ANNO 1 - NUMERO 0 - IN ATTESA DI REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI CHIETI
improntesito: www.provincia.chieti.it/arcacultureinonda - email: [email protected]
Campagna di valorizzazione delle seconde generazioni di immigrati presenti nel territorio della Provincia di Chieti.Progetto Arca-Immigrati in Onda, promosso dalla Provincia di Chieti e �nanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il fondo per l’inclusione sociale degli immigrati - Annualità 2007
FAMIGLIA, SOCIETÀ E GIOVENTÙLa giornata internazionale della Famiglia
FORMAZIONE E ISTRUZIONELa scuola che vorrei...
IMPRESA E LAVOROLa professione del Mediatore
PAGINEDI INSERTO
SPECIALE
ESTRAIBILE
Provincia di Chieti
STAMPATO SU CARTA FSC
Una
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002 contenuti della rivista
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La giornata internazionale della Famiglia
La scuola che vorrei...
La figura del Mediatore...
Nel 1994 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato la “Giornata Internazio-nale della Famiglia” e da allora viene festeg-giata il 15 maggio di ogni anno. La famiglia, “unità fondamentale della vita sociale” – così è scritto nel preambolo della risoluzione ONU – riflette le debolezze e le energie della società, ed è allo stesso tempo motore e desti-natario dello sviluppo della comunità.
Come vivono i giovani immigrati la scuola italiana? Che problemi incontrano? Come si sentono trattati e che scuola vorrebbero? Per rispondere a queste domande e conoscere più da vicino i bisogni dei ragazzi abbiamo dato la parola a Sara, una giovane studentessa di Chieti.
Tale figura nasce dall’esigenza di conciliare più di un interesse e di salvaguardare valori culturali e religiosi e peculiarità delle nume-rose comunità immigrate presenti sul territo-rio. Essa svolge un ruolo determinante al fine dell’integrazione socio-culturale delle perso-ne immigrate.
003editoriale
...le seconde generazioni
...uno spazio d’incontro
L’iniziativa “Arca Immigrati in Onda” costituisce senz’altro un im-portante momento di confronto e di riflessione sulle seconde gene-razioni, tematica sulla quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha inteso, nel corso di questi ultimi anni, promuovere una serie di interventi con la collaborazione di enti locali e organizza-zioni del privato sociale. Con le risorse del Fondo per l’Inclusione Sociale degli Immigrati sono stati finanziati venti progetti finaliz-zati alla valorizzazione delle seconde generazioni che prevedono tre principali linee di attività: sostegno alla produzione culturale in vari settori quali quello artistico, musicale, narrativo, cinematografico, ecc.; affiancamento nel percorso scolastico anche attraverso l’au-silio di mediatori culturali e creazione di momenti di incontro e dialogo interculturale. Fra questi, il progetto “Arca Immigrati in Onda”, realizzato dalla Provincia di Chieti, rappresenta un buon esempio di sperimentazione di nuove strategie per il coinvolgimen-to dei giovani di seconda generazione in attività culturali e sociali. In particolare, ritengo che la scelta di puntare su strumenti e tec-nologie innovative come la radio e la televisione attraverso internet possa avere una notevole efficacia nell’intercettare un’ampia platea di giovani italiani e stranieri e favorire una reale integrazione. Ri-volgo, infine, i miei miglior auguri a tutti i partecipanti per il buon esito dell’iniziativa e, in particolare, ai giovani beneficiari affinché possano vivere questa esperienza con gioia e soddisfazione.
Natale ForlaniDirettore Generale della
Direzione Generale dell’Immigrazione
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
“Impronte” è la rivista realizzata nell’ambito del progetto “Arca Im-migrati in Onda”, promosso dalla Provincia di Chieti e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ed è una delle azioni che abbiamo messo in campo per creare uno spazio di incontro e per pro-muovere l’integrazione degli immigrati di seconda generazione.Per il nostro ente, questo progetto costituisce uno sforzo di grande importanza al fine di creare un nuovo “patto di cittadinanza” per una convivenza pacifica all’interno di una società multiculturale. Per questo il progetto “Arca Immigrati in Onda” ha privilegiato la conoscenza, il dialogo, lo scambio e la valorizzazione delle diverse culture attraverso i sistemi di comunicazione di massa.Impronte, utilizzando lo strumento di comunicazione di massa più tradi-zionale e conosciuto, la stampa, intende essere un contenitore di riflessioni e di interazioni che potrà essere fruito nel tempo, senza essere legato all’im-mediatezza della tv e alla interconnessione del web: uno spazio slow in un mondo che è sempre più fast e non si ferma quasi più a pensare. Ecco: questa nostra rivista vuole essere uno spazio per pensare.
