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Allegato 1
PUNTO N. 5 all'O.d.G.:
“Ordine del giorno corridoio viabilità autostradale
Civitavecchia - Orte - Mestre: tratta E45 - E55 Orte -
Mestre” .
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Relaziona il Consigliere Capogruppo Movimento 5
Stelle, Calderone. Prego.
CALDERONE M. ENRICO – Capogruppo
Movimento 5 Stelle:
Grazie, Presidente. Buonasera a tutti. Il mio intervento
ribadisce intanto informazioni di cui tutti siamo già a
conoscenza.
Innanzitutto ricordiamo che la Comunità Europea
promuove lo sviluppo delle autostrade del mare e dei
collegamenti ferroviari già da quindici anni, stanziando
periodicamente miliardi di euro, ma in Italia sembra
non se ne sia accorto quasi nessuno… quasi.
Velocissimamente cosa è il progetto.
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MOGE è l ’affare della nuova autostrade Orte – Mestre,
nota anche come “Nuova Romea” . Costerà quasi 10
miliardi di euro e dagli interrogatori della grande
inchiesta si capisce che è il vero affare che calamita le
attenzioni di qualcuno.
Il tracciato interferisce con importanti zone di interesse
storico, paesistico, ambientale, come per esempio il
Parco delle foreste casentinesi, la valle del Tevere, il
Parco del Delta del Po, le valli del Mezzano, la laguna di
Venezia sud, la zona archeologica dei dintorni di Losa,
la riviera del Brenta.
La sua realizzazione comporterebbe indubbiamente per
i territori interessati, ivi compreso il Comune di
Comacchio, gravi ripercussioni in termini di consumo di
suolo, aumento dell ’inquinamento atmosferico e
acustico, aumento del rischio idraulico e idrogeologico,
perdita di biodiversità, aumento del rischio sanitario
per le popolazioni coinvolte, notevoli danni ai settori
agricolo e turistico.
Col mio intervento però vorrei focalizzare l ’attenzione
non sull ’util ità o inutil ità di questa grande opera, sui
benefici o sull ’impatto ambientale su un territorio
molto delicato, ma su chi ci sta dietro. Citiamo quindi
qualche nome: Vito Bonsignore, il finanziere e
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costruttore politico che per primo ha presentato il
progetto, condannato in passato a due anni di
reclusione per corruzione, abuso e turbativa d’asta per
l ’appalto all ’ospedale di Asti. Condanna confermata in
appello e in Cassazione e nel 2011 venne condannato a
tre anni e mezzo di reclusione e interdizione dai
pubblici uffici per cinque anni e dalla professione per
due anni. Eppure è tra i cofondatori del nuovo Centro
Destra e riesce anche ha presentare progetti di tale
portata… miracolo italiano.
Piergiorgio Baita, allora Presidente della Mantovani di
Padova, società implicata in un tratto della costruzione,
condannato a 22 mesi per i fondi neri gestiti dalla BMC
di San Marino. Fu il primo imprenditore che accettò di
finanziare i politici veneti per tale opera.
Magari sono solo due casi… e invece no. Claudia
Minutillo, la famosa Dama Nera, ormai ex manager al
gruppo Mantovani. Ha raccontato ai PM, come
supertestimone della grande inchiesta del caso Mose,
indagata e ora anche un po ’ pentita, che il suo capo
Piergiorgio Baita, di cui ho già parlato, tramite
telefonata intercettata e deposta agli atti, cita tal
Gioacchino Albanese pochi giorni prima di essere
arrestato insieme alla stessa segretaria Minutillo.
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Ma chi è Gioacchino Albanese? In passato è stato
manager dell ’Eni, coinvolto nello scandalo Eni
Petronim 1980. E nel 1981 è risultato iscritto nella
Loggia P2, senza dimenticare il fatto che era già famoso
negli anni 70 come braccio destro di Eugeni Cefis ,
coinvolto quest ’ultimo nella Loggia Massonica P2 sul
quale vi sono forti sospetti sul coinvolgimento
nell ’attentato a Enrico Mattei, cui succedette
casualmente, come Presidente dell ’Eni. Sicuramente
una delle figure più controverse dell ’ambiente
imprenditoriale italiano.
Ma torniamo all ’opera e riprendiamo alcuni fatti
importanti. Il Ministro delle Infrastrutture, Altero
Matteoli, indagato per corruzione nello scandalo Mose,
il 23 febbraio 2010 ha benedetto la Orte – Mestre come
fondamentale per la piccola e media imprenditoria.
Eppure gli assegni donati dai parlamentari del
Movimento 5 Stelle risultano a tali personaggi solo
demagogici.
Mentre Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture, a
novembre 2013 sottolinea il via libera del Cipe,
comitato interministeriale per la programmazione
economica, come un asse viario fondamentale per
l ’Italia, completamente coperto da capitali privati, in
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verità dei 9,8 miliardi lo Stato ce ne metterà 1,9 circa
sottoforma di sgravi fiscali alle imprese costruttrici,
grazie ad apposita legge del Governo Monti.
Nonostante che i fil i siano tirati da tutti questi
personaggi già noti alla giustizia italiana il via libera
arriverà l ’8 novembre 2013 in una riunione del CIPE
presieduta dal Premier Enrico Letta.
Riteniamo per questo e per altri motivi che
emergeranno dalla discussione più che comprensibile la
nostra forte opposizione a tale progetto per come è
stato approvato e proponiamo che l ’Amministrazione
del nostro Comune chieda formalmente al Governo
Nazionale, all ’Anas, alla Regione Emilia Romagna e alla
Provincia di Ferrara il ritiro del progetto preliminare
del corridoio di viabilità autostradale dorsale
Civitavecchia – Orte – Mestre, tratta E45, E55 Orte –
Mestre e contestualmente di chiedere che venga avviato
un tavolo di confronto con tutte la Amministrazioni
locali interessate, le associazioni di categoria, le forze
sindacali, le associazioni e i comitati ambientalisti al
fine di individuare alternative utili a rispondere alle
esigenze di chi utilizza tale tratta. Grazie.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
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Grazie, Consigliere Calderone. Ci sono altri interventi?
Consigliere Taddei, prego.
ALESSIO TADDEI – Consigliere Movimento 5
Stelle:
Sì, grazie. Buonasera a tutti. Volevo intervenire anch ’io
a proposito della Orte – Mestre, un ’opera di cui si è già
parlato ampiamente dal punto di vista ambientale
perché comunque si parla di 6 – 700 ettari, al 90%
agricoli, perciò l ’impatto è notevole che porta con sé
ovviamente interminalizzazione del terreno, che è
legato al fatto che il clima presenta ultimamente forte
instabilità, diciamo che in prospettiva fa temere
peggiori eventi.
