STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI BACINO DEL FIUME OGLIO E LAGO D’ISEO
RAPPORTO ANNUALE 2013
SETTORE MONITORAGGI AMBIENTALI
Ottobre 2014
1 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Autori
Settore Monitoraggi Ambientali U.O. Acque Nicoletta Dotti, Pietro Genoni, Massimo Paleari, Laura Tremolada
Con il contributo di:
Dipartimento di Mantova
U.O. Monitoraggi e Valutazioni Ambientali
Ivano Sarzi Sartori, Lorenza Galassi, Marco Fioravanti
Dipartimento di Brescia
U.O. Monitoraggi e Valutazioni Ambientali Sergio Resola, Fabio Grespi, Eugenia Bettoni, Paola Montanari, Emma Romano, Fabio Torosani
Dipartimento di Cremona
U.O. Monitoraggi e Valutazioni Ambientali
Alessandro Loda, Elena Arnaud
ARPA LOMBARDIA
Settore Monitoraggi Ambientali
Via Rosellini 17 - Milano
Direttore: Dott.ssa Silvia Anna Bellinzona
In copertina: fiume Oglio, lago d’Iseo e cavo Ciria
2 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Sommario
1 INTRODUZIONE ......................................................................................................................................................... 3
2 IL QUADRO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO .............................................................................................................. 4
3 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ............................................................................................................... 6
3.1 OBIETTIVI DI QUALITÀ ..................................................................................................................................................... 7
3.2 LA RETE DI MONITORAGGIO REGIONALE: TIPIZZAZIONE, CORPI IDRICI E ANALISI DI RISCHIO ............................................................ 7
3.3 LA CLASSIFICAZIONE DELLO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI ............................................................................. 8
3.3.1 Stato ecologico ..................................................................................................................................................... 9
3.3.2 Stato chimico ..................................................................................................................................................... 12
3.4 TIPI DI MONITORAGGIO ................................................................................................................................................ 13
4 LA RETE DI MONITORAGGIO.................................................................................................................................... 14
4.1 LA RETE DI MONITORAGGIO REGIONALE ........................................................................................................................... 14
4.2 LA RETE DI MONITORAGGIO DEL BACINO DEL FIUME OGLIO .................................................................................................. 15
5 LO STATO DELLE ACQUE DEL BACINO DEL FIUME OGLIO E DEL LAGO D’ISEO ........................................................... 23
6 CONCLUSIONI .......................................................................................................................................................... 37
3 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
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1 INTRODUZIONE
ARPA Lombardia effettua il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee in maniera sistematica sull’intero territorio regionale dal 2001, secondo la normativa vigente. A partire dal 2009 il monitoraggio è stato gradualmente adeguato ai criteri stabiliti a seguito del recepimento della Direttiva 2000/60/CE, in particolare svolgendo le seguenti azioni:
- programmazione e gestione del monitoraggio quali-quantitativo dei corpi idrici;
- effettuazione di sopralluoghi e campionamenti;
- esecuzione di analisi degli elementi chimico-fisici e chimici e degli elementi biologici;
- elaborazione dei dati derivanti dal monitoraggio e relativa classificazione;
- caricamento dei dati di monitoraggio nel sistema nazionale.
ARPA Lombardia svolge inoltre altre attività inerenti le acque superficiali e sotterranee, tra cui:
- supporto tecnico-scientifico a Regione Lombardia per le attività di pianificazione e programmazione;
- gestione e realizzazione di monitoraggi e progetti relativi a problematiche o specificità territoriali;
- gestione delle emergenze e degli esposti relativi a eventi di contaminazione delle acque.
Il presente documento, oltre a fornire un quadro sintetico sia territoriale che normativo, descrive lo stato di qualità delle acque superficiali ricadenti nel bacino idrografico del fiume Oglio e del lago d’Iseo a conclusione del monitoraggio svolto nel 2013.
Per informazioni di dettaglio riguardo l’analisi degli andamenti storici e delle criticità ambientali si rimanda alle relazioni annuali predisposte dai Dipartimenti ARPA Provinciali territorialmente competenti.
4 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
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2 IL QUADRO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO
Il bacino dell'Oglio ha una superficie complessiva di circa 6.360 km2 (9% della superficie del bacino del fiume Po), il 54% dei quali in ambito montano. Il bacino è rappresentativo dei graduali mutamenti dei caratteri e dei paesaggi riscontrabili nelle vallate alpine lombarde. La Valcamonica, dopo la Valtellina la maggiore delle valli lombarde, nella sua estensione comprende ambienti insubri, prealpini e alpini. Il fiume Oglio raccorda questi ambienti in un unico solco dopo il quale, formato il Lago d’Iseo, continua il suo corso fino al Po.
Al bacino è assegnabile una suddivisione in tre ambiti, relativamente al corso dell’Oglio: la bassa valle, dall’orlo superiore del Sebino fino alla soglia di Breno; la media, da Breno a Edolo; l’alta, oltre Edolo sino al Tonale.
Tra le aree di eccezionale valore naturalistico vanno segnalati il Parco Nazionale dello Stelvio (che interessa nello sviluppo meridionale la parte più a nord del Bacino), il Parco Naturale Regionale dell’Adamello, la Riserva regionale delle Torbiere d’Iseo, l’area di rilevanza ambientale di Endine-Iseo e l’Area di rilevanza ambientale del Lago d’Iseo.
L’Oglio prelacuale scorre con andamento nord-est sud-ovest fino a Malonno, in un fondovalle relativamente ampio. Da Malonno a Cedegolo forma una grande ansa e quindi riprende con andamento prevalente nord-sud fino a Breno, dove il corso principale devia decisamente verso sud-ovest. A valle di Edolo il fondovalle è contraddistinto da sezioni relativamente ampie che si alternano a sezioni piuttosto strette e incassate. Da Cividate Camuno all’immissione nel lago d’Iseo il fiume scorre con andamento sinuoso e struttura d’alveo monocursale in un fondovalle densamente urbanizzato e generalmente pianeggiante, morfologicamente diviso in due tronconi dal rilievo roccioso posto immediatamente a monte di Boario Terme in prossimità delle confluenze dei torrenti Grigna e Dezzo; da qui il corso d’acqua attraversa centri abitati con fabbricati molto vicini all’alveo incontrando sul percorso numerosi attraversamenti viari e varie opere di derivazione.
Dall’uscita dal lago d’Iseo a Palazzolo sull’Oglio, l’Oglio sublacuale scorre con andamento sinuoso in un fondovalle piuttosto stretto tra alte scarpate di erosione, delimitanti più superfici terrazzate, che vanno progressivamente ampliandosi verso valle, definendo una fascia di divagazione dell’alveo di circa 2,5 km all’altezza di Soncino. L’alveo ha struttura monocursale, con frequenti depositi di barra laterale e longitudinale. Nel tratto le variazioni di livello, anche in caso di eventi estremi, sono modeste per effetto della laminazione del lago d’Iseo e non presentano fattori di rischio elevati nei confronti delle abitazioni prossime all’alveo; fa eccezione la zona di Sarnico, dove in occasione di eccezionali piene lacustri è possibile che le acque raggiungano le case del lungolago. Numerose sono le opere in alveo, costituite principalmente da traverse di derivazione, in massima parte irrigue. Da Soncino alla confluenza del Mella l’alveo diventa prevalentemente monocursale meandriforme. Tra le infrastrutture presenti alcune sono di rilevante importanza, quali l’autostrada A21, la linea ferroviaria Brescia-Cremona e la SS 45 bis. Dalla confluenza del Mella all’immissione in Po l’alveo mantiene la tendenza meandriforme, anche se a tratti è rettificato, come immediatamente a valle della confluenza del Chiese. Le golene, definite dagli argini esistenti, generalmente abbastanza ampie, diventano molto modeste nel tratto compreso tra la confluenza del Chiese e la località Bocca le Chiaviche.
Il bacino del fiume Mella origina in ambito prealpino, a ovest della Val di Caffaro e confluisce nell’Oglio tra gli abitati di Seniga ed Ostiano. Il suo tratto settentrionale, sino alle porte di Brescia, costituisce la Val Trompia. L’orientamento del bacino è in generale da nord a sud. Il paesaggio di quest’area pur evidenziando una certa uniformità e una secolare continuità della destinazione rurale, testimonia una accentuata presenza antropica, caratterizzata da trasformazioni ed eventi storici.
Nel suo primo tratto il Mella è caratterizzato prevalentemente da un fondovalle stretto, con versanti acclivi e ricoperti da vegetazione. Da Concesio a Corticelle Pieve l’alveo ha andamento subrettilineo, caratterizzato da un elevato grado di artificializzazione che lo rende pressoché canalizzato e morfologicamente stabile. Il corso d’acqua attraversa un’area densamente urbanizzata, su cui si trova la città di Brescia, con edifici e fabbricati anche nelle immediate vicinanze dell’alveo di piena, in massima parte protette dalle opere di difesa esistenti.
5 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
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Numerose sono le infrastrutture viarie interferenti, le più importanti delle quali sono la SS 10, la linea ferroviaria Milano-Venezia e l’autostrada A4; sono presenti inoltre alcune traverse fluviali di derivazione. Da Corticelle Pieve alla confluenza in Oglio l’alveo ha un andamento da sinuoso a meandriforme, caratterizzato da un minor grado di vincolo imposto dalle opere di sistemazione esistenti e da una configurazione più simile a quella naturale.
I caratteri del bacino del fiume Chiese risultano essere fortemente differenziati e sono distinguibili in tre grossi ambiti: un ambito settentrionale, sino al lago d’Idro, un ambito intermedio sino alle colline moreniche, e un ambito prettamente di pianura sino all’immissione nell’Oglio.
