Ufficio XVI - Ambito territoriale per la provincia di Reggio EmiliaUfficio Educazione Fisica e Sportiva
Prof. Paolo Seclì
Scuola dell’infanzia: Il corpo e il movimento
Scuola primaria: Educazione fisica
CRONISTORIA DELLA DISCIPLINA
DAL 1991 AD OGGI PIÙ VOLTE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA AL CAMPO D’ESPERIENZA È
STATA CAMBIATA LA DENOMINAZINE
IL CORPO E
IL MOVIMENTO
IL CORPO IN MOVIMENTO
Identità, autonomia, salute (2)
CORPO, MOVIMENTO, SALUTE (1)
IL CORPO E IL
MOVIMENTO (3)
1991 2004 2007 2012
(1) Min. Moratti(2) Min. Fioroni(3) Min. Profumo
Paolo Seclì
La Scuola dell’Infanzia
Orientamenti 1991
Indicazioni 2004
Indicazioni 2007
Indicazioni 2013
Il sé e l’altro Il sé e l’altro Il sé e l’altro Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
Corpo, movimento, salute
Il corpo in movimento
Il corpo e il movimento
I discorsi e le parole Fruizione e
I discorsi e le parole
I discorsi e le parole
produzione di messaggi
Messaggi , forme, media
Linguaggi, creatività, espressione
Immagini, suoni, colore
Lo spazio l’ordine la misura
Esplorare, conoscere e progettare
La conoscenza del mondo
La conoscenza del mondo
Le cose il tempo la natura
6 4 5 5
Paolo Seclì
I bambini prendono coscienza del proprio corpo, util izzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo .
Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benes sere e di equilibrio psico-fisico.
Il corpo e il movimento
Esplorazione, apprendimento attraverso corpo e movim ento,
La Scuola dell’Infanzia
Paolo Seclì
(p. 25 API)
Esplorazione, apprendimento attraverso corpo e movim ento, dinamismo-benessere
L’azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni pia cevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazion e del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di sperimentare potenzialità e limiti della propria fisicità, sviluppando nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimenti incontrollati.
Senso-percezione, tensione-rilassamento, educazione r espiratoria, sperimentazione capacità-limiti, educazione alla perc ezione del rischio
I bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, an che in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé, consolida ndo autonomia e sicurezza emotiva.
Gioco simbolico, ambientazione fantastica, bans, can ti-ballo, ...
Il corpo e il movimento
La Scuola dell’Infanzia
Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative c he si realizzano in un linguaggio caratterizzato da una propria strutt ura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi di apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi, di alternare la parola e i gesti, di produrre e f ruire musica, di accompagnare narrazioni, di favorire la c ostruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema co rporeo.
Paolo Seclì
Espressività corporea, comunicazione non verbale, ap prendimento delle regole, strutturazione schema corporeo-immagi ne corporea
(p. 26 API)
Le attività informali, di routine e di vita quotidi ana, la vita e i giochi all’aperto sono altrettanto importanti dell’uso di piccoli att rezzi e strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati , dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla salute attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione e all’igiene personale.
La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmen te nel bambino la capacità di leggere e interpretare i messaggi prove nienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura.
Il corpo e il movimento
La Scuola dell’Infanzia
e altrui, rispettandolo e avendone cura.
Paolo Seclì
La scuola dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per giungere ad a ffinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacit à di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e creatività.
(p. 26 API)
Outdoor Education, prevenzione primaria, stili di vi ta
Comunicazione-ascolto verb.-non verb., esplorazione senso-percettiva,
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino vive pienamente la corporeità, ne percep isce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé e di sana alimentazione.
La Scuola dell’Infanzia
Il corpo e il movimento
alimentazione.Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e
motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, an che con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situ azioni ambientali all’interno delle scuola e all’aperto .
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio , interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue parti e rapprese nta il corpo fermo e in movimento.
(p. 26 API)Paolo Seclì
Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria
[...]
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.
Riconosce ed esprime le proprie emozioni , è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui.
Novità
(pp. 29-30 API)
Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consa pevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chie dere aiuto.
[...] Condivide esperienze e giochi, utilizza material i e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.
Paolo Seclì
Queste indicazioni costituiscono un «Ponte» tra le d ue scuole, ricordandoci che gli alunni di una classe 1^ primar ia sono in realtà in
evoluzione dall’esperienza precedente.
CRONISTORIA DELLA DISCIPLINA
DAL 1985 AD OGGI PIÙ VOLTE NELLA SCUOLA PRIMARIA ALLA DISCIPLINA È STATA CAMBIATA LA DENOMINAZINE
EDUCAZIONE
MOTORIA
CORPO MOVIMENTO SPORT (2)
SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE (1)
EDUCAZIONE FISICA (3)
1985 2004 2007 2012
(1) Min. Moratti(2) Min. Fioroni(3) Min. Profumo
Paolo Seclì
«La nostra disciplina torna ad assumere la denominazione di Educazione Fisica , termine altamente dibattuto e contrastato nel nostro paese ma definizione prevalente nell’Unione europea. [...]
