Decreto Ilvafirmato dalpresidenteNapolitanoEcco il testointegrale
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Programma perla crescita dellaproduttività ecompetitivitàI riferimentinormativi
a pagg. 8-9
Bilancio regionaleI sindacatiincontrano Pelillo“Priorità a fiscoleggero e risparmidella spesa”
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Giornale on-line a cura dell'Ufficio stampa della UIL di Puglia e di Bari, ad uso esclusivamente interno e gratuito. Redazione: Ufficio Stampa UIL di Puglia e di Bari.
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La rivista d’informazionedella Uil di Puglia e di Bari
U I L PUGLIA
N F O R M A
Numero 83 - dal 2 Dicembre all’8 Dicembre 2012. Per ricevere via e-mail la rivista UIL PUGLIA INFORMA
inviate una mail con la posta elettronica di riferimento all’indirizzo: [email protected]
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UIL INFORMA
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Le segreterie di Cgil Cisl Uil di Puglia hanno in-
contrato l’assessore Michele Pelillo per analizzare,
come da loro sollecitato, le scelte sul Bilancio di
previsione che la Regione Puglia intende effettuare.
Il sindacato ha chiesto che le minori disponibilità
del Bilancio autonomo, che per il 2013 saranno di
circa 100 milioni, non incidano ulteriormente sulle
già gravi condizioni delle famiglie. Le economie rea-
lizzate nel corso del 2012, per Cgil Cisl Uil, do-
vranno essere prevalentemente orientate ad una
riduzione dell’Irpef per segnare un’inversione di
tendenza ad una pressione fiscale che, anche a
causa delle scelte del Governo, è diventata insoste-
nibile. Le segreterie di Cgil Cisl Uil hanno inoltre
chiesto che la Regione Puglia intervenga per ridurre
i costi sanitari a carico delle famiglie ricevendo la
disponibilità dell’assessore Pelillo ad assumere un
impegno formale per procedere ad un loro allegge-
rimento sostanzioso in occasione della manovra di
assestamento del 2013 quando, verosimilmente, a
detta dell’assessore, si realizzerà un avanzo di bi-
lancio.
Cgil Cisl Uil di Puglia hanno, in conclusione, con-
fermato il proprio consenso alla manovra se si
porrà l’obiettivo di dare risposte ad esigenze sociali
intervenendo, sia pur nei limiti delle ristrettezze di
bilancio, sul fisco e sulla sanità, questa volta non
aumentando la pressione ma alleggerendola.
Il sindacato ha, inoltre, sollecitato la Regione a
confermare gli impegni sul Fondo per la non auto-
sufficienza, a procedere nell’analisi e verifica dei bi-
lanci delle società partecipate per una reale
spending review sugli sprechi, a procedere ad una
razionalizzazione nell’uso del patrimonio immobi-
liare regionale nonché a proseguire nella attiva-
zione della Centrale Unica per gli Acquisti affidata
alla società Empulia. Non è mancata, nel corso del-
l’incontro, una forte sollecitazione alla Regione Pu-
glia per garantire l’erogazione degli ammortizzatori
sociali in deroga ai lavoratori pugliesi.
Bilancio, priorità fisco leggeroe risparmi della spesa
UIL, Cgil e Cisl di Puglia incontrano l’Assessore regionale al bilancio, Pelillo
“La situazione di difficoltà in cui si è venuto a trovare il Comune di Bari, del resto allastregua degli altri comuni della penisola, è comprensibile: i tagli del Governo hanno avutol’effetto di vere e proprie sciabolate sulle casse degli enti locali, minando, di fatto, la fun-zionalità e l’efficacia di servizi essenziali per la cittadinanza. Però è altresì vero che chie-dere ulteriori sacrifici a lavoratori e cittadini, già fin troppo penalizzati da una tassazioneselvaggia che continua a colpire senza ritegno solo le classi più deboli, è davvero fuoriluogo”. Il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, invita il Comunedi Bari, a rivedere le intenzioni contenute nel bilancio di previsione.
“L’IMU – spiega – è stata una mazzata che, statistiche alla mano, costringerà i baresi arinunciare a parte dei consumi natalizi per arrivare a fine mese. Il che, tradotto in soldoni,significa imporre una frenata consistente all’economia locale, che si riverserà con violenzasul settore del commercio, tradizionalmente trainante per il tessuto economico e occupa-zionale del capoluogo, che nel mese di dicembre trova solitamente una boccata d’ossigenovitale. L’introduzione di altri balzelli, come la ventilata Tares (tassa su rifiuti e servizi)corrisponderebbe invece a un colpo di grazia per le già esigue tasche dei nostri concitta-dini”.
