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ANICIA* - CAMPUS DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Un tempo per ascoltare
Un tempo per osservare Un tempo per educare
7-10 SETTEMBRE 2017 – SAN BENEDETTO DEL TRONTO
PREMESSSA
Il silenzio è il tempo necessario per la vita e le relazioni. La musica, di ogni genere è armonia di suoni fra pause
di silenzio. Nel tempo del silenzio prenatale abbiamo ascoltato il battito del cuore della mamma e la sua voce.
Ascoltiamo quando abbracciamo in silenzio, quando c’è silenzio nei nostri pensieri. E il silenzio è anche un
tempo per osservare. Il tempo dell’osservazione è il silenzio dell’attesa, è l’assenza di giudizio, è il tempo della
ricerca, della comprensione, dell’empatia. Il silenzio è anche il tempo della clessidra dell’educazione, azione di
cura intenzionale, silenziosa e responsabile della persona che cresce.
Il corso si propone di arricchire, ma anche alleggerire, la cassetta degli attrezzi delle insegnanti ed educatrici
della fascia 0-6. Il percorso è caratterizzato da un programma vario che si avvale di un film didattico, lezioni
frontali interattive, lavori di gruppo e una parte on line di approfondimento.
Il programma recepisce le indicazioni dei Decreti Attuativi della L.107/2015, la “Buona Scuola”, pubblicati sulla
G.U. n. 112, maggio 2017, con particolare riferimento al “Sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni”.
FINALITÀ
Saper trasformare in azione educativa l’empatia percepita.
Promuovere come stile educativo e metodo didattico la pratica del “tempo della clessidra” e del “tempo
disteso”.
Favorire la capacità di ascoltare e osservare sospendendo il giudizio.
Valorizzare il silenzio come un tempo pieno di cura, attenzione, ascolto, osservazione; come un tempo di
scoperta e di incontro dell’altro, del diverso.
OBIETTIVI
Scoprire il silenzio come un tempo e uno spazio pieni di suoni e di parole
Ascoltare la voce dell’altro come “riconoscimento del diritto dell’altro di ricoprire nella relazione il ruolo che
si è assunto”.
Dare importanza a “l’utilità dell’inutile”.
Programmare un tempo lento e attento, un “tempo della lumaca”, per il gioco, l’osservazione, la didattica,
la documentazione, la restituzione ai genitori.
A CHI È RIVOLTO:
Il corso è rivolto alle insegnanti della scuola dell’infanzia e a tutte le educatrici/educatori della fascia 0-6.
*Dipartimento Scuola per la formazione del personale docente e dirigente, Ente accreditato presso l’Ufficio Scolastico Regionale del MIUR per il Lazio ai sensi della D.M. 90/2003 art.5 (D.D.G. Prot. 239 del 15.06.2016)
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IL PERCORSO FORMATIVO
Ascoltare con gli occhi e parlare in silenzio.
L’ascolto attivo, l’ascolto empatico, l’ascolto senza giudizio.
Il silenzio di chi osserva con le domande giuste.
Il tempo del bambino è l’unico che abbiamo per educarci ed educarlo.
Il percorso formativo comprende lo studio di almeno 3 testi fra quelli indicati nella bibliografia per approfondire, uno di studio e due
albi illustrati.
METODOLOGIA:
Il percorso, per un totale di 40 ore, è caratterizzato da una parte in presenza che si svolge con diverse modalità,
e una parte on line di approfondimento.
In presenza: film didattico e discussione formativa, lezioni frontali e interattive, lavori di gruppo, per
complessive 20 ore.
On line sulla piattaforma ANICIA: studio ed elaborazione di almeno 3 testi fra quelli proposti nella
bibliografia, per complessive 20 ore.
Al termine del percorso verrà rilasciato un attestato con l’indicazione del percorso formativo compiuto e delle
ore, per gli usi consentiti dalla legge.
DOCENTI
Prof. Francesco Barone, Docente di Pedagogia e Metodologia del gioco e del lavoro di gruppo e di
Pedagogia sociale e della cooperazione internazionale – Dip.to di Scienze umane - Università di L'Aquila
Dott. Marco Raffaelli, Pedagogista, insegnante, formatore per educatori e genitori, coordinatore ANICIA per
la formazione.