Ma l ’altro fattore non meno importante è quello
economico. L ’opera infatti verrà costruita in project
financing, un contratto di concessione stipulato tra
privato e pubblico per la costruzione e gestione dei
servizi in cui il privato mette i finanziamenti per
cominciare l ’opera e l ’Ente pubblico usufruisce del
servizio impegnandosi a versare un canone per tutta la
durata della concessione, 25 – 30 – 35 anni.
Tuttavia a differenza di qualsiasi altro tipo di contratto
con il project financing i rischi rimangono pubblici ed
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eventuali perdite per il privato vengono garantite da
fondi pubblici. Così, se per ipotesi, il privato gestisce
male il servizio o il mercato cambia per mille diversi
motivi e i guadagni previsti non arrivano sarà l ’Ente
pubblico che, dopo aver pagato i l canone, ripagherà
anche il debito con il risultato che quel servizio di
valore 10 potrà costare 30 – 40 – 50, anche 100, e
questo ha già creato precedenti il lustri nella cronaca
delle grandi opere dove i costi sono misteriosamente
lievitati e spesso con una pessima qualità del risultato.
Ne è un esempio tristemente noto vicino a noi, il vicino
ospedale di Cona dove si è passati dai 137 milioni di
euro previsti nel 2004 agli oltre 500 attuali.
Perciò anche questo aspetto di non poco conto fa
propendere per una decisa opposizione a quest ’opera.
Grazie.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere Taddei. Ci sono altri interventi?
Prego Consigliere Di Munno.
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
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Buonasera a tutti. Beh, francamente se questa sera io
dovessi assistere a una requisitoria da PM, collega
Calderone, mi strabilia ma ormai non mi meraviglia più
niente perché dal Movimento 5 Stelle penso forse
potremmo chiamarci anche colleghi a momenti. Ma
detto questo per dire cosa? Per dire cosa che se è vero,
ammesso che lo sia, è tutto da dimostrare, è troppo
semplice venire qui a fare delle accuse e dire dietro a
questo progetto c ’è Tizio, Caio, Sempronio, che sono
stati indagati. A prescindere che poi essere indagati non
significa essere colpevoli, a prescindere, questo è un
principio sacrosanto nel nostro stato di diritto, se poi è
vero che ci possono essere queste persone, se il
Ministero ha ritenuto che questo progetto possa essere
approvato, evidentemente avranno fatto un ’indagine
anche sulle società proponenti un pochettino più
oculata e più approfondita della sua.
Ma detto questo è meraviglioso anche capire perché
questa sera arriva questa delibera qua dentro. Beh,
francamente io credo che la risposta sia molto semplice,
la risposta sia molto semplice in virtù di una cambiale
in bianco che avete firmato voi del Movimento in
campagna elettorale a Legambiente, eccola qua, in cui vi
prendevate l ’impegno di non consumare il suolo, vi
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prendevate l ’impegno di non bloccare tutto quello che
c ’era da bloccare, ecc. ecc.
E allora a questo punto vanno fatte anche alcune
puntualizzazioni sul clima di discussione che in tema
urbanistico e ambientale è stato posto in questo
Consiglio, in particolare anche nell ’ultimo Consiglio
dell ’11 settembre.
Consiglio, a mio avviso mal gestito dal signor
Presidente, il quale si avvale del principio che il
responsabile di questo consesso o di un consesso
pubblico, di una struttura anche privata non può non
sapere, e pertanto che ci sarebbero state delle
movimentazioni degli ambientalisti in questo Consiglio,
che l ’avrebbero di fatto poi bloccato, lo sapevano tutti e
per cui forse l ’intervento delle Forze dell ’Ordine
sarebbe stato più opportuno preventivarlo, era scritto
che sarebbe successo.
E in virtù di questo anche per dire cosa? Per dire che è
uno dei motivi importanti - da adesso tutti gli altri
motivi li abbiamo già enunciati e anche sottoscritti - per
quale poi abbiamo ritenuto di non partecipare alle
famose tre delibere urbanistiche. Tre delibere
urbanistiche importantissime, senz ’ombra di dubbio,
ma non aver partecipato non autorizza nessuno, non
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autorizza chicchessia a dire, come è stato detto da
importanti esponenti del Movimento, che poi noi
fossimo contrari allo sviluppo, alle imprese turistiche e
a tutto quello che può portare di beneficio le tre
delibere che poi voi vi siete approvati da soli.
È importante dire poi la verità anche quando si parla ai
cittadini e voi non l ’avete detta tutta la verità, non
l ’avete detta. Non avete detto l ’iter per esempio della
delibera che avete passato e quella dal Regolamento del
calcolo del plus valore a vantaggio del pubblico, non
l ’avete detta tutta la verità. Andate a dire anche ai
cittadini quale era la prima stesura di quella delibera,
che era illeggibile, era vergognosa per come era scritta.
E poi rifarsi sempre al solito…
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Scusi, Consigliere, ma questa delibera è già stata
discussa.
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
Lei, Presidente, è un maleducato e non mi interrompe
quando sto parlando.
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ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
No, io non sono maleducato, lei sta parlando di altro.
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
E io espongo come ritengo più opportuno, punto.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Sta parlando di altro.
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
E va bene.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Poteva rimanere quando era il momento di parlare di
questa cosa qua.
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
No, no, no, voi non potete arrogarvi poi di andare a dire
delle menzogne e di screditare la gente. Questa è la
verità, perché questo avete fatto in virtù di quel
Consigliere.
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ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Nessuna menzogna, Consigliere. Stiamo parlando di un
punto all ’O.d.G. che lei ha ricevuto una settimana fa.
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
Sissignore. Vabbe ’, io parlo adesso. Lei non può
interrompermi.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Si attenga alle delibere.
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
Lei non può interrompermi perché poi adesso arrivo
alle delibere, non si preoccupi adesso arrivano.
E quindi avete detto delle grandi menzogne, oppure
delle verità parziali.
Consiglio, poi, tra l ’altro nel quale abbiamo avuto
questa turbativa degli ambientalisti, intesa molto
platealmente a condizionare la discussione, a
condizionare le scelte dei Consiglieri. Questo in realtà
vi è stato.
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Ma in virtù di questo, della vostra famosa cambiale in
bianco, che non avete onorato, eh, perché non avete
mantenuto le promesse, gli ambientalisti hanno fatto
questo show e poi vi hanno tirato le orecchie e oggi ci
venite a proporre questa delibera.
Condizionamenti del Consiglio Comunale che tra l ’altro
sono avvenuti non solo dagli ambientalisti ma anche di
altre parti che sono un pochettino interessate alle
problematiche urbanistiche del territorio.
Abbiamo ricevuto tutti quanti, vero? Dal 6 settembre in
avanti, f iumi e fiumi di file con documenti di abusi
edilizi e robe di questo genere. Beh, io mi auguro che il
Sindaco poi quei famosi file - poi credo che siano stati
oggetto anche dell ’interpellanza, l ’ho capito dopo,
Collega Michetti - eh?, penso che li giri all ’autorità
giudiziaria e se ci sono degli illeciti le parti non devono
usare il Consiglio Comunale per far valere le proprie
ragioni. Vadano nei luoghi opportuni, in Tribunale, ma
non usino questi strumenti beceri per condizionare le
discussioni qui dentro in Consiglio Comunale.
