Data:
domenica 11.09.2011
I L T E M P O ROMA Estratto da Pagina:
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Il 17 settembre per scoprire un luogo affascinante come il Ghetto
Concerti e Street party È la notte della Cabbalà Evento Alla scoperta della mistica ebraica Tìberia de Matteis
m 11 Ghetto di Roma, protagonista di tante vicende di segregazione e di isolamento, si apre per regalare alla città una notte di sogno, prevista sabato 17 settembre, tra mistica ebraica e tradizioni millenarie alla scoperta dei segreti della Capitale, in cui la presenza ebraica risale ad oltre duemila anni fa.
L'iniziativa chiamata «Notte della Cabbalà» spalanca le porte del Vecchio Ghetto Demolito, nella zona tra i l lungotevere De' Cenci e via del portico D'Ottavia e tra via Arenula e i l Teatro di Marcello, dalle ore 20.30 alle ore 02.30, con un programma di eventi culturali, musica, teatro, degustazioni, i n contri letterari, dj set e i l nuovo format dello «Street party», per far scoprire alla gente le virtù e i segreti di una delle zone più affascinanti del Centro Storico.
La Cabbalà, che nasce e si sviluppa intorno al XII secolo, non ha mai cessato di essere una risorsa fondamentale per la lettura e la comprensione della tradizione ebraica e del mondo in generale. Gli argomenti trattati sono vastissimi: si parte dalla Creazione del mondo e dall'essenza stessa di Dio per arrivare ai rapporti sociali tra gli uomini e alla vita quotidiana di ognuno di noi. Per questo motivo, anche oggi, è uno degli ambiti dell'ebraismo che maggiormente affascina e attrae l'interesse di un pubblico non solamente religioso e non esclusivamente di origine ebraica.
Tutti gli appuntamenti sono
a ingresso gratuito e trasformano i l Ghetto in una scena notturna a cielo aperto dove si alterneranno artisti italiani e intemazionali per una «no-stop» di eventi culturali per tutta la notte. In tutto i l quartiere anche gli esercizi commerciali e i ristoranti rimarranno aperti con i loro menù di cucina giudaico romanesca e dalla tradizione ebraica internazionale, ovvero israeliana, orientale ed europea.
Per l'occasione si inaugura anche la quarta edizione del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica, articolato dal 17 al 21 settembre, con un ospite d'eccezione come lo scrittore israeliano Yehoshua, intervistato dal giornalista Mario Sinibal-di, al Tempio di Adriano, per accompagnare i convenuti in un «viaggio nella letteratura ebraica» durante i l quale l'attore Massimo Ghini leggerà una selezione di brani. Sarà l'unico
evento della serata ambientato fuori dal Ghetto.
Un momento culminante della manifestazione è costituito dall'incontro «Dialoghi sulla Cabbalà», al Palazzo della Cultura alle 22.30, con la scrittrice e studiosa di mistica e di arte sacra ebraica Yarona Pinhas, con la studiosa di Cabbalà, terapeuta e psicologa Daniela Abra-navel e con il Rabbino Benedetto Canicci.
