METODI INVESTIGATIVI
(1931 Maigret e il cane giallo) Ma si, naturalmente!... Solo che io, vede, non
deduco mai... [] E Leroy, seduto sull'orlo del lettino di ferro diceva: Ancora non capisco bene il suo metodo,
commissario, ma forse incomincio a indovinare
... Maigret lo guard, gli occhi sorridenti, sbuff nel sole una boccata di fumo. Lei
fortunato, amico! Soprattutto per ci che riguarda questo affare, durante il quale il mio
metodo consistito nel non averne ... Se vuole un buon consiglio, se ci tiene alla carriera, non
prenda esempio da me, non cerchi di costruire delle teorie su ci che mi vede fare ...
(1938 L'innamorato della signora Maigret)
Cos, adesso mentre si dirigeva verso Place des Vosges, si preoccupava meno dei dettagli tecnici
contenuti nei rapporti del mattino che di quello che avrebbe volentieri chiamato l'ambiente del
delitto. (1940 Un'ombra su Maigret)
E' scomparsa... Ne deduce? Allora Maigret, dimenticando la gerarchia e lasciandosi prendere
dal nervosismo: Dedurre! Dedurre! E' capace di dedurre qualcosa, lei?
[] Nel corso di ogni indagine di una certa risonanza,
o quasi, almeno un giornalista pubblicava un
articolo che in certo qual modo era ormai tradizionale: "I metodi del commissario Maigret".
Che andasse a vedere, il giornalista!... Maigret usciva dal cinema... Mangiava... Beveva birra...
Aveva l'aria, seduto accanto alla vetrata appannata della "Coupole", di un grasso
borghese di provincia sbalordito dal movimento di Parigi... Adire il vero, non pensava a nulla...
[] Che cosa vuole? Studiare i suoi metodi... E il capo non pot far a meno di ridere nel vedere
Maigret allontanarsi con la schiena curva, i pugni stretti, come per andare a fracassare il
criminologo americano. [] Le chiedo se sta parlando dei criminali "prima" del loro delitto o "dopo"... Perch,
evidentemente, "prima" non sono ancora dei
criminali... Per trenta, quaranta, cinquant'anni, a volte anche di pi, sono persone come tutte le
altre, non vero? (...) Perch vuole, signor Spencer, che la loro mentalit cambi da un
minuto all'altro solo perch anno ucciso un loro simile? Con ci vorrebbe affermare concluse
l'americano che i criminali sono uomini come gli altri?... (...) Per quale motivo un uomo
commette un delitto, signor Spencer? Per
gelosia, per cupidigia, per odio, per invidia, pi di rado per bisogno... Insomma, spinta da una
qualche passione umana... Ora, queste passioni noi le abbiamo tutte in noi, in misura pi o meno
forte... Io, odio il mio vicino che, le sere d'estate, apre regolarmente la sua finestra per suonare il
corno da caccia... E' probabile che non lo ucciderei... Tuttavia, non pi tardi di un mese fa,
un vecchio coloniale, che le febbri avevano reso
meno paziente di me, ha sparato un colpo di rivoltella al vicino del piano di sopra perch
questi aveva una gamba di legno e tutte le notti, passeggiando nel suo appartamento, martellava
il pavimento con il suo arto... Capisco... Ma la mentalit del criminale, "dopo"? Quella non mi
riguarda... E' di competenza dei giurati e dei direttori delle carceri o dei penitenziari... Il mio
compito di scoprire i colpevoli... Per riuscirci
non ho da preoccupami che della loro mentalit "prima"... Sapere se il tale stato capace di
commettere il tale delitto, quando e come l'ha commesso...
(1941 Maigret e l'affare Picpus) Nessuno pu immaginare la gioia trionfante di
Maigret in quel momento. Cio s, un uomo, Lucas, che guarda il suo capo e giurerebbe che
ha le lacrime agli occhi. Maigret ha scoperto
tutto da solo, per cos dire senza indizi, o pi esattamente con indizi che gli altri hanno
trascurato, soprattutto con la sua formidabile intuizione, con la sua stupefacente facolt di
mettersi nella pelle dei suoi simili. (1942 La ragazza di Maigret)
Un giorno che un criminalogista straniero lo interrogava sui metodi di Maigret, il direttore
della Polizia Giudiziaria aveva risposto con un
sorriso enigmatico: Maigret? Che vuole che le dica? Si installa in un'inchiesta come dentro un
paio di pantofole [] Qualcosa di nuovo, capo?... S direbbe di si... [Lucas] Lo conosce cos bene! Maigret ha una
maniera tutta sua di distendersi, di aprirsi, di respirare la vita da tutti i pori... Guarda intorno a
s quell'ambiente che gli divenuto familiare al
punto che, per una specie di mimetismo, prende gli atteggiamenti dei suoi abitanti.
(1943 Maigret e la ragazza di provincia) Un Maigret che sembrava gonfiarsi oltre misura,
diventare ottuso e pesante, quasi insensibile, muto e cieco, un Maigret che il passate o un
interlocutore non informato avrebbe potuto scambiare per un imbecille o un rimbambito.
Insomma gli aveva detto un tale che
pretendeva saperne di psicologia lei concentra i suoi pensieri? E Maigret aveva risposto, con
comica sincerit: Io non penso mai. Era quasi vero. Infatti in quel momento, ritto nulla strada
umida e fredda, non pensava. Non seguiva nessuna idea. Si potrebbe forse dire che era una
spugna. (1946 Maigret a New York)
Al Quai des Orfvres, solo un anno prima,
dicevano di Maigret in quei momenti: Ci risiamo. Il capo in trance. (...) Chi era che
pretendeva che in quei momenti lui diventasse pesante? Non era forse un ex direttore della
Polizia Giudiziaria che lo aveva visto lavorare per degli anni? Era una battuta ma rendeva bene. Di
colpo, Maigret appariva pi spesso, pi pesante. (...) Questo significava, in poche parole, che i
personaggi del dramma avevano cessato di
essere ai suoi occhi delle entit, o delle pedine, o delle marionette, per diventare degli uomini. E
Maigret si metteva al posto di quegli uomini. Faceva di tutto per immedesimarsi in loro.
(1947 Le vacanze di Maigret) Maigret era abituato, entrando in qualche posto
in cui lo riconoscevano, a sentirsi osservato con curiosit a causa della sua fama. Alcuni si
credevano in dovere di fargli delle domande pi
o meno stupide, pi o meno lusinghiere. Insomma, commissario, qual il suo sistema?
I pi evoluti o i pi ricercati dichiaravano: A mio avviso, voi sareste piuttosto bergsonniano.
[] Se ha lasciato delle orme disse l'ispettore di
guardia a bassa voce (...) Aspettava l'approvazione di Maigret che non fiat. Si era
mai occupato lui di impronte?
(1949 Maigret e la casa del giudice) Da quanto tempo non aveva avuto pi occasioni
di entrare in una casa, come era entrato l poco prima, di annusare, di andare e venire, pesante
e paziente, fino a che l'anima delle persona e delle cose non avesse avuto pi segreti per lui?
(1951 Maigret e i gangster) Maigret se ne stava seduto in macchina,
infagottato nel suo cappotto, bene al caldo, a
guardare sfilare le luci e a rimuginare. (1951 Maigret e la spilungona)
Non c'era nessun motivo particolare per recarsi l; pi che altro cedeva alla sua mania di andare
a fiutare in casa della gente per meglio comprenderla.
(1954 Maigret e la giovane morta) Si sarebbe potuto credere che fosse di cattivo
umore, ma quelli che lo conoscevano sapevano
che non era il caso. Soltanto, era contemporaneamente nell'appartamento della
vedova di Rue de Clichy, dalla negoziante di abiti di Rue de Douai, sulla panchina di Place de la
Trinit, e ora a Nizza, si immaginava una ragazzina da una pescivendola. Tutte queste
immagini si mescolavano confuse, ma qualche cosa avrebbe pur finito per uscirne.
[] Maigret non si volse a guardarlo. Visto cos da dietro, sembrava che non avesse altro da fare se
non aspettare fumando la pipa e guardando il movimento della via.
(1958 Maigret e i testimoni reticenti) In fondo - e sua moglie doveva sospettarlo da
molto tempo - se Maigret, quando era preso da un'inchiesta tornava di rado a casa per
mangiare, non era tanto per guadagnare tempo
quanto per rimanere chiuso in se stesso, come chi dorme, al mattino si rigira nel letto, avvolto
nelle coperte, per impregnarsi meglio del proprio odore. Era l'intimit degli altri, insomma, che
Maigret annusava e adesso, per esempio, per strada, con le mani nelle tasche del soprabito e
la pioggia che gli bagnava il viso, rimaneva immerso nell'atmosfera stupefacente del quai de
la Gare. Non era naturale che gli ripugnasse di
tornare a casa sua, di ritrovare la sua casa, sua moglie, i suoi mobili, un ordine di cose definitivo
che non aveva niente a che vedere con dei Lachaume pi o meno degenerati? Questo
chiudersi in se stesso e altre manie, compreso il suo malumore leggendario in quei momenti, la
schiena curva, l'aria burbera, facevano parte di una tecnica che incoscientemente aveva messo a
punto con gli anni. Per esempio, se fin per
entrare in una birreria alsaziana, dove sedette ad un tavolo vicino alla finestra, non fu per un puro
caso. Quel giorno aveva bisogno di sentirsi i piedi solidamente per terra. Voleva essere
pesante, impermeabile. Gli faceva piacere che la cameriera, col costume locale, fosse vigorosa e
sana, ridente, con le fossette e i capelli biondi ricciuti, libera da ogni complicazione psicologica.
Nello stesso ordine di idee, gli sembr naturale
ordinare dei crauti che in quel locale venivano serviti con abbondanza e bene accompagnati da
salsicce lucide e carne di maiale di un rosa innocente. Fatta l'ordinazione - compresa la birra
che si imponeva - and a telefonare a sua moglie la cui curiosit si espresse in tre brevi domande.
(1962 Maigret e il cliente del sabato) Come poteva spiegare loro il suo bisogno di
vedere, di annusare, di impregnarsi di una
atmosfera? (1962 Maigret e l'affare strip-tease)
Aveva gli occhi che sembravano non riflettere alcun pensiero, le spalle un po' incurvate,
l'andatura pesante e pigra. In quei momenti, la gente e soprattutto i suoi collaboratori,
ritenevano che egli si stesse concentrando. Niente di pi falso. Ci che faceva, in realt, era
un po' ridicolo, anzi puerile. Prendeva un pezzo
di idea, un pezzettino di frase, e se la ripeteva come uno scolaro che cerca di farsi entrare in
testa la lezione. Gli capitava anche di muovere le labbra, di parlare sottovoce tra s, sul
marciapiede, non importa dove. Le parole non avevano necessariamente un senso, potevano
addirittura sembrare assurde. (1963 Maigret e il fantasma)
Se avessero chiesto al commissario a cosa stesse
pensando, avrebbe faticato a rispondere. Registrava. In disordine. A casaccio. Guardava
ora fuori, ora nell'appartamento, sapendo che a un certo momento alcune immagini si sarebbero
connesse e avrebbero acquistato un senso. [] Ancora una volta, Maigret rimpiangeva di non aver potuto svolgere questo lavoro di persona.
