RUBRICHE DI OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA DEGLI STUDENTI
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE BLAISE PASCALUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA
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a cura di: Rita Bertozzi e Tatiana Saruis
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE BLAISE PASCALUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA
Strategie per migliorare: Giovani, studenti, cittadini.Rubriche di osservazione/valutazione delle competenzedi cittadinanza degli studenti
a cura di: Rita Bertozzi e Tatiana Saruis
progetto grafico e impaginazione a cura di: Luca Caleffi
Reggio Emilia, 2018
Dipartimento di Educazionee Scienze UmanePASCAL
I.I.S. “BUS” BLAISE
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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE BLAISE PASCALUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA
Strategie per migliorare: Giovani, studenti, cittadini.Rubriche di osservazione/valutazione delle competenzedi cittadinanza degli studenti
a cura di: Rita Bertozzi e Tatiana Saruis
progetto grafico e impaginazione a cura di: Luca Caleffi
Reggio Emilia, 2018
Dipartimento di Educazionee Scienze UmanePASCAL
I.I.S. “BUS” BLAISE
Sonia RuozziDirigente Istituto scolastico “Blaise Pascal”
Da CittadinaRE a Strategie per migliorare
Il progetto Strategie per migliorare: Giovani Studenti Cittadini rappresenta la prosecuzione di CittadinaRE: la complessa arte della convivenza.
Entrambi i progetti, finanziati dal MIUR (rispettivamente D.M. 663/2016 e D.M. 435/2015), si sono sviluppati nell’ambito della rete di tutte le Scuole Secondarie di II grado della Provincia di Reggio Emilia, con capofila l’Istituto “Blaise Pascal”, e sono nati dalla condivisione della necessità di interventi di miglioramento relativi alle competenze chiave di cittadinanza, come priorità riferibile all’ambito della mission di tutte le scuole.
Dopo la formazione dei docenti nel corso di CittadinaRE, e la relativa sperimentazione di strategie educativo-didattiche in classe, di cui completa documentazione si trova nella pubblicazione relativa, con questo strumento si vuole fornire un ulteriore guida ai docenti per l’osservazione e la valutazione delle competenze di cittadinanza.
Un lavoro articolato e complesso, che ha visto la partecipazione di diversi docenti di tutte le scuole superiori reggiane, nel corso di due anni e, in quest’ultimo, in particolare, la stretta collaborazione con l’Università di Modena e Reggio quale supporto scientifico e metodologico.
Questa proficua sinergia organizzativa è comprovata dalla fondamentale pubblicazione di tutto il percorso, al fine di rendere replicabile l’intero sistema formativo-applicativo.
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CONSIGLI AGLI INSEGNANTI PER L’UTILIZZO DELLE RUBRICHE CittadinaRE DI OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA DEGLI STUDENTI
1. IL PROGETTO CittadinaRE
Questo documento offre agli insegnanti alcuni consigli e suggerimenti per l’utilizzo delle rubriche1 di osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza elaborate nell’ambito del progetto CittadinaRE e del progetto Strategie per migliorare: Giovani Studenti Cittadini.
Le rubriche e gli altri strumenti che le accompagnano (che saranno descritti in seguito) sono stati costruiti e sperimentati da un gruppo di insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado di Reggio Emilia e Provincia, col supporto dell’Università di Modena e Reggio Emilia2. Il lavoro si è svolto nel corso dell’anno scolastico 2017/2018.
2. LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA DEGLI STRUMENTI DI OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE E LA SPERIMENTAZIONE SUL CAMPO
La definizione delle competenze da valutare e la costruzione delle rubriche si sono basate principalmente sulle esperienze svolte dagli insegnanti nell’ambito del progetto CittadinaRE, centrate sull’approfondimento delle competenze sui temi della comunicazione, del conflitto e dei pregiudizi. Gli strumenti elaborati hanno tenuto conto anche delle aree di competenza definite dal D.M. 139 del 22/08/2007 e, inoltre, si sono liberamente ispirate ai materiali elaborati dal Progetto Scuola 21 (Fondazione Cariplo).
Il lavoro di definizione degli strumenti si è svolto nel corso di 6 incontri tra febbraio e maggio 2018. Nei primi 3 incontri il gruppo di lavoro ha discusso e prodotto le rubriche di osservazione e gli altri strumenti collegati, potendo contare anche su una parte di lavoro individuale di tutti i partecipanti. Il quarto incontro è servito a condividere ed organizzare la sperimentazione degli strumenti sul campo: sono state definite le tipologie di attività da osservare e le modalità di restituzione degli esiti. Negli ultimi due incontri si sono condivisi i risultati della sperimentazione, modificati gli strumenti secondo quanto emerso ed elaborato i consigli per il loro uso, qui presentati.
La sperimentazione è stata finalizzata a testare e migliorare gli strumenti. E’ stata realizzata tra marzo e maggio 2018. Ha coinvolto 10 degli insegnanti che hanno preso parte al progetto e circa 150 studenti (l’elaborazione delle rubriche compilate è in corso, per cui ci saranno dati più esatti in proposito) delle loro classi (prevalentemente seconde, ma è stata sperimentata in tutte le classi) di scuola secondaria di secondo grado di varie tipologie di istituti superiori (licei, istituti tecnici e professionali). E’ consistita in due attività: l’osservazione/valutazione attuata dagli insegnanti e l’osservazione/valutazione realizzata dagli studenti sui propri compagni, entrambe svolte nel corso di lavori di gruppo predisposti dagli insegnanti, visite di istruzione ed assemblee di classe.
Il coinvolgimento degli studenti, oltre a testare lo strumento costruito per consentire loro di osservare/valutare altri alunni, è stata anche un’occasione formativa, volta a sollecitare la loro riflessione sulla cittadinanza e sulla valutazione come processo di riflessione, autoriflessione e responsabilità verso gli altri. Si ritiene interessante precisare che se, per ragioni di tempo, l’osservazione non ha potuto coinvolgere l’intera classe, gli insegnanti hanno selezionato alunni con vari livelli di rendimento scolastico, così da individuare se emergeva la necessità di particolari competenze per l’utilizzo della rubrica ad uso degli studenti, e che sono state coinvolte nella sperimentazione anche classi ritenute problematiche, con particolare soddisfazione e successo in termini di partecipazione e impegno degli alunni.
