Siamo dei… Fuoriclasse !...
Esplorandoci
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Quest’anno per capire come il
nostro corpo compie il movi-
mento e quali sono le parti del
corpo coinvolte, abbiamo
svolto un’attività che ha lo
scopo di stimolare la nostra
curiosità. Siamo andati nel
nostro laboratorio scientifico
e, dopo averci diviso in gruppi,
la professoressa di scienze ci
ha spiegato che avremmo
scandito il lavoro in quattro
attività. All’inizio di ogni attivi-
tà la prof ci ha consegnato
delle schede da compilare con
la domanda su cui avremmo
lavorato per elaborare una
risposta e formulare delle ipo-
tesi. Parte del lavoro prevede-
va l’osservazione di modellini
che rappresentavano, in modo
più o meno preciso, il corpo
umano. L’osservazione dei
modellini ci ha per-
messo di comprendere
a cosa servono i vari
elementi dello schele-
tro, ad esempio: le
ossa compongono una struttu-
ra che permette al nostro cor-
po di rimanere in posizione
eretta, mentre le articolazioni
ci permettono di praticare dei
movimenti. Nell’ultima lezione
abbiamo realizzato un modello
rudimentale ma esplicativo di
quello che è il nostro braccio.
Utilizzando due assi di legno
per le ossa, un bullone per
l’articolazione e due palloncini
per i muscoli ogni gruppo si è
ingegnato per costruire il pro-
prio modello; non è stato sem-
plice, ma le difficoltà incontra-
te ci hanno aiutato a compren-
dere meglio la relazione tra
ossa, articolazione, muscoli e
tendini! Dopo averlo costruito
abbiamo notato che muoven-
do le assi di legno i palloncini
cambiavano forma: uno si al-
lungava mentre l’altro si
accorciava e gonfiava. Du-
rante questa attività era
presente una professoressa
di un liceo scientifico che ci
ha incoraggiato e spiegato
che questo lavoro è utile
perché ci spinge ad essere
più curiosi e affrontare in
modo più positivo gli argo-
menti di scienze .
Questo laboratorio è stato
per noi molto divertente,
interessante e istruttivo: un
modo diverso, per noi più
facile, per imparare e riela-
borare gli argomenti. Abbia-
mo compreso che l’uomo,
per scoprire quello che lo
circonda, deve essere curio-
so, esplorare la natura e
porsi delle domande per
dare una risposta ai propri
dubbi, come diceva il gran-
de Leonardo da Vinci.
Ilenia Menolascina
Rossana Palmisano
2^A
Abbiamo trascorso un anno da
veri… “FUORICLASSE”.
“Fuoriclasse” è un nuovo pro-
getto partito quest’anno nella
nostra scuola “Manzoni Lucarel-
li”, che ha coinvolto le tre classi
seconde; è promosso in tutta
Italia dalla ONG “Save the chil-
dren” che a Bari collabora con
l’associazione “Radio Kreatti-
va”. La prima esperienza svolta
è stato il laboratorio. Una volta
al mese, abbiamo realizzato
attività che hanno aiutato le
classi a raggiungere degli ob-
biettivi comuni: cono-
scerci meglio, essere
un gruppo dove non
ci sono discriminazio-
ni, parlare liberamente ed espri-
mere le proprie emozioni. La
seconda esperienza sono stati i
Consigli consultivi: abbiamo
eletto cinque rappresentanti
per ogni classe seconda (e io
ero fra questi: che onore!!...). In
questi Consigli abbiamo avanza-
to una serie di proposte per
migliorare la nostra scuola. Per
concludere il meraviglioso anno
da “Fuoriclasse” siamo
partiti per una gita di
tre giorni a Cagnano Varano
(Fg), presso l’agriturismo
“Falcare”. Con questa gita ci
siamo avvicinati alla natura,
guardando più da vicino ciò
che la compone. L’ esperien-
za “Fuori classe” è stata pie-
na di emozioni e scoperte: se
potete, non ve la perdete!
Alice Fraddosio, 2^C
La Fanfara della Manzoni-Lucarelli, formata dalle trombe e dalle percussioni, esiste da molti anni in que-sta e scuola e si cerca di
mantenerla co-me una tradizio-ne della scuola stessa. Al mo-mento è compo-sta da soli ragazzi tranne una ra-gazza di Prima che si considera u n a "maschiaccia". La band è molto vivace, numero-
sa ma anche "studiosa". Nel mese di maggio hanno 6 con-certi di cui 4 con l'orchestra e 2 da soli, in piazza a Carbonara e nel quartiere S.Rita. Volente-
rosi di imparare divertendosi, studiano tanto per raggiunge-re alti livelli. Il professore con molta pazienza li supporta, a volte si arrabbia perché i ra-gazzi non ascoltano. Le musi-che sono accompagnate da movimenti coreografici ideati dagli stessi alunni e dal profes-sore, per trasmettere vivacità e per coinvolgere il pubblico. Auguriamo alla fanfara un grande "In bocca la lupo" e tanti successi!