Il Chiese prelacuale nasce dai ghiacciai del Carè Alto, ricevendo l’apporto di alcuni torrenti di fusione glaciali (Val di Fumo e Val di Daone), scorrendo poco acclive nel fondovalle alluvionale. Dopo aver percorso la valle di Daone con andamento prevalente nord-ovest sud-est, compie un’ampia curva verso destra, assumendo un prevalente andamento nord-est sud-ovest. Qui il fondovalle diventa ampio, a debole pendenza ed assume chiaramente l’impronta di valle glaciale fino allo sbocco nel lago d’Idro. A valle del lago il corso del Chiese, compie diverse variazioni di direzione, sempre condizionato dalla presenza di importanti lineamenti tettonici.
Il Chiese sublacuale ha struttura monocursale sinuosa, con tendenza nell’ultima parte a formare meandri. Fino a Gavardo il fiume passa da una zona di fondovalle delimitata da versanti montuosi piuttosto acclivi a una successiva di tipo collinare, incidendo spesso direttamente il substrato roccioso. Successivamente il corso d’acqua passa da una configurazione pedemontana a una di pianura, con tendenza alla divagazione. Nel settore pedemontano i principali centri abitati e numerosi insediamenti industriali sono ubicati in prossimità dell’alveo, con fabbricati spesso a filo sponda; nel settore di pianura scorre in prossimità di alcuni centri abitati senza attraversarli, benché vi siano tuttavia sporadici insediamenti in ambito golenale. Sono presenti alcune traverse di derivazione sia a scopo irriguo che idroelettrico-industriale. Da Montichiari alla confluenza nell’Oglio, l’alveo è monocursale sinuoso, a tratti canalizzato da opere di difesa; attraversa zone densamente urbanizzate che sono generalmente protette da opere idrauliche.
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3 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
La normativa sulla tutela delle acque superficiali e sotterranee trova il suo principale riferimento nella Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque.
Il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 norme in materia ambientale, con le sue successive modifiche ed integrazioni, recepisce formalmente la Direttiva 2000/60/CE, abrogando il previgente decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152. A seguito all’approvazione del Dlgs 152/06, sono stati emanati alcuni decreti attuativi, e in particolare:
- Decreto 16 giugno 2008, n. 131, regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni);
- Decreto 14 aprile 2009, n. 56, regolamento recante criteri per il monitoraggio dei corpi idrici e l’identificazione delle condizioni di riferimento;
- D.M. Ambiente 8 novembre 2010, n.260, criteri tecnici per la classificazione – modifica norme tecniche Dlgs 152/06.
E’ necessario menzionare anche il decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, che recepisce la Direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque e la Direttiva 2009/90/CE che stabilisce specifiche tecniche per l’analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque.
La Regione Lombardia, con l'approvazione della Legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26, ha indicato il Piano di gestione del bacino idrografico come strumento per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici, attraverso un approccio che integra gli aspetti qualitativi e quantitativi, ambientali e socio-economici. Il Piano di gestione, che prevede come riferimento normativo nazionale ancora il Dlgs 152/99, è costituito da:
- Atto di indirizzi per la politica di uso e tutela delle acque della Regione Lombardia, approvato dal Consiglio regionale il 28 luglio 2004;
- Programma di tutela e uso delle acque (PTUA), approvato con DGR del 29 marzo 2006, n. 8/2244.
Più recentemente, in attuazione della Direttiva 2000/60/CE, L’Autorità di Bacino del fiume Po ha adottato il Piano di Gestione per il Distretto idrografico del fiume Po– PdGPo (Deliberazione n. 1 del 24 febbraio 2010). Il Piano di Gestione è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono programmate le misure finalizzate a garantire la corretta utilizzazione delle acque e il perseguimento degli scopi e degli obiettivi ambientali stabiliti dalla Direttiva 2000/60/CE.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri8 febbraio 2013 è l’atto formale che completa l’iter di adozione del Piano di Gestione del Distretto idrografico Padano.
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3.1 Obiettivi di qualità
La normativa prevede il conseguimento di obiettivi minimi di qualità ambientale per i corpi idrici significativi e di obiettivi di qualità per specifica destinazione.
L’obiettivo di qualità ambientale è definito in funzione della capacità dei corpi idrici di mantenere i processi naturali di autodepurazione e di supportare comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate.
L’obiettivo di qualità per specifica destinazione individua lo stato dei corpi idrici idoneo ad una particolare utilizzazione da parte dell’uomo (produzione di acqua potabile, balneazione), alla vita dei pesci e dei molluschi.
I Piani di tutela adottano le misure atte affinché siano conseguiti i seguenti obiettivi entro il 22 dicembre 2015:
- mantenimento o raggiungimento per i corpi idrici superficiali e sotterranei dell’obiettivo di qualità ambientale corrispondente allo stato “buono”;
- mantenimento, ove già esistente, dello stato di qualità “elevato”;
- mantenimento o raggiungimento degli obiettivi di qualità per specifica destinazione per i corpi idrici ove siano previsti.
La normativa prevede inoltre la possibilità di differimento dei termini per il conseguimento degli obiettivi – proroga al 2021 o al 2027 – a condizione che non si verifichi un ulteriore deterioramento e che nel Piano di Gestione siano fornite adeguate motivazioni e l’elenco dettagliato delle misure previste.
Vi è inoltre la possibilità di fissare obiettivi ambientali meno rigorosi – deroga – nei casi in cui, a causa delle ripercussioni dell’impatto antropico o delle condizioni naturali non sia possibile o sia esageratamente oneroso il loro raggiungimento.
3.2 La rete di monitoraggio regionale: tipizzazione, corpi idrici e analisi di rischio
Uno dei principi innovativi della Direttiva 2000/60/CE consiste nel riferirsi al contesto geografico naturale cui i corpi idrici appartengono: per quanto riguarda i corpi idrici superficiali questo processo richiede da un lato l’individuazione dei differenti tipi fluviali e lacustri presenti nel distretto idrografico e dall’altro la definizione delle condizioni di riferimento tipo-specifiche, che rappresentano uno stato corrispondente a condizioni indisturbate o con disturbi antropici molto lievi.
La definizione della rete di monitoraggio ha richiesto, all’interno di ciascun tratto o bacino tipizzato, l’individuazione dei corpi idrici, che costituiscono gli elementi distinti e significativi a cui fare riferimento per riportare e accertare la conformità con gli obiettivi ambientali. I criteri per l’identificazione dei corpi idrici tengono conto principalmente delle differenze dello stato di qualità, delle pressioni esistenti sul territorio e dell’estensione delle aree protette.
Sulla base delle informazioni sulle attività antropiche presenti nel bacino idrografico, sulle pressioni da esse provocate e sugli impatti prodotti, è stato possibile pervenire ad una previsione circa la capacità di ciascun corpo idrico di raggiungere o meno, nei tempi previsti, gli obiettivi di qualità. A conclusione della prima analisi di rischio i corpi idrici sono stati distinti nelle seguenti classi di rischio: corpi idrici a rischio, corpi idrici non a rischio, corpi idrici probabilmente a rischio.
Questa attribuzione ha avuto lo scopo di individuare un criterio di priorità attraverso il quale orientare i programmi di monitoraggio.
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3.3 La classificazione dello stato di qualità dei corpi idrici superficiali
Lo stato di un corpo idrico superficiale è determinato dal valore più basso tra il suo stato ecologico e il suo stato chimico.
Lo stato ecologico è stabilito in base alla classe più bassa relativa agli elementi biologici, agli elementi chimico-fisici a sostegno e agli elementi chimici a sostegno. Le classi di stato ecologico sono cinque: elevato (blu), buono (verde), sufficiente (giallo), scarso (arancione), cattivo (rosso).
Lo stato chimico è definito rispetto agli standard di qualità per le sostanze o gruppi di sostanze dell’elenco di priorità. Il corpo idrico che soddisfa tutti gli standard di qualità ambientale fissati dalla normativa è classificato in buono stato chimico (blu). In caso contrario, la classificazione evidenzierà il mancato conseguimento dello stato buono (rosso).
Schema generale per la classificazione dello stato delle acque superficiali.
E E E
B B B Giudizio
S S S peggiore
S S S
C C C
Tipizzazione Giudizio
- peggiore Classificazione
Individuazione E Stato Ecologico
corpi idrici B ELEVATO*
S Giudizio BUONO
peggiore SUFFICIENTE
SCARSO
E CATTIVO
B
FIUMI S
Analisi di rischio
Dati di monitoraggio
LAGHI
Classificazione
Stato Chimico
BUONO
NON BUONONON BUONO
Inquinanti specifici
Elementi generali chimico-fisici
*Lo stato elevato deve
essere confermato
dagli elementi
idromorfologici a
sostegno
Elementi di qualità
biologica (EQB)
Stato Ecologico
Stato Chimico
Sostanze dell'elenco di priorità
BUONO
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3.3.1 Stato ecologico
Lo stato ecologico è definito dalla qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici, stabilita attraverso il monitoraggio degli elementi biologici, degli elementi chimici e fisico-chimici a sostegno e degli elementi idromorfologici a sostegno. Gli elementi di qualità differiscono tra fiumi e laghi, in funzione delle rispettive peculiarità.
Gli elementi biologici utilizzati ai fini della classificazione dello stato ecologico dei fiumi sono le macrofite, le diatomee, i macroinvertebrati bentonici e la fauna ittica.
Elementi di qualità biologica (EQB) e metodi di classificazione dello stato ecologico per i fiumi
EQB Metodo di classificazione Descrizione
Macrofite IBMR - Indice Biologique Macrophytique en Rivière
L’indice IBMR è finalizzato alla valutazione dello stato trofico inteso in termini di intensità di produzione primaria.
Diatomee ICMi - Indice Multimetrico di Intercalibrazione
L’indice ICMi si basa sull’Indice di Sensibilità agli Inquinanti (IPS) e sull’Indice Trofico (TI).
