VENICE in PERIL
Infografica Video
Venezia, 23 Aprile 2009
composizione tipografica in Amasis
disegnato da Ron Carpenter nel 1999.
Copyright - Dalton Maag Ltd.
VENICE in PERIL
Infografica Video
Nicolò Loprieno
Relatore _ Massimiliano Ciammaichella
Correlatore _ Jane Da Mosto
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* Indice
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Introduzione
Preso a cuore lo studio delle forme di rappresentazione
e di visualizzazione delle informazioni, e dovendo trovare
un tema di tesi che mi desse la possibilità di sperimentare
e di ampliare le mie abilità informatiche, ho cercato un punto
di partenza che mi potesse fornirmi la prospettiva di una
futura collaborazione lavorativa.
Avendo già stretto contatti con la fondazione Venice in Peril,
mi sono rivolto a loro cercando di capire quali esigenze
comunicative avessero.
In costante contatto con Jane Da Mosto (ricercatrice della
fondazione) ho cercato il modo di sperimentare attraverso
la realizzazione di un artefatto informativo infografico.
L’idea è stata quella di realizzare un video informativo, ovvero
far convergere le informazioni e i dati raccolti dalla fondazione
sulla città di Venezia in uno spot dalla lettura il più possibile
immediata.
Dopo l’analisi dei dati ho realizzato che una soluzione efficace
può essere quella di far interagire la grafica con le immagini
della città.
INFODESIGN
THE FORM OF INFORMATION
Chapter .1
Venice in PerilClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno
*è L’oRgaNIzz azIoNE sPazIaLE dELL E INfoRmazIoNIin relazione a grandezze e qualità varia bili.
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Info Design _ The form of Information
*What is Information Design ? *Cos’è l’Information Design?
Per information design si intende
l’organizzazione nello spazio delle
informazioni e delle variabili ad esse
correlate in modo da comunicare i dati
qualitativi e quantitativi, rendere evidenti
concetti deducibili, aumentare il potere
sintetico della comunicazione senza
però comprometterne la comprensibilità.
Il design dell’informazione ha il compito
di rendere esplicite le connessioni
tra i contenuti: è quella disciplina
che cerca di organizzare in forma grafica
dati spesso affollati.
*è L’oRgaNIzz azIoNE sPazIaLE dELL E INfoRmazIoNIin relazione a grandezze e qualità varia bili.
INFORMATION DESIGN
Cos’è l’information design?
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
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Un designer che si occupa della rappresentazione di informazioni ha un impegno
che va oltre la semplice interpretazione formale.
Un processo di elaborazione dei dati dovrebbe tener conto di alcuni principi
essenziali del discorso. Questi sono alla base della realizzazione di un prodotto
infografico:
Allo stesso tempo però bisogna tener
presente :
.Coesione Sintattica
.Coerenza Semantica
.Correttezza Grammaticale .semplicità.Leggerezza.Resistenza
Florence Nightingale, Notes on matters affecting the health, efficiency and hospitaladministration of the British army, 1858
INFORMATION DESIGN
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La grafica più in generale deve creare
processi, deve essere capace di indagare
e controllare i significati della parola,
creare un ponte tra pensiero
e rappresentazione.
Quando si vuole trasmettere un’idea
a qualcuno, per facilitare
la comprensione del concetto
che si intende comunicare, risulta molto
più semplice utilizzare espressioni
e linguaggi diversi da quelli verbali
o testuali come disegni, schizzi, segni
o simboli, attraverso, quindi, delle
rappresentazioni grafiche.
Le soluzioni grafiche che spesso
si adottano per comunicare un’immagine
mentale sono in grado di attivare delle
aree del nostro cervello che permettono
alla percezione visiva di elaborare
e assimilare le informazioni in maniera
più rapida ed efficiente, prima ancora
che intervengano processi cognitivi
complessi.
Come risultato, quindi,
le rappresentazioni grafiche
ci permettono di comprendere sistemi
complessi, prendere delle decisioni
e scoprire delle informazioni che,
altrimenti, potrebbero rimanere
nascoste.
Tuttavia l’organizzazione di semplici
dati sotto forma di rappresentazioni
grafiche non è sufficiente a generare
un’informazione.
La rappresentazione visiva delle
informazioni non è una semplice
traduzione dal testo all’immagine
ma un’operazione in cui le informazioni
vengono selezionate, messe in relazione,
individuati pattern e rappresentate
secondo modalità che permettono
all’utente di sviluppare una corretta
conoscenza.
Info Design _ The form of Information Cos’è l’information design?
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
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La letteratura specializzata
e gli esperti tendono a ricondurre
le origini dell’infografica moderna
ad alcuni casi paradigmatici come
la mappa della campagna napoleonica
in Russia di Joseph Minard (1861),
il sistema Isotype di Otto Neurath
(1920), la mappa della metropolitana
londinese di Henry Beck o il sistema
di segnaletica della metropolitana
di milano progettato da Bob Noorda
che oltre ad essere un sistema
di comunicazione sociale, offre
un sistema informativo anche attraverso
gli elementi di design, come
lo scorrimano rosso che ne indica
il percorso.
L’obiettivo è quello costruire
un’informazione tramite l’analisi (visuale)
dei dati. Da questa considerazione
nasce l’espressione information design,
corrispettivo inglese del termine
italiano: “infografica”.
Anche se il termine “infografica”
è di impiego relativamente recente,
si potrebbe sostenere che già nelle
prime forme di comunicazione grafica
si è cercato di trovare modalità semplici
per tradurre l’informazione visivamente.
Henry Beck,London Map, 1933
Le Variabili Visive
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Jacques Bertin, cartografo francese
e teorico, analizza quelle che egli stesso
definisce Variabili Visive.
Se si osserva una fotografia, o una
qualunque immagine, l’occhio umano
focalizza la sua attenzione nel punto
più ricco di informazioni, questi punti
sono detti Attrattori.
L’immagine grafica è composta di tre
dimensioni, due di tipo spaziale,
e una dimensione data dalla “variazione
dell’energia luminosa”.