Si potrebbe pensare a un ritorno al passato, a quello storico conflitto tra psicomotricità e educazione fisica tradizionale d’impronta meccanicistica che ha alimentato, per anni, il dibattito tra esperti in materia e docenti di ogni ordine e grado.
LA DENOMINAZIONE «EDUCAZIONE FISICA»
Non è così. [...]
In essa convergono sia il concetto di attività motoria sia quello di attività sportiva con tutte le possibili componenti in esse presenti (attività espressiva, mimo, danza, ecc.), superando i preconcetti che nei programmi per la scuola elementare del 1985 determinarono l’introduzione dell’Educazione motoria per discostarsi dalla vetusta educazione ginnico-addestrativa» .
Cfr. Seclì P. et al., “Chiamatela Educazione fisica ”, Rivista dell'istruzione n. 5 Settembre/Ottobre 2012 – Numero monografico s ulle Indicazioni 2012, pp. 81-85. Bimestrale, Maggioli Editore, Rimini.
Paolo Seclì
«Il consenso sta nel significato che ha per noi insegnanti di EF questa dicitura, che assegna alla disciplina l’orientamento pedagogico di educazione globale della persona, in tutte le aree della sua personalità (cognitiva, affettivo- emotiva, socio-relazionale).
Parliamo di educazione attraverso il corpo e il movimento secondo un paradigma in cui si evidenziano due direttrici fondamentali:
• educazione del corpo e del movimento , tesa a sviluppare competenze motorie e sportive, come ambito specifico e caratterizzante la disciplina stessa;
LA DENOMINAZIONE «EDUCAZIONE FISICA»
e sportive, come ambito specifico e caratterizzante la disciplina stessa;
• educazione al corpo e al movimento , tesa a coltivare sani stili comportamentali e di vita, come ambito preventivo e salutistico».
EF: definizione più utilizzata o maggiormente condivi sa dalla letteratura
internazionale, non solo europea: Physical Education ( anglofoni),
Éducation Physique (francofoni), Educación Fisica (isp anici)
Cfr. Seclì P. et al, “Chiamatela Educazione fisica” , Rivista dell'istruzione n. 5 Settembre/Ottobre 2012 – Numero monografico s ulle Indicazioni 2012, pp. 81-85. Bimestrale, Maggioli Editore, Rimini.
Paolo Seclì
Educazione fisica (1)
Nel primo ciclo l’educazione fisica promuove la cono scenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l’a mbiente, gli altri, gli oggetti.
Contribuisce, inoltre, alla formazione della persona lità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della pro pria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere.
Primo ciclo d’istruzione
della propria persona e del proprio benessere.
In particolare, lo «stare bene con se stessi» richi ama l’esigenza che il curricolo dell’educazione al movimento preveda esper ienze tese a consolidare stili di vita corretti e salutari , come presupposto di una cultura personale che valorizzi le esperienze motorie e sportive, anche extrascolastiche, come prevenzione di ipocinesia, sovrappeso e cattive abitudini alimentari , involuzione delle capacità motorie, precoce abbandono della pratica sportiva e utilizzo di sostanze che inducono dipendenza.
(p. 76 API)Paolo Seclì
Primo ciclo d’istruzione
Le attività motorie e sportive forniscono agli alun ni le occasioni per riflettere sui cambiamenti del proprio corpo, per a ccettarli e viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona; offrono altresì occasio ni per riflettere sulle valenze che l’immagine di sé assume nel confronto col gruppo dei pari.
Educazione fisica (2)
L’educazione motoria è quindi l’occasione per promuo vere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive.[…]
(p. 76 API)
La conquista di abilità motorie e la possibilità di sperimentare il successo delle proprie azioni sono fonte di gratific azione che incentivano l’autostima dell’alunno e l’ampliamento progressivo della sua esperienza, arricchendola di stimoli sempre nuov i.
Paolo Seclì
L’attività motoria e sportiva, soprattutto nelle oc casioni in cui fa sperimentare la vittoria o la sconfitta , contribuisce all’apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni .
Attraverso la dimensione motoria l’alunno è facilit ato nell’espressione di istanze comunicative e disagi di varia natura che non sempre riesce a
Primo ciclo d’istruzione
Educazione fisica (3)
di istanze comunicative e disagi di varia natura che non sempre riesce a comunicare con il linguaggio verbale.