Gli sarebbe piaciuto incontrare il vecchio
misantropo che si era ritirato dal mondo in piena Parigi, in piena Montmartre, e che passava il
tempo a osservare la gente che abitava di fronte. [] Si erano conosciuti in Francia, in cui il degno signor Pike era venuto per informarsi sui metodi
della locale Polizia Giudiziaria e su quelli di Maigret in particolare. E fu sorpreso di
constatare che Maigret non aveva nessun
metodo. (1966 Maigret e il ladro)
Quello era un momento difficile. In quasi tutte le sue inchieste, Maigret attraversava un periodo di
stasi pi o meno lungo, in cui, come sussurravano i suoi collaboratori, aveva l'aria di
ruminare. Nella prima fase, quando cio si trovava improvvisamente di fronte a un
ambiente nuovo, a gente di cui ignorava tutto,
pareva assorbire meccanicamente, come una spugna, quella nuova vita che lo circondava.
(1966 Maigret e il libanese) Non seguiva ancora un piano prestabilito.
Andava avanti a caso, sforzandosi soprattutto di non formarsi un'opinione. (...) Lei crede che sia
stata la moglie?... Dimentichi che io non credo mai a nulla prima della fine di un'inchiesta.
(1969 Maigret e il capellone imprudente)
Si sarebbe detto che cercasse di identificarsi con quelli che tentava di arrestare e che soffrisse le
loro stesse angosce. (1969 Maigret e il commerciante di vini)
Era convinto che, dopo averlo conosciuto meglio, non gli sarebbe stato difficile scoprire il suo
assassino.
MEUNG-SUR-LOIRE
(1933 Maigret e la chiusa n. 1)
L'ha letto? "Siamo venuti a sapere che il commissario Maigret della polizia giudiziaria,
bench ancora lontano dal limite di et, ha chiesto e ottenuto di essere messo a riposo.
Lascer l'incarico la settimana prossima, probabilmente sostituito dal commissario
Ledent." E con questo? disse stupito Maigret.
Quanti giorni ha davanti ancora? Sei, non vero? (...) Mia moglie partita questa sera
per sistemare i mobili nella nostra nuova casa. Dove? Tra Meung e Tours.
(1937 Il notaio di Chateauneuf [in La vecchia signora di Bayeux])
Non c'era modo di essere pi lontani dall'avventura e da ogni possibilit d'imprevisto
di quanto lo fosse Maigret, quel mattino di luglio,
nel suo giardino circondato da muriccioli dietro i quali scorreva la Loira. (...) So che lasciando la
Polizia Giudiziaria non ha creduto di esercitare la professione di detective privato. (...)
(1938 La stella del Nord [in Due giorni per Maigret])
La signora Maigret telefonava da Meung-sur-Loire dove la piccola casa rimessa a
nuovo aspettava il commissario tra
quarantott'ore. (1945 La collera di Maigret)
Era la seconda estate che passavano nella loro casa di Meung-sur-Loire, da quando si era
ritirato dal servizio. (1953 Maigret ha paura)
Mi sarebbe piaciuto, a tre anni dalla pensione, (...) Anche tu, fra tre anni... S, anch'io. Hai
progetti? Ho comperato una casetta in
campagna, sulle rive della Loira. (1959 Maigret alle assise)
Il commissario era tornato dalle vacanze solo da due giorni, in una Parigi battuta da una pioggia
che pareva non dovesse finire mai. Aveva raggiunto il boulevard Richard-Lenoir, e poi il suo
ufficio, con una emozione che gli sarebbe stato difficile definire e nella quale si mescolavano
certamente piacere e malinconia. Tra poco,
allorch il presidente gli avrebbe chiesto la sua et, avrebbe risposto: "Cinquantatr anni." Ci
significava che, secondo i regolamenti, sa-rebbe andato in pensione tra due anni. Ci aveva
pensato spesso e spesso per rallegrarsene. Ma, questa volta, tornando dalle vacanze, la
pensione non era pi una nozione vaga o lontana; era un termine logico, ineluttabile,
quasi immediato.
[] L'avvenire, durante le tre settimane passate
nella Loire, aveva preso forma allorch i Maigret acquistavano finalmente la casa in cui avrebbero
passato la vecchiaia. Ci era avvenuto quasi controvoglia. Erano scesi, come gli anni
precedenti, in un hotel di Meung-sur-Loire dove erano di casa e dove i padroni, i Fayet, li
consideravano quasi della famiglia. Dei
manifesti, sui muri della piccola citt, annunciavano la messa all'asta di una casa ai
margini della campagna. Erano andati a vederla, la signora Maigret e lui. Era un edificio assai
vecchio che, col suo giardino circondato da mura, grigie, faceva pensare quasi a una
canonica. Erano stati sedotti dai corridoi con le piastrelle blu, dalla cucina con le grosse travi ch
era tre gradini pi bassa del suolo e che aveva
ancora la sua pompa in un angolo; la sala somigliava al parlatorio di un convento, e
dovunque le finestre dai vetri a piccoli quadri traforavano misteriosamente i raggi del sole.
[] Alla vendita all'asta, i Maigret, in piedi in fondo
alla stanza, si erano pi di una volta guardati come interrogandosi ed erano rimasti sorpresi
allorch il commissario aveva alzato la mano
mentre dei contadini si voltavano ... Due volte? ... Tre volte? .. Aggiudicato! Per la prima volta
nella loro vita erano proprietari e, gi il giorno dopo, avevano chiamato l'idraulico e il
falegname. Negli ultimi giorni, si erano perfino recati dagli antiquari della regione. Tra l'altro
avevano comprato una cassapanca con le armi di Francesco I, che avevano messo nel corridoio del
piano terreno, vicino alla porta della sala, dove
c'era un camino di pietra. Maigret non ne aveva parlato n a Janvier, n a Lucas, a nessuno,
come se si vergognasse di prepararsi cosi l'avvenire, come se fosse stato un tradimento
verso il quai des Orfvres. Il giorno prima gli era sembrato che il suo ufficio non fosse pi lo
stesso e, quel mattino, nella stanza dei testimoni, ascoltando le voci che provenivano
dall'aula, cominciava a sentirsi un estraneo. Tra
due anni, si sarebbe messo a pescare e, certamente, nei pomeriggi d'inverno, avrebbe
giocato al biliardo con qualche frequentatore del caff.
[] Seguitava a piovere quando attraversarono la
place Dauphine, per recarsi nella birreria che era diventata una specie di succursale della polizia
giudiziaria. (...) Guard il menu e lo porse a
Janvier. Io prendo il vitello arrosto... (...) Il vapore emanava dai piatti, il fumo dalle
sigarette, e il nome dei vini consigliati era dipinto in bianco sugli specchi che circondavano la
stanza. C'era un vinello della Loire, proprio vicino a Meung e alla casa che somigliava a una
canonica. (1965 La pazienza di Maigret)
Non sei stanco? chiese la signora Maigret.
Perch dovrei essere stanco? rispose lui, sorpreso, gustando il caff che gli sembrava
particolarmente buono. Dopo tutto il lavoro che hai fatto ieri in giardino ... Da mesi, non prendi
in mano una zappa o un rastrello. Era il 7 luglio. Il sabato sera si erano recati in treno a
Meung-sur-Loire, nella piccola casa che stavano restaurando da tempo, per il giorno in cui
Maigret, in forza dei regolamenti, sarebbe
dovuto andare in pensione. Tra due anni pochi mesi! A cinquantacinque anni, come se un uomo
di cinquantacinque anni, che si poteva dire non fosse mai stato malato e che nessuna infermit
indeboliva, dovesse diventare improvvisamente incapace di dirigere la brigata criminale.
(1969 Maigret e il capellone imprudente) Bench avessero la macchina da un anno,
Maigret non l'aveva mai guidata e la signora
Maigret preferiva adoperarla il meno possibile a Parigi. La usavano soprattutto il sabato sera o la
domenica mattina, per arrivare a Meung-sur-Loire dove ave-vano una casetta.
Quando andr in pensione ... Talvolta si poteva credere che Maigret, ormai stanco,
contasse i giorni. Altre volte, invece, si sentiva in lui un certo panico alla prospettiva di lasciare il
quai des Orfvres. Fino a tre mesi prima, si
andava in pensione a sessantacinque anni e lui ne aveva sessantatr. Un nuovo decreto aveva
cambiato tutto portando il riposo a sessantott'anni ...
(1971 Maigret e l'uomo solo [1965]) Era il mese d'agosto. Lucas, Lapointe e buona
parte degli ispettori si trovavano in vacanza. Janvier e Torrence avevano preso le ferie in
luglio e Maigret contava di passarle in settembre,
nella sua casa di Meung-sur-Loire.
MOERS JOSEPH
(1930 Maigret e il castellano) Maigret sospir, si strinse nelle spalle, usc dalla
camera fresca in cui dal mattino un ragazzone magro, con capelli rossi e il viso tirato ma con la
flemma di un nordico, era chino sul tavolo per
dedicarsi a un lavoro che avrebbe fatto spazientire un monaco. Si chiamava Joseph
Moers e il suo accento tradiva le origini fiamminghe. Dipendente dei laboratori del
Casellario giudiziale, era venuto a Sancerre dietro richiesta di Maigret, si era sistemato nella
camera del morto e qui aveva tirato fuori i suoi strumenti, tra cui uno stranissimo fornelletto a
spirito. Dalle sette di quella mattina non alzava
la testa se non quando il commissario entrava bruscamente nella camera o si sporgeva da
fuori, con il busto, attraverso la finestra che si apriva sul sentiero delle ortiche. Niente? lo la
... Cosa? Ho appena trovato io la. Anzi! La o non si vede, Aveva steso sul tavolo dei
rettangoli di vetro molto sottile che di mano in mano spalmava con una colla fluida riscaldata
sul fornelletto. Ogni tanto andava fino al
caminetto, raccoglieva con delicatezza uno dei pezzetti di carta carbonizzata e lo posava su un
vetrino. La carta era fragilissima, pronta a spezzarsi, a finire in briciole. Talvolta
occorrevano cinque minuti per ammorbidirla avvolgendola di vapore acqueo. E allora si
ritrovava incollata sul vetro. I pi piccoli non erano altro che polvere. Obolo ... prepara ... i ...
la ... Questo era il risultato di due ore di lavoro,
ma, al contrario di Maigret, Moers non era affatto impaziente e non batteva ciglio all'idea di aver
esaminato soltanto la centesima parte, circa, del contenuto del caminetto.
[] Per parecchio tempo un moscone violetto, dai
riflessi metallici, gli ronz intorno alla testa e per tre volte gli si pos sulla fronte corrugata, senza
che lui accennasse a un gesto per scacciarlo. Che
non se ne fosse nemmeno accorto? (...) Perdiana! borbott Maigret, che per un attimo
fiss lo sguardo nel vuoto, poi si gir verso Joseph Moers. Lei ne sa qualcosa di questioni
assicurative? Dipende... rispose con modestia il giovanotto, che portava occhiali a
pince-nez cos stretti che tutta la faccia sembrava contrarsi. (...)
[] Una volta chiusa la porta, and diritto verso il giovanotto del Casellario giudiziale. Provava
qualche rimorso. Cos' successo, ragazzo? Lo vedeva bene, accidenti, che c'era del sangue!
Del sangue dappertutto! Sulle mani di Moers, sulle spalle, sui rettangoli di vetro e per terra!
