Linguaggio venatorio: ‘fare la posta’
“Obsessional followers”
Una serie di comportamenti ripetuti ed intrusivi di sorveglianza, alla ricerca di un contatto e di comunicazione con una vittima che risulta infastidita e/o preoccupata da tali attenzioni o comportamenti
StalkingStalking
C.p. art. 612-bis. Atti persecutori. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunquechiunque, con condotte reiteratereiterate, minaccia o molestaminaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di stato di ansia o di paura ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propriafondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le alterare le proprie abitudini di vitaproprie abitudini di vita.
I protagonistiI protagonistiLe motivazioniLe motivazioni
I comportamentiI comportamentiLe conseguenzeLe conseguenze
Stalker
Stalking victim
Vittime secondarie
Spettatori
I protagonistiI protagonisti
Stalker: chi individua una persona nei confronti della quale sviluppa una polarizzazione ideo-affettiva, attua una serie di comportamenti con carattere di sorveglianza, comunicazione, contatto
I protagonistiI protagonisti
Stalking victim: la persona che percepisce come intrusivi e sgraditi i comportamenti messi in atto dallo stalker
I protagonistiI protagonisti
Vittime secondarie: parenti, amici, colleghi…
Spettatori: attivi o passivi?
I protagonistiI protagonisti
Vittime: 8-25% della popolazione
Giovani: 18-35 anni
Genere: femminile
Professione: Health care professional
I protagonistiI protagonisti
- Il 21% della popolazione è vittima - almeno una volta nella vita - di stalking
- Numero oscuro: ciò che non viene denunciato
- L’86% delle vittime è donna- 18-24 anni (20%)- Vittime di coniuge o ex-
partner
In Italia….
Ex-partner, conosciuti, sconosciuti
Età: 18-40, over 55
Genere: maschile
I protagonisti: I protagonisti: StalkerStalker
Stalker: In Italia - Uomo per il 70% dei casi- 18-25 anni in caso di
abbandono o amore - 55 anni in caso di
separazione o divorzio
MotivazioneMotivazione
- Personalità debole o non ancora ben formata
- Per la paura di essere abbandonati (magari come ripetizione di esperienze infantili precoci di separazioni avvenute) si legano ossessivamente a qualcuno: lo stalker sviluppa disturbi relazionali legati ad eventi traumatici e che manifestano bisogno di affetto
- Modello di attaccamento insicuro (ansioso-ambivalente, evitante o disorganizzato) secondo la teoria dell’attaccamento
MotivazioneMotivazione
- Iperprotettività paterna
- Mancata elaborazione del lutto (fasi negazione/rifiuto, rabbia, negoziazione, depressione, accettazione)
- Stile di vita: accettazione di un modello comportamentale violento
Motivazione
Mullen e coll.:Rifiutato,
Cercatore di intimità, Incompetente,
Risentito, Predatore.
Rifiutato
Motivazione: allontanamentoallontanamento da un partner, un familiare, un amico oppure dopo l’interruzione di una relazione professionale. Il timore dell’interruzione di un legame scatena l’attuazione di strategie volte a prolungare nel tempo il legame stesso, anche se questo era angosciante.
Rifiutato
Questa tipologia di stalker spesso esperisce sia il desiderio di riconciliazionericonciliazione che di vendettavendetta: il senso di perdita può combinarsi a frustrazione, rabbia, gelosia, rivalsa, malinconia.
Cercatore di intimità
Motivazione: identifica nell’oggetto delle sue attenzioni il suo vero vero amoreamore, può credere di essere a sua volta desiderato e amato. Può cercare una relazione affettiva con un familiare o di una relazione profonda con un amico. Cerca di stabilire una relazione attraverso comunicazioni ed approcci.
Cercatore di intimità
La vittima ha caratteristiche desiderabili, risulta indifferente o incurante di fronte a risposte negative incapacità della vittima di riconoscere nello stalker caratteristiche altrettanto desiderabili. E’ un soggetto solitario stalking per creare un contatto con il mondo esterno.