Pugliese si dice convinto della necessità “di raggiungere un equilibrio nel bilancio perimpostare un percorso di crescita e sviluppo su basi solide”. Tuttavia “forse sarebbe ilcaso di spulciare ancora più a fondo tra gli sprechi ed eccessi che ancora ci sono e conti-nuano a gravare sui conti pubblici, in particolare quelli legati a doppia mandata all’attivitàdi tante aziende partecipate, piuttosto che chiedere l’ennesimo contributo extra a chi hagià dato fin troppo in nome del risanamento, del bene della città e del paese”.
“Il Comune di Bari cerchi alternativeall’introduzione di nuove tasse”
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“Affinché in Puglia si possa tornare finalmente
a parlare di sviluppo ed occupazione, è necessa-
rio utilizzare in toto le risorse comunitarie, in
quanto non è possibile essere in ritardo rispetto
agli Enti locali del Nord che registrano il doppio
della spesa rispetto alla nostra regione. Dunque,
bisogna favorire l’apertura di cantieri, investendo
in logistica, infrastrutture e soprattutto in servizi
alle imprese”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di
Puglia, commenta il nuovo balzo in avanti della
disoccupazione, che si attesta ad ottobre, in Ita-
lia, all’11,1%, pari a quasi 2,9 milioni di disoc-
cupati. Il rialzo è di 0,3 punti percentuali sullo
scorso settembre e di 2,3 punti su base annua.
Tradotto in risultati, l’Istat rileva che rispetto a
settembre scorso i disoccupati sono cresciuti di
95mila unità mentre, negli ultimi dodici mesi, i
senza lavoro sono 644mila in più. E’ il livello più
alto sia dall’inizio delle serie storiche mensili
(2004), sia dall’inizio delle serie trimestrali (IV
trimestre 1992). Un vero e proprio record.
“Un drammatico record – sottolinea Pugliese -
dal quale, inevitabilmente, non escono indenni il
Mezzogiorno e la Puglia”.
L’istituto nazionale di statistica rileva infatti
che nella nostra regione, nel terzo trimestre
2012, il tasso di disoccupazione totale è pari al
13,8%, in decremento di 1,4 punti percentuali
sul precedente trimestre del 2012, ma in au-
mento rispetto al terzo trimestre dello scorso
anno (+1%).
“Sono indici – chiosa Pugliese - che destano
molta preoccupazione in quanto confermano, an-
cora una volta, il marcato divario rispetto alla
media nazionale. La diminuzione della disoccu-
pazione in Puglia nel terzo trimestre 2012, ri-
spetto al precedente periodo, è solo apparente,
in quanto è cresciuta contestualmente la cassa
integrazione. Inoltre, fa riflettere l’aumento della
disoccupazione in Puglia, dell’1% rispetto allo
stesso trimestre dello scorso anno”.
Disoccupazione record in Italia“In Puglia aumento dell’1%”
Nella penisola tasso all’11%, nella nostra regione aggravante di tanti cassintegrati
La Conferenza Stato Regioni, lo scorso 25 ottobre, ha firmato l’intesa tra il Governo, le Regionie le Provincie Autonome di Trento e Bolzano e le Autonomie Locali, sul documento “conciliazionedei tempi di vita e di lavoro per il 2012”.
L’intesa attuale, che fa seguito a quella firmata dagli stessi attori della presente nel 2010, tendea consolidare, estendere e rafforzare sui territori regionali iniziative colte a promuovere l’equilibriotra la vita familiare e la partecipazione di donne e uomini al mercato del lavoro, con l’obiettivo diuna maggiore promozione e declinazione delle pari opportunità e di accrescere, nel contempo, laproduttività delle imprese.
Un esempio concreto di welfare territoriale/aziendale che si colloca in un contesto socio eco-nomico in profondo mutamento, dove diviene prioritaria la ricerca di strumenti flessibili che evitinol’abbandono del posto di lavoro a migliaia di donne, divise tra doveri familiari e necessità occupa-zionali. Il testo dell’intesa è disponibile sul sito www.ital-uil.it.
Intesa conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
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Trasporti e Taranto: un matrimonio che
sembra destinato a non farsi. Come mai?
