un mese di codesign dell’Agenda Digitale in Emilia-Romagna. Resoconto e prime evidenze.
UNA COMUNITÀ DIGITALE REGIONALE.
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COMUNITÀ CHE FANNO (LA) REGIONE .
UNA COMUNITÀ DIGITALE REGIONALE. 2
Nell’elaborazione della politica che farà della Regione E-R una regione
full digital, il passaggio costituente richiede l’attivazione di comunità
in grado di costruire e amplificare le politiche pubbliche. Queste
comunità (al plurale) devono essere a) fondate sulle pratiche reali b)
essere interdipendenti tra loro e c) co-costruire LA comunità
regionale, una comunità plurale cui appartenere sulla base delle
proprie competenze abilitate dal digitale-per-tutti. Si tratta di “fare la
Regione” partendo da quegli strumenti che abilitano la
partecipazione, l’impresa, l’accesso ai servizi, in generale la vita dei
cittadini.
IN REGIONE: GLI EVENTI TERRITORIALI.
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sul territorio si è sviluppato un programma di eventi collegati alla Costituente Digitale della Regione, oguno con una propria autonomia e specificità.
16/12 smart community
16/12 crescita digitale
11/12 turismo
11/12 competenze
25/11 open e big data
30/11 ADL Reno-Galliera
3/11 ADL Ferrara
YOU POLICY MAKER.
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Costruire una comunità significa attivare le persone. Le persone,
infatti, sono *sempre* parte di comunità. Le comunità sono fondate
sulle pratiche. Comunità di pratica: “gruppi sociali che hanno
l'obiettivo di produrre conoscenza organizzata e di qualità, cui ogni
membro ha libero accesso. In queste comunità, gli individui mirano a
un apprendimento continuo e hanno consapevolezza delle proprie
conoscenze” (Lave e Wenger). Una rete relazionale fondata sull’
apprendimento. L’idea è un processo di costruzione di politiche che
per divenire efficaci devono produrre principalmente mutuo
apprendimento e quindi accrescimento delle competenze con cui i
cittadini ‘usano’ i servizi pubblici e - contribuendo direttamente al loro
miglioramento - diventano cittadini in tutti i sensi.
IL MODELLO: LEANER
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Il modello leaner prevede una prima fase di apprendimento
collettivo secondo la logica jigsaw (puzzle), che ha come scopo quello
di costruire una comunità una rappresentazione condivisa e
interdipendente del problema.
La metodologia punta a segmentare la competenza, costruendo i
gruppi come comunità interdipendenti in cui ciascun membro è
‘esperto’ di un ‘pezzo’ della storia.
La componente di apprendimento ha nel processo un peso specifico
importante: questo dev’essere condiviso e radicato, pena la vacuità
della proposta e della sua implementazione.
LA STRUTTURA DEL WORKSHOP.
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discussione in gruppi di
esperti
studio delle schede progettuali RER
apprendimento e proposte sulle
schede
votazione
formazione gruppi trasversali
discussione in gruppi
trasversali
il modello elaborato per strutturare tutti i workshop tematici sviluppati finora. La struttura è rigida sul piano logico ma flessibile sull’adattamento alle caratteristiche della comunità.
LE DIMENSIONI DELLA POLICY.
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le infrastrutture le comunità dati e servizi le competenze
ogni elemento che concorre al
funzionamento e alla tenuta del sistema.
La base per lo sviluppo della
comunità.
le persone e i meccanismi per farle
collaborare, per valorizzare la
condivisione delle esperienze.
la conoscenza prodotta dalle politiche e gli
strumenti per trarne nuove leve ed
elementi di cittadinanza.
le dotazioni necessarie per saper
fare ed essere ‘cittadini digitali’. Dalle
comunità professionali alla
formazione.
IL PRIMO MESE DI WORKSHOP TEMATICI.