Cercatore di intimità
Diagnosi: disturbo erotomanico ritengono che il sentimento d’amore provato nei confronti della vittima è reciproco
Quasi la metà infatuazione patologica
Incompetente
Motivazione: relazione intima con la vittima. E’ consapevole che l’oggetto del suo interesse nonnon ricambia il suo affetto.
scarso livello intellettivoincompetenza sociale
incapacità a stabilire una qualche forma di interazione sociale
RisentitoMotivazione: impaurireimpaurire e angosciareangosciare la vittimascelta in quanto ritenuta (a torto o a ragione) causa di un qualche danno (a sé o a persone con cui ha un legame) oppure scelta casualmente, perché possiede una qualche caratteristica desiderabile per lo stalker in quel momento
RisentitoPuò ritenere di lottare con forze più grandi lui, di cui si sente vittima, pertanto si sente giustificato a mettere in atto comportamenti molesti che danno la sensazione di potere e controllo sulla vittima. I comportamenti possono essere volti alla denuncia di coloro che percepisce arroganti e prepotenti, presentando quindi alcune somiglianze con i querulomani.
PredatoreMotivazione: aggressione sessualeaggressione sessuale. L’attacco viene pianificato, il tempo che intercorre tra la scelta del soggetto e l’aggressione è prolungato in quanto il piacere deriva dal senso di potere e di controllo sulla vittima. Generalmente sono soggetti che hanno già commesso crimini di natura sessuale.
Sindrome da falsa vittimizzazione
Motivazione: tentativo di ristabilire una relazione (reale o fantasmatica) o di attirare l’attenzione su di sé.
Disturbo istrionico della personalità
Erotomania Síndrome de Clerambault
- sono convinti di essere oggetto di amore da parte delle loro vittime- il comportamento della vittima non dà adito a questa ipotesi- generalmente di sesso femminile - vittime di sesso maschile e con uno status socio-economico superiore
Disturbi associati
Abuso di sostanze…
… ma non nelle stalker
Caratteristiche delle stalker
Hanno un lavoroNon hanno precedentiHanno una relazione con la vittima, di solito un contatto professionaleComunicano di più e minacciano di meno rispetto agli stalkerDiagnosi: (più degli stalker) disturbo delirante, disturbo depressivo maggiore, schizofrenia
Caratteristiche delle stalker
La vittima è più spesso dello stesso sesso
Tempo più prolungato (mediana 22 mesi 12 mesi uomini)
Motivazione: cercatore di intimità, rifiutato, risentito, incompetente.
Grado di pericolosità
comportamenti violenti di tipo emozionale
vs comportamenti violenti
di tipo predatorio
Comportamenti violenti di tipo emozionale
Conseguente ad uno stato di collera Tesi a provocare sofferenza in chi ha causato tale statoComportamento violento a seguito di un maltrattamento (reale o presunto), il rifiuto o l’abbandono (ad es. il termine di una relazione). Questo tipo di violenza è caratterizzata da un alto livello di arousal autonomico (sintomi quali insonnia, pressione alta, palpitazioni), rabbia, paura
Comportamenti violenti di tipo predatorio
Coinvolge principalmente la sfera cognitiva, è premeditata, diretta ad un specifico soggetto (es. un personaggio famoso). Generalmente i comportamenti messi in atto non sono preceduti da avvisi o minacce, garantendo così allo stalker la possibilità di attaccare a sorpresa la sua vittima.
