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UNIVERSITA� DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Agraria
Corso di Laurea in Valorizzazione e Tutela dell�Ambiente e del Territorio Montano
LA PROGETTAZIONE DI IMPIANTI PER L�AFFINAMENTO DI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI DELLA MONTAGNA: IL CASO DELLE
CANTINE IREALP DI CHIURO Relatore: dott. Riccardo Guidetti Correlatore: dott.ssa Loredana Dioguardi
Davide Fiacchino Matr. N. 692612
Anno Accademico 2007/2008
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Sommario 1. Introduzione�����������������������������3 2. Irealp e il Progetto �Cerniera���������������������.5
- Le cantine���������������������������...6 - La cucina e la sala didattica�������������������...6 - I punti di degustazione����������������������7 - La sala espositiva������������������������..7 - Il centro di documentazione con biblioteca multimediale������..7
3. Presentazione di Chiuro�����������������������...8 4. Presentazione del palazzo sede di Irealp e delle cantine��������..9 5. Utilizzo delle cantine�������������������������16 6. Caratterizzazione dei prodotti��������������������.17
- Formaggio���������������������������.17 - Bresaola����������������������������.23
7. Materiali e metodi��������������������������24 - Rilevazioni microbiologiche�������������������26
- Monitoraggio dei parametri igro-termici delle cantine�������..27 8. Risultati e commenti�������������������������30
- Presentazione dei grafici��������������������....31 - Analisi dei dati invernali���������������������36 - Analisi dei dati estivi����������������������...38 - Confronto tra i dati della sonda 6 e quelli della Fondazione Fojanini�40
9. Dimensionamento dell�impianto�������������������..43 10. Proposte impiantistiche�����������������������.53 11. Conclusioni�����������������������������.55 12. Bibliografia�����������������������������56
13. Allegati�������������������������������.57
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1. Introduzione
La Valtellina è una vallata lombarda che si trova in Provincia di Sondrio, al confine con
la Svizzera.
Il territorio è in buona parte montuoso comprendendo le Alpi Retiche e le Prealpi
Orobie mentre il fondovalle, dove sorgono i centri di dimensioni maggiori, è solcato dal
fiume Adda.
L�economia locale ha due voci importanti nel turismo e nell�industria alimentare che ha
sviluppato i prodotti tipici valorizzandoli anche a livello nazionale. Tra i principali
prodotti possiamo annoverare i formaggi (Casera, Bitto, Scimudin), i salumi (Bresaola,
Violino di Capra), il vino rosso (Sfurzat, sassella, ecc.) e molti altri. Nel passato tali
produzioni avevano soprattutto la finalità di soddisfare le esigenze di sostentamento
delle famiglie contadine mentre oggi sono numerose le aziende che operano in questo
comparto fornendo non pochi posti di lavoro alla popolazione.
Le produzioni locali, dunque, rivestono un ruolo per nulla marginale dal punto di vista
economico; a tal proposito basti pensare che ogni anno vengono prodotte 17.000
tonnellate di Bresaola per un giro d�affari di 230 milioni di euro.
I prodotti tipici, però, non hanno una valenza unicamente di tipo economico;
costituiscono altresì un notevole mezzo di promozione del territorio locale e delle sue
peculiarità.
Questo fatto è rafforzato dal legame indissolubile tra il prodotto, il territorio da cui
deriva e i procedimenti tradizionali coinvolti nella sua lavorazione.
I prodotti tipici rappresentano quindi un mezzo unico per far conoscere i luoghi, la
storia e le tradizioni locali.
Risulta quindi necessario poter avere delle vere e proprie vetrine dove poter presentare
le produzioni locali ad appassionati e turisti. Tale fatto è stato ampiamente recepito da
Irealp, Istituto di ricerca per l�ecologia e l�economia applicate alle aree alpine, che
considera la montagna un�area strategica e vuole fornire dei modelli di sviluppo
innovativi e competitivi.
La fondazione Irealp ha una sede in Valtellina situata in un antico palazzo nel centro di
Chiuro, un comune di circa 2.500 abitanti noto centro agricolo e capitale della
produzione enologica valtellinese.
Il palazzo è già stato oggetto di recupero divenendo un centro di ricerca scientifica e un
punto di riferimento nella vita culturale e sociale della comunità locale.
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Irealp ha considerato la necessità di contribuire in modo significativo alla
valorizzazione delle produzioni tipiche della montagna creando spazi appositi per la
conservazione e la presentazione al pubblico dei prodotti alimentari locali. A tal fine,
nel contesto della sede di Chiuro, è stato concepito un progetto di ristrutturazione di
alcune antiche cantine che costituiranno una vetrina per presentare e valorizzare i
prodotti tipici delle culture montane.
Scopo del presente elaborato finale, pertanto, è stato quello di studiare e dimensionare
un impianto di condizionamento in grado di assicurare le corrette condizioni ambientali
per l�affinamento di prodotti agro-alimentari, creando, quindi, degli spazi idonei per
conservare e presentare tali prodotti intimamente legati alle culture montane.
Come si può evincere, quindi, si vuole affrontare da un punto di vista scientifico
l�esigenza di conservare al meglio formaggi e salumi della montagna.
L�attività di ristrutturazione di tali suggestivi ambienti di cui parleremo ampiamente in
seguito, si colloca nel contesto di una particolare iniziativa di Irealp volta a promuovere
una riscoperta dei nuclei rurali di cui sono costellate le aree alpine.
Tale intento della Fondazione si è concretizzato nel Progetto �Cerniera� di cui la
sistemazione tecnologica delle cantine fa parte integrante.
Quindi, prima di addentrarci nei particolari dell�attività di studio e progettazione,
inizieremo col presentare brevemente Irealp, le sue finalità e, ovviamente, il suddetto
Progetto �Cerniera�.
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2. Irealp e il Progetto �Cerniera�
La Fondazione regionale Irealp è un Istituto di ricerca per l�ecologia e l�economia
applicate alle aree alpine. Agisce nell�ambito della promozione economica, culturale e
sociale delle zone montane, valorizzando le diverse culture e supportando l�attività dei
soggetti istituzionali della montagna lombarda.
Irealp considera la montagna un�area strategica per la creazione di un laboratorio
territoriale di applicazione dei principi formulati dall�Unione Europea, da riprogettare
sul principio della sussidiarietà. La montagna è un modello territoriale innovativo,
competitivo e caratterizzato, oggi, da un buon livello di qualità della vita.
Nel giugno del 2001, Irealp ha dato avvio al progetto �Antichi Nuclei Rurali�, iniziativa
tendente a contrastare il degrado della montagna attraverso la proposta di recupero di
piccoli insediamenti abitativi abbandonati, con l�obiettivo di stimolare la nascita di
nuove opportunità economiche, sostenibili e innovative. Va sottolineata l�importanza di
tale attività in un contesto come quello delle vallate alpine che, ancora oggi, in
determinati casi è soggetto all�abbandono e allo spopolamento almeno nei centri minori.
La validità scientifica del progetto è stata riconosciuta dalla Fondazione Cariplo che,
nell�ambito del programma 2001 �Valorizzare il patrimonio culturale: riconoscere i beni
e le attività culturali come risorsa per lo sviluppo socio-economico-culturale del
territorio�, ha deliberato di sostenerlo con un consistente contributo economico.
Oggi, a conclusione di un lungo percorso d�indagine, di analisi e di confronto con varie
realtà territoriali, un antico edificio/nucleo nel cuore storico di Chiuro, in una zona di
produzioni tipiche di pregio, torna a vivere: recuperato nella sua identità architettonica e
artistica, ospita una delle sedi di Irealp, divenendo centro di ricerca scientifica e di
animazione economica e sociale.
Con l�intento di collegare il progetto �Antichi Nuclei Rurali� al futuro progetto
�Tipicità�, che mira a valorizzare la cultura e i prodotti tipici di nicchia della montagna
lombarda, Irealp ha elaborato il progetto �Cerniera�, che vuole ricostituire ambienti nei
quali raccogliere, affinare, studiare, presentare e valorizzare prodotti intimamente legati
alle culture montane.
La peculiarità principale di Irealp, rispetto ad altre strutture che, a diverso titolo, si
occupano di prodotti tipici, sta nella scientificità dell�approccio. Il prodotto tipico non
sarà idealizzato e valorizzato in quanto tale.
Irealp vuole avvalorare, anche attraverso la ricerca ed il rigore metodologico, quanto
affermato in relazione ai prodotti oggetto di valorizzazione, al fine di sottoporli ad
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un�analisi sempre più oggettiva, che si discosti dalla comune immagine del �sapore di
una volta� e della �genuinità�, cui spesso non corrisponde alcun reale riscontro. In
questo senso, Irealp svolgerà il ruolo di vero e proprio anello di congiunzione tra la
ricerca scientifica e i produttori e i fruitori finali.
Migliorandone la struttura, restituendole gran parte delle passate funzioni, la sede di
Chiuro diverrà luogo di azione e di sperimentazione, consentendo di:
• riutilizzare, con criteri di gestione innovativi, le cantine, nelle quali affinare
prodotti tipici della montagna lombarda
• installare una cucina professionale, collegata ad una sala didattico-formativa
• allestire punti di degustazione e di esposizioni temporanee
• realizzare un piccolo orto botanico con essenze autoctone
• divenire centro di documentazione, nodo di un network europeo
Passiamo ora ad illustrare brevemente gli spazi coinvolti.
2.1 Le cantine
Punto di incontro tra tradizione e tecnologia, la cantina si riscopre come laboratorio
sperimentale per l�affinamento di prodotti tipici della montagna che conservano
intrinsecamente tradizione, storia e cultura.
Il progetto intende creare un impianto tecnologico per il controllo del microclima delle
cantine, in modo tale da rendere questo ambiente luogo di affinamento per i prodotti e
allo stesso tempo �laboratorio� di sperimentazione per studiare il percorso di
stagionatura idoneo al buon esito del processo.
2.2 La cucina e la sala didattica
La cucina e la sala didattica saranno i luoghi dove i prodotti verranno rielaborati e
presentati ad esperti del settore.
L�obiettivo è quello di far conoscere i pregi nutrizionali e la versatilità dei prodotti,
unitamente alla cultura e alla tradizione da cui prendono forma.
Studiate da esperti di nutrizione verranno proposte delle riformulazioni gastronomiche
di piatti tipici.
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Questo potrà consentire, ad esempio, di proporre prodotti agroalimentari di nicchia nei
menù della ristorazione collettiva scolastica, proponendo ai giovani fruitori nuovi gusti
e nuovi prodotti dal sapore antico e tradizionale.
Fondamentale sarà la parte dedicata alla formazione del personale deputato alla
preparazione dei pasti, opera indispensabile per il successo dell�iniziativa. L�incontro tra
professionisti dell�arco alpino consentirà inoltre un proficuo scambio di esperienze e la
diffusione della conoscenza della cultura delle singole aree geografiche.
2.3 I punti di degustazione
Alcuni locali del piano terra verranno arredati per poter offrire agli ospiti un punto di
incontro e di approfondimento nel quale discutere dei prodotti e nel quale degustarli con
coscienza.
Un arredo semplice, un grande tavolo rustico con panche, la volta decorata ed il camino
creeranno un ambiente accogliente e rilassante, ideale per l� �incontro� con i prodotti.
2.4 La sala espositiva
Il locale posto a diretto contatto con la via principale del centro storico di Chiuro, sarà a
disposizione per mostre temporanee.
2.5 Il centro di documentazione con biblioteca multimediale
Ritenendo indispensabile supportare le attività pratiche con un centro di
documentazione, se ne prevede l�allestimento nel locale attiguo al corridoio di accesso
all�edificio: esso sarà una sorta di cabina di regia di tutte le attività, in rete con altre
realtà simili di tutto l�arco alpino.
Si raccoglieranno e si archivieranno, in formato cartaceo e multimediale, informazioni
sui prodotti, sulle metodologie di produzione e sulla cultura territoriale che le esprime.
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3. Presentazione di Chiuro
Chiuro, Ciür in dialetto locale, è un comune di 2.493 abitanti della provincia di Sondrio,
nel Nord della Lombardia. È situato nella media Valtellina, sulla sponda destra del
fiume Adda e dista circa 10 km dal capoluogo. Il comune di Chiuro si estende per una
superficie di ben 51,71 kmq comprendendo anche ampie zone boscate e montuose come
la vallata nota col nome di Val Fontana solcata dall�omonimo torrente.
L�altitudine media del suo territorio è pari a 390 m mentre le quote minime e massime
presentano una notevole variabilità passando da 349 m a 3248 m sul livello del mare.
Chiuro e la zona circostante erano già abitati in epoca preistorica, come testimoniano le
pietre incise trovate a Castionetto. Agli inizi del Quattrocento divenne feudo del
condottiero ghibellino Stefano Quadrio, fedele ai Visconti di Milano, che vi eresse la
propria residenza fortificata.
Oggi Chiuro, situato tra vigneti e meleti, è considerato la "capitale" della produzione
enologica valtellinese e vi hanno sede molte delle Case Vinicole di Valtellina,
produttrici del Valtellina Superiore DOCG e dello Sforzato da meditazione, ma riveste
una particolare importanza anche in vari altri comparti economici. Tra le lavorazioni
artigianali più interessanti vi sono certamente i rustici e tipici tappeti chiamati pezzotti.
Nel borgo sono da vedere: l�antico castello di Stefano Quadrio, la parrocchiale dei SS.
Giacomo e Andrea di origine medievale, con a fianco il cinquecentesco portico dei
Disciplini con l�attigua cappella adorna di affreschi di Cipriano Valorsa (1536) e di un
altro pittore quattrocentesco.
Ai margini del paese si trova la chiesa della Madonna della Neve e di S. Carlo, edificata
in epoca barocca e, in frazione Castionetto, la chiesa di San Bartolomeo.
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4. Presentazione del palazzo sede di Irealp e delle cantine
L'edificio sede di Irealp era anticamente parte dell'intero complesso abitativo che si
chiude a struttura angolare sulla pubblica piazza, delimitato a sud da via Torre, a
ponente da via Roma, già via Nazionale e prima ancora via detta Strada Bella.
Non è facile l'individuazione dei lontani proprietari del palazzo tra le numerose famiglie
che si sono succedute.
Verso la fine dell'Ottocento lo stabile diviene proprietà della famiglia Flematti,
originaria della Valmalenco, che vi gestisce la trattoria "Stella", apre un negozio di
alimentari e un forno per il pane. Negli anni settanta del secolo scorso la casa passa ad
un nuovo proprietario che, dopo averla spogliata da ogni arredo, la lascia abbandonata a
un lento degrado fino all'arrivo di Irealp che le ridona l'aspetto dei tempi migliori.
Dopo questo breve excursus di carattere storico e culturale passiamo alla presentazione
degli ambienti dove si sono concentrate le attività di studio e monitoraggio dei
parametri igro-termici.
Le cantine oggetto dello studio sono localizzate in parte al piano terra del palazzo di cui
sopra e in parte sotto terra adiacenti a Corso Roma.
Inizieremo con una descrizione delle varie cantine e dei vari ambienti; premessa
necessaria per comprendere meglio le considerazioni che seguiranno.
Un fatto d�interesse è costituito dal fascino e dalla indiscussa bellezza degli ambienti.
Per accedere alle cantine è necessario passare per la corte interna dell�edificio.
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Figura 4.1. Cortile interno della sede di Chiuro di Irealp. In secondo piano si può intravedere la scalinata di accesso alle cantine interrate
Sullo stesso piano troviamo sia la canua, che verrà nominata anche cantina con le volte
e il locale torchio.
Il primo ambiente si incontra alla propria sinistra scendendo la scalinata di accesso al
cortile del palazzo. La detta cantina con le volte presenta una sola possibilità di ingresso
mediante una piccola porta ed è peraltro caratterizzata da una modesta altezza
determinata pari a circa 2 m.
Ovviamente, trattandosi di locali antichi, anche i dati metrici forniti presentano un certo
margine di errore dovuto all�irregolarità di tali ambienti.
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Figura 4.2. Canua detta anche cantina con le volte. Come si può notare tale immagine è stata scattata prima della messa in posa del ghiaietto.
Il secondo ambiente è il locale torchio, nominato in tal modo dato che al suo interno è
presente un caratteristico torchio.
Nel locale torchio sono presenti anche dei caratteristici basamenti in pietra su cui
venivano poste le botti per l�affinamento del vino in epoca passata. Vi si accede da un
ampio portone in legno.
