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Raffaello Merli e Mario Alessandro Puppo
Sulle rotte del Meltemi, toccando le isole più belle del Mar Egeo, i nostri autori ci portano verso un’isola lontana e meravigliosa che stupisce chiunque vi si fermi, Rodi
Collana “I grandi viaggi di SVN” pubblicato su SVN a giugno 2015©riproduzione riservata
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I grandi viaggi di
GRECIAda Atene a Rodi
in breve
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KythnosE’ aspra e rocciosa, quasi priva di vegetazione. Ha due villaggi principali, la Chora (capoluogo), molto pittoresca e Dryopida.Ha un bel porticciolo privato, con acqua ed elettri-cità, a Loutrá, spesso pieno e l’addetto fa ormeg-giare nella parte esterna, dopo il frangiflutti di nord est, di fianco alla banchina. Se potete, evitate questo ormeggio, molto esposto anche con calma di vento e i parabordi sono soggetti a sforzi e usura straordinari.Un porticciolo pubblico alternativo è a Mérikha (acqua ed elettricità; PA tel. 22810 32290); è obbli-gatorio ormeggiare dove segnalato dall’apposito cartello e ha un piccolo ma piacevole paesino.Il pezzo forte dell’isola è però la piccola penisola di Áyios Loukas, a nord di Mérikha, che forma bellis-sime baie (Kólona, Fikiada, Apokriosis e Episkopis); in particolare, le prime due sono intercalate da una striscia di sabbia bianca, con una piccola trattoria, che le rende semplicemente meravigliose ed un ottimo ancoraggio ben ridossato. Comunque, l’isola si caratterizza in generale per delle baie molto belle (a titolo di esempio, Áyios Stefánou e Áyios Ioánnis), con rare taverne, ben ridossate dal Meltemi.
Rotta a sud
1 La grande baia di Kythonos 2 Una casa a Dryopida 3 Una strada di Kythonos 4 La chiesa di Strato-latissa 5 Tramonto a Kythonos 6 Una parte della baia di Kythonos 7 La striscia che separa la baia di Kythonos in due
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SérifosUn’isola tranquilla, caratterizzata un tempo dalle miniere di ferro, ormai non più attive. L’interno è ricco di paesini, con case sul modello tipico delle Cicladi. Ha un piccolissimo porticciolo molto carino e ridos-sato, Livádhi, con acqua ed elettricità (PA tel. 22810 51470, VHF ch 12), nell’omonimo golfo e da alcuni ancoraggi in baie tra loro attigue (Maliádiko, Koutalá, Gánema e Vagiá), che nel complesso offrono un buon ridosso, contornate da colline rocciose punteggiate da grotte e cave delle vecchie miniere (visitabili) e poche taverne. Ricche di fascino anche le soste a Psarometokhiou a nord ovest, aperta al Meltemi, con una bella spiaggia, un paio di chiesette cospicue e una sola taverna, o nelle piccole baie di Avesalós e Karavá a nord ovest, praticamente disabitate e aperte ai venti da W a N.
SífnosFamosa per la lavorazione della ceramica, ha un suo fascino particolare, enfatizzato dal piccolissimo ma avvincente paesino di Kastro sulla costa orientale (ormeggio solo in condizioni meteo marine molto favorevoli, raggiungibile anche con mezzi pubblici) e dalla capitale, la Chora Apollonia, costruita ad anfi-teatro su tre colline. Ha un bel porticciolo pubblico, ben ridossato, con acqua, elettricità, bagni, docce (PA tel. 22840 31617; VHF ch 12), a Platí Yialós, con un paesino costituito essenzialmente da una sola strada. Diversi gli ormeggi interessanti, tra cui Kamáres, con un moletto (acqua), Áyios Yeóryios, con un bel negozietto di ceramiche, Vathí, un po’ scomodo per la risacca continua, tutti sulla costa di ponente, e Fáros, con un moletto, su quella di levante, tutte ben ridossate dal Meltemi.