Questa energia porta ad una
classificazione di elementi all’interno
di una rappresentazione. Quindi si opera
una selettività che ci permettere
di individuare gli insiemi di elementi.
*Visual Variables *Le Variabili Visive
INFORMATION DESIGN
Cos’è l’information design? /Info Design _ The form of Information
18
Venice in PerilclasVEM Counicazioni visive e multimediali /// a.a. 2008_09 /// Nicolò Loprieno
“posizione”, ovvero dalla collocazione
sul piano nelle due dimensioni.
Le altre variabili sono caratterizzate
da quell’energia luminosa accennata
in precedenza.
Un elemento grafico può avere vari
livelli di lettura. Le variabili
che permettono la leggibilità
di un insieme di informazioni sono
catalogate come prima cosa dal fattore
.Colore .forma
.Tonalità .Texture
INFORMATION DESIGN
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.orientamento
.grandezza
Ognuna di queste tipologie, può essere
applicata a punti, linee e zone e presenta
determinate caratteristiche.
Ad esempio lo spazio, il valore
(o tonalità), la grandezza e, in alcuni casi,
la grana sono variabili ordinabili, ovvero,
attraverso la loro gradazione si può
esprimere un ordine di grandezza:
una scala di grandezze può essere messa
in relazione con una scala di toni.
Alcune variabili, come la forma
e il colore, hanno un potere associativo
poiché possono avere un peso visivo
costante, ma creare, per somiglianza,
dei legami tra i singoli elementi.
L’immagine ammette ed è determinata
da tre variabili omogenee e ordinate:
le due dimensioni del piano ed una
variabile di terza dimensione.
LE VIsuALIzzAzIONI gRAFIcHE dI dATI MOsTRANO INFORMAzIONI quANTITATIVE ATTRAVERsO L'usO cOMbINATO dI PuNTI, LINEE, sIsTEMI dI cOORdINATE, NuMERI, sIMbOLI, PAROLE, FORME, cOLORI.
1 _ E.Tufte “Visual display of quantitative informations”, introduzione
1
Le Variabili VisiveInfo Design _ The form of Information
20
Lo sPazIo é U Na maCRo VaRIa BILE
1960-2003 atlante del design italiano, studio FM Milano
Venice in PerilclasVEM Counicazioni visive e multimediali /// a.a. 2008_09 /// Nicolò Loprieno
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Lo sPazIo é U Na maCRo VaRIa BILE Si dovrebbe cercare di utilizzare
il minor numero di variabili
e il più dirette possibili. Minore
è il numero delle variabili che
compongono un’informazione più facile
sarà la sua registrazione.
Le variabili devono essre utilizzate con
criterio, un utilizzo non idoneo
di una di esse, può causare un disturbo
nella comprensione e una difficoltà
di interpretazione.
La semplicità di lettura di una mappa
fornisce una risposta positiva del
fruitore, di colui a cui l’informazione
è destinata.
La memorizzazione di un’informazione
è direttamente proporzionale
al numero di elementi utilizzati per la sua
comprensione.
Quando si legge una mappa, si consulta
un grafico, si hanno delle aspettative:
ci si aspetta che l’artefatto grafico
sia pertinente con ciò che si intende
comunicare.
Nel momento in cui l’aspettativa
è disattesa, l’utente rimane confuso,
in un caso come questo l’informazione
dovrà essere riformulata in maniera
più corretta ed efficace.
Le Variabili VisiveInfo Design _ The form of Information
Venice in PerilClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno
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Prima di vedere le varie forme in cui
è possibile organizzare il discorso
infografico bisogna considerare
che uno dei punti fondamentali nella
costruzione di un impianto comunicativo
*Structure *Struttura Ogni apparato grafico che si rispetti
non è disegnato, ma costruito attraverso
un modello di costruzione del discorso.
Importante è fare riferimento
ai modelli della comunicazione.
Creando corrispondenze dei concetti
da visualizzare, le corrispondenze stesse
possono stabilirsi.
è la semplicità con cui comunichiamo
un’informazione. La ricettività,
la memorizzazione delle informazioni,
è inversamente proporzionale alla
quantità di informazioni.
In più la semplificazione offre una
interpretazione facile e immediata.
- diagrammaad albero.La corrispondenza
avviene in forma
ramificata.
- Reticolo. Tutti gli elementi
si collegano tra di loro.
Il Web è il sistema
reticolare più
conosciuto.
- Inclusivo. I concetti contengono
al loro interno altri
contenuti.
INFORMATION DESIGN
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Struttura
- diagramma a stella. comunicazione tra
un elemento
e qualunque oggetto
che interagisce con
esso. In questo caso
la corrispondenza
è esterna al piano della
rappresentazione.
Ad esempio,
la segnaletica stradale.
- Circolare. I concetti sono collegati
tra loro in maniera
sequenziale.
Info Design _ The form of Information
Venice in PerilClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno
24“Il Venerdì”, n.1041, supplemendo settimandale, “La Repubblica” 2008-02-29
Il vantaggio offerto dall’informazione
grafica è quello di contenere sulla stessa
pagina, tutti i dati a disposizione
e di memorizzare più facilmente
i concetti.
Questa pagina, non ponendo il vincolo
della lettura monodirezionale,
Può essere consideratà questa rappresentazione un esempio di Information design?
Spesso può succedere che i designer dedichino importanza all’estetica
tralasciano la giusta informazione.
Questo è il caso di un grafico a “Pizza” uscito sulla copertina
del “Il Venerdì” di repubblica.
Come si può notare dal grafico, le percentuali sommate danno
un risultato pari a 155%, in oltre non c’è una corrispondenza tra il raggio
delle fette e il valore dei dati, anch’essi discutibili.
Questa più che una critica vuole fare presente che, cosi come
l’Information Design possa portare vantaggi, una rappresentazione
errata delle informazioni può più facilmente trasmettere un informazione
sbagliata.