Tale locale è caratterizzato dalla presenza di una notevole aerazione garantita anche da
un�ampia finestra (0,60 x 0,80 m); questa situazione fa si che le condizioni interne si
approssimino abbastanza a quelle rilevabili nella corte del palazzo.
Anche il locale torchio presenta il tipico soffitto con volte a botte che raggiunge nel suo
punto più alto la quota di 2,97 m dal terreno.
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Figura 4.3. Locale torchio
Proseguiamo ora nella nostra presentazione e localizzazione spaziale degli ambienti
coinvolti nel monitoraggio.
Al piano inferiore rispetto al livello del cortile troviamo le due cantine vere e proprie
che costituiscono i locali su cui si è incentrata l�attenzione.Per accedervi è necessario
scendere una scalinata in pietra che ci porta ad arrivare ad un breve corridoio che
collega gli ingressi delle due cantine. Le due cantine, come già accennato, si trovano
interrate per la quasi totalità fatta eccezione per quella di dimensioni maggiori che
presenta una finestra di aerazione poco sopra il livello del cortile interno.
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Figura 4.4. Corridoio di accesso alle cantine interrate.
Il soffitto è costituito da volte a botte e il materiale costruttivo di soffitto e pareti è
costituito da murature in pietrame tipiche in cui i sassi locali sono legati tra di loro da
malta cementizia. Le pietre sono state coperte da un rinforzo di calcestruzzo
Le due cantine sono state denominate, molto semplicemente, cantina piccola e cantina
grande in ragione delle loro differenti dimensioni.
Nel caso della cantina grande, la sua forma è approssimabile ad un trapezio rettangolo
con le due basi di 6 e 5,70 m e l�altezza di 6,20 m. Il soffitto con volta a botte è stato
quotato, nel punto di volta, 4,80 m.
Sono presenti un portale d�ingresso della larghezza di 1,50 m, una finestra sopra ad
esso delle dimensioni di 0,70m x 0,80 m e una botola (bocca di lupo) nel soffitto che si
immette su via Roma (0,50 x 0,30).
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Figura 4.5. Cantina grande
Tra la cantina grande e quella piccola vi è una porta che mette in comunicazione i due
ambienti
La cantina piccola è dotata anche di un accesso proprio (2,90 x 0,90) e di una finestra di
areazione di dimensioni analoghe alla precedente. La cantina piccola ha un�estensione
di 4 m per 6,30 m con un�altezza nel punto di volta di 3,18 m.
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Figura 4.6. Accesso alla cantina piccola e finestrella soprastante
Ovviamente, data la senescenza dei locali, sono stati necessari alcuni interventi per
migliorarne l�agibilità e l�aspetto.
Le pareti delle cantine sono state ripulite dalle incrostazioni, sono state rimosse le
pavimentazioni in cemento al fine di far meglio �respirare� i locali. Dove possibile sono
stati lasciati i pavimenti originali che, in caso di lacune, sono stati integrati con
ghiaietto.
Le tubazioni prima a vista sono state opportunamente coperte ed occultate da pannelli e
guaine.
Le parti in legno sono state restaurate e riposizionate, le aerazioni sono state pulite e
riposizionate.
Abbiamo ora terminato la parte di presentazione delle cantine e dei locali oggetto dello
studio, passiamo ora a chiarire le varie fasi di lavoro.
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5. Utilizzo delle cantine
Dopo aver ampiamente illustrato i risultati del monitoraggio e tutte le considerazioni
scaturite da esso, segue una necessaria descrizione dell�utilizzo che si intende fare dei
locali oggetto di studio.
Come già accennato prima, l�attenzione è stata incentrata principalmente sulla cantina
grande e su quella piccola che hanno dimostrato essere i locali più idonei alla
conservazione di prodotti alimentari nonché quelli in grado di garantire le temperature
più costanti indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne.
La cantina più grande è stata indirizzata alla conservazione dei formaggi locali, per
quanto concerne la cantina piccola si è pensato di destinarla alla bresaola e, più in
generale, ai salumi della tradizione alpina.
Riguardo alla conservazione del formaggio in forme va fatta un�ulteriore aggiunta dato
che si è considerata anche la necessità di assoldare un casaro o un operaio qualificato
con la mansione di rivoltare periodicamente le forme stoccate nella cantina per evitare
la formazione di muffe.
Date le finalità del progetto le cantine saranno anche soggette saltuariamente a visite.
Fatta questa premessa che risulterà utile a comprendere meglio le considerazioni che
seguiranno,
passiamo ora a fornire alcune indicazioni e dati sui prodotti alimentari tipici del
territorio valtellinese. (formaggi e insaccati).
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6. Caratterizzazione dei prodotti
Per quanto concerne la caratterizzazione dei prodotti agro-alimentari da conservare nelle
cantine di Chiuro, le ricerche operate sono state sia di tipo bibliografico sia di tipo
diretto (chiedendo informazioni a produttori e Consorzi di Tutela).
I dati ricavati sono poi stati incrociati e si sono individuati i parametri da mantenere
come situazione ideale nei nostri locali di conservazione. Come già accennato la
temperatura di riferimento è 12 °C e l�umidità è compresa tra 80 % e 90 %.
Questi dati costituiscono una mediazione tra i dati ricavati per i vari prodotti tipici presi
in esame nello studio in questione.
Di seguito si fornisce una breve presentazione di alcuni prodotti agro-alimentari e dei
processi produttivi più usati.
L�attenzione, in questa relazione, sarà incentrata sui formaggi e sul salume tipico della
Valtellina e, più in generale della Provincia di Sondrio. Come già accennato in
precedenza, però, negli intenti del progetto vi la volontà di ampliare lo sguardo ad altre
realtà alpine con i relativi prodotti eno-gastronomici.
La scelta non è casuale ma tiene conto del legame con il territorio che è parte integrante
del progetto della sede Irealp di Chiuro.
Fatte queste doverose premesse ci addentriamo nella caratterizzazione dei prodotti
partendo dalla parte casearia.
6.1 Formaggio
Introduzione:
La Valtellina è rinomata per le sue tipiche produzioni casearie legate alle tradizioni
dell�attività zootecnica e pastorale della provincia di Sondrio.
Sin dal passato le famiglie contadine della valle erano solite trasformare il latte prodotto
in formaggio in modo tale da aumentarne la conservabilità nel tempo. La realtà della
provincia di Sondrio in campo di allevamento è stata per la gran parte legata alla
sussistenza e le latterie e i vari consorzi si sono affermati solo in epoche più recenti.
Le produzioni casearie più interessanti nonché insignite del marchio DOP sono il
Valtellina Casera e il Bitto. Di seguito si fornisce una breve descrizione delle
caratteristiche e dei processi produttivi coinvolti nella lavorazione di questi due
formaggi tipici della Valtellina.
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Valtellina Casera:
Si tratta di un formaggio semigrasso a pasta semicotta ottenuto da latte vaccino e
lavorato prevalentemente in fondovalle. Il termine Casera deriva dal latino e indica
anche il locale di maturazione del formaggio.
Le caratteristiche che sono riportate fanno riferimento al Disciplinare di produzione. In
particolare il latte deve provenire dalla provincia di Sondrio e deve derivare da bovine
di razze tradizionali nutrite prevalentemente con fieno locale.
Le forme sono cilindriche con diametro da 30 a 45 cm. e peso tra 7 e 12 kg.
La pasta è compatta con occhiatura fine e diffusa; il colore varia dal bianco al giallo
paglierino a seconda della stagionatura e del periodo di produzione.
Il sapore è dolce con l�aroma che aumenta con la maturazione; il tenore in grasso sul
secco deve essere di almeno 34%.
Fornite alcuni indicazioni riguardo alle caratteristiche del formaggio Valtellina Casera
possiamo addentrarci in qualche considerazione relativa al processo di lavorazione e
soprattutto alle modalità di stagionatura.
Si parte da latte vaccino parzialmente scremato e derivante da due o più mungiture.
Tradizionalmente il latte conferito la sera viene parzialmente scremato per affioramento
mentre alla mattina si aggiunge latte intero; il Casera, infatti, è un formaggio
semigrasso.
Si procede poi alla coagulazione mediante l�impiego di caglio di vitello e la cottura
della cagliata si protrae per circa 30 minuti a 40-45 °C, il formaggio ottenuto è a pasta
semicotta.
In seguito la cagliata viene rotta con fino ad ottenere dei granuli delle dimensioni di un
chicco di mais; si procede quindi all�estrazione della pasta ottenuta.
Essa viene posta in fascere tradizionali, come stabilito dal disciplinare, la pasta viene
pressata in modo progressivo con dei pesi.
In questo modo, oltre a favorire l�espulsione del siero, si ottiene una buona
acidificazione necessaria per la maturazione della forma.
La lavorazione del Valtellina Casera procede quindi con la salatura a secco o in
salamoia. La tradizione prevede il procedimento effettuato a secco aspergendo sale a
giorni alterni sulle due facce della forma ma sempre più spesso si usa l�immersione in
una soluzione satura di acqua e sale.
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Il ciclo di produzione termina con la maturazione in locali appositi.
Tali locali possono essere cantine, casere (per l�appunto) o crotti ; secondo il
Disciplinare devono sussistere delle particolari condizioni ambientali di temperatura e
umidità relativa.
In particolare la temperatura deve essere compresa tra 6 e 13 °C e l�umidità non deve
essere inferiore a 80%. Per la stagionatura, anche nei caseifici sociali, solitamente si
utilizzano assi di legno su cui vengono poste e rivoltate le forme.
Dedicheremo maggiore risalto a questa fase che costituisce un momento molto delicato
durante il quale i vari componenti subiscono alterazioni profonde ad opera del caglio e
degli enzimi di alcuni microrganismi lattici.
L�attività dei batteri è molto importante soprattutto per la lipolisi e la proteolisi. Gli
enzimi liberati dai batteri attaccano le proteine scomponendole in peptidi e aminoacidi; i
grassi, invece, vengono scissi in acidi grassi e glicerolo.
Tali attività enzimatiche sono responsabili del conferimento di sapori e aromi tipici dei
formaggi durante la maturazione. Se queste azioni sono troppo spinte si può arrivare al
verificarsi di difetti e svilupparsi di sapori amari.
Le attività fermentative, inoltre, sono alla base della formazione delle tipiche occhiature
nella pasta del formaggio a causa dello sviluppo di gas. Grazie a questi processi il
formaggio assume il gusto, l�aroma e l�occhiatura tipica. Il casaro, quindi, deve
sorvegliare che le condizioni climatiche si mantengano a valori ottimali ed
eventualmente deve essere pronto ad intervenire.
La maturazione deve durare almeno 70 giorni.
Per assaporarne al meglio le caratteristiche questo formaggio va conservato al massimo
a 15 °C.
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Bitto:
Il Bitto è il formaggio valtellinese più conosciuto e pregiato, prodotto in alpeggio con
latte di qualità elevata e speciali tecnologie.
Si tratta di un formaggio grasso a pasta semicotta lavorato in alpeggio con latte vaccino
intero appena munto ed aggiunta eventuale di un 10% di latte caprino derivante da capre
di razza �Orobica�.
La produzione di Bitto, essendo legata alla pratica estiva dell�alpeggio, dura dal 1°
giugno al 30 settembre secondo quanto stabilito dall�apposito disciplinare.
Tale formaggio ha origini remote: furono i Celti che, cacciati dai conquistatori Romani
dalla Pianura Padana, si rifugiarono nelle vallate alpine dedicandosi all�attività pastorale
e all�allevamento del bestiame. Il termine stesso Bitto deriva dal gaelico �Bitu�, che
significa perenne, proprio ad indicare la capacità di conservarsi a lungo.
Come nel caso del Valtellina Casera anche il Bitto è insignito del marchio DOP
L�origine di tale formaggio è localizzata nelle valli omonime nel morbegnese ma, il latte
impiegato oggi, può provenire da tutto il territorio della provincia di Sondrio e da alcuni
comuni dell�Alta Val Brembana in provincia di Bergamo. Gli alpeggi della zona più
tipica di produzione, però, nonostante siano tra i più disagiati della provincia di Sondrio,
si sono sempre distinte nell�intero arco alpino per la razionalità con la quale venivano
sfruttati.
Le prescrizioni relative all�alimentazione bovina ricalcano quelle del Valtellina Casera.
Le forme sono cilindriche con diametro da 30 a 50 cm. e peso variabile da 8 a 25 chili in
relazione alle dimensioni della forma.
La pasta ha struttura compatta con occhiatura rada; il colore varia da bianco a giallo
paglierino a seconda della durata della maturazione del formaggio. Il sapore è
inizialmente dolce e delicato ma diventa più intenso con la maturazione.
Il grasso sulla sostanza secca deve essere non inferiore al 45%.
Passiamo ora ad una rapida analisi del ciclo produttivo e delle modalità di stagionatura.
Si parte dal latte intero non scremato di una mungitura a cui si può aggiungere latte
caprino; quindi avviene la coagulazione e la cottura della cagliata stessa ad una
temperatura tra 48 e 52 °C per circa 30 minuti. A questo punto la cagliata viene rotta in
piccoli chicchi; la pasta estratta viene posta in fascere e sottoposta a pressatura.
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Si può notare che la tecnologia ricalca quella del Casera ma vi sono alcune differenze da
sottolineare. Innanzitutto il latte impiegato deriva da una sola mungitura e viene
caseificato senza sosta caldo e intero.
Trattandosi di un latte con un elevato tenore in grasso le temperature al caglio e alla
cottura sono più elevate. La salatura avviene a secco.
Essendo un formaggio che viene prodotto in alpeggio la maturazione inizia nelle �casere
d�Alpe� per poi essere completata a fondovalle.
Data la disparità di ambienti in cui viene stagionato il Bitto nel Disciplinare di
produzione non vengono stabiliti dei parametri specifici di temperatura e umidità.
Risulta evidente che soprattutto durante il primo periodo di maturazione nei locali delle
casere situate in montagna vi sarà una notevole variabilità da un giorno all�altro e da un
alpeggio ad un altro.
In base ad informazioni fornite dall�APA di Sondrio si è potuto evincere che, per quanto
riguarda la maturazione negli stabilimenti del fondovalle, essa è molto simile alla
procedura adottata per il Valtellina Casera con umidità relativa solitamente al di sopra
del valore 80%.
Il Disciplinare, invece, fissa dei limiti minimi della durata del periodo di stagionatura in
70 giorni; talvolta, però, alcune forme di Bitto possono raggiungere anche i 10 anni.
Le fasi di lavorazione del formaggio Bitto sono tuttora molto legate agli usi tradizionali
e, in molti casi, avvengono ancora come molto tempo fa all�interno dei calécc (semplici
strutture in muratura coperte da teloni) che si trovano sparsi sugli alpeggi delle Valli del
Bitto.
Per assaporarne al meglio le caratteristiche questo formaggio va conservato al massimo
a 15 °C.
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Altre produzioni casearie tipiche:
Dopo aver presentato brevemente le caratteristiche dei due principali formaggi tipici del
territorio valtellinese passeremo ora a fornire alcuni cenni relativi ad altri prodotti non
meno importanti.
Tra questi vi sono le �formagelle� e il Valtellina Scimudin che è il maggior esponente
della categoria di formaggi molli a rapida maturazione e piccola pezzatura.
Tali formaggi non sono molto radicati nel territorio sondriese dato il breve periodo di
conservazione che mal si conciliava con l�organizzazione della zootecnia nel passato.
Rispetto ai formaggi Bitto e Valtellina Casera, lo Scimudin richiede un periodo di
maturazione più breve a temperature più basse (3-6 °C) e umidità elevate di 80-90 %.
Informazioni tecniche:
Al fine di verificare le modalità di stagionatura impiegate per la produzione dei
formaggi DOP Bitto e Valtellina Casera è stata condotta una breve indagine.
Presso i tre principali caseifici sociali è emerso che i parametri di temperatura e umidità
relativa sono tenuti il più possibile bassi durante l�anno a valori di circa 8-10 °C e con
umidità di 88-95 %.
Un accorgimento adottato è quello di abbassare di qualche punto l�umidità durante il
periodo invernale; d�altro canto, però, si è notato che le cooperative non adottano
temperature più alte per accelerare il processo di maturazione per evitare l�insorgere di
eventuali difetti.
[2] [3] [6] [8] [9] [10]
23
6.2 Bresaola Iintroduzione:
La Bresaola è un salume tipico del territorio valtellinese conosciuto e apprezzato anche
fuori dai confini della provincia di Sondrio grazie alle sue caratteristiche organolettiche
e nutrizionali che ne fanno un alimento sano ed indicato anche per le diete a causa del
suo ridotto contenuto i grassi.
