Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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Scheda 34
Innovazione Confronti internazionali a cura di Francesca Balboni
PREMESSA
Cosa significa innovazione In quale contesto egrave piugrave facile che si sviluppi
lrsquoinnovazione Quali sono gli elementi che la caratterizzano Un contesto innovativo egrave senza dubbio quello in cui il capitale fisico e quello
umano si fondono in una compartecipazione fluida orientata verso obiettivi rivolti a produrre qualcosa di concreto di riproducibile e nella maggior parte dei casi di utile anche se non sempre completamente ben definito
Lrsquoambiente innovativo deve essere per definizione aperto alle novitagrave e capace di cogliere lrsquoelemento essenziale del cambiamento deve esprimere flessibilitagrave creativitagrave e contenere una buona dose di anticonformismo che permetta di superare le barriere della standardizzazione culturale e dellrsquoomologazione1
Gli elementi di base dunque sono principalmente il capitale fisico a disposizione ed un certo tipo di capitale umano
1 A tal proposito vogliamo ricordare lrsquoirresistibile sollecitazione di Steve Jobs nel suo
ormai famoso intervento alla Stanford University nel 2005 nel quale rivolgendosi agli studenti disse ldquosiate affamati siate follirdquo
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Il concetto di capitale umano coinvolge molti fattori ed egrave rappresentato dallrsquoinsieme delle caratteristiche personali e ambientali che permettono allrsquoindividuo di creare un proprio patrimonio di conoscenze
In particolare parlando di innovazione tre sono le dimensioni della conoscenza che devono prevalere la prima consiste nel possesso delle elementari competenze linguistiche di analisi quantitativa e nella capacitagrave di elaborare lrsquoinformazione per poterla utilizzare la seconda dimensione riguarda la capacitagrave di utilizzare particolari tecnologie la terza fa riferimento alla dimensione della conoscenza scientifica che permette di utilizzare un insieme di conoscenze utili per lrsquoavanzamento tecnologico2
A tal proposito sembra importante considerare tra le caratteristiche individuali e ambientali anche il fattore creativitagrave la predisposizione al cambiamento e la capacitagrave empatica
Dunque abilitagrave formazione e competenze tecniche sono elementi irrinunciabili per innovare e se associate a capacitagrave relazionali determinano un effetto di propagazione della conoscenza
Robert D Putman lo aveva chiamato capitale sociale ed aveva scoperto quanto fosse importante specialmente nei settori soggetti a rapida evoluzione3
Nel suo manuale il politologo cita quanto avevano sostenuto due teorici dellrsquoorganizzazione (Walter Powell e Jain Fountain) con riferimento allrsquoindustria biotecnologica reti sociali fondate su una norma di reciprocitagrave (il capitale sociale) sono fondamentali per rendere possibile lrsquoinnovazione il mutuo apprendimento e la crescita della produttivitagrave
2 Ignazio Visco Investire in conoscenza Per la crescita economica Il Mulino
Contemporanea Bologna 2009 3 Robert D Putnam Capitale sociale e individualismo Il Mulino Bologna 2004 pag
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Ne egrave un esempio la ormai nota a tutti Silicon Valley i cui sistemi industriali flessibili e tecnologicamente dinamici sono il frutto della fluiditagrave dei flussi informativi che producono mutuo apprendimento ed economie di scala
Dopo un periodo di ripensamenti sulla validitagrave e sullrsquoefficacia dei distretti industriali si sta ora riconoscendo nuovamente la validitagrave di tale sistema in cui la condivisione di un ldquoapparatordquo si ripercuote in misura esponenziale su tutte le componenti che ne fanno parte
IL CONTESTO INNOVATIVO
Si egrave giagrave fatto cenno allrsquoimportanza del contesto percheacute sia possibile che si verifichi innovazione
Lo sviluppo e lrsquoutilizzo della conoscenza sono infatti senza dubbio permessi da un habitat specifico
Vi sono determinate condizioni che portano ad implementare lrsquoinnovazione e permettono che un contesto territoriale ad esempio divenga catalizzatore di scoperte innovative
Investire in innovazione significa promuovere il cambiamento concedere investimenti per la ricerca fornire alle imprese gli strumenti per adottare comportamenti virtuosi e capaci di effettuare scelte orientate al miglioramento organizzativo alla capacitagrave e alla flessibilitagrave di accogliere stimoli innovativi e adeguato capitale umano
Mediamente i paesi dellrsquoOCSE hanno beneficiato di un capitale umano che ha permesso loro aumenti nel tasso di crescita pari a circa mezzo punto percentuale allrsquoanno
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Questa cifra costituisce anche una stima del valore delle esternalitagrave prodotte dal capitale umano cioegrave dei benefici economici di cui non si appropria solamente chi effettua direttamente lrsquoinvestimento ma che vanno a vantaggio della societagrave nel suo complesso4
Egrave interessante notare come i paesi che negli anni hanno prodotto innovazione sono gli stessi che hanno investito in formazione ed hanno accolto le competenze provenienti anche da altri paesi
La produzione e lrsquoacquisizione di know how egrave senza dubbio il risultato di unrsquoapertura ad innovare e di una determinazione a superare le barriere culturali che ostacolano lo scambio di competenze tra paesi ma anche tra distretti tra imprese etc
LrsquoOECD Factbook 2011-2012 (Science and technology ndash Research and Development - Patents) riporta i dati sui brevetti triadici [che sono quei brevetti per i quali egrave richiesta contemporanea protezione nei tre principali uffici brevetti mondiali quello europeo (EPO) quello giapponese (JPO) e quello statunitense (USPTO)]
Considerato il costo che comporta la procedura di estensione ai tre uffici si ritiene di norma che tali brevetti si connotino per un maggiore valore commerciale atteso5
Le invenzioni potenzialmente generatrici di profitto sono numericamente inferiori rispetto a quelle che hanno minore valore tecnologico e commerciale
Tuttavia i dati riferiti ai principali uffici brevetti mondiali vengono comunque considerati per inquadrare lrsquoeffettiva qualitagrave innovativa di un Paese
4 Ignazio Visco cit pag 33 5 Enea ndash Universitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo Cespri ndash Politecnico di Milano LrsquoItalia
nella competizione tecnologica internazionale ndash Quarto Rapporto Franco Angeli Editore 2004 pag 146
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Vi sono molti studi che valutano lrsquoeffettivo valore commerciale dellrsquoinvenzione cosigrave comrsquoegrave noto il limite che puograve presentare la certificazione di un brevetto come indicatore in seacute di un buon prodotto
Inoltre proprio per superare questi limiti lrsquoOCSE ha affinato lrsquoanalisi delle famiglie dei brevetti triadici comprendendovi solamente le invenzioni importanti e comparabili a livello internazionale
Dopo unrsquoespansione costante nella seconda metagrave degli anni rsquo90 pari al 45 allrsquoanno la crescita annuale del numero di queste famiglie di brevetti egrave andata diminuendo (dello 05 allrsquoanno) dallrsquoinizio del XXI secolo Un calo che ha riguardato in misura molto simile tutti e tre i colossi della registrazione di brevetti in ambito internazionale
Il grafico successivo tratto dal Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics dellrsquoOCSE6 presenta i valori percentuali della provenienza dei brevetti triadici con riferimento al 2009
LrsquoEuropa detiene il primato con il 303 seguono gli Stati Uniti con il 292 ed il Giappone con il 283
6 OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics 7
dicembre 2011
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GRAFICO 1 Brevetti triadici ndash valori percentuali Anno 2009
Stati Uniti29
Europa a 27
31
Giappone28
Altri paesi12
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
Dal 1990 a questa parte una costante diminuzione nella certificazione dei brevetti ha riguardato Stati Uniti Europa e Giappone
La paternitagrave delle famiglie dei brevetti si egrave spostata verso i paesi asiatici
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La crescita piugrave marcata egrave riscontrabile in Corea la cui quota egrave passata dallrsquo13 del 1999 al 42 del 2009
Forti aumenti sono stati rilevati anche per la Cina e lrsquoIndia con una crescita media del numero di brevetti triadici di piugrave del 15 allrsquoanno tra il 1999 e il 20097
Ciograve nonostante nel 2007 considerando i valori espressi in percentuale rispetto alla popolazione totale i quattro paesi piugrave inventivi sono risultati la Svizzera il Giappone la Svezia e la Germania
Al di sopra della media OCSE vi sono poi lrsquoAustria la Danimarca la Finlandia la Francia la Germania Israele ancora la Corea i Paesi Bassi e gli Stati Uniti mentre la Cina al contrario ha meno dello 05 di brevetti per milione di abitanti
7 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
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GRAFICO 2 Brevetti triadici per numero di abitanti per paese ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
LrsquoItalia si inserisce in questo contesto come lontana anni luce dalla prospettiva
di adottare misure utili al rinnovamento La nostra penisola drsquoaltronde non sembra avere mai avuto una vera e profonda determinazione a sviluppare la propria capacitagrave innovativa
Non egrave un mistero che il nostro paese abbia perso alcune occasioni importanti di espansione internazionale in fatto di produzione innovativa
Egrave drsquoaltronde ormai noto come Olivetti grande azienda dellrsquoInformation Technology una delle aziende italiane storiche nel campo delle macchine da scrivere e dellrsquoelettronica abbia realizzato nel 1964 il primo calcolatore (oggi diremmo personal computer) del panorama mondiale il cosiddetto ldquoProgramma 101rdquo ma non abbia evidentemente avuto il sufficiente supporto nel contesto dellrsquoepoca per lanciare sul mercato internazionale un progetto tanto innovativo
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Tale scoperta ebbe tuttavia ndash e forse non a caso ndash molto successo nel mercato statunitense
La mancanza di un insieme coerente e completo di misure per lrsquoindustria lrsquoinsufficiente apprezzamento nei confronti delle imprese nazionali quali portatrici di capacitagrave innovativa uniti allrsquoassenza di politiche di emulazione nei confronti dei paesi virtuosi hanno prodotto nel corso degli anni un mancato adeguamento reale agli standard delle nazioni piugrave innovative
Vale la pena di soffermarsi su quanto presentato nel dicembre 2011 presso lrsquoIstituto di Cultura Italiana a New York nellrsquointervento dal titolo ldquoThe Italian genius and the world industrial developmentrdquo nel quale egrave stato dato risalto allrsquoimportanza che il ldquogeniordquo italiano ha storicamente avuto nel contesto americano e mondiale Il fenomeno dei cervelli italiani in fuga non egrave storia recente
In questa circostanza egrave stato presentato uno studio che ha analizzato alcuni dati dai quali emerge chiaramente il ritardo italiano nella crescita innovativa condizione che si manifesta giagrave sul finire del secolo XIX con la mancata acquisizione di brevetti provenienti dallrsquoAmerica con un divario giagrave visibile allora rispetto alle principali potenze industriali del mondo8 Acquisire le capacitagrave provenienti da altri contesti culturali per utilizzarle nel proprio ambito produttivo ed industriale non egrave sembrata una scelta importante
La distanza di alcuni dei paesi maggiormente industrializzati (Canada Francia Germania Inghilterra) compare in misura fortemente marcata giagrave nel 1883
Da notare come la Germania mantenga livelli elevati di acquisizione dei brevetti americani fino al 2007 mentre gli altri Stati ne diminuiscono lrsquoincidenza fino a tale data
8 Intervento di Giovanni Dosi Scuola Superiore SantrsquoAnna di Pisa dal titolo Italy
Catching-up interruptus New York 6 dicembre 2011
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Il Giappone ha unrsquoevoluzione esponenziale nei dati della tabella passando dai bassi livelli di fine lsquo800 ad un aumento improvviso e repentino nel 1973 con un raddoppio nel 1986 ed un ulteriore incremento negli anni successivi TABELLA 1 Serie storica dei brevetti statunitensi concessi per paese richiedente e per anno Anni 1883 - 2007
OECD 1883 1900 1929 1958 1973 1986 1995 2007
Australia 111 233 196 060 089 114 100 163
Austria 262 336 247 112 105 109 074 059
Belgio 159 135 130 114 125 074 087 067
Canada 1994 1054 1025 799 595 401 461 427
Danimarca 056 046 071 074 068 056 044 050
Francia 1422 979 976 1036 947 724 618 403
Germania 1867 3072 3236 2560 2468 2094 1445 1164
Italia 024 092 119 302 335 304 236 167
Giappone 016 003 140 193 2182 4035 4764 4290
Olanda 024 075 157 571 303 221 175 161
Norvegia 032 049 071 061 037 025 028 032
Svezia 095 132 319 464 337 270 176 136
Svizzera 175 227 446 880 586 370 231 133
Gran Bretagna 3455 3052 2223 2345 1261 735 543 423
Israele 037 058 084 142
Singapore 003 001 012 051
Taiwan 000 064 355 788
Corea del Sud 002 014 254 810
Hong Kong 007 009 019 043
India 009 005 008 070
Cina 004 003 014 099
Argentina 012 005 007 005
Brasile 008 008 014 012
Messico 019 011 009 007
Venezuela 003 006 006 002
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati USPTO (US Patent and Trademark Office)
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INVESTIMENTI IN RampS CONFRONTI INTERNAZIONALI
La spesa in ricerca e sviluppo egrave senza dubbio un indicatore chiave per comprendere quale sia lo sforzo dei settori pubblico e privato nellrsquoottenimento di vantaggi competitivi nellrsquoambito della scienza e della tecnologia
Non a caso uno dei cinque obiettivi definiti nel marzo 2010 dalla Commissione europea nellrsquoambito della strategia ldquoEuropa 2020rdquo egrave il conseguimento di un adeguato rapporto tra spesa per ricerca e sviluppo e PIL
Per ricerca e sviluppo si intende il complesso delle tre attivitagrave di ricerca quella di base la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale
La prima consiste nel lavoro sperimentale o teorico svolto per acquisire nuove conoscenze su fenomeni e fatti osservabili senza che vi sia una finalitagrave diretta di applicazione o utilizzazione della sperimentazione
La seconda tipologia egrave analoga alla prima in quanto a modalitagrave di ricerca ma finalizzata ad un obiettivo specifico o pratico
Lo sviluppo sperimentale consiste invece in un lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite dalla ricerca o dallrsquoesperienza pratica e diretto alla produzione di nuovi materiali prodotti o dispositivi per lrsquoinstallazione di nuovi processi sistemi o servizi o diretto al miglioramento di prodotti disponibili o giagrave adottati9
Lrsquoaggregato principale di questo indicatore consiste nel totale delle spese (correnti e di capitale) in ricerca e sviluppo di tutte le societagrave residenti degli istituti di ricerca delle universitagrave e dei laboratori governativi etc escluse quelle finanziate dalle imprese nazionali ma effettuate allrsquoestero
Nella tabella che segue viene presentata lrsquoevoluzione cronologica dal 1960 al 2010 della spesa internazionale lorda per la ricerca e sviluppo di alcuni dei paesi industrializzati
9 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
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Se ne traggono informazioni interessanti riguardo al processo innovativo di queste potenze
Risulta subito evidente la condizione italiana che si attesta sempre su livelli decisamente bassi i piugrave bassi dal 2005 in poi in seguito al superamento da parte della Spagna
Lrsquoevoluzione della spesa presenta configurazioni cronologiche differenti a seconda dello Stato
Tra il 1990 ed il 1995 il Giappone conquista il primato della spesa e dopo una corsa in salita nel 2009 sembra cambiare rotta e cedere il passo alla Corea
I valori della spesa di USA e Germania si incontrano nel corso del 1990 per proseguire piugrave o meno parallelamente in crescita con una prevalenza nellrsquoentitagrave degli investimenti americani
