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RESOCONTO RIUNIONE DELLA COMMISSIONE ARCONET DEL 4 NOVEMBRE 2015
Il giorno 4 novembre 2015 alle ore 11,00 a Roma presso il Ministero dell’Economia e delle
Finanze, nella sala del Parlamentino, si è tenuta la riunione della commissione ARCONET di cui
all’articolo 3-bis del decreto legislativo n. 118 del 2011 corretto e integrato dal decreto legislativo
n. 126 del 2014 .
Ordine del giorno:
1) Quesiti
2) Schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui
all’articolo 18-bis del DLgs 118/2011
Presenze:
Alla riunione, alla quale sono stati invitati anche i componenti supplenti, erano presenti:
MEF -RGS Salvatore Bilardo assente
MEF -RGS Cinzia Simeone
MEF -RGS Paola Mariani
MEF -RGS Daniela Collesi assente
MEF -RGS Emilia Scafuri
MEF -RGS Antonio Cirilli
MEF -RGS Alessandra Bonifazi
MEF -RGS Lamberto Cerroni
MEF -RGS Antonella Celletti
MEF -RGS Massimo Anzalone
PCM - Affari Regionali Saverio lo Russo assente
PCM - Affari Regionali Olimpia Chianese assente
M.Interno Giancarlo Verde assente
M.Interno Massimo Tatarelli assente
M.Interno Maria Giovanna Pittalis
M.Interno Francesco Zito
M.Interno Michele Scognamiglio assente
M.Interno Roberto Pacella
Corte dei Conti Alfredo Grasselli assente
Corte dei Conti Ferone Rinieri assente
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Istat Gerolamo Giungato assente
Istat Grazia Scacco
Istat Susanna Riccioni assente
Istat Luisa Sciandra assente
Regione a statuto ordinario Antonello Turturiello assente
Regione a statuto ordinario Claudia Morich assente
Regione a statuto ordinario Onelio Pignatti
Regione a statuto ordinario Marco Marafini
Regione a statuto speciale Marcella Marchioni
Regione a statuto speciale Fulvia Deanesi
UPI Francesco Delfino assente
UPI Gianluigi Masullo assente
ANCI Alessandro Beltrami
ANCI Riccardo Mussari assente
ANCI Giuseppe Ninni assente
ANCI Michele Petrelli
OIC Massimo Tezzon assente
OIC Alessandro Sura assente
CNDC Marco Castellani assente
CNDC Paolo Tarantino
CNDC Luciano Fazzi assente
CNDC Luigi Puddu
ABI Rita Camporeale assente
ABI Carla Ottanelli assente
Assosoftware Roberto Bellini assente
Assosoftware Laura Petroccia
MEF–RGS Segreteria Tecnica Nadia Mosca assente
MEF–RGS Segreteria Tecnica Antonietta Francese
uditore BANCA D'ITALIA Giorgio Ivaldi assente
uditore BANCA D'ITALIA Stefano Ranucci assente
1) Quesiti
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a) Una Comunità Montana dovendo predisporre il Documento Unico di Programmazione chiede se
possa redigere il DUP semplificato, avendo nel proprio mandamento solo Comuni con numero di abitanti
inferiore a 5000.
La Commissione, effettuati gli approfondimenti, tenuto conto dei contributi pervenuti e delle
recenti norme che fanno riferimento alla popolazione delle comunità montane, a seguito di un
ampio confronto concorda sulla seguente predisposizione di risposta:
Richiamando l’articolo 170, comma 6, del TUEL che prevede “Gli enti locali con popolazione
fino a 5.000 abitanti predispongono il Documento unico di programmazione semplificato
previsto dall’allegato n. 4/1 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive
modificazioni” le Comunità montane predispongono il DUP semplificato se la loro
popolazione è inferiore o pari a 5.000 abitanti.
b) Le Regioni possono costituire il Fondo pluriennale vincolato in uscita del 2015 e in entrata
del 2016 a fronte di procedure di spesa di investimento per lavori pubblici non ancora
aggiudicate (non sussistendo dunque un’obbligazione giuridicamente perfezionata), e tuttavia
prenotate nel 2015 sulla base della gara formalmente indetta ai sensi dell’articolo 53, comma 2
D.Lgs 163/06, anche se la copertura del FPV è debito autorizzato e non contratto?