Francesca Mirigliano 1^ C
La nostra grande esperienza
Band in formazione
grande fami-glia. È stato molto impe-gnativo: ci sia-mo innervositi, divertiti, abbia-mo sognato insieme. Fortu-natamente ab-biamo dei bravissimi professori, giovani, intraprendenti, con mille idee per la testa. Molte volte capi-ta che in orchestra qualcuno non sappia suonare perfettamente, ma loro sono sempre molto disponi-bili ad aiutare e a puntare verso il meglio. Tra noi possono esserci incomprensioni, ma i maestri ci insegnano sempre a superarle dialogando. Nella nostra scuola, inoltre, si pratica l'alternanza scuola-lavoro, infatti quest'anno sono venuti ad aiutarci i ragazzi del liceo musicale “Cirillo”: hanno seguito le nostre lezioni pomeri-diane e sono stati con noi in or-chestra. Sono molto simpatici e una delle emozioni più grandi per i nostri professori è stato rivedere i vecchi alunni della nostra piccola
ma unica scuola. Durante un concerto tutto deve essere al giusto posto, tutti siamo vestiti nello stesso modo, ognuno nella propria postazione - e allora siamo pronti a dare inizio allo spettacolo. Il docente di chitar-ra Fabio Florio fa una breve in-troduzione ringraziando e ci-tando la preside e così si apre la serata. La più grande soddisfa-zione sono gli applausi dei no-stri genitori, emozionati per il nostro lavoro. È stato un vero onore far parte dell’orchestra della “Manzoni Lucarelli” che ci ha accompagnato nella crescita di questo percorso chiamato Vita.
Giada Colucci 3^C
Ormai sono tre anni che suono uno strumento. Fac-cio parte dell'orchestra del-la “Manzoni Lucarelli” com-posta da 60 e più alunni. È molto impegnativo e soprat-tutto bisogna metterci il cuore. Il pomeriggio bisogna dedicarsi all'orchestra e a-dattarsi agli orari stabiliti. Lo scorso anno abbiamo intrapreso il cammino sui Queen e abbiamo partecipa-to ad un concorso in cui ab-biamo raggiunto il punteg-gio di 100/100 conquistan-do il 1° posto. Siamo stati tutti molto soddisfatti e molti si sono emozionati lasciando spazio alle lacri-me di felicità che in quel momento ci hanno fatto ca-pire quanto sia difficile arri-vare a quel punto - ma ne vale la pena! Quest'anno abbiamo intrapreso lo stes-so percorso lasciando spa-zio alle classi Prime, nuove arrivate, che subito sono diventate parte di questa
Una nuova giornata è inizia-
ta, la professoressa Calabre-
se è entrata in classe con il
suo solito sorriso a 32 denti
e ci ha proposto di realizzare
una performance su un labo-
ratorio teatrale relativo alla
storia dell’ arte durato circa
8 mesi, coinvolgendo gli a-
lunni delle due classi terze
dell’ istituto Manzoni –
Lucarelli di Bari. Il tema della
performance sono i grandi
conflitti del secolo scorso.
Noi con molto entusiasmo e
gioia abbiamo risposto di sì, che
ci saremmo impegnati e che
l’avremmo aiutata a realizzare il
tutto. Il giorno seguente abbiamo
iniziato le prove con serietà e
impegno. Sono state delle prove
fantastiche, impegnative e nello
stesso tempo interessanti e costrut-
tive attraverso le quali abbiamo
studiato tutte le correnti artistiche
del 1900 come l’ Espressioni-
smo, il Cubismo e il Futurismo.
Abbiamo trascorso pomeriggi
diversi e divertenti nei quali
abbiamo conosciuto meglio i
ragazzi dell’ altra classe. Le
prove sono andate molto bene
e ci aspettiamo una buona riu-
scita dello spettacolo. Per alcu-
ni ragazzi come me è la prima
volta, l’ansia è tanta.
Un ringraziamento grande va
alla nostra professoressa Anna-
lisa Calabrese che ci ha sempre
spiegato tutto con calma, pa-
zienza e che con il suo splendido
sorriso ci ha sempre incoraggiati. È
stata un’esperienza fantastica.
Marika Di Maso, 3^C
I promessi sposi in scena: una scuola di valori
La storia siamo noi “Siamo contenti e al tempo stesso emozionati, di quanto abbiamo imparato con questo percorso di lavoro, alcune volte difficile e impegnativo per la tensione di voler ottenere il meglio, altre nel divertimento liberatorio dello stare insieme. E’ stato divertente
creare i personaggi, entrare dentro di essi e inventare per loro un movimento, una voce, un’anima, è servito ad esprimerci con il
linguaggio del corpo, liberando la nostra fantasia. I personaggi da noi interpretati, gli avvenimenti e le opere trattate sono
diventati parti di noi stessi”
(da un feedback degli alunni della 3A e 3C della Scuola Media Manzoni Lucarelli Ceglie-Ba)
innamorati, Renzo e Lucia, deci-
dono di sposarsi, ma subito
sono ostacolati dal perfido don
Rodrigo, il prepotente signorot-
to locale che impedisce le loro
nozze, fino a quando, dopo la
sua morte e dopo tanti episodi
ed avventure, finalmente i due riu-
sciranno a coronare il loro sogno.
