SCUOLA SUPERIORE DELL’AVVOCATURAe
OSSERVATORI SULLA GIUSTIZIA CIVILE
Tecniche di redazione degli atti giudiziari
Roma, 27 ottobre 2012
“Difetti “ degli atti ed inefficienza del processo
Avv. MariaGrazia MonegatOsservatorio Milano
L’analisiAtti redatti con modalità inadeguate sono causa
di inefficienza del processo perché: rendono più difficile la comprensione della
domanda e lo studio del fascicolo rendono più difficile l’elaborazione delle difese rendono inefficiente l’istruttoria e poco
prevedibile l’esito del procedimento (così incentivando la proposizione di cause infondate)
I “difetti” di forma La carta deve essere bianca, senza righe, di formato A4. Il testo deve
figurare solo su una faccia della pagina (“recto” e non “recto verso”)
Le pagine della memoria e degli allegati devono essere assemblate mediante mezzi facilmente rimuovibili (non devono essere rilegate o riunite con mezzi fissi come colla, punti metallici ecc.);
Il testo deve essere scritto in caratteri di tipo corrente (come, ad esempio, Times New Roman, Courier o Arial) delle dimensioni di almeno 12 pt nel testo e di almeno 10 pt per le note a piè di pagina, con un’interlinea di 1,5 e con margini in alto, in basso, a sinistra e a destra di almeno 2,5 cm;
Le pagine della memoria devono essere numerate in alto, a destra, in maniera ininterrotta e in ordine crescente.
I “difetti” di modalità espositiva Commistione dell’esposizione di fatto e di diritto;
esposizione “disordinata”
Mancanza di inquadramento giuridico esplicito della domanda
Contaminazioni valutative nella esposizione dei fatti
Conclusioni contenenti contaminazioni esplicative
Sovrabbondanti citazioni di giurisprudenza
Insufficiente esposizione dei fatti costitutivi
La lunghezza degli atti“Prolissità è delitto” (Prof. Antonio Vallebona)
Corte di Cassazione 4 luglio 2102, n. 11199 : La prolissità degli atti difensivi contrasta con la chiarezza e pregiudica la celerità del processo.
La produzione di allegati
Solo i documenti menzionati nel testo della memoria necessari per provarne o illustrarne il contenuto
Sempre accompagnata da un indice degli allegati che deve contenere per ciascun documento allegato:
a) il numero dell’allegato;b) una breve descrizione dell’allegato con indicazione della sua natura (ad
esempio: “lettera” con indicazione della data, dell’autore, del destinatario e del numero di pagine dell’allegato);
c) l’indicazione della pagina della memoria o del numero del paragrafo in cui è menzionato il documento e che giustifica la produzione del medesimo.
La numerazione degli allegati dovrebbe indicare la memoria alla quale è allegato il documento (ad esempio: allegato A.1, A.2, … per quanto riguarda gli allegati al ricorso; B.1, B.2, … per quanto riguarda il controricorso; C.1, C.2, … per quanto concerne la replica; D.1, D.2, … per quanto riguarda la controreplica).
In concreto Esempio di atto di citazione sintetico, ma “difettoso” atto citazione.doc
Cosa manca?- la suddivisione in paragrafi e sezioni- una chiara esposizione dei fatti- le ragioni di diritto
Come rimediare: una proposta citazione si.doc
Difficile rimediare ai difettiComparsa di costituzione e risposta del
convenuto comparsa costituzione convenuto.doc
Invece: Chi ben comincia….costituzione si.doc
Perché tutto rischia di appesantire senza chiarire cost terzo no.doc
Mentre tutto può essere più lineare cost terzo si.doc
Atti difettosi rallentano il processoEd infatti alla prima udienza il giudice deve: chiarire la rilevanza ai fini del decidere del lifting facciale
del gennaio 2001 esaminare l’eccezione di incompetenza per territorio in
quanto eccezione formulata nell’atto e non riproposta nelle conclusioni chiedendo chiarimenti alle parti
rilevare d’ufficio la nullità della domanda riconvenzionale sul danno all’immagine e assegnare termine perentorio per il deposito di memoria integrativa
esaminare l’istanza di pronuncia di ordinanza di ingiunzione ex art. 186 bis e ss. c.p.c. formulata in udienza da Isabella Karina a mezzo del suo difensore
I tempi si allungano
Il giudice finirà per assegnare i termini di cui all’art. 183, comma VI, su concorde richiesta delle parti
All’udienza successiva, il giudice ammette tutti i capitoli di prova per testi ed interrogatorio formale ed estende la CTU anche agli interventi di lifting facciale
La fase istruttoria PROVE PER INTERROGATORIO FORMALESu tutte le circostanze dedotte
PROVE PER TESTISu gran parte dei capitoli dedotti
CONSULENZA TECNICACTU esplorativa su tutti gli interventi eseguiti dalla
Convenuta in favore dell’Attrice
Atti difensivi funzionali Accelerano i tempi del processo perché:
Se alla prima udienza le parti chiedono i termini per le memorie di cui all’art. 183 VI comma c.p.c. sarà solo per le memorie n. 2 e n. 3 e la Convenuta deduce un solo capitolo per provare l’informazione della paziente sulle possibili complicanze dell’intervento nei tre mesi successivi al medesimo. La parte convenuta eccepisce la mancata sottoscrizione della clausola di cui all’art. 11B della polizza
La celerità è un valoreOppure, meglio ancora, alla prima udienza
Le parti non chiedono i termini ex art. 183 VI comma c.p.c., ma chiedono che il giudice si pronunci immediatamente sulle istanze istruttorie già dedotte
