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� NORMATIVA SPECIFICA
� DESCRIZIONE DEI RISCHI
� MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
� SITUAZIONI CORRETTE/NON CORRETTE
SOMMARIO
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� il Datore di lavoro ado,a le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori, e in par5colare:…le,era q) ado,a le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave e immediato”.
Art. 18 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. NORMATIVA
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� 1. La prevenzione incendi è la funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statuale, dire,a a conseguire (…) gli obieEvi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell’ambiente.
� 4. (…), con5nuano ad applicarsi i criteri generali di sicurezza an5ncendio e per la ges5one delle emergenze nei luoghi di lavoro di cui al decreto del Ministro dell’Interno in data 10 Marzo 1998.
Art. 46 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. NORMATIVA
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� «Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza con par5colare riferimento alla prevenzione incendi e lo,a an5ncendio … devono ricevere un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico.»
Art. 37 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. NORMATIVA
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� I lavoratori non possono, se non per giusBficato moBvo, rifiutare la designazione. Essi devono essere formaB, essere in numero sufficiente e disporre di aJrezzature adeguate, tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell'azienda o dell'unità produNva.”
Art. 43 comma 3 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. GESTIONE DELLE EMERGENZE
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Criteri di valutazione rischio d’incendio
(art 17 Dlgs. 81/08)
e Misure di prevenzione, protezione di organizzazione per i
luoghi di lavoro
DM 10 Marzo 1998 NORMATIVA
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� All. I –Linee guida per la valutazione del rischio incendio � All. II -‐misure intese a ridurre la probabilità di insorgenza degli incendi � All. III -‐misure relaBve alle vie di uscita in caso di incendio � All IV -‐misure per la rivelazione e l’allarme in caso di incendio � All V -‐AJrezzi ed ImpianB; � All. VI -‐Controlli e manutenzione � All. VII -‐Informazione e formazione anBncendio � All. VIII -‐Pianificazione procedure da aJuare in caso d’incendio � All. IX -‐Contenuto dei corsi di formazione; � All. X -‐Luoghi di lavoro rischio alto (aJestato idoneità)
DM 10 Marzo 1998 - Criteri e linee guida NORMATIVA
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La valutazione dei rischio incendio e le conseguenti misure di prevenzione e protezione costituiscono parte specifica della valutazione dei rischi ( All. 1)
Nel Documento sono inseriti:
• Nominativi lavoratori incaricati
• Misure di prevenzioni e protezione, lotta antincendio e gestione delle emergenze
Criteri di valutazione rischi
• Basso
• Medio
• Elevato
Valutazione del Rischio NORMATIVA
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Gli impianti e le attrezzature antincendio DEVONO essere controllati e tenuti efficienti nel rispetto:
• Leggi
• Regolamenti
• Norme di buona tecnica ( CEI ; UNI )
• Direttive CE
• Istruzioni fornite dal costruttore
REGISTRO DEI CONTROLLI
Controllo e manutenzione degli impianti e attrezzature antincendio
NORMATIVA
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L’INCENDIO
Definizione: rapida ossidazione di materiali con notevole sviluppo di calore, fiamme, fumo e gas caldi.
Effetti dell'incendio: − Emanazione di energia sotto
forma di luce e calore − Trasformazione dei
combustibili in altri elementi
DESCRIZIONE DEI RISCHI
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La combusBone può essere rappresentata schemaBcamente da un triangolo i cui laB sono cosBtuiB dai 3 elemenB necessari:
-‐ Combus8bile -‐ Comburente -‐ Sorgente di calore
Solo la contemporanea presenza di quesB 3 elemenB da luogo al fenomeno dell’incendio.
Al mancare di almeno uno di essi l’incendio si spegne.
DESCRIZIONE DEI RISCHI
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Un incendio si caraJerizza per Bpo di combus8bile e per 8po di sorgente d’innesco. Comburente: Ossigeno dell'aria Tipi di Combus7bile: Solidi, liquidi, gas, metalli Tipi di Sorgente d’innesco: Accensione dire,a, accensione indire,a, a,rito, autocombus5one o riscaldamento spontaneo
GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO LA COMBUSTIONE
DESCRIZIONE DEI RISCHI
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L'elemento più caraJerisBco dell'incendio, ne idenBfica la presenza anche da grandi distanze. Sono formaB da piccolissime par8celle solide (aerosol), liquide (nebbie o vapori condensa8).
Le par8celle solide sono sostanze incombuste e ceneri che si formano quando la combusBone avviene in carenza di ossigeno e vengono trascinate dai gas caldi. Rendono il fumo di colore scuro. Impediscono la visibilità ostacolando l’aNvità dei soccorritori e l’esodo delle persone.
Le par8celle liquide (nebbie o vapori condensaB) sono cosBtuite da vapor d’acqua che al di soJo dei 100 °C condensa dando luogo a fumo di color bianco.
FUMI DESCRIZIONE DEI RISCHI
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Rimangono allo stato gassoso alla temperatura ambiente di riferimento di 15 °C.
La produzione di tali gas in un incendio dipende: -‐ dal Bpo di combus8bile; -‐ dalla percentuale di ossigeno; -‐ dalla temperatura raggiunta.
Nella maggioranza dei casi, la mortalità per incendio è da aIribuire all’inalazione di ques8 gas che producono danni biologici per anossia o per tossicità.
GAS DI COMBUSTIONE
DESCRIZIONE DEI RISCHI
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Deposito e u5lizzo di materiali infiammabili e facilmente combus5bili
U5lizzo di fon5 di calore
Impian5 ed a,rezzature ele,riche
Il fumo e l'u5lizzo di portacenere
Rifiu5 e scar5 di lavorazione combus5bili
Aree non frequentate
Misure contro gli incendi dolosi
CAUSE DI INCENDIO PIÙ COMUNI DESCRIZIONE DEI RISCHI
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Le azioni Preventive e Protettive non devono essere considerate alternative ma complementari tra loro.
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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Distanze sicurezza
Filtro prova di fumo
PROTEZIONE PASSIVA MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
20/04/15 29 Uscita emergenza Porta REI
Porta REI
Reazione al fuoco
Reazione al fuoco
PROTEZIONE PASSIVA MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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Sprinkler
Idranti DN45 Naspi
Idranti DN70
Impianti gas inerte
PROTEZIONE ATTIVA MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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Impianti schiuma
Impianti rilevazione
EFC
Illuminazione Sicurezza
PROTEZIONE ATTIVA MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE