0 2R I V I STA A D I ST R I B U Z I O N E G R AT U I TA
A N N O Iottobre 2012
e u r o z e r o c h i l o m e t r i z e r o
vintage
o t t o b r e 2 0 1 2A R E S M O Z Z I
Pensa. Oggi hai aperto gli occhi, hai guardato
l'orologio e ti sei accorto che manca un quarto
d'ora alla sveglia. Pochi secondi prima eri un
famoso agente segreto impegnato a liberare
la dolce Megan Fox dalle grinfie del mostro
alieno di marmellata proveniente dal pianeta
Zuegg17 e schivavi fette biscottate rotanti in
sella ad una Triumph Bonneville del '59,
mentre ora sei sdraiato semicosciente sul tuo
letto. Metti un piede a terra, non ricordi mai
qual è quello giusto, questa volta è il sinistro.
Lo metti esattamente su una puntina da
disegno rivolta con la punta all'insù. Vai in
bagno, ti guardi, ti fai un po' schifo. Sei gonfio
con gli occhi socchiusi e una smorfia che
sembra un sorriso grottesco. Sei un bradipo e
come tale compi i movimenti rituali mattutini.
Prendi con la punta dell'indice una lente a
contatto e la infili con successo nell'occhio
sinistro. Ora tocca a quello destro,
quand'ecco che l'altra lente ti cade
esattamente nel foro di scarico del lavandino.
Inforchi gli occhiali e guardi l'ora. Cacchio è
tardissimo! Com'è possibile? Ci deve per
forza essere un varco temporale invisibile tra
il cesso e la cucina. Fai giusto in tempo a bere
il caffè, scottarti la lingua e salutare con un
bacio frettoloso tua moglie. Esci di corsa in
strada e prendi al volo l'autobus. Ti siedi. Alla
fermata dopo salgono i controllori, chettifrega
tanto hai l'abbonamento. Fai un cenno
disinvolto al pubblico ufficiale: "Ecco qua!"
"Guardi che questo è valido per il mese di
Marzo, oggi è il primo Aprile!" "Caz.." Multa.
Fa caldo e ti scivolano gli occhiali giù per il
naso, li tiri su col dito mentre attraversi la
strada e per poco un figlio di madre poco
pudica non ti mette sotto col motorino. Eppure
eri sulle strisce. Vai verso la metro, prendi il
biglietto, sali sul vagone e aspetti, aspetti,
aspett...Improvvisamente senti gridare. Esci
per vedere cosa sta succedendo e scopri che
un tizio, probabilmente un pazzo, si è
spogliato nudo e si è messo a correre sui
binari, orinando e inveendo contro lo spread,
la Juve e il Gabibbo. Secondo la tesi esposta
dal gentiluomo senza vestiti che nel frattempo
sta tirando le proprie feci al malcapitato
macchinista, saremmo tutti vittime di un
complotto ordito dalla famiglia Agnelli e i
pupazzi della tivù per il controllo globale.
Decidi che la cosa, sebbene affascinante, sta
andando per le lunghe e non puoi fare tardi,
non oggi. Quella merda di Viscentini non
aspetta altro che rubarti il lavoro e il capo è
stato molto chiaro riguardo ai ritardi. Decidi di
andare a piedi, in fondo sono solo due
fermate di metrò. Ce la puoi fare. Ti metti a
correre e proprio mentre ti sta per scoppiare
la milza dopo appena cinquanta metri, scopri
la differenza che passa tra te e Usain Bolt e
che i tuoi calcoli sono stati a dir poco
ottimistici. Arrivi ansimando nell'atrio.
