2
COMUNITA’
SCIENTIFICAISTITUZIONI
ISDE
ruolo scientifico,
advocacy
SOCIETA’
CIVILE
Associazione Medici per l’Ambiente – ITALIA – FG( Maggio 2010)
ISDE : International Society of Doctors for the Environment
ISDE – FG
Valeria Cappetti.
Maria Cassanelli
Pier Luigi De Paolis
Antonella Di Lorenzo
Anna Latino
Marcello Menga
Salvatore Onorati
Rosa Pedale
Paolo Terenzio
Matteo Di Maio
Vincenzo D’Uffizi
Anna Cira Galassi
Antonio Galassi
Giovanna La Croce
Nunzia Liuzzi
Giovanni Lombardi
Antonio Paolicelli
Antonio Perrone
Alessandro Specchiulli
Martino Tartaglia
Alfonso Torelli
Maria Lucia Torelli
Matteo Zuccarino
4
La formazione
come momento in cui si ricerca l'integrazione tra i vari soggetti partendo dai dati come base per la programmazione e le azioni
QuestionarioInformazioni generali
Anno di nascita
Sesso Maschio Femmina
Comune di residenza
Comune sede di attività lavorativa principale
Attività Medico Chirurgo Odontoiatra
Rapporto di lavoro
Dipendente
Convenzionato
Libero professionista
Se Dipendente indicare l’area Medica Chirurgica Territoriale
Se Convenzionato Medicina Generale Pediatria di Libera Scelta Continuità Assistenziale
118 Altro (specificare)
Se Specialista NO SI (scrivere la specializzazione)
Anzianità di Laurea
<5
5-10
10-15
> 15.
Ritieni che la tue conoscenze sulle correlazioni
tra inquinamento ambientale e salute siano
Ottime
Buone
Sufficienti
Scarse
Nulle
Ritieni che la tue conoscenze sulle norme di
tutela ambientale siano
Ottime
Buone
Sufficienti
Scarse
Nulle
Ritieni che per la tua attività professionale un
approfondimento su questi temi sia
Indispensabile
Utile
Superfluo
Inutile
Ritieni che la tue conoscenze sulle correlazioni tra inquinamento ambientale e salute siano:
Ottime 2 1,3%
Buone 53 34,6%
Sufficienti 62 40,5%
Scarse 33 21,6%
Non risponde 3 2,0%
Ritieni che la tue conoscenze sulle norme di tutela ambientale siano
Ottime 2 ( 1,3%)
Buone 28 (18,3%)
Sufficienti 53 (34,6%)
Scarse 65 (42,5%)
Nulle 2 ( 1,3%)
Non risponde 3 ( 2,0%)
Ritieni che per la tua attività professionale un approfondimento su questi temi sia
Indispensabile 43 (28,1%)
Utile 101 (66,0%)
Superfluo 4 (2,6%)
Inutile 2 (1,3%)
Non risponde 3 (2,0%)
Ritieni più preoccupante l’inquinamento presente
all’aperto (outdoor), o quello degli ambienti
confinati quali abitazioni, scuole, uffici, ospedali
ecc.( indoor)
Outdoor
Indoor
Entrambi
Non so
La patologia più frequente causata
dall'inquinamento ambientale è quella tumorale ? SI
NO
Quali di questi apparati ritieni possa essere
interessato dalle patologie indotte
dall’inquinamento?
(è possibile indicare più apparati)
Cardiocircolatorio
Respiratorio
Gastroenterico
Urogenitale
Nervoso
Endocrino
Cutaneo
La patologia più frequente causata dall'inquinamento ambientale
è quella tumorale ?
SI 61 (39,9%) NO 91 (59,5%) Non risponde 1 (0,6%)
Quali di questi apparati ritieni possa essereinteressato dalle patologie indottedall’inquinamento?
Respiratorio 153 (29,1%)Cutaneo 90 (17,1%)Gastroenterico 63 (12,0%)Urogenitale 60 (11,4%)Nervoso 58 (11,0%)Cardiocircolatorio 55 (10,5%)Endocrino 46 ( 8,8%)
22 intervistati hanno indicato tutti gli apparati
Ritieni che il ruolo professionale del medico
imponga comportamenti attivi di difesa
ambientale?
SI NO NON SO
Ritieni che le problematiche ambientali
rientrino tra gli interessi professionali del
medico ?"
SI NO NON SO
Con il PRQA (Piano Regionale della Qualità dell'Aria), la Regione ha classificato tutte le città pugliesi in 3
zone (A-B-C) in base al livello di inquinamento esistente ed alla eventuale necessità di bonifica.
Sai in quale zona è classificata la città dove vivi ?