L’attività motoria praticata in ambiente naturale rappresenta un elemento determinante per un’azione educativa integr ata, per la formazione di futuri cittadini del mondo, rispettosi dei valori umani, civili e ambientali.
(p. 76 API)Paolo Seclì
Partecipare alle attività motorie e sportive signif ica condividere con altre persone esperienze di gruppo, promuovendo l’inserime nto anche di alunni con varie forme di diversità ed esaltando il valore della cooperazione e del lavoro di squadra. Il gioco e lo sport sono, infatti, mediatori e faci litatori di relazioni e «incontri».
L’attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e
Primo ciclo d’istruzione
Educazione fisica (4)
L’attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. I docenti sono impegnati a trasmettere e a far vivere ai ragazzi i principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l’avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità , di controllo dell’aggressività, di negazione di qualunque forma d i violenza .
L’esperienza motoria deve connotarsi come «vissuto p ositivo», mettendo in risalto la capacità di fare dell’alunno , rendendolo costantemente protagonista e progressivamente consa pevole delle competenze motorie via via acquisite.
(p. 76 API)Paolo Seclì
FUNZIONI
AFFETTIVE
ed EMOTIVEFUNZIONI
COGNITIVE
FUNZIONI
COMPLESSITÀ DELLA PERSONALITÀ
FUNZIONI
ORGANICHEFUNZIONI
SOCIALI
FUNZIONI
CORPOREE
MOTORIE
Paolo Seclì
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ARTICOLATI IN 4 NUCLEI TEMATICI
• IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMP O
• IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITÀ
Primo ciclo d’istruzione
• IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITÀ
COMUNICATIVO-ESPRESSIVA
• IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY
• SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA
(pp. 77 API)Paolo Seclì
Abolizione del nucleo tematico « Il corpo e le funzioni senso-percettive”» sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria di I grado , per due ordini di ragioni:
a) il corpo non può essere considerato in modo avulso e astratto da un contesto di realtà, il corpo è tale proprio perché inserito in uno spazio e in un tempo. Alcuni obiettivi di questo nucleo tematico , nelle precedenti Indicazioni (2007), si riscontravano anche nel nucleo tematico «Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo» , creando confusione agli insegnanti
NovitàIndicazioni 2007 vs 2012
relazione con lo spazio e il tempo» , creando confusione agli insegnanti soprattutto in fase di verifica e di valutazione;
b) alcuni obiettivi del nucleo tematico « Il corpo e le funzioni senso-percettive» sono assolutamente riconducibili all’obiettivo «Salute e benessere, prevenzione e sicurezza» . Infatti, sono collocati in quest’ambito, ad esempio, gli obiettivi relativi alla capacità di rilevare i principali cambiamenti del corpo e di impegnarsi per migliorare la propria efficienza fisica in vista di buone prassi di vita.
Cfr. Seclì P. et al, “Chiamatela Educazione fisica” , Rivista dell'istruzione n. 5 Settembre/Ottobre 2012 – Numero monografico s ulle Indicazioni 2012, pp. 81-85. Bimestrale, Maggioli Editore, Rimini.
Paolo Seclì
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
– Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro
inizialmente in forma successiva e poi in forma simu ltanea
(correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc.).
La Scuola Primaria
Educazione fisicaOBIETTIVI DI PPRENDIMENTO
(correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc.).
– Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e
successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il
proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agl i oggetti, agli altri.
(pp. 77 API)Paolo Seclì
Alfabeto motorio, multilateralità, variabilità, att ività a coppie, piccolo e grande gruppo
La Scuola Primaria
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
– Utilizzare in forma originale e creativa modalità es pressive e corporee
anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sap endo
trasmettere nel contempo contenuti emozionali.
Educazione fisicaOBIETTIVI DI PPRENDIMENTO
(pp. 77 API)
trasmettere nel contempo contenuti emozionali.
– Elaborare ed eseguire semplici sequenze di moviment o o semplici
coreografie individuali e collettive.
Paolo Seclì
Linguaggio corporeo, comunicazione non verbale, libe rtà di espressione, corpo-ritmo-movimento-emozioni
La Scuola Primaria
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
– Conoscere e applicare correttamente modalità esecu tive di diverse
proposte di giocosport.
– Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tra dizione popolare
Educazione fisicaOBIETTIVI DI PPRENDIMENTO
(pp. 77 API)
applicandone indicazioni e regole.
– Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in
forma di gara, collaborando con gli altri.
– Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la
sconfitta con equilibrio e vivere la vittoria esprimendo rispetto
nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando
senso di responsabilità.