Non una cosa grave, commissario... L'orecchio... vede ... Smise per un istante di
stringersi il lobo dell'orecchio sinistro e subito ne.
sprizz il sangue. Moers era pallidissimo. Tuttavia, tentava di sorridere e soprattutto di
fermare il movimento convulso delle mascelle. La tenda avvolgibile era rimasta abbassata, velando
il sole e dando una sfumatura arancione all'atmosfera. Non una ferita pericolosa, vero?
... Non c' niente che sanguini pi di un orecchio
... Calma!... Respiri a fondo ...
Effettivamente il fiammingo poteva a malapena
parlare, tanto gli battevano i denti. Non dovrei agitarmi cos. .. ma non ci ho fatto l'abitudine,
io!. .. Mi ero appena alzato per prendere delle altre lastre ... Si tamponava l'orecchio ferito
con il fazzoletto tutto insanguinato, s'appoggiava con l'altra mano al tavolo. Guardi! Ero proprio
qui... Ho sentito una detonazione ... ho sentito, giuro, lo spostamento d'aria di un proiettile che
mi passato talmente vicino agli occhi che ho
creduto mi avesse strappato via gli occhiali. [] Mi sono buttato all'indietro ... E nello stesso momento, insomma ... subito dopo il primo
colpo, ce n' stato un secondo. Ho pensato di essere morto ... Avevo un rumore fortissimo in
testa, come se il cervello si fosse messo a bollire ... Sorrise con minore tensione. Vede bene
che non niente, commissario ... Mi ha portato
via solo un pezzetto d'orecchio ... Avrei dovuto correre alla finestra, ma non sono riuscito a
muovermi. Avevo l'impressione che avrebbero sparato ancora. Prima, non sapevo cosa fosse
ricevere una pallottola ... Fu costretto a sedersi. A cose fatte, per una specie di trauma di
ritorno, di paura retrospettiva, le gambe gli cedevano. Non si preoccupi di me,
commissario. Cerchi quello ...
Improvvisamente la fronte gli s'imperl di gocce di sudore, e Maigret cap che stava per svenire,
corse alla porta: Padrone!' .. Pensi lei al giovanotto ... Il dottore? Non era in casa ...
Ma questo uno dei miei ospiti che infermiere all'ospedale ... (...) la stessa grafia che ha
trovato sulle altre carte? La stessa. Il mio maestro, il professar Locard, le direbbe molto di
pi ... Grafia calma, ordinata, che tuttavia ha
tratti di tensione e di scoramento alla fine delle parole. Un grafologo dichiarerebbe senza
esitazione che l'uomo che ha scritto queste lettere malato, e lo sa ... Caspita! Ma
adesso basta, Moers! Lei deve riposare ... (1931 Maigret e una vita in gioco)
In un angolo un giovanotto dal viso liscio, lungo e magro, con gli occhi miopi protetti da grosse
lenti, l'osservava con commosso stupore. (...)
Era Moers, specialista nell'analisi di carte, inchiostri e calligrafie.
(1947 Ben tornato Maigret) Moers era un giovane alto e magro, col viso
sempre serio, gli occhi timidi nascosti da spesse lenti.
MORGUE
(1954 Maigret e la giovane morta) Maigret cap che alludeva alla Morgue, chiamata
ora Istituto di medicina legale. (1969 Maigret e il commerciante di vini)
Probabilmente in quel momento si stava preparando per recarsi all' Istituto di medicina
legale (...) che una volta si chiamava obitorio. (1972 Maigret e il signor Charles)
Anzitutto la "morgue" non esiste pi da molto
tempo. Adesso si chiama Istituto medico-legale...
MUTUA DELLA POLIZIA
(1954 Maigret solo)
Ho pranzato con il capo, Lucas e Janvier alla Brasserie Dauphine. Poi erano andati tutti e
quattro all'assemblea della Mutua della polizia, di
cui Maigret veniva eletto da tre anni vicepresidente, bench lui non ci tenesse molto.
NEGOZI DI UCCELLI
(1952 Le due pipe di Maigret)
La porta d'ingresso dell'edificio del quai de la Mgisserie era incastrata tra due botteghe dove
vendevano uccelli, e le gabbie occupavano una
gran parte del marciapiede. (1959 Maigret alle assise)
Tra i giurati un negoziante di uccelli del quai de la Mgisserie e
(1970 Maigret e la vecchia pazza) Nel pomeriggio, Lapointe and in quai de la
Mgisserie dove in quasi tutti i negozi si vendevano uccelli e altri piccoli animali.
NOMEN OMEN
(1954 Maigret e la giovane morta) [Il personaggio Alice Feynerou pescivendola]
[] [lErboristeria in Rue du Chemin-Vert] (1969 Maigret e il commerciante di vini) [Jean-Luc Caucasson editore libri d'arte con
sede in Rue Saint-Andr-des-Arts]
NOVENE ALCOOLICHE
(1930 Maigret e il viaggiatore di terza classe)
Non si tratta di quello che pensa... Per lui, era il vino!... E per di pi non continuamente... Erano
crisi, delle novene, come dicevamo mia moglie e io... Per tre settimane stava tranquillo... Poi, per
qualche giorno, beveva tanto da doversi gettare
sul letto ubriaco fradicio... (1932 Maigret al Liberty Bar)
Tornava spesso a casa ubriaco? Ogni volta, o quasi, che se ne andava di casa... Chiamavamo
le sue fughe, novene... (1933 Maigret e la chiusa n. 1)
Sa che Gassin sempre ubriaco? Davvero sta facendo una novena! (...)
(1950 Un Natale di Maigret)
Quando l'ha visto l'ultima volta? Almeno un mese fa. Pi anzi. Dalle parti della Toussaint.
Finiva una novena. Come ha detto?... (...) Beve. Beveva anche prima, ma non in modo
eccessivo, non tanto da far delle sciocchezze... (...)
NUMERI STANZE HOTEL
(1929 Maigret e il Lettone) In fine arriv in rue du Roi de Sicile, irregolare,
costeggiata da vicoli, stradette, cortili brulicanti, met quartiere ebreo, met colonia polacca, e
dopo duecento metri spar nel corridoio di un albergo. Alcune lettere in maiolica
annunciavano: Au Roi de Sicile. (...) Una scala. Al mezzanino una specie di gabbia a vetri in cui
una famiglia ebrea mangiava. Il commissario
buss e, invece di aprirgli la porta, un uomo sollev il vetro di uno sportello. Ne sfugg un
odore di rancido. L'ebreo aveva una papalina nera in testa. La moglie, una donna grassa, non
smise di mangiare. Che c'? Polizia! Il nome dell'inquilino che entrato? (...) Che stanza?
32... (1930 Maigret si commuove )
La signora che appena entrata?... Camera
numero 9... (...) (1938 La stella del Nord [in Due giorni per
Maigret]) Si apr una porta, quella del 32, e un uomo
vestito in fretta, senza colletto n cravatta e coi piedi nudi nelle pantofole domand: Il
commissario di polizia? (1948 La prima inchiesta di Maigret [1913])
Il conte in camera? chiese al portiere. (...)
Vuole dirmi il numero della camera? (...) Trentadue...
(1949 L'amica della signora Maigret) Da rue Bergre ti precipiterai in rue Douai,
all'Hotel du Massif Central, dove Alfonsi occupa la stanza numero 33.
(1957 Maigret viaggia) (...) Hotel George V... Appartamento 332 (...)
1959 Maigret alle assise La donna occupa la
camera 32 (1964 Maigret sotto inchiesta)
Alle nove, arrivato nel suo ufficio, cominci col telefonare all'Hotel de Savoie dove gli risposero
che la cliente della stanza 32 se ne era andata dicendo che
(1965 La pazienza di Maigret) Maigret non venne accolto da una cameriera, ma
da un uomo (...) La camera 42? Mi segua.
(1970 Maigret e la vecchia pazza) La targhetta di finto marmo sulla porta
dell'albergo portava inciso: "Camere ammobiliate in affitto a giornata, a settimana, a mese. Tutte
le comodit". (...) Che piano? Il secondo. La camera 23 (...)
(1971 Maigret e l'informatore) Maigret riemp la scheda: Camera 233.
NUOVE LEVE
(1940 Un'ombra su Maigret) Verduret, uno dei nuovi, un simpatico ragazzo,
terribilmente impressionato di fronte al capo, al punto che, palando con lui, balbettava.
(1942 La ragazza di Maigret) Regna al Quai des Orfvres una febbre che lui
conosce bene, in tutti gli angoli avvengono
interrogatori, perfino nel suo ufficio, dove Rondonnet, uno nuovo, si seduto sulla poltrona
stessa di Maigret, fumando una pipa che assomiglia alla sua. Ha spinto il mimetismo fino
a farsi portare su delle birre dalla Brasserie Dauphine. Sulla sedia sta uno dei camerieri del
Plican. (1951 Maigret e i gangster)
Era un agente delle nuove leve, pi
rassomigliante a un campione olimpionico che alle guardie panciute e baffute che si vedevano
un tempo all'angolo delle vie. (1954 Maigret e la giovane morta)
... e guarderai bene il cadavere. Il giovane Lapointe, da due anni soltanto in servizio, fece
una smorfia. (...) Bravo Lapointe che, dopo due anni di polizia giudiziaria era ancora capace di
arrossire.
(1962 Maigret e il cliente del sabato) Pirouet si trovava lass sotto i tetti del Palazzo di
Giustizia nel laboratorio della Polizia Scientifica. Era un acquisto assai recente del servizio, uno
strano uomo, grasso e gioviale, che era stato guardato con una certa diffidenza quando era
entrato come aiuto-chimico, perch aveva una certa aria da commesso viaggiatore. Ed era per
ironia che gli altri avevano l'abitudine di
chiamarlo M. Pirouet, sottolineando il Monsieur. Invece si era rivelato un collaboratore di
prim'ordine, uno che faceva un po' di tutto, era pieno di idee e con le sue mani aveva gi
costruito diversi e ingegnosi apparecchi; inoltre avevano scoperto che si trattava di un grafologo
straordinario.
NUOVO CORSO
(1961 Maigret e il ladro pigro)
La Procura, il ministero degli Interni, tutti quei nuovi legiferatori usciti dalle universit che
s'eran messi in testa di organizzare il mondo secondo le loro ideuzze. Per loro, la polizia era
un ingranaggio inferiore e un po' vergognoso della Giustizia con la maiuscola. Bisognava
diffidarne, sorvegliarla a vista, lasciarle solo
funzioni subalterne. (...) L'inchiesta la conduceva il giudice dal suo ufficio, il procuratore dal suo
gabinetto prestigioso. E loro davano gli ordini. (...) Non lo mettevano ancora in disparte.
Portavano pazienza sapendo che gli mancavano solo due anni alla pensione.
ODORE DI LETTO
(1931 Maigret in Olanda) I suoi occhi erano pieni di sonno, i suoi capelli in
disordine. Emanava dalla sua persona un odore di letto tiepido.
(1941 Maigret e l'affare Picpus) Accosta l'orecchio alla porta. Sente qualcosa
come un sospiro, poi il rumore di un corpo che deve essere caldo e che si volta pesantemente
nel letto. Bussa di nuovo. (...) Infine attraverso
la porta socchiusa appare una ragazzotta in camicia, con gli occhi spaventati, i lineamenti
ancora gonfi di sonno. Che cosa vuole? Il tutto odora di donna, di letto umido, un vago sentore
di cipria e di acqua e sapone. (1950 Maigret al night-club)
Rivedeva i suoi occhi inquieti, ricordava l'occhiata che quasi involontariamente aveva
posato sul suo seno e ricordava soprattutto
quell'odore di femmina, quasi di letto, che emanava da lei.