*Benefits *Vantaggi Un altro vantaggio dell’information
Design è la possibilità di rendere
evidenti concetti deducibili e creare
nuove relazioni tra le informazioni che
possono essere prese in esame.
può essere letta in tutte le direzioni.
Le informazioni presenti su un artefatto
comunicativo infografico, sono
facilmente reperibili e semplici
da leggere.
L’infografica è svincolata dal linguaggio
scritto, dai fattori di appartenenza
territoriale ed è accessibile a tutti i livelli
socio culturali.
INFORMATION DESIGN
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Vantaggi
1. Informazioni facilmente
e rapidamente rintracciabili
nei documenti.
7. Permette di memorizzare
più facilmente i concetti.
4. Aggiunge livelli di
significato.
2. Interfacce piacevoli
e semplici da leggere.
5. distingue quali sono gli
elementi chiave in rapporto
a ciò che si vuole raccontare
e a quale sia il percorso
da seguire.
8. intreccia dati diversi
per ottenere nuove
informazioni.
3. rende evidenti concetti
deducibili.
6. Si adatta a tutte le realtà
sociali ed è svincolato
dal linguaggio scritto.
Info Design _ The form of Information
Venice in PerilClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno
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L’Isotype (International System
of Typographic Pictorial Education)
è un sistema di pittogrammi disegnati
da Otto Neurath in collaborazione con
l’illustratore Gerd Arntz, nel periodo
compreso tra gli anni ‘20 -’30.
Sociologo, educatore e filosofo, membro
attivo del circolo viennese,
Neurath propose questo sistema
principalmente per uso didattico.
Egli voleva presentare un metodo
semplice di comprensione per i bambini.
* Isotype by Otto Neurath *Isotype di Otto Neurath
USA in Our Demacracies of Work, 1944
INFORMATION DESIGN
27
Isotype di Otto Neurath
Il suo obiettivo era quello di poter
ottenere un linguaggio universale
che potesse essere comprensibile
indipendente dalla lingua scritta
e parlata. La proposta di Neurath
ha rivoluzionato la simbologia moderna,
diventando un punto di riferimento
per la progettazione di sistemi infografici
complessi. Sulla base di Isotype sono
stati sviluppati tutti i successivi sistemi
di pittogrammi, tra cui vanno ricordati
i pittogrammi realizzati
da Otl Aicher per i Giochi olimpici
di Monaco, quelle dei Giochi olimpici
del Messico, quelle di Tokio progettate
rispettivamente dal Katzumie Masaru
e Lance Wyman, in più possiamo
ricordare Susan Kare che sviluppò
le icone per il sistema operativo Apple
Macintosh.
K. E. Holme,Two commonwealths, 1945
James Fisher, Adventure of the world, Rathbone, Adprint Lonton, 1954
Gertrude Williams,Women and Work, 1945
Otl Aicher, pittogrammi per i Giochi olimpici di Monaco, 1972
Info Design _ The form of Information
Venice in PerilClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno
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*Charles Minard *Charles Minard
Studioso di scienze e matematica
Minard è stato il pioniere
dell’uso della grafica all’interno
dell’ingegneria e della statistica.
La sua carta più famosa
è quella sull’Avanzata dell’Armata
Napoleonica durante
la campagna di Russia (1812-
1813), pubblicata nel 1869.
Charles Minard,Rappresentazione grafica dell’immigrazione, 1862
INFORMATION DESIGN
Charles Minard
La mappa, strutturata su due dimensioni, ha uno sviluppo
orizzontale, e utilizza una serie di linee di differente colore
e spessore. Queste variabili ci offrono le seguenti informazioni:
1. la distanza e la direzione
in cui l’esercito viaggiò:
-avanzata (variabile colore)
-ritirata (varabile colore).
2. le quote d’altitudine
(orientamento dei tratti).
3. la variazione numerica
delle truppe napoleoniche
(spessore dei tratti).
4. la variazione delle
temperature (orientamento
dei tratti traslata su un secondo
piano).
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Info Design _ The form of Information
VENICE IN PERIL
THE scIENcE OF sAVINg VENIcE
Chapter .2
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
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La forte ondata di maltempo che colpisce tutto il nord
Italia, con tre giorni di pioggia ininterrotta, provoca
lo straripamento di molti fiumi, con il conseguente
allagamento di molte città attraversate dai grandi corsi
d’acqua. Le più colpite sono Firenze e Venezia.
Erano i primi giorni del mese di novembre del 1966.
A Venezia il livello della marea si innalza toccando
punte di centonovantaquattro centimetri sopra
il livello di riferimento. Una parte della popolazione
veneziana deve abbandonare le prorpie case
ritenute inagibili. Il settantacinque per cento delle
attività commerciali e artigiane viene seriamente
danneggiato, migliaia di tonnellate di merci
e materiale sono inutilizzabili.
*The History *La Storia
Versione storica del marchio della fondazione Venice in Peril
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La Sttoria2. Venice in Peril _ The science of Saving Venice
La fondazione inglese Venice in Peril
nasce proprio in risposta a quel terribile
nubifragio. Molti privati stanziarono
dei fondi e fecero donazioni monetarie
per la ricostruzione, Sir Ashley Clarke,
a quel tempo Ambasciatore Britannico
a Roma e presidente della “British
Italian Society”, fu chiamato come
rappresentante di un comitato - IAARF
“the Art & Archieves Resuce Fund” - che
raccoglieva la ricerca di fondi per salvare
queste due città. Dopo un anno dalla
nascita del comitato, si decise
di destinare questi fondi solo alla città
di Venezia dove la struttura
e le fondamenta della città erano state
seriamente colpite. Così la fondazione
fu rinominata Venice in Peril.
Da allora sono stati realizzati una serie
interventi importanti sul patrimonio.
La maggiore fonte di finanziamento
continuo, giunse grazie al successo
nel 1977 del progetto ideato da Peter
Boiz “Pizza Express”, inventando
la Pizza Veneziana.