E’ un quesito a cui a tutti riesce difficile trovare
una risposta. Eppure, numeri alla mano, Taranto
è l’epicentro di una provincia ricca di attività di
carattere industriale, turistico e commerciale. Un
polo notevole d’attrazione dal punto di vista pret-
tamente economico, una risorsa, in sostanza, per
il Paese e per la regione. Ma negli ultimi anni ab-
biamo assistito ad un’incredibile fuga degli inve-
stimenti in un’unica direzione, ovvero verso il
settentrione, da Napoli in su, per essere precisi,
che ha penalizzato e continua ancora a penaliz-
zare il comparto socio-economico ionico.
Cominciamo dalla questione treni: a breve
si renderà ufficialmente noto il programma
invernale. Pare che Taranto dovrebbe otte-
nere un notturno, che si dovrebbe aggan-
ciare al Lecce-Milano.
Io ci andrei cauto. Finora di ufficiale c’è solo lo
stato di isolamento nel quale una provincia intera
è caduta, speriamo non irreversibilmente. Ciò
che sappiamo lo abbiamo appreso dalla stampa,
nello specifico dalle dichiarazioni dell’Assessore
regionale ai Trasporti Minervini. Si parla anche,
da giugno, di un ulteriore arrivo di vetture da
Reggio Calabria, che rafforzerebbero la linea
Lecce-Milano, anche se vorremmo studiare a
fondo la situazione per evitare ritardi e disservizi
vista la complessità dell’operazione che si ha in-
tenzione realizzare. Ma ribadisco: siamo sempre
nel campo delle idee e delle ipotesi. Di concreto
c’è una stazione che dalle 19,40 al mattino se-
guente è inoperosa.
E tanti posti di lavoro barcollano.
Purtroppo sì. Il che rappresenta poi il motivo
del nostro sciopero di qualche giorno addietro.
Stiamo parlando di quasi 1000 posti già andati in
fumo e di tanti altri che rischiano seriamente di
saltare a breve e medio termine qualora la situa-
zione non dovesse mutare. Pensate alla chiusura
della squadra rialzo e della distribuzione perso-
nale di macchina. L’impianto cargo è stato parec-
chio ridimensionato, così come la biglietteria, ma
entrambi non hanno ancora allontanato l’incubo
chiusura. La verità è che l’Ad di Trenitalia Moretti,
con il beneplacito del Governo, ha scelto di pun-
tare sulle linee adriatica e tirrenica. Pertanto lo
snodo tarantino è escluso a priori e raggiungere
Taranto diventa un’impresa, tant’è che allo stato
attuale delle cose è possibile raggiungere il ca-
poluogo ionico solo in autobus.
Eppure al confine con la Francia si parla di
grandi investimenti nell’alta velocità…
Perché esistono due pesi e due misure. Guar-
date: in Italia eravamo 220mila ferrovieri, siamo
rimasti in 65mila. Abbiamo ceduto forza lavoro
in cambio di innovazioni tecnologiche, che a sua
volta avrebbero dovuto creare nuova occupa-
zione. Però il frutto di questi tagli si è tramutato
in investimenti solo per il Nord, il Sud è stato
emarginato. Un peccato di miopia, a mio avviso:
chi non vede la strategicità economica del Meri-
dione per il futuro dell’Italia significa che non ha
piani realisticamente produttivi per il futuro.
Quindi la questione è sempre la stessa,
qui giù restano solo le briciole…
Vuole che le faccia alcuni esempi? Il raddoppio
della Taranto-Bari: è durato 25 anni e poi i colle-
gamenti sono stati tolti. Uno spreco, un conten-
tino. E ancora: l’elettrificazione della linea
Taranto-Metaponto-Potenta-Roma, durata 8 anni
e poi rimasta privo di treni.
Chiudiamo con l’aeroporto.
E’ sicuramente uno scalo che potrebbe essere
sfruttato per grandi progettualità, anche se
ormai il servizio passeggeri sembra non rientrare
nei piani della società Aeroporti di Puglia, come
ampiamente dimostrato finora. Tuttavia va detto
che da anni è destinato, o almeno lo sarebbe, al
servizio cargo, ma il progetto Puglia Corsara non
prevede linee ferroviarie che si colleghino con
l’aeroporto. Eppure sarebbe il minimo pensare
una bretella che renda fruibile un’infrastruttura
cargo di tali dimensioni e potenzialità. Purtroppo,
l’impressione è che resterà una cattedrale nel
deserto, che non esista la volontà di valorizzarlo
a dovere.