La Francia seppure ad un livello di spesa piuttosto elevato non segue un trend particolarmente in ascesa mentre la Gran Bretagna nel periodo considerato risulta decisamente in discesa
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GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
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mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
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GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
2011
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popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Capitolo
2
Il concetto di capitale umano coinvolge molti fattori ed egrave rappresentato dallrsquoinsieme delle caratteristiche personali e ambientali che permettono allrsquoindividuo di creare un proprio patrimonio di conoscenze
In particolare parlando di innovazione tre sono le dimensioni della conoscenza che devono prevalere la prima consiste nel possesso delle elementari competenze linguistiche di analisi quantitativa e nella capacitagrave di elaborare lrsquoinformazione per poterla utilizzare la seconda dimensione riguarda la capacitagrave di utilizzare particolari tecnologie la terza fa riferimento alla dimensione della conoscenza scientifica che permette di utilizzare un insieme di conoscenze utili per lrsquoavanzamento tecnologico2
A tal proposito sembra importante considerare tra le caratteristiche individuali e ambientali anche il fattore creativitagrave la predisposizione al cambiamento e la capacitagrave empatica
Dunque abilitagrave formazione e competenze tecniche sono elementi irrinunciabili per innovare e se associate a capacitagrave relazionali determinano un effetto di propagazione della conoscenza
Robert D Putman lo aveva chiamato capitale sociale ed aveva scoperto quanto fosse importante specialmente nei settori soggetti a rapida evoluzione3
Nel suo manuale il politologo cita quanto avevano sostenuto due teorici dellrsquoorganizzazione (Walter Powell e Jain Fountain) con riferimento allrsquoindustria biotecnologica reti sociali fondate su una norma di reciprocitagrave (il capitale sociale) sono fondamentali per rendere possibile lrsquoinnovazione il mutuo apprendimento e la crescita della produttivitagrave
2 Ignazio Visco Investire in conoscenza Per la crescita economica Il Mulino
Contemporanea Bologna 2009 3 Robert D Putnam Capitale sociale e individualismo Il Mulino Bologna 2004 pag
396
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
3
Ne egrave un esempio la ormai nota a tutti Silicon Valley i cui sistemi industriali flessibili e tecnologicamente dinamici sono il frutto della fluiditagrave dei flussi informativi che producono mutuo apprendimento ed economie di scala
Dopo un periodo di ripensamenti sulla validitagrave e sullrsquoefficacia dei distretti industriali si sta ora riconoscendo nuovamente la validitagrave di tale sistema in cui la condivisione di un ldquoapparatordquo si ripercuote in misura esponenziale su tutte le componenti che ne fanno parte
IL CONTESTO INNOVATIVO
Si egrave giagrave fatto cenno allrsquoimportanza del contesto percheacute sia possibile che si verifichi innovazione
Lo sviluppo e lrsquoutilizzo della conoscenza sono infatti senza dubbio permessi da un habitat specifico
Vi sono determinate condizioni che portano ad implementare lrsquoinnovazione e permettono che un contesto territoriale ad esempio divenga catalizzatore di scoperte innovative
Investire in innovazione significa promuovere il cambiamento concedere investimenti per la ricerca fornire alle imprese gli strumenti per adottare comportamenti virtuosi e capaci di effettuare scelte orientate al miglioramento organizzativo alla capacitagrave e alla flessibilitagrave di accogliere stimoli innovativi e adeguato capitale umano
Mediamente i paesi dellrsquoOCSE hanno beneficiato di un capitale umano che ha permesso loro aumenti nel tasso di crescita pari a circa mezzo punto percentuale allrsquoanno
Capitolo
4
Questa cifra costituisce anche una stima del valore delle esternalitagrave prodotte dal capitale umano cioegrave dei benefici economici di cui non si appropria solamente chi effettua direttamente lrsquoinvestimento ma che vanno a vantaggio della societagrave nel suo complesso4
Egrave interessante notare come i paesi che negli anni hanno prodotto innovazione sono gli stessi che hanno investito in formazione ed hanno accolto le competenze provenienti anche da altri paesi
La produzione e lrsquoacquisizione di know how egrave senza dubbio il risultato di unrsquoapertura ad innovare e di una determinazione a superare le barriere culturali che ostacolano lo scambio di competenze tra paesi ma anche tra distretti tra imprese etc
LrsquoOECD Factbook 2011-2012 (Science and technology ndash Research and Development - Patents) riporta i dati sui brevetti triadici [che sono quei brevetti per i quali egrave richiesta contemporanea protezione nei tre principali uffici brevetti mondiali quello europeo (EPO) quello giapponese (JPO) e quello statunitense (USPTO)]
Considerato il costo che comporta la procedura di estensione ai tre uffici si ritiene di norma che tali brevetti si connotino per un maggiore valore commerciale atteso5
Le invenzioni potenzialmente generatrici di profitto sono numericamente inferiori rispetto a quelle che hanno minore valore tecnologico e commerciale
Tuttavia i dati riferiti ai principali uffici brevetti mondiali vengono comunque considerati per inquadrare lrsquoeffettiva qualitagrave innovativa di un Paese
4 Ignazio Visco cit pag 33 5 Enea ndash Universitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo Cespri ndash Politecnico di Milano LrsquoItalia
nella competizione tecnologica internazionale ndash Quarto Rapporto Franco Angeli Editore 2004 pag 146
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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Vi sono molti studi che valutano lrsquoeffettivo valore commerciale dellrsquoinvenzione cosigrave comrsquoegrave noto il limite che puograve presentare la certificazione di un brevetto come indicatore in seacute di un buon prodotto
Inoltre proprio per superare questi limiti lrsquoOCSE ha affinato lrsquoanalisi delle famiglie dei brevetti triadici comprendendovi solamente le invenzioni importanti e comparabili a livello internazionale
Dopo unrsquoespansione costante nella seconda metagrave degli anni rsquo90 pari al 45 allrsquoanno la crescita annuale del numero di queste famiglie di brevetti egrave andata diminuendo (dello 05 allrsquoanno) dallrsquoinizio del XXI secolo Un calo che ha riguardato in misura molto simile tutti e tre i colossi della registrazione di brevetti in ambito internazionale
Il grafico successivo tratto dal Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics dellrsquoOCSE6 presenta i valori percentuali della provenienza dei brevetti triadici con riferimento al 2009
LrsquoEuropa detiene il primato con il 303 seguono gli Stati Uniti con il 292 ed il Giappone con il 283
6 OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics 7
dicembre 2011
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6
GRAFICO 1 Brevetti triadici ndash valori percentuali Anno 2009
Stati Uniti29
Europa a 27
31
Giappone28
Altri paesi12
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
Dal 1990 a questa parte una costante diminuzione nella certificazione dei brevetti ha riguardato Stati Uniti Europa e Giappone
La paternitagrave delle famiglie dei brevetti si egrave spostata verso i paesi asiatici
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
7
La crescita piugrave marcata egrave riscontrabile in Corea la cui quota egrave passata dallrsquo13 del 1999 al 42 del 2009
Forti aumenti sono stati rilevati anche per la Cina e lrsquoIndia con una crescita media del numero di brevetti triadici di piugrave del 15 allrsquoanno tra il 1999 e il 20097
Ciograve nonostante nel 2007 considerando i valori espressi in percentuale rispetto alla popolazione totale i quattro paesi piugrave inventivi sono risultati la Svizzera il Giappone la Svezia e la Germania
Al di sopra della media OCSE vi sono poi lrsquoAustria la Danimarca la Finlandia la Francia la Germania Israele ancora la Corea i Paesi Bassi e gli Stati Uniti mentre la Cina al contrario ha meno dello 05 di brevetti per milione di abitanti
7 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
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GRAFICO 2 Brevetti triadici per numero di abitanti per paese ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
LrsquoItalia si inserisce in questo contesto come lontana anni luce dalla prospettiva
di adottare misure utili al rinnovamento La nostra penisola drsquoaltronde non sembra avere mai avuto una vera e profonda determinazione a sviluppare la propria capacitagrave innovativa
Non egrave un mistero che il nostro paese abbia perso alcune occasioni importanti di espansione internazionale in fatto di produzione innovativa
Egrave drsquoaltronde ormai noto come Olivetti grande azienda dellrsquoInformation Technology una delle aziende italiane storiche nel campo delle macchine da scrivere e dellrsquoelettronica abbia realizzato nel 1964 il primo calcolatore (oggi diremmo personal computer) del panorama mondiale il cosiddetto ldquoProgramma 101rdquo ma non abbia evidentemente avuto il sufficiente supporto nel contesto dellrsquoepoca per lanciare sul mercato internazionale un progetto tanto innovativo
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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Tale scoperta ebbe tuttavia ndash e forse non a caso ndash molto successo nel mercato statunitense
La mancanza di un insieme coerente e completo di misure per lrsquoindustria lrsquoinsufficiente apprezzamento nei confronti delle imprese nazionali quali portatrici di capacitagrave innovativa uniti allrsquoassenza di politiche di emulazione nei confronti dei paesi virtuosi hanno prodotto nel corso degli anni un mancato adeguamento reale agli standard delle nazioni piugrave innovative
Vale la pena di soffermarsi su quanto presentato nel dicembre 2011 presso lrsquoIstituto di Cultura Italiana a New York nellrsquointervento dal titolo ldquoThe Italian genius and the world industrial developmentrdquo nel quale egrave stato dato risalto allrsquoimportanza che il ldquogeniordquo italiano ha storicamente avuto nel contesto americano e mondiale Il fenomeno dei cervelli italiani in fuga non egrave storia recente
In questa circostanza egrave stato presentato uno studio che ha analizzato alcuni dati dai quali emerge chiaramente il ritardo italiano nella crescita innovativa condizione che si manifesta giagrave sul finire del secolo XIX con la mancata acquisizione di brevetti provenienti dallrsquoAmerica con un divario giagrave visibile allora rispetto alle principali potenze industriali del mondo8 Acquisire le capacitagrave provenienti da altri contesti culturali per utilizzarle nel proprio ambito produttivo ed industriale non egrave sembrata una scelta importante
La distanza di alcuni dei paesi maggiormente industrializzati (Canada Francia Germania Inghilterra) compare in misura fortemente marcata giagrave nel 1883
Da notare come la Germania mantenga livelli elevati di acquisizione dei brevetti americani fino al 2007 mentre gli altri Stati ne diminuiscono lrsquoincidenza fino a tale data
8 Intervento di Giovanni Dosi Scuola Superiore SantrsquoAnna di Pisa dal titolo Italy
Catching-up interruptus New York 6 dicembre 2011
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Il Giappone ha unrsquoevoluzione esponenziale nei dati della tabella passando dai bassi livelli di fine lsquo800 ad un aumento improvviso e repentino nel 1973 con un raddoppio nel 1986 ed un ulteriore incremento negli anni successivi TABELLA 1 Serie storica dei brevetti statunitensi concessi per paese richiedente e per anno Anni 1883 - 2007
OECD 1883 1900 1929 1958 1973 1986 1995 2007
Australia 111 233 196 060 089 114 100 163
Austria 262 336 247 112 105 109 074 059
Belgio 159 135 130 114 125 074 087 067
Canada 1994 1054 1025 799 595 401 461 427
Danimarca 056 046 071 074 068 056 044 050
Francia 1422 979 976 1036 947 724 618 403
Germania 1867 3072 3236 2560 2468 2094 1445 1164
Italia 024 092 119 302 335 304 236 167
Giappone 016 003 140 193 2182 4035 4764 4290
Olanda 024 075 157 571 303 221 175 161
Norvegia 032 049 071 061 037 025 028 032
Svezia 095 132 319 464 337 270 176 136
Svizzera 175 227 446 880 586 370 231 133
Gran Bretagna 3455 3052 2223 2345 1261 735 543 423
Israele 037 058 084 142
Singapore 003 001 012 051
Taiwan 000 064 355 788
Corea del Sud 002 014 254 810
Hong Kong 007 009 019 043
India 009 005 008 070
Cina 004 003 014 099
Argentina 012 005 007 005
Brasile 008 008 014 012
Messico 019 011 009 007
Venezuela 003 006 006 002
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati USPTO (US Patent and Trademark Office)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INVESTIMENTI IN RampS CONFRONTI INTERNAZIONALI
La spesa in ricerca e sviluppo egrave senza dubbio un indicatore chiave per comprendere quale sia lo sforzo dei settori pubblico e privato nellrsquoottenimento di vantaggi competitivi nellrsquoambito della scienza e della tecnologia
Non a caso uno dei cinque obiettivi definiti nel marzo 2010 dalla Commissione europea nellrsquoambito della strategia ldquoEuropa 2020rdquo egrave il conseguimento di un adeguato rapporto tra spesa per ricerca e sviluppo e PIL
Per ricerca e sviluppo si intende il complesso delle tre attivitagrave di ricerca quella di base la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale
La prima consiste nel lavoro sperimentale o teorico svolto per acquisire nuove conoscenze su fenomeni e fatti osservabili senza che vi sia una finalitagrave diretta di applicazione o utilizzazione della sperimentazione
La seconda tipologia egrave analoga alla prima in quanto a modalitagrave di ricerca ma finalizzata ad un obiettivo specifico o pratico
Lo sviluppo sperimentale consiste invece in un lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite dalla ricerca o dallrsquoesperienza pratica e diretto alla produzione di nuovi materiali prodotti o dispositivi per lrsquoinstallazione di nuovi processi sistemi o servizi o diretto al miglioramento di prodotti disponibili o giagrave adottati9
Lrsquoaggregato principale di questo indicatore consiste nel totale delle spese (correnti e di capitale) in ricerca e sviluppo di tutte le societagrave residenti degli istituti di ricerca delle universitagrave e dei laboratori governativi etc escluse quelle finanziate dalle imprese nazionali ma effettuate allrsquoestero
Nella tabella che segue viene presentata lrsquoevoluzione cronologica dal 1960 al 2010 della spesa internazionale lorda per la ricerca e sviluppo di alcuni dei paesi industrializzati
9 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
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Se ne traggono informazioni interessanti riguardo al processo innovativo di queste potenze
Risulta subito evidente la condizione italiana che si attesta sempre su livelli decisamente bassi i piugrave bassi dal 2005 in poi in seguito al superamento da parte della Spagna
Lrsquoevoluzione della spesa presenta configurazioni cronologiche differenti a seconda dello Stato
Tra il 1990 ed il 1995 il Giappone conquista il primato della spesa e dopo una corsa in salita nel 2009 sembra cambiare rotta e cedere il passo alla Corea
I valori della spesa di USA e Germania si incontrano nel corso del 1990 per proseguire piugrave o meno parallelamente in crescita con una prevalenza nellrsquoentitagrave degli investimenti americani
La Francia seppure ad un livello di spesa piuttosto elevato non segue un trend particolarmente in ascesa mentre la Gran Bretagna nel periodo considerato risulta decisamente in discesa
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
Capitolo
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mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
Capitolo
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GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
2011
Capitolo