Una percentuale delle pizze vendute
era donato alla fondazione, così
in trent’anni dalla nascita di questa
iniziativa, Venice in Peril ha potuto
godere di più di 1.500.000 euro
di contributi, più donazioni provvenienti
da altre fonti.
La fondazione continua il suo lavoro
di salvaguardia della città. A problemi
legati all’alluvione e al degrado
se ne sono aggiunti di altri, come quelli
legati al turismo di massa e modi diversi
di vivere la città.
Venice in Peril è ora impegnata in una
riflessione su come proteggere a lungo
termine la città, sia come monumento
che come comunità di persone.
VENICE INPERIL
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno
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Venice in Peril
37
In questi anni la fondazione ha realizzato
molte opere di intervento sulla città.
Tra cui il restauro di importanti
dell’architettura veneziane. Tra le opere
più importanti possiamo ricordare
il restauro della porta di Palazzo Ducale
progettata nel 1438 dagli architetti
e scultori Giovanni e Bartolomeo Bon.
*Restoration Works *Interventi di Restauro
The Venice Report
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
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oggi Venice in Peril sta lavorando in collaborazione con la “Cambridge Univeristy” ad una pubblicazione “the Venice Report” che affronta il tema della salvaguardia del territorio. Pubblicato con un intervallo regolare, questo periodico intende analizzare attraverso indagini e analisi, dati statistici che possono dare previsioni future, e proporre interventi per la creazione di nuovi spazi sociali.
Turismo e Risorse Venezia riceve più di 16 milioni
di turisti ogni anno, il problema
delle navi da crociera etc.
Palazzo Ducale, Porta della carta, 1976-79.
I temi presi in considerazione
dalla fondazione sono:
VENICE INPERIL
39
San Martino, Altare, 1991-92. Santa Maria di Nazareth (Scalzi), Organo, 2002
demografia
Il calo demografico della città
e l’attuale popolazione presente.
finanziauso e gestione delle risorse
pubbliche destinate alla
salvaguardia della città e della
laguna.
Cambio di destinazione d’uso degli immobili come il tessuto della città
si trasforma in relazione alle attività
economiche.
Interventi di Restauro2. Venice in Peril _ The science of Saving Venice
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
40
*Coorporate Image *Immagine Coordinata
Il mio contributo è cominciato alcuni
mesi fa quando la responsabile
ricercatrice Jane Da Mosto ha avuto
la necessità di organizzare i dati delle
ultime ricerche effettuate. Come
intervento preliminare è stata proposta
una ridefinizione dell’identità visiva
di Venice in Peril in quanto risultava
poco adeguata alla finalizzazione degli
obiettivi della fondazione.
È stato progettato un nuovo
marchio/logotipo ed individuato
un carattere istituzionale che risultasse
più moderno e adatto alla missione
di Venice in Peril.
L’immagine coordinata è stata realizzata in collaborazine con Giuseppe Frisino
L’I Ching (libro dei mutamenti) è definito come
un sistema di segni per registrare la saggezza
trasmessa oralmente. Alla base dell’I Ching
ci sono otto trigrammi che illustrano gli elementi
fondamentali del mondo in modo quasi ‘figurativo’.
Il marrone sulle tonalità dell’arancio
richiama la costruzione veneziana.
Nell’esempio la texture di Palazzo
Ducale.
orange brick
I Ching
c . 51m . 00y . 53k . 00
41
Il colore verde viene ricavato dalla
dominante cromatica della laguna
veneta nelle sue sfumature più tenui.
La posizione dei colori all’interno
del marchio, rimanda alla condizione
di Venezia, quella di essere una terra
sempre più sommersa dalle acque.
Mattone impiegato nella costruzione
degli edifici veneziani.
Il marchio in bianco e nero, esprime
nella sua linearità il concetto
di cancellazione e disturbo.
green laguna
Laterizio
c . 15.3m . 38.0y . 29.6k . 00.0
Immagine Coordinata
VENICE INPERIL
2. Venice in Peril _ The science of Saving Venice
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
42
amasis light
amasis light italic
amasis regular
amasis bold
amasis black
12 pt 30 pt
amasis lightamasis light italicamasis regularamasis boldamasis black
Come carattere istituzionale
è stato scelto l’Amasis, un carattere
che sboccia alle alte risoluzioni,
e sopravvive anche a condizioni
che sarebbero letali per il Bodoni
(carattere utilizzato per la vecchia
immagine coordinata).
amasis
2 _ R.Bringhurst “Gli elementi dello stile tipografico”, pp.100.
43
Information design
Venice in Peril
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La seconda parte dell’operato, è nata questa volta
dall’esigenza della fondazione di rendere pubbliche una
serie di informazioni riguardanti la situazione
socio-economica e il contesto storico.
Per far questo si necessitava di un apparato infografico,
capace di condensare una quantità di dati numerici
in strutture di semplice accessibilità, in cui tutte
le informazioni trovavano una giusta collocazione
di immediata lettura.
I grafici così realizzati dopo una attenta analisi
su complessi apparati d’informazione e delle
caratteristiche fondamentali che questi devono avere,
si è operato utilizzando principalmente quattro variabili
ordinabili: la posizione nello spazio, la direzione,
le tonalità di colore e le forme.
Alle variabili posizionate sul piano ne è stata aggiunta
un’altra, chiamata variabile retinica, e cioè
di 3ª dimensione, che riflette in questo caso
un particolare dato: l’emigrazione e l’immigrazione
da e per Venezia relativa al periodo dal 1967 al 1970.
*Infographics
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
46
presenze giornaliere nel comune di Venezia / 2000
47
Infografiche2. Venice in Peril _ The science of Saving Venice
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
48
dati sulla popolazione nel comune di Venezia / dal 1000 al 1900
49
Infografiche2. Venice in Peril _ The science of Saving Venice
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
50
immigrazione
emigrazione
1961 19691951
dati sulla popolazione nel comune di Venezia / dal 1900 al 2000
fonte: Il patrimonio edilizio di Venezia insulare, osservatorio economico.UNESCO,Venezia 1970
51
Infografiche2. Venice in Peril _ The science of Saving Venice
PROGETTOVIDEO
THE VENIcE REPORT
Chapter .3
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
54
*Subject*Soggetto
1. scena
Tra i palazzi di una calle i tipici fili
per stendere i panni si animano
e si riempiono di indumenti virtuali.