La sua esposizione e soprattutto la mozione che lei
porta, che il Movimento porta questa sera è una
mozione inutile, non serve a niente. Questo Consiglio
Comunale in ordine alla procedura amministrativa della
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prassi ha già espresso, 4 ottobre 2009 e alcuni
Consiglieri – questa sera mi spiace che non ci siano –
sono ancora qui.
L ’iter è concluso. E allora dite anche tutte le cose come
stanno, dite anche tutta la verità.
La verità è anche che in quel Consiglio venne approvata
una prima variante al primo progetto di stesura
dell ’autostrada che era molto vicina alle Valli, in virtù
di quella variante adesso il punto più vicino
all ’autostrada, che attraversa il Mezzano e non
attraversa il territorio del Comune di Comacchio è stata
portata a 5 chilometri… cinque! Diciamole anche queste
cose qua.
Così come anche dobbiamo dire che a livello europeo
siamo il paese più retrogrado come infrastrutture
autostradali. Siamo indietro anni luce.
Noi negli ultimi vent ’anni abbiamo avuto una crescita
del parco veicolare del 90% a fronte della rete
autostradale dell ’11%. E quindi questo ci ha portato ad
essere oggi forse una cenerentola a livello europeo.
Belle parole, son tutte fantastiche, la ferrovia, la
idrovia. La idrovia, Sindaco, poi la prossima volta che
va con la signora Zappaterra a parlare di idrovia
pubblicamente la richiami anche alle sue responsabilità,
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come l ’allargamento del canale che già nel 2010 le
avevamo detto che era uno scempio e che non poteva
funzionare. E adesso vorrei proprio capire, questi danni
di ulteriori progettazioni, di ulteriori costi vorrei capire
chi li paga.
Nel 2010 glielo dicevamo già, scusi per l ’inciso.
È giusto e corretto anche dire che abbiamo il traffico
autostradale della A1, della A13 congestionato. Provate
voi il venerdì pomeriggio a percorrere quel tratto
[incomprensibile]. È impossibile, il più delle volte ci
troviamo bloccati.
E allora avere un ’arteria che è di supporto alla nazione
perché ci permette il collegamento dal porto di
Civitavecchia direttamente all ’Europa attraversando
anche il nord – est, toglie traffico dall ’A1 e toglie
traffico dalla A13. E da quando il mondo è mondo le
autostrade hanno portato solo benefici e sono sempre
servite ad aiutare l ’industria turistica, ad aiutare
l ’industria che esiste sul territorio.
Dare solo questa motivazione di impatto ambientale, ma
signori miei non avete fatto nient ’altro che riportare il
documento che avete sottoscritto in campagna
elettorale, consumo del suolo e me lo avete riportato in
questa proposta di mozione che state facendo questa
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sera. È la stessa cosa, avete prodotto questa mozione
solo ed esclusivamente in virtù di questi elementi qui,
pseudo ambientali.
Vorrei anche dire che è ora che la smettiamo una volta
per tutte di accentrare le discussioni in tema di
infrastrutture, in tema di sviluppo del territorio
finalizzate tutte alla criminalizzazione del profitto “Ah,
ma se a quello gli facciamo fare questa cosa qui
guadagna un sacco di soldi”. Signori, con questi concetti
abbiamo portato l ’Italia alla morte, stiamo morendo da
un punto di vista imprenditoriale, l ’abbiamo capito o
non l ’abbiamo capito? Allora dire così no tanto per non
serve a niente.
Se non avessimo occupato il suolo, se i romani non
avessero occupato la valle del Tevere probabilmente
oggi Roma non esisterebbe. Sviluppo e crescita significa
anche questo, con tutto il rispetto che vogliamo di
salvaguardia di quelli che sono i patrimoni ambientali,
per l ’amor di dio, non potete venire certo a dirlo a noi
che siamo degli usurpatori ambientali del territorio.
L ’abbiamo dimostrato in questo Consiglio anche di
quanto siamo sensibil i alle tematiche dell ’ambiente e
alla tutela vera dell ’ambiente, ma non possiamo venire
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a portare in discussione in questi termini un ’autostrada
di questa importanza.
E poi vogliamo… anzi ne approfitto, Sindaco, visto che
non ne abbiamo avuto l ’opportunità, questa sera
abbiamo sentito parlare di s icurezza con il gesto
veramente encomiabile dei nostri due agenti, ai quali va
anche il mio personale ringraziamento e il mio augurio,
sperando che ce ne siano tanti altri di questi gesti qui.
Abbiamo parlato di sicurezza stradale, beh, vogliamo
dimenticare? Noi abbiamo la Romea, nel tratto
ferrarese negli ultimi dieci anni ci sono 58 morti. 58
morti! E voi pensate adesso di poter risolvere i
problemi della viabilità sulla Romea mettendola in
sicurezza. Ma come? Come la mettiamo in sicurezza?
Con l ’aria fritta?
La Romea, se vogliamo poi, non dimenticatelo, quella
bene, sì, che è una strada che attraversa le Valli, nel
tratto di Bellocciho è attaccata alle Valli, è l ì.
Mi immagino già cosa significa metterla in sicurezza,
fargli le barriere di isolamento acustico? Cosa significa?
Ci sono le mamme che piangono i loro morti, i loro
ragazzi sulla Romea e noi invece vogliamo bloccare
tutto, bloccare tutto perché l ’autostrada, in virtù dei
ragionamenti che avete fatto voi, non è opportuno farla.
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ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Consigliere, la prego di chiudere con questa
[incomprensibile le voci si sovrappongono].
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
Vado a chiudere dicendo quindi smettiamola poi con
queste tutte illazioni di cui vi siete divertiti ad
annunciarle sulla stampa che il Centro Destra è contro
lo sviluppo del territorio perché non partecipa alle
discussioni, ecc. ecc. Non è così, noi siamo coerenti
nelle nostre scelte, li abbiamo sempre appoggiati i
progetti di sviluppo e l ’accordo di programma. E vi
esortiamo, e saremo qui a vigilare, perché venga attuato
nei termini più rapidi possibili perché le imprese non
possono aspettare i tempi della burocrazia. Ho finito,
grazie.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere. Ci sono altri interventi? Consigliere
Cavallari, prego.