Enrico DiGiuseppantonio
Presidente della Provincia di Chieti
La giornata internazionale della Famiglia
Nel 1994 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato la “Giornata Interna-zionale della Famiglia” e da allora viene festeggiata il 15 maggio di ogni anno. La famiglia, “unità fondamentale della vita sociale” – così è scritto nel preambolo della risoluzione ONU – riflette le debolezze e le
energie della società, ed è allo stesso tem-po motore e destinatario dello sviluppo della
comunità.
Questa ricorrenza annuale testimonia
l’importanza che la comunità inter-
nazionale attribuisce alla famiglia e
costituisce una preziosa occasione
per discutere delle tematiche e degli interventi a fa-
vore dei nuclei familiari, con particolare attenzione
al sostegno delle giovani coppie, per l’attuazione
di nuove politiche che diano un rinnovato slan-
cio verso i percorsi di genitorialità. La
Giornata è stata celebrata per la
prima volta nel nostro Paese il
15 maggio 2002 su iniziativa del
Ministero del Lavoro e delle Politi-
che Sociali, in collaborazione con la
Regione Lazio e con il Forum delle
Associazioni Familiari, in conside-
razione delle crescenti richieste
arrivate dal territorio di attuare
nuove politiche, più atten-
te ai diritti e ai doveri
del nucleo familiare.
Il tema proposto
dall’ONU per la
famiglia, società e gioventù
L’impatto delle migrazioni sullefamiglie del mondo
di Barbara Lanci
ANNO 1 - NUMERO 0 | IMPRONTE | 004
Le famiglie dei migranti hanno diritto alla medesima protezione di quella concessa alle altre famiglie.
a) Le famiglie degli immigrati hanno diritto al rispetto per la propria cultura e a ricevere sostegno e assistenza per la loro integrazione nella comunità alla quale recano il proprio contributo.
b) I lavoratori emigranti hanno diritto di vedere la propria famiglia unita il più presto possibile.
c) I rifugiati hanno diritto all’assistenza da parte delle autorità pubbliche e delle organizzazioni internazionali onde facilitare la riunione delle loro famiglie.
005 | IMPRONTE | ANNO 1 - NUMERO 0
Giornata 2010 è stato “L’impat-
to delle migrazioni sulle famiglie
nel mondo”, in considerazione
degli imponenti movimenti mi-
gratori, individuali, familiari
e collettivi con i quali tutte le
Nazioni sono chiamate a con-
frontarsi, a livello nazionale e in-
ternazionale. In questo scenario
la famiglia può essere soggetto
principale di mediazione inter-
culturale e veicolo di integrazio-
ne. Già di per sé, d’altronde, la
famiglia si configura come luogo
di mediazione tra sessi e gene-
razioni diverse e, nel caso degli
stranieri, può ampliare questa
primaria capacità e aprirsi an-
che alle diversità etniche, diven-
tando ponte culturale, fattore
di promozione dell’inclusione,
integrazione e cittadinanza. Il
titolo del convegno nazionale
tenutosi a Roma è stato “Fami-
glia a colori: il futuro dell’Italia
è interculturale”, promosso per
sottolineare l’interculturalità come valore e la dimen-
sione familiare - per le famiglie dei migranti e per
quelle del Paese ospitante - come luogo privilegiato di
“incontro pacifico”.
Ancora una volta la Giornata Internazionale ha of-
ferto, dunque, l’opportunità di promuovere la consa-
pevolezza delle problematiche relative alla famiglia,
aumentando la conoscenza dei processi sociali, eco-
nomici, e demografici che le riguardano. I governi, le
organizzazioni non governative, le scuole e i singoli
individui sono stati tutti invitati a celebrare tale ri-
correnza per promuovere una migliore comprensione
delle funzioni, dei problemi, e dei bisogni legati alla
famiglia. Chi l’ha celebrata ritiene che questo appun-
tamento possa diventare un’opportunità per i vari Pa-
esi di dimostrare un sostegno concreto alle famiglie e
lo scenario auspicato è quello di una “famiglia a colo-
ri per un’Italia interculturale”.
Di seguito riportiamo l’articolo 12
della “Carta dei diritti della Fami-
glia” della Santa Sede, emanata nel
1983.