Notizie del passato fanno risalire l�origine di tale salume al XV secolo ma, quasi
certamente, la sua origine è precedente.
La Bresaola della Valtellina è un prodotto consumato crudo e ottenuto da carne di
manzo opportunamente salata e stagionata con modalità fissate da un Disciplinare di
Produzione.
La materia prima è costituita da carni provenienti da tutto il mondo ma, in particolare, si
tratta di carne di bovini allevati in Sud America allo stato brado. Per la produzione di
questo salume vengono impiegate varie masse muscolari tra cui: la fesa, la sottofesa, il
magatello, il sott�osso e la punta d�anca che costituisce anche il prodotto più pregiato.
L�età delle cosce di bovino impiegate è compresa tra i due e i quattro anni secondo
quanto è fissato dal Disciplinare.
Caratteristiche chimiche:
• Umidità t.q. : max 65%
• Grasso: max 7%
• Ceneri: min. 4%
• Cloruro di sodio: max 5%
• Proteine: min. 30%
Processo produttivo: Le principali fasi del processo produttivo sono le seguenti:
• Selezione della materia prima e rifilatura della carne
• Salagione a secco
• Asciugamento
• Stagionatura
• Controllo del prodotto finito
• Confezionamento
24
Dopo un controllo visivo dei pezzi di carne si procede alla salagione effettuata a secco
cospargendo la carne con sale e aromi naturali. Inoltre è possibile aggiungere vino,
spezie, nitrati, acido ascorbico e zuccheri.
Durante il periodo di salagione, che ha durata non inferiore ai 10 giorni, si effettuano
operazioni di massaggio per favorire l�assorbimento del sale all�interno della carne.
Terminata questa fase, la carne viene insaccata in budelli naturali o artificiali ed inviata
alla fase successiva di asciugamento in apposite celle in modo tale da ottenere una
rapida disidratazione nei primi giorni.
La fase di asciugamento prevede parametri di temperatura tra i 20 e i 30 °C e di umidità
dell�aria di 35-65%. Ad essa segue l�importante periodo di stagionatura che deve essere
effettuato in condizioni ottimali per avere una graduale riduzione di umidità del nostro
prodotto.
Tale fase viene eseguita in locali appositamente climatizzati affinché vi sia un
sufficiente ricambio di aria con una temperatura tra 12 e 18 °C.
Le condizioni di umidità applicate variano dal 70 al 90% circa.
I locali di stagionatura, come quelli di asciugamento, devono essere muniti di impianti
per il mantenimento e la rilevazione dell�umidità e della temperatura. Asciugamento e
stagionatura devono avere una durata minima di quattro settimane affinché si ottenga un
prodotto conforme.
Seguono le fasi di controllo del prodotto finito e di commercializzazione dello stesso.
Per quanto concerne la conservazione del prodotto finito essa può avvenire sia
sottovuoto che con la modalità della conservazione in rete.
Nel secondo caso, quello di maggior rilevanza per le cantine, il prodotto va tenuto a
meno di 15 °C. Ad ulteriore conferma di ciò, si sono chieste informazioni ad un
produttore locale che ha dato il valore ottimale applicato dalla sua azienda intorno a 12
°C.
[12] [13] [14]
25
7. Materiali e metodi
Il progetto relativo alla sistemazione delle cantine Irealp di Chiuro ha avuto lo scopo di
assicurare a tali ambienti le corrette condizioni ambientali per potervi conservare
prodotti agro-alimentari (salumi e formaggi). L�intervento si è proposto la finalità di
mantenere nelle cantine delle precise condizioni di temperatura e umidità:
T tra 12 °C e 16 °C
UR tre 80 % e 90 %
Questi parametri rappresentano le condizioni ottimali per la conservazione di salumi e
formaggi tradizionali.
Il progetto si è articolato in più fasi di studio e di analisi con la finalità di giungere al
dimensionamento di un impianto di condizionamento dell�aria in grado di coprire i
fabbisogni igro-termici delle cantine.
Il primo passo è stato relativo al monitoraggio delle condizioni ambientali (temperatura
e umidità relativa) già esistenti nelle varie cantine attraverso l�utilizzo di 8 sonde igro-
termiche. Le rilevazioni sono state suddivise in due periodi: uno invernale e l�altro
estivo per avere una fotografia il più possibile attendibile delle condizioni esistenti
durante tutto l�anno. Parallelamente sono stati effettuati dei controlli microbiologici per
garantire la qualità igienica e sanitaria delle cantine ed assicurare la possibilità di
conservarvi prodotti alimentari.
In seguito si è resa necessaria l�analisi e la rielaborazione dei dati monitorati all�interno
delle cantine confrontandoli anche con i valori igro-termici riscontrati all�esterno. In
questo modo ci si è resi conto delle differenze notevoli sussistenti tra i vari ambienti
anche in ragione della loro diversa collocazione spaziale e della presenza o meno di
aperture. Sulla base di queste considerazioni sono state fatte scelte diverse riguardo alla
destinazione dei vari ambienti oggetto di studio.
L�analisi dei parametri riscontrati ha permesso sia di definire la vocazione di ogni
ambiente sia di avere dei dati da utilizzare nel dimensionamento.
Dati alla mano le cantine interrate hanno presentato le migliori condizioni ambientali e
una maggiore stabilità nei parametri igro-termici rilevati; per tale motivo l�attenzione si
è focalizzata su tali locali. Questo fatto testimonia la pertinenza del metodo adottato
basandosi sui dati certi del monitoraggio che hanno evidenziato le diverse caratteristiche
delle cantine.
Dopo aver individuato le cantine su cui incentrare l�attenzione, si è passati alla fase di
dimensionamento dell�impianto di condizionamento necessario a coprire i fabbisogni
26
termici idonei alla conservazione dei prodotti alimentari. Partendo dalla definizione dei
carichi termici si è giunti alla valutazione della potenza frigorifera necessaria
all�impianto per mantenere il più possibile costanti le condizioni igro-termiche.
Successivamente si sono considerate diverse soluzioni impiantistiche da poter installare.
La prima ipotesi è stata quella di installare una sonda geotermica con pompa di calore,
soluzione virtuosa da un punto di vista economico ed ecologico in quanto permette di
impiegare fonti energetiche rinnovabili. Tuttavia tale possibilità è stata scartata per
problemi logistici e costi proibitivi. Pertanto la soluzione finale è stata quella di sfruttare
al meglio le caratteristiche esistenti andando ad intervenire sull�isolamento delle cantine
stesse attuando il concetto di cantina passiva.
In tal modo, partendo dallo studio elle condizioni esistenti, si è evitato il ricorso a
soluzioni impiantistiche eccessive e non idonee.
7.1 Rilevazioni microbiologiche Al fine di valutare la carica microbica delle sono stati effettuati i seguenti esami da parte
dell� Istituto Zooprofilattico Sperimentale.
- tamponi per conta microbica totale
- verifica della presenza/assenza di Listeria monocitogenes
- tamponi con terreni selettivi per verificare la carica microbica aerea (presenza e
determinazione ceppi microbici e muffe)
Sono state previste 10 piastre con terreno non selettivo e 10 piastre con terreno selettivo
e i prelievi sono stati così effettuati:
Cantina grande: 2 piastre non selettive con prelievo di 1/2 ora( PCA n°1-PCA n°2) 2 piastre non selettive con prelievo di 1 ora (PCA n°3-PCA n°4) 2 piastre selettive con prelievo di 1/2 ora (OGYEA n°1-OGYEA n°3) 2 piastre selettive con prelievo di 1 ora (OGYEA n°2-OGYE n°4) Cantina piccola: 1 piastra non selettiva con prelievo di 1/2 ora (PCA n°5) 1 piastra non selettiva con prelievo di 1 ora (PCA n°6) 1 piastra selettiva con prelievo di 1/2 ora (OGYEA n°5) 1 piastra selettiva con prelievo di 1 ora (OGYEA n°6) Torchio: 1 piastra non selettiva con prelievo di 1/2 ora (PCA n°7) 1 piastra non selettiva con prelievo di 1 ora (PCA n°8) 1 piastra selettiva con prelievo di 1/2 ora (OGYEA n°7) 1 piastra selettiva con prelievo di 1 ora (OGYEA n°8)
27
Canua o cantina volte: 1 piastra non selettiva con prelievo di 1/2 ora (PCA n°9) 1 piastra non selettiva con prelievo di 1 ora (PCA n°10) 1 piastra selettiva con prelievo di 1/2 ora (OGYEA n°9) 1 piastra selettiva con prelievo di 1 ora (OGYEA n°10) Sono stati inoltre fatti prelievi con spugnette raschianti per identificare Listeria
monocytogenes
cantina grande: 2 prelievi con spugna (n°1-n°2) cantina piccola: 2 prelievi con spugna (n°3-n°4) torchio: 1 prelievo con spugna (n°5) canua o cantina volte: 1 prelievo con spugna (n°6)
Le analisi effettuate hanno dato esito negativo per quanto riguarda Listeria
monocytogenes e cariche microbiche molto contenute come dimostrano le
documentazioni dei risultati di fine analisi allegate.
7.2 Monitoraggio dei parametri igro-termici delle cantine
Durante la fase di monitoraggio dei parametri di temperatura e umidità relativa rilevati
all�interno delle cantine ci si è avvalsi di 8 particolari sonde igro-termiche (DeltaOHM
HD 226-1). Queste sono in grado di rilevare la temperatura e l�umidità dei locali con
intervalli di rilevazione programmabili da 1 secondo a 30 minuti; nel nostro caso si è
deciso di effettuare rilevazioni ad intervalli regolari di 10 minuti.
Le sonde risultano avere un campo di lavoro dal 5 % al 98 % di umidità relativa con una
risoluzine di 0,1 °C e 0,1% UR. Esse sono anche dotate di batterie che ne permettono
l�utilizzo consecutivo per diversi mesi.
Valutando la planimetria dei locali, si è deciso il posizionamento delle sonde in modo
tale da effettuare un monitoraggio omogeneo. Ogni sonda è riconoscibile da un codice;
risulta quindi semplice identificarne la posizione.
Le sonde sono state posizionate a diverse altezze dal pavimento, in particolare:
n 1 - 1,50 m cod. 61 n 2 � 1,50 m cod. 67 n 3 � 2,00 m cod. 59 n 4 � 1,50 m cod. 74 n 5 � 1,50 m cod. 72 n 6 � 1,50 m cod. 52 n 7 � 1,00 m cod. 65 n 8 � 1,00 m cod. 69
28
Figura 7.1. Planimetria delle cantine. In essa sono riportate anche le posizioni delle diverse sonde.
29
Le rilevazioni sono state suddivise in due periodi: uno invernale ed uno estivo.
Di seguito forniamo più precisamente le tempistiche di tali rilevazioni effettuate con
l�ausilio delle 8 sonde sopra citate all�interno delle cantine di Chiuro.
Rilevazioni invernali:
dal giorno 16 novembre 2007 al giorno 4 febbraio 2008 per un totale di 81 giorni
oggetto di monitoraggio.
Rilevazioni estive:
dal giorno 14 maggio 2008 al giorno 21 luglio 2008 e dal giorno 8 agosto 2008 al primo
settembre 2008 per un totale di 94 giorni oggetto di monitoraggio suddivisi in due
sessioni di cui la seconda sessione con ghiaietto.
I dati sono stati scaricati su PC tramite l�apposito software DeltaLog 2 ed in seguito
sono stati rielaborati al fine di ottenere dei valori medi giornalieri di temperatura e
umidità relativa dell�aria all�interno degli ambienti oggetto dello studio.
30
8. Risultati e commenti
Dopo aver rielaborato i valori igro-termici rilevati dalle 8 sonde installate nelle cantine
di Irealp la fase successiva è stata relativa alla loro analisi. Sono stati elaborati alcuni
grafici al fine di visualizzare meglio le differenze sussistenti tra i vari locali soggetti al
monitoraggio.
Un�ulteriore precisazione da farsi è che per quanto riguarda la nomenclatura e la
numerazione delle sonde essa è la medesima impiegata nella parte di presentazione della
disposizione spaziale delle sonde e cioè:
- Sonda 1: nel locale torchio
- Sonde 2-3-4: nella cantina grande
- Sonda 5: nella cantina piccola
- Sonda 6: nella corte esterna dell�edificio
- Sonde 7 e 8: nella cantina con le volte
Per il dimensionamento del nostro impianto di climatizzazione delle cantine si è fatto
riferimento ai dati scaricati dalle sonde 2-3-4-5 e localizzate nelle due cantine interrate
(grande e piccola) che meglio si addicono alla conservazione di alimenti.
Si è considerata anche la sonda 6 installata all�interno della corte del palazzo. I dati
derivanti dal monitoraggio effettuato tramite sonda 6 sono stati assunti come dati di
riferimento per l�ambiente esterno alle cantine.
Verranno presi in considerazione anche i risultati del monitoraggio delle sonde
rimanenti.
Il lavoro fatto non è stato solo di analisi dei parametri fatti registrare dalle 8 sonde ma si
sono utilizzati anche i dati metereologici forniti dalla Fondazione Fojanini di Sondrio
relativi ad una centralina posta nel comune di Chiuro.
31
8.1 Presentazione dei grafici
In seguito si è passati alla fase di elaborazione grafica dei dati in possesso in modo tale
da poter avere una fotografia più nitida del trend delle temperature e delle umidità
relative registrate all�interno delle cantine.
Sono stati create due serie principali di grafici, una per ciascuna sessione di
monitoraggio.
Verranno quindi presentati due gruppi di grafici riferiti rispettivamente ai periodi
novembre 2007-febbraio 2008 e maggio 2008-agosto 2008. Per ciascun periodo si è
fatto il duplice lavoro di incrociare i dati interni sia con quelli della sonda 6 che con
quelli forniti dalla fondazione Fojanini.
Di seguito verranno presentati e commentati i grafici riassuntivi relativi ai parametri
igro-termici per due periodi citati sopra.
Iniziamo con la presentazione dei grafici relativi alle temperature medie giornaliere
registrate.
TEMPERATURE PERIODO NOVEMBRE-FEBBRAIO
-8,00-7,00-6,00-5,00-4,00-3,00-2,00-1,000,001,002,003,004,005,006,007,008,009,00
10,0011,0012,0013,0014,0015,00
nov-0
7
nov-0
7
nov-0
7
dic-07
dic-07
dic-07
dic-07
gen-0
8
gen-0
8
gen-0
8
gen-0
8feb
-08
mesi
valo
ri
Sonda 1 torchioSonda 2 cantina grandeSonda 3 cantina grandeSonda 4 cantina grandeSonda 5 cantina piccolaSonda 6 esternoSonda 7 cantina volteSonda 8 cantina volteDati esterni Fojanini
Figura 8.1. Grafico delle temperature del periodo invernale. In esso vengono raffrontati gli andamenti delle temperature fatte registrare dalle 8
sonde con l�aggiunta dei dati della Fondazione Fojanini.
32
Osservando attentamente il grafico balzano subito all�occhio i diversi andamenti
assunti dai dati relativi alle diverse sonde.
Nel grafico riferito alle temperature del periodo di monitoraggio invernale si evince
chiaramente la differenza nel comportamento termico tra locali interni e ambiente
esterno.
Solo la linea di tendenza riferita alla sonda 6 mostra una notevole variabilità
approssimandosi, tra l�altro, all�andamento grafico assunto dai dati della Fondazione
Fojanini.
Durante l�inverno i picchi minimi, a livello di temperature sono stati toccati nei mesi di
dicembre e di gennaio. Di questo comportamento hanno risentito anche le cantine.
Molto interessante è l�andamento dei dati registrati nelle cantine il cui comportamento
termico è stato piuttosto uniforme durante il periodo invernale non facendo mai
registrare temperature inferiori ai 6 °C.
Si pensi che, invece, la sonda 6 posta a pochi metri di distanza ha fatto registrare un
minimo di � 1,0 °C mentre i dati Fojanini hanno un picco minimo di addirittura � 6,80
°C.
Questo fatto è di notevole importanza perché sta a dimostrare la buona tenuta termica di
tali cantine peraltro già favorite dal microclima particolare formato dalla corte protetta
su quattro lati i cui dati sono forniti dalla sonda 6.