FABIO CAVALLARI – Capogruppo Gruppo Misto:
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Buonasera a tutti. Non è facile intervenire dopo il
collega Di Munno perché ha veramente la capacità di
mettere sul tavolo un sacco di questioni che speravo già
effettivamente fossero messe alla luce anche da chi ha
presentato comunque questa sera l ’O.d.G. perché, così,
nell ’ultima settimana da parte mia c ’è stato così,
diciamo, un po ’ di interesse, visto che era uno degli
argomenti di questa sera e, non volendo, avevo già letto
gli interventi di Calderone di questa sera perché
effettivamente spererei anch ’io in futuro di trovare
articoli così ben fatti per poi portarne voce in Consiglio
Comunale, perché chiunque può andare sulla rete e
trovare le parole dette da Calderone questa sera, fatte
un po ’ più così da campagna elettorale alla Grillo style
più che una discussione che può avere un senso in un
verso o nell ’altro, perché qui possiam discutere, ognuno
può avere la propria idea, il proprio parere su quello
che è l ’opera in sé e questo mi dispiace, purtroppo
Calderone non l ’ha messo sul tavolo perché l ’unica cosa
di cui ha parlato è di una lista di personaggi che
secondo tutti sarebbero su questa cosa solo per
interessi personali. Purtroppo ci sono stati tanti casi in
Italia, però non dobbiamo purtroppo farci legare e
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condizionare da questo per prendere delle decisioni in
merito ad opere comunque così importanti.
Ripeto che non sto discutendo, non sto entrando nel
merito “è giusto farlo o non è giusto farlo”, anche
perché, vi dico la verità ci sono tantissimi aspetti che
potrebbero farla propendere da una parte e tantissimi
altri che invece farebbero pensare la cosa in modo
completamente opposto.
La cosa che mi fa strano e che mi fa sorridere è che
venga portata, così, oggi in discussione quando
effettivamente – e poi chiederò anche ai miei colleghi di
maggioranza del Movimento 5 Stelle se hanno mai letto
un po ’ di questi documenti, che sono datati 2009 ma
facilmente si possono trovare, che noi abbiamo
condiviso e abbiamo letto, hanno già un po ’ di anni e
parlano già in modo un pochino più organico di quello
che è la proposta di questa autostrada.
E mi sembra, così, molto minimalista adesso fare la
crociata in favore del discorso ambientale senza portare
tanti altri aspetti che ci sono qui dentro e quello che poi
è oggi la proposta che è passata – e qui correggo il
collega Di Munno – i primi di settembre del 2009 dove
veniva chiesto al Consiglio Comunale un parere in
merito a quest ’opera e quel Consiglio Comunale già
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aveva dato voce a quello che era la volontà in quel
tempo di quella Amministrazione mettendo in chiaro
alcuni aspetti. Dopo cinque anni quello che mi sarei
aspettato, visto che era un argomento di discussione, si
potesse parlare di questi aspetti. E invece si fa
solamente la solita caccia alle streghe e non si pensa
quale possa essere anche comunque l ’impatto di una
grande opera che probabilmente, se fatta nei modi
dovuti – non mi dilungo, i modi dovuti magari li potete
trovare nelle richieste che erano già state fatte tempo
fa, quindi magari qualcosa di buono se si va indietro si
può trovare – e lì magari s i può aprire una discussione e
ragionare su queste cose. Però ad oggi ci troviamo a
parlare di nulla, a discutere di nulla, a dover dire di una
cosa che comunque è già stata decisa che chissà quando
avrà esecuzione, perché oggi si parla di tanti soldi ma
quello che c ’è e che effettivamente c ’è è solo quello dei
soldi per il progetto, che poi andrà valutato. Quindi
oggi non ci sono i soldi assolutamente per mettere in
piedi una cosa del genere, però se vogliamo parlarne
parliamo di questo. Parliamo di chi, come tante
associazioni che ci sono per la sicurezza stradale si
lamentano di una strada che oggi è probabilmente una
delle più pericolose, se non la più pericolosa d ’Italia.
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Allora, questo mi sarebbe piaciuto dai miei colleghi
della maggioranza che mi dicessero in che modo si può
mettere in sicurezza quella strada, non scrivendolo e
facendo solo degli slogan ma dicendo apertamente quale
è l ’idea di un ’alternativa a quel tipo di strada che
sicuramente ha un impatto, che va fatta con
determinate condizioni e seguendo quelle che sono le
normative vigenti e che sicuramente quello che
dovranno fare i Comuni, le Province, le Regioni
interessate da quest ’opera, vigilare sul corretto
prosieguo dell ’opera e che tutto avvenga nel modo più
corretto. E mi dispiace che già sicuramente nella vostra
testa v ’è già il pensiero “siamo in Italia, non succederà
mai questa cosa”. Se partiamo da questo concetto
partiamo già in modo totalmente sbagliato, non
dobbiamo farlo.
E quindi per quello vi consiglio di vedere anche quelle
che sono le indicazioni, che sono state le discussioni in
merito a questo argomento di tutti i Comuni che sono
interessati a quest ’opera perché vedrete che c ’è una
varietà di opinioni che non hanno colore politico ma
che almeno si basano su dei dati, su dei dati di quelli
che possono essere gli introiti per il turismo, di quello
che può essere la decongestione del traffico, di quello
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che può essere la sicurezza stradale, di quello che
possono essere delle opere che oggi possono avere un
impatto ambientale decisamente minore rispetto ad
opere di anni fa.
Se questo è argomento di discussione ben venga,
altrimenti credo che questo sia effettivamente oggi
tempo perso e mi dispiace che questo avvenga subito
dopo quello che è successo nell ’ultima seduta Consiliare
e che sembra palesemente un ritrattare i rapporti con
Legambiente che vi ha contestato duramente e quindi
questo era un argomento nel quale non c ’è nulla da
decidere ma che poteva far tornare insomma i buoni
rapporti. Senza contenuti, e questo è il rammarico più
grande che ho e vi consigl io di vedere effettivamente
qual è la situazione oggi e di quali sono le condizioni, di
quali sono le delibere che già questo Comune ha portato
avanti per poi valutarne e parlarne effettivamente,
quindi essere voi in quest ’occasione propositivi su
questo tipo di argomento e non dire no a priori perché
secondo me, parlandone possono venire fuori delle
condizioni, delle situazioni che possono mettere un po’
il seme del dubbio che effettivamente qualcosa di buono
ci possa essere, vista la situazione viaria che abbiamo in
questo momento nel nostro territorio.
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Considerando poi che il primo pensiero è quello del
discorso dell ’impatto ambientale tutto è stato fatto
anche in passato perché questo sia ridotto al minimo e
ci sono relazioni in merito, quindi il parere dato al
Comune, in merito proprio al discorso dell ’impatto
ambientale. Infatti nella prima proposta ci furono due
possibilità di passaggio di questa strada e fu scelta
quella meno impattante proprio per evitare che ci fosse
un grosso impatto ambientale nel nostro territorio.
Nostro territorio che è colpito diciamo, da questa cosa,
se vogliamo usare questo termine, questo verbo in
maniera marginale rispetto ad altri che considerano
quest ’opera molto importante per lo sviluppo del loro
territorio.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere Cavallari. Ci sono altri interventi?
