46 Norme e tributi Il Sole 24 OreGiovedì 4 Dicembre 2014 N. 333
GUIDA ALLE TASSE DI FINE ANNO 13
Tassa rifiutiSpazio alla riduzione se c’è un disservizio PAGINA A CURA DIGiuseppe Debenedetto
pIn questi giorni molti contribuenti stanno ricevendo gli avvisi di pagamento della Tari, il nuovo prelievo sui rifiuti che sostituisce la Tares, ovvero la Tarsu o la Tia per i comuni che nel2013 non hanno cambiato regime.
I termini Diversamente da Imu e Tasi, la disciplina dellaTari demanda agli enti locali la decisione sulle scadenze di pagamento. Per esempio ,il comune di Genova ha previsto tre rate per le utenze domestiche e cinque per le utenze non domestiche, spalmate tra settembre 2014 e febbraio 2015, mentre il comune di Milano ha fissato ilpagamento del saldo entro il 20 dicembre 2014. Per alcuni comuni (tra cui Bologna) il termine del saldo Tari coincide con il 16 dicembre, lo stesso previsto per l’Imu e per la Tasi. Occorre perciò attenersi alle scadenze stabilite dai singoli enti, contenute negli avvisi di pagamento.
La disciplina della tassa Gli elementi essenziali della Tari sono rimasti sostanzialmente gli stessi rispetto al passato, se si esclude la maggiorazione di 30centesimi a metro quadro (ora abrogata). Ilsoggetto tenuto al pagamento è chi occupaoppure detiene gli immobili a qualsiasi titolo e solo in caso di utilizzo non superiore a seimesi (come per le locazioni estive) la tassa èposta in capo al proprietario. La superficie diriferimento resta quella calpestabile, mentre il passaggio al criterio dell’80% della superficie catastale partirà dopo che l’agenziadelle Entrate avrà emanato un apposito decreto. Le differenze riguardano principalmente specie per i comuni che nel 2013 sonorimasti alla Tarsu l’utilizzo di nuovi parametri come il numero dei componenti del nucleo familiare e i coefficienti di produttività distinti per fasce d’utenza (domestica enon domestica), con quota fissa e variabile.
Le tariffe e le riduzioniLe tariffe sono stabilite dai singoli enti in conformità al piano finanziario, utilizzando il metodo normalizzato (Dpr 158/99) e con possibilità di operare una flessibilità del 50%in più o in meno sui coefficienti di produttività, al fine di evitare brusche variazioni tariffarie. Si tratta comunque di un regime provvisorio destinato a far posto a un nuovo regolamento tariffario statale. La tassa è ridotta incaso di disservizio, di ubicazione fuori dallazona di raccolta, per le attività produttive dirifiuti speciali assimilati avviati al riciclo eper la raccolta differenziata delle utenze domestiche. Il comune può prevedere altre ri
duzioni (abitazioni con unico occupante o auso limitato, abitazioni rurali, eccetera) sinoal totale esonero, nonché ulteriori agevolazioni per situazioni di grave disagio sociale ed economico. Nel complesso l’occupantedell’immobile dovrebbe pagare la Tari sullabase di tariffe determinate con criteri più flessibili e con un maggiore ventaglio di agevolazioni, nella logica del pareggio costiricavi. Tuttavia il passaggio alla Tari ha generalmente comportato un aumento delle tariffe, specialmente nei Comuni che il 2013 sono rimasti alla Tarsu, dovuto a diversi fattori: 1)la copertura totale dei costi del servizio; 2)l’inserimento di ulteriori componenti dei costi (riscossione, eccetera); 3) l’applicazione del metodo normalizzato, che fa lievitare letariffe di diverse utenze non domestiche (supermercati, fruttivendoli, eccetera).
Quota variabile delle utenze domestichePotrebbe anche trattarsi di errori commessi dagli enti, per esempio nel calcolo dellaquota variabile delle utenze domestiche,che va computata una sola volta a prescindere dal numero delle pertinenze. Ipotizziamo di avere un’utenza dalla superficiecomplessiva di 150 mq: appartamento (100mq), garage (30 mq) e cantina (20 mq). Consideriamo un nucleo familiare di 4 componenti a cui corrisponde una quota fissa di 1,2€/mq e una quota variabile di 45 euro, secondo il piano tariffario dell’ente. Applicando il Dpr 158/99 dovremmo avere unaquota fissa pari a 180 euro (1,2 x 150 mq) e unaquota variabile di 45 euro, per un totale di225 euro. Il comune potrebbe però aver moltiplicato la quota variabile per tre unità(abitazione e 2 pertinenze), falsando cosìl’importo finale che lievita a 315 euro. Laquota variabile va invece computata una sola volta, essendo l’utenza domestica riferitaalla medesima famiglia.