33
TEMPERATURE PERIODO MAGGIO-AGOSTO
10,0011,0012,0013,0014,0015,0016,0017,0018,0019,0020,0021,0022,0023,0024,0025,00
mag-08
mag-08
mag-08giu
-08giu
-08giu
-08giu
-08lug
-08lug
-08lug
-08lug
-08lug
-08
ago-0
8
ago-0
8
ago-0
8
ago-0
8
mesi
valo
ri
Sonda 1 torchioSonda 2 cantina grandeSonda 3 cantina grandeSonda 4 cantina grandeSonda 5 cantina piccolaSonda 6 esternoSonda 7 cantina volteSonda 8 cantina volteDati esterni Fojanini
Figura 8.2. Grafico delle temperature del periodo estivo. In esso vengono raffrontati gli andamenti delle temperature fatte registrare dalle 8
sonde con l�aggiunta dei dati della Fondazione Fojanini
Nel caso dei risultati delle rilevazioni termiche estive le differenze si acuiscono
notevolmente.
Questo fatto è di per sé indicativo delle diverse attitudini delle cantine ed è stato utile ad
identificare meglio su quali spazi destinare gli sforzi al fine di potervi conservare al
meglio i prodotti alimentari riducendo al minimo il margine di correzione dell�impianto
di raffrescamento.
Risulta già evidente una maggiore variabilità all�interno dei dati raccolti nella sessione
estiva rispetto a quella invernale.
In particolare, a differenza del grafico riferito al periodo novembre-febbraio, i dati
derivanti da sonde diverse mostrano andamenti più variabili.
Vi sono anche sovrapposizioni visibili tra le linee di tendenza che hanno un precisa e
interessante spiegazione.
Come si può ben notare il comportamento delle sonde 2 3 e 4 è molto simile tanto che
vi è una evidente sovrapposizione grafica tra le varie linee.
34
Tutto ciò, ovviamente, non è casuale ma è dovuto al fatto che tutte e tre le sonde sono
state posizionate nella cantina grande anche se in punti e ad altezze diverse.
L�andamento dei dati della sonda 5 è di poco differente in quanto riferito alla confinante
cantina piccola. Si tratta in entrambi i casi di locali interrati e quindi più freschi rispetto
agli altri.
Altre sovrapposizioni si hanno tra i dati delle sonde 7 e 8 localizzate nella cantina con le
volte.
I picchi termici sono stati toccati durante il periodo compreso tra l�ultima settimana di
giugno e i primi giorni di luglio e durante il mese di agosto.
Sulla base dei dati in possesso risulta già evidente come i migliori locali per la
conservazione di formaggio e bresaola siano le due cantine interrate che toccano
temperature più contenute durante il periodo caldo.
Passiamo ora alla descrizione degli elaborati grafici relativi all�umidità relativa
dell�aria.
UMIDITA' PERIODO NOVEMBRE-FEBBRAIO
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
80,00
90,00
100,00
nov-0
7
nov-0
7
nov-0
7dic
-07dic
-07dic
-07dic
-07
gen-0
8
gen-0
8
gen-0
8
gen-0
8feb
-08
mesi
valo
ri
Sonda 1 torchioSonda 2 cantina grandeSonda 3 cantina grandeSonda 4 cantina grandeSonda 5 cantina piccolaSonda 6 esternoSonda 7 cantina volteSonda 8 cantina volteDati esterni Fojanini
Figura 8.3. Grafico delle umidità relative dell�aria del periodo invernale. In esso vengono raffrontati gli andamenti delle umidità relative fatte registrare dalle 8
sonde con l�aggiunta dei dati della Fondazione Fojanini
35
Ad una prima analisi visiva si osserva una certa uniformità nelle linee relative ai dati
delle sonde 2-3-4-5-7 e 8. Tali sonde hanno rilevato valori mediamente compresi tra 80
% e 90 %.
Discorso a parte, ovviamente per la sonda 6 che ha registrato un�umidità media del
71,8 % essendo posta all�esterno dove l�aria risulta essere più secca.
Un�ulteriore eccezione è rappresentata dalla sonda 1 posizionata nel locale torchio che
ha un andamento simile ma con valori inferiori alla sonda 6.
Un�ultima considerazione va fatta sui dati della Fondazione Fojanini che, per quanto
concerne le umidità, sono riferiti alla centralina meteo di Sondrio dato che non erano
reperibili quelli della centralina di Chiuro.
UMIDITA' PERIODO MAGGIO-AGOSTO
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
80,00
90,00
100,00
mag-08
mag-08
giu-08
giu-08
lug-08
lug-08
ago-0
8
ago-0
8
mesi
valo
ri
Sonda 1 torchioSonda 2 cantina grandeSonda 3 cantina grandeSonda 4 cantina grandeSonda 5 cantina piccolaSonda 6 esternoSonda 7 cantina volteSonda 8 cantina volteDati esterni Fojanini
Figura 8.4. Grafico delle umidità relative dell�aria del periodo estivo. In esso vengono raffrontati gli andamenti delle umidità relative fatte registrare dalle 8
sonde con l�aggiunta dei dati della Fondazione Fojanini
Iniziamo subito col dire che il grafico qui sopra presenta dei limiti di attendibilità. Un
primo problema è rappresentato dal fatto che alcune sonde sono entrate in blocco per un
lungo periodo; il secondo è relativo ai dati della Fondazione Fojanini che, nel periodo 1
luglio-19 agosto presentano una scarsa attendibilità dovuta a problemi tecnici.
36
Ciò non ci impedisce, però, di fare alcune constatazioni per cui si rimanda alla parte di
analisi dei dati estivi che segue.
Dopo aver dato una prima presentazione visuale dei dati del monitoraggio si procede
ora ad un�analisi più tecnica ed approfondita dei concetti sopra accennati.
Nella nostra analisi ci soffermeremo principalmente sui dati derivanti dalle sonde
numerate da 2 a 4 posizionate nella cantina più grande e su quelli della sonda 5
localizzata nella vicina cantina più piccola.
Questa scelta è stata effettuata in quanto tali locali meglio si prestano alla conservazione
di alimenti essendo dotati di una buona capacità di mantenimento di temperature
costanti rispetto alle temperature riscontrabili all�esterno o in altri locali più esposti e
non interrati.
8.2 Analisi dei dati invernali
Durante il periodo invernale le sonde sono rimaste in funzione per 81 giorni dalla metà
di novembre agli inizi di febbraio, andando quindi a coprire il periodo invernale più
freddo. Nella tabella sottostante sono schematizzati i valori medi, massimi e minimi
fatti registrare nel periodo novembre-febbraio dalle sonde delle due cantine oggetto di
analisi.
Tabella 8.1. Tabella delle temperature invernali.
In essa vengono presentati i valori medi, massimi e minimi fatti registrare dalle sonde 2-3-4-5.
INVERNO CANTINA GRANDE C. PICCOLA N° SONDA 2 3 4 5 T MEDIA (°C) 7,4 7,6 7,9 7,1 T MAX (°C) 9,1 9,2 9,4 8,9 T MIN (°C) 6,3 6,5 6,7 5,9
La cantina piccola, interessata dalle rilevazioni della sonda 5, risulta essere più fredda
con una temperatura media del periodo pari a 7,1 °C; a tale valore si avvicina quello
della sonda 2 con un valore medio di 7,4 °C.
Lo stesso andamento è seguito dai dati relativi ai valori massimi e minimi registrati
durante il periodo di monitoraggio invernale con le temperature più basse registrate
dalla sonda 5.
37
La spiegazione delle analogie tra sonda 2 e 5 sono facilmente comprensibili osservando
la planimetria dalla quale si evince la collocazione precisa delle sonde.
La sonda 2, infatti, risulta essere collocata nei pressi del portone tramite cui sono in
comunicazione la cantina grande e quella piccola. Per completezza d�informazione
inseriamo anche i dati relativi al locale torchio (sonda 1) e all�altra cantina dove sono
state localizzate le sonde 7 e 8.
Tabella 8.2. Tabella delle temperature invernali.
In essa vengono presentati i valori medi, massimi e minimi fatti registrare dalle sonde 1-7-8.
INVERNO TORCHIO CANTINA VOLTE N° SONDA 1 7 8 T MEDIA (°C) 7,5 7,0 6,8 T MAX (°C) 9,8 8,7 8,5 T MIN (°C) 5,6 5,6 5,6
Come si può facilmente notare i valori invernali, ricalcando quanto si può facilmente
osservare anche nel grafico riassuntivo riferito alle temperature del periodo novembre
2007-febbraio 2008,
le differenze nei valori tra le varie sonde sono minime. C�è infatti una certa uniformità
tra le varie cantine con differenze molto limitate.
Tale situazione non sarà più riscontrabile nel periodo estivo come vedremo meglio in
seguito.
Passeremo ora ad analizzare le umidità relative registrate nelle due cantine piccola e
grande durante il periodo invernale
Tabella 8.3. Tabella delle umidità relative dell�aria invernali.
In essa vengono presentati i valori medi, massimi e minimi fatti registrare dalle sonde 2-3-4-5.
INVERNO CANTINA GRANDE C. PICCOLA N° SONDA 2 3 4 5 UR MEDIA 90,4 87,8 84,6 87,1 UR MAX 97,2 94,0 91,9 96,9 UR MIN 62,9 60,1 60,2 65,2
38
I valori medi registrati in entrambe le cantine si vanno a collocare tra 80% e 90% cioè in
quell�intervallo di umidità che rappresenta la condizione migliore per la conservazione
di salumi e formaggi come nel nostro caso.
Proponiamo ora anche i valori delle umidità medie registrate dalle sonde 1,7 e 8.
Tabella 8.4. Tabella delle umidità relative dell�aria invernali.
In essa vengono presentati i valori medi, massimi e minimi fatti registrare dalle sonde 1-7-8.
INVERNO TORCHIO CANTINA VOLTE N° SONDA 1 7 8 UR MEDIA 57,8 89,6 90,8 UR MAX 73,1 94,8 94,8 UR MIN 33,6 78,8 84,9
Per quanto riguarda le sonde 7 e 8 i dati ricalcano i quelli registrati nella cantina grande
e in quella piccola.
Caso a parte, invece, è rappresentato dal locale torchio laddove l�umidità media è stata
notevolmente più bassa con il 57,8 %.
8.3 Analisi dei dati estivi
Durante i 94 giorni di monitoraggio estivo nel periodo maggio-agosto si sono potute
notare interessanti differenze nel comportamento igro-termico delle varie cantine.
In particolare la sonda 5 ha fatto rilevare durante il periodo estivo delle temperature
leggermente inferiori rispetto a quanto si è notato invece nella cantina di dimensioni più
ampie. Passeremo ora ad un�analisi più dettagliata dei dati acquisiti nella fase di
monitoraggio.
La tabella di seguito fornisce un rapido colpo d�occhio sui valori delle temperature
rilevate all�interno della cantina grande e di quella piccola.
Tabella 8.5. Tabella delle temperature estive.
In essa vengono presentati i valori medi, massimi e minimi fatti registrare dalle sonde 2-3-4-5.
ESTATE CANTINA GRANDE C. PICCOLA N° SONDA 2 3 4 5 T MEDIA (°C) 15,3 15,3 15,6 14,3 T MAX (°C) 17,6 17,6 17,7 16,5 T MIN (°C) 12,4 12,5 12,4 11,6
39
Da una breve osservazione di quanto scritto sopra risultano evidenti alcune osservazioni
che verranno ora illustrate.
Come già accennato in precedenza la sonda 5 collocata nella cantina di dimensioni più
modeste è quella che ha fatto registrare i valori termici più bassi durante le sessioni
invernali di rilevazione con un valore medio nel periodo maggio-agosto di 14,3 °C,
valore inferiore di anche più di 1°C rispetto alle condizioni rilevate nella vicina cantina
grande.
Lo stesso andamento è rilevabile analizzando i valori massimi e minimi riscontrati nel
corso del periodo oggetto di monitoraggio estivo.
Per quanto concerne i picchi minimi essi sono concentrati nella seconda quindicina del
mese di maggio 2008. Durante tale periodo si sono riscontrate anche all�esterno delle
temperature piuttosto inferiori alla media del mese accompagnate da precipitazioni
frequenti che hanno interessato la Valtellina in generale facendo registrare una delle
annate più piovose.
Tornando al nostro caso di studio, un�altra interessante annotazione da fare è che tra i
dati delle sonde 2-3-4 la sonda 2 ha fatto registrare in media 15,3 °C contro i 15,6 °C
della sonda 4. Questa differenza risulta meglio comprensibile rifacendoci alla
planimetria allegata da cui si può osservare come la sonda 2 sia posizionata nei pressi
del portale mediante il quale si accede alla cantina piccola oggetto delle precedenti
osservazioni (la sonda 5 ha fatto registrare le T più basse). L�analisi dei dati proposti
dimostra come i locali oggetto di studio si prestino alla destinazione di cantine preposte
alla conservazione di formaggi e salumi in quanto risentono solo parzialmente delle
variazioni climatiche esterne e, anche in periodi molto caldi, mantengono temperature
abbastanza prossime a 12 °C. Il dato di 12 °C rappresenta l�optimum identificato per la
conservazione di formaggi e salumi in base al quale si è progettato l�impianto di
condizionamento.
Tabella 8.6. Tabella delle temperature estive.
In essa vengono presentati i valori medi, massimi e minimi fatti registrare dalle sonde 1-7-8.
ESTATE TORCHIO CANTINA VOLTE N° SONDA 1 7 8 T MEDIA (°C) 18,9 17,7 17,6 T MAX (°C) 21,5 20,6 20,3 T MIN (°C) 15,7 14,6 14,4
40
Rispetto alle analogie riscontrate nel periodo invernale, durante il monitoraggio estivo, i
dati raccolti dalle sonde 7 e 8 ed in particolare dalla sonda 1 si scostano
significativamente da quelli delle cantine grande e piccola. Queste ultime, infatti,
possono beneficiare dell�azione refrigerante del terreno.
Per quanto riguarda l�analisi dell�umidità relativa, come si può osservare dalle tabelle
allegate, per lunghi periodi i valori riscontrati dalle sonde 2-3-4-5 sono stati 100%.
Questo è dovuto al fatto che la strumentazione è andata in blocco per l�eccessiva
umidità riscontrata nelle cantine con valori di UR al di sopra dell�intervallo di misura.
Dovremo limitarci quindi ad un�analisi dei parziali dati a disposizione.
Nella cantina grande, infatti, il funzionamento delle sonde è stato possibile per un
periodo di 30 giorni circa facendo rilevare valori comunque elevati con una media del
97,6 %.
L�unico caso di monitoraggio completo è riferito alla sonda 1 localizzata nel locale
torchio che ha fatto registrare un valore medio pari a 83,1 %.
8.4 Confronto tra i dati della sonda 6 e quelli della Fondazione Fojanini
Ovviamente i dati termici rilevati all�interno delle cantine hanno di per sé un valore
parziale senza considerare anche gli andamenti climatici riscontrati all�esterno.
Questo anche al fine di comprendere meglio l�attitudine dei locali in questione alla
conservazione di alimenti e alla capacità di mantenere delle temperature il più possibile
costanti evitando sbalzi e variazioni eccessive.
Per quanto riguarda i dati metereologici esterni si è fatto un doppio lavoro impiegando
sia i dati rilevati dalla sonda 6 posizionata nella corte dell�edificio sia i dati forniti dalla
Fondazione Fojanini di Sondrio relativi ad una sonda posta nel comune di Chiuro.
Per il dimensionamento dell�impianto e per le fasi di studio successive si è deciso di
fare riferimento ai dati della sonda nella corte dell�edificio proprio perché meglio
rappresentativi del particolare microclima del palazzo dove sono ubicate le cantine.
Di seguito vengono forniti i valori medi, massimi e minimi delle temperature rilevate
all�esterno nei periodi di rilevazione dalla sonda 6.
41
Tabella 8.7. Tabella delle temperature della sonda 6. In essa vengono presentati i valori medi, massimi e minimi fatti registrare dalla sonda
6.
PERIODO ESTIVO
PERIODO INV.
N° SONDA 6 6 T MEDIA (°C) 19,8 3,3 T MAX (°C) 24,2 8,1 T MIN (°C) 14,5 -1,0
Interessante può risultare un confronto tra i valori sopra riportati e quelli ricavati dai dati
forniti dalla Fondazione Fojanini sia per quanto concerne il periodo invernale che per
quello estivo in modo tale da poter comprendere meglio analogie e differenze tra i dati
raccolti.
Tabella 8.8. Tabella delle temperature della Fondazione Fojanini.
In essa vengono presentati i valori medi, massimi e minimi fatti registrare dalla sonda della Fondazione Fojanini.
PERIODO
ESTIVO PERIODO INV.