Consigliere Michetti, prego.
DAVIDE MICHETTI – Capogruppo L’Onda:
Io sarò molto più breve anche perché tanto è già stato
detto. Io quello che mi ha lasciato un attimo non dico
l ’amaro in bocca però sono abbastanza colpito dal modo
in cui si è affrontata questa discussione. Si è partiti…
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torno indietro un attimo, alle Commissioni e anche ad
alcune dichiarazioni, ricordo anche il Consigliere
Righetti, fatte in relazione alle famose tre delibere dove
io ero anche stato accusato di avere velatamente –
accusato sempre tra virgolette – di avere pregiudizi su
alcune persone, su alcune situazioni che potevano
andare a toccare quelle delibere.
Qui addirittura si fa il processo a delle persone che si
vanno a prendere fuori nomi e cognomi di persone che,
per l ’amor di dio, io non so cosa ci sia di vero in quello
che il Consigliere ha detto, però se le azioni ancora non
sono state fatte qui è come dare la caccia alle streghe e
la cosa non è per niente bella, siamo nel 2014 queste
cose qui io pensavo fossero già superate.
Poi quale sarebbe stato il merito in cui si sarebbe dovuti
entrare? Quali sono eventualmente le soluzioni
migliorative? Magari affrontare questo di discorso.
Oppure affrontare quali possono essere i risultati che
potrebbe portare un ’autostrada del genere di riflesso a
favore anche della nostra Romea.
Questi sarebbero stati i discorsi che io mi sarei
aspettato di parlare questa sera.
Noi abbiamo delibere ci Consiglio Comunale, abbiamo
delibere provincial i addirittura di compensazioni già
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attribuite, già da eseguire, quindi non capisco di cosa
dobbiamo parlare noi questa sera. Io non credo che
questa discussione sarebbe neanche dovuta arrivare,
come minimo in questi termini che voi l ’avete portata
qui questa sera. E con questo concludo.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere Michetti. Ci sono altri interventi?
Consigliere Bellini, prego.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Movimento 5 Stelle:
Grazie, Presidente. Comunque nella delibera si parla del
fatto di voler aprire un tavolo appunto per discutere di
trovare modi alternativi di spendere i soldi che ci mette
il pubblico, che dei 10 miliardi il pubblico ci mette un
po ’ meno di 2 miliardi, con quei soldi lì, volendo, si
potrebbe pensare di dare una sistematina alla Romea,
potenziare l ’E45, cioè comunque arterie che seguono
quel tratto dell ’ipotizzata Orte – Mestre, cercare un
attimo anche di fare in modo di cercare di utilizzare
anche altri mezzi per trasportar le merci perché… e poi
ricordiamoci, la Orte – Mestre sarà una strada a
pagamento tra le altre cose, quindi, sì, un ’opera
pubblica però di pubblico credo non abbia più di tanto
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anche perché se la maggior parte dei soldi li mette il
privato a un certo punto dovrà rientrare nelle spese,
quindi in un qualche modo non è un ’opera pubblica,
diciamocelo, è un ’opera privata che serve per guadagnar
dei soldi.
Che ci può anche stare volendo, si può anche dire che ci
possa stare ma non penso sia il caso anche perché va
bene, adesso noi abbiam parlato del nostro orticello che
magari non è proprio attaccatissimo al Parco del Delta
del Po, ma attraversa anche altri parchi naturali quindi
non esiste solo… cioè, adesso noi siamo nel Consiglio
Comunale di Comacchio però si sta parlando di
un ’autostrada di 400 chilometri, l ’ottica è un po’ più
ampia diciamo.
Quindi io lo vedo questo anche un modo di renderci
conto, insieme agli altri Comuni, che di soldi spesi sul
territorio a livello locale per un ’opera più grande,
insomma, si deve contestualizzare anche un attimo
insieme agli enti che sono coinvolti, tra cui anche il
Comune di Comacchio, come utilizzare bene questi
soldi, dato che comunque 2 miliardi di soldi pubblici
non credo siano quisquiglie o briciole, son soldini che
volendo potrebbero anche servire qua.
28
Poi per il fatto dell ’ultimo Consiglio Comunale dove
purtroppo siam rimasti solo noi della maggioranza a
dover approvare le tre delibere, al la fine dispiace che
non sia riuscito il giochetto perché prima di uscire
c ’avevan contati per bene a vedere se c ’era il numero
legale. Casualmente è arrivato il nostro Consigliere
all ’ultimo e il giochetto non ha funzionato e adesso si
chiede un nuovo Consiglio Comunale…
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Consigliere, si attenga alla delibera per cortesia.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Movimento 5 Stelle:
…come il Consigliere Di Munno, eh, se fa lui lo posso
fare anch ’io. Va bene, comunque su sto punto lasciam
perdere. In ogni caso l ’Orte – Mestre, tornando al tema
della delibera, passa per vari parchi naturali, consuma
del suolo, dovranno essere fatti degli espropri, abbiamo
altre strade che hanno necessità di manutenzione, di
ampliamento e tra l ’altro in Italia non c ’è ancora la
mentalità di far muovere le merci su rotaie invece che
su gomma, questa è una cosa molto importante, quindi
se si cominciasse un attimo a valutare questa possibilità
magari sarebbero anche meno congestionate sia la
29
strada Statale 309 che la Romea, sia la E45 che tante
altre strade che saranno interessate, se succederà,
speriamo di no, dalla costruzione di questa nuova
autostrada.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere Bellini. Consigliere Felletti.
MARIA FRANCESCA FELLETTI – Capogruppo
P.D.:
Sì, intanto chiedo scusa se per caso dovessi avere un
colpo di tosse ma stasera o mi prendete così o niente,
quindi, insomma, chiedo scusa.
Anche a me alla lettura di questa delibera ha fatto un
po ’ un effetto, come dice sempre il Sindaco nei miei
confronti mi ha fatto un po’ così, un po’ confusa e mi è
parso, così, ho sentito un colpo al cerchio e un colpo
alla botte.
Mi è anche venuta l ’immagine di Don Chisciotte contro i
mulini a vento questo perché il testo che leggevo mi
sembrava poco eff icace, piuttosto superficiale per come
è stato esposto, per come il tema è affrontato, per la
superficial ità che probabilmente nasconde un
background che non c ’è insomma.
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Penso che non abbiam bisogno di questo, penso che
abbiam bisogno di fare riflessioni che abbiano un altro
spessore e mi permetto di aggiungerne una, tosse
permettendo.
