Una guida per gli adulti con compiti educativi nello sport, nelle attività ricreative e associative
PREVENIRE REAGIRECONOSCERE RICONOSCERE
RELAZIONI SANE E PREVENZIONE DEGLI ABUSI SESSUALI NEI SETTORI A CONTATTO CON BAMBINI E ADOLESCENTI
RELAZIONI SANE E PREVENZIONE DEGLI ABUSI SESSUALI NEI SETTORI A CONTATTO CON BAMBINI E ADOLESCENTI
Abusi sessuali su bambini e adolescenti: Conoscere, riconoscere, prevenire, reagire.Una guida per gli adulti con compiti educativi nello sport, nelle attività ricreative e associative(versione breve)
© 2014 Cantone Ticino, Dipartimento della sanità e della socialità, Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, Dipartimento delle istituzioni
Coordinamento: Delegato per l’aiuto alle vittime di reati
Redazione: Lisa Ancona
Grafica e illustrazioni: Simona Meisser
Questo documento può essere scaricato in versione PDF dal sito www.ti.ch/lav e ottenuto in versione cartacea scrivendo all'indirizzo [email protected]
Riproduzione, traduzione o citazioni, parziali o integrali, autorizzate citando la fonte.
Una guida... 1
...per chi e perché? 2
Cos’è l’abuso sessuale su un fanciullo? 4
Molestie e abusi sessuali con e senza contatto fisico 6
Quali altre forme può assumere il maltrattamento infantile? 8
Contesti e dinamiche dell’abuso 10
A quali comportamenti e segnali prestare attenzione? 12
Le conseguenze sulla vittima 15
Come reagire? 16
Cosa fare, cosa non fare 18
Indirizzi utili 20
Una guida...
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1 Consiglio d’Europa. Campagna One in Five: http://www.coe.int/t/dg3/children/1in5
Durante l’infanzia e l’adolescenza, circa tre bambine su 10 e un bambino su 10 sono confrontati con uno o più episodi di abuso sessuale1.
Che tu sia allenatore, insegnante, monitore o coach (professionista o volontario) il tuo impegno è fondamentale anche nella prevenzione di questo problema che può toccare i giovani di qualsiasi età, sesso, origine e classe sociale, nella famiglia come nelle attività sportive, educative e ricreative.
2
...per chi e perché ?
ricevi delle avances da parte di un/un’allievo/a e non sai come comportarti?
un bambino ti confida di aver subito dei palpeggiamenti nel
vostro club, a scuola o nella sua famiglia?
osservi delle interazioni sessualmente inadeguate
tra ragazzi?
un bambino mostra segni di un possibile maltrattamento
e non sai come reagire?
il comportamento di un collega ti preoccupa?essendo quasi coetaneo
degli adolescenti che accompagni durante un campo, ti interroghi sui
limiti da porre?
Ti è già capitato ad esempio che...
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Una migliore conoscenza di questo tema ti aiuta ad agire con consapevolezza in favore della protezione e dei diritti dei bambini, ti permette di parlarne più facilmente se senti che qualcosa non va e di impegnarti per contrastare la banalizzazione e il silenzio legati a questo fenomeno.
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Cos’è l’abuso sessuale su un fanciullo?
L’abuso sessuale può avvenire con o senza l’uso della forza fisica o della minaccia.
Anche il giovane con compito educativo che non pone i giusti limiti può commettere, nonostante la vicinanza d’età, un atto penalmente perseguibile.
In nessun caso l’adulto può invocare il “consenso” del bambino o dell’adolescente.
Per legge, vi è abuso sessuale su un fanciullo quando un adulto (o un adolescente di almeno tre anni più grande) coinvolge una persona minore di 16 anni in qualunque atto di tipo sessuale.
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sfruttare la relazione educativa, di fiducia, di lavoro o di altra dipendenza (come quella tra insegnante e allievo, monitore e partecipante, allenatore e atleta, ecc.) per ottenere dei contatti sessuali con adolescenti tra i 16 e i 18 anni
diffondere materiale pornografico (anche se legale per gli adulti) a persone minori di 16 anni: offrire, mostrare, rendere accessibile, non intervenire in caso di scambi tra bambini o tra ragazzi
consumare, possedere, produrre o rendere accessibile materiale pornografico che rappresenta bambini e/o adolescenti (pedopornografia)
l’esibizionismo e le molestie sessuali
Cos’è l’abuso sessuale su un fanciullo?