Si propongono ben sei concerti: «Tango Project» alle 20.30, l'esibizione del cantante napoletano Raiz con il suo show in tour «Ya!» alle 21.30, «Oh dolce melograno» alle 22.30, Evelina Megtinagi in «Yo-vel» alle 00.30, Mishmash & Friends alle 00.15 e, infine, la Klezmerata Fiorentina all'I.30 con «Tikkun Project»,
Non mancano i l teatro con «Bucefalo, i l pugilatore», scritto, interpretato e diretto da Alessandro De Caprio, la danza e proiezioni d i video art
Festival Internazionale della Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Data: sabato 10.09.2011
CORRIERE DELLA SERA R O M A
Sabato prossimo
Gabbala, la Notte è una lunga festa Le parole dello scrittore Yehoshua e musica, danza, teatro t ra lungotevere De' Ceraci, Portico d'Ottavia, vìa Arenula e Teatro d i M a r c e l o . È la Notte della Gabbala ad inaugurare la quarta edizione del Festival Intemazionale d i Letteratura Ebraica, i n programma a Roma dal 17 a l 21 settembre 2011. Una Notte durante la quale sì parlerà della mistica ebraica e delle tradizioni millenarie alla scoperta dei segreti d i Roma, dove g l i ebrei sono arrivati oltre duemila anni fa. L'iniziativa è stata presentata ier i dal presidente della Comunità ebraica d i Roma Riccardo Pacifici e dall'assessore alla cul tura Dino Gasperini. I l festival d i letteratura avrà come protagonista A. B. Yehoshua intervistato da M a r i n o Sinibaldi al Tempio d i Adriano,. Lo scrittore israeliano accompagnerà i l pubblico i n u n «viaggio nella letteratura ebraica» durante i l quale l'attore Massimo Ghini leggerà una selezione d i brani. Sono previsti tre palchi, al Palazzo della Cultura, al Teatro d i Marcello e largo 16 ottobre, dove si alterneranno le manifestazioni a partire delle 21, tra danza, teatro, musica: una grande scena notturna dove si alterneranno art ist i i tal iani e internazionali per una «no-stop» di eventi culturali per tutta la notte (nella foto il gruppo Mishmash). In t u t t o £1 quartiere anche g l i esercizi commerciali e i ristoranti r imarranno aperti con i loro menù d i cucina giudaico romanesca e dalla tradizione ebraica internazionale (israeliana, orientale, Europea). «Con questa iniziativa - ha detto Pacifici - vogliamo raccontare quello che siamo, come viviamo quello che facciamo e i l nostro apporto alla vita culturale d i R o m a La novità d i quest'anno, a parte l ' incontro con Yehoshua, è che i l festival si sposta nel quartiere ebraico, luogo dove convivono gl i ebrei d i Roma e d i Libia che da 40 anni stanno con noi». «Roma - ha aggiunto - è la città dell'accoglienza dove una minoranza religiosa e culturale vive sapendo d i godere del rispetto della maggioranza». Pacifici, alla vigi l ia del decennale d e l l ' i 1 settembre, ha poi detto d i voler «rompere i l m u r o del sospetto» e per questo «mandare u n messaggio forte ai fratelli musulmani: lott iamo insieme per emarginare g l i estremisti e i l fondamentalismo».
Yehoshua Inaugura la quarta edizione del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica
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D. S.
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venerdì 16.09.2011 Liberazione Estratto da Pagina:
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Eliètte A b é c a s s i s Scrittrice francese
«La memoria degli ebrei sef arditi: un viaggio nelle identità multiple»
Guido Caldiron
«Abbiamo tutti identità multiple. Veniamo tutti da un paese, una città o una strada che ci definisce e ci segna per sempre. Siamo nàti da una cultura ancestrale che ci imprigiona e ci feconda. Nella vita, assumiamo ruoli che mutano in funzione delle circostanze e dell'interlocutore, del luogo e del momento: esistiamo, multipli di noi stessi, ignari dell'origine di quelle identità che affiorano nostro malgrado, e che ci determinano, nelle azioni, nei pensieri e nei sentimenti». Con la storia di Eshter Vkal, ebrea sefardita nata a Strasburgo, ma di origini marocchine, Eliètte Abécassis ha raccontato nel 2009 l'epopea degli ebrei dei Nord Africa, vale a dire di quei ceppo fondamentale della cultura ebraica cresciuto e convissuto a lungo con