(1952 La rivoltella di Maigret) Quando la ragazza aveva aperto la porta, il
commissario aveva sentito un odore di letto da sotto le ascelle di lei.
(1957 Gli scrupoli di Maigret) Jenny (...) Aveva grandi occhi scuri e dolci,
timorosi, che ricordavano quelli degli animali
della foresta, dei caprioli, per esempio, ed emanava da lei un caldo odore di letto.
(1957 Maigret viaggia) L'infermiera dai capelli grigi, dalla faccia grigia,
con un corpo che odorava ancora di letto sotto il camice bianco,
ODORI VARI
(1929 Maigret e il Lettone) Fcamp! Un odore compatto di merluzzo e di
aringa. [] Raggiunse il ghetto di Parigi, il cui nucleo costituito da rue des Rosiers, pass vicino a delle
botteghe con iscrizioni in "yiddish", alle macellerie "caschr", alle vetrine che
esponevano pane azzimo. (...) In fine arriv in
rue du Roi de Sicile, irregolare, costeggiata da vicoli, stradette, cortili brulicanti, met quartiere
ebreo, met colonia polacca, e dopo duecento metri spar nel corridoio di un albergo. Alcune
lettere in maiolica annunciavano: Au Roi de Sicile. (...) Una scala. Al mezzanino una specie di
gabbia a vetri in cui una famiglia ebrea mangiava. Il commissario buss e, invece di
aprirgli la porta, un uomo sollev il vetro di uno
sportello. Ne sfugg un odore di rancido. L'ebreo aveva una papalina nera in testa. La moglie, una
donna grassa, non smise di mangiare. []
Ogni razza ha il proprio odore, detestato dalle altre razze. Il commissario Maigret aveva aperto
la finestra, fumava senza tregua, ma un tanfo sordo continuava a dargli fastidio. Era l'Htel du
Roi de Sicile a esserne impregnato? Oppure la
strada? Si sentivano gi delle zaffate di quell'odore quando il gestore con la papalina
nera schiudeva l'usciolo. L'odore si accresceva man mano che si salivano le scale. Nella camera
di Anna Gorskine il tanfo era insopportabile. vero che del cibo giaceva disordinatamente un
po' dappertutto. Le salsicce, di un rosa volgare, erano molli, ripiene d'aglio. C'erano su un piatto
dei pesci fritti che nuotavano in una salsa
piccante. Mozziconi di sigarette russe. T in fondo a una mezza dozzina di tazze. E le
lenzuola, la biancheria, che sembravano ancora umide del calore umano, avevano l'odore acre di
una camera da letto mai aerata. (1930 Maigret e il castellano)
Di fronte al municipio, parecchi avventori erano seduti ai tavolini davanti a un caff e dall'ombra
dei tendoni a strisce rosse e gialle si sprigionava
come un sentore di birra fresca, di cubetti di ghiaccio tintinnanti dentro profumati aperitivi, di
giornali appena arrivati da Parigi. (1930 Maigret e il viaggiatore di terza classe)
Allora il commissario si rivolse alla gendarmeria [di Liegi] e pass quasi un'ora in un ufficio che
odorava di cuoio e sudore di cavallo. (1930 Maigret si commuove )
Maigret (...) Era entrato al "Caf de la Marine"
che era la sola costruzione del luogo, oltre la casa del guardiano. A sinistra, la sala, povera,
con i tavoli coperti di tela cerata scura, le pareti tinte per met di marrone, per met di un giallo
sporco. Ma vi regnava un odore caratteristico che bastava a sottolineare la differenza tra quel
locale e un caff di campagna. Sapeva di scuderia, di finimenti, di catrame di drogheria e
di petrolio.
(1931 Maigret al "Convegno dei Terranova") (...) scaricando il merluzzo che passava di mano
in mano (...) Nell' osteria penetrava un odore rancido, nauseante, che non si attenuava
nemmeno allontanandosi, reso pi denso ancora dal caldo.
[] Cammin lungo il ponte con aria indifferente,
scorse della luce al boccaporto del castello di
prua. Si chin e ricevette sul viso un'aria calda, un odore che richiamava la camerata, il
refettorio, e la pescheria tutti insieme. (1931 Maigret e il cane giallo)
Quando si fu abituato all'oscurit, credette di vedere una massa opaca, tozza, simile a un
enorme animale in agguato. Riconobbe l'odore della pipa.
[] Un odore di agnello veniva dalla cucina. La cameriera dal grembiule bianco lo accompagn
alla porta. (1931 Maigret in Olanda)
Un carro da birraio s'era fermato davanti alla porta e durante tutta la conversazione che segu,
due colossi non cessarono di rotolare barili sull'impiantito, sorvegliati dalla signora Van
Hasselt in vestaglia. Mai l'odore di ginepro e di
birra era stato cos forte. E mai Maigret aveva tanto sentito l'Olanda.
(1932 Maigret al Liberty Bar) La vecchia, nonostante il trucco era orribile a
vedersi. La figlia, con le forme piene, forse un po' troppo abbondanti, modellate dall'abito di
seta scura, incarnava il tipo della falsa donna fatale. E l'odore! L'odore di muschio che
emanavano e che unendosi a quello gi esistente
nella stanza, saturava l'aria! (...) Ci scuser per il disordine! Altroch! D'altronde non si poteva
neanche parlare di disordine: era qualcosa di sordido, che ricordava la tana in cui le bestie
vivono nel loro tanfo, fra i resti del cibo e degli escrementi, pur conservando le pretese di una
casa borghese con le sue orgogliose ampollosit. (1932 Maigret e il caso Saint-Fiacre)
Maigret dorm un sonno agitato e voluttuoso al
tempo stesso, come si pu dormire solo in una camera fredda di campagna che sa di stalla, di
mele ruggini e di fieno. (1932 Maigret nella casa dei Fiamminghi)
C'era, sui vetri della porta, la pubblicit i certi prodotti per pulire l'ottone. Squill un
campanello. Fin dalla soglia, si era avvolti dal calore, da un'atmosfera indefinibile, quieta,
sciropposa, nella quale prevalevano gli odori. Ma
quali? Una punta di cannella, una nota pi forte di caff macinato: anche un odore di petrolio,
ma con un sottofondo di ginepro. (1941 Maigret e l'affare Picpus)
agosto. Parigi odora di asfalto. (1942 La ragazza di Maigret )
Per un attimo Maigret li invidia; pensa a sua moglie, che in quello stesso momento riceve sua
sorella e suo cognato nell'appartamento del
Boulevard Richard-Lenoir, pensa ai funghi che stanno cuocendo e spargono un buon odore
d'aglio e di bosco umido. Adora i funghi... (1945 La collera di Maigret)
In casa faceva fresco, aleggiava un buon odore di cera, di fieno tagliato, di frutta che stava
maturando, e di buona cucina. L'odore dell'infanzia, della casa dei genitori che Maigret
aveva ritrovato dopo cinquant'anni.
[] Dovette cercare per un po' nelle strade intorno
all'officina del gas e fin per scorgere un alberghetto col pianterreno dipinto in scuro.
Devo aspettarla? domand l'autista. S, penso che sia meglio. (...) Maigret entr nella
sala da pranzo dove alcuni operai, quasi tutti stranieri, mangiavano su tavolini di marmo. Uno
spesso odore di rag e di vino rosso pesante
prendeva alla gola. (...) Sulla scala si sta meglio e si sentono meno gli odori. Qui c' una
puzza di carne andata a male, non le pare? Come un odore di bende sporche.
(1946 Maigret a New York) Annusava. Aspirava l'aria in cui si sentivano
effluvi di nafta e di mediocrit. [] In inverno, il vecchio Angelino passava le sue
giornate su quella sedia di vimini, accanto alla vetrina di cui pareva facesse parte, fumando dal
mattino alla sera quei sigari italiani un po' storti, di tabacco nero, che emanavano un odore forte.
(1946 Un certo signor Berquin [in La vecchia signora di Bayeux])
L'ambiente, mal rischiarato da lampadine troppo deboli, era impregnato di un odore misto di
osteria e di stalla.
(1947 Ben tornato Maigret) Proprio in quel momento, passavano davanti alle
"Cantine del Beaujolais". Si vedeva, ancora immersa nell'ombra, la sala, dalla quale usciva
un forte sentore di vinaccia. [] Aveva conservato l'abitudine, quando era ammalato, di sprofondarsi nella lettura di un
romanzo di Dumas padre. Ne possedeva l'opera
completa, in edizione popolare, e le vecchie pagine ingiallite e adorne di illustrazioni, dalle
quali si sprigionava il caratteristico odore di libri vecchi, gli ricordavano tutte le piccole malattie
della sua vita. [] Man mano che il crepuscolo si avvicinava, le vie si animavano sempre pi e la gente oziava sui
marciapiedi e per le strade dalle case basse e
scure. Gli abitanti di quel quartiere, quando incominciava la buona stagione, trascorrevano la
loro giornata nelle strade. Le porte delle botteghe e le finestre delle case erano aperte e
da esse si spandeva nelle vie un acre odore di sporcizia e di miseria, che prendeva alla gola.
[] Dal suo ufficio Maigret seguiva i loro movimenti.
Per la seconda volta il cameriere della Birreria
Dauphine port il vassoio carico di panini e di birra. L'ufficio era ingombro di bicchieri vuoti e di
panini lasciati a mezzo. L'odore del tabacco prendeva alla gola.
(1947 Le vacanze di Maigret) Se Mansuy non aveva l'aria di un vero
commissario, il commissariato era ancor meno un vero commissariato. Gli uffici si trovavano in
una casa privata, in una piccola piazza. (...)
Tuttavia, c'era l un odore che Maigret fiut con piacere, quasi con un senso di sollievo, un buon
odore pesante, cos denso da potersi tagliare col coltello, fatto di cuoio di cinturoni, di lana di
uniformi, di scartoffie amministrative, di pipe spente e infine di poveri diavoli che avevano
lucidato col loro sedere le due panche di legno della sala d'aspetto.
[] Una porta a sinistra si apriva sulla bottega tutta di marmo, da cui veniva un dolce odore di pesce.
[] Bevve un aperitivo, invece del solito vino bianco.
Poi, siccome Mansuy insisteva per offrire a sua volta, ne bevve un secondo. Questi andavano a
raggiungere tutti i bicchieri di vino bianco della giornata. C'era della nebbia attorno a lui e
l'odore di alcool era cos forte che si diffondeva a
parecchi metri sul marciapiedi. [] La chiamano al telefono... Si era coricato senza pigiama e ora lo cercava dappertutto. Il
guanciale era umido di un sudore aspro che odorava di alcool,
(1948 La prima inchiesta di Maigret [1913]) Il cielo si and coprendo di nuvole leggere,
soffici, di un bel grigio pallido e poco dopo la
pioggia cadde a rovesci penetrando fin sotto il soprabito di Maigret che si sentiva addosso un
odore di bestia bagnata. (1949 Il mio amico Maigret)
Quell'odore, se ne era occupato fin dal principio quando ancora credeva di addormentarsi subito
... In realt, ce n'erano parecchi di odori. Pi marcato era quello della casa, che si sentiva
appena oltrepassata la soglia del caff. Fin dal
mattino aveva provato ad analizzarlo, perch era un odore che non aveva mai sentito. Lo colpiva
ogni volta che entrava, e ogni volta dilatava le narici. C'era un fondo di vino, beninteso, con una
punta d'anice, e degli odori di cucina meridionale a base d'aglio e di peperoncino, d'olio e di
zafferano, e questo era insolito per lui ... Ma perch occuparsi di problemi del genere? Voleva
dormire. Era inutile cercare di ricordarsi tutti i
ristoranti marsigliesi o provenzali dove gli era capitato di andare a pranzo, a Parigi o altrove.