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popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
3
Ne egrave un esempio la ormai nota a tutti Silicon Valley i cui sistemi industriali flessibili e tecnologicamente dinamici sono il frutto della fluiditagrave dei flussi informativi che producono mutuo apprendimento ed economie di scala
Dopo un periodo di ripensamenti sulla validitagrave e sullrsquoefficacia dei distretti industriali si sta ora riconoscendo nuovamente la validitagrave di tale sistema in cui la condivisione di un ldquoapparatordquo si ripercuote in misura esponenziale su tutte le componenti che ne fanno parte
IL CONTESTO INNOVATIVO
Si egrave giagrave fatto cenno allrsquoimportanza del contesto percheacute sia possibile che si verifichi innovazione
Lo sviluppo e lrsquoutilizzo della conoscenza sono infatti senza dubbio permessi da un habitat specifico
Vi sono determinate condizioni che portano ad implementare lrsquoinnovazione e permettono che un contesto territoriale ad esempio divenga catalizzatore di scoperte innovative
Investire in innovazione significa promuovere il cambiamento concedere investimenti per la ricerca fornire alle imprese gli strumenti per adottare comportamenti virtuosi e capaci di effettuare scelte orientate al miglioramento organizzativo alla capacitagrave e alla flessibilitagrave di accogliere stimoli innovativi e adeguato capitale umano
Mediamente i paesi dellrsquoOCSE hanno beneficiato di un capitale umano che ha permesso loro aumenti nel tasso di crescita pari a circa mezzo punto percentuale allrsquoanno
Capitolo
4
Questa cifra costituisce anche una stima del valore delle esternalitagrave prodotte dal capitale umano cioegrave dei benefici economici di cui non si appropria solamente chi effettua direttamente lrsquoinvestimento ma che vanno a vantaggio della societagrave nel suo complesso4
Egrave interessante notare come i paesi che negli anni hanno prodotto innovazione sono gli stessi che hanno investito in formazione ed hanno accolto le competenze provenienti anche da altri paesi
La produzione e lrsquoacquisizione di know how egrave senza dubbio il risultato di unrsquoapertura ad innovare e di una determinazione a superare le barriere culturali che ostacolano lo scambio di competenze tra paesi ma anche tra distretti tra imprese etc
LrsquoOECD Factbook 2011-2012 (Science and technology ndash Research and Development - Patents) riporta i dati sui brevetti triadici [che sono quei brevetti per i quali egrave richiesta contemporanea protezione nei tre principali uffici brevetti mondiali quello europeo (EPO) quello giapponese (JPO) e quello statunitense (USPTO)]
Considerato il costo che comporta la procedura di estensione ai tre uffici si ritiene di norma che tali brevetti si connotino per un maggiore valore commerciale atteso5
Le invenzioni potenzialmente generatrici di profitto sono numericamente inferiori rispetto a quelle che hanno minore valore tecnologico e commerciale
Tuttavia i dati riferiti ai principali uffici brevetti mondiali vengono comunque considerati per inquadrare lrsquoeffettiva qualitagrave innovativa di un Paese
4 Ignazio Visco cit pag 33 5 Enea ndash Universitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo Cespri ndash Politecnico di Milano LrsquoItalia
nella competizione tecnologica internazionale ndash Quarto Rapporto Franco Angeli Editore 2004 pag 146
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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Vi sono molti studi che valutano lrsquoeffettivo valore commerciale dellrsquoinvenzione cosigrave comrsquoegrave noto il limite che puograve presentare la certificazione di un brevetto come indicatore in seacute di un buon prodotto
Inoltre proprio per superare questi limiti lrsquoOCSE ha affinato lrsquoanalisi delle famiglie dei brevetti triadici comprendendovi solamente le invenzioni importanti e comparabili a livello internazionale
Dopo unrsquoespansione costante nella seconda metagrave degli anni rsquo90 pari al 45 allrsquoanno la crescita annuale del numero di queste famiglie di brevetti egrave andata diminuendo (dello 05 allrsquoanno) dallrsquoinizio del XXI secolo Un calo che ha riguardato in misura molto simile tutti e tre i colossi della registrazione di brevetti in ambito internazionale
Il grafico successivo tratto dal Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics dellrsquoOCSE6 presenta i valori percentuali della provenienza dei brevetti triadici con riferimento al 2009
LrsquoEuropa detiene il primato con il 303 seguono gli Stati Uniti con il 292 ed il Giappone con il 283
6 OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics 7
dicembre 2011
Capitolo
6
GRAFICO 1 Brevetti triadici ndash valori percentuali Anno 2009
Stati Uniti29
Europa a 27
31
Giappone28
Altri paesi12
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
Dal 1990 a questa parte una costante diminuzione nella certificazione dei brevetti ha riguardato Stati Uniti Europa e Giappone
La paternitagrave delle famiglie dei brevetti si egrave spostata verso i paesi asiatici
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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La crescita piugrave marcata egrave riscontrabile in Corea la cui quota egrave passata dallrsquo13 del 1999 al 42 del 2009
Forti aumenti sono stati rilevati anche per la Cina e lrsquoIndia con una crescita media del numero di brevetti triadici di piugrave del 15 allrsquoanno tra il 1999 e il 20097
Ciograve nonostante nel 2007 considerando i valori espressi in percentuale rispetto alla popolazione totale i quattro paesi piugrave inventivi sono risultati la Svizzera il Giappone la Svezia e la Germania
Al di sopra della media OCSE vi sono poi lrsquoAustria la Danimarca la Finlandia la Francia la Germania Israele ancora la Corea i Paesi Bassi e gli Stati Uniti mentre la Cina al contrario ha meno dello 05 di brevetti per milione di abitanti
7 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
Capitolo
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GRAFICO 2 Brevetti triadici per numero di abitanti per paese ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
LrsquoItalia si inserisce in questo contesto come lontana anni luce dalla prospettiva
di adottare misure utili al rinnovamento La nostra penisola drsquoaltronde non sembra avere mai avuto una vera e profonda determinazione a sviluppare la propria capacitagrave innovativa
Non egrave un mistero che il nostro paese abbia perso alcune occasioni importanti di espansione internazionale in fatto di produzione innovativa
Egrave drsquoaltronde ormai noto come Olivetti grande azienda dellrsquoInformation Technology una delle aziende italiane storiche nel campo delle macchine da scrivere e dellrsquoelettronica abbia realizzato nel 1964 il primo calcolatore (oggi diremmo personal computer) del panorama mondiale il cosiddetto ldquoProgramma 101rdquo ma non abbia evidentemente avuto il sufficiente supporto nel contesto dellrsquoepoca per lanciare sul mercato internazionale un progetto tanto innovativo
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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Tale scoperta ebbe tuttavia ndash e forse non a caso ndash molto successo nel mercato statunitense
La mancanza di un insieme coerente e completo di misure per lrsquoindustria lrsquoinsufficiente apprezzamento nei confronti delle imprese nazionali quali portatrici di capacitagrave innovativa uniti allrsquoassenza di politiche di emulazione nei confronti dei paesi virtuosi hanno prodotto nel corso degli anni un mancato adeguamento reale agli standard delle nazioni piugrave innovative
Vale la pena di soffermarsi su quanto presentato nel dicembre 2011 presso lrsquoIstituto di Cultura Italiana a New York nellrsquointervento dal titolo ldquoThe Italian genius and the world industrial developmentrdquo nel quale egrave stato dato risalto allrsquoimportanza che il ldquogeniordquo italiano ha storicamente avuto nel contesto americano e mondiale Il fenomeno dei cervelli italiani in fuga non egrave storia recente
In questa circostanza egrave stato presentato uno studio che ha analizzato alcuni dati dai quali emerge chiaramente il ritardo italiano nella crescita innovativa condizione che si manifesta giagrave sul finire del secolo XIX con la mancata acquisizione di brevetti provenienti dallrsquoAmerica con un divario giagrave visibile allora rispetto alle principali potenze industriali del mondo8 Acquisire le capacitagrave provenienti da altri contesti culturali per utilizzarle nel proprio ambito produttivo ed industriale non egrave sembrata una scelta importante
La distanza di alcuni dei paesi maggiormente industrializzati (Canada Francia Germania Inghilterra) compare in misura fortemente marcata giagrave nel 1883
Da notare come la Germania mantenga livelli elevati di acquisizione dei brevetti americani fino al 2007 mentre gli altri Stati ne diminuiscono lrsquoincidenza fino a tale data
8 Intervento di Giovanni Dosi Scuola Superiore SantrsquoAnna di Pisa dal titolo Italy
Catching-up interruptus New York 6 dicembre 2011
Capitolo
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Il Giappone ha unrsquoevoluzione esponenziale nei dati della tabella passando dai bassi livelli di fine lsquo800 ad un aumento improvviso e repentino nel 1973 con un raddoppio nel 1986 ed un ulteriore incremento negli anni successivi TABELLA 1 Serie storica dei brevetti statunitensi concessi per paese richiedente e per anno Anni 1883 - 2007
OECD 1883 1900 1929 1958 1973 1986 1995 2007
Australia 111 233 196 060 089 114 100 163
Austria 262 336 247 112 105 109 074 059
Belgio 159 135 130 114 125 074 087 067
Canada 1994 1054 1025 799 595 401 461 427
Danimarca 056 046 071 074 068 056 044 050
Francia 1422 979 976 1036 947 724 618 403
Germania 1867 3072 3236 2560 2468 2094 1445 1164
Italia 024 092 119 302 335 304 236 167
Giappone 016 003 140 193 2182 4035 4764 4290
Olanda 024 075 157 571 303 221 175 161
Norvegia 032 049 071 061 037 025 028 032
Svezia 095 132 319 464 337 270 176 136
Svizzera 175 227 446 880 586 370 231 133
Gran Bretagna 3455 3052 2223 2345 1261 735 543 423
Israele 037 058 084 142
Singapore 003 001 012 051
Taiwan 000 064 355 788
Corea del Sud 002 014 254 810
Hong Kong 007 009 019 043
India 009 005 008 070
Cina 004 003 014 099
Argentina 012 005 007 005
Brasile 008 008 014 012
Messico 019 011 009 007
Venezuela 003 006 006 002
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati USPTO (US Patent and Trademark Office)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INVESTIMENTI IN RampS CONFRONTI INTERNAZIONALI
La spesa in ricerca e sviluppo egrave senza dubbio un indicatore chiave per comprendere quale sia lo sforzo dei settori pubblico e privato nellrsquoottenimento di vantaggi competitivi nellrsquoambito della scienza e della tecnologia
Non a caso uno dei cinque obiettivi definiti nel marzo 2010 dalla Commissione europea nellrsquoambito della strategia ldquoEuropa 2020rdquo egrave il conseguimento di un adeguato rapporto tra spesa per ricerca e sviluppo e PIL
Per ricerca e sviluppo si intende il complesso delle tre attivitagrave di ricerca quella di base la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale
La prima consiste nel lavoro sperimentale o teorico svolto per acquisire nuove conoscenze su fenomeni e fatti osservabili senza che vi sia una finalitagrave diretta di applicazione o utilizzazione della sperimentazione
La seconda tipologia egrave analoga alla prima in quanto a modalitagrave di ricerca ma finalizzata ad un obiettivo specifico o pratico
Lo sviluppo sperimentale consiste invece in un lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite dalla ricerca o dallrsquoesperienza pratica e diretto alla produzione di nuovi materiali prodotti o dispositivi per lrsquoinstallazione di nuovi processi sistemi o servizi o diretto al miglioramento di prodotti disponibili o giagrave adottati9
Lrsquoaggregato principale di questo indicatore consiste nel totale delle spese (correnti e di capitale) in ricerca e sviluppo di tutte le societagrave residenti degli istituti di ricerca delle universitagrave e dei laboratori governativi etc escluse quelle finanziate dalle imprese nazionali ma effettuate allrsquoestero
Nella tabella che segue viene presentata lrsquoevoluzione cronologica dal 1960 al 2010 della spesa internazionale lorda per la ricerca e sviluppo di alcuni dei paesi industrializzati
9 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
Capitolo
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Se ne traggono informazioni interessanti riguardo al processo innovativo di queste potenze
Risulta subito evidente la condizione italiana che si attesta sempre su livelli decisamente bassi i piugrave bassi dal 2005 in poi in seguito al superamento da parte della Spagna
Lrsquoevoluzione della spesa presenta configurazioni cronologiche differenti a seconda dello Stato
Tra il 1990 ed il 1995 il Giappone conquista il primato della spesa e dopo una corsa in salita nel 2009 sembra cambiare rotta e cedere il passo alla Corea
I valori della spesa di USA e Germania si incontrano nel corso del 1990 per proseguire piugrave o meno parallelamente in crescita con una prevalenza nellrsquoentitagrave degli investimenti americani
La Francia seppure ad un livello di spesa piuttosto elevato non segue un trend particolarmente in ascesa mentre la Gran Bretagna nel periodo considerato risulta decisamente in discesa
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
Capitolo
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mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
Capitolo
16
GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
2011
Capitolo
18
popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
Capitolo
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
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Questa cifra costituisce anche una stima del valore delle esternalitagrave prodotte dal capitale umano cioegrave dei benefici economici di cui non si appropria solamente chi effettua direttamente lrsquoinvestimento ma che vanno a vantaggio della societagrave nel suo complesso4
Egrave interessante notare come i paesi che negli anni hanno prodotto innovazione sono gli stessi che hanno investito in formazione ed hanno accolto le competenze provenienti anche da altri paesi
La produzione e lrsquoacquisizione di know how egrave senza dubbio il risultato di unrsquoapertura ad innovare e di una determinazione a superare le barriere culturali che ostacolano lo scambio di competenze tra paesi ma anche tra distretti tra imprese etc
LrsquoOECD Factbook 2011-2012 (Science and technology ndash Research and Development - Patents) riporta i dati sui brevetti triadici [che sono quei brevetti per i quali egrave richiesta contemporanea protezione nei tre principali uffici brevetti mondiali quello europeo (EPO) quello giapponese (JPO) e quello statunitense (USPTO)]
Considerato il costo che comporta la procedura di estensione ai tre uffici si ritiene di norma che tali brevetti si connotino per un maggiore valore commerciale atteso5
Le invenzioni potenzialmente generatrici di profitto sono numericamente inferiori rispetto a quelle che hanno minore valore tecnologico e commerciale
Tuttavia i dati riferiti ai principali uffici brevetti mondiali vengono comunque considerati per inquadrare lrsquoeffettiva qualitagrave innovativa di un Paese
4 Ignazio Visco cit pag 33 5 Enea ndash Universitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo Cespri ndash Politecnico di Milano LrsquoItalia
nella competizione tecnologica internazionale ndash Quarto Rapporto Franco Angeli Editore 2004 pag 146
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
5
Vi sono molti studi che valutano lrsquoeffettivo valore commerciale dellrsquoinvenzione cosigrave comrsquoegrave noto il limite che puograve presentare la certificazione di un brevetto come indicatore in seacute di un buon prodotto
Inoltre proprio per superare questi limiti lrsquoOCSE ha affinato lrsquoanalisi delle famiglie dei brevetti triadici comprendendovi solamente le invenzioni importanti e comparabili a livello internazionale
