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Università degli studi di TorinoCorso SIS AA 2003-2004

 Laboratorio di Fisica Nucleare

prof. Maina 

Specializzanda: Sandra [email protected]

  

 Studio di isotopi nella variazione climatica Studio di isotopi nella variazione climatica e datazione di core di sedimento e datazione di core di sedimento

   

La scelta didattica che intendo seguire consente di trattare due temi inerenti la fisica nucleare analizzando in dettaglio una applicazione pratica attraverso la quale i ragazzi possono toccare con mano l’importanza dei concetti studiati e analizzarli in maniera approfondita.

 •lo studio degli isotopi

•il fenomeno della radioattività naturale    

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Prerequisiti richiesti        Saper leggere a grandi linee la tavola periodica degli elementi      Conoscere la differenza tra atomi e molecole      Conoscere alcuni elementi chimici composti, come l’acqua      Conoscere alcune semplici trasformazioni chimiche      Saper leggere un grafico o costruirne uno in base all’andamento di una determinata funzione      Conoscenze statistiche di base, in particolare sapere calcolare un fit lineare

Obiettivi didattici        Conoscere i componenti del nucleo      Conoscere il significato fisico di N, Z, A      Conoscere il significato fisico di isotopo      Saper valutare la presenza in natura di alcuni isotopi e capire le cause       Studiare particolari problematiche fisiche sfruttando il frazionamento isotopico      Conoscere le leggi fisiche legate alla radioattività naturale      Conoscere le caratteristiche delle particelle alfa e beta       Saper analizzare la catena radioattiva dell’uranio e analizzare in dettaglio alcuni dei decadimenti intermedi, in base a esigenze sperimentali      Capire il fenomeno del decadimento radioattivo legato alla datazione di core di sedimento       Interpretare fisicamente la tavola periodica degli elementi  

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PARTICELLE COMPOSTE

PARTICELLE ELEMENTARI

atomo

nucleo

elettrone

nucleoni

neutrone

protone

quark

N=A-Z

Z

A=N+Z

Idrogeno deuterio trizio

ISOTOPI

NUCLEI

due nuclei aventi lo stesso valore di Z e diversi valori di A, cioè costituiti dello stesso numero di protoni ma da un numero diverso di

neutroni

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FRAZIONAMENTO ISOTOPICO

E’ il rapporto tra due isotopi di un elemento, di cui uno è il più abbondante in natura.

Per l’OSSIGENO si ha:

31618

1618161818 10*

/

//

SMOW

SMOWsample

OO

OOOOO

Dipende dalla temperatura

Per il CARBONIO si ha:

31213

1213121313 10*

/

//

PDB

PDBsample

CC

CCCCC

Dipende dalla produttività biologica (biomassa) e dall’insolazione a terra

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SPETTROMETRO DI MASSA

I campioni opportunamente controllati e trattati vengono inseriti nello spettrometro di massa per la misura del frazionamento isotopico.

MISURA CON LO SPETTROMETRO DI MASSA:

• trasformazione del CaCO3 in fase gassosa (CO2)

• purificazione del gas

• separazione isotopica del gas

CORREZIONE RISPETTO AGLI STANDARD DEI VALORI OTTENUTI

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I carbonati cadendo nell’acido generano la seguente reazione chimica: CaCO3 + H3PO4 = CO2 + H2O + ...

SPETTROMETRO DI MASSA

Il campione cade nell’acido fosforico iperpuro

Il sistema agisce in condizione di vuoto spinto

Il trattamento termico a -90°C congela l’acqua

I due gas sono connessi alla ion source tramite sottili capillari e l’uguale pressione permette di avere identici bersagli all’interno dello ion source.

Nella ion source la CO2 pura viene ionizzata a CO2+.

Il fascio viene deflesso dal campo magnetico

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SPETTROMETRO DI MASSA

• il fascio viene deflesso e separato nelle componenti isotopiche principali:

44(12C16O16O)

45(13C16O16O)

46(12C16O18O)

• il rapporto 46/44 e 45/44, riferiti allo standard, forniscono il valore di O e C del campione

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-1.00E-01

-5.00E-02

0.00E+00

5.00E-02

1.00E-01

1.50E-01

1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000

year (AD)

-5.00E-02

-4.00E-02

-3.00E-02

-2.00E-02

-1.00E-02

0.00E+00

1.00E-02

2.00E-02

3.00E-02

4.00E-02

5.00E-02

18O

Tatm

— onda di 200 anni ricostruita dalle anomalie di temperatura globale (Mann, Bradley e Hughes, 1998)

— onda ricostruita (componenti 1,2) dei 200 anni della serie di 18O nei Globigerinoides ruber

Le due onde sono in fase.

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Confronto tra i valori di δ13C del core GT90-3 e il numero annuo di giorni con pioggia > di 2 mm sulla piattaforma di Gallipoli (dati storici dalla stazione meteorologica di Lecce).

C = 0.02 x 12 W/m2 = 0.24‰

Formula sperimentale di Spero (1993) tra illuminamento in vitro e C:

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RADIOATTIVITÀ NATURALE

La radioattività consiste nel fatto che i nuclei di alcuni elementi con Z>80 emettono, a un certo istante, un corpuscolo, trasformandosi spontaneamente nel nucleo di un altro elemento.

• particelle alfa, cioè nuclei di atomi di elio

• particelle beta, cioè elettroni

epn 11

10

42

22286

22688 RnRa

N

N0

N0/2

T1/2

T1/2 = periodo di dimezzamento

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Gli elementi radioattivi che si osservano in natura (come il radio, il radon, ecc.) fanno parte di tre famiglie radioattive, che sono indicate con i nomi dei loro capostipiti:

      famiglia dell’uranio (U)      famiglia del torio (Th)      famiglia dell’attinio (Ac)

L’ultimo componente di ciascuna famiglia è un isotopo stabile dell’elemento piombo (Pb, Z=82).

210Pb T1/2 = 22.3 y

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DATAZIONE DEI CORE

I sedimenti marini sono datati attraverso il

METODO RADIOMETRICO:

•metodo del 210Pb e del 137Cs

consente la datazione su 200 anni circa trovando il rateo di sedimentazione.

La presenza del 210Pb nei sedimenti di recente estrazione ha due sorgenti principali:a)    fall out dall’atmosfera: il 210Pb prodotto dal decadimento del 222Rn emanato in atmosfera si deposita nel sedimentob)   decadimento in situ del 226Ra

l’attività è valutata con la misura del b di alta energia del figlio 210Bi (T1/2 = 5.013 d) in equilibrio secolare, con

rivelatore b a basso fondo

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Misura dell’attività del 210Pb nel core GT 14 in funzione della profondità del sedimento. Le linee tratteggiate e continue indicano l’attività totale e quella in eccesso; la linea tratto-punto è il fit dell’attività in eccesso. Nell’angolo inferiore sinistro viene riportata l’attività del 137Cs (Bonino el al., 1993).

Per profondità superiori a 17-18 cm l’attività risulta praticamente costante e corrisponde all’attività del 210Pb supportata in situ dal 226Ra

rateo di sedimentazione: s = 0.064 cm/y

DATAZIONE DEI CORE

con precisione di ~ 5%


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