DATI FOJANINI T MEDIA (°C) 17,94 1,03 T MAX (°C) 24,60 13,71 T MIN (°C) 10,83 -6,80
Come si può evincere dai dati proposti le temperature medie riscontrate dalla sonda 6
posizionata nella corte del palazzo risultano essere più alte di circa 2 °C rispetto ai dati
derivanti dalla Fondazione Fojanini.
Le temperature risultano essere leggermente più alte perchè la corte è riparata sui 4 lati
creando quindi un �microclima locale�. Altra conseguenza di questo fatto è la minor
variabilità dei parametri termici riscontrabile a livello dei picchi minimi e massimi
registrati nel monitoraggio invernale ed estivo.
Infatti, nel periodo maggio-agosto all�interno della corte sono stati toccati 14,53 °C
come temperatura minima nel giorno 18 maggio 2008 che, peraltro, rappresenta anche
la data la sonda della Fondazione ha fatto registrare il suo picco minimo di 10,83 °C.
Questo fatto rappresenta, se necessario, un elemento utile a capire l�attendibilità e la
rispondenza dei dati in nostro possesso.
42
Questo effetto di creazione di un microclima più stabile nella corte è riscontrabile anche
analizzando i dati del periodo invernale.
Per quanto riguarda i valori dell�umidità relativa dell�aria rilevati dalla sonda 6 essi
sono stati i seguenti:
- periodo invernale: 71,8 %
- periodo estivo: 72,6 %
Come si può notare, all�interno della corte del palazzo in questione l�umidità rilevata è
stata pressoché la medesima sia in inverno che in estate.
Passando ora ai dati forniti dalla Fondazione Fojanini essi sono stati i seguenti:
- periodo invernale: 82,41 %
- periodo estivo: 77,17 %
Seppur con valori più alti rispetto a quelli fatti registrare dalla sonda 6 anche i dati
Fojanini mostrano analogie tra umidità invernali e estive.
Va fatta una precisazione, però, dato che i dati invernali sono riferiti alla centralina di
Sondrio mentre le medie estive sono state calcolate escludendo i dati del mese di luglio
e di agosto fino al giorno 19.
Questa non è una scelta di tipo arbitrario ma dovuta al fatto che, nel periodo citato sopra
la sonda della Fondazione ha avuto delle disfunzioni tecniche che ne hanno
parzialmente pregiudicato l�attendibilità. Come in ogni sperimentazione tali errori
devono essere messi in conto e si deve cercare di limitare al massimo l�impatto sul dato
globale. Con queste considerazioni termina la lunga parentesi dedicata all�analisi dei
dati raccolti ed elaborati. Da quanto precede nascono delle riflessioni che sono state utili
nel dimensionamento dell�impianto e che verranno presentate in seguito.
43
9. Dimensionamento dell�impianto
La fase finale del progetto di sistemazione delle cantine di Chiuro è stata quella relativa
al dimensionamento dell�impianto di climatizzazione da installare.
Riguardo a questo passo vanno fatte alcune premesse.
Innanzitutto l�installazione di tale impianto rappresenta solamente una parte di un
progetto più ambizioso di risistemazione della sede di Irealp utilizzando tecnologie a
minor impatto ambientale e miglior efficienza energetica.
L�obiettivo principale è diventato quindi quello di perseguire una riduzione dei
costi/consumi e rendere il palazzo una �vetrina� di ristrutturazione sostenibile in un
ambito particolare, come quello montano, misurandosi con il forte carattere storico
dell�intero complesso edilizio.
Nel nostro caso ci occuperemo solo della parte relativa ai fabbisogni delle cantine.
Detto questo, inizieremo con la presentazione delle considerazioni teoriche che stanno
alla base dei calcoli che verranno presentati in seguito.
Per dimensionare l�impianto di climatizzazione è stato necessario fare riferimento a più
elementi e fattori che concorrono alla determinazione dei fabbisogni delle cantine.
Come già accennato in precedenza, i locali oggetto del nostro interesse sono stati quelli
interrati e cioè la cantina grande e quella piccola. Richiamando quanto già scritto in
precedenza, tale scelta è legata alla migliore attitudine alla conservazione di alimenti
delle due cantine in questione riscontrata nelle fasi di monitoraggio dei parametri igro-
termici.
Per andare a dimensionare l�impianto è stato necessario valutare le dinamiche termiche
a cui sono soggette le cantine.
Come già accennato, la trattazione inizierà con una parte più discorsiva e teorica che
risulterà poi utile al lettore per una migliore comprensione della parte in cui verranno
illustrati i calcoli veri e propri.
La prima fase è stata relativa all�analisi degli scambi energetici all�interno degli
ambienti delle due cantine e con l�ambiente esterno. L�impianto di climatizzazione deve
garantire che i parametri ambientali rimangano entro certi limiti inalterati nell�ambiente
interno, al fine di garantire le condizioni di benessere o migliori per la conservazione
degli alimenti.
44
Il dimensionamento dell�impianto deve essere quindi basato sulla valutazione dei
carichi termici nelle condizioni più gravose, valutando le giornate più calde che si sono
registrate nel periodo estivo.
Per carichi termici si intendono i flussi termici a cui l�impianto deve far fronte per
assicurare determinate condizioni ambientali.
Il valore da andare a determinare è quello del carico termico totale Qt nelle condizioni
più sfavorevoli.
Qt = Qc + Qirr + Qpr + Qp + Qaa + Qm
Dove:
- Qc è il valore degli scambi energetici con l�esterno. Rappresenta quindi lo scambio
termico per trasmissione attraverso la parete perimetrale delle cantine con l�ambiente
esterno
- Qirr è relativo ad un eventuale variazione energetica da attribuire all�azione radiante
del sole che, nel caso in esame, è stata trascurata dato che le cantine si trovano interrate
e protette dalla corte.
- Qpr fa riferimento ad eventuali variazioni energetiche dovute alla presenza dei prodotti
stoccati.
Nel caso oggetto della nostra analisi tale contributo è da ritenersi molto marginale in
quanto formaggi e salumi avranno già terminato la fase di maturazione in cui sono
soggetti alle maggiori mutazioni chimico-fisiche.
Inoltre giungeranno o a temperatura ambiente o in appositi veicoli refrigerati e pertanto
non apporteranno calore all�interno delle cantine.
- Qp invece, è una componente da attribuirsi alla presenza di eventuali persone.
Nel caso delle cantine di Irealp, la fruizione sarà limitata a visite sporadiche e non
continuative.
Vi sarà anche la presenza di un operatore addetto al rivoltamento e alla pulizia delle
forme comunque circoscritta a tempi ristretti.
- Qaa è la componente energetica dovuta all�aria accidentale ed è strettamente legata
all�accesso nei locali con l�apertura di porte e finestre.
- Qm è la componente dovuta a surriscaldamenti eventuali provocati da macchinari,
motori e illuminazione.
45
La componente di impiantistica con i motori sarà collocata all�esterno mentre all�interno
arriveranno solo i condotti e le bocchette di ventilazione.
Per quanto concerne l�illuminazione, attualmente sono installate lampade alogene da
150 W, in futuro si passerà al neon o a lampade alogene a basso consumo da accendere,
però, solo in caso di accesso.
Anche il contributo termico dovuto all�illuminazione e ai macchinari risulta quindi
molto modesto.
[1]
Nel caso delle cantine di Chiuro il problema principale è stato quello legato al carico
termico sensibile dovuto alla trasmissione di calore tramite le pareti perimetrali delle
cantine nelle arre esposte e non interrate.
Il valore di Qc così calcolato è stato maggiorato prudenzialmente per andare a stimare
anche eventuali altri carichi energetici accennati sopra.
In questo modo è stato possibile giungere alla corretta determinazione del carico
termico totale (Qt) a cui l�impianto dovrà far fronte per mantenere il più possibile
invariate le condizioni ambientali all�interno delle cantine.
Per procedere ai calcoli è stato necessario stabilire alcuni dati di riferimento che
verranno ora illustrati al fine di rendere la trattazione il più possibile chiara e
comprensibile.
Innanzitutto, per l�ambiente interno delle due cantine grande e piccola si è assunta la
temperatura di 12 °C con 80 % di umidità relativa dell�aria.
Ovviamente, alla luce di quanto scritto relativamente alla determinazione dei carichi
termici, è stato necessario stabilire anche delle condizioni esterne di riferimento
assumendo le più gravose rilevate dal monitoraggio ambientale durante il periodo
maggio-agosto.
Si è operata la scelta di impiegare i dati più attendibili, quelli elaborati dalla sonda 6
ubicata nella corte del palazzo sede di Irealp. In particolare, il valore scelto è stato di 24
°C al fronte di un valore massimo di 24,22 °C fatto registrare dalla sonda 6 il giorno 29
giugno 2008.
Più in generale, durante il monitoraggio sono stati superati i 22 °C di temperatura media
per ben 17 giorni suddivisi tra il mese di agosto e il periodo fine giugno-inizio luglio.
La condizione assunta di 24 °C rappresenta quindi di gran lunga quella più critica e
svantaggiosa rilevata.
46
Occorre fare però un�ulteriore premessa prima di poter analizzare a fondo i calcoli
relativi al dimensionamento dell�impianto.
La necessità di valutare gli scambi energetici con l�ambiente esterno tramite i muri
perimetrali ha imposto la necessità di fare rilevazioni planimetriche il più possibile
precise degli ambienti delle due cantine in questione. I dati, nella loro completezza,
verranno presentati in seguito man mano che si andranno ad illustrare i vari passaggi di
calcolo.
Per quanto riguarda i materiali costruttivi, i muri sono costituiti da murature in pietrame
che, secondo le norme del D.M. 20/11/1987, sono riconducibili alla categoria delle
murature in pietra non squadrata.
Tale tipologia comprende le murature realizzate con materiale di cava lavorato solo
grossolanamente e posto in opera in strati sufficientemente regolari.
Lo spessore minimo di tali murature irregolari deve essere di 50 cm per legge. Dalle
misurazioni è risultato essere variabile tra un minimo di 70 cm ed un massimo di ben 1
metro.
Risulta evidente come muri così spessi e stratificati fungano da isolante e concorrano
nel determinare la �bontà� delle cantine.
Tornando ora alla formula di partenza:
Qt = Qc + Qirr + Qpr + Qp + Qaa + Qm
Qc = (Tc � Tf) x A x K / L
Dove :
- Tc è la temperatura della parete calda ovvero la temperatura esterna
- Tf è la temperatura della parete fredda ovvero la temperatura interna (12 °C nel nostro
caso)
- A è l�area dell�elemento costruttivo
- K è il coefficiente di conducibilità termica del materiale edilizio
- L è lo spessore dell�elemento costruttivo
Il calcolo del carico termico dovuto agli scambi dalle pareti è stato piuttosto lungo e, per
praticità, è stato suddiviso in più fasi.
47
1. Scambi con le zone di ingresso dalla cantina grande e da quella piccola in muratura
Si fa riferimento alle superfici delle due cantine che si affacciano sul corridoio di
ingresso interrato.
Tc è la temperatura esterna più sfavorevole rilevata dalla sonda 6.
Lo spessore medio delle pareti in malta e pietra è stato assunto pari a 0,75 m.
K è stato assunto pari a 1,6 kcal/m°Ch (coefficiente di conducibilità termica)
Tc = 24°C
Tf = 12°C
A = 11,95 m2
L = 0,75 m
K = 1,6 kcal/m°Ch
Qc = 306 kcal/h
2. Scambi dovuti a porte e finestre
Anche in questo punto del calcolo si richiama la condizione climatica più critica fatta
registrare dalla sonda 6.
Sono considerate le aperture quali porte e finestre con gli spessori sotto indicati.
Nello specifico, oltre a due piccole finestre, sono considerate anche le superfici di
scambio dovute all�ampio portale d�accesso alla cantina grande e il portone di
dimensioni modeste che costituisce l�ingresso della cantina piccola.
Tc = 24°C
Tf = 12°C
A = 6,41 m2
L = 4 cm per le porte e 2 cm per i serramenti delle finestrelle
K per il legno pari a 0,16 kcal/m°Ch
Qc = 361 kcal/h
48
3. Scambi tra la cantina grande e la cantina del vicino
In questo punto si considerano le interazioni termiche tra la cantina grande ed una
cantina adiacente ad essa ma di un altro proprietario.
La cantina confina con esso con il suo lato più corto di lunghezza 5,70 m.
In questo caso la temperatura della parete più calda Tc è stata assunta pari a quella più
alta rilevata nelle cantine durante il monitoraggio (17 °C) approssimando in tal modo le
condizioni della cantina del vicino a quelle delle cantine senza climatizzazione.
Tc = 17°C
Tf = 12°C
A = 20,52 m2
L = 1 m
K = 1,6 kcal/m°Ch
Qc = 165 kcal/h
4. Scambi tra la cantina piccola e il garage adiacente
La cantina piccola risulta essere confinante con il garage-ripostiglio di un�abitazione
vicina a Nord-Est.
Lo spessore dei muri risulta approssimarsi al valore di 1 m.
Per valutare l�entità di questa componente del carico termico ci si è comportati in modo
differente rispetto al caso precedente. Infatti, non trattandosi di cantine, locali
notoriamente più freschi, si è optato per l�approssimazione delle loro condizioni
ambientali a quelle esterne (Tc = 24 °C)
Questo, comunque, sempre in un contesto di calcolo volto ad approssimare in eccesso e
non in difetto al fine di andare eventualmente a sovradimensionare l�impianto.
Tc = 24°C
Tf = 12°C
A = 12,8 m2
L = 1 m
K = 1,6 kcal/m°Ch
Qc = 246 kcal/h
49
5. Scambi con i locali soprastanti le cantine
Ultimo passo della valutazione delle dinamiche di scambio energetico tra le cantine di
Chiuro e l�ambiente esterno è stato quello relativo alla trasmissione dal soffitto delle
cantine verso i locali soprastanti. In questo caso è stato necessario andare a calcolare
l�estensione e lo spessore del soffitto delle due cantine.
Nel caso della cantina grande A = 36,27 m2
L = 1,4 m
Nel caso della cantina piccola A = 25,2 m2
L = 1,1 m
In seguito si è proceduto a stabilire le temperature delle superfici calde Tc.
In entrambi i casi si è adottata la situazione più critica rilevata dalla sonda 6 pari a 24°C.
Tale decisione va sempre vista in un�ottica prudenziale anche perché i locali del palazzo
sopra le cantine attualmente non sono adibiti a nessun utilizzo e non sono soggetti a
condizionamento ambientale.
Il risultato di Qc è riportato sotto.
Qc = 938 kcal/h
A questo punto è stato necessario solamente operare una sommatoria tra tutte le
componenti di Qc.
Qc = 306 kcal/h + 361 kcal/h + 165 kcal/h + 246 kcal/h + 938 kcal/h = 2016 kcal/h
Ovviamente Qc rappresenta solamente una componente di Qt.
Si è optato per una maggiorazione del 30 %.
Questa operazione è stata necessaria per valutare eventuali contributi termici dovuti alle
persone, all�aria accidentale, all�illuminazione e via dicendo.
Questo contributo risulta comunque essere piuttosto modesto come già detto.
Quindi:
Qt = Qc x 1,3 = 2016 kcal/h x 1,3 = 2621 kcal/h
A questo punto, dopo aver calcolato il valore del carico termico totale delle cantine di
Chiuro, si è proceduti all�analisi impiegando il diagramma di Mollier. Il
condizionamento ambientale si basa sull�introduzione di aria a condizioni termo-
igrometriche differenti rispetto a quelle interne.
50
Per il condizionamento ambientale estivo si è soliti fare riferimento a dei massimi
differenziali termici tra la temperatura da mantenere all�interno e quella dell�aria
immessa forzosamente.
Solitamente, per le abitazioni si stabilisce un massimo differenziale di 5 °C mentre per
gli usi industriali e comunque non residenziali si può giungere fino a 10 °C.
Nel caso delle cantine è stato scelto un intervallo cautelativamente più basso di 5 °C al
massimo.
Questa scelta è stata fatta pur non trattandosi di luoghi destinati ad uso abitativo. Il suo
significato sta nel voler evitare eventuali problemi ai prodotti conservati data anche la
limitatezza degli spazi.
Immettendo aria più fredda, infatti, si potrebbe rischiare di creare ristagni di aria fredda.
Quindi, partendo sempre dai 12 °C di riferimento, al massimo si potrà immettere aria a
7 °C e 80 % di umidità relativa.
Rispettivamente, nella trattazione che segue:
TA = 12 °C
TI = 7 °C
Faremo ora riferimento ad alcune considerazioni anche di tipo grafico per cui ci si è
avvalsi del diagramma psicrometrico di Mollier.