La Commissione tenuto conto del Dl 78/2015 convertito con L. 125/2105 Art. 1 quater (Spese
per investimenti delle regioni), dell’art. 3, comma 7, D.lgs n. 163 del 2006 e in particolare delle
considerazioni sulle modalità di applicazione del Principio contabile applicato della contabilità
finanziaria (5.4) ha concordato la seguente risposta:
Si conferma che, nel corso del 2015, le Regioni possono dare copertura delle spese
d’investimento, e dell’eventuale FPV correlato, con il debito autorizzato e non contratto.
Si conferma altresì che il FPV può essere costituito anche in assenza di obbligazione
giuridicamente perfezionata, in relazione a spese già prenotate sulla base della gara per
l’affidamento dei lavori, formalmente indetta ai sensi dell’articolo 53, comma 2, del citato
decreto legislativo n. 163 del 2006.
Pertanto, nel 2015, le Regioni possono costituire in spesa il FPV per spese già prenotate sulla
base della gara per l’affidamento dei lavori, formalmente indetta ai sensi dell’articolo 53,
comma 2, del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, anche se il FPV è finanziato da
autorizzazione di debiti non contratti. Il Fondo pluriennale costituito in spesa del 2015, è
reiscritto in entrata dell’esercizio 2016.
c) Si chiedono chiarimenti in merito alla possibile assunzione di impegni pluriennali per
spese correnti relative a canoni afferenti contratti di partenariato pubblico privato o per
interventi quando ci sono norme legislative che impongono assunzioni di spese oltre la
durata del bilancio di previsione.
Ai fini della predisposizione della risposta la Commissione, accogliendo i contributi pervenuti, ha
richiamato l’art. 10, comma 3, del D.Lgs 118/2011 che fa espresso riferimento all’articolo 1677
c.c. e l’articolo 3, comma 15-ter, del decreto legislativo n. 163 del 2006 al fine di verificare la
possibilità di ricondurre i canoni afferenti ai contratti di partenariato alle fattispecie di cui alla lett.
b) del comma 3 dell'art. 10 del D.Lgs. 118/2011.
A conclusione dell’esame del quadro normativo e a seguito di dibattito la Commissione concorda
la seguente risposta:
I canoni contrattuali afferenti contratti di partenariato pubblico privato sono imputati a
spesa corrente solo nell’ipotesi in cui, applicando rigorosamente il criterio del riparto dei
rischi tra soggetto pubblico e privato, il contratto non costituisca in concreto una forma di
indebitamento,
4
Nei casi in cui il contratto costituisce in concreto una forma di indebitamento, l’imputazione
della spesa deve seguire la disciplina giuridica prevista per l’indebitamento in concreto
realizzato.
Nei casi in cui non costituiscono una forma di indebitamento, le spese concernenti i canoni
contrattuali che rientrano nelle fattispecie previste dall’articolo 10, comma 3, lettera b),
del DLgs 118/2011, imputate anche agli esercizi considerati nel bilancio di previsione,
possono essere oggetto di obbligazioni giuridiche esigibili negli esercizi successivi a quelli
considerati nel bilancio .
Con riferimento alla richiesta concernente le spese correnti assunte sulla base di leggi che
impongono spese oltre la durata del bilancio di previsione, si rappresenta che le norme del
DLgs 118/2011 possono essere derogate o modificate da norme successive aventi forza di
legge.
