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Roma, 29 gennaio 2009
GAS NATURALEAPPROVVIGIONAMENTI E PREZZI
Qual è l’ordine di importanza?
Bruno TaniPresidente Anigas
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La crisi ha chiarito che la sicurezza degli approvvigionamenti è al primo posto
Il Messaggero, 8 gennaio 09
Il Riformista, 7 gennaio 09
Corriere della Sera, 7 gennaio 09
Il Sole24Ore, 2 gennaio 09
Il Sole24Ore, 7 gennaio 09
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Effetti della crisi del gas
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Mercato unico europeo
Effetti positivi
Sicurezzaapprovvigionamenti
Prezzi
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Diversificazione delle fonti e potenziamento delle infrastrutture
• Diversificazione geo-politica dei fornitori e dei transiti
• Maggiori interconnessioni con i Paesi produttori
• Potenziamento capacità di rigassificazione nei Paesi consumatori
• Potenziamento stoccaggi
6Fonte: Eni
Diversificazione delle fonti e potenziamento delle infrastrutture
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Le capacità di stoccaggiodei principali Paesi Europei2008
Fonte: elaborazione Anigas su dati Eni
Capacità
Paese
Francia GermaniaRegno Unito Italia
Mld mc
14
8
La Russia è il principale fornitore per l’Europa
0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%
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2006*
Importazioni russe rispetto al consumo totale di gas (2006)
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Russia ed Europa hanno bisogno l’una dell’altra nel lungo termine
• L’Europa, per le forniture di gas, non può prescindere dalla Russia che è il primo produttore al mondo
• La Russia ha nell’Unione Europea, che assorbe il 60% delle esportazioni di olio e di gas, il suo partner principale
• La Russia ha bisogno degli investimenti europei anche per il settore energetico
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• “L’Italia intende lavorare per la creazione di un partenariato strategico paneuropeo di sicurezza energetica esteso alla Russia” (Stefania Craxi, sottosegretario agli Esteri in risposta ad una interrogazione)
• Incentivi alla produzione nazionale (art.8 D.L. n.112 del 2008; d.d.l. A.S. 1195)
• Incentivi all’efficienza e rinnovabili (art.7 D.L. n.112 del 2008; d.d.l. A.S. 1195)
• Sviluppo dell’energia nucleare (d.d.l. A.S. 1195)
La politica si muove
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Prezzi gas alle famiglie per componenti
Fonte: AEEG, memoria per l’audizione presso la X Commissione Senato del 12.11.2008
dati 2007
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Prezzi gas alle famiglie in Italia Andamento delle componenti 2004-2008
Condizioni economiche di fornitura di gas naturale per una famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annualedi 1.400m3, c€/m3 a valori correnti
Fonte: AEEG, memoria per l’audizione presso la X Commissione Senato del 12.11.2008
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• I prezzi italiani del gas, con o senza imposte, sono inferiori alla media di quelli europei
Prezzi
• I prezzi dell’energia elettrica sono mediamente più elevati rispetto alla UE con eccezione delle famiglie con consumi inferiori a 2.500 Kwh/anno
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Confronto andamento materia prima gas (CCI) vs. petrolio (Brent)
C onfronto andamento Materia P rima G as (C C I) vs . P etrolio (B rent)
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01/05/2009
01/07/2009
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cent./mc.
$/bbl
gaspetrolio
Fonte: elaborazione Anigas
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Gli scostamenti sono dovuti a scelte politiche fatte nel passato:
Prezzi: le scelte dell’Italia
• Assenza del nucleare
• Scarso utilizzo del carbone per produrre
energia elettrica
• Insufficienti incentivi alle fonti rinnovabili
• Sviluppo importazioni con metanodotti
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• La dipendenza dai combustibili fossili porta una forte volatilità ai prezzi di gas, carburante, energia elettrica
• Nei carburanti la risposta è immediata
• Nel gas c’è uno slittamento nel tempo per le formule di indicizzazione
• La forte discesa del prezzo del petrolio porta una riduzione dei costi dell’energia elettrica superiore agli altri Paesi europei
• In questa situazione ci sono momenti in cui il gas costa più dell’olio
Prezzi: le scelte dell’Italia
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Prezzi: le scelte dell’Italia
• I cicli combinati a gas sono stati una scelta obbligata per recuperare il gap produttivo
• La scelta dei siti è stata fatta in base alla disponibilità delle popolazioni locali
• La concentrazione dei consumi e la struttura della rete avrebbero suggerito altri siti
• Queste scelte del passato hanno notevoli effetti oggi sui prezzi dell’energia elettrica e sulla loro disparità geografica
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Prezzi: le scelte dell’Italia
• I prezzi di oggi sono frutto di scelte politico-strategiche del passato
• Il rimedio non è dietro l’angolo e non passa attraverso effimeri cambiamenti di regole (pay as bid o altro)
• Sono necessari provvedimenti strutturali e speriamo siano fatte scelte migliori che nel passato
• Gli effetti saranno visibili solo nel medio-lungo termine
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• I prezzi continueranno a seguire la logica della domanda e dell’offerta
• Le possibilità di crisi delle forniture e dei prezzi sono forti – ne abbiamo sperimentate tante
• La strategia più realistica è quella dell’integrazione delle infrastrutture e dei mercati a livello europeo
• Un mercato europeo unico permette di presentarsi ai fornitori con 150 milioni di clienti
• Un mercato europeo unico crea le condizioni per attivareuna rete di protezione verso il singolo Paese che si trova momentaneamente più colpito dalla crisi di altri
Conclusioni