“Investimenti sui trasportisbagliati e in un’unica direzione”
Intervista al Segretario provinciale della UIL Trasporti, Franco Castellano
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 41, 43, 77 e 87 della Costituzione;
Visto il decreto-legge 7 agosto 2012, n. 129, con-vertito dalla legge 4 ottobre 2012, n. 171, e il Proto-collo d'Intesa del 26 luglio 2012 per interventiurgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualifi-cazione di Taranto sottoscritto a Roma; Visto il decretodel Ministro dell'ambiente e della tutela del terri-torio e del mare in data 26 ottobre 2012,prot. DVA/DEC/2012/0000547, di cui alla comuni-cazione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 252 del27 ottobre 2012, con il quale si e' provveduto alriesame dell'autorizzazione integrata ambientale n.DVA/DEC/2011/450 del 4 agosto 2011, rilasciata allaSocieta' ILVA S.p.A. per l'esercizio dello stabilimentosiderurgico ubicato nei comuni di Taranto e diStatte, disponendo, ai fini della piu' rigorosa pro-tezione della salute e dell'ambiente, l'applicazione inanticipo della decisione di esecuzione n.2012/135/UE della Commissione, del 28 febbraio2012, che stabilisce le conclusioni sulle miglioritecniche disponibili (BAT) da impiegare per la pro-duzione di ferro e acciaio ai sensi della direttiva2010/75/UE; Considerato che l'autorizzazione inte-grata ambientale e il Piano operativo assicuranol'immediata esecuzione di misure finalizzate alla tu-tela della salute ed alla protezione ambientale e pre-vedono graduali ulteriori interventi sulla base di unordine di priorita' finalizzato al risanamento progres-sivo degli impianti; Ritenuta la straordinaria neces-sita' e urgenza di emanare disposizioni perassicurare che, in presenza di stabilimenti indu-striali di interesse strategico nazionale, qualora vi siauna assoluta necessita' di salvaguardia dell'occu-pazione e della produzione, il Ministro dell'am-biente possa autorizzare mediante autorizzazioneintegrata ambientale la prosecuzione dell'attivita'produttiva di uno o piu' stabilimenti per un periododi tempo determinato non superiore a 36 mesi e acondizione che vengano adempiute le prescrizionicontenute nella medesima autorizzazione, secondole procedure e i termini ivi indicati, al fine di assicu-rare la piu' adeguata tutela dell'ambiente e della sa-lute secondo le migliori tecniche disponibili; Ritenutaaltresi' la straordinaria necessita' e urgenza di ema-nare disposizioni per assicurare la piena attuazionedelle prescrizioni della sopracitata autorizzazione,volte alla immediata rimozione delle condizioni dicriticita' esistenti che possono incidere sulla salute,conseguendo il sostanziale abbattimento delleemissioni inquinanti; Considerato che la continuita' delfunzionamento produttivo dello stabilimento side-rurgico Ilva S.p.A. costituisce una priorita' strate-gica di interesse nazionale, in considerazione deiprevalenti profili di protezione dell'ambiente e della
salute, di ordine pubblico, di salvaguardia dei livellioccupazionali; Vista la deliberazione del Consiglio deiMinistri, adottata nella riunione del 30 novembre2012; Sulla proposta del Presidente del Consiglio deiMinistri e del Ministro dell'ambiente e della tutela delterritorio e del mare, di concerto con il Ministro dellosviluppo economico;
Emanail seguente decreto-legge:
Art. 1 Efficacia dell'autorizzazione integrata ambientale in
caso di crisi di stabilimenti industriali di interessestrategico nazionale
1. In caso di stabilimento di interesse strategiconazionale, individuato con decreto del Presidente delConsiglio dei Ministri, quando presso di esso sonooccupati un numero di lavoratori subordinati, com-presi quelli ammessi al trattamento di integrazionedei guadagni, non inferiore a duecento da almeno unanno, qualora vi sia una assoluta necessita' di salva-guardia dell'occupazione e della produzione, il Mini-stro dell'ambiente e della tutela del territorio e delmare puo' autorizzare, in sede di riesame dell'au-torizzazione integrata ambientale, la prosecuzionedell'attivita' produttiva per un periodo di tempo de-terminato non superiore a 36 mesi ed a condi-zione che vengano adempiute le prescrizionicontenute nel provvedimento di riesame della mede-sima autorizzazione, secondo le procedure ed i ter-mini ivi indicati, al fine di assicurare la piu' adeguatatutela dell'ambiente e della salute secondo le mi-gliori tecniche disponibili.