Eventuali norme statali preesistenti che derogano ai principi del DLgs 118/2011 possono
essere considerate norme eccezionali rispetto ai principi generali (secondo valutazioni da
effettuare nei singoli casi).
Si richiama infine l’articolo 1, comma 1, del DLgs 118/2011 “Ai sensi dell’articolo 117,
secondo comma, lettera e) della Costituzione il presente titolo e il titolo terzo disciplinano
l’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, ad eccezione
dei casi in cui il Titolo II disponga diversamente, con particolare riferimento alla fattispecie
di cui all’articolo 19, comma 2, lettera b), degli enti locali di cui all' articolo 2 del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e dei loro enti e organismi strumentali, esclusi gli enti di
cui al titolo secondo del presente decreto. A decorrere dal 1 gennaio 2015 cessano di avere
efficacia le disposizioni legislative regionali incompatibili con il presente decreto”, dal
quale deriva l’impossibilità, per leggi regionali di derogare alle disposizioni del DLgs
118/2011.
2) Schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui all’articolo
18-bis del D.Lgs. 118/2011 La Commissione prosegue l’esame dello schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di
bilancio, di cui all’articolo 18 – bis del D.lgs. n. 118 del 2011 e concorda nell’accogliere i
suggerimenti pervenuti di correzioni e integrazioni al fine di ritenerlo approvato.
La Commissione inizia l’esame dell’allegato allo schema di decreto che elenca e definisce gli
indicatori di bilancio.
Dopo la presentazione dell’allegato, e la precisazione che gli indicatori di bilancio potranno essere
implementati e affinati negli esercizi successivi inizia l’esame puntuale a partire da quelli riferiti
alle entrate.
La Commissione alle ore 14,00 sospende i lavori con la richiesta di inviare eventuali ulteriori
suggerimenti sugli indicatori esaminati al fine di ritenerli approvati e rinvia la prosecuzione
dell’esame puntuale di quelli relativi alle spese alla riunione successiva che si terrà il giorno 18
novembre p.v.
La riunione si chiude alle ore 14,00
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RESOCONTO RIUNIONE DELLA COMMISSIONE ARCONET DEL 18 NOVEMBRE 2015
Il giorno 18 novembre 2015 alle ore 11,00 a Roma presso il Ministero dell’Economia e
delle Finanze, nella sala del Parlamentino, si è tenuta la riunione della commissione ARCONET di
cui all’articolo 3-bis del decreto legislativo n. 118 del 2011 corretto e integrato dal decreto
legislativo n. 126 del 2014 .
Ordine del giorno:
1) Quesiti
2) Schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui
all’articolo 18-bis del DLgs 118/2011
Presenze:
Alla riunione, alla quale sono stati invitati anche i componenti supplenti, erano presenti:
MEF -RGS Salvatore Bilardo assente
MEF -RGS Cinzia Simeone
MEF -RGS Paola Mariani
MEF -RGS Daniela Collesi assente
MEF -RGS Emilia Scafuri
MEF -RGS Antonio Cirilli
MEF -RGS Alessandra Bonifazi assente
MEF -RGS Lamberto Cerroni assente
MEF -RGS Antonella Celletti
MEF -RGS Massimo Anzalone
PCM - Affari Regionali Saverio lo Russo
PCM - Affari Regionali Olimpia Chianese assente
M.Interno Giancarlo Verde assente
M.Interno Massimo Tatarelli assente
M.Interno Maria Giovanna Pittalis assente
M.Interno Francesco Zito assente
M.Interno Michele Scognamiglio
M.Interno Roberto Pacella
Corte dei Conti Alfredo Grasselli
Corte dei Conti Ferone Rinieri assente
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Istat Gerolamo Giungato
Istat Grazia Scacco
Istat Susanna riccioni assente
Istat Luisa sciandra assente
Regione a statuto ordinario Antonello Turturiello assente
Regione a statuto ordinario Claudia Morich assente
Regione a statuto ordinario Onelio Pignatti assente
Regione a statuto ordinario Marco Marafini
Regione a statuto speciale Marcella Marchioni
Regione a statuto speciale Fulvia Deanesi
UPI Francesco Delfino
UPI Gianluigi Masullo assente
ANCI Alessandro Beltrami assente
ANCI Riccardo Mussari assente
ANCI Giuseppe Ninni assente
ANCI Michele Petrelli assente
OIC Massimo Tezzon assente
OIC Alessandro Sura assente
CNDC Marco Castellani assente
CNDC Paolo Tarantino
CNDC Luciano Fazzi
CNDC Luigi Puddu
ABI Rita Camporeale assente
ABI Carla Ottanelli
Assosoftware Roberto Bellini assente
Assosoftware Laura Petroccia
BANCA D'ITALIA Giorgio Ivaldi assente
BANCA D'ITALIA Stefano Ranucci assente
1) Quesito della Regione Lazio
L'articolo 73 del dlgs 118/11 attribuisce al consiglio regionale il potere di riconoscere con legge la
legittimità dei debiti fuori bilancio nelle fattispecie di cui alle lettere a), b), c), d) ed e) del
medesimo articolo.