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L’ESEMPIO
Ogni martedì e giovedìla guida del Sole 24 Ore
Le uscite precedentiNelle prime puntate della guida alle tasse di fine anno sono stati esaminati gli acconti sulla cedolare e le possibilità di ricalcolo dell’anticipo per le società di comodo, le regole da applicare per i minimi, le operazioni straordinarie, l’Ivafe, il bonus immobili, l’Ace, l’ Irap, il versamento degli acconti, le compensazioni e i ravvedimenti. Il martedì e il giovedì, la guida accompagnerà i contribuenti ai prossimi appuntamenti
Sezione modello F24 da compilare: IMU ED ALTRI TRIBUTI LOCALIL'importo a debito puo' essere versato in forma ratealeTributo da utilizzare solo per importi a debito.
01 DATI DELL'ESEMPIO 8 Importo della Tari 2014: 1.000 euro8 Anno di imposta: 20148 Comune competente per l'imposta : Firenze8 Numero di rate prescelto: 48 Pagamento della prima rata: 250 euro8 Numero di immobili: 2
DETERMINANTE L’ARRIVO DELLA RICHIESTA DI PAGAMENTO
DELEGA IRREVOCABILE A:
AGENZIA PROV.
CODICE FISCALE
DATI ANAGRAFICI
DOMICILIO FISCALE
CONTRIBUENTE
TOTALE G H
+/ – SALDO (G-H)
SEZIONE IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI
cognome, denominazione o ragione sociale
comune (o Stato estero) di nascita prov.
nome
rateazione/mese rif.
prov. via e numero civico
PER L’ACCREDITO ALLA TESORERIA COMPETENTE
codice ente/codice comune Ravv.
Immob.variati Acc. Saldo
numeroimmobili
mese annogiorno
comune
data di nascita
barrare in caso di anno d’impostanon coincidente con anno solare
sesso (M o F)
itasrev otibed a itropmiotubirt ecidoc importi a credito compensati
detrazione
, , ,
, , ,
, ,
Mod. F24
, , , ,
MODELLO DI PAGAMENTOUNIFICATO
codice identi�cativoCODICE FISCALE del coobbligato, erede,genitore, tutore o curatore fallimentare
anno diriferimento
IDENTIFICATIVO OPERAZIONE
I T
EURO +
SALDO FINALE
DATA
giorno mese anno
CODICE BANCA/POSTE/AGENTE DELLA RISCOSSIONEAZIENDA CAB/SPORTELLO
Pagamento e�ettuato con assegno
n.ro
tratto / emesso sucod. ABI CAB
ESTREMI DEL VERSAMENTO (DA COMPILARE A CURA DI BANCA/POSTE/AGENTE DELLA RISCOSSIONE)
bancario/postale
circolare/vaglia postale
,
1 a COPIA PER LA BANCA/POSTE/AGENTE DELLA RISCOSSIONE
Autorizzo addebito suconto corrente codice IBAN �rma
FIRMA
M
1 5
D 6 1 2 2 003944 0104 2014 250
00250 00250
00250
0 1 1 19 4
MATERASSI
FIRENZE
FIRENZE VIA D. MANNI 67
F I
F I
TERESA
A D F
F
T R T R S 1 1 29 4 63
1
16
2 3 4 5 6 7 8 9 10
15
11
12 13 14
Teresa Materassi
I QUESITI
Il termine per i versamentiEntro quale termine va pagata la Tari?Il numero delle rate e le scadenze di pagamento sono determinati dai Comuni. La legge si limita solo a stabilire che il Comune deve assicurare ai contribuenti almeno due rate semestrali, ma in molti casi il tributo viene spalmato in 34 rate. Se si vogliono conoscere le scadenze occorre quindi leggere il regolamento comunale.
Con la comproprietà scatta la solidarietàChi deve pagare la Tari in caso di comproprietà dell’immobile? In caso di pluralità di possessori o di detentori questi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria. Pertanto, se un immobile è di proprietà di due coniugi, entrambi sono tenuti al versamento: se uno dei due è inadempiente, il Comune potrà rivalersi sull’altro coniuge anche se ha già pagato la propria quota.
Il calcolo non avvienein base ai rifiuti prodottiLa Tari è calcolata in base ai rifiuti effettivamente prodotti?La Tari, essendo un tributo, continua a essere calcolata in base a parametri presuntivi, come la superficie, i componenti del nucleo familiare e appositi coefficienti di produttività indicati nel metodo normalizzato (Dpr 158/99). Fanno eccezione gli enti che hanno attivato sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti, ma in tal caso si tratta di una tariffa corrispettiva di natura non tributaria.
Gli errori nel bollettinovanno subito segnalatiCosa bisogna fare in caso di errori di calcolo della Tari commessi dall’ente?I bollettini inviati dal Comune sono compilati sulla base dei dati in possesso dell’ente. Se il contribuente si rende conto che nel modulo ci sono errori, deve segnalarli per iscritto o rivolgersi direttamente agli sportelli comunali. Il Comune provvederà a inviare nuovi bollettini corretti.