•NO
•SI
- se SI, indica quale
- se NO, ritieni che il tuo comune sia a rischio ambientale ?
Nel tuo comune c’è la raccolta differenziata? SI
NO
NON LO SO
Con il PRQA (Piano Regionale della Qualitàdell'Aria), la Regione ha classificato tutte le cittàpugliesi in 3 zone (A-B-C) in base al livello diinquinamento esistente ed alla eventualenecessità di bonifica. Sai in quale zona èclassificata la città dove vivi ?
NO 147 (96,1%)
SI 6 ( 3,9%)
Ritieni che il ruolo professionale del medicoimponga comportamenti attivi di difesaambientale?
NO 7 ( 4,6%)
SI 140 (91,5%)
Non risponde 6 ( 3,9%)
Ritieni che le problematiche ambientalirientrino tra gli interessi professionali delmedico ?
NO 3 ( 1,9%)
SI 141 (92,2%)
Non lo so 9 ( 5,9%)
22
Pruss-Ustun and C. CorvalanWHO, May 2006
Quanto incide l’impatto dell’ambiente sulla salute?Si stima che il 24% della malattie e il 23% delle morti possa essere attribuito ai fattori ambientali. Più di un terzo delle patologie nei bambini è dovuto a fattori ambientali modificabili.
Stime precedenti delle malattie attribuibili all’ambiente, derivate in parte dall’opinione di esperti, erano in generale accordo (OMS, 2001: 23%; Smith, Corvalan and Kjellstrom, 1999_ 25-33%).
23
Aumento di tumoriA livello internazionale si è registrato un aumento di tumori, specie nel sesso femminile, nei bambini e adolescenti; i tumori rappresentano la prima causa di morte tra 15 e 65 anni.
Tumori attribuibili all’inquinamento ambientale1 Doll e Peto (1981): 2%2 Pruss-Ustun-Corvalan (OMS, 1997): 19%3 Montagner-Belpomme-Epstein (2007) sottolineano le potenzialità, i sinergismi e parlano di 30-35%4 Tomatis: il grande enigma della trasmissione transgenerazionale…
Dato certamente più allarmante: l’incremento dei tumori dell’infanzia
In Europa negli ultimi 20 anni si è registrato un incremento medio dell’1,2 % annuo e in Italia: si è osservato un aumento della frequenza annua del 2%.I bambini sotto l’anno di età (+ 3,2%) e alcune forme tumorali (linfomi) + 4,6% annuo
AIRTAM 2008
26
Oggi l’inquinamento è un fenomeno ubiquitario e capillare e l’esposizione agli agenti epi-genotossicifisici (radiazioni ionizzanti e non), chimici (metalli pesanti, interferenti endocrini, pestici, diossina, ecc…), biologici (transgenici e virus), che persistono nell’ambiente, si bioaccumulano negli esseri umani e causano trasformazioni genomiche. L’inquinamento va ad interessare l’intera popolazione umana, le generazioni future, l’intera eco/biosfera.
Inoltre riguarda non solo le patologie neoplastiche, ma tutte le patologie cronico-degenerative (cardio-vascolari, immuno-mediate/immuno-flogistiche, neuro-endocrine, neuro-degenerative).
27
Se è vero che le sostanze chimiche pericolose
passano dalla madre al feto e condizionano il
programming fetale potremmo dire che
un’importante percentuale delle patologie
dell’adulto è condizionato da un inquinamento
ambientale progressivo.
LA PANDEMIA SILENZIOSA
Fonte: Harvard School of Public Health; The Lancet.(2000)
28
I LIMITI DI LEGGE TUTELANO DAVVERO LA SALUTE?
Non esiste un EFFETTO SOGLIA, ossia una
concentrazione al di sotto della quale non si registrano
effetti sulla salute.
1946 1978 1994
Benzene
parti per milione100 10 0.3
1991
(OMS)
2001
(Comunità Europea)
Diossine
miliardesimo di mg10 pg/kg/die 2 pg/kg/die
Atrazina
Segnalati effetti di “disruption endocrine” a
dosi 30.000 volte inferiori di quelle
considerate sicure
2010: RISCHIO ARSENICO: 10, 20 o 50 μg/l ?(Hayes T.B., 2002)
Davvero
pensiamo di vivere sani
in un mondo malato?
30
Opinione comune è che in fondo la situazione non è così grave
La grande distrazione
La società nella quale viviamo fa sì che una partita di calcio o un
fatto di cronaca assurgano al rango di argomenti dominanti, e si
presti la minima attenzione o si ignorino i grandi problemi che
minacciano la stessa possibilità di vita sul nostro pianeta.