1Serifos 2 Serifos alta 3 Una delle piccole piazze di Serifos 4 Uno scorcio di Kastro a Sifnos 5 una chiesa di Apollonia a SIfnos 6 case a Apollonia 7 Chiesa a Kastro 8 Il porto di Kamares a Sifnos
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MílosVulcano ormai spento che, eruttando nel passato, ha formato un’enorme baia (Mílou) dove ci sono i miglio-ri ormeggi e ancoraggi dell’isola. Il porto principale, Adhámas, ha un marina ben attrezzato, con acqua ed elettricità, assistenza all’ormeggio (PA tel. 22870 23360, VHF ch 12). Consigliamo di ormeggiare nella parte interna del molo di sud est, più ridossata. La cittadina è molto accogliente, con un’interessante vita notturna nei vari bar e taverne fronte mare. Tutta l’ampia baia ha diversi ancoraggi, che nella zona a ovest sono anche suggestivi. Da non dimenticare la visita al piccolo moletto di Klima, sempre nella baia, con le sue variopinte casette. La vista dal mona-stero che sovrasta la collina alle spalle di Adhamas è impressionante. La zona a sud ovest dell’isola, attorno al capo Psálidha, ridossata dal Meltemi, è costituita da alte scogliere e falesie bianchissime, grotte, acqua turchese e piccole spiaggette di sabbia bianca (in particolare Kléftiko), che attirano frotte di barche turistiche giornaliere e che meritano decisa-mente una visita e qualche bagno. Sarakiniko, a nord est, ancoraggio solo in totale calma di vento, è un’ab-bagliante penisola di pietra pomice, priva di vegeta-zione, con conformazioni rocciose erose dal tempo e dal mare e una piccola spiaggetta con acqua cristal-lina. La costa ha pochi ancoraggi/ormeggi: Provatou a sud, bella baia molto ampia, Voúdhia e Apollónia nello stretto Mílou-Kimolóu, con pittoreschi paesini di pescatori, ridossate dal Meltemi. Plaka (il capoluogo), è un paesino situato sulla cima di un colle dal quale si domina il resto dell’isola, con il Kastro, che sorge sul punto più alto della collina, oggi quasi disabitata. Tripiti è un piccolo villaggio.
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1 Case a Klima 2 Il porto di Adhamas 3 Rada di Milos 4 Una vista di Plaka 5 Spiaggia a Saraki-niko 6 La baia di pomice Sarakiniko 7 Un altra vista di Sarakiniko 8 Il piccolo villaggio di Fyropotamos 9 La baia di Tsigrad
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FolégandrosIncarna lo stereotipo dell’isola greca: casette bianche, vicoli stretti dove si affacciano finestre adornate, muretti a secco che scandiscono il degra-dare delle colline e un’atmosfera tranquilla.Il porticciolo pubblico si trova a Karavostásis, (PA tel. 22860 41530, VHF ch 12) poco più di un moletto, acqua e bagni, in un ampia baia dove si può anche ancorare, il tutto aperto ai venti da NE a SE che, se forti, possono rendere l’ormeggio e l’ancoraggio difficoltosi. Il paesino è piccolissimo, con alcune taverne e bar.L’isola offre un solo altro ancoraggio, aperto ai venti da SE a W, in una baia bellissima, Vathí, con un paesino di poche case e alcune taverne (in partico-lare “Papalagi”, arroccata sul lato della collina, ha una vista bellissima sulla baia e sulla piccola spiag-getta; sotto si possono ancorare le barche con i cavi su grandi scogli).La Chora, pedonale, ha la caratteristica di svilup-parsi con strade strette intorno al Kastro, e con tre deliziose piazzette in fila, ombrose, alcuni negozi e ristoranti. Segnaliamo in particolare il piccolo locale “Sottovento” del Corrispondente Consolare italiano (tel. 22860 41444), che offre ospitalità e manicaret-ti greco-italiani. Merita decisamente una visita la chiesa di Panaghia Paliokastro, con una vista magni-fica della costa e della Chora.
1 Il villaggio di Fole-gandros 2 La Chora di Folegandros 3 Le tipiche case di Folegandros 4 Un panorama di Folegandros
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ÍosMontagnosa e aspra, quasi completamente priva di alberi, ha coste frastagliate e bellissime; all’interno è collinare. Il porto pubblico principale, Íos Porto (PA tel. 22860 91624, VHF Ch 12), incastonato al fondo di una profonda baia, è ben ridossato e molto ben attrezzato (trappe nella banchina est, acqua ed elettricità). Il paesino è accogliente, con molti bar a taverne di architettura moderna. Consigliamo in particolare il ristorante italiano “La Randa” (tel. 22860 92448), proprio di fronte all’attracco dei traghetti, dove Carlo, pescatore subacqueo, cucina esclusi-vamente il pesce pescato personalmente e i cuochi italiani garantiscono cucina e pizze di prima classe.Le possibilità di ancoraggio sono molte. Koumbáras, Kolitzani e Milopotámou, attorno alla baia che conduce a Íos Porto, permettono di ancorare ben ridossati e in perfetta solitudine o vicino a spiagge attrezzate. Ma gli ancoraggi più famosi e belli sono a sud, nell’ampia e famosa baia di Manganári, frasta-gliata e con belle spiagge attrezzate in modo discreto e con un paio di taverne, o nella meravigliosa piccola baia di Trís Klises, deserta, selvaggia, con un’acqua incantevole ma con un fondo che raggiunge rapida-mente i 20 metri al centro, entrambe aperte a sud.La Chora è uno dei più prestigiosi esempi di archi-tettura delle Cicladi. Facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici o con una scalinata da Íos Porto, ha una forma ad anfiteatro sul pendio di una collina, in cima alla quale ci sono le rovine di un castel-lo medioevale. Una bella strada panoramica, non servita da mezzi pubblici, porta a quella che si ritiene sia la tomba di Omero: pochi sassi ammucchiati, ma la vista sul mare ripaga la visita.