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Dal momento che il citato articolo prevede un'unica procedura di riconoscimento dei debiti fuori
bilancio della "Regione", senza operare una distinzione tra Giunta e Consiglio, non è chiaro se i
debiti fuori bilancio del consiglio possano confluire all'interno di una più ampia proposta di legge
di Giunta di ricognizione (previa individuazione dei debiti da parte dell'Ufficio di presidenza del
consiglio) ovvero se debbano costituire oggetto di una apposita proposta di legge di iniziativa
consiliare da approvare con distinta legge regionale.
In merito la Commissione conferma che l’articolo 73 del DLgs 118/2011 ha disciplinato la
procedura per il riconoscimento dei debiti fuori bilanci, riferendosi al bilancio della Regione.
Eventuali procedure di riconoscimento dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale devono
seguire la procedura prevista dall’articolo 73, adeguata alle esigenze del Consiglio. A tal fine si
ritiene preferibile che siano oggetto di una apposita proposta di legge di iniziativa consiliare.
Il debito riconosciuto è iscritto nel bilancio del Consiglio regionale.
2) Schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui all’articolo
18-bis del D.Lgs. 118/2011 La Commissione prosegue l’esame degli indicatori da inserire nello schema di decreto
concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui all’articolo 18 – bis del D.lgs. n. 118 del
2011, con particolare attenzione agli indicatori riguardanti le entrate proprie, le partite di giro e il
fondo pluriennale vincolato.
La Commissione alle ore 14,00 sospende i lavori e rinvia l’approvazione definitiva del decreto alla
riunione successiva che si terrà il giorno 25 novembre.
La riunione si chiude alle ore 14,00
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RESOCONTO RIUNIONE DELLA COMMISSIONE ARCONET DEL 25 NOVEMBRE 2015
Il giorno 25 novembre 2015 alle ore 11,00 a Roma presso il Ministero dell’Economia e
delle Finanze, nella sala del Parlamentino, si è tenuta la riunione della commissione ARCONET di
cui all’articolo 3-bis del decreto legislativo n. 118 del 2011, corretto e integrato dal decreto
legislativo n. 126 del 2014 .