Non viene prestata la dovuta attenzione al degrado ambientale, o
al deterioramento del nostro sistema assistenziale o al dissolversi
progressivo del senso di solidarietà.
Al di sopra della massa si erge un potere tutelare che si fa carico di
assicurare i divertimenti collettivi a patto che i cittadini non pensino
che a divertirsi.
I media giocano un ruolo essenziale distraendo l’attenzione del
pubblico.
2011: la quantità di rifiuti è circa di 600Kg/pro-capite
IMPIANTO SELEZIONE SECCO/UMIDO
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI TRAMITE INCENERIMENTO
30 %
35 %
35 % C.D.R
ALTRO: FOS, metalli ed altro.
Cioè rifiuti per DISCARICA o
operazioni di bonifica, NON ADATTI COME FERTILIZZANTI O ALTRI UTILIZZI
DISCARICA
INCENERITORE
DIOSSINE, FURANI + ALTRI TOSSICIE CANCEROGENI
CENERI TOSSICHE25-30% del totale
INQUINAMENTOAEREO
RISCHI per la
SALUTE
DISCARICAper rifiuti pericolosi
Gray EJ, Peat JK, Mellis CM, Harrington J, Woolcock AJ. ASTHMA SEVERITY AND
MORBIDITY IN A POPULATION SAMPLE OF SYDNEY SCHOOL CHILDREN: PART I -
PREVALENCE AND EFFECT OF AIR POLLUTANTS IN COASTAL REGIONS. Aust N Z J
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PRIMARIA E DI PROMOZIONE DELLA SALUTE, a cura di Antonio Faggioli e Ernesto Burgio
(Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia), C.G. Edizioni Medico Scientifiche, 2009.
Kriebel David. INCINERATORS, BIRTH DEFECTS AND THE LEGACY OF THOMAS BAYES.
Occupational & Environmental Medicine 2010;67:433-434.
Cordier Sylvaine, Lehe´bel Anne, Amar Emmanuelle, Anzivino-Viricel Lucie, Hours
Martine, Monfort Christine, Chevrier Ce´cile, Chiron Mireille, Robert-Gnansia
36
Mappa delle vertenze in Capitanata
2010
BREAK
Foglio di partecipazione all’evento.
Iscrizione ISDE. (sito)
Adesione alla visita Museo di Ascoli
Satriano.
Richiedere Attestato di Partecipazione.
STRATEGIE
per
L’AMBIENTE
e
LA SALUTE
dr.ssa RosaPedale (ISDE/FG)
44
NUOVI SCENARI
Rapida globalizzazione
Nuova industrializzazione
Forte urbanizzazione
Consumi non sostenibili
Crescita della popolazione
Trasporto internazionale di sostanze chimiche
Privatizzazione dell’acqua
Riduzione delle normative a garanzia della salute pubblica
EMERGENZA AMBIENTALE
• Aumento sostanze chimiche
pericolose: inquinamento dell’aria,
dell’acqua e del suolo
• Cambiamenti climatici
(Desertificazione, siccità, deforestazione,
uragani, incendi, alluvioni)
• Perdita della biodiversità
DANNI ALLA SALUTEAumento delle patologie cronico-
degenerative (immunomediate, neuro-
degenerative, endocrine, neoplastiche,
respiratorie, metaboliche,
cardiocircolatorie), delle malattie
mentali, delle disfunzioni
riproduttive e delle malattie
infettive. Riemergono le patologie
tropicali.
La transizione epidemiologica
EMERGENZA SOCIALE
• Aumento della povertà e delle
disuguaglianze
45
PRINCIPALE CRITICITA’: la crescita economica come
unica possibilità per la risoluzione dei problemi …
Il problema dell’economia è aumentare la produzione per
accrescere l’offerta di beni e tentare di soddisfare i
bisogni.
Beni e bisogni non sono però infiniti. La produzione è
sufficiente e vanno ridotti i consumi.
Bisogna fermare la crescita materiale definita come
aumento continuo dei beni prodotti con lo sfruttamento e
la degradazione delle risorse della biosfera.
Il livello di consumo materiale è enorme ed esercita
una pressione eccessiva sulla biosfera.
47
• CONSUMARE: logorare coll’uso, distruggere, … mandare al male, rovinare, sciupare, sprecare - CONSUMATORE: che distrugge, sciupone (Vocabolario Zingarelli 1968)
• CONSUMO: atto di consumare, logorio, danno
Based on Dominguez and Robin (1992)
Curva della soddisfazione…
Liv
ello
di
sod
dis
fazi
on
e
Consumi
sufficienza
48
Crisi strutturale della democrazia
Potere politico
Potere Economico
Accademia Media(Opinione Pubblica)
Potere giudiziario
49
Consumismo (sindrome dello shopping)
“Crescita" economica in funzione di prodotti
sempre più inutili.
