Comunicare in piazza Valeria Bernabei, Francesca Dottarelli
Roma, 14-16 marzo 2014
Io non rischio è una campagna di comunicazione nazionale sulle
buone pratiche di protezione civile.
L’esposizione individuale ai rischi può essere ridotta attraverso:
la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili
conseguenze e l’adozione di semplici accorgimenti e comportamenti.
Titolo introduzione slide
Il sistema più efficace per difendersi da un rischio è conoscerlo.
L’ideale, per un cittadino, sarebbe poter parlare con qualcuno capace
di raccontargli tutto quello che occorre sapere sui rischi, magari
incontrandolo nella sua città, in piazza.
Le associazioni di volontariato di protezione civile sono presenti in
tutta Italia. I volontari vivono e operano sul proprio territorio, lo
conoscono e sono conosciuti dalle istituzioni locali e dai cittadini.
Chi meglio di loro per fare informazione sui rischi presenti in quel
territorio?
Io non rischio: l’idea
Cosa Fare?
Informare sui rischi del nostro territorio
Sensibilizzare sui comportamenti da adottare
Ascoltare i cittadini e dare loro risposte
Obiettivo
Rendere i cittadini attori nella prevenzione (autoprotezione)
Io non rischio: come si realizza
Formazione a cascata dei volontari
I tre volontari formati di primo livello hanno il compito di trasmettere le
conoscenze acquisite agli altri dodici colleghi
In piazza
I volontari non fanno volantinaggio.
Non si limitano a lasciare il
materiale informativo alle persone,
ma si fermano a parlare con loro,
illustrano il problema, lo raccontano
e rimangono a disposizione per
eventuali domande e chiarimenti.
Io non rischio: come si realizza
Integrazione delle competenze: volontariato (persone, logistica,
comunicazione), istituiti scientifici (contenuti) e Dpc (contenuti,
organizzazione e comunicazione)
Progetto su scala nazionale, con realizzazione locale: volontari del
territorio, locandina personalizzata, storia dei rischi della zona (per la
campagna terremoto), e-mail di piazza
Comunicazione integrata: diversi strumenti di
comunicazione utilizzati per diffondere informazioni
sulla campagna (sito web dedicato, social network,
materiali informativi, rete sul web con le organizza-
zioni) e supportarla (area riservata con i materiali
della formazione, e-mail, contact center)
Io non rischio
• Promotori: Dipartimento della Protezione Civile, Anpas, Ingv e ReLuis
• Quando: 14-15 giugno 2014
• Dove: 230 piazze, in Comuni classificati in zona 1 o 2 e alcuni in
zona 3 e 4
• Chi: circa 3.500 volontari di 21 organizzazioni
• Che cosa:
promuovere una cultura della prevenzione
formare un volontario più consapevole e
specializzato
far acquisire al cittadino un ruolo attivo nella
riduzione del rischio
Io non rischio Terremoto 2014
• Legambiente
• Misericordie
• Nucleo di protezione
civile Inps
• Prociv-Arci
• Prociv Italia
• Psicologi per i popoli
• Rnre
• Ucis
• Unitalsi
• Vab
Io non rischio Terremoto 2014
• Ana
• Anai
• Anpas
• Anvvfc
• Avis
• Cisom
• Cives
• Cri
• Fin
• Fir Cb
• Lares
• Inoltre, partecipano associazioni
regionali e gruppi comunali di Campania,
Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e
Veneto.
Io non rischio Terremoto 2014 – strumenti Totem: installazione composta da scatoloni sovrapposti, colorati e illustrati,
che contiene giochi e interazioni sul rischio sismico.
Pieghevole: spiega cosa deve sapere il cittadino per prevenire e ridurre i
danni dei terremoti e cosa può fare nella propria casa da subito.
Scheda: contiene informazioni
sui comportamenti da adottare
durante il terremoto e subito dopo.
Locandina: informa sulla
campagna, da personalizzare
in base alla piazza.
Gazebo: da arredare con palloncini.
- [email protected]: per richieste sulla campagna dai cittadini
- [email protected]: per inviare foto e video
- Ogni piazza avrà una sua e-mail da monitorare (nome della piazza
@iononrischio.it). Per accedere:
cercate su Google “webmail Aruba”
Indirizzo email: indirizzo completo (nome [email protected])
Password: per tutti è password (da cambiare al primo accesso)
Io non rischio Terremoto 2014 – email
In piazza farete compilare ai cittadini un modulo, per dare il consenso ad essere
ricontattati per un’intervista telefonica. L’intervista sarà fatta a distanza di un paio di
mesi dalla campagna dal Contact Center del Dipartimento, per valutare se sono stati
compresi i contenuti della campagna (cosa ricorda il cittadino? Cosa ha fatto in
termini di prevenzione?).