Dopo unrsquoespansione costante nella seconda metagrave degli anni rsquo90 pari al 45 allrsquoanno la crescita annuale del numero di queste famiglie di brevetti egrave andata diminuendo (dello 05 allrsquoanno) dallrsquoinizio del XXI secolo Un calo che ha riguardato in misura molto simile tutti e tre i colossi della registrazione di brevetti in ambito internazionale
Il grafico successivo tratto dal Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics dellrsquoOCSE6 presenta i valori percentuali della provenienza dei brevetti triadici con riferimento al 2009
LrsquoEuropa detiene il primato con il 303 seguono gli Stati Uniti con il 292 ed il Giappone con il 283
6 OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics 7
dicembre 2011
Capitolo
6
GRAFICO 1 Brevetti triadici ndash valori percentuali Anno 2009
Stati Uniti29
Europa a 27
31
Giappone28
Altri paesi12
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
Dal 1990 a questa parte una costante diminuzione nella certificazione dei brevetti ha riguardato Stati Uniti Europa e Giappone
La paternitagrave delle famiglie dei brevetti si egrave spostata verso i paesi asiatici
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
7
La crescita piugrave marcata egrave riscontrabile in Corea la cui quota egrave passata dallrsquo13 del 1999 al 42 del 2009
Forti aumenti sono stati rilevati anche per la Cina e lrsquoIndia con una crescita media del numero di brevetti triadici di piugrave del 15 allrsquoanno tra il 1999 e il 20097
Ciograve nonostante nel 2007 considerando i valori espressi in percentuale rispetto alla popolazione totale i quattro paesi piugrave inventivi sono risultati la Svizzera il Giappone la Svezia e la Germania
Al di sopra della media OCSE vi sono poi lrsquoAustria la Danimarca la Finlandia la Francia la Germania Israele ancora la Corea i Paesi Bassi e gli Stati Uniti mentre la Cina al contrario ha meno dello 05 di brevetti per milione di abitanti
7 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
Capitolo
8
GRAFICO 2 Brevetti triadici per numero di abitanti per paese ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
LrsquoItalia si inserisce in questo contesto come lontana anni luce dalla prospettiva
di adottare misure utili al rinnovamento La nostra penisola drsquoaltronde non sembra avere mai avuto una vera e profonda determinazione a sviluppare la propria capacitagrave innovativa
Non egrave un mistero che il nostro paese abbia perso alcune occasioni importanti di espansione internazionale in fatto di produzione innovativa
Egrave drsquoaltronde ormai noto come Olivetti grande azienda dellrsquoInformation Technology una delle aziende italiane storiche nel campo delle macchine da scrivere e dellrsquoelettronica abbia realizzato nel 1964 il primo calcolatore (oggi diremmo personal computer) del panorama mondiale il cosiddetto ldquoProgramma 101rdquo ma non abbia evidentemente avuto il sufficiente supporto nel contesto dellrsquoepoca per lanciare sul mercato internazionale un progetto tanto innovativo
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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Tale scoperta ebbe tuttavia ndash e forse non a caso ndash molto successo nel mercato statunitense
La mancanza di un insieme coerente e completo di misure per lrsquoindustria lrsquoinsufficiente apprezzamento nei confronti delle imprese nazionali quali portatrici di capacitagrave innovativa uniti allrsquoassenza di politiche di emulazione nei confronti dei paesi virtuosi hanno prodotto nel corso degli anni un mancato adeguamento reale agli standard delle nazioni piugrave innovative
Vale la pena di soffermarsi su quanto presentato nel dicembre 2011 presso lrsquoIstituto di Cultura Italiana a New York nellrsquointervento dal titolo ldquoThe Italian genius and the world industrial developmentrdquo nel quale egrave stato dato risalto allrsquoimportanza che il ldquogeniordquo italiano ha storicamente avuto nel contesto americano e mondiale Il fenomeno dei cervelli italiani in fuga non egrave storia recente
In questa circostanza egrave stato presentato uno studio che ha analizzato alcuni dati dai quali emerge chiaramente il ritardo italiano nella crescita innovativa condizione che si manifesta giagrave sul finire del secolo XIX con la mancata acquisizione di brevetti provenienti dallrsquoAmerica con un divario giagrave visibile allora rispetto alle principali potenze industriali del mondo8 Acquisire le capacitagrave provenienti da altri contesti culturali per utilizzarle nel proprio ambito produttivo ed industriale non egrave sembrata una scelta importante
La distanza di alcuni dei paesi maggiormente industrializzati (Canada Francia Germania Inghilterra) compare in misura fortemente marcata giagrave nel 1883
Da notare come la Germania mantenga livelli elevati di acquisizione dei brevetti americani fino al 2007 mentre gli altri Stati ne diminuiscono lrsquoincidenza fino a tale data
8 Intervento di Giovanni Dosi Scuola Superiore SantrsquoAnna di Pisa dal titolo Italy
Catching-up interruptus New York 6 dicembre 2011
Capitolo
10
Il Giappone ha unrsquoevoluzione esponenziale nei dati della tabella passando dai bassi livelli di fine lsquo800 ad un aumento improvviso e repentino nel 1973 con un raddoppio nel 1986 ed un ulteriore incremento negli anni successivi TABELLA 1 Serie storica dei brevetti statunitensi concessi per paese richiedente e per anno Anni 1883 - 2007
OECD 1883 1900 1929 1958 1973 1986 1995 2007
Australia 111 233 196 060 089 114 100 163
Austria 262 336 247 112 105 109 074 059
Belgio 159 135 130 114 125 074 087 067
Canada 1994 1054 1025 799 595 401 461 427
Danimarca 056 046 071 074 068 056 044 050
Francia 1422 979 976 1036 947 724 618 403
Germania 1867 3072 3236 2560 2468 2094 1445 1164
Italia 024 092 119 302 335 304 236 167
Giappone 016 003 140 193 2182 4035 4764 4290
Olanda 024 075 157 571 303 221 175 161
Norvegia 032 049 071 061 037 025 028 032
Svezia 095 132 319 464 337 270 176 136
Svizzera 175 227 446 880 586 370 231 133
Gran Bretagna 3455 3052 2223 2345 1261 735 543 423
Israele 037 058 084 142
Singapore 003 001 012 051
Taiwan 000 064 355 788
Corea del Sud 002 014 254 810
Hong Kong 007 009 019 043
India 009 005 008 070
Cina 004 003 014 099
Argentina 012 005 007 005
Brasile 008 008 014 012
Messico 019 011 009 007
Venezuela 003 006 006 002
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati USPTO (US Patent and Trademark Office)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
11
INVESTIMENTI IN RampS CONFRONTI INTERNAZIONALI
La spesa in ricerca e sviluppo egrave senza dubbio un indicatore chiave per comprendere quale sia lo sforzo dei settori pubblico e privato nellrsquoottenimento di vantaggi competitivi nellrsquoambito della scienza e della tecnologia
Non a caso uno dei cinque obiettivi definiti nel marzo 2010 dalla Commissione europea nellrsquoambito della strategia ldquoEuropa 2020rdquo egrave il conseguimento di un adeguato rapporto tra spesa per ricerca e sviluppo e PIL
Per ricerca e sviluppo si intende il complesso delle tre attivitagrave di ricerca quella di base la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale
La prima consiste nel lavoro sperimentale o teorico svolto per acquisire nuove conoscenze su fenomeni e fatti osservabili senza che vi sia una finalitagrave diretta di applicazione o utilizzazione della sperimentazione
La seconda tipologia egrave analoga alla prima in quanto a modalitagrave di ricerca ma finalizzata ad un obiettivo specifico o pratico
Lo sviluppo sperimentale consiste invece in un lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite dalla ricerca o dallrsquoesperienza pratica e diretto alla produzione di nuovi materiali prodotti o dispositivi per lrsquoinstallazione di nuovi processi sistemi o servizi o diretto al miglioramento di prodotti disponibili o giagrave adottati9
Lrsquoaggregato principale di questo indicatore consiste nel totale delle spese (correnti e di capitale) in ricerca e sviluppo di tutte le societagrave residenti degli istituti di ricerca delle universitagrave e dei laboratori governativi etc escluse quelle finanziate dalle imprese nazionali ma effettuate allrsquoestero
Nella tabella che segue viene presentata lrsquoevoluzione cronologica dal 1960 al 2010 della spesa internazionale lorda per la ricerca e sviluppo di alcuni dei paesi industrializzati
9 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
Capitolo
12
Se ne traggono informazioni interessanti riguardo al processo innovativo di queste potenze
Risulta subito evidente la condizione italiana che si attesta sempre su livelli decisamente bassi i piugrave bassi dal 2005 in poi in seguito al superamento da parte della Spagna
Lrsquoevoluzione della spesa presenta configurazioni cronologiche differenti a seconda dello Stato
Tra il 1990 ed il 1995 il Giappone conquista il primato della spesa e dopo una corsa in salita nel 2009 sembra cambiare rotta e cedere il passo alla Corea
I valori della spesa di USA e Germania si incontrano nel corso del 1990 per proseguire piugrave o meno parallelamente in crescita con una prevalenza nellrsquoentitagrave degli investimenti americani
La Francia seppure ad un livello di spesa piuttosto elevato non segue un trend particolarmente in ascesa mentre la Gran Bretagna nel periodo considerato risulta decisamente in discesa
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
Capitolo
14
mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
Capitolo
16
GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
2011
Capitolo
18
popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
Capitolo
20
culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
22
motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
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Vi sono molti studi che valutano lrsquoeffettivo valore commerciale dellrsquoinvenzione cosigrave comrsquoegrave noto il limite che puograve presentare la certificazione di un brevetto come indicatore in seacute di un buon prodotto
Inoltre proprio per superare questi limiti lrsquoOCSE ha affinato lrsquoanalisi delle famiglie dei brevetti triadici comprendendovi solamente le invenzioni importanti e comparabili a livello internazionale
Dopo unrsquoespansione costante nella seconda metagrave degli anni rsquo90 pari al 45 allrsquoanno la crescita annuale del numero di queste famiglie di brevetti egrave andata diminuendo (dello 05 allrsquoanno) dallrsquoinizio del XXI secolo Un calo che ha riguardato in misura molto simile tutti e tre i colossi della registrazione di brevetti in ambito internazionale
Il grafico successivo tratto dal Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics dellrsquoOCSE6 presenta i valori percentuali della provenienza dei brevetti triadici con riferimento al 2009
LrsquoEuropa detiene il primato con il 303 seguono gli Stati Uniti con il 292 ed il Giappone con il 283
6 OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics 7
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Stati Uniti29
Europa a 27
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Giappone28
Altri paesi12
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Dal 1990 a questa parte una costante diminuzione nella certificazione dei brevetti ha riguardato Stati Uniti Europa e Giappone
La paternitagrave delle famiglie dei brevetti si egrave spostata verso i paesi asiatici
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La crescita piugrave marcata egrave riscontrabile in Corea la cui quota egrave passata dallrsquo13 del 1999 al 42 del 2009
Forti aumenti sono stati rilevati anche per la Cina e lrsquoIndia con una crescita media del numero di brevetti triadici di piugrave del 15 allrsquoanno tra il 1999 e il 20097
Ciograve nonostante nel 2007 considerando i valori espressi in percentuale rispetto alla popolazione totale i quattro paesi piugrave inventivi sono risultati la Svizzera il Giappone la Svezia e la Germania
Al di sopra della media OCSE vi sono poi lrsquoAustria la Danimarca la Finlandia la Francia la Germania Israele ancora la Corea i Paesi Bassi e gli Stati Uniti mentre la Cina al contrario ha meno dello 05 di brevetti per milione di abitanti
7 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
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GRAFICO 2 Brevetti triadici per numero di abitanti per paese ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
LrsquoItalia si inserisce in questo contesto come lontana anni luce dalla prospettiva
di adottare misure utili al rinnovamento La nostra penisola drsquoaltronde non sembra avere mai avuto una vera e profonda determinazione a sviluppare la propria capacitagrave innovativa
Non egrave un mistero che il nostro paese abbia perso alcune occasioni importanti di espansione internazionale in fatto di produzione innovativa
Egrave drsquoaltronde ormai noto come Olivetti grande azienda dellrsquoInformation Technology una delle aziende italiane storiche nel campo delle macchine da scrivere e dellrsquoelettronica abbia realizzato nel 1964 il primo calcolatore (oggi diremmo personal computer) del panorama mondiale il cosiddetto ldquoProgramma 101rdquo ma non abbia evidentemente avuto il sufficiente supporto nel contesto dellrsquoepoca per lanciare sul mercato internazionale un progetto tanto innovativo
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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Tale scoperta ebbe tuttavia ndash e forse non a caso ndash molto successo nel mercato statunitense
La mancanza di un insieme coerente e completo di misure per lrsquoindustria lrsquoinsufficiente apprezzamento nei confronti delle imprese nazionali quali portatrici di capacitagrave innovativa uniti allrsquoassenza di politiche di emulazione nei confronti dei paesi virtuosi hanno prodotto nel corso degli anni un mancato adeguamento reale agli standard delle nazioni piugrave innovative
Vale la pena di soffermarsi su quanto presentato nel dicembre 2011 presso lrsquoIstituto di Cultura Italiana a New York nellrsquointervento dal titolo ldquoThe Italian genius and the world industrial developmentrdquo nel quale egrave stato dato risalto allrsquoimportanza che il ldquogeniordquo italiano ha storicamente avuto nel contesto americano e mondiale Il fenomeno dei cervelli italiani in fuga non egrave storia recente
In questa circostanza egrave stato presentato uno studio che ha analizzato alcuni dati dai quali emerge chiaramente il ritardo italiano nella crescita innovativa condizione che si manifesta giagrave sul finire del secolo XIX con la mancata acquisizione di brevetti provenienti dallrsquoAmerica con un divario giagrave visibile allora rispetto alle principali potenze industriali del mondo8 Acquisire le capacitagrave provenienti da altri contesti culturali per utilizzarle nel proprio ambito produttivo ed industriale non egrave sembrata una scelta importante
La distanza di alcuni dei paesi maggiormente industrializzati (Canada Francia Germania Inghilterra) compare in misura fortemente marcata giagrave nel 1883
Da notare come la Germania mantenga livelli elevati di acquisizione dei brevetti americani fino al 2007 mentre gli altri Stati ne diminuiscono lrsquoincidenza fino a tale data
8 Intervento di Giovanni Dosi Scuola Superiore SantrsquoAnna di Pisa dal titolo Italy
Catching-up interruptus New York 6 dicembre 2011
Capitolo
10
Il Giappone ha unrsquoevoluzione esponenziale nei dati della tabella passando dai bassi livelli di fine lsquo800 ad un aumento improvviso e repentino nel 1973 con un raddoppio nel 1986 ed un ulteriore incremento negli anni successivi TABELLA 1 Serie storica dei brevetti statunitensi concessi per paese richiedente e per anno Anni 1883 - 2007
OECD 1883 1900 1929 1958 1973 1986 1995 2007
Australia 111 233 196 060 089 114 100 163
Austria 262 336 247 112 105 109 074 059
Belgio 159 135 130 114 125 074 087 067
Canada 1994 1054 1025 799 595 401 461 427
Danimarca 056 046 071 074 068 056 044 050
Francia 1422 979 976 1036 947 724 618 403
Germania 1867 3072 3236 2560 2468 2094 1445 1164
Italia 024 092 119 302 335 304 236 167
Giappone 016 003 140 193 2182 4035 4764 4290
Olanda 024 075 157 571 303 221 175 161
Norvegia 032 049 071 061 037 025 028 032
Svezia 095 132 319 464 337 270 176 136
Svizzera 175 227 446 880 586 370 231 133