Paolo Seclì
ESSERE LEALI NEL GIOCO E NELLA VITA QUOTIDIA NA
EDUCARE ALLA LEGALITÀ EDUCARE AL RISPETTO
UN CONCETTO CHIAVE ESPRESSO DAL CODICE EUROPEO DI ETICA SPORTIVA - CONSIGLIO D’EUROPA (1992)
FAIR - PLAY = GIOCO LEALE
L’EDUCAZIONE SPORTIVA E LA PROMOZIONE DI BUONE PRATICHE
EDUCARE ALLA LEGALITÀ EDUCARE AL RISPETTO
SE STESSI
CONOSCERE E RISPETTARE IL PROPRIO CORPO E I PROPRI LIMITI
GLI ALTRI
COMPAGNOAVVERSARIOALLENATOREARBITROTIFOSI
LE COSE
NON DANNEGGIARE IMPIANTI E STRUTTURE PUBBLICHE
Paolo Seclì
La Scuola Primaria
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
– Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli
infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vit a.
Sicurezza attiva e passiva, educazione posturale, educ azione alla prevenzione, educazione al rischio
Educazione fisicaOBIETTIVI DI PPRENDIMENTO
(pp. 77 API)Paolo Seclì
– Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed eserci zio fisico in
relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevol ezza delle funzioni
fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e de i loro cambiamenti
in relazione all’esercizio fisico.
Interdisciplinarità, esempi di buone pratiche vissu te, esperienze di percezione di fatica e benessere, educazione respirat oria e rilassamento
prevenzione, educazione al rischio
IL GIOCOSPORT
• Rilevanza dei giochi di squadra e individuali e del le attività pre-sportive.
• NON È AVVIAMENTO PRECOCE allo sport.
• NON È UN MINI SPORT.
• Facilita un successivo avviamento sportivo .• Facilita un successivo avviamento sportivo .
• Si differenzia dallo sport perché le sue “regole” n on sono codificate.
• Si sviluppa su «livelli di capacità e sul patrimoni o di schemi
acquisiti in precedenza» e non può e non deve rappresentare un
surrogato, un sostituto dell’attività motoria di ba se. Il Giocosport non è riuscito nel tempo ad esprimere per inter o il suopotenziale probabilmente perché non si è investito sufficie ntemente nellaformazione e non è stata chiarita la storica dicotomia gioco- sport.
Paolo Seclì
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l a percezione del proprio corpo la padronanza degli schemi motori e po sturale nel continuo adattamento alle variabili spaziali tempora li contingenti.
La Scuola Primaria
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permetton o di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.
(pp. 77 API)Paolo Seclì
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
Sperimenta, in forma semplificata e progressivament e sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenze nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
La Scuola Primaria
competenze nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al pro prio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto r egime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di s port, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
(pp. 77 API)Paolo Seclì
Gli obiettivi di apprendimento di EF presenti solo al termine
della classe quinta scuola primaria
(per le discipline «fondamentali» al termine della classe 3^ e 5^ ).
Indicazioni 2007 vs 2012
Criticità
Alcune novità
� Scomparsa la definizione « discipline sportive» (impropria nella scuola primaria)
� Reintroduzione del giocosport (orientamento alla pratica sportiva)
Paolo Seclì
Spesso l’Educazione motoria oggi
«Il Corpo e il movimento» viene proposta in modo episodico dagli
insegnanti, non sempre con una progettualità organi ca sviluppata
nel corso dell’anno scolastico e con frequenza regolare.
IL PUNTO SULLA SITUAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Criticità
nel corso dell’anno scolastico e con frequenza regolare.
In molte delle nostre scuole vengono realizzati progetti co n
“esperti” esterni e per un tempo limitato nel corso dell’ann o
scolastico .
Paolo Seclì
In molte scuole l’Educazione motoria oggi «Educazione fisica» viene proposta per 1 ora a settimana .
IL PUNTO SULLA SITUAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Criticità
Tranne in alcune realtà scolastiche, si rileva una ridotta r egolaritàcon cui si svolge l’ Educazione fisica nel corso dell’anno scolastico
In molte delle nostre scuole il corpo è assente , lo è il corpo deglialunni come lo è, a volte, il corpo dei docenti.
Paolo Seclì
IL CORPO “INVISIBILE”
Criticità
Esiste una disattenzione assai diffusa verso le tematiche
della motricità per gli alunni con disabilità, per il loro
diritto a vivere pienamente e senza discriminazione il corp o,
il movimento e lo sport.
Per questi alunni speciali potremmo addirittura parlare di
corpo “invisibile”.
Paolo Seclì
L’IMPIANTISTICA SPORTIVA
NELLA SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA
Molte scuole non sono dotate d’impianti, di spazi e
attrezzature adeguate
Criticità
“Diritto alla motricità, alla pratica sportiva
e alla salute e al benessere ” dei giovani
???
Paolo Seclì