Io penso che quest ’opera, non so se mai arriverà alla
fine, ma me lo auguro e secondo me sarebbe già dovuta
essere stata fatta perché è un ’opera che credo
necessaria. Quando ci presentiamo al mondo, anche
come Comacchio, diciamo di noi stessi che siamo quel
punto di congiunzione tra Ravenna e Venezia ma siamo
il punto e non abbiamo la linea. L ’unica linea di
collegamento che abbiamo è la strada Romea che è
angosciante da percorrere dal lunedì al venerdì, che è la
seconda strada con più mortalità in assoluto dopo la
Salerno – Reggio Calabria, che è nata attraversando i
paesi che ha parte di paesi a destra e parte di paesi a
sinistra, che potrebbe vedersi liberata da un traffico
pesante, che potrebbe dare a quella strada un nuovo
senso, che è anche un senso turistico, perché potremmo
anche inventarci una nuova via Francigena, un nuovo
cammino di Santiago, un nuovo turismo lento, il
turismo del cammino che adesso non è possibile fare.
Quindi pensiamo anche a questo risvolto quando ci
immaginiamo la Romea allo stato in cu è e senza una
31
strada parallela che, come si diceva, è ben lontana dai
nostri punti sensibili e per la quale comunque
l ’attenzione dovrà essere per una condivisione del
tracciato che già è stata fatta, nell ’assoluto rispetto
ambientale e per il resto lasciamo alla Magistratura i l
suo lavoro, se no che fa?
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere Felletti. Sindaco, prego.
MARCO FABBRI – Sindaco:
Beh, non è semplice fare un intervento dopo tanto
teatro e tanti “nì”.
Io parto da una considerazione, innanzitutto è giusto
sbloccare l ’Italia riattivando quelle che sono piccole, e
in certi casi anche grandi, opere, ma chiaramente
bisogna entrarci nel merito. Probabilmente questo
Consiglio Comunale non avrà tutta questa forza di
incidere, perché, come si sottolineava, i giochi vengono
fatti altrove, però è importante dare un segnale come
già altre amministrazioni, anche delle destre, stanno
facendo da altre parti. Perché su questa vicenda anche
altre Amministrazioni, anche di destra, si sono già
esposte in maniera contraria.
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Io trovo che insistere comunque sul modello
autostradale sia un errore perché il problema di
trasporto in Italia è soprattutto un problema di mobilità
pendolare e di movimento eff iciente soprattutto nelle
aree urbane, come sottolineava poco fa anche la
Consigliera Felletti.
Cioè noi abbiamo un ritardo colossale soprattutto nel
trasporto pubblico locale e nelle aree medie o grandi
urbane, che tutti i paesi europei, a differenza di noi,
bastava per esempio incappare ieri sera in Presa
Diretta, dove parlavano della Polonia, per esempio, ci
hanno più che mai sorpassato proprio perché
infrastrutture agil i che favoriscono il trasporto urbano
ma anche di medie aree urbane è qualcosa che ci manca
completamente. Quindi faccio riferimento ai treni
urbani, ai tram, al TRC tanto contestato da altre parti
su cui personalmente ho un ’idea diversa anche rispetto
ad altri.
Possiamo fare teatro però di fatto è troppo semplice
dire “Ah, il tragitto è stato spostato di cinque
chilometri, non è più territorio di Comacchio”, ma è un
tragitto, come si sottolineava poco fa, che coinvolge 5
Regioni, Lazio, Umbria, Toscana, Emilia Romagna,
Veneto, 11 Province, 48 Comuni, ha una lunghezza di
33
quasi 400 chilometri, necessita di 139 chilometri di
ponti e viadotti, 64 chilometri di gallerie, 20 cavalcavie,
226 sottovia, 83 svincoli, 15 aree di servizio.
Attraversa zone di interesse storico – paesistico -
ambientale come il Parco delle Foreste Cosentinesi, la
valle del Tevere, le vall i del Mezzano, la laguna di
Venezia, la zona archeologica nei dintorni di Lova, la
riviera del Brenta. Quindi sinceramente, limitare una
discussione che coinvolge metà paese a Comacchio mi
pare ancora una volta sbagliato.
Altri numeri che avete letto in delibera, che può essere
scarna, che poteva essere integrata ma non è stato
fatto… neanche dalla minoranza.
11.000 ettari di zone di interesse comunitario, le
cosiddette SIC, 5.800 ettari di zone a protezione
speciale ZPS, 8.300 ettari di parchi regionali. Questi
sono soltanto alcuni di quei numeri che sono dentro a
questa delibera.
Perché ci siamo voluti prendere tempo per guardare
bene nel dettaglio di questi documenti, che sono
centinaia di migliaia di pagine? Innanzitutto perché
Comacchio, come sottolineavate voi poco fa, è un
territorio tutto sommato isolato, e quindi prima di dire
34
no a un ’opera di questo tipo bisogna comunque
guardarla nel dettaglio.
Il project. Il project è un project insostenibile, in primo
luogo non soltanto per i costi, s i parla di oltre 10
miliardi di euro, ma anche per i flussi, che quello che
diceva il Consigliere Di Munno non trova riscontro nei
documenti presentati per esempio dal promotore. Anzi,
al contrario, ci sono degli studi paralleli che rilevano
come i flussi relativi all ’A1, all ’A13 e alla A14 che
verrebbero deviati non sono sufficienti per mantenere
un project di questo tipo.
Mi viene da sorridere quando si dice “ah, è addirittura a
5 chilometri da Comacchio”, da aree che sono comunque
il nostro futuro, aree di Parco, aree di nidificazione,
aree in cui ci sono degli equilibri che vanno mantenuti,
aree archeologiche, perché sappiamo tutti insomma di
cosa stiamo parlando.
E quindi, sì, probabilmente il testo poteva essere
migliorato, non sono state fatte proposte però è troppo
semplice parlare sempre di metodo o fare teatrini per
non entrare nel merito. Cioè, abbiamo parlato di
idrovia, abbiamo parlato di marchetta a Legambiente,
abbiamo parlato di qualunque cosa ma morale: siete
favorevoli a quest ’opera.
35
Quindi parl iamo e rimaniamo all ’oggetto principale di
questa delibera, cioè abbiamo un ’E45 che di interventi
ce ne sarebbero da fare tantissimi. Abbiamo una Romea
che altrettanto avrebbe degli interventi importantissimi
da fare.
Abbiamo un candidato alla Regione Emilia Romagna,
individuato ieri, no?, a seguito delle primarie dove sono
andati a votare in 13, più o meno come quelli del blog,
dove c ’è una proposta di allungare il famoso TRC da
Rimini a Comacchio, quindi o è una proposta del tutto
da campagna elettorale oppure, probabilmente, questa
proposta di allungare il TRC da Rimini a Comacchio va
poi in contrasto con quello che è anche questa nuova
opera.
Che cosa c ’è di nuovo e perché discuterla oggi? Non
soltanto per il tempo necessario ad approfondire il tema
ma anche perché recentissima, cioè 7 luglio 2014, c ’è
una sentenza della Corte dei Conti che ribalta di fatto e
boccia il parere del Cipe, quindi del Ministero.