ANNO 1 - NUMERO 0 | IMPRONTE | 006
Sara ha 18 anni, è nata in Albania e vive in Italia da quando aveva 5 anni. Qui ha frequentato le scuo-le elementari, poi le medie e ora
è al quarto anno dell’Istituto Industriale, a Chieti. L’anno prossimo sarà l’ultimo di questo ciclo di studi e poi ci sarà un sogno da realizzare: andare all’università, Ingegneria Informatica, magari a Pisa, su-perando il test di ingresso. In questi anni trascorsi in Italia, Sara ha conosciuto tante persone nel mondo della scuola: molte le ha apprezzate, altre meno, e in generale sembra avere un giudizio positivo, un ricordo piace-
vole del suo vissuto, ma sicuramente ci sono degli episodi che le sono rimasti impressi in maniera indelebile nella mente.
“Quando ero piccola, racconta, alle ele-mentari, i bambini mi facevano avvertire molto che ero una diversa, un’albanese. Non erano tanto quelli della mia classe a comportasi male. Erano, piuttosto, quel-li che non conoscevo e che incontravo sul bussetto. Si sa, commenta Sara, i bambi-ni sono sempre un pò più cattivi. Poi le
La scuola che vorrei:vivere in sintonia!
di Flavia Buccilli
formazione e istruzione
Come vivono i giovani immi-
grati la scuola italiana? Che
problemi incontrano? Come
si sentono trattati e che scuola
vorrebbero? Per rispondere a
queste domande e conoscere
più da vicino i bisogni dei ra-
gazzi abbiamo dato la parola
a Sara, una giovane studen-
tessa di Chieti.
INSERTO SPECIALE 4PAGINE
IL MAGAZINE TELEVISIVO ARCA
CON TUTTA LA PROGRAMMAZIONE DEI CANALI TEMATICI: OPERA, ORIENTA E ORIGINA
MAGAZINE TELEVISIVO INTERATTIVO
Culture in Onda
conoscere, interagire, vivere in sintonia
webtv
radio
Campagna di valorizzazione delle seconde generazioni di immigrati presenti nel territorio della Provincia di Chieti.Progetto Arca-Immigrati in Onda, promosso dalla Provincia di Chieti e �nanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il fondo per l’inclusione sociale degli immigrati - Annualità 2007
PAGINA I
Civitella News 08:30 / 08:45Orizzonti 08:45 / 09:05Lo specchietto del Tempo 15:30 / 16:00Mosaico di Opinioni 20:30 / 21:00
Civitella News 08:30 / 08:45Orizzonti 08:45 / 09:05Lo specchietto del Tempo 15:30 / 16:00Mosaico di Opinioni 20:30 / 21:00
Civitella News 08:30 / 08:45Orizzonti 08:45 / 09:05Lo specchietto del Tempo 15:30 / 16:00Mosaico di Opinioni 20:30 / 21:00
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INSERTO SPECIALE
LE REPLICHE SARANNO TRASMESSE NEGLI STESSI ORARI: IL GIOVEDÌ SU ANALOGICO E IL VENERDÌ SU DIGITALE TERRESTRE
Civitella News 08:30 / 08:45Orizzonti 08:45 / 09:05Lo specchietto del Tempo 15:30 / 16:00Mosaico di Opinioni 20:30 / 21:00
MARTEDI’ 17 AGOSTO 2010FORMAT ORA CANALE
Civitella News 08:30 / 08:45Orizzonti 08:45 / 09:05Lo specchietto del Tempo 15:30 / 16:00Mosaico di Opinioni 20:30 / 21:00
MARTEDI’ 24 AGOSTO 2010FORMAT ORA CANALE
MARTEDI’ 31 AGOSTO 2010FORMAT ORA CANALE
MARTEDI’ 07 SETTEMBRE 2010FORMAT ORA CANALE
MARTEDI’ 14 SETTEMBRE 2010FORMAT ORA CANALE
MARTEDI’ 21 SETTEMBRE 2010FORMAT ORA CANALE
IL MAGAZINE TELEVISIVO ARCACON TUTTA LA PROGRAMMAZIONE DEI CANALI TEMATICI: OPERA, ORIENTA E ORIGINA
In onda sulle frequenze digitali e analogiche dell’emittente ANTENNA 10
PAGINA II
Civitella News 08:30 / 08:45Orizzonti 08:45 / 09:05Lo specchietto del Tempo 15:30 / 16:00Mosaico di Opinioni 20:30 / 21:00
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INSERTO SPECIALE
LE REPLICHE SARANNO TRASMESSE NEGLI STESSI ORARI: IL GIOVEDÌ SU ANALOGICO E IL VENERDÌ SU DIGITALE TERRESTRE