1 Una chiesa nel paesino di Filoti nell’interno di Naxos 2 Una vista
dalla costa orientale dell’isola 3 La baia di Moutsoúna 4 Lo scoglio sul
quale si trova Portara, un’enorme arco appartenente a un tempio mai
costruito 5 Una vecchia casa di Hor-ta, la capitale di Naxos 6 Una vista
di Horta dal mare 7 La profonda baia di Kalandos
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SantoriniLa storia e la geografia dell’isola sono sempre state condizionate dal vulcano. E’ infatti un’isola costitu-ita da un ampio cratere sventrato per un fenomeno sismico avvenuto in età preistorica e invaso succes-sivamente dal mare. Oltre che da Santorini stessa, altre isole fanno parte di quel che si può considerare un piccolo arcipelago: Thirasía, un’isola abitata che faceva parte della grande isola originaria; Aspro, un grosso scoglio anch’esso parte della vecchia Santo-rini; Palaiá Kamméni, isola vulcanica che per prima si è formata nelle eruzioni successive alla grande esplo-sione; Néa Kamméni, l’isola vulcanica più recente che contiene un vulcano ancora attivo, la cui ultima eruzione è avvenuta nel 1950. Il marina è a Vlikadha, sulla costa sud, privato (acqua ed elettricità, bagni), consigliamo caldamente di telefonare (22860 82119, VHF ch 10) per verificare che ci sia posto. In alterna-tiva, il porto ufficiale di Santorini, Thíra (PA tel. 22860 22239, VHF ch 12) presenta alcune criticità in termini di esposizione ai venti e di risacca, tali da consi-gliare di non lasciare la barca priva di sorveglian-za. Sono disponibili altri ormeggi/ancoraggi: Ríva e Áyios Nikoláou a Thirasia e Erinía e Kakáki a Palaiá Kamméni, abbastanza precari; diversi ancoraggi nella costa sud, da capo Akrotíri al marina Vlikadha (vicini alle famose spiagge, bianca e rossa); Monolíthos, Exo Yialós, Vourvoúlos e Porí, nella costa nord est.La bellezza di Santorini è caratteristica, con le sue coste alte e frastagliate, le rocce vulcaniche, la caldera, i paesi meravigliosi, le spiagge colorate; è infatti meta di un turismo internazionale che genera flussi rilevanti, che ne condizionano in parte le atti-vità economiche (numerosissime le trattorie e i bar, come le pensioni e gli alberghi, anche di livello inter-nazionale). All’interno, ci sono circa 20 villaggi. I più importanti e visitati sono Fira (capoluogo), arroccata in cima alla scogliera, 260 metri a picco sulla caldera, gode di una splendida vista sul vulcano sommerso e sulle isolette di fronte. Oia, anch’esso costruito sulla parte alta della scogliera, offre una magnifica vista e un tramonto memorabile.
In queste fotografie una serie d’imma-gini di Fira, il capoluogo dell’isola e di Oia un
paesino poco distante dal primo. Al centro una fotografia dell’isola vista da un aereo. Di lato dei muli, mezzo di trasporto classi-
co dell’isola. Ultima foto in basso una delle lunghe spiagge di ciotoli dell’isola
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AstipálaiaL’isola a forma di farfalla, con la Chora costruita ad anfiteatro intorno alla collina sormontata dal castel-lo veneziano e due belle chiesette (Áyios Yeóryios e Evangelismos) da cui si gode una vista meravigliosa. Impressionante la sequenza di mulini a vento, tutti ben restaurati.Gli ormeggi e gli ancoraggi sono tutti nella parte di sud est, con il bel porticciolo di Skála Astipálaia (PA tel. 22430 61208, VHF ch 7,12) colonnine per acqua ed elettricità nuovissime, il piccolo paesino a fargli da contorno e i mulini a vento cospicui. Per gli ancoraggi c’è l’imbarazzo della scelta: Livádhi, Marmari, Agrilidhi, Áyios Foká, sono tutti ridossati dal Meltemi. Il nostro preferito rimane Vathí, nel golfo interno di nord est, praticamente un lago, con una piccola taverna.