Una sentenza che è stata depositata il 1 agosto per la
quale poi il Governo Renzi ha deciso di aggirarla
reiserendo l ’opera altrove. Quindi per quello che ci si
immaginava, insomma che quest ’opera fosse, con un
parere della Corte dei Conti, che sinceramente,
36
leggendolo, mi aspettavo entrasse un po’ più anche nel
merito delle questioni, però con un parere negativo di
questo tipo, riproporla io penso che sia un suicidio.
Quindi io concludo dicendo che quest ’opera è un ’opera
inutile, non soltanto guardando il nostro orticello ma
guardando per l ’appunto quei 400 chilometri di
tragitto.
E se tantissime Amministrazioni comunali, se tantissimi
comitati stanno mobilitandosi in tal senso non è un
caso. Grazie.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Grazie, Sindaco. Consigliere Righetti, prego.
ALBERTO RIGHETTI – Consigliere Movimento 5
Stelle:
Sì, buonasera a tutti. Io sono uno di quelli che quando
abbiamo iniziato a parlare di E45 ho detto “È
un ’autostrada, ok. Andiamoci piano, siamo isolati, noi
non abbiamo il treno, non abbiamo niente, dobbiamo
farci raggiungere dai turisti”. Degli aspetti tecnici –
economici ha parlato il Sindaco, quindi l ’ha fatto
ampiamente, non saprei sicuramente fare di meglio,
37
però chiedo a voi perché ci chiedete di ignorare chi c ’è
dietro quest ’opera.
Cioè, le condanne di cui parlava il Consigliere
Calderone non le ha emesse questo Consiglio Comunale,
è stata la Magistratura, quindi dei processi ci sono già
stati, qui non processiamo le intenzioni parl iamo di
precedenti penali. Perché a chiedersi di ignorare chi c ’è
dietro? Sarebbe come mandare a scuola nostro f iglio da
una maestra che l ’ha picchiato 50 volte e farcelo tornare
il giorno dopo. Questo non lo capisco.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere Righetti. Ci sono dichiarazioni di
voto? Consigliere Michetti, prego.
DAVIDE MICHETTI – Capogruppo L’Onda:
Sì, non è una dichiarazione di voto. Non è che non si
debba tenere conto di quello che è il percorso di una
persona. Una persona se ha fatto qualche cosa, è stata
condannata ma non per questo non può più lavorare a
vita. Poi ognuno ha le sue idee, che posso anche
condividere in certe occasioni. Però non si vuole
quest ’autostrada ma non si dà un ’alternativa. Non ci
avete detto cosa volete fare della Romea, tanto per dire.
38
Il Sindaco insiste a dire, anche giustamente, che il
trasporto su gomma non è da incentivare. La soluzione
qual è, l ’idrovia? Non so, me lo dica lei se la soluzione
è l ’idrovia.
Ci dite che non abbiamo integrato o non abbiamo
elaborato qualcosa sulle vostre delibere. Quelle poche
volte che lo facciamo poi non veniamo ascoltati. Poche
volte o tante.
E infine ho sentito contestare addirittura da voi proprio
ora una cosa cha avete votato solo 5 – 10 giorni fa.
Quindi avete detto, il Consigliere Bellini prima ha
criticato che quest ’opera è fatta con un partenariato di
privati e solo l ’11 settembre voi avete votato una
delibera che dice proprio questo. Grazie, Consigliere
Bellini.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Consigliere Michetti, se vuole fare anche la
dichiarazione di voto?
DAVIDE MICHETTI – Capogruppo L’Onda:
Non ho capito, scusi.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
39
Se vuole dichiarare anche il suo voto, perché poi non le
riesco più a dare la parola.
DAVIDE MICHETTI – Capogruppo L’Onda:
Il nostro voto sarà di astensione.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Benissimo. Consigliere Di Munno, prego.
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
Eh, certo, sentire il Sindaco che viene a parlare di
teatrino siamo proprio alla corrida, eh. Mi sembra di
stare ad assistere allo spettacolo di dilettanti allo
sbaraglio.
Una corrida dove proprio voi siete i principali
protagonisti dello spettacolo della falsità, dello
spettacolo del tradimento del vostro elettorato, ecc. ecc.
dello spettacolo di aver denigrato in tutte le lingue, in
tutte le salse in questo consesso quelli che oggi sono i
vostri alleati.
Questo che cos ’è? È teatro? Bene, evidentemente un
clown a capo del vostro Movimento serve anche a
questo.
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Relativamente alla delibera siamo sempre, lo eravamo,
lo siamo e lo saremo sempre a favore di tutte quelle
opere a supporto e a sostegno delle imprese, lo
saremmo stati se aveste usato un cl ima più democratico
anche con le tre delibere famose tranne una, siamo
favorevoli a questa struttura indispensabile per il
nostro territorio. Venire qui adesso a prodigare che
potremmo fare cose dell ’altro mondo, trasporto
ferroviario, fluviale, e via andare mi sembra pura utopia
con quello che è l ’economia oggi della nazione.
Avete portato questa delibera, è bene ricordarlo anche,
voi che parlato di teatrino, nell ’ultima Commissione i
documenti ci sono stati consegnati…
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Consigliere, come sempre, la sua dovrebbe essere una
dichiarazione di voto, durare un minuto…
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
Due minuti.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
41
…o tre al massimo. Lei deve riuscire a finire e a fare la
sua dichiarazione di voto.
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
Se lei mi interrompe, mi interrompe il tempo. Adesso
finisco. Io f inisco tra due minuti se lei sta zitto.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Velocemente, grazie.
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
Allora, dicevo, questa delibera c ’è stata consegnata in
Pec il sabato, il lunedì siamo venuti a discuterla, vi
abbiamo detto che così come la proponevate era
indiscutibile perché mancavano tutte le analisi socio
economiche su questa delibera e il Sindaco mi ha
risposto “Se le vada a scaricare su internet”.
Ho obbedito, non succederà mai più però, eh, e me le
sono andate a scaricare. Non avete fatto nessun cenno,
eccolo qui il documento. Il documento che ancora non
ho finito di leggere, però alcuni dati ve l i ho già dati e
quindi dire no, così, a priori soltanto per pagare le
42
vostre marchette a Legambiente, come le chiama il
Sindaco, non ci stiamo e il nostro voto sarà un no secco.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Bene, grazie, Consigliere Di Munno. Altri interventi?
Consigliere Cavallari, prego.
FABIO CAVALLARI – Capogruppo Gruppo Misto:
Per prima cosa dispiace che visto che il Signor Sindaco
ci punti il dito dicendo del teatrino. Credo che
comunque qui, in un modo o nell ’altro che possono
essere più o meno spettacolari, se così le vogliam
chiamarle, comunque ognuno sta dando la propria
opinione nel ruolo che ricopre e comunque, Signor
Sindaco, anche lei potrebbe, secondo me, nel ruolo che
ricopre, evitare ogni tanto di, fra virgolette, aizzare con
cose che nel teatrino ci stanno bene, però se la
mettiamo su questo piano credo che non si va da
nessuna parte, perché quello che ha fatto lei è quello
che probabilmente doveva fare teoricamente il suo
Capogruppo, cioè presentare la delibera in modo
diverso, portare qualche dato. Invece è stato solo così
letto un articolo facilmente scaricabile da internet.