Civitella News 08:30 / 08:45Orizzonti 08:45 / 09:05Lo specchietto del Tempo 15:30 / 16:00Mosaico di Opinioni 20:30 / 21:00
MARTEDI’ 28 SETTEMBRE 2010FORMAT ORA CANALE
Civitella News 08:30 / 08:45Orizzonti 08:45 / 09:05Lo specchietto del Tempo 15:30 / 16:00Mosaico di Opinioni 20:30 / 21:00
MARTEDI’ 05 OTTOBRE 2010FORMAT ORA CANALE
MARTEDI’ 12 OTTOBRE 2010FORMAT ORA CANALE
MARTEDI’ 19 OTTOBRE 2010FORMAT ORA CANALE
MARTEDI’ 26 OTTOBRE 2010FORMAT ORA CANALE
MARTEDI’ 02 NOVEMBRE 2010FORMAT ORA CANALE
IL MAGAZINE TELEVISIVO ARCACON TUTTA LA PROGRAMMAZIONE DEI CANALI TEMATICI: OPERA, ORIENTA E ORIGINA
In onda sulle frequenze digitali e analogiche dell’emittente ANTENNA 10
PAGINA III
INSERTO SPECIALE
FORMAT TELEVISIVILA CIVITELLA NEWSProgramma di attualità e informazione (cronaca, meteo, opportunità di lavoro, corsi di formazione, concorsi pubblici, aggiornamenti in ambito normativo, avvisi e manifestazioni).
ORIZZONTIContenitore di opinioni e interviste su tematiche di vita quotidiana, usanze e tradizioni, sulle esperienze formati-ve dei giovani immigrati, sull’occupazione e l’imprenditoria straniera in Abruzzo.
LO SPECCHIETTO DEL TEMPORassegna di documentari e �lmati di repertorio riguardanti le dinamiche familiari, i rapporti con la società, gli eventi storico culturali di un particolare paese, il mondo del lavoro e le di�coltà economiche e occupazionali incontrate dai giovani immigrati rispetto alle ambizioni iniziali.
MOSAICO DI OPINIONIRubrica di approfondimento su temi legati all’immigrazione. Gli ospiti in studio si confrontano sulla famiglia, la scuola, l’interculturalità e sulle proprie esperienze lavorative.
CANALI TEMATICIOPERACanale che a�ronta problemi di ordine quotidiano: dalla conoscenza delle normative sul lavoro alla richiesta di certi�cati e di assistenza sanitaria.
ORIENTACanale che incoraggia lo scambio interculturale valorizzando le di�erenze e le a�nità con particolare atten-zione ai processi formativi e al confronto linguistico.
ORIGINAL’attenzione del canale è rivolta a tematiche quali la necessità di acquisire una propria consapevolezza e de�-nire la propria identità, l’analisi ed il confronto tra i diversi approcci educativi, la di�coltà di rimanere legati alle proprie origini, di conservare nel quotidiano i propri usi e costumi e la propria cucina tipica.
CANALE TEMATICO RIVOLTO AL MONDO DEL LAVORO CANALE TEMATICO RIVOLTO AL MONDO DELLA FORMAZIONE CANALE TEMATICO RIVOLTO AL MONDO DELLA FAMIGLIA
IN ONDA SULLE FREQUENZE DIGITALI E ANALOGICHE DELL’EMITTENTE ANTENNA 10
PAGINA IV
007 | IMPRONTE | ANNO 1 - NUMERO 0
INSERTO SPECIALE
FORMAT TELEVISIVILA CIVITELLA NEWSProgramma di attualità e informazione (cronaca, meteo, opportunità di lavoro, corsi di formazione, concorsi pubblici, aggiornamenti in ambito normativo, avvisi e manifestazioni).
ORIZZONTIContenitore di opinioni e interviste su tematiche di vita quotidiana, usanze e tradizioni, sulle esperienze formati-ve dei giovani immigrati, sull’occupazione e l’imprenditoria straniera in Abruzzo.
LO SPECCHIETTO DEL TEMPORassegna di documentari e �lmati di repertorio riguardanti le dinamiche familiari, i rapporti con la società, gli eventi storico culturali di un particolare paese, il mondo del lavoro e le di�coltà economiche e occupazionali incontrate dai giovani immigrati rispetto alle ambizioni iniziali.
MOSAICO DI OPINIONIRubrica di approfondimento su temi legati all’immigrazione. Gli ospiti in studio si confrontano sulla famiglia, la scuola, l’interculturalità e sulle proprie esperienze lavorative.