l'Islam, in un contesto che oggi si definirebbe multiculturale. Una storia, raccontata in forma di romanzo con Sefardita (Tropea, 2010), cui appartiene la stessa scrittrice, nata e cresciuta in Francia in una famiglia drebrei originari del Marocco. Figlia delld storico del pensiero ebraico Armand Abécassis, e lei stessa docente universitaria di Filosofia a Caen, Eliette-Abécassis indaga da anni la storia ebraica, i l rapportò tra identità di genere e religione e i l confronto tra uomini e donne negli affetti come nella società: questo i l filo narrativo costruito nei suoi romanzi, da Qtim-. ran A E tesoro del tempio, da Ripudiata fino a Un affare coniugale (pp. 222, euro 16,90), che esce in questi giorni, tutti pubblicati da Tropea. «E' la sintesi di tutti i miei romanzi, i l risultato di dieci anni di ricer-
bra evocare un più largo quesito sul confronto e l'intreccio tra le culture dei popoli del Mediteran-neo. «Eshter - aggiunge infatti Abécassis - cerca la propria identità. Scoprirà così che è allo stesso tempo francese, marocchina, berbera, spagnola, persino fenicia. Nella sua identità c'è traccia di tutto questo, ed è questo che dà significato alia sua vita». «Del resto - conclude -, i sefarditi hanno un'interpretazione dell'ebraismo molto specifica, sono aperti alle relazioni con gli altri e all'integrazione. Sono comunitari e universalisti». E sarà proprio Eliètte Abécassis a far rivivere la memoria e l'itinerario della cultura sefardita - lunedi 19 alle ore 18 al Palazzo della cultura - nell'ambito della quarta edizione del Festival della Letteratura Ebraica che si apre domani, e si concluderà mercoledì 21 nelle strade di quello che fu i l ghetto di Roma e che avrà tra i suoi protagonisti, tra gli altri, Abraham Yehoshua, Haim Bahaier, Howard Jacobson, Ronit Mataion e Stefano Levi della Torre. Cuore della manifestazione, "la notte della Gabbala", sorta di notte bianca dell'ebraismo che-sabato riempirà di voci e suoni i l vecchio quartiere ebraico della capitale. (Il programma completo su www.festivaletteraturaebraica. it).
Tra gli ospiti della quarta edizione del Festival della Letteratura Ebraica che si apre domani a Roma
che e stadio», racconta la scrittrice a proposito di Sefardita, «ho intervistato e filmato molte persone e ho costruito la trama mettendo insieme tutte le loro storie, e anche un po' la mia». Se i l percorso seguito dalla protagonista del romanzo ripercorre le tappe di diffusione della cultura sefardita, dall'Andalusia al Maghreb, ciò che la muove è una domanda di "senso" che sem-
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Data: domenica 18.09.2011
OMNI ROMA Estratto da Pagina:
NOTTE CABBALÀ: GASPERINI, «30.000 PERSONE CONFERMANO PASSIONE OMR0008 3 CRO CLT TXT Omniroma-NOTTE CABBALÀ: GASPERINI, «30.000 PERSONE CONFERMANO PASSIONE PER EBRAISMO» (OMNIROMA) Roma, 18 SET - «La quarta edizione del Festival Internazionale della Letteratura Ebraica di Roma è stata animata ieri sera, dalla Notte della Cabbalà, con la partecipazione di 30.000 persone. Per la prima volta nella Capitale, tra le 20.30 e le 2.30, tra il lungotevere De Cenci e via del portico D'Ottavia e tra via Arenila e il Teatro di Marcello, molti romani e tanti turisti hanno frequentato gli interessanti incontri-spettacolo dedicati all'approfondimento dei temi legati alla mistica e alla letteratura ebraica. Un successo di pubblico per un Festival promosso dall'Assessorato alle Polìtiche Culturali e Centro Storico, che si svolgerà fino a mercoledì 21 settembre nel quartiere ebraico di Roma. Una folla di oltre 500 persone, a partire dalle 20.00 di ieri notte, davanti all'ingresso del Tempio di Adriano, in piazza di Pietra, ha atteso fino alle 21.00 lo scrittore israeliano A. B. Yehoshua, Ad accoglierlo per dare il via alla Notte della Cabbalà anche il Sindaco di Roma Giovanni Alemanno, il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici e l'Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale Dino Gasperini». Lo comunica, in una nota, il