L'odore non era lo stesso. E va bene. Non aveva che da dormirci sopra. Aveva bevuto abbastanza
da precipitare in un sonno di piombo. (...) In linea di massima, l'odore che veniva dal basso
poteva essere paragonato all'odore di quel piccolo bar a Cannes, gestito da un donnone,
dove qualche tempo prima aveva svolto
un'inchiesta e trascorso parecchie ore sonnolente. Ma l'odore che c'era nella stanza non
assomigliava a niente. Che cosa c'era dentro il materasso? Forse, come in Bretagna, li
imbottivano di alghe che esalano il profumo iodato del mare? Altra gente doveva aver
dormito su quel letto prima di lui, e credeva, a momenti, di riconoscere l'odore di quell'olio con
cui le donne si ungono prima di andare a
prendere i bagni di sole. (1949 L'amica della signora Maigret)
Sulla sinistra Maigret riconobbe la trattoria a prezzo fisso dove aveva mangiato il taxista e, di
fronte, L'Hotel Beausjour, di cui non si vedeva che l'angusta entrata tra due botteghe, una
salumeria e una drogheria. CAMERE AL MESE, ALLA SETTIMANA E PER LA GIORNATA. ACQUA
CORRENTE. RISCALDAMENTO CENTRALE.
PREZZI MODICI. (...) C' nessuno? chiam Maigret. L'odore gli ricord il periodo in cui, pi o
meno all'et di Lapointe, lavorava nella squadra addetta al controllo delle camere in affitto e
passava le giornate andando di pensione in pensione. Era un odore che sapeva di bucato e di
sudore al tempo stesso, di letti sfatti, di secchi sporchi e di cibo riscaldato sui fornelli ad alcool.
[] Janvier era al bar del Grand Turenne e (...) Stava parlando fittamente col calzolaio e due
imbianchini con una tuta bianca; da lontano si riconosceva il colore latteo dei pernod. (...)
Maigret usc con l'aroma del pernod nelle narici e il taxi lo deposit al Quai, dove trov Lucas
intento a mangiarsi dei sandwich. C'erano due boccali di birra sulla scrivania e il commissario ne
prese tranquillamente uno.
(1949 Maigret dal giudice) Faceva molto caldo, malgrado l'apparecchio
refrigerante. Ezechiele i era alzato per chiudere le tapparelle che frantumavano il sole in strisce
sottili. Maigret, seduto davanti alla negra col bimbo, sempre accompagnata da un'intera trib,
respirava il loro odore. (1949 Maigret e la casa del giudice)
Sospinse, poco dopo, la porta del suo ufficio
dalle pareti ricoperte di ordinanze governative e arricci subito il naso per via della brillantina
dell'ispettore Mjat, un odore scipito che dieci pipe non riuscivano a sommergere.
[] Era stato Maigret a scegliere il municipio, in
quanto la gendarmeria era realmente troppo buia, puzzava di cuoio rancido, di minestra di
cavoli, di marmocchi mal lavati.
(1950 Maigret al night-club) Erano settimane che si mostrava parco
accontentandosi di un bicchiere di vino durante i pasti (...) Gli mancavano all'improvviso l'odore
del bistrot di Place Dauphine, il gusto di anice degli aperitivi,
(1951 Maigret e la spilungona) Si sarebbe detto che Boissier, che se ne stava
buono buono sulla sua poltrona, stesse ancora
gustando l'aroma d'anice del pernod rimastogli tra i baffi.
(1953 Maigret ha paura) Un gallo cantava, non lontano, e si udiva
scorrere l'acqua della Vende. Quando una vecchia in cappello viola gli pass accanto,
avrebbe giurato che i suoi vestiti sprigionavano odore d'incenso. Era proprio domenica.
(1953 Maigret ha un dubbio)
Trasse di tasca un fazzoletto di colore incerto, si asciug la fronte. Il fazzoletto doveva avere
ancora odore di treno, come il suo sudore. [] L'odore di vino era cos forte nell'albergo di Louis, che uno si sarebbe potuto ubriacare al
solo respirarlo. (1955 La trappola di Maigret)
Un velo grigio s'era diffuso sulla citt, un vapore
appiccicaticcio scendeva a poco a poco nelle strade, carico di polvere e d'odore di benzina che
prendeva alla gola. (1955 Maigret e il corpo senza testa)
A circa trecento metri trovarono un bar buio, col pavimento di mattonelle rosso scuro come nelle
case di Marsiglia, e al quale si accedeva scendendo due gradini di pietra. (...) C'
nessuno? chiam Maigret. Si udiva il tic tac
affrettato di un orologio a pendolo. L'aria odorava di grappa, di vino bianco e di caff.
(1957 Gli scrupoli di Maigret) Maigret cominciava a prendere coscienza della
nuova giornata solo quando gli arrivava l'odore del caff.
(1958 Maigret e i testimoni reticenti) Aveva percorso appena cinquanta metri quando
qualcuno gli fece segno dalla porta di un piccolo
bar: "Aux Copains du Quai". Era Janvier. All'interno non c'era nessuno, tranne la padrona,
una grossa donna spettinata che sorvegliava da lontano, attraverso la porta della cucina, un
tegame che fumava sul fornello spandendo un forte odore di cipolle.
[] In fondo - e sua moglie doveva sospettarlo da
molto tempo - se Maigret, quando era preso da
un'inchiesta tornava di rado a casa per mangiare, non era tanto per guadagnare tempo
quanto per rimanere chiuso in se stesso, come chi dorme, al mattino si rigira nel letto, avvolto
nelle coperte, per impregnarsi meglio del proprio odore. Era l'intimit degli altri, insomma, che
Maigret annusava e adesso, per esempio, per strada, con le mani nelle tasche del soprabito e
la pioggia che gli bagnava il viso, rimaneva
immerso nell'atmosfera stupefacente del quai de la Gare.
(1962 Maigret e il cliente del sabato) E vi trov un bel caldo, un odore familiare di vino
e di cucina. Le tavole, sette otto al massimo, erano coperte di tovaglie di carta e una piccola
lavagna annunciava che c'era da mangiare del cotechino e pur di patate. Due muratori stavano
mangiando in fondo al locale.
[] C'era uno sformato alla Lorenese, per cena:
Maigret lo indovin dall'odore che veniva dalla cucina.
(1964 Maigret sotto inchiesta) E, salendo, cercava di definire l'odore che
regnava nella casa, un odore che conosceva, che non era privo di fascino, che risaliva ai tempi
lontani della sua infanzia: l'odore delle case
vecchie, del legno umido, insieme a un tanfo di terriccio.
(1966 Maigret e il ladro) Con la forza dell'abitudine, i suoi passi lo
portarono alla brasserie Dauphine; salut distrattamente il padrone, e, fiutando quel caldo
profumo di ristorante, si diresse al suo solito posto d'angolo.
[] Rincasavano a braccetto, secondo una vecchia abitudine, e l'aria era ancora tiepida. Perfino
l'odore di benzina, quella sera, non era sgradevole. Faceva parte della primavera che si
annunciava come l'odore di bitume fuso faceva parte dell'estate.
(1969 Maigret e il capellone imprudente) (...) Maigret si diresse verso la luce che si
scorgeva a cinquanta metri (...) Era un bar
all'antica, col pavimento coperto di segatura e un forte odore di vino e di alcool.
[] Appena arrivato sent un profumo di sgombri ai
ferri. La signora Maigret li cucinava col vino bianco, a fuoco basso, con molta senape.
(1971 Maigret e l'uomo solo [1965]) C'era un odore di polvere e di putredine, per di
pi vi si aggiungeva il tanfo delle Halles.
OMBRELLO VANDEANO
(1949 Maigret e la casa del giudice)
Una vecchietta in cuffia, dalla faccia raggrinzita, era seduta su una seggiola e teneva davanti a s
un immenso ombrello vandeano che sgocciolava, come se un cane avesse fatto la pip.
OROLOGIO A PENDOLO
(1939 Maigret e il sergente maggiore) [fermo da vent'anni su mezzogiorno]
Non era sgradevole: ben sistemato davanti al suo tavolo, con la stufa che ronzava alle sue
spalle, a sinistra la finestra che la nebbia del mattino copriva di uno strato spesso, davanti a
s il camino Louis-Philippe, in marmo nero, le
lancette dell'orologio a pendolo ferme da vent'anni su mezzogiorno; al muro in una
cornice nero e oro, una fotografia in gruppo di signori in redingote e cilindro, con baffi
inverosimili e barbe puntute: l'associazione dei segretari di commissariato, al tempo in cui
Maigret era ben giovane! Quattro pipe sistemate in ordine di grandezza sul tavolo.
(1951 Maigret e i gangster)
[nessun commento] Sul caminetto l'orologio di marmo nero segnava
le undici. (1952 La rivoltella di Maigret)
[nessun commento] Quando, in futuro, Maigret avrebbe ripensato a
quell'inchiesta, l'avrebbe paragonata a una di quelle malattie che non si manifestano
chiaramente, ma cominciano con dei malesseri
vaghi, dei doloretti, dei sintomi troppo lievi perch vi si presti attenzione. Non vi furono, da
principio, n reclami alla polizia giudiziaria, n chiamate alla Volante, n denunce anonime; ma,
risalendo il pi lontano possibile, ci fu soltanto una banale telefonata della signora Maigret. La
pendola di marmo nero, sul caminetto, segnava mezzogiorno meno venti, il commissario
rivedeva nettamente l'angolo delle lancette sul
quadrante. (1953 Maigret ha paura)
[indietro 12'] Maigret, che non faceva niente per aiutare i due
uomini, and a mettersi davanti al magro fuoco di legna del camino, sormontato dallo stesso
orologio in marmo nero che si trovava anche nel suo ufficio al Quai des Orfvres.
L'amministrazione doveva averli ordinati a
centinaia, se non a migliaia. Tardavano tutti dodici minuti, come quello di Maigret?
(1954 Maigret e la giovane morta) [nessun commento]
L'orologio di marmo segnava le tre e qualche minuto
[] [nessun commento]
L'orologio sul camino, lo stesso orologio nero che
c'era nell'ufficio di Maigret e in quelli di tutti i commissari, segnava mezzogiorno meno qualche
minuto. (1957 Gli scrupoli di Maigret)
[avanti 10'] Nel momento in cui il telefono squill, Maigret
guard l'ora all'orologio di marmo nero del caminetto, che andava sempre avanti di dieci
minuti.