Gli ultimi due incontri del gruppo di lavoro, come anticipato, hanno mirato a condividere gli esiti della sperimentazione svolta e hanno permesso di modificare gli strumenti in base a quanto emerso in termini di difficoltà organizzative, interpretabilità e agevolezza d’uso degli strumenti, nonché a elaborare i consigli per il loro utilizzo.
La sperimentazione ha anche consentito la raccolta di dati quantitativi sulle competenze presenti nelle classi osservate, che offrono spunti di riflessione interessanti per proseguire nel lavoro sulle competenze di cittadinanza, anche con una prospettiva di osservazione a livello di classe e di scuola.
1 Col termine rubrica di valutazione si intende “una guida all’attribuzione di punteggio, attraverso il quale valutare le prestazioni dello studente, basata su un insieme di criteri che vanno da un livello minimo ad uno massimo” (Gentile e G.I.S. (a cura di) Valutare per insegnare. Guida operativa, Fascicolo I, a.s.2013/14. pp.11) Le rubriche sono dunque delle griglie che guidano l’osservazione dell’insegnante sugli aspetti rilevanti, sviluppate in descrittori empirici. Per ogni indicatore relativo a ciascuna competenza è chiesto all’insegnante di indicare il livello raggiunto dallo studente. Per facilitare la rilevazione, per ogni indicatore sono descritti i vari livelli di competenza.
2 Hanno preso parte al lavoro di gruppo i seguenti insegnanti: Elena Barozzi, Lorella Borciani, Paola Camorani, Maria Assunta Ferretti, Marco Ferri, Elena Garuti, Sara Mereca, Carla Mori, Federica Naldi, Romina Sidoli e Anna Vurchio. Anche altri docenti hanno contribuito, in vari momenti, allo svolgimento della sperimentazione e alla revisione degli strumenti. Il lavoro di gruppo, la redazione degli strumenti e lo svolgimento della sperimentazione sono stati supportati dal punto di vista scientifico e metodologico da Rita Bertozzi e Tatiana Saruis del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, Università di Modena e Reggio Emilia.
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3. IL PACCHETTO DEGLI STRUMENTI E LE ATTIVITA’ SULLE COMPETENZE DI CITTADINANZA
Il pacchetto degli strumenti predisposti per l’osservazione e la valutazione delle competenze nell’ambito del progetto CittadinaRE include:
• La rubrica per l’osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza ad uso degli insegnanti, in versione integrale;
• La rubrica per l’osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza ad uso degli insegnanti, in versione sintetica;
• La maschera excel per la raccolta e l’elaborazione dei dati rilevati durante l’osservazione/valutazione svolta dagli insegnanti, per ottenere una lettura delle competenze complessive della classe;
• La rubrica per l’osservazione e valutazione delle competenze di cittadinanza ad uso degli studenti;
• La maschera excel per la raccolta e l’elaborazione dei dati rilevati durante l’osservazione/valutazione svolta dagli studenti, per ottenere una lettura delle competenze complessive della classe;
• Il presente documento, che descrive le modalità e i contenuti del lavoro svolto e fornisce agli insegnanti che vorranno utilizzare gli strumenti elaborati alcuni consigli circa il loro utilizzo.
Gli strumenti ad uso degli insegnanti e degli alunni sono in parte rispondenti tra loro: la rubrica ad uso degli alunni è stata costruita e riadattata a partire dall’ambito “Relazione con gli altri” della rubrica degli insegnanti. Sono tuttavia distinti. Il senso di questa scelta è, da un lato, conservare la complessità necessaria a osservare e valutare le competenze di cittadinanza da parte degli insegnanti; dall’altro, offrire agli studenti uno strumento più sintetico e agevole da utilizzare, semplice nel linguaggio e concreto nelle azioni da osservare. La rubrica ad uso degli insegnanti è stata costruita includendo tutte le competenze di cittadinanza definite dal MIUR, così da poter essere applicata per l’osservazione/valutazione di attività ed esperienze didattiche differenti, durante l’intero anno scolastico e per poter rilevare la gamma delle competenze di cittadinanza. Quella ad uso degli studenti ha considerato solo una parte dell’insieme delle competenze definite dal MIUR, per le ragioni di sintesi e semplicità appena descritte, quelle riconducibili alla dimensione delle relazioni con gli altri.
Le attività ed esperienze didattiche che potrebbero essere oggetto di osservazione/valutazione possono essere: visite di istruzione, assemblee di classe (anche per l’elezione dei rappresentanti), lavori di gruppo, incontri con esperti e/o peer, e altre eventuali situazioni valutate adeguate a questo fine.
4. CONSIGLI PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ E L’UTILIZZO DELLE RUBRICHE DI OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE AD USO DEGLI INSEGNANTI
La rubrica di osservazione/valutazione delle competenze di cittadinanza degli alunni ad uso degli insegnanti è stata costruita considerando tutte le competenze di cittadinanza definite dal MIUR: risulta quindi essere uno strumento ampio e complesso, il cui utilizzo può essere agevolato e ottimizzato con alcuni accorgimenti che si suggeriscono di seguito, a partire dagli esiti della sperimentazione condotta dagli insegnanti.
La rubrica è strutturata in 3 ambiti (costruzione del sé; relazione con gli altri; rapporto con la realtà) che raggruppano le competenze di cittadinanza, le quali a loro volta sono definite tramite alcuni indicatori (da 1 a 5 indicatori per ciascuna competenza). Inoltre, per ogni indicatore sono stati dettagliati 3 livelli di valutazione (1= livello minimo, 3= livello medio e 5= livello massimo), che però possono diventare 5 livelli se si considerano i due valori intermedi (livello 2= tra minimo e medio e livello 4= tra medio e massimo), che non sono stati esplicitati ma che potrebbero essere integrati dal singolo docente interessato ad un maggior dettaglio3.
