Quattro rii in un unico percorso
In questo rio si specchia la Chiesa di San Nicolò da Tolentino, vulgo Chiesa dei Tolentini, e da ciò il nome. Nella prima parte, iniziando dal Canal Grande, prende anche il nome di Rio della Croce perché, dove oggi sorgono i giardini Pappadopoli, c’era una Chiesa della Croce con annesso convento.
Il percorso è contrassegnato in giallo
Il ponte della Croce, inizio del rio dei Tolentini o della Croce, visto dal Canal Grande
Il Rio dei Tolentini
visto dal ponte della Croce.
A sinistra la Fondamenta dei Tolentini ed a destra
quella del Monastero, che ricorda l’antico Convento
della Croce
All’inizio della Fondamenta del Monastero si trova, innestata nel muro di cinta, un’antica colonna di granito orientale con sovrapposto un capitello di marmo greco. Sembra che provenga da Tolemaide, da dove fu asportato, assieme ad altri due che si trovano presso la porta del battistero della Basilica di San Marco, nel 1256
Particolare del Ponte della Croce con due scudi con stemmi dei provveditori durante il servizio dei quali fu eretto il ponte.
Il Ponte della Croce visto dalla Fondamenta dei Tolentini
Sulla sinistra la Fondamenta del Monastero sulla quale si trova una costruzione, oggi adibita nido per l’infanzia, che mantiene parte
dell’antico manufatto, come si può notare dalle finestre.
Il Rio dei Tolentini, verso il Canal Grande.
la costruzione moderna sulla sinistra è parte dell’Hotel Sofitel
Il Ponte dei Tolentini
Sulla destra l’Hotel Sofitel che s’affaccia sulla Fondamenta Condulmer
Scalinata degradante dal campo antistante la Chiesa dei
Tolentini, con decorazione marmorea
La stessa gradinata dell’immagine precedente, vista dall’altra parte
Palazzo Foresti, dal nome della famiglia
Costruzione del XVI secolo, attualmente è la sede del Comando
dei Vigili Urabani
Palazzo Condulmer, dal nome della famiglia
Costruzione del XVIII secolo, attualmente è la sede dei Consolati
di Austria e di Germania
Chiesa di San Nicolò da Tolentino, vulgo Chiesa dei
Tolentini,
Costruita fra il 1591 ed il 1602, su commissione dei padri Teatini, dall’architetto Vincenzo Scamozzi.
La facciata, classicheggiante, con grandioso pronao corinzio, è opera dell’architetto Andrea Tirali e fu innalzata fra il 1706 ed il 1714.
Il Rio dei Tolentini
A sinistra la Fondamenta Condulmer e, a destra la Fondamenta dei Tolentini
Il Rio dei Tolentini dal Ponte del Gaffaro
A sinistra la Fondamenta Condulmer e, a destra la Fondamenta dei Tolentini
Il Ponte dei squartai, dopo il quale inizia il brevissimo Rio del Magazen, prende questo nome da qualche fatto delittuoso o per la
presenza di malviventi.
“Magazén”, oltre che magazzino significa anche bottega dove veniva venduto vino al minuto. Il rio, che è molto breve (all’incirca 50 metri) inizia al Ponte dei squartai e finisce poco dopo sul Rio novo.
Il percorso del Rio del magazén è contrassegnato in giallo
L’inizio del Rio del magazén visto dalla Fondamenta del Gaffaro (vedi avanti) con il Ponte dei squartai (vedi indietro)
Il Rio del magazén che confluisce nel Rio novo
L’origine di “Gafaro” (o “gaffaro”) ha due teorie: la prima quella del nome di una famiglia e, la seconda, da uno dei capi arabi, che qui avrebbe abitato, e che nei loro paesi venivano chiamati “gaffer”.
Il Rio del Gafaro è contrassegnato in giallo
Il Rio del Gafaro visto dal Ponte dei squartai; in primo piano il
Ponte del Gafaro
Il Rio del Gafaro visto dal ponte omonimo. A sinistra, Fondamenta Minotto, a destra, Fondamenta del Gafaro. Sullo sfondo il ponte Marcello ed il campanile di San Pantalon.
Particolare del Ponte del Gaffaro con gli scudi con stemmi dei provveditori sotto l’ufficio dei quali fu costruito il
ponte
Rio del Gaffaro visto dal Ponte Marcello.Il rio segna uno dei confini fra il Sestiere di Dorsoduro (a sinistra) e quello di Santa Croce, a destra
Rio del Gaffaro
Fondamenta Minotto
Palazzo
Rio del Gaffaro
Fondamenta Minotto
Il sottoportico che immette in Calle e in Corte dei Spiriti.
Il nome non ha alcun significato fantastico, derivando, invece, da quello della famiglia Spirito, che abitava da quelle parti attorno al XIV secolo.
Rio del Gaffaro
Fondamenta Minotto
Palazzo Marcello, ora Albergo al Sole
Rio e Fondamenta del gafaro
Palazzina
Rio del gafaro – Ponte Marcello
La zona (fondamenta e ponte) prende questo nome dal fatto che, essendo, anticamente, tortuosa provocava, nottetempo, delle cadute in acqua dei viandanti. Un’altra teoria fa derivare questo nome dal fatto che qui, essendo zona disabitata, i viandanti venivano assaliti e derubati
Il Rio del Malcanton è contrassegnato in giallo
Il Rio del Malcanton dal Ponte Marcello.
Sulla sinistra la Salizzada San Pantalon
Il Rio del Malcanton dal Ponte Marcello con visione completa della palazzina
Il Rio del Malcanton dalla Salizzada di san Pantalon
Il Rio del Malcanton – La prima curva
Il Rio del MalcantonLa prima curva vista dalla Calle della
Madonna
Il Rio del Malcanton
La seconda curva vista dalla Calle della Madonna e la confluenza nel
Rio novo.
Notare, all’incrocio con il Rio novo, l’unico semaforo esistente in Venezia
Immagini, ricerche e montaggio di Sergio Piovesan