CANALI TEMATICIOPERACanale che a�ronta problemi di ordine quotidiano: dalla conoscenza delle normative sul lavoro alla richiesta di certi�cati e di assistenza sanitaria.
ORIENTACanale che incoraggia lo scambio interculturale valorizzando le di�erenze e le a�nità con particolare atten-zione ai processi formativi e al confronto linguistico.
ORIGINAL’attenzione del canale è rivolta a tematiche quali la necessità di acquisire una propria consapevolezza e de�-nire la propria identità, l’analisi ed il confronto tra i diversi approcci educativi, la di�coltà di rimanere legati alle proprie origini, di conservare nel quotidiano i propri usi e costumi e la propria cucina tipica.
CANALE TEMATICO RIVOLTO AL MONDO DEL LAVORO CANALE TEMATICO RIVOLTO AL MONDO DELLA FORMAZIONE CANALE TEMATICO RIVOLTO AL MONDO DELLA FAMIGLIA
IN ONDA SULLE FREQUENZE DIGITALI E ANALOGICHE DELL’EMITTENTE ANTENNA 10
cose sono cambiate col passare degli anni, mi sono anche abituata a questo tipo di at-teggiamento, che purtroppo esiste ancora oggi, anche nei miei confronti”.
É tutto come prima, non è cambiato nulla? “Questi episodi ci sono ancora, qualcuno mi fa notare la differenza, mi chiama albanese, ma io non ci faccio più caso”.
A scuola Sara non ha mai avuto proble-mi legati alla lingua, ma per molti stranieri la mancata conoscenza dell’italiano è un handicap fortissimo. “Quando ero piccola ho imparato a parlare in italiano nel giro di un paio di mesi, per cui non mi sono mai sentita emarginata o di-scriminata per questo motivo ma oggi vedo che gli stranieri incontrano degli ostacoli, a scuola, perché non sanno bene la lingua”. Proprio per questo Sara è convinta che il sistema italiano non sia adeguato ad accogliere gli stranieri: “É pensato tutto per gli italiani e chi non è nato qui può solo adeguarsi”, dice la studentessa di-ciottenne. “So di alcuni insegnanti che si com-portano male con le mie amiche, e qualcuno si ritrova ad essere penalizzato perché non parla la lingua” - spiega con una punta di dispiacere. “Ci fanno notare che siamo stranieri e anche io, quando ero più piccola, ho perfino subito del-le punizioni da un’insegnante. Mi chiedeva di convertirmi ma io ho sempre risposto di essere musulmana e di non avere alcuna intenzione di cambiare religione. Lei non accettava la mia determinazione, mi chiamava maleducata e mi
faceva uscire dall’aula”. E poi non sono solamente i docenti a crea-
re problemi. “Alle scuole elementari c’è molta diffidenza anche tra le mamme, che dicono ai bambini di stare lontani dagli stranieri. Succedeva prima e succede anche adesso, e, col passare degli anni non è cambiato nulla”- commenta ancora Sara. Nella famiglia di que-sta studentessa, ha sofferto molto per questo atteggiamento il fratello maggiore: appena arrivati in Italia, ha frequentato per un pò la scuola, ma tutti lo prendevano in giro per il suo peso eccessivo. “Lui era un pò cicciot-to – ricorda Sara – e molti glielo facevano notare, ricordandogli anche le sue origini albanesi. Lui è una persona molto riser-vata per cui si è sentito colpito da questo atteggiamento e ha deciso di abbandonare tutto. Ha lasciato la scuola e ha cominciato a lavorare subito. Da allora non è mai più tornato in aula. Io sono diversa, caratte-rialmente, e queste cose me le faccio sci-volare addosso”.
Volendo dare un giudizio sulla scuola ita-liana, Sara dice che ci sono sicuramente degli aspetti positivi rispetto all’Albania “dove gli insegnanti sono perfino violenti. Qui la scuola mi piace – osserva Sara - ma in Italia mancano il college e quello spirito di classe, quel legame speciale, che si crea nei college”.
La figura del me-diatore linguistico-culturale
Tale figura nasce dall’esigenza
di conciliare più di un interesse e
di salvaguardare valori culturali
e religiosi e peculiarità delle nu-
merose comunità immigrate pre-
senti sul territorio. Essa svolge un
ruolo determinante al fine dell’in-
tegrazione socio-culturale delle per-
sone immigrate.