Il debutto è stato il 2 maggio pres-
so il castello del nostro paese, am-
biente ideale come sfondo sceno-
grafico alla rappresentazione. Sono
le 8 e noi attori e cantori iniziamo a
prepararci, a ripetere le parti, i can-
ti; in un battibaleno arrivano l’ora di
andare in scena! Le sedie iniziano
a riempirsi, la sala si gremisce di
pubblico e parallelamente cresce la
nostra ansia. Ecco in prima fila
l’Arcivescovo, l’Assessore
all’istruzione Paola Romano, la
Dirigente e il nostro parroco. Le luci
si spengono e il ghiaccio è rotto dal
suono del pianoforte e dalle nostre
voci sulle note di “Overture Oggi
come ieri”. La gente applaude e si
diverte segno che tutto sta proce-
dendo per il verso giusto Io perso-
nalmente ho interpretato il ruolo di
Agnese, madre di Lucia; non è stato
facile all’inizio immedesimarmi in
questa figura poiché abbiamo per-
sonalità completamente diverse: lei
Agnese matura, madre responsabi-
le, che ha già vissuto la sua vita ed
io, ragazzina spensierata, che ha
ancora tutto da vivere e scoprire.
L’ho sentita invece simile a me nel
rapporto con la figlia: un legame
basato sull’amore come quello che
io ho con mia madre e che tra ogni
figlio e madre dovrebbe esserci. Un
altro ruolo che mi è stato affidato è
quello della Madre di Cecilia, una
piccola bambina morta a causa del-
la peste. È sicuramente il ruolo che
più mi ha emozionata perché penso
che la morte è dolorosa sempre, ma
quella di un figlio è sicuramente la
più tragica.
È stato bello vedere impegnarsi chi
di solito è meno volenteroso degli
altri! Questo dimostra che si può
imparare non solo dai libri!...
llenia Menolascina, 2^A
“Quel ramo del lago di Como che
volge a mezzogiorno tra due cate-
ne ininterrotte di monti…”
Chi l’avrebbe mai detto che pro-
prio noi, semplici alunni della tan-
to discussa scuola media
“Manzoni Lucarelli” già dall’inizio
della seconda media avremmo
lavorato per un allestimento tea-
trale de I promessi sposi?... Ebbe-
ne sì, forse non ci crederete ma è
proprio cosi! Per ben otto mesi noi
ragazzi di 2^A, insieme ai compa-
gni di 3^A, ci siamo incontrati
prima presso i locali della chiesa,
dopo al castello e qualche ora a
scuola impegnandoci in uno stra-
ordinario lavoro.
Durante il dominio spagnolo in
Lombardia, due giovani fidanzatini
Lettera aperta al Sindaco di Bari
Altri ricordi di un anno scolastico vissuto INTENSAMENTE...
Le classi Prime e Se-conde all’archeodromo
del Salento “Kalòs”
Le classi Prime in uscita a Bari vecchia
Egregio Signor Sindaco,
le scriviamo questa lettera per illustrarle alcune problematiche del nostro bellissimo territorio e
per farle delle proposte per migliorarlo. Siamo ragazzi di terza media e viviamo a Ceglie del
Campo. E' un importante territorio dal punto di vista archeologico, con le numerose necropoli, i
vasi e i ritrovamenti da fare invidia ai migliori siti archeologici al mondo. Nonostante ciò è pove-
ro di cultura e lavoro. La volevamo informare che presso la via S. Angelo si trova un edificio in
rovina che viene utilizzato in maniera scorretta. Questo spazio potrebbe essere usato per co-
struire dei posti migliori per noi ragazzi come sale da giochi e cinema così potremmo evitare di
stare sempre per strada. Inoltre lì cresce tanta erba e quindi si potrebbe costruire un campetto
da pallavolo o da calcio o un parco per giovani. C'è una struttura chiamata "CRAL dell'acquedot-
to" che potrebbe essere ristrutturata e riavviata. Un altro problema è quello dei collegamenti
con il centro di Bari: ci sono solo due linee di autobus che per gli anziani sono scomode perché
non è facile trovare posti a sedere. Proporremmo di aumentare il numero degli autobus che de-
vono raggiungere il nostro quartiere. Un’altra problematica sono gli atti di vandalismo che han-
no devastato il territorio. Si potrebbe intervenire installando nuovi pali della luce nelle zone pe-
riferiche, così noi ragazzi potremmo camminare per le strade senza la paura di essere aggrediti.
Purtroppo non manca l'inciviltà delle persone le quali sporcano le campagne e le strade usan-
dole come pattumiere giganti. Consiglieremmo di fare multe costose alle persone che inquinano
l'ambiente. Inoltre vorremmo chiederle di aprire più oratori e attività ricreative per bambini per
farli divertire e giocare. Le preghiamo di accogliere le nostre proposte e di ascoltare il nostro
grido di aiuto per risolvere i problemi nel paese: non è mai troppo tardi per rendere il mondo un
posto migliore. Cordiali saluti.
Gli studenti della 3^C