Ordine del giorno:
1) Chiarimenti disciplina cassa vincolata degli enti locali; 2) Schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui
all’articolo 18-bis del DLgs 118/2011
Presenze:
Alla riunione, alla quale sono stati invitati anche i componenti supplenti, erano presenti:
MEF -RGS Salvatore Bilardo MEF -RGS Cinzia Simeone
MEF -RGS Paola Mariani
MEF -RGS Daniela Collesi assente
MEF -RGS Emilia Scafuri
MEF -RGS Antonio Cirilli
MEF -RGS Alessandra Bonifazi
MEF -RGS Lamberto Cerroni
MEF -RGS Antonella Celletti
MEF -RGS Massimo Anzalone
PCM - Affari Regionali Saverio lo Russo assente
PCM - Affari Regionali Olimpia Chianese assente
M.Interno Giancarlo Verde assente
M.Interno Massimo Tatarelli assente
M.Interno Maria Giovanna Pittalis
M.Interno Francesco Zito
M.Interno Michele Scognamiglio assente
M.Interno Roberto Pacella
2
Corte dei Conti Alfredo Grasselli assente
Corte dei Conti Ferone Rinieri assente
Istat Gerolamo Giungato assente
Istat Grazia Scacco
Istat Susanna Riccioni assente
Istat Luisa Sciandra assente
Regione a statuto ordinario Antonello Turturiello assente
Regione a statuto ordinario Claudia Morich assente
Regione a statuto ordinario Onelio Pignatti
Regione a statuto ordinario Marco Marafini
Regione a statuto speciale Marcella Marchioni
Regione a statuto speciale Fulvia Deanesi assente
UPI Francesco Delfino assente
UPI Gianluigi Masullo assente
ANCI Alessandro Beltrami
ANCI Riccardo Mussari assente
ANCI Giuseppe Ninni assente
ANCI Michele Petrelli
OIC Massimo Tezzon assente
OIC Alessandro Sura assente
CNDC Marco Castellani assente
CNDC Paolo Tarantino
CNDC Luciano Fazzi assente
CNDC Luigi Puddu
ABI Rita Camporeale assente
ABI Carla Ottanelli assente
Assosoftware Roberto Bellini assente
Assosoftware Laura Petroccia
MEF–RGS Segreteria Tecnica Nadia Mosca assente
MEF–RGS Segreteria Tecnica Antonietta Francese
uditore BANCA D'ITALIA Giorgio Ivaldi assente
uditore BANCA D'ITALIA Stefano Ranucci assente
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1) Richiesta Chiarimenti disciplina cassa vincolata degli enti locali
Nel corso della riunione del 7 ottobre u.s., a seguito delle segnalazioni della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e dell’ANCI riguardanti le modalità di applicazione della cassa vincolata
degli enti locali, la Commissione ha analizzato il quadro normativo definito dal TUEL e,
riconoscendo la necessità di una manifestazione autorevole di chiarezza sull’argomento, ha
rinviato l’argomento alle riunioni successive.
Il dr. Bilardo, fa presente che, a seguito della delibera Sez. aut. Corte dei conti n. 31/2015,
trasmessa il 19 novembre u.s. dal cons. Grasselli ai componenti della Commissione, la questione è
da ritenersi superata, in quanto le linee guida approvate dalla Sezione autonomie della Corte dei
conti chiariscono la materia e garantiscono una corretta interpretazione della norma a livello
nazionale.
La Commissione condivide la proposta.
Il Dott. Bilardo sottolinea il grande valore della collaborazione tra la Ragioneria Generale dello
Stato, la Corte dei Conti e la Commissione Arconet, e auspica che tale fruttuoso metodo di lavoro
prosegua nel tempo.
2) Schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui all’articolo 18-
bis del DLgs 118/2011 La Commissione prosegue l’esame dello schema di decreto concernente il Piano degli indicatori,
di cui all’articolo 18 – bis del D.lgs. n. 118 del 2011, analizzando le modalità di rappresentazione
dei debiti fuori bilancio.
Viene condivisa l’esigenza di rappresentare anche i debiti fuori bilancio in corso di
riconoscimento, distinguendo le seguenti fattispecie:
Debiti riconosciuti e finanziati
Debiti in corso di riconoscimento (risultanti, ad esempio, da delibera di Giunta o da
schema di delibera presentato in Consiglio);
Debiti riconosciuti e in corso di finanziamento (ad esempio, delibera di Consiglio con
copertura differita o rinviata).
