di cui all'articolo 11 del decreto legislativo n. 59 del 2004, corrispondenti
agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai
livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al piano educativo
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individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore
equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza.
Tali prove sono sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni
altra forma di ausilio tecnico loro necessario.
Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di
svolgimento e di differenziazione delle prove.
Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (BES)
Per gli alunni con BES adeguatamente certificate o motivate, la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo del ciclo, devono tenere conto delle
specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica sono stati
adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-
didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di
svolgimento.
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PROGETTI COLLEGATI ALL’ATTUAZIONE
DELLE PRIORITA’
Progetti Curriculari e Extracurricolari
CAMPI DI POTENZIAMENTO
I campi di Potenziamento scelti nell’I.C. “G. Verga” sono i seguenti:
RECUPERO, CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO
ITALIANO
Titolo del Progetto: “…l’Italiano non si inventa” (sez.B del PdM)
Destinatari: Classi prime, seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado
Risorse umane:Docenti curriculari + unità di potenziamento
Tempi di realizzazione: A.s. 2016/2019*
Finalità Favorire il successo formativo di ciascun alunno attraverso interventi personalizzati di recupero – sostegno e
potenziamento delle abilità di base.
RECUPERO, CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO
LINGUA INGLESE
Destinatari: Classi prime, seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado
Risorse umane:Docenti curriculari + unità di potenziamento
Tempi di realizzazione: A.s. 2016/2019*
Motivazione
“Learning English at school: conversation, culture and lab”
Linguistico
Artistico e Musicale
Laboratoriale
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L’acquisizione e lo sviluppo di conoscenze sempre più approfondite delle lingue al fine di favorire
l’integrazione delle diverse identità culturali all’interno dell’unione europea. Da qui nasce l’esigenza di un
progetto di recupero e/o potenziamento della lingua inglese.
RECUPERO, CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO
MATEMATICA
Titolo del Progetto: “ Matematici si diventa…” (sez.A del PdM) Destinatari: Classi prime, seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado
Risorse umane:Docenti curriculari + unità di potenziamento
Tempi di realizzazione: A.s. 2016/2019*
Motivazione del progetto:
presenza di un cospicuo numero di alunni che presenta debito formativo in matematica;
esigenza di un recupero delle competenze nell’area logico-matematica manifestata dagli alunni stessi
e motivata da preoccupazione ed ansia in previsione delle prove INVALSI agli esami di Stato;
richiesta da parte delle famiglie che, in mancanza di tale offerta, dovrebbero provvedere
autonomamente.
Progetto di potenziamento
Da Nativi Digitali a Studenti Digitali Analisi della situazione di partenza
Dalle osservazioni sistematiche compiute da ciascun docente, dai risultati delle prove d’ingresso e dall’analisi di tutti gli elementi a disposizione dei Consigli di classe e di interclasse, si può delineare il seguente profilo degli alunni dell’Istituto.
Sono presenti diversi livelli di apprendimento, alunni con medie competenze linguistiche e comunicative, alunni con disabilità linguistico-espressive (DSA), e alunni con spiccate capacità logiche e un’apprezzabile motivazione per lo studio. Inoltre vi sono alunni stranieri ben integrati. Pertanto si rende necessario differenziare l’offerta formativa consentendo a tutti un adeguato sviluppo delle singole potenzialità.
Problema: Naturalizzare le nuove tecnologie e far acquisire agli alunni la consapevolezza delle potenzialità offerte dalle ICT come strumenti di supporto all’apprendimento.
Soluzioni ipotizzate: Attraverso l’uso di materiale digitale e di strumenti tecnologici si ipotizza di attivare percorsi diversi per i singoli alunni.
Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto si ipotizza il seguente assetto degli
spazi didattici utilizzati:
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TEMPI DI ATTUAZIONE: Triennio 2015-2018
Modalità di svolgimento: Attività pomeridiana per 360 ore nel corso dell’anno scolastico.
Fruitori: Un gruppo di alunni della secondaria di primo grado, selezionati dai vari Consigli di classe.
Risorse umane: Sarà utilizzato un docente di potenziamento con specifiche competenze informatiche in stretto raccordo con l’animatore digitale dell’Istituto.
Risorse finanziarie: Saranno necessari 1.000 Euro per annualità (totale 3.000 Euro nel triennio) per il materiale di consumo e per le chiavette esterne da fornire ad ogni alunno fruitore del progetto.