Innanzitutto, si propongono due versioni della rubrica: una versione integrale, in cui le competenze e gli indicatori sono spiegati in modo specifico e dettagliato, e una versione sintetica, che è contenuta in un’unica pagina. La seconda è più agevole da utilizzare per l’osservazione, soprattutto se si valuta mentre si osserva, in quanto rende possibile avere una visione complessiva e simultanea di tutti gli indicatori. Si suggerisce dunque di utilizzare questa per osservare gli alunni, mentre si consiglia di ricorrere alla versione integrale sia per prepararsi allo svolgimento dell’osservazione ed avere chiaro “cosa” si andrà a osservare, sia per chiarificare incertezze o dubbi nel corso della compilazione (dunque anche dopo lo svolgimento dell’osservazione).
A seconda delle attività da svolgere e del tempo disponibile per l’osservazione/valutazione, si può utilizzare l’intera rubrica delle
3 Per fare un esempio: nell’indicatore 2.2.5 Motivare gli altri e creare un clima positivo nel gruppo Il descrittore del valore “3” Esprime feedback non offensivi e dà poca importanza al feedback e al lavoro dei compagni può diventare “4” sia in caso in cui l’alunno esprima feedback non offensivi sui compagni ma dia riscontro positivo ai feedback altrui, sia viceversa se l’alunno esprime feedback positivi ma non dà importanza a quelli altrui. Oppure può diventare “2” sia in caso in cui i feedback espressi sui compagni siano offensivi ma la risposta ai loro sia positiva, sia viceversa se i feedback espressi non siano offensivi ma la reazione a quelli altrui lo sia. Ma possono esserci anche altre varie situazioni, condizioni impreviste e imprevedibili, che inducano l’insegnante a scegliere i valori intermedi, per questo si è deciso di mantenere una certa flessibilità.
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competenze oppure selezionarle, o ancora scegliere gli indicatori più adeguati rispetto al tipo di attività o esperienza osservata. La sperimentazione condotta dagli insegnanti nell’ambito del progetto CittadinaRE ha mostrato che per compilare l’intera scheda occorre svolgere più attività e di vario tipo nel corso dell’anno scolastico. Gli ambiti, le competenze e gli indicatori possono essere selezionati prima dell’osservazione, prevedendo quali sarà possibile individuare (questa è la modalità ritenuta migliore dagli insegnanti che hanno partecipato alla sperimentazione), oppure si può tenere conto dell’intera rubrica e compilare solo quanto sarà possibile osservare; si potrà completare quindi la compilazione dell’intera rubrica in seguito (senza lasciar trascorrere troppo tempo), integrandola nell’ambito di altre attività. E’ importante ribadire che se si osserva un’unica attività è improbabile, ma anche molto complesso, osservare tutti gli indicatori per la loro numerosità. Per fare un esempio: gli indicatori sul conflitto possono essere compilati solo in caso in cui insorgano dei conflitti.
La rubrica quindi, per riepilogare, ha due possibili utilizzi: si può impiegare per individuare e osservare le competenze messe alla prova durante un’attività o esperienza specifica; oppure si può compilare nel corso dell’anno scolastico, per osservare tutte le competenze in più attività ed esperienze didattiche. Si potrebbe anche compilare due volte, nella prima e nell’ultima parte dell’anno, così da valutare il livello di partenza e un eventuale miglioramento negli alunni in seguito alle attività, esperienze e riflessioni proposte dagli insegnanti sul tema della cittadinanza.
Un altro suggerimento riguarda il numero di alunni da osservare contemporaneamente. La sperimentazione ha mostrato che difficilmente si riescono ad osservare più di 3-4 alunni per volta e che occorre almeno un’ora di attività per svolgere un’osservazione adeguata. Comunque, è anche emerso che se si prende dimestichezza con lo strumento si riescono anche a osservare più alunni in contemporanea.
La sperimentazione ha anche fatto emergere la difficoltà per gli insegnanti di svolgere un doppio ruolo durante l’osservazione, di insegnanti che guidano lo svolgimento di un’attività e, appunto, di osservatori. La situazione ottimale è poter osservare un’attività in cui non si è coinvolti, in compresenza e suddividendosi i due ruoli con l’insegnante di sostegno o un altro collega. Altrimenti occorre tenere conto di questa complessità e organizzare l’attività che coinvolge gli alunni in modo da dover intervenire il meno possibile in qualità di insegnanti, per poter svolgere l’osservazione con maggiore concentrazione.
A seguito della sperimentazione, gli insegnanti hanno evidenziato particolarmente la necessità di osservare/valutare le competenze di cittadinanza durante attività specifiche, se non realizzate ad hoc (di cui sopra si è suggerita una tipologia). Si è infatti maturata la consapevolezza che questa strategia aiuti ad evitare di assegnare valutazioni che dipendono da ciò che si sa già sugli alunni. Queste attività, secondo gli insegnanti, consentono di focalizzare aspetti diversi da quelli che si osservano e valutano normalmente in relazione alle materie svolte. Sempre per ridurre il rischio di distorcere il giudizio, si sottolinea l’importanza, se non si compila la rubrica durante l’osservazione ma in seguito, di non lasciar passare molto tempo tra l’osservazione e la compilazione della rubrica, così da non dover ricorrere alla memoria per ricostruire quanto osservato. Infine, per migliorare l’oggettività della valutazione, si suggerisce, da un lato, di condividere il lavoro con altri colleghi, dall’altro, di parcellizzare l’osservazione in momenti diversi, così da tenere conto che sia gli insegnanti che gli alunni cambiano e modificano i loro comportamenti per tante ragioni, e che in una sola osservazione si rischierebbe di raccogliere o offrire un’idea “sbagliata”, cioè non usuale ma prodotta dalla specificità di un certo momento.