L'ascensore è guasto. Sali le scale, sono
quattro rampe. A metà inciampi, ti cadono gli
occhiali e si rompe una lente. Il capo è
incazzato, Viscentini t'ha fregato il lavoro e di
sicuro ti sei giocato la promozione. Ne hai le
palle piene di questa giornata, per fortuna
oggi esci prima. Tornando a casa compri un
gratta e vinci (haivistomai). "Tesoro, oggi sono
uscito prima sei content..." La trovi a letto con
un tizio e pensi: magari è un ricco banchiere,
lo posso ricattare. Macchè è solo l'idraulico:
c'ha la cassetta degli attrezzi. Preso dallo
sconforto raschi con una moneta il gratta e
vinci: "Ritenta sarai più fortunato!" Guardi
fuori la calma della sera ed il cielo arrossato,
le nuvole placide, un gabbiano lontano.
Domani farà bello.
ottobre 2012
06 alex raso
07
08 alessandro ripane
09
10 luca marcenaro
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13
14 riccardo guasco
15
16 GIANLUCA STURMANN
18 eventi estremi
In Piazza dell'Agnello c'è questo
ristorante che è un gioiello. Abbellisce
l'angolo di un palazzo, gli dona
un'identità: un contratto di adozione
reciproca. Soul Kitchen ha aperto da
poco ed è bello a vedersi, mangiarsi,
odorarsi e ascoltarsi. Volendo anche a
toccarsi. E' uno di quei posti dove ti senti
a tuo agio, complice la simpatia dei
proprietari. Semplicemente da provare.
A G E N O VA N O N C ' E ' M A I n i e n t e . . .
Il Boscaiolo Atomico è arrivato in
città. E’ rude, privo di sentimenti ed è
pronto ad abbattere la sua pesante scure
sui vostri timpani. Atomic Woodsman è
il primo EP dei Monkeyliver, scaricabile
GRATUITAMENTE dal sito
www.monkeyliver.com. Per coloro che
amano il Rock duro e puro, che non
suona di già sentito, è proprio quello che
ci voleva.
Circumnavigando è il Festival Internazionale
di Teatro e Circo Contemporaneo che si
svolge in città a Dicembre: strade e piazze,
cortili di palazzi e musei verranno invase
da clown, musicisti, acrobati, funamboli,
giocolieri, e dopo il loro passaggio nulla
sarà come prima. Porteranno il sorriso e lo
stupore nei vostri cuori. Vedrete i luoghi di
tutti i giorni con occhi diversi, come infusi di
un colore nuovo.
19 federico franzo'
b o s ca i o l o at o m i c o
21 chiara spano'
game
V I C O D I S S E A
Perditi con gioia nel dedalo dei vicoli del centro storico più grande d’Europa. Con
un semplice tiro di dado potrai vivere ogni genere d’avventura ed incontrare le
figure più caratteristiche di Genova. Ad ogni uscita di STA*MINA verranno
allegati due personaggi.
Ponili casualmente sulla plancia da gioco ed interagiranno con te; alcuni ti
aiuteranno, altri ti daranno del filo da torcere a seconda degli attacchi. Che tu ci
metta un giorno o vent’anni, lo scopo del gioco è quello di tornare a casa. Forse
nel frattempo riuscirai a trovare la tua Penelope (certo, non è detto che sarà una
donna). Un piccolo suggerimento per aiutarti nell’impresa: scendendo, si arriva
sempre al mare (belin). Presto, che aspetti a partire? Ah, si la plancia da gioco.
Beh, quella la forniremo per ultima (eheh).
Suonatori di Piazza Deffe
Questi artisti del ritmo sincopato si esibiscono tutte
le notti in piazza De Ferrari. Non lo fanno per soldi
ma per soddisfare un bisogno istintivo, primordiale:
la necessità di rompere...gli schemi. La musica è di
tutti, non solo di chi ha studiato e fatto pratica per
anni. Voltaire dice di loro: "Non mi piacciono ma mi
batterò fino alla morte affinchè possano esprimersi
liberamen...Ora basta! Sono le tre di notte, c'è gente
che cerca di pensare...Tsè! Se non la piantate ve li
buco quei bonghi! Domani mi devo alzare che devo
gettare le basi della rivoluzione, mica come voi che
vi fate le cannette all'assemblea d'istituto!"