Chi sbaglia a pagaredeve aspettare un decretoCosa bisogna fare in caso di errato versamento della Tari?La legge di stabilità 2014 individua e regolamenta le procedure applicabili in caso di errori concernenti i versamenti Imu. Il Dl 16/2014 estende tali procedure a tutti i tributi locali e quindi anche alla Tari. L’attuazione della procedura è però demandata a un apposito decreto interministeriale, al momento non ancora emanato.
Si paga solo quando dal Comune arrivail modello F24 o il bollettino postalepUn ulteriore elemento di differenza dall’Imu e dalla Tasi è costituito dal sistema di versamento della Tari, che non viene calcolata direttamente dal contribuente e quindi non segue il criterio dell’autoliquidazione.
Anche le modalità di pagamento sono piùampie. Infatti, accanto al sistema tradizionale dell’F24 (modello o bollettino postale centralizzato), la disciplina della Tari consente l’utilizzo di servizi elettronici di incasso e di pagamento interbancari e postali (Rid, Pos, Mav, eccetera).
Il contribuente dovrebbe quindi riceveredal Comune l’apposito avviso di pagamento, con allegato modello precompilato, contenente l’importo dovuto per la Tari e il tributo provinciale (mediamente intorno al 5%), l’ubicazione e la superficie dei locali e delle aree, la destinazione d’uso, le tariffe applicate, l’importo di ogni singola rata e le scadenze.
Eventuali variazioni in corso d’anno (adesempio per modifica del numero dei componenti o della destinazione delle superfici) potranno essere conteggiate nella Tari del prossimo anno anche mediante conguaglio compensativo.
Ovviamente in sede di versamento vannorispettate le regole del minimo esigibile (12 euro, in mancanza di diverso importo stabilito dall’ente) e dell’arrotondamento matematico, che in caso di impiego del modello F24 deve essere operato per ogni codice tributo. Preoccupazioni che di fatto non si pongono per la Tari, visto che sono gli stessi Comuni apredisporre gli avvisi di pagamento e quindi a sviluppare i dovuti conteggi.
In caso di mancata ricezione dell’avviso dipagamento, sarebbe opportuno contattarel’ufficio tributi comunale o consultare il sito internet dell’ente per verificare se ci sono ritardi o altre informazioni utili.
Che succede però se si riceve l’avviso manon si effettua il pagamento nei termini previsti? Anche qui le regole non sono univoche,ma è diffusa la prassi prevista in molti regolamenti comunali di inviare un sollecito di pagamento contenente le somme da versare in unica soluzione. Sono quindi generalmente previsti tre step: 1) avviso di pagamento; 2)sollecito; 3) avviso di accertamento. Quest’ultimo viene notificato solo in caso di mancato pagamento del sollecito e contiene l’ir
rogazione delle sanzioni e l’applicazione degli interessi di mora.
Si tratta di un sistema di garanzia per il contribuente, dal momento che gli avvisi di pagamento vengono solitamente inviati per postasemplice, pertanto mancherebbe la prova della ricezione e quindi l’inadempimento da sanzionare. Se però l’avviso di pagamento viene notificato o inviato per posta elettronica certificata (informazione disponibile sul portale IniPec) il Comune è già nelle condizioni di sanzionare il mancato pagamento.
Occorre quindi esaminare il regolamentocomunale e verificare con quale mezzo vieneinviato l’avviso di pagamento, se con posta semplice, con Pec o con altre modalità (notifica, raccomandata con avviso di ricevimento): nel primo caso si dovrebbe ricevere unsollecito, negli altri casi è scontata l’applicazione delle sanzioni del 30%, peraltro non riducibili. Infatti lo sconto previsto in caso di «adesione» del contribuente (sanzioni ridotte ad un terzo) non è applicabile all’omesso o al tardivo pagamento ma solo all’omessao infedele dichiarazione.
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1 codice ente/codice comune: Codice comune (Tabella dei Codici Catastali dei Comuni), nell'esempio D612
2 ravv.: Barrare la casella solo in caso di ravvedimento
3 immob. variati: Non compilare
4 acc.: Non compilare
5 saldo: Non compilare
6 numero immobili: Indicare il numero degli immobili (massimo 3 cifre), nell'esempio 2
7 codice tributo:Indicare 3944
8 rateazione/mese rif:Rata che si paga (due cifre) e numero di rate prescelto (due cifre), nell'esempio 0104N.B.: in caso di pagamento di tutto l’importo di 1000 € in unica soluzione indicare 0101
9 anno di riferimento:Anno d'imposta per cui si effettua il pagamento, nell'esempio 2014
10 importi a debito versati: Indicare l'importo a debito, nell'esempio 250,00
11 importi a credito compensati: Non compilare
12 totale g: Somma degli importi a debito indicati nella sezione IMU e Altri Tributi Locali
13 totale h: Somma degli importi a credito indicati nella sezione IMU e Altri Tributi Locali, non compilarese non sono presenti importi a credito
14 saldo (gh): Indicare il saldo (TOTALE G TOTALE H)
15 detrazione: Non compilare
16 il totale complessivo da pagare vIl dato viene ripetuto qui
COME COMPILARE I CAMPI DEL MODELLO F24