Oltre alle due versioni della rubrica, il gruppo di lavoro CittadinaRE ha anche creato una maschera di excel in cui inserire i dati rilevati durante l’osservazione, per poter elaborare una lettura delle competenze complessive della classe. L’idea è che una lettura di questo tipo possa offrire un’occasione di riflessione condivisa sia con gli studenti, che con altri docenti che collaborano alle attività sulle competenze di cittadinanza o, ancora più opportunamente, con il consiglio di classe. L’inserimento dati nel file messo a disposizione è risultato piuttosto agevole nel corso della sperimentazione: la compilazione si è mostrata a portata di quasi tutti i docenti, benché non particolarmente esperti di informatica. Per l’elaborazione dei dati e la costruzione di tabelle e grafici, occorre invece conoscere meglio il programma o avere la disponibilità di qualcuno in grado di utilizzarlo a questo fine.
5. CONSIGLI PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ E L’UTILIZZO DELLA RUBRICA DI OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE AD USO DEGLI ALUNNI
La rubrica ad uso studenti riguarda il tema delle relazioni con gli altri e risponde, pur essendo strutturata in modo semplificato, alla parte della rubrica degli insegnanti sullo stesso argomento. Dovrebbe essere uno strumento piuttosto agevole da utilizzare, costruito con un linguaggio semplice e con descrittori concreti delle azioni da osservare.
Gli alunni dovrebbero registrare la frequenza dei comportamenti descritti, indicando se si verificano mai, a volte o sempre (sarebbe meglio concordare quale frequenza si intenda con “a volte” prima dell’osservazione, in modo che gli alunni considerino questa espressione allo stesso modo).
Nella rubrica è stata anche inserita una colonna “non osservato” (N.O.) da barrare in caso di azioni che si è deciso di non osservare o per registrare se il comportamento in oggetto non si è verificato per cui non è stato possibile esprimersi in merito. Ad esempio, non sarà possibile valutare le azioni relative al conflitto se questo non si verifica durante l’attività osservata.
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Come anticipato, la sperimentazione dello strumento di osservazione/valutazione ad uso degli studenti ha avuto due finalità: da un lato, quella di elaborare una griglia che fosse adeguata a questa finalità, dall’altro quella di mettere “in gioco” direttamente le loro competenze, facendo emergere la responsabilità del compito valutativo e accompagnandola con una riflessione guidata dagli insegnanti. I dati di osservazione degli studenti sono stati raccolti ed elaborati, e gli insegnanti hanno potuto restituirli in classe e avviare una discussione sull’esperienza vissuta.
Occorre precisare che inizialmente alcuni insegnanti avevano delle perplessità sulle capacità di osservazione degli alunni e sulla loro spontaneità in una situazione in cui venivano osservati. Tali dubbi si sono risolti in seguito alla sperimentazione, soprattutto per i riscontri positivi raccolti dagli studenti. In effetti, come noto nella letteratura della ricerca qualitativa, un’adeguata durata dell’osservazione porta l’osservato a “dimenticare” di esserlo (è il cosiddetto effetto Hawthorne). Inoltre, considerata la finalità didattica del progetto, se anche il loro comportamento si modifica (almeno inizialmente) come risposta all’osservazione dei compagni, questa reazione e le sue motivazioni possono diventare parte della riflessione, in una fase successiva, sui loro comportamenti, responsabilità e relazioni con gli altri.
Per facilitare lo svolgimento del compito, si è deciso che l’osservazione/valutazione fosse svolta in modo anonimo (le rubriche compilate non risultano riconducibili né agli studenti osservatori e né agli osservati), favorendo il superamento di alcune resistenze, imbarazzi o addirittura conflitti tra gli studenti sui giudizi espressi.
Di seguito, alcuni consigli per organizzare l’osservazione tra studenti, elaborati in base ai risultati della sperimentazione e alle riflessioni degli insegnanti che se ne sono occupati.
Innanzitutto la rubrica può essere smembrata, nel senso che è possibile utilizzare solo gli indicatori più opportuni per la situazione osservata e il tempo disponibile per l’osservazione. È costruita per essere compilata in rapporto 1:1, cioè ogni alunno osserva/valuta un altro alunno. Tuttavia, se lo si considera opportuno/fattibile, si può chiedere agli alunni di osservare anche più compagni in contemporanea, compilando una rubrica per ciascuno di essi. La rubrica non è invece adeguata all’osservazione di gruppi, per cui occorrerebbe un altro tipo di strumento.
Sarebbe opportuno che tutti gli alunni alternassero l’osservazione e l’essere osservati. Occorre prepararli all’attività con un incontro preliminare in cui si spiegano le finalità educative/formative, si sollecita la motivazione, si legge insieme la rubrica, si rassicura sull’anonimato (si può anche proporre un’urna per raccogliere le schede). In genere, gli insegnanti hanno impiegato circa mezz’ora per spiegare il lavoro agli studenti. Si possono anche scegliere insieme agli alunni gli indicatori da utilizzare rispetto all’attività che svolgono gli alunni osservati.
L’osservazione può essere svolta o a turno (uno o più osservatori osservano uno o più soggetti, poi ci si scambia), o in contemporanea all’interno della classe (A osserva B che osserva C che osserva A).
La durata minima per l’osservazione è risultata di un’ora, così da diminuire gradualmente l’effetto dell’osservatore sull’osservato. Inoltre, per la stessa ragione, gli osservatori non dovrebbero essere troppo numerosi rispetto agli osservati.
A completamento dell’esperienza di osservazione e valutazione svolta dagli studenti, si consiglia di organizzare un momento di riflessione nella classe. Nel corso della sperimentazione è stato chiesto ai ragazzi coinvolti come si fossero sentiti nel valutare e nell’essere valutati, se queste sensazioni avessero cambiato il loro comportamento e perché, che cosa avessero imparato da questa esperienza. L’intento era di svolgere con loro una riflessione (“a caldo”) sulla valutazione come responsabilità e sui comportamenti (più difficile con loro parlare di competenze) assunti e osservati nel corso delle attività svolte in classe. L’esperienza di osservazione/valutazione non andrebbe discussa finché non vi abbiano partecipato tutti gli alunni, così da influenzare meno possibile le osservazioni successive e per lasciare che tutti vivano l’esperienza con spontaneità.
Un’altra modalità di riflessione e dibattito si è basata sulla presentazione agli alunni delle elaborazioni quantitative (in forma di semplici istogrammi delle frequenze registrate) dei dati raccolti nella classe attraverso le rubriche da loro compilate. In questo modo, si è potuta svolgere una riflessione a livello di classe, sulle responsabilità e modalità collettive di lavoro e confronto tenute e da tenere nel contesto scolastico.