Il mediatore lingui-stico-culturale o “inter-
culturale” è un professio-nista della comunicazione
interpersonale e anche un tramite tra civiltà diverse, tra culture diverse, tra mentalità diverse e tra i codici diversi di comportamento e di comuni-
cazione
di Tatiana Careri
ANNO 1 - NUMERO 0 | IMPRONTE | 008 San Salvo 17 Giugno 2010 - Primo rilascio in Abruzzo della qualifica professionale di mediatore culturale.
009 | IMPRONTE | ANNO 1 - NUMERO 0
Non riconoscere e non va-lorizzare tale figura e l’utilità sociale che deri-va dal suo operato, vuol
dire ignorare la complessità del fenomeno dell’immigrazione.
In una realtà storica in cui i paesi euro-pei, tra cui l’Italia, sono sempre più interes-sati ad istaurare stretti rapporti economici e culturali con i paesi dell’altra “sponda” del Mediterraneo, dell’Europa dell’est, e dell’Oriente, il mediatore culturale diventa una figura estremamente importante per l’integrazione degli immigrati e la buona riuscita di una pacifica e costruttiva convi-venza tra stranieri ed autoctoni.
Le problematiche che scaturiscono da que-sto movimento di popoli, culture e costumi, sono molteplici e svariate; variano da quelle sanitarie, a quelle legali, da quelle dell’istru-zione a quelle lavorative. In questo clima che esige la massima attenzione agli individui “in arrivo”, i mediatori culturali devono svolgere un ruolo oltremodo delicato e strategico, ov-vero un ruolo di “PONTE” o “CERNIERA” tra due mondi così lontani, ma così vicini. Questo ponte ha per obiettivo principale l’e-liminazione delle barriere culturali tra docen-ti e allievi, tra medici e pazienti , tra giudici ed imputati, tra operatori degli enti pubblici e privati e i fruitori di servizi, tra le diverse istituzioni presenti sul territorio e gli stessi immigrati ed infine, ma non meno importan-te, tra le “seconde generazioni” e le proprie famiglie di appartenenza.
Non è semplice riuscire a comprendere, al momento della migrazione in un nuovo paese, le varie dinamiche che prendono vita all’interno di una famiglia. Sono dinamiche complesse di ordine psicologico, culturale, sociale, economico, etc.
Si t r a t -ta di una prova di adattamento a nuove nor-me, a nuove idee, a nuovi costumi, che spesso provocano una scissione tra i membri ancorati e fede-li alle loro origini ed i membri più giovani, i quali, adattandosi più semplicemente alle novità e ai cambiamenti, non si sentono più parte delle loro radici. Salvaguardare queste famiglie ed il loro equilibrio è un compito as-sai arduo al quale il mediatore culturale deve far fronte, oltre ad essere anche un atto dove-roso e segno di civiltà del paese ospitante.
Un mediatore di solito ha un’esperienza di vita significativa nel proprio Paese d’origine, ma tale esperienza non è un requisito vinco-lante per poter svolgere tale ruolo.
Tuttavia il proprio bagaglio di esperien-ze gli permette di trovare gli elementi giu-sti ed i comuni denominatori tra le diverse culture, in modo da poter far fronte al me-glio alle problematiche, ed arrivare ad un risultato soddisfacente per le varie parti in questione. Trovare un linguaggio comune, smussare le differenze e divergenze, con-vergere ad un risultato che miri ad un effet-tivo benessere di vita delle persone, diventa un compito fondamentale ed altamente co-
ANNO 1 - NUMERO 0 | IMPRONTE | 0010
struttivo per tutte le parti interessate. Accade qui un salto qualitativo di civiltà
che giova e arricchisce l’intera umanità, cre-ando così un equilibrio reale e tangibile, riu-scendo a dare valore alle diversità.
Tra le competenze richieste ad un buon mediatore culturale c’è, quindi, l’ottima co-noscenza della cultura e della lingua dei paesi stranieri, oltre a quella del paese ospitante.
L’arabo, ad esempio, è diventata la secon-da lingua più parlata dell’Europa Occidenta-le. Ci sono due “livelli” di arabo: da una parte la lingua “colta”, comune a tutto il mondo arabo, usata nelle occasioni ufficiali (stampa, discorsi pubblici, cinema), dall’altra i dialetti, le lingue neoarabe, diversissime tra loro, usa-te nella vita di tutti i giorni (tunisino, algeri-no, ecc.). Possiamo quindi capire il motivo per cui il mediatore culturale deve essere un vero esperto nel campo, con un’adeguata for-mazione, in grado di tradurre conversazioni di diversi livelli sociali. Lo stesso discorso può essere tranquillamente esteso anche alle lin-gue est europee o dell’estremo oriente.