DATA e SEDE:
Da giovedì 7 a domenica 10 settembre 2017 a San Benedetto del Tronto
(Per vedere il programma delle attività giornaliere clicca qui)
I lavori di sabato 9 settembre sono aperti anche alle educatrici ed insegnanti del territorio .
INFORMAZIONI E ISCRIZIONI:
POSTI LIMITATI – Le iscrizioni si chiudono il 7 luglio o ad esaurimento posti.
E possibile iscriversi direttamente al corso scaricando (clicca qui) e compilando l’apposito modulo
COSTO: 280 Euro tutto compreso: corso, vitto e alloggio da giovedì sera a cena fino a domenica a pranzo.
Per chi viene da Roma è previsto il trasporto in pullman.
N.B. È POSSIBILE ISCRIVERSI SOLAMENTE ALLA GIORNATA DI SABATO 9 SETTEMBRE 2017:
il costo è di 25 Euro, compreso il pranzo completo e la partecipare ai lavori dell’intera giornata.
Per prenotazioni e per informazioni relative alla disponibilità di posti, ai costi, al viaggio, all’alloggio in
Hotel, all’eventuale partecipazione dei famigliari, ed altro, rivolgersi a:
Formazione Anicia * - Tel. 06/5898028 - cell. 339.7628582
E-mail: [email protected] o scarica il programma con le attività
E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE ENTRO IL 7 LUGLIO, FINO AD ESAURIMENTO POSTI.
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BIBLIOGRAFIA PER APPROFONDIRE
Francesco Barone,
Il tempo della clessidra. La didattica e la sua dimensione relazionale e temporale,
Edizioni. ANICIA, 2014. Nel volume si analizza il ruolo che la scuola riveste nell’attuale società e le nuove competenze degli
insegnanti, chiamati a gestire il contenuto relazionale e temporale della professione. Si pone
l’accento su due fattori: la relazione e il tempo, caratterizzanti della vita dei bambini, non solo in
classe, intesa come ambiente di apprendimento, ma anche nei contesti cosiddetti “informali”. In un
periodo in cui la società tende a rifiutare tutto ciò che non è veloce e immediato, si invita a riflettere
sul significato del fattore tempo nell’organizzazione e nello svolgimento delle attività educative e
scolastiche. Riempire in maniera esagerata le giornate dei bambini, significa voler anticipare il loro contatto con le
esperienze e con la comprensione delle conoscenze. Riconoscere ai bambini il diritto di accelerare o decelerare i propri
tempi, significa innanzitutto individuare le loro specifiche originalità.
Francesco Barone,
Pedagogia molecolare. Riflessioni pedagogiche con i bambini burundesi, Edizioni.
ANICIA, 2012. Nei nostri tempi ci sono due modi per imparare e interpretare i modelli educativi e la cultura degli
altri. Il primo consiste nel rivolgere uno sguardo morale, abbellito solo di parole e discorsi più o
meno affascinanti. Il secondo, invece, consiste nello spogliarsi delle proprie convinzioni culturali,
cercando di comprendere che la cultura si impara meglio vivendola.
Gianfranco Zavalloni,
La pedagogia della lumaca: per una scuola lenta e nonviolenta, Edizioni EMI,
2008
La scuola, riflettendo le tendenze della società umana, è centrata sul mito della velocità e della
competizione, come criterio di selezione al quale i bambini vengono educati fin dai primi anni di
vita. Dal contatto con la realtà scolastica nasce la riflessione de La pedagogia della lumaca. Siamo
nell'epoca del tempo senza attesa. Questo ha delle ripercussioni nel nostro "modo di vivere". Non
abbiamo cioè più il tempo di "attendere", vogliamo "tutto e subito" in tempo reale. Le teorie
psicologiche sono concordi nel pensare che una delle differenze fra i bambini e gli adulti è che i
bambini vivono secondo il principio di piacere (tutto e subito), mentre gli adulti vivono secondo il
principio di realtà (saper fare sacrifici oggi per godere poi domani). Genitori, insegnanti sono stimolati dalle suggestioni
offerte dalla pedagogia della lumaca e possono ricominciare a riflettere sul senso del tempo educativo e sulla necessità di
adottare strategie didattiche di rallentamento, per una scuola lenta e nonviolenta.