In vista di questo obiettivo, si consiglia di presentare i dati aggregati sulla classe, in modo da non “esporre” gli alunni che hanno valutato non positivamente i comportamenti dei loro compagni.
A tal fine, come anticipato, è stata costruita un’apposita maschera excel per la raccolta e l’elaborazione dei dati rilevati durante l’osservazione/valutazione svolta dagli studenti. Anche in questo caso, come per lo strumento ad uso degli insegnanti, la compilazione della scheda è risultata agevole per i docenti che hanno inserito i dati. Una conoscenza mediamente approfondita del programma excel dovrebbe consentire di elaborare dati e costruire tabelle e grafici con facilità, mentre occorrerebbe conoscere meglio il programma o avere la disponibilità di qualcuno in grado di farlo, per poter svolgere operazioni più complicate.
Impieghi alternativi della rubrica ideata per gli studenti potrebbero essere: l’utilizzo per l’autovalutazri comportamenti, da autosomministrare in seguito a un’attività o un’altra esperienza didattica; l’utilizzo da parte degli insegnanti, in luogo degli strumenti appositamente redatti per loro, anche al fine di confrontare i due punti di vista di insegnanti e studenti in relazione alla stessa attività o esperienza. Si tratta comunque di modalità che non sono state sperimentate dal gruppo di lavoro.
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rgan
izzar
e il
lavo
ro in
mod
o da
risp
etta
re, n
ella
mag
gior
par
te d
ei c
asi,
le c
onse
gne.
2...
1. N
on è
in g
rado
di v
alut
are
l’im
pegn
o e
i tem
pi ri
chie
sti p
er s
volg
ere
i com
piti
asse
gnat
i, sp
esso
rim
ane
indi
etro
con
le c
onse
gne
e/o
non
è in
gra
do d
i ave
re u
na p
rest
azio
ne a
lmen
o su
ffici
ente
.
1.1.
3 Ri
flette
re e
val
utar
e il
prop
rio p
erco
rso
di a
cqui
sizio
ne d
i co
nosc
enza
5. A
uto-
valu
ta i
prop
ri va
lori/
attit
udin
i in
rela
zione
all’
argo
men
to s
tudi
ato
per m
odifi
care
pos
itiva
men
te
il pr
oprio
met
odo
di la
voro
.
4...
3. V
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a le
pro
prie
azio
ni e
i vi
ncol
i, m
a m
ostra
diff
icol
tà n
el m
odifi
care
di c
onse
guen
za il
pro
prio
m
etod
o di
lavo
ro.
2...
1. N
on è
in g
rado
di v
alut
are
le p
ropr
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zioni
e i
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oli,
e m
ostra
diff
icol
tà n
el m
odifi
care
di
cons
egue
nza
il pr
oprio
met
odo
di la
voro
.
8
Ambi
toCo
mpe
tenz
aIn
dica
tore
Desc
ritto
reVa
luta
zion
e
1.2
Prog
etta
re
1.2.
1 Va
luta
re i
prop
ri pu
nti d
i for
za e
di
debo
lezz
a in
rapp
orto
al
cont
esto
5. C
onos
ce i
prop
ri pu
nti d
i for
za e
di d
ebol
ezza
e n
ello
svo
lger
e il
lavo
ro a
sseg
nato
met
te in
atto
st
rate
gie
per t
ener
e so
tto c
ontro
llo i
prop
ri pu
nti d
i deb
olez
za.
4...
3. C
onos
ce i
prop
ri pu
nti d
i for
za e
d è
in g
rado
di s
frutta
rli; c
erca
di e
vita
re i
cont
esti
in c
ui e
mer
gono
i pu
nti d
ebol
ezza
per
evi
tare
i pe
ggio
ri ris
ulta
ti.
2...
1. E
’ ass
olut
amen
te in
cons
apev
ole
dei p
ropr
i pun
ti di
forz
a e
di d
ebol
ezza
e n
on fa
nul
la p
er
mig
liora
rsi.
1.2.
2 Es
sere
in g
rado
di
stab
ilire
obi
ettiv
i e a
zioni
5. E
’ in
grad
o di
indi
vidu
are
gli o
biet
tivi e
le a
zioni
da
met
tere
in a
tto p
er ra
ggiu
nger
li ne
l mod
o m
iglio
re.
4...
3. E
’ in
grad
o di
indi
vidu
are
gli o
biet
tivi p
iù im
porta
nti e
un
perc
orso
che
gli
perm
etta
di r
aggi
unge
rli.
2...
1. N
on è
in g
rado
di i
ndiv
idua
re g
li ob
ietti
vi o
, se
anch
e li
indi
vidu
a, n
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esce
a tr
ovar
e un
per
cors
o (in
siem
e di
azio
ni) c
he g
li pe
rmet
ta d
i rag
giun
gerli
in q
ualc
he m
odo.
1.2.
3 Va
luta
re l’
effic
acia
de
lle s
trate
gie
prop
oste
pe
r eve
ntua
lmen
te
riada
ttarle
5. E
’ in
grad
o di
val
utar
e l’e
ffica
cia
delle
stra
tegi
e ad
otta
te e
di m
ette
re in
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dei
cor
retti
vi p
er a
vere
il
mig
lior r
isul
tato
pos
sibi
le.
4...
3. C
apis
ce s
e le
stra
tegi
e ad
otta
te s
ono
suffi
cien
ti pe
r il r
aggi
ungi
men
to d
egli
obie
ttivi
e in
cas
o co
ntra
rio s
i ado
pera
per
cam
biar
le.
2...
1. N
on è
in g
rado
di v
alut
are
l’effi
caci
a de
lle s
trate
gie
adot
tate
.
2. R
elaz
ione
con
gl
i altr
i
2.1
Com
unic
are
(Com
pren
dere
e
rapp
rese
ntar
e)
2.1.