Oltre ai reati contro l’integrità sessuale su fanciulli minori di 16 anni, anche i seguenti comportamenti sono illegali:
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Molestie sessuali affermazioni e gesti a sfondo sessuale, degradanti o inopportuni, come epiteti, battute scabrose, domande indiscrete, osservazioni imbarazzanti o sessiste, riferimenti a condotte sessuali o alla propria vita intima, commenti sull’inesperienza o l’abilità sessuale, fischi, linguaggi e gesti allusivi.
Molestie e abusi sessuali con e senza
L’abuso sessuale su bambini e adolescenti può avvenire con o senza contatto fisico. Talvolta è preceduto da molestie a carattere sessuale, ad esempio per mettere alla prova la reazione della vittima.
Al rientro dalle vacanze d’estate, un allenatore
dice alla sua allieva di 12 anni, guardandola
insistentemente all’altezza del petto:
“Wow, ne sono cambiate di cose in due mesi!”
Durante una lezione di equitazione, nessuno vuole montare Tuono, un cavallo molto nervoso. L’insegnante dice allora: “Lo diamo a Tina, che i maschi li sa domare, soprattutto quando sta lei sopra, vero?”, e le fa l’occhiolino.
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Abuso sessuale senza contatto fisico esposizione a materiale pornografico esibizionismo voyeurismo sollecitazioni a scopi sessuali via internet (chat, webcam) cybersesso indurre ad atti di autoerotismo fotografare o filmare in pose sessualmente esplicite diffondere tale materiale
Abuso sessuale con contatto fisico effettuare o richiedere palpeggiamenti sulle zone intime o sui seni sesso oralepenetrazione vaginale o anale
contatto fisico
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Violenza fisica: picchiare, schiaffeggiare, ferire, scuotere, dare calci, tirare orecchie o capelli, spingere, bruciare, obbligare ad ingerire, imporre esercizi eccessivi a titolo punitivo...
Violenza psichica (o morale): umiliare, ignorare, isolare, manipolare, ridicolizzare, criticare incessantemente, minacciare, ricattare, colpevolizzare, denigrare la provenienza, la religione, l’orientamento sessuale, le capacità, i tratti somatici...
Violenza assistita: lasciare che un bambino sia testimone di atti di violenza fisica, psichica o sessuale su altre persone, per esempio un genitore, una sorella o un fratello.
Il maltrattamento su bambini e adolescenti può prendere forme diverse:
Quali altre forme può assumere
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il maltrattamento infantile?
Trascuratezza (o negligenza): non rispondere ai bisogni fondamentali del bambino (presenza, protezione, alimentazione, igiene, sicurezza, assistenza medica, movimento, ecc.). Nell’ambito di un’attività, non curare adeguatamente una malattia o obbligare a giocare nonostante una lesione.
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Non esiste alcun identikit...Non esiste un profilo né dell’abusante né della vittima: la prevenzione riguarda tutti i contesti sportivi, educativi e ricreativi, con le loro particolarità.
Qualunque organizzazione può essere confrontata con situazioni di molestie o di abuso sessuale su bambini o adolescenti.
L’abuso sessuale è il corollario di un processo L’abuso sessuale non è una casualità, non è una fatalità, non avviene improvvisamente.
L’adulto malintenzionato deve produrre le condizioni e le occasioni necessarie all’abuso: creare un legame di fiducia o di dipendenza con il bambino/adolescente; moltiplicare il tempo passato insieme; includere progressivamente elementi d’intimità; indurlo a partecipare attivamente o a subire atti a connotazione sessuale; ridurre il rischio che riveli l’accaduto.
L’abuso sessuale è generalmente il corollario di un lungo processo manipolatorio che ha inizio ben prima degli atti sessuali veri e propri.
Contesti e dinamiche dell’abuso
Potere e abuso di potereSe ti occupi di bambini o di ragazzi, è importante essere consapevole del fatto che la funzione educativa ti conferisce un’autorità e una responsabilità che ti permettono, insieme a molte altre capacità, di creare un contesto sicuro, di apprendimento, di svago e di rispetto reciproco.
Quando tuttavia questo potere non è utilizzato nell’interesse dei bambini e degli adolescenti ma a scopi personali, l’adulto commette un abuso di potere.
Anche l’abuso sessuale è un abuso di potere: l’adulto utilizza la sua posizione per manipolare il bambino e sfruttare la sua fiducia, ammirazione, ingenuità, curiosità, paura o dipendenza.
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In molti casi le vittime non parlano esplicitamente degli abusi subiti. Ti può tuttavia accadere di osservare segnali di disagio o di malessere.
Essi possono avere cause differenti, legate o meno all’abuso sessuale. L’importante è prenderli sul serio.