Macroinvertebrati bentonici
Sistema MacrOper
Il sistema MacrOper è basato sul calcolo dell’Indice Multimetrico STAR di Intercalibrazione (STAR_ICMi).
La classificazione dei fiumi molto grandi e/o non accessibili si ottiene dalla combinazione dei valori RQE ottenuti per gli indici STAR_ICMi e MTS (Mayfly Total Score).
Fauna ittica ISECI - Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche
L’indice ISECI si basa sulla presenza e la condizione biologica (classi di età e consistenza demografica) delle specie indigene, sulla presenza di ibridi, di specie aliene e di specie endemiche.
Gli elementi generali chimico-fisici a sostegno degli elementi biologici da utilizzare ai fini della classificazione dello stato ecologico dei fiumi sono i nutrienti e l’ossigeno disciolto. Per una migliore interpretazione del dato biologico, ma non per la classificazione, si tiene conto anche di temperatura, pH, alcalinità e conducibilità.
Elementi generali di qualità chimico-fisica e indice per la classificazione dello stato ecologico dei fiumi
Elemento Parametro Indice Descrizione
Ossigeno disciolto 100-OD% saturazione
LIMeco
Livello di Inquinamento dai Macrodescrittori per lo stato ecologico.
Il LIMeco di ciascun campionamento viene derivato come media tra i punteggi attribuiti ai singoli parametri secondo le soglie stabilite dalla normativa, in base alla concentrazione osservata.
Il LIMeco da attribuire ad un sito è la media dei LIMeco dei campionamenti effettuati durante l'anno.
Nutrienti
Azoto ammoniacale (N-NH4)
Azoto nitrico (N-NO3)
Fosforo totale
Altri parametri
Temperatura
- Sono utilizzati esclusivamente per una migliore interpretazione del dato biologico e non per la classificazione.
pH
Alcalinità
Conducibilità
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Gli elementi biologici utilizzati ai fini della classificazione dello stato ecologico dei laghi sono il fitoplancton, le macrofite e la fauna ittica. Per i macroinvertebrati bentonici non si dispone ancora di un metodo ufficiale di classificazione.
Elementi di qualità biologica (EQB) e metodi di classificazione dello stato ecologico per i laghi
EQB Metodo di classificazione Descrizione
Fitoplancton ICF - Indice complessivo per il fitoplancton
L’indice ICF si ottiene come media dell’indice medio di biomassa (concentrazione di clorofilla a e biovolume) e dell’indice medio di composizione (PTI, percentuale di cianobatteri).
Macrofite MTIspecies
MacroIMMI
Gli indici MTIspecies e MacroIMMI sono calcolati in base a cinque metriche: massima profondità di crescita, frequenza relativa delle specie con forma di colonizzazione sommersa, frequenza delle specie esotiche, diversità (indice di Simpson), punteggio trofico per ciascuna specie.
Fauna ittica LFI - Lake Fish Index
L’indice LFI si basa sull’abbondanza relativa e la struttura di popolazione delle specie chiave, sul successo riproduttivo delle specie chiave e delle specie tipo-specifiche, sulla diminuzione (%) del numero di specie chiave e tipo-specifiche, sulla presenza di specie ittiche alloctone ad elevato impatto.
Macroinvertebrati bentonici
Metodo in via di definizione -
Gli elementi generali chimico-fisici a sostegno degli elementi biologici da utilizzare ai fini della classificazione dello stato ecologico dei laghi sono il fosforo totale, la trasparenza e l’ossigeno ipolimnico. Per una migliore interpretazione del dato biologico, ma non per la classificazione, si tiene conto anche di pH, alcalinità, conducibilità e ammonio.
Elementi generali di qualità chimico-fisica e indice per la classificazione dello stato ecologico dei laghi
Elemento Parametro Indice Descrizione
Fosforo totale
LTLeco
Livello Trofico Laghi per lo stato ecologico.
L’LTLeco viene derivato come somma dei i punteggi ottenuti per i singoli parametri secondo le soglie stabilite dalla normativa, in base alla concentrazione osservata.
- Trasparenza
Ossigeno ipolimnico
Altri parametri
pH
- Sono utilizzati esclusivamente per una migliore interpretazione del dato biologico e non per la classificazione.
Alcalinità
Conducibilità
Ammonio
Per gli elementi biologici la classificazione si effettua sulla base del valore di Rapporto di Qualità Ecologica (RQE), ossia del rapporto tra valore del parametro biologico osservato e valore dello stesso parametro corrispondente alle condizioni di riferimento per il tipo a cui appartiene il corpo idrico in osservazione.
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Gli elementi chimici a sostegno degli elementi biologici sono gli inquinanti specifici non appartenenti all’elenco di priorità. Per ciascun inquinante specifico è stabilito uno standard di qualità ambientale espresso come valore medio annuo (SQA-MA).
Inquinanti specifici non appartenenti all’elenco di priorità: elementi chimici a sostegno degli elementi biologici.
Arsenico Cromo totale Mevinfos Azinfos etile 2,4D Ometoato Azinfos metile Demeton Ossidemeton metile Bentazone 3,4-Dicloroanilina Paration etile 2-Cloroanilina 1,2Diclorobenzene Paration metile 3-Cloroanilina 1,3Diclorobenzene 2,4,5T 4-Cloroanilina 1,4Diclorobenzene Toluene Clorobenzene 2,4-Diclorofenolo 1,1,1Tricloroetano 2-Clorofenolo Diclorvos 2,4,5-Triclorofenolo 3-Clorofenolo Dimetoato 2,4,6-Triclorofenolo 4-Clorofenolo Eptaclor Terbutilazina(incluso metabolita) 1-Cloro-2-nitrobenzene Fenitrotion Composti del Trifenilstagno 1-Cloro-3-nitrobenzene Fention Xileni 1-Cloro-4-nitrobenzene Linuron Pesticidi singoli Cloronitrotolueni Malation Pesticidi totali 2-Clorotoluene MCPA 3-Clorotoluene Mecoprop 4-Clorotoluene Metamidofos
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3.3.2 Stato chimico
La presenza delle sostanze appartenenti all’elenco di priorità definisce lo stato chimico dei corpi idrici.Per ciascuna sostanza sono stabiliti uno standard di qualità ambientale espresso come valore medio annuo (SQA-MA) e uno standard di qualità ambientale espresso come concentrazione massima ammissibile (SQA-CMA).
La normativa prevede il raggiungimento, entro il 20 novembre 2021, dell’obiettivo di eliminare le sostanze pericolose prioritarie (PP) negli scarichi, nei rilasci da fonte diffusa e nelle perdite, nonché di ridurre gradualmente negli stessi le sostanze prioritarie (P). Per le altre sostanze (E) l’obiettivo è di eliminare l’inquinamento dalle acque causato da scarichi, rilasci da fonte diffusa e perdite.
Sostanze dell’elenco di priorità (PP: sostanza pericolosa prioritaria; P: sostanza prioritaria; E: altre sostanze).
Alaclor P Fluorantene P
Alcani,C10-C13,cloro PP Idrocarburi policiclici aromatici:
PP
Antiparassitari del ciclodiene:
E
Benzo(a)pirene Aldrin Benzo(b)fluorantene Dieldrin Benzo(k)fluoranthene Endrin Benzo(g,h,i)perylene Isodrin Indeno(1,2,3-cd)pyrene
Antracene PP Isoproturon P
Atrazina P Mercurio e composti PP
Benzene P Naftalene P
Cadmio e composti PP Nichel e composti P
Clorfenvinfos P 4-Nonilfenolo PP
Clorpirifos (Clorpirifos etile) P Ottilfenolo (4-(1,1',3,3'-tetrametilbutil-fenolo)
P
DDT totale E Pentaclorobenzene PP
p.p'-DDT E Pentaclorofenolo P
1,2-Dicloroetano P Piombo e composti P
Diclorometano P Simazina P
Di(2-etilesilftalato) P Tetracloruro di carbonio E
Difeniletere bromato (sommatoria congeneri 28, 47, 99, 100, 153 e 154) PP Tetracloroetilene E
Diuron P Tricloroetilene E
Endosulfan PP Tributilstagno e composti (Tributilstagno catione)
PP
Esaclorobenzene PP Triclorobenzeni P
Esaclorobutadiene PP Triclorometano P
Esaclorocicloesano PP Trifluralin P
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3.4 Tipi di monitoraggio
L’obiettivo del monitoraggio è quello di stabilire un quadro generale coerente ed esauriente dello stato ecologico e chimico delle acque all’interno di ciascun bacino idrografico e permettere la classificazione di tutti i corpi idrici superficiali. Il monitoraggio delle acque superficiali si articola in: sorveglianza, operativo, indagine.
Il monitoraggio di sorveglianza, che riguarda i corpi idrici “non a rischio” e “probabilmente a rischio” di non soddisfare gli obiettivi ambientali, è realizzato per:
- integrare e convalidare l’analisi delle pressioni e degli impatti;
- la progettazione efficace ed effettiva dei futuri programmi di monitoraggio;
- la valutazione delle variazioni a lungo termine di origine naturale (rete nucleo);
- la valutazione delle variazioni a lungo termine risultanti da una diffusa attività di origine antropica (rete nucleo);
- tenere sotto osservazione l’evoluzione dello stato ecologico dei siti di riferimento;
- classificare i corpi idrici.
Il monitoraggio operativo è realizzato per:
- stabilire lo stato dei corpi idrici identificati “a rischio” di non soddisfare gli obiettivi ambientali;
- valutare qualsiasi variazione dello stato di tali corpi idrici risultante dai programmi di misure;
- classificare i corpi idrici.