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Nuccio Ordine,
L’utilità dell’inutil, Ed. Bompiani, 2013
Non è vero - neanche in tempi di crisi - che è utile solo ciò che produce profitto. Esistono, nelle
democrazie mercantili, saperi ritenuti "inutili" che invece si rivelano di una straordinaria utilità. In
questo saggio, Nuccio Ordine attira la nostra attenzione sull'utilità dell'inutile e sull'inutilità
dell'utile. Attraverso le riflessioni di grandi filosofi (Platone, Aristotele, Zhuang-zi, Pico della
Mirandola, Montaigne, Bruno, Kant, Tocqueville, Newman, Heidegger) e di grandi scrittori (Ovidio,
Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Cervantes, Lessing, Dickens, Gautiér, Kakuzo Okakura, Garcia
Lorca, Garcia Màrquez, Ionesco, Calvino), Nuccio Ordine mostra come l'ossessione del possesso e il
culto dell'utilità finiscono per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le
università, l'arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la dignità, l'amore e la verità. Con un saggio di
Abraham Flexner.
Salvatore Sasso,
L'osservazione a scuola. Teorie, tecniche, strumenti operativi e campi di
osservazione, Edizioni. ANICIA, 1999. Il mondo dell’infanzia e della scuola subisce variazioni continue. rispetto alle età interessate
all’educazione. Si pone allora il problema di mettere a punto strumenti si osservazione capaci di dar
conto di ciò che realmente avviene nell’ambiente della scuola e in ogni situazione educativa. Alti
sono i rischi di lavorare su bambini “astratti”, ideologici, frutto della fantasia (buona o cattiva)
dell’educatore o delle teorie educative volta a volta dominanti. La relazione educatore-educando,
per essere viva e vera e non distorta, ha bisogno di essere sottoposta a controllo, analizzata e, se
necessario, modificata. Da qui il prezioso contributo delle tecniche osservative per lavorare su dati
di fatto, su elementi certi almeno a livello di protocolli osservativi. Su di essi è possibile costruire ipotesi educative senza
incorrere in dannosi scambi fantasia-realtà.
Lucia Balduzzi, Tiziana Pironi (a cura di)
L'osservazione al nido. Una lente a più dimensioni per educare lo sguardo, FrancoAngeli Edizioni, 2017 Il volume è il frutto di una riflessione e di un lavoro condiviso sul tema dell'osservazione, che ha
coinvolto professionisti ed esperti su campo e i docenti del corso in Educatore nei servizi per
l'infanzia dell'Università di Bologna.
Gli autori sono partiti dalla la consapevolezza del senso e del significato di una professionalità
educativa rivolta alla prima infanzia.
Una professionalità delicata e complessa che richiede la costruzione di buone prassi, orientate
alla maturazione di competenze che trovano proprio nella capacità di osservare l'elemento-chiave
che costituisce il perno, l'asse portante, su cui si incentra il lavoro delle educatrici/ori nei nidi e nei servizi 0-3. I capitoli
che compongono il volume affrontano infatti l'osservazione da diverse angolazioni, che convergono su ricorrenti parole-
chiave (responsabilità, cura, ascolto, empatia, preoccupazione, sospensione del giudizio, attenzione), e che rimandano a
costrutti teorici, a pratiche, strumenti, sperimentazioni.
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Jerome S. Bruner, Helen Haste (a cura di)
Making sense. La costruzione del mondo nel bambino
Edizioni ANICIA 1998 Il bambino perviene a comprendere il mondo e ad attribuire senso all’esperienza nel corso del
suo sviluppo, divenendo un individuo socialmente competente.
Making Sense riflette la tendenza degli psicologi dello sviluppo a vedere questi processi formativi
nei loro contesti naturali e sociali. Per gli autori l’”attribuzione del senso” implica l’interazione
sociale e il coinvolgimento diretto nella soluzione dei problemi. Essi pongono un’enfasi
particolare sul ruolo del linguaggio, il cui studio permette di capire come il bambino si
impadronisce delle strutture del significato in una determinata cultura, e al tempo stesso di
cogliere gli aspetti più sottili dello sviluppo del concetto e dell’assunzione di ruolo.