POLISTRUMENTISMO: Suona qualsiasi cosa ti
capiti a tiro. Saranno gli altri giocatori a decidere (in
buona fede) di quante caselle farti
avanzare. Ognuno vota la tua esibizione da 1 a 5 e
poi si fa la media. Il risultato andrà arrotondato per
eccesso: se è 2,5, avanzi di tre caselle.
Melina Riccio
20 Luglio 2018. Missione: Turna on the moon. Il modulo lunare "Jackson V" tocca la
superficie del satellite e l'astronauta Roberto Ravatto si prepara a scendere.
- That's another small step for...BELIN!
- Qui Houston, che succede? Roberto? 1*
- E' assurdo! C'è una signora vestita strana che scrive robe sui sassi!
- Roberto, ti senti bene?
- Sì, dice che viene in pace e vuole comunicare con noi...
- La luna porta fortuna,
gli altri pianeti odorano di peti.
Chi guarda il dito è un rimbambito,
chi la trova nel pozzo di certo è un po' pazzo;
vai con la base che ci parto a razzo!
Melina chiama Houston, abbiamo un problema!
Ve lo dico io che non sono scema,
anzi prendete appunti che vi spiego una lezione
che capirebbe anche un coglione.
Se continuiamo così, fottiamo la terra
con l'inquinamento e l'effetto serra.
Riutilizzare è la cura
per far sparire la spazzatura,
come tua sorella fa sparire la verdura.
Cetrioli, sedani, carote e zucchine
contengono un sacco di vitamine.
Quando non finisci il minestrone,
butta gli avanzi nel cassonetto marrone;
pensa a me che appena posso
la rumenta me la porto appresso.
Cari terrestri, vi dico una cosa
e state attenti perchè sono pericolosa.
Dopo il vostro pianeta, m'inquinate lo spazio?
Questa è la volta che proprio m'incazio!
Riportatevi indietro 'sto catamarano
o vi faccio un "bucio" grande quanto Urano.
Per la mia età non sto messa male:
per salire fin qua ho fatto le scale!
Ripigliate subito il vostro ascensore,
schiacciate lo zero, risparmiate il dolore
che provocherei alle vostre osse.
Faccio da me, ma meno per tre...
Melina Riccio posse!
ONNIPRESENZA: Dovrai trovare 5 rime per 5 parole scelte a caso dagli altri giocatori. Hai
3 secondi di tempo per ogni parola e avanzi di una casella per ogni rima trovata. Variante:
fai un freestyle utilizzando le 5 parole scelte dai tuoi avversari e avanzi di 10 caselle.
1*: Tradotto dall'inghilterrese.
23 game
24ga
me
MELINA RICCIORAPPER PACIFICA
L'ALTERNATIVOTIPICO SUONATOREDI PIAZZA DE FERRARI
25 alberto minghella
26 BADYR ASKANDAR
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30 CONCORSO CERCASI PERSONAGGIO
E I L S U P E R C O N C O R S OS T A * M I N A N E C E S S I T A D E L L A V O S T R A F E R V I D A , E S P E R I A M O U N P O ' M A L A T A I M M A G I N A Z I O N E , P E R D A R E V I T A A D U N N U O V O P E R S O N A G G I O o p e r i n v e n t a r e u n a n u o v a s t o r i a . n o n s i v i n c e n u l l a a p a r t e l a n o s t r a s t i m a , g l i a v a n z i d e i b i s c o t t i e l o s p a z i o s u s t a * m i n a . e c c o u n a s e l e z i o n e d e l l e v o s t r e m i g l i o r i c r e a z i o n i d i q u e l v e n e r d i ' o t t o g i u g n o , q u a n d o s t a * m i n a p r e s e n t a v a i l s u o p r i m o n u m e r o i n s p a z i o c e r n a i a 1 0 r .