Comportamenti violenti e grado di pericolosità
Attenzione a : -Relazione con la vittima (ex-intimi)-Abuso di alcool e droghe-Disturbi psicopatologici-Precedenti reati-Rapida escalation
Analisi casi di omicidio (preceduti da stalking):
-Assenza di disturbo da abuso di sostanze-Assenza di psicosi-Presenza di un disturbo depressivo-Presenza di un lavoro-Visite frequenti alla casa della vittima -Tipologia Rifiutato
Comunicazioni intrusive (telefonate, lettere, sms,
e-mail)Contatti
controllo in/diretto (pedinare, spiare…)
confronto diretto (minacce, violenza, visite sui luoghi di lavoro)
I Comportamenti dello I Comportamenti dello stalkerstalker
I Comportamenti dello I Comportamenti dello stalkerstalker
Fare telefonate
Inviare sms
Inviare e-mail
Appostarsi sotto casa
Pedinare
Diffamare
Spiare
Manipolare terzi per ottenere informazioni
Appostarsi in luoghi frequentati dalla vittima
Molestare famigliari, amici, l’attuale partner
Minacciare violenza fisica
Inviare lettere
I Comportamenti dello I Comportamenti dello stalkerstalker
Violenza fisica
Presentarsi sulla porta di casa
Inviare doni
Irrompere in casa
Atti di vandalismo sulla macchina
Atti di vandalismo sulla proprietà
Minacciare violenza sessuale
Fotografare di nascosto
Violenza sessuale
Minacciare violenze su animali domestici
Altro (ad es. Minaccia di suicidio, di atti autolesionistici)
la risposta della la risposta della vittimavittima
Confrontativa (es. Tentare di far ragionare lo stalker)
Difensiva (ad es. Ignorare lo stalker)
Offensiva (es. Minacciare lo stalker)
Terapeutica
la risposta della la risposta della vittima (frequenza)vittima (frequenza)
- Confronto diretto con lo stalker- Documentare i comportamenti - Piano di sicurezza - Chiedere aiuto a terzi - Ignorare lo stalker
DocumentareDocumentare
Produrre proveTestimonianzeTenere un diarioConservare sms, messaggi, registrare telefonate e conversazioni
Informare gli spettatori e le Informare gli spettatori e le
vittime secondarievittime secondarie
Comunicazione assertivaComunicazione assertiva
AmmonimentoAmmonimento
AmmonimentoAmmonimento: La vittima di stalking può, in alternativa alla querela, e senza per ciò dover affrontare un processo penale, chiedere alle autorità di far pervenire allo stalker (attraverso il Questore) un ammonimento orale affinché questi desista dalle attività persecutorie. Ciò ovviamente non pregiudica la possibilità per la vittima, in un momento successivo, di proporre querela, ma costituisce solo un gradino intermedio rispetto alla consueta via giudiziale.
La vittima di stalking può chiedere al Questore di ammonire il persecutore affinché non ponga più in essere comportamenti lesivi della libertà, della salute, dell’equilibrio psico-fisico. Tale ammonimento consiste in un richiamo orale del Questore rivolto allo stalker che viene diffidato dal tenere una condotta contraria alla legge: tanto onde evitare di essere successivamente indagato/imputato per il reato di stalking. Insomma: si tratta di un avvertimento verbale che evita al colpevole un processo penale e alla vittima di doversi avventurare nelle lungaggini della giustizia. La procedura si articola in tre step. Richiesta di ammonimento da parte della vittima. La vittima di stalking, prima di depositare la querela, può rivolgersi all’autorità di pubblica sicurezza e fare richiesta di ammonimento nei confronti dell’autore della condotta persecutoria. La richiesta di ammonimento verrà, senza ritardo, trasmessa al Questore. La vittima deve semplicemente compilare un modulo in cui fa presente alle forze dell’ordine i comportamenti persecutori. Ivi deve indicare: il tipo di relazione che intercorre con il presunto stalker; i fatti e le azioni da questi posti in essere e produrre, in copia, i messaggi di testo e le e mail (se) ricevute; le generalità di eventuali testimoni ai fatti narrati; deve altresì specificare se la persona nei confronti della quale si richiede il provvedimento sia titolare di porto d’armi o se detiene o possiede, a qualsiasi titolo, delle armi; infine, deve descrivere in che modo gli atti persecutori o molestie hanno influenzato e/o alterato le sue abitudini di vita (cambio di domicilio, cambio del numero di telefono, ecc.). Acquisizione di informazioni da parte del Questore. Il Questore, ricevuta la richiesta, convoca il presunto stalker per raccogliere le sue deduzioni, e sente le persone informate dei fatti. Può anche chiedere agli organi investigativi di acquisire ulteriori informazioni e/o prove sulla fondatezza di quanto esposto. All’esito di tale attività istruttoria, il Questore può decidere per: a. il rigetto dell’istanza: quando gli elementi raccolti sono insufficienti per procedere oppure quando, nel frattempo, sia intervenuta querela per il reato di stalking; b. l’archiviazione del procedimento: quando la vittima degli atti persecutori ne ha espressamente fatto richiesta. c. l’emissione del decreto di ammonimento: quando il questore si è convinto della fondatezza, attendibilità e veridicità dei fatti esposti e dalla loro qualificazione in termine di atti persecutori. Tuttavia, non è necessario che, in tale sede, si raggiunga la certezza della sussistenza del reato di stalking, ma è sufficiente che vi siano indizi gravi sulla verosimile possibilità che il reato sarà consumato. Con l’ammonimento, il Questore diffida il persecutore a tenere una condotta conforme alla legge e ad astenersi, per il futuro, dal compiere atti persecutori nei confronti della vittima o di terzi a questa legati da vincoli di qualsiasi natura. L’ammonimento deve avere la forma orale e deve essere motivato a pena di illegittimità. Di ogni step della procedura di ammonimento deve essere redatto verbale di cui deve essere fornita una copia alle parti. Conseguenze dell’ammonimento sono: - possibile sospensione dell’autorizzazione per la detenzione di armi e munizioni o maggiore attenzione nel concedere tale licenza; - aumento della pena in caso di condanna per il reato di stalking; - procedibilità del reato d’ufficio: il che vuol dire che, nel caso in cui il reo venga sorpreso a perseverare nell’illecito, non ci sarà più bisogno della querela della parte danneggiata, ma la pubblica autorità potrà procedere autonomamente alla denuncia presso la Procura della Repubblica.