(1962 Maigret e il cliente del sabato) [indietro pi di 12']
Anzitutto il pendolo di marmo nero, dagli ornamenti di bronzo, sul quale il suo sguardo si
era posato nel momento in cui segnava le sei e diciotto minuti, il che voleva dire che erano
passate le sei e mezzo. In dieci altri uffici della Polizia Giudiziaria, nell'ufficio del direttore, come
in quello degli altri funzionari, c'erano dei pendoli
identici che da tempo immemorabile andavano indietro.
OSTI ALVERNIESI
(1951 Maigret e la spilungona)
Invece di andare direttamente in ufficio, Maigret volle passare dalle parti del quai de Jemmapes.
Riconobbe il bistrot verniciato di verde, vicino
alla chiusa Saint.Martin, con la scritta "Tavola calda" e si appoggi al banco. Un bicchiere di
bianco. Poi fece la domanda. L'oste - che era dell'alvernia - non ebbe incertezze.
(1951 Maigret e l'affittacamere) (...) Io per preferisco andare in quella piccola
trattoria a due passi da qui. Vi andarono insieme. La tenda era tesa al di sopra di due
tavolini sulla terrazza; all'interno, un muratore
stava bevendo del vino bianco. Il padrone era un alverniese con dei folti mustacchi e i capelli
attaccati bassi sulla fronte. (1965 La pazienza di Maigret)
Quel mattino, uscendo di casa, Maigret non si aspettava di doversi ritrovare in rue des Acacias,
dove, una settimana prima, aveva passato ore tanto piene d'ansia. Ancora meno, si sarebbe
aspettato di sedere a tavola, verso l'una, insieme
al giudice Ancelin, nel bistrot "Chez l'Auvergnat". Questo locale, situato davanti alla casa di
Palmari, era un bar vecchio stile col suo banco tradizionale, le bottiglie di aperitivi che nessuno,
tranne gli anziani, beveva pi, e il proprietario in grembiule blu, le maniche della camicia
rimboccate e il viso ornato di baffi neri. Salami, polpette, formaggi a forma di zucca, prosciutti
dalla cotenna grigia, come se fossero stati
conservati sotto la cenere, pendevano dal soffitto, ed erano messe in mostra grosse forme
piatte di pane, arrivate direttamente dal Massif Centrar. Oltre la porta a vetri della cucina, la
padrona, magra come un chiodo, era affaccendata ai fornelli. Volete pranzare? Un
tavolo per due? Non c'erano tovaglie; sopra la tela cerata dei tavoli avevano steso della carta a
quadrettini, che serviva al padrone per fare i
conti. Su una lavagna, era scritto col gesso il men: "Salsicce del Morvan" "Roll di vitello con
lenticchie" "Formaggio" "Pizza rustica".
OSTI DSIR
(1940 Un'ombra su Maigret) In una viuzza, Maigret aveva spinto l'uscio di un
ristorante modestissimo, dal banco di zinco, i
tavoli di marmo e il pavimento coperto di segatura. Un pezzo d'uomo rubicondo,
bitorzoluto, in grembiule di tela blu, venne a stringere la mano al commissario. Era un pezzo
che non la si vedeva!... Devo dirlo alla padrona... Mlanie!... che cos'hai di buono per il signor
Maigret?... E Mlanie, col ventre in avanti, spuntava fuori dalla cucina asciugandosi le mani.
Se solo mi avesse telefonato... Insomma!?...
C' il "coq au vin" e stamattina mi hanno portato dei funghi piuttosto belli... Al suo amico
piacciono i funghi? C'erano soltanto alcuni clienti fissi. I vetri erano appannati e non si
riusciva a vedere fuori. Sempre lo stesso "beaujolais", signor Maigret? (...) Ci dia
ancora un po' di questo pollo, padrone... Come se fino a quel momento non avesse mangiato.
Gli tornava l'appetito. Bevve un bicchiere colmo
di "beaujolais" e si asciug col dorso della mano. I suoi occhi brillavano. Hanno ritrovato
Grard! sospir infine. Poveraccio!... (...) Potevano ora centellinare in pace il caff di
Mlanie e il vecchio armagnac di Dsir, che, nativo di Gers, aveva conservato molti amici tra i
vignaioli. (...) Avevano caldo. L'armagnac profumava l'aria e i palati.
(1947 Ben tornato Maigret)
Il "Cadran" era un locale accogliente, di quelli che piacevano a Maigret, ancora vecchio stile,
(...) Si respirava odore di birra e di crauti. (...) Infatti l'ex proprietario del "Cadran" si chiamava
Loiseau, Dsir Loiseau. (1964 Maigret sotto inchiesta)
(...) Rivedo nettamente le parole dipinte sopra la vetrina: "Chez Dsir!". Un bistr all'antica, col
banco di stagno. (...)
(1969 Maigret e il commerciante di vini) Suo padre, il vecchio Dsir. Ha settantadue
anni, ma gestisce ancora la sua osteria del quai de la Tournelle. Si chiama Au Petit Sancerre.
(...) Arrivarono giusto nel momento in cui un uomo dai capelli grigi, con un grembiule di
grossa tela blu intorno ai fianchi, stava abbassando la saracinesca. Dalla porta socchiusa
si vedevano le sedie sui tavoli, la segatura sul
pavimento, alcuni bicchieri sporchi sul banco di zinco. (...) Una grossa stufa, in un angolo del
locale, emanava un piacevole calore. (...) Il vecchio pass dall'altra parte del banco e, senza
parlare, si riemp un bicchierino di grappa che tracann d'un sorso. Ne volete? chiese.
Maigret fece segno di si. Lapointe, che detestava la grappa, rifiut.
PAESI & CITT
Aigny Aiguillon
Aix-en-Provence Alfortville
Amiens Amiens
Angouleme
Anserval Antibes
Apremont Arcachon
Arpajon Arpajou
Aubervilliers Aubrais
Auteuil
Autun Avignone
Avrainville Bandol
Bayeux Belleville
Benet Bergerac
Beuzek-Conq
Bziers Biarritz
Bisseuil Bordeaux
Bougival Boulogne
Bourges Bourgival
Bourg-la-Reine
Brema Brest
Brouges Caen
Calais Cannes
Cap d'Antibes Cap d'Antibes
Cap Ferrat
Cap Ferrat Carcassonne
Chalon Chantilly
Charenton Chartres
Chateaudun Chateauneuf-sur-Loire
Chateauroux
Chelles Cherbourg
Choisy-le-Roi Citanguette
Clermond-Ferrand Clermont-Ferrand
Colmar Compigne
Concarneau
Cond Conflans
Corbeil Corbeille
Coudray Courbevoi
Courbevoie Courcelles
Crguy
Deauville Delfzijl
Dieppe Digione
Dinard Dizzy
Dunkerque Elbeuf
Enghien
Epernay Epinal
Etampes Etretat
Evian Evreux
Falaise Fcamp
Fontainebleau
Fontenay Fontenay-aux-Roses
Fontenay-le-Comte Fontenay-le-Comte in Vende
Fontenay-sous-Bois Fourras
Fresnes Frontevrault
Gers
Gien Giens
Givet Goderville
Gournay Grenelle
Grenoble Honfleur
Isly-les-Moulineaux
Issy-les-Moulineaux Ivry
Jeumont Joinville
Jouy-en-Josas Juan-les-Pins
Juvigny Juvisy
La Baule
La Boule La Braut
La Chausse La Fert-Alais
La Fert-sous-Jouarre La Pecq
La Rochelle La Roche-sur-Yon
Lagny
Le Havre Le Mans
Lebourne Les Loges
Les Sables d'Olonnes Levallois
Liegi Lilla
Lille
Limoges Lione
Lion-sur-Mer Lisieux
Longchamp Longchamps
Luon Luzancy
Maon
Maisons-Laffitte Malabry
Mantes Mantes-la-Jolie
Marans Mareuil-sur-Ay
Marillac Marsiglia
Marsilly
Matignon Mauberge
Meaux Mchin
Melun Mentone
Mercy-le-Haut Mesnil-le-Mont
Meulan
Meung-sur-Loire Moissac
Montargis Montlimar
Montlhry Montluon
Montmorency Montpellier
Morsang
Morsang-sur-Seine Moucher
Mouffetard Moulins
Mugins Mulhouse
Nancy Nantes
Neuilly
Nevers Niort
Nizza Nogent-sur-Marne
Omey Orange
Orgeval Orlans
Orsenne
Ouistreham Paris
Passy Perpignan
Petit-Clamart Pogny
Poissy Poitiers
Pomponne
Pont-du-Gran Pontfarcy
Port-en-Bessin Pouilly
Pouilly-sur-Loire Puteaux
Quimper Rambuillet
Reims
Rennes Roubaix
Rouen Rubaix
Rungis Sable-d'Olonne
Sables Blancs Sables d'Olonne
Saint-Amand-Mont-Rond
Saint-Andr-du-Lavion Saint-Andr-sur-Mer
Saint-Armand-Montrond Saint-Aubin
Saint-Cloud Saint-Denis
Sainte-Hermine Saint-Etienne
Saint-Fargeau
Saint-Fiacre Saint-Germain
Saint-Gilles-les-Vaudreuves Saint-Jean-d'Angly
Saint-Jean-Luz Saint-Malo
Saint-Martin Saint-Martin-des-Prs
Saint-Mesmin
Saint-Mesmin-le-Vieux Saint-Michel-en-l'Hermitage
Saint-Quentin Saint-Raphael
Saint-Sauver-en-Bourbonnais Saint-Sauveur
Saint-Thibaut Saint-Tropez
Sancerre
Sarry Seineport
Seinport Ste
Svres Sully-sur-Loire
Tessencourt Tolone
Tolosa
Tourcoing Tours-sur-Marne
Triaize Triel
Trouville Vanves
Versailles Vsigneul
Vichy
Villecomtois Villefranche
Villeneuve-Saint-Georges Vincennes
Vire Vitry-aux-Loges
Vitry-le-Franois Vittel
Vraux
Yport Yvetot
PANAMA ASSASSINI MALATICCI
(1951 Maigret e l'affittacamere)
Gli occhi tradivano un'estrema stanchezza. Ha vissuto in colonia? Da cosa lo suppone? Era
difficile dirlo. Da qualcosa di indefinibile. Dal
colore della carnagione, dallo sguardo, da quell'invecchiamento precoce (...) E' rimasto
molto tempo a Panama? Diciotto anni! (...) (...) Poi mi ammalai. (...)
(1956 Uno scacco di Maigret) Un mattino di novembre, tra i passeggeri che
sbarcavano da una nave da carico proveniente da Panama, la polizia del porto di Cherbourg
not un passeggero di terza classe che aveva
un'aria malaticcia e il cui passaporto era grossolanamente falsificato.
PANINI/ SANDWICHES
(1929 Maigret e il Lettone)
Ordinami qualche bicchiere di birra e dei sandwiches. Niente mollica, eh? Apr una porta
e chiam: Torrence!... E il brigadiere Torrence
lo segu nel suo ufficio. (...) Il cameriere della birreria Dauphine entr, pos sul tavolo un
vassoio con sei birre e quattro sandwiches ben ripieni. Baster? chiese constatando che
Maigret non era solo. Va bene cos. Senza smettere di fumare, il commissario si mise a
mangiare e a bere, non senza aver offerto una birra al brigadiere.
(1931 Maigret e il cane giallo)
Trovando Maigret seduto nel caff in compagnia del giovane agente, occupato a divorare panini, il
primo magistrato della citt trem di indignazione.