31 CONCORSO CERCASI PERSONAGGIO
foto Lab G en ova
32 LUCA TOMESANI
33
I l l u n g h i s s i m o g i o r n o
Quel 1° settembre Elena si alzò con il solito umore mattutino, ma qualcosa la
rendeva agitata, anche se non sapeva cosa. Andò in bagno si lavò la faccia e si
recò in cucina a bersi il solito caffè, l’unico in grado di eliminare l’emicrania del post
sbornia sabatale. Mentre stava assaporando il suo oro nero, volse lo sguardo in
direzione del divanetto davanti alla televisione; fu allora che lo vide! Un losco figuro
con delle bende insanguinate sul petto, giaceva forse privo di conoscenza o forse
semplicemente addormentato, con una gamba sul divano e il resto del corpo sul
pavimento. Eppure non mi sembrava di essere così ubriaca. Com’è arrivato questo
buzzurro sporco di sangue? Il terrore iniziò a farsi strada lungo il suo corpo. Con le
gambe tremanti si avvicinò a quell’essere, perché solo così si poteva chiamare, per
cercare di ricordare come potesse essere arrivato fino casa. Il volto era coperto dal
cuscino perciò non riuscì a vederne le fattezze; una sottile striscia di bava colava
lungo il mento conferendogli ancora di più l’immagine di un uomo disgustoso.
Decise di non continuare l’esplorazione.
Fu proprio in quel momento che il campanello suonò; seppure incerta decise di
aprire a quella donna in divisa vista attraverso lo spioncino. “Sono salva”. Aprì la
porta tutto di un fiato, ma sentì un colpo fortissimo alla testa forse dato con il calcio
della pistola. “Dannata polizia”, pensò mentre tutto divenne nero. RUMORE
METALLICO!!! Dolore lancinante. RUMORE METALLICO. Braccia e polsi legati.
RUMORE METALLICO. Gusto di sangue in bocca. Rumore metallico, rumore
metallico e più nulla. L’aureola rosso sangue dei suoi capelli creava piccoli disegni
sul cuscino, un occhio cercò di aprirsi e come se avesse un’incudine che pendeva
da ogni ciglia, cercò di creare un minuscolo varco nel buio, un piccolo spiraglio
sottile per vederla, per avvicinarla, per farla smettere, per bloccarla, per
scaraventarla…….LEI!!! Quell’insulsa, odiosa, malefica, infame. Solo una frase,
solo poche parole preannunciate da quel rumore malefico…TI TI TI SONO LE 7 TI
TI TI SONO LE 7!!! “Dannata SVEGLIA!!!”. Entrò in cucina ancora sotto choc per il
sogno ancora vivido nella sua mente. Si chinò per prendere la caffettiera, che come
sempre era caduta nel tentativo di farsi un caffè la sera prima, quando sentì un
rumore alle sue spalle, si girò di scatto e vide un piede spuntare dal divano.
“MERDA eppure sono sveglia ora!!!!” Si avvicinò mentre si dava un pizzicotto sul
braccio e fu così che lo vide. Un grugnire stile facocero, una pancia da Homer
Simpson, la maglietta sporca di sangue, o meglio, sugo. In quel momento con un
urlo disumano si alzò e le disse “Ciao Tesoro mio”. Non ci poteva credere! Come
poteva aver confuso suo padre con un assassino? Prese la sua tazza con
l’immagine della donnina poliziotta di Play Boy, andò alla finestra, la guardò e
sorridendo bevve il caffè.
daniela pesci
34 Andrea gisteni
?
LA BIBBIA MECCANICA
35 giorgia marras
“La felicità non esiste.