Va spiegato bene ai cittadini a cosa serve il modulo, non
è un modo per dimostrare di aver contattato
tante persone in piazza!
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Modulo Contact Center
www.iononrischio.it
•21.000 visite
•15.000 visitatori unici
•Pagine più lette:
mappe sulla storia sismica
del territorio 5.700 visite
materiali informativi 5.000 visite
piazze più vicine 4.300 visite
74 gallerie fotografiche pubblicate su:
• www.iononrischio.it
• www.protezionecivile.gov.it
Io non rischio Terremoto 2013 – I numeri
Io non rischio Terremoto 2013 – I numeri
Pagina Facebook Io non rischio
•Circa 2.000 mi piace
•Oltre 800 partecipanti all’evento Io non rischio - Terremoto
•1.700 foto pubblicate su Instagram
•Circa 500 tweet pubblicati su Twitter
•3.200 cittadini hanno dato il consenso a
essere richiamati dal Contact Center.
Nel 2012: 1.300
Immagini dalle piazze
Immagini dalle piazze
Immagini dalle piazze
Immagini dalle piazze
Comunicazione interpersonale
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Apertura e chiusura del discorso
Nella comunicazione uno a uno/uno a pochi sono molto importanti:
- l’apertura (le frasi iniziali per “agganciare” i cittadini nelle piazze, i “giochi”
sul rischio sismico), perché è il momento in cui si stabilisce un patto di
fiducia e si dichiara la propria disponibilità a parlare e ad ascoltare;
- la chiusura, perché ci si deve accertare che l’altra persona sia soddisfatta
(accertatevi che il cittadino non abbia dubbi, indicate dove approfondire gli
argomenti e ribadite il messaggio della campagna).
Ripetizione
Applicare meccanismi di ripetizione può risultare utile per chiarire i temi o le
finalità della campagna.
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Faccia a faccia
• Who – Chi siamo: presentiamo noi stessi,
la nostra associazione, il Servizio nazionale della
Protezione Civile, i promotori della campagna.
• What/Where/When – Di cosa si tratta, dove si svolge e quando:
presentiamo l’iniziativa e ricordiamo che non si svolge solo nella nostra, ma in 230
piazze di tutta Italia.
• Why – Perché: presentiamo le finalità
- accrescere la conoscenza e la consapevolezza sui terremoti;
- aumentare la capacità di autodifesa in caso di terremoto, contribuendo alla
prevenzione;
- la prevenzione non riguarda solo le istituzioni, ma ciascuno di noi.
• Da qui, illustriamo il ruolo dei cittadini cosa puoi fare tu:
• RICORDA – Il terremoto non è prevedibile, ma con i nostri comportamenti possiamo
ridurne le conseguenze. 20
Le 5 W della buona comunicazione
Cose da sapere (prevenzione): pieghevole
Cose da fare prima (prevenzione): pieghevole
Cosa fare durante e dopo (comportamenti): scheda
• Esistono contributi statali per interventi sugli edifici privati.
• E’ opportuno informarsi al comune per sapere se esiste un piano
d’emergenza comunale e cosa prevede.
• Bisogna sempre rivolgersi a veri esperti e non a tecnici improvvisati.
• La nostra associazione di appartenenza opera sul territorio e rimane a
disposizione per chiarimenti e approfondimenti.
• Non tentate di fornire spiegazioni scientifiche. Per approfondimenti
rimandate ai siti istituzionali o alle istituzioni competenti.
• Create contatti con le altre associazioni interessate. 21
Le 5 W della buona comunicazione
Comunicazione non verbale:
comunicare con il corpo
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Nella comunicazione hanno pari rilevanza la comunicazione verbale e quella non
verbale. Gran parte di ciò che comunichiamo agli altri si esprime attraverso
il linguaggio non verbale.
Se vogliamo comunicare un messaggio in modo credibile, è importante che ci sia
coerenza fra ciò che diciamo a parole e ciò che esprimiamo con il corpo.
Oltre che con le parole, la comunicazione avviene anche attraverso:
• il modo di vestire
• la postura
• l’espressione del volto
• il contatto oculare
• i movimenti delle mani, delle braccia e delle gambe
• la tensione del corpo
• la distanza spaziale
• il contatto diretto
• la voce (tono, ritmo, inflessione)
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Comunicazione non verbale
Quale abbigliamento richiama la figura del comandante?
L’abbigliamento da pilota di aerei o quello informale?