Il mediatore culturale deve possedere, ol-tre la conoscenza della lingua e della cultura, anche ampie e ricche conoscenze sociali, sto-riche e culturali di entrambe le parti nonché capacità e tecniche di mediazione e di conci-liazione. Risultano essere fondamentali anche l’acquisizione di conoscenze in materia giuri-dica, educativa, sanitaria o amministrativa e le modalità di espletamento delle principali prati-che burocratiche.
Il mediatore culturale deve avere una buona conoscenza dei servizi che il territorio offre relativa-mente alla casa, al lavoro, ai servizi sociali e a quelli sanitari, nonché alle diverse istituzioni presenti sul luogo, quali questura, prefettura, scuola.
La giusta conoscenza di questi enti, gli permette di offrire un buon orientamento
agli immigrati, evitando confusioni, spreco di tempo ed energie, e problematiche ulte-riori ai nuovi arrivati nel nostro territorio, nonché offrire alle stesse istituzioni e/o servizi consulenza nella ricerca delle solu-zioni più adeguate ai problemi legati all’im-migrazione e nella programmazione di in-terventi sul territorio,suggerendo modi di operare e proponendo possibili soluzioni.
Oltre alle conoscenze prettamente tec-niche, il mediatore culturale deve essere munito di doti umane come la pazienza e la capacità di immedesimarsi nella condizione “psicologica e sociale” dell’immigrato. Egli deve essere forte e tenace, ma allo stesso
tempo flessibile, tollerante e comprensivo. Il processo di inserimento degli immigra-
ti nella società ospitante, attraversa varie fasi, tutte complesse e delicate, ragion per cui, il mediatore culturale deve essere come un “tu-tor” per l’immigrato ed aiutarlo a superare con successo queste diverse tappe. Il suppor-to che il mediatore culturale offre alla società di appartenenza e nello stesso tempo a quella ospitante, è fondamentale e necessaria. Per-tanto sarebbe auspicabile una maggior presen-za di tale figura all’interno dei diversi contesti istituzionali, in modo da agevolare l’incontro, la convivenza e l’interazione tra culture.
La creazione di un’effettiva rete di col-laborazione e sinergia tra enti e mediatori, una maggior sensibilizzazione sul territorio del fenomeno della migrazione, permette-rebbe di favorire una concreta integrazio-ne delle persone migranti e di affiancare, in particolare, le seconde generazioni nel percorso di crescita, per promuovere, in tal modo, la nascita di una “nuova società” in cui ci sia rispetto non solo delle regole, ma anche dell’altro.
ImpronteProvincia di Chieti Settore 1 - Servizi socio - Assistenziali - Volontariato - Tirocini formativi - Turismo - Sport - Politiche giovanili - Cultura - Museo - Politiche comunitarie
Email:[email protected] Web:http://www.provincia.chieti.it/arcacultureinonda
Direttore ResponsabileFlavia [email protected]
EditorialeNatale ForlaniDirettore Generale della Direzione Generale dell’ImmigrazioneMinistero del Lavoro e delle Politiche SocialiEnrico Di GiuseppantonioPresidente della Provincia di Chieti
CollaboratoriBarbara [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected]
Foto visual del progettoSergio Camplonewww.sergiocamplone.it
In attesa di registrazione al Tribunale di Chieti
ANNO 1 - NUMERO 0 - IN ATTESA DI REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI CHIETI
improntesito: www.provincia.chieti.it/arcacultureinonda - email: [email protected]
Campagna di valorizzazione delle seconde generazioni di immigrati presenti nel territorio della Provincia di Chieti.Progetto Arca-Immigrati in Onda, promosso dalla Provincia di Chieti e �nanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il fondo per l’inclusione sociale degli immigrati - Annualità 2007
FAMIGLIA, SOCIETÀ E GIOVENTÙLa giornata internazionale della Famiglia
FORMAZIONE E ISTRUZIONELa scuola che vorrei...