43
Quindi la cosa era anche di avere un ’utilità da parte
della maggioranza, poi si viene a parlare di sistematina
della Romea.
Cioè, se questo è il livello della discussione di cui
[incomprensibile] parlare credo che sia un bassissimo
livello e che sia proprio da bar, cioè quello che si sente
fuori, si parla, si vede, quello che passa per la testa lo si
viene a dire, credo che vadano fatte delle analisi un
pochino più approfondite e che non ci si possa fermare
all ’apparenza delle cose.
Che uno sia favorevole o contrario. Ma cerchiamo di
elevare un pochino insomma il livello della discussione
anche perché le stesse persone che poco tempo parlano
del privato come salvatore della patria, oggi parlano del
privato come la persona da demonizzare perché bisogna
fare [incomprensibile] pubblico.
Però decidiamoci, cioè troviamo una via comune e
cerchiamo insomma di avere un pochino di coerenza.
Comunque, detto questo e detto soprattutto nei modi in
cui è portata questa cosa, che ritengo inopportuni,
inefficaci e inutili, il voto sarà contrario.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
44
Grazie, Consigliere. Ci sono altri interventi? Sindaco,
prego.
MARCO FABBRI – Sindaco:
Un intervento velocissimo per chiarire due o tre cose.
Rispetto al tema del project nessun qui dentro ha detto
che siamo contrari alle forme di partenariato pubblico –
privato ma abbiam detto qualcosa di diverso, cioè che il
project, al pari di quello della piscina, visto che il
riferimento era quello – credo di aver capito – devono
stare in piedi dal punto di vista della sostenibilità, cosa
che quest ’opera non sta in piedi.
Il secondo tema, relativo alle tre delibere, anche se,
consentitemi, visto che rispondo al Consigliere Di
Munno, ricordo che quello stop era arrivato – e faccio
riferimento a lei in particolare – su vostra proposta. Si
era fissato, tra l ’altro insieme a lei, una data, che era
quella del 28 o 29 agosto, non ricordo bene, mi pare il
28, e poi lei non si è presentato. Quindi questo giusto
per la cronaca dei fatti.
In ultimo le analisi socio economiche che lei chiede, se
ha scaricato i documenti, di fatto non esistono
nemmeno nel documento presentato dal privato, perché
sono del tutto inadeguate. Probabilmente lei non le ha
45
lette o ha letto solo le prime pagine perché l ’analisi
socio economica è davvero una farsa. Grazie.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Consigliere Di Munno, lei è già intervenuto in più
occasioni e penso che sia…
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
[intervento fuori microfono]
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Prego, Consigliere.
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
Allora, adesso chiariamo una volta per tutte, Sindaco, la
faccenda delle famose Commissioni delle tre delibere,
dove lei puntualmente sulla stampa ha voluto
sottolineare che non ero presente.
MARCO FABBRI – Sindaco:
[intervento fuori microfono]
46
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
No, no, ma adesso io le spiego, però diciamo la verità,
diciamo la verità. Adesso questa è la sua verità adesso
mi permetta di dire anche la mia. Ecco, devo anche
produrre i testimoni adesso, stia attento. La deve dire
tutta. E adesso mi fa parlare per piacere?
Sul problema delle famose delibere il sottoscritto in una
Commissione ha chiesto al Presidente della
Commissione un rinvio del punto perché così come era
posto era improponibile. Giusto? Se vuole ve le tiro le
frasi che avevate scritto, eh?, che sono una cosa
indegna.
[intervento fuori microfono]
ANTONIO DI MUNNO – Capogruppo P.D.L. – IL
FARO:
Te lo ricordi, benissimo. Poi siamo venuti in Consiglio
Comunale, il collega Michetti ha chiesto il rinvio del
punto e fu convenuto di discutere in un ’ulteriore
Commissione. Vi fu detto chiaramente che io il 28 alle
13.00 fino a una certa data non ci sarei stato e a questo
punto mi viene da pensare che l ’avete forse fatta a
47
posta, avete convocato la Commissione alle ore 19.00
del 28 sera.
Ma per senso di responsabilità sul punto, alle ore 12.00
ho incontrato il Dirigente per chiarire quello che,
secondo me, non andava bene in queste opposizioni.
Così come, durante il percorso di mia assenza mi sono
confrontato telefonicamente coi col leghi per capire cosa
stava succedendo.
E così siamo passati da una delibera illeggibile al
trasferimento dei volumi con tutto quello che è
successo. Questa è la verità e non potete smentirmi. Per
cui, Sindaco, non si permetta mai più di dire delle cose
false perché sapevan tutti che io dalle ore 13.00 del 28
non ci sarei stato e se lei non ha capito mi dispiace ma
l ’incomprensione ci sta.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Bene. Grazie, Consigliere Munno. Consigliere
Calderone, prego.
CALDERONE M. ENRICO – Capogruppo
Movimento 5 Stelle:
Grazie, Presidente. Io volevo solo dire poche parole. Il
senso del mio intervento, l ’ho detto poi nelle prime
48
righe, oltre un po’ a descrivere velocissimamente cos ’è
questo progetto, soprattutto volevo focalizzare
l ’attenzione su chi ci sta dietro.
Il problema è proprio questo, se l ’Italia è messa male è
perché forse c ’è qualcuno che ci ha guadagnato. I soldi
esistono, non è passato un mago e sono scomparsi ma,
caso strano, vanno a finire sempre nelle solite tasche e
soprattutto di chi? Cosa hanno fatto? Cos ’hanno
combinato? Scusate, forse non condividete questa mia
visione ma io voglio sapere chi ci sta dietro, sempre
dietro a ogni cosa.
Io mi pongo queste domande poi non so voi, ecco.
La Magistratura deve fare il suo corso. Certo, è vero. E
perché allora ci sono ancora questi personaggi? La
domanda è sempre lecita, scusate.
[intervento fuori microfono]
CALDERONE M. ENRICO – Capogruppo
Movimento 5 Stelle:
Io non ho né alleati né gente che mi dà ordini. E
soprattutto, ribadisco il fatto, non ricevo marchette
perché anzi a venire qua io spendo e non ho mai
ricevuto niente. E con questo volevo solo ribadire il
49
nostro no a questa opera fatta così non a… è proprio
quello che abbiamo chiesto, un tavolo di trattative.
Le ferrovie ad esempio, il Movimento 5 Stelle ha sempre
ribadito il concetto delle ferrovie. Nient ’altro.
Ovviamente non si può essere d’accordo su tutto, eh, ci
mancherebbe, però noi ribadiamo su questo. Grazie.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere Calderone.
votiamo