Shells and Commands
Emanuele Leonardi
Le shell
Una shell è un programma di interfaccia tra lo utente e il sistema operativo.
L’interazione è mediata da comandi che possono essere dati o in maniera interattiva o raggruppati in un file di testo, detto script, ed eseguiti come un singolo programma.
Esistono molte shell che però si riconducono a 3 famiglie principali:
•Bourne shell: sh, bash
•C shell: csh, tcsh
•Korn shell: ksh, zsh
Ogni famiglia è omogenea a livello di script (salvo poche eccezioni) ma cambiano le possibilità di editing dei comandi interattivi (richiamo dei comandi precedenti, completamento automatico dei nomi, etc.).
man
man mostra una pagina di documentazione su un comando Unix.
In VMS: help
Uso: man comandoEsempio: > man man
E se non conosco “comando” ?> man -k keyword
Esempio: voglio cambiare la mia password, che comando devo usare?> man -k password
chpasswd (8) - update password file in batch
passwd (1) - update a user’s password
userpasswd (1) - a graphical tool to change password
N.B. di solito in fondo alla pagina man esiste la sezione SEE ALSO con una lista di comandi correlati.
ls
ls mostra la lista dei file in una directory.
In VMS: dir
Uso: ls [directory ]
efault: directory corrente.
Esempio:> ls /usr/local/doc
mtv.html mysql uushred
xanim.doc
L’opzione -l mostra le caratteristiche (tipo,
dimensione, data di modifica, ecc.) dei file:> ls -l /usr/local/doc
total 64
-rwxr-xr-x 1 root root 22629 Aug 30 1997 mtv.html
drwxr-xr-x 4 root root 1024 Sep 15 1997 mysql
drwxr-xr-x 2 root root 1024 Jul 14 1997 uushred
-rw-r--r-- 1 root root 37481 Jan 26 1997 xanim.doc
cd / pwd
cd cambia la directory di lavoro.In VMS: set def Uso:cd [directory]Default: user home directory.
Directory particolari:˜ User home directory (“cd ˜” = “cd”)/ Root directory del nodo. Directory corrente.. Directory madre della directory corrente
Per sapere in che directory ci si trova: pwd> cd> pwd/mnt/sda6/home/leonardi
cat / more / less
cat visualizza uno o più file di testo.
In VMS: type
Uso: cat file1 [file2 file3...]
I file vengono mostrati sequenzialmente. Utile anche per fare il merging di più file.
Esempio:> cat list1.dat list2.data > listona.dat
more e less aggiungono a cat funzioni di paginazione (stile type /page in VMS ma con più possibilità) e ricerca.
Tasti utili:
<Return> Avanza di una riga
<Spazio> Avanza di una pagina
<?> o <h> Mostra i comandi disponibili
ln
ln crea un link (puntatore) a un file pre-esistente.
Può funzionare in modalità hard (se il file originale viene cancellato il link ne conserva una copia) o soft (se il file originale viene cancellato il link rimane ma dà un errore se si prova ad usarlo).
Uso: ln [-s] file link
Se si usa il parametro -s il link è soft, altrimenti è hard.
Esempio:> ln -s /opt/lsf ˜/bin/lsf
> ls -l ˜/bin
lrwxr-xr-x 1 leonardi ec 28 lsf -> /opt/lsf
who / which / whereis
who mostra gli user loggati sulla macchina.
In VMS: show user
Esempio:> who
root ttyp1 Nov 1 17:39 (:0.0)
leonardi ttyp6 Nov 1 17:53 (echosl)
which mostra dove si trova un comando.
Esempio:> which gnuchess
/usr/bin/gnuchess
whereis mostra anche la posizione del file man corrispondente.
Esempio:> whereis ls
ls: /bin/ls /usr/man/man1/ls.1
uname
uname mostra le caratteristiche del computer che si sta usando.
Opzioni:
-n nome del nodo
-m architettura
-s sistema operativo (default)
-r release
-a tutto
Esempi:ender:leonardi> uname
Linux
ender:leonardi> uname -snrm
Linux ender 2.0.34 i586
ender:leonardi> uname -a
Linux ender 2.0.34 i586
uname è molto utile negli script!
ps / kill
ps mostra i processi attivi sulla macchina.Di default: mostra solo i processi associati alla sessione corrente.
