V Corso biennale di
Agopuntura Auricolare
Anno Accademico 2015-2016
Trattamento dell'ansia con
l'agopuntura auricolare:
sei casi clinici
Relatore: Dott. Giancarlo Bazzoni
Candidato: Dott.ssa Cinzia Frassi
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Indice
Premessa pg. 3
Introduzione pg. 5
Cenni storici pg. 6
Indicazioni terapeutiche pg. 8
L’ansia pg. 10
Casi Clinici pg. 18
Conclusioni pg. 26
Allegati pg. 28
Bibliografia pg. 35
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Premessa
L’agopuntura auricolare è una forma di agopuntura che utilizza
il padiglione auricolare a scopo diagnostico e terapeutico.
La terapia prevede la stimolazione di ben definite zone del
padiglione auricolare, avvalendosi dell’infissione cutanea di
aghi metallici filiformi a semipermanenza, ma anche di micro
correnti elettriche, laser, massaggio e altri stimoli fisici.
Nel 2003 l’auricoloagopuntura è stata inserita dall’OMS
nell’ambito dell’agopuntura dei microsistemi, in quanto il
padiglione costituisce un microsistema nel quale sono
rappresentate le strutture e le funzioni dell’organismo.
Viene chiamata anche auricoloterapia, secondo la scuola
francese, auricolo agopuntura, auricoloriflessoterapia.
Noi parleremo anche, più modernamente, di neuro modulazione
auricolare: metodica che nasce dall’integrazione
dell’auricoloterapia con teciche non invasive di stimolazione
quale la stimolazione transcutanea del nervo vago (t-VNS), la
stimolazione del nervo trigemino (TNS) e la stimolazione
spinale (C2-C3 Nerve Stimulation).
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Con il termine “Neuromodulazione” vengono attualmente
identificate metodiche che, con l’impiego di stimoli farmacologici
o fisici, modificano la fisiopatologia dei processi nervosi e
neuro-endocrino-immunologici, implicati nella genesi delle più
diverse malattie.
Un caro ringraziamento per l’ egregio insegnamento rivolgo
ai docenti del V corso di agopuntura auricolare organizzato
dall U.M.A.B. ( Unione Medici Agopuntori Bresciani ) :
Dott. Giancarlo Bazzoni , Dott. Antonio Losio , Dott. Sergio
Perini.
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Introduzione
Le medicine non convenzionali dimostrano di essere argomento
di grande attualità ed interesse nello scenario scientifico e
istituzionale non solo italiano, ma anche europeo e
internazionale.
Molte nazioni europee hanno inserito le medicine
complementari e alternative all’interno dei propri sistemi
sanitari.
La diffusione dell’agopuntura auricolare è in continua
espansione in Italia ed allo stesso tempo è aumentata
l’accettazione da parte della comunità accademica grazie ai
lavori scientifici che sempre più ne chiariscono i meccanismi
d’azione e l’efficacia.
In Italia l’auricoloagopuntura può essere praticata solo da
medici abilitati alla professione e iscritti all’albo.
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Cenni storici
Se l’agopuntura vanta numerosi secoli di storia, molto più
recente è l’origine della auricoloterapia che negli anni 50 ha
trovato, grazie all’intuizione del medico francese Paul Nogier,
una vera e propria ragione di essere.
Paul Nogier, medico di Lione, osservò nella sua pratica
quotidiana alcuni casi di sciatica guariti con la cauterizzazione
sulla parte alta dell’antelice, dallo stesso lato della sciatica.
Questa singolare terapia spinse Nogier a studi più approfonditi
che sfociarono, nel 1957, nella presentazione delle sue
osservazioni sulla corrispondenza somatotopica, ovvero sulla
corrispondenza tra alcune micro-aree della cute dell’orecchio
con micro-aree anatomiche del corpo umano, basando il tutto
sulla presenza della cosiddetta allodinia auricolare .
Trattare l’orecchio per curare malattie organiche è però
antichissimo: gli egizi conoscevano l’utilizzazione della
stimolazione del padiglione auricolare a scopo terapeutico.