2. Nei casi di cui al comma 1, le misure volte adassicurare la prosecuzione dell'attivita' produttivasono esclusivamente e ad ogni effetto quelle conte-nute nel provvedimento di autorizzazione inte-grata ambientale, nonche' le prescrizionicontenute nel provvedimento di riesame. E' fattacomunque salva l'applicazione degli articoli 29-oc-ties, comma 4, e 29-nonies e 29-decies del de-creto legislativo 3 aprile 2006, n.152, e successivemodificazioni.
3. Fermo restando quanto previsto dagli articoli29-decies e 29-quattuordecies del decreto legislativon. 152 del 2006 e dalle altre disposizioni di caratteresanzionatorio penali e amministrative contenute nellenormative di settore, la mancata osservanza delleprescrizioni contenute nel provvedimento di cui alcomma 1 e' punita con sanzione amministrativa pe-cuniaria fino al 10 per cento del fatturato della so-cieta' risultante dall'ultimo bilancio approvato. Lasanzione e' irrogata, ai sensi dell'articolo 16 dellalegge 24 novembre 1981, n. 689, dal prefetto com-petente per territorio.
(Continua a pag. 7)
Il presidente Napolitanofirma il decreto legge Ilva
Il testo integrale del decreto legge disposto dal Governo del presidente Monti
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Lo scorso 4 dicembre, presso il Servizio Politiche per il Lavoro della Regione Puglia, alla
presenza dell’Assessore al Welfare e Lavoro, Elena Gentile, si sono incontrate le organiz-
zazioni sindacali e le organizzazioni datoriali per la riunione del tavolo tecnico sul tema
della Cassa e mobilità in deroga.
E’ importante notare che è stato fatto ritirare il provvedimento con il quale si bloccavano
accordi sindacali per il mese di dicembre. Il prossimo incontro sarà quello definitivo e che
dovrebbe riconoscere il pagamento della CIG e mobilità in deroga per l’intero 2012.
Sul sito internet della UIL di Puglia, www.uilpuglia.it, nella sezione politiche del lavoro
(icona a destra) è possibile scaricare il documento finale del verbale dell’incontro in for-
mato PDF.
Riunione con l’Assessore al Lavorosul tema della Cassa e mobilità in deroga
(segue dalla pagina precedente)4. Le disposizioni di cui al comma 1 trovano ap-
plicazione anche quando l'autorita' giudiziaria abbiaadottato provvedimenti di sequestro sui beni del-l'impresa titolare dello stabilimento. In tale caso iprovvedimenti di sequestro non impediscono, nelcorso del periodo di tempo indicato nell'autoriz-zazione, l'esercizio dell'attivita' d'impresa a normadel comma 1.
5. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del ter-ritorio e del mare riferisce semestralmente al Par-lamento circa l'ottemperanza delle prescrizionidell'autorizzazione integrata ambientale nei casi di cuial presente articolo.
Art. 2Responsabilita' nella conduzione degli impianti 1. Nei limiti consentiti dal presente decreto, rimane
in capo ai titolari dell'autorizzazione integrata am-bientale di cui all'articolo 1, comma 1, la gestione e laresponsabilita' della conduzione degli impianti di in-teresse strategico nazionale anche ai fini del-l'osservanza di ogni obbligo, di legge o dispostoin via amministrativa, e ferma restando l'attivita'di controllo dell'autorita' di cui all'articolo 29-decies,comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006,n.152, e successive modificazioni.
Art. 3 Efficacia dell'autorizzazione integrata am-bientale rilasciata in data 26 ottobre 2012 alla societa'ILVA S.p.A. Controlli e garanzie
1. L'impianto siderurgico della societa' ILVA S.p.A.di Taranto costituisce stabilimento di interesse stra-tegico nazionale a norma dell'articolo 1.