TílosPoco più di uno scoglio, utile per spezzare la naviga-zione di circa 90 miglia da Astipálaia a Rodi. Ha un porticciolo pubblico, sul lato di levante, Livadhia (PA tel. 22460 44350, VHF ch 12) con acqua ed elettrici-tà, e un piccolo paesino. In alternativa, l’ancoraggio a Eristou, abbastanza ridossato dal Meltemi; da qui si può andare a piedi alla Chora.
1 Vista notturna di Astipalaia 2 I tipici mulini con i tetti rossi di Astipalaia 3 Il
porto di Astipalaia 4 Astipalaia 5 Il porto di Tilos 6 Tilos, il porto di notte 7 La chiesa
di Tilos
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RodiLe rotte terminano a Rhodes (Rodi), la terza più grande isola della Grecia, meta turistica interna-zionale, storicamente sede dei Cavalieri Ospitalieri (poi Cavalieri di Rodi) che, di ritorno dalle crociate di Gerusalemme, si stabilirono qui e ne potenziaro-no le strutture, trasformando la città in una rocca-forte ricostruita sul modello delle città medioevali europee. La città vecchia si trova all’interno di un tracciato di 4 chilometri di lato: la Città Alta è uno dei più bei complessi urbani gotico con il Palazzo dei Grandi Maestri, il Grande Ospedale e la Via dei Cavalieri, mentre nella Città Bassa l’architettura gotica convive con moschee, bagni pubblici e altri edifici risalenti al periodo ottomano. Famosa la valle delle farfalle, da visitare a luglio o agosto e l’acropoli. Rodi è servita dal porto di Mandra-ki (acqua, elettricità, bagni e docce), piccolo rispetto alle esigenze di ormeggio estive. All’entrata del porto, l’addetto George smista il traffico, impedendo l’ac-cesso a chi non abbia un posto riservato. Per prenota-re, oltre alle disponibilità di George, ci si può rivolgere al sito ufficiale del marina: www.mandrakimarina.com o alle agenzie dove però i costi lievitano sensibilmente (A1 Yacht Trade Consortium, tel. 22410 22927 - 01000; VHF ch 73 call sign: ALPHA ENA; email: [email protected]. Bluebonnet Maritime, tel. 22410 78780, email: [email protected]).Il nuovo marina, ancora in costruzione, non è agibile. Malgrado le dimensioni dell’isola, gli anco-raggi sono limitati. Il più consigliabile è a Lindhos, sulla costa est, sottovento al Meltemi, una ampia baia quasi circolare con probabilmente il villaggio più bello dell’isola, che include tutto: l’acropoli, l’ar-chitettura medioevale, la decorazione degli edifici, una spiaggia meravigliosa attrezzata (divieto di ancoraggio), un moletto e un castello. Gli altri anco-raggi (ad es. Faliraki, Lardhos, Vigli, Prasso) sono ridossati dal Meltemi ma non sono altrettanto pitto-reschi e Langonìa e Fanai, sul lato nord ovest, sono aperti ai venti settentrionali e consigliabili solo in calma di vento.
1 Iresti della chiesa di San Giovanni nell’acropoli di Rodi 2 I resti del tempio di
Atena a Rodi 3 Il porto di Mandraki dove anticamente si trovava il Colosso di Rodi 4
Panorama dalla fortezza di Rodi 5 Una delle tante cale scavate nella roccia 6 La baia di
Lindos 7 Il Palazzo dei Cavalieri 8 Rodi dal satellite 9 Uno degli ingressi alla fortezza
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Il meteo estivo
Nell’Egeo, il vento prevalente estivo è il Meltemi, che soffia da N-NW-NE. Normalmente ha una forza di
4-5 gradi della scala Beaufort, ma non sono rari i casi di forza 7-8.Per quanto riguarda lo stato del mare, l’Egeo deve esse-re considerato un mare “aperto” con un fetch importan-te. Le varie isole che lo compongono non costituiscono una barriera al vento e al mare. Con un Meltemi soste-nuto, da 5 Beaufort in su, lo stato del mare risulterà tan-to più significativo quanto più ci si sposterà a sud.Particolare attenzione deve essere prestata sottovento alle isole per i fenomeni di ricaduta catabatica, in parti-colare nelle seguenti zone:
nel canale di Dhoro (Stenó Kafiréa), tra Évvoia e Ándrosnelle coste sud di Ándros e Tínosa Yíarosnel canale di Kéaa Míkonosa Náxos e relative isole a sudnelle coste sud di Amorgós, Kímolos, Folégandros e Íos.