Da tale grafico, presente in allegato, è stato possibile andare a definire le caratteristiche
dell�aria in ingresso necessarie per dimensionare l�impianto.
Il primo passo è stato quello di andare a stabilire la portata d�aria (Pa) a 7 °C necessaria
per andare a coprire i fabbisogni determinati con il calcolo del carico termico totale.
Per fare ciò si è dovuta calcolare anche la differenza di entalpia tra l�aria immessa e
quella presente nelle cantine impiegando il diagramma psicrometrico. Quindi è stato
necessario andare a riportare sulla curva i valori dell�entalpia ed effettuare una
differenza tra tali dati.
Riportiamo di seguito il risultato di tale operazione tenendo sempre presenti i valori di
TA e TI scritti sopra che rappresentano i riferimenti delle condizioni dell�aria da tenere
nel nostro ambiente e quelle dell�aria da immettere al fine di assicurare il mantenimento
di tali standard.
Il delta di entalpia è risultato pari a:
∆HAI = 2,5 kcal/kg
51
Da tale valore è stato poi possibile andare a calcolare la portata d�aria necessaria per
mantenere 12 °C all�interno delle due cantine.
La portata d�aria, espressa in kg/h risulta infatti legata alla differenza di entalpia ∆HAI e
al carico termico totale Qt di cui abbiamo già ampiamente parlato in precedenza.
Infatti:
Qt = Pa x ∆HAI
Dalla formula riportata sopra deriva che la portata Pa può essere ricavata nella seguente
maniera:
Pa = Qt/∆HAI
Pa = 2621 kcal/h / 2,5 kcal/kg = 1048 kg/h
Il passo successivo è stato quello di determinare la potenza frigorifera dell�impianto di
climatizzazione in grado di coprire i fabbisogni delle cantine di conservazione di salumi
e formaggi.
Lo scopo dell�impianto è quello di poter assicurare dei parametri interni il più possibile
costanti.
Per ottenere tale risultato si è deciso di considerare una particolare situazione che è
quella del ricircolo dell�aria, situazione che peraltro è piuttosto utilizzata anche dalle
aziende operanti nella filiera agro-alimentare in Provincia di Sondrio come si è potuto
appurare con dei contatti diretti.
Il vantaggio di operare con il ricircolo dell�aria sta nel poter riutilizzare aria più fresca
di quella esterna in estate riducendo quindi i fabbisogni energetici del condizionatore.
Per calcolare la potenza frigorifera, quindi, si è impiegata una temperatura dell�aria da
raffreddare prima dell�immissione nelle cantine pari a 12 °C. Come già detto più volte,
infatti, le condizioni interne di temperatura assunte sono di 12 °C.
A questo punto, con il supporto del diagramma psicrometrico, si è andata a quantificare
la differenza di entalpia tra TE e TF che, nel caso del ricircolo, corrisponde al delta tra le
i valori di entalpia di TA e TF dato che la temperatura a cui l�aria viene prelevata è pari a
quella presente all�interno delle cantine.
52
Figura 9.1. Diagramma di Mollier.
In tale situazione ∆HEF = ∆HAF = 3 kcal/kg. Tale valutazione si può evincere anche dalla
figura soprastante.
Pf = Pa x ∆HAF = 3145 kcal/h = 3657 W
Sopra è riportato il valore della potenza frigorifera calcolato.
[5]
53
10. Proposte impiantistiche Dopo aver definito il fabbisogno di potenza frigorifera dell�impianto si è passati alla
scelta della soluzione ottimale dal punto di vista delle tecnologie da impiegare.
La prima soluzione considerata è stata quella di installare una sonda geotermica in
grado di coprire i fabbisogni di condizionamento delle cantine e degli uffici soprastanti.
Tale tecnologia si basa sullo scambio di calore con il terreno tramite una sonda di
captazione, installata con una perforazione nei pressi dell�edificio. Tra gli utilizzi della
sonda geotermica vi è anche la possibilità di raffrescare gli ambienti andando a cedere il
calore degli ambienti climatizzati al terreno.
Questa possibilità rappresenta un certo appeal anche dal punto di vista del virtuosismo
ambientale ed energetico dato che consente lo sfruttamento di fonti rinnovabili.
Ciò nonostante è stato necessario scartare tale ipotesi in considerazione della particolare
ubicazione del palazzo sede di Irealp. Tale edificio, infatti, risulta essere ubicato nel
centro storico di Chiuro e le vie d�accesso sono anguste e non consentono facili
manovre. Proprio per questo ci si è resi conto dell�effettiva impossibilità di realizzare le
perforazioni necessarie alla messa in opera della suddetta sonda geotermica in quanto
sarebbe stato fisicamente impossibile far accedere al luogo la trivella di perforazione.
Va detto peraltro che anche un eventuale elitrasporto è stato giudicato poco funzionale
da un punto di vista logistico nonché eccessivamente oneroso.
Sulla base di questi fatti si è passati a considerare l�opportunità di impiegare un�altra
tipologia di tecnologia: la pompa di calore aria/acqua che fa sempre riferimento alla
geotermia. La pompa di calore è una macchina in grado di trasferire calore da un corpo
a temperatura più bassa (sorgente fredda) ad uno a temperatura più alta (pozzo caldo),
sfruttando un processo di tipo inverso rispetto a quello che avviene in natura.
Le applicazioni di tale tecnologia sono svariate; solitamente si passa dal riscaldamento
invernale al raffreddamento estivo degli ambienti. Inoltre si può anche generare acqua
calda.
In natura esistono immense riserve di energia, purtroppo inutilizzabile direttamente per
il riscaldamento poiché i fluidi (aria, acqua) o i corpi (suolo) che la contengono si
trovano a temperature troppo basse (per questo sono definiti sorgenti fredde).
La pompa di calore è una macchina in grado di trasferire calore da un corpo a T più
bassa (sorgente fredda) ad uno a T più alta (pozzo caldo).
Un�ulteriore applicazione è quella della pompa di calore reversibile che è quindi
predisposta alla duplice funzione di riscaldamento invernale e raffrescamento durante
54
l�estate. L�efficienza di una tale tecnologia è misurata come rapporto tra l�energia
termica resa all�ambiente e l�energia elettrica consumata (parametro denominato COP:
Coefficient of Performance). L�applicazione di una pompa di calore in combinazione
con prestazioni di raffreddamento e riscaldamento con un unico impianto permette di
risparmiare sia sui costi d�investimento che su quelli energetici.
In questo caso si sarebbe utilizzata una pompa calore reversibile in grado di coprire sia
le esigenze invernali che quelle estive delle cantine e degli uffici.
Da un�attenta analisi è emerso però che i range termici da assicurare alle cantine per
conservare al meglio i prodotti non erano compatibili con quelli ottenibili con la
tecnologia della pompa di calore aria/acqua. In particolare, non riuscendo ad ottenere
una temperatura dell�acqua per il raffreddamento in uscita dalla pompa inferiore ai 12
°C si è valutata una temperatura ambiente ottenibile nelle cantine non inferiore ai 18-19
°C. Dato il nostro valore di riferimento tra 12 e 16 °C che costituisce la condizione
ottimale per l�affinamento di formaggi e salumi ne è risultata un�inadeguatezza della
tecnologia della pompa di calore aria/acqua.
A tal punto, scartata anche questa soluzione, si è giunti ad una conclusione ottimale per
la sistemazione delle cantine oggetto di studio. Si è deciso di sfruttare al meglio le
caratteristiche esistenti operando un attento isolamento termico per mantenere al meglio
le naturali condizioni presenti. Inoltre si è valutata l�opportunità di un sistema di
controllo dell�umidità relativa dell�aria.
Tale soluzione finale rappresenta anche un compromesso tra tecnologie moderne e
tradizioni di un tempo. In questo modo non si va ad alterare il fascino storico delle
cantine stesse andando ad installare costosi impianti moderni ma si cerca di impiegare al
meglio le conoscenze e i mezzi tecnologici attuali senza snaturare i luoghi.
[7] [16] [17] [18]
55
11. Conclusioni
Le conclusioni del progetto sono un utile esempio dell�importanza e della correttezza
della metodologia seguita. Infatti, attraverso le fasi di monitoraggio delle condizioni
ambientali e di analisi dei dati si è giunti ad una fotografia precisa delle caratteristiche
già esistenti all�interno delle cantine di Chiuro.
In base ai risultati del monitoraggio e alla loro interpretazione è stato possibile andare a
stabilire le diverse vocazioni dei diversi ambienti e determinarne l�attitudine o meno alla
conservazione di prodotti agro-alimentari. Inoltre sono state evidenziate le differenze
esistenti tra le varie cantine e, in tal modo, si sono decise le varie destinazioni e gli
utilizzi possibili.
Infine, identificati gli ambienti con una miglior vocazione, sono stati determinati gli
interventi da attuare nella logica di sfruttare al meglio le condizioni già esistenti nelle
cantine senza andare a modificarle in maniera eccessiva.
In altre parole, l�analisi del microclima delle cantine è stata necessaria per affrontare la
questione con approccio scientifico rendendosi conto della natura effettiva dei locali
oggetto di studio.
In modo particolare, la metodologia seguita si è rivelata la strada corretta per risolvere
le problematiche progettuali senza ricorrere a soluzioni impiantistiche eccessive che
solo successivamente, si rivelano non idonee per le piccole realtà come nel caso oggetto
di questo studio.
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Dati igro-termici invernali