14/11/15industry 2.0la manifattura 2.0
4/12/15innovation
le reti informali di attivisti
11/12/15health
operatori e decisori della sanità
14/12/15edu
il mondo della scuola
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LE COMUNITÀ DI PRATICA COINVOLTE.
industry 2.0la manifattura 2.0
innovationle reti informali di
attivisti
healthoperatori e decisori
della sanità
eduil mondo della scuola
UNA COMUNITÀ DIGITALE REGIONALE. 9
Mak-ERSpaghetti Open DataRete degli innovatoriDigital champions EROpen Data Emilia-Romagna Fondazione asphi onlusInformatici senza frontiereASSIOpen Street mapCoder Dojo Bologna
Mak-ERFablabTecnopoliRete degli Innovation Lab comunali
Aziende OspedaliereASLComitatiMedici di base
USRIstituti ComprensiviGirls Code it betterLa LineaCoop Estense
REPORT: LEGENDA
UNA COMUNITÀ DIGITALE REGIONALE. 10
il titolo della traccia prodotta dal gruppo di lavoro RER
● le 3 top ideas (>5 like) ● ●●
1 2 3 4I like totali raccolti
data del ws
partecipanti idee likepic del workshop
un link rimanda all db di tutte le idee raccolte
MANIFATTURA 2.0.
14/11 16 32 80
Sostenibilità delle iniziative attive sul territorio.
UNA COMUNITÀ DIGITALE REGIONALE. 11
La comunità dell’innovazione per la governance dell’Agenda.
Forme di collegamento tra spazi e luoghi di innovazione
Co-progettazione dei servizi, lab come hub della agenda digitale
● Dotazioni per disabili● Gestione spazi● Migliorare la qualità
● Individuare i portatori di interesse
● Customer analysis
● Allargare la sostenibilità● Specializzazione dei
laboratori
● Servizi di digital manufacturing
● Feedback da altri territori
1 2 3 426 20 13 21
INNOVAZIONE.
4/12 49 82 229
UNA COMUNITÀ DIGITALE REGIONALE. 12
Forme di collegamento tra spazi e comunità di innovazione
Come coinvolgere le persone e le reti per la innovazione
Dati per la produzione di servizi alla comunità regionale
Diffusione competenze digitali come apprendimento continuo
● Network innovatori/tema● Network e connettività● Botteghe digitali
● Unico flusso info RER● Regole di ingaggio● Monitoraggio
● Webinars● Apprend. intergenerazionale● Sistema policentrico
● Laboratorio opendata● Definizione di standard● Piattaforme comuni
1 2 3 451 54 75 49
SALUTE.
11/12 27 82 232
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Infrastruttura tecnologica per eHealth e raccordo con l’ambito socio sanitario
La comunità dell’innovazione per la governance ADER
Dati e servizi per l’eHealth e servizi del socio sanitario
Competenze per la fruizione dei servizi e di supporto allo sviluppo di nuovi servizi.
● Interoperabilità tra sistemi● Sviluppo rete di sensori IOT● Problema privacy
● Knowledge management● Luoghi sharing certificati
● Trainig digitale c/o medicina● Sistemi user friendly
● Cartella clinica condivisa● Integr. dati extrasanitari● Share dati operat./cittadini
1 2 3 450 42 70 70
SCUOLA.
14/12 36 66 173
Scuola come laboratorio diffuso regionale.
Percorso di collaborazione e ascolto reciproco.
Supporto al cambiamento.. Open data della scuola.
Competenze per il 21° secolo. Formazione tecnico-scientifica.
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● Accesso federato● Apprendimento diffuso ● Connettività
● Comunità virtuali locali● Integrazione fab lab● Portale user-centered
● Certificare skills informali● Focus di genere● Rendicontare best practice
● Open data e INVALSI● Layer condiviso tra uffici● Learning rooms per docenti
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IN SINTESI: LE INFRASTRUTTURE
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● Dotazioni per disabili● Gestione spazi● Migliorare la qualità● Network innovatori/tema● Network e connettività● Botteghe digitali● Interoperabilità tra sistemi● Sviluppo rete di sensori IOT● Problema privacy● Accesso federato● Apprendimento diffuso ● Connettività
C’è grande attenzione verso i luoghi dell’aggregazione, della
condivisione delle esperienze. In questo senso, risulta interessante la
possibile convergenza della policy ADER con i futuri contenitori
“laboratori aperti”. L’accesso alla risorsa internet è poi chiaramente
ritenuto strategico: accesso per categorie di divide differenti. Un
accesso che è capacitazione delle persone e servizi ritagliati sulle
loro esigenze: semplificazione per il miglioramento della vita.