soul-destroying (Littel, 1999)
impatto fisico, sociale e psicologico che provoca stress traumatico, interruzione delle attività sociali e professionali, stati d’ansia e paura
Conseguenze sulle Conseguenze sulle vittimevittime
Conseguenze Conseguenze fisichefisiche
Disturbi del sonnoMal di testaStanchezza/debolezzaDisturbi a carico dell'apparato digerenteAttacchi di panicoFluttuazioni del pesoAutolesionismoFerite
Conseguenze Conseguenze psichichepsichiche
RabbiaAnsiaPauraIrritazioneConfusioneParanoiaSfiduciaAggressivitàDepressionePensieri suicidiAgorafobia
Trattamento delle Trattamento delle vittimevittime
PrimoPrimo: incolumità sia della vittima (attraverso l’utilizzo di strategie legali e comportamentali) che delle persone che possono esserne coinvolte (famigliari, amici, partner, ecc.). SuccessivamenteSuccessivamente: fornire un senso di sicurezza sul lungo periodo e di benessere psico-sociale in grado di ristabilire una soddisfacente qualità di vita e delle relazioni interpersonali
Strategie difensive Strategie difensive legalilegali
La legge: art. 612/bis
Inoltre: cessazione della condotta criminosa, l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima
Strategie difensive Strategie difensive comportamentalicomportamentali
fuga/evitamentorisposta verbale non
confrontativarisposta fisica non confrontativa
risposta oppositiva verbale resistenza oppositiva fisica
sottomissione
EvitamentoEvitamento
Cambiamento delle abitudini di vita: utilizzare un diverso percorso per andare al lavoro, ad es.
Comunicare che si è vittima
Non recarsi ad appuntamenti da soli
Risposta verbale non Risposta verbale non confrontativaconfrontativa
Tentativo di dissuadere il molestatore dall’azione intrapresasuscitare empatia (ad es. dire allo stalker che le sue motivazioni sono comprensibili)esprimere i sentimenti suscitati (ad es. mostrando la propria paura) negoziare per prendere tempo (elaborare una migliore e più utile strategia)
Resistenza fisica non Resistenza fisica non confrontativaconfrontativa
Comportamenti simulati (ad esempio svenimento) Comportamenti involontari e spontanei (ad es. crisi di pianto)
Resistenza oppositiva verbaleResistenza oppositiva verbale
Esprimere la propria rabbia (ad es. urla) nei confronti dello stalker e/o per attirare l’attenzione di altri Obiettivo : dimostrare allo stalker che non si è disposti alla sottomissione o all’accettazione passiva dei comportamenti messi in atto
Resistenza oppositiva fisicaResistenza oppositiva fisica
Risposte difensive più o meno moderate o violente (divincolarsi, schiaffeggiare, colpire parti del corpo sensibili) autodifesa
SottomissioneSottomissione
Frutto di sentimenti di timore e di paura (che possono letteralmente paralizzare la vittima)Oppure: convinzione che così facendo vi sia la possibilità di salvezza
Approccio educativoApproccio educativo
Far sentire meno sola la vittimaLavorare sul senso di inadeguatezzaAspetto patologico dello stalker
… vantaggi: costi contenuti
Approccio clinicoApproccio clinico«Merito quello che mi è accaduto»: giustificazione dello stalker
Lavorare sui sintomi e sul processo che ha dato via alla campagna di stalking
Attenzione alla vittime di SFV: rischio di ideazione disuicidio/omicidio
L’intervento sugli stalkerL’intervento sugli stalker-Valutazione psichiatrica e diagnosi-Trattamento sulla base della tipologia di disturbo e terapia cognitivo-comportamentale -Colloquio motivazionale centrato sulla necessità del trattamento-Sviluppo di empatia per la vittima-Miglioramento delle abilità sociali-Valutazione periodica dei rischi per la vittima
L’intervento sul RifiutatoL’intervento sul RifiutatoL’interesse per la propria persona è al di sopra di quello per la vittimaminaccia di una sanzione giudiziaria può essere sufficiente Non funziona nei soggetti psicotici, in coloro che credono che il comportamento messo in atto è l’unica via per una relazione con la vittima, e coloro che perseguono un interesse più alto, come la custodia dei figli (desistere significherebbe perdere più di un affetto).