Gran Bretagna 3455 3052 2223 2345 1261 735 543 423
Israele 037 058 084 142
Singapore 003 001 012 051
Taiwan 000 064 355 788
Corea del Sud 002 014 254 810
Hong Kong 007 009 019 043
India 009 005 008 070
Cina 004 003 014 099
Argentina 012 005 007 005
Brasile 008 008 014 012
Messico 019 011 009 007
Venezuela 003 006 006 002
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati USPTO (US Patent and Trademark Office)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INVESTIMENTI IN RampS CONFRONTI INTERNAZIONALI
La spesa in ricerca e sviluppo egrave senza dubbio un indicatore chiave per comprendere quale sia lo sforzo dei settori pubblico e privato nellrsquoottenimento di vantaggi competitivi nellrsquoambito della scienza e della tecnologia
Non a caso uno dei cinque obiettivi definiti nel marzo 2010 dalla Commissione europea nellrsquoambito della strategia ldquoEuropa 2020rdquo egrave il conseguimento di un adeguato rapporto tra spesa per ricerca e sviluppo e PIL
Per ricerca e sviluppo si intende il complesso delle tre attivitagrave di ricerca quella di base la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale
La prima consiste nel lavoro sperimentale o teorico svolto per acquisire nuove conoscenze su fenomeni e fatti osservabili senza che vi sia una finalitagrave diretta di applicazione o utilizzazione della sperimentazione
La seconda tipologia egrave analoga alla prima in quanto a modalitagrave di ricerca ma finalizzata ad un obiettivo specifico o pratico
Lo sviluppo sperimentale consiste invece in un lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite dalla ricerca o dallrsquoesperienza pratica e diretto alla produzione di nuovi materiali prodotti o dispositivi per lrsquoinstallazione di nuovi processi sistemi o servizi o diretto al miglioramento di prodotti disponibili o giagrave adottati9
Lrsquoaggregato principale di questo indicatore consiste nel totale delle spese (correnti e di capitale) in ricerca e sviluppo di tutte le societagrave residenti degli istituti di ricerca delle universitagrave e dei laboratori governativi etc escluse quelle finanziate dalle imprese nazionali ma effettuate allrsquoestero
Nella tabella che segue viene presentata lrsquoevoluzione cronologica dal 1960 al 2010 della spesa internazionale lorda per la ricerca e sviluppo di alcuni dei paesi industrializzati
9 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
Capitolo
12
Se ne traggono informazioni interessanti riguardo al processo innovativo di queste potenze
Risulta subito evidente la condizione italiana che si attesta sempre su livelli decisamente bassi i piugrave bassi dal 2005 in poi in seguito al superamento da parte della Spagna
Lrsquoevoluzione della spesa presenta configurazioni cronologiche differenti a seconda dello Stato
Tra il 1990 ed il 1995 il Giappone conquista il primato della spesa e dopo una corsa in salita nel 2009 sembra cambiare rotta e cedere il passo alla Corea
I valori della spesa di USA e Germania si incontrano nel corso del 1990 per proseguire piugrave o meno parallelamente in crescita con una prevalenza nellrsquoentitagrave degli investimenti americani
La Francia seppure ad un livello di spesa piuttosto elevato non segue un trend particolarmente in ascesa mentre la Gran Bretagna nel periodo considerato risulta decisamente in discesa
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
Capitolo
14
mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
Capitolo
16
GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
2011
Capitolo
18
popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
Capitolo
20
culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
22
motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Capitolo
6
GRAFICO 1 Brevetti triadici ndash valori percentuali Anno 2009
Stati Uniti29
Europa a 27
31
Giappone28
Altri paesi12
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
Dal 1990 a questa parte una costante diminuzione nella certificazione dei brevetti ha riguardato Stati Uniti Europa e Giappone
La paternitagrave delle famiglie dei brevetti si egrave spostata verso i paesi asiatici
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
7
La crescita piugrave marcata egrave riscontrabile in Corea la cui quota egrave passata dallrsquo13 del 1999 al 42 del 2009
Forti aumenti sono stati rilevati anche per la Cina e lrsquoIndia con una crescita media del numero di brevetti triadici di piugrave del 15 allrsquoanno tra il 1999 e il 20097
Ciograve nonostante nel 2007 considerando i valori espressi in percentuale rispetto alla popolazione totale i quattro paesi piugrave inventivi sono risultati la Svizzera il Giappone la Svezia e la Germania
Al di sopra della media OCSE vi sono poi lrsquoAustria la Danimarca la Finlandia la Francia la Germania Israele ancora la Corea i Paesi Bassi e gli Stati Uniti mentre la Cina al contrario ha meno dello 05 di brevetti per milione di abitanti
7 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
Capitolo
8
GRAFICO 2 Brevetti triadici per numero di abitanti per paese ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
LrsquoItalia si inserisce in questo contesto come lontana anni luce dalla prospettiva
di adottare misure utili al rinnovamento La nostra penisola drsquoaltronde non sembra avere mai avuto una vera e profonda determinazione a sviluppare la propria capacitagrave innovativa
Non egrave un mistero che il nostro paese abbia perso alcune occasioni importanti di espansione internazionale in fatto di produzione innovativa
Egrave drsquoaltronde ormai noto come Olivetti grande azienda dellrsquoInformation Technology una delle aziende italiane storiche nel campo delle macchine da scrivere e dellrsquoelettronica abbia realizzato nel 1964 il primo calcolatore (oggi diremmo personal computer) del panorama mondiale il cosiddetto ldquoProgramma 101rdquo ma non abbia evidentemente avuto il sufficiente supporto nel contesto dellrsquoepoca per lanciare sul mercato internazionale un progetto tanto innovativo
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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Tale scoperta ebbe tuttavia ndash e forse non a caso ndash molto successo nel mercato statunitense
La mancanza di un insieme coerente e completo di misure per lrsquoindustria lrsquoinsufficiente apprezzamento nei confronti delle imprese nazionali quali portatrici di capacitagrave innovativa uniti allrsquoassenza di politiche di emulazione nei confronti dei paesi virtuosi hanno prodotto nel corso degli anni un mancato adeguamento reale agli standard delle nazioni piugrave innovative
Vale la pena di soffermarsi su quanto presentato nel dicembre 2011 presso lrsquoIstituto di Cultura Italiana a New York nellrsquointervento dal titolo ldquoThe Italian genius and the world industrial developmentrdquo nel quale egrave stato dato risalto allrsquoimportanza che il ldquogeniordquo italiano ha storicamente avuto nel contesto americano e mondiale Il fenomeno dei cervelli italiani in fuga non egrave storia recente
In questa circostanza egrave stato presentato uno studio che ha analizzato alcuni dati dai quali emerge chiaramente il ritardo italiano nella crescita innovativa condizione che si manifesta giagrave sul finire del secolo XIX con la mancata acquisizione di brevetti provenienti dallrsquoAmerica con un divario giagrave visibile allora rispetto alle principali potenze industriali del mondo8 Acquisire le capacitagrave provenienti da altri contesti culturali per utilizzarle nel proprio ambito produttivo ed industriale non egrave sembrata una scelta importante
La distanza di alcuni dei paesi maggiormente industrializzati (Canada Francia Germania Inghilterra) compare in misura fortemente marcata giagrave nel 1883
Da notare come la Germania mantenga livelli elevati di acquisizione dei brevetti americani fino al 2007 mentre gli altri Stati ne diminuiscono lrsquoincidenza fino a tale data
8 Intervento di Giovanni Dosi Scuola Superiore SantrsquoAnna di Pisa dal titolo Italy
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Il Giappone ha unrsquoevoluzione esponenziale nei dati della tabella passando dai bassi livelli di fine lsquo800 ad un aumento improvviso e repentino nel 1973 con un raddoppio nel 1986 ed un ulteriore incremento negli anni successivi TABELLA 1 Serie storica dei brevetti statunitensi concessi per paese richiedente e per anno Anni 1883 - 2007
OECD 1883 1900 1929 1958 1973 1986 1995 2007
Australia 111 233 196 060 089 114 100 163
Austria 262 336 247 112 105 109 074 059
Belgio 159 135 130 114 125 074 087 067
Canada 1994 1054 1025 799 595 401 461 427
Danimarca 056 046 071 074 068 056 044 050
Francia 1422 979 976 1036 947 724 618 403
Germania 1867 3072 3236 2560 2468 2094 1445 1164
Italia 024 092 119 302 335 304 236 167
Giappone 016 003 140 193 2182 4035 4764 4290
Olanda 024 075 157 571 303 221 175 161
Norvegia 032 049 071 061 037 025 028 032
Svezia 095 132 319 464 337 270 176 136
Svizzera 175 227 446 880 586 370 231 133
Gran Bretagna 3455 3052 2223 2345 1261 735 543 423
Israele 037 058 084 142
Singapore 003 001 012 051
Taiwan 000 064 355 788
Corea del Sud 002 014 254 810
Hong Kong 007 009 019 043
India 009 005 008 070
Cina 004 003 014 099
Argentina 012 005 007 005
Brasile 008 008 014 012
Messico 019 011 009 007
Venezuela 003 006 006 002
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati USPTO (US Patent and Trademark Office)
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INVESTIMENTI IN RampS CONFRONTI INTERNAZIONALI
La spesa in ricerca e sviluppo egrave senza dubbio un indicatore chiave per comprendere quale sia lo sforzo dei settori pubblico e privato nellrsquoottenimento di vantaggi competitivi nellrsquoambito della scienza e della tecnologia
Non a caso uno dei cinque obiettivi definiti nel marzo 2010 dalla Commissione europea nellrsquoambito della strategia ldquoEuropa 2020rdquo egrave il conseguimento di un adeguato rapporto tra spesa per ricerca e sviluppo e PIL
Per ricerca e sviluppo si intende il complesso delle tre attivitagrave di ricerca quella di base la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale
La prima consiste nel lavoro sperimentale o teorico svolto per acquisire nuove conoscenze su fenomeni e fatti osservabili senza che vi sia una finalitagrave diretta di applicazione o utilizzazione della sperimentazione
La seconda tipologia egrave analoga alla prima in quanto a modalitagrave di ricerca ma finalizzata ad un obiettivo specifico o pratico
Lo sviluppo sperimentale consiste invece in un lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite dalla ricerca o dallrsquoesperienza pratica e diretto alla produzione di nuovi materiali prodotti o dispositivi per lrsquoinstallazione di nuovi processi sistemi o servizi o diretto al miglioramento di prodotti disponibili o giagrave adottati9
Lrsquoaggregato principale di questo indicatore consiste nel totale delle spese (correnti e di capitale) in ricerca e sviluppo di tutte le societagrave residenti degli istituti di ricerca delle universitagrave e dei laboratori governativi etc escluse quelle finanziate dalle imprese nazionali ma effettuate allrsquoestero
Nella tabella che segue viene presentata lrsquoevoluzione cronologica dal 1960 al 2010 della spesa internazionale lorda per la ricerca e sviluppo di alcuni dei paesi industrializzati
9 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
Capitolo
12
Se ne traggono informazioni interessanti riguardo al processo innovativo di queste potenze
Risulta subito evidente la condizione italiana che si attesta sempre su livelli decisamente bassi i piugrave bassi dal 2005 in poi in seguito al superamento da parte della Spagna
Lrsquoevoluzione della spesa presenta configurazioni cronologiche differenti a seconda dello Stato
Tra il 1990 ed il 1995 il Giappone conquista il primato della spesa e dopo una corsa in salita nel 2009 sembra cambiare rotta e cedere il passo alla Corea
I valori della spesa di USA e Germania si incontrano nel corso del 1990 per proseguire piugrave o meno parallelamente in crescita con una prevalenza nellrsquoentitagrave degli investimenti americani
La Francia seppure ad un livello di spesa piuttosto elevato non segue un trend particolarmente in ascesa mentre la Gran Bretagna nel periodo considerato risulta decisamente in discesa
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
Capitolo
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mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
Capitolo
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GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
2011
Capitolo
18
popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
Capitolo
20
culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
22
motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
23
e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
7
La crescita piugrave marcata egrave riscontrabile in Corea la cui quota egrave passata dallrsquo13 del 1999 al 42 del 2009
Forti aumenti sono stati rilevati anche per la Cina e lrsquoIndia con una crescita media del numero di brevetti triadici di piugrave del 15 allrsquoanno tra il 1999 e il 20097
Ciograve nonostante nel 2007 considerando i valori espressi in percentuale rispetto alla popolazione totale i quattro paesi piugrave inventivi sono risultati la Svizzera il Giappone la Svezia e la Germania
Al di sopra della media OCSE vi sono poi lrsquoAustria la Danimarca la Finlandia la Francia la Germania Israele ancora la Corea i Paesi Bassi e gli Stati Uniti mentre la Cina al contrario ha meno dello 05 di brevetti per milione di abitanti
7 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
Capitolo
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GRAFICO 2 Brevetti triadici per numero di abitanti per paese ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
LrsquoItalia si inserisce in questo contesto come lontana anni luce dalla prospettiva
di adottare misure utili al rinnovamento La nostra penisola drsquoaltronde non sembra avere mai avuto una vera e profonda determinazione a sviluppare la propria capacitagrave innovativa
Non egrave un mistero che il nostro paese abbia perso alcune occasioni importanti di espansione internazionale in fatto di produzione innovativa
Egrave drsquoaltronde ormai noto come Olivetti grande azienda dellrsquoInformation Technology una delle aziende italiane storiche nel campo delle macchine da scrivere e dellrsquoelettronica abbia realizzato nel 1964 il primo calcolatore (oggi diremmo personal computer) del panorama mondiale il cosiddetto ldquoProgramma 101rdquo ma non abbia evidentemente avuto il sufficiente supporto nel contesto dellrsquoepoca per lanciare sul mercato internazionale un progetto tanto innovativo
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
9
Tale scoperta ebbe tuttavia ndash e forse non a caso ndash molto successo nel mercato statunitense
La mancanza di un insieme coerente e completo di misure per lrsquoindustria lrsquoinsufficiente apprezzamento nei confronti delle imprese nazionali quali portatrici di capacitagrave innovativa uniti allrsquoassenza di politiche di emulazione nei confronti dei paesi virtuosi hanno prodotto nel corso degli anni un mancato adeguamento reale agli standard delle nazioni piugrave innovative
Vale la pena di soffermarsi su quanto presentato nel dicembre 2011 presso lrsquoIstituto di Cultura Italiana a New York nellrsquointervento dal titolo ldquoThe Italian genius and the world industrial developmentrdquo nel quale egrave stato dato risalto allrsquoimportanza che il ldquogeniordquo italiano ha storicamente avuto nel contesto americano e mondiale Il fenomeno dei cervelli italiani in fuga non egrave storia recente
In questa circostanza egrave stato presentato uno studio che ha analizzato alcuni dati dai quali emerge chiaramente il ritardo italiano nella crescita innovativa condizione che si manifesta giagrave sul finire del secolo XIX con la mancata acquisizione di brevetti provenienti dallrsquoAmerica con un divario giagrave visibile allora rispetto alle principali potenze industriali del mondo8 Acquisire le capacitagrave provenienti da altri contesti culturali per utilizzarle nel proprio ambito produttivo ed industriale non egrave sembrata una scelta importante