I panni rappresentanti la popolazione
veneziana, non restano molto tempo
appesi. Si lasciano cadere
a rappresentare la popolazione
che progressivamente abbandona
la città diventata sempre meno vivibile.
2. scena
I fili si trasformano in una variabile
temporale. Il numero di indumenti
rappresenta la densità demografica.
Si visualizza una progressione
cronologica degli anni presi
in considerazione, mettondo in mostra
i panni relativi ai dati demografici.
Gli indumenti man mano diventano
meno fitti.
La scena si conclude con una sintesi
grafica del declino demografico.
“Il soggetto è l’unico stadio immediatamente godibile per il lettore-spettatore”.
Age,Scriviamo un film,Manuale di sceneggiatura, cit.p.19
55
SoggettoProgetto Video _ The Venice Report
3. scena
Venezia non è una città morta: ogni
giorno giungono nel centro storico
lavoratori, studenti, turisti e molte altre
persone.
La stazione rappresenta uno dei nodi
focali del passaggio di questi utenti.
La scena si popola di icone, dati
numerici e percentuali di quanti
effettivamente vivono la città ogni
giorno.
4. scena
Da una visuale sul Canal Grande viene
ripreso il traffico marittimo: i dati
vengono focalizzati sul turismo
su cui si basa l’odierna economia
cittadina.
I turisti che soggiornano nella città
aumentano con il passare degli anni
e di conseguenza aumentano le attività
alberghiere ed extra-alberghiere.
5. scena
La nascita degli esercizi alberghieri
favorisce la ristrutturazione di vecchi
palazzi veneziani in disuso: un palazzo,
esternamente in decadenza, viene
virtualmente arredato diventando
un hotel moderno.
6. scena
Il messaggio della scena precedente
viene riformulato: le attività alberghiere
apportano delle migliorie all’aspetto
esteriore dell’urbanistica cittadina,
ma il crescente aumento delle strutture
ricettive porta alla diminuzione delle
strutture per residenti permanenti
e alla scomparsa di altre funzioni vitali
dell’economia e della vita cittadina.
Viene sottolineato il messaggio
di Venice in Peril: la ricettività deve
essere frenata cercando di proporre
possibili soluzioni per la realizzazione
di nuovi spazi sociali.
7. scena
Conclusione del video con la ripresa
di un pozzo veneziano su cui vengono
situati i dati statistici sulla crescita
delle attività ricettive per sottolineare
l’importanza del dato statistico.
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
56
Per la realizzazione delle riprese video
è stato effettuato un sopralluogo
in diversi punti della città. La scelta
si è ristretta ad alcuni luoghi ritenuti
più interessanti perché salienti
ed esemplificativi delle informazioni
da comunicare all’utente. I sopralluoghi
sono stati accompagnati dalla
realizzazione di sketch al tratto
dei frame.
Le bozze, necessariamente dettagliate
per un miglior studio progettuale
dell’interazione tra gli elementi grafici
e le riprese video, sono state raccolte
in uno storyboard utile per effettuare
le riprese senza dispendio di tempo
o di un improvviso cambio di idea
sull’inquadratura.
*Storyboard
1. StazioneI rettangoli in alto
si riferiscono agli ingombri
dei testi.
2. Ponte degli scalzi I dati viaggiano sul bordo
del ponte.
57
3. Palazzo venezianoCostruzione dello
spazio interno
dell’albergo.
4. Calle della toletta Studio dei fili per stendere
i panni e degli ingombri
delle illustrazioni.
5. Canal grandeIngombri dei dati
viaggiano sulle
imbarcazioni.
6. PozzoStudio dei movimenti
di camera e del tipo
di animazione.
StoryboardProgetto Video _ The Venice Report
Location:
Calle della Toletta.
concetto:
La popolazione residente in fuga
dal centro storico.
sviluppo:
I panni appesi ai fili rappresentano
la popolazione, pian piano questi
si staccano e si lasciano cadere
nel vuoto. Metafora del crollo
demografico: i fili per i panni,
che congiungono le finestre delle case
veneziane da un lato all’altro di una calle
o di un canale, sono la rappresentazione
ideale della “comunità” cittadina.
Di conseguenza la mancanza di panni
o il loro lento scomparire può diventare
la metafora per comunicare il declino
del numero di abitanti residenti
nel centro storico.
*Scena.1
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
60
La PoPoLazIoNE REsIdENTE IN fUga daL CENTRo sToRICo.
La camera si muove con un lento movimento di panning
da destra verso sinistra, tra i palazzi prendono forma
dei fili virtuali.
.
time. 00:00:23
61
Con una leggera dissolvenza compaiono in successione
le illustrazioni di panni a cui è stato applicato un effetto onda
per dare l’impressione di movimento dovuto al vento
e all’unico vincolo con il filo a cui sono appesi.
Gi indumenti man mano cominciano a cadere giù,
una metafora per la popolazione residente in continua
diminuzione.
Allo stesso tempo una scritta compare dalla sinistra
e spostandosi verso il centro sul primo filo, esplica la metafora.
*Scena.1time. 00:00:26
time. 00:00:29
Scena.1Progetto Video _ The Venice Report
*Scena.2Location:
Rio di San Barnaba.
concetto:
Dati sulla popolazione residente
nel Centro Storico dal 1870 al 2009.
sviluppo:
Necessità di mettere in mostra delle
quantità numeriche riferite a date
storiche.
Sono state utilizzate due variabili:
1. I fili stesi rappresentano il susseguirsi
delle date.
2. I panni rappresentano la densità
demografica.
Ripresa:
Panning da sinistra verso destra,
più Zoom-in verso il grafico in alto.