Il giudice, già alla stessa udienza (o in quella successiva), dispone solo l’ammissione della consulenza tecnica sui quesiti concordati dalle parti
Le conclusionaliFATTO
Isabella Karina, residente a Milano, il giorno 1.3.2002 si è sottoposta, presso la Clinica privata "Re Mida” S.r.l., con sede in Milano, ad un intervento chirurgico estetico di blefaroplastica all’occhio sinistro per rimuovere i difetti di simmetria con l’occhio destro, pagando l’importo di € 3.500,00, essendo tale intervento eseguito dal noto chirurgo Felice Taggiustoìo, dipendente della Clinica "Re Mida” S.r.l.La medesima, nei giorni immediatamente successivi all’intervento, ha subito forti dolori e abbondanti quanto anomale lacrimazioni che hanno interessato l’occhio operato.Per sopperire alle circostanze di cui al punto 3 ed alla perdurante asimmetria tra i due occhi, in data 1.5.2002, Sig.ra Isabella Karina si è sottoposta ad un nuovo intervento, questa volta ad entrambi gli occhi, posto in essere dal chirurgo estetico Camillo Ghepensimì, con l’esborso di € 12.000,00.Con il secondo intervento non è stato possibile rimuovere le conseguenze negative della prima operazione e, pertanto, Sig.ra Isabella Karina lamenta tuttora un forte disagio psicofisico per evidente asimmetria tra i due occhi.Già in precedenza la Sig.ra Karina si era sottoposta ad un intervento di lifting facciale il cui esito non era stato del tutto soddisfacente.La dott.ssa Ambrogina Fedele, perito incaricato dalla Sig.ra Isabella Karina, ha accertato la sussistenza di un danno biologico temporaneo di mesi due nonché di un danno biologico permanente quantificato nella misura del 4%.
I “difetti” DIRITTO
Parte Attrice- Confonde gli interventi eseguiti con l’intervento oggetto della domanda- Contesta CTU con interpolazioni del testo- Copia integralmente le note critiche alla CTU del CT di parte
Parte convenuta- Commette gli stessi errori dell’Attrice- Riporta l’eccezione d’incompetenza per territorio- Non distingue le difese svolte nei confronti delle altre parti
Terzo chiamato- Commette gli stessi errori dell’Attrice -Aderisce alle difese del convenuto e ripete per l’ennesima volta le condizioni contrattuali sulla decadenza e sulla franchigia
I rimedi I termini per le conclusionali non sono assegnati e si ha pronuncia della sentenza in udienza ex art. 281 sexies c.p.c.
Altrimenti:TUTTE LE PARTI REDIGONOI. Svolgimento del processo: in forma sintetica e solo sugli eventi processuali rilevanti.II. Fatto: distinguono fatti controversi e non controversi.III.Diritto: la parte in diritto è svolta in paragrafi separati per ogni questione giuridica. All’interno di ciascun paragrafo sono indicati in modo specifico a) le norme di legge rilevanti; b) i mezzi di prova e istruttori assunti durante lo svolgimento del processo e la loro specifica rilevanza rispetto alla singola questione giuridica. Ciascun paragrafo ha un titolo sintetico che consente d’individuare il principio di diritto che si intende sottoporre all’esame del giudice .COMPARSA
CONCLUSIONALE.doc
Le conseguenze
Atti difettosi e prolissi costringono ad una sentenza che contiene :
1.Svolgimento del processo fiume2.Decisione sull’eccezione di incompetenza3.Decisione sulle eccezioni di nullità delle
domande4.Esame di tutte le prove testimoniali assunte
Atti sintetici e funzionaliConsentono al giudice 1) di pronunciare la sentenza in udienza ed omettere lo svolgimento del processo
2) Altrimenti: - Svolgimento del processo- Riepilogo dei fatti non controversi richiamando la numerazione già adottata da
tutte le parti sub 1.1., 1.3., 1.5.- Decidere le questioni pregiudiziali e preliminari:a) Eccezione d’incompetenzab) Nullità di domandec) Prescrizione sulla domanda di risarcimento extracontrattualed) Eccezione di decadenza proposta dalla compagnia assicurativa
3) Decidere i fatti controversi prendendo posizione sulle specifiche contestazioni mosse4) Esaminare l’istruttoria espletata e in particolare valuta la CTU5) Nel merito: il giudice esclude la colpa medica e ritiene solo violato il diritto
all’autodeterminazione al trattamento sanitario; rigetta la domanda principale in via parziale sulla colpa medica accogliendola solo limitatamente al consenso informato
6) Liquida il danno in via equitativa7) Accoglie la domanda riconvenzionale8) Dichiara l’operatività della polizza ma, applica la franchigia ivi prevista9) Liquida le spese di causa alla luce della soccombenza delle parti
In conclusione
L’adozione di uno “schema logico costante” nella redazione degli atti difensivi può favorire lo studio della causa e la stesura della motivazione concentrati sui punti nodali della controversia.
Perché sì
L’avvocatura non deve temere un ”appiattimento professionale”
Gli “schemi” semplificano ma non impoveriscono
Gli “schemi” sono funzionali al PCT
Insieme
La Scuola Superiore dell’Avvocatura : una garanzia di scientificità e competenza
Gli Osservatori: luogo dove attraverso il dialogo e la formazione comune avvocati e magistrati, compartecipi e corresponsabili della giurisdizione, si opera per realizzare il “fare” nonostante il “mare” di inefficienze, carenze e difficoltà