POLITRAUMA
Insieme di lesioni derivanti da un
impatto ad alta energia coinvolgente
almeno due organi od apparati
differenti con compromissione delle
funzioni vitali
POLITRAUMA
L'Energia Cinetica acquisita durante il
movimento è la causa più frequente di
lesioni gravi negli incidenti ad alta energia
EC = ½ massa x velocità2
EC = 70/2 x 502 = 87.500 unità
EC = 70/2 x 802 = 224.000 unità
EPIDEMIOLOGIA
CAUSE DI POLITRAUMA
90% Incidenti stradali
10% Incidenti sul lavoro
Incidenti sportivi/tempo libero
Incidenti domestici
Tentativi suicidio
MORTALITA’ PER TRAUMA
1° PICCO:
lacerazione tronco dell’encefalo
rottura del cuore e grossi vasi
ostruzione delle vie aree
2° PICCO:
emo/pneumotorace
shock emorragico
rottura fegato e milza
ipossiemia
ematoma cerebrale
3° PICCO:
sepsi
MOF
MORTALITA’ PER TRAUMA
ATTENZIONE!!!
I killer del traumatizzato sono
l’asfissia e il sanguinamento due
patologie che per quanto
drammatiche possono essere
affrontate da tutti
TRAUMA CRANICO
Qualunque azione lesiva a carico delle
strutture ossee o encefaliche:
Lesioni esterne (ferite, contusioni..)
Fratture (della volta, della base…)
Lesioni dirette dell’encefalo
Lesioni indirette (ematoma, edema..)
TRAUMA CRANICO
T.C. non commotivo
Segni: tumefazione
Sintomi: dolore, stordimento, cefalea, nausea
Trattamento:
Busto 30°
Controllare stato di coscienza
Medicare eventuale ferita
Applicare collare cervicale
TRAUMA CRANICO
T.C. commotivo
Segni: pz ripetitivo, poco collaborante,
amnesia, nausea/vomito, ferite e fratture
della teca, alterazione della coscienza fino al
coma, alterazione del respiro, anisocoria
Sintomi: dolore, stordimento, cefalea, nausea
Complicazioni: coma, arresto cardio
respiratorio, rinoliquorrea, otorragia e/o
otoliquorrea, crisi convulsive
TRAUMA CRANICO
Trattamento
Mantenere pervietà vie aeree (NO
iperestensione!!)
Applicare collare cervicale
Somministrare ossigeno
Controllo circolo
Controllo stato coscienza (SVDN, Glasgow)
TRAUMI DI COLONNA
PZ con trauma cranico viene sempre considerato
come traumatizzato di colonna fino a prova contraria
SCIWORA
Spinal Cord Injury Without Radiographic Abnormality
Statisticamente 2/3 dei traumi con lesioni cervicali
non presentano segni radiologici evidenti (fratture
ossee ecc.)
TRAUMI DI COLONNA
Evento lesivo può determinare:
TRAUMA MIELICO: Lesione del canale midollare e del
midollo spinale (frattura-lussazione-schiacciamento di una o
più vertebre)
TRAUMA AMIELICO: Trauma delle parti muscolo
scheletriche della colonna senza compromissione del canale
midollare
TRAUMI DI COLONNA
Segni e Sintomi
Dolore in sede di trauma
Dolore al movimento spontaneo
Dolore alla palpazione
TRAUMI DI COLONNA
NELLE FORME CON COMPROMSIONE DEL MIDOLLO
Deficit di forza
Ridotta o assente sensibilità degli arti
Formicolio
Sensazione di scosse elettriche
Sensazione di caldo o freddo alle estremità
Flaccidità degli arti
Ipotensione e bradicardia relativa
Anomalie respiratorie
Perdita controllo sfinteri
TRAUMI DI COLONNA
Trattamento:
•ABCDE
•garantire la trazione testa e allineamento
rachide in toto
•Applicare il collare cervicale
•Immobilizzare su asse spinale o materassino
•Assistenza respiratoria se necessario
•Copertura termica (pericolo di ipotermia)
Attenzione danno secondario
TRAUMA BACINO
Presuppone trauma ad elevata energia
Segni
Instabilità piano osseo
Asimmetria arti inferiori
Possibili lesioni organi interni
Possibile instabilità emodinamica
Sintomi
Dolore importante
Limitazione funzionale
TRAUMA TORACICO
Trauma chiuso: non c’è comunicazione tra la
cavità toracica e l’ambiente esterno
Trauma aperto: c’è comunicazione tra la
cavità toracica e l’ambiente esterno, tramite
una soluzione di continuo (ferita, corpo
penetrante..)