Aspetti rilevanti: Potenziamento stimoli cognitivi nelle aule
Scuola dell’Infanzia - Primaria – Secondaria di I Grado
PROGETTI PER L’INCLUSIONE
RECUPERO/POTENZIAMENTO Italiano – Inglese - Matematica
L’attività del recupero/consolidamento/potenziamento risponde alla finalità della prevenzione del disagio
e vuole offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative, nel
rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento. Obiettivo è l’acquisizione di un metodo di
studio, insieme al recupero e al rafforzamento delle abilità linguistiche e logico- matematiche, con un
percorso didattico diversificato, individualizzato e attuato con apposite strategie.
“PROGETTO CINEMA - TEATRO - SCUOLA”
ALUNNI - FRUITORI
La finalità del Progetto è quella di trasportare pratiche cinematografiche, teatrali in un contesto educativo,
ponendo l’accento sull’aspetto prettamente pedagogico per contribuire in tal modo al difficile lavoro di
crescita sociale degli allievi. E’, altresì, il volersi avvalere di uno strumento che può aiutare ad affrontare
disagio e presa di coscienza della diversità per arrivare all’integrazione.
PROGETTO TEATRO “LABORATORIO TEATRALE IN ITALIANO O
IN UNA LINGUA STRANIERA”
Destinatari: Classi prime, seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado
Risorse umane:Docenti curriculari + esperto esterno (se le risorse lo consentiranno)
Tempi di realizzazione: A.s. 2016/2018*
Descrizione progetto
Il teatro e le sue tecniche divengono strumenti efficaci per esprimere emozioni, desideri e conflitti in un
percorso di ascolto di se stessi e degli altri. Si cura l’ascoltare e il fare ascoltare, la chiarificazione dei
messaggi emessi, il rispetto dei tempi e dei desideri personali, l’attenzione a cogliere le situazioni cariche
emotivamente.
61
Si fa riferimento a tecniche attive di coinvolgimento che tendano a sciogliere le meccanizzazioni e gli
stereotipi sia psichici sia fisici (posture, andature, gestualità, sviluppo dei sensi, ecc.) oltre che a favorire le
relazioni con gli altri.
Momento fondamentale è l’esplorazione libera dell’espressività. L’improvvisazione è il primo passo verso il
recupero della spontaneità e nasce nel momento in cui il bambino o il ragazzo agisce creativamente nella
situazione proposta, mentre improvvisa ripropone immancabilmente il proprio vissuto, le proprie dinamiche
di interazione con gli altri, il suo porsi nella situazione con il bagaglio individuale di osservazione, di senso
dell’imitazione, di carica di aggressività, di senso comico che fanno parte della sua personalità.
Il teatro diventa, infine, spazio di educazione alla cittadinanza attiva dando voce a tematiche e a problemi
sociali e facendo sperimentare agli alunni la forza attiva delle idee.
Finalità
Offrire agli alunni attraverso l'esperienza teatrale un modo diverso di apprendere il Francese o
l’Inglese.
Sviluppare potenzialità formative e didattiche che consentono il perseguimento, in un contesto ludico
e creativo, di competenze sia linguistiche che relazionali.
Obiettivi
Sviluppare le capacità espressive e comunicative legate al linguaggio corporeo.
Sviluppare la disponibilità a ascoltare e comprendere gli altri.
Sviluppare le capacità di attenzione e interpretazione della comunicazione corporea altrui.
Sviluppare la capacità di cooperazione nella realizzazione di un lavoro comune.
Favorire il superamento di inibizioni legate a fattori emotivi o di condizionamento.
Sviluppare la creatività individuale e di gruppo. Ottimizzare il processo di integrazione degli alunni.
Attività
Fase propedeutica finalizzata alla scoperta delle possibilità espressive e comunicative del corpo, dello
sguardo e della voce
Fase iniziale: verifica diagnostica, essa prevede dei giochi di iniziazione al teatro, l’improvvisazione,
i giochi di ruolo.
Fase in itinere: mirata alla registrazione degli indicatori di progresso nella acquisizione delle abilità
richieste, conversazioni, memorizzazione dei testi, griglie di monitoraggio.
Fase finale: mirata a convalidare o meno l'efficacia dell'attività svolta, attraverso i docenti coinvolti.
Visione della drammatizzazione realizzata, utilizzo di griglie predisposte per la valutazione finale e
commento dell'attività, da parte dei ragazzi partecipanti, autovalutazione dei Prodotti Finali.
Destinatari
Alunni della Scuola primaria e della Secondaria di I grado.
Prodotto Finale
Spettacolo alla presenza dei genitori e degli alunni dell’Istituto.
62
A conclusione del progetto saranno somministrate schede di monitoraggio rivolte agli alunni e ai genitori per
verificare l'efficacia e l'efficienza del progetto
PROGETTO “GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI”
Destinatari: Classi prime, seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado
Risorse umane:Docenti curriculari + esperto esterno (se le risorse lo consentiranno)
Tempi di realizzazione: A.s. 2016/2018*
Descrizione progetto
Il progetto si propone di avviare gli alunni alla pratica delle attività sportive e offrire proposte operative per
la promozione della scuola come centro di aggregazione culturale, sociale e civile.