Ippocrate (IV secolo a.C.) descrisse la scarificazione della
regione posteriore dell’orecchio contro l’impotenza e per curare
la sciatica.
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In Cina più di duemila anni fa i testi medici antichi riferiscono di
un possibile utilizzo di punti auricolari per l’agopuntura; il primo
medico cinese specializzatosi nello studio della terapia
auricolare fu Pian Que (400-310 a.C.) che fu anche il padre
dello studio diagnostico dei polsi.
Ma è solo dopo gli studi approfonditi di Paul Nogier che
l’auricoloterapia viene riscoperta in Cina e nella seconda metà
del ‘900 è stata oggetto di studio e di uso sistematico.
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Indicazioni terapeutiche
L’auricoloterapia è efficace nella terapia del dolore, soprattutto il
dolore muscolo-scheletrico acuto e cronico, nelle cefalee, nel
dolore postoperatorio, ma abbiamo sempre più riscontri anche
nei disturbi psico-emotivi (ansia, depressione, stress, fobie), nei
disturbi dell’appetito, nella regolazione del sonno e nella
modulazione del tono vagale.
E’ utilizzata per i disturbi digestivi, stipsi, colon irritabile, nausea
e vomito.
In campo ginecologico cura i disturbi mestruali.
Viene applicata per la disassuefazione da sostanze, per
esempio il fumo.
In campo dermatologico nell’orticaria e nel prurito sine materia.
In campo odontoiatrico nella sindrome dell’ATM, ansia
odontoiatrica e disturbo post estrattivo.
L’auricolo agopuntura è una tecnica poco invasiva.
Gli effetti collaterali descritti sono:
- Accentuazione del dolore
- Reazioni allergiche al metallo dell’ago
- Ematomi
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- Infezioni batteriche tipo pericondrite del padiglione
auricolare da stafilococco
Sono stati segnalati anche casi di endocardite in pazienti
portatori di protesi valvolare, per cui si raccomanda la
disinfezione della cute con i comuni disinfettanti (tipo i Sali di
ammonio quaternario) e la manipolazione sterile degli aghi.
Controindicazioni possono considerarsi:
- La gravidanza
- Gli aghi non vanno usati nei bambini e nei pazienti
scoagulati.
- Nei pazienti con pace maker non vanno usati cercapunti
elettrici e l’elettrostimolazione
- Casi di patologie infiammatorie e/o lesioni del padiglione
auricolare
- Nei pazienti defedati e in quelli non collaboranti
- In presenza di dolori viscerali e toracici non ancora
diagnosticati
- In condizioni di sovraffaticamento, anemia e neoplasie
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L’ansia
“Di regola ciò che non si vede disturba la mente degli uomini
assai più profondamente di ciò che essi vedono”
Giulio Cesare
L’ansia si può definire come “uno stato emotivo a contenuto
spiacevole, associato ad una condizione di allarme e di paura
che insorge in assenza di un pericolo reale e che, comunque, è
sproporzionata rispetto ad eventuali stimoli scatenanti.”
La caratteristica dei disturbi d’ansia è il patologico evitamento
di situazioni che producono ansia, comportamento che limita
pesantemente le relazioni interpersonali e il modo di vivere
delle persone ansiose.
Si distinguono due tipi di ansia:
- Ansia di stato: condizione emotiva transitoria che varia di
intensità a seconda degli stimoli ambientali a cui
l’individuo è sottoposto. L’ansia di stato riflette l’ansia
presente in quel determinato momento.
- Ansia di tratto: è un tratto di personalità che rappresenta
la tendenza costante ad affrontare ogni situazione della
vita con ansia eccessiva.
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I disturbi d’ansia rappresentano la forma più diffusa di disagio
mentale.
Secondo LeDoux (Sé sinaptico, 2002) la schizofrenia affligge
l’1% circa della popolazione, la depressione il 15%, ma si stima
che quasi il 25% degli adulti soffra di una qualche
manifestazione ansiosa clinica.
A tutti capita di essere un po’ ansiosi o meglio motivatamente
ansiosi (ansia di stato), ma si definisce l’esistenza di un disturbo
d’ansia quando il funzionamento psicologico quotidiano e le
relazioni interpersonali risultano compromesse da sintomi come
apprensione, tensione, disturbi del sonno, irritabilità, nonché
disturbi somatici.