1 M
ostra
re c
apac
ità
di a
scol
to a
ttivo
(Asc
olta
re c
on
inte
ress
e, o
sser
vare
ch
i par
la, e
sin
tetiz
zare
ad
egua
tam
ente
i co
nten
uti a
scol
tati)
5. O
sser
va c
hi p
arla
e lo
asc
olta
con
inte
ress
e. R
icor
da e
sa
sint
etizz
are
quan
to e
spos
to d
agli
altri
in
mod
o ch
iaro
, pre
ciso
e c
orre
tto.
4...
3. T
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lta o
sser
va c
hi p
arla
e n
on s
empr
e lo
asc
olta
con
inte
ress
e. R
icor
da e
sin
tetiz
za in
mod
o es
senz
iale
qua
nto
espo
sto
dagl
i altr
i.
2...
1. N
on o
sser
va e
non
asc
olta
chi
par
la. N
on ri
cord
a qu
anto
esp
osto
dag
li al
tri e
lo s
inte
tizza
in m
odo
lacu
noso
e c
onfu
so.
9
2.1.
2 Ad
egua
re il
mod
o di
esp
rimer
si a
lle d
iver
se
situ
azio
ni c
omun
icat
ive
5. U
sa te
rmin
olog
ia e
toni
app
ropr
iati
alla
situ
azio
ne e
al c
onte
sto
com
unic
ativ
o. S
i esp
rime
corr
etta
men
te.
4...
3. U
sa u
n to
no d
i voc
e pa
cato
. Il l
essi
co è
sem
plic
e m
a ad
egua
to. L
a fo
rma
espr
essi
va è
cor
retta
.
2...
1. S
i esp
rime
con
un to
no d
i voc
e in
adeg
uato
. Il l
essi
co è
impr
oprio
, la
form
a es
pres
siva
è s
corr
etta
.
2.1.
3 Fo
rmar
si o
pini
oni
pond
erat
e su
que
stio
ni
diba
ttute
5. È
in g
rado
di f
orm
arsi
un’
opin
ione
chi
ara
e co
eren
te s
u un
a qu
estio
ne d
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ed
è pr
onto
a
sost
ener
la/ri
vede
rla s
ulla
bas
e de
l con
tradd
ittor
io.
4...
3. È
in g
rado
di f
orm
arsi
un’
opin
ione
chi
ara
e co
eren
te s
u un
a qu
estio
ne d
ibat
tuta
, ma
la s
ostie
ne a
d ol
tranz
a an
che
di fr
onte
ad
argo
men
ti ch
e ne
pro
vano
la fa
lsità
.
2...
1. N
on ri
esce
a fo
rmar
si u
n’op
inio
ne c
hiar
a e
coer
ente
.
2.2
Colla
bora
re e
pa
rteci
pare
2.2.
1 Pa
rteci
pare
alla
di
scus
sion
e
(Dis
poni
bilit
à al
la
disc
ussi
one,
inte
ress
e pe
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nto,
l’a
ppro
fond
imen
to e
la
com
pren
sion
e)
5. S
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pegn
a at
tivam
ente
nel
dib
attit
o, fa
pro
post
e co
ncre
te e
form
ula
dom
ande
coe
rent
i.
4...
3. P
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cipa
alle
dis
cuss
ioni
se
solle
cita
to e
pon
e do
man
de s
olo
in m
odo
saltu
ario
.
2...
1. N
on p
arte
cipa
alle
dis
cuss
ioni
o in
terv
iene
in m
odo
non
perti
nent
e.
2.2.
2 Ri
spet
tare
i di
vers
i pu
nti d
i vis
ta
(Cap
acità
di p
rend
ere
in c
onsi
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zione
pun
ti di
vis
ta v
alid
i di a
ltre
pers
one
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vers
o la
di
scus
sion
e)
5. A
scol
ta le
opi
nion
i e i
punt
i di v
ista
div
ersi
dai
pro
pri s
enza
inte
rrom
pere
; com
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de e
risp
etta
le
ragi
oni d
egli
altri
.
4...
3. D
imos
tra s
olo
l’acc
etta
zione
lim
itata
di o
pini
oni,
conv
inzio
ni e
pun
ti di
vis
ta d
iver
si d
ai p
ropr
i. No
n in
terr
ompe
chi
par
la.
2...
1. N
on to
llera
con
vinz
ioni
/opi
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erse
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ropr
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nter
rom
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enta
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balm
ente
ag
gres
sivo
ver
so c
hi e
sprim
e co
nvin
zioni
/opi
nion
i div
erse
.
10
Ambi
toCo
mpe
tenz
aIn
dica
tore
Desc
ritto
reVa
luta
zion
e
2.2.
3 Im
pegn
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esse
re d
ispo
nibi
li al
la
voro
coo
pera
tivo
5. S
volg
e il
lavo
ro a
sseg
nato
par
teci
pand
o at
tivam
ente
. Aiu
ta e
sos
tiene
gli
altri
se
ne h
anno
bis
ogno
. Si
impe
gna
e co
llabo
ra a
ll’or
gani
zzaz
ione
e a
lla c
ondi
visi
one
del l
avor
o.
4...
3. S
volg
e il
lavo
ro a
sseg
nato
e ri
spet
ta g
li al
tri m
embr
i del
gru
ppo.
2...
1. N
on s
i pre
nde
caric
o de
l lav
oro
asse
gnat
o, h
a di
ffico
ltà a
col
labo
rare
nel
gru
ppo
e sf
rutta
il la
voro
de
gli a
ltri.
2.2.
4 M
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re i
conf
litti
5. E
’ in
grad
o di
favo
rire
il co
nfro
nto
tra d
iver
se p
arti
e st
imol
a la
rice
rca
della
sol
uzio
ne.
4...
3. N
on a
ccen
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il co
nflit
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a no
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di f
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ire a
ccor
di tr
a le
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ti.
2...
1. S
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med
esim
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una
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arti
e an
ziché
con
tribu
ire a
lla s
oluz
ione
del
con
flitto
lo a
ccen
tua.
2.2.
5 M
otiv
are
gli a
ltri e
cr
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un
clim
a po
sitiv
o ne
l gru
ppo
5. E
sprim
e ap
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zam
ento
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men
to p
er g
li al
tri m
embr
i del
gru
ppo.