Nel condividere la versione finale dello schema dei due decreti, concernenti, rispettivamente, il
piano degli indicatori per:
- le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano (allegati 1 e 2) e i loro organismi ed
enti strumentali in contabilità finanziaria (Allegati 3 e 4), da emanare con decreto del
Ministero dell’economia e delle finanze;
- gli enti locali (allegati 1 e 2) e i loro organismi ed enti strumentali in contabilità finanziaria
(Allegati 3 e 4), da emanare con decreto del Ministero dell’Interno,
la Commissione, in considerazione delle indicazioni del rappresentante dell’Assosoftware,
concernenti i tempi di realizzazione delle procedure necessarie per l’elaborazione degli indicatori,
ritiene opportuno proporre l’adozione del piano degli indicatori a decorrere dall’esercizio 2016,
precisando che le prime applicazioni del decreto sono da riferirsi al rendiconto della gestione 2016
e al bilancio di previsione 2017-2019.
La prossima riunione è convocata per il giorno 16 dicembre p.v.
La riunione si chiude alle ore 13,30
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RESOCONTO RIUNIONE DELLA COMMISSIONE ARCONET DEL 16 DICEMBRE 2015
Il giorno 16 dicembre 2015 alle ore 11,00 a Roma presso il Ministero dell’Economia e
delle Finanze, nella sala del Parlamentino, si è tenuta la riunione della commissione ARCONET di
cui all’articolo 3-bis del decreto legislativo n. 118 del 2011 corretto e integrato dal decreto
legislativo n. 126 del 2014 .
Ordine del giorno:
1) Modalità di accertamento dell’addizionale comunale irpef;
2) Prospetto di verifica del pareggio di bilancio di cui all’articolo 1, comma 411 del
disegno di legge di stabilità 2016;
3) Quesito;
Presenze:
In considerazione del primo punto all’ordine del giorno, partecipa alla riunione, in rappresentanza
del MEF-Dipartimento delle finanze, il dr. Marco Carotenuto. Erano inoltre presenti:
MEF -RGS Salvatore Bilardo
MEF -RGS Cinzia Simeone
MEF -RGS Paola Mariani
MEF -RGS Daniela Collesi assente
MEF -RGS Emilia Scafuri
MEF -RGS Antonio Cirilli
MEF -RGS Alessandra Bonifazi assente
MEF -RGS Lamberto Cerroni
MEF -RGS Antonella Celletti
MEF -RGS Massimo Anzalone
PCM - Affari Regionali Saverio lo Russo assente
PCM - Affari Regionali Olimpia Chianese assente
M.Interno Giancarlo Verde assente
M.Interno Massimo Tatarelli assente
M.Interno Maria Giovanna Pittalis
M.Interno Francesco Zito assente
2
M.Interno Michele Scognamiglio assente
M.Interno Roberto Pacella
Corte dei Conti Alfredo Grasselli
Corte dei Conti Ferone Rinieri assente
Istat Gerolamo Giungato
Istat Grazia Scacco
Istat Susanna Riccioni assente
Istat Luisa Sciandra assente
Regione a statuto ordinario Antonello Turturiello
Regione a statuto ordinario Claudia Morich assente
Regione a statuto ordinario Onelio Pignatti
Regione a statuto ordinario Marco Marafini assente
Regione a statuto speciale Marcella Marchioni
Regione a statuto speciale Fulvia Deanesi assente
UPI Francesco Delfino
UPI Gianluigi Masullo assente
ANCI Alessandro Beltrami
ANCI Riccardo Mussari
ANCI Giuseppe Ninni assente
ANCI Michele Petrelli
OIC Massimo Tezzon assente
OIC Alessandro Sura assente
CNDC Marco Castellani
CNDC Paolo Tarantino assente
CNDC Luciano Fazzi
CNDC Luigi Puddu
ABI Rita Camporeale assente
ABI Carla Ottanelli
Assosoftware Roberto Bellini assente
Assosoftware Laura Petroccia
MEF–RGS – segreteria tecnica Nadia Mosca
MEF–RGS – segreteria tecnica Antonietta Francese
uditore BANCA D'ITALIA Stefano Ranucci assente
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uditore BANCA D'ITALIA Giorgio Ivaldi assente
Prima di iniziare la riunione il Presidente della Commissione ARCONET richiama i
componenti alla riservatezza e al rispetto del segreto d’ufficio in particolare sulla discussione,
sulle risoluzioni e sugli atti non definitivi dell’attività della Commissione.