IN SINTESI: LE COMUNITÀ.
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● Individuare i portatori di interesse● Customer analysis● Unico flusso info RER● Regole di ingaggio● Monitoraggio● Knowledge management● Luoghi sharing certificati● Comunità virtuali locali● Integrazione fab lab● Portale user-centered
I risultati contano, e il modo per raggiungerli. L’idea che serva un luogo
virtuale per aggregare le diverse comunità di pratica regionali va di pari
passo con la necessità di fare sistema definendo i ruoli e le
interdipendenze. Pare rilevante che ci si doti di sistemi che non
disperdano ciò che si produce, ma che al contrario integrino e facciano
crescere la conoscenza condivisa.
IN SINTESI: DATI E SERVIZI.
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● Servizi di digital manufacturing● Feedback da altri territori● Laboratorio opendata● Definizione di standard● Piattaforme comuni● Cartella clinica condivisa● Integr. dati extrasanitari● Share dati operat./cittadini● Open data e INVALSI● Layer condiviso tra uffici● Learning rooms per docenti
Grande attenzione per l’apertura dei dati, atteso che serve formazione
per sapere cosa farne. L’interoperabilità è tema evidentemente cruciale:
in chiave di business intelligence occorre lavorare sulla
sistematizzazione delle banche dati, creando correlazioni tra diversi
livelli di lettura della realtà (in ottica user/citizen centered). Vale la pena
immaginare un sistema di servizi riprogettato a partire dal cittadino
come sintesi di N punti di accesso.
IN SINTESI: LE COMPETENZE.
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● Allargare la sostenibilità● Specializzazione dei laboratori● Webinars● Apprendimento intergenerazionale● Sistema policentrico● Training digitale c/o medicina● Sistemi user friendly● Certificare skills informali● Focus di genere● Rendicontare best practice
La tendenza sembra voler estendere lo spettro della formazione
continua ad ambiti che non ne fanno parte, in termini formali: in questo
senso l’apertura alle generazioni come sistemi interconnessi di saperi,
i generi e l’informale (le esperienze non rendicontabili in termini di
‘crediti’) sono il futuro su cui concentrarsi. Vale la pena considerare un
sistema di badge regionali che concorrano a produrre sistemi di
assessment territoriali, aziendali, organizzativi in genere delle
competenze necessarie a competere.
LEZIONI IMPARATE. RAPPRESENTATIVITÀ TERRITORIALE
serve creare una cinghia di trasmissione tra esperienze locali e
presenza di referenti nei tavoli specialistici (tematici).
RAPPRESENTATIVITÀ ‘DI PRATICA’
ove non già attive, le comunità vanno (ri)create. In questo senso il ruolo
di ADER è molto utile, in quanto crea lo spazio per l’emersione di un
bisogno in contesti omogenei
REGOLE DI INGAGGIO
le aspettative vanno supportate con adeguati ritorni. Il 2016 con l’
elaborazione del piano operativo sarà un momento cruciale.
SPONTANEITA’
va incentivata la autorganizzazione di altri momenti anche in arene di
discussione non visibili ‘a occhio nudo’ perché ancora non attive.
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ALTRI POSSIBILI WORKSHOP TEMATICI.
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generela comunità digitale in prospettiva di genere
casail policy network delle
politiche abitative
turismodalle unioni di prodotto al marketing territoriale
2.0
agrifoodl’asset chiave dell’
economia regionale e la sua comunità
immigrazionedai migranti ai nuovi
cittadini: il digitale come veicolo di
initegrazione
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