[] Quando si fu abituato all'oscurit, credette di
vedere una massa opaca, tozza, simile a un enorme animale in agguato. Riconobbe l'odore
della pipa. Emise un leggero sibilo. Un momento
dopo, era acquattato sul cornicione accanto a Maigret. (...) Ma ha mangiato commissario?...
Mi sono portato pane e salame... Ha freddo? (1931 Maigret e la casa delle tre vedove)
Maigret entr nella cucina dove la moglie dell'albergatore preparava il pasto della sera.
Adocchi una terrina di pat, tagli una grossa fetta di pane e ordin: Mezzo litro di bianco,
per favore... Non aspetta la cena? Maigret
divor senza rispondere il suo mostruoso sandwich. (...) Maigret lo guardava
tranquillamente, continuando a lavorare di mascelle.
(1931 Maigret e una vita in gioco) Maigret cominci a passeggiare su e gi, mand
il giovane d'ufficio a prendere caff e panini alla birreria Dauphine. (...) Maigret, la bocca piena,
sembrava pi sereno.
(1939 Il delitto di Bagatelle) L'uomo si accontent di uova sode che mangi in
piedi davanti a un banco e che innaffi con un bicchiere di birra, mentre Maigret mangiava
panini. (1940 Un'ombra su Maigret)
Maigret non aveva mangiato un boccone dal mattino. In compenso aveva bevuto tre
bicchierini, che ora gli scavavano lo stomaco.
(...) Doveva farsi portare come al solito un paio di sandwich dalla Brasserie Dauphine? Aveva
bisogno d'aria. Fuori, continuava a piovigginare. Prefer il piccolo bar di fronte alla statua di Enrico
IV, in mezzo al ponte Nuovo. Prosciutto... ordin.
(1941 Maigret e l'affare Picpus) Le cinque meno tre minuti. Un disco bianco si
illumina nell'immensa pianta di Parigi che copre
tutta una parete. Un impiegato posa sul tavolo il suo sandwich, infila una spina in uno dei mille
fori di un centralino telefonico. Pronto! Quattordicesimo? ... uscito il vostro autocarro?
... Maigret, che vorrebbe tanto avere un'aria indifferente, in piedi, al sole, e si asciuga il
sudore. L'impiegato borbotta qualcosa, toglie la spina, riprende il suo sandwich e mormora,
rivolto al commissario della Polizia Giudiziaria:
Un ubriaco! agosto. Parigi odora di asfalto. Il rumore della citt penetra, attraverso le
finestre spalancate, in quella stanza che come il cervello di Police-Secours. Si accende un altro
disco, questa volta nel XVIII arrondissement. Di nuovo il sandwich viene posato sul tavolo, la
spina infilata. (...) Il telefonista fa in tempo a finire la sua salsiccia che sa di aglio, perch i
dischi bianchi sulla pianta di Parigi restano
spenti. (1947 Ben tornato Maigret)
Dal suo ufficio Maigret seguiva i loro movimenti. Per la seconda volta il cameriere della Birreria
Dauphine port il vassoio carico di panini e di birra. L'ufficio era ingombro di bicchieri vuoti e di
panini lasciati a mezzo. Lodore del tabacco prendeva alla gola.
(1954 Maigret e la giovane morta)
Qui Maigret. Potete mandarmi qualche panino e della birra?... Per quanti?... Si ricord che
Janvier non aveva ancora pranzato. Per due! Subito. Quattro mezzi, va bene.
(1959 Maigret alle assise) Avvert sua moglie di non aspettarlo a colazione
e, poich non voleva lasciare l'ufficio, ordin dei panini alla Brasserie Dauphine.
(1962 Maigret e l'affare strip-tease)
Quanto le devo? Il secondo giro l'offro io. Il giorno che mi ha interrogato per tre ore, il suo
ispettore mi ha offerto un bicchiere di birra e un sandwich.
(1963 Maigret e il fantasma) Il cameriere del caff di sotto era ancora
nell'ufficio di Maigret, dove aveva posato un vassoio pieno di bicchieri di birra e panini,
quando squill il telefono.
(1965 La pazienza di Maigret) Ci sono fatti che a poco a poco entrano nella
leggenda. I funzionari si ricordavano l'un l'altro e raccontavano ai nuovi arrivati il pi lungo
[falso] interrogatorio del commissario: un interrogatorio di ventisette ore, durante il quale
il cameriere della birreria Dauphine non aveva quasi mai smesso di portare nel suo ufficio birre
e panini.
PANTOFOLE & BRETELLE
(1929 Maigret e il Lettone)
Aveva una ferita molto lunga, tumefatta, dalla parte destra del petto. Le bretelle gli
penzolavano sulle gambe. (1931 Maigret e il cane giallo)
I giornalisti, stanchi dell'andirivieni dei tre giorni
passati, bevendo il caff, si raccontavano storielle; uno di essi era sceso in vestaglia, i
piedi nudi nelle pantofole. (1934 Maigret e il nipote ingenuo)
Maigret scese per primo, coi piedi nudi nelle pantofole di feltro. Si era infilato in fretta un paio
di pantaloni e, imboccando la scala, indossava la giacca. (...) Lo zio non apr bocca e, del resto
non aveva nulla da dire. Le bretelle sulle cosce, i
piedi nudi nelle pantofole, andava su e gi nel sole, alla ricerca della pipa, poi del tabacco e
infine di una scatola di fiammiferi. (1938 La stella del Nord [in Due giorni per
Maigret]) Si apr una porta, quella del 32, e un uomo
vestito in fretta, senza colletto n cravatta e coi piedi nudi nelle pantofole domand: Il
commissario di polizia?
(1938 L'innamorato della signora Maigret) Quando Maigret, col viso impiastricciato di
sapone per la barba, le bretelle penzoloni, (1941 Maigret e l'affare Picpus)
Maigret, dopo aver riempito la pipa, si toglie la giacca e mette in mostra un paio di bretelle lilla
che sua moglie gli ha comprato la settimana prima. Il commissario di polizia sorride alla vista
di quelle bretelle, che oltre tutto sono di seta, e
Maigret si acciglia. (1945 La collera di Maigret)
Nel frattempo si era infilato i pantaloni e le bretelle gli sbattevano sulle cosce.
[] Si tolse la giacca, il colletto, la cravatta, slacci
le bretelle lasciandole pendere sulle reni, e mescol nel bicchiere del dentifricio acqua e
cognac.
(1949 Il mio amico Maigret) Maigret si asciugava le guance. Esitava a
indossare la giacca. L'ispettore di Scotland Yard era senza. Faceva gi caldo. Ma il commissario
non poteva permettersi, come il suo snello collega, il lusso di andare senza bretelle. E un
uomo in bretelle, ha sempre l'aria di un bottegaio in gita domenicale.
[] Come il giorno precedente, si infil le pantofole e i pantaloni, indoss la giacca sopra la camicia da
notte, col colletto ricamato in rosso, e scese da basso. Entrando in cucina ebbe una delusione.
(1949 Maigret dal giudice) Non gli era mai capitato prima di allora di
entrare in un tribunale senza giacca. Arrivato per in una localit dalle parti della Virginia, si
era convinto che non era pi possibile continuare
a portare giacca e colletto. Se non che, bisognava prima risolvere un problema. Infatti
Maigret aveva sempre usato le bretelle, e i pantaloni, confezionati in Francia, gli arrivavano
quasi fin sotto le ascelle. (1951 Maigret e l'affittacamere)
Erano buffi, effettivamente. Maigret era senza giacca. Le bretelle gli ricadevano sulle reni e i
capelli erano tutti arruffati.
[] Maigret aspettava la telefonata di sua moglie
prima di andare a letto; discese in pantofole. 1953 Maigret ha un dubbio Scese coi piedi nudi
dentro le pantofole, trov Thrse in cucina intenta a preparare il caff.
PARDON DR.
(1952 La rivoltella di Maigret) Nella vita di tutte le coppie di sposi ci sono
periodi in cui essi frequentano assiduamente un'altra coppia che in seguito, senza una
ragione, perdono di vista. Da circa un anno, ogni mese, i Maigret erano invitati al pranzo dei
coniugi Pardon, o, come lo chiamavano, al "pranzo dei dottori". Era Jussieu, il direttore del
laboratorio scientifico, che una sera aveva
portato il commissario dal dottor Pardon, in boulevard Voltaire. (...) Pardon era piccolo,
molto grasso, con la testa grossa e gli occhi sporgenti.
(1964 Maigret sotto inchiesta) In realt, c'era un piccolo particolare diverso
dalle altre volte. Mentre Maigret riempiva e accendeva la pipa, Pardon era scomparso per un
istante nel suo gabinetto e ne era tornato con
una scatola di sigari. Non gliene offro, Maigret ... Grazie ... fuma il sigaro adesso? Aveva
sempre visto il medico fumare sigarette. Dopo una breve occhiata alla moglie, Pardon aveva
mormorato. Me lo ha chiesto lei. A causa degli articoli sul cancro dei polmoni? Ne
rimasta molto impressionata. Ci crede? Pardon aveva alzato le spalle. Anche se ci
credessi ... Aveva aggiunto a voce bassa:
Fuori di casa confesso che ... Dunque, barava. In casa si imponeva di fumare il sigaro, ma fuori
fumava sigarette, di nascosto, come un collegiale. Non era n alto n grasso. I suoi
capelli bruni cominciavano a imbiancarsi e il suo viso recava molto visibili le tracce di una vita
sfibrante. La sera finiva raramente senza la chiamata angosciosa di un malato e senza che il
dottor Pardon si scusasse per dover lasciare i
suoi ospiti. Mi dica, Maigret... Aveva detto questo con esitazione, con una certa timidezza.
Dobbiamo avere pi o meno la stessa et ... Io ho 52 anni ... Il medico lo sapeva perch
aveva in cura il commissario e aveva dovuto compilare la sua scheda. Fra tre anni, andr in
pensione. Nella polizia, a 55 anni, ci mandano a pescare ... Un po' di malinconia. I due uomini,
seduti vicino alla finestra, ricevevano ogni tanto
un soffio di aria fresca e scorgevano nel cielo un lampo non accompagnato da nessun tuono.
Alcune finestre erano illuminate nelle case di fronte, delle figure passavano dietro le tende, un
vecchio appoggiato al davanzale della finestra, in una stanza buia, sembrava guardarli fissamente.
lo ne ho 49 ... Quando si studenti tre anni di differenza contano ... ma alla nostra et, no ...
[] Maigret non prevedeva che i particolari di quella pigra conversazione gli sarebbero tornati un
giorno alla memoria. Voleva bene a Pardon. Era uno di quei rari uomini con cui aveva piacere di
passare la serata. Il medico continu, sempre cercando le parole: Lei ed io abbiamo un po' la
stessa esperienza degli uomini... molti dei miei clienti potrebbero diventare suoi clienti ... Era
vero nel quartiere popolatissimo, si incontrava
gente di tutti i generi, di tutti i ceti, della migliore e della peggiore specie. Mi piacerebbe
farle una domanda ... Il suo imbarazzo era visibile. Certamente erano amici, come erano
amiche le due signore, tuttavia provavano un certo pudore nell'affrontare alcuni argomenti. Per
esempio non avevano mai parlato di politica o di religione. In lutta la sua carriera, continu
Pardon ha mai incontrato un criminale
veramente malvagio ... voglio dire ... Cercava ancora le parole, sforzandosi di preci-sare il suo
pensiero. ... Un criminale cosciente, naturalmente, responsabile dei propri atti, che
agisca per pura malvagit, per vizio, direbbero alcuni ... non parlo di coloro che seviziano i
bambini, per esempio, i quali sono quasi tutti esseri rozzi la cui et mentale supera appena i
10 anni e che, non riuscendo ad inserirsi in un
mondo di adulti si danno al bere ... Parla del criminale puro, insomma? Puro o impuro ...
diciamo il criminale totale ... Secondo il codice penale? No. Secondo lei ... Maigret
con gli occhi socchiusi, osservava il suo amico attraverso il fumo della pipa. Fissava soprattutto
il sigaro che Pardon teneva goffamente tra le dita e la cui cenere troppo lunga stava per
cadere sul tappeto.