SONDA 1 SONDA 2 SONDA 3 SONDA 4 giorni T (°C) UR (%) giorni T (°C) UR (%) giorni T (°C) UR (%) giorni T (°C) UR (%)16/11/2007 9,6 33,6 16/11/2007 8,3 63,0 16/11/2007 8,6 60,1 16/11/2007 8,7 60,217/11/2007 9,0 36,2 17/11/2007 8,5 70,5 17/11/2007 8,7 67,9 17/11/2007 8,9 65,218/11/2007 8,6 38,3 18/11/2007 8,5 75,5 18/11/2007 8,7 73,9 18/11/2007 8,9 68,619/11/2007 8,3 40,6 19/11/2007 8,5 77,0 19/11/2007 8,7 76,7 19/11/2007 8,9 70,920/11/2007 8,2 44,9 20/11/2007 8,5 80,7 20/11/2007 8,7 78,9 20/11/2007 8,9 74,221/11/2007 8,6 53,6 21/11/2007 8,6 84,3 21/11/2007 8,8 81,7 21/11/2007 9,0 79,222/11/2007 8,8 64,4 22/11/2007 8,7 87,1 22/11/2007 8,9 84,5 22/11/2007 9,0 82,423/11/2007 9,2 69,5 23/11/2007 8,9 89,5 23/11/2007 9,0 86,7 23/11/2007 9,2 84,424/11/2007 9,6 71,6 24/11/2007 9,0 91,2 24/11/2007 9,1 88,5 24/11/2007 9,3 86,025/11/2007 9,8 73,1 25/11/2007 9,1 92,3 25/11/2007 9,2 89,4 25/11/2007 9,4 87,226/11/2007 9,8 67,8 26/11/2007 9,1 92,4 26/11/2007 9,2 89,7 26/11/2007 9,4 87,427/11/2007 9,3 58,7 27/11/2007 9,0 90,4 27/11/2007 9,1 87,7 27/11/2007 9,3 86,228/11/2007 9,0 56,5 28/11/2007 8,9 89,9 28/11/2007 9,0 87,7 28/11/2007 9,2 85,229/11/2007 8,7 56,4 29/11/2007 8,7 90,1 29/11/2007 8,9 87,6 29/11/2007 9,1 84,030/11/2007 8,6 57,2 30/11/2007 8,7 89,5 30/11/2007 8,9 87,2 30/11/2007 9,0 83,801/12/2007 8,6 60,4 01/12/2007 8,7 91,0 01/12/2007 8,8 87,6 01/12/2007 9,1 84,802/12/2007 8,9 65,8 02/12/2007 8,7 91,8 02/12/2007 8,9 89,1 02/12/2007 9,1 86,603/12/2007 9,0 67,2 03/12/2007 8,8 92,3 03/12/2007 8,9 90,3 03/12/2007 9,2 87,604/12/2007 8,9 61,5 04/12/2007 8,7 92,5 04/12/2007 8,9 89,3 04/12/2007 9,1 87,605/12/2007 8,9 59,2 05/12/2007 8,7 92,3 05/12/2007 8,9 88,9 05/12/2007 9,1 87,306/12/2007 8,8 61,1 06/12/2007 8,7 92,5 06/12/2007 8,8 89,6 06/12/2007 9,1 86,807/12/2007 9,0 63,6 07/12/2007 8,7 92,9 07/12/2007 8,8 90,3 07/12/2007 9,1 87,608/12/2007 9,1 64,5 08/12/2007 8,7 93,4 08/12/2007 8,9 90,6 08/12/2007 9,1 88,209/12/2007 9,0 59,1 09/12/2007 8,7 92,9 09/12/2007 8,8 89,8 09/12/2007 9,1 87,710/12/2007 8,6 55,6 10/12/2007 8,5 91,9 10/12/2007 8,7 89,3 10/12/2007 9,0 85,911/12/2007 8,5 54,7 11/12/2007 8,4 91,6 11/12/2007 8,6 88,0 11/12/2007 8,9 85,012/12/2007 8,4 52,8 12/12/2007 8,4 90,9 12/12/2007 8,5 87,8 12/12/2007 8,8 84,413/12/2007 8,3 53,4 13/12/2007 8,3 91,6 13/12/2007 8,5 87,5 13/12/2007 8,8 84,414/12/2007 8,0 50,7 14/12/2007 8,1 90,5 14/12/2007 8,3 87,5 14/12/2007 8,6 83,415/12/2007 7,7 51,7 15/12/2007 8,0 89,4 15/12/2007 8,2 87,2 15/12/2007 8,5 82,716/12/2007 7,2 49,1 16/12/2007 7,8 87,1 16/12/2007 8,0 86,5 16/12/2007 8,3 80,417/12/2007 6,8 47,6 17/12/2007 7,5 85,3 17/12/2007 7,7 84,9 17/12/2007 8,1 78,618/12/2007 6,3 45,9 18/12/2007 7,3 84,0 18/12/2007 7,5 83,5 18/12/2007 7,8 77,019/12/2007 6,1 44,5 19/12/2007 7,1 83,5 19/12/2007 7,3 83,1 19/12/2007 7,6 76,520/12/2007 6,4 46,4 20/12/2007 7,0 86,3 20/12/2007 7,3 85,0 20/12/2007 7,5 78,821/12/2007 6,7 47,8 21/12/2007 7,0 87,4 21/12/2007 7,3 85,6 21/12/2007 7,5 80,022/12/2007 6,7 49,3 22/12/2007 7,0 88,0 22/12/2007 7,2 85,6 22/12/2007 7,5 80,623/12/2007 6,7 50,7 23/12/2007 7,0 89,4 23/12/2007 7,2 86,4 23/12/2007 7,5 82,024/12/2007 6,6 51,1 24/12/2007 6,9 89,0 24/12/2007 7,1 86,4 24/12/2007 7,4 81,725/12/2007 6,4 50,4 25/12/2007 6,8 88,8 25/12/2007 7,0 85,9 25/12/2007 7,3 81,326/12/2007 6,6 52,8 26/12/2007 6,9 89,7 26/12/2007 7,1 86,0 26/12/2007 7,3 83,227/12/2007 6,5 51,0 27/12/2007 6,8 89,8 27/12/2007 7,0 86,1 27/12/2007 7,3 83,028/12/2007 6,2 48,0 28/12/2007 6,7 88,8 28/12/2007 6,9 86,2 28/12/2007 7,1 81,429/12/2007 6,0 46,8 29/12/2007 6,6 88,3 29/12/2007 6,8 85,9 29/12/2007 7,0 81,030/12/2007 6,0 47,6 30/12/2007 6,5 89,5 30/12/2007 6,7 85,8 30/12/2007 7,0 81,731/12/2007 5,8 46,8 31/12/2007 6,4 88,0 31/12/2007 6,6 85,9 31/12/2007 6,9 80,701/01/2008 5,6 43,3 01/01/2008 6,3 87,0 01/01/2008 6,5 85,2 01/01/2008 6,7 80,002/01/2008 5,9 48,4 02/01/2008 6,3 88,7 02/01/2008 6,5 85,4 02/01/2008 6,8 82,103/01/2008 6,0 53,2 03/01/2008 6,4 89,0 03/01/2008 6,6 86,5 03/01/2008 6,8 83,804/01/2008 6,1 62,1 04/01/2008 6,4 90,6 04/01/2008 6,6 87,7 04/01/2008 6,8 85,105/01/2008 6,3 64,6 05/01/2008 6,4 91,6 05/01/2008 6,6 88,8 05/01/2008 6,8 86,206/01/2008 6,4 66,0 06/01/2008 6,5 92,2 06/01/2008 6,6 89,6 06/01/2008 6,9 87,007/01/2008 6,3 64,9 07/01/2008 6,5 92,3 07/01/2008 6,6 89,5 07/01/2008 6,9 87,108/01/2008 6,1 60,1 08/01/2008 6,4 92,2 08/01/2008 6,5 88,5 08/01/2008 6,8 86,209/01/2008 6,0 57,8 09/01/2008 6,3 92,0 09/01/2008 6,5 88,3 09/01/2008 6,8 85,210/01/2008 6,0 57,7 10/01/2008 6,3 91,7 10/01/2008 6,5 88,1 10/01/2008 6,7 85,311/01/2008 6,2 61,0 11/01/2008 6,3 91,7 11/01/2008 6,5 88,8 11/01/2008 6,7 86,2
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12/01/2008 6,4 67,4 12/01/2008 6,4 92,8 12/01/2008 6,5 90,5 12/01/2008 6,8 87,913/01/2008 6,6 68,7 13/01/2008 6,4 93,5 13/01/2008 6,6 91,2 13/01/2008 6,9 88,614/01/2008 6,7 69,0 14/01/2008 6,5 94,0 14/01/2008 6,6 91,6 14/01/2008 6,9 89,115/01/2008 6,9 71,5 15/01/2008 6,6 94,7 15/01/2008 6,7 92,2 15/01/2008 7,0 89,916/01/2008 7,0 72,5 16/01/2008 6,6 95,2 16/01/2008 6,7 92,5 16/01/2008 7,1 90,417/01/2008 7,1 71,9 17/01/2008 6,7 95,5 17/01/2008 6,8 92,8 17/01/2008 7,1 90,418/01/2008 7,1 69,8 18/01/2008 6,7 95,4 18/01/2008 6,8 92,7 18/01/2008 7,1 90,319/01/2008 7,2 69,1 19/01/2008 6,7 95,5 19/01/2008 6,8 92,8 19/01/2008 7,2 90,420/01/2008 7,2 67,2 20/01/2008 6,7 95,4 20/01/2008 6,9 92,7 20/01/2008 7,2 90,321/01/2008 7,1 66,1 21/01/2008 6,7 95,3 21/01/2008 6,9 92,6 21/01/2008 7,2 90,122/01/2008 7,2 65,6 22/01/2008 6,7 95,5 22/01/2008 6,9 92,6 22/01/2008 7,3 90,123/01/2008 7,2 55,3 23/01/2008 6,8 94,3 23/01/2008 6,9 91,2 23/01/2008 7,3 88,824/01/2008 7,0 55,0 24/01/2008 6,7 93,5 24/01/2008 6,8 90,3 24/01/2008 7,2 88,025/01/2008 7,1 60,1 25/01/2008 6,7 93,7 25/01/2008 6,8 90,9 25/01/2008 7,2 88,626/01/2008 7,1 57,9 26/01/2008 6,7 93,7 26/01/2008 6,8 90,7 26/01/2008 7,2 88,727/01/2008 7,2 55,9 27/01/2008 6,7 93,6 27/01/2008 6,8 90,7 27/01/2008 7,2 88,528/01/2008 7,7 62,2 28/01/2008 6,8 95,6 28/01/2008 7,0 92,5 28/01/2008 7,3 90,329/01/2008 7,9 64,5 29/01/2008 6,9 96,0 29/01/2008 7,0 92,9 29/01/2008 7,4 90,830/01/2008 8,0 64,8 30/01/2008 7,0 96,2 30/01/2008 7,1 93,0 30/01/2008 7,5 90,931/01/2008 8,0 65,5 31/01/2008 7,0 96,4 31/01/2008 7,1 93,2 31/01/2008 7,5 91,101/02/2008 8,2 66,8 01/02/2008 7,1 96,7 01/02/2008 7,2 93,6 01/02/2008 7,6 91,502/02/2008 8,3 69,5 02/02/2008 7,1 97,2 02/02/2008 7,2 94,0 02/02/2008 7,6 91,903/02/2008 8,1 64,8 03/02/2008 7,1 96,6 03/02/2008 7,2 92,8 03/02/2008 7,6 90,904/02/2008 7,9 62,1 04/02/2008 7,1 96,6 04/02/2008 7,2 93,4 04/02/2008 7,6 90,6
SONDA 5 SONDA 6 SONDA 7 SONDA 8 giorni T (°C) UR (%) giorni T (°C) UR (%) giorni T (°C) UR (%) giorni T (°C) UR (%)16/11/2007 8,2 65,2 16/11/2007 4,3 33,1 16/11/2007 8,7 78,8 16/11/2007 8,5 85,017/11/2007 8,2 67,1 17/11/2007 2,6 44,3 17/11/2007 8,3 80,9 17/11/2007 8,1 84,918/11/2007 8,1 68,9 18/11/2007 2,1 48,7 18/11/2007 8,0 83,2 18/11/2007 7,9 85,419/11/2007 8,1 70,6 19/11/2007 2,2 52,5 19/11/2007 7,8 85,2 19/11/2007 7,7 85,420/11/2007 8,1 74,7 20/11/2007 3,1 57,0 20/11/2007 7,7 87,3 20/11/2007 7,5 86,021/11/2007 8,3 83,2 21/11/2007 4,8 69,4 21/11/2007 7,9 87,4 21/11/2007 7,7 87,022/11/2007 8,4 91,2 22/11/2007 5,4 88,2 22/11/2007 8,0 88,5 22/11/2007 7,7 90,723/11/2007 8,5 93,7 23/11/2007 6,6 93,8 23/11/2007 8,2 92,7 23/11/2007 7,9 91,224/11/2007 8,7 95,4 24/11/2007 7,6 94,3 24/11/2007 8,4 92,3 24/11/2007 8,1 90,825/11/2007 8,8 95,8 25/11/2007 8,1 93,4 25/11/2007 8,6 93,4 25/11/2007 8,2 90,126/11/2007 8,9 95,7 26/11/2007 6,4 76,8 26/11/2007 8,6 93,0 26/11/2007 8,3 92,027/11/2007 8,7 88,9 27/11/2007 4,4 65,8 27/11/2007 8,3 92,3 27/11/2007 8,1 92,928/11/2007 8,5 86,2 28/11/2007 4,1 70,4 28/11/2007 8,2 92,0 28/11/2007 8,0 92,629/11/2007 8,4 84,6 29/11/2007 3,4 73,1 29/11/2007 8,0 92,8 29/11/2007 7,9 91,630/11/2007 8,3 85,0 30/11/2007 3,6 74,6 30/11/2007 7,9 91,2 30/11/2007 7,8 91,001/12/2007 8,3 87,6 01/12/2007 4,2 78,0 01/12/2007 7,9 91,3 01/12/2007 7,8 91,102/12/2007 8,4 93,7 02/12/2007 5,9 81,9 02/12/2007 8,1 91,7 02/12/2007 7,9 92,603/12/2007 8,5 95,3 03/12/2007 6,3 84,7 03/12/2007 8,2 93,6 03/12/2007 7,9 93,004/12/2007 8,4 92,2 04/12/2007 5,2 70,2 04/12/2007 8,1 91,8 04/12/2007 7,9 92,505/12/2007 8,4 90,9 05/12/2007 5,0 68,9 05/12/2007 8,0 90,7 05/12/2007 7,8 92,206/12/2007 8,3 91,0 06/12/2007 4,9 75,3 06/12/2007 8,0 91,6 06/12/2007 7,8 92,207/12/2007 8,4 94,2 07/12/2007 5,8 75,7 07/12/2007 8,1 90,9 07/12/2007 7,9 93,108/12/2007 8,4 94,4 08/12/2007 5,5 77,3 08/12/2007 8,1 91,5 08/12/2007 7,9 93,109/12/2007 8,3 92,0 09/12/2007 5,3 67,0 09/12/2007 8,1 89,8 09/12/2007 7,9 92,910/12/2007 8,2 86,3 10/12/2007 3,8 66,8 10/12/2007 7,8 91,9 10/12/2007 7,7 92,111/12/2007 8,1 85,2 11/12/2007 3,8 65,9 11/12/2007 7,7 91,2 11/12/2007 7,6 91,412/12/2007 8,0 84,4 12/12/2007 3,7 63,0 12/12/2007 7,6 90,6 12/12/2007 7,5 90,513/12/2007 7,9 84,7 13/12/2007 3,6 64,2 13/12/2007 7,6 90,7 13/12/2007 7,5 90,114/12/2007 7,8 82,2 14/12/2007 2,8 62,4 14/12/2007 7,4 91,3 14/12/2007 7,3 89,715/12/2007 7,6 81,5 15/12/2007 2,1 67,7 15/12/2007 7,1 92,1 15/12/2007 7,1 89,716/12/2007 7,3 79,0 16/12/2007 0,8 66,1 16/12/2007 6,8 91,5 16/12/2007 6,8 89,717/12/2007 7,1 77,2 17/12/2007 -0,1 66,7 17/12/2007 6,5 90,2 17/12/2007 6,5 89,418/12/2007 6,8 75,6 18/12/2007 -1,0 64,9 18/12/2007 6,2 88,9 18/12/2007 6,2 88,7
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19/12/2007 6,5 75,1 19/12/2007 -0,9 61,5 19/12/2007 6,0 87,7 19/12/2007 6,0 87,720/12/2007 6,5 77,5 20/12/2007 0,3 62,5 20/12/2007 6,0 87,7 20/12/2007 6,0 88,221/12/2007 6,5 79,4 21/12/2007 0,9 63,8 21/12/2007 6,1 86,8 21/12/2007 6,1 87,922/12/2007 6,5 80,5 22/12/2007 1,1 66,1 22/12/2007 6,1 86,5 22/12/2007 6,1 88,423/12/2007 6,5 82,1 23/12/2007 1,6 66,3 23/12/2007 6,2 86,2 23/12/2007 6,1 89,024/12/2007 6,5 81,5 24/12/2007 1,0 69,5 24/12/2007 6,1 87,0 24/12/2007 6,1 88,925/12/2007 6,3 80,2 25/12/2007 0,4 68,5 25/12/2007 6,0 87,6 25/12/2007 6,0 88,626/12/2007 6,4 84,6 26/12/2007 2,3 66,0 26/12/2007 6,2 84,2 26/12/2007 6,1 90,027/12/2007 6,4 83,0 27/12/2007 1,5 63,2 27/12/2007 6,1 85,5 27/12/2007 6,1 89,228/12/2007 6,3 79,8 28/12/2007 0,8 60,5 28/12/2007 6,0 86,2 28/12/2007 5,9 88,029/12/2007 6,2 78,9 29/12/2007 0,5 59,1 29/12/2007 5,9 85,7 29/12/2007 5,8 87,830/12/2007 6,1 80,3 30/12/2007 1,2 58,6 30/12/2007 5,9 84,5 30/12/2007 5,9 88,031/12/2007 6,0 78,4 31/12/2007 0,2 60,0 31/12/2007 5,8 85,8 31/12/2007 5,7 87,401/01/2008 5,9 76,2 01/01/2008 -0,1 53,9 01/01/2008 5,6 84,8 01/01/2008 5,6 86,502/01/2008 5,9 81,6 02/01/2008 1,5 61,7 02/01/2008 5,8 82,0 02/01/2008 5,7 88,703/01/2008 6,0 86,5 03/01/2008 1,6 81,9 03/01/2008 5,9 84,8 03/01/2008 5,8 91,604/01/2008 6,0 89,3 04/01/2008 1,8 86,6 04/01/2008 6,0 86,4 04/01/2008 5,9 92,805/01/2008 6,1 91,3 05/01/2008 2,2 88,4 05/01/2008 6,1 87,6 05/01/2008 5,9 93,406/01/2008 6,2 91,9 06/01/2008 2,4 89,5 06/01/2008 6,2 88,2 06/01/2008 6,0 93,107/01/2008 6,2 91,6 07/01/2008 2,1 85,7 07/01/2008 6,2 89,2 07/01/2008 6,0 92,308/01/2008 6,1 87,6 08/01/2008 1,2 76,7 08/01/2008 5,9 90,8 08/01/2008 5,9 90,409/01/2008 6,0 85,9 09/01/2008 1,4 73,8 09/01/2008 5,8 89,6 09/01/2008 5,8 90,310/01/2008 6,0 85,7 10/01/2008 1,1 74,8 10/01/2008 5,8 89,7 10/01/2008 5,8 90,011/01/2008 6,0 89,0 11/01/2008 2,3 79,5 11/01/2008 5,9 88,1 11/01/2008 5,9 91,412/01/2008 6,1 92,3 12/01/2008 3,0 90,9 12/01/2008 6,1 89,2 12/01/2008 6,0 92,513/01/2008 6,2 93,0 13/01/2008 3,2 90,1 13/01/2008 6,2 90,2 13/01/2008 6,1 92,914/01/2008 6,3 93,4 14/01/2008 3,7 88,1 14/01/2008 6,3 90,5 14/01/2008 6,2 93,115/01/2008 6,3 94,7 15/01/2008 4,3 91,9 15/01/2008 6,4 91,9 15/01/2008 6,3 93,516/01/2008 6,4 95,4 16/01/2008 4,3 91,7 16/01/2008 6,5 92,5 16/01/2008 6,4 93,917/01/2008 6,5 95,4 17/01/2008 4,2 89,8 17/01/2008 6,6 92,2 17/01/2008 6,5 93,218/01/2008 6,5 95,1 18/01/2008 4,0 83,8 18/01/2008 6,6 91,8 18/01/2008 6,5 93,819/01/2008 6,5 94,7 19/01/2008 4,0 83,8 19/01/2008 6,7 92,3 19/01/2008 6,5 93,920/01/2008 6,5 94,4 20/01/2008 3,9 79,1 20/01/2008 6,7 91,8 20/01/2008 6,6 93,521/01/2008 6,5 93,8 21/01/2008 3,5 79,9 21/01/2008 6,7 91,9 21/01/2008 6,5 93,122/01/2008 6,5 93,5 22/01/2008 4,4 71,0 22/01/2008 6,8 92,2 22/01/2008 6,6 93,323/01/2008 6,5 90,7 23/01/2008 4,0 49,5 23/01/2008 6,7 88,9 23/01/2008 6,6 91,324/01/2008 6,4 88,1 24/01/2008 3,1 61,9 24/01/2008 6,6 89,5 24/01/2008 6,5 90,525/01/2008 6,4 90,2 25/01/2008 3,9 72,4 25/01/2008 6,7 90,0 25/01/2008 6,6 91,526/01/2008 6,4 90,0 26/01/2008 3,7 62,6 26/01/2008 6,7 90,1 26/01/2008 6,5 91,327/01/2008 6,4 89,5 27/01/2008 4,3 59,0 27/01/2008 6,7 90,5 27/01/2008 6,6 90,828/01/2008 6,6 94,5 28/01/2008 7,0 63,2 28/01/2008 7,0 93,2 28/01/2008 6,8 91,029/01/2008 6,6 95,3 29/01/2008 5,7 72,9 29/01/2008 7,1 93,2 29/01/2008 6,8 92,330/01/2008 6,7 95,4 30/01/2008 5,7 73,6 30/01/2008 7,1 93,6 30/01/2008 6,9 93,031/01/2008 6,7 95,6 31/01/2008 5,5 75,0 31/01/2008 7,1 93,5 31/01/2008 6,9 92,901/02/2008 6,8 96,1 01/02/2008 6,1 78,3 01/02/2008 7,2 94,8 01/02/2008 7,0 92,702/02/2008 6,9 96,9 02/02/2008 5,5 84,8 02/02/2008 7,3 94,7 02/02/2008 7,0 93,603/02/2008 6,8 93,6 03/02/2008 4,2 67,1 03/02/2008 7,1 93,9 03/02/2008 6,9 93,904/02/2008 6,7 93,9 04/02/2008 4,3 75,8 04/02/2008 7,1 93,3 04/02/2008 6,9 94,8