Il monitoraggio di indagine è richiesto in casi specifici e più precisamente:
- quando sono sconosciute le ragioni di eventuali superamenti (ad esempio le cause del mancato raggiungimento degli obiettivi o del peggioramento dello stato);
- quando il monitoraggio di sorveglianza indica il probabile rischio di non raggiungere gli obiettivi e il monitoraggio operativo non è ancora stato definito;
- per valutare l’ampiezza e gli impatti di un inquinamento accidentale.
Il monitoraggio di sorveglianza si effettua per almeno un anno ogni sei (periodo di validità del Piano di Gestione), salvo per la rete nucleo che è controllata ogni tre anni.
Il ciclo del monitoraggio operativo è triennale.
14 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
4 LA RETE DI MONITORAGGIO
4.1 La rete di monitoraggio regionale
Il processo di tipizzazione dei corsi d’acqua e dei laghi in Lombardia ha portato all’individuazione di 39 tipi fluviali e di 8 tipi lacustri. All’interno di ciascun tratto o bacino tipizzato sono stati individuati 669 corpi idrici fluviali (520 naturali e 149 artificiali) e 56 corpi idrici lacustri (32 naturali e 24 invasi).
La rete di monitoraggio regionale per le acque superficiali è composta da:
- 355 stazioni collocate su altrettanti corpi idrici fluviali;
- 44 stazioni collocate su 37 corpi idrici lacustri.
Complessivamente a livello regionale vengono quindi sottoposti a monitoraggio oltre il 50% dei corpi idrici fluviali individuati (con percentuali variabili da provincia a provincia) e oltre il 65% dei corpi idrici lacustri individuati.
Il primo ciclo triennale di monitoraggio operativo è stato avviato da ARPA Lombardia nel 2009 e si è concluso nel 2011. Il secondo ciclo triennale è iniziato nel 2012 e avrà termine nel 2014, anno in cui si concluderà il primo ciclo sessennale del monitoraggio di sorveglianza, in tempo utile per la revisione del Piano di Gestione del distretto idrografico Padano.
La rete regionale di monitoraggio delle acque superficiali.
15 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
4.2 La rete di monitoraggio del bacino del fiume Oglio
La rete di monitoraggio dei corsi d’acqua nel bacino del fiume Oglio prelacuale è costituita da 15 punti di campionamento posti su altrettanti corpi idrici, appartenenti a 11 corsi d’acqua. I corpi idrici sottoposti a monitoraggio di sorveglianza sono 10 (5 appartenenti alla rete nucleo per la valutazione delle variazioni a lungo termine dovute a fenomeni naturali), mentre i restanti 5 sono sottoposti a monitoraggio operativo.
La rete di monitoraggio dei corsi d’acqua nel bacino del lago d’Iseo è costituita da 7 punti di campionamento posti su altrettanti corpi idrici appartenenti a 5 corsi d’acqua. I corpi idrici sottoposti a monitoraggio di sorveglianza sono 5, mentre i restanti 2 sono sottoposti a monitoraggio operativo.
Sul lago d’Iseo, costituito da un unico corpo idrico, sono presenti 3 stazioni di monitoraggio: Castro, Predore e Monte Isola. Sul lago Moro, appartenente allo stesso sottobacino, è localizzata 1 stazione di campionamento a Darfo Boario Terme.
La rete di monitoraggio nel bacino del fiume Oglio sublacuale è costituita da 73 punti di campionamento posti su altrettanti corpi idrici, appartenenti a 56 corsi d’acqua, 35 dei quali artificiali. I corpi idrici sottoposti a monitoraggio di sorveglianza sono 20, mentre 53 sono sottoposti a monitoraggio operativo. Tre di questi ultimi sono stati inseriti nella rete nucleo per la valutazione delle variazioni dovute a diffusa attività antropica (DAA).
Nel bacino sublacuale vengono inoltre sottoposti a monitoraggio operativo due corpi idrici lacustri: il lago d’Idro e il lago d’Endine.
Rete di monitoraggio dei corsi d’acqua nel bacino dell’Oglio Prelacuale (SB: stato buono; RIF: sito di riferimento).
Corso d’acqua Corpo idrico Località Prov. Tipo di
monitoraggio
Ogliolo di Edolo dal Valle di Campo vecchio alla confluenza in Oglio Edolo BS sorveglianza
Oglio Frigidolfo dalla sorgente del Frigidolfo fino alla confluenza del
Narcanello Ponte di Legno BS sorveglianza (SB)
Oglio
dal Narcanello al depuratore di Vezza d'Oglio Vione BS sorveglianza
da Vezza alla confluenza dell'Ogliolo di Edolo Edolo BS operativo
dall'Ogliolo di Edolo alla confluenza del Lanico Ceto BS operativo
dal Lanico alla immissione nel lago d'Iseo Costa Volpino BG operativo
Trobiolo dalla sorgente alla immissione in Oglio Piancogno BS sorveglianza
Allione dalla sorgente alla confluenza del Valle Vivione Paisco Loveno BS sorveglianza (SB)
dal Valle Vivione alla immissione in Oglio Berzo Demo BS sorveglianza (SB)
Avio dal confine Parco alla confluenza in Oglio Temù BS sorveglianza (RIF)
Dezzo dal Valle di Vo alla immissione in Oglio Angolo Terme BS operativo
Grigna dal Valle di Campolaro alla immissione in Oglio Esine BS operativo
Lanico dalla sorgente alla immissione in Oglio Malegno BS sorveglianza
Re dalla sorgente alla immissione in Oglio Gianico BS sorveglianza
Valle Artogne dal Valle Bassinale alla immissione in Oglio Artogne BS sorveglianza
16 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Rete di monitoraggio dei corsi d’acqua nel bacino del Lago d’Iseo (Sebino) (DAA: diffusa attività antropica).
Corso d’acqua Corpo idrico Località Prov. Tipo di
monitoraggio
Borlezza dalla sorgente alla confluenza del Valle di Vareno
Castione della Presolana
BG sorveglianza
dal Valle di Vareno alla immissione nel lago d'Iseo Castro/Sovere BG operativo (DAA)
Oneto dalla sorgente alla immissione nel Valle di Palate Endine Gaiano BG sorveglianza
dal Valle di Palate alla immissione nel Borlezza Castro BG sorveglianza
Bagnadore dalla sorgente alla immissione nel lago d'Iseo Marone BS sorveglianza
Valle Trobiolo dalla sorgente alla immissione nel lago d'Iseo Pisogne BS sorveglianza
Italsider artificiale Pisogne BS operativo
Rete di monitoraggio dei corsi d’acqua nel bacino dell’Oglio sublacuale (DAA: diffusa attività antropica).
Corso d’acqua Corpo idrico Località Prov. Tipo di
monitoraggio
Caffaro dal confine SIC alla confluenza del Sanguinera
Bagolino - Valle Dorizzo-
BS sorveglianza
dal Sanguinera alla immissione nel lago d'Idro Bagolino BS sorveglianza
Agna dal Valle Faleno fino alla immissione nel Chiese Vobarno BS sorveglianza
Chiese
dal lago d'Idro alla confluenza del Vrenda di Odolo Barghe BS operativo
dal Vrenda di Odolo al confine HER Gavardo BS operativo
dal confine HER alla derivazione di Bedizzole Prevalle BS operativo
da Bedizzole alla confluenza del Branchello Montichiari BS operativo
dal Branchello alla confluenza in Oglio Canneto Sull'Oglio MN operativo
Degnone dalla confluenza del secondario alla immissione in
Chiese Pertica Bassa BS sorveglianza
Nozza dal secondario alla immissione in Chiese Vestone BS operativo
Gorgone dalla sorgente alla immissione nel Chiese Vestone BS sorveglianza
Mioletta dal confine HER alla immissione in Miola Adro BS sorveglianza
Di Lonato (Seriola) artificiale Bedizzole BS operativo
Tartaro Fabrezza o Fabressa artificiale Castelgoffredo MN operativo
Mella del Molinorso dal fosso S. Zeno alla immissione in Mella Pezzaze BS sorveglianza
Mella di Sarle dalla sorgente alla immissione nel Mella Bovegno BS sorveglianza
Mella
dall'origine fino alla confluenza del Mella di Graticelle (Sarle)
Collio BS sorveglianza
dal Mella di Graticelle (Sarle) alla confluenza del Gombiera
Bovegno BS operativo
dal Gombiera fino al confine HER Villa Carcina BS operativo
dal confine HER 56 fino a Manerbio Castelmella BS operativo (DAA)
da Manerbio alla immissione in Oglio Pralboino BS operativo (DAA)
Lembrio dal sorgente Lembrio alla immissione in Mella Marcheno BS sorveglianza
Laorna dal confine HER alla immissione nella Roggia
Mandolossa Gussago BS operativo
Roggia Mandalossa dal confine HER alla immissione in Mella Azzano Mella BS operativo
Faidana dalla sorgente alla immissione nel Mella Sarezzo BS operativo
Fiume (Vaso) artificiale Flero BS operativo
17 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Corso d’acqua Corpo idrico Località Prov. Tipo di
monitoraggio
Vaso Bambinello artificiale Gottolengo BS operativo
Vaso Vedetti artificiale Leno BS operativo
Garza
dal confine HER alla confluenza del Naviglio Grande Bresciano
Bovezzo BS operativo
dal Naviglio Grande Bresciano allo spaglio Castenedolo BS operativo
Oglio
dall'Iseo alla confluenza Cherio Capriolo BS operativo
dal Cherio alla confluenza dello Strone Castelvisconti CR operativo
dallo Strone alla confluenza del Mella Gabbioneta Binanuova
CR operativo
dal Mella alla confluenza del Chiese Canneto sull'Oglio MN operativo
dal Chiese alla immissione in Po Marcaria MN operativo
Guerna dalla sorgente alla confluenza del Valle di Bondo Adrara S. Rocco BG sorveglianza
dal Valle di Bondo a immissione in Oglio Sarnico BG sorveglianza
Rillo dalla sorgente a immissione in Oglio Palosco BG operativo
Tadone dalla sorgente alla immissione nel Cherio Trescore Balneario BG operativo
Uria dal confine HER alla immissione in Oglio Credaro BG operativo
Strone dal Rio Lusignolo alla immissione in Oglio Verolanuova BS operativo (DAA)
Cherio dal lago d'Endine al confine HER Trescore Balneario BG operativo
dal confine HER fino alla immissione in Oglio Palosco BG operativo
Roggia Bolgare artificiale Palosco BG operativo
Roggia Sale artificiale Palosco BG sorveglianza
Baioncello artificiale Castrezzato BS sorveglianza
Canale Naviglio Grande Bresciano
artificiale Rezzato BS operativo
Roggia Vescovada artificiale Rudiano BS operativo
Seriola Castrina artificiale Cazzago S. Martino BS sorveglianza
Seriola Fusia artificiale Rovato BS sorveglianza
Seriola Nuova di Chiari artificiale Rovato BS operativo
Trenzana artificiale Chiari BS sorveglianza
Canale Vacchelli artificiale Geninvolta CR sorveglianza
Cavo Canobbia Vecchia artificiale Olmeneta CR sorveglianza
Delmona Tagliata artificiale Bozzolo CR operativo
Delmona Vecchia artificiale Vescovato CR operativo
Diversivo Magio artificiale Piadena CR operativo
Colatore Laghetto artificiale Piadena CR operativo
Dugale Aspice artificiale Gabbioneta CR operativo
Roggia Maggia o Ambrosina artificiale Grontardo CR operativo
Cavo Ciria artificiale Cigognolo CR operativo
Scolo Cidellara-Piave artificiale Isola Dovarese CR operativo
Seriola Gambara artificiale Volongo CR operativo
Acque Alte artificiale Gazzuolo MN operativo
Dugale Gambalone artificiale Sospiro CR operativo
Canale Navarolo artificiale Viadana MN operativo
Dugale Casumenta artificiale Sabbioneta MN operativo
18 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Corso d’acqua Corpo idrico Località Prov. Tipo di
monitoraggio
Colatore Cumola artificiale Rivarolo del Re CR operativo
Naviglio Inferiore-Isorella-Canneto
artificiale Canneto sull'Oglio MN operativo
Roggia Riglio artificiale Gazzuolo MN operativo
Scolo Cavata artificiale Redondesco MN operativo
Seriola o Tartaro Fuga artificiale Acquanegra sul
Chiese MN operativo
Naviglio Grande artificiale Cumignano CR sorveglianza
Rete di monitoraggio dei laghi/invasi nel bacino del Lago d’Iseo (Sebino).