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Comunicazione non verbale:
posizione di comando
Quando viene fotografata una stretta di mano quello che conta è la posizione: chi
occupa una posizione dominante mostra sempre il dorso della mano. Ogni politico
cerca di farsi fotografare a sinistra. Se si trova in una posizione di svantaggio può
ribaltare la situazione appoggiando il dorso della mano sul braccio dell’altro.
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Comunicazione non verbale:
posizione di vantaggio
Il linguaggio non verbale che indica apertura e uno stato interiore positivo è
composto da una serie di gesti, tra cui: mani in vista, palmi aperti, gambe e
postura sciolta, priva di tensione nervosa, buon contatto oculare.
La postura che esprime vicinanza e calore è composta da questi tratti:
• inclinazione in avanti del busto, che dimostra interesse per l’altro
• tendenza ad avvicinarsi col corpo e orientarlo verso l’altro
• rilassatezza delle braccia e mani
• sguardo che mantiene il contatto con gli occhi
dell’altro senza fissarlo in modo eccessivo.
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Comunicazione non verbale: la postura
Il linguaggio non verbale che indica chiusura si fonda su un complesso di gesti,
movimenti e posture con cui il corpo si richiude in se stesso. L’emozione negativa trova
tipica espressione nello: scarso contatto con gli occhi dell’altro, tensione delle spalle e
posizione incrociata di braccia e gambe.
La postura che trasmette lontananza (e dunque distacco) è composta in genere da:
1. Posizione rigida delle braccia e gambe
2. Inclinazione del busto laterale e tesa all’indietro (in piedi)
3. Sguardo che mantiene poco il contatto con gli occhi dell’altro.
NELLE PIAZZE: assumete una postura sciolta, guardate
negli occhi l’interlocutore, cercate di non incrociare le
braccia e parlate senza mettere le mani in tasca.
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Comunicazione non verbale: la postura
Il contatto oculare è uno strumento di grande importanza per stabilire intesa e fiducia.
NELLE PIAZZE: per una comunicazione efficace, mettetevi di fronte
all’interlocutore per poterlo guardare direttamente e non al suo fianco o in
posizione laterale.
Il sorriso denota un’emozione positiva, anche se è una
espressione che ci troviamo spesso ad adottare per
convenienza sociale. Il sorriso comunica mancanza di
ostilità e disposizione alla benevolenza.
Fate in modo che il sorriso corrisponda sempre al contenuto
del messaggio verbale e non entri in conflitto con ciò che
state dicendo.
NELLE PIAZZE: accogliete i cittadini con un sorriso!
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Comunicazione non verbale: lo sguardo e il sorriso
Quando una persona vi parla dimostrate con il corpo di
ascoltare e di comprendere ciò che viene detto?
Praticare un ascolto attivo significa:
- mantenere un buon contatto con gli occhi dell’altro
(aiuta chi parla a sapere di essere ascoltato con
interesse)
- usare i movimenti della testa (es. annuire)
- rispecchiare in modo naturale il linguaggio corporeo
dell’interlocutore.
NELLE PIAZZE: ascoltate attivamente i cittadini! Non
assumete un atteggiamento di chiusura con il corpo,
ma adottate uno stile aperto: così è più probabile
che l’interazione abbia esito favorevole e l’altra
persona eviti di chiudersi in sé stessa.
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Comunicazione non verbale: l’ascolto attivo
Le braccia hanno grande rilevanza, perché possono formare una barriera che
ostacola lo scambio comunicativo.
NELLE PIAZZE: se la persona che avete davanti persiste
nell’atteggiamento di chiusura, porgetele qualcosa da guardare
(il pieghevole, la scheda), per costringerla ad aprirsi e a sciogliere le
braccia conserte.
Durante la conversazione, variate
e modulate il ritmo, il timbro, il tono
e l’inflessione della voce.
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Comunicazione non verbale: le braccia
Dove trovo tutti i
materiali
della formazione?
Nell’area riservata del
sito www.iononrischio.it
Area riservata sito www.iononrischio.it
Per accedere all’area riservata è necessario avere le credenziali.
Le invieremo a tutti i responsabili di piazza.
In questa area trovate:
• i materiali formativi (manuale, video e presentazioni delle lezioni,
approfondimenti sulla costruzione del totem per la campagna Io non rischio
Terremoto);
• il pieghevole, la scheda e la locandina (scaricabili anche nell’area pubblica del
sito iononrischio.it) e altri materiali utili per l’allestimento della piazza;
• alcuni esempi di domande frequenti;
• un form di contatto per richieste di chiarimenti ai docenti.
Area riservata sito www.iononrischio.it
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Grazie e….
buona campagna!
06-68204452
www.iononrischio.it
www.protezionecivile.gov.it