Acc
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vol
entie
ri i
feed
back
altr
ui.
4...
3. E
sprim
e fe
edba
ck n
on o
ffens
ivi e
dà
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impo
rtanz
a al
feed
back
e a
l lav
oro
dei c
ompa
gni.
2...
1. E
’ ape
rtam
ente
rude
nei
con
front
i dei
com
pagn
i e ri
fiuta
di a
scol
tare
le ri
chie
ste
oppu
re e
sclu
de
delib
erat
amen
te d
elle
per
sone
del
gru
ppo.
2.3
Agire
in m
odo
auto
nom
o e
resp
onsa
bile
(Con
osce
re il
val
ore
delle
rego
le e
del
la
resp
onsa
bilit
à pe
rson
ale)
2.3.
1 Co
mpr
ende
re e
ris
petta
re le
rego
le
5. R
ispe
tta le
rego
le, è
in g
rado
di m
otiv
arne
l’im
porta
nza,
è d
a es
empi
o pe
r gli
altri
e c
olla
bora
con
l’i
nseg
nant
e e
i com
pagn
i nel
la re
alizz
azio
ne d
elle
atti
vità
.
4...
3. R
ispe
tta le
rego
le, a
scol
ta l’
inse
gnan
te, n
on d
istu
rba
le a
ttivi
tà.
2...
1. F
atic
a a
rispe
ttare
le re
gole
, met
te in
dub
bio
l’aut
orev
olez
za d
elle
sce
lte d
ell’i
nseg
nant
e, d
istu
rba
le
attiv
ità.
11
2.3.
2 Av
ere
cons
apev
olez
za d
ei v
alor
i
5. S
ugge
risce
, si c
onfro
nta
ed e
sprim
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tere
sse
per t
emi s
ocia
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olid
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tà, r
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tto, a
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sere
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lla c
onvi
venz
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cla
sse
e ne
ll’is
titut
o sc
olas
tico.
4...
3. S
e so
lleci
tato
, si c
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cla
sse
e ne
ll’is
titut
o sc
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tico.
2...
1. N
on e
sprim
e al
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inte
ress
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r tem
i soc
iali
(sol
idar
ietà
, ris
petto
, ant
irazz
ism
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cc.)
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ocra
zia, i
stru
zione
, lav
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ecc
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enes
sere
e a
lla c
onvi
venz
a in
cla
sse
e ne
ll’is
titut
o sc
olas
tico.
2.3.
3 Pr
ende
re
deci
sion
i e a
ssum
ersi
re
spon
sabi
lità
pers
onal
i
5. S
i mos
tra re
spon
sabi
le v
erso
i pr
opri
com
piti
e de
i pro
pri e
rror
i. Pr
ende
dec
isio
ni e
agi
sce
di
cons
egue
nza,
mos
trand
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iziat
iva
e as
sum
endo
si la
resp
onsa
bilit
à de
lle c
onse
guen
ze c
he n
e de
rivan
o.
4...
3. S
volg
e re
spon
sabi
lmen
te i
prop
ri co
mpi
ti, m
a no
n se
mpr
e si
pre
nde
la re
spon
sabi
lità
dei p
ropr
i er
rori
o di
inizi
ativ
e pe
rson
ali.
2...
1. N
on s
i mos
tra re
spon
sabi
le v
erso
i pr
opri
com
piti
e de
i pro
pri e
rror
i. No
n pr
ende
inizi
ativ
e o
pren
de
deci
sion
i affr
etta
te e
non
pon
dera
te e
non
con
side
ra le
resp
onsa
bilit
à co
nnes
se.
2.3.
4 As
sum
ersi
re
spon
sabi
lità
su c
ompi
ti e
prob
lem
i com
uni
5. S
i ass
ume
resp
onsa
bilit
à e
agis
ce in
prim
a pe
rson
a pe
r ris
olve
re p
robl
emi c
omun
i.
4...
3. N
on s
empr
e si
ass
ume
resp
onsa
bilit
à e
si im
pegn
a in
prim
a pe
rson
a ne
lla ri
solu
zione
di p
robl
emi
com
uni.
2...
1. N
on s
i ass
ume
resp
onsa
bilit
à co
lletti
ve, n
on c
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la p
ossi
bilit
à di
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re in
prim
a pe
rson
a pe
r co
ntrib
uire
alla
riso
luzio
ne d
i pro
blem
i com
uni.
12
Ambi
toCo
mpe
tenz
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dica
tore
Desc
ritto
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luta
zion
e
3 Ra
ppor
to c
on
la re
altà
3.1
Riso
lver
e pr
oble
mi
(Affr
onta
re
situ
azio
ni
prob
lem
atic
he
e co
ntrib
uire
a
risol
verle
)
3.1.
1 An
alizz
are
la
situ
azio
ne p
robl
emat
ica
ed ip
otizz
are
poss
ibili
so
luzio
ni
5. R
icon
osce
le v
aria
bili
pres
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nella
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azio
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loro
rela
zioni
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pro
blem
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iù s
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ioni
effi
caci
4...
3. R
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osce
le v
aria
bili
pres
enti
nella
situ
azio
ne p
robl
emat
ica,
ma
non
cogl
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tte le
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zioni
che
le
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gano
; met
te p
erta
nto
a pu
nto
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zioni
par
ziali
al p
robl
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izzat
o.
2...
1. H
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ee c
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gio
co e
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ro re
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ette
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uzio
ni fo
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e su
im
pres
sion
i sup
erfic
iali
e du
nque
inef
ficac
i.
3.2
Indi
vidu
are
colle
gam
enti
e re
lazio
ni
(Pos
sede
re
stru
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13
3.3.
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15
CittadinaRE - Rubrica di valutazione per gli Insegnanti – versione sintetica
Ambito Competenza Indicatore Val.
