VALUTARE GLI VALUTARE GLI APPRENDIMENTIAPPRENDIMENTI
L. LongoL. Longo
La valutazione tradizionale
La valutazione scolastica che definiamo "tradizionale“è quella che si basa, sostanzialmente, sulle verifiche orali ("interrogazioni" o colloqui) e sui compiti scritti (o saggi) sia nel corso dell'attività didattica che in situazioni d'esame.
È una valutazione che si può definire intuitiva perché l'insegnante non segue nessuna particolare procedura; mentre ascolta o legge considera vari aspetti, più alcuni che altri, e non sempre gli stessi, e alla fine, ricapitolando mentalmente tutto l'insieme, esprime un giudizio e assegna un voto.
Nella valutazione tradizionale
Non è chiaro:Non è chiaro:
che cosa viene valutato (le conoscenze acquisite, che cosa viene valutato (le conoscenze acquisite, la capacità di comprensione, la qualità la capacità di comprensione, la qualità dell'esposizione, e in che misura l'uno o l'altro dell'esposizione, e in che misura l'uno o l'altro aspetto?);aspetto?);
come si riconosce il comportamento richiesto come si riconosce il comportamento richiesto (che cosa corrisponde, nella prova, alla "capacità (che cosa corrisponde, nella prova, alla "capacità di comprensione"?);di comprensione"?);
quali sono i criteri a cui l'insegnante si attiene quali sono i criteri a cui l'insegnante si attiene (che cos'è per lui una buona o una mediocre (che cos'è per lui una buona o una mediocre esposizione, un accettabile livello di esposizione, un accettabile livello di comprensione?comprensione?
Una valutazione che voglia essere coerente deve porsi
come meta prioritaria quella
di guidare le persone verso uno sviluppo globale, facendo in modo che essi acquisiscano competenze (conoscenze, abilità, strategie) e che maturino una motivazione all’impegno e degli atteggiamenti positivi consolidando una reale fiducia in se stessi.
Per questo motivo si propone Per questo motivo si propone una riflessione sulla una riflessione sulla
valutazione intesa comevalutazione intesa come
Per questo motivo si propone Per questo motivo si propone una riflessione sulla una riflessione sulla
valutazione intesa comevalutazione intesa come
supervisione sistemica dell’apprendimento e della crescita educativa della persona, fatta per regolare nel modo più efficace le opportunità di apprendimento ed
educative che vengono offerte dall’istituzione educativa coinvolta
“Perché” valutare?
La valutazione ha sempre un significato pedagogico: essa è parte integrante del processo educativo.
La valutazione è la supervisione sistemica dell’apprendimento e della crescita educativa della persona.
La valutazione consente di regolare nel modo più efficace le opportunità di apprendimento ed educative.
Il modello di valutazione discende da ciò che si intende per processo educativo
Il modello di valutazione discende da ciò che si intende per processo educativo
Situazione di partenza Svolgimento del processo educativo Risultati raggiunti
La valutazione si inserisce all’interno di un progetto organico di intervento (no allo spontaneismo e all’improvvisazione)
Individuare e organizzare in maniera finalizzata i molteplici fattori che influiscono sulla crescita degli alunni
“Che cosa” si intende per valutazione?“Che cosa” si intende per valutazione?
Misurazione?Misurazione? Verifica?Verifica? Accertamento?Accertamento? Rilevazione?Rilevazione?