Lago/Invaso Natura Corpo idrico Località Prov. Tipo monitoraggio
Lago Moro naturale Darfo Boario Terme BS indagine
Iseo naturale
Castro BG operativo
Predore BG operativo
Monte Isola BS operativo
Rete di monitoraggio dei laghi/invasi nel bacino dell’Oglio sublacuale.
Lago/Invaso Natura Corpo idrico Località Prov. Tipo monitoraggio
Idro altamente modificato Anfo BS operativo
Endine naturale Endine Gaiano BG operativo
19 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Rete di monitoraggio dei corpi idrici del bacino del fiume Oglio
20 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Nel seguito sono elencati i parametri chimico-fisici e chimici a sostegno e le sostanze prioritarie ricercate nel bacino del fiume Oglio La selezione dei parametri da analizzare è stata effettuata in base all’analisi delle pressioni presenti sul territorio.
Parametri chimico-fisici e chimici a sostegno e sostanze dell’elenco di priorità ricercate nel bacino del fiume Oglio prelacuale nei corsi d’acqua.
pH
Tributilstagno (composti)
Solidi sospesi
Idrocarburi policiclici aromatici totali
Temperatura
Benzene
Conducibilità
1,2 Dicloroetano
Durezza (totale)
Tetraclorometano
Azoto totale
Diclorometano
Azoto ammoniacale
Cloroalcani
Azoto nitrico
Pentabromodifeniletere bromurato
Ossigeno disciolto
Para-terz-ottilfenolo
BOD5
4-Nonilfenolo ramificato
COD
Acido 2,4 metilclorofenossipropanoico (mecoprop)
Ortofosfato
AMPA
Fosforo totale
Dimetoato
Cloruri
Glifosate
Solfati
Escherichia coli
Alcalinità
Arsenico
Cadmio
Cromo
Mercurio
Nichel
Piombo
Rame
Zinco
21 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Parametri chimico-fisici e chimici a sostegno e sostanze dell’elenco di priorità ricercate nel bacino del fiume Oglio sublacuale nei corsi d’acqua.
pH Tributilstagno (composti) Diclorobenzammide 2,6 Clorpirifos
Solidi sospesi Idrocarburi policiclici aromatici totali Dicamba
Temperatura Fluorantene Dimetoato
Conducibilità Benzene Esaclorobenzene
Durezza (totale) Triclorobenzeni Esaclorocicloesano
Azoto totale 1,1,1 Tricloroetano Glifosate
Azoto ammoniacale 1,1,2,2 Tetracloroetano Metolachlor
Azoto nitrico 1,2 Dicloroetano Molinate
Ossigeno disciolto Diclorometano Oxadiazon
BOD5 Esaclorobutadiene Simazina
COD Tetracloroetilene Terbutilazina
Ortofosfato Tetraclorometano Terbutilazina desetil
Fosforo totale Tricloroetilene
Cloruri Triclorometano
Solfati Pentaclorofenolo
Escherichia coli Cloroalcani
Alcalinità Pentabromodifeniletere bromurato
Arsenico Para-terz-ottilfenolo
Cadmio 4-Nonilfenolo ramificato
Cromo (MCPA) Acido 2,4 meticlorofenossi acetico
Mercurio Acido 2,4 metilclorofenossipropanoico (mecoprop)
Nichel Alachlor
Piombo AMPA
Rame Atrazina
Zinco Bentazone
22 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Parametri chimico-fisici e chimici a sostegno e sostanze dell’elenco di priorità ricercate nei laghi del bacino dell’Oglio.
Fosforo totale 1,1,1 Tricloroetano Alachlor
Trasparenza 1,1,2,2 Tetracloroetano Atrazina
Ossigeno ipolimnico 1,2 Dicloroetano Atrazina-desisopropil
pH Cloruro di vinile (CVM - Cloroetene) Diclorobenzammide 2,6
Alcalinità Dibromoclorometano Metolachlor
Conducibilità Diclorobromometano Molinate
Ammonio Diclorometano Simazina
Arsenico Esaclorobutadiene Terbutilaz
Cadmio Tetracloroetilene Terbutilazina desetil
Mercurio Tetraclorometano
Cromo Tribromometano
Cromo VI Tricloroetilene
Nichel Triclorometano
Piombo Pentabromodifeniletere bromurato
Rame Para-terz-ottilfenolo
Zinco 4-Nonilfenolo ramificato
Tributilstagno (composti) PCB totali
Idrocarburi totali
Idrocarburi policiclici aromatici totali
Benzene
Triclorobenzeni
23 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
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5 LO STATO DELLE ACQUE DEL BACINO DEL FIUME OGLIO E DEL LAGO D’ISEO
Si riporta nel seguito la sintesi dei risultati della classificazione dei corpi idrici del bacino del fiume Oglio e del lago d’Iseo ottenuta dai dati del primo triennio di monitoraggio (2009-2011). Poiché la classificazione dello stato viene effettuata al termine di ciascun triennio di monitoraggio, per il 2013 viene riportatala sintesi dei risultati relativi solamente agli elementi di qualità monitorati in tale anno.
Per quanto riguarda il bacino del fiume Oglio prelacuale, lo stato ecologico risulta elevato per uno solo (torrente Avio) dei 15 corpi idrici individuati sui corsi d’acqua, mentre 8 corpi idrici presentano uno stato buono e a 6 corrisponde uno stato sufficiente o scarso; in nessun corpo idrico è stato riscontrato un giudizio di stato ecologico cattivo. Relativamente allo stato chimico, 3 dei 15 corpi idrici monitorati non raggiungono lo stato buono. E’ da mettere in evidenza che nella quasi totalità dei casi, la classificazione di questi corpi idrici è determinata dagli elementi biologici (soprattutto i macroinvertebrati), e solo in tre situazioni concorrono anche i parametri chimici a sostegno (cromo e arsenico). Dei 15 corpi idrici appartenenti al bacino, ben 13 presentano uno stato elevato riferito ai parametri chimico-fisici. Anche i due corpi idrici che si trovano in uno stato ecologico scarso (l’Oglio a Costa Volpino e il torrente Grigna a Esine) presentano entrambi un LIMeco elevato.
Nel 2013, il LIMeco determinato nelle stesse stazioni fluviali degli anni precedenti, ha presentato uno stato elevato per 13 corpi idrici e uno stato buono per gli altri 2. Lo stato di 4 corpi idrici risulta migliorato rispetto all’anno precedente, situazione confermata, per uno di essi, anche dal miglioramento dello stato dei macroinvertebrati (stazione di Ceto sull’Oglio). Lo stato chimico risulta migliore del triennio 2009-2011 ma leggermente inferiore al 2012 in quanto il torrente Avio, a causa del superamento dello standard di qualità stabilito per il mercurio, non ha più conseguito lo stato buono.
Per quanto riguarda i corsi d’acqua del bacino del lago di Iseo, le stazioni monitorate hanno mostrato, nel triennio 2009-2011, uno stato ecologico elevato per un solo corpo idrico (torrente Borlezza a Castione della Presolana), buono per 3 e sufficiente per un altro corpo idrico (torrente Borlezza a Castro). Relativamente a quest’ultimo, si può osservare che i macroinvertebrati determinano la classe sufficiente, rispetto ad un stato elevato del LIMeco. Il monitoraggio dei parametri dell’elenco delle sostanze prioritarie, ha fatto rilevare che per 4 corpi idrici sui 6 monitorati è stato raggiunto lo stato chimico buono.