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
64
NELL’aRCo dI 60 aNNI La PoPoLazIoNE REsIdENTE NEL CENTRo sToRICo è dImINUITadI CIRCa 115.000 aBITaNTI.
Un susseguirsi di fili con dei panni stesi compare sul rio
tra le fondamenta, collegando i palazzi veneziani e mostrando
i dati sulla popolazione residente a Venezia nell’arco
di un secolo.
time. 00:00:32
65
Il calo demografico coincide con una diminuzione dei panni
appesi ai fili virtuali.
Come si nota da questo fotogramma, solo pochi indumenti
sono ancora mantenuti dal filo.
Un dato allarmante che fa pensare ad un completo
spopolamento della città nel giro di pochi decenni.
La camera mette a fuoco una rappresentazione su due
dimensioni delle stesse informazioni, questa volta però
visualizzate con un grafico a colonna che rende ancora
più evidente il declino.
*Scena.2time. 00:00:50
time. 00:00:58
Scena.2Progetto Video _ The Venice Report
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
66
1871
1901
1951
1955
1960
1970
1978
1983
128.787
146.682
174.808
167.069
145.402
111.550
99.189
90.414
Serie storica della popolazione residente del centro storico di Venezia / dal 1871
67
1987
1991
1994
1997
2002
2005
2007
2008
*Scena.2
82.703
76.644
72.037
68.600
64.076
62.296
60.755
60.311
Scena.2Progetto Video _ The Venice Report
*Scena.3La scena tre è suddivise in 8 micro riprese montate tra loro.
Location:
Stazione Santa Lucia, ponte degli Scalzi,
ponte delle Guglie.
concetto:
La città continua a vivere attraverso
il via vai di gente.
(Dati sulla popolzazione equivalente)
sviluppo:
Delle icone che rappresentano
le tipologie di persone che ogni giorno
sono nel centro storico sono ancorate
alla popolazione assieme alle quantità
numeriche.
Riprese:
Variano da uno zoom in, Panning vari
e riprese a camera libera.
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
70
Un susseguirsi di 8 brevi sequenze in cui viene ripresa
la popolazione, un flusso di persone che si muove all’interno
della città. La sequenza incomincia con una ripresa frontale
della stazione Santa Lucia, sulla parte superiore dell’ingresso
alla biglietteria, vengono visualizzate le icone relative alla
popolazione con le relative percentuali.
Nel susseguirsi delle scene le stesse icone vengono ancorate
alla popolazione mettendo in mostra le medie equivalenti delle
varie tipologie di persone che sono presenti.
time. 00:01:03
residenti
Medie equivalenti:
Proprietari seconda casa
StudentiDomiciliati
lavoratori
88.519 1 15.224 1 15.181 1 4.174 1
71
time. 00:01:00
time. 00:01:24
Studentipendolari
turisti
ogNI gIoRNo VENEzIa è PoPoLaTa da UNa mEdIa dI 183.995 PERsoNE.
6.894 1 54.003 1
*Scena.3
Scena.3Progetto Video _ The Venice Report
*Scena.4Location:
Canal Grande.
concetto:
Il turismo prende possesso della città.
sviluppo:
I dati si riferiscono al tipo di turismo,
diviso in visitatori che soggiornano
a Venezia e quelli che soggiornano
all’interno dei confini regionali.
Le informazioni sono ancorate hai mezzi
di trasporto che rilasciano delle scie
che richiamano i flussi di persone.
Ripresa:
Camera fissa.
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
74
La ripresa ha una durata di circa 50 secondi in cui sono
inquadrati vari mezzi di trasporto, che scorrono lungo
il Canal Grande. Come mostra questo fotogramma, alle spalle
del palazzo, sulla destra emergono i totali delle presenze
turistiche, divise in soggiornanti ed escursionisti, relative
al 2006.
*TURIsTI soggIoRNaNTI
*EsCURsIoNIsTI
time. 00:01:29
75
Sul Canal Grande, ancorati a tre
vaporetti e ad un taxi, compaiono i dati
percentuali e i testi di supporto.
Ai mezzi di trasporto vengono legate
anche delle informazioni supplementari
che si riferiscono alla tipologia
di passeggero/utente di Venezia.
5.960.16412.800.000
*Scena.4time. 00:01:57
time. 00:02:19
Scena.4Progetto Video _ The Venice Report
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
76
dal 2000 al 2006 presenze:
Crescita del 45% dei turisti pernottanti in città antica e isole.
Aumento del 18% degli escursionisti che soggiornano nella città antica.
77
Incremento del 17 % degli escursionisti soggiornanti nelle strutture extra-alberghiere del resto del comune.
Aumento degli escursionisti soggiornanti nelle strutture extra-alberghiere della regione turistica 13%.
*Scena.4
Scena.4Progetto Video _ The Venice Report
*Scena.5Location:
Angolo fra Rio Terà della Scoazzera
e Rio Terà Canal.
concetto:
Le attività alberghiere possono
rivitalizzare immobili abbandonati, come
possono causare la distruzione
del patrimonio artistico architettonico.
sviluppo:
In questa scena un palazzo in disuso
viene virtualmente arredato, simulando
la funzione ricettiva di un albergo.
Nel susseguirsi dell’animazione sulla
sinistra vengono visualizzati i dati relativi
all’incremento dell’attività alberghiera
nel centro storico di Venezia.
Ripresa:
Panning di pochi gradi da destra
verso sinistra.
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
80
Successivamente sui vari piani compaiono degli elementi
d’arredo divisi per tonalità di colore che richiamano
rispettivamente: il numero degli esercizi alberghieri in rosso,
il numero di letti in arancio e le camere disponibili in giallo.
La scena si completa con l’insegna che evidenzia il passaggio
dall’uso abitativo all’uso ricettivo.
Sulla parte sinistra dell’immagine scorrono i due grafici
qui esposti e i vari incrementi dal 2000 al 2007.