L’ansia e la paura sono strettamente imparentate.
Sono entrambe delle reazioni a situazioni dannose o
potenzialmente dannose.
L’ansia si distingue dalla paura per la mancanza di uno stimolo
esterno che provochi la reazione.
L’ansia si può considerare come la paura interna del mondo
esterno.
Paura e ansia sono reazioni normali ad un pericolo reale o
immaginario e non sono di per sé condizioni patologiche.
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Se sono più durature e più frequenti di quanto sia ragionevole
in date circostanze o se ostacolano una vita normale si è in
presenza di un disturbo della paura/ansia.
Oggi si usa meno la parola nevrosi per non suggerire dei
meccanismi freudiani di difesa.
L’ansia non è un unico disturbo, ma uno spettro di stati che
comprende ansia aspecifica o generalizzata, fobie, attacchi di
panico, disturbo post-traumatico da stress, disturbo ossessivo
compulsivo.
Per misurare l’entità dell ansia abbiamo a disposizione diversi
test psicodiagnostici .
Noi utilizzeremo nel nostro studio lo S.T.A.I. – Y
( vedi allegato 4 e 5 ) e il DASS 21 (allegato 1-2-3 )
che ci serviranno come parametro di misurazione prima,
durante e dopo il trattamento.
Lo S.T.A.I.-Y (State-Trait Anxiety Inventory) si presenta
suddiviso in due scale (Y1 e Y2) che valutano rispettivamente
l’ansia di stato (Y1) tramite domande riferite a come il soggetto
si sente al momento della somministrazione del questionario e
l’ansia di tratto (Y2) con domande che indagano come il
soggetto si sente abitualmente.
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E’ possibile in tal modo operare una prima discriminazione tra
l’ansia intesa come sintomo e l’ansia espressa come modalità
abituale di risposta agli stimoli esterni.
L’ansia di stato indica quanto la persona si percepisca in ansia
“proprio in quel momento” ed esprime una sensazione
soggettiva di tensione e preoccupazione, comportamenti
relazionali di evitamento (o di avvicinamento eccessivo e
prematuro) e un aumento dell’attività del sistema nervoso
autonomo (tachicardia, sudorazione, tremore) relativa ad una
situazione “stimolo”, quindi transitoria e di intensità variabile;
l’ansia di tratto si riferisce a come il soggetto si sente
abitualmente, ad una condizione più duratura e stabile della
personalità che caratterizza l’individuo in modo continuativo,
indipendentemente da una situazione particolare o
“scatenante”.
L’ origine dell’ ansia di tratto (secondo Bowlby ) pare abbia
origine addirittura dalla relazione madre-bambino e stabilisce
due grandi modalità relazionali : l’attaccamento sicuro che può
portare ad un tipo di ansia “di stato” e l’attaccamento insicuro
che più verosimilmente porta ad un tipo di ansia “di tratto”.
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Si consiglia di somministrare prima la scala per l’ansia di stato,
poi quella per l’ansia di tratto.
Il DASS 21 (Depression Anxiety Stress Scales) valuta I sintomi
di depressione, ansia e stress nell’adulto, utilizzando un
questionario con 21 domande.
Ogni domanda prevede 4 possibilità di risposta:
0 non mi si addice per niente
1 si addice a me per alcuni aspetti o a volte
2 si addice a me per alcuni aspetti o per buona parte delle volte
3 si addice molto a me o per la maggior parte delle volte
Alla fine del questionario in base al punteggio ottenuto
possiamo valutare il grado di ansia, depressione e stress che il
paziente ha mostrato durante la somministrazione del test in
riferimento agli 8-10 giorni precedenti.
Potremo quindi fare una classificazione del disturbo, che sarà:
normale, lieve, moderato, severo, estremamente severo.
Numerosi lavori provenienti dalla letteratura scientifica
internazionale ci mostrano l’efficacia dell’auricoloterapia in
molte situazioni mediche nelle quali la riduzione dell’ansia e
dello stress svolge un ruolo fondamentale per il benessere del
paziente.