Per vedere tutti i processi sulla macchina usare “ps -ef” (HP, DEC, Solaris) o “ps aux” (SunOS, Linux, DEC).> ps -ef
UID PID PPID STIME TTY S TIME COMM
root 7400 7389 16:07:25 ttyp5 S 0:00.32 tcsh
…
kill manda un segnale ad un processo.Default: manda al processo il segnale TERM(inate) invitandolo a terminare.
> kill 7400 (invita 7400 a terminare)Se il processo 7400 è ancora presente provare con:
> kill -9 7400 (uccidi 7400)
Variabili di Ambiente
Le Variabili di Ambiente (Environment Variables) permettono di accedere ed eventualmente modificare alcuni parametri che regolano il comportamento di un processo Unix.
Alcune variabili utili sono:
TERM tipo di terminale usato (xterm,vt100,…)
SHELL tipo di shell in uso (sh,csh,ksh,…)
USER nome dell’account in uso
HOSTNAME nome dell’host su cui si sta lavorando
DISPLAY schermo su cui vengono mandate le finestre grafiche
PATH lista delle directory in cui cercare i comandi da eseguire
MANPATH lista delle directory in cui cercare i file di documentazione usati da man
printenv / setenv
printenv mostra una o più delle variabili di ambiente definite nel processo corrente.
Di default mostra la lista completa delle variabili.> printenv TERM
xterm
Per cambiare il valore di una variabile di ambiente il comando cambia a seconda della shell usata.
Per csh, tcsh:> setenv DISPLAY myxterm:0
Per sh, bash, ksh, zsh:> DISPLAY=myxterm:0
> export DISPLAY
N.B. tutte le variabili di ambiente di un processo vengono ereditate dai processi che esso genera.
alias
Un alias è un nuovo comando definito in funzione dei comandi di sistema.
Viene creato con:
> alias ll=’ls -l’ sh, bash, ksh, zsh
> alias ll ’ls -l’ csh, tcsh
Una volta creato, un alias può essere utilizzato come qualsiasi altro comando di sistema.> ll /usr/local/doc
total 64
-rwxr-xr-x 1 root root 22629 Aug 30 1997 mtv.html
drwxr-xr-x 4 root root 1024 Sep 15 1997 mysql
drwxr-xr-x 2 root root 1024 Jul 14 1997 uushred
-rw-r--r-- 1 root root 37481 Jan 26 1997 xanim.doc
Per eliminare un alias “scomodo” esiste il comando unalias.> unalias ll
Ridirezione dell’I/O
Di default l’input e l’output di un comando sono collegati al terminale su cui gira la shell.> myMC.exe
How many events ? 100
100 events produced. End
>
Tutte le shell permettono però di ridirigere l’I/O su un file usando > per l’output e < per l’input.> echo 100 > events.dat
> myMC.exe < events.dat > myMC.log
> cat myMC.log
How many events ?
100 events produced. End
>
L’I/O può anche essere ridiretto su una pipe.> echo 100 | myMC.exe > myMC.log
Controllo dei Processi
• I comandi possono essere eseguiti in background, ossia senza tenere bloccata la shell mentre il comando viene eseguito. Per fare questo è sufficiente aggiungere & in fondo alla linea.
• Il comando jobs mostra una lista dei processi posti in background dalla shell corrente.
• Un job in background può essere riportato in foreground (ossia in modalità interattiva) con il comando fg.
• Un job interattivo può essere mandato in background sospendendolo e dando il comando bg (si veda l’esempio).