[] Fin per sorridere e il dottore, imbarazzato, fiss
a sua volta il sigaro. Si capirono. Era quella storia delle sigarette e dei sigari che aveva
preoccupato il medico e che l'aveva spinto, forse inconsciamente, a porre la sua domanda. Aveva
49 anni, come aveva detto poco prima. Ogni giorno, da pi di 20 anni si chinava su decine di
malati che lo guardavano come avrebbero
guardato il Buon Dio e che aspettavano tutto da lui, la salute, la vita, un consiglio, la soluzione
dei loro problemi. Aveva salvato degli uomini, delle donne, dei bambini. Ne aveva aiutati altri
ad accettare il proprio destino. In pochi minuti, quotidianamente, era chiamato a prendere
decisioni pi irrevocabili di quelle dei giudici di un tribunale. Dopo aver letto degli articoli nei
giornali, la moglie gli aveva chiesto di rinunciare
alle sigarette ed egli non aveva avuto il coraggio di darle una pena o una preoccupazione,
rifiutando. In casa sua, perci, si sforzava di fumare goffamente il sigaro che, per lui, doveva
avere un cattivo sapore. Ma appena fuori, al volante della macchina che lo portava al
capezzale di un essere sofferente, accendeva una sigaretta con la mano tremante del
colpevole. Maigret non rispose subito alla
domanda che l'amico gli aveva posto. Era stato sul punto di replicare: E lei? Era troppo facile.
Se, per disgrazia, fossi stato costretto a diventare magistrato, cominci con voce
esitante o se fossi stato designato come giurato in un processo di Assise, mi domando ...
no! Sono sicuro che non avrei mai preso su di me la responsabilit di giudicare un uomo.
Qualunque sia il delitto? Non il delitto che
conta ... quello che succede o quello che successo nell'animo di colui che l'ha commesso
... [] Dunque non si mai trovato davanti a un caso per il quale avrebbe condannato senza esitare?
Ci che ha chiamato malvagit?.. A prima vista si... ho avuto nel mio ufficio gente che non ho
potuto fare a meno di schiaffeggiare ... poi, a
mano a mano che andavo avanti nella mia investigazione ... La conversazione su questo
argomento si era arrestata a queste parole perch si era avvicinata una delle due signore,
Maigret non ricordava pi quale delle due. Un po' di armagnac? Fu la volta di Pardon di
gettare una breve occhiata a Maigret. No ... grazie. Quando l'ho visitata l'ultima volta?
Circa un anno fa ... Scoppi un tuono e il
rombo sembr rotolare di tetto in tetto, ma la pioggia, attesa da tanti giorni, ancora non
cadeva. . Vogliamo andare un momento nel mio studio? Il primogenito della figlia del
dottor Pardon dormiva con l'espressione serena in una culla. Non si preoccupi., Ha il sonno
duro. Purtroppo soltanto fino alle cinque del mattino!... Controlliamo la pressione ...
Maigret si trov in maniche di camicia, poi a
torso nudo. Naturalmente Pardon aveva preso l'aria grave e un po' distaccata del medico.
Respiri ... pi profondamente ... respiri dalla bocca ... bene ... si stenda e si slacci la cintura
... immagino che non si sia rassegnato a lavorare meno, con un ritmo pi lento, come le avevo
consigliato? E lei? Lo so ... lo so ... la dieta? Maigret scosse negativamente la testa.
Il vino, la birra, i liquori? Ne ha diminuito la
quantit? Sono arrivato ad un unico risultato: a provare vergogna quando bevo un bicchiere di
birra o di calvados. Tra un'inchiesta e l'altra sto giorni interi bevendo solo un po' di vino a tavola.
Poi entro in un caff per sorvegliare la casa di fronte. Respiro l'odore acidulo dei bistr parigini
e ... Come Pardon con le sigarette. Eppure, sia l'uno che l'altro erano degli uomini!
PLICAN BOTE
(1931 Maigret e una vita in gioco) Quei due clienti? Li ho portati al "Plican", in
rue des Ecoles. (...) Maigret entr al "Plican" con la sua aria pi ringhiosa, tratt male il
guardaportone, poi il cameriere che voleva condurlo nel salone. Al bar, fra un brulichio di
donnine e di bellimbusti, trov
(1939 Maigret e il sergente maggiore) Rue Fontaine... Era l'una. La notte di
Montmartre era al suo culmine. Un negro lo accolse sulla soglia del "Plican" e fu giocoforza
abbandonare al guardaroba il cappello e il soprabito.
(1940 Un'ombra su Maigret) La faccenda del "Plican"? Novit, Cassieux? Ho
convocato il padrone (1942 La ragazza di Maigret) (...) Sono andato al Plican, la boite dove
lavora. (...) [] Il Plican li a sinistra, con la sua insegna azzurra al neon e il suo inserviente negro.
PENSIONE DI MAIGRET
(1933 Maigret e la chiusa n. 1) L'ha letto? "Siamo venuti a sapere che il
commissario Maigret della polizia giudiziaria, bench ancora lontano dal limite di et, ha
chiesto e ottenuto di essere messo a riposo. Lascer l'incarico la settimana prossima,
probabilmente sostituito dal commissario Ledent." E con questo? disse stupito Maigret.
Quanti giorni ha davanti ancora? Sei, non
vero? (...) Il direttore della polizia giudiziaria alz le spalle e Maigret, che se ne avvide, si
ferm sulla porta. Cosa voleva dire, capo? Che lei far come gli altri: prima di un anno
avr ripreso servizio, ma stavolta per una banca o una compagnia di assicurazioni. Le assicuro
che non lo far. (...) Mia moglie partita questa sera per sistemare i mobili nella nostra
nuova casa. Dove? Tra Meung e Tours.
(...) La moglie [di Ducrau], tornando dalla cucina, aveva gli occhi rossi, mentre lui, rivolto a
Maigret, diceva: Va in pensione mercoled sera o mercoled mattina? Mercoled a
mezzanotte. (1934 Maigret e il nipote ingenuo)
[ gi in pensione] C'era nell'aria qualcosa di anormale, di
minaccioso: Maigret, da quando era in pensione,
aveva perso l'abitudine di alzarsi nel cuor della notte e quell'atmosfera gli ricordava, suo
malgrado, certe notti passate presso un malato o un morto.
(1937 Il notaio di Chateauneuf [in La vecchia signora di Bayeux])
[ gi in pensione] Non c'era modo di essere pi lontani
dall'avventura e da ogni possibilit d'imprevisto
di quanto lo fosse Maigret, quel mattino di luglio, nel suo giardino circondato da muriccioli dietro i
quali scorreva la Loira. (...) So che lasciando la Polizia Giudiziaria non ha creduto di esercitare la
professione di detective privato. (...) (1938 La stella del Nord [in Due giorni per
Maigret]) [a 48 ore dalla pensione]
Un brontolio indistinto, al telefono, fu la causa di
tutto, e comunque della partecipazione di Maigret a quest'avventura sconcertante. Egli non
apparteneva gi quasi pi alla Polizia Giudiziaria. Ancora due giorni e si sarebbe messo
ufficialmente in pensione. Quei due giorni, contava di passarli, come i giorni precedenti, a
mettere in ordine i suoi archivi e a toglierne le sue carte personali e le sue note. Erano
trent'anni che viveva al Quai des Orfvres, dove
gli angoli pi lontani gli erano pi familiari di quelli del suo appartamento. Non aveva mai
pensato con impazienza alla pensione. E ora, a quarantotto ore dalla libert, si trovava l'anima
di un soldato di seconda classe, contava le ore, evocava incessantemente la casa sulla riva della
Loira che lo aspettava e dove la signora Maigret preparava tutto per il suo arrivo.
[1938 L'amico della signorina Berthe [in Due
giorni per Maigret]) [ gi in pensione]
Signor Commissario, mi rendo conto dell'audacia di turbare la sua quiete e tanto pi me ne rendo
conto, in quanto ho sentito parlare della sua deliziosa casa sulle rive della Loira. Spero
tuttavia che mi scuser quando sapr che si tratta per me di una questione di vita o di morte.
lo a Parigi sono sola. La folla si agita intorno a
me. Vado e vengo, come le altre ragazze e tuttavia da un momento all'altro pu succedere
una tragedia, una pallottola, capitata Dio sa da dove, o forse una coltellata nella schiena ... La
folla mi vedr cadere porteranno il mio corpo in una farmacia e poi all'obitorio. I giornali
dedicheranno alla vicenda qualche riga, ammesso che si degnino di parlarne. E invece io
voglio vivere, signor commissario, capisce? Sono
giovane! Sono vigorosa! Sono assetata di tutte le gioie dell'esistenza! Sar senza dubbio stupito di
ricevere questa lettera nel suo ritiro, del quale cosi difficile procurarsi l'indirizzo. Sappia
comunque che sono la nipote di un uomo che stato a lungo suo collaboratore alla Polizia
Giudiziaria, un uomo che morto accanto a lei poco prima che andasse in pensione. La
scongiuro, signor commissario, risponda al mio
appello: mi sacrifichi (1938 Tempesta sulla Manica [in Due giorni per
Maigret]) [ gi in pensione]
Sembrava che un caso malizioso volesse approfittare del recente pensionamento di
Maigret per dargli ironicamente una prova flagrante della fragilit delle testimonianze
umane. E, questa volta, il famoso commissario,
o piuttosto colui che portava questo titolo tre mesi prima, era dall'altra parte del tavolo, dalla
parte dei clienti, se si pu dire casi, poich era a lui che veniva chiesto con sguardo insistente:
sicuro che erano pi o meno le sei e mezzo, e che era accanto al caminetto?
(1942 La ragazza di Maigret) [un giorno andr in pensione]
Perch l'hanno ucciso? Maigret non pu fare a
meno di pensare che un giorno anche lui sar in pensione, avr una piccola casa in campagna, un
giardino, un grande cappello di paglia... (1945 La collera di Maigret)
[ gi in pensione da pi di 1 anno] Era la seconda estate che passavano nella loro
casa di Meung-sur-Loire, da quando si era ritirato dal servizio.
(1946 Maigret a New York)
[ gi in pensione da 1 anno] Cos'era successo dopo? Questa era la sua prima
traversata a cinquantasei anni, ed era sorpreso nel vedersi senza curiosit, nel restare
insensibile al fascino. [] Non era forse un impiegato in pensione? Non stava forse godendo pienamente di questa
pensione e della casa che aveva amorevolmente
arredato? [] Commissario Maigret, della Polizia Giudiziaria... O per essere pi esatti, ex commissario Maigret,
poich da un anno sono in pensione. (195