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SPECIALE
ESTRAIBILE
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STAMPATO SU CARTA FSC
Una
pro
duzi
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Regione AbruzzoDirezione Politiche Attive del Lavoro, Forma-zione e IstruzioneUfficio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazio-ne SocialeVia Raffaello, 137 - PescaraTel. 0857672109
Provincia di ChietiSettore 1 - Servizi socio - Assistenziali - Volon-tariato - Tirocini formativi - Turismo - Sport - Politiche giovanili - Cultura - Museo - Politiche comunitarieVia B. Spaventa, 29, 1° Piano 66100 ChietiTel. 08714222835Fax 08714222817web: www.provincia.chieti.it
Provincia di ChietiSettore 1 - Coordinamento InformagiovaniVia B. Spaventa, 29, 1° Piano 66100 ChietiTel. 08714222834email: [email protected]
Provincia di ChietiSettore Lavoro e Formazione Professionale Via Arniense, 208 – 66100 ChietiTel. 08714081 – Fax 0871321858
Centro per l’impiego di ChietiVia Domenico Spezioli, 42 - 66100 ChietiTel. 0871403704 - Fax 087141727email: [email protected]: [email protected]
Centro per l’impiego di LancianoVia Ovidio, 58 - 66034 Lanciano (CH)Tel. 087243879 - Fax 0872728869 email: [email protected]: [email protected]
Centro per l’impiego di OrtonaVia Masci, 4 - 66026 Ortona (CH)Tel. 0859061310 - Fax 0859061310email: [email protected]: [email protected]
Centro per l’impiego di VastoVia Maddalena, 61 - 66054 Vasto (CH)Tel. 0873367704 - Fax 0873378958email: [email protected]: [email protected]
Direzione Provinciale del Lavoro di ChietiVia Domenico Spezioli, 44 - 66100 ChietiTel. 087142481 - Fax 0871424873email: [email protected]: [email protected]
Ufficio Scolastico Provinciale di ChietiU.S.P. Via Discesa delle Carceri, 266100 ChietiTel. 08713281 (Centralino)email USP: [email protected] email segreteria dell’USP: [email protected]
Universita’ degli Studi G. d’AnnunzioOrientamento studi e lavoro
Campus Chieti Campus PescaraVia dei Vestini, 31 Viale Pindaro, 4266013 Chieti Scalo (CH) 66127 Pescara (PE)Tel. 08713551 Tel. 08545371
Consultorio Familiare di AtessaPiazza Garibaldi, 1 - 66041 Atessa (CH)Tel. e Fax 0872864309
Consultorio Familiare di LancianoVia Don Minzoni, 2866034 Lanciano (CH)Tel. e Fax 0872721305 Numero verde 800999940 Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 14.30 alle ore 18.30
Consultorio Familiare di OrtonaPiazza San Francesco d’Assisi66026 Ortona (CH)Tel. e Fax 0859173220
Spazio AdolescentiVia Pascoli, 1 - 66050 San Salvo (CH)Tel. e Fax 0873343262Orario di apertura: Martedì dalle ore 15.30 alle ore 18.00Giovedì dalle ore 15.30 alle ore 18.00
Consultorio Familiare di VastoVia XXIV Maggio, 2 - 66054 Vasto (CH)Tel. 0873308428
Centro Polivalente Immigrati - ChietiCaritas Diocesana Via C. De Lollis, 5466100 ChietiSportello InformativoTel. 3206174446Lunedì e Mercoledì dalle 10.00 alle 13.00email: [email protected]
Centro InterculturaleP.zza San Pio X - 66013 Chieti Scalo (CH)Sportello InformativoTel. 3881080053Giovedì dalle 16.00 alle 18.00
Alpha. Cooperativa SocialeV.le Abruzzo, 33 - 66013 Chieti Scalo (CH)Consultorio familiareTel. 800432500 Martedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30
A.C.A. - Associazione Culturale AbissiniaC.E.A. - Comunità Eritrea in AbruzzoVia Porta Pescara, 3 - 66100 ChietiMediazione e Consulenza legaleTel. 3200106627Sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00
A.PRO.BE.S. - Associazione Promotori Benessere SocialeVia Ferro di Cavallo, 141 - 66034 Lanciano (CH)Sportello antiviolenzaTel. 3471786786Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Caritas Vastoc/o Parrocchia San GiuseppeVia del Buonconsiglio, 12 Tel. 3201628615
Associazione Voci di dentroPresso Casa CircondarialeVia Ianni, 30 - 66100 ChietiAssistenza Ai DetenutiTel. 3338334576
Associazione Adriatica per gli Immigratic/o ARCI - C.so Plebiscito, 76 - 66054 Vasto (CH)
Associazione Albanese dell’Abruzzo Onlusc/o Comune Francavilla al Mare (CH) C.so Roma, 7 - 66023 Francavilla (CH)Tel. 3477617962
ATLAS Associazione della ComunitàMarocchina in Italia c/o Centro Servizio VolontariatoVia Ortona, 866034 Lanciano (CH)Tel. 3803614779
Riferimenti Utili
0011 | IMPRONTE | ANNO 1 - NUMERO 0
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VIVERE IN SINTONIA
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