Segnali di un possibile malessere del bambino o dell’adolescente
Passività, ripiego su di sè, perdita dell’autostima Aggressività, cambiamenti di umore repentini
Tendenza ad evitare determinati luoghi, situazioni o persone, o inversamente, attaccamento smoderato all’adulto
Reticenza o perdita d’interesse per l’attività, o inversamente, fuga in un’attività o nello studio
Sviluppo di paure e fobie
Disturbi del sonno o dell’appetito
In generale
A quali comportamenti e segnali
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Comportamenti autolesivi
Tossicomanie
Promiscuità
Fughe
Gravidanze precoci
Bambini
Adolescenti
Giochi ripetitivi in cui l’abuso sessuale è nuovamente espresso
Incontinenza
Conoscenze o comportamenti sessuali precoci o aggressivi (da non confondere con il naturale sviluppo sessuale del bambino e la sua normale curiosità)
prestare attenzione?
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Alcuni comportamenti inappropriati della persona con compito educativo
Interesse smisurato per un bambino o un adolescente
Ricerca di occasioni per isolarsi con lui/lei
Favoritismo; ricerca di pretesti per fare dei regali
Accontentare un bambino/adolescente in ogni sua richiesta
Ostentato interesse per i bambini o le bambine, i ragazzi o le ragazze di una precisa fascia d’età o con precise caratteristiche
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Un episodio o una situazione di abuso sessuale costituiscono una lesione grave dell’integrità fisica, psichica e sessuale. Possono causare gravi traumi, turbare l’equilibrio psico-affettivo e lo sviluppo della persona.
Le conseguenze possono ripercuotersi anche a medio e lungo termine, fino all’età adulta: perdita dell’autostima, depressione, sviluppo di comportamenti autolesivi o delinquenziali, abuso di alcool e droghe, disturbi alimentari (anoressia, bulimia).
La gravità delle conseguenze dell’abuso sessuale varia da persona a persona e dipende da molti fattori. Uno di questi è il modo in cui la vittima viene accolta quando l’abuso si rivela: il fatto che venga creduta, accolta e sostenuta costituisce un aspetto molto importante. Reazioni inappropriate (non credere, minimizzare, far finta di nulla, rimproverare, ecc.) possono invece aggravare le conseguenze dell’abuso.
La tua reazione di sostegno e di fiducia è fondamentale per il bambino o l’adolescente confrontato all’abuso sessuale e può aiutarlo ad affrontare la situazione.
Le conseguenze sulla vittima
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prendere sul serio ogni situazione
rivolgerti alla persona di riferimento del tuo ente e/o, se esiste, seguire la vostra procedura interna
sollecitare un aiuto esterno in caso di bisogno e far capo ai servizi e alle autorità competenti (vedi “Indirizzi utili”)
Confrontarsi con questa realtà non è mai facile e richiede coraggio. È possibile che, di fronte ad una situazione delicata, tu non sappia come reagire, non sia in chiaro sul tuo compito e i sugli obblighi legali, o non sappia a chi rivolgerti.
Ricorda che non ti si chiede di fare un’inchiesta o di “risolvere” il caso, ma piuttosto di:
Come reagire?
Evitando di tacere situazioni di abuso e reagendo adeguatamente, contribuisci a proteggere un bambino o un adolescente, a sostenerlo in un momento difficile e ad evitare che altri siano confrontati a situazioni analoghe.
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Rompere il silenzio che accompagna il fenomeno dell’abuso è un dovere morale e talvolta anche legale.
Se un bambino o un adolescente si confida, prendilo sul serio, ascoltalo e accoglilo. Rassicuralo sul fatto che fa bene a parlar-tene e assicuragli il tuo sostegno.Appena possibile, annota quanto ti ha riferito utilizzando le sue parole.
Di fronte a segnali di malessere, voci o insinuazioni, osserva con attenzione e discrezione. Annota con precisione fatti, luoghi, date e orari.
Informati se esiste una procedura interna al tuo ente in materia di maltrattamento e abusi su minori.
Chiedi un consiglio esterno per valutare il miglior modo di agire (vedi “Indirizzi utili”).
Informa la persona di contatto del tuo ente, il responsabile dell’ente o un’istanza competente.
Rispetta la confidenzialità, l’identità e la sfera privata della (presunta) vittima.
Cosa fare
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Non porre domande sull’accaduto e non cercare di effettuare un’inchiesta. Non assumerti il ruolo di investigatore o di medico.
Evita di fare promesse (“andrà in prigione”, “manterrò il segreto”, ecc.).
Non informare dei tuoi timori la persona sospettata né, se possibile, la presunta vittima, onde evitare di compromettere delle prove o l’esito di un’eventuale inchiesta penale.Non assumerti da solo la responsabilità della situazione.Evita di diffondere voci.
Cosa non fare
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Il Servizio LAV è una struttura cantonale d’aiuto destinata alle vittime la cui integrità fisica, psichica o sessuale è stata direttamente lesa a causa di un reato. Alla vittima è garantita gratuitamente una consulenza confidenziale e anonima, uno spazio di ascolto, l’informazione concernente i suoi diritti e l’accompagnamento, se richiesto, in tutte le fasi del procedimento penale.
Saper chiedere un consiglio o un aiuto esterno è segno di responsabilità e professionalità. Di seguito trovi alcuni indirizzi utili.Non temere di rivolgerti al servizio sbagliato: se necessario, ti sarà indicato il recapito più adeguato.
Bellinzonese e ValliViale Stazione 21 CP 2669 6501 BellinzonaTel. +41 (0)91 814 75 10
LuganeseVia Luganetto 56962 ViganelloTel. +41 (0)91 815 40 01
MendrisiottoVia Bernasconi 166850 MendrisioTel. +41 (0)91 815 94 01
In alcuni enti esistono già procedure interne. Generalmente, nei club e nelle associazioni è richiesto di rivolgerti innanzitutto al responsabile della struttura o, se è stata designata, alla persona di riferimento.
Indirizzi utili
Servizio per l’aiuto alle vittime di reati (Servizio LAV)
LocarneseVia Luini 126600 LocarnoTel. +41 (0)91 816 05 71
Delegato per l’aiuto alle vittime di reatiViale Stazione 21CP 26696501 BellinzonaTel. +41 (0)91 814 75 [email protected]/lav
CAMBIAMENTO INDIRIZZI E NUMERI TELEFONICIA PARTIRE DALL’ESTATE 2015DATI AGGIORNATI SUL SITO: www.ti.ch/lav
Il Ministero pubblico è l’autorità incaricata di perseguire i reati penali. Per l’accertamento dei fatti si avvale della collaborazione della Sezione dei Reati contro l’Integrità delle Persone (SRIP). Quest’unità di Polizia Giudiziaria si occupa delle inchieste relative ai reati contro l’integrità sessuale degli adulti, ai reati contro anziani e portatori di handicap e ai reati contro i minori (maltrattamenti, reati sessuali, reati violenti). La sezione specialistica è composta da agenti di polizia giudiziaria, che svolgono la loro attività in abiti civili ed hanno una formazione specifica.
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Ministero PubblicoVia Pretorio6900 LuganoTel. +41 (0)91 815 53 11
Polizia CantonaleTel. 0848 25 55 55 (centralino)
Il Gruppo GIMI del Servizio di pediatria dell’Ospedale regionale di Lugano si occupa della valutazione medica in caso di sospetti o di provati maltrattamenti e abusi su bambini e adolescenti.
Gruppo Interdisciplinare contro il Maltrattamento Infantile (GIMI) Ente Ospedaliero Cantonale (EOC)Ospedale regionale di LuganoVia Tesserete 466900 LuganoTel. +41 (0)91 811 61 11
Ministero pubblico e Polizia cantonale
Gruppo Interdisciplinare contro il Maltrattamento Infantile (GIMI)
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La Fondazione della Svizzera italiana per l’Aiuto, il Sostegno e la Protezione dell’Infanzia (ASPI) è attiva nei campi della formazione, della sensibilizzazione e della prevenzione del maltrattamento infantile.L’ASPI può essere sollecitata da enti e istituzioni per elaborare e organizzare delle occasioni di sensibilizzazione e delle formazioni specializzate nel campo della protezione dell’infanzia: giornate formative, corsi per adulti, formazione continua per insegnanti o specialisti, serate e conferenze per club, gruppi e associazioni, con la possibilità di approfondire temi specifici.
ASPI - Fondazione della Svizzera italiana per l’Aiuto,il Sostegno e la Protezione dell’InfanziaVia Povrò 166932 BreganzonaTel. +41 (0)91 943 57 [email protected]
Attività di formazione, prevenzione e sensibilizzazione - ASPI
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Per approfondire il tema...
Consulta la documentazione cantonale per la promozione delle relazioni sane e la prevenzione degli abusi sessuali su bambini e adolescenti nei settori sportivi, associativi e ricreativi:
- guida integrale- carta etica cantonale- cassetta degli attrezzi
PDF disponibili sul sito www.ti.ch/lav