Campidoglio. L'assessore ha sottolineato dì aver assistito a: «un grande e caloroso abbraccio tra due culture, all'insegna di un rinnovato 'Noi. Gli straordinari numeri confermano la volontà di un vero approfondimento e di una più profonda conoscenza della eatea ebraica. Questa *$aè di conoscenza «swakje MS gti aspetti della «tiara; dalla JsSerate alla poesia dalla ~O&KS s lesto Abbiane date a tutti l'opportunità di conoscere megfe m patrimonio inestimabile, in m luogo riera di storia. Perlaio abbiano scelto Msrswìa cella i l i * , defosiresl parli', perché è un linguaggio moderno, capace é eeradgere Uk 1 «sere di persone she ter» peso patea&eiataa è il risatelo ssaoidiBario di « a seste felice 'àMmess*. Meito dieso anche l'incontro «Distogli Sila Cafetealà» cm fa sefltrice esMIasa di astica ebraica e di arte sacra sbrama farana RMas, la sàtìiosa di Gabbai, israpetóa e psiecloga, Daniela Abravanel e il Rafctais Benedetto Carnei Fine a orazzanaBs « a toga Sia «di perso® te aspefeto m Ila per visitane ita Sfrapp e il Masso eaacc é (toma La musica si è susseguita per tute la «effe sa tre p a t ì al Teata dì Marcella, a Largo 13 tìtotae 1343 e né cerila d i Palazzo della Catara Sì sena eiali, fa -gjEi àM, % cateto repoletano Raiz, Evelina Mestassi, j l i stas i» e la KtezwerMs foreriìja. Anche danza e teatro s a » siali prdtapnisti ddte la Note 'della Gabbai, grazie aite ceraegraf e di Mario Piazza e al monologo di Alessio De Capito. A fare da sfondo a queste notti del Festival, la facciata del Palazzo della Cultura, un telone di pietra per le proiezioni di vìdeo art realizzati dai migliori giovani talenti artistici dì Israele, usciti dall'Accademia di Haifa e dall'Hamidrasha School of Art del Beit Beri College. Domani il Festival continua con gli scrittori, giornalisti Anais Ginori, Chiara Valerio e Ronit Matalon e la mostra di Menashe Kadishman. red 181615 SET 11
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domenica 18.09.2011
I L T E M P O
ROMA Estratto da Pagina: 17
I l Festival della Letteratura Ebraica prosegue fino a mercoledì
Musica, teatro e tanti libri D Ghetto è un palcoscenico Tra piazze e vicoli Finale con l'umorista Jacobson Carmine Mastroianni
• I Abraham Boolie Yehoshua, Howard Jacobson, Ronit Mala-lon, Eliette Abecassis, Haim Baharier, Fabio Sorinino, Daniel Zamir. Sono solamente alcuni dei grandi scrittori ed artisti che interverranno alla IV edizione del Festival della Letteratura Ebraica in corso fino al 21 settembre al Vecchio Ghetto di Roma.
Da quest'anno il palcoscenico dell'evento è il Ghetto, scelto dall'Associazione Culturale Golda e di Artix in collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica e l'Archivio Storico della Comunità Ebraica di Ro-ma-ASCER. Tanto grande i l successo del Festival da rendere lontano ed angusto lo spazio della Casa dell'Architettura usata per le passate edizioni. 11 tema di questa IV edizione è giocato sulle storie personali dei tanti scrittori intervenuti, autori che nei loro libri hanno cercato di testimoniare la vivacità delle proprie radici culturali e il desiderio di abbattere definitivamente i pregiudizi che ancora ostacolano non solamente i l processo di pace in Palestina.
Se la scorsa notte sono state le colonne del Portico di Ottavia ad assistere - silenti - alla «Notte della Cabbala», un mix di mistica ebraica, musica e tradizioni culinarie, ben altre colonne hanno vegliato sull'inaugurazione della manifestazione, quelle del Tempio di Adriano. Protagonista indiscus-
Scrittore Con Howard Jacobson si chiuderà la kermesse di cultura ebraica al Ghetto
so dell'apertura della rassegna letteraria è stato A. B. Yehoshua, unico e in gran forma, in un intenso viaggio nelle esperienze più segrete della letteratura israelitica.
Oggi: L'intera giornata è dedicata al Talmud, con: Stefano Levi Della Torre e Roberto Della Rocca, alle 11,30, e Haìm Baharier, alle 20,30. Al Museo ebraico si inaugura alle 18,30, alla presenza di Silvia Haia Antonucci e Riccardo Di Segni,, la mostra «L'istruzione d i Sacro e Civile» sulla storia del Talmud a Roma.