Non è la crescita economica che è necessaria ma
lo sviluppo.
Il vero sviluppo può realizzarsi anche con crescita
economica limitata, purchè caratterizzato da una
vita lunga e sana, buoni livelli di istruzione e uno
standard di vita confortevole.
CITTADINI SUDDITI
CITTADINI ATTIVI
Protocollo di Kyoto (11.12.97)
Piano Nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra(CIPE 2002)
Direttiva 2003/87/C.E.
Direttiva 18.12.2006 Ministero Ambiente.Mare.SviluppoEconomicoPiano di assegnazione delle quote di Co2
Normativa comunitaria
Dirett. 1999/30/CE del 22.04.1999
Dirett. 2000/69/CE del 16.11.2000
Dirett. 2002/3/CE del 12.12.2002
Dirett. 2004/107/CE del 15.12.2004
Normativa nazionale
D. Lgs 351/99
D.M. 60/02
D.M. 261/02
D. Lgs 183/2004
I.P.P.C.
MOBILITY MANAGER
Normativa regionale
2002 :Piano Energetico Ambientale.
A.R.P.A.
1998 Convenzione di Aarhus in vigore
dal 30 Ottobre 2011.
Art. 118 Costituzione Italiana 2001.
V. I. A. V.I.S.
56
UN NUOVO APPROCCIO
LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE - VIS (Health Impact Assessment, HIA)
CHE COS’E’-la valutazione degli effetti di una particolare azione sulla salute di
una popolazione specifica.
IL SUO OBIETTIVO E’-valutare i potenziali impatti sulla salute -positivi e negativi- delle
politiche, dei programmi e dei progetti; e-migliorare la qualità delle decisioni in materia di politiche
pubbliche tramite raccomandazioni che rafforzino gli impatti positivi sulla salute e minimizzino quelli negativi.
La VIS non rimpiazza il processo decisionale.
Essa procura informazioni preziose per formare e orientare
l’autorità decisionale.
57
Origini
Già nel Trattato di Amsterdam (1997) dell’UE si parla
di impatto delle diverse politiche sulla salute.
Nello stesso anno (1999) l’allora Ministro R.Bindi
afferma:
“tutte le attività che hanno un effetto sulla salute
devono essere sottoposte a una valutazioned'impatto sanitario analoga a quella che si fa in
campo ambientale".
Nel 2002 il Parlamento europeo chiede alla
Commissione di integrare le considerazioni sulla
salute pubblica nelle proposte relative alla politica
dei trasporti, attraverso l’introduzione di una VIS.
1998 Convenzione di Aarhus in vigore dal 30 Ottobre 2011.
Art. 118 Costituzione Italiana 2001.
V.I.S.
PRINCIPIO della PRECAUZIONE
61
PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
E’ un approccio alla gestione dei rischi che si esercitain una situazione d'incertezza scientifica, chereclama un'esigenza d'intervento di fronte ad un rischio potenzialmente grave, senza attendere irisultati della ricerca scientifica.
Il principio contrasta l’atteggiamento di “stare a vedere cosa succederà prima di prendere provvedimenti” per non turbare interessi in gioco diversi da quelli di salute.
(Art.15 Dichiarazione di RIO giugno 1992, ratificato dall’ Unione Europea)
62
Adottare il principio di precauzionee quello di responsabilità significa anche
accettare il dovere di informare
impedire l'occultamento di informazioni su possibili rischi per la salute
(Lorenzo Tomatis)
Obiettivo RIFIUTI ZERO
1)Raccolta differenziata
2) Raccolta differenziata porta-porta
3) Impianti di compostaggio
4) Piattaforme per
riciclaggio e recupero
5) Riduzione alla fonte
dei rifiuti
6) Realizzazione di centri
per riparazione e riutilizzo
7) Tariffazione diversificata
per produzione di rifiuti
8) Realizzazione di impianti di
selezione e recupero dei rifiuti
residui.
9) Risparmio e recupero
energetico dal riutilizzo
10) Raggiungimento entro
Il 2020 dell’AZZERAMENTO
DEI RIFIUTI
Obiettivo RIFIUTI ZERO
RIDUZIONE
RICICLO
RIUSO
RECUPERO
27 Marzo 2012 sono 72 i Comuni che
hanno aderito alla strategia Rifiuti Zero
69
GRAZIE
dell’ASCOLTO
Gli Ostacoli
sono quelle cose
spaventose
che vedi
quando togli gli occhi
dalla meta.
Henry Ford
GRAZIE
della
PARTECIPAZIONE