mila del corno
• Sono caratterizzate da un centro storico con vie strette e molto tortuose
• Cinte murarie
• Spesso su alture
• Generalmente erano circondate da alte mura e da
profondi fossati, munite di torri e porte
massicce: artigiani e mercanti componevano
l’esercito cittadino che prestava un servizio di
guardia.
• Con l’aumento della popolazione sorsero, intorno
alle mura cittadine, piccoli villaggi che poi a loro
volta vennero inclusi in un nuovo anello di mura e
di fortificazioni.
• Il monumento urbano per eccellenza era la cattedrale,
sede del vescovo e centro del potere religioso e civile.
• Tuttavia la distribuzione degli spazi era del tutto irregolare:
chiesette e chiese sorgevano a caso, le vie erano sinuose, le
case sparse.
Le chiese presentavano la grande innovazione di campanili
altissimi che dominavano il profilo della città e, con il richiamo
delle campane, ricordavano ai cittadini i loro doveri di Cristiani
e scandivano i diversi momenti della giornata.
• Con l’aumento degli aspetti produttivi e mercantili della città, si
realizzò una nuova suddivisione dello spazio urbano fra i
diversi quartieri di lavoro, i mercati, i grandi palazzi. Gli
artigiani di una stessa “arte” lavoravano e abitavano nella
stessa strada, così che si avevano le vie dei fabbri, degli
armaioli, dei falegnami, dei tessitori … (corporazioni)
• Le case erano strettamente addossate l’una all’altra; mancava
l’illuminazione pubblica e non c’erano fognature, sostituite da
rigagnoli che scorrevano in mezzo alle strade.
• la presenza di mura salvaguardava i cittadini dai pericoli esterni e,
al tempo stesso, ne limitava, quando era opportuno, la libertà di
uscire.
• Per questo motivo, ogni volta che la popolazione urbana crebbe, le
mura dovettero, prima o dopo, essere allargate per accoglierla.
• Le porte della cinta muraria mettevano in comunicazione città e
territorio, ma permettevano anche di filtrare il movimento di uomini
(pusterle) e merci.
• La piazza era il fulcro economico, politico e
sociale della città, dove veniva amministrata
anche la giustizia cittadina. È lecito paragonare
la piazza a quello che fu il Foro per i Romani.
• L'idea di dare alla città una forma ordinata e razionale, fu
il simbolo della concezione artistica e filosofica di tutto il
Rinascimento.
• rendere la città ordinata e razionale. Tra le novità della
nuova urbanistica vi sono le «città-fortezza», ovvero città
fortificate con nuovi sistemi difensivi. Alcuni esempi sono
Palmanova, Caserta Vecchia, Urbino, Ferrara, Terra del
Sole, e Sabbioneta
• È in questo periodo che si cerca di progettare la città ideale
• Si cerca di creare una città organizzata e armoniosa
• Alcune furono realmente costruite, altre rimasero progetti
SFORZINDA -solo progettata da Antonio Averlino detto Filarete per volontà di
Francesco Sforza. Questo progetto nasce con l’intendo di creare una città
ideale per educare il figlio Galeazzo Maria Sforza, al quale è destinata l'opera.
Palmanova
• la necessità di vie più larghe e spazi pubblici regolari e la
ricerca di simmetria e di decoro urbano. Vi è anche la
realizzazione di nuovi spazi pubblici.
• Contemporaneamente migliorano i livelli igienici della
città con la realizzazione di acquedotti e canali e la
realizzazione di pavimentazioni di pietra per le strade.
• Questi caratteri sono legati anche ad esigenze
rappresentative ed al diffuso accentramento di potere
nella figura del "Signore", che determina anche la
definizione anche urbanistica della "sua" città.
• Nascono anche i "ghetti, ovvero quartieri differenziati
per gli ebrei.
• La struttura urbana si arricchisce anche di nuove
tipologie edilizie, ed in particolare dei palazzi signorili,
ma anche degli ospedali.
• La città ha più cerchie di mura fortificazioni alla moderna.
• Cominciano ad ampliarsi attorno ai vecchi centri storici
LA FORTEZZA "STELLATA"
DEGLI SPAGNOLI (Gonzaga)I dominatori spagnoli erano convinti
dell'assoluta necessità di dotare
Milano di una nuova cinta difensiva
e a partire dal 1549 l'intera città
venne circondata da poderose mura
in mattoni, che racchiudevano i
borghi nati all'esterno della mura
medievali.
Il Castello venne collegato ai nuovi
bastioni e prese la forma di stella a
dodici punte, ritenuta inespugnabile.
il Castello divenne una vera e
propria cittadella fortificata, capace
di mantenere circa duemila soldati.
nella cittadella vi
erano un ospedale e
una farmacia,
numerose botteghe
artigiane, un negozio
di panettiere con due
forni, un'osteria, una
"nevera" per la
conservazione del
ghiaccio, ampi
depositi per le
provviste e due
chiese.
Influenze della corte barocca sulla città:
• Teatro
• Grandi collezioni d’arte (Museo Vaticano, Louvre, National
Gallery)
• Sale da concerti
• Il parco e Il giardino
• Il giardino zoologico
• Ampliamento dei quartieri benestanti residenziali a
discapito del sovraffollamento dei più miseri
• in Europa una forte crescita demografica (del 40% circa)
che diede inizio ad un processo irreversibile di crescita della
popolazione
• Sorgono numerose fabbriche e nuovi quartieri per ospitare
gli operai numerosi
• URBANESIMO, è il fenomeno che porta i contadini e
gli abitanti delle campagne a trasferirsi in città per
lavorare nelle industrie.
• le diverse classi sociali tendono a stabilirsi in quartieri
diversi (ricchi/borghesi/poveri) e le famiglie tendono a
vivere il più possibile appartate, cosa che non avveniva
nei villaggi rurali dove erano invece frequenti i contatti
fra compaesani.
• Uno dei più gravi problemi legato all'edilizia "popolare" fu
proprio il fatto che molti speculatori iniziarono a costruire
questi alloggi per i poveri senza preoccuparsi di renderli
sicuri e vivibili, ma pensando solo ad ottenere il massimo
guadagno, le case erano mal costruite, situate in luoghi
malsani soggette a crolli, con problemi di aerazione, di
scarichi fognari, e, più in generale, di normale igiene
pubblica.