2. L'autorizzazione integrata ambientale rilasciatain data 26 ottobre 2012 alla societa' ILVA S.p.A.con decreto del Ministro dell'ambiente e della tuteladel territorio e del mare prot. n.DVA/DEC/2012/0000547, nella versione di cui al co-municato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 252del 27 ottobre 2012, contiene le prescrizioni voltead assicurare la prosecuzione dell'attivita' produt-tiva dello stabilimento siderurgico della societa' ILVAS.p.A. di Taranto a norma dell'articolo 1.
3. A decorrere dalla data di entrata in vigoredel presente decreto, la societa' ILVA S.p.A. di Ta-ranto e' immessa nel possesso dei beni dell'impresaed e' in ogni caso autorizzata, nei limiti consentiti
dal provvedimento di cui al comma 2, alla prosecu-zione dell'attivita' produttiva nello stabilimento edalla conseguente commercializzazione dei prodottiper un periodo di 36 mesi, ferma restando l'appli-cazione di tutte le disposizioni contenute nel pre-sente decreto.
4. Entro 10 giorni dalla data di entrata in vigoredel presente decreto, ai fini del monitoraggio dell'ese-cuzione delle prescrizioni contenute nell'autorizza-zione integrata ambientale di cui al comma 2, e'nominato, per un periodo non superiore a tre anni,con decreto del Presidente della Repubblica, previadeliberazione del Consiglio dei Ministri, su propostadel Ministro dell'ambiente e della tutela del territorioe del mare, di concerto con il Ministro dello sviluppoeconomico e con il Ministro della salute, un Garante,di indiscussa indipendenza competenza ed espe-rienza, incaricato di vigilare sulla attuazione delle di-sposizioni del presente decreto. Se dipendentepubblico, il Garante viene collocato in posizione difuori ruolo per tutta la durata dell'incarico.
5. Con decreto del Presidente del Consiglio deiMinistri e' definito il compenso del Garante in mi-sura non superiore a duecentomila euro lordiannui. Si applica l'articolo 23-ter del decreto-legge6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
6. Il Garante, avvalendosi, senza oneri a caricodella finanza pubblica, dell'Istituto superiore per laprotezione e la ricerca ambientale nell'ambito dellecompetenze proprie dell'Istituto e sentendo le rap-presentanze dei lavoratori, acquisisce le informazionie gli atti ritenuti necessari che l'azienda, le ammini-strazioni e gli enti interessati devono tempestiva-mente fornire, segnalando al Presidente delConsiglio dei Ministri, al Ministro dell'ambiente edella tutela del territorio e del mare e al Ministrodella salute eventuali criticita' riscontrate nell'at-tuazione della predetta autorizzazione e propo-nendo le idonee misure, ivi compresa l'eventualeadozione di provvedimenti di amministrazionestraordinaria anche in considerazione degli articoli 41e 43 della Costituzione.
(Il testo integrale del decreto legge è dispo-nibile in versione PDF sul sito della UIL di Pugliawww.uilpuglia.it)
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Linee programmaticheper la crescita della produttività
e della competitività in ItaliaI riferimenti normativi
• Punto 2 (Relazioni industriali e contratta-
zione collettiva). L’accordo sulla produttività con-
ferma il ruolo del contratto collettivo nazionale
destinato a garantire il trattamento economico e nor-
mativo per tutti i lavoratori, e la contrattazione di se-
condo livello utilizzata per incrementare i fattori di
produttività avvalendosi anche di agevolazioni fiscali
e contributive, collegate agli aumenti produttivi.
Norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007
su previdenza, lavoro e competitività per favorire
l’equità e la crescita sostenibili, nonchè ulteriori norme
in materia di lavoro e previdenza sociale" legge
247/07 art. 1 che disciplina la norma di detassazione
dei salari di produttività e i valori decontributivi, che
dovevano essere definiti ed approvati anno per anno.