Il MeltemiE’ un vento stagionale che soffia da giugno fino a ot-tobre e raggiunge la sua massima intensità a luglio e agosto.Chiamati anche venti estesi, che significa venti “annua-li” per la loro periodicità.Ha un andamento regolare e prevedibile: inizia in genere verso le 10 della mattina; alle 17 raggiunge l’intensità massima per poi scemare e ridursi notevolmente nelle ore notturne. Questa caratteristica permette di naviga-re evitando le punte più intense, in particolare se si è costretti a risalire il vento: è sufficiente salpare molto presto la mattina e navigare fino a quando il Meltemi rinforza, ridossandosi, per poi riprendere la navigazione quando il vento cala.Tale andamento è però “statistico”. Non sono rari i casi di un Meltemi che non cambia intensità nel corso della giornata.
I venti catabaticiUn vento catabatico (dal termine greco katabatikos, che significa “che va verso il basso”), è un vento che soffia scendendo da un’inclinazione topografica, come una collina o una montagna. Questo tipo di vento, quando spira su una vasta area, viene talvolta chiamato vento di caduta. I venti catabatici sono molto frequenti in Grecia. A volte, dopo una navigazione con venti sostenuti, si individua una caletta, una baia, un porticciolo sottovento e ci si dirige alla ricerca di un po’ di quiete, per poi scoprire che siamo arrivati in un ridosso che è tale solo per lo stato del mare, mentre il vento arriva con raffiche ancora più violente di quanto eravamo in mare aperto: spesso è il vento catabatico.
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La minicollana Grecia in Breve si basa sul lavoro fatto per la stesura del por-tolano “Mar Egeo” per la collana 777. Questo è usci-to in lingua inglese e in ita-liano. Nel libro, oltre a tutte le informazioni classiche da portolano, si propongo-no informazioni archeolo-giche, storiche ed enoga-stronomiche che rendono bene l’idea del luogo dove si sta navigando.
777 porti eancoraggi
PeloponnesoCicladi
CretaGolfo di Corinto
Golfo di Saronico
Grecia Egeacon 546 pianie 104 cartenote sullameteorologiae sull’ambientemarino
Sonia FlorianRa�aello Merli
Mario Puppo1ª edizione
italiana2015 Edizioni Magnamare
Mar Egeo
Il portolano
Gli autori
Raffaello Merli, a sinistra e Alessan-dro Puppo,a destra, sono gli autori della collana di SolovelaNet “Grecia in breve”.La collana nasce inseguito alla rea-lizzazione del portolano sulla Grecia per la casa editrice Magnamare. I due autori hanno navigato nella zona della Grecia oggetto di questi articoli por-tolani per 5 mesi percorrendo circa 1500 miglia.Gli articoli della collana sono sintetici riportando le informazioni essenziali per chi vuole navigare in queste zone.
GR
EC
IAin b
reve
Portolono della Greciauna nuova mini - serie dedicata alla Grecia
Il Peloponneso
Le Cicladi (in 2 parti)
Creta
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Edicola www.solovela.net
I nostri video
RM 1260 Tofinou 16
Gli articoli verticali
I costi del recupero
50 anni di Dufour Straorzare e stra-poggiare
Lo spurgo del motore
Dehelr 38 Dufour 335 GL
I file Grib
Dufour 410 GL
Hanse 345 Nautitech 482 Grand Soleil 43
Bavaria 46 Vision
Issare lo Spy
Elan E5
Annuario
I numeri digitali
Elan 350 Tofinou 12
Centurion 57 Nautitech 482
Sun Odyssey 469 Comet 41S
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12 articoli perManfred MarktelDa dirigente di azienda si è trasformato in navi-gatore solitario. Ha navigato l’Atlantico in lungo e largo facendoci sognare con i suoi articoli su Solovela.
Una collana ne ricorda la sua capacità di fare, da uomo normale, cose eccezionali.
“ 12 articoli per Manfred” è un appuntamen-to da non perdere. I migliori articoli di Manfred Marktel raccolti in una collana che gli rende omaggio.
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