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Per esempio prima e durante la preparazione delle pazienti che
si sottopongono a procedure di procreazione assistita.
Nei pazienti sottoposti ad emodialisi.
Si è visto come è possibile ridurre ansia e stress nel personale
sanitario che ogni giorno deve affrontare la cura del paziente.
E’ stata trattata e ridotta l’ansia che precede l’esame in gruppi
di studenti di medicina prestatisi volontariamente a sedute di
auricoloagopuntura.
Sono state anche registrate significative riduzioni di ansia,
depressione, insonnia e altre manifestazioni neuro psichiatriche
in pazienti con Tinnitus.
E’ stata rilevata riduzione dell’agitazione psicomotoria
postoperatoria in pazienti anziani sottoposti ad interventi
chirurgici sull’addome.
Altri pazienti sono stati trattati con auricoloterapia prima di un
intervento chirurgico per ridurre l’ansia dello stesso, misurando
l’ansia prima e dopo il trattamento con i questionari deputati a
tale scopo.
Anche la neuro modulazione auricolare, evoluzione moderna
dell’agopuntura auricolare ha dimostrato di essere efficace nel
ridurre lo stress in un campione di pazienti sani con valori di
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stress valutati con DASS 21 prima, durante e dopo il
trattamento.
Anche noi nel nostro lavoro vogliamo contribuire a mettere a
punto un protocollo che ci permetta la standardizzazione dei
punti efficaci nel trattamento dell’ansia tramite una modulazione
simpatico-vagale con azione antistress.
Utilizziamo per la ricerca dei punti funzionali il Point Select
Digital, che ci permette di trovare il punto elettricamente più
attivo.
I punti scelti per il trattamento sono i seguenti:
Shen Men (fossa triangolare)
Cuore (conca inf.)
Master Cerebral (lobulo)
Vengono posizionati gli aghi New Pyonex Orange su tutti e tre i
punti e bilateralmente.
Si invita il paziente a stimolare i punti per 5 secondi, più volte al
giorno ( almeno 10 volte ) e a praticare una stimolazione
alternata bilaterale (30 battiti al minuto) 3 volte al dì per 2 minuti
su shen men e master cerebral (ansia 1, del lobo).
Viene valutata con S.T.A.I. Y1 e 2 (vedi allegato 4 e 5) l’ansia di
stato e di tratto prima dell’inizio del trattamento.
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Viene somministrato DASS 21 (vedi allegato1) prima del
trattamento (T0), dopo 7 giorni (T7) e dopo 15 giorni (T15).
Per la valutazione di ansia, depressione e stress, prima,
durante e dopo il trattamento.
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Casi Clinici
CASO N° 1 :
R.R.: 38 anni , F , Professore Universitario.
Anamnesi : nessuna patologia degna di nota,viene per
cercare di ridurre l’ansia, non assume farmaci.
Prima del trattamento viene somministrato :
S.T.A.I. Y1 (ansia di stato) con valore 48
S.T.A.I. Y2 ( ansia di tratto) con valore 51
Il DASS 21 al tempo zero (T0) mostra un’ansia moderata e
una situazione di stress estremamente severa, non viene
evidenziata depressione .
Come da protocollo vengono posizionati gli aghi New
Pyonex Orange su Shen Men,Zona Cuore e Master
Cerebral bilateralmente,invitando la paziente a stimolare i
punti per 5 sec molte volte al dì (almeno 10) ed a fare una
stimolazione alternata bilaterale (30 battiti al min) 3 volte al
dì per almeno 2 minuti su Shen Men e Ansia del lobo.
Dopo 7 giorni (tempo T7) al DASS 21 l’ansia si è
letteralmente azzerata e l’indice di Stress si è normalizzato.
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Dopo 14 giorni (tempo T14) sempre dopo DASS 21 viene
confermata la completa normalizzazione dei parametri .
La paziente dice di sentirsi bene e più tranquilla.