Lo stato ecologico del lago di Iseo (che rientra nella categoria dei grandi laghi sudalpini, AL-3) è risultato in stato sufficiente. Lo stato chimico è risultato non buono in due delle tre stazioni monitorate a causa del superamento degli standard di qualità ambientale del mercurio.
Per quanto riguarda il lago Moro, non si dispongono dei dati necessari alla determinazione dello stato ecologico mentre il suo stato chimico è risultato buono.
Nel 2013, per quanto riguarda l’indice LIMeco, è da rilevare che il numero dei corpi idrici in stato buono e elevato non varia rispetto al 2012 ma variano gli stati di due corpi idrici. Il canale Italsider risulta migliorato di una classe (lo stesso non raggiunge però, rispetto agli anni precedenti, lo stato chimico buono) mentre subisce un declassamento il torrente Oneto.
Il bacino dell’Oglio sublacuale, caratterizzato da un numero elevato di stazioni di monitoraggio, presenta uno stato ecologico buono per 17 corpi idrici, la maggior parte dei quali artificiali (11). I restanti 46 corpi idrici sono distribuiti tra lo stato sufficiente (30) e scarso (16) e solo il canale Navarolo presenta uno stato ecologico cattivo; nessun corpo idrico risulta in stato elevato. Anche in questo caso, gli elementi biologici concorrono più degli altri alla determinazione della classificazione. Gli elementi chimici, tra quelli a supporto dello stato ecologico, più frequentemente ritrovati nelle acque del bacino in concentrazioni significative sono il cromo e, in maniera minore, AMPA e glifosate.
Relativamente allo stato chimico, 62 corpi idrici (circa l’85%) presentano uno stato buono, mentre i restanti altri non raggiungono tale stato a causa del superamento dello standard di qualità per mercurio, nichel e cadmio.
24 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Il monitoraggio eseguito nel 2013 ha evidenziato per lo stato dei parametri chimico-fisici a sostegno, un miglioramento di 20 corpi idrici rispetto 2012 (per due di essi il salto è stato addirittura di 2 classi). Subiscono invece un peggioramento di classe 14 corpi idrici (9 nel solo territorio delle province di Cremona e Mantova). Per quanto riguarda lo stato chimico, il numero dei corpi idrici in stato buono (66) e non buono (6) non varia rispetto al 2012.
Per quanto riguarda i corpi idrici lacustri del bacino dell’Oglio, il confronto 2012-2013 fa rilevare il solo miglioramento dell’indice fitoplanctonico per il lago di Iseo e il lago d’Idro. Lo stato chimico di tutti i corpi idrici registrato nel 2012 viene confermato nel 2013.
25 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Stato dei corsi d’acqua del bacino dell’Oglio prelacuale nel triennio 2009-2011
Corso d'acqua Località Prov.
STATO ECOLOGICO STATO CHIMICO
Classe Elemento che determina la
classificazione Classe
Sostanze che determinano la classificazione
Ogliolo di Edolo Edolo BS BUONO diatomee - cromo BUONO -
Oglio Frigidolfo Ponte di Legno BS BUONO macroinvertebrati BUONO -
Oglio
Vione BS BUONO macroinvertebrati -
cromo BUONO -
Edolo BS BUONO macroinvertebrati -
cromo - arsenico BUONO -
Ceto BS BUONO macroinvertebrati - diatomee - cromo
BUONO -
Costa Volpino BG SCARSO macroinvertebrati NON BUONO mercurio
Trobiolo Piancogno BS SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
Allione Paisco Loveno BS BUONO macroinvertebrati NON BUONO mercurio
Berzo Demo BS BUONO macroinvertebrati BUONO -
Avio Temù BS ELEVATO - BUONO -
Dezzo Angolo Terme BS SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
Grigna Esine BS SCARSO macroinvertebrati NON BUONO mercurio
Lanico Malegno BS BUONO macroinvertebrati - diatomee - cromo
BUONO -
Re Gianico BS SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
Valle Artogne Artogne BS SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
0
2
4
6
8
10
ELEVATO BUONO SUFFICIENTE SCARSO CATTIVO ND
N. c
orp
i id
rici
Stato Ecologico 2009-2011 Bacino Oglio Prelacuale
0
2
4
6
8
10
12
BUONO NON BUONO ND
N. c
orp
i id
rici
Stato Chimico 2009-2011 Bacino Oglio Prelacuale
26 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Stato dei corsi d’acqua del bacino del lago d’Iseo triennio 2009-2011
Corso d'acqua Località Prov.
STATO ECOLOGICO STATO CHIMICO
Classe Elemento che determina la
classificazione Classe
Sostanze che determinano la classificazione
Borlezza
Castione della Presolana
BG ELEVATO - BUONO -
Castro/Sovere BG SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
Oneto Endine Gaiano BG ND - ND -
Castro BG ND - BUONO -
Bagnadore Marone BS BUONO macroinvertebrati -
cromo NON BUONO mercurio
Italsider Pisogne BS BUONO cromo BUONO -
Valle Trobiolo Pisogne BS BUONO diatomee - cromo NON BUONO mercurio
0
1
2
3
4
ELEVATO BUONO SUFFICIENTE SCARSO CATTIVO ND
N. c
orp
i id
rici
Stato Ecologico 2009-2011 Bacino Lago d'Iseo
0
1
2
3
4
BUONO NON BUONO ND
N. c
orp
i id
rici
Stato Chimico 2009-2011
Bacino Lago d'Iseo
27 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Stato dei corsi d’acqua del bacino dell’Oglio sublacuale nel triennio 2009-2011
Corso d'acqua Località Prov.
STATO ECOLOGICO STATO CHIMICO
Classe Elemento che determina la
classificazione Classe
Sostanze che determinano la classificazione
Caffaro
Bagolino - Valle Dorizzo-
BS BUONO cromo BUONO -
Bagolino BS BUONO macroinvertebrati - diatomee - cromo
BUONO -
Agna Vobarno BS SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
Chiese
Barghe BS SUFFICIENTE macroinvertebrati -
diatomee NON BUONO mercurio
Gavardo BS BUONO cromo BUONO -
Prevalle BS BUONO cromo BUONO -
Montichiari BS SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
Canneto Sull'Oglio MN SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
Degnone Pertica Bassa BS SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
Nozza Vestone BS SUFFICIENTE macroinvertebrati -
diatomee BUONO -
Gorgone Vestone BS BUONO cromo BUONO -
Mioletta Adro BS ND - ND -
Di Lonato (Seriola)
Bedizzole BS BUONO cromo BUONO -
Tartaro Fabrezza o Fabressa
Castelgoffredo MN BUONO
macroinvertebrati - macrofite - LIMeco -
arsenico - terbutilazina desetil - terbutilazina
BUONO -
Mella del Molinorso
Pezzaze BS SUFFICIENTE macroinvertebrati -
AMPA BUONO -
Mella di Sarle Bovegno BS SUFFICIENTE macroinvertebrati NON BUONO mercurio
Mella
Collio BS BUONO
macroinvertebrati - diatomee - solventi
clorurati - AMPA - cromo - arsenico
BUONO -
Bovegno BS SUFFICIENTE macroinvertebrati NON BUONO cadmio
Villa Carcina BS SUFFICIENTE LIMeco - AMPA NON BUONO nichel
Castelmella BS SUFFICIENTE LIMeco - AMPA - glifosate - cromo
NON BUONO nichel
Pralboino BS SUFFICIENTE diatomee - LIMeco -
AMPA BUONO -
Lembrio Marcheno BS SUFFICIENTE macroinvertebrati - diatomee - AMPA NON BUONO mercurio
Laorna Gussago BS SCARSO diatomee BUONO -
Roggia Mandalossa
Azzano Mella BS ND - BUONO -
Faidana Sarezzo BS SCARSO diatomee NON BUONO nichel
Fiume (Vaso) Flero BS SCARSO diatomee BUONO -
Vaso Bambinello Gottolengo BS SUFFICIENTE macroinvertebrati - macrofite - LIMeco
BUONO -
Vaso Vedetti Leno BS SUFFICIENTE LIMeco BUONO -
Garza Bovezzo BS SUFFICIENTE LIMeco - AMPA BUONO -
Garza Castenedolo BS SUFFICIENTE diatomee - LIMeco -
AMPA - glifosate NON BUONO nichel
Oglio Capriolo BS SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
Castelvisconti CR SUFFICIENTE macroinvertebrati NON BUONO mercurio
28 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Corso d'acqua Località Prov.