Molto spesso vengono usati come sinonimi del
termine valutazione i sostantivi ma non lo sono
Alcune definizioni…Alcune definizioni…
La valutazione è il procedimento sistematico che mira a determinare in che misura gli obiettivi sono stati raggiunti dagli allievi (G. De Landsheere, 1992)
La valutazione è il procedimento sistematico che mira a determinare in che misura gli obiettivi sono stati raggiunti dagli allievi (G. De Landsheere, 1992)
La valutazione è un processo di confronto tra i risultati raggiunti e gli obiettivi, tra le prestazioni dell’alunno e i criteri di confronto (L. Calonghi, 1994)
La valutazione è un processo di confronto tra i risultati raggiunti e gli obiettivi, tra le prestazioni dell’alunno e i criteri di confronto (L. Calonghi, 1994)
Si usa più facilmente il termine verifica
riferendosi al controllo dell’effetto
di un singolo atto dell’intervento
formativo
Si usa più facilmente il termine verifica
riferendosi al controllo dell’effetto
di un singolo atto dell’intervento
formativo
La misura consiste in una descrizione quantitativa dei comportamenti
La misura consiste in una descrizione quantitativa dei comportamenti
Si usa più facilmente il termine
rilevazione per indicare la raccolta
di dati
Si usa più facilmente il termine
rilevazione per indicare la raccolta
di dati
Si usa il termine accertamento per indicare il controllo di una determinata
situazione
Si usa il termine accertamento per indicare il controllo di una determinata
situazione
MISURAZIONE E VALUTAZIONE
MisurareMisurare è è quantificare, attribuire quantificare, attribuire un punteggio secondo un punteggio secondo certi parametricerti parametri
ValutareValutare è, al è, al contrario, attribuire un contrario, attribuire un valore secondo criteri valore secondo criteri di giudizio, è, cioè, di giudizio, è, cioè, una connotazione nel una connotazione nel campo del giudizio, campo del giudizio, ove si valuta oltre alla ove si valuta oltre alla sfera cognitiva anche sfera cognitiva anche la sfera affettiva, la sfera affettiva, psicologica della psicologica della persona nella sua persona nella sua interezza.interezza.
L’oggetto L’oggetto della della misurazione misurazione è l’obiettivo è l’obiettivo che lo che lo studente studente deve deve raggiungere. raggiungere.
Di fronte a una prova dello studente
- scritta o orale, strutturata o non strutturata -
si compiono duedistinte operazioni:
in un primo momento in un primo momento si si raccolgono e raccolgono e registrano dati.registrano dati. Può Può essere ovviamente essere ovviamente misuratomisuratosolo ciò che si solo ciò che si manifesta, ciò che può manifesta, ciò che può essere posto sotto essere posto sotto osservazione.osservazione.
Si procede Si procede poipoi alla alla valutazione di quanto valutazione di quanto si è misurato, si si è misurato, si esprime un giudizioesprime un giudizio che deve fare che deve fare riferimento riferimento necessariamente a una necessariamente a una scala di valori.scala di valori.
La valutazione tra descrizione e verifica
comprende la descrizione quantitativa e qualitativa dei comportamenti dell’alunno
comporta giudizi di valore concernenti la loro desiderabilità
La verifica precede
la valutazione
Il confronto suppone la rilevazione dei dati di fatto
delle situazioni dei risultati
processiprocessi prodottiprodotti
La valutazione non solo accompagna il
processo educativo e di apprendimento, ma è finalizzata a questo
La finalità della valutazione educativa non è infatti soltanto quella di classificare gli alunni ma piuttosto di aiutarli nella loro crescita ed è evidente che per guidare l’alunno che cresce, c’è bisogno di far riferimento a un piano razionalmente concepito, attuato con aderenza ai fini e ai fatti, utilizzando mezzi adeguati.
le attività di apprendimento per essere formative devono essere valutate in modo che l’attenzione sia rivolta non solo al prodotto finale ma anche al suo iter di formazione.
Parlando di processo di valutazione un ruolo rilevante hanno i tempi nei quali le valutazioni si attuano. In genere si distinguono a questo proposito
-una valutazione iniziale, -una intermedia (formativa) -e una finale (sommativa).
La valutazione è una caratteristica fondamentale e intrinseca
dell’attività didattica
PERCHÉ SI VALUTA ALL’INIZIO?
PERCHÉ SI VALUTA NEL CORSO DEL PROCESSO?
PERCHÉ SI VALUTA ALLA FINE?