La distanza di alcuni dei paesi maggiormente industrializzati (Canada Francia Germania Inghilterra) compare in misura fortemente marcata giagrave nel 1883
Da notare come la Germania mantenga livelli elevati di acquisizione dei brevetti americani fino al 2007 mentre gli altri Stati ne diminuiscono lrsquoincidenza fino a tale data
8 Intervento di Giovanni Dosi Scuola Superiore SantrsquoAnna di Pisa dal titolo Italy
Catching-up interruptus New York 6 dicembre 2011
Capitolo
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Il Giappone ha unrsquoevoluzione esponenziale nei dati della tabella passando dai bassi livelli di fine lsquo800 ad un aumento improvviso e repentino nel 1973 con un raddoppio nel 1986 ed un ulteriore incremento negli anni successivi TABELLA 1 Serie storica dei brevetti statunitensi concessi per paese richiedente e per anno Anni 1883 - 2007
OECD 1883 1900 1929 1958 1973 1986 1995 2007
Australia 111 233 196 060 089 114 100 163
Austria 262 336 247 112 105 109 074 059
Belgio 159 135 130 114 125 074 087 067
Canada 1994 1054 1025 799 595 401 461 427
Danimarca 056 046 071 074 068 056 044 050
Francia 1422 979 976 1036 947 724 618 403
Germania 1867 3072 3236 2560 2468 2094 1445 1164
Italia 024 092 119 302 335 304 236 167
Giappone 016 003 140 193 2182 4035 4764 4290
Olanda 024 075 157 571 303 221 175 161
Norvegia 032 049 071 061 037 025 028 032
Svezia 095 132 319 464 337 270 176 136
Svizzera 175 227 446 880 586 370 231 133
Gran Bretagna 3455 3052 2223 2345 1261 735 543 423
Israele 037 058 084 142
Singapore 003 001 012 051
Taiwan 000 064 355 788
Corea del Sud 002 014 254 810
Hong Kong 007 009 019 043
India 009 005 008 070
Cina 004 003 014 099
Argentina 012 005 007 005
Brasile 008 008 014 012
Messico 019 011 009 007
Venezuela 003 006 006 002
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati USPTO (US Patent and Trademark Office)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INVESTIMENTI IN RampS CONFRONTI INTERNAZIONALI
La spesa in ricerca e sviluppo egrave senza dubbio un indicatore chiave per comprendere quale sia lo sforzo dei settori pubblico e privato nellrsquoottenimento di vantaggi competitivi nellrsquoambito della scienza e della tecnologia
Non a caso uno dei cinque obiettivi definiti nel marzo 2010 dalla Commissione europea nellrsquoambito della strategia ldquoEuropa 2020rdquo egrave il conseguimento di un adeguato rapporto tra spesa per ricerca e sviluppo e PIL
Per ricerca e sviluppo si intende il complesso delle tre attivitagrave di ricerca quella di base la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale
La prima consiste nel lavoro sperimentale o teorico svolto per acquisire nuove conoscenze su fenomeni e fatti osservabili senza che vi sia una finalitagrave diretta di applicazione o utilizzazione della sperimentazione
La seconda tipologia egrave analoga alla prima in quanto a modalitagrave di ricerca ma finalizzata ad un obiettivo specifico o pratico
Lo sviluppo sperimentale consiste invece in un lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite dalla ricerca o dallrsquoesperienza pratica e diretto alla produzione di nuovi materiali prodotti o dispositivi per lrsquoinstallazione di nuovi processi sistemi o servizi o diretto al miglioramento di prodotti disponibili o giagrave adottati9
Lrsquoaggregato principale di questo indicatore consiste nel totale delle spese (correnti e di capitale) in ricerca e sviluppo di tutte le societagrave residenti degli istituti di ricerca delle universitagrave e dei laboratori governativi etc escluse quelle finanziate dalle imprese nazionali ma effettuate allrsquoestero
Nella tabella che segue viene presentata lrsquoevoluzione cronologica dal 1960 al 2010 della spesa internazionale lorda per la ricerca e sviluppo di alcuni dei paesi industrializzati
9 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
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Se ne traggono informazioni interessanti riguardo al processo innovativo di queste potenze
Risulta subito evidente la condizione italiana che si attesta sempre su livelli decisamente bassi i piugrave bassi dal 2005 in poi in seguito al superamento da parte della Spagna
Lrsquoevoluzione della spesa presenta configurazioni cronologiche differenti a seconda dello Stato
Tra il 1990 ed il 1995 il Giappone conquista il primato della spesa e dopo una corsa in salita nel 2009 sembra cambiare rotta e cedere il passo alla Corea
I valori della spesa di USA e Germania si incontrano nel corso del 1990 per proseguire piugrave o meno parallelamente in crescita con una prevalenza nellrsquoentitagrave degli investimenti americani
La Francia seppure ad un livello di spesa piuttosto elevato non segue un trend particolarmente in ascesa mentre la Gran Bretagna nel periodo considerato risulta decisamente in discesa
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GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
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mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
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GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
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068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
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CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
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popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
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22
motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Capitolo
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GRAFICO 2 Brevetti triadici per numero di abitanti per paese ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012 Economic Environmental and Social Statistics
LrsquoItalia si inserisce in questo contesto come lontana anni luce dalla prospettiva
di adottare misure utili al rinnovamento La nostra penisola drsquoaltronde non sembra avere mai avuto una vera e profonda determinazione a sviluppare la propria capacitagrave innovativa
Non egrave un mistero che il nostro paese abbia perso alcune occasioni importanti di espansione internazionale in fatto di produzione innovativa
Egrave drsquoaltronde ormai noto come Olivetti grande azienda dellrsquoInformation Technology una delle aziende italiane storiche nel campo delle macchine da scrivere e dellrsquoelettronica abbia realizzato nel 1964 il primo calcolatore (oggi diremmo personal computer) del panorama mondiale il cosiddetto ldquoProgramma 101rdquo ma non abbia evidentemente avuto il sufficiente supporto nel contesto dellrsquoepoca per lanciare sul mercato internazionale un progetto tanto innovativo
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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Tale scoperta ebbe tuttavia ndash e forse non a caso ndash molto successo nel mercato statunitense
La mancanza di un insieme coerente e completo di misure per lrsquoindustria lrsquoinsufficiente apprezzamento nei confronti delle imprese nazionali quali portatrici di capacitagrave innovativa uniti allrsquoassenza di politiche di emulazione nei confronti dei paesi virtuosi hanno prodotto nel corso degli anni un mancato adeguamento reale agli standard delle nazioni piugrave innovative
Vale la pena di soffermarsi su quanto presentato nel dicembre 2011 presso lrsquoIstituto di Cultura Italiana a New York nellrsquointervento dal titolo ldquoThe Italian genius and the world industrial developmentrdquo nel quale egrave stato dato risalto allrsquoimportanza che il ldquogeniordquo italiano ha storicamente avuto nel contesto americano e mondiale Il fenomeno dei cervelli italiani in fuga non egrave storia recente
In questa circostanza egrave stato presentato uno studio che ha analizzato alcuni dati dai quali emerge chiaramente il ritardo italiano nella crescita innovativa condizione che si manifesta giagrave sul finire del secolo XIX con la mancata acquisizione di brevetti provenienti dallrsquoAmerica con un divario giagrave visibile allora rispetto alle principali potenze industriali del mondo8 Acquisire le capacitagrave provenienti da altri contesti culturali per utilizzarle nel proprio ambito produttivo ed industriale non egrave sembrata una scelta importante
La distanza di alcuni dei paesi maggiormente industrializzati (Canada Francia Germania Inghilterra) compare in misura fortemente marcata giagrave nel 1883
Da notare come la Germania mantenga livelli elevati di acquisizione dei brevetti americani fino al 2007 mentre gli altri Stati ne diminuiscono lrsquoincidenza fino a tale data
8 Intervento di Giovanni Dosi Scuola Superiore SantrsquoAnna di Pisa dal titolo Italy
Catching-up interruptus New York 6 dicembre 2011
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Il Giappone ha unrsquoevoluzione esponenziale nei dati della tabella passando dai bassi livelli di fine lsquo800 ad un aumento improvviso e repentino nel 1973 con un raddoppio nel 1986 ed un ulteriore incremento negli anni successivi TABELLA 1 Serie storica dei brevetti statunitensi concessi per paese richiedente e per anno Anni 1883 - 2007
OECD 1883 1900 1929 1958 1973 1986 1995 2007
Australia 111 233 196 060 089 114 100 163
Austria 262 336 247 112 105 109 074 059
Belgio 159 135 130 114 125 074 087 067
Canada 1994 1054 1025 799 595 401 461 427
Danimarca 056 046 071 074 068 056 044 050
Francia 1422 979 976 1036 947 724 618 403
Germania 1867 3072 3236 2560 2468 2094 1445 1164
Italia 024 092 119 302 335 304 236 167
Giappone 016 003 140 193 2182 4035 4764 4290
Olanda 024 075 157 571 303 221 175 161
Norvegia 032 049 071 061 037 025 028 032
Svezia 095 132 319 464 337 270 176 136
Svizzera 175 227 446 880 586 370 231 133
Gran Bretagna 3455 3052 2223 2345 1261 735 543 423
Israele 037 058 084 142
Singapore 003 001 012 051
Taiwan 000 064 355 788
Corea del Sud 002 014 254 810
Hong Kong 007 009 019 043
India 009 005 008 070
Cina 004 003 014 099
Argentina 012 005 007 005
Brasile 008 008 014 012
Messico 019 011 009 007
Venezuela 003 006 006 002
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati USPTO (US Patent and Trademark Office)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INVESTIMENTI IN RampS CONFRONTI INTERNAZIONALI
La spesa in ricerca e sviluppo egrave senza dubbio un indicatore chiave per comprendere quale sia lo sforzo dei settori pubblico e privato nellrsquoottenimento di vantaggi competitivi nellrsquoambito della scienza e della tecnologia
Non a caso uno dei cinque obiettivi definiti nel marzo 2010 dalla Commissione europea nellrsquoambito della strategia ldquoEuropa 2020rdquo egrave il conseguimento di un adeguato rapporto tra spesa per ricerca e sviluppo e PIL
Per ricerca e sviluppo si intende il complesso delle tre attivitagrave di ricerca quella di base la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale
La prima consiste nel lavoro sperimentale o teorico svolto per acquisire nuove conoscenze su fenomeni e fatti osservabili senza che vi sia una finalitagrave diretta di applicazione o utilizzazione della sperimentazione
La seconda tipologia egrave analoga alla prima in quanto a modalitagrave di ricerca ma finalizzata ad un obiettivo specifico o pratico
Lo sviluppo sperimentale consiste invece in un lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite dalla ricerca o dallrsquoesperienza pratica e diretto alla produzione di nuovi materiali prodotti o dispositivi per lrsquoinstallazione di nuovi processi sistemi o servizi o diretto al miglioramento di prodotti disponibili o giagrave adottati9
Lrsquoaggregato principale di questo indicatore consiste nel totale delle spese (correnti e di capitale) in ricerca e sviluppo di tutte le societagrave residenti degli istituti di ricerca delle universitagrave e dei laboratori governativi etc escluse quelle finanziate dalle imprese nazionali ma effettuate allrsquoestero
Nella tabella che segue viene presentata lrsquoevoluzione cronologica dal 1960 al 2010 della spesa internazionale lorda per la ricerca e sviluppo di alcuni dei paesi industrializzati
9 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
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Se ne traggono informazioni interessanti riguardo al processo innovativo di queste potenze
Risulta subito evidente la condizione italiana che si attesta sempre su livelli decisamente bassi i piugrave bassi dal 2005 in poi in seguito al superamento da parte della Spagna
Lrsquoevoluzione della spesa presenta configurazioni cronologiche differenti a seconda dello Stato
Tra il 1990 ed il 1995 il Giappone conquista il primato della spesa e dopo una corsa in salita nel 2009 sembra cambiare rotta e cedere il passo alla Corea
I valori della spesa di USA e Germania si incontrano nel corso del 1990 per proseguire piugrave o meno parallelamente in crescita con una prevalenza nellrsquoentitagrave degli investimenti americani
La Francia seppure ad un livello di spesa piuttosto elevato non segue un trend particolarmente in ascesa mentre la Gran Bretagna nel periodo considerato risulta decisamente in discesa
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
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mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
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GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
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popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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Tale scoperta ebbe tuttavia ndash e forse non a caso ndash molto successo nel mercato statunitense
La mancanza di un insieme coerente e completo di misure per lrsquoindustria lrsquoinsufficiente apprezzamento nei confronti delle imprese nazionali quali portatrici di capacitagrave innovativa uniti allrsquoassenza di politiche di emulazione nei confronti dei paesi virtuosi hanno prodotto nel corso degli anni un mancato adeguamento reale agli standard delle nazioni piugrave innovative
Vale la pena di soffermarsi su quanto presentato nel dicembre 2011 presso lrsquoIstituto di Cultura Italiana a New York nellrsquointervento dal titolo ldquoThe Italian genius and the world industrial developmentrdquo nel quale egrave stato dato risalto allrsquoimportanza che il ldquogeniordquo italiano ha storicamente avuto nel contesto americano e mondiale Il fenomeno dei cervelli italiani in fuga non egrave storia recente
In questa circostanza egrave stato presentato uno studio che ha analizzato alcuni dati dai quali emerge chiaramente il ritardo italiano nella crescita innovativa condizione che si manifesta giagrave sul finire del secolo XIX con la mancata acquisizione di brevetti provenienti dallrsquoAmerica con un divario giagrave visibile allora rispetto alle principali potenze industriali del mondo8 Acquisire le capacitagrave provenienti da altri contesti culturali per utilizzarle nel proprio ambito produttivo ed industriale non egrave sembrata una scelta importante
La distanza di alcuni dei paesi maggiormente industrializzati (Canada Francia Germania Inghilterra) compare in misura fortemente marcata giagrave nel 1883
Da notare come la Germania mantenga livelli elevati di acquisizione dei brevetti americani fino al 2007 mentre gli altri Stati ne diminuiscono lrsquoincidenza fino a tale data
8 Intervento di Giovanni Dosi Scuola Superiore SantrsquoAnna di Pisa dal titolo Italy
Catching-up interruptus New York 6 dicembre 2011
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Il Giappone ha unrsquoevoluzione esponenziale nei dati della tabella passando dai bassi livelli di fine lsquo800 ad un aumento improvviso e repentino nel 1973 con un raddoppio nel 1986 ed un ulteriore incremento negli anni successivi TABELLA 1 Serie storica dei brevetti statunitensi concessi per paese richiedente e per anno Anni 1883 - 2007
OECD 1883 1900 1929 1958 1973 1986 1995 2007
Australia 111 233 196 060 089 114 100 163
Austria 262 336 247 112 105 109 074 059
Belgio 159 135 130 114 125 074 087 067
Canada 1994 1054 1025 799 595 401 461 427
Danimarca 056 046 071 074 068 056 044 050
Francia 1422 979 976 1036 947 724 618 403
Germania 1867 3072 3236 2560 2468 2094 1445 1164