STATO ECOLOGICO STATO CHIMICO
Classe Elemento che determina la
classificazione Classe
Sostanze che determinano la classificazione
Gabbioneta Binanuova
CR SUFFICIENTE LIMeco BUONO -
Canneto sull'Oglio MN SCARSO macroinvertebrati BUONO -
Marcaria MN SUFFICIENTE macroinvertebrati -
LIMeco BUONO -
Guerna Adrara S. Rocco BG SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
Sarnico BG SUFFICIENTE macroinvertebrati -
LIMeco BUONO -
Rillo Palosco BG ND - BUONO -
Tadone Trescore Balneario BG SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
Uria Credaro BG ND - BUONO -
Strone Verolanuova BS SUFFICIENTE LIMeco BUONO -
Cherio Trescore Balneario BG SCARSO macroinvertebrati BUONO -
Palosco BG SCARSO macroinvertebrati BUONO -
Roggia Bolgare Palosco BG ND - BUONO -
Roggia Sale Palosco BG SCARSO macroinvertebrati BUONO -
Baioncello Castrezzato BS BUONO diatomee - cromo BUONO -
Canale Naviglio Grande
Bresciano
Rezzato BS BUONO LIMeco - cromo BUONO -
Roggia Vescovada
Rudiano BS BUONO diatomee - cromo BUONO -
Seriola Castrina Cazzago S. Martino BS BUONO diatomee - LIMeco -
cromo BUONO -
Seriola Fusia Rovato BS BUONO LIMeco - cromo NON BUONO cadmio
Seriola Nuova di Chiari
Rovato BS ND - BUONO -
Trenzana Chiari BS BUONO diatomee - cromo BUONO -
Canale Vacchelli Geninvolta CR BUONO
macroinvertebrati - diatomee - LIMeco - cromo - arsenico -
metolachlor - terbutilazina desetil
BUONO -
Cavo Canobbia Vecchia
Olmeneta CR SUFFICIENTE macroinvertebrati BUONO -
Delmona Tagliata Bozzolo CR SCARSO diatomee BUONO -
Delmona Vecchia Vescovato CR SCARSO diatomee BUONO -
Diversivo Magio Piadena CR SUFFICIENTE diatomee - LIMeco -
AMPA - metolachlor - arsenico
BUONO -
Colatore Laghetto
Piadena CR SCARSO diatomee BUONO -
Dugale Aspice Gabbioneta CR SUFFICIENTE diatomee - LIMeco -
metolachlor BUONO -
Roggia Maggia o Ambrosina
Grontardo CR SCARSO diatomee BUONO -
Cavo Ciria Cigognolo CR BUONO
diatomee - LIMeco - cromo - arsenico -
terbutilazina - terbutilazina desetil
BUONO -
Scolo Cidellara- Isola Dovarese CR SCARSO diatomee BUONO -
29 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Corso d'acqua Località Prov.
STATO ECOLOGICO STATO CHIMICO
Classe Elemento che determina la
classificazione Classe
Sostanze che determinano la classificazione
Piave
Seriola Gambara Volongo CR SUFFICIENTE diatomee - LIMeco BUONO -
Acque Alte Gazzuolo MN SCARSO diatomee - LIMeco BUONO -
Dugale Gambalone
Sospiro CR SCARSO diatomee BUONO -
Canale Navarolo Viadana MN CATTIVO macroinvertebrati BUONO -
Dugale Casumenta
Sabbioneta MN ND - BUONO -
Colatore Cumola Rivarolo del Re CR ND - BUONO -
Naviglio Inferiore-Isorella-
Canneto
Canneto sull'Oglio MN SCARSO macroinvertebrati BUONO -
Roggia Riglio Gazzuolo MN ND - BUONO -
Scolo Cavata Redondesco MN SCARSO macroinvertebrati BUONO -
Seriola o Tartaro Fuga
Acquanegra sul Chiese
MN SUFFICIENTE macroinvertebrati -
LIMeco BUONO -
Naviglio Grande Cumignano CR BUONO LIMeco - cromo -
arsenico BUONO -
0
4
8
12
16
20
24
28
32
ELEVATO BUONO SUFFICIENTE SCARSO CATTIVO ND
N. c
orp
i id
rici
Stato Ecologico 2009-2011 Bacino Oglio Sublacuale
0
10
20
30
40
50
60
BUONO NON BUONO ND
N. c
orp
i id
rici
Stato Chimico 2009-2011 Bacino Oglio Sublacuale
30 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Stato delle stazioni di monitoraggio sui laghi del bacino dell’Oglio nel triennio 2009-2011
Lago/Invaso Località Prov.
STATO ECOLOGICO STATO CHIMICO
Classe Elemento che determina la
classificazione Classe
Sostanze che determinano la classificazione
Lago Moro Darfo Boario
Terme BS ND - BUONO
Iseo
Castro BG SUFFICIENTE fitoplancton- LTLeco NON BUONO mercurio
Predore BG SUFFICIENTE fitoplancton- LTLeco BUONO
Monte Isola BS SUFFICIENTE fitoplancton- LTLeco NON BUONO mercurio
Idro Anfo BS SUFFICIENTE fitoplancton- LTLeco NON BUONO mercurio
Endine Endine Gaiano BG BUONO fitoplancton- LTLeco BUONO
31 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Stato ecologico dei corpi idrici nel bacino del fiume Oglio (2009-2011)
32 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Stato chimico dei corpi idrici nel bacino del fiume Oglio (2009-2011)
33 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Esiti del monitoraggio dei corsi d’acqua del bacino del Oglio prelacuale eseguito nel 2013 e confronto 2012
Corso d'acqua
Località Prov.
Elementi di qualità biologica Elementi generali
chimico-fisici a sostegno
STATO CHIMICO
macroinv. diatomee macrofite LIMeco
2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013
Ogliolo di Edolo Edolo BS - ELEVATO - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Oglio Frigidolfo Ponte di
Legno BS - BUONO - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Oglio Vione BS - - - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Oglio Edolo BS BUONO BUONO - - - - ELEVATO BUONO BUONO BUONO
Oglio Ceto BS SUFFICIENTE BUONO - - - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Oglio Costa
Volpino BG SUFFICIENTE SUFFICIENTE - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Trobiolo Piancogno BS - - - - - - BUONO BUONO BUONO BUONO
Allione Paisco Loveno
BS - ELEVATO ELEVATO ELEVATO - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Allione Berzo Demo BS - BUONO - ELEVATO - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Avio Temù BS - - - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO NON
BUONO
Dezzo Angolo Terme
BS SUFFICIENTE SUFFICIENTE - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Grigna Esine BS - SUFFICIENTE - - - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Lanico Malegno BS - - - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Re Gianico BS - - - - - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Valle Artogne Artogne BS - - - - - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Esiti del monitoraggio dei corsi d’acqua del bacino del lago d’Iseo eseguito nel 2013 e confronto 2012
Corso d'acqua
Località Prov.
Elementi di qualità biologica Elementi generali
chimico-fisici a sostegno
STATO CHIMICO
macroinv. diatomee macrofite LIMeco
2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013
Borlezza
Castione della Presolana
BG - SUFFICIENTE - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Castro/Sovere BG SUFFICIENTE - - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Oneto
Endine Gaiano BG - - - - - - - - - BUONO
Castro BG SCARSO - - - - - ELEVATO BUONO BUONO BUONO
Bagnadore Marone BS - - BUONO - - - BUONO BUONO BUONO BUONO
Italsider Pisogne BS - - - - - - BUONO ELEVATO BUONO NON
BUONO
Valle Trobiolo Pisogne BS - - BUONO - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
34 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Esiti del monitoraggio dei corsi d’acqua del bacino dell’Oglio sublacuale eseguito nel 2013 e confronto 2012
Corso d'acqua
Località Prov.
Elementi di qualità biologica Elementi generali
chimico-fisici a sostegno
STATO CHIMICO
macroinv. diatomee macrofite LIMeco
2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013
Oglio
Capriolo BS - - ELEVATO - - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Castelvisconti CR - SUFFICIENTE - BUONO - - BUONO BUONO BUONO BUONO
Gabbioneta Binanuova
CR - - BUONO - - - BUONO SUFFICIENTE NON
BUONO NON
BUONO
Canneto sull'Oglio
MN SUFFICIENTE BUONO - - - - SUFFICIENTE BUONO BUONO BUONO
Marcaria MN BUONO - - - - - SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO BUONO
Caffaro
Bagolino -Valle Dorizzo-
BS - - - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Bagolino BS - - - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Agna Vobarno BS - - - - - - ELEVATO BUONO NON
BUONO BUONO
Chiese
Gavardo BS - - BUONO - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Barghe BS SUFFICIENTE SUFFICIENTE - - - - ELEVATO BUONO BUONO BUONO
Prevalle BS - - ELEVATO - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Montichiari BS SCARSO SCARSO - - - - ELEVATO BUONO BUONO BUONO
Canneto Sull'Oglio
MN SUFFICIENTE SUFFICIENTE - - - - BUONO BUONO BUONO NON
BUONO
Degnone Pertica Bassa BS - - - - - - ELEVATO BUONO BUONO BUONO
Nozza Vestone BS - SUFFICIENTE - - - - BUONO BUONO BUONO BUONO
Gorgone Vestone BS - - - - - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Mioletta Adro BS - - - - - - - - - -
Di Lonato (Seriola)
Bedizzole BS - - - ELEVATO - - SUFFICIENTE BUONO BUONO BUONO
Tartaro Fabrezza
o Fabressa Castelgoffredo MN BUONO BUONO - - - - BUONO BUONO BUONO BUONO
Mella del Molinorso
Pezzaze BS - - - - - - SUFFICIENTE ELEVATO - BUONO
Mella di Sarle Bovegno BS - - - - - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Mella
Collio BS - - - - - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Bovegno BS SUFFICIENTE SUFFICIENTE - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO NON
BUONO
Villa Carcina BS - - SCARSO - - - SUFFICIENTE SUFFICIENTE NON
BUONO BUONO
Castelmella BS - - SCARSO - - - SUFFICIENTE SUFFICIENTE NON
BUONO NON
BUONO
Pralboino BS - - SUFFICIENTE - - - SCARSO SCARSO BUONO BUONO
Lembrio Marcheno BS - - - - - - SUFFICIENTE BUONO BUONO BUONO
Laorna Gussago BS - - SCARSO - - - SCARSO SCARSO BUONO BUONO
Roggia Mandalossa
Azzano Mella BS - - - - - - - - - -
Faidana Sarezzo BS - - SCARSO SCARSO - - SCARSO SCARSO NON
BUONO NON
BUONO
Fiume (Vaso) Flero BS - - - - - - CATTIVO CATTIVO BUONO BUONO
35 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Corso d'acqua
Località Prov.