L’intervento sul RifiutatoL’intervento sul Rifiutato
Intervento terapeutico elaborazione del termine della relazione, passaggio da sentimenti di collera per quanto accaduto a sentimenti di tristezza che permettono di accettare la perdita.
L’intervento sul RifiutatoL’intervento sul RifiutatoIn personalità dipendenti: modalità con cui lo stalker alimenta la fantasia d’amore nonostante la vittima neghi la possibilità di una relazione. La capacità dell’individuo di abbandonare l’investimento affettivo dipende dalla fiducia che ha nella possibilità di instaurare una nuova relazione, ovvero dal timore che la relazione con la vittima fosse l’unica possibilità di realizzare una relazione affettiva
L’intervento sul RifiutatoL’intervento sul Rifiutato
Valutare la desiderabilità sociale della relazione con la vittima Valutare le competenze sociali possedute dallo stalker: intervengono nel regolare una visione più o meno pessimistica della realtà.
Fondamentale importanza: stabilire o ristabilire contatti e il proprio ruolo sociale
L’intervento sul L’intervento sul Cercatore di IntimitàCercatore di Intimità
Meglio un amore non corrisposto che la mancanza di amoreE’ impermeabile alle sanzioni giudiziarieLa persecuzione e la detenzione prezzo da pagare per il raggiungimento dell’obiettivo Dato il rifiuto di consapevolezza del disturbo, un intervento efficace può essere il TSO e interventi tesi a superare l’isolamento e la mancanza di competenze sociali.
L’intervento L’intervento sull’Incompetentesull’Incompetente
Spesso basta una comunicazione assertiva e decisa il cui contenuto è di chiarimento sulla necessità di interrompere i comportamenti messi in atto
Intervento volto a migliorare le abilità sociali.
L’intervento L’intervento sull’Incompetentesull’Incompetente
Difficile la presa in carico percezione di essere vittime Non si lasciano coinvolgere dalla terapia Il terapeuta potrebbe diventare la loro vittima Intervento: farmacologico (antipsicotici o antidepressivi)Terapia: far comprendere il problema derivante da distorsione cognitiva ed da errori di pensiero.
L’intervento sul predatoreL’intervento sul predatore
Gli stalker di questo tipo vanno gestiti all’interno di programmi dedicati ai crimini di tipo sessuale, il focus principale è la gestione della parafilia che è la vera motivazione della campagna di stalking.
Rischio di recidivismoRischio di recidivismo
Su 189 casi… il 49.2% ha commesso lo stesso reato o reati connessi alla campagna di stalking per cui ha ricevuto più di una denuncia. In media il numero di comportamenti sanzionati è più di due.Tra i 93 detenuti recidivi, quasi l’80% ha commesso nuovamente un reato entro un anno dal primo arresto.
Rischio di recidivismoRischio di recidivismo
- Sesso maschile- Hanno avuto una relazione intima con la vittima- Età media di 37 anni- Disturbi di personalità - Disturbi di dipendenza da abuso di sostanze
Rischio di recidivismoRischio di recidivismo
Quindi… i trattamenti (sia farmacologici, che psicoterapeutici nonché gli interventi giudiziari) a cui vengono sottoposti gli stalker hanno un impatto sostanziale nel tentativo di fermare i comportamenti molesti, reiterati ed intrusivi