CASO N° 2 :
C.B. 73 anni, F , pensionata , scolarita’ laurea
ANAMNESI : due gravidanze esitate in T.C. , nessuna
patologia degna di nota fino ad un grave incidente circa
20 anni fa, a causa del quale ha rischiato la vita (politraumi,
trauma cranico, emorragia addominale per rottura del
legamento epatico) e secondariamente al quale non ha
avuto esiti se non una tosse secca soffocante cronica,
dovuta ad esiti di tracheotomia subita durante la degenza
in rianimazione.
Intervento per appendicectomia 5 anni fa, intervento per Ca
mammario non invasivo 3 anni fa per il quale non ha fatto
chemioterapia ma solo terapia radiante.
Da circa 20 anni, dopo l’ incidente, assume antidepressivi
ed ansiolitici.
Attualmente è in trattamento con escilatopram (10 mg/die)
e ansiolitici (alprazolam 0,25 mg/die).
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Prima del trattamento :
S.T.A.I. Y1 (ansia di stato) con valore di 37
S.T.A.I. Y2 (ansia di tratto) con valore di 36
Il DASS 21 mostra un ansia normale ( con ansiolitico),
una depressione severa ed uno stress lieve.
Come da protocollo si posizionano gli aghi.
Dopo 4 giorni dal posizionamento degli aghi la paziente mi
telefona per comunicarmi che ha sospeso l’ansiolitico!
Al T7 l’ansia si è azzerata e lo stress è uguale a zero, la
depressione è lieve.
Al T14 la depressione si mantiene lieve e stress e ansia
sono nulli.
La paziente è molto soddisfatta per avere sospeso il
farmaco e dice di sentirsi molto meglio e piu’tranquilla.
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CASO N° 3 :
H.K. , 40 anni , M , Professore Universitario
Anamnesi negativa.
Lamenta sindrome ansiosa e lo Psichiatra consultato a tale
proposito gli ha consigliato di assumere antidepressivo
( escilatopram 10 mg). Il paziente dichiara di assumerlo a
periodi …quando si sente più in ansia , associandolo
raramente ad ansiolitico.
Da qualche mese ( circa 5), da quando è diventato padre
per la seconda volta, lo assume regolarmente.
Prima del trattamento
S.T.A.I. Y1 con valore 43
S.T.A.I. Y2 con valore 38
Il DASS 21 mostra una depressione moderata e livelli di
ansia e stress normali.
Come da protocollo viene iniziato il trattamento.
Al T7 vi è normalizzazione di tutti i parametri .
Al T14 si conferma la normalizzazione e il paziente
dichiara di sentirsi più sereno e tranquillo.
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CASO N°4 :
M.C.B. 62 anni, F , casalinga , scolarità media sup.
Anamnesi : nessuna patologia degna di nota a parte
episodi saltuari di back pain da discopatia.
Assume ansiolitici da decenni e si gestisce
autonomamente la posologia a seconda della necessità.
In età giovanile ha presentato episodi di attacco di panico
che non lamenta più da almeno vent’anni.
Attualmente assume ansiolitici (alprazolam 0,25 mg/die).
Prima del trattamento:
S.T.A.I. Y1 ha un valore di 41
S.T.A.I. Y2 ha un valore di 47
Il DASS 21 al T0 mostra stress normale , una depressione
lieve , un’ansia severa.
Come da protocollo si posizioneno gli aghi.
Al T7 il DASS 21 mostra normalizzazione di stress e
depressione e ansia lieve.
Al T14 al DASS 21 vi è normalizzazione dei 3 parametri.
La paziente dice di sentirsi molto più tranquilla e serena,
non riesce a sospendere l’ansiolitico,ma a volte lo
dimentica.
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CASO N°5 :
L.G. 63 anni , M , Libero Professionista
Anamnesi : nessuna patologia degna di nota.
Si sente stressato e in ansia.
Assume da circa 5/6 anni antidepressivo (venlafaxina
75 mg) e ansiolitico (alprazolam 0,50mg/die).
Prima del trattamento:
S.T.A.I. Y1 ha un valore di 46
S.T.A.I. Y2 ha un valore di 47
Il DASS 21 al T0 evidenzia un livello di stress
estremamente severo,una depressione estremamente
severa, un’ansia moderata.
Vengono posizionati gli aghi come da protocollo.