Paola Tonelli
Documentare le esperienze educative
Tecniche, organizzazione, strumenti
Edizioni ANICIA, 2009 Questo libro nasce dal desiderio di riunire in un unico testo la mia ricerca sulla documentazione
educativa. Il racconto della mia esperienza vuole essere un invito a costruire esperienze, a
conservare e a non disperdere il sapere di chi lavora con passione, impegno e competenza nelle
nostre scuole. Un invito a considerare un prezioso investimento la documentazione delle
esperienze positive che si realizzano nei nostri territori. L’autore, attraverso la propria
esperienza, mostra che la documentazione come un filo di costante riflessione su quanto accadeva ogni giorno intorno a
lei, perché crede che la documentazione educativa aiuta a riflettere quindi a miglorare
Paola Tonelli
Anche i bambini si stancano
Edizioni ANICIA, 2011 Noi adulti sembriamo "destarci" quando il problema esplode gravemente.Non è colpa nostra:
anche noi corriamo, siamo bombardati e stanchi.
Tuttavia qualcosa si può fare, si può cominciare a evidenziare il problema, a metterlo a fuoco a
diventarne più consapevoli, riflettendoci su. Quando l’adulto, genitore educatore, insegnante, si
ferma a riflettere sul bambino ne ricava già un vantaggio. Cominciamo a pensare che anche i
bambini si stancano, anche loro risentono dello stress causato dai frenetici ritmi quotidiani.
Sono così piccoli, così pieni di vita e di energia che spesso ci traggono in inganno e ci portano a
pensare: “loro non si stancano mai”. Non è così e lo dimostrano tutti i problemi che via via
emergono con il trascorrere del tempo e con il salire del livello scolastico
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A che pensi?,
di Laurent Moreau, Ed. Orecchio Acerbo 2012
Cosa c’è nella testa delle persone? Finalmente, grazie a comode finestrelle,
possiamo vedere cosa pensano gli altri, entrare nella loro mente e scoprire i loro
pensieri. Veniamo così a conoscere i desideri zuccherati di Annetta; possiamo
scoprire cos’è la felicità per Mattia; qual è il luogo scelto da Elena per stare in
pace da sola... Tutti hanno i propri pensieri, persino il gatto. Questo albo
illustrato stimola il lettore a esprimere le proprie emozioni e stati d’animo, lo
sollecita a sostituirsi a ogni personaggio per svelarecosa gli frulla in testa.
Gli uccelli
di Germano Zullo, Ed. Topipittori 2010
Un giorno, un uomo parte con il suo camion rosso. È un signore come tanti, su un
camion come tanti, in un posto come tanti, in un giorno che potrebbe sembrare
come tanti, se non fosse che in fondo al suo camion trova qualcosa di
inaspettato. È una cosa piccola, come lo sono tante altre cose. Una cosa da nulla.
Un dettaglio. Lo si potrebbe anche non vedere, volendo. Ma l’uomo lo vede e la
sua attenzione si trasforma in qualcosa di eccezionale, capace, all’improvviso, di
cambiare la realtà, il mondo. Una storia meravigliosa sulla forza dell’empatia che
ci unisce agli altri, sulla profonda intelligenza del bene, sull’importanza della responsabilità personale, sul
significato più autentico dell’amore e della felicità.
Becco per aria
di Betty Bone, Martine Laffon,
Ed. Gribaudo, 2012
La storia di un’amicizia racconta il mito della Creazione
Da una parte c’è Becco-per-aria, un uccellino che vive tutto solo nell’immensità della
notte più nera. Nell’altra pagina, dal lato della luce, vive Grande-albero. Anche lui è
tutto solo e si annoia. Quando Becco-per-aria ritaglia due buchi per spiare nell’altra
dimensione i due diventano amici.
I tre piccoli gufi,
di Martin Waddell, ill. Patrick Benson, Mondadori 2013
Tutti i gufi pensano molto, e anche i piccoli gufi come Sara, Bruno e Tobia.
Specialmente di notte, nel bosco, mentre aspettano che la loro mamma torni
a casa dopo la caccia.
Amato da oltre due milioni di lettori nel mondo, la lettura a voce alta de "I tre
piccoli gufi" permette di rivivere ed esprimere emozioni profonde come la
paura e il timore di abbandono, ma anche la solidarietà tra fratelli o coetanei
e i piccoli atti di coraggio che permettono di crescere.
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Giorno & Notte
di Teddy Newton - Gallucci 2010
Che succede quando GIORNO e NOTTE s'incontrano? Fanno subito amicizia? Beh,
non proprio... All'inizio non si piacciono, discutono di continuo e scoppia
addirittura una zuffa! Ma quando compare una farfalla, tutto cambia!