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Dati igro-termici estivi
SONDA 1 SONDA 2 SONDA 3 SONDA 4 giorni T (°C) UR (%) giorni T (°C) UR (%) giorni T (°C) UR (%) giorni T (°C) UR (%)14/05/2008 16,6 63,7 14/05/2008 13,2 91,4 14/05/2008 13,1 89,8 14/05/2008 13,1 90,015/05/2008 15,8 74,1 15/05/2008 12,4 97,6 15/05/2008 12,5 94,9 15/05/2008 12,4 95,416/05/2008 15,9 82,2 16/05/2008 12,5 99,2 16/05/2008 12,6 96,4 16/05/2008 12,5 96,717/05/2008 15,9 86,4 17/05/2008 12,5 99,4 17/05/2008 12,6 96,9 17/05/2008 12,6 97,418/05/2008 15,8 86,5 18/05/2008 12,5 98,6 18/05/2008 12,6 97,1 18/05/2008 12,6 97,719/05/2008 15,7 82,2 19/05/2008 12,5 100,0 19/05/2008 12,6 97,1 19/05/2008 12,6 97,520/05/2008 15,8 85,5 20/05/2008 12,6 100,0 20/05/2008 12,7 97,6 20/05/2008 12,7 98,221/05/2008 15,9 86,9 21/05/2008 12,7 100,0 21/05/2008 12,7 97,8 21/05/2008 12,8 98,322/05/2008 16,0 87,5 22/05/2008 12,7 100,0 22/05/2008 12,8 97,9 22/05/2008 12,9 98,423/05/2008 16,0 84,1 23/05/2008 12,8 100,0 23/05/2008 12,8 97,9 23/05/2008 13,0 98,524/05/2008 16,0 85,7 24/05/2008 12,8 100,0 24/05/2008 12,9 97,8 24/05/2008 13,1 98,325/05/2008 16,2 88,7 25/05/2008 12,9 100,0 25/05/2008 13,0 98,0 25/05/2008 13,2 98,226/05/2008 16,3 88,7 26/05/2008 12,9 100,0 26/05/2008 13,0 97,9 26/05/2008 13,2 98,227/05/2008 16,4 89,3 27/05/2008 13,0 100,0 27/05/2008 13,1 98,2 27/05/2008 13,3 100,028/05/2008 16,8 94,1 28/05/2008 13,2 100,0 28/05/2008 13,3 98,1 28/05/2008 13,5 98,129/05/2008 17,0 95,1 29/05/2008 13,4 100,0 29/05/2008 13,4 97,8 29/05/2008 13,7 97,830/05/2008 16,9 92,0 30/05/2008 13,4 100,0 30/05/2008 13,5 97,1 30/05/2008 13,7 98,231/05/2008 17,0 88,2 31/05/2008 13,4 100,0 31/05/2008 13,5 97,7 31/05/2008 13,8 98,601/06/2008 17,1 87,3 01/06/2008 13,5 100,0 01/06/2008 13,6 98,0 01/06/2008 13,8 100,002/06/2008 17,2 88,7 02/06/2008 13,6 100,0 02/06/2008 13,6 98,1 02/06/2008 13,9 100,003/06/2008 17,3 87,6 03/06/2008 13,7 100,0 03/06/2008 13,8 98,1 03/06/2008 14,1 100,004/06/2008 17,3 88,8 04/06/2008 13,8 100,0 04/06/2008 13,9 98,2 04/06/2008 14,2 98,405/06/2008 17,4 90,8 05/06/2008 13,8 100,0 05/06/2008 13,9 98,3 05/06/2008 14,2 98,606/06/2008 17,5 90,9 06/06/2008 13,9 100,0 06/06/2008 14,0 98,7 06/06/2008 14,3 100,007/06/2008 17,5 89,1 07/06/2008 14,0 100,0 07/06/2008 14,0 100,0 07/06/2008 14,3 100,008/06/2008 17,5 87,1 08/06/2008 14,0 100,0 08/06/2008 14,1 98,9 08/06/2008 14,4 100,009/06/2008 17,6 86,0 09/06/2008 14,1 100,0 09/06/2008 14,1 100,0 09/06/2008 14,4 100,010/06/2008 17,7 86,1 10/06/2008 14,1 100,0 10/06/2008 14,2 100,0 10/06/2008 14,5 100,011/06/2008 17,7 85,1 11/06/2008 14,2 100,0 11/06/2008 14,3 100,0 11/06/2008 14,6 100,012/06/2008 17,7 82,5 12/06/2008 14,2 100,0 12/06/2008 14,3 100,0 12/06/2008 14,6 100,013/06/2008 17,7 80,0 13/06/2008 14,2 100,0 13/06/2008 14,3 100,0 13/06/2008 14,6 100,014/06/2008 17,6 81,3 14/06/2008 14,2 100,0 14/06/2008 14,3 97,9 14/06/2008 14,6 97,815/06/2008 17,4 80,8 15/06/2008 14,2 100,0 15/06/2008 14,2 98,1 15/06/2008 14,5 97,916/06/2008 17,2 82,4 16/06/2008 14,1 100,0 16/06/2008 14,2 98,5 16/06/2008 14,5 98,017/06/2008 17,1 85,3 17/06/2008 14,1 100,0 17/06/2008 14,2 99,3 17/06/2008 14,5 98,518/06/2008 17,2 84,3 18/06/2008 14,2 100,0 18/06/2008 14,2 100,0 18/06/2008 14,5 100,019/06/2008 17,5 84,2 19/06/2008 14,3 100,0 19/06/2008 14,3 100,0 19/06/2008 14,6 100,020/06/2008 17,7 85,4 20/06/2008 14,4 100,0 20/06/2008 14,4 100,0 20/06/2008 14,7 100,021/06/2008 18,0 90,4 21/06/2008 14,5 100,0 21/06/2008 14,6 100,0 21/06/2008 14,9 100,022/06/2008 18,4 94,5 22/06/2008 14,7 100,0 22/06/2008 14,8 100,0 22/06/2008 15,1 100,023/06/2008 18,8 93,8 23/06/2008 14,9 100,0 23/06/2008 15,0 100,0 23/06/2008 15,3 100,024/06/2008 19,1 91,7 24/06/2008 15,1 100,0 24/06/2008 15,2 100,0 24/06/2008 15,5 100,025/06/2008 19,4 93,2 25/06/2008 15,3 100,0 25/06/2008 15,4 100,0 25/06/2008 15,7 100,026/06/2008 19,8 93,6 26/06/2008 15,5 100,0 26/06/2008 15,6 100,0 26/06/2008 15,9 100,027/06/2008 19,9 85,2 27/06/2008 15,6 100,0 27/06/2008 15,7 100,0 27/06/2008 16,0 100,028/06/2008 20,0 81,7 28/06/2008 15,7 100,0 28/06/2008 15,8 100,0 28/06/2008 16,1 100,029/06/2008 20,4 88,9 29/06/2008 15,9 100,0 29/06/2008 16,0 100,0 29/06/2008 16,3 100,030/06/2008 20,4 86,4 30/06/2008 16,0 100,0 30/06/2008 16,1 100,0 30/06/2008 16,4 100,001/07/2008 20,6 83,9 01/07/2008 16,1 100,0 01/07/2008 16,2 100,0 01/07/2008 16,5 100,002/07/2008 20,6 82,4 02/07/2008 16,1 100,0 02/07/2008 16,2 100,0 02/07/2008 16,6 100,003/07/2008 20,7 84,1 03/07/2008 16,2 100,0 03/07/2008 16,3 100,0 03/07/2008 16,6 100,004/07/2008 20,6 81,3 04/07/2008 16,3 100,0 04/07/2008 16,4 100,0 04/07/2008 16,7 100,005/07/2008 20,7 80,2 05/07/2008 16,3 100,0 05/07/2008 16,4 100,0 05/07/2008 16,7 100,0
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06/07/2008 20,7 84,3 06/07/2008 16,4 100,0 06/07/2008 16,5 100,0 06/07/2008 16,8 100,007/07/2008 20,6 85,3 07/07/2008 16,4 100,0 07/07/2008 16,5 100,0 07/07/2008 16,8 100,008/07/2008 20,3 77,2 08/07/2008 16,3 100,0 08/07/2008 16,4 100,0 08/07/2008 16,7 100,009/07/2008 20,2 76,1 09/07/2008 16,3 100,0 09/07/2008 16,4 100,0 09/07/2008 16,7 100,010/07/2008 20,3 79,1 10/07/2008 16,4 100,0 10/07/2008 16,5 100,0 10/07/2008 16,8 100,011/07/2008 20,4 82,6 11/07/2008 16,5 100,0 11/07/2008 16,6 100,0 11/07/2008 16,9 100,012/07/2008 20,5 85,0 12/07/2008 16,5 100,0 12/07/2008 16,6 100,0 12/07/2008 16,9 100,013/07/2008 20,3 85,0 13/07/2008 16,5 100,0 13/07/2008 16,6 100,0 13/07/2008 16,9 100,014/07/2008 19,9 80,8 14/07/2008 16,3 100,0 14/07/2008 16,4 100,0 14/07/2008 16,7 100,015/07/2008 19,5 75,3 15/07/2008 16,1 100,0 15/07/2008 16,1 100,0 15/07/2008 16,5 95,716/07/2008 19,5 76,1 16/07/2008 16,1 100,0 16/07/2008 16,2 100,0 16/07/2008 16,5 100,017/07/2008 19,6 81,6 17/07/2008 16,2 100,0 17/07/2008 16,3 100,0 17/07/2008 16,6 100,018/07/2008 19,7 81,8 18/07/2008 16,3 100,0 18/07/2008 16,3 100,0 18/07/2008 16,7 100,019/07/2008 19,8 81,0 19/07/2008 16,3 100,0 19/07/2008 16,4 100,0 19/07/2008 16,7 100,020/07/2008 19,9 83,8 20/07/2008 16,4 100,0 20/07/2008 16,5 100,0 20/07/2008 16,8 100,021/07/2008 19,9 84,8 21/07/2008 16,4 100,0 21/07/2008 16,5 100,0 21/07/2008 16,8 100,008/08/2008 21,5 77,5 08/08/2008 17,6 100,0 08/08/2008 17,6 95,8 08/08/2008 17,7 100,009/08/2008 21,0 72,3 09/08/2008 17,2 100,0 09/08/2008 17,2 97,1 09/08/2008 17,2 94,910/08/2008 20,9 72,4 10/08/2008 17,1 100,0 10/08/2008 17,2 98,2 10/08/2008 17,2 96,011/08/2008 21,0 75,9 11/08/2008 17,2 100,0 11/08/2008 17,3 99,3 11/08/2008 17,3 100,012/08/2008 21,0 80,1 12/08/2008 17,2 100,0 12/08/2008 17,3 99,6 12/08/2008 17,3 100,013/08/2008 21,1 81,1 13/08/2008 17,3 100,0 13/08/2008 17,3 100,0 13/08/2008 17,4 100,014/08/2008 21,1 79,6 14/08/2008 17,3 100,0 14/08/2008 17,3 100,0 14/08/2008 17,5 100,015/08/2008 20,9 80,3 15/08/2008 17,2 100,0 15/08/2008 17,3 100,0 15/08/2008 17,5 100,016/08/2008 20,5 77,1 16/08/2008 17,0 100,0 16/08/2008 17,1 100,0 16/08/2008 17,3 95,217/08/2008 20,4 76,7 17/08/2008 17,1 100,0 17/08/2008 17,1 100,0 17/08/2008 17,3 96,718/08/2008 20,3 74,7 18/08/2008 17,0 100,0 18/08/2008 17,0 100,0 18/08/2008 17,3 96,319/08/2008 20,3 76,3 19/08/2008 17,0 100,0 19/08/2008 17,0 100,0 19/08/2008 17,3 97,620/08/2008 20,4 79,5 20/08/2008 17,1 100,0 20/08/2008 17,1 100,0 20/08/2008 17,3 100,021/08/2008 20,5 80,1 21/08/2008 17,1 100,0 21/08/2008 17,1 100,0 21/08/2008 17,4 100,022/08/2008 20,5 81,0 22/08/2008 17,1 100,0 22/08/2008 17,2 100,0 22/08/2008 17,4 100,023/08/2008 20,5 80,4 23/08/2008 17,1 100,0 23/08/2008 17,2 100,0 23/08/2008 17,4 100,024/08/2008 20,2 74,7 24/08/2008 16,9 100,0 24/08/2008 16,9 100,0 24/08/2008 17,2 93,825/08/2008 20,1 73,7 25/08/2008 16,8 100,0 25/08/2008 16,9 100,0 25/08/2008 17,2 95,726/08/2008 20,2 77,1 26/08/2008 16,9 100,0 26/08/2008 17,0 100,0 26/08/2008 17,3 98,427/08/2008 20,3 78,3 27/08/2008 17,0 100,0 27/08/2008 17,0 100,0 27/08/2008 17,3 100,028/08/2008 20,4 78,6 28/08/2008 17,0 100,0 28/08/2008 17,1 100,0 28/08/2008 17,4 100,029/08/2008 20,4 78,6 29/08/2008 17,0 100,0 29/08/2008 17,1 100,0 29/08/2008 17,4 100,030/08/2008 20,5 79,7 30/08/2008 17,1 100,0 30/08/2008 17,1 100,0 30/08/2008 17,4 100,031/08/2008 20,7 81,8 31/08/2008 17,2 100,0 31/08/2008 17,2 100,0 31/08/2008 17,5 100,0
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SONDA 5 SONDA 6 SONDA 7 SONDA 8 giorni T (°C) UR (%) giorni T (°C) UR (%) giorni T (°C) UR (%) giorni T (°C) UR (%)14/05/2008 12,4 100,0 14/05/2008 17,9 53,8 14/05/2008 15,3 86,8 14/05/2008 15,1 76,015/05/2008 11,6 100,0 15/05/2008 16,7 62,2 15/05/2008 14,6 94,8 15/05/2008 14,4 85,016/05/2008 11,6 100,0 16/05/2008 16,5 78,3 16/05/2008 14,7 97,6 16/05/2008 14,5 89,217/05/2008 11,7 100,0 17/05/2008 15,6 85,8 17/05/2008 14,7 98,2 17/05/2008 14,5 91,418/05/2008 11,8 100,0 18/05/2008 14,5 85,6 18/05/2008 14,7 98,3 18/05/2008 14,5 92,219/05/2008 11,8 100,0 19/05/2008 15,5 74,8 19/05/2008 14,6 100,0 19/05/2008 14,5 90,820/05/2008 11,9 100,0 20/05/2008 16,3 80,5 20/05/2008 14,7 100,0 20/05/2008 14,5 91,621/05/2008 11,9 100,0 21/05/2008 16,1 81,8 21/05/2008 14,7 100,0 21/05/2008 14,5 92,322/05/2008 12,0 100,0 22/05/2008 16,3 81,4 22/05/2008 14,7 100,0 22/05/2008 14,5 92,523/05/2008 12,0 100,0 23/05/2008 16,8 72,4 23/05/2008 14,7 100,0 23/05/2008 14,6 91,224/05/2008 12,0 100,0 24/05/2008 16,5 78,2 24/05/2008 14,8 100,0 24/05/2008 14,6 92,025/05/2008 12,1 100,0 25/05/2008 17,0 83,7 25/05/2008 14,9 100,0 25/05/2008 14,7 93,526/05/2008 12,1 100,0 26/05/2008 17,0 81,3 26/05/2008 14,9 100,0 26/05/2008 14,8 93,627/05/2008 12,2 100,0 27/05/2008 18,2 77,4 27/05/2008 15,0 100,0 27/05/2008 14,9 93,928/05/2008 12,3 100,0 28/05/2008 19,3 80,3 28/05/2008 15,3 100,0 28/05/2008 15,1 96,529/05/2008 12,4 100,0 29/05/2008 18,9 84,1 29/05/2008 15,5 100,0 29/05/2008 15,3 98,230/05/2008 12,5 100,0 30/05/2008 17,4 83,2 30/05/2008 15,6 100,0 30/05/2008 15,5 98,031/05/2008 12,5 100,0 31/05/2008 18,0 76,6 31/05/2008 15,6 100,0 31/05/2008 15,5 96,301/06/2008 12,6 100,0 01/06/2008 18,5 73,7 01/06/2008 15,7 100,0 01/06/2008 15,6 95,902/06/2008 12,7 100,0 02/06/2008 18,4 77,5 02/06/2008 15,8 100,0 02/06/2008 15,7 95,603/06/2008 12,7 100,0 03/06/2008 19,1 73,9 03/06/2008 15,9 100,0 03/06/2008 15,8 96,004/06/2008 12,8 100,0 04/06/2008 18,4 79,9 04/06/2008 16,0 100,0 04/06/2008 15,9 96,005/06/2008 12,9 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