Medioevo
• Classici = modelli di stile e di cultura
• Problema : ERANO PAGANI
Classici
• amati solo in nome delle verità preparatorie alla fede cristiana (lettura simbolica ed allegorica)
Lettura
• rende le opere classiche contemporanee alle esigenze del proprio tempo
• opera una forzatura su testi nati per esigenze diverse
Francisci Petrarche
laureati poete (incoronato d’alloro)
Rerum vulgaruim
fragmenta
L’io e l’esperienza individuale in primo piano
L’autore si propone come modello di saggezza e di cultura
vulgarium = del popolo (impressione di modestia)
Rerum vulgarium = espressione ricalcata su
titoli latini (importanza del canzoniere)
microtesti composti in momenti diversi
frammenti del proprio io diviso
Petrarca è il primo a raccogliere le proprie poesie in un libro
(dalla fine dell’antichità classica in poi)
Raccogliere i propri frammenti dentro la forma chiusa del libro costituisce un modo o una speranza per ritrovare la sospirata pace e unità di se stesso
L’unità, cui guarda Petrarca, non è Dio come per i medievali, ma la propria esperienza individuale, di uomo che cammina nel modo con i suoi slanci, le sue paure, i suoi errori
Gli studiosi contano ben nove forme dl Canzoniere, dalla prima del 1342 all’ultima del 1374
Il libro è costantemente revisionato, risistemato
Un processo di perfezionamento, immagine dell’incertezza e del divenire continuo che caratterizzano la personalità dell’uomo e dello scrittore
DIV
EN
IRE
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EN
IRE
la storia d’amore per Laura,
che continua anche dopo la
morte della donna avvenuta
21 anni più tardi
Il poeta la incontra per la
prima volta ad Avignone,
nella Chiesa di santa Chiara, il
6 Aprile del 1327
366 liriche in volgare di varie
forme metriche
(sonetti, canzoni, ballate, madrigali):
una per ogni giorno dell’anno
Il sonetto introduttivo sta a sé, in
quanto proemio generale
dell’opera
Laura è identificata tradizionalmente con una Laura di Noves, nobildonna, sposa del marchese Ugo di Sade
Laura forse non è mai esistita, né è mai stata amata ed è solo il simbolo dell’ allontanamento da Dio
Incontro con Laura
• Venerdì santo 6 aprile 1327(data fittizia: gli
storici hanno accertato che quell’anno il venerdì cadeva il 10 aprile)
• Segna l’inizio del traviamento amoroso del poeta
Morte di Laura avviene il 6 aprile 1348
Nome Laura nella forma latina
Laurea è di 6 lettere
n. 366 componimenti il numero 6
compare tre volte
• palese, seconda e terza cifra
• nascosto 3+6+6=15, 5+1=6
Bre
via
rio
laic
o
Bre
via
rio
laic
o
Bre
via
rio
laic
o
366 componimenti uno per ogni giorno dell’anno + il sonetto introduttivo
L’idea di una poesia al giorno proviene dalla cultura religiosa del medioevo (breviario = libro di preghiere)
Il Canzoniere vuole essere una sorta di breviario spirituale, ma è di tipo speciale
NON PARLA DI DIO o della salvezza dell’anima o della verità del mondo
PARLA DI UN UOMO (gioia, affanno, delusione, ricordo, speranza …)
Più che insegnare la via del cielo, testimonia la difficoltà della salita a Dio
La coscienza della propria fragilità mette a dura prova il sentimento religioso del poeta
• Struttura organica
• Rapporto donna-creazione poetica
• Rapporto con un pubblico universale
• Testimonianza della ricerca interiore e delle contraddizioni dell’IO
RIME IN VITA DI LAURA RIME IN MORTE DI LAURA Laura bella e indifferente Laura compassionevole vs sofferenze del poeta
STRUTTURA BIPARTITA
SEGNATA DA UN INTERVALLO DI QUATTRO PAGINE BIANCHE
Lo spazio vuoto non segna solo una demarcazione interna,
ma è la traduzione visiva del cambiamento di rotta nell’animo del poeta,
generata da una crisi interiore prima ancora che Laura muoia
MUTATIO ANIMI
La struttura del Canzoniere
Petrarca decide di porre mano al Canzoniere, raccogliendo i fragmenta scritti negli anni, dopo la morte di Laura
La separazione definitiva dalla donna amata induce Dante a ricostruire il libro della memoria, a raccontare la propria esperienza amorosa - Vita Nova -
Dante fa di Beatrice una figura sacra e metafisica, un’intermediaria tra uomo e Dio