Giorno è esuberante, coloratissimo, con un grande sole brillante
sul petto; Notte, invece, è introverso, pensieroso, il suo umore è rappresentato
dalla luna. Quando si incontrano, all'inizio tra di loro c'è diffidenza, qualche
timore e perfino una zuffa! Ma una farfalla si intromette tra i due e all'improvviso
tutto cambia... Uno straordinario libro illustrato tratto da "Day & Night", cortometraggio di animazione
prodotto dalla Pixar,
Lupo e Lupetto
di Nadine Brun-Cosme – ill. Oliver Tallec
Edizioni Clichy - 2013
Lupo vive tutto solo sotto il suo alberello. Ma un giorno Lupetto arriva e si piazza da
lui. Quell’imprudente non solo osa intrufolarsi per dormire, ma resta lì anche il giorno
successivo, per la seduta quotidiana di ginnastica di Lupo. Il nostro Lupo però, per
niente rancoroso, gli offre perfino qualche frutto per la colazione; e dopo pranzo parte
per l’abituale passeggiatina, ma al suo ritorno – che stupore! – il nuovo amichetto non
c’è più. Che strano sentimento quello che prova Lupo… in fondo in compagnia si stava
meglio! E dove sarà finito il piccolo Lupetto?
Reginald e Tina. Uffa, quanto manca?
Di Mo Willems – Edizioni Il Castoro 2016
Tina ha una grande, bellissima, immensa sorpresa per Reginald. Lui è felice e non vede
l’ora di scoprire cosa sia. Ma dovrà aspettare. Non è per niente facile, Reginald non è
molto paziente. Quando ormai ha rinunciato a ricevere la sua sorpresa, gli basta alzare
lo sguardo per vedere cosa Tina aveva in serbo per lui. Ne è valsa la pena!
Il punto è che per la sorpresa è proprio necessario attendere. Cosa? Beh, che passino
le giuste ore, che il cielo, al pari dello sfondo delle pagine, si faccia via via più scuro. Il
finale che lascia a bocca aperta Reginald,
Il buco
di Anna Llenas, - Edizione Gribaudo 2016
La vita è piena di incontri. E anche di perdite. Alcune insignificanti, come quando si
perde una matita o un foglietto. Ma alcune sono importanti, come la perdita di
qualcosa a cui si tiene, della salute o di qualcuno che si ama. Questa storia ci parla
della nostra capacità di resistere e di superare le avversità, di trovare il senso della
vita.
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Emozioni
di Mies Van Hout
Editore: Lemniscaat, 2015
Curioso, nervoso, coraggioso, timido, indeciso, triste, furibondo,
orgoglioso, geloso, innamorato, imbronciato, felice, confuso,
indifferente, spaventato, spensierato, sbalordito, perplesso, annoiato e
soddisfatto: la scelta dei colori e delle forme per rappresentare questi
aggettivi è sempre azzeccata ed è un vero piacere sfogliare le pagine di
questo libro. Un'opera adatta anche ai più piccoli, e a quei bimbi che
hanno difficoltà a riconoscere le emozioni proprie e nel volto altrui.
Cornelio
di Leo Lionni
Editore Babalibri, 2008
he grande sorpresa nel vedere, alla schiusa delle uova, il coccodrillo Cornelio stare
ritto su due zampe! Non è mai accaduto prima e per questo gli altri coccodrilli lo
osservano insospettiti. L’invidia è nascosta dietro un’apparente indifferenza e così
Cornelio il coccodrillo "diverso" decide di andarsene: lui ha ben altri orizzonti. E
durante il suo viaggio impara dalla scimmia esercizi incredibili. Vorrebbe
condividerli con i propri simili, ma loro non ne vogliono sapere. Sarà veramente
così? O forse la loro è solo paura?
Apri bene gli occhi
Illustrazioni: Vincent Bourgeau, Testo: Cédric Ramadier
Editore Babalibri, 2017
Chiudi gli occhi e sogna i colori. Poi aprili bene, osserva il paesaggio e scopri di
quanti colori è fatto il mondo: bianco quando nevica, verde quando arriva la
primavera, giallo quando esplode l’estate… I colori si susseguono con le stagioni,
irrompono gioiosi e poi spariscono inghiottiti dalla notte. Un libro per osservare e
imparare ma soprattutto per scoprire che i colori sono sostanza e trama delle
nostre emozioni.