La valutazione infatti accompagna il progetto
nel suo farsi: - si valuta al momento iniziale della esecuzione, quando è necessario raccogliere informazioni sulle esigenze dei soggetti coinvolti, sulle difficoltà poste dalla situazione, sulla possibilità di utilizzare materiali e strumenti idonei, sul peso esercitato da fattori esterni;
- si valuta nel corso del progetto per ridefinirne l'organizzazione e la specifica strategia di intervento;
- si valuta alla fine per acquisire elementi necessari non solo per cogliere l'efficacia di quanto prodotto, ma soprattutto per orientare il lavoro futuro.
La valutazione (supervisione) va realizzata tenendo presenti
Il fineLa valutazione è
strumento per promuovere, orientare, coadiuvare la crescita armonica della persona dell’alunno
I mezziLa valutazione deve
fare riferimento a dati validi ed attendibili, raccolti analiticamente e con sistematicità
Validazione di Metodi e Strumenti di rilevazione
Tipologie di valutazione
Valutazione complessiva o sommativa: è un bilancio su un periodo determinato (trimestre, quadrimestre…), per scopi diversi (maturità, idoneità, specializzazione…).
Valutazione continua: si coestende al processo educativo, lo accompagna, segue ogni sequenza di apprendimento, ogni attività di recupero o di sviluppo.
Valutazione formativa: è la premessa ai piani di intervento educativo e li segue passo passo; si preoccupa di vedere se sono stati raggiunti gli obiettivi prefissi.
Validaraccogliere quello che è pertinente
e non una cosa per un’altra
Accurata e precisa
registrare i gradi di intensità del fenomeno rilevato
fornire elementi quantitativi
La verifica deve essere:
“Come” valutare?
QUALI SONO I MOMENTI QUALI SONO I MOMENTI DELL’ATTO DELL’ATTO
VALUTATIVO?VALUTATIVO?
I momenti dell’atto valutativo
STIMOLO
Espressione GIUDIZIO
Rilevazione RISPOSTA
Lo stimolo nell’atto valutativoLo stimolo nell’atto valutativo
domanda, compito, tema, problema, domanda, compito, tema, problema, questionario, comando per azione, questionario, comando per azione, ecc.ecc.
esige una risposta o reazioneesige una risposta o reazione
Validità stimoloValidità stimolo: progettato e : progettato e realizzato per consentire di realizzato per consentire di cogliere veramente la dimensione cogliere veramente la dimensione che ci si propone di valutareche ci si propone di valutare
Costanza stimoloCostanza stimolo: necessità che : necessità che esso non cambi nel tempoesso non cambi nel tempo
La rilevazione della risposta o La rilevazione della risposta o “reazione”“reazione”
Le risposte prima di essere valutate devono essere “raccolte” dal pedagogista
Validità:Validità: rilevare tutto e soltanto quel che ci rilevare tutto e soltanto quel che ci si era proposti di rilevare, i fatti considerati si era proposti di rilevare, i fatti considerati indici del raggiungimento di certi obiettivi.indici del raggiungimento di certi obiettivi.
Costanza:Costanza: cogliere non saltuariamente, ma cogliere non saltuariamente, ma abitualmente, una data manifestazione ogni abitualmente, una data manifestazione ogni volta che si presenta.volta che si presenta.
Completezza:Completezza: fare attenzione a non perdere fare attenzione a non perdere risposte.risposte.
Obiettività:Obiettività: le rilevazioni di più persone che le rilevazioni di più persone che osservano uno stesso fenomeno dovrebbero osservano uno stesso fenomeno dovrebbero essere concordi. essere concordi.
L’espressione del giudizioL’espressione del giudizio
La valutazione si considera La valutazione si considera conclusa quando il giudizio, conclusa quando il giudizio, formulato mentalmente, viene formulato mentalmente, viene “espresso”, cioè comunicato “espresso”, cioè comunicato ad altri o reso comunicabile.ad altri o reso comunicabile.
Le tecniche:Le tecniche: Voti e graduatorieVoti e graduatorie Giudizi e profiliGiudizi e profili AggettiviAggettivi
I più recenti studi docimologici (Franta - Colasanti, 1993) sono stati particolarmente attenti agli effetti che sull’alunno produce il modo con cui gli viene comunicato l’esito della sua valutazione;
si vorrebbe infatti che la comunicazione del risultato della valutazione:
- facesse migliorare il suo impegno nello studio, -lo incoraggiasse a fare di più e meglio -e lo aiutasse a formarsi un’immagine
positiva e realistica di sé.