Italia 024 092 119 302 335 304 236 167
Giappone 016 003 140 193 2182 4035 4764 4290
Olanda 024 075 157 571 303 221 175 161
Norvegia 032 049 071 061 037 025 028 032
Svezia 095 132 319 464 337 270 176 136
Svizzera 175 227 446 880 586 370 231 133
Gran Bretagna 3455 3052 2223 2345 1261 735 543 423
Israele 037 058 084 142
Singapore 003 001 012 051
Taiwan 000 064 355 788
Corea del Sud 002 014 254 810
Hong Kong 007 009 019 043
India 009 005 008 070
Cina 004 003 014 099
Argentina 012 005 007 005
Brasile 008 008 014 012
Messico 019 011 009 007
Venezuela 003 006 006 002
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati USPTO (US Patent and Trademark Office)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INVESTIMENTI IN RampS CONFRONTI INTERNAZIONALI
La spesa in ricerca e sviluppo egrave senza dubbio un indicatore chiave per comprendere quale sia lo sforzo dei settori pubblico e privato nellrsquoottenimento di vantaggi competitivi nellrsquoambito della scienza e della tecnologia
Non a caso uno dei cinque obiettivi definiti nel marzo 2010 dalla Commissione europea nellrsquoambito della strategia ldquoEuropa 2020rdquo egrave il conseguimento di un adeguato rapporto tra spesa per ricerca e sviluppo e PIL
Per ricerca e sviluppo si intende il complesso delle tre attivitagrave di ricerca quella di base la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale
La prima consiste nel lavoro sperimentale o teorico svolto per acquisire nuove conoscenze su fenomeni e fatti osservabili senza che vi sia una finalitagrave diretta di applicazione o utilizzazione della sperimentazione
La seconda tipologia egrave analoga alla prima in quanto a modalitagrave di ricerca ma finalizzata ad un obiettivo specifico o pratico
Lo sviluppo sperimentale consiste invece in un lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite dalla ricerca o dallrsquoesperienza pratica e diretto alla produzione di nuovi materiali prodotti o dispositivi per lrsquoinstallazione di nuovi processi sistemi o servizi o diretto al miglioramento di prodotti disponibili o giagrave adottati9
Lrsquoaggregato principale di questo indicatore consiste nel totale delle spese (correnti e di capitale) in ricerca e sviluppo di tutte le societagrave residenti degli istituti di ricerca delle universitagrave e dei laboratori governativi etc escluse quelle finanziate dalle imprese nazionali ma effettuate allrsquoestero
Nella tabella che segue viene presentata lrsquoevoluzione cronologica dal 1960 al 2010 della spesa internazionale lorda per la ricerca e sviluppo di alcuni dei paesi industrializzati
9 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
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Se ne traggono informazioni interessanti riguardo al processo innovativo di queste potenze
Risulta subito evidente la condizione italiana che si attesta sempre su livelli decisamente bassi i piugrave bassi dal 2005 in poi in seguito al superamento da parte della Spagna
Lrsquoevoluzione della spesa presenta configurazioni cronologiche differenti a seconda dello Stato
Tra il 1990 ed il 1995 il Giappone conquista il primato della spesa e dopo una corsa in salita nel 2009 sembra cambiare rotta e cedere il passo alla Corea
I valori della spesa di USA e Germania si incontrano nel corso del 1990 per proseguire piugrave o meno parallelamente in crescita con una prevalenza nellrsquoentitagrave degli investimenti americani
La Francia seppure ad un livello di spesa piuttosto elevato non segue un trend particolarmente in ascesa mentre la Gran Bretagna nel periodo considerato risulta decisamente in discesa
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
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mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
Capitolo
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GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
2011
Capitolo
18
popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
Capitolo
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
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Il Giappone ha unrsquoevoluzione esponenziale nei dati della tabella passando dai bassi livelli di fine lsquo800 ad un aumento improvviso e repentino nel 1973 con un raddoppio nel 1986 ed un ulteriore incremento negli anni successivi TABELLA 1 Serie storica dei brevetti statunitensi concessi per paese richiedente e per anno Anni 1883 - 2007
OECD 1883 1900 1929 1958 1973 1986 1995 2007
Australia 111 233 196 060 089 114 100 163
Austria 262 336 247 112 105 109 074 059
Belgio 159 135 130 114 125 074 087 067
Canada 1994 1054 1025 799 595 401 461 427
Danimarca 056 046 071 074 068 056 044 050
Francia 1422 979 976 1036 947 724 618 403
Germania 1867 3072 3236 2560 2468 2094 1445 1164
Italia 024 092 119 302 335 304 236 167
Giappone 016 003 140 193 2182 4035 4764 4290
Olanda 024 075 157 571 303 221 175 161
Norvegia 032 049 071 061 037 025 028 032
Svezia 095 132 319 464 337 270 176 136
Svizzera 175 227 446 880 586 370 231 133
Gran Bretagna 3455 3052 2223 2345 1261 735 543 423
Israele 037 058 084 142
Singapore 003 001 012 051
Taiwan 000 064 355 788
Corea del Sud 002 014 254 810
Hong Kong 007 009 019 043
India 009 005 008 070
Cina 004 003 014 099
Argentina 012 005 007 005
Brasile 008 008 014 012
Messico 019 011 009 007
Venezuela 003 006 006 002
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati USPTO (US Patent and Trademark Office)
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INVESTIMENTI IN RampS CONFRONTI INTERNAZIONALI
La spesa in ricerca e sviluppo egrave senza dubbio un indicatore chiave per comprendere quale sia lo sforzo dei settori pubblico e privato nellrsquoottenimento di vantaggi competitivi nellrsquoambito della scienza e della tecnologia
Non a caso uno dei cinque obiettivi definiti nel marzo 2010 dalla Commissione europea nellrsquoambito della strategia ldquoEuropa 2020rdquo egrave il conseguimento di un adeguato rapporto tra spesa per ricerca e sviluppo e PIL
Per ricerca e sviluppo si intende il complesso delle tre attivitagrave di ricerca quella di base la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale
La prima consiste nel lavoro sperimentale o teorico svolto per acquisire nuove conoscenze su fenomeni e fatti osservabili senza che vi sia una finalitagrave diretta di applicazione o utilizzazione della sperimentazione
La seconda tipologia egrave analoga alla prima in quanto a modalitagrave di ricerca ma finalizzata ad un obiettivo specifico o pratico
Lo sviluppo sperimentale consiste invece in un lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite dalla ricerca o dallrsquoesperienza pratica e diretto alla produzione di nuovi materiali prodotti o dispositivi per lrsquoinstallazione di nuovi processi sistemi o servizi o diretto al miglioramento di prodotti disponibili o giagrave adottati9
Lrsquoaggregato principale di questo indicatore consiste nel totale delle spese (correnti e di capitale) in ricerca e sviluppo di tutte le societagrave residenti degli istituti di ricerca delle universitagrave e dei laboratori governativi etc escluse quelle finanziate dalle imprese nazionali ma effettuate allrsquoestero
Nella tabella che segue viene presentata lrsquoevoluzione cronologica dal 1960 al 2010 della spesa internazionale lorda per la ricerca e sviluppo di alcuni dei paesi industrializzati
9 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
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Se ne traggono informazioni interessanti riguardo al processo innovativo di queste potenze
Risulta subito evidente la condizione italiana che si attesta sempre su livelli decisamente bassi i piugrave bassi dal 2005 in poi in seguito al superamento da parte della Spagna
Lrsquoevoluzione della spesa presenta configurazioni cronologiche differenti a seconda dello Stato
Tra il 1990 ed il 1995 il Giappone conquista il primato della spesa e dopo una corsa in salita nel 2009 sembra cambiare rotta e cedere il passo alla Corea
I valori della spesa di USA e Germania si incontrano nel corso del 1990 per proseguire piugrave o meno parallelamente in crescita con una prevalenza nellrsquoentitagrave degli investimenti americani
La Francia seppure ad un livello di spesa piuttosto elevato non segue un trend particolarmente in ascesa mentre la Gran Bretagna nel periodo considerato risulta decisamente in discesa
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
13
GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
Capitolo
14
mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
Capitolo
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GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
2011
Capitolo
18
popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
Capitolo
20
culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
22
motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INVESTIMENTI IN RampS CONFRONTI INTERNAZIONALI
La spesa in ricerca e sviluppo egrave senza dubbio un indicatore chiave per comprendere quale sia lo sforzo dei settori pubblico e privato nellrsquoottenimento di vantaggi competitivi nellrsquoambito della scienza e della tecnologia
Non a caso uno dei cinque obiettivi definiti nel marzo 2010 dalla Commissione europea nellrsquoambito della strategia ldquoEuropa 2020rdquo egrave il conseguimento di un adeguato rapporto tra spesa per ricerca e sviluppo e PIL
Per ricerca e sviluppo si intende il complesso delle tre attivitagrave di ricerca quella di base la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale
La prima consiste nel lavoro sperimentale o teorico svolto per acquisire nuove conoscenze su fenomeni e fatti osservabili senza che vi sia una finalitagrave diretta di applicazione o utilizzazione della sperimentazione
La seconda tipologia egrave analoga alla prima in quanto a modalitagrave di ricerca ma finalizzata ad un obiettivo specifico o pratico
Lo sviluppo sperimentale consiste invece in un lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite dalla ricerca o dallrsquoesperienza pratica e diretto alla produzione di nuovi materiali prodotti o dispositivi per lrsquoinstallazione di nuovi processi sistemi o servizi o diretto al miglioramento di prodotti disponibili o giagrave adottati9
Lrsquoaggregato principale di questo indicatore consiste nel totale delle spese (correnti e di capitale) in ricerca e sviluppo di tutte le societagrave residenti degli istituti di ricerca delle universitagrave e dei laboratori governativi etc escluse quelle finanziate dalle imprese nazionali ma effettuate allrsquoestero
Nella tabella che segue viene presentata lrsquoevoluzione cronologica dal 1960 al 2010 della spesa internazionale lorda per la ricerca e sviluppo di alcuni dei paesi industrializzati
9 OECD Factbook 2011 ndash 2012 cit
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Se ne traggono informazioni interessanti riguardo al processo innovativo di queste potenze
Risulta subito evidente la condizione italiana che si attesta sempre su livelli decisamente bassi i piugrave bassi dal 2005 in poi in seguito al superamento da parte della Spagna
Lrsquoevoluzione della spesa presenta configurazioni cronologiche differenti a seconda dello Stato
Tra il 1990 ed il 1995 il Giappone conquista il primato della spesa e dopo una corsa in salita nel 2009 sembra cambiare rotta e cedere il passo alla Corea
I valori della spesa di USA e Germania si incontrano nel corso del 1990 per proseguire piugrave o meno parallelamente in crescita con una prevalenza nellrsquoentitagrave degli investimenti americani
La Francia seppure ad un livello di spesa piuttosto elevato non segue un trend particolarmente in ascesa mentre la Gran Bretagna nel periodo considerato risulta decisamente in discesa
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GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
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mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
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GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
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popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
23
e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Capitolo
12
Se ne traggono informazioni interessanti riguardo al processo innovativo di queste potenze
Risulta subito evidente la condizione italiana che si attesta sempre su livelli decisamente bassi i piugrave bassi dal 2005 in poi in seguito al superamento da parte della Spagna
Lrsquoevoluzione della spesa presenta configurazioni cronologiche differenti a seconda dello Stato
Tra il 1990 ed il 1995 il Giappone conquista il primato della spesa e dopo una corsa in salita nel 2009 sembra cambiare rotta e cedere il passo alla Corea
I valori della spesa di USA e Germania si incontrano nel corso del 1990 per proseguire piugrave o meno parallelamente in crescita con una prevalenza nellrsquoentitagrave degli investimenti americani
La Francia seppure ad un livello di spesa piuttosto elevato non segue un trend particolarmente in ascesa mentre la Gran Bretagna nel periodo considerato risulta decisamente in discesa
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
13
GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
Capitolo
14
mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
Capitolo
16
GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
2011
Capitolo
18
popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
Capitolo
20
culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
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GRAFICO 3 Serie storica spesa interna lorda in R6S sul PIL dei paesi considerati ndash valori percentuali Anno 1960 - 2010
Fonte F Barbiellini Amidei J Cantwell A Sdadavecchia (2011)
Dai dati contenuti nel Factbook 2011 ndash 2012 dellrsquoOCSE egrave possibile
approfondire tale tipologia di spesa con riferimento ai dati statistici disponibili e con la possibilitagrave di effettuare un confronto con la media dei paesi aderenti (vedi sul grafico seguente la barra verde ndash OECD)
La ricerca e sviluppo dei paesi OCSE nel loro complesso risulta pari al 23 del PIL La Danimarca (dal 2009) la Finlandia Israele il Giappone la Corea la Svezia e la Svizzera sono stati gli unici paesi in cui tale spesa ha raggiunto livelli percentuali rispetto al PIL superiori al 3 ben al di sopra della media OCSE Dal 2000 in poi si egrave avuto un aumento significativo in Europa e in Giappone
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mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
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GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
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popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
23
e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Capitolo
14
mentre negli Stati Uniti egrave stato piugrave attenuato In Cina lrsquoaumento di tale spesa sul PIL egrave passato allo 09 del 2000 allrsquo17 del 2009
Nellrsquoambito dei paesi OCSE dalla metagrave degli anni rsquo90 la spesa in ricerca e sviluppo egrave cresciuta piugrave velocemente in Turchia e in Portogallo con tassi di crescita annuale del 10
In Cina la crescita reale della spesa si egrave attestata su un valore percentuale pari al 18
LrsquoItalia con un valore pari allrsquo123 (anno 2008) appare senza dubbio distante dai paesi europei piugrave avanzati ma non lontana dallrsquoobiettivo fissato a livello nazionale per il 2020 (153)
Considerato perograve che nel 2001 tale valore era dellrsquo19 non si puograve non constatare il risultato di unrsquoevidente carenza nel rilancio delle politiche della ricerca che hanno deteriorato nel tempo la capacitagrave di crescita del nostro paese
Tale debolezza si riscontra anche nei dati riferiti al rapporto tra la spesa in RampS delle imprese ed il PIL (pari allo 065) al di sotto della media europea (121)10
10 Istat Noi Italia Spesa per ricerca e sviluppo Scheda Scienza tecnologia e
innovazione 19 gennaio 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
Capitolo
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GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
2011
Capitolo
18
popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
Capitolo
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
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GRAFICO 4 Spesa interna lorda in RampS ndash in percentuale del PIL Anni 2010 o ultimo anno disponibile
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati OECD Factbook 2011 ndash 2012 Economic Environmental and Social Statistics
In Italia la spesa in RampS ha visto differenti declinazioni quantitative a seconda del contesto territoriale
Il grafico successivo estratto dai dati Istat contenuti nel rapporto Noi Italia edizione 2011 presenta i valori di spesa delle regioni italiane
I dati a disposizione riferiti al 2008 descrivono un maggiore investimento in Piemonte e nel Lazio seguono Friuli Venezia Giulia Campania Emilia Romagna Trento come provincia autonoma e Lombardia
Queste regioni (e la provincia autonoma di Trento) si trovano al di sopra della media italiana che si attesta come giagrave precisato su una spesa pari allrsquo123 del PIL
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GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
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popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
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GRAFICO 5 Spesa totale per ricerca e sviluppo in Italia per regione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
042047
057059061
068074079
087089
095105
114122123124125
133135137
179188
000 050 100 150 200
MoliseCalabria
BolzanoBozenSardegna
Valle DAostaValleacutee dAosteBasilicata
MarchePuglia
UmbriaSicilia
AbruzzoVeneto
ToscanaLiguria
ItaliaLombardia
TrentoEmilia-Romagna
CampaniaFriuli-Venezia Giulia
LazioPiemonte
Fonte Elaborazioni Eurispes su dati Istat 2011
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
2011
Capitolo
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popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
Capitolo
20
culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO
Il patrimonio di conoscenze costituisce lrsquoelemento fondamentale del capitale umano e in questo contesto possiamo definirlo come la capacitagrave di una visione e di un utilizzo complessivo dei diversi saperi scientifici e umanistici nella consapevolezza che entrambe le impostazioni del sapere possano insieme ldquocontribuire ad una crescita dellrsquoindustria dellrsquoistruzione generale del vivere civilerdquo11
Istruzione quindi uguale avanzamento economico e sociale e forse piugrave di qualunque altro indicatore indice fondamentale anche del benessere
Istruzione non significa solamente maggiore conoscenza ma anche aumento della dotazione degli strumenti per orientare la propria vita professionale e non per perseguire obiettivi di crescita altrimenti difficilmente raggiungibili
Egrave per questo motivo che il livello di istruzione della popolazione di un paese egrave comunemente utilizzato per valutare lo stock di ldquocapitale umanordquo
Nel Factbook 2011-2012 dellrsquoOCSE i dati sul livello di istruzione dei paesi analizzati fanno riferimento al piugrave alto raggiunto nella fascia drsquoetagrave indicata
Secondo quanto emerge i paesi dellrsquoarea OCSE hanno registrato nel corso degli ultimi decenni aumenti significativi nella percentuale di popolazione adulta con istruzione terziaria
Nel 2009 oltre il 30 della popolazione di etagrave compresa tra i 25 e i 64 anni ha raggiunto il livello di istruzione superiore in piugrave della metagrave dei paesi OCSE Tale percentuale egrave significativamente piugrave alta in Canada Israele Giappone Nuova Zelanda e Stati Uniti nella Federazione Russa raggiunge il 50
Al contrario in Italia Portogallo e Turchia cosigrave come in alcuni paesi del G20 (Argentina Brasile Cina Indonesia Arabia Saudita e Sud Africa) la quota di
11 Armando Massarenti Cosigrave lrsquoItalia azzoppograve la scienza Il Sole 24 Ore 17 aprile
2011
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popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
22
motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Capitolo
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popolazione della stessa fascia drsquoetagrave con livello di istruzione terziaria (universitaria) egrave inferiore al 15
Lrsquoindicazione della tendenza a lungo termine nel livello di istruzione di una popolazione puograve essere significativamente ottenuto confrontando i livelli attuali raggiunti dalle coorti di etagrave piugrave giovane con quelli delle coorti piugrave anziane
Egrave quanto analizzato nel documento OCSE dove viene confrontato il livello di istruzione dei 25-34enni con quello dei 55-64enni
Al di lagrave del giudizio che ognuno di noi puograve dare sullrsquoimpostazione educativa di alcuni paesi dellrsquoEst asiatico va immediatamente notato il parallelismo tra lrsquoefficienza in campo tecnologico (vedi aumento percentuale di brevetti triadici negli ultimi anni) ed il livello di istruzione riscontrabile in Corea
Ma ciograve che desta maggiormente la nostra attenzione con riferimento a tale Paese egrave lrsquoincredibile differenza del livello di istruzione tra gli adulti (classe 55-64) e i giovani (classe 25-34) Egrave sicuramente la differenza piugrave marcata che negli altri paesi e sta ad indicare senza dubbio il risultato di un preciso progetto nazionale
Una differente configurazione egrave presentata invece dallo stato di Israele dove il livello di istruzione della classe di etagrave piugrave anziana si mantiene superiore a quello della fascia piugrave giovane Egrave noto come tale stato abbia sempre investito molto in istruzione ed abbia dunque una popolazione adulta molto istruita
Egrave interessante notare come tra le potenze mondiali storiche ad alto potenziale tecnologico vi siano proprio quelle con i livelli di istruzione tra i piugrave elevati nella classe di etagrave meno giovane (vedi Russia Israele Stati Uniti Giappone Canada Gran Bretagna Germania) e che tuttora i paesi con le economie piugrave avanzate non solamente presentano alti livelli di istruzione nelle classi di etagrave meno giovani ma hanno evidentemente continuato ad investire dotando la propria societagrave di alti livelli di sapere anche nelle fasce di etagrave piugrave giovani
Complessivamente nel 2009 (anno di riferimento dei dati dello studio presentato nel 2011) nei paesi OCSE solamente il 27 degli adulti presenta livelli di istruzione primaria o secondaria inferiore (equivalente alle elementari e alle medie) mentre il 44 ha raggiunto la secondaria superiore (equivalente al diploma di scuola superiore) ed il 30 ha una qualificazione terziaria (equivalente al titolo universitario)
Negli ultimi dieci anni i piugrave importanti progressi sono stati raggiunti infatti nei livelli piugrave bassi (la quota di popolazione non in possesso della secondaria superiore egrave diminuita del 10) e in quelli piugrave alti di istruzione (la quota di popolazione con istruzione terziaria egrave aumentata dellrsquo89)
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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GRAFICO 6 Popolazione con titolo di studio di terzo livello ndash valori percentuali Anno 2009
Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Posto che lrsquoinvestimento in istruzione riduce le disuguaglianze consentendo
maggiori opportunitagrave di mobilitagrave sociale favorisce la crescita economica migliora la produttivitagrave e lo sviluppo personale e sociale quanto investono effettivamente gli stati per il potenziamento dei livelli di conoscenza dei propri abitanti E quanto investono i privati
Lrsquoindicatore di spesa in istruzione adottato nel documento dellrsquoOCSE include le spese per scuole universitagrave e altre istituzioni pubbliche e private e per i servizi di supporto educativo Sono anche considerate le spese per i servizi accessori per studenti e famiglie forniti dalle istituzioni scolastiche
Inoltre nellrsquoambito della formazione terziaria (universitaria) egrave inclusa la spesa per la ricerca e sviluppo nella misura in cui viene realizzata dalle istituzioni educative
Prendendo in considerazione gli investimenti sia pubblici che privati si vuole in questo contesto dare una valutazione non solamente riguardo alle scelte effettuate dai governi ma anche al contesto drsquoinsieme che grazie alla compartecipazione dellrsquointeresse pubblico e privato nella crescita del potenziale
Capitolo
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
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culturale determina in un territorio quel valore aggiunto che permette un effettivo avanzamento complessivo
La spesa per la formazione sostenuta dai paesi dellrsquoOCSE nel 2008 (ultimo anno disponibile di riferimento) egrave stata del 61 del PIL Piugrave di tre quarti di questa somma proviene da finanziamenti pubblici
La spesa piugrave elevata egrave stata sostenuta in Cile in Danimarca in Islanda in Israele in Corea in Norvegia e negli Stati Uniti con almeno il 7 del PIL
Quasi un terzo della spesa OCSE per le istituzioni educative ha riguardato la formazione terziaria i cui costi (tasse di iscrizione insegnamento durata dei programmi etc) variano notevolmente da paese a paese
Canada Cile Israele Corea e Stati Uniti spendono tra lrsquo17 e il 27 del loro PIL per le istituzioni terziarie (sono anche i maggiori sostenitori delle spese private per tale livello di istruzione) mentre Belgio Brasile Estonia Francia Islanda Irlanda Svizzera e Regno Unito spendono meno della media OCSE in questa fascia investendo maggiormente nella formazione primaria secondaria e post secondaria (non universitaria)
GRAFICO 7 Investimento pubblico e privato in istruzione per tutti i livelli di istruzione ndash in percentuale sul PIL Anno 2008
Per spesa pubblica si intendono considerate le spese dirette per le istituzioni educative e le sovvenzioni pubbliche dirette alle famiglie amministrate dalle istituzioni educative La spesa privata egrave considerata al netto dei sussidi pubblici attribuibili alle istituzioni scolastiche ed esclude le spese effettuate al di fuori delle istituzioni educative (libri di testo acquistati dalle famiglie lezioni private costi vari sostenuti dagli studenti etc) Fonte Elaborazioni Eurispes su OECD Factbook 2011-2012
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I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
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motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
21
I PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI DALLE IMPRESE
In questo paragrafo si cercheragrave di chiarire il nesso tra quanto finora descritto e
le dimensioni del tessuto produttivo e della sua forza lavoro Abbiamo infatti parlato di investimento nel capitale umano e del ritardo
italiano in questo senso facendo un cenno alle conseguenze che tutto ciograve comporta
Egrave certamente vero che la crisi che stiamo subendo riguarda la maggior parte delle nazioni del mondo ma ogni contesto territoriale ha le proprie caratteristiche (e responsabilitagrave)
Nellrsquoattuale difficile situazione di disoccupazione soprattutto giovanile egrave di prioritaria importanza chiedersi quali strategie adottare
Tra queste secondo la presente analisi sembra innanzitutto prioritario dotare le future forze lavoro di una formazione adeguata ed orientata alle richieste del mercato
Il sistema Excelsior di Unioncamere presenta ogni anno i dati relativi alle richieste di assunzione da parte delle imprese ed ogni anno emerge una reale difficoltagrave nel reperimento di alcune figure professionali
I motivi di tali difficoltagrave secondo quanto emerge dai relativi dati sono riconducibili allrsquoesiguitagrave delle figure richieste alla mancanza di strutture formative in grado di preparare il personale e quindi alla carenza di unrsquoadeguata formazionepreparazione
Anche lrsquoinsufficiente esperienza la mancanza di caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione richiesta e la mancanza della figura professionale richiesta a causa della ldquonovitagraverdquo della professione costituiscono i
Capitolo
22
motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Capitolo
22
motivi degli ostacoli che affrontano le aziende quando cercano personale per la propria attivitagrave12
Egrave evidente come lrsquoaspetto della formazione costituisca il nucleo del problema come pure emerge evidentemente la mancanza di lungimiranza e di capacitagrave nellrsquoanticipare quelle che potranno essere le professioni del futuro tanto da non riuscire ad attivare gli strumenti necessari a formare tempestivamente le figure professionali richieste
A tal proposito la tavola 16 del Sistema Excelsior (httpexcelsior unioncamerenet ) offre una chiara presentazione dei dati sulle ldquoAssunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2011rdquo Ne emerge unrsquoelevata richiesta di personale delle professioni tecniche nel complesso di operai specializzati e di personale addetto agli impianti e alle macchine
Le professioni intellettuali e scientifiche sono richieste soprattutto nel settore della chimica e farmaceutica nellrsquoindustria dei mezzi di trasporto nelle industrie dellrsquoelettronica ottica e medicale nei servizi dei media e della comunicazione nellrsquoambito dei servizi informatici e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese e nei servizi formativi privati
Nel settore industriale le professioni tecniche sono richieste praticamente in tutte le attivitagrave ma in particolare nellrsquoestrazione dei minerali nelle industrie chimiche farmaceutiche e petrolifere della gomma e delle materie plastiche nella lavorazione dei minerali non metalliferi nellrsquoindustria della fabbricazione dei macchinari e dei mezzi di trasporto nelle industrie elettroniche ottiche e medicali nei lavori di impiantistica tecnica Anche nelle public utility (energia gas acqua ambiente) le aziende prevedono di ricercare tecnici esperti
Nel settore dei servizi questa figura egrave richiesta in particolare nel commercio allrsquoingrosso nei servizi dei media e della comunicazione nei servizi informatici
12 Sistema Excelsior tav 423 in httpexcelsiorunioncamerenetindexphpoption=com_jumiampfileid=3ampItemid=58
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
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e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali
Scheda 34 ndash Innovazione Confronti internazionali
23
e delle telecomunicazioni nei servizi avanzati di supporto alle imprese nei servizi finanziari e assicurativi nellrsquoistruzione e servizi formativi privati nellrsquoambito dei servizi sanitari e in genere negli studi professionali
In conclusione si evince un forte bisogno di figure lavorative proprio nei settori considerati ad alto potenziale tecnologico e innovativo
CONCLUSIONI Innovazione conoscenza sapere scientifico e umanistico sono strettamente
legati da un comune destino quello della crescita economica e sociale In periodi di crisi nei quali si passa al setaccio ogni principio magari fino a
poco prima considerato consolidato per tentare di capire quale svolta dare al paese e con quali strumenti non egrave mancato chi ha messo in crisi anche il concetto stesso di crescita
In questa breve analisi si egrave cercato di dare testimonianza del fatto che la crescita economica non egrave esclusivamente il frutto di un preciso intento ma egrave in qualche modo il risultato - inevitabile o ineluttabile se si preferisce ndash anche della crescita culturale di una societagrave nel suo complesso ed egrave direttamente proporzionale allrsquoavanzamento dei suoi livelli di conoscenza
Crescita economica di un paese significa miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di popolazione e ciograve egrave possibile grazie allrsquoaumento della capacitagrave di dotarsi di un sapere elemento essenziale per una mobilitagrave sociale sana
Dai dati emerge quindi una stretta connessione tra livelli di conoscenza ed avanzamento tecnologico Allo stesso modo sembra anche di poter constatare sulla base degli stravolgimenti internazionali degli ultimi anni che vi sia una stretta correlazione tra progresso tecnologico e trasformazioni sociali