1. Costruzione del sé
1.1 Imparare a imparare
1.1.1 Essere recettivi rispetto a nuove esperienze di apprendimento
1.1.2 Essere autonomi nell’organizzazione del proprio lavoro
1.1.3 Riflettere e valutare il proprio percorso di acquisizione di conoscenza
1.2 Progettare
1.2.1 Valutare i propri punti di forza e di debolezza in rapporto al contesto
1.2.2 Essere in grado di stabilire obiettivi e azioni
1.2.3 Valutare l’efficacia delle strategie proposte per eventualmente riadattarle
2. Relazione con gli altri
2.1 Comunicare
2.1.1 Mostrare capacità di ascolto attivo
2.1.2 Adeguare il modo di esprimersi alle diverse situazioni comunicative
2.1.3 Formarsi opinioni ponderate su questioni dibattute
2.2 Collaborare e partecipare
2.2.1 Partecipare alla discussione
2.2.2 Rispettare i diversi punti di vista
2.2.3 Impegnarsi ed essere disponibili al lavoro cooperativo
2.2.4 Mediare i conflitti
2.2.5 Motivare gli altri e creare un clima positivo nel gruppo
2.3 Agire in modo autonomo e responsabile
2.3.1 Comprendere e rispettare le regole
2.3.2 Avere consapevolezza dei valori
2.3.3 Prendere decisioni e assumersi responsabilità personali
2.3.4 Assumersi responsabilità su compiti e problemi comuni
3. Rapporto con la realtà
3.1 Risolvere problemi 3.1.1 Analizzare la situazione problematica e ipotizzare possibili soluzioni
3.2 Individuare collegamenti e relazioni
3.2.1 Avere consapevolezza della complessità
3.3 Acquisire informazioni
3.3.1 Scegliere la/le tipologia/e di fonte necessaria agli obiettivi che si pone
3.3.2 Cercare e reperire le informazioni sull’argomento
3.3.3 Confrontare le fonti e valutarne l’attendibilità
3.4 Confrontare e interpretare le informazioni
3.4.1 Riconoscere ragionamenti logicamente errati e un uso non corretto delle informazioni e dei dati
3.4.2 Distinguere i fatti dalle opinioni, riconoscendo anche la non neutralità dell’informazione
3.5 Rielaborare le informazioni
3.5.1 Conoscere la struttura del percorso argomentativo e capacità di argomentare
3.5.2 Riconoscere e avere consapevolezza degli stereotipi e pregiudizi propri e altrui
3.6 Avere rispetto e cura del proprio ambiente di lavoro
3.6.1 Maneggiare con rispetto e cura le attrezzature e gli arredi
16
CittadinaRE - Rubrica di valutazione per gli studenti
INDICATORI AZIONI FREQUENZA N.O.
Ascolto attivoGuarda negli occhi chi parla o prende appunti su quello che si dice □ Mai □ A volte □ Sempre
Dimostra interesse con cenni o parole per quello che gli altri dicono □ Mai □ A volte □ Sempre
Modo di esprimersi
Usa un tono di voce calmo □ Mai □ A volte □ Sempre
Si esprime in modo chiaro e usa parole e frasi comprensibili □ Mai □ A volte □ Sempre
Usa un linguaggio adeguato al contesto □ Mai □ A volte □ Sempre
Capacità di spiegare
Motiva le proprie idee e opinioni □ Mai □ A volte □ Sempre
Riesce a convincere gli altri delle proprie ragioni □ Mai □ A volte □ Sempre
Partecipare alla discussione
Interviene nella discussione esprimendo le proprie idee e opinioni □ Mai □ A volte □ Sempre
Fa domande agli altri □ Mai □ A volte □ Sempre
Rispetto dei punti di vista
Esprime interesse anche per i punti di vista diversi dal proprio □ Mai □ A volte □ Sempre
Ascolta senza interrompere chi parla □ Mai □ A volte □ Sempre
Impegno nel lavoro di gruppo
Collabora all’organizzazione del lavoro □ Mai □ A volte □ Sempre
Svolge con impegno la propria parte del lavoro □ Mai □ A volte □ Sempre
Aiuta chi non riesce a fare la propria parte del lavoro □ Mai □ A volte □ Sempre
Mediare i conflitti
Se si trova in conflitto con altri, propone soluzioni e cerca attivamente un accordo □ Mai □ A volte □ Sempre
Nel conflitto tra altri, suggerisce soluzioni e/o cerca di favorire un accordo □ Mai □ A volte □ Sempre
Motivare gli altriEsprime apprezzamento e incoraggiamento verso gli altri □ Mai □ A volte □ Sempre
Prende in considerazione i giudizi degli altri e accetta le critiche □ Mai □ A volte □ Sempre
Comprendere e rispettare le regole
Rispetta le regole □ Mai □ A volte □ Sempre
Incoraggia gli altri a rispettare le regole □ Mai □ A volte □ Sempre
Spiega agli altri perché bisogna rispettare le regole □ Mai □ A volte □ Sempre
Consapevolezza dei valori
Suggerisce e si confronta su temi sociali (solidarietà, rispetto, antirazzismo, ecc.) e/o politici (democrazia, istruzione, lavoro, ecc.) □ Mai □ A volte □ Sempre
Suggerisce e si confronta su temi relativi al benessere e alla convivenza in classe e nell’istituto scolastico □ Mai □ A volte □ Sempre
Assumersi responsabilità
Agisce in prima persona su un compito o un problema comune □ Mai □ A volte □ Sempre
Si assume la responsabilità dei propri compiti ed errori □ Mai □ A volte □ Sempre
Prendere decisioni
Prende decisioni sui problemi e i compiti da svolgere valutando le informazioni disponibili e le conseguenze delle proprie azioni □ Mai □ A volte □ Sempre
Elena Barozzi
Lorella Borciani
Paola Camorani
Maria Assunta Ferretti
Marco Ferri
Elena Garuti
Sara Mereca
Carla Mori
Federica Naldi
Romina Sidoli
Anna Vurchio
Hanno preso parte al lavoro di gruppo i seguenti insegnanti:
Il materiale è reperibile sul sito del Pascal www.pascal.gov.it, cliccando il banner nella colonna dei progetti a sinistra o digitando direttamente il link: https://www.pascal.gov.it/attivita-progetti-pascal/1042-cittadinare-la-complessa-arte-della-convivenza