RICETTIVITà aLBERghIERa daL 2000 aL 2007
-Incremento del 20% del numero di esercizi -Incremento del 26% numero di letti -incrementi del 23% camere
time. 00:02:30
81
time. 00:02:33
*Scena.5
time. 00:02:35
Scena.5Progetto Video _ The Venice Report
*Scena.6Location:
Fondamenta di Cannaregio.
concetto:
Le attività ricettive tolgono spazi alle
famiglie veneziane, hai residenti,
ai lavoratori, agli studenti etc.
sviluppo:
Con lo scorrere della visuale, i palazzi
veneziani si riempiono rapidamente
con la comparsa sull’esterno dell’edificio
di insegne che indicano la presenza
di alberghi, pensioni, bed&breakfast
e affitta camere.
Ripresa:
Panning da sinistra verso destra.
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
84
Mentre l’inquadratura si muove da sinistra verso destra, varie
insegne irrompono, con movimenti improvvisi, sulla scena
fin dall’ingresso.
Lo skyline dei palazzi viene seguito da una “scia luminosa”
utilizzata per dare l’impressione che gli edifici vengono
improvvisamente rimessi a “lucido”.
La camera segue in primo piano un’imbarcazione su cui vengono visualizzate le seguenti frasi:
time. 00:02:51
L’aUmENTo dELLE aTTIVITà EXTRa aLBERghIERE soTTRaE sPaz I da dEdICaREad aLTRI TIPI dI dEsTINazI oNE d’Uso.soTTRazIoNE dI sPazI PER La PoPoLazIoNE.
85
time. 00:02:58
time. 00:03:03
L’aUmENTo dELLE aTTIVITà EXTRa aLBERghIERE soTTRaE sPaz I da dEdICaREad aLTRI TIPI dI dEsTINazI oNE d’Uso.soTTRazIoNE dI sPazI PER La PoPoLazIoNE.
*Scena.6
Scena.6Progetto Video _ The Venice Report
*Scena.7Location:
Corte dei Cordami.
concetto:
La monocultura turistica impoverisce
la variabilità del tessuto urbano.
sviluppo:
Evidenziando l’aspetto della ricettività
si nota come essa sottragga risorse alla
città, come metaforicamente l’acqua
viene tolta dal pozzo.
Ripresa:
Camera fissa più zoom-in su un pozzo.
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
88
Sul pozzo, ripreso con un leggero zoom-in, due serie di dati
vengono visualizzati in rotazione sulla struttura stessa.
Sulla sinistra fanno il loro ingresso due differenti legende
che una dopo l’altra in successione, esplicano attraverso
il testo la variabile legata al colore.
La prima legenda si riferisce all’incremento della quantità
dei servizi alberghieri presenti nel centro storico nel periodo
tra il 2000 e il 2007.
La seconda legenda fa riferimento all’aumento della ricettività
(appartamenti, bed&breakfast, affittacamere) tra il 2004
e il 2008; le percentuali di riferimento ruotano insieme
al grafico sulla ricettività alberghiera.
29% aPPaRTamENTI20% BEd & BREakfasT5% affITTaCamERE
time. 00:03:04
89
15.000
12.000
9.000
6.000
3.000
0
esercizicamere letti
bed & breakfastaffittacamere appartamenti
1.200
1.000
800
600
400
200
0
*Scena.7time. 00:03:10
time. 00:03:20
Scena.7Progetto Video _ The Venice Report
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
90
Le sette scene che compongono
la struttura del video sono state
sviluppate seguendo il medesimo iter
progettuale e realizzativo.
Le fasi di realizzazione hanno visto,
inizialmente, il riversamento delle riprese
digitali in un programma di montaggio
video, nel caso specifico Final Cut Pro.
Una volta ultimato il batch, attraverso
gli algoritmi di correzione dei colori,
sono state apportate le opportune
modifiche per migliorare la
visualizzazione delle immagini digitali;
a questo punto le scene sono state
esportate in due compressioni differenti
di QuickTime: una compressione
a bassa risoluzione ed una risoluzione
di ottima qualità. L’utilità di avere due
compressioni così differenti permette
di lavorare con dei video molto leggeri
che nel file finale, a lavoro ultimato,
verranno sostituiti con i video
di qualità superiore per una resa finale
professionale. Ciò permette di lavorare
in maniera più snella senza
sovraccaricare i programmi utilizzati
inutilmente.
Il video è strutturato utilizzando
la tecnica del motion tracking, ovvero
la possibilità di tracciare i movimenti,
attraverso alcuni programmi, sia relativi
agli oggetti sulla scena che ai movimenti
del punto di vista della camera.
Il motion tracking offre la possibilità
di rilevare il punto di vista reale
e di utilizzarlo come se si trattasse
di un punto di vista, di una camera
virtuale, che si muove su un altrettanto
virtuale piano prospettico relativo alla
scena ripresa dal vero.
Ottenute le informazioni relative
al motion tracking, le scene vengono
riversate in Cinema 4d (un programma
per la modellazione tridimensionale)
che permette la ricostruzione
della scena in 3d. La modellazione
tridimensionale deve essere accurata
per ottenere un’iterazione realistica
con lo spazio circostante quando, come
immagine-sfondo, verranno applicate
le scene video.
*Steps *Procedure
91
Le scene ricostruite virtualmente sono
state inserite all’interno
di un programma di compositing
e animazione video – nel caso specifico
Adobe After Effect – che permette
di rendere gli elementi di animazione
più fluidi e dinamici oltre ad essere
completamente compatibile con gli altri
elementi della suite Adobe CS3, come
Illustrator, programma
di disegno vettoriale utilizzato sia per
la composizione dei testi che delle
icone, sia per la rappresentazione grafica
dei dati numerici.
MOTIOn GRAphIc
ProcedureProgetto Video _ The Venice Report
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
92
*Final Cut *Final Cut Pro
Correggendo la tonalità e giocando
con i valori di saturazione, abbassando
i mezzi toni e le luci ho ottenuto
un colore più simile a una ripresa
cinematografica.
Selezione delle scene da utilizzare
nel video tra le tante prove registrate.