La comunicazione all’alunno dell’esito della sua valutazione costituisce il punto di collegamento dell’atto valutativo con l’azione educativa.
La meta ideale rimane il pieno di sviluppo della capacità di autovalutazione nell’alunno, il quale, riconoscendosi per come effettivamente è in un certo momento del suo sviluppo e acquisendo consapevolezza delle sue effettive possibilità di miglioramento, dovrebbe prendere le decisioni giuste nell’orientare il suo impegno nel lavoro scolastico.
La valorizzazione dell’eccellenza personale, con le relative esigenze pratiche, costituisce un contributo che la Docimologia offre alla Didattica.
È chiaro che ogni alunno eccelle tra i compagni di classe almeno in un aspetto. Il problema è che l’aspetto in cui un alunno
eccelle non viene sempre percepito, stimato e valorizzato dai suoi insegnanti, i quali perdono così delle occasioni irripetibili per motivare e interessare l’alunno al lavoro scolastico (Bertagna, 2004).
Per questo motivo si può affermare che l’educazione raggiunge la sua massima qualità quando scopre e mostra ciò che può definirsi con un’espressione classica “eccellenza personale”.
RILEVAZIONE DATI
come valutare?
RILEVAZIONE DATI
come valutare?
ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO
quale valutazione ?
ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO
quale valutazione ?
DEFINIZIONE CRITERI
in base a cosa valutare?
REGOLAZIONE INSEGNAMENTO
quale uso interno ?
COMUNICAZIONE GIUDIZIO
quale uso esterno?
SCELTA DELL’OGGETTO
che cosa valutare?
RUOLI DEI SOGGETTIchi valuta?
MOMENTI DELLA VALUTAZIONE
Valutare con criteri validi
Una volta scelto quello che si deve valutare ci si preoccuperà di far sì che la valutazione sia
adeguata, fedele e stabile.
Se la valutazione deve dirci in che misura si stanno conseguendo gli obiettivi voluti,
se serve per riequilibrare gli interventi, la rilevazione dei risultati deve essere coerente
con gli obiettivi, cioè deve raccogliere dati che consentano di vedere i progressi compiuti nella direzione giusta; non dati qualunque ma quelli significativi a questo scopo.
Dopo essersi assicurati che la valutazione è
valida
bisogna assicurarsi che sia tale sistematicamente
non solo qualche volta e per caso: bisogna far in modo che sia fedele
bisogna assicurarsi che sia tale sistematicamente
non solo qualche volta e per caso: bisogna far in modo che sia fedele
Si devono valutare non solo i risultati ma anche, e soprattutto, i processi attraverso i quali essi vengono
raggiunti
perché non basta giungere alla meta comunque ma è invece utile cercare di arrivarvi
nel modo migliore, nel minor tempo con il minor dispendio, con l'esercizio del maggior
numero possibile di abilità apprendendo un metodo che possa essere utilizzato
in occasioni analoghe potenziando e non logorando la motivazione degli
alunni, e così via.
La valutazione non è fine a se stessa
è finalizzata all'individuazione dei campi in cui un alunno possiede
le migliori competenze fondamentali, i migliori prerequisiti squisitamente
disciplinari, ma, anche, manifesta le più forti
motivazioni, i più vivi interessi, un impegno di studio, una maggiore speranza di riuscita.
Una riflessione sulla valutazione implica una
discussione
sugli obiettivi e quindi implicitamente sui criteri della valutazione;
sulla situazione iniziale o di partenza dell’alunno per dare concretezza, aderenza ai singoli casi, ai criteri teoricamente formulati;
sulla rilevazione o sull’osservazione delle situazioni;
Implica un riferimento
al modo di esprimere gli esiti della valutazione perché sia adeguata alle esigenze pratiche cui deve rispondere;
al contributo della valutazione al continuo miglioramento della professionalità del docente.