Elementi di qualità biologica Elementi generali
chimico-fisici a sostegno
STATO CHIMICO
macroinv. diatomee macrofite LIMeco
2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013
Vaso Vedetti Leno BS - - BUONO - - - BUONO SUFFICIENTE BUONO BUONO
Vaso Bambinello
Gottolengo BS - - SUFFICIENTE - - - SUFFICIENTE SCARSO BUONO BUONO
Garza
Bovezzo BS - - - BUONO - - SCARSO SUFFICIENTE BUONO BUONO
Castenedolo BS - - SUFFICIENTE - - - SCARSO SUFFICIENTE BUONO BUONO
Guerna
Adrara S. Rocco
BG - - - - - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Sarnico BG - SUFFICIENTE - - - - SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO BUONO
Rillo Palosco BG - - - - - - CATTIVO SCARSO BUONO BUONO
Tadone Trescore Balneario
BG - BUONO - - - - SUFFICIENTE BUONO BUONO BUONO
Uria Credaro BG - - - - - - SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO BUONO
Strone Verolanuova BS - - BUONO - - - SCARSO SCARSO BUONO NON
BUONO
Cherio
Trescore Balneario
BG - SUFFICIENTE - - - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Palosco BG SCARSO - BUONO - - - SCARSO SUFFICIENTE BUONO BUONO
Roggia Bolgare Palosco BG - - - - - - SCARSO SUFFICIENTE BUONO BUONO
Roggia Sale Palosco BG - - - - - - ELEVATO ELEVATO BUONO BUONO
Baioncello Castrezzato BS - - - BUONO - - SUFFICIENTE ELEVATO BUONO BUONO
Canale Naviglio Grande
Bresciano Rezzato BS - - - ELEVATO - - SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO BUONO
Roggia Vescovada
Rudiano BS - - - BUONO - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Seriola Castrina Cazzago S.
Martino BS - - - BUONO - - SUFFICIENTE BUONO BUONO BUONO
Seriola Fusia Rovato BS - - - SUFFICIENTE - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Seriola Nuova di Chiari
Rovato BS - - - SUFFICIENTE - - SCARSO SUFFICIENTE NON
BUONO BUONO
Trenzana Chiari BS - - - ELEVATO - - BUONO ELEVATO BUONO BUONO
Canale Vacchelli
Geninvolta CR ELEVATO - - - - - ELEVATO BUONO BUONO BUONO
Cavo Canobbia Vecchia
Olmeneta CR - - - - - - BUONO BUONO BUONO BUONO
Delmona Tagliata
Bozzolo CR - - SCARSO - - - SCARSO SCARSO BUONO BUONO
Delmona Vecchia
Vescovato CR - - - SCARSO - - CATTIVO CATTIVO BUONO BUONO
Diversivo Magio
Piadena CR - - - - - - SCARSO SCARSO BUONO BUONO
Colatore Laghetto
Piadena CR - - - SCARSO - - CATTIVO CATTIVO BUONO BUONO
Dugale Aspice Gabbioneta CR - - - SCARSO - - SCARSO SCARSO BUONO BUONO
Roggia Maggia o Ambrosina
Grontardo CR - - - SCARSO - - SUFFICIENTE SCARSO BUONO BUONO
Cavo Ciria Cigognolo CR - - - - - - BUONO BUONO BUONO BUONO
Scolo Cidellara -Piave
Isola Dovarese CR - - - SCARSO - - SUFFICIENTE SCARSO BUONO BUONO
36 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Corso d'acqua
Località Prov.
Elementi di qualità biologica Elementi generali
chimico-fisici a sostegno
STATO CHIMICO
macroinv. diatomee macrofite LIMeco
2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013
Seriola Gambara
Volongo CR - - - SUFFICIENTE - - SCARSO SCARSO NON
BUONO BUONO
Acque Alte Gazzuolo MN - - - SCARSO - - SCARSO SCARSO BUONO BUONO
Dugale Gambalone
Sospiro CR - - - SCARSO - - SUFFICIENTE CATTIVO BUONO BUONO
Canale Navarolo
Viadana MN - - - SCARSO - - SUFFICIENTE SCARSO BUONO BUONO
Dugale Casumenta
Sabbioneta MN - - - SCARSO - - SCARSO CATTIVO BUONO BUONO
Canale Navarolo
Viadana MN - - - SCARSO - - SUFFICIENTE SCARSO BUONO BUONO
Colatore Cumola
Rivarolo del Re
CR - - - - - - SCARSO SCARSO BUONO BUONO
Naviglio Inferiore-Isorella-Canneto
Canneto sull'Oglio
MN - - - BUONO - - SCARSO SCARSO BUONO BUONO
Roggia Riglio Gazzuolo MN - - - SCARSO - - SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO BUONO
Scolo Cavata Redondesco MN - - - BUONO - - SUFFICIENTE SCARSO BUONO BUONO
Seriola o Tartaro Fuga
Acquanegra sul C
MN SUFFICIENTE - ELEVATO - - - SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO BUONO
Naviglio Grande
Cumignano CR - - - BUONO - - BUONO BUONO BUONO BUONO
Esiti del monitoraggio sui laghi del bacino dell’Oglio eseguito nel 2013 e confronto 2012
Bacino Località Prov.
Elementi di qualità biologica Elementi generali chimico-fisici a
sostegno STATO CHIMICO
fitoplancton macrofite LTLeco
2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013
Lago Moro
Darfo Boario Terme BS SUFFICIENTE SUFFICIENTE - -
SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO BUONO
Iseo
Castro BG SUFFICIENTE BUONO - - SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO BUONO
Predore BG BUONO BUONO - - - - - -
Monte Isola BS SUFFICIENTE BUONO - - SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO BUONO
Idro Anfo BS SUFFICIENTE BUONO - - SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO BUONO
Endine Endine Gaiano BG - - - - SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO BUONO
37 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
6 CONCLUSIONI
Il monitoraggio condotto nel primo triennio del Piano di Gestione del Distretto idrografico Padano (2009-2011) ha permesso di costruire un primo quadro sullo stato delle acque, conformemente a quanto stabilito dalla Direttiva 2000/60/CE (Direttiva Acque). Nel 2012, che rappresenta l’avvio del secondo triennio, e nel 2013 il monitoraggio è proseguito considerando gli elementi di qualità coerenti con le finalità stabilite in fase di programmazione.
La rete di monitoraggio delle acque superficiali nel bacino del fiume Oglio, comprensivo di quelli del lago d’Iseo, riguarda complessivamente 72 corsi d’acqua, la maggior parte dei quali (56) è localizzata nel bacino sublacuale e solo 16 suddivisi tra il bacino prelacuale e il bacino del lago d’Iseo. I punti di campionamento degli elementi di qualità per la definizione dello stato ecologico e dello stato chimico sono 95, di cui circa il 77% nel bacino sublacuale. Ciascun punto è rappresentativo di un corpo idrico, ossia di un tratto di corso d’acqua ritenuto omogeneo dal punto di vista idromorfologico, delle pressioni e degli impatti presenti.
Nell’intero bacino, ove è stato possibile applicare la procedura di classificazione in base a quanto previsto dal DM 260/2010, lo stato ecologico elevato è raggiunto da 2 corpi idrici, mentre per 28 corpi idrici lo stato risulta buono, 53 corpi idrici ricadono negli stati scarso e sufficiente e a un solo corpo idrico è attribuita la classe di stato cattivo.
Nel 2013, relativamente allo stato degli elementi fisico-chimici a sostegno degli elementi biologici (LIMeco), l’unico indicatore per cui sono disponibili dati su tutte le stazioni, l’andamento delle classi di qualità si avvicina a quello del 2009-2011, in particolar modo per quanto riguarda il numero dei corpi idrici in stato elevato e buono, rispettivamente aumentati e diminuiti rispetto al 2012 (da 25 a 34 e da 25 a 20). Di tendenza opposta risultano essere i corpi idrici in stato cattivo che, si avvicinano come numero (5) a quelli riscontrati nel 2012 (4).
Lo stato chimico, ove è stato possibile applicare la procedura di classificazione in base a quanto previsto dal DM 260/2010, definito dalla presenza di sostanze appartenenti all’elenco di priorità, è analogo a quello del 2012 e quindi migliorativo rispetto al primo triennio.
I grafici che seguono riassumono la situazione complessiva dello stato ecologico e dello stato chimico nel bacino del fiume Oglio.
Stato ecologico dei corpi idrici nell’intero bacino del fiume Oglio nel triennio 2009-2011
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ELEVATO BUONO SUFFICIENTE SCARSO CATTIVO ND
N. c
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rici
Stato Ecologico 2009-2011 Bacino Oglio
38 Stato delle acque superficiali del bacino del fiume Oglio e Lago D’Iseo. Anno 2013
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
Stato degli elementi fisico-chimici a sostegno (LIMeco) e Stato chimico (sostanze dell’elenco di priorità) nei corpi idrici nell’intero bacino del fiume Oglio nel triennio 2009-2011 e negli anni 2012 e 2013
Per quanto riguarda i 4 laghi appartenenti al bacino idrografico dell’Oglio, l’LTLeco e lo stato chimico risultano del tutto sovrapponibili a quelli osservati nel 2012.
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ELEVATO BUONO SUFFICIENTE SCARSO CATTIVO ND
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LIMeco 2009-2011 Bacino Oglio
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Stato Chimico 2009-2011 Bacino Oglio
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ELEVATO BUONO SUFFICIENTE SCARSO CATTIVO ND
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LIMeco 2012 Bacino Oglio
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BUONO NON BUONO ND
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Stato Chimico 2012 Bacino Oglio
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ELEVATO BUONO SUFFICIENTE SCARSO CATTIVO ND
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LIMeco 2013 Bacino Oglio
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Stato Chimico 2013 Bacino Oglio