Di conseguenza non ci resta
che provare ad essere felici senza”
(Jerry Lewis)
m e s s a g g i o p o s i t i v o i l l u s t r a t o
36 ILLUSTRAZIONI CHIARA MAZZOTTA TESTO MATTEO MASCETTI
37
38 illustrazione luca tomesani testo ares mozzi
La mia speranza è di regalar a lor signori un'ora lieta, ecco per voi la
storia del re deficiente, del cavalier Strappalacrime e della bella Greta.
C'era una volta un re deficiente che amava accompagnare il desinare con
le lacrime dei propri sudditi. Quando la bevanda preferita cominciava a
scarseggiare, egli era solito rivolgersi al cavalier Strappalacrime: "Mio prode
paladino, andate orsù al villaggio a procurare il mio nettare prezioso!" Sicchè
il cavalier strappalacrime ordinava al suo scudiero: "Gobbo, sella il destriero
mentre io m'accingo a vestire l'armatura!" L'armatura non consisteva in una
corazza ma in uno smoking. "Nano, stammi dietro!", disse il cavaliere al suo
servitore mentre scendevano a valle, naturalmente il poveretto non
disponeva di una cavalcatura e perciò doveva trottare a piedi scalzi per i prati
erbosi pieni di arbusti spinosi. Una volta giunti nella piazza principale, il
cavaliere estraeva il liuto e iniziava a scaldarsi, mentre il guercio scudiero ne
annunciava la presenza: "Venite shingnore e shignori ad ashcoltare il più
grande comico del reame!" Aveva davvero una bella voce profonda, peccato
per quel piccolo difetto di pronuncia. La comicità del cavalier Strappalacrime
era molto simile a quella di Steven Wright: faceva una battuta dietro l'altra
senza sosta, tutte da pisciarsi sotto. Il risultato era uno show fantastico. La
gente piangeva dal ridere e il calvo scudiero ne approfittava per raccogliere
le lacrime con una grande ampolla. A spettacolo terminato, dopo vari bis,
l'ampolla quasi straripava e il cavaliere pensò che il re lo avrebbe premiato.
Così non fu. Il re dopo tanti anni era diventato un vero e proprio sommelier di
lacrime, riusciva ormai a distinguere le secrezioni di ogni abitante del regno
e seguendo la sua indole capricciosa tuonò: "Ho fatto il conto, qui ne manca
uno! Tornate subito al villaggio e portatemi ciò che mi spetta!" I due
obbedirono e tornarono sui loro passi. Ad un tratto, camminando per le strade
del borgo, Strappalacrime intravide una ragazza mai vista prima. Era
bellissima, aveva lunghi capelli rosso fuoco e gli occhi di un indefinibile colore
chiaro. Se ne innamorò all'istante. La fanciulla si chiamava Greta e viveva
sola con un gatto. Decise di offrirle il meglio del suo repertorio, l'avrebbe fatto
solo per lei, i desideri del re non gli interessavano più. Egli non sapeva, però,
che la ragazza era sorda dalla nascita. Per quanto ci provasse, non riusciva
a farla ridere.
Non ricevendo più notizie da Strappalacrime, il re decise di chiedere aiuto
al mago Tampax. La specialità di Tampax era leggere il presente nei fondi
dell'impepata di cozze. Il re, non appena seppe quanto stava accadendo,
obbligò il mago a fare un maleficio al gatto di Greta. Il gatto si ammalò e di lì
a poco morì. Il povero cuore di Greta non resse il colpo e il cavalier
Strappalacrime, vedendo il corpo esanime della sua amata, si suicidò. Fu
una tragedia, ai funerali piangevano tutti e continuarono a piangere per giorni
e giorni. "Quanto ben di Dio!", disse il re precipitandosi al villaggio. E più il
popolo piangeva, più il re beveva e più il re beveva, più si gonfiava. Finchè un
bel giorno: "BLAM!" L'esposione generò un boato sordo simile ad un tuono.