C’è un processo circolare in atto continuamente:
I principi, i criteri, indicano
in che senso far evolvere le situazioni, quali contenuti e mezzi scegliere.
Gli esiti segnalano
l’effettivo progresso nel raggiungimento degli obiettivi,
l’efficacia degli interventi adottati e, i correttivi, le modifiche da apportare alla
programmazione, le nuove previsioni e gli accorgimenti per conseguirle.
Nella progettazione ci si prefigge di arrivare a traguardi determinati
nella valutazione si assumono questi stessi obiettivi
come criteri per dire se l’impegno ha avuto l’esito previsto.
Un docente per agire efficacemente non può affidarsi allo spontaneismo e
all’improvvisazione ma deve far riferimento ad un progetto organico di intervento in cui
a partire dagli obiettivi educativi che intende perseguire
scelga razionalmente i contenuti i metodi gli strumenti
ritenuti più idonei per favorire e verificare il raggiungimento delle finalità prefissate
individuando e organizzando, in maniera finalizzata, i molteplici fattori che interagendo tra loro, influiscono sulla crescita degli alunni.
4040
Il piano educativo-didatticoIl piano educativo-didatticoIl piano educativo-didatticoIl piano educativo-didattico
Insegnamento
Progettazione
Orientamento
Valutazione
Fine dell’educazione
Classicamente le fasi di ogni atto valutativo sono cinque
1) cosa si intende valutare2) scelta dello stimolo che provoca la
risposta da cui il valutatore può indurre se e come è presente ciò che intende valutare
3) raccolta fedele della risposta fornita dalla persona valutata senza distorsioni soggettive
4) confronto della prestazione fornita dall’alunno con la risposta attesa
5) attribuzione di valore al risultato dell’alunno
La valutazione del La valutazione del rendimentorendimento
Rendimento Rendimento sufficiente o sufficiente o insufficienteinsufficiente
Si determina in Si determina in funzione di un funzione di un livello livello oggettivo oggettivo (norma) (norma) prestabilito prestabilito
Rendimento Rendimento soddisfacente o soddisfacente o insoddisfacenteinsoddisfacente
Si determina in Si determina in funzione di funzione di capacità/possibicapacità/possibilità personali di lità personali di ogni alunnoogni alunno
valutazione normalizzata o standardizzata
valutazione criteriale o
personalizzata
Strumenti per la valutazione
L’interrogazione orale L’interrogazione scritta informale
(composizioni, saggi di storia, di filosofia o di altre materie, relazioni di ricerca, presentazione di tesi, cronache, riassunti, soluzioni scritte di problemi, rapporti di osservazioni…)
I questionari Le prove oggettive o
diagnostiche Strumenti per obiettivi “non
culturali” (interviste, guide d’osservazione, riflessione parlata)
La diagnosi pedagogicaLa diagnosi pedagogica (o conoscenza iniziale (o conoscenza iniziale dell’alunno)dell’alunno)
Stato di salute (bio-fisico)Stato di salute (bio-fisico)
La scolarità passataLa scolarità passata
Famiglia e ambiente di Famiglia e ambiente di
provenienzaprovenienza
Capacità intellettualeCapacità intellettuale
Livello di rendimentoLivello di rendimentoTecniche di studioTecniche di studioPensiero criticoPensiero criticoOriginalità e capacità creativaOriginalità e capacità creativaEmotività e atteggiamentiEmotività e atteggiamentiConvinzioni valorialiConvinzioni valoriali
Interessi personali e hobbyInteressi personali e hobbyAttitudini professionali di baseAttitudini professionali di baseInteressi professionaliInteressi professionali Tratti fondamentali della Tratti fondamentali della
personalitàpersonalità
Esame medico
Colloqui e documentazione varia
Test individuali o collettivi
Prove oggettive di profittoOsservazioni Compiti scrittiTest e osservazioniTest di attitudini professionali
Test e inventari
Test, questionari, osservazioni, sociogrammi