La pratica motoria e sportiva rappresenta una significativa fonte di esperienza per tutti i ragazzi, capace di
costruire uno “stile di vita salutare” permanente, di favorire una maggiore integrazione sociale ed apertura ai
rapporti interpersonali, di assumere ruoli e responsabilità precise.
Il progetto prevede l’adesione a varie iniziative sul territorio per promuovere la conoscenza di nuovi sport e
incentivarne la pratica, l’organizzazione di tornei interni per favorire l’aggregazione tra compagni di classe e
coetanei, per consentire la valorizzazione delle eccellenze con esperienze agonistiche mirate. Sono
programmati corsa campestre, incontri di dodgeball tra le classi dello stesso livello.
Il progetto si integra con l’educazione alla cittadinanza, alimentare e alla salute
Obiettivi
Miglioramento delle capacità di autocontrollo.
Rispetto delle regole.
Padronanza degli schemi motori di base.
Miglioramento della coordinazione generale.
Potenziamento fisiologico.
Miglioramento della velocità, forza, della resistenza e della destrezza.
Sviluppo delle capacità di gioco.
Traguardi di sviluppo della competenza
L’alunno accresce il senso di responsabilità con il rispetto delle regole sociali e civili
Consolida attraverso l’attività motoria, la propria integrazione all’interno di un gruppo.
Rispetta le diversità, riconosce e valorizza le differenze di potenzialità e di capacità.
Sviluppa e valorizza le potenzialità e l’autonomia.
Incrementa attraverso la pratica sportiva le opportunità d’integrazione sociale, utilizzata come
strumento di crescita e di valorizzazione delle capacità.
Si alimenta correttamente per avere una buona forma fisica.
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SCUOLA DELL’INFANZIA “S.G. BOSCO” – “MONSERRATO”
“ UN SENSO PER OGNI STAGIONE”
L’Apprendimento avviene attraverso l’esplorazione , l’azione, il contatto con gli oggetti , la
natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica da intendersi come forma tipica di
relazione e di conoscenza.
(Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia 2012)
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I NATIVI DIGITALI.IT
COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO
• Imparare ad imparare
• Comunicare nella madrelingua
• Competenza digitale
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SCUOLA PRIMARIA MONSERRATO
*****************************************************
PROGETTO
LA SALUTE VIEN MANGIANDO
(PER FAR CRESCERE UNA NUOVA CULTURA DEL CIBO)
Finalità
Il progetto, che coinvolge tutte le classi della scuola primaria e si caratterizza per la sua multidisciplinarità,
ha l’obiettivo di guidare i bambini alla scoperta del ruolo importante del cibo nella vita e nelle relazioni
umane.
Strumenti informatici
La realizzazione del progetto non può prescindere dall’utilizzo di strumenti informatici quali la LIM
(Lavagna Interattiva Multimediale) e il materiale ad essa connesso (software, videoproiettore e document
camera, una microcamera che può ”catturare” oggetti reali e inserirli nello schermo della lavagna) ed
INTERNET.
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Formazione Docenti Le Indicazioni nazionali, improntate a un respiro europeo, dal punto di vista didattico hanno sfoltito
gli obiettivi formativi ed hanno lasciato maggiore autonomia ai docenti.
Nella vision e nella mission del nostro Istituto, obiettivo prioritario, già messo in atto da alcuni
docenti, è l’utilizzo di metodologie innovative e condivise per l’acquisizione, il consolidamento e
l’ampliamento delle competenze sociali e culturali dei nostri alunni.
Tuttavia parecchi docenti praticano ancora la didattica frontale; ecco che si ritiene prioritario
progettare corsi di formazione, proposti anche dal MIUR, per specializzare tutti all’utilizzo di metodologie
innovative e tecnologiche, nello specifico, priorità della scuola è promuovere corsi di formazione,
preferibilmente in rete, su:
Didattica tecnologica,
Inclusione degli alunni BES e DSA,
Metodologie alternative e innovative di insegnamento in contesti critici e multiculturali,
Didattica per Competenze e corsi sui Criteri di Valutazione, relativamente alle attività didattiche
curriculari e alla certificazione delle competenze.
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PAGINA DI CHIUSURA
La redazione definitiva del PTOF è stata deliberata dal Collegio dei docenti in data 12/01/2016;
Il piano è stato approvato dal Consiglio d’istituto nella seduta del 14/01/2016 ;
Il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USP competente per le verifiche di legge ed in
particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
Il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota
prot. ______________ del ______________ ;
Il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.