Esportazione del video utilizzando
i compressori di Quick Time:
H.264 - Low resolution
Apple ProRes 422- High resolution
SIZE / Pal 720x576 4:3
93
*Icarus *Icarus 2.09 Calibration
Tracking della scena, ci permette
possibilità di estrapolare la camera
virtuale.
Effettuato il tracking viene effettuata
la calibrazione del piano prospettico
che ci permetterà così, di posizionare
i nostri oggetti all’interno di uno spazio
nelle tre dimensioni.
La camera e il piano vengono esportati
in formato Lightwave 6.0 compatibile
con Cinema 4d.
SoftwareProgetto Video _ The Venice Report
ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril
94
*Cinema 4d *Maxon Cinema 4d
Il piano corrisponde perfettamente
con l’acqua del Canal Grande.
Verificato se la camera è sincronizzata
con la camera del video si passa
a posizionare gli oggetti all’interno della
scena 3d.
In questo caso era necessario
posizionare dei cubi al posto dei palazzi
così da poter in seguito far comparire
le scritte da dietro il palazzo
(il cubo sarà in seguito reso invisibile
attraverso un Tag Compositing).
Infine vengono renderizzati tutti
i fotogrammi della scena.
95
*After Effect *Adobe After Effect CS3
Importiamo in After Effect
per il compositing finale la sequenza dei
fotogrammi, la camera e i solidi
che sostituiscono i palazzi.
Importiamo gli elementi disegnati
in Adobe Illustrator CS
(Testi, riquadri e icone).
I nostri oggetti di Illustrator vegono
posizionati sul livello 3d e animati,
insieme a tutte gli altri elementi creati
direttamente in Adobe After Effect come
ad esempio le fasce colorate
che seguono i mezzi di trasposto.
SoftwareProgetto Video _ The Venice Report
Baroni Daniele, Vitta Maurizio, storia del design grafico, Longanesi, Milano, 2003.
Bertin Jacques, sémiologie graphique. Les diagrammes, les réseaux, les cartes, Ecole Des Hautes
Etudes En Sciences Sociales, Paris, 1999.
Bertin Jacques, La graphique et le traitement graphique de l’information, Flammarion, Paris, 1975.
Richard Hollis, graphic design, Thames & Hudson Ltd, London, 2001.
Robert Bringhurst, gli elementi dello stile tipografico, Edizioni Sylvestre Bonnard, Milano, 2001.w
Kevin Lynch, The image of the city, Marsilio Editori, Venezia, 2006.
Bruno Munari, design e comunicazione visiva, Editori Laterza, Bari, 2008.
Cavina Enrica, La Piccirella Rossella, Information design. Progettare la comunicazione su basi
cognitive, Utetlibreria, Torino, 2002.
Massimo Botta, Estetica dell’infomazione: introduzione alla teoria grafica-autonomatica, Ebook
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Alessandro Amaducci, Il video digitale crativo, Nistri-Lischi Editori, Pisa, 2003.
Caroline Fletcher, Jane Da Mosto, The science of saving Venice, Umberto Allemandi & C.,Torino, 2004.
Giuseppina Di Monte e giovanni Santoro, Venezia - Porte di Accesso alla città Antica, Coseso
Doc.929.0, Venezia, Ottobre 2007.
AA. VV., una stima della Popolazione Presente nel comune di Venezia, Servizio statistiche
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Age, scriviamo un Film, Manuale di sceneggiatura, Nuove Edizioni Tascabili, Milano, 2004.
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Articoli:
Torte a pizza _ http://sdz.aiap.it/notizie/10190
Flussi grafici _ http://sdz.aiap.it/notizie/10564
Infografica per militanti http://sdz.aiap.it/notizie/10081
Charles Minard _ http://en.wikipedia.org/wiki/Charles_Joseph_Minard
Portfoli:
Left Loft _ http://www.leftloft.com/
Density Design Portfolio _ http://www.flickr.com/photos/densitydesign/
Gerd Arntz _ http://gerdarntz.org
Charles Minard _ http://en.wikipedia.org/wiki/Charles_Joseph_Minard
*Links
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Blog:
Visual Compexity _ http://www.visualcomplexity.com/vc/
Infosthetics _ http://infosthetics.com/archives/2007/03/hierarchical_edge_bundles.html
Cool Infographics _ http://coolinfographics.blogspot.com/
Flowing Data _ http://flowingdata.com/
Catalog Tree _ http://www.catalogtree.net/projects/infographic
Tutorial Motion Graphic:
http://library.creativecow.net/
http://www.trapcode.com/products_horizon.html
http://help.adobe.com/it_IT/AfterEffects/9.0/WS3878526689cb91655866c1103906c6dea-7e3da.html
http://motionographer.com/
Dati:
Venice in Peril - http://www.veniceinperil.org/
Comune di venezia _ http://www.comune venezia.it/statistica/
Links
Ringraziamenti
A coloro che mi sono stati accanto e che mi hanno aiutato
a superare ogni ostacolo: Peppe, Chiara, Enzo e Saria
(la mia famiglia Veneziana), Atej, Tamara, Robottina e i suoi
arrosticini, Ana, Luca Masiello, Alessandro Nof (amico
di sempre e socio per la vita), Carlotta, Silvio B B.
Un grazie di cuore ai docenti che hanno creduto in me:
Massimo Magrì e Massimiliano Ciammaichella.
Ai miei colleghi-amici per le fantastiche serate: Federica,
Claudio, Giulia e Giuliana, Alessandra, Margherita, Marta,
Maddalena.
A Sara che mi ha insegnato a guardarle negli occhi, a Irene,
Gloria, Stefania e Ambra, Silvia Cicci a Leonardo Marvel.
Luca senza di te non so come avremmo fatto.
Domenica e la Spagna. Infine grazie ai graffiti e a tutti i miei
fratelli napoletani: Diego, Robberto, Tiziano, Enrico ed Elvira,
ammostro!
Un forte abbraccio a mamma e papà che mi hanno dato
la possibilità di crescere, dandomi fiducia e amore.