Trasmissione neurale: vie tra la retina e il cervello
L’informazione visiva si dirige verso la corteccia visiva (lobo
occipitale) -> incrocio nel chiasma ottico: la metà destra del
campo visivo si proietta sulla metà sinistra di ogni retina ->
occhi frontali, con buona visione stereoscopica (profondità)
Corteccia visiva primaria: i dati provenienti dai recettori sensoriali vengono messi in relazione con altre aree cerebrali
Nella corteccia visiva primaria, vengono analizzati gli attributi più semplici dello stimolo
Caratteristiche più specifiche dello stimolo vengono analizzati nella corteccia secondaria poi nella corteccia terziaria.
Infine nelle aree associative viene attribuito significato allo stimolo visivo.
Esempi di tipi di cellule coinvolte nella visione -cellule semplici: sensibili a contorni, fessure e linee indipendentemente da orientamento e lunghezza . -cellule complesse: risposta agli stessi stimoli ma minore influenza della localizzazione sulla retina; -cellule ipercomplesse: risposta a linee e interruzioni di specifica lunghezza e direzione. ..Oggetto fenomenico o rendimento percettivo: es. vedere.
Due vie fondamentali nella visione
What: via del cos’è, parte dal lobo occipitale ed arriva al lobo temporale
analizza forma e coloreWhere: via del dove, termina nel lobo
parietale inferiore ed è deputata soprattutto all’elaborazione spaziale degli stimoli.
Il riconoscimento di un oggetto inizia a livello del lobo occipitale, ma richiede rapidamente, la collaborazione di altre aree corticali.
Altri fenomeni percettivi: la costanza
COSTANZA DI GRANDEZZA: grandezza dell’immagine retinica inversamente proporzionale alla distanza dell’oggetto dall’occhio
COSTANZA DI FORMA: nonostante le variazioni sulla retina
La percezione del movimento
Quando ci muoviamo, le immagini sulla retina si spostano -> ma costanza della posizione.
Possibili errori di percezione del movimento retinico
assoluto: es. treno
..In genere il movimento dell’oggetto rispetto allo sfondo indica il movimento..
Importanza del sistema di riferimento
Il movimento indotto:..Movimento indotto: es. punto su uno
schermo: illusione di Movimento del punto se lieve
spostamento dello schermo, es. Punto in un rettangolo: illusione di
spostamento in senso opposto di punto e rettangolo
Movimento biologicosistemi di riferimento plurimi
Movimento biologico o biomeccanico (Johansson, 1973)
..Attore vestito di nero, al buio, con 12 punti luminosi. Se fermo irriconoscibile, se si muove in 100 msec si capisce che è una persona
..Anche capacità di identificarne il genere. Anche animali.
Configurazioni di oggetti
Processi chiave coinvolti nel riconoscimento di oggetti:
sovrapposizione: decidere dove finisce un oggetto e inizia l’altro
accurato riconoscimento di oggetti al di là di varie distanze e orientamenti
Allocazione di diversi stimoli nelle stesse categorie di oggetti
Teorie per il riconoscimento di configurazioni
Teoria delle sagomeTeoria dei tratti o delle
caratteristicheTeoria computazionale di Marr
(1982)Teoria di Biedermann
Una teoria cognitivista computazionale: la teoria di Marr
3 livelli di descrizione: ..Sketch Primario…visione di livello basso
(low level)..Sketch 2-1/2D …visione di livello
intermedio (intermediate)..Modello 3D ……visione di livello alto
(high level)
Sketch Primario.
Costruzione di un’immagine in termini di valore di intensità di ogni suo punto.
Poi estrazione di primitivi: linee, contorni, angoli
Costruzione di una descrizione dell’oggetto cellule del sistema visivo primario: sensibili a variazioni di intensità della stimolazione sulla retina.
Teoria di Marr 2
II.Sketch 2D ½ ..A questo livello moduli indipendenti. Se l’osservatore è in movimento, abbozzo a 2 dimensioni e
mezzo. Forniscono informazione su distanza e orientamento delle
superfici rispetto all’osservatore -> insieme di coordinate centrate sull’osservatore. III.Modello 3D ..Risolve il problema della visione di livello alto: riconoscimento degli oggetti. ..Costanza dell’oggetto: non cambia con il punto di vista. ..Implica un quadro di riferimento basato sull’oggetto
Biederman e il riconoscimento degli oggetti
Riconoscimento di oggetti (nel senso di identificazione di un oggetto come tale):Marr,Biederman–il sistema confronta la descrizione dell’oggetto con le descrizioni delle forme di varie categorie di oggetti in memoria ..Livello 3D: rappresentazione astratta e tridimensionale degli oggetti. Forme semplici: cilindri
..Teoria di Biederman: 3 fasi: decomposizione in elementi semplici;categorizzazione nei 36geoni; combinazione con riconoscimento. Rilevanza dei contorni, non proprietàdi superficie