Tale processo di detassazione e decontribuzione è de-
stinato a diventare invece parte integrante nel calcolo
delle retribuzioni con l’obiettivo di diminuire il costo
del lavoro e rendere più appetibili gli investimenti;
• Il punto 3 (rappresentanza) ha la sua fonte
dall’art. 19 della legge n. 300/1970, Statuto dei lavo-
ratori , che recita “rappresentanze sindacali aziendali
possono essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in
ogni unità produttiva, nell’ambito delle associazioni
sindacali che siano firmatarie di contratti collettivi di
lavoro applicati nell’unità produttiva. Nell’ambito di
aziende con più unità produttive le rappresentanze
sindacali possono istituire organi di coordinamento” ,
fino a ricollegarsi al punto 1 dell’Accordo interconfe-
derale fra CONFINDUSTRIA e CGIL, CISL e UIL del 28
giugno 2011, che tratta della certificazione della rap-
presentatività delle organizzazioni sindacali per la con-
trattazione collettiva nazionale di categoria, e al punto
7 dello stesso accordo, che si riferisce alla possibilità
per i contratti collettivi aziendali di definire specifiche
intese modificative delle regolamentazioni contenute
nei contratti collettivi nazionali di lavoro. Inoltre, la
rappresentanza è indirettamente riconosciuta legal-
mente dall’art. 8 della manovra finanziaria del 2011
(d.l. n 138/2011), “sostegno alla contrattazione col-
lettiva di prossimità”;
• Il punto 4 (la partecipazione dei lavoratori
nell’impresa), trova fondamento nell’art. 46 della
Costituzione il quale sancisce che “ai fini della eleva-
zione economica e sociale del lavoro in armonia con
le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce
il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei li-
miti stabiliti dalle leggi, alla gestione dell’azienda”. In
assenza di una legge specifica che attui il dettato co-
stituzionale, la legge n. 92/2012 art. 1 co. 1 lett. h)
Disposizioni in materia di riforma del mercato del la-
voro in una prospettiva di crescita “promuove moda-
lità partecipative di relazioni industriali […] al fine di
migliorare il processo competitivo delle imprese”. Ul-
teriore conferma a livello comunitario, nell’art. 27
della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Euro-
pea, che riguarda il diritto dei lavoratori all’informa-
zione e alla consultazione nell’ambito dell’impresa;
• Il punto 7 (contrattazione collettiva per la
produttività) riconosce alla contrattazione collettiva
la possibilità di disciplinare materie, oggi regolate in
maniera prevalente o esclusiva dalla legge, che inci-
dono sul tema della produttività, come:
o Mansioni, oggi regolate dall’art. 2103 c.c. “Il pre-
statore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per
le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla
categoria superiore che abbia successivamente acqui-
sito ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effetti-
vamente svolte, senza alcuna diminuzione della
retribuzione. Nel caso di assegnazione a mansioni su-
periori il prestatore ha diritto al trattamento corrispon-
dente all’attività svolta, e l’assegnazione stessa
diviene definitiva, ove la medesima non abbia avuto
luogo per sostituzione del lavoratore assente con di-
ritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fis-
sato dai contratti collettivi, e comunque non superiore
a tre mesi. Egli non può essere trasferito da una unità
produttiva ad un’altra se non per comprovate ragioni
tecniche, organizzative e produttive. Ogni patto con-
trario è nullo”. Il demansionamento è ammesso solo
in caso di crisi aziendali o eccedenza di personale ai
sensi dell’ art. 4 co. 11 della legge n. 223/1991 Norme
in materia di cassa integrazione, mobilità, trattamenti
di disoccupazione, attuazione di direttive della Comu-
nità europea, avviamento al lavoro ed altre disposi-
zioni in materia di mercato del lavoro (continua)
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(segue dalla pagina precedente)
(“[…] Gli accordi sindacali stipulati nel corso delle
procedure di cui al presente articolo, che prevedano il
riassorbimento totale o parziale dei lavoratori ritenuti
eccedenti, possono stabilire, anche in deroga al co. 2
dell’art. 2103 c.c., la loro assegnazione a mansioni di-
verse da quelle svolte”), con l’accordo sulla produtti-
vità sarà la contrattazione a poter stabilire tempi e
modalità di intervento per eventualmente modificare
le mansioni in funzione della modernizzazione del la-
voro.
o Ridefinizione degli orari oggi definiti per via le-
gale dalla legge n.196/1997 detta anche “legge Treu”
Norme in materia di promozione dell'occupazione" che
lascia alla contrattazione la possibilità di modifica in
funzione della necessità di flessibilità, oltre a tener
conto delle nuove esigenze di nuovi modelli di conci-
liazione dei tempi di vita e lavoro;
o Art. 4 legge n. 300/1970, Statuto dei lavora-
tori (“E' vietato l'uso di impianti audiovisivi e di altre
apparecchiature per finalità di controllo a distanza del-
l'attività dei lavoratori.
Gli impianti e le apparecchiature di controllo che
siano richiesti da esigenze organizzative e produttive
ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi
anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività
dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo
accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, op-
pure, in mancanza di queste, con la commissione in-
terna. In difetto di accordo, su istanza del datore di
lavoro, provvede l'Ispettorato del lavoro, dettando,
ove occorra, le modalità per l'uso di tali impianti.