Ritrovarono pezzi di re a molte miglia di distanza. Il mago Tampax decise, un
po' perchè aveva la coscienza sporca e un po' perchè il cavalier
Strappalacrime gli doveva ancora dei soldi di una vecchia vincita a carte, di
tentare un'incantesimo che non avrebbe mai potuto replicare in vita sua.
Radunò sette sfere di cristallo che aveva in cantina ed evocò un enorme
gerbillo, al quale chiese che fossero riportati in vita il gatto, Greta e
Strappalacrime. L'incantesimo funzionò abbastanza bene. I tre tornarono in
vita, forse leggermente sovrappeso rispetto a prima ma non potevano
lamentarsi, dopodichè le sfere andarono in frantumi. Al villaggio
fu festa. Strappalacrime imparò il linguaggio dei segni e
fece ridere Greta come mai le era successo
in vita sua; mentre lo scudiero zoppo si
impadronì, con un'azione legale legittima,
del castello e delle ricchezze del re e tutti
vissero felici, contenti ed esentasse fino
alla fine dei loro giorni.
40 dario ragona
primo appuntamento
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42 emanuele giacopetti
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45
Cari lupi di mare, stiamo dunque per attraccare. A breve le gomene verranno
avvolte alle bitte e rimarremo ormeggiati tre mesi in attesa di riprendere il largo ed
approdare nuovamente su isole inesplorate. Vi aspettiamo numerosi, quieti o
casinisti, vestiti come vi pare, con le infradito o i tacchi a spillo, col cane o con la
nonna, affamati, sudati, sbarbati o irsuti, esteti e pidocchiosi, single o in coppia, in
tre, in quattro, complessati, edipici ed elettrici, commercialisti, musicisti, tossici,
yuppies, impotenti, gigolò, bagascie, stilisti, eroi, falsi magri, preti, artisti,
presuntuosi; aspettiamo pure chi mette musica orribile, chi sul bus condivide a
voce alta i suoi problemi, chi salta le code, chi spegne le cicche nel piatto, chi
apprezza Paolo Bonolis e chi non si lava le ascelle. Ringraziamo tutti coloro che
hanno accolto calorosamente STA*MINA, è solo grazie a voi se non siamo colati
subito a picco. E ora mettetevi su “Led Zeppelin II” (se non ce l’avete, accattatevill’
prima di subito), andate alla traccia numero 8 e, durante il solo di Bonham,
leggetevi questo brano tratto da Moby Dick. In culo alla balena!
"Mi pareva assai eccentrico, tutto questo, eppure a ripensarci aveva dentro
qualcosa di quasi sublime. Figuratevi un uomo lontano da casa un ventimila miglia
[...], buttato fra gente così estranea come fosse capitato sul pianeta Giove, e che
ciononostante pareva perfettamente a suo agio, manteneva la massima serenità,
si contentava della compagnia di se stesso e a se stesso era semre uguale.
Questo sì che vuol dire possedere un bel pizzico di filosofia, per quanto senza
dubbio, Queequeg non aveva mai sentito parlare di una cosa simile. Ma forse per
essere veri filosofi noi mortali non dovremmo essere coscienti di vivere e di lottare
da filosofi. Appena sento che questo o quello si dichiara filosofo ne concludo che,
come la vecchia dispeptica, deve aver rotto il suo digeritore."
in questo numeroAres Mozzi, Alex Raso, Alessandro Ripane, Luca Marcenaro,
Riccardo Guasco, Gianluca Sturmann, Federico Franzò,
Chiara Spanò, Alberto Minghella, Badyr Askandar, Luca Tomesani,
Daniela Pesci, Andrea Gisteni, Giorgia Marras, Chiara Mazzotta,
Matteo Mascetti, Dario Ragona, Emanuele Giacopetti.
art directorChiara Spanò
idea e supervisioneAres Mozzi
arretrati
copertina Chiara Spanò
e Luca [email protected]
e u r o z e r o c h i l o m e t r i z e r o
c’hai guardato.
mad da lena art an ds t r e e t s p a c e s