Controllo dei processi: esempio> myMC.exe <events.dat >myMC.log &
[1] 1834
>
(grazie al & alla fine il comando viene eseguito in background. Il prompt ricompare immediatamente)> jobs
[1] Running myMC.exe <events.dat >myMC.log
>
(il comando jobs mostra che il processo sta effettivamente girando in background)> fg 1
myMC.exe <events.dat >myMC.log
(con fg il job viene riportato in foreground. Il prompt ricomparirà solo alla fine dell’esecuzione del comando)^Z
Suspended
> bg
[1] myMC.exe <events.dat >myMC.log
(il ^Z, i.e. CTRL-Z, sospende il job in foreground e mostra il prompt. Il comando bg mette in background il job sospeso)
Script di login
Quando si apre una nuova sessione vengono eseguiti degli script standard che servono per configurare il proprio ambiente di lavoro. Questi script si trovano nella propria home directory e contengono di solito:
•Settaggi di variabili di ambiente
•Definizioni di alias
•Configurazione del comportamento della shell
Al momento del login viene eseguito:
.profile sh, ksh, bash
.zprofile zsh
.login csh, tcsh
Quando parte una shell (anche non di login):
.bashrc bash
.zshrc zsh
.cshrc csh (e tcsh se non esiste .tcshrc)
.tcshrc tcsh
N.B. al login viene prima eseguito il file “rc” e poi quello di login. P.es. prima .cshrc e poi .login
Esempio: .login# Esempio di file .login
# Le righe che iniziano con # sono commenti
# Configura le variabili di ambiente
setenv PATH ”.:/bin:/usr/bin:/cern/bin”
setenv MANPATH ”/usr/man:/usr/local/man”
setenv EDITOR ”emacs”
# Scegli la stampante da usare in funzione
# della macchina su cui ci troviamo
switch (‘uname -n‘)
case ”hpl3rom1”:
setenv PRINTER ”lwl3ps”
breaksw
case ”trantor”:
setenv PRINTER ”babarlj”
breaksw
default:
setenv PRINTER ”siclas”
breaksw
endsw
Esempio: .cshrc# Esempio di file .cshrc
# Configura il comportamento della shell
set history=20
set savehist=20
set prompt=”Emanuele>”
# Definisci gli alias utili (e nostalgici! ;-)
alias dir ’ls -Al’
alias up ’cd ..; pwd’
alias down ’cd \!*; pwd’
# Esegui altri script di inizializzazione
switch (‘uname -n‘)
case ”hpl3rom1”:
source /l3/script/l3init.csh
breaksw
case ”trantor”:
source \
/afs/infn.it/roma1/project/babar/babar.sh
breaksw
endsw
Problema: rinominare tutti gli eseguibili della directory corrente.Soluzione: uso del costrutto di iterazione.
#!/bin/tcsh
# this is a comment
foreach i (*)
if( -x $i ) then
echo "moving $i"
mv $i $i{.old}
endif
end
#!/bin/sh
# this too
for i in *; do
if [ -x $i ]; then
echo "moving $i"
mv $i ${i}.old
fi
done
• nelle shell moderne alcuni comandi sono built-in command (if,foreach,echo), altri sono eseguibili esterni (mv)
• i built-in command e le sintassi sono molto simili tra le varie shell
• si possono usare potenti costrutti di iterazione
• attenzione alla differenza tra ' e " riguardo all'espansione delle variabili di shell
Shell Script: un Esempio (1)
Problema: esecuzione condizionata multipla.Soluzione: uso del costrutto switch/case.
#!/bin/csh
...
switch ("$1")
case start:
echo "let's do it."
breaksw
case stop:
echo ”stop it!"
breaksw
default:
echo "bad syntax!!"
breaksw
endsw
...
#!/bin/sh
...
case "$1" in
start)
echo "let's do it.”
;;
stop)
echo ”stop it!"
;;
*)
echo "bad syntax!!"
esac
...
Shell Script: un Esempio (2)
Esempio:> myscript startlet’s do it.> myscript stopstop it!> myscript pippobad syntax!!
find permette la cercare file in un file system in base alle loro proprietà (nome, tipo, attributi, ownership, ...).
Cerca nella directory corrente (.) e in tutte le sue
sottodirectory un file di nome simula.dat. > find . -name simula.dat -print./montecarlo/data/simula.dat
./olddata/simula.dat
Cerca nell’albero di directory /usr tutti i file con estensione .dat.> find /usr -name \*.dat -print
/usr/games/doom.dat
/usr/lib/netscape/mime.dat
Il backslash (\) è necessarioper impedire che la shell interpreti i caratteri spaciali (in questo caso “*”).
N.B. Il flag -print in alcuni sistemi è il default ma in altri è necessario.
find
Problema: rinominare tutti gli eseguibili di un albero di directory. Soluzione: uso del comando find
Mettendo insieme i precedenti esempi:
#!/bin/shBINLIST=`find $1 -perm +0111 -and ! -type d`for i in ${BINLIST}; do mv $i $i.olddone
dove la condizione di ricerca e` l'AND (-and) tra la presenza dell' execute bit (-perm +0111) e dal fatto di non essere una directory (! -type d).
In alternativa si può usare il flag -exec che permette a find di eseguire un comando sui file trovati:
> cd somewhere> find . -perm +0111 -and ! -type d -exec mv {} "{}".old \;
• il {} sarà sostituito con ciascuno dei file individuati da find.• il \; identifica la fine del comando introdotto da -exec.• attenzione alle ”” che proteggono {} nel nome composto
Shell Script: un Esempio (3)