Per gli impianti e le apparecchiature esistenti, che
rispondano alle caratteristiche di cui al secondo
comma del presente articolo, in mancanza di accordo
con le rappresentanze sindacali aziendali o con la
commissione interna, l'Ispettorato del lavoro prov-
vede entro un anno dall'entrata in vigore della pre-
sente legge, dettando all'occorrenza le prescrizioni per
l'adeguamento e le modalità di uso degli impianti sud-
detti.
Contro i provvedimenti dell'Ispettorato del lavoro,
di cui ai precedenti secondo e terzo comma, il datore
di lavoro, le rappresentanze sindacali aziendali o, in
mancanza di queste, la commissione interna, oppure
i sindacati dei lavoratori di cui al successivo art. 19
possono ricorrere, entro 30 giorni dalla comunicazione
del provvedimento, al Ministro per il lavoro e la previ-
denza sociale), le linee programmatiche per la crescita
della produttività e della competitività in Italia preve-
dono che la contrattazione collettiva possa stabilire
modalità di intervento sulla produttività attraverso
l’utilizzo di tecnologie informatiche ordinarie, e che
siano compatibili con i diritti fondamentali dei lavora-
tori.
I componenti il Coordinamento Provinciale della
provincia di Bari, le Federazioni Provinciali di Cate-
goria e gli operatori delle Camere Comunali della
UIL di Bari sono invitati a partecipare alla riunione
di giovedì 13 dicembre, che si terrà alle ore 9,30
presso la sede della scrivente (c.so Alcide de Ga-
speri 270), al fine di analizzare con attenzione e sti-
lare un bilancio della situazione politica ed
organizzativa in vista della fine del 2012.
Nel corso dell’incontro, inoltre, sarà presentato il
nuovo sito internet della UIL di Bari e di Puglia, con
tutte le funzionalità d’accesso che permettono il vo-
stro diretto coinvolgimento sulle tematiche catego-
riali, del territorio e generali.
Il responsabile dell’Ufficio Comunicazione curerà
il coordinamento e la più efficace e corretta divul-
gazione delle iniziative, delle conferenze stampa,
degli incontri, dei congressi, dei convegni e delle
questioni sindacali generali.
Per agevolare e promuovere l’attività d’informa-
zione e di comunicazione, è stata predisposta nel
nuovo sito la seguente casella di posta elettronica
riservata a chi volesse contattare i servizi UIL: ser-
Inoltre, sono stati riservati appositi spazi per le
singole categorie, per le camere comunali e per gli
enti strumentali.
Tutti gli interessati coinvolti potranno, pertanto,
disporre di tali opportunità, indicando il link per
eventuali collegamenti ad altri siti già esistenti. Il
referente tecnico è Martino Corrente, che potrà es-
sere contattato ai consueti indirizzi della UIL di Bari
e di Puglia.
E’ importante assicurare la partecipazione alla
riunione per coordinare al meglio le tecniche di co-
municazione più efficaci da adottare.
Riunione delle camere comunalie federazioni provinciali di Bari
Il 13 dicembre alle 9.30: ordine del giorno la situazione organizzativa e il nuovo sito
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UIL INFORMA
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COMUNICATO DEL SEGRETARIO GENERALE
UIL PUGLIA INFORMA RAPPRESENTA, PER LA
NOSTRA ORGANIZZAZIONE, UNO STRUMENTO
DI COMUNICAZIONE DI FONDAMENTALE
IMPORTANZA. PERTANTO VI INVITIAMO
A DIFFONDERE VIA E-MAIL LA RIVISTA
ALL’INTERNO DELLE SINGOLE CATEGORIE, TRA
GLI RSU E TRA GLI ISCRITTI. IN
ALTERNATIVA, E’ POSSIBILE COMUNICARE LE
E-MAIL A [email protected], CHE
SI INCARICHERA’ DI EFFETTUARE
LA SPEDIZIONE ON-LINE. VI RICORDIAMO DI
STAMPARE ALCUNE COPIE IN CARTACEO DA POTER
DISTRIBUIRE NELLE SEDI PERTINENTI.
SICURI DELLA VOSTRA COLLABORAZIONE
IL SEGRETARIO GENERALE
ALDO PUGLIESE