Il presidente inoltre ribadisce che le decisioni della Commissione sono assunte
collegialmente ed eventuali criticità della disciplina poste all’attenzione dei componenti
devono essere rappresentate all’attenzione della Commissione al fine di condividerne il
superamento.
1) Modalità di accertamento dell’addizionale comunale irpef
La Commissione, esamina la proposta, predisposta con il contributo di RGS, ANCI e
Dipartimento delle finanze, diretta ad inserire nel principio contabile applicato concernente
l’accertamento delle entrate tributarie (allegato 4/2 al DLgs 118/2011), un nuovo principio
diretta a consentire l’accertamento dell’addizionale comunale all’IRPEF, oltre che per cassa,
anche sulla base delle entrate accertate nell’esercizio finanziario del secondo anno precedente
quello di riferimento, anche se non superiore alla somma degli incassi in conto residui e in
conto competenza rispettivamente dell’anno precedente e del secondo anno precedente quello
di riferimento.
Condivisi i contenuti del nuovo principio contabile, la Commissione decide di rinviarne la
redazione definitiva alla prossima riunione.
2) Prospetto di verifica del pareggio di bilancio di cui all’articolo 1, comma 411 del
disegno di legge di stabilità 2016
La Commissione esamina una prima stesura del prospetto di verifica del pareggio di
bilancio, previsto dal disegno di legge di stabilità 2016, come un nuovo allegato al bilancio di
previsione delle Regioni e degli enti locali soggetti al vincolo del pareggio di bilancio. In attesa
dell’approvazione della legge di stabilità 2016, la Commissione decide di rinviare alla prossima
riunione la conclusione dell’esame del prospetto, invitando i componenti a far pervenire
osservazioni e suggerimenti, al fine di approvarlo.
3) Quesito
L’ordine dei Dottori Commercialisti ha chiesto che la Commissione interpreti la possibilità,
prevista dal principio contabile applicato, di costituzione del FPV di fine anno per le opere in
deroga all’obbligazione giuridica perfezionata.
“Il principio parla di avvio del procedimento di affidamento o impegno nel quadro economico di
una somma superiore alla mera progettazione (es. recinzione, sgombero area, etc…).
4
Il tema è rilevante visto lo sblocco degli avanzi, con l’FPV che viene valutato nel pareggio di
bilancio nel 2016.
Molti indicano in maniera rigida la pubblicazione del bando entro il 31/12 ma ovviamente i
comuni faranno fatica a rispettare questi tempi.
Nel principio il termine del 31/12 non c’è (si può dedurre). Tuttavia se vale il fatto che è la Giunta
che in tempo utile per il rendiconto deve effettuare le variazioni al FPV, come si fa a non
considerare costituito un FPV al 31/12 per un opera magari bandita il 2/1 e che a febbraio viene
anche affidata?
Mi sembra una rigidità che va contro la logica dell’armonizzazione e della LDS stessa e che,
ripeto, sarà superabile con impegni irrisori di somme nel quadro economico.
Credo che Arconet debba fare una riflessione.”
La Commissione dopo aver riesaminato attentamente la disciplina, in particolare il punto 5.4 del
principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, sotto riportato ha ribadito che
tale principio deve intendersi riferito esclusivamente alle fattispecie previste e realizzate entro il
31 dicembre.