Al T7 i parametri del DASS 21 sono i seguenti :
normalizzazione di depressione e stress , ansia moderata
Ma con dimezzamento della dose di ansiolitico (da 0,50 a
0,25 mg/die)
Al T14 normalizzazione dei parametri al DASS 21.
Il paziente è molto soddisfatto del risultato , è più sereno
e tranquillo.
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CASO N°6:
R.S.R. 58 anni , F , Libero Professionista.
Anamnesi : intervento per endometriosi a 23 anni e per
fibroma uterino a 53 anni, nessuna altra patologia degna di
nota.
Assume ansiolitici ( alprazolam) da molti anni ( circa 15)
gestendosi il dosaggio a seconda delle necessità.
Attualmente assume alprazolam 0,50mg x 3 volte al dì.
Assume ipnoinducenti per insonnia ( zolpidem ).
Lamenta oltre all’ansia ,malessere generalizzato,
si sente spesso “in allerta” ed è sempre molto stanca
anche inspiegabilmente.
Prima del trattamento :
S.T.A.I. Y1 ha un valore di 48
S.T.A.I. Y2 ha un valore di 46
Il DASS 21 al T0 mostra assenza di depressione , un ansia
lieve ed un indice di stress severo.
Vengono posizionati gli aghi come da protocollo.
Al T7 la paziente mostra normalizzazione dei parametri al
DASS 21.
Al T14 si mantengono praticamente azzerati i parametri.
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La paziente dichiara di avere dimezzato la dose di
ansiolitico ( da 0,50 a 0,25 mg x 3 volte/die) ;si sente
estremamente tranquilla ed in benessere soggettivo e
dice di riuscire ad affrontare i problemi quotidiani più
serenamente.
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Conclusioni
Tutti i pazienti sono stati soggettivamente meglio subito
dopo la prima settimana di trattamento, due di loro hanno
dimezzato l’ansiolitico ed uno addirittura lo ha sospeso.
Sempre dopo la prima settimana , sono stati valutati anche
dai familiari più sereni e tranquilli ; quindi si può sostenere
che fossero “oggettivamente” più distesi.
Il 100% dei pazienti dopo 2 settimane di trattamento ha
percepito con grande soddisfazione il benessere soggettivo
indotto dalla terapia con Agopuntura Auricolare.
Per questo motivo il 50% di loro ha preferito mantenere
gli aghi in situ per altri 15 giorni.
Considerando il successo ottenuto con i nostri casi clinici
possiamo sicuramente affermare che l’ Agopuntura Auricolare,
applicando questo protocollo, è un efficace trattamento
per ridurre l’ansia , lo stress ed oserei dire anche uno strumento
che può avere un futuro nel ridurre l’intensità della depressione.
Possiamo oltremodo affermare che sicuramente ha un grande
potenziale nell’incrementare la qualità della vita agendo con
un meccanismo di neuromodulazione simpatico vagale.
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Come si è visto nello studio, si è significativamente abbassato
lo score del DASS 21 con un miglioramento misurabile dei
valori di depressione/ansia/stress o genericamente del
distress psicologico legato al modus vivendi dei “giorni nostri”.
Possiamo anche dichiarare che l’Agopuntura Auricolare
ha avuto un ruolo importante nel promuovere il benessere
psicofisico dei pazienti riducendo il feedback negativo
associato al distress psicologico.
Abbiamo anche dimostrato che l’ Auricoloterapia può
essere un rapido, valido e, soprattutto ,non invasivo trattamento
per sollevare il paziente da ansia/stress/depressione
migliorandone la qualità della vita.
Inoltre , vista la facilità di applicazione e l’ assoluta assenza
di effetti collaterali può rappresentare un utile ed efficace
strumento nelle mani del Medico che desideri ridurre la
“dipendenza” tipica di alcuni pazienti dalla “pillola della felicità”.
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Allegati
Allegato n° 1 DASS 21
Allegato n° 2 DASS 21 scoring template
Allegato n°3 DASS 21 scala di valutazione
Allegato n°4 S.T.A.I. Y1
Allegato n°5 S.T.A.I. Y2
Allegato N°6 protocollo
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30
31
32
33
34
35
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