Domani: la Galleria Erman
no Tedeschi presenta, alle 18,30, la mostra dell'artista israeliano, lo scultore e pittore Menashe Kadishman, che alle 10,30 incontrerà gli studenti al Palazzo della Cultura e sarà presente all'inaugurazione della mostra, aperta fino al 30 novembre. Sempre domani il pubblico del Festival avrà modo di incontrare due scrittrici: alle 17,30 Eliette Abecassis, docente universitaria di filosofia a Caen e alle 21 la scrittrice e attivista per i diritti civili Ronit Matalon, che presenterà i l suo ultimo romanzo «Il suono dei nostri passi» appena tradotto in italiano da Elena Loewen-thal ed edito da Atmosphere libri.
Martedì: si inizia alle 10,30 con la presentazione del pr i mo libro di Fabio Sonnino, «11 ContorSionista», un romanzo autobiografico edito da Armando Editore. Alle 19 Bice Migliau e Stefano Caviglia parleranno dell'emancipazione degli ebrei romani dopo l'apertura del ghetto e l'Unità d'Italia. Sarà uno spettacolo di pi l lole di teatro giudaico romanesco a chiudere ìa giornata, alle 2030. «A spasso pè ghette» del laboratorio teatrale le Palme, a cura di Alberto Pavoncelle presenta una serie di gag.
Mercoledì: la chiusura del Festival è affidata al vincitore del Man Booker Prize 2010 Howard Jacobson, scrittore, romanziere ed umorista britannico, che incontrerà lo scrittore italiano Roberto Cotroneo e al jazzista Daniel Zamir, tra i musicisti e compositori più i m portanti di Israele.
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EBRAISMO II 17 settembre l'ex ghetto apre le porte e introduce il Festival internazionale di letteratura
di FRANCESCA NUNBERG
La Cabbalà e l'interpretazione mistica dei testi ebraici accanto agli aliciotti con l'indivia e le pizzarelle al miele. La musica klezmer degli ebrei ashkenaziti e l'esplosione di Rai/, il cantante napoletano ex Almamegret-ta che ora porta in tour il suo ultimo album Ya! La storiaela danza, la memoria e l'allegria: mescoliamo, integriamo ed ecco arrivare la Notte della Cabbalà. serata speciale i l 17 settembre che accende le luci su Roma Capitale e sulla Roma ebraica. Le porte del vecchio ghetto, tra lungotevere. Portico d'Ottavia e iJ Teatro Marcello, si aprono alia città dalle 20,30 alle 2,30. ma chi vuole può tirare ancora più tardi, con un programma di musica, teatro, degustazioni kasher, videoarte, incontri letterari e dj set, secondo ima formula che per l'ingessato mondo ebraico romano è assolutamente innovativa: lo «Street party», una sorta di mini notte bianca alt'insegna della stella di David. Pensata non a caso, ma come inaugurazione del Festival internazionale di letteratura ebraica che a seguire, dal 17 al 21, per il quarto anno consecutivo presenterà artisti, scrittori e talenti emergenti, e per la prima volta si svolgerà non più all'Acquario romano ma nell'ex ghetto.
A fare da tram ite tra faceto e
Notte della Cabbalà tra aliciotti e Talmud
serio, a collegare i balli in piazza con il programma del festival (che prevede incontri con gli scrittori Howard Jacobson, Fabio Sonnino, Eliette Abécas-sis, Ronit Matalon, dialoghi sul Talmud, concerti dijewish jazz e teatro giudaico romanesco) sarà sabato prossimo l'incontro alle 21 al Tempio di Adriano
con lo scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua, intervistato da Marino Sinibaldi, letture di Massimo Ghini. Unico appuntamento a svolgerei fuori delghetto, dove invece saranno sistemati tre palcoscenici per la Notte della Cabbalà: al Palazzo della cultura, al teatro Marcello in largo XVI Ottobre e sul lun
gotevere. Spettacoli e concerti sono gratuiti; negozi e ristoranti resteranno aperti fino a notte fonda con i loro menù tipici.
«Vogliamo così raccontare quello che siamo, qual è i l nostro apporto alla vita culturale della città - ha detto i l presidente degli ebrei romani Riccardo Pacifici - Roma è la città dell'ac-
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