In conclusione della riunione i rappresentanti di ABI e delle Regioni sottopongono alla
Commissione due argomenti non previsti dall’ordine del giorno.
L’ABI segnala la forte preoccupazione dei tesorieri concernente l’adeguamento degli enti
territoriali alla classificazione del bilancio per missioni e programmi. Infatti, il ritardo
nell’aggiornamento del sistema informativo potrebbe determinare il blocco dei pagamenti, in
quanto:
gli ordini di incasso e pagamento che riportano ancora le vecchie codifiche di bilancio non
potranno essere accettati dai tesorieri;
in caso di esercizio provvisorio, l’articolo 11, comma 17, del decreto legislativo n. 118 del
2011 e successive modifiche, richiede la gestione degli stanziamenti di spesa previsti nel
bilancio pluriennale autorizzatorio 2015 – 2017 per l’annualità 2016, riclassificati secondo
il nuovo schema di bilancio per missioni e programma. Conseguentemente, se il tesoriere
non riceve il bilancio secondo il nuovo schema per missioni e programmi, non può avviare
la gestione dell’esercizio provvisorio.
Al riguardo, premesso che le norme che impediscono ai tesorieri di pagare sono assolutamente
necessarie per garantire l’avvio dei nuovi schemi di bilancio e l’applicazione a regime della
riforma e che l’eventuale blocco dei pagamenti è da imputare esclusivamente ai ritardi di
applicazione da parte degli enti, ad oltre un anno dall’emanazione delle disposizioni correttive del
decreto legislativo n. 118 del 2011, al fine di evitare, o limitare tali criticità, la Commissione
Arconet decide di integrare le informative già effettuate nei confronti degli enti, con ulteriori
comunicazioni, tramite il sito Arconet, le mail dall’indirizzo di mail [email protected] e
attraverso le iniziative ANCI-IFEL nei confronti dei singoli comuni.
Il comunicato trasmesso agli enti è il seguente: “Gli enti territoriali (compresi tutti i comuni,
indipendentemente dal numero della popolazione) ed i loro organismi e enti in contabilità
finanziaria operano dal 1° gennaio prossimo in conformità alla disciplina concernente
l’armonizzazione contabile (DLgs 118/2011).
Ciò comporta:
•l’emissione di ordinativi che riportino l’indicazione dei codici dei nuovi schemi di bilancio;
•in caso di esercizio provvisorio, l'invio tempestivo ai tesorieri dei bilanci riclassificati.
Ai tesorieri è fatto obbligo di non accettare titoli di incasso e di pagamento riferiti all'esercizio
2016 che non riportino la nuova codifica di bilancio.
5
Ne consegue che il mancato adeguamento a tali disposizioni da parte degli enti comporta il
blocco della gestione ordinaria tenuto conto che il tesoriere, ai sensi di legge, può effettuare, in
assenza di mandato, i soli pagamenti previsti dall’art 185, comma 4 del Decreto Legislativo 18
agosto 2000, n. 267 nei quali non rientrano, tra gli altri, i pagamenti inerenti gli stipendi ed altri
emolumenti”.
I rappresentanti delle Regioni a statuto ordinario propongono di integrare il principio generale n.
16, recentemente definito con il DM 1° dicembre 2015 e, conseguentemente, il punto 5.3.6 del
principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, precisando che le Regioni a
statuto ordinario conteggiano le medie triennali dei saldi correnti di competenza e di cassa
escludendo le poste contabili riconducibili alle gestioni vincolate e quelle destinate al
finanziamento della sanità corrente.
La Commissione, esamina le proposte e, pur ritenendole ad un primo esame condivisibili, ritiene
opportuno rinviare la decisione alla successiva riunione, al fine di consentire i necessari
approfondimenti.
Augurando serene festività a tutti si comunica che la prossima riunione è calendarizzata il
giorno 20 gennaio 2016.
La riunione si chiude alle ore 14,00