TRAUMA TORACICO
Segni
Utilizzo dei muscoli accessori respiratori
Alitamento delle pinne nasali
Presenza di lesioni
Movimento paradosso cassa toracica
Asimmetria espansione toracica
Sintomi
• Agitazione psico motoria
• Difficoltà respiratoria
• Dolore alla respirazione
TRAUMA TORACICO
Nelle forme gravi
Grave agitazione psicomotoria
Grave difficoltà respiratoria (F.R. <10 o > 30
atti/min)
Cianosi periferica
Tosse con emissione di sangue
Emorragia
TRAUMA TORACICO
Trattamento
Valutazione ABC
Posizionare il paziente cosciente in posizione semiseduta (att.ne se trauma di colonna!)
Se incosciente posizione supina
Somministrare O2
alti flussi!!!
TRAUMA ADDOMINALE
TRAUMA APERTO: presenza di ferita che mette in comunicazione la cavità addominale con l’ambiente esterno
TRAUMA CHIUSO:
Per compressione diretta sospettare lo scoppio di organi cavi
Per decelerazione improvvisa sospettare lo strappamento di organi e vasi
TRAUMA ADDOMINALE
Segni e Sintomi
Dolore in zona addominale
Paziente in posizione antalgica (fetale)
Volto teso e sofferente
Ematomi, deformazioni, addome teso
Segni di shock
Trattamento
Controllare lo stato di coscienza
Controllare il polso e la pressione
Posizione supina con gambe lievemente flesse
TRAUMA ADDOMINALE
Trattare le complicazioni
Posizione supina con gambe lievemente flesse
(coperta arrotolata sotto le ginocchia)
NON estrarre corpi estranei conficcati in addome,
stabilizzarli con fasciatura contenitiva
NON far rientrare i visceri (avvolgerli con teli sterili
puliti)
NON usare assolutamente disinfettanti
NON dare da bere
FRATTURE
Interruzione della continuità di un segmento osseo che
di solito comporta la rottura del periostio (composta,
scomposta, completa, incompleta, chiusa, esposta..)
Complicazioni nelle fratture
Immediate
- lesioni di strutture (vasi-nervi-muscoli-tendini)
- emorragia
Tardive
- infezione nelle fratture esposte
- embolia grassosa
FRATTURE
Trattamento
Chiedere la collaborazione del paziente
Allineare l’arto applicando la trazione manuale
Scoprire la lesione (tagliare gli abiti)Scoprire la lesione (tagliare gli abiti)
Detergere eventuali ferite o monconi ossei Detergere eventuali ferite o monconi ossei
sporgenti con fisiologica, coprire con garza sterile sporgenti con fisiologica, coprire con garza sterile
Controllare il polso periferico prima e dopo
l’allineamento dell’arto
Controllo del dolore
TRATTAMENTO
Spostamento del politraumatizzato
Sospettare sempre il trauma di colonna
NON muovere la persona tranne che vi sia pericolo
immediato per la vita (incendio imminente, crolli,
ecc.)
Se la persona deve essere spostata è necessario
farlo con tecniche adeguate
Si instaura come conseguenza di alterazione delle
funzioni vitali legate a:
IPOSSIA
IPOVOLEMIA
IPOTENSIONE
IPERCAPNIA
MANOVRE DI SOCCORSO SCORRETTE
DANNO SECONDARIO
Dipende dal tempo che intercorre fra
l’EVENTO e la CORREZIONE dei fenomeni
fisiopatologici che si instaurano.
La PRECOCITA’ di un INTERVENTO CORRETTO
può ridurre mortalità ed esiti invalidanti
ENTITA’ DANNO SECONDARIO
QUICK LOOK
Fase A
AIRWAY
Fase B
BREATHING
Fase C
CIRCULATION
Fase D
DISABILITY
Fase E
EXPOSURE
VALUTAZIONE PRIMARIA
Coscienza
Pervietà delle vie aeree
Protezione colonna cervicale
O.P.A.C.S.
Parametri cardiocircolatori
Controllo emorragie
Valutazione neurologica A.V.P.U.
Alert, Verbal, Pain, Unresponsive
A.M.P.L.E.
Riscontro parametri
INDICATORI CLINICI:
� Sintomi Eclatanti
� Ferite penetranti in cavità
� Trauma cranico, Toracico, Addominale,
Spinale
� Amputazioni
� Emorragie non comprimibili
� Assideramento
� Età Pediatrica < 5anni
IL PAZIENTE TRAUMATIZZATO
INDICATORI SITUAZIONALI:
� Caduta da un’altezza >3m o 2xh
� Impatto violento (>35 Km/h)
� Morte di un passeggero
� Deformazione del veicolo (min 40 cm)
� Parabrezza a “ragnatela”
� Tempo di estricazione >25 min.
� Investimento pedone-ciclista-motociclista
� Eiezione-proiezione a distanza
� Incidente tra motoveicoli
� Ribaltamento autoveicoli
IL PAZIENTE TRAUMATIZZATO
IMMOBILIZZAZIONE
SCELTA DEL PRESIDIO IDONEO
TECNICA CORRETTA di CARICAMENTO
• Patologia del paziente
• Luogo
• Accessibilità
• N° dei soccorritori
• Presidi disponibili