Petrarca non scioglie il dissidio tra anima e corpo, tra colpa e redenzione che lo lacera e attraversa tutta la sua opera
https://www.youtube.com/watch?v=ZoSRZe9MfdU
Il destinatario delle liriche
non è l’addetto ai lavori,
ma un pubblico universale,
privo di caratterizzazioni
sociali o culturali o ideologiche
Il sonetto si apre con
il vocativo VOI
l’io del poeta si rivolge in
modo esplicito ad un
pubblico che l’ascolta
Vero protagonista del Canzoniere è l’animo tormentato del poeta
che considera l’amore per Laura ora impedimento, ora parte del suo itinerario di
perfezionamento spirituale
L’IO lirico oscilla tra
sentimento religioso e passione sensuale
tentazione di cedere a illusioni e vane speranze e sentimento di vuoto ed infelicità per la lontananza della donna
La sofferta ricerca di un punto d’equilibrio e l’irrisolta tensione che ne risulta
sono la chiave per interpretare la poesia di Petrarca
Nel Canzoniere ogni singolo testo può essere letto come una tappa della storia dell’IO
La lingua di Dante
• è multiforme
• movimentata da toni estremi
• incline a creare parole nuove
• ad usare quelle note in contesti nuovi
PLURILINGUISMO
PLURISTILISMO
La lingua del Petrarca
• è piana
• fatta di parole medie, comuni, eleganti, ma non troppo ricercate
• libera da impurità di suoni
UNILINGUISMO
MONOSTILISMO
uniformità di termini, toni, livelli stilistici
Antitesi
esprime la perenne oscillazione di P. tra stati
d’animo opposti attraverso coppie di sostantivi o verbi
semanticamente contrastanti (vita-morte,
pace-guerra, dolce-amaro, riso-pianto)
Ossimoro colloca in un medesimo
nesso sintattico elementi di significato opposto (amore
= dolce pena) Dittologie sinonimiche consistono nell’usare
contemporaneamente due sinonimi
(a passi tardi e lenti)
Endiadi assolvono la funzione di amplificare un concetto
In pace et in porto =
In tranquillo porto
Parallelismo parole-suoni cioé
le immagini ripetono gli stessi suoni o gruppi consonantici
GIOCHI FONOSIMBOLICI O CALEMBOUR
LAURO - L’AURA - L’AURO
= alloro, aria, oro
L’AURA - LAURA - L’AURORA
= aria, Laura, aurora
Le immagini si ordinano per poli contrastanti,
per opposizioni tra verso e verso
Pace non trovo e non ho da far guerra
Lo spirto è pronto, ma la carne è lassa
Intensità evocativa
delle parole
A. L’amore, un amore irrealizzato (tema centrale)
B. Rievocazione memoriale
C. Paesaggio e sentimento dello scorrere del tempo
1. la gloria letteraria e poetica (Laura= poesia)
2. l’eternità sempreverde dell’amore
(alloro, sempreverde)
3. l’ irragiungibilità di Laura
(come Dafne che, inseguita da Apollo, si trasforma in
alloro)
LAURA
=
LAURO ALLORO
SIMBOLEGGIA
Tem
a A
Con la sua irraggiungibilità, Laura domina la mente del poeta
È un amore vissuto come una dolce prigione da cui l’innamorato non può liberarsi
L’amore cerca appagamento anche solo visivo, ma la presenza e la bellezza fisica dell’amata turbano il poeta che teme di cadere nel peccato e di allontanarsi da Dio
Prigioniero dell’amore per Laura, il poeta ricerca talvolta luoghi solitari che plachino e consolino la sua passione; altre volte al contrario li fugge per paura di restare solo con la propria angoscia
La donna di Dante è
• statica nella sua bellezza
• oggetto di contemplazione
• donna-angelo e, in quanto tale, porta nel mondo la salvezza o la verità di Dio
L’ amore per lei è
una sorta di elevazione morale e spirituale
La donna di Petrarca è
• un essere umano, una donna affascinante, non un angelo
• legata alla vita, alle sue gioie e ai suoi dolori
• oggetto di rievocazione memoriale
Per Laura Petrarca prova desiderio e passione
L’amore per lei non lo porta a Dio
ma, al contrario, lo allontana
e gli crea dubbi e drammi spirituali
Tem
a B
I paesaggi con la loro mutevolezza
(vento - acqua, elementi dominanti)
evocano
il senso di precarietà della vita
il sopraggiungere della vecchiaia
che spegne la giovinezza
Tem
a C
• La Beatrice dantesca è immersa in una dimensione eterna
• Laura è soggetta allo scorrere del tempo che ne offusca la bellezza
È paragonata ad un angelo
solo a scopo di lode e celebrazione
non in virtù di un’esperienza religiosa
